Dollaro e Tassi a 10 Anni: un nuovo minimo?Il dollar index ci mostra una tendenza ribassista che ha rotto i minimi di sett-ott 2024 mentre la curva dei tassi non ha ancora realizzato un ribasso tale.
I 2 grafici sono molto correlati e le recenti politiche economiche di Trump mirano ad indebolire ancora il dollaro per i prossimi mesi al fine di ribilanciare la bilancia commerciale americana. Attualmente le importarzioni dall'estero sono un problema per l'economia americana e un dollaro debole (assieme ai dazi) potrebbero invertire la curva.
Il dollaro è la prima valuta mondiale e probabilmente, anche se è minacciata dall'euro o da altre valute estere, rimarrà ancora la prima valuta preferita per i depositi mondiali per molti anni. E' impossibile pensare che l'attuale struttura dello Yuan Cinese possa competere con il Dollaro. Il forte controllo del governo Cinese non la rende preferibile come valuta di deposito per molte nazioni.
Cosa aspettarsi dai tassi di interesse a 10 anni?
I tassi di interesse americani potrebbero scendere e rimanere nel range di Aprile 2025 (dove potete notare un forte rimbalzo a seguito dell'introduzione dei dazi). Probabilmente Trump non vuole dei tassi troppo bassi ma neanche così alti come era accaduto subito dopo i Dazi. Un controllo del valore in quel range è ciò che mi aspetto per tutto il 2025.
Chart di Capital.com
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Risk Disclaimer: this is not a financial advise;
Idee operative US10Y
Treasury USA perdono forza rispetto ai Bond EuropeiIl grafico mostra il rapporto tra il rendimento dei titoli di Stato americani a 10 anni (US10Y) e la somma dei rendimenti dei titoli a 10 anni di Italia (IT10Y), Germania (DE10Y) e Francia (FR10Y), espresso come:
US10Y / (IT10Y + DE10Y + FR10Y).
Questo indicatore evidenzia la dinamica relativa tra i costi di finanziamento del debito pubblico USA e di tre delle principali economie dell’Eurozona.
Quando il rapporto sale, significa che i rendimenti americani stanno crescendo più rapidamente rispetto a quelli europei, segnalando un aumento del premio richiesto dal mercato per detenere debito statunitense rispetto a quello UE.
Un rialzo può riflettere aspettative di inflazione più alte negli USA, o maggiori rischi, come deficit o tensioni sul tetto del debito. Il rapporto testimonia come i Treasury USA stanno diventando relativamente più costosi da finanziare, e che i bond UE potrebbero rappresentare una scelta più favorevole in termini di rischio/rendimento.
Spread tra i rendimenti dei Treasury USA 10 e 2YsIl grafico mostra lo spread tra i rendimenti dei Treasury USA a 10 anni e a 2 anni (US10Y - US02Y), un indicatore macroeconomico, spesso fondamentale per anticipare le recessioni. Quando il valore è positivo, la curva dei rendimenti è normale, segnalando fiducia nell’economia. Quando invece lo spread diventa negativo, si verifica un’inversione della curva, storicamente associata all’arrivo di una recessione entro 6-18 mesi.
Nel 2023 lo spread ha raggiunto un minimo di circa -1%, il più basso degli ultimi 40 anni. Questa inversione è durata a lungo, rafforzando le preoccupazioni per una recessione futura. Nell'autunno del 2024 il differenziale è tornato positivo, attualmente a +0,516%, il che indica un potenziale ritorno alla normalità.
Tuttavia, la fine dell’inversione non elimina il rischio, in quanto le recessioni spesso iniziano dopo che lo spread torna positivo.
I tassi saranno la variabile più importante da tener d'occhio.L'aumento dei tassi di interesse sul mercato obbligazionario sembra pesare oltremisura sul mercato azionario, in attesa del prossimo report sull'occupazione americana di venerdì 10 e che, successivamente, le banche inaugurino l’earning season, cioè la stagione delle trimestrali, con i risultati operativi dell’ultimo quarto del 2024.
La prima impressione che si ricava potrebbe essere questa: con l'S&P 500 che si attesta su una valutazione relativamente alta, alcuni investitori temono che i tassi in aumento possano danneggiare il mercato azionario statunitense, per cui la prosecuzione del rialzo, quello di medio lungo periodo, la cui tendenza è ancora integra, dipenderà in massima parte dalla crescita degli utili aziendali, verificabili a breve, vista l’imminenza delle trimestrali.
La prima della serie sarà JP Morgan, che pubblicherà i risultati dell’ultimo trimestre 2024 e il consuntivo per lo stesso anno, oltre a tratteggiare lo scenario per il primo trimestre del 2025. Oltre alle trimestrali, poi, incideranno sul mercato obbligazionario anche i primi dati macro dell’anno, con quelli del NO FARM PAY ROLL di venerdì 10 e quello sull’inflazione, il cui rilascio è previsto per il 15 gennaio.
La sintesi di questo ragionamento è che sui tassi bisogna essere piuttosto cauti, anche se al momento non si rilevano grosse preoccupazioni, almeno fino a che l'inflazione resterà sotto controllo, con tassi tra il 4,5 e il 5%. Questo perché il mercato azionario preferirebbe vedere tassi di interesse più alti su un'economia forte, con inflazione contenuta, piuttosto che tassi più bassi e un'economia "mediocre". Questa incertezza, tuttavia, generata dall’aumento delle pressioni inflazionistiche e per l’incapacità di saper vedere oltre l’orizzonte del primo trimestre 2025, potrebbe suscitare volatilità, anche scomposta.
l Treasury decennali USA in calo mette il turbo all'immobiliarePunti Chiave:
• Il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni ha invertito la tendenza al rialzo, registrando un brusco calo.
• L'ETF sui titoli del Tesoro a 7-10 anni ha registrato un'impennata e ha invertito la tendenza al ribasso.
• I rendimenti più bassi hanno dato una spinta notevole all'ETF Home Construction.
Il rendimento dei Treasury a 10 anni ha invertito la sua fase ascendente con un forte calo e l'Home Construction ETF (ITB) ha reagito con un notevole rialzo. Interessante osservare il rapporto tra il rendimento del decennale (TXN), l'ETF TBond 7-10 anni (IEF) e l'ITB.
Il rendimento dei Treasury a 10 anni è crollato mentre i titoli del Tesoro 7-10 anni sono aumentati sulla scia di una nuova nomina a segretario del Tesoro.
Queste mosse hanno sollevato le azioni small-cap, le banche e i costruttori di case. Le banche sono state in testa per un po' di tempo e le small-cap hanno iniziato la loro mossa la scorsa settimana.
I costruttori di case hanno resistito per i tassi di interesse e hanno ottenuto il loro catalizzatore lunedì. L'unica preoccupazione è che la mossa sui Treasury possa essere un movimento istintivo.
Da osservare l’interazione tra i tre grafici. Il rendimento a 10 anni mostra un persistente andamento discendente, mentre T-Bond ETF a 7-10 anni è all'interno di canale ascendente. Questo succede perché Il rendimento scende quando il prezzo dell'obbligazione sale.
Ciò significa che la tendenza a breve termine (in ribasso) è ora allineata con la tendenza a lungo termine (in ribasso). D'altro canto, l’ETF Treasury 7-10 anni è aumentato e ha invertito la sua fase discendente, Ciò significa che la tendenza a breve termine (in rialzo) è ora allineata con la tendenza a lungo termine (in rialzo).
Passando a questa settimana, anche l'Home Construction ETF (ITB) ha ricevuto una forte impulso rialzista, con il rendimento dei Treasury a 10 anni in discesa.
Si prefigura quindi un’aspettativa rialzista per l’ETF l'Home Construction anche nelle prossimi settimane, se la condizione attuale dovesse permanere.
Il Debito USA e il Ruolo dei Tassi di InteresseIl debito del Tesoro statunitense ha raggiunto livelli impressionanti, avvicinandosi rapidamente ai 36.000 miliardi di dollari. Questo scenario sta alimentando preoccupazioni tra gli investitori globali, dai privati alle banche centrali, che iniziano a interrogarsi sulla sostenibilità di questa crescita apparentemente fuori controllo.
Tuttavia, un elemento chiave per continuare ad attirare compratori per i titoli del Tesoro USA è mantenere rendimenti competitivi rispetto alle obbligazioni di altri paesi. Attualmente, i Treasury USA a 10 anni offrono un rendimento del 4,42%, significativamente superiore rispetto ai titoli tedeschi (2,37%) e giapponesi (1,08%).
A livello globale, i tassi d'inflazione sono comparabili tra queste economie, ma le banche centrali in Germania e Giappone hanno già iniziato a ridurre i tassi d'interesse, rendendo i rendimenti dei Treasury statunitensi relativamente più attraenti. Questo spiega l’aumento delle partecipazioni estere sul debito USA, che a settembre hanno raggiunto il 24,5%, il livello più alto da oltre un anno.
La Federal Reserve sembra consapevole di questa dinamica e, nonostante le discussioni sull'inflazione o sull'economia "troppo forte," non mostra alcuna urgenza nel ridurre i tassi. In realtà, mantenere tassi alti serve a sostenere la domanda per i titoli del Tesoro, proteggendo così il finanziamento del debito crescente.
Tuttavia, questa situazione ha delle conseguenze per il mercato azionario USA. L’incertezza sui tassi e l’eccessivo peso del debito frenano la fiducia degli investitori, causando continue false partenze, come visto nelle recenti settimane.
Obbligazione ed inflazione prima delle elezioni americaneL'America si prepara alle elezioni del suo prossimo presidente ed il mondo degli investitori obbligazionari esternalizza questo momento manifestando incertezza. Lo si vede dal trend dei rendimenti obbligazionari e dalla sua divergenza con l'inflation rate, che pur se in trend discendente, e prossimo al suo target, non riesce a placare la fase rialzista dei rendimenti obbligazionari a 10 anni. Ma qualcosa potrebbe presto cambiare, qualora il valore del rendimento obbligazionario toccasse quota 4.44% e reagisse alla trendline ribassista di secondo livello evidenziata in figura. In tal caso si potrebbe innescare un nuovo impulso che potrebbe andare a rompere la pitchfork evidenziata in figura, riportando i rendimenti al target di periodo del 3,25%.
DISOCCUPAZIONE USA E ASTE OBBLIGAZIONARIEToday’S Trading del 08.08.2024 –
MACRO BACKGROUND
Dopo i forti ribassi azionari dei giorni scorsi la volatilità sembra dare una tregua ,ma ancora non possiamo essere sicuri che il mood di risk off sia terminato.
Da monitorare i dati sulle richieste iniziali di disoccupazione negli Stati Uniti e a seguire le aste del trentennale USA, dati che sebbene molti calendari economici ritengano di minore impatto , possiamo considerare a nostro parere i veri market mover di questa giornata.
Partiamo dal comparto obbligazionario, che ieri ha visto le aste del decennale USA, ricordiamo che valutare l’andamento di un’asta di debito sovrano ci da molte indicazioni su come gli operatori si attendono possa evolvere l’economia del paese, ma andiamo nel dettaglio:
Se all’asta il BidToCover ( il tasso di copertura, ovvero la misura della domanda di titoli di stato sovrano) risulta essere alto , allora vuol dire che gli operatori sono ansiosi di comprarlo anche ad un rendimento non eccezionale, perché le aspettative sono di un’economia florida che porterà a tassi più bassi nel futuro, quindi meglio accaparrassi ora i buoni rendimenti.
Viceversa una scarsa domanda di debito sovrano, come quella che si è vista ieri sul decennale USA, lascia intendere che gli operatori aspettano le prossime aste in attesa di rendimenti maggiori giustificati da una fase di rallentamento economico che spinge il tesoro a riconoscere rendimenti piu alti al fine di collocare il debito.
Detto questo , ieri il decennale USA ha fortemente deluso con un BID to Cover del 2.32X ( poco più di due volte l’offerta) a fronte di una media del 2.52X, questo lascia intendere che gli operatori non sono poi cosi sereni sul futuro dell’economia Usa e che la tempesta sul settore azionario potrebbe non essere terminata.
Da seguire oggi anche i dati sui sussidi di disoccupazione, che daranno eventuale prosieguo o meno alle preoccupazioni nate con i NFP venerdi scorso
FOREX
Il comparto valutario resta fermo sui consueti mood di periodo, con il dollaro che perde terreno contro le majors a delineare ancora la preoccupazione per l’economia USA e i potenziali tassi, portando a perdite medie del -0.24% contro le valute concorrenti.
Non meglio la sterlina, che rappresenta ora l’asset peggiore del mese di agosto, dopo la forte delusione delle scelte politiche del nuovo cancelliere le vendite si presentano copiose portando a perdite medie in questo agosto del 2.90% contro le altre majors, innegabile l’interesse per il cross eurgbp che si porta a 0.8625 a manifestare la decorrelazione tra la forza di euro e la debolezza della sterlina in questo momento.
EQUITY
Azionario che resta compresso non lontano dai minimi di questi giorni, segnale che la ripartenza long non è ancora nel mirino degli operatori che restano cauti e attendono maggior chiarezza dai dati prossimi.
Lontana ancora la FED, si attende ora il simposio di Jackson Hole pe carpire dalle parole di Powell quale il grado di preoccupazione sull’economia USA e quanto potrà essere incisivo il taglio tassi atteso per settembre.
il nasdaq resta asfittico sotto i 18 000 pnt, ancora incapace di ripartire long sopra i massimi di 18 500 pnt, cosi per SP500 arginato da 5358 pnt, resistenza chiave , baluardo da violare a rialzo per parlare nuovamente di bull market
COMMODITY
Ancora robusto il comparto energy con il wti che resta sopra i supporti chiave di 74.60$ e sembra voler allungare nuovamente a rialzo verso i 79$, non meno interessante il Ngas che sembra essere si posizionato stabilente sopra i 2$.
Da notare infine il recupero dei massimi da parte del coffee che si riporta a 244.50$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
y10comprendo perfettamente il ragionamento di un gestore il quale continua a preferire equity rispetto i bond per i numeri che fanno ma trovo siano scelte poco sagge e lungimiranti perchè come i mercati sono saliti in fretta possono scendere altrettando in fretta invece un bond preso a questi rendimenti uno se li "garantisce" per una cura lunga o lunghissima cosa secondo me più saggia
US10Y: Triangolo rialzista-ascendenteUS10Y: Triangolo rialzista-ascendente
Triangolo ascendente rilevato su US10Y
Le medie mobili esponenziali rimangono possibili obiettivi
Monitora i livelli di Ichimoku
Il ROC (Tasso di Cambiamento) è in territorio positivo.
Le obbligazioni possono raggiungere un double top
Stai attento
Buoni scambi a tutti