La prima di novembre è servita!Vi porto la prima operazione di novembre — e sì, la situazione è muy interessante 🤨
ZOOM OUT (Weekly):
Settimana scorsa chiaramente short: candela hammer ribassista, primo segnale che il prezzo voglia scendere.
Abbiamo visto il prezzo entrare nella zona di supply weekly, per poi essere respinto.
Tra l’altro, la stessa cosa è avvenuta anche sul mensile: la candela di ottobre ha chiuso short, proprio nella supply zone 0.6508 – 0.6687.
Scenario DAILY:
Struttura ribassista pulita.
Lunedì e martedì in espansione, mercoledì prende i massimi di martedì e chiude sotto, poi giovedì e venerdì ancora negativi.
Tutto mi fa propendere per uno scenario short.
Scendendo di time frame, sul 4H noto anche una possibile formazione di testa e spalle (non fa parte della mia checklist operativa, ma è comunque una conferma in più).
Nessuna divergenza in corso: il prezzo perde forza e rompe anche la EMA, che stamattina ritesta e rifiuta.
Ah, e poi c’è anche quel gap lì da chiudere almeno.
Operatività:
Sono entrato oggi alle 11:00 AM.
Target finale:
Lo swing low weekly in area 0.64402.
Il R/R è poco più di 1:4.
Sì, è lontano, ma la posizione verrà gestita in modo attivo come sempre.
Vi aggiornerò qui sotto nei commenti
Fate i bravi, come sempre 🤙
Se hai domande, scrivimi in privato sarò felice di risponderti!
Idee di trading
AUDUSD, trend ribassista ma nel breve potrebbe salireDopo aver provato diverse piattaforme, ho scelto le charts di Capital.com per le mie analisi: affidabilità, precisione e un’interfaccia davvero intuitiva.
Il cambio è inserito in un trans chiaramente ribassista a vantaggio del dollaro americano
I prezzi sono da qualche mese a contatto con la parte alta del canale parallelo in cui si muovono nel movimento ribassista di lungo periodo indeciso, sembra, sul da farsi.
Sul grafico settimanale la settimana precedente ha lasciato una shooting star a contatto con la trendline denotando probabile ulteriore volontà ribassista
Sul grafico giornaliero invece notiamo una certa resilienza dei prezzi che sembrano abbozzare un movimento rialzista, di breve ovviamente, che potrebbe portarli all'ennesimo contatto con la trendline
Il superamento della resistenza in area 0,65 potrebbe portare velocemente i prezzi verso i 0,66 nell'area di competenza della trendline
AUD/USD – Short Setup dopo rottura PDL (SMC)l prezzo ha rotto il PDL (Previous Day Low) e si è consolidato sotto 0.6518, confermando la struttura ribassista (BOS).
Dopo il retest del PDL e della zona FVG si è formato un chiaro segnale di continuazione short.
Target principale: liquidità inferiore in area 0.6450 – 0.6440.
Parametri trade:
Entry: 0.6510
SL: 0.6551
TP: 0.6450
R:R ≈ 1:2
Conferme multi-timeframe:
• Trend ribassista su H4 e D1
• Struttura BOS + FVG visibile su H1
• Supporto rotto → ora zona di offerta (supply)
Cerco continuazione short finché il prezzo resta sotto 0.6520.
Wall Street cauta, focus su AI e FedPRICE ACTION CONTRASTATE
Seduta poco significativa sotto il profilo delle price action quella di ieri, lunedì. L’S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,17% e il Nasdaq dello 0,46%, in una giornata caratterizzata da accordi nel settore dell’intelligenza artificiale, che hanno coinvolto i titoli tecnologici a grande capitalizzazione. Il Dow Jones ha invece perso lo 0,48%.
Nvidia è salita dell’1,1%, mentre Microsoft ha ceduto l’1,1% dopo aver confermato un contratto pluriennale del valore di circa 9,7 miliardi di dollari. Amazon è balzata del 3,6% grazie a una partnership pluriennale da circa 38 miliardi di dollari con OpenAI, basata su ampie distribuzioni di GPU.
I settori dei materiali e immobiliare sono rimasti indietro, penalizzati dall’indice ISM manifatturiero, che ha deluso le aspettative attestandosi a 48,7, segnalando una domanda più debole. Apple (-1,7%), Meta (-1,6%) e Broadcom (-2,9%) hanno registrato cali significativi.
Gli utili aziendali restano al centro dell’attenzione, con Palantir in rialzo del 3,4% e altri report legati all’intelligenza artificiale attesi nel corso della settimana.
VALUTE
Sul mercato valutario si sono registrati pochi movimenti. L’EUR/USD ha mantenuto quota 1,1500, così come il Cable ha tenuto 1,3100. L’USD/JPY è sceso sotto 154,00, mentre le valute oceaniche restano in sofferenza: AUD/USD si muove intorno a 0,6500 e NZD/USD a 0,5680, in area di doppio minimo.
Il mercato resta dollaro-centrico, ma l’incertezza attuale deriva da una combinazione di fattori poco chiari: dallo shutdown che rende frammentarie le notizie macro alla prudenza della Fed sui tassi. In particolare, le dichiarazioni di Goolsbee ieri sera hanno ribadito la necessità di attendere prima di procedere con ulteriori riduzioni del costo del denaro.
GOLD
Ieri, i prezzi dell’oro si sono stabilizzati intorno ai 4.015 dollari l’oncia, ma nella notte sono scesi a ridosso del minimo significativo di 3.962 dollari, restando al di sotto del massimo storico di ottobre, pari a 4.382 dollari.
Le ragioni sembrano legate a prese di profitto e al fatto che il dollaro USA si è mantenuto vicino ai massimi degli ultimi tre mesi, in vista dei dati chiave sulle buste paga private statunitensi (ADP), che gli investitori seguiranno con attenzione per valutare le prospettive di politica monetaria.
La Fed ha effettuato un taglio dei tassi ampiamente atteso la scorsa settimana, ma il presidente Jerome Powell ha indicato che potrebbe trattarsi dell’ultimo dell’anno, citando la limitata disponibilità di dati economici a causa del blocco delle attività governative.
In seguito alle sue dichiarazioni, le aspettative per un ulteriore taglio a dicembre sono scese al 70%. La domanda di oro come bene rifugio si è attenuata dopo l’accordo parziale tra Stati Uniti e Cina, che ha contribuito ad allentare le tensioni globali.
Inoltre, la decisione della Cina di rimuovere l’incentivo fiscale di lunga data sulle vendite di oro potrebbe aumentare i prezzi interni e frenare la domanda dei consumatori.
LA RBA TIENE I TASSI FERMI
La Reserve Bank of Australia ha mantenuto invariato il tasso di interesse di riferimento al 3,6% nella riunione di novembre 2025, in linea con le attese del mercato. Il livello dei tassi resta ai minimi rispetto ad aprile 2023.
La banca centrale ha osservato che l’inflazione si è attenuata rispetto al picco del 2022, nonostante un temporaneo aumento a settembre. Il board ipotizza un ulteriore taglio dei tassi nel 2026, con un’inflazione core prevista in aumento oltre il 3% nel breve termine, per poi scendere a circa il 2,6% entro il 2027.
I funzionari hanno evidenziato l’incertezza persistente nelle prospettive interne e globali, con una domanda privata più forte del previsto, ma condizioni internazionali ancora instabili. Le tensioni geopolitiche e commerciali restano un rischio, nonostante le revisioni al rialzo delle previsioni di crescita mondiale.
Le condizioni finanziarie si sono allentate, ma il pieno impatto dei tagli precedenti richiederà tempo. La RBA rimane cauta e dipendente dai dati, monitorando attentamente inflazione, domanda e mercato del lavoro. AUD/USD in discesa, in linea con il rafforzamento del dollaro USA.
PETROLIO
I future sul greggio WTI si sono attestati intorno ai 61 dollari al barile lunedì, oscillando tra modesti guadagni e perdite. La decisione dell’OPEC+ di sospendere gli aumenti della produzione nel prossimo trimestre ha riportato un po’ di equilibrio sul mercato, in vista di un possibile rallentamento della domanda e di un eccesso di offerta.
Il gruppo ha spiegato che la mossa riflette la tipica debolezza stagionale, anche se molti analisti prevedono un surplus nel 2026, con l’aumento della produzione sia da parte dei membri OPEC che dei produttori non OPEC.
La crescita effettiva della produzione è stata inferiore ai livelli pianificati: alcuni membri hanno compensato la sovrapproduzione precedente, mentre altri hanno faticato ad aumentare la capacità, lasciando circa 1,2 milioni di barili al giorno ancora da ripristinare.
Nel frattempo, le sanzioni statunitensi più severe hanno generato incertezza sulle esportazioni russe, mentre gli Emirati Arabi Uniti e altri produttori hanno cercato di rassicurare i mercati sull’equilibrio dell’offerta.
Infine, i mercati hanno osservato potenziali interruzioni dopo un attacco di droni ucraini nel Mar Nero, che ha incendiato una petroliera russa e danneggiato gli impianti di Tuapse, sede di una raffineria Rosneft recentemente sanzionata da Washington.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni
AUDUSD in accumuloAUDUSD daily mostra una fase di accumulo e un primo tentativo di breakout rialzista.
Ritengo che eventuali pullback sulle medie possono essere considerati dei livelli di test del supporto per poi proseguire con la vera fase di rialzo.
Primo supporto 0.6525
Prima resistenza 0.6620
L'indebolimento del GOLD potrebbe aiutare AUD e EUR nei confronti del Dollaro.
Uso sempre le charts di Capital.com per le mie analisi. Sono intuitive, lineari e super precise. Se fate trading, ve le consiglio davvero!
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
AUDUSD, long con testa e spalleDopo aver provato diverse piattaforme, ho scelto le charts di Capital.com per le mie analisi: affidabilità, precisione e un’interfaccia davvero intuitiva.
Il cambio, ribassista negli ultimi anni, sta consolidando il livello 0.61
I prezzi sono al contatto con la trendline ribassista del movimento down
I prezzi stanno costruendo una sequenza rialzista di breve che li sta riportando al contatto con la resistenza dinamica
Proviamo a catturare il possibile proseguimento del movimento long sfruttando lo spaccio che potrebbe arrivare dal superamento del precedente massimo a 0,66275
Si tratta di un testa e spalle rialzista sul quattro ore incastonato nel più generale moscone osservatorio sul giornaliero.
AUD/USD: Confermata l'inversione, target rispettatiL’analisi pubblicata ieri ha trovato piena conferma: i prezzi hanno rispettato la dinamica segnalata e si sono fermati con precisione chirurgica sui due livelli tracciati a 0,6593 e 0,6600.
Ora l’attenzione resta puntata sulla capacità del cambio di consolidare sopra questi livelli: una conferma rialzista potrebbe aprire la strada a nuovi massimi, mentre eventuali prese di profitto riporterebbero i prezzi verso i supporti precedenti.
Un setup pulito e ben rispettato dal mercato, a dimostrazione dell’importanza di saper combinare trendline e livelli statici.
Accordo su Gaza, oro ai massimi storiciPALESTINA, ACCORDO USA–ISRAELE E LEGA ARABA
Ieri sera, Donald Trump ha tenuto una conferenza stampa congiunta con il premier israeliano, in visita alla Casa Bianca. Il presidente americano ha annunciato che Netanyahu ha accolto il suo “piano in 20 punti” per la fine delle ostilità a Gaza.
Il piano, che mira a porre fine alla guerra, prevede l’immediata cessazione delle ostilità e il rilascio degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. Hamas dovrà liberarli in un’unica soluzione entro 48 ore dall’accordo con Israele, che in cambio interromperà le operazioni militari e inizierà un graduale ritiro delle truppe dall’enclave.
Nella Striscia saranno introdotti aiuti umanitari massicci, distribuiti da Nazioni Unite e Mezzaluna Rossa. Per Hamas, il piano prevede un compromesso: disarmo totale e nessun ruolo futuro nel governo della Striscia, in cambio dell’amnistia per i militanti e dell’esilio per i leader.
Resta aperta la questione su chi governerà provvisoriamente l’area: tra i candidati si parla di Tony Blair. L’incognita principale è Hamas, che difficilmente accetterà di perdere il controllo su Gaza.
A differenza del passato, questa volta è coinvolta anche la Lega Araba, che avrebbe garantito il proprio impegno per far rispettare l’accordo.
I mercati, per ora, non hanno reagito, ad eccezione dell’oro, che ha registrato nuovi massimi storici a 3.870 dollari l’oncia.
DATI SUL MERCATO DEL LAVORO SOTTO LA LENTE
Wall Street ha consolidato nella sessione di ieri, in attesa dei dati sul mercato del lavoro in uscita da oggi a venerdì.
L’S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,27%, il Nasdaq dello 0,54% e il Dow Jones dello 0,13%, in una seduta poco movimentata.
Oggi sono attesi i dati sui Jolts Openings, ovvero i posti vacanti nelle aree industriali e commerciali degli Stati Uniti, stimati a 78,18 milioni. In arrivo anche la fiducia dei consumatori e il Chicago PMI.
L’attenzione resta alta anche sui negoziati per evitare uno shutdown governativo prima di mercoledì.
ORO, SALITA INFINITA
Il prezzo dell’oro ha superato questa notte, per la prima volta in assoluto, i 3.870 dollari l’oncia. Il rialzo è stato trainato da un dollaro più debole e dalle crescenti aspettative di ulteriori tagli dei tassi negli Stati Uniti.
Non vi sono livelli tecnici al rialzo, poiché non esistono aree significative testate in precedenza. Si ipotizza un test della soglia psicologica dei 4.000 dollari l’oncia, che potrebbe essere raggiunta in tempi brevi.
Venerdì, i dati sull’inflazione PCE statunitense hanno mostrato una stabilità in linea con le attese, rafforzando l’ipotesi che la Fed possa continuare ad allentare la politica monetaria entro fine anno.
I mercati stimano attualmente una probabilità del 90% di un taglio dei tassi a ottobre e del 65% circa per un ulteriore intervento a dicembre.
Sul fronte commerciale, il presidente Trump ha annunciato una nuova tornata di dazi su farmaci, camion e mobili importati, in vigore dal 1° ottobre, aumentando l’incertezza sulle prospettive economiche.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono scesi di oltre il 3%, attestandosi a 63 dollari al barile, dopo la ripresa delle esportazioni di petrolio dalla regione del Kurdistan iracheno, interrotte da oltre due anni e mezzo.
L’accordo tra il governo federale iracheno, il governo regionale del Kurdistan e le compagnie petrolifere internazionali consentirà inizialmente l’esportazione di 180.000–190.000 barili al giorno verso il porto turco di Ceyhan. I volumi dovrebbero salire fino a 230.000 barili al giorno.
Il ritorno del petrolio curdo coincide con gli sforzi dell’OPEC+ per aumentare la produzione e guadagnare quote di mercato. Secondo indiscrezioni, il gruppo potrebbe approvare un incremento di almeno 137.000 barili al giorno per novembre.
La scorsa settimana, il greggio ha guadagnato oltre il 5%, il miglior risultato settimanale da giugno, mentre gli attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche russe hanno ridotto le esportazioni di carburante.
EUROZONA
L’indicatore del sentiment economico nell’Eurozona è salito a 95,5 a settembre 2025, rispetto al 95,3 rivisto al rialzo di agosto, superando leggermente le attese di 95,2.
Il sentiment dei consumatori e la fiducia tra i costruttori sono migliorati, mentre si sono registrati lievi cali nei settori industriale, dei servizi e del commercio al dettaglio.
Tra le principali economie, l’ESI è sceso nei Paesi Bassi e in Germania, mentre è migliorato in Spagna, Italia e Francia.
RBA, TASSI INVARIATI
La Reserve Bank of Australia ha mantenuto invariato il tasso di interesse di riferimento al 3,6% nella riunione di settembre 2025, in linea con le attese di mercato, dopo una riduzione di 25 punti base nel mese precedente.
I tassi restano ai minimi da aprile 2023. Il board ha confermato che l’inflazione complessiva è in linea con le aspettative, oscillando tra il 2% e il 3%, anche se i dati indicano una crescita nel terzo trimestre.
Persistono incertezze sulla congiuntura economica, aggravate da rischi globali elevati. Sul fronte esterno, le tensioni geopolitiche potrebbero frenare la domanda aggregata e indebolire le condizioni del mercato del lavoro interno.
AUD/USD tenta un recupero verso quota 0,6620, prima area di resistenza di breve periodo.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
AUD/USD a un bivio: rimbalzo o breakout sulla trendline?Questa mattina l’AUD/USD si sta muovendo in prossimità della trendline ribassista (gialla), un livello dinamico che potrebbe decidere le prossime ore di mercato.
📉 Scenario ribassista (mancata rottura trendline):
* Possibile ritracciamento verso 0,6552
* Estensione verso 0,6543 – 0,6540 – 0,6537
📈 Scenario rialzista (rottura della trendline):
* Possibile ripartenza verso 0,6593
* Target successivo in area 0,6600
La reazione dei prezzi sulla trendline sarà decisiva per valutare se si tratta solo di un pullback o dell’inizio di un’inversione strutturale.
AUDUSD: Trigger Short su 4HBuongiorno a tutti,
oggi condivido un segnale Short ricevuto adesso tramite alert dall'indicatore LuBot Ultimate.
Effettuerò l'ingresso su correzione (circa 50% della candela del trigger).
Seguirò in questo caso i livelli suggeriti dall'indicatore riguardo sia il TP che SL. Livelli che si aggiorneranno man mano che il trade andrà avanti.
Il segnale è confermato dalla struttura negativa (candele rosse) appena iniziata sul 4H e una tendenza ribassista confermata dal segnale qualche candela indietro (segnale Bear Trend).
Il predictum mostra anche un segnale di ribasso prevedendo quindi una situazione negativa per il mese in corso.
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⚠️ Disclaimer: Questo post è a solo scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria. Fai sempre le tue ricerche prima di prendere decisioni di investimento.
AUDUSD riuscirà a colmare i massimi del 2024?AUD/USD si trova in una fase di consolidamento dei guadagni vicino ai massimi dell'anno, sostenuto da un migliorato sentiment di rischio e dati economici australiani robusti, mentre il Dollaro USA è sotto pressione. I livelli tecnici indicano un bias rialzista, ma è fondamentale monitorare i livelli di supporto e resistenza per capire la prossima direzione.
Il trend attuale potrebbe avere come obiettivo il raggiungimento delle zone di vuoto volumetrico di Ottobre – Novembre 2024 appena sotto al prezzo di 0,69.
Analisi Tecnica
• Tendenza Attuale: Il Dollaro Australiano ha raggiunto un massimo di 11 mesi superando il livello di resistenza chiave di 0.6600.
• Bias Rialzista Persistente: L'analisi del grafico giornaliero suggerisce un bias rialzista persistente, con la coppia che si muove all'interno di un canale ascendente. Ha mantenuto il suo uptrend sopra la media mobile a 50 giorni (50-DMA in Rossa).
• Momentum Rafforzato: L'Indice di Forza Relativa (RSI) a 14 giorni è posizionato sopra il livello 50, indicando un bias rialzista attivo segnalando che lo slancio dei prezzi a breve termine si sta rafforzando.
• Resistenza Testata: Il prezzo ha testato una resistenza di trendline superiore vicino a 0.66197, dove i venditori hanno limitato il rally. Una spinta rinnovata sopra questa trendline di resistenza vicino a 0.6620 darebbe ulteriore slancio agli acquirenti.
Analisi Wyckoff
Wyckoff: questa è la fase di accumulazione, caratterizzata da un Selling Climax (SC), dove i venditori capitolano, e un Automatic Rally (AR), in cui i compratori assorbono l'offerta in eccesso. L'aumento dei volumi in questa fase suggerisce che i grandi operatori stanno iniziando ad accumulare posizioni
Se il prezzo inizia a rompere le resistenze del range (es. 0,66-0,67) con un aumento dei volumi e candele rialziste più ampie, siamo nella fase di transizione verso il markup.
Questa fase mostra la dominanza della domanda, con avanzamenti di prezzo su volumi crescenti e ritracciamenti su volumi decrescenti, confermando la forza del trend rialzista emergente.
Volume Profile a 200 giorni
I prezzi si trovano sopra la value area a 200 giorni dinamica suggerendo una zona bullish sopra 0,6520.
Situazione Macroeconomica
Il contesto macroeconomico attuale è favorevole all'AUD, sostenuto da diversi fattori chiave:
• Sentimento di Rischio "Risk-On": L'allentamento delle tensioni commerciali globali, grazie a nuovi accordi tra Stati Uniti e Giappone, le speranze di un accordo imminente con l'Eurozona e la ripresa dei colloqui con la Cina, stanno stimolando l'appetito degli investitori per gli asset più rischiosi. Questo clima di fiducia tende a indebolire il Dollaro Statunitense, visto come valuta rifugio.
• Supporto per il Dollaro Australiano (AUD):
◦ La Cina è il principale partner commerciale dell'Australia, e le notizie sui colloqui USA-Cina per estendere le scadenze tariffarie offrono un sostegno significativo all'AUD.
◦ Il miglioramento del sentiment di rischio e i robusti dati PMI australiani hanno spinto l'AUD/USD al rialzo. In particolare, il PMI composito dell'Australia è aumentato a 53,6 a luglio, il livello più alto da aprile 2022, segnalando una crescita più rapida nel settore dei servizi e una rinnovata espansione nella produzione manifatturiera.
◦ Anche l'aumento dei prezzi del minerale di ferro contribuisce al rally dell'AUD.
◦ I commenti della governatrice della RBA, Michelle Bullock, che ha ribadito la necessità di un approccio cauto sui tassi d'interesse, indicando che i rischi inflazionistici sono sotto controllo senza deteriorare il mercato del lavoro, hanno gettato dubbi su un taglio dei tassi ad agosto e fornito ulteriore supporto all'Aussie.
• Debolezza del Dollaro Statunitense (USD): L'Indice del Dollaro Statunitense (DXY) continua a perdere terreno. Il sentiment positivo del mercato mantiene l'USD sulla difensiva.
• Prospettive Future: la lotta tra AUD e USD sarà influenzata dalle politiche delle banche centrali. Se la RBA mantiene tassi elevati mentre la Federal Reserve (Fed) rallenta i tagli dei tassi, ciò potrebbe portare a nuovi minimi storici per AUD/USD. Una potenziale "Guerra Commerciale" globale, se l'ex presidente Trump dovesse tornare alla Casa Bianca, potrebbe alimentare pressioni inflazionistiche, e l'economia australiana potrebbe beneficiare da nuove interazioni commerciali con la Cina, dato il rapporto personale di Trump con il paese.
• AUD come "Commodity Currency": L'AUD è classificato come valuta legata alle materie prime ("commodity currency") grazie alle significative esportazioni australiane di metalli preziosi, petrolio e prodotti agricoli. Queste valute tendono a rafforzarsi nei mercati "risk-on" a causa dell'aumentata domanda di materie prime. La coppia AUD/USD correla anche con i prezzi dell'oro, considerato un bene rifugio contro l'inflazione
Grafico con il broker Pepperstone
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
AUD / USD test uptrend come Trump obiettivi Powell al sito de...AUD / USD test uptrend come Trump obiettivi Powell al sito della Fed
Il dollaro usa è scambiato misto dopo che il presidente Trump ha fatto una rara apparizione al sito di ristrutturazione della Federal Reserve, nel tentativo di distrarre da you know what.
Mentre la visita non ha avuto annunci politici formali, Trump ha cercato di minare ulteriormente il presidente Jerome Powell sostenendo erroneamente che il costo di ristrutturazione era salito a 3,1 miliardi aggiungendo il costo di un edificio finito 5 anni fa.
Nel frattempo, AUD / USD potrebbe essere di maggior interesse. I trader potrebbero voler guardare per vedere se può mantenere il suo trend rialzista dopo il suo breakout al ribasso di ieri. AUD / USD rimane potenzialmente supportato al di sopra del suo 50-DMA, con il momentum che punta a un potenziale ulteriore rialzo oltre 0,6625.
Aud/Usd: Pronti al rialzo?Se queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all'articolo e seguire questo profilo.
Questo mi permetterà di continuare a fare questo lavoro gratuito.
Un paio di settimane fa parlavo di questo cambio valutario visto il formarsi di una F.T.W. sopra il livello chiave 0,6400, ex area di resistenza diventata supporto.
Nelle ultime due settimane è avvenuta la convalida del mio trigger operativo ed ora, dopo il retest nei giorni scorsi di zona 0,6500 ( round number oltre che ex resistenza di breve termine ), sembra tutto ben predisposto per un movimento di rally per l'aussie contro il biglietto verde.
In settimana starò attento a possibilità di entrate long sui livelli principali di acquisto come area 0,6550.
Nel caso invece si salga in breakout senza il tocco di questa zona, la successiva area potrà diventare 0,6580/0,6600.
Il fallimento della mia view si avrebbe con ritorni perentori al di sotto di area 0,6360.
Per il momento è tutto, vi auguro un buon week-end e un buon TRADING SIMPLE!
Aud/Usd: F.T.W. dopo consolidamentoSe queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all'articolo e seguire questo profilo.
Questo mi permetterà di continuare a fare questo lavoro gratuito.
Il cambio Aud/Usd alla fine della settimana mostra segni di possibile continuazione dell'uptrend cominciato lo scorso aprile.
Il pair, dopo essere stato per svariate week in una stretta lateralità, ora forma una F.T.W. con test dei minimi poco sotto 0,6400.
Nei prossimi giorni quindi cercherò trigger di conferma su daily time frame.
Importante diventa la rottura dei massimi della settimana scorsa visto che si convaliderebbe il segnale F.T.W.
Da li possiamo attendere un pullback in area 50% ( entrando direttamente at market ) o una conferma/trigger su time frame inferiore come il daily/6H/4H.
Il fallimento della mia view si avrebbe con ritorno sotto 0,6370.
I targer primari sono situati tra 0,6620 e 0,6680 ma in ottica di medio termine non escludo l'arrivo in area chiave 0,6870 confluente anche con il 261,80% della F.T.W.
Per oggi è tutto, un caro saluto e… buon TRADING SIMPLE!
Analisi Tecnica AUD/USD – Strategia Long dal Canale Rialzista📈 Analisi del Canale di Prezzo
🔼 La coppia sta muovendosi all'interno di un canale ascendente: • Linea di supporto 🟦 – trendline inferiore che indica struttura rialzista
* Linea di resistenza 🟥 – limite superiore che agisce come potenziale target
💡 Questo suggerisce una tendenza rialzista finché il prezzo rimane sopra il supporto.
📌 Livelli Chiave di Trading
🔵 Punto di Ingresso: 0.64361
* 👇 Posizionato appena sopra la ZONA DI DOMANDA
* 📍Vicino alla EMA 70 — un supporto dinamico importante
🟨 Zona di Domanda: Area tra 0.6400 – 0.6436
* 🧲 Qui si prevede l’ingresso dei compratori
* Ottima zona per un'entrata long
🔴 Stop Loss: 0.63995
* 🚨 Al di sotto della zona di domanda = rischio contenuto
🟢 Target: 0.65600
* 🎯 In linea con la resistenza del canale
* Buon potenziale di profitto
⚙️ Indicatore Tecnico
📉 EMA 70 (linea rossa) = 0.64510
* Il prezzo sta rimbalzando vicino a questo livello
* 📊 Funziona come supporto di tendenza — conferma la visione rialzista
📊 Rapporto Rischio/Rendimento
🔻 Rischio: ~36 pips (Entrata → Stop Loss)
🔺 Rendimento: ~124 pips (Entrata → Target)
✅ R:R Ratio ≈ 3.4:1 👍
🧠 Riassunto dell’Idea Operativa
📘 Tipo di Trade 🔼 Acquisto (Long)
💰 Entrata 0.64361
🛑 Stop Loss 0.63995
🎯 Target 0.65600
🌟 Bias Rialzista
🔍 Osservazioni Finali
✅ Set-up forte all'interno di un canale rialzista
📉 Supporto EMA + 🟦 Zona di Domanda = Confluenza positiva
📅 Attenzione alle notizie sul dollaro USA (vedi icone sotto il grafico)
Settimana decisiva per mercatiIeri Wall Street ha chiuso in territorio positivo, con il Dow Jones in rialzo dello 0,09%, l’S&P 500 dello 0,41% e il Nasdaq dello 0,67%. Il sentiment degli investitori è stato sostenuto da un rapporto JOLTS Openings superiore alle attese, che ha rassicurato sulla solidità del mercato del lavoro statunitense. Le offerte di lavoro sono infatti aumentate inaspettatamente di 191.000 unità, raggiungendo quota 7,391 milioni, segnalando una domanda ancora robusta di lavoratori.
Tuttavia, l’ottimismo iniziale è stato parzialmente smorzato dai dati sugli ordini all’industria, che hanno mostrato un calo superiore alle previsioni. All’inizio della sessione sembrava prevalere un atteggiamento di avversione al rischio, complice una nuova revisione al ribasso delle stime di crescita globale da parte dell’OCSE. Gli operatori restano in attesa di sviluppi nelle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, con i presidenti Trump e Xi attesi a parlare entro la fine della settimana.
I settori energia e tecnologia hanno guidato i guadagni, mentre il comparto immobiliare è rimasto indietro. Tra i titoli a maggiore capitalizzazione, Nvidia ha registrato un incremento di circa il 3% e Tesla di circa il 2%. La settimana si conferma quindi di grande importanza, con l’attenzione rivolta alle decisioni sui tassi da parte della Banca del Canada e della BCE, oltre che ai dati sul mercato del lavoro.
VALUTE
Il dollaro ha mostrato un recupero generalizzato, guadagnando terreno contro le principali valute come euro, sterlina e yen, mentre le valute oceaniche sono rimaste pressoché stabili. Ci troviamo ancora in una fase interlocutoria, in cui si auspica un indebolimento del dollaro per favorire un riequilibrio, almeno parziale, della bilancia commerciale.
L’euro-dollaro è sceso sotto quota 1,1400, toccando un minimo a 1,1365, livello da cui ha iniziato a risalire questa mattina. I supporti tecnici si trovano a 1,1350 e 1,1320. La sterlina ha seguito un andamento simile, con supporti a 1,3450 e 1,3410. Lo yen ha perso terreno, con il cambio dollaro/yen che ha recuperato quasi 200 pips nella notte, passando da 142,4 a 144,20, con obiettivi che si spingono almeno fino a 144,50. Le valute oceaniche, infine, sono rimaste ancorate in range ristretti: l’AUD/USD si è mosso tra 0,6400 e 0,6530, mentre il NZD/USD tra 0,5950 e 0,6050.
USA – ORDINI ALL’INDUSTRIA
I nuovi ordini di beni manifatturieri negli Stati Uniti sono diminuiti del 3,7% su base mensile, attestandosi a 594,6 miliardi di dollari. Si tratta del primo calo in cinque mesi, dopo un aumento del 3,4% registrato a marzo, e peggiore rispetto alle previsioni di un calo del 3%.
Il calo è stato trainato principalmente dalla contrazione del 17,1% negli ordini per i mezzi di trasporto, in particolare per i velivoli non destinati alla difesa, che hanno subito un crollo del 51,5%. Le tensioni tariffarie hanno spinto le compagnie aeree a ridurre la domanda di aerei Boeing, che ha ricevuto solo otto ordini. Si sono registrati cali anche negli ordini di metalli primari, in particolare alluminio e metalli non ferrosi, e in quelli per apparecchiature elettriche, elettrodomestici e componenti.
In controtendenza, gli ordini sono aumentati per computer ed elettronica, macchinari e prodotti in metallo lavorati. Le spedizioni di beni durevoli sono cresciute dello 0,3%, gli ordini inevasi sono rimasti pressoché invariati e le scorte sono aumentate dello 0,2%.
PREVISIONI OCSE
Secondo l’OCSE, l’economia mondiale dovrebbe rallentare, con una crescita prevista al 2,9% sia nel 2025 che nel 2026, in calo rispetto al 3,3% registrato nel 2024. Le cause principali sono legate a prospettive più deboli e a una crescente incertezza globale, dovuta in gran parte ai cambiamenti nelle politiche commerciali statunitensi sotto la presidenza Trump.
Il rapporto avverte che l’introduzione di ulteriori barriere commerciali potrebbe compromettere ulteriormente la crescita, ridurre i redditi e rallentare la creazione di posti di lavoro. Gli Stati Uniti dovrebbero crescere solo dell’1,6% quest’anno, rispetto al 3,3% del 2024, a causa dei dazi, della riduzione dell’immigrazione e dei tagli al settore pubblico. Anche Messico e Canada dovrebbero registrare una crescita più lenta, a causa dei loro stretti legami commerciali con gli Stati Uniti.
L’OCSE segnala inoltre che l’aumento dei costi legati ai dazi spingerà l’inflazione, anche se in parte compensato dal calo dei prezzi delle materie prime. Mentre l’inflazione si sta attenuando in molti settori, i prezzi dei servizi restano ostinatamente elevati. L’aumento della spesa pubblica, soprattutto nel settore della difesa, dovrà essere gestito con attenzione.
Nella notte sono stati pubblicati anche i dati sul PIL australiano, cresciuto dello 0,2% nel primo trimestre del 2025. Si tratta di un rallentamento rispetto allo 0,6% del trimestre precedente e inferiore alle attese dello 0,4%. È comunque il quattordicesimo trimestre consecutivo di espansione, anche se con il ritmo più debole degli ultimi tre.
UE – INFLAZIONE IN CALO
L’inflazione dei prezzi al consumo nell’Eurozona è scesa all’1,9% su base annua a maggio 2025, in calo rispetto al 2,2% di aprile e al di sotto delle aspettative di mercato del 2,0%. È la prima volta da settembre 2024 che l’inflazione scende sotto l’obiettivo del 2% fissato dalla BCE, rafforzando le aspettative di un taglio dei tassi di 25 punti base entro la fine della settimana, anche se potrebbe ridurre la probabilità di ulteriori interventi.
Un fattore chiave della decelerazione è stato il forte rallentamento dell’inflazione dei servizi, scesa al 3,2% dal 4,0% di aprile, il livello più basso da marzo 2022. I prezzi dell’energia hanno continuato a diminuire, registrando un calo del 3,6% su base annua, mentre l’inflazione dei beni industriali non energetici è rimasta stabile allo 0,6%. In controtendenza, i prezzi di alimentari, alcolici e tabacco sono aumentati del 3,3%, rispetto al 3,0% del mese precedente. L’inflazione core è scesa al 2,3%, il livello più basso da gennaio 2022.
JOLTS OPENINGS
I primi dati sul mercato del lavoro statunitense sono stati pubblicati ieri, con i JOLTS Openings in aumento di 191.000 unità, per un totale di 7,391 milioni ad aprile 2025, superando le aspettative di 7,10 milioni.
L’aumento delle offerte di lavoro ha interessato i settori dell’estrazione mineraria e legname, il commercio al dettaglio, i trasporti, i servizi pubblici, i servizi professionali e quelli sanitari. Al contrario, si è registrata una diminuzione nei servizi generici e nella pubblica amministrazione. Le assunzioni e i licenziamenti totali sono rimasti pressoché invariati, rispettivamente a 5,6 milioni e 5,3 milioni.
Saverio Berlinzani
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