Guerra Commerciale USA-Cina: Impatti sui Mercati Finanziari
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina ha raggiunto livelli senza precedenti, con l'imposizione di dazi reciproci che stanno sconvolgendo gli equilibri economici globali. La Cina ha recentemente aumentato i dazi sui prodotti americani fino al 50%, mentre il presidente Trump ha sospeso temporaneamente i dazi per tre mesi, cercando di negoziare con altre nazioni. Questo scenario sta generando una forte volatilità nei mercati finanziari e influenzando profondamente il mercato Forex.
Analisi degli Impatti sui Mercati Finanziari
Borse: Le principali borse mondiali stanno registrando fluttuazioni significative. Gli indici asiatici ed europei hanno subito cali drastici, riflettendo l'incertezza degli investitori.
Materie Prime: Il prezzo del petrolio e dei metalli preziosi mostra instabilità, con oscillazioni che rispecchiano il nervosismo globale. L'oro, considerato un bene rifugio, sta guadagnando terreno, superando la soglia dei 3.000 dollari.
Settori Economici: Settori come quello tecnologico e agricolo sono particolarmente colpiti, con restrizioni sulle esportazioni e aumento dei costi di produzione.
Impatto sul Forex
La guerra commerciale sta influenzando direttamente il mercato valutario:
Dollaro Americano (USD): Il dollaro sta subendo pressioni a causa dell'incertezza economica e dei timori di recessione negli Stati Uniti. La Federal Reserve potrebbe essere costretta a tagliare ulteriormente i tassi di interesse.
Yuan Cinese (CNY): Lo yuan è sotto pressione, con il rischio di una diminuzione delle esportazioni verso gli USA e un rallentamento della crescita economica cinese.
Valute Rifugio: Il franco svizzero (CHF) e lo yen giapponese (JPY) stanno guadagnando terreno, poiché gli investitori cercano stabilità in un contesto di volatilità globale.
Valute Legate alle Materie Prime: Il dollaro australiano (AUD) e il dollaro canadese (CAD) potrebbero essere influenzati negativamente dalle fluttuazioni del commercio internazionale.
Strategie Forex per i Trader
In un contesto di alta volatilità, i trader devono adottare strategie mirate:
Monitoraggio Costante: Seguire gli sviluppi della guerra commerciale e le decisioni delle banche centrali.
Diversificazione: Investire in valute rifugio per ridurre il rischio.
Analisi Tecnica: Utilizzare strumenti di analisi per identificare opportunità di trading basate sui movimenti di mercato.
Gestione del Rischio: Impostare stop-loss e take-profit per proteggere il capitale.
Questa situazione richiede attenzione e flessibilità da parte dei trader, che devono adattare le loro strategie alle nuove dinamiche del mercato. Se hai bisogno di ulteriori approfondimenti o di un'analisi specifica su una valuta, sono qui per aiutarti!
Idee operative USDCNH
Cina: Dazi contro USA del 34%, impatto sul Mercato Forex
Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo e oggi voglio parlarvi della risposta della Cina contro i Dazi Americani. La recente decisione della Cina di imporre contro-dazi del 34% sui prodotti statunitensi rappresenta un significativo sviluppo nelle tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Questa mossa, che entrerà in vigore il 10 aprile, è una risposta diretta ai dazi del 10% imposti dagli Stati Uniti. L'annuncio ha già avuto ripercussioni sui mercati globali, con le borse che hanno registrato forti cali. In questo articolo, analizzeremo le motivazioni dietro questa decisione, le sue implicazioni economiche e l'impatto sul mercato Forex.
Motivazioni Dietro i Contro-Dazi
La decisione della Cina di imporre contro-dazi è una risposta strategica alle politiche commerciali aggressive degli Stati Uniti. I dazi del 10% imposti dagli USA mirano a correggere quello che viene percepito come un disavanzo commerciale ingiusto e a proteggere le industrie nazionali. Tuttavia, la Cina vede questi dazi come una minaccia alla sua crescita economica e alla stabilità delle sue esportazioni. I contro-dazi del 34% sono quindi un tentativo di riequilibrare la bilancia commerciale e di esercitare pressione sugli Stati Uniti per rivedere le loro politiche.
Implicazioni Economiche Globali
L'imposizione di contro-dazi ha implicazioni economiche che vanno ben oltre le due nazioni coinvolte. Le tensioni commerciali possono innescare una serie di reazioni a catena che influenzano l'economia globale in vari modi:
Aumento dei Costi di Produzione: Le aziende che dipendono dalle importazioni di materie prime e componenti dagli Stati Uniti vedranno un aumento dei costi di produzione, che potrebbe essere trasferito ai consumatori sotto forma di prezzi più alti.
Rallentamento della Crescita Economica: Le tensioni commerciali possono portare a un rallentamento della crescita economica globale, poiché le aziende potrebbero ridurre gli investimenti a causa dell'incertezza economica.
Inflazione: L'aumento dei prezzi dei beni importati può contribuire all'inflazione, riducendo il potere d'acquisto dei consumatori e aumentando i costi per le imprese.
Impatto sul Mercato Forex
Il mercato Forex, noto per la sua sensibilità agli eventi geopolitici ed economici, non è immune agli effetti delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. Ecco alcuni dei principali impatti:
Volatilità del Dollaro Statunitense: L'aumento dei dazi potrebbe indebolire il dollaro statunitense, poiché le tensioni commerciali tendono a ridurre la fiducia degli investitori. La domanda di beni statunitensi potrebbe diminuire, influenzando negativamente il valore del dollaro.
Rafforzamento dello Yuan Cinese: La Cina potrebbe vedere un rafforzamento dello yuan, poiché la sua economia potrebbe essere percepita come più stabile rispetto a quella degli Stati Uniti in questo contesto di tensioni commerciali.
Politica Monetaria della Federal Reserve: La Federal Reserve potrebbe essere costretta a rivedere la sua politica monetaria, con possibili tagli dei tassi di interesse per mitigare l'impatto economico dei dazi. Questo potrebbe influenzare ulteriormente il mercato Forex, aumentando la volatilità.
La decisione della Cina di imporre contro-dazi del 34% sui prodotti statunitensi rappresenta un significativo sviluppo nelle tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Le implicazioni economiche di questa mossa sono vaste e complesse, influenzando non solo le economie nazionali ma anche il mercato Forex globale. Gli investitori e gli analisti dovranno monitorare attentamente questi sviluppi per comprendere appieno le loro implicazioni e adattare le loro strategie di conseguenza.
Dazi Cina-USA: Impatto sul Forex
Salve, sono il trader professionista Andrea Russo e oggi voglio parlarvi di un tema caldo che sta scuotendo i mercati globali: l’introduzione dei nuovi dazi da parte della Cina verso gli Stati Uniti e l’impatto che questa notizia sta avendo sul mercato Forex.
Un Nuovo Capitolo nella Guerra Commerciale USA-Cina
Da settimane, il mondo degli investimenti ha tenuto sotto osservazione l'evolversi delle tensioni tra due delle più grandi economie mondiali: Stati Uniti e Cina. Dopo mesi di trattative, la Cina ha deciso di implementare nuovi dazi sui prodotti statunitensi, intensificando la guerra commerciale iniziata già qualche anno fa. La notizia ha avuto un effetto immediato sui mercati globali e, come sempre, il Forex è uno dei mercati più sensibili a questi sviluppi geopolitici.
L'Impatto Diretto sulle Coppie Valutarie USD
Il dollaro statunitense (USD) ha subito un forte contraccolpo dopo l'annuncio. I dazi, infatti, possono ridurre le esportazioni statunitensi verso la Cina, influenzando negativamente la bilancia commerciale USA e alimentando l'incertezza tra gli investitori. Il risultato immediato? Un indebolimento del dollaro contro diverse valute.
Le coppie di valute più colpite sono state:
EUR/USD: L’euro ha guadagnato terreno, salendo a livelli non visti da settimane. L’incertezza economica derivante dai dazi ha spinto gli investitori a rifugiarsi in valute ritenute più sicure, come l’euro.
GBP/USD: La sterlina britannica ha seguito una traiettoria simile, guadagnando contro il dollaro. Nonostante la Brexit resti un tema caldo, la debolezza del dollaro ha dato un respiro alla valuta britannica.
USD/JPY: Il yen giapponese, tradizionalmente considerato un bene rifugio, ha beneficiato dell’incertezza, con un apprezzamento contro il dollaro. Un flusso di capitali verso il Giappone è stato il risultato diretto del cambiamento nella percezione del rischio.
Effetti sull’RMB Cinese
Anche la valuta cinese, il renminbi (RMB), ha subito delle fluttuazioni significative. Se da un lato la Cina sta cercando di limitare l’effetto dei dazi sul proprio mercato interno, dall'altro lato la risposta dei mercati è stata di cautela. In particolare, gli investitori si stanno preparando a una possibile svalutazione controllata del renminbi, con l’intenzione di mantenere la competitività delle esportazioni cinesi, che potrebbero risentire dei dazi più elevati.
Il Ruolo delle Banche Centrali
Un altro fattore che non può essere ignorato in questo contesto è l’approccio delle banche centrali. La Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti potrebbe decidere di rivedere le proprie politiche monetarie per contrastare gli effetti negativi dei dazi sul dollaro. Potremmo vedere un allentamento della politica monetaria o addirittura una riduzione dei tassi di interesse, a meno che la Fed non voglia contenere l’inflazione crescente causata dai dazi.
Dall’altra parte, la People’s Bank of China (PBoC) potrebbe essere costretta ad adottare misure per sostenere l’economia cinese. La possibilità di un intervento sulla valuta potrebbe avere effetti notevoli non solo sul Forex, ma anche su altre asset class come le materie prime e i mercati azionari.
Come Sfruttare questa Situazione nel Trading Forex
Gli sviluppi legati alla guerra commerciale tra USA e Cina sono una benedizione per i trader Forex, a condizione che siano in grado di monitorare attentamente le notizie e reagire tempestivamente. Ecco alcune strategie da considerare:
Operazioni di tipo “Breakout”: La notizia dei dazi ha innescato movimenti significativi, e i trader esperti possono cercare di entrare in operazioni “breakout” sulle coppie di valute più volatili. Ciò significa cercare di entrare in acquisto o vendita quando una coppia valutarie supera determinati livelli di supporto o resistenza.
Strategie basate sul rischio: Le incertezze derivanti dalla guerra commerciale possono spingere i trader a essere più selettivi nelle operazioni. Strategie basate su una gestione attenta del rischio, come il risk-reward ratio e lo stop-loss, sono essenziali per navigare in acque turbolente.
Monitorare le dichiarazioni delle banche centrali: Ogni segnale proveniente dalla Fed o dalla PBoC è cruciale. I trader dovrebbero prepararsi a reagire rapidamente a qualsiasi cambiamento nelle politiche monetarie, poiché possono influire immediatamente sul valore delle valute coinvolte.
Riflessioni Finali
La decisione della Cina di imporre nuovi dazi agli Stati Uniti segna una nuova fase della guerra commerciale tra le due potenze economiche. In un mercato Forex già volatile, questa mossa aggiunge ulteriore incertezza, con l’USD che potrebbe affrontare un periodo di debolezza mentre altre valute emergenti, come il renminbi, potrebbero subire effetti contrastanti.
Buon trading a tutti.
Andrea Russo
Wall Street, elezioni e FedCi avviciniamo a grandi passi ai momenti cruciali di questo 2024, che saranno caratterizzati dalle elezioni Usa e dalla decisione sui tassi da parte della Fed, e presumibilmente ci arriveremo con l’equity sui massimi, o comunque molto vicini ad essi. Impensabile che possa esserci un crollo del dollaro e della Borsa Usa a ridosso di questi due eventi chiave. Anche ieri, sebbene sia stata giornata calma sui mercati, i listini Usa alla fine hanno chiuso in guadagno con l'S&P 500 a +0.3%%, il Dow Jones in crescita dello 0.65% e il Nasdaq in aumento dello 0,25%.
Il mercato ha di fatto ormai contemplato nei prezzi anche le tensioni internazionali, tra cui la rappresaglia israeliana contro l'Iran, che però ha risparmiato gli impianti petroliferi e nucleari come inizialmente si temeva. Sul fronte notizie macro poi, gli investitori si preparano ad una settimana di notizie relative alle trimestrali delle “big seven” tra cui Apple, Microsoft, Meta, Amazon e Alphabet, attese alla pubblicazione dei bilanci.
Ma contestualmente, c’è grande attesa per i dati macro chiave, tra cui la stima anticipata della crescita del PIL, l'inflazione PCE e i numeri sul mercato del lavoro che chiariranno molto sulla congiuntura Usa a ridosso della Fed, attesa la settimana prossima. Il settore tecnologico è stato il migliore, seguito da beni di consumo discrezionali, finanza e immobiliare. Al contrario, le azioni energetiche sono scese sull’onda della caduta del prezzo del petrolio.
VALUTE
Sui cambi continua a rimanere assai forte il dollaro che schiaccia le divise concorrenti, soprattutto il UsdJpy che stanotte ha quasi raggiunto 154.00 prima di correggere qualcosa e tornare in area 153.00. Le ragioni sono le solite, ovvero quelle legate alle incertezze politiche dopo che la coalizione al governo in Giappone ha perso la maggioranza parlamentare nelle elezioni del fine settimana.
La turbolenza politica rappresenta una sfida per i piani di normalizzazione della Banca del Giappone dopo decenni di stimoli monetari. Il capo del Partito Democratico ha anche affermato che la BOJ dovrebbe evitare grandi cambiamenti politici poiché i salari reali sono ora fermi. Nel frattempo, la debolezza della valuta ha spinto il ministro delle Finanze Kato a ribadire che le autorità rimangono vigili sui movimenti dei cambi. I mercati temono che un ulteriore calo al livello di 160 potrebbe aumentare la possibilità di un altro intervento valutario.
Per quel che riguarda le altre coppie, EurUsd debole a ridosso di 1.0800, mentre il Cable rimane anch’esso in bilico in area 129.50. Le oceaniche soffrono sia la debolezza cinese, sia la forza del biglietto verde e AudUsd scende a 0.6560 mentre NzdUsd a 0.5960 e non sembrano esserci grandi speranze per movimenti che non siano che mere e insignificanti correzioni, almeno per ora.
UsdCad a ridosso di 1.3910 resistenza chiave, e preludio per il test di 1.3950 che se violato, aprirebbe la porta al test della soglia psicologica di 1.400, al di sopra del quale i target sarebbero (usare il condizionale è d’obbligo) ben più alti, Ma tutto dipende dai prossimi eventi, come richiamato in precedenza.
SCENDE LO YUAN
Lo yuan offshore si è deprezzato oltre 7,15 per dollaro, toccando i minimi di oltre due mesi, ancora sotto pressione causata da un dollaro USA in rafforzamento, sostenuto da segnali di resilienza nell'economia americana e dalle crescenti aspettative di una potenziale vittoria di Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali.
Nella sua campagna per rivitalizzare la produzione manifatturiera americana, Trump ha nuovamente promesso l’imposizione di dazi doganali ai beni cinesi, come già aveva fatto durante il primo mandato, tra il 2017 e il 2021, peraltro senza successo perché la bilancia commerciale da allora, è peggiorata dal -40 miliardi mese del 2107 al -66 miliardi del 2021.
Inoltre, per ora gli analisti, hanno accolto senza grande entusiasmo le misure di stimolo fiscale previste dai vertici della leadership cinese alla prossima riunione del 4-8 novembre. Nel frattempo, la PBOC ha annunciato lunedì che avrebbe avviato "outright reverse repurchase operations”, con l'obiettivo di iniettare liquidità e stabilizzare le condizioni di mercato nel mezzo delle continue pressioni economiche.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono crollati di circa il 6%, sotto i 68 dollari al barile, dopo che gli attacchi di rappresaglia di Israele all'Iran nel fine settimana hanno evitato gli impianti di greggio e l'infrastruttura nucleare del paese, attenuando i timori di interruzioni nelle forniture energetiche. I caccia israeliani hanno preso di mira siti militari in tutto l'Iran, in risposta agli attacchi missilistici iraniani di inizio ottobre.
I prezzi del petrolio hanno subito forti oscillazioni questo mese a causa dei crescenti rischi geopolitici in Medio Oriente, sebbene la rappresaglia di Israele sia stata più contenuta e proporzionata di quanto temessero i mercati, alimentando le speranze di un'ulteriore de-escalation nel conflitto regionale.
Dal lato della domanda, il calo della produzione industriale in Cina, ha continuato a pesare sul sentiment, nonostante i recenti stimoli governativi. Infine va ricordato che gli analisti, osservano anche i potenziali aggiustamenti della produzione da parte dell'OPEC+ e le implicazioni delle elezioni statunitensi.
UK, VENDITE AL DETTAGLIO
I volumi delle vendite al dettaglio, in Inghilterra, sono scesi del -6% a ottobre 2024, dopo una leggera crescita del +4% a settembre, secondo il CBI Distributive Trades Survey, con la spesa dei consumatori frenata dall'incertezza che circonda il bilancio autunnale.
Le vendite stagionali sono apparse deludenti, con un'ulteriore domanda debole prevista a novembre. Le vendite su Internet hanno continuato a crescere (+21%) e vi sono segnali di ulteriore ripresa. Il settore della distribuzione nel complesso ha registrato moderati cali delle vendite, con una tendenza simile prevista per novembre.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
SNB e BoE in azioneNella seduta caratterizzata dalla festività del Juneteenth negli Stati Uniti, le price action di mercato sono state poco significative, a bassa volatilità, specie al di là dell’atlantico. Ma anche gli azionari europei si sono mossi poco, dopo i guadagni delle sessioni precedenti. Sul fronte valutario, stessa dinamica, con euro e sterlina nel range compreso tra 1.0730 e 1.0750 mentre il Cable si è mosso 30 pip da 1.2710 a 1.2740. UsdJpy 30 pip anch’esso compreso tra 157.65 e 157.95.
Quali prospettive per queste coppie di valute contro dollaro? A noi sembra che le concorrenti del biglietto verde, stiano tentando rotture al rialzo, anche se, appaiono prive di slancio e momentum. Ma ovviamente, molto dipenderà dai dati e dalle dichiarazioni dei banchieri centrali, nonché questa settimana, anche dalle importanti decisioni sui tassi per la Svizzera e per la Boe, entrambe oggi in giornata. La Snb è attesa ad un nulla di fatto, mentre sulla Boe c’è maggiore incertezza, con qualche analista che valuta un possibile taglio del costo del denaro, così come ha fatto la Bce.
UK INFLAZIONE IN CALO
Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è rallentato al 2% a maggio 2024, il più basso da luglio 2021, dal 2,3% di aprile e in linea con le previsioni. L'inflazione è tornata all'obiettivo del 2% della Banca d'Inghilterra, guidata soprattutto da un rallentamento del costo dei prodotti alimentari. I prezzi sono diminuiti anche per ristoranti e alberghi e per attività ricreative e culturali. Allo stesso tempo, hanno continuato a diminuire i costi per abitazioni e servizi pubblici.
Nel frattempo, l'inflazione dei servizi è scesa al 5,7% dal 5,9%, ma al di sopra delle previsioni del 5,5%. Inoltre, i prezzi hanno accelerato per i trasporti, principalmente carburanti e servizi di trasporto, parzialmente compensati dai prezzi più bassi del settore automobilistico. Il tasso annuo di inflazione core è sceso al 3,5%, il più basso da ottobre 2021, dal 3,9% di aprile. Rispetto ad aprile, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,3%.
PBOC LASCIA I TASSI INVARIATI
La Banca Popolare Cinese ha lasciato invariati i tassi di interesse principali, allineandosi alle aspettative del mercato. Il tasso primario sui prestiti a 1 anno (LPR), il punto di riferimento per la maggior parte dei prestiti alle imprese e alle famiglie, è stato mantenuto al 3,45%. Nel frattempo, il tasso a 5 anni, riferimento per i mutui immobiliari, è stato mantenuto al 3,95% dopo un taglio record di 25 punti base a febbraio.
Entrambi i tassi sono ai minimi storici, in un contesto di fragile ripresa economica che rafforza le richieste di ulteriori misure di sostegno da parte di Pechino. Nel frattempo, il governatore della banca centrale Pan Gongsheng ha dichiarato in un forum a Shanghai che la Cina utilizzerà in modo flessibile vari strumenti politici, inclusi i tassi di interesse e il RRR, ovvero la riserva obbligatoria. Yuan ancora in area 7.2820, livello chiave, che se superato al rialzo, porterebbe nuovamente UsdCnh verso i massimi storici sopra 7.3600.
CRESCE IL PIL NEOZELANDESE
L’economia della Nuova Zelanda è cresciuta dello 0,2% su base trimestrale nel primo trimestre del 2024, riprendendosi da una contrazione dello 0,1% nel periodo precedente e superando le aspettative di stagnazione del mercato. Ciò ha segnato il secondo trimestre di crescita negli ultimi sei trimestri, guidato dall’aumento dei servizi di pubblica utilità, e dell'attività del commercio al dettaglio, mentre il commercio all’ingrosso è diminuito a un ritmo più lento. I risultati nei vari settori sono stati contrastanti, con 8 settori su 16 in espansione, in particolare guidati da affitti, e servizi immobiliari, nonché da elettricità, gas e acqua. Su base annua il Pil è cresciuto dello 0,3%, rimbalzando dal calo dello 0,3% del trimestre precedente.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Festività USA, sale il BitcoinIeri, la giornata operativa si è rivelata una di quelle meno volatili del 2024, considerata la festività del President’s day negli USA, con Wall Sreet chiusa e mercati europei poco mossi. Non si è fermato però il mercato delle Cryptovalute con il Bitcoin salito sopra i 52.400 dollari, il livello più alto dal novembre 2021, spinto dal sentiment positivo legato all’introduzione di fondi negoziati in borsa, che ridurrà l’offerta di token.
Sul fronte degli altri mercati, pochissimi movimenti, con le valute ancorate in oscillazioni da 20 pip, mentre gli azionari europei sono rimasti relativamente stabili, con lo STOXX 50 che ha chiuso al nuovo massimo di 23 anni e il più ampio Stoxx 600 in rialzo al massimo da gennaio 2022.
Gli investitori si stanno preparando per una settimana in cui le notizie chiave saranno rappresentate dai dati flash PMI per Europa, Uk e USA, oltre ai dati finali sull’inflazione del vecchio continente. Il mercato attende inoltre con impazienza i verbali delle riunioni della Fed e della BCE, nonché il rapporto sugli utili del colosso dei semiconduttori Nvidia Corp.
VALUTE
EurUsd fermo tra 1.0760 e 1.0785 così come le principali majors, stabili in pochi pip. Anche i cross non hanno rivelato nulla, e il forex resta in attesa di qualcosa che possa modificare lo scenario macro e relativo ai tassi di interesse prima di scatenarsi.
Prima o poi qualcosa cambierà, nel senso che un ritorno dell’avversione al rischio potrebbe scatenare acquisti di dollari come asset rifugio, mentre solo un ritorno prepotente dell’appetito al rischio e il persistente rialzo dei listini, alla ricerca di nuovi massimi storici (price action che crediamo però non possa andare avanti all’infinito), potrebbe far crollare la divisa statunitense.
Se poi aggiungiamo che il disinteresse apparente della BoJ per il tasso di cambio dello Jpy non può che sostenere ancora il biglietto verde, beh per ora pare assai difficile assistere ad un cambio di rotta del mercato più liquido al mondo, a meno che non cambino le correlazioni intermarket e a fronte di borse in discesa, non si possa osservare congiuntamente anche ad un calo del biglietto verde, legato a timori di caduta (ora assai improbabile) dei principali aggregati macro negli Stati Uniti.
LA CINA TAGLIA I TASSI A 5 ANNI
Questa notte la Banca Popolare Cinese (PBoC) ha tagliato il tasso di riferimento per i mutui ipotecari, il tasso primario sui prestiti a 5 anni, di 25 punti base, al 3,95%, una riduzione superiore alle previsioni che scommettevano su un taglio di 15 punti base. Si è trattato del primo taglio dei tassi da giugno 2023 e del più grande da quando il tasso è stato introdotto nel 2019.
È un passo che è stato fatto per stimolare la domanda di credito e invertire la flessione del settore immobiliare. Nel frattempo, il tasso a 1 anno è stato mantenuto al 3,45%, rispetto invece a previsioni che erano per una riduzione dello 0.15%.
All’inizio del mese, la banca centrale aveva già immesso 1.000 miliardi di yuan di liquidità nel sistema bancario tagliando di 50 punti base il RRR (la riserva obbligatoria) per le banche commerciali. Insignificante per ora, la reazione dello Yuan che contro dollaro è rimasto nel range 7.2050 - 7.2200.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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Azionario, ogni giorno nuovi massimi In attesa di ricevere ancora dati sulle trimestrali delle aziende, del Pil e delle spese dei consumatori, i mercati azionari Usa proseguono nella loro lenta ma inesorabile salita, con mezzo mondo che resta a guardare incredulo le performance dei listini statunitensi.
Wall Street, ieri, ha chiuso con il Dow Jones ha chiuso a +0.36% mentre l’S&P ha fatto registrare un + 0.22%. Anche il Nasdaq ha chiuso positivo con un +0.32%. Tra le trimestrali spicca il 6% di United Airlines dopo i risultati positivi, che hanno contribuito a sollevare tutto il comparto delle altre compagnie aeree.
Negli altri mercati e asset, a dire la verità ieri, non è accaduto granché, questo va ricordato, con i rendimenti dei titoli di stato Usa sotto al 4.1%, mentre sui cambi pochissimi movimenti e bassa volatilità.
BOJ, TASSI FERMI E POLITICA INVARIATA
La Boj ha lasciato i tassi invariati a -0.1% così come quelli dei rendimenti dei titoli decennali intorno allo 0%, con voto unanime, e mantenendo anche aperto il Qqe che però non ha causato la caduta dello Jpy, che, seppur inizialmente era sceso con UsdJpy tornato sopra quota 148.60, poi si è leggermente ridimensionato. Ora il prezzo naviga intorno a 148.15 area, stabile in mezzo al trading range della notte.
Sempre per quanto riguarda la decisione della Boj, bisogna ricordare che la banca centrale ha tagliato le stime sull’indice dei prezzi al consumo, portandole al 2.4% rispetto alla precedente rilevazione di +2.8%, e spiegandone il calo attraverso la discesa dei prezzi del greggio come principale motivazione.
Per il 2025 la Boj si aspetta una inflazione intorno all’1.8%. Tagliate anche le previsioni del Pil all’1.8% nel 2023 rispetto al +2% atteso e al +1.2% per l’anno in corso. Ueda ha dichiarato di non vedere alcuna necessità immediata per modificare l’atteggiamento accomodante attuale. La borsa giapponese ha reagito positivamente, trascinando con sé gli altri mercati asiatici.
VALUTE POCO MOSSE
Pochi movimenti sui cambi, con l’EurUsd nel trading range di 40 pip e candele inside di compressione di volatilità. La ragione è legata all’incertezza che continua a regnare relativa alle tensioni internazionali che sostengono il dollaro come asset rifugio, mentre sugli altri mercati, questa tensione latente si sente meno.
Il Cable, anch’esso stabile in pochi pip tra 1.2690 e 1.2735. EurGbp ancora sotto pressione a ridosso del supporto di 0.8550, incapace di violare 0.8585 area. EurJpy in consolidamento tra 160.50 e 161.50. Franco svizzero stabile contro euro a 0.9450 così come rispetto al biglietto verde, con oscillazioni contenute in 30 pip tra 0.8670 e 0.8700.
Oceaniche tendenzialmente ancora deboli ristretto range e con volatilità compresa tra lo 0.40 e 0.50 per cento. Dello Jpy abbiamo già detto nel paragrafo relativo alla decisione della Boj.
YUAN IN RECUPERO
Sempre relativamente i cambi, segnaliamo che lo Yuan si è apprezzato del 7% sul dollaro, dopo che la Pboc ha promesso di stabilizzare i mercati dei capitali. Sembra che il Governo voglia aiutare a sostenerlo attraverso la distribuzione di 2 mila miliardi di Yuan, pari a circa 280 miliardi di dollari, distribuiti su conti offshore, per acquistare azioni e risollevare la borsa.
Si tratta evidentemente di una iniezione di liquidità pari ad un taglio del costo del denaro. UsdCnh sceso da 7.23 a 7.17 in 4 sedute, un movimento chiaro che va nella direzione del risk on. Seguirà anche il UsdJpy?
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Usd CNH Trading ideaI miei non sono consigli finanziari, condivido semplicemente la mia operatività-
I POI sono zone del grafico in cui E' PROBABILE (il che non lo rende sicuro) uno swing del prezzo.
Non sempre vengono rispettate, quindi entrate con capitale basso e solo quello che siete disposti a perdere.
Il mio money managment è 0,01lotto ogni 1k $.
Le analisi sono fatte a freddo, decontestualizzate da altri fattori (analisi fondamentale, macroeconomia, regime monetario ecc ), consiglio vivamente di studiare bene l'asset che s'intende tradare e fare le proprie valutazioni prima di entrare a mercato.
Il grafico è in tm alto, di conseguenza per cercare una possibile entrata bisogna abbassare il TM .
Se volete una specifica analisi scrivetemi nei commenti.
USDCNH LONGDa un punto di vista tecnico, siamo in un trading range giornaliero, spunti rialzisti trovati sui minimi intraday ,supporto testato nelle sessioni precedenti, da osservare per possibile costruzione di momentum rialzista, occhio alla chiusura di oggi.
Da un punto di vista fondamentale, il differenziale di swap rende attraente il carry trade overnight.
USDCNH, siamo finalmente andati in SPQuesto trade è stato un agonia 😅, ma alla fine lo abbiamo chiuso in guadagno seppur di poco.
Speravo di più in una B2 al rialzo, invece il prezzo si è mantenuto basso con sporadici spunti verso l’alto, andando a ritracciare spesso verso la MML e chiudendo infine sullo Stop Profit.
Adesso lasciamo l’USDCNH andare dove vorrà e valuteremo magari in A di inizio ciclo Semestrale, se tentare un Long di ripartenza.
SEMBRA CHE SIA FINITA LA FORZA DEL DOLLAROBuonasera a tutti voi. questa coppia ha fatto doppio massimo e sembra che si sta formando una pin bar di inversione. avendo ichimoku a fianco e grazie a lui sono deciso di entrare sell al mercato. perche?? la kijiun e piata tenkan si sta per girare e che dal 25 marzo sta salendo senza fare qualche ritracciamento,ecco questa e la mia idea,salve a tutti
USDCNH in Short (?)Buon pomeriggio ragazzi e buon fine settimana. Vorrei presentarmi, sono Francesco, un ragazzo di 22 anni ancora neofita nel mondo del Trading. Oggi vorrei condividere con voi una mia idea di mercato. Ci troviamo su timeframe H4 su cambio Usd/Cnh. Possiamo benissimo notare che il trend principale sia rialzista. Una delle regole fondamentali che ho studiato sul trading è: "mai andare contro tendenza". Con questa operazione quindi andrei contro questa regola, possiamo però notare come da qualche giorno (precisamente il prezzo è entrato in questo canale il 5 Giugno), il prezzo rimbalzi in zona 7.09000, che possiamo usare come zona di resistenza, e zona 7.05000, zona di supporto testata anche precedentemente. Inoltre, a confermare la mia idea di short, c'è anche la ema200, che potrebbe bloccare una risalita del prezzo.
Invece, nel caso il prezzo dovesse andare a toccare la zona 7.10000 (livello psicologico molto importante) il prezzo potrebbe salire fino a creare nuovi massimi. Per adesso però, la mia idea rimane short.
Con questo, concludo il mio articolo condiviso con voi. Gradirei molto qualche vostro feedback, sia negativo che positivo, o anche qualche vostro consiglio.
Vi ringrazio per il tempo speso nella lettura e auguro un buon trading a tutti!
USDCNH torniamo ai massimi?Piccola analisi di una coppia che normalmente non è sotto il mio radar, ma visto il momento e le sue implicazioni...proviamo.
Facciamola breve, abbiamo:
1. Per gli amanti degli oscillatori, l'Awesome è in territorio positivo con barre verdi;
2. Dal minimo del punto A siamo saliti al punto B per poi ritracciare al punto C in corrispondenza del 61.8%
3. Iniziata risalita con superamento di un massimo precedente e successivo breakout del canale discendente riportato sul grafico;
A questo punto non è errato ipotizzare una corsa del dollaro fino a formare un doppio massimo in quota 7.1959 oppure una formazione ABCD come indicato.
Il ritorno successivo al punto C è quello che dovrebbe succedere da manuale dopo un ABCD, ma stiamo andando troppo avanti.
Buon trading.
USDCNHForex tra potenze mondiali quello dollaro\yuan.
Nella precedente situazione lo short che avevo preso ( simulazione in quanto nuova analisi ) è andato a buon fine. Ora ritesterò il
segnale long che prevedo grazie alla chiusura del primo mensile T+2 e quindi dovremmo avere un rialzo di almeno 6 giorni.
Al superamento della VTL 5gg long
USD/Yuan, tazza e andiamo lunghi - settimanaleciao ragazzi! Oggi propongo un long sul dollaro contro lo yuan cinese, abbiamo una tazza ormai completamente formata, dobbiamo solo aspettare la chiusura al di sopra della reistenza a 6.98. Questa trade è anche supportata da molteplici fattori "macro", in Cina abbiamo una bolla che sta facendo fallire molte banche perchè hanno pompato credito nel sistema come se non ci fosse un domani. In più, come vendetta della trade war una svalutazione dell yuan sembra molto vicina.
Buona settimana a tutti!
DocCDS