RIASSUNTO DELLA SETTIMANA 16-20 giugnoRiassunto della settimana 16-20 giugno:
- LA BOJ mantiene i tassi d'interesse allo 0,5%
- La fiducia dell'indice ZEW sale a 35, i massimi del 2024
- Le vendite al dettaglio USA calano più delle aspettative, -0.9% su base mensile
- L'inflazione UK scende al 3,4%, dal 3,5% precedente
- L'inflazione Euro scende all'1,9%, dal 2,2% precedente
- La FED mantiene i tassi invariati al 4,5%
- La BNS taglia i tassi di 25 punti base
- La Bank of England mantiene i tassi al 4,25%
Andamento delle valute:
- USD è stata la top perfomer della settimana
- JPY è stata la valuta più debole della settimana
--Chart di Capital.Com--
Idee operative USDEUR
#AN009: USA attaccano IRAN, cosa succederà?
Il 22 giugno 2025 gli Stati Uniti hanno lanciato raid aerei su tre siti nucleari iraniani (Fordow, Natanz, Isfahan), impiegando bombe bunker‑buster e missili Tomahawk, alcuni sganciati da bombardieri stealth B‑2
Il Presidente Trump ha dichiarato che gli impianti sono stati “completamente e totalmente obliterati”
📈 Tensioni e contesto geopolitico
Tehran ha risposto con missile mirati verso Israele e ha promesso “risposte dure”
L’ONU e figure chiave come Guterres e Medvedev hanno definito l’azione come escalation pericolosa con il rischio di un nuovo conflitto su scala regionale .
Israele ha supportato gli attacchi, mentre l’Iran ha convocato il Consiglio di Sicurezza ONU per condannare l’aggressione.
💥 Impatto sui mercati
⚡ Settore energetico
Prezzo del petrolio scatto verso i 90–100 $ al barile per timori su flussi dall’Iran e potenziali chiusure dello Stretto di Hormuz .
Gli investitori hanno reagito con un movimento verso asset rifugio come Dollaro, Oro e Treasuries.
📊 Azionario e settori sensibili
Inizia su un tono incerto: futures S&P500 e Nasdaq “volatile open”, con penalizzazioni su travel e tech, e rialzi su energia e difesa.
Mercati del Golfo aperti in lieve rialzo (Saudi, Qatar, Bahrain, Kuwait), grazie all’attenuazione delle vendite iniziali .
🌍 Impatto economico globale
Blandessmenti da Banca Mondiale, IMF e OCSE prevedono un rallentamento economico dovuto a shock energetici e aumento delle tensioni globali.
📌 Scenario valutario e Forex
USD ha guadagnato terreno come attivo rifugio, beneficiando dei flussi Sicurezza .
Coppie commodity-linked, come AUD/USD, NZD/USD e CAD/USD, subiranno pressioni a causa del petrolio in rally.
Potenziale aumento della volatilità su EUR/USD e GBP/USD: ruotano verso safe haven e rischio politico USA/Cina.
📣 A cosa prestare attenzione
Candlestick daily e H4 in EUR/USD e GBP/USD per capire se il supporto regge sotto stress geopolitico.
Indicatori di volatilità (VIX | MOVE) in rialzo, utile calibrare la size e preferire trade strutturati.
Nei prossimi giorni sarà fondamentale monitorare:
Reuters/Bloomberg per aggiornamenti su eventuali sanzioni o ritorsioni pubbliche.
ASEAN e Asia per reazioni regionali sulle forniture energetiche.
Banche centrali su aspettative inflative dovute a petrolio alto.
💡 Conclusioni – Impatto mercato e Forex
Questa azione militare rappresenta uno shock geopolitico classico: rialzo del dollaro e asset difensivi, pressione sul petrolio e volatilità elevata su borse e cambio. A differenza degli attacchi israeliani, l’ingresso diretto degli USA aumenta il grado di incertezza macro.
Per trader Forex:
USD Index: potenziale rimbalzo all’interno del canale di trend bullish
Coppie con commodity: attivare strategie su breakout livelli chiave (es. AUD/USD, CAD/USD)
FX anti‑USD (EUR, GBP, JPY): sotto pressione e da usare in range rebound.
Per il comparto equity:
Rotazione verso settori difensivi, difesa, energia.
Possibile ingresso su bond governativi come copertura alta inflazione/politica.
Nel complesso, l’impatto è chiaro: aumento rischio geopolitico → volatilità elevata → shift verso USD/asset rifugio → penalizzazione asset sensibili.
EURUSD H4 | Inversione rialzistaIn base all'analisi del grafico H4, il prezzo si sta avvicinando al nostro livello di ingresso di acquisto a 1,2265, un supporto di pullback allineato con il ritracciamento di Fibonacci del 38,2%.
Il nostro take profit è fissato a 1,1426, una resistenza di sovrapposizione.
Lo stop loss è posizionato a 1,1193, una resistenza di pullback.
LA FED NON TAGLIA!La Federal Reserve mantiene invariato il tasso d'interesse al 4,50%.
"Sebbene le oscillazioni delle esportazioni nette abbiano influenzato i dati, gli indicatori recenti suggeriscono che l'attività economica ha continuato a espandersi a un ritmo solido.
Il tasso di disoccupazione rimane basso e le condizioni del mercato del lavoro rimangono solide. L'inflazione rimane piuttosto elevata".
Osservando il dot plot chart si può notare una significativa divergenza di sensibilità tra i membri, a sottolineare la grande incertezza che domina alla Fed in questa fase di incertezza e turbolenza economica.
Sette votanti del Fomc hanno indicato di non volere tagli di tassi quest’anno, mentre in marzo erano stati solo in quattro di questa opinione.
Per quanto riguarda i prossimi due anni e il lungo periodo, previsioni ancora più incerte, si registra una forbice di opinioni ancora più ampia, con un outlook che punta ai tassi al 3,4% nel 2027.
Dal SEP, Summary of Economic Predictions, è arrivato anche un abbassamento delle previsioni sul pil americano per quest’anno, l’outlook mediano è all’1,4%, in ribasso di 0,3 punti percentuali rispetto alla previsione diffusa dopo l’incontro di marzo.
L’inflazione, letta attraverso l’indice dei prezzi PCE (Personal Consumption Expenditure) Core, è vista al 3,1%, anch’essa in rialzo dello 0,3% rispetto a marzo.
--Chart di Capital.com--
#AN008: Israele, Iran e il prezzo della paura
GEOPOLITICA – Israele, Iran e il prezzo della paura
Mentre le borse provano a reggere, la realtà geopolitica è ben diversa. Nelle ultime 72 ore, Israele ha colpito una struttura ritenuta strategica nel sud dell’Iran. Teheran ha risposto con testate balistiche mirate su postazioni NATO, e ha minacciato una chiusura militare dello Stretto di Hormuz. In poche ore, il Brent è schizzato sopra i 100$, mentre il WTI ha toccato quota 94.20$, riportando in vita uno spettro che sembrava archiviato: l’inflazione energetica.
DOLLARO E FED – Hawkish sotto pressione
La Federal Reserve ha mantenuto i tassi invariati, ma Powell ha lanciato un segnale chiaro: “non ci sarà alcun taglio se il contesto geopolitico continua a generare pressione rialzista sui prezzi”.
In altre parole: la FED rimane hawkish, il dollaro continua a dominare, e il sentiment globale vira al risk-off.
CROSS IN OSSERVAZIONE – Opportunità SwipeUP FX
EUR/USD
Macro debole in EU + inflazione USA sostenuta + guerra → Target realistico 1.0630 – se rompe 1.0675 H8.
USD/JPY
Istituzionali indecisi: se lo yen non si rafforza e la BOJ resta neutrale, si può tornare sopra 158. Target: 158.60-159.2 in caso di nuova gamba USD.
CAD/JPY & Oil-Linked
Il Canada beneficia dell’aumento petrolifero, ma attenzione: il risk-off può penalizzare. Valutare solo con conferma ciclica e volumi reali.
📌 COSA GUARDARE ORA – Checklist SwipeUP
📆 Venerdì 21 giugno: Dati PMI USA + speech Powell
⚠️ VIX sopra 20: segnala vera tensione
📉 JPY e CHF in divergenza? → attenzione alle rotture manipolative
🗓️ Earning Season: può deviare i flussi nel breve, ma resta in secondo piano
[TEMPISTICHE PER DIVENTARE PROFITTEVOLE NEL TRADING]Se ti sei mai posto questa domanda: Ma quanto tempo ci vuole a diventare profittevole nel Forex Trading? Bene, oggi avrai la risposta che aspettavi. Mettiti comodo e buona lettura!
🕑 Tempo medio stimato: 1-3 anni
Ecco una suddivisione più precisa:
Livello
Fase 1: Studio base
Durata media
3-6 mesi
Obbiettivi raggiunti
Conoscenze teoriche, pratica in demo
Livello
Fase 2: Test strategico
Durata media
6-12 mesi
Obbiettivi raggiunti
Test di strategie, gestione rischio, errori ripetuti
Livello
Fase 3: Break-even
Durata media
12-24 mesi
Obbiettivi raggiunti
Evita grosse perdite, inizia a chiudere mesi in pari o leggeri profitti
Livello
Fase 4: Profittevole stabile
Durata media
2-3 anni (o più)
Obbiettivi raggiunti
Consistenza nei profitti mensili e controllo emotivo
🧠 Fattori che influenzano la velocità
1. Tempo dedicato :
Studiare/tradare 1h al giorno vs. 6h fa la differenza.
2. Formazione di qualità :
Buoni corsi o mentori possono accorciare i tempi.
3. Capacità di apprendere dagli errori :
Chi tiene un diario e analizza le operazioni migliora più in fretta.
4. Psicologia personale :
Ansia, fretta, avidità e paura rallentano il percorso.
5. Disciplina e costanza :
Chi è costante anche nei momenti difficili avanza più velocemente.
⚠️ Attenzione ai falsi miti
• "Ci vogliono 3 mesi per vivere di Trading"
⭢ Irrealistico per il 99% delle persone. ❌
• "Basta una strategia vincente"
⭢ Anche una buona strategia può fallire se non gestita
bene o se il trader non ha controllo emotivo. ❌
• "Serve tempo, test e pratica"
⭢ I trader di successo sono quelli che hanno perso,
imparato e corretto. ✅
📌 In sintesi
Per diventare realmente profittevole nel trading, serve:
• Studio costante
• Disciplina ferrea
• Tanto tempo in demo
• Gestione del rischio impeccabile
• Mente lucida
• Pazienza
EUR/USD forma un Inside Day su una resistenza chiaveCon il dollaro sotto pressione, diamo un'occhiata all'EUR/USD, che ha appena formato un pattern Inside Day su una resistenza chiave. Con l'avvicinarsi di fattori macroeconomici sfavorevoli e dati di grande impatto, il prossimo breakout o fakeout potrebbe dare il tono alla settimana che ci aspetta.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 85.24% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Dollaro sotto pressione in vista di una settimana cruciale
Il dollaro è in difficoltà dopo che Donald Trump ha riacceso le tensioni commerciali globali, spingendo la valuta al livello più basso degli ultimi tre anni. Le sue dichiarazioni sulla reintroduzione di dazi reciproci entro poche settimane hanno giocato un ruolo significativo nel forte calo del dollaro, che ha perso oltre lo 0,8% rispetto a un paniere delle principali valute. Inoltre, le tensioni geopolitiche sull'Iran e le notizie secondo cui gli Stati Uniti potrebbero rivalutare il patto di difesa Aukus hanno ulteriormente smorzato il sentiment, con gli operatori che mettono sempre più in discussione la forza delle alleanze internazionali americane.
L'indebolimento del dollaro è stato aggravato da un'inflazione inferiore alle attese, che potrebbe aver incoraggiato gli operatori di mercato ad attendere con grande attenzione un possibile taglio dei tassi di interesse da parte della Fed nel corso dell'anno. I futures ora scontano due tagli di un quarto di punto, minando il vantaggio del dollaro in termini di rendimento. Nel frattempo, la BCE potrebbe essere vicina alla fine del suo ciclo di tagli, il che potrebbe aggiungere forza relativa alla moneta unica. Tutti gli occhi sono ora puntati sui dati sulla produzione industriale statunitense di martedì, seguiti dai dati sull'inflazione dell'UE e dalla decisione sui tassi di interesse della Fed di mercoledì, poiché gli operatori stanno ora aspettando di capire quale sarà la direzione futura.
Compressione alla resistenza: tutti gli occhi puntati sul range di giovedì
Il rally della scorsa settimana ha visto l'EUR/USD spingersi verso un possibile livello chiave, con il prezzo che ha ritestato una resistenza che è stata modellata dai massimi di aprile. Sebbene la coppia abbia brevemente superato il livello giovedì con una chiusura al di sopra di esso, la sessione di venerdì è stata molto più cauta. L'andamento dei prezzi è rimasto interamente all'interno del range di giovedì, formando un pattern inside day che ora funge da punto di pressione per il prossimo movimento direzionale.
Questa configurazione riflette una temporanea situazione di stallo tra il momentum rialzista e la resistenza a lungo termine. Gli inside day spesso precedono i breakout, ma possono anche attirare i trader solo per poi invertire violentemente la tendenza. La chiave ora sta nel modo in cui il prezzo reagisce ai confini del range di giovedì. Una chiusura al di sopra di esso, in particolare con volumi elevati, sarebbe un chiaro segnale di continuazione e probabilmente invoglierebbe ulteriori acquisti. Una chiusura al di sotto di esso con volumi elevati segnerebbe un breakout fallito e aprirebbe la porta a una configurazione short.
Per chi opera con questa configurazione, il massimo e il minimo di giovedì costituiscono ora livelli essenziali. Non solo fungono da trigger di breakout, ma offrono anche zone logiche per il posizionamento degli stop. In breve, il mercato è in fase di stallo, i fondamentali sono volatili e il prezzo è in equilibrio. La prossima mossa potrebbe essere decisiva.
Grafico a Candele Giornaliero EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Grafico a Candele Orario EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 85.24% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
EURUSD ha SWEEP atto tutto.Il prezzo dell'EURUSD, su time frame mensile (MONTHLY), ha SWEEPatto la liquidità dei massimi ed è arrivato a livello dell'IFVG, dove al momento sta reagendo al ribasso, probabilmente a causa della tendenza ribassista di fondo di questo mercato. Entro la fine del mese, il prezzo ha buone probabilità di chiudere al di sotto dell'IFVG e di iniziare un nuovo lungo movimento ribassista.
EUR/USD – Long da supporto H1 con target su zona di resistenza mTrade long su EUR/USD – 16 giugno 2025
Setup: rimbalzo su supporto daily 1.15070 con conferma di prezzo e volumi
⏱ Timeframe: 15 min
TP raggiunto: 1.16020 (resistenza testata più volte in precedenza)
SL (non colpito): sotto 1.14900
Motivazione tecnica:
Rimbalzo su supporto storico (1.15070)
Forte spike volumetrico in zona di entrata → conferma della pressione buy
Sviluppo del movimento verso zona di congestione precedente (1.15870 → 1.16020)
Riflessione: trade gestito secondo piano. Con un’esposizione controllata e rischio <1%, sono soddisfatto della precisione del livello e dell’uscita.
NOTIZIE DELLA SETTIMANAPrincipali notizie della settimana:
MARTEDI'
- Decisione tasso d'interesse (05:00) (JPY)
- Vendite al dettaglio (14:30) (USD)
- Produzione industriale (15:15) (USD)
- Indice NAHB (16:00) (USD)
MERCOLEDI'
- CPI UK (08:00) (GBP)
- CPI EURO (11:00) (EUR)
- Jobless claims (14:30) (USD)
- Decisione sul tasso d'interesse (20:00) (USD)
GIOVEDI'
- FESTA USD
- Decisione sul tasso d'interesse (09:30) (CHF)
- Decisione sul tasso d'interesse (13:00) (GBP)
VENERDI'
- FESTA NZD
- Decisione sul tasso d'interesse (03:15) (CNY)
- Vendite al dettaglio (08:00) (GBP)
- Fiducia dei consumatori (16:00) (EUR)
--Chart di Capital.com--
Caso pratico: Long EUR/USD da 1,1507 – Analisi e gestione posiziSetup operativo
Il 13/06, ho individuato una configurazione long su EUR/USD in area 1,1500–1,1510, zona di supporto tecnica su H1 e in linea con livelli chiave del mercato.
🟢 Ingresso long: 1,1507
Motivazioni:
Supporto statico importante + rimbalzo tecnico
Momentum rialzista in costruzione sul breve termine
Analisi tecnica post-ingresso
Lunedì 16/06, il prezzo ha rotto la prima resistenza a 1,1566 con aumento di volumi, consolidando poi sotto 1,1587, resistenza cruciale e potenziale doppio massimo sul breve (vedi grafico allegato).
Livelli attuali:
Resistenza superata: 1,1566
In test: 1,1587
Target esteso: 1,1602 e in proiezione 1,1640–1,1690 (se breakout confermato)
Gestione attiva della posizione
Strategia adottata:
Take profit parziale: 50% posizione chiusa a 1,1587
Trailing stop sul restante posizionato a 1,1540 (in profitto)
Obiettivo di estensione per il restante: 1,1602 – 1,1640
🧠 Obiettivo: lasciare correre la posizione finché il momentum resta positivo, proteggendo al tempo stesso il capitale già guadagnato.
EUR/USD CORREZIONE RIBASSISTA📉 Cosa sta succedendo?
EUR/USD ha probabilmente avviato una fase di correzione dopo il recente rally, mostrando segnali di debolezza sia dal punto di vista tecnico che fondamentale. Il rafforzamento del dollaro, sostenuto da dati macro USA solidi, sta spingendo il cambio verso il basso. Il sentiment di mercato sembra orientato a favore del biglietto verde, mentre l’euro soffre per l’incertezza politica e la debolezza dei dati economici europei.
⚡ Divergenza RSI e correzione tecnica.
Sul grafico Daily, l’RSI ha evidenziato una divergenza ribassista rispetto al prezzo, segnalando un possibile esaurimento della spinta rialzista e l’avvio di una fase correttiva. L’indicatore si trova ora in discesa, senza ancora segnalare ipervenduto, lasciando spazio a ulteriori ribassi.
🌍 Analisi Fondamentale
Dollaro forte. I dati macro USA hanno confermato la solidità dell’economia americana.
Incertezza politica in Europa. L’instabilità politica in alcuni Paesi UE e i dati macro deludenti stanno pesando sul sentiment sull’euro e favorendo flussi verso il dollaro.
🎯 Obiettivi di prezzo
Target 1: 1.1450
Target 2: 1.1275
⛔ Gestione del rischio
Stop Loss: Chiusura Daily sopra 1.1650 (invalidazione del breakout ribassista e ritorno sopra la resistenza dinamica)
💡 Conclusione
La combinazione di divergenza RSI e news macro favorevoli al dollaro offre un’opportunità di trading da valutare.
Aggiorna sempre l’analisi con le news di mercato e gestisci il rischio in modo responsabile
Israele attacca l’Iran, mercati in tensioneISRAELE ATTACCA L’IRAN
Nella notte, Israele ha lanciato un attacco preventivo contro siti nucleari iraniani. Secondo alcune agenzie di stampa, sarebbe stato ucciso il capo delle Guardie Rivoluzionarie.
Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che l'attacco ha preso di mira il programma nucleare iraniano e continuerà fino a quando la minaccia non sarà eliminata, pur riconoscendo che Teheran mantiene la capacità di colpire Israele.
I mercati hanno reagito con un’impennata degli asset rifugio, in particolare oro e franco svizzero. Anche il petrolio è salito, con il WTI che ha toccato quota 75 dollari al barile.
INTANTO, WALL STREET
Wall Street prosegue con cautela, con i tre principali indici che ieri hanno chiuso leggermente sopra lo zero. La giornata è stata caratterizzata dalla pubblicazione dei prezzi alla produzione, risultati inferiori alle attese, come già accaduto il giorno precedente con i prezzi al consumo.
Tuttavia, dopo l’attacco israeliano all’Iran, i futures sugli indici americani sono scesi nella notte, perdendo circa l’1,5% all’apertura europea.
L’inflazione in calo potrebbe consentire alla Fed di iniziare a considerare nuovi tagli dei tassi, anche se le pressioni inflazionistiche legate alle misure commerciali non si sono ancora manifestate.
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono risultate leggermente superiori alle stime. La rinnovata incertezza sui dazi ha smorzato il sentiment degli investitori.
Il Presidente Trump ha annunciato l’intenzione di inviare lettere formali ai principali partner commerciali nelle prossime settimane, delineando dazi unilaterali per promuovere nuovi accordi. Questa mossa precede la scadenza della pausa di 90 giorni concessa sui dazi reciproci.
Nonostante le dichiarazioni su un "ottimo accordo" con la Cina, il mercato resta cauto, anche perché l’intesa non appare del tutto chiara.
Tra i settori, industriale, comunicazioni e finanziario hanno registrato le perdite maggiori, mentre tecnologia e servizi di pubblica utilità hanno sovraperformato.
DOLLARO IN DISCESA
L’indice del dollaro ha esteso il suo calo giovedì, scendendo sotto quota 97,2 e toccando il livello più basso dal 2022. I dati deflattivi aprono la strada a possibili tagli della Fed, rendendo il dollaro meno appetibile per gli investitori.
Le tensioni commerciali e i rischi geopolitici rafforzano questa tendenza. La fine della pausa sui dazi reciproci potrebbe portare a nuove tariffe severe.
L’Iran ha minacciato di colpire basi statunitensi in caso di fallimento dei colloqui sul nucleare, aggravando l’instabilità.
I dati sull’inflazione al consumo e alla produzione, inferiori alle attese, hanno aumentato la pressione sul dollaro. Le aspettative di due tagli dei tassi da parte della Fed si sono rafforzate.
L’EUR/USD ha toccato 1,1630 per poi ritracciare in serata sulla precedente resistenza di 1,1570, ora supporto. Il trend resta rialzista, con obiettivi di medio termine a 1,2350, anche se non si escludono correzioni.
Il Cable si attesta intorno a 1,3600, mentre USD/JPY tiene quota 142,20. Forte il franco svizzero e il dollaro canadese, mentre le valute oceaniche soffrono la debolezza cinese.
Nella notte, il dollaro è tornato a fungere da asset rifugio: EUR/USD è sceso a 1,1520, Cable a 1,3535 e USD/JPY a 143,70. Il franco svizzero ha toccato 0,8055 contro il dollaro, per poi correggere leggermente.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono rimaste stabili a 248.000 nella prima settimana di giugno, invariate rispetto alla settimana precedente e superiori alle attese di 240.000.
Il dato rappresenta il livello più alto da ottobre 2024, segnalando un possibile indebolimento del mercato del lavoro in un contesto di incertezza economica.
Le richieste continuative sono aumentate di 54.000 unità, raggiungendo 1.956.000 nella settimana conclusasi il 31 maggio, il livello più alto da novembre 2021 e ben oltre le previsioni di 1.910.000.
PPI USA
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,1% su base mensile a maggio 2025, dopo un calo dello 0,2% ad aprile (dato rivisto al rialzo). Le previsioni indicavano un aumento dello 0,2%.
I prezzi dei beni sono saliti dello 0,2%, trainati dalla benzina. I prezzi alla produzione core sono aumentati solo dello 0,1%, contro attese dello 0,3%.
Su base annua, i prezzi alla produzione sono cresciuti del 2,6%, in linea con le aspettative, dopo un +2,5% ad aprile. Il tasso core annuo è rallentato dal 3,2% al 3%, contro una previsione del 3,1%.
REGNO UNITO: PIL IN CALO
L’economia britannica ha registrato una contrazione dello 0,3% su base mensile ad aprile 2025, il primo calo in sei mesi e il più marcato da ottobre 2023. A marzo si era registrata una crescita dello 0,2%.
Il calo è stato causato da vari fattori: aumento delle bollette energetiche, costi dei servizi regolamentati, contributi previdenziali più elevati per i datori di lavoro, aumento delle imposte di bollo sui terreni e l’annuncio di nuove tariffe da parte di Trump.
La produzione è scesa dello 0,6%, in particolare nel manifatturiero (-0,9%) e nel settore elettricità e gas. In controtendenza, il settore delle costruzioni è cresciuto dello 0,9%.
Nonostante il calo di aprile, il PIL è aumentato dello 0,7% nel trimestre terminato ad aprile.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
#AN007: Israele attacca Iran, cosa succede? nel Forex
Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo, creatore del Metodo SwipeUP Elite FX, che mi permette di analizzare e operare nel mondo Forex come se fossi un Hedge Found o una Banca d'Investimento. Oggi voglio parlarvi della notizia rilevante delle ultime ore, ovvero l'attacco di Israele all'Iran.
⚠️ Cosa è successo
Israele ha lanciato un massiccio attacco aereo preventivo su numerose installazioni nucleari e militari in Iran, compresi siti a Teheran e Natanz. Fra le vittime, figure chiave come il comandante della Guardia Rivoluzionaria Hossein Salami e diversi scienziati nucleari di alto profilo.
L’operazione è stata completamente “unilaterale”, senza coinvolgimento diretto degli Stati Uniti, secondo fonti ufficiali
reuters.com. Tuttavia, è stata preventivamente coordinata con Washington, che ha ricevuto notifica prima dell’attacco.
L’Iran ha reagito annunciando che risponderà in modo “duro e decisivo” e ha iniziato a pianificare attacchi missilistici e droni contro obiettivi israeliani, con una risposta che potrebbe arrivare già nei prossimi giorni.
🌍 Reazioni globali
Australia, Nuova Zelanda, Giappone e l’ONU si sono dette allarmate e hanno chiesto massima moderazione.
Il prezzo del petrolio ha reagito con un'impennata: il WTI +9% circa a causa del timore di interruzioni nelle forniture.
💱 Impatto sul Forex
↑ Prezzo petrolio → Rafforza CAD, NOK, e valute commodity in generale.
Modalità risk-off globale → Avvantaggia valute rifugio come JPY, CHF, e temporaneamente anche USD.
Rischio geopolitico in aumento → USD potrebbe avere oscillazioni: scende in fasi risk-off, ma rimbalza come safe-haven.
EUR sotto pressione per il generale clima di avversione al rischio e con domanda fisica per USD, CHF, JPY.
Infine, emergenti (BRL, MXN, INR) potrebbero subire volatilità elevata: flussi in uscita verso asset più sicuri.
🧩 Focus operativo per trader Forex
Monitorare petrolio e yield bond USA: segnali in aumento potrebbero spingere commodity currencies.
Seguire movimenti su USD/JPY e USD/CHF: breakout potenziali in caso di escalation.
Attenzione alla volatilità su EUR/USD: la crisi geopolitica premia USD e CHF.
Rimanere pronti a reazione di valute emergenti: possibili flash crash o rimbalzi speculativi.
Per ricevere altre notizie o altre analisi, continuate a seguirmi.