EUR/USD face di consolidamento in atto. Il cambio Euro/Dollaro conferma una solida impostazione rialzista sul grafico settimanale, muovendosi all'interno di un canale di regressione lineare ascendente ben definito. La struttura attuale suggerisce una continuazione del trend favorevole alla moneta unica, sebbene l'avvicinamento a importanti livelli di resistenza tecnica imponga una certa cautela e un'attenta valutazione dei potenziali punti di ingresso e di uscita dal mercato.
L'analisi del grafico evidenzia come il prezzo stia attualmente consolidando nella parte superiore del canale di regressione, un segnale della forza intrinseca del movimento in atto. Il quadro tecnico è ulteriormente supportato dall'indicatore di Momentum, che si mantiene stabilmente al di sopra della linea dello zero, confermando la presenza di una spinta positiva. Attualmente, la coppia sta testando l'area di resistenza definita dal primo livello dei pivot point trimestrali di Fibonacci (R1), posizionato a 1.18369. Il superamento deciso di questa soglia, preferibilmente supportato da un incremento dei volumi di scambio, rappresenterebbe un chiaro segnale di continuazione rialzista. In tale scenario, il prossimo obiettivo strategico per posizioni long si collocherebbe in corrispondenza del secondo livello di resistenza (R2) a 1.20753.
Per gli investitori che prediligono un approccio più prudente, un'opportunità di acquisto potrebbe materializzarsi in caso di un ritracciamento controllato verso il punto pivot centrale (P) a 1.14510. Questo livello assume una rilevanza strategica notevole, poiché coincide quasi perfettamente con la linea mediana del canale di regressione, creando una forte confluenza di supporti dinamici e statici. Un test di questa zona, seguito da una ripresa della spinta rialzista, offrirebbe un punto di ingresso a favore di trend con un rapporto rischio/rendimento potenzialmente vantaggioso.
Sul fronte delle possibili strategie short, l'operatività appare al momento contraria al trend dominante e, pertanto, più rischiosa. Tuttavia, una chiara incapacità di superare la resistenza R1 a 1.18369, unita a segnali di indebolimento come un incrocio ribassista dell'oscillatore Stocastico, potrebbe innescare una fase correttiva. Lo Stocastico, attualmente in una zona intermedia (valori intorno a 69-72) e con un andamento laterale, non fornisce ancora segnali definitivi ma riflette l'attuale pausa del mercato. Una sua flessione potrebbe anticipare una discesa verso il primo supporto significativo, identificato proprio nel pivot point a 1.14510. L'apertura di posizioni ribassiste più strutturate dovrebbe essere considerata solo in caso di una violazione confermata di quest'ultimo livello, evento che metterebbe in discussione la solidità del trend attuale e aprirebbe la strada a possibili discese verso il supporto S1 a 1.10650, che corrisponde anche alla parte inferiore del canale di regressione. L'indicatore ATR, che mostra una tendenza alla diminuzione, segnala una contrazione della volatilità settimanale, tipica delle fasi di consolidamento che precedono movimenti direzionali importanti.
Idee di trading
EUR/USD: 142 pip di progresso — strategia in azioneDall’analisi alla performance: chiusura positiva da 1,1552 a 1,1693 conferma la solidità del metodo operativo.
Nella seduta odierna ho chiuso la posizione long aperta da 1,1552 a 1,1693, realizzando un guadagno di 142 pip su un lotto.
Un movimento che conferma l’efficacia delle analisi pubblicate nei giorni precedenti e la validità dei livelli tecnici tracciati.
L’obiettivo di questa condivisione non è solo mostrare un risultato, ma dare evidenza del percorso di crescita e della coerenza tra analisi e operatività reale.
📈 Da oggi inizio a documentare in modo trasparente i progressi e i risultati operativi, così da fornire a chi mi segue un punto di riferimento concreto su come interpretare i mercati con metodo e disciplina.
Livelli chiave ancora da monitorare:
* 1,1670 – 1,1693 area di possibile consolidamento
* 1,1724 in caso di proseguimento del trend
* 1,1606 come eventuale livello di supporto
#EURUSD #ForexAnalysis #TradingStrategy #PriceAction
$EURUSD Long IdeaDopo l'interazione con W1 Fractal Low KL, il prezzo ha ottenuto V.C sotto forma di +FVG , il che ha confermato la mia ipotesi Long fino al W1 KL -SNR
Ho monetizzato il move chiudendo con 12R effettivi e potenziali 16 , ho chiuso early un trade;
Strong OF su H4 verso il GAP D1 in sync con TVC:DXY
L'idea ha funzionato correttamente.
Follow your plan.
#EURUSD #DXY #RICHBBROFX
EURUSD Doppio Minimo buy TP 1.17La formazione di un doppio minimo, una figura classica di inversione che spesso anticipa una fase di rialzo strutturato. Dopo la seconda spinta verso il basso, i compratori sono tornati in controllo e il prezzo ha cominciato a salire con una sequenza di massimi e minimi crescenti, segno di forza.
Attualmente il prezzo si muove intorno a 1.1636, e la mia idea è che possa continuare il suo percorso al rialzo, magari con qualche correzione intermedia, fino a raggiungere la resistenza chiave in zona 1.1727 (linea rossa). Quell’area rappresenta, secondo me, un punto critico: lì in passato il prezzo era stato respinto con forza, quindi mi aspetto una reazione del mercato, forse un piccolo ritracciamento prima di un eventuale nuovo slancio.
EUR/USD Update – Analisi Tecnica del 15 OttobreDopo il movimento ribassista di ieri, il cambio EUR/USD mostra segnali di reazione, tornando momentaneamente sopra 1,1606 e testando la resistenza in area 1,1620 – 1,1642.
Un eventuale ritorno sotto la trendline rossa potrebbe riaprire lo scenario ribassista con target a 1,1552 – 1,1482.
👉 La price action di oggi conferma come il rispetto dei livelli tecnici resti fondamentale per individuare le prossime opportunità operative.
#EURUSD #ForexAnalysis #TradingStrategy #MercatiFinanziari
WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.10.2025Si riaccende la tensione commerciale tra Usa e Cina. Wall Street ne risente.
Petrolio sempre più depresso: offerta abbondante e domanda debole.
Ne approfittano oro e argento, a nuovi massimi assoluti.
Borse asiatiche «perturbate», ma pronte a nuove prove di forza.
Tensioni USA-Cina: nuova stretta su terre rare e guerra dei dazi
Le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina sono nuovamente sotto pressione. Pechino ha deciso una stretta significativa sull'export di terre rare, accompagnata da tasse portuali speciali rivolte in particolare alle navi americane. Una mossa che ha alimentato la tensione con Washington, facendo riesplodere la guerra dei dazi.
Il nodo delle terre rare
La Cina, leader mondiale nella produzione e nell’esportazione di terre rare (una famiglia di 17 elementi fondamentali per l’industria tecnologica e militare), ha registrato un calo del 30,9% nelle esportazioni a settembre, con solo 4.000 tonnellate esportate: il dato più basso da febbraio. I dettagli sulle tipologie di elementi ridotti o sui paesi coinvolti non sono stati divulgati. I dati, forniti dall’Amministrazione Generale delle Dogane della Cina, sono aggregati, lasciando incertezza sugli impatti specifici.
Trump riaccende la guerra commerciale
La risposta americana non si è fatta attendere. Donald Trump, in un messaggio su Truth Social, ha definito i cinesi "ostili" e ha annunciato nuovi dazi “massicci” sulle merci cinesi. Contestualmente, ha annullato l’incontro con Xi Jinping previsto per novembre durante il summit APEC. Le sue parole:
“Stanno diventando molto ostili. Vogliono controllare ogni elemento produttivo legato alle terre rare e ad altri settori, anche se non li producono loro.”
A bordo dell’Air Force One, Trump ha però lasciato intravedere spiragli di distensione:
“Penso che andrà tutto bene con la Cina. Mi aspetto un accordo nelle prossime settimane.”
Mercati globali in subbuglio
L’inasprimento delle tensioni ha avuto un immediato impatto sui mercati finanziari:
• Wall Street ha chiuso in forte ribasso:
o Dow Jones: -1,9%
o S&P500: -2,7%
o Nasdaq: -3,6%
• In Italia, Piazza Affari ha registrato un calo dell’1,74%, con gravi perdite per:
o Tenaris: -5,22%
o Leonardo: -4,65%
o Cucinelli: -4,49%
• Il VIX, indice della volatilità Usa, è balzato del +31% (da 16,4 a 21,66), segnalando un’impennata dell’incertezza. Un simile incremento si era visto solo ad aprile, proprio in concomitanza con l’avvio delle ostilità commerciali.
Petrolio e oro: due reazioni opposte
• Il prezzo del petrolio WTI ha subito un tonfo del -4%, scendendo a 59 dollari al barile, complice sia l’incertezza commerciale che le previsioni sull’aumento dell’offerta:
o L’EIA americana ha alzato le stime di produzione per il 2025 a 13,53 milioni di barili al giorno, un record storico.
o L’OPEC+, intanto, ha deciso un lieve aumento della produzione: +137.000 barili/giorno da novembre.
In controtendenza, l’oro ha toccato un nuovo record storico: 4.056 USD/oncia, grazie alla fuga degli investitori verso beni rifugio. Il metallo prezioso è reduce da otto settimane consecutive di rialzi.
Criptovalute e mercati asiatici
Il mondo crypto non è rimasto immune:
• Bitcoin ha vissuto giornate di estrema volatilità, passando da 126.000 USD a un minimo di 105.000 USD dopo le dichiarazioni di Trump.
• Nella mattina del 13 ottobre, la quotazione si è stabilizzata a 114.800 USD.
Nonostante la turbolenza, gli analisti mantengono fiducia nei fondamentali di lungo periodo: adozione istituzionale, sviluppo della blockchain e applicazioni concrete.
Nel frattempo, le Borse asiatiche hanno reagito negativamente:
• Cina:
o CSI 300: -1,5%
o Hang Seng: -3%
o Xiaomi: -7%
o In rialzo invece le aziende tech legate ai chip:
SMIC: +5%
Hygon Information: +3,5%
Cambricon: +2,2%
• Giappone: mercato chiuso per la Giornata della Salute e dello Sport. Sul fronte politico, la coalizione di governo si è sgretolata.
• Corea del Sud: Borsa di Seul -1,5%, lo won in calo rispetto al dollaro.
• India: BSE Sensex -0,4% in apertura.
Obbligazionario: ritorno ai Treasury
L’incertezza ha spinto gli investitori verso i titoli di Stato Usa, nonostante lo shutdown in corso:
• Il rendimento del Treasury decennale è sceso da 4,13% a 4,03%, segnando i minimi annuali.
• Il prezzo è salito dello 0,4% nella settimana.
In Eurozona:
• Il BTP decennale italiano ha guadagnato +0,5%, rendimento al 3,46%: miglior settimana da maggio.
• L’OAT francese ha chiuso al 4,48%.
Crisi politica in Francia e tensioni geopolitiche
La Francia ha annunciato un nuovo governo sotto la guida del Premier Sébastien Lecornu. Nessuna discontinuità: confermati Roland Lescure (Ministro delle Finanze) e Gérald Darmanin (Ministro della Giustizia), in un contesto politico sempre più instabile.
Nel frattempo, Trump ha rivendicato il merito per la tregua tra Israele e Hamas, annunciata mentre si dirigeva verso il summit di Sharm El Sheik, con circa 20 capi di Stato attesi.
Conclusioni
Il 13 ottobre, giorno in cui gli Stati Uniti celebrano il Columbus Day / Indigenous Peoples' Day, i future di Wall Street hanno virato in positivo (+1,3%), segno che i mercati, seppur scossi, cercano segnali di stabilità.
Tuttavia, tra minacce di nuovi dazi, controlli sulle terre rare, e turbolenze geopolitiche, il contesto globale rimane fortemente instabile e polarizzato. Le prossime settimane saranno decisive per capire se prevarrà la conciliazione diplomatica o se si andrà verso una nuovo escalation commerciale e finanziaria.
EUR/USD oggi 13 ottobre: analisi intraday e outlook settimanaleLunedì 13 ottobre – nuovo appuntamento con la mia analisi su EUR/USD, dove oggi andiamo a osservare come il mercato stia seguendo quasi alla lettera le proiezioni della scorsa settimana.
Nel grafico 4H (riportato sopra) possiamo notare come la struttura ribassista resti ben definita, con i principali livelli di resistenza già individuati nel precedente aggiornamento. Il prezzo continua a muoversi sotto la trendline discendente, confermando la debolezza del cambio.
All’interno del grafico ho inserito anche una mini-analisi intraday;
👉 Oggi, il movimento intraday sembra contenuto in un range tra 1,1582 – 1,1599 – 1,1606, area che a mio avviso rappresenta un potenziale punto di consolidamento prima di un eventuale nuovo impulso direzionale.
Il contesto tecnico rimane coerente con la visione ribassista di fondo, ma l’attuale compressione dei prezzi potrebbe anticipare una fase di accumulo o di breve rimbalzo tecnico, utile per ricalibrare i prossimi target operativi.
Come sempre, il mio approccio rimane basato sull’osservazione oggettiva dei livelli e sul monitoraggio continuo del momentum, senza lasciarsi condizionare dal rumore di breve periodo.
Chi segue questa rubrica settimanale sa che ogni aggiornamento punta alla coerenza analitica e alla trasparenza dei risultati, valori che considero fondamentali nel trading professionale.
#EURUSD #Forex #PriceAction #Intraday
Il trend ascendente sembra vacillareOsservando il grafico giornaliero, emerge con chiarezza un trend rialzista ben definito, in atto dall'inizio dell'anno 2025. Questo movimento ascendente è incanalato con buona precisione all'interno di un canale di regressione lineare, i cui limiti, posti a due deviazioni standard, hanno contenuto efficacemente le oscillazioni dei prezzi. Recentemente, le quotazioni hanno superato la parte inferiore di questo canale, un'area che rappresenta un supporto dinamico cruciale. Rientrando il giorno dopo, la tenuta di tale livello sarà determinante per le prossime evoluzioni del mercato. Un'eventuale tenuta di questa zona di supporto, situata attualmente intorno a 1.16000, potrebbe offrire un'opportunità di posizionamento in linea con il trend dominante. In tale scenario, un segnale di acquisto verrebbe rafforzato qualora l'indicatore stocastico, che al momento naviga nella parte inferiore della sua banda di oscillazione, mostrasse un incrocio al rialzo in area di ipervenduto. Un primo obiettivo per una posizione long si collocherebbe in corrispondenza del pivot point calcolato con il metodo Fibonacci, a quota 1.16810. Il superamento di questa resistenza intermedia aprirebbe la strada verso il target successivo, rappresentato dalla prima resistenza (R1) a 1.18824, che coincide approssimativamente con la mediana e la parte superiore del canale di regressione.
D'altro canto, non si può escludere uno scenario alternativo. Una violazione decisa del supporto dinamico offerto dal canale di regressione, confermata da una chiusura giornaliera al di sotto di esso, segnalerebbe un potenziale indebolimento della spinta rialzista. Un tale movimento, se accompagnato da un aumento dei volumi di scambio, potrebbe preludere a una correzione più profonda o a un'inversione di tendenza. In questa circostanza, si aprirebbero opportunità per posizioni short. Un primo segnale di debolezza si avrebbe con la rottura del pivot point e la discesa verso il primo supporto (S1) a 1.14796. La perforazione di questo livello costituirebbe una conferma del deterioramento del quadro tecnico, con possibili target successivi identificabili sui supporti S2 a 1.13551 e S3 a 1.11537. L'analisi della volatilità, tramite l'indicatore ATR (Average True Range), mostra valori contenuti, indicando una fase di compressione che storicamente precede movimenti direzionali più ampi. Sarà quindi fondamentale monitorare con la massima attenzione la reazione dei prezzi sui livelli chiave menzionati, poiché la direzione che il mercato intraprenderà da questo punto di equilibrio precario determinerà il trend per le settimane a venire.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.10.2026Borse sempre più toniche e resilienti: la tregua a Gaza dà una mano.
Borse cinesi ripartono, in rialzo, dopo la lunga pausa festiva.
Crisi francese: il premier Lecornu tenta un salvataggio al fotofinish.
L’oro si prende una pausa, i metalli indutriali continuano la corsa.
Le Borse europee ritrovano slancio, sostenute dagli spiragli sulla crisi politica francese e dal rally dei tecnologici a Wall Street. Lo scenario di uno scioglimento dell’Assemblea nazionale e di elezioni anticipate in Francia appare ora meno probabile. Il clima di relativa maggiore stabilità politica si riflette subito sui mercati azionari continentali, mentre l’oro continua la sua corsa inarrestabile, aggiornando nuovi record sopra i 4.000 dollari/oncia anche sul contratto spot.
L’attenzione resta però puntata sui due grandi epicentri di incertezza globale: la crisi francese, comunque ancora in evoluzione, e lo shutdown negli Stati Uniti, che priva gli operatori di una parte importante dei dati macroeconomici, oscurando la lettura del quadro congiunturale.
Sul fronte geopolitico, il presidente Donald Trump ha annunciato che Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, nel quadro di un piano volto a porre fine alla guerra. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu convocherà il governo giovedì per approvarlo: un passo che potrebbe ridurre temporaneamente le tensioni e, con esse, la pressione sui metalli preziosi.
A migliorare il sentiment contribuiscono anche le parole della direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, secondo cui la crescita globale subirà solo un leggero rallentamento nel 2025 e nel 2026. Il FMI pubblicherà nuove previsioni martedì prossimo, ma già oggi riconosce che l’economia mondiale si è dimostrata più resiliente del previsto, nonostante gli shock multipli degli ultimi anni.
In Europa, le Borse chiudono sui massimi di giornata: Milano avanza +0,96%, tornando sui livelli 2007, mentre Parigi segna +1,07%, nonostante l’incertezza politica.
Francoforte ha guadagna +0,91%, Londra +0,70%, Madrid +0,96%. L’umore resta positivo anche a Wall Street, dove il Nasdaq vola +1,12%, l’S&P500 cresce +0,58%, col Dow Jones immobile. Tra i protagonisti del giorno Tesla, in rialzo dopo la presentazione di nuove versioni più economiche di Model Y e Model 3.
In Francia, il premier dimissionario Sébastien Lecornu si mostra fiducioso sulla possibilità di trovare un accordo con i partiti per approvare un bilancio entro fine anno, sottolineando la convergenza sull’obiettivo di mantenere il deficit sotto il 5% del PIL. Tuttavia, un eventuale governo socialista potrebbe bloccare la riforma delle pensioni, aggravando i conti pubblici e creando nuove tensioni sui mercati obbligazionari.
Intanto lo shutdown statunitense entra nella seconda settimana, ma finora Wall Street mostra una sorprendente tenuta. Gli operatori guardavano anche ai verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, che non hanno poi offerto indicazioni preziose sul futuro percorso dei tassi.
In Europa, i dati macro deludono: la produzione industriale tedesca subisce una forte battuta d’arresto, contribuendo all’indebolimento dell’euro, sceso fino a 1,16 dollari. Sul fronte obbligazionario, lo spread BTp-Bund si restringe a 82 bps (da 85), con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,50% dal 3,56%. Stabile il differenziale tra Italia e Francia: l’OAT decennale chiude al 3,51%, praticamente in linea col BTp.
Dall’Asia, stamani, segnali di forza. Le Borse cinesi riaprono in positivo dopo la lunga festività: il CSI 300 avanza +1,5%, portando la performance da inizio anno a +7% e addirittura +35% dal primo aprile. L’indice segna i massimi da gennaio 2022, spinto dai titoli dell’intelligenza artificiale e delle miniere aurifere, il cui sottoindice tecnologico sale +5%.
A Hong Kong l’Hang Seng chiude in, ma Hang Seng Bank balza del +27% dopo la proposta di delisting da parte della controllante HSBC Holdings. In Giappone, il Nikkei sale +1,5%, vicino a un nuovo record, sostenuto anche dal successo dell’asta quinquennale di titoli di Stato. Lo yen si stabilizza sui minimi da febbraio, mentre SoftBank Group vola del +13% grazie all’annuncio dell’acquisizione della divisione robotica di ABB, che rafforza le attese di crescita legate all’AI.
Gli investitori guardano già alla riunione del Partito Comunista cinese del 20-23 ottobre, quando verranno delineate le linee guida del 15° piano quinquennale. La riapertura dei mercati cinesi è favorita anche dalla distensione dei rapporti con Washington: l’incontro tra Trump e Xi al vertice APEC di novembre a Seoul potrebbe segnare un nuovo passo verso la riduzione dei dazi.
Sul fronte commodity, il rame tocca 10.670 dollari/tonnellata, al massimo da 16 mesi, in rialzo del +22% da inizio anno. L’International Copper Study Group prevede per il 2026 un deficit di 150.000 tonnellate, causato dal rallentamento della produzione globale (+1,4% nel 2025 contro il +2,3% stimato ad aprile). La Cina, che consuma il 58% del rame raffinato mondiale, resta il principale driver del mercato.
L’oro si stabilizza a 4.035 dollari l’oncia, dopo aver toccato un nuovo record a 4.059 dollari. La possibile distensione in Medio Oriente e il rimbalzo del dollaro hanno temporaneamente frenato la corsa del metallo giallo. Il dollaro USA si muove intorno a 1,163 per euro, sui massimi da due mesi, sostenuto dalle tensioni sullo yen e dall’incertezza francese.
Sul mercato obbligazionario, il rendimento del Treasury decennale resta fermo a 4,12%, mentre in Europa i rendimenti si muovono poco: Bund decennale 2,67%, BTp 3,47%, OAT francese 3,52%, con lo spread Italia-Francia a 5 punti base.
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EUR/USD Daily Pulse – Il prezzo colpisce il target con precisionMercoledì, nuovo aggiornamento sull’EUR/USD.
Come previsto nei giorni scorsi, il prezzo ha seguito con grande precisione la struttura ribassista segnalata, andando a toccare 1,1606, livello già indicato come obiettivo principale.
Dopo la forte spinta verso il basso, si osserva ora un leggero rimbalzo tecnico verso i livelli di 1,1652 e 1,1642, che potrebbero rappresentare aree di breve consolidamento prima di nuove decisioni direzionali.
L’impostazione generale rimane coerente con il quadro multiday, mentre il contesto macro continua a sostenere la debolezza dell’euro nel breve periodo.
📊 Ancora una volta, la lettura dei livelli tecnici si è rivelata accurata e funzionale a una gestione precisa delle operazioni.
#EURUSD #Forex #AnalisiTecnica
EURUSD incastrato tra 1.1640 e 1.20EURUSD non riesce a rompere il livello psicologico di 1.20 e stabilizzarsi per un nuovo trend al rialzo.
Negli ultimi 20 giorni abbiamo visto una fase di correzione verso 1.1650 e una difesa anche oggi proprio su tale livello di prezzo.
Ho inserito un mio pattern per capire quali sono gli altri livelli che dovremmo tenere in mente.
Prima di tutto il livello 1,18.
In teoria, non dovremmo essere long se non solo sopra 1,18.
Invece bisognerebbe stare attenti ad un affondo sotto 1.16 che aprirebbe le porte al supporto di 1.14.
Uso sempre le charts di Capital.com per le mie analisi. Sono intuitive, lineari e super precise. Se fate trading, ve le consiglio davvero!
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Market Kickoff | EUR/USD: il trend ribassista acceleraL’EUR/USD entra in una fase di consolidamento dopo la spinta ribassista dei giorni scorsi.
Il range compreso tra 1,1665 e 1,1693 appresenta un’area chiave da monitorare: la rottura di uno dei due estremi potrebbe definire la prossima direzione.
* Sopra 1,1693 → possibile estensione verso 1,1724
* Sotto 1,1665 → target ribassista a **1,1606
Resto in osservazione sul comportamento dei prezzi all’interno del range per individuare segnali di forza o prosecuzione del trend.
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EUR/USD: Mercato in attesa di una direzioneStiamo attraversando una fase di marcata compressione della volatilità sull’euro-dollaro. Nell’ultima settimana, infatti, le quotazioni si sono mosse in un range estremamente ristretto, tra 1,171 e 1,176 (riferito alle chiusure giornaliere).
Un contesto di questo tipo si è rivelato interessante per chi ha saputo operare con strategie di tipo mean reverting, ossia puntando sul ritorno dei prezzi verso la media.
Diversamente, per chi privilegia un approccio trend-following, le attuali micro-oscillazioni hanno offerto poche reali opportunità operative, evidenziando un mercato in attesa di un catalizzatore direzionale.
L’analisi, questa volta, sarà volutamente breve: gli spunti operativi restano limitati finché i prezzi continueranno a muoversi all’interno dell’attuale range.
Solo la rottura decisa di uno dei due estremi potrà fornire un segnale direzionale affidabile al mercato:
- Un breakout sopra 1,177 aprirebbe spazio per un’estensione verso 1,181 in prima battuta e successivamente verso 1,186.
- Una violazione di 1,171 potrebbe invece spingere i prezzi in direzione di 1,166, con possibile ulteriore estensione verso 1,159.
In questa fase, meglio restare pazienti: solo la rottura del range potrà restituire spunti operativi concreti e un profilo rischio/rendimento più interessante.
EUR/USD: Labirinto nei Prezzi ma con Potenziale di RipresaSe queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all'articolo e seguire questo profilo.
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Nelle ultime settimane, la coppia EUR/USD è rimasta intrappolata in un'area di consolidamento, un'evoluzione che riflette un'indecisione di fondo nel mercato. Il prezzo si è mosso all'interno di un corridoio ben definito, con compratori e venditori che si contendono il controllo, senza che una delle due fazioni riesca a imporsi in modo netto.
Sul fronte del rialzo, i livelli di resistenza più importanti da monitorare si trovano nell'intervallo tra 1,1770 e 1,1800. Una decisa rottura di questa barriera fungerebbe da segnale per un'accelerazione al rialzo. Al contrario, il supporto fondamentale per la coppia è stato stabilito tra 1,1600 e 1,1650. Questa zona ha mostrato una notevole solidità, respingendo ogni tentativo di crollo e creando una base affidabile per gli acquirenti.
Nonostante l'attuale stallo, un'analisi più approfondita della dinamica dei prezzi su un orizzonte temporale più ampio rivela segnali di forza per l'euro. I recenti minimi, ben sostenuti e con un "fondo" di prezzo sempre più evidente, suggeriscono che il sentiment di mercato si sta orientando verso un apprezzamento della moneta unica.
A corroborare questa prospettiva, l'analisi del posizionamento dei trader al dettaglio mostra un notevole sbilanciamento a favore del dollaro USA. Questa inclinazione della massa dei trader retail è spesso interpretata come un indicatore "contrarian", suggerendo che il mercato potrebbe muoversi in direzione opposta, ovvero a favore dell'euro. Sebbene i dati del report COT non siano disponibili le evidenze sul campo sembrano indicare una potenziale crescita per l'euro. Un recente sondaggio di Reuters ha anche mostrato che tre quarti degli analisti intervistati prevedono una rivalutazione dell'euro rispetto al dollaro.
Mentre quindi l'EUR/USD continua a navigare in acque poco direzionali, i segnali di un'imminente spinta rialzista si fanno sempre più chiari.
La tenuta dei livelli di supporto e il posizionamento degli operatori di mercato indicano che una svolta potrebbe essere vicina.
È quindi consigliabile prestare attenzione a una potenziale uscita dal range che possa confermare la direzione e segnare l'inizio di una nuova fase per la coppia.
Personalmente rimarrò a monitorare i livelli di resistenza a 1,1800 e 1,1770 per un'eventuale rottura che possa confermare il cambio di rotta e segnare la fine della fase di lateralità oppure una falsa rottura dell'area 1,1650/1,1600.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week-end e un buon TRADING SIMPLE!!!
EURUSD Ce la fa?Sono settimane che Fiber si muove in una fascia ristretta di prezzo (accumulazione o distribuzione?). Analizzando D1 si nota, però, che le ultime due candele sono riuscite a mantenersi sopra la proiezione NT di Hosoda che è la zona dove, statisticamente, il prezzo si ferma, torna indietro oppure accelera. Se il prezzo volesse iniziare a salire dovrebbe fare i conti con i due angoli di Gann (trend-line rosse) dove, anche quì, o viene stoppato o accelera. Per arrivare dove?. Gli obiettivi naturali delle proiezioni di Hosoda, sono la linea N (la piu probabile) e la V ma di strada ce ne sarebbe parecchia.
Scalando in H4 abbiamo il primo ostacolo a 1,17450 (proiezione NT di Hosoda) superato il quale potremmo vedere, a breve, 1,1870/1,19 (proiezioni N e V).
Su 1,19 starei molto attento (grafico mensile).
EUR/USD: Analisi per il mese di ottobrePrima di guardare avanti, mettiamoci in pari con settembre:
Eurozona
- L’inflazione è salita a ~ 2,2 % a settembre, un po’ sopra il target della BCE.
- I dati PMI mostrano che il manifatturiero è tornato in leggera contrazione (< 50)
- Resistono i servizi (>50) ma di soli servizi la crescita ristagna.
- La BCE ha mantenuto invariati i tassi ma le proiezioni vedono l'inflazione in modesta crescita
sopra il target.
Stati Uniti
- La tensione politica è alta, il recente shutdown ha già causato rinvii nella pubblicazione dei dati
e potrebbe causarne altri.
- Lavoro e consumi in rallentamento, favoriscono un taglio dei tassi nella riunione della Fed del
28 e 29 Ottobre.
Ottobre
- UE - l'inflazione in leggero aumento sostiene l'Euro ma la crescita debole è un freno.
Da seguire come sempre, la produzione industriale, l'occupazione e i consumi.
Il driver principale è a fine mese con la pubblicazione del bilancio.
- USA - anche qui il focus è a fine Mese con la riunione della FED. Se lo shutdown terminerà e
saranno comunicati i dati economici, Inflazione - lavoro - consumi - produzione, sono da
seguire.
I dati di settembre e le stime di ottobre lasciano intravedere un mese sostanzialmente stabile in un trading range leggermente favorevole all'Euro.
Il Grafico
È impressionante l'armonia ciclica tra i massimi e i minimi degli ultimi due mesi. Non è misticismo ma il riflesso di un flusso di liquidità che entra ed esce con mirabolante precisione. Sono le scadenze operative degli Istituzionali, perlopiù mensili amplificate dagli "shock informativi" anch'essi di cadenza mensile.
Ma torniamo al picco di settembre, in area 1,1919. Era stato giustamente ipotizzato ad agosto come chiusura del ciclo annuale inverso. Per averne conferma, il prezzo dovrà restare al di sotto di quel livello per almeno 45 giorni circa.
Sul lato base (i minimi), si è chiuso il secondo sottociclo del trimestrale in corso, partito il 1° agosto. È ora in sviluppo il terzo, che ha già completato un settimanale. Difficilmente un ciclo appena nato imbocca subito la via del ribasso — a meno di “shock informativi” imprevisti.
In sintesi, abbiamo due condizioni:
- l’inverso deve restare ancora qualche settimana sotto il massimo per confermare la chiusura
dell’annuale;
- la mancata rottura di 1,1646 rende improbabile una discesa imminente.
Entrambe le ipotesi suggeriscono che ottobre sarà un mese di lateralità, da sfruttare eventualmente solo sui cicli più brevi.
Questa è la mia visione e non costituisce un sollecito ad operare o investire.