Settimana interlocutoria per Euro-DollaroAnalisi breve questo weekend perchè come potete vedere le quotazioni hanno oscillato tra le due zone volumetriche più vicine a 1,122 lato supporto e 1,14 lato resistenza.
La dashboard riporta entrambe le valuta deboli nel breve termine, con un Euro più forte nel medio-lungo, in linea con il trend più ampio in atto.
Un uscita da questi livelli potrebbe spingere l'Euro in area massimi di periodo (area 1,155) oppure, se rotti lato short, ripiegare verso 1,115 prima ed 1,092 poi; difficile ipotizzare una eventuale discesa più ampia.
Settimana entrante piena di eventi importanti, con focus principale la BCE giovedì ed NFP venerdì.
Ci tengo a far notare in ultimo, che il presidente Trump, venerdì sera ha annunciato il raddoppio dei dazi sull'acciaio e alluminio da Mercoledì 4 Giugno, vedremo come reagiranno i mercati alla riapertura Lunedì.
Idee operative USDEUX
EURUSD, un hammer mensile denso di significatoChart di Capital.Com
L'euro conferma il suo momento bullish verso il dollaro americano
Seppur all'interno di una tendenza ribassista di lungo periodo, dunque favorevole al dollaro, da un'ottica meno lunga e più contingente continua il momento di forza dell'euro.
Con la candela di maggio i prezzi confermano la chiusura sopra il precedente punto di massimo e dunque, a tenore della Dow theory, finché dura prendiamo per buono un possibile nuovo trend rialzista.
La candela di maggio è un concentrato di diverse informazioni. Innanzitutto conferma la violazione della trendline ribassista con la forma di un hammer.
Dentro questo pattern occorre leggere anche il movimento di pullback sul livello violato.
Nel movimento verso l'alto i prezzi troveranno l'ostacolo della parte alta del canale ribassista e, naturalmente, il precedente massimo relativo.
Se ci arriveranno i prezzi, è lì che si faranno i conti per valutare la bontà del trend rialzista in atto.
EUR/USD: DIREZIONE?--Chart di CAPITAL.COM--
Il dollaro sta affrontando un altro ciclo di debolezza, con previsioni di ulteriori flessioni fino al 2026.
In passato, l'economia USA cresceva più rapidamente rispetto ad altri Paesi, grazie a politiche fiscali espansive e a un forte ottimismo degli investitori.
Tuttavia, l'amministrazione Trump ha intrapreso un percorso di riduzione della spesa pubblica, destinando i risparmi a tagli fiscali.
Questa strategia potrebbe rallentare ulteriormente la crescita economica.
Inoltre, i cambiamenti nelle politiche fiscali e monetarie europee, come l'abbandono del "freno del debito" da parte della Germania e l'aumento delle spese per la difesa, potrebbero stimolare una crescita superiore all'1% nell'Eurozona.
Di conseguenza, si prevede un rafforzamento dell'euro, con una possibile salita del cambio EUR/USD fino a 1,2000 nel 2026.
[SCHEMA PONZI] - Cos'è e come funziona?Lo schema Ponzi è una truffa finanziaria in cui i guadagni degli investitori non provengono da veri investimenti, ma dai soldi messi da persone nuove che entrano nello schema. È insostenibile a lungo termine ed illegale. Vediamo passo dopo passo come funziona:
1. Promessa allettante
Un truffatore promette alti guadagni in poco tempo se gli dai dei soldi da "investire".
2. Pagamenti iniziali reali
I primi investitori ricevono davvero i guadagni promessi, ma sono pagati con i soldi dei nuovi arrivati, non da veri profitti.
3. Si crea fiducia
Le persone vedono che funziona e ne parlano. Sempre più persone vogliono investire.
4. Collasso inevitabile
Quando non entrano più nuovi soldi, il truffatore non può più pagare. Lo schema crolla e quasi tutti perdono i soldi.
Caratteristiche chiave :
• Nessun vero investimento.
• I guadagni arrivano solo dai nuovi investitori.
• Funziona solo finchè entra sempre più gente.
• Prima o poi salta tutto.
• E' illegale in molti paesi.
Origine del nome
Lo schema prende il nome da Charles Ponzi, un truffatore che negli
anni '20 truffò migliaia di persone negli Stati Uniti con questo metodo.
Terremoto dazi?Ritorna improvvisamente la volatilità sui mercati dopo che la Corte Commerciale Internazionale degli Stati Uniti ha stabilito, questa notte, che il Presidente Trump avrebbe oltrepassato la propria autorità imponendo dazi reciproci.
Un collegio di tre giudici della Corte Commerciale Internazionale degli Stati Uniti ha dichiarato i dazi "illegali per tutti" e ne ha ordinato l'annullamento e il blocco permanente. Si prevede che la Casa Bianca presenterà ricorso contro la decisione. Intanto il mercato ha visto un recupero improvviso del dollaro contro tutte le valute.
WALL STREET NON SI FERMA
Giornata interlocutoria quella di ieri, relativamente ai listini USA, in assenza di novità sul fronte macro e/o di politica economica (peraltro poi questa notte, come già spiegato, le cose sono radicalmente cambiate).
Gli operatori dei mercati sembrano aver trovato un equilibrio, con compratori e venditori che non trovano un vincitore, in una fase di congestione che sembra dovuta dopo un periodo di alta volatilità. Tutti e tre i principali indici si sono mantenuti vicini ai livelli del giorno precedente.
MINUTE DELLA FED
Le minute, pubblicate ieri sera, dell’ultima riunione della Fed hanno evidenziato una certa preoccupazione da parte dei funzionari della Fed, che hanno ritenuto che gli aumenti dei dazi annunciati sono apparsi significativamente più estesi del previsto e hanno rilevato una notevole incertezza riguardo alla direzione della politica commerciale e alla durata dei suoi effetti economici.
I membri del Board ritengono tale incertezza insolitamente elevata, evidenziando rischi al ribasso per l'occupazione e l'attività economica, così come rischi al rialzo per l'inflazione. Nel discutere le prospettive di politica monetaria, i partecipanti hanno concordato sul fatto che, con la crescita economica e il mercato del lavoro ancora resilienti, e un orientamento di politica monetaria moderatamente restrittivo, la Fed sia ben posizionata e possa attendere per avere maggiore chiarezza sull'inflazione e sulle tendenze economiche.
La Federal Reserve ha mantenuto il tasso sui fondi al 4,25%-4,50% per la terza riunione consecutiva a maggio 2025, in linea con le aspettative.
DOLLARO
Biglietto verde ancora in ripresa, con l'indice del dollaro che ha raggiunto quota 99,7 mercoledì, estendendo un guadagno di quasi lo 0,4% rispetto alla sessione precedente, mentre gli operatori, come per gli altri asset, attendono nuove motivazioni, tecniche o macro, per entrare a mercato, sperando che le tensioni commerciali e gli sviluppi fiscali sotto l'amministrazione Trump trovino finalmente una soluzione.
Nella notte il dollar index ha aperto oltre quota 100, in seguito alla notizia della bocciatura dei dazi da parte della Corte Commerciale Internazionale americana. Domenica, il presidente Trump aveva rinviato l'attuazione di un dazio del 50% sulle importazioni dall'UE previsto al 9 luglio, pochi giorni dopo l'annuncio della misura radicale. Nel frattempo, il disegno di legge fiscale ha superato la prova della Camera dei Rappresentanti, anche se di misura, un solo voto, e ora attende il voto del Senato.
Sul fronte della politica monetaria, dal FOMC non è uscito nulla di particolare, con una Fed ancora attendista sui tassi. Il dollaro ha guadagnato terreno nei confronti dell’euro, GBP e soprattutto yen, a seguito delle notizie secondo cui le autorità giapponesi potrebbero intervenire per stabilizzare il mercato obbligazionario. Nonostante il recente rialzo, il biglietto verde rimane vicino ai minimi del 2023 raggiunti ad aprile e ha registrato un calo di oltre il 7% da inizio anno.
INFLAZIONE IN EUROZONA
Le aspettative di inflazione nell'Eurozona sono aumentate per il secondo mese consecutivo al 3,1% ad aprile 2025, il livello più alto da febbraio 2024, dal 2,9% di marzo. Anche le aspettative di inflazione per i prossimi 12 mesi sono cresciute, raggiungendo lo stesso livello di giugno 2024.
Nel frattempo, quelle per i prossimi tre anni sono rimaste invariate al 2,5%, mentre per i prossimi cinque anni sono rimaste invariate per il quinto mese consecutivo al 2,1%. Inoltre, le aspettative di crescita economica per i prossimi 12 mesi sono peggiorate, scendendo al -1,9% ad aprile dal -1,2% di marzo. Le aspettative per il tasso di disoccupazione per i prossimi 12 mesi sono aumentate al 10,5% dal 10,4%.
MUTUI USA
Le richieste di mutui, negli Stati Uniti, sono diminuite dell'1,2% rispetto alla settimana precedente, per il periodo conclusosi il 23 maggio, estendendo il precedente 5,1% al livello più basso degli ultimi tre mesi, secondo i dati raccolti dalla Mortgage Bankers Association.
Il secondo calo consecutivo è stato in linea con l'aumento dei tassi di riferimento sui mutui, con il tasso fisso a 30 anni in aumento e vicino al 7%, in quanto i rendimenti a lunga scadenza sono saliti bruscamente a seguito del declassamento del debito da parte di Moody’s.
Le richieste di prestito per rifinanziare un mutuo, più sensibili alle variazioni a breve termine dei tassi di interesse, sono diminuite del 7,1%. D'altro canto, le richieste di mutuo per l'acquisto di una nuova casa sono aumentate del 2,7%.
Saverio Berlinzani
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INFLAZIONE USAA maggio 2025, l’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è aumentato dello 0,1%, con un’inflazione annua al 2,4%, leggermente sotto le attese.
Anche l’inflazione core (esclusi alimentari ed energia) è salita dello 0,1% mensile e del 2,8% annuo.
I costi dell’alloggio restano la principale fonte di inflazione (+3,9% su base annua), mentre i prezzi di abbigliamento e veicoli sono diminuiti, suggerendo un impatto limitato delle tariffe commerciali.
Tuttavia, preoccupano le carenze di personale al Bureau of Labor Statistics, che hanno ridotto la raccolta dati in alcune città e cancellato diversi indici.
--Chart di Capital.com--
NOTIZIE DELLA SETTIMANAPrincipali notizie della settimana:
MARTEDI'
- Tasso di disoccupazione (08:00) (GBP)
MERCOLEDI'
- INFLAZIONE USA (14:30) (USD)
GIOVEDI'
- PIL UK (08:00) (GBP)
- Prezzi alla produzione (14:30) (USD)
VENERDI'
- Produzione industriale (11:00) (EUR)
- Indice Michigan (16:00) (USD)
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Gli analisti di Morgan Stanley prevedono che entro la metà del 2026 il dollaro USA si indebolirà fino a raggiungere i livelli visti l'ultima volta durante la pandemia di COVID-19.
La scorsa settimana, gli strateghi di MS hanno peggiorato le loro prospettive ribassiste sul dollaro, consigliando agli investitori di spostare invece la loro attenzione sullo yen, l'euro e il dollaro australiano.
Buon trading a tutti
--Chart di capital.com--
Le riunioni della Nato e dell'UE potrebbero sollevare ulterio...Le riunioni della Nato e dell'UE potrebbero sollevare ulteriormente la coppia EUR / USD
Nonostante creda che l'euro sia attualmente sopravvalutato, Bank of America lo preferisce al dollaro USA, al franco svizzero e allo yen giapponese.
Bank of America pensa che l'UE potrebbe essere sostenuta in vista dei vertici della NATO e dell'UE (24-27 giugno), soprattutto se le spese per la difesa saranno confermate. La spesa per le infrastrutture tedesche potrebbe anche sostenere l'euro.
L'EUR / USD si mantiene al di sopra degliAs a 20 e 50 periodi a 1,1380 - 1,1360 ed è comodamente al di sopra dell'A a 200 periodi. Il recente pull-back da 1.14930 ha leggermente attenuato il momentum.
Una chiusura sopra 1.1420 potrebbe raggiungere 1.1470, quindi 1.1520. Una rottura sostenuta sotto 1.1280 potrebbe neutralizzare il bias rialzista.
LA BCE TAGLIA!--Chart di Capital.Com--
Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE.
L’inflazione si attesta attualmente intorno all’obiettivo del 2% a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo.
Nello scenario di base delle nuove proiezioni degli esperti dell’Eurosistema, l’inflazione complessiva si collocherebbe in media al 2,0% nel 2025, all’1,6% nel 2026 e al 2,0% nel 2027.
Le revisioni al ribasso rispetto alle proiezioni di marzo, di 0,3 punti percentuali per il 2025 e il 2026, riflettono principalmente le ipotesi di prezzi dell’energia inferiori e di un rafforzamento dell’euro.
Gli esperti si attendono che l’inflazione al netto della componente energetica e alimentare si porti in media al 2,4% nel 2025 e all’1,9% nel 2026 e nel 2027, sostanzialmente invariata da marzo.
Pe quanto riguarda la crescita del PIL in termini reali, secondo gli esperti si collocherebbe in media allo 0,9% nel 2025, all’1,1% nel 2026 e all’1,3% nel 2027.
La proiezione di crescita invariata per il 2025 riflette un andamento nel primo trimestre più vigoroso rispetto alle attese associato a prospettive più deboli per il resto dell’anno.
Analisi Multi-Timeframe EUR/USDCon l'inizio di una nuova settimana di trading, diamo un'occhiata a EUR/USD su più timeframe.
Settimanale
EUR/USD ha superato una zona di resistenza importante definita dai massimi sia del 2023 che del 2024. Quell'area è stata ritestata e al momento sembrerebbe reggere, con il prezzo che inizia a consolidarsi al di sopra di essa. L'RSI sta salendo costantemente e rimane al di sotto del territorio di ipercomprato, alcuni analisti interpretano questi dati come potenziale momentum continuo, sebbene va ricordato che i mercati rimangono imprevedibili. È importante notare che l'azione dei prezzi si mantiene anche al di sopra della media mobile a 200 settimane, che alcuni trader considerano un segnale di supporto all'interno di un contesto tecnico più ampio.
Grafico a Candele Settimanale EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Giornaliero
Sul grafico giornaliero possiamo vedere il breakout e il retest più in dettaglio. La media mobile a 50 giorni ha agito come punto di riferimento, allineandosi con una recente reazione dei prezzi che alcuni trader osservano come un minimo parte del retest. Da allora, EUR/USD ha spinto più in alto, scambiando lungo una trendline ascendente che è stata toccata in diverse occasioni. Finché il prezzo continuerà a rispettare quella trendline e la media mobile a 50 giorni, alcuni trader potrebbero considerare la struttura come di supporto per un'azione dei prezzi al rialzo a breve termine.
Grafico a Candele Giornaliero EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
4 ore
Il grafico a quattro ore aiuta a valutare come si sta sviluppando il momentum a breve termine. Il prezzo rimane al di sopra del VWAP ancorato ai minimi di maggio, con la 9 EMA anche al di sopra della 21 EMA, mostrando che il trend a breve termine e il momentum sono allineati. Il prezzo sta ora spingendo verso una rottura al di sopra dei massimi di swing della scorsa settimana, e in questa fase, gli indicatori tecnici non mostrano ancora segni di inversione, sebbene i cambiamenti possano verificarsi rapidamente.
Grafico a Candele a Quattro Ore EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
1 ora
Il grafico orario fornisce dettagli aggiuntivi che alcuni trader utilizzano per osservare il comportamento a breve termine. Con gli stessi indicatori in atto, possiamo vedere che il prezzo ha ora rotto e chiuso al di sopra dei massimi di swing della scorsa settimana. Alcuni potrebbero interpretare l'allineamento delle EMA e del VWAP come un segno di momentum continuo, sebbene questo non sia garantito e le inversioni siano possibili.
Grafico a Candele Orario EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Riepilogo:
Su tutti i timeframe, EUR/USD sta attualmente mostrando formazioni di prezzo al rialzo che alcuni partecipanti al mercato interpretano come rialziste. I grafici settimanali e giornalieri indicano che il prezzo sta scambiando al di sopra dei massimi precedenti, che alcuni considerano una struttura di supporto. Sui timeframe a quattro ore e orari, gli indicatori di momentum continuano ad allinearsi con il recente movimento dei prezzi, sebbene questo non sia predittivo e il prezzo stia già spingendo in un nuovo territorio al di sopra dei massimi della scorsa settimana. Attualmente, la struttura tecnica rimane intatta, ma tutte le tendenze sono soggette a cambiamenti e dovrebbero essere monitorate attentamente.
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Inversione ribassista dalla resistenza al pullback?La coppia EUR/USD sta salendo verso il livello di resistenza, che è una resistenza al pullback allineata con l'estensione di Fibonacci del 161,8% e la proiezione di Fibonacci del 61,8%, e potrebbe invertire la rotta da questo livello fino al nostro take profit.
Ingresso: 1,1429
Perché ci piace:
C'è una resistenza al pullback allineata con l'estensione di Fibonacci del 161,8% e la proiezione di Fibonacci del 61,8%.
Stop loss: 1,1572
Perché ci piace:
C'è una resistenza al pullback leggermente al di sopra della proiezione di Fibonacci del 100%.
Take profit: 1,1267
Perché ci piace:
C'è un livello di supporto sovrapposto.
Analisi del grafico EUR/USD 4H – 29 Maggio 2025🔍 Panoramica del mercato
Prezzo attuale: 1.12753
Zona chiave: Il prezzo si trova in un’area di resistenza che era supporto.
🧱 Livelli importanti
Zona di resistenza: 1.15639 (🔝 Obiettivo principale)
Zona di supporto: 1.10736 (🔻 Obiettivo principale)
Obiettivi intermedi:
Obiettivo 1 (rialzista): 1.14139 📈
Obiettivo 1 (ribassista): 1.11687 📉
🔄 Scenari possibili
📈 Scenario rialzista:
Se il prezzo rimane sopra 1.1275:
Potenziale salita verso 1.14139
E successivamente verso 1.15639 con rottura confermata
🚀 Una rottura al rialzo potrebbe segnare una continuazione della tendenza positiva.
📉 Scenario ribassista:
Se il prezzo scende sotto 1.1275:
Possibile discesa verso 1.11687
E poi fino a 1.10736
🪓 Una rottura decisa al ribasso indicherebbe debolezza e pressione venditrice.
🧠 Conclusione
Siamo su una zona di decisione cruciale. Attendere conferme prima di entrare. La gestione del rischio è fondamentale! 🎯
EUR/USD: Rottura del secolo? La rivincita del Vecchio ContinenteDopo quindici anni di predominanza ribassista, il cambio EUR/USD sembra essere arrivato a un momento di svolta storica. Il grafico mensile mostra un breakout potenzialmente decisivo della trendline discendente che contiene i massimi decrescenti dal 2008. Con il prezzo che punta verso l’area 1,15–1,16, proprio a ridosso della smma a 99 periodi, si apre la porta a un possibile cambio di paradigma nel rapporto tra euro e dollaro. L'rsi superiore al livello 50 mostra inoltre un momentum bullish dell'asset.
Ma che cosa può davvero spingere una rottura così significativa? E soprattutto, quali potrebbero essere le sue conseguenze sul sistema finanziario globale?
Per rispondere, ecco tre scenari distinti – uno ottimistico, uno realistico e uno più radicale – ciascuno dei quali esplora cause e implicazioni possibili della nuova traiettoria dell’EUR/USD.
Nel primo scenario, quello più ottimista, l’Europa riesce finalmente a intraprendere un percorso di rinnovamento strutturale. Le principali economie dell’Eurozona – Germania, Francia e Italia – avviano riforme credibili in termini fiscali, energetici e digitali. La BCE mantiene un approccio prudente ma non restrittivo, riuscendo a controllare l’inflazione senza deprimere la domanda interna. In questo contesto, la stabilità politica e il miglioramento della produttività rendono l’euro una valuta sempre più attraente per gli investitori istituzionali, che iniziano a ribilanciare i propri portafogli verso asset denominati in euro. Gli investitori globali, stanchi della fragilità fiscale americana, iniziano a considerare l’Europa come un’alternativa valida al “dollaro eterno”. Il risultato è una progressione graduale ma solida dell’EUR/USD verso l’area 1,30–1,35, con implicazioni importanti: rivalutazione degli asset europei, rientro dei capitali, maggiore peso geopolitico dell’UE e un primo serio scossone al dominio assoluto del dollaro.
Lo scenario centrale, più realistico, prevede invece una reflazione globale con divergenza tra le due sponde dell’Atlantico. Qui il motore del rialzo non è tanto la forza intrinseca dell’euro, quanto la debolezza ciclica del dollaro. Gli Stati Uniti entrano in una fase di rallentamento economico moderato, costringendo la Federal Reserve a iniziare un ciclo di tagli dei tassi nel 2025, prima e con più decisione rispetto alla BCE. Il differenziale tra i rendimenti reali spinge capitali verso l’Eurozona, rafforzando meccanicamente l’euro. Ma il movimento rimane contenuto: l’EUR/USD si stabilizza nella fascia 1,15–1,25, senza esplosioni né collassi. I mercati accolgono questa fase con moderato ottimismo, ma senza una ridefinizione degli equilibri globali. L’euro recupera parte della sua dignità, ma non diventa ancora un’alternativa strategica al dollaro.
Infine, esiste uno scenario meno probabile ma più dirompente: quello di un vero e proprio shock esogeno o di una crisi interna americana. In questo caso, l’EUR/USD romperebbe al rialzo per motivazioni più legate alla perdita di fiducia nei confronti degli Stati Uniti che alla forza dell’Europa. Potremmo trovarci di fronte a una crisi del debito americano, magari aggravata da uno scontro politico interno o da un default tecnico causato da stallo congressuale. Oppure un evento geopolitico – una guerra valutaria, un attacco cyber su larga scala, una crisi asiatica – spingerebbe i capitali a fuggire dal dollaro in cerca di rifugi alternativi. In mancanza di alternative immediate, l’euro potrebbe assorbire parte di questa domanda. L’EUR/USD, in questo scenario, schizzerebbe verso 1,40–1,50 in pochi trimestri. Ma questo tipo di rialzo porterebbe con sé instabilità e disordine, con volatilità elevatissima sui mercati, un VIX fuori controllo e un rapido repricing degli asset denominati in USD. Le conseguenze sarebbero sistemiche: fuga dai Treasury americani, rialzo dei rendimenti, rischio di recessione dura e, forse, l’avvio di un mondo a riserva multipla, in cui il dollaro non è più l’unica ancora del sistema monetario globale.
Quello che stiamo osservando sul grafico, dunque, potrebbe essere molto più di una rottura tecnica: potrebbe essere un sintomo, un anticipo o un catalizzatore di profondi cambiamenti geopolitici ed economici.
A livello tecnico, ovviamente, occorrerà innanzitutto flippare la smma a 99 periodi mensile per poter avere più sicurezza della mossa, dato che al momento rappresenta una forte area di resistenza. Qualora dovesse accadere il flip, mi aspetto che si andranno a prendere gli equal highs in zona 1,26 prima di un eventuale ulteriore movimento rialzista.
Dal punto di vista macro, nei prossimi mesi sarà fondamentale monitorare le politiche delle banche centrali, i flussi obbligazionari, i segnali politici e i movimenti dei grandi capitali. Il grafico parla chiaro: la storia, forse, sta per cambiare direzione.
EURODOLLARO: FINE MAGGIO!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
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