Aggiornamento analisi EUR/USDTre giorni fa avevo condiviso un setup con ingresso in area **1,1753 – 1,1733**, con i seguenti obiettivi:
* 🎯 **Primo target:** 1,1691
* 🎯 **Secondo target:** 1,1662
✅ Entrambi i target sono stati raggiunti con precisione.
Dopo il test del secondo livello, il prezzo ha reagito con un forte rimbalzo rialzista, tornando rapidamente sopra quota 1,1740.
🔎 **Scenario attuale:**
La reazione è stata significativa, ma a mio avviso potrebbe trattarsi di un movimento di breve respiro piuttosto che di un’inversione strutturale. Se non riuscirà a consolidarsi stabilmente sopra **1,1750**, mi aspetto un nuovo ritorno verso il basso, con possibile ritest dei supporti già menzionati.
📍 **Livelli da monitorare:**
* Resistenza chiave: 1,1750**
* Supporti: **1,1710 – 1,1690 – 1,1660**
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💡 Nota: questa è un’analisi personale a fini esclusivamente didattici, non rappresenta consiglio finananziario.
* Screenshot del post originale con i livelli.
* Grafico aggiornato con i target colpiti e la nuova analisi.
Idee operative USDEUX
EURUSD, un taglio della FED trigger per il breakout?Dopo aver provato diverse piattaforme, ho scelto le charts di Capital.com per le mie analisi: affidabilità, precisione e un’interfaccia davvero intuitiva.
Il cambio, negli ultimi anni, resta inquadrabile in un comodo canale parallelo
Questi giorni come si vede sono di test visto che i prezzi sembrano non volerne sapere di fare il loro compito lasciandosi respingere dalla resistenza della parte alta del canale.
Esplorando il movimento sul settimanale ci accorgiamo che forse trama qualcosa: l’abbandono del canale!
Il contesto macroeconomico, come ampiamente noto, in questo momento storico sembra tutto per l’euro e l’altissima possibilità di un taglio della FED la prossima settimana non aiuta il dollaro.
Un long che potrebbe andare a target anche con una possibile falsa rottura del breakout del canale parallelo e del precedente top.
EURUSD: H1!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 17.09.2025 La Federal Reserve verso un taglio di -0,25%, qualche chance per -0.50%.
Le Borse arrivano al D-day ai massimi, quasi euforici sul Tech cinese.
Quasi ignorate crisi politica e finanziaria francese.
Si impenna il prezzo del caffè, nuovi massimi per argento e oro.
Mercati in attesa della Fed: il giorno della verità sui tassi. Gli investitori hanno gli occhi puntati sulla Federal Reserve, che oggi – 17 settembre – comunicherà la sua decisione di politica monetaria. La scommessa del mercato è ormai chiara: dopo gli ultimi dati su inflazione e mercato del lavoro, si dà per scontato un taglio del costo del denaro di 25 punti base, mentre le elaborazioni del CME Fedwatch attribuiscono appena il 4% di probabilità a un taglio più aggressivo di 50 punti base.
L’appuntamento non è solo americano. Oggi si muovono anche la Banca del Canada (ore 16:00) e il Banco do Brasil (ore 23:30). Tra domani e venerdì, riflettori su Bank of England, Banca centrale del Sudafrica e Bank of Japan.
Valute: dollaro debole, euro ai massimi dal 2021. Il clima d’attesa per la Fed indebolisce il dollaro, che cede terreno contro le principali divise. L’euro tocca 1,1839, sui massimi da settembre 2021, mentre la sterlina avanza a 1,3665 e il franco svizzero a 1,2687.
Scacchiere politico: Trump spinge i suoi uomini nella Fed. A poche ore dalla riunione, un colpo di scena: Stephen Miran, consigliere economico di Donald Trump, ha giurato come nuovo governatore della Fed. La conferma è arrivata dal Senato con 48 voti a favore e 47 contrari. Presenti anche la governatrice Lisa Cook, sopravvissuta al tentativo, per ora respinto, di rimozione da parte dell’ex presidente.
Wall Street in apnea sui massimi: dopo i rialzi del 15 settembre, Dow Jones, S&P500 e Nasdaq Composite si muovono intorno alla parità, ma restano sui record storici. A sostenere l’ottimismo è arrivata la distensione con la Cina: Trump ha annunciato progressi nei negoziati commerciali e un “accordo quadro” su TikTok, tema che discuterà venerdì direttamente con Xi Jinping.
Europa: il Regno Unito soffre l’alta disoccupazione. Sul fronte macro europeo, i dati del Regno Unito mostrano un tasso di disoccupazione al 4,7% nei tre mesi fino a luglio, massimo degli ultimi quattro anni. Il governo di Keir Starmer deve fare i conti con inflazione ostinata, indebitamento record e una crescita zero del PIL a luglio, oltre a problemi politici interni.
La Bank of England segue con attenzione il mercato del lavoro, mentre la Cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves prepara la manovra d’autunno, attesa per fine novembre: molti prevedono nuovi aumenti fiscali.
Borse globali: rally da record. Oggi gli indici arrivano tonici all’appuntamento Fed: MSCI World e MSCI Asia-Pacific hanno toccato martedì l’ennesimo record, mentre l’MSCI Emerging Markets si è portato sui massimi da quattro anni.
• In Cina, l’Hang Seng vola a +1,4%, massimo dal 2021.
• Il CSI300 di Shanghai&Shenzhen guadagna +0,6%, massimo da gennaio 2022.
• Il Taiex di Taiwan cede -0,6% dopo un nuovo record in apertura.
Protagonista assoluta la tecnologia cinese: l’Hang Seng Tech segna il massimo degli ultimi quattro anni con un balzo del +3,5%, e da aprile vola a +44%. L’indice è in rotta per la settima settimana consecutiva di guadagni, sospinto dalle speranze sull’intelligenza artificiale e dal clima più disteso con Washington.
Stamane in Giappone, il Nikkei scivola di -0,1% con lo yen sui massimi da luglio. Pesa il calo delle esportazioni di agosto (-0,1% annuo), soprattutto di auto e acciaio.
A Seul, il Kospi segna -0,7%, interrompendo una serie di undici rialzi, mentre il BSE Sensex di Mumbai avanza di +0,2%.
I future di Wall Street restano piatti e le Borse europee ripartono con un +0,2% medio alle 10:00 CET.
Energia e materie prime: rally di petrolio, oro e caffè. Il Brent è ai massimi da inizio settembre a 68,30 $/barile, con tensioni geopolitiche alimentate dagli attacchi dei droni ucraini a infrastrutture petrolifere russe.
Il caffè Arabica all’Intercontinental Exchange di New York segna il massimo storico: i prezzi sono saliti di circa +50% da fine luglio, quando Trump ha introdotto un dazio del 50% sulle importazioni dal Brasile. Il clima secco di settembre nel Paese sudamericano aggrava i timori per la produzione.
Sul fronte dei metalli preziosi, l’oro ha superato per la prima volta i 3.700 $/oncia, spinto dalle tensioni geopolitiche, dal taglio Fed ormai certo e dai dubbi sull’indipendenza della banca centrale. Solo nell’ultimo mese il suo prezzo ha guadagnato circa +11%.
Cripto e bond calmi prima della Fed. Bitcoin sale a 116.700 US$, massimo da un mese, trainato dalle attese sul taglio dei tassi e da voci di maggiore cooperazione tra Regno Unito e Stati Uniti sul fronte delle criptovalute. Martedì si è tenuto un incontro tra Rachel Reeves e il Segretario al Tesoro americano Scott Bessent, con la partecipazione di Coinbase, Circle, Ripple, Citi e Barclays.
Sul mercato obbligazionario Usa regna la calma: il rendimento decennale resta poco sopra il 4,0%, minimo da cinque mesi. Una Fed dovish potrebbe aprire spazio verso un target di 3,60%.
In Europa, i rendimenti restano stabili: Bund decennale 2,69%, OAT francese 3,48%, BTP italiano 3,48%.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Correzione prima dell'espansione? Setup EUR/USDCorrezione prima dell'espansione? Setup EUR/USD
📊 Analisi EUR/USD
🔹 Visione fondamentale
L'euro è supportato dalle aspettative di una politica monetaria stabile nell'Eurozona, mentre il dollaro mostra segnali di pressione con l'indebolimento dei dati economici statunitensi. Il sentiment del mercato propende verso un cauto ottimismo, con i trader che si posizionano per un potenziale rafforzamento dell'euro in caso di miglioramento della propensione al rischio globale. La domanda di dollaro come bene rifugio, tuttavia, potrebbe creare oscillazioni a breve termine.
🔹 Visione tecnica
Sul grafico, il prezzo è in una fase di consolidamento strutturale con molteplici segnali MSS e BOS sull'orizzonte temporale a 4 ore. Ciò riflette la ricerca di liquidità prima di movimenti direzionali. Dopo la recente espansione rialzista, la coppia è entrata in una fase correttiva, probabilmente volta al ribilanciamento prima della continuazione. Il percorso previsto mostra un potenziale accumulo prima di un nuovo rally.
L'euro si rafforza nonostante il crollo del governo franceseL'EURUSD sta raggiungendo i massimi plurimensili e si sta avvicinando al prossimo obiettivo al rialzo a 1,1769 (massimo del 27 luglio).
Anche gli indicatori di momentum sostengono questo movimento. L'RSI sul grafico orario è entrato in territorio rialzista senza essere ancora sovraesteso, lasciando spazio a ulteriori guadagni. Una sequenza di minimi più elevati che si stanno formando rafforza potenzialmente la tendenza rialzista.
Il prezzo è anche scambiato saldamente al di sopra delle medie mobili a breve termine, con la media a 20 ore che funge da potenziale supporto dinamico dal breakout del 7 settembre.
Tutto questo sta avvenendo mentre il primo ministro francese François Bayrou e il suo governo di minoranza centrista sono stati destituiti lunedì con un voto di sfiducia all'Assemblea nazionale francese. La Francia è la seconda economia più grande dell'Eurozona dopo la Germania.
Analisi EUR/USD – Timeframe 15m (08/09/2025)Questa mattina ho impostato un **ordine pendente long con ingresso da valutare tra a 1,1753 e 1,1733.
Il piano operativo prevede:
🔹 Apertura posizione: 1,1753
🎯 Primo target: 1,1691
🎯 Secondo target: 1,1662
📈 Il setup si basa sulla reazione tecnica sui livelli di resistenza e sulla possibile inversione dopo l’estensione rialzista di ieri.
La gestione del rischio rimane prioritaria: monitoraggio stretto e stop adeguato alla volatilità.
💡 Come sempre, non si tratta di un consiglio finanziario ma di un’analisi personale a fini didattici.
Mercati in tensione: lavoro USA, oro e dazi in primo pianoIL MERCATO DEL LAVORO FRENA WALL STREET?
Le azioni statunitensi hanno chiuso in ribasso venerdì, dopo che i dati sull'occupazione di agosto, inferiori alle attese, hanno sollevato preoccupazioni per un rallentamento dell'economia. Questo nonostante le aspettative di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve si siano rafforzate.
L'S&P 500 ha ceduto i guadagni precedenti, chiudendo in calo dello 0,3% e al di sotto della chiusura record di giovedì. Il Dow Jones ha perso 220 punti, mentre il Nasdaq 100 è rimasto invariato.
L'economia ha creato solo 22.000 posti di lavoro, ben al di sotto delle 75.000 previste. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%, evidenziando un raffreddamento del settore.
Gli operatori hanno scontato una maggiore probabilità di tagli dei tassi di interesse, con un leggero aumento delle scommesse su una potenziale riduzione di 50 punti base questo mese.
I settori bancario, energetico e industriale hanno guidato il calo, mentre il settore immobiliare ha guadagnato grazie all'ottimismo per il taglio dei tassi.
Broadcom è balzata del 9,4% grazie alle solide previsioni di fatturato basate sull'intelligenza artificiale. Nvidia ha perso il 2,7% e AMD il 6,6% dopo l'avvertimento del presidente Trump sui dazi sui semiconduttori.
Lululemon è crollata del 18,6% dopo un secondo avviso di profitto. Le principali banche, tra cui JPMorgan e Wells Fargo, sono scese di oltre il 2,5%.
VALUTE
Lunedì lo yen, dopo il recupero seguito alla pubblicazione dei NFP di venerdì, ha aperto in gap ribassista, con il cambio USD/JPY salito da 147,40 a 148,40. Il calo è legato alle dimissioni del Primo Ministro Shigeru Ishiba, annunciate nel fine settimana.
Le dimissioni sono state il risultato di crescenti contrasti all'interno del partito al governo e di settimane di pressione, seguite alla sua sconfitta alle elezioni nazionali di fine anno.
La decisione è stata presa mentre il Giappone affronta un periodo complicato, tra accordi commerciali con gli Stati Uniti e tentativi di proteggere la sua industria automobilistica.
Sul fronte delle altre coppie di valute, si segnala la salita dell’EUR/USD da 1,1680 a 1,1760, per poi correggere fino a 1,1700, dove si trova stamani.
La caduta del dollaro si è registrata contro le principali divise concorrenti, eccetto USD/CAD, che è salito dopo la pubblicazione di dati canadesi peggiori del previsto, con il biglietto verde in rialzo da 1,3760 a 1,3850.
Al momento, il mercato sembra aver inglobato nei prezzi i pessimi dati USA sul lavoro. Il dollaro appare in leggero recupero, a meno che oggi non si rivedano rapidamente i minimi di venerdì.
Se l’EUR/USD tornasse sotto 1,1660, il mercato potrebbe girarsi improvvisamente.
GIAPPONE
Il PIL giapponese è cresciuto dello 0,5% su base trimestrale nel secondo trimestre del 2025, superando le stime dello 0,3% e il dato rivisto al rialzo dello 0,1% del primo trimestre.
Su base annuale, il PIL è aumentato del 2,2%, ben oltre la stima iniziale dell'1,0% e in accelerazione rispetto allo 0,3% del trimestre precedente.
Si tratta del quinto trimestre consecutivo di crescita, trainato principalmente da consumi privati più forti (0,4% contro lo 0,2%), dopo un primo trimestre piatto.
La spesa pubblica è rimasta invariata, dopo un calo dello 0,5% registrato in precedenza. Il commercio netto ha contribuito con un incremento di 0,3 punti percentuali, grazie alla ripresa delle esportazioni, mentre le importazioni hanno rallentato (0,6% contro il 2,9%).
Gli esportatori hanno accelerato le spedizioni in vista dei dazi statunitensi. Le case automobilistiche hanno attutito l'impatto dei dazi tagliando i prezzi per sostenere la produzione.
Le dimissioni improvvise del Primo Ministro Ishiba hanno generato incertezza politica, sollevando timori su possibili ritardi nel sostegno fiscale e nelle riforme, con impatti sul sentiment delle imprese e sulla fiducia delle famiglie.
ORO
I future sull'oro si sono mantenuti stabili intorno ai 3.590 dollari l'oncia lunedì, vicino ai massimi storici, dopo il debole rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti.
Le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed entro fine mese sono aumentate, con una probabilità del 90% di una riduzione di 25 punti base alla prossima riunione.
L'attrattiva del metallo prezioso è rafforzata dalle preoccupazioni sull'indipendenza della Fed, mentre il presidente Trump continua a interferire con la banca centrale.
La Banca Popolare Cinese ha aumentato le sue riserve auree per il decimo mese consecutivo ad agosto, diversificando rispetto al dollaro statunitense.
Gli acquisti di oro sono alimentati anche dalle coperture di rischio degli investitori, che continuano ad acquistare equity sui massimi storici.
Inoltre, l'amministrazione Trump ha deciso di esentare l'oro, insieme ad alcuni metalli, dai dazi doganali nazionali, aggiungendo valore agli acquisti della materia prima.
TRUMP MINACCIA ANCORA LA UE
Il presidente Donald Trump ha nuovamente minacciato l'Unione Europea in risposta alla multa di 3,5 miliardi di dollari inflitta a Google per violazione delle norme sulla concorrenza digitale.
In un post sui social media, Trump ha definito le sanzioni "molto ingiuste", aggiungendo che "il contribuente americano non le tollererà" e promettendo che la sua amministrazione "non permetterà che queste azioni discriminatorie continuino".
BESSENT E I TIMORI SUI DAZI
Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha dichiarato domenica di essere "fiducioso" che il piano tariffario del presidente Trump "vincerà" alla Corte Suprema.
Ha però avvertito che, in caso di sconfitta, il Tesoro andrebbe incontro a gravi conseguenze. Se i dazi venissero aboliti, l’amministrazione dovrebbe restituire circa la metà degli importi riscossi, con un impatto pesante sul bilancio federale.
La scorsa settimana, l'amministrazione ha chiesto alla Corte una decisione accelerata, dopo che una corte d'appello ha dichiarato illegale la maggior parte dei dazi imposti da Trump.
Normalmente, una decisione potrebbe arrivare entro l'estate del 2026, ma Bessent ha avvertito che un rinvio rischia di causare gravi disagi. Se si arrivasse a quella data, l’amministrazione dovrebbe restituire tra 750 e 1.000 miliardi di dollari.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Possibile Scenario Short su EUR/USDDopo l’impulso rialzista, il prezzo ha mostrato segni di esaurimento e sta costruendo una struttura che potrebbe anticipare un ritracciamento.
Ho individuato un’area di ingresso short con stop posizionato sopra i massimi recenti e due target progressivi.
Sottointesa l'analisi su tf piu grandi.
se il prezzo rompe a rialzo, l'analisi viene invalidata.
non sono consigli finanziari
EURODOLLARO: AGGIORNAMENTO!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
EURUSD: sell limit inseritoHo inserito un sell limit su di EURUSD: tra qualche ora ci sarà l’uscita dei NFP e la volatilità dei mercati aumenterà significativamente.
La mia idea di trade è per un possibile movimento short in continuazione con il trend macro di breve ribassista e il prezzo potrebbe andare a prendere tutta la liquidità buy side.
Mercati in attesa dei NFP tra dati contrastantiATTESA NFP IN UN CONTESTO INCERTO
Seduta mista ieri a Wall Street. Si segnala il forte rialzo di Alphabet, che ha guadagnato oltre il 7% dopo la decisione di un giudice di Washington: l’azienda non dovrà vendere il browser Chrome, ma sarà obbligata a condividere i dati con i concorrenti.
La notizia ha risollevato il settore dei servizi di comunicazione, mentre la pressione sui titoli di Stato si è allentata, contribuendo a migliorare il sentiment degli investitori.
Sul fronte macro, il rapporto JOLTS ha mostrato che il numero di posti di lavoro vacanti è sceso ai minimi da settembre. Gli ordini alle fabbriche sono diminuiti dell’1,3%.
Ora l’attenzione è rivolta ai dati di venerdì sui Non Farm Payrolls, che potrebbero aumentare la volatilità nel breve periodo.
VALUTE IN TRADING RANGE
I principali cambi sono rimasti pressoché invariati. L’EUR/USD ha oscillato in un range di 50 pips, in linea con le altre major.
Nonostante il peggioramento del mercato del lavoro statunitense, il dollaro ha mostrato una reazione contenuta, indebolendosi solo nel tardo pomeriggio.
Gli operatori attendono ora i dati sui NFP, oltre ai Jobless Claims di oggi, e ai report ADP e Challenger Layoffs.
La sensazione di rallentamento dell’economia USA è evidente, ma i principali aggregati restano solidi, come dimostrato dal dato sui beni durevoli, uscito quasi in linea con il consensus.
L’oro, dopo aver toccato nuovi massimi a 3.578 dollari, ha subito prese di profitto nella notte, scendendo a 3.511. Attualmente si è stabilizzato a 3.530.
Sui cambi prevale ancora una leggera forza del dollaro come asset rifugio, in un contesto di tensioni sui titoli di Stato che, seppur attenuate, non si sono del tutto esaurite.
JOLTS OPENINGS
Le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono diminuite di 176.000 unità, attestandosi a 7,18 milioni a luglio 2025. Si tratta del livello più basso da settembre 2024, ben al di sotto delle attese di 7,4 milioni.
I cali maggiori si sono registrati nei settori dell’assistenza sanitaria e sociale, dell’intrattenimento e tempo libero, e nell’industria mineraria e forestale.
A livello regionale, le offerte sono diminuite nel Sud, Nord-Est e Midwest, mentre l’Ovest ha mostrato un aumento.
RENDIMENTI TREASURIES
Il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso al 4,2%, 10 punti base sotto i massimi di sessione, segnando il livello più basso in un mese.
I dati economici deboli potrebbero spingere la Fed a ridurre i tassi, riportando la politica monetaria al centro dell’attenzione.
Le offerte di lavoro JOLTS sono scese più del previsto, consolidando la flessione del mercato del lavoro. Anche gli ordini alle fabbriche hanno registrato una contrazione per il secondo mese consecutivo.
I mercati continuano a scontare un taglio dei tassi entro il mese, pur restando divisi tra due o tre interventi nel corso dell’anno.
Il rendimento del titolo trentennale è calato in modo più moderato, contribuendo a rendere più ripida la curva dei rendimenti. Questo riflette i timori di un’espansione fiscale insostenibile e di un’inflazione persistente.
ORDINI BENI DUREVOLI
I nuovi ordini di beni manifatturieri statunitensi sono diminuiti dell’1,3% a luglio 2025, attestandosi a 603,6 miliardi di dollari. Il calo estende la flessione del 4,8% registrata il mese precedente, la più marcata degli ultimi cinque anni.
La contrazione è stata trainata dal secondo forte calo consecutivo degli ordini di attrezzature per i trasporti, in particolare velivoli e componenti non destinati alla difesa.
Le compagnie aeree e le aziende estere hanno probabilmente rallentato gli ordini in seguito all’impennata di aprile, anticipando gli acquisti per evitare i dazi imposti dal governo USA.
In controtendenza, sono cresciuti gli ordini per macchinari, computer e prodotti elettronici.
VARIE
L’indice Nikkei 225 è salito dell’1,1%, superando quota 42.400. Il Topix ha guadagnato lo 0,7%, rimbalzando dalle perdite precedenti e seguendo il rally del tech a Wall Street.
Il surplus commerciale australiano è aumentato a 7,31 miliardi di dollari australiani a luglio 2025, rispetto ai 5,37 miliardi di giugno, superando le attese di 5,0 miliardi. È il surplus più ampio da febbraio 2024, grazie all’aumento delle esportazioni e al calo delle importazioni.
I future sul greggio WTI sono scesi verso i 63 dollari al barile, prolungando il calo del 2,5% della sessione precedente. I timori di un aumento dell’offerta da parte dell’OPEC+ pesano sul mercato. Secondo indiscrezioni, il cartello discuterà nuovi incrementi produttivi nella riunione di questo fine settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Mercati globali sotto pressione: focus su USA, UK ed EuropaPRICE ACTION CONTRASTATE
Le azioni statunitensi hanno ridotto le perdite iniziali, ma sono rimaste in territorio negativo, in linea con il calo dei listini globali. Le preoccupazioni si concentrano su un settore tecnologico ritenuto sopravvalutato e su un contesto fiscale considerato insostenibile.
A ciò si aggiungono le tensioni provocate dall’aumento dei rendimenti obbligazionari nel Regno Unito e, in parte, anche negli Stati Uniti. L'S&P 500 e il Nasdaq 100 hanno perso circa l'1%, mentre il Dow Jones ha ceduto circa 370 punti.
Nvidia ha registrato un calo del 3% e AMD del 3,5%, a causa del persistente scetticismo sui rendimenti futuri delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale. Questo ha spinto gli investitori a riconsiderare le loro posizioni sia nelle società di software che in quelle di hardware.
Nel frattempo, le obbligazioni a lungo termine sono crollate per via delle preoccupazioni legate a una politica fiscale eccessivamente espansiva promossa dalla Casa Bianca. Questo ha aggravato l'irripidimento della curva, mentre i future sui tassi hanno mostrato una crescente certezza di un taglio di 25 punti base da parte della Fed entro il mese.
Kraft Heinz ha mantenuto una posizione stabile dopo aver annunciato la scissione in due società. Constellation Brands, invece, ha perso il 6% dopo aver rivisto al ribasso le proprie previsioni.
Sul fronte macroeconomico, l'indice PMI manifatturiero ISM ha registrato una contrazione più marcata del previsto.
VALUTE
Sul mercato valutario, si è registrato un improvviso recupero del dollaro, alimentato dai timori legati al mercato obbligazionario e da un aumento dell’avversione al rischio.
L’EUR/USD e il Cable sono scesi rispettivamente a 1,1625 e 1,3338, toccando i minimi di giornata. Solo ieri, il primo era salito di quasi 100 pips e il secondo di oltre 200.
Il mercato, tornato in modalità "risk off", sembra privilegiare il biglietto verde, anche grazie a un differenziale di tasso ancora favorevole alla valuta statunitense, nonostante le attese di una sua riduzione.
Nel frattempo, nonostante il recupero del dollaro, l’oro ha segnato nuovi massimi a 3.547 dollari l’oncia. Questo conferma che molti investitori, pur detenendo azioni, si stanno coprendo dal rischio di una possibile correzione acquistando metallo giallo.
Al momento non ci sono target definiti: la salita sembra inarrestabile e solo la formazione di massimi e minimi decrescenti potrebbe indurre qualcuno a vendere.
EUROPA: INFLAZIONE IN RIPRESA
L'inflazione dei prezzi al consumo nell'area euro è salita al 2,1% ad agosto 2025, superando leggermente sia il dato di luglio sia le aspettative di mercato (2,0%).
I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 5,5% (rispetto al 5,4% di luglio), mentre i costi energetici sono diminuiti dell'1,9%, un calo più contenuto rispetto al -2,4% del mese precedente.
L'inflazione dei servizi è scesa al 3,1% dal 3,2%, mentre i prezzi di alcolici e tabacco sono aumentati del 2,6%, in lieve calo rispetto al 2,7%.
L'inflazione core è rimasta stabile al 2,3%, segnando il livello più basso da gennaio 2022.
UK: RENDIMENTI IN SALITA
Il rendimento dei titoli di Stato britannici a 30 anni è salito al 5,695%, il livello più alto dal maggio 1998, in un contesto di crescenti preoccupazioni fiscali.
I mercati temono un aumento delle imposte previsto dal programma del Ministro delle Finanze Rachel Reeves, volto a mantenere gli obiettivi di bilancio. Questa mossa potrebbe complicare ulteriormente gli sforzi per stimolare la crescita economica.
Nel frattempo, gli investitori seguono con attenzione le audizioni del Comitato del Tesoro con i responsabili della Banca d'Inghilterra, alla ricerca di segnali sull’andamento dei tassi di interesse e su possibili modifiche al programma di restringimento quantitativo.
USA: ISM MANIFATTURIERO
L'ISM Manufacturing PMI statunitense è salito a 48,7 ad agosto 2025, rispetto al 48,0 di luglio, ma è rimasto al di sotto delle attese (49,0).
L’indice ha segnalato il sesto mese consecutivo di contrazione. Il forte calo della produzione è stato solo parzialmente compensato da un rimbalzo dei nuovi ordini.
L’occupazione ha continuato a diminuire, sebbene a un ritmo leggermente inferiore. Le scorte dei clienti e gli ordini inevasi sono calati più rapidamente, indicando una domanda più debole.
L’indicatore dell’inflazione sui prezzi di input è sceso a 63,7 da 64,8, pur rimanendo elevato. Gli intervistati hanno indicato i dazi come principale ostacolo alle condizioni aziendali, citando costi più alti, interruzioni nella supply chain e minore competitività.
AUSTRALIA: PIL IN CRESCITA
L’economia australiana è cresciuta dello 0,6% su base trimestrale nel secondo trimestre del 2025, accelerando rispetto allo 0,3% del primo trimestre (dato rivisto al rialzo) e superando le attese dello 0,5%.
Si tratta del quindicesimo trimestre consecutivo di crescita, trainata dalla domanda interna. I consumi delle famiglie sono aumentati, grazie alla maggiore spesa per beni discrezionali ed essenziali.
Anche la spesa pubblica è cresciuta, sostenuta da maggiori prestazioni sociali e investimenti nella difesa nazionale. Il commercio netto ha contribuito positivamente, con esportazioni superiori alle importazioni.
Al contrario, gli investimenti pubblici sono crollati nel terzo trimestre, registrando il calo più netto dal 2017, a causa della riduzione della spesa statale per trasporti, sanità e difesa.
Su base annua, il PIL è cresciuto dell’1,8%, superando le previsioni dell’1,6% e segnando il ritmo più rapido dal terzo trimestre del 2023.
Saverio Berlinzani
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[COME E QUANDO DICHIARARE I REDDITI DA FOREX TRADING]In Italia i profitti da forex trading vanno dichiarati come redditi diversi di natura finanziaria (art. 67 TUIR). Ecco un riassunto su come funziona:
1. Quando dichiarare
• Devi dichiarare i profitti nell’anno fiscale
successivo a quello in cui li hai realizzati.
• Esesmpio: se hai guadagnato nel 2024, dichiari nel 2025.
• Anche le perdite vanno indicate, perché possono essere portate
in compensazione con futuri guadagni (entro 4 anni).
2. Come dichiarare
Dipende dal tipo di broker che usi:
Caso A: Broker italiano con regime amministrato
• È il broker a fare da sostituto d’imposta.
• Ti trattiene direttamente il 26% di imposta sostitutiva sui guadagni.
• Tu non devi fare nulla in dichiarazione.
Caso B: Broker estero o broker italiano con regime dichiarativo
• Devi dichiarare tu i profitti nel Quadro RT del Modello Redditi PF (ex Unico).
• Le imposte sono: 26% sul capital gain netto (differenza tra guadagni e perdite).
• Eventuali imposte su interessi/dividendi, sempre al 26%.
3. Quadro RW – Monitoraggio fiscale
• Se hai un conto trading presso un broker estero, devi anche compilare
il Quadro RW per dichiarare le attività finanziarie all’estero.
• Su questi importi si paga anche l’IVAFE (imposta sul valore delle attività
finanziarie detenute all’estero), che è lo 0,2% annuo.
4. Documenti utili
• Estratti conto e rendicontazioni annuali del broker.
• Report delle operazioni chiuse (profit/loss realizzati).
In poche parole :
• Se usi un broker italiano con regime amministrato → zero pensieri.
• Se usi un broker estero (tipo eToro, IC Markets, ecc.) → devi compilare
RT + RW, pagare 26% sui profitti netti + IVAFE 0,2%.