WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.10.2024Borse cinesi chiuse fino a 4 ottobre, ma il bazooka può spingere le commodities.
Wall Street resistente sui massimi: il soft landing è amico dell’equity.
PMI Europei manufatturieri “semplicemente” depressi.
Oro segna nuovi massimi, scontando nuovi tagli tassi.
L’entusiasmo per l’ampio pacchetto di stimoli varati da Pechino a sostegno del rilancio economico, tra cui la riduzione immediata dei tassi ipotecari sui mutui esistenti, è stato smorzato dall’onda della crisi del settore automobilistico europeo.
Le Borse europee hanno chiuso in negativo la 1’ seduta della settimana, alias l’ultima di settembre e trimestre: le peggiori Milano -1,7%, e Parigi -2,0%, poichè su entrambe ha inciso il crollo dell’azione Stellantis, -14%, dovuto al profit warning sulla 2’ metà del 2024, simile a quanto annunciato da altre “major” del settore auto.
Francoforte -0,7%, ignora il calo dell’inflazione tedesca, invariata a settembre su base mensile e scesa a +1,6% su base annua, al livello più basso dal febbraio 2021: deboli anche Madrid, -0,6%, Amsterdam, -0,8%, e Londra, -1,0%, che ha risentito della revisione al ribasso del GDP (PIL) del 2’ trimestre.
L’inflazione in Europa scende velocemente verso l’obbiettivo del 2% stabilito dalla Banca centrale che tuttavia, come ha ribadito la Presidente Christine Lagarde nell’audizione alla commissione affari economici dell’Europarlamento, “manterrà i tassi su livelli sufficientemente restrittivi per il tempo necessario».
La Signora Lagarde ha sottolineato come l'economia dell'UE sia «stagnante» e che «la (modesta) crescita nel 2’ trimestre sia dovuta principalmente ad esportazioni e spesa pubblica, mentre la domanda interna è rimasta debole.
Inoltre ha sottolineato che la disinflazione ha accelerato negli ultimi 2 mesi e “potrebbe farlo ulteriormente a settembre”. Infine ha di nuovo auspicato la creazione di “un sistema europeo di garanzia dei depositi”.
Wall Street è riuscita a chiudere leggermente positiva: Dow Jones +0,04%, Nasdaq +0,38%, S&P500 +0,42%, nel giorno in cui il Chairman della Federal Reserve Jerome Powell ha affermato che sono in arrivo nuovi tagli dei tassi d’interesse, entità e ritmo dei quali dipenderanno dall’evoluzione del quadro macroeconomico. Tutti i 3 maggiori indici di Wall Street hanno positivo per il 4’ trimestre consecutivo.
Nel suo discorso alla National Association for Business Economics di Nashville (Tennessee), Powell ha definito l’economia e l’occupazione degli Usa come “prevalentemente solide”, e ribadito che la FED sta “ricalibrando” il suo tasso d’interesse “base”, al momento 4,75% “verso un livello più neutrale”, spesso indicato in un intorno del 3% dal board della Federal Reserve.
Sul mercato valutario, oltre alla conferma della recente debolezza del Us Dollar attorno a 1,115 verso Euro, si nota l’esaurirsi della breve fase di recupero dello Yen giapponese seguito alla vittoria di Shigeru Ishiba per la guida del partito Liberal Democratico, preludio della nomina a Primo Ministro. Ishiba ha recententemente criticato la politica monetaria ultra-accomodante della Banca centrale (BoJ).
Stamane, 1’ ottobre, la news peggiore riguarda gli indici PMI manufatturieri Europei, di nuovo in calo: in Italia a settembre e' sceso a 48,3 da 49,4 di agosto, facendo peggio delle attese di 49,0 e scendendo per il 6’ mese consecutivo, a causa di varizioni negative per nuovi ordini e giacenze.
Ancora peggiore il trend tedesco, dove l'indice è sceso al minimo da 12 mesi, crollando a 40,6 da 42,4 di agosto, sebbene leggermente sopra 40,3 stimato.
In Francia l'indice Pmi manifatturiero e' salito a 44,6 da 43,9 di agosto, facendo meglio delle attese di 44,0.
Nel Regno Unito e' sceso a 51,5 da 52,5 di agosto, che aveva segnato il massimo degli ultimi 26 mesi, ma rimane sopra la soglia di 50 che demarca contrazione da espansione.
L'indice Pmi manifatturiero dell’Euro zona scende a 45,0 da 45,8 di agosto, cioè al minimo da 9 mesi, in linea con le fosche attese della vigilia.
In sintesi, c’è poco da stare allegri, l’industria europea è in una lunga fase di ristagno: poco importa che 2 Paesi del sud Europa, Spagna e Grecia, siano in “fase positiva”.
E’ dunque facile spiegarsi perchè oggi in Europa, dopo una partenza discreta, i listini azionari siano peggiorati e chiudano la mattinata in calo medio di -0,5%. L’attenzione in EU è molto alta per l'inflazione di settembre, attesa in calo come già testimoniato da Germania, Francia e Italia, che alimenta la speranza di nuovi tagli dei tassi da parte della Banca centrale il 17 ottobre.
Poche novità dalle Borse asiatice, perchè dopo il rally delle ultime 4 sedute, i mercati cinesi restano chiusi per festivita' fino al 4 ottobre. Tokio ha rimbalzato dopo il tonfo del -4,85% di ieri: Nikkei +1,9%.
I future su Wall Street sono lievemente negativi (ore 13.30 CET), in attesa della pubblicazione dei dati sui Job openings (offerte di lavoro qualificato) di agosto, e di 2 dati di sentiment sulla congiuntura: l'ISM manifatturiero di Settembre e il l’indice Dallas Fed sui servizi.
In serata Usa, cioè a notte fonda in Europa, avrà luogo il primo ed unico dibattito televisivo tra i candidati vicepresidenti Waltz e Vance.
Tra le materie prime, da segnalare l’ulteriore ascesa del prezzo dell’oro, +0,4% a 2.6245 Dollari/oncia.
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Idee operative USDEUX
NEWSLETTER#70: POWELL E GERMANIAPROSPETTIVE ECONOMICHE!
POWELL SPEECH:
“Per gran parte degli ultimi tre anni, l'inflazione è stata ben al di sopra del nostro obiettivo e il mercato del lavoro è stato estremamente teso.
Opportunamente, il nostro obiettivo era ridurre l'inflazione.
Mantenendo la politica monetaria restrittiva, abbiamo contribuito a ripristinare l'equilibrio tra domanda e offerta complessive nell'economia.
Questo approccio paziente ha dato i suoi frutti: l'inflazione è ora molto più vicina al nostro obiettivo del 2%”.
La banca centrale americana procederà probabilmente con tagli dei tassi da 25 punti base ma non ha fretta di ridurre il costo del denaro.
INFLAZIONE TEDESCA
Con un andamento dell'1,6% su base annuale, l'inflazione complessiva tedesca ha raggiunto il livello più basso da gennaio 2021.
“L'attuale calo dell'inflazione complessiva è ancora una volta il risultato di effetti base favorevoli sui prezzi dell'energia.
I prezzi della benzina a settembre sono stati inferiori di circa il 15% rispetto a un anno fa e i prezzi dell'elettricità di circa il 25%”.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Indici manifatturieri (ALL)
- CPI EURO (11:00) (EUR)
- ISM manifatturiero (16:00) (USD)
- Nuovi lavori JOLTs (16:00) (USD)
Buon trading a tutti
Strategia di trading nel contesto di prezzi in caloL’attuale grafico EUR/USD mostra l’indebolimento dell’euro rispetto al dollaro USA, con i prezzi che scendono al di sotto sia dell’EMA 34 che dell’EMA 89. Ciò evidenzia un possibile cambiamento nel precedente trend rialzista della coppia. Il principale livello di supporto che osservo è 1.1140, che probabilmente porterà una significativa ripresa del prezzo. Se il prezzo riesce a riprendersi e a superare gli EMA, questa sarà un’opportunità di acquisto. Tuttavia, se il prezzo continua a scendere e a salire al di sopra di questo livello di supporto, ciò confermerà la tendenza al ribasso e creerà un’opportunità per aprire una posizione corta.
Per quanto riguarda la strategia di trading: se il prezzo si riprende e si sposta al di sopra dell'EMA 34, inserirò un ordine di acquisto con un obiettivo di profitto alla resistenza più vicina a 1.1180 e fermerò la perdita al di sotto del supporto a 1.1120. Se il prezzo rompe il supporto a 1.1140, potrei prendere in considerazione l'apertura di una posizione corta con un obiettivo di 1.1100 e uno stop loss a 1.1160 per proteggermi dai movimenti al rialzo. Il monitoraggio delle informazioni economiche e della politica monetaria mi aiuterà ad adattare questo piano in base agli sviluppi del mercato.
NEWSLETTER#69: CINA E DOLLAROCINA E DOLLARO
Le misure della Cina per sostenere il mercato immobiliare e azionario, della scorsa settimana, hanno portato a una corsa all'acquisto di azioni cinesi, in vista della festa nazionale dal 1° al 7 ottobre.
Le conseguenze di questo annuncio sono state le seguenti: Rafforzamento del dollaro australiano e neozelandese con conseguente deprezzamento del dollaro americano.
Questa settimana vedremo diversi dati importanti per gli Stati Uniti.
Con molta probabilità il dollaro uscirà dalla fase laterale che lo caratterizza da oltre 2 settimane.
PIL REGNO UNITO
Si stima che il prodotto interno lordo reale del Regno Unito sia cresciuto dello 0,5% nel 2° trimestre (da aprile a giugno) 2024, rivisto al ribasso rispetto a un aumento dello 0,6% della prima stima.
“Esaminando le nostre stime mensili più tempestive del PIL, è stato recentemente stimato che l'economia non ha mostrato alcuna crescita a luglio 2024, poiché l'aumento del settore dei servizi è stato compensato da un calo della produzione e delle costruzioni”.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Indice dei direttori agli acquisti di Chicago (15:45) (USD)
- Speech Powell (20:00) (USD)
Buon trading a tutti
EUR/USD: Rottura di $1.12108 o Correzione?Il grafico di EUR/USD oggi rivela una battaglia importante tra acquirenti e venditori, con il prezzo che oscilla intorno al livello di $1.11663.
La resistenza chiave a $1.12108 funge da barriera psicologica, decidendo se l'EUR/USD potrà rompere verso nuovi massimi.
D'altro canto, il supporto a $1.11348 mantiene il momentum rialzista, ma se questo livello viene infranto, il prezzo potrebbe subire una correzione più profonda.
Inoltre, le medie mobili EMA 34 e 89 rafforzano ulteriormente il supporto, creando un equilibrio che potrebbe essere facilmente influenzato da dati economici o dichiarazioni della Fed.
CONTINUAZIONE O INVERSIONE?la situazione sul TF Mensile è ancora Ribassista ovviamente c'è da capire dove finirà il PullBack.
Su quella Settimanale siamo ancora in Range quindi lì si dovremmo aspettare un segnale sulle S&D Settimanale.
Abbiamo un nuovo Massimo sul Giornaliero quindi possiamo prepararci ad un discesa per andare come target la liquidità al ribasso che ci permetterà di prendere poi una giusta salita.
Tf 4h sarà il punto di riferimento per capire cosa ci darà il mercato e prepararci per la prossima settimana.
Oltre gli aspetti tecnici: il ruolo dei macro trend nel tradingQuando si parla di trading Forex, l'analisi tecnica spesso domina la conversazione. Grafici, indicatori e modelli di prezzo sono strumenti essenziali, ma raccontano solo una parte della storia. Per ottenere veramente una visione multidimensionale dei mercati Forex, è fondamentale guardare oltre gli aspetti tecnici e considerare il quadro più ampio, in particolare le tendenze macroeconomiche e gli eventi geopolitici.
In che modo le tendenze macroeconomiche globali influenzano i mercati Forex
Le coppie di valute non operano nel vuoto. Riflettono la salute relativa di intere economie, rendendo il mercato Forex altamente sensibile alle macro tendenze globali. I trader Forex possono incorporare questi fattori macro nelle loro strategie, utilizzandoli come guida per la direzione del mercato a lungo termine e per opportunità di trading nel breve termine.
Tassi di interesse e politiche della banca centrale: Le decisioni sui tassi di interesse sono forse il fattore macroeconomico singolarmente più importante che influenza i mercati Forex. Tassi di interesse più elevati in genere attraggono investimenti esteri, portando alla domanda per la valuta di quel paese, mentre tassi più bassi rendono la valuta meno attraente. I trader Forex seguono da vicino le riunioni delle banche centrali e le dichiarazioni di politica monetaria per anticipare i cambiamenti dei tassi di interesse.
Inflazione: L'inflazione è stata un tema caldo di recente e i livelli di inflazione influenzano in maniera diretta le politiche delle banche centrali. L’aumento dell’inflazione porta spesso a tassi di interesse più elevati poiché le banche centrali cercano di controllare gli aumenti dei prezzi.
Dati sulla crescita economica e sull'occupazione: Una forte crescita economica in genere porta a una valuta più forte, segnalando un'economia sana in grado di attrarre investimenti. I dati sull’occupazione, come il rapporto NFP (Non-Farm Payrolls) degli Stati Uniti, sono un indicatore chiave della salute economica. I numeri sull’occupazione migliori del previsto spesso portano ad un apprezzamento della valuta, poiché suggeriscono un’attività economica robusta.
Eventi geopolitici e tensioni globali: La stabilità politica e gli eventi geopolitici possono causare una significativa volatilità sui mercati. Elezioni, guerre commerciali, sanzioni e conflitti militari influenzano la fiducia degli investitori e la propensione al rischio, portando a bruschi movimenti nei mercati valutari.
Prezzi delle materie prime e valute delle materie prime: Alcune valute, note come "valute delle materie prime", sono strettamente correlate ai prezzi delle materie prime come petrolio, oro e prodotti agricoli. Il dollaro canadese (CAD), ad esempio, è molto sensibile ai prezzi del petrolio a causa delle significative esportazioni di petrolio del Canada. Allo stesso modo, il dollaro australiano (AUD) spesso segue il prezzo del ferro, una delle principali materie prime esportate in Australia.
Incorporare fattori macro nel trading Forex: esempi recenti
USD/JPY: liquidazione del carry trade sullo yen
Nei mesi di luglio e agosto 2024, lo yen giapponese (JPY) si è rafforzato di oltre il 10% rispetto al dollaro statunitense. Questo rapido apprezzamento è stato guidato dall’inaspettato aumento dei tassi di interesse da parte della Banca del Giappone, che ha innescato la liquidazione del carry trade dello yen, in cui gli investitori prendono a prestito a buon mercato in yen per finanziare investimenti ad alto rendimento altrove. Una volta liquidate queste operazioni, la domanda di yen è aumentata vertiginosamente, spingendo il valore più in alto e causando una significativa volatilità del cambio USD/JPY. I trader che avevano previsto l’aumento dei tassi e il successivo carry trade hanno capitalizzato i rapidi guadagni dello yen.
Grafico a candele giornaliero USD/JPY
Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri
GBP/USD: divergenza dei tassi di interesse
Quest’anno la sterlina britannica (GBP) ha guadagnato oltre il 4% rispetto al dollaro statunitense a causa delle divergenti politiche delle banche centrali. Mentre la Federal Reserve ha segnalato uno spostamento verso un taglio dei tassi, la Banca d’Inghilterra ha mantenuto un atteggiamento aggressivo con tassi di interesse più elevati per combattere l’inflazione persistente. Questa divergenza di tasso ha reso la sterlina più attraente per gli investitori in cerca di rendimento, spingendo il cambio GBP/USD al rialzo durante tutto l’anno.
Grafico a candele giornaliero GBP/USD
Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri
EUR/CAD: il calo dei prezzi del petrolio indebolisce il dollaro canadese
Da aprile a settembre 2024, i prezzi del petrolio greggio Brent sono crollati di oltre il 20% a causa del calo della domanda da parte della Cina e della prospettiva di un aumento dell’offerta. Di conseguenza, il dollaro canadese, strettamente legato al prezzo del petrolio, si è indebolito in modo significativo. Questa tendenza macro globale si riflette nella coppia EUR/CAD, che ha delineato un forte trend rialzista con l’indebolimento del dollaro canadese. I trader che seguono sia il mercato petrolifero che la coppia valutaria sono stati in grado di anticipare il calo del CAD e sfruttare la forza dell’EUR/CAD.
Grafici a candela giornalieri del greggio Brent rispetto a EUR/CAD
Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri
Conclusione
Mentre l’analisi tecnica fornisce preziose informazioni sull’azione dei prezzi e sul sentiment del mercato, la comprensione delle tendenze macroeconomiche globali consente ai trader Forex di aggiungere un ulteriore livello di sofisticazione alle loro strategie. Incorporando fattori macro come tassi di interesse, inflazione ed eventi geopolitici, i trader possono anticipare meglio le tendenze del mercato a lungo termine e migliorare le loro decisioni di trading a breve termine. Un approccio globale che bilancia sia l’analisi tecnica che quella macro offre ai trader una visione più chiara delle forze più ampie che modellano il mercato Forex.
Disclaimer: questo contenuto ha meramente uno scopo informativo e didattico. Le informazioni fornite non costituiscono un consiglio d'investimento né tengono conto delle circostanze finanziarie o degli obiettivi individuali di qualsiasi investitore. Qualsiasi informazione fornita in merito alle performance passate non costituisce un indicatore affidabile di risultati o performance future.
NEWSLETTER#66: CONSUMER CONFIDENCE e INFLAZIONEUS CONFIDENCE INDEX
La fiducia dei consumatori è scesa a 98.7 a settembre, quasi al limite inferiore del range ristretto che ha prevalso negli ultimi due anni.
Il calo di settembre è stato il maggiore da agosto 2021.
Il calo di fiducia è stato più marcato per i consumatori di età compresa tra 35 e 54 anni.
Il deterioramento delle principali componenti dell’indice riflette le preoccupazioni dei consumatori riguardo il mercato del lavoro e le reazioni a meno ore, aumenti più lenti delle buste paga, meno opportunità di lavoro, anche se il mercato del lavoro rimane abbastanza sano.
INFLAZIONE AUD
Il tasso di inflazione australiano è sceso all'interno dell'intervallo obiettivo della Reserve Bank of Australia per la prima volta dall'ottobre 2021.
I dati mostrano un rallentamento al 2,7%, dal 3,5% precedente.
Anche le componenti core hanno registrato un discreto rallentamento.
La RBA attenderà ulteriori dati prima di mettere mano su un prossimo taglio dei tassi.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Permessi di costruzione (14:30) (USD)
- Vendite di nuove case (16:00) (USD)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#65: RBA e PMI USARBA, TASSI INVARIATI
Nella riunione odierna, il Consiglio della RBA ha deciso di lasciare invariato l'obiettivo del tasso di liquidità al 4,35%.
L'inflazione è diminuita notevolmente dal picco del 2022, in quanto l'aumento dei tassi di interesse ha avvicinato la domanda e l'offerta aggregata all'equilibrio.
Tuttavia, l'inflazione è ancora un po' al di sopra del punto medio del 2–3 per cento dell'intervallo obiettivo.
Le pressioni salariali si sono lievemente attenuate, ma la produttività del lavoro è ancora ai livelli del 2016.
PMI US FORTI
Il rilascio di ieri pomeriggio dei PMI US hanno generato diverse volatilità sui mercati Forex, soprattutto sul dollaro.
“La fiducia delle imprese, la domanda, le assunzioni e gli investimenti sono frenati dall’incertezza che circonda le elezioni presidenziali, gettando un’ombra sulle prospettive per il prossimo anno per molte aziende.
I prezzi praticati per beni e servizi stanno entrambi aumentando ai tassi più rapidi degli ultimi sei mesi”
House of Trading: Pechino fa all-in e spinge i mercatiLe notizie in arrivo dalla Cina hanno dato nuova verve ai mercati ed in particolare a quei settori, basti pensare al lusso, o a quei listini, in questo caso è doveroso citare il Dax, che più sono legati alla crescita del Dragone. Le misure introdotte dalle autorità cinesi - tra cui citiamo la riduzione del coefficiente di riserva obbligatoria e dei tassi di interesse, -50 e -20 punti base, l’abbassamento degli acconti per i mutui sulla seconda casa e la nuova liquidità per incoraggiare l'acquisto di azioni - dovrebbero permettere alla seconda economia mondiale di conseguire, o comunque di avvicinarsi, al fatidico obiettivo di crescita del 5%.
La mossa della People’s Bank of China va nella stessa direzione delle politiche messe in campo dalle altre Banche centrali: però, a differenza di queste ultime, la PBoC ha deciso di fare all-in con un maxi-pacchetto.
La Federal Reserve ha iniziato alla grande il percorso di riduzione dei tassi con una sforbiciata da 50 punti base mentre la BCE, nonostante gli indici PMI abbiano descritto un quadro peggiore rispetto alla prima economia, è “costretta”, anche per la sua natura più eterogenea, a procedere per piccoli passi. Nonostante l’agenda macroeconomica continui a fornire inviti a nuovi tagli dei tassi (in special modo quando i dati arrivano dalla Germania), è improbabile che Lagarde & Co. riducano il costo del denaro nel meeting di ottobre.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata, la squadra dei Trader, composta da Nicola Para e da Nicola Duranti, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al ribasso sul Nasdaq 100, ma l’operazione ha raggiunto il punto di stop, e sulle azioni Nvidia, il deal è a mercato con un +4,45%. Target invece raggiunti per i “long” sull’Euro/Dollaro (+4,35%) e sul petrolio WTI (+4,4%).
Sul fronte analisti, , la cui squadra la scorsa settimana era formata da Andrea Cartisano e dal conduttore Riccardo Designori, sono a mercato le operazioni rialziste sulle azioni Telecom Italia (+5,63%) e Sesa (-1,48%) mentre il “long” su Baidu non ha raggiunto il livello di ingresso. Stop loss per lo “short” sul titolo Banca MPS (-6,36%).
La classifica generale segna il vantaggio dei Trader con 44 carte a target, 6 in più degli analisti (2 carte a mercato per Trader, 4 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 24 settembre 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Giancarlo Prisco e da Stefano Serafini mentre i due analisti saranno Jacopo Marini e Riccardo Designori.
I trader metteranno in campo operazioni sulle azioni Intel, sul Dow Jones, sull’Euro/Dollaro e sul rame mentre gli analisti punteranno sulle azioni A2A, Stellantis, sull’indice Nasdaq e sul petrolio WTI. L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30.
NEWSLETTER#64: BANCHE E PMI BNS E RBA BANKS
Questa settimana è il turno di altre due banche centrali: Banca centrale australiana e banca centrale svizzera.
Le previsioni degli economisti sono orientate verso un mantenimento del tasso al 4,35% per la RBA e un taglio di 25 punti base per la BNS.
Se così fosse per la BNS, mi aspetto un ulteriore indebolimento del franco svizzero.
Attualmente è una delle economie con il tasso d’interesse più basso.
PMI E NMI BRUTTI
L’agenzia statistica segnala forti rallentamenti sul lato dei servizi per quasi tutti i paesi.
Commento PMI EURO:
“L’eurozona si sta dirigendo verso la stagnazione.
il PMI Composito di settembre ha registrato il calo più elevato degli ultimi 15 mesi.
Il notevole calo dei nuovi ordini e le previsioni sempre più pessimistiche da parte delle aziende, suggeriscono che questo brutto periodo è tutt’altro che finito”.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Indice manifatturiero IHS (15:45) (USD)
Buon trading a tutti
NEWSLETTR#62: FED e AUDLA FED HA DECISO!
La FED ha deciso: 50 punti base è la scelta giusta.
I tassi d’interesse americani scendono dal 5,5% al 5%.
Nel report ufficiale della Federal Reserve sono state aggiornate anche le proiezioni economiche per il 2024 e 2025.
I cambi più sostanziali li possiamo vedere nel dot plot chart, dove i rappresentati si aspettano un ulteriore taglio di 50 punti base entro dicembre 2024.
Sono state riviste a ribasso le proiezioni del PIL e del tasso di disoccupazione.
AUD, DATI SOLIDI!
Questa notte sono usciti i dati sul mercato del lavoro australiano e hanno mostrato un’occupazione in crescita.
Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,2%.
Il numero di disoccupati è diminuito di 10.500 unità, il che dimostra che il mercato del lavoro rimane ragionevolmente solido.
L'AUD è stato scambiato a ribasso all'inizio dei dati, ma è balzato leggermente a rialzo dopo la pubblicazione.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Decisione sul tasso d'interesse (13:00) (GBP)
- Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (14:30) (USD)
- Vendite di abitazioni esistenti (16:00) (USD)
Buon trading a tutti
House of Trading: domani è il Fed-dayFinalmente ci siamo: dopo settimane di attesa domani sera la Federal Reserve annuncerà la sua decisione in materia di tassi. A fronte di una riduzione del saggio sui Fed Funds da 25 punti base che è già prezzata, l’istituto guidato da Jerome Powell potrebbe decidere di stupire riducendo di 50 punti base.
Se fino a una settimana fa quest’ultima ipotesi era minoritaria, il FedWatch Tool del CME assegnava a questa probabilità il 34% di probabilità, ora è diventata l’opzione più probabile con un 64%.
-25 punti base potrebbero spingere i mercati a prendere profitto ma gli operatori, che non amano gli scossoni, potrebbero anche apprezzare la volontà della Federal Reserve di procedere con gradualità. Nel caso di un taglio da 50 punti base, la decisione potrebbe fornire nuova verve ai mercati ma, allo stesso tempo, far emergere qualche preoccupazione di troppo sullo stato di salute della prima economia (“cosa sa la Fed che noi non sappiamo?”).
Ma quella corrente non è solo la settimana della Fed: domani si riunisce il board della Bank of England, che dovrebbe confermare i tassi a meno che domani l'inflazione non sorprenda significativamente al ribasso, e poi sarà la volta della Bank of Japan che, stando alle anticipazioni fornite da importanti esponenti dell’istituto con sede a Tokyo, dovrebbe decidere di aspettare nuove indicazioni sull’andamento dell’economia prima di mettere in campo nuove misure di inasprimento.
Di Banche centrali, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata, la squadra dei Trader, composta da Nicola Para e da Massimo Rea, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al ribasso sul Nasdaq 100, ma l’operazione non è divenuta operativa, ed al rialzo sul Bund, mentre in questo caso è stato toccato lo stop loss. Target invece raggiunti per i “long” sulle azioni Nvidia (+13,7%) e sull’oro (+4,41%).
Obiettivo centrato anche per il deal rialzista sull’oro (+2,76%) proposto dagli analisti, la cui squadra la scorsa settimana era formata da Jacopo Marini e dal conduttore Riccardo Designori. Lo “short” sul titolo Intesa Sanpaolo è a mercato (-9,05%) mentre le operazioni sulle azioni Apple e sull’indice S&P 500 non sono entrate.
La classifica generale segna il vantaggio dei Trader con 42 carte a target, 4 in più degli analisti (1 carta a mercato per Trader, 4 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 17 settembre 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Para e da Nicola Duranti mentre i due analisti saranno Andrea Cartisano e Riccardo Designori.
I trader metteranno in campo operazioni sul petrolio WTI, sull’euro/dollaro, sull’indice Nasdaq e sul titolo Nvidia mentre gli analisti punteranno sulle azioni Telecom Italia, Banca MPS, Sesa e Baidu.
Il sondaggio di questa settimana guarda a Washington: “Borsa USA: arriva la FED, come reagirà il mercato?”. L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30.
EURUSD Previsione di mercato LONDRA (Reuters) - Il dollaro è scambiato vicino ai livelli più bassi dell'anno, alla vigilia dell'atteso avvio di un ciclo di allentamento negli Stati Uniti che i mercati prevedono possa iniziare con un taglio dei tassi aggressivo.
Intorno alle 11,15 l'euro si attesta a 1,1138 dollari, non lontano dal massimo dell'anno a 1,1201.
Lo yen è poco mosso a 140,56 dopo un'escursione in area 140 durante le festività di ieri.
La divisa giapponese si è mostrata in netto calo nel corso dell'anno e ha quindi maggiore spazio di rialzo in caso di una svolta 'dovish' da parte della banca centrale statunitense. Una rottura prolungata di quota 140 aprirebbe la strada al minimo dallo scorso gennaio, a 127,215.
I dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale Usa di agosto sono attesi per oggi, ma tutti gli occhi sono puntati sulla riunione di due giorni della Fed che si concluderà domani.
I futures sui Fed funds prezzano al 67% una riduzione dei tassi di mezzo punto percetuale dal 30% una settimana fa.
La sterlina - la divisa del G10 con la migliore performance quest'anno, con un rialzo del 3,9% sul dollaro - avanza dello 0,1% guidando la corsa contro il biglietto verde grazie ai segnali di ripresa dell'economia britannica e alla tenuta dell'inflazione.
L'indice del dollaro si mantiene a 100,618, non lontano dal minimo del 2024 toccato il mese scorso a 100,51.
NEWSLETTER#60: CANADA E YENINFLAZIONE CANADESE
Oggi pomeriggio alle 14:30 l’agenzia statistica del Canada rilascerà i dati relativi l’inflazione di agosto.
Le previsioni vedono una diminuzione di entrambi le componenti: core e headline.
L'inflazione core è già all'interno della fascia obiettivo del 2-3% della Bank of Canada.
Il tasso d’interesse canadese è stato già tagliato 3 volte quest’anno e ci si aspetta un ulteriore taglio di 75 punti base entro dicembre 2024.
L'annuncio politico di settembre è previsto per la prossima settimana.
NIKKEI E YEN
“Diversi membri della BoJ hanno segnalato che i tassi d'interesse giapponesi aumenteranno nei prossimi mesi, soprattutto in vista di un'inflazione più elevata.
I dati sull'inflazione saranno pubblicati questo venerdì”.
Quanto riportato sopra è la principale causa della performance positiva dello yen giapponese in queste settimane.
L’indice azionario Nikkei, al contrario, continua la sua discesa.
Notizie macroeconomiche della giornata
- FESTA CINA
- Sentimento di fiducia dello ZEW (11:00) (EUR)
- Vendite al dettaglio (14:30) (USD)
- CPI Canada (14:30) (CAD)
- Produzione industriale e manifatturiera (15:15) (USD)
Buon trading a tutti
EURODOLLARO AMMAZZA I REVERSELa maggior parte dei traders continua a perdere soldi cercando conferme per andare short su eurodollaro quando è palese ormai che stanno andando contro un treno ... il 79 per cento dei retails si posiziona short e loro continuano a volere forzare cio che e evidente facendo da controparte alle mani forti che invece fanno soldi...
Aprite gli occhi e cercate long
Safe is Better
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Ulteriori Ribassi Seguiti da un Rimbalzo EurUsdAnalisi tecnica EUR/USD
Dalle previsioni EUR/USD oggi, il tasso di cambio è salito da un minimo di 1,0445 in ottobre a un massimo di 1,1200 il mese scorso. Recentemente è tornato indietro ed è sceso sotto il livello chiave di supporto a 1,1140, il suo massimo swing del 26 dicembre.
La coppia è rimasta sopra la media mobile a 50 giorni e la nuvola Ichimoku. Inoltre, le due linee dell'indicatore Percentage Price Oscillator (PPO) hanno formato un crossover ribassista. Anche l'indice di forza relativa (RSI) ha indicato una discesa ed è vicino al livello neutrale di 50.
Pertanto, la coppia potrebbe continuare a scendere mentre i venditori puntano al prossimo punto a 1,0985, il suo massimo swing dell'8 marzo. Se ciò dovesse accadere, la coppia riprenderà poi il trend rialzista man mano che la vendita del dollaro USA riprenderà.