La BCE taglia di 25 punti base, anzi no, di 60La giornata di ieri passerà alla storia come quella della Bce, che ha tagliato il tasso di deposito al 3.50% dal 3.75%, come da attese, anche se nella realtà i tassi ufficiali, quelli che in gergo sono chiamati tassi di rifinanziamento principali, e che erano al 4.25%, sono scesi di 60 punti base fino al 3.65%. Il tutto per effetto di modifiche (decise tempo orsono) dell’assetto operativo per l’attuazione della politica monetaria, che hanno riguardato il delta tra il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e il tasso sui depositi preso la banca centrale, fissato ad un massimo di 15 punti base, mentre quello tra il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale e quello sulle operazioni di rifinanziamento principale è rimasto a 25 punti base.
La diretta conseguenza è che un abbassamento del tasso di deposito dal 3.75% al 3.50% (che è stata la decisione presa ieri dalla Bce) ha avuto l’effetto immediato di far scendere il tasso sui finanziamenti principali dal 4.25% a 3.65% in ragione del delta massimo fissato a 15 punti base (3.50% il primo e 3.65% il secondo). Nella realtà dei fatti però i tassi ufficiali oggi, sono scesi al 3.50% (quello sui depositi) e al 3.65% quello su cui tutti facevano riferimento quando si parlava di tassi di sconto.
Se la comunicazione della Bce da un lato non può definirsi pertanto ottimale, perché ha generato equivoci evidenti, dall’altro però da oggi, i tassi di riferimento saranno al 3.65% con un taglio di 60 punti base effettivi dal livello del 4.25% del mese di luglio e di 85 punti base dal picco dei tassi di giugno al 4.5%. Un bell’aiuto a quei paesi che oggi, nel vecchio continente, si trovano in difficoltà economiche, Germania in testa. La reazione dei mercati e’ stata inizialmente quasi nulla, forse perché molti operatori sono rimasti sorpresi da questi cambiamenti e/o non li hanno compresi fino in fondo, per poi invece assistere ad un rialzo dell’EurUsd, arrivato quasi a ridosso di 1.1100.
JOBLESS CLAIMS
A dispetto della salita dello Jpy che avrebbe dovuto generare avversione al rischio, Wall Street ha chiuso in positivo, dopo che il rapporto PPI ha mostrato un aumento leggermente superiore alle attese nei prezzi alla produzione. Il PPI principale è aumentato dello 0,2% mese su mese e anche quello di base ha superato le previsioni allo 0,3%. Tuttavia, le letture del mese precedente sono state riviste al ribasso e i tassi annuali hanno sorpreso al ribasso.
Nel frattempo, il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è aumentato di 2.000 rispetto alla settimana precedente, raggiungendo quota 230.000 nel periodo conclusosi il 7 settembre, in linea con le aspettative del mercato. La cifra è rimasta ben al di sopra delle medie registrate all'inizio di quest'anno, riflettendo il trend continuo di un mercato del lavoro in flessione, ulteriormente sottolineato dai deboli dati sulle buste paga di agosto. Nel frattempo, le richieste continuative sono aumentate di 5.000, arrivando a 1.850.000 nella settimana precedente.
VALUTE
Sui cambi, segnaliamo la caduta del UsdJpy, avvenuta questa notte, con la violazione di 141.80 e il ritorno sotto quota 141.00 che apre la strada al test fatidico di 140.00, soglia psicologica importante. Se consideriamo che i big players, si sono messi long Jpy da un paio di settimane, comprendiamo il perché di queste accelerazioni della valuta giapponese, che a questo punto, nel caso di breakout della soglia richiamata, aprirebbe la strada al test di 127.40, minimo del Gennaio 2023, prima della grande salita a 162.00.
Ciò potrebbe provocare, nella seduta di oggi, il ritorno del risk off a livello generale, con una ripresa del franco svizzero e una accelerazioni al rialzo delle valute rifugio. Per ora l’indice Vix rimane però sotto quota 20 e non sembra dare segnali di aumento dell’avversione, anche se la giornata è lunga. Sulle altre coppie segnaliamo la ripresa del Cable, tornato a 1.3150 da 1.3000 di ieri e quella delle oceaniche tornare a 0.6730 con AudUsd e 0.6180 con NzdUsd, A dir la verità è solo una correzione rialzista e manca ancora molto per rompere i massimi precedenti delle ultime settimane.
USA, DEBITO ALLE STELLE
Continua inesorabilmente a peggiorare il debito Usa, che ad agosto ha fatto registrare un buco di 380 miliardi di dollari, il peggior risultato dal settembre 2022. Negli ultimi 12 mesi, solo due volte si è registrato un surplus, ad agosto 2023 e ad aprile 2024, mentre tutti gli altri mesi il numero è stato ampiamente negativo. Il dato è stato inferiore alle previsioni di un deficit di quasi 350 miliardi di dollari.
Le ragioni vanno ricercate nell’aumento delle spese del 254%, intorno ai 687 miliardi di dollari, trainate da un aumento di 129 miliardi di dollari nella spesa Medicare e da un aumento di 124 miliardi di dollari nella spesa per la previdenza sociale. Nel frattempo, le entrate sono aumentate solo dell'8,3% a 307 miliardi di dollari, in gran parte a causa di 137 miliardi di dollari di imposte sul reddito delle persone fisiche e 131 miliardi di dollari di contributi previdenziali.
Nei primi 11 mesi dell'anno fiscale 2024, il deficit degli Stati Uniti è aumentato del 24%, passando da 1.525 miliardi di dollari nello stesso periodo dell'anno fiscale 2023 a 1.897 miliardi di dollari, poiché i costi degli interessi sul debito pubblico dell'anno in corso hanno superato per la prima volta 1.000 miliardi di dollari.
PREZZI ALLA PRODUZIONE USA
I prezzi alla produzione, negli Stati Uniti, sono aumentati dello 0,2% mese su mese ad agosto 2024, dopo che il dato del mese precedente è stato rivisto al ribasso a luglio, ma superiore alle previsioni dello 0,1%. I prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,4%, dopo un calo dello 0,3% a luglio, e con essi sono saliti anche i costi per la vendita all'ingrosso di macchinari e veicoli, la vendita al dettaglio di carburanti, e quella di attrezzature professionali e commerciali.
Nel frattempo, il costo dei beni è rimasto invariato, Su base annua, i prezzi alla produzione sono aumentati dell'1,7%, al di sotto di un 2,1% rivisto al ribasso a luglio e delle previsioni dell'1,8%. Nel frattempo, il CPI core è aumentato dello 0,3%, al di sopra delle previsioni dello 0,2%, e dopo un calo rivisto al ribasso dello 0,2% a luglio. Il tasso core annuale si è inaspettatamente stabilizzato al 2,4%.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Idee operative USDEUX
Eurusd rottura trend line short going uo target 1,12Dopo una rottura al ribasso, è stata aperta una posizione short a 1,10 con un target a 1,12, aspettandosi un rimbalzo tecnico verso il livello superiore. L'operazione sfrutta la possibilità che i prezzi, dopo il movimento ribassista, possano correggere brevemente al rialzo per raggiungere il livello target, che potrebbe coincidere con una resistenza precedente o un punto di ritracciamento significativo.
EU TANTA CONFUSIONE MA ORA ARRIVA LA CHIAREZZA Nella giornata di oggi mercato tanto confuso su eurusd questa confusione si è riversato anche sul sentiment che era quasi un 50 e 50 , ho assistito a rotture fake e cambi direzionali ma ora allargando orizzonte temporale ho raggiunto una maggiore chiarezza sulla mia previsione... Quello che mi asetto è indicato nella foto!!!
SCRIVIMI UN COMMENTO E APRIAMO IL DIBATTITO
PS ORO CONTRO MIA ANALISI DEL ALTRO GIORNO LO VEDO LONG
EURUSD: Euro influenzato da una Fed più aggressivaGli investitori prevedono una politica della Fed più aggressiva rispetto a quella della BCE, il che ha un impatto significativo sull'EUR/USD. L'euro è rimbalzato di quasi il 5% dai minimi di aprile, raggiungendo livelli vicini a 1,12 dollari, un livello che non si vedeva dal luglio dello scorso anno. Questo rialzo riflette l'aspettativa che la BCE mantenga un atteggiamento moderato, con un taglio di 25 punti base alla prossima riunione e possibili ulteriori tagli fino alla fine dell'anno.
Negli Stati Uniti, la Fed si trova di fronte a una maggiore incertezza, con il mercato che considera un possibile taglio di 50 punti base. Sebbene il dollaro rimanga forte, la reazione del mercato è meno intensa rispetto all'euro, in quanto le posizioni nette sui futures sul dollaro sono notevolmente inferiori. Questa divergenza nelle aspettative e nelle posizioni indica che gli investitori stanno favorendo l'euro rispetto al dollaro nel breve termine.
Il recente slancio che ha portato la coppia EUR/USD ai massimi dell'anno a 1,12011 ha perso forza, trovando supporto a 1,10258. Sebbene la sessione asiatica abbia mostrato un'apertura rialzista, la debolezza persiste. Questa settimana sarà fondamentale con il rilascio di dati economici rilevanti dall'Eurozona e dagli Stati Uniti, come la bilancia commerciale, le vendite di veicoli, le aste del debito e le scorte di greggio, nonché il Libro Rosso della Fed, che potrebbero influenzare la direzione della coppia. L'RSI si trova nella zona intermedia, mentre il punto di controllo (POC) intorno a 1,08554 suggerisce una potenziale correzione a breve termine dell'euro verso la zona intermedia di negoziazione se il mercato statunitense mostrerà buoni dati rispetto alla zona euro, contrariamente alla posizione degli investitori.
Ion Jauregui Analista ActivTrades
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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Parziale recupero dei listiniParziale recupero dei listini Usa dopo le forti perdite accumulate la settimana scorsa. Niente di che da un punto di vista grafico ma un breve e per ora contenuto ritorno dell’appetito al rischio. L’indice Vix è tornato sotto quota 20 a 19.50 ,mente l’indice “fear and greed” si riavvicina all’area neutrale di 45. L’attenzione ora sembra spostarsi sui dati più rilevanti di questa settimana, tra cui l’inflazione Usa, per rinforzare le certezze sulla prossima manovra sui tassi della Fed, Mercoledì 18 settembre.
Il mercato pare ancora incerto e i dubbi riguardano l’entità della riduzione. Le percentuali girano intorno a 70 30 (riduzione di 25 e 50 punti base), ma ci sarà battaglia dentro al board. La tensione sui mercati deriva proprio dal fatto che un taglio di 50 punti base alimenterebbe i timori di recessione, quando ancora il mese scorso, le dichiarazioni dei rappresentanti della Fed erano improntate all’ottimismo, con dati che parevano mostrare ancora crescita e resilienza.
Invece, improvvisamente, sia i dati sull’Ism manifatturiero sia quello dei servizi, unitamente ai numeri sul mercato del lavoro, hanno cominciato a peggiorare, costringendo i rappresentanti del board a intervenire verbalmente, aprendo le porte ad una riduzione del costo del denaro più importante.
ASPETTATIVE INFLAZIONE
Le aspettative di inflazione al consumo negli Stati Uniti per l'anno a venire sono rimaste invariate al 3% ad agosto 2024, come a luglio e giugno. Le variazioni di prezzo previste per l'anno a venire sono aumentate salendo al 3,6% per i carburanti, al 7,3% per gli affitti e all'8,0% per l'assistenza medica, ma sono diminuite del 4,4% per il cibo e al 5,9% per il costo di un'istruzione universitaria.
Le aspettative di crescita del prezzo medio delle abitazioni sono aumentate al 3,1% dal 3,0% di luglio. Anche le aspettative di inflazione a cinque anni sono rimaste stabili al 2,8%. D'altro canto, quelle di inflazione media all'orizzonte di tre anni sono rimbalzate in qualche modo dalla bassa lettura di luglio, aumentando dal 2,3% al 2,5%.
VALUTE
Sui cambi, giornata insignificante quella di ieri, con oscillazioni ridotte per le majors, eccezion fatta per il UsdJpy che aveva recuperato quota 143.80, per poi tornare stanotte a ridosso di 143.00 EurUsd stabile a 1.1030 40 area, Cable vicino al supporto di 1.3050, oceaniche in leggero ribasso, ma vicino a supporti chiave dove è possibile vedere ripartenze. In sostanza un mercato in attesa della Fed, con il dollaro in bilico tra un ritorno prepotente al rialzo e ulteriori possibili ribassi verso i minimi dell’anno. I dati ci indicheranno la prossima direzione.
TREASURY
Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni è salito al 3,73% lunedì, dopo aver toccato un minimo di 15 mesi del 3,71% venerdì, con gli investitori che si preparano ai dati su CPI e PPI più avanti nella settimana per comprendere le prossime tendenze dell'inflazione e gli indizi sui prossimi passi della Fed. Per ora sembra che le probabilità del 70% relativamente al fatto che la Fed taglierà i costi di 25 punti base questo mese, mentre le probabilità per una riduzione maggiore di 50 punti base sono leggermente scese al 30%.
Venerdì, l'ultimo report sull'occupazione non ha chiarito i dubbi, evidenziando un quadro incerto. L'economia statunitense ha creato meno posti di lavoro del previsto e le cifre sia per giugno che per luglio sono state riviste bruscamente al ribasso. Tuttavia, il tasso di disoccupazione è sceso leggermente al 4,2% come previsto e la crescita salariale è salita allo 0,4% dallo 0,2%, superiore alle previsioni dello 0,3%.
CINA, INFLAZIONE IN RIBASSO
Il tasso di inflazione annuale della Cina è salito allo 0,6% ad agosto 2024 dallo 0,5% di luglio, non raggiungendo le previsioni di mercato dello 0,7%. Tuttavia, è stato il dato più alto da febbraio, segnando il settimo mese consecutivo di inflazione al consumo tra problemi di approvvigionamento dovuti al caldo torrido e alle piogge torrenziali. I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati per la prima volta da giugno 2023, con la crescita più significativa degli ultimi 20 mesi.
Nel frattempo, i prezzi non alimentari sono aumentati dello 0,2% anno su anno, molto più lentamente del precedente 0,7%, a causa di aumenti più moderati del costo dell'abbigliamento, della sanità e dell'istruzione. Allo stesso tempo, i costi di trasporto sono diminuiti a un ritmo più ripido, con prezzi del petrolio più bassi che hanno compensato i costi più elevati delle utenze. I prezzi al consumo di base, deducendo i costi di cibo ed energia, sono aumentati dello 0,3% anno su anno, il minimo da marzo 2021. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,4%, il secondo mese di guadagno ma inferiore al consenso dello 0,5%.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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EURUSD SCALP LONG PRE SHORTRAGAZZI PER LA GIORNATA DI DOMANI HO VISTO UN OTTIMO SETUP SU EURODOLLARO . Abbiamo assistito ad una rottura strutturale a bassi tf che ha provocato la creazione del ultimo minimo ad m15 poi c e stato un bos che a mio avviso è stato creato per formare nuova liquidita interna nel range. Liquidita smart money e trend following ma anche di chi trada supporto e resistenza e trendline che aspetteranno il terzo tocco ... MI aspetto quindi una serie di stop io provero un pendente come da foto basso rischio per poi cercare uno short come trend principale nei prossimi giorni ...
LASCIA UN COMMENTO SE LA PENSI DIVERSAMENTE O SEI D ACCORDO
APRIAMO IL DIBATTITO ????
EU PICCOLO SCALP CONTRO TREND M15Analizzandi SENTIMENT ANALYS E STRUTTURA ATTUALE A M15 MI aspetto MOVIMENTI LONG DI CONTINUAZIONE anche perche che le mani forti siano long. Tuttavia TENTO UN PICCOLO SCALP con evidence M1 DOPO PRESA DI LIQUIDITA CHOCH E MUTAZIONE CON TP1 SUL asian LOW E TP2 SU ZONA GIALLA DI IMMISSIONE DOVE POI CERCHERO LONG DOPO AVER VISTO IL DATO DEGLI NFP
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Wall Street scende dopo i dati USAChiusura in perdita, per Wall Street ieri, in seguito alla pubblicazione dell’'ISM Manufacturing PMI, che ha mostrato che l'attività manifatturiera si è contratta per il quinto mese consecutivo, ad un ritmo leggermente più veloce del previsto. I listini sono stati sottoposti ad una forte pressione di vendita nel primo giorno di contrattazione di settembre, con le azioni tecnologiche in testa al calo.
Il Dow è sceso dell'1,51%, l'S&P 500 ha ceduto il 2,12% e il Nasdaq Composite è ha chiuso a -3,26%, il peggior calo percentuale dal sell-off del 5 agosto. Le azioni dei semiconduttori hanno guidato la discesa, con forti perdite da Nvidia (-9,5%), AMD (-7,8%), Broadcom (-6,2%), Micron Technology (-8%) e Intel (-8,8%).
Gli investitori ora attendono con interesse il rapporto mensile sull'occupazione di venerdì (NFP), ma anche i Jolts, che potrebbero influenzare l'approccio della Federal Reserve alla politica monetaria. Nelle contrattazioni estese, Nvidia ha perso ancora il 2,4% in seguito alla segnalazione di Bloomberg secondo cui il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti avrebbe inviato citazioni in giudizio alla società.
VALUTE
Sui cambi abbiamo assistito a tentativi di recupero del dollaro come asset rifugio, frustrati però dalla presenza di ordini di acquisto sui supporti chiave di EurUsd, Cable, che hanno tenuto rispettivamente 1.1030 e 1.3080. Sono scese maggiormente le oceaniche, dopo la pubblicazione del Pil australiano questa notte, con AudUsd a ridosso dei supporti chiave di 0.6660.
Discesa anche per il UsdJpy che non ha tenuto i guadagni delle ultime sessioni, ed è ritornato nei pressi del primo supporto rilevante di 145.00. Il mercato ha visto la ricomparsa del risk off con l’indice Vix sopra quota 20, il che potrebbe provare a ridare slancio alla divisa americana in un contesto di preoccupazioni verso la congiuntura Usa, sulla quale basta un dato negativo per generare timori di recessione.
ISM PMI
L'ISM Manufacturing PMI è salito a 47,2 nell'agosto 2024 dal minimo di novembre 2023 di 46,8 del mese precedente, mancando le aspettative di mercato di 47,5 e riflettendo la 21a contrazione mensile dell'attività manifatturiera statunitense negli ultimi 22 periodi. Il risultato ha esteso il debole slancio per la produzione, sottolineando l'impatto degli elevati tassi di interesse della Federal Reserve nel settore.
Gli intervistati hanno notato un nuovo calo nei livelli dei nuovi ordini (44,6 contro 47,4 a luglio), il terzo calo consecutivo. Di conseguenza, la produzione è scesa a un ritmo più rapido (44,8 contro 45,9). Nel frattempo, i livelli di occupazione sono scesi per il terzo mese consecutivo (46 contro 43,4), sebbene a un ritmo più lento.
Sul fronte dei prezzi, i costi sono aumentati a un ritmo più rapido (54 contro 52,9), ben al di sopra delle aspettative del mercato che prevedevano un rallentamento a 52,5, sfidando le speranze della Fed di disinflazione nell'economia.
WTI ANCORA IN CALO
I future sul petrolio greggio WTI sono scesi sotto i 71 dollari al barile, il livello più basso dall'inizio di gennaio, poiché le prospettive di indebolimento della domanda hanno amplificato l'impatto di un'offerta relativamente ampia. I nuovi dati dalla Cina hanno rinnovato le preoccupazioni sul fatto che la crescita economica di uno dei maggiori consumatori di petrolio al mondo difficilmente riprenderà quest'anno, con indicatori chiave della domanda interna delle fabbriche in calo più del previsto ad agosto.
Ciò ha avuto evidentemente un impatto negativo sugli utili dei principali produttori e raffinatori di petrolio cinesi che riflettono una domanda di carburante inferiore con Sinopec, PetroChina e CNOOC che hanno rilasciato dati deludenti, in linea con i precedenti.
Negli Stati Uniti, i dati dell'EIA hanno mostrato che il consumo di petrolio degli Stati Uniti a giugno è sceso al livello stagionale più basso dal 2020. Tra l’altro, l'OPEC ha segnalato che darà seguito ai precedenti segnali di maggiore produzione OPEC+ nel quarto trimestre, compensando la minore produzione in Libia.
PIL AUSTRALIA
L'economia australiana è cresciuta dello 0,2% su base trimestrale nel secondo trimestre del 2024, mantenendosi stabile nel terzo trimestre pur non raggiungendo le previsioni di mercato dello 0,3%. Si è trattato dell'undicesimo periodo di crescita trimestrale, ma è il ritmo più basso degli ultimi cinque trimestri, in gran parte sostenuto peraltro, da un ulteriore aumento della spesa pubblica a seguito dell'estensione dei benefici sociali.
Nel frattempo, la spesa delle famiglie, che rappresenta metà del PIL, è stata inferiore dopo essere aumentata nei due trimestri precedenti (-0,2% contro lo 0,6% nel primo trimestre), a causa della riduzione dei servizi di trasporto. Sul fronte commerciale, le esportazioni di beni e servizi sono aumentate dello 0,5%, ma le importazioni sono diminuite dello 0,2%.
Annualmente, il PIL è avanzato dell'1,0%, il livello più basso dal quarto trimestre del 2020. L'economia è cresciuta dell'1,5% nel 2023-24, il livello più debole dal 1991-92, escludendo la pandemia di COVID-19.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
L'Inversione a U: Un Ritorno ai Tassi BassiSe la Federal Reserve dovesse tagliare i tassi d'interesse nei prossimi mesi, ciò rappresenterebbe un'inversione significativa rispetto alla politica di tassi alti degli ultimi anni. Questo cambiamento, che sembrava improbabile fino a poco tempo fa, potrebbe avere effetti ampi e profondi su diversi settori. Il ritorno dei tassi bassi stimolerebbe nuovamente la domanda di asset più rischiosi, e con essa, il rischio di nuove bolle.
Le Bolle nei Principali Mercati
Mercato Azionario: I tassi bassi tendono a far aumentare i prezzi delle azioni, poiché gli investitori cercano maggiori rendimenti rispetto ai bassi interessi offerti dai titoli obbligazionari. Ciò può portare a una sopravvalutazione delle azioni, come già visto nel decennio precedente.
Criptovalute: Le criptovalute, che sono notoriamente volatili e sensibili alle condizioni di liquidità globale, potrebbero vedere una nuova ondata di capitali speculativi, con il potenziale di creare nuove bolle in questo settore.
Metalli Preziosi: I metalli preziosi, come l'oro e l'argento, potrebbero vedere un aumento della domanda come riserva di valore, ma anche qui, un eccesso di liquidità potrebbe spingere i prezzi a livelli insostenibili.
Uscita dal canale laterale rimandataCome ho detto nella precedente analisi ero in attesa di una rottura del largo canale laterale a grafico. Il prezzo si è avvicinato al limite superiore senza però riuscire a raggiungere i massimi ne tantomeno a rompere. Il primo taglio dei tassi della FED potrebbe essere il momento il cui riuscirà a superare tale livello.
EURUSD -Ichimoku-Quasi 100 fa il giornalista giapponese Goichi Hosoda idea il sistema Ichimoku Kinko Hyo, che gli permetteva, appunto, di “studiare l’equilibrio del grafico con uno sguardo”.
A parte capire subito se il mercato è al rialzo o al ribasso -rispetto al time frame utilizzato- vedendo se il prezzo è sopra o sotto la Kumo, la linea Kijun ci dice subito dove siamo rispetto ad un punto di equilibro -come la 1X1 di Gann, che aveva introdotto anche il tempo nell'equilibrio-.
Se questa linea è piatta, l'informazione ha una valenza maggiore.
Quando ciò che stiamo monitorando si allontana troppo dalla Kijun Sen, tornerà su quella linea per rimbalzarci sopra o accelerare nella stessa direzione da cui è arrivata.
Fiber sta facendo questo (se) arriverà ad 1,10 direttamente da dove è ora oppure passando prima per 1,11 -proiezioni, sempre, di Hosoda-questo lo vedremo.
Equity in congestioneWall Street, nella sessione di ieri, ha mantenuto un tono positivo, vicino ai massimi storici, anche se in assenza di volatilità e momentum rialzista. Le ragioni sono da ricercare nell’attesa che c’è sul mercato, per i risultati trimestrali del colosso dell’intelligenza artificiale, Nvidia, che presenterà i risultati oggi. Secondo gli analisti, potrebbero essere eclatanti, e qualcuno parla di una trimestrale da 2 miliardi di dollari di ricavi.
Ora, l'attenzione è rivolta ai prossimi report sulla crescita economica degli Stati Uniti, l'inflazione, la spesa personale e i posti di lavoro. Tra i singoli titoli, Paramount Global è scesa del 5% dopo la fine di una gara di acquisizione, Hershey è scesa a seguito di un declassamento da parte di Citigroup, mentre JD.com ha guadagnato quasi il 3% dopo aver annunciato un riacquisto di azioni da 5 miliardi di dollari.
VALUTE, TRADING RANGE PERSISTENTE
Il mercato dei cambi rimane in trading range e a nulla sono valse le notizie sul fronte macroeconomico relative alla fiducia dei consumatori in Usa e in Germania, i due unici e possibili market mover della seduta di ieri. EurUsd è rimasto in 30 pips così come il cable in 50, mentre il UsdJpy si è mosso tra 144.20 e 145.15.
Ancora debolissimi il UsdCad e il UsdChf, con il primo a 1.3445, con una discesa d 140 pips dopo il breakout di 1.3590. Target possibili a 1.3370 prima di un rimbalzo. UsdChf sui minimi di periodo con il test di 0.8430 , minimo di inizio agosto. Poche le speranze di vedere, almeno per il momento, una inversione del biglietto verde, che potrebbe al limite sviluppare qualche timida correzione che per ora però non si è vista.
USA, SALE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
L'Indice di fiducia dei consumatori, è salito a 103,3 ad agosto rispetto al 101,9 rivisto al rialzo di luglio, andando oltre il 100,9 stimato dal consenso. Inoltre, il dato sulle condizioni attuali del mercato del lavoro, è migliorato a 134,4 dal 133,1 del mese scorso, Luglio. Anche l'indice delle aspettative, calcolato sulle prospettive a breve termine delle imprese e del lavoro, è migliorato ad agosto, arrivando a 82,5.
E, poiché l'indice delle aspettative di luglio è stato rivisto al rialzo a 81,1, si tratta del secondo mese consecutivo in cui il dato ha superato la soglia di 80, che rappresenta il livello che divide area di recessione da quella di crescita. Scarsa la reazione del biglietto verde, che continua a rimanere tendenzialmente debole contro le valute concorrenti.
GERMANIA FIDUCIA DEI CONSUMATORI IN CALO
L'indicatore di fiducia dei consumatori tedeschi, è sceso a -22,0 in vista di settembre 2024 da un -18,6 rivisto nel periodo precedente, mancando le stime di mercato di -18,0. Si tratta del dato più basso dal mese di maggio, trascinato dai timori di un peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro, un aumento dell'insolvenza aziendale e un'economia debole. Le aspettative di reddito sono peggiorate bruscamente, raggiungendo il minimo in quasi due anni.
Inoltre, le prospettive economiche sono crollate e la propensione all'acquisto è ulteriormente diminuita. Allo stesso tempo, è aumentata la tendenza al risparmio. Un tasso di disoccupazione più elevato, un aumento dei fallimenti e i tagli di personale da parte delle aziende hanno causato sempre più preoccupazioni nelle famiglie, rendendo improbabile un'inversione di tendenza nel sentimento dei consumatori almeno nel breve periodo.
AUSTRALIA, SCENDE L’INFLAZIONE
L'indice mensile dei prezzi al consumo (CPI) in Australia è aumentato del 3,5% a luglio 2024, in calo rispetto al 3,8% di giugno ma leggermente al di sopra del consenso di mercato del 3,4%. Si tratta del numero più basso dal mese di marzo. A contribuire al calo, i prezzi delle case, fortemente diminuiti e dell’elettricità. Allo stesso tempo, l'inflazione è rimasta stabile per la salute e l'istruzione.
A vedere ancora aumenti dei prezzi, il settore alimentare, che ha raggiunto il massimo trimestrale del 3,8%, così come sono aumentati anche per alcol e tabacco. In leggera correzione, per ora, il dollaro australiano che dai massimi di 0.6814 è sceso a 0.6785.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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Strategie di swing trading, parte 2: inversioniNella prima parte abbiamo analizzato una strategia di continuazione del trend per lo swing trading. Passiamo ora a esaminare una strategia di inversione che si sofferma sui punti di svolta del mercato ricorrendo a un pattern di fakeout. Questo metodo sfrutta i breakout non riusciti, offrendo opportunità di trading sulle inversioni a livelli chiave di resistenza.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Panoramica della strategia
Obiettivo: individuare e fare trading sulle inversioni a livelli chiave di resistenza facendo leva sul pattern di fakeout.
Componenti chiave:
Individuare il livello chiave di resistenza: identifica un livello rilevante di resistenza che il prezzo ha fatto fatica a superare in passato. Potrebbe trattarsi di una linea orizzontale dai massimi precedenti o di una trendline che il prezzo non ha disatteso.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Pattern di fakeout: prova a localizzare un pattern di fakeout, che si verifica quando il prezzo rompe al di sopra del livello di resistenza per poi chiudere al di sotto di esso. Ciò può accadere sia all'interno della stessa candela che nella candela successiva. Il pattern indica che il breakout era falso e fa pensare a una possibile inversione.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Entrata e posizionamento dello stop:
Ai fini dell'entrata, si potrebbe prendere in considerazione il prezzo di chiusura della candela di fake-out e quindi aprire una posizione per sfruttare la potenziale inversione.
Sebbene esistano molti modi per piazzare uno stop-loss utilizzando il fake-out, uno di questi scenari prevede di piazzare un ordine di stop-loss al di sopra del massimo della candela di fake-out per proteggersi potenzialmente da movimenti di prezzo inaspettati.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Perché questa strategia è efficace
Il pattern fakeout è efficace perché tiene conto del fenomeno del breakout mancato. I trader che erano lunghi durante il fakeout sono spinti a chiudere le loro posizioni quando il prezzo inverte, fornendo un potenziale punto di ingresso per i trader. Se qualcuno entra nel mercato appena sotto la candela del fakeout, ha l'opportunità di allinearsi a questa inversione e di capitalizzare un potenziale movimento del prezzo verso il prossimo livello di supporto.
Limiti della strategia
Sebbene il pattern di fakeout possa essere efficace, è fondamentale avere consapevolezza dei suoi limiti. Non tutti i fakeout si traducono in rilevanti inversioni, ed è possibile che si verifichino falsi segnali. Inoltre, la strategia può avere meno efficacia nei mercati che esibiscono un trend evidente, nel quale i livelli di resistenza vengono costantemente oltrepassati. I trader devono anche prestare attenzione alle notizie e agli eventi di mercato in grado di innescare repentine oscillazioni di prezzo.
Conclusioni
Le strategie di inversione basate sui pattern di fakeout consentono di fare trading sui punti di svolta del mercato. Soffermandosi sui livelli di resistenza e sui segnali di fakeout, i trader possono entrare nelle operazioni con un piano ben definito e un livello di rischio prestabilito. Acquisire padronanza delle strategie di continuazione e di inversione consente ai trader di adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato, migliorando l’approccio generale all’attività di trading.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
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EURUSD: Sale ancora?Attenendomi agli strumenti che uso, il superamento -in 1W- dell'angolo 1X1 di Gann e la proiezione NT di Hosoda, mi suggeriscono un target a circa 1,1360.
Sempre con gli stessi strumenti, però, vedo che le proiezioni di Hosoda di 2 ABC-in 1D- mi danno come target 1,12110-1,12300, non lontane dal massimo appena realizzato.
La mia ipotesi è che Fiber arrivi in zona 1,1220 per poi stornare in area 1,1110-area che viene da conteggi inversi delle proiezioni di Hosoda-e poi vada verso 1,1360. Se ha forza potrebbbe arrivarci direttamente senza stornare.
EUR/USD potrebbe uscire dal lungo lateraleUltima area di resistenza prima di poter continuare a salire, Powel salvo imprevisti la Fed dovrebbe iniziare a tagliare i tassi, cosa sicuramente positiva per l'euro. La regressione lineare è passata in positivo, anche se nei movimenti laterali diventa poco affidabile, sicuramente è un fattore necessario per poterne uscire.
Quello che vorrei vedere per poter entrare long è una rottura, un retest dell'area in rosso e una ripartenza. Per ora resto alla porta e osservo, le occasioni non mancano e preferisco non anticipare.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 22.08.2024Mercati azionari in recupero, con bassa volatilità e pochi spunti tematici.
Oggi inizia l’annuale Simposio dei banchieri centrali a Jackson Hole.
Il Chairman della FED Jerome Powell parlerà domani.
Crescono le attese di tagli dei tassi d’interesse in Usa e UE.
Ieri, 21 agosto, le Borse europee hanno chiuso in recupero una seduta vissuta nell’attesa della pubblicazione, in serata, dei verbali dell’ultima riunione del Fomc (Federal Open market Committee) di luglio, e dei dati ricalcolati sulla “job creation” negli Usa tra aprile 2023 e marzo 2024, oggetto di una pesante revisione.
Parigi ha guadagnato +0,52%, Amsterdam +0,51%, Francoforte +0,53%, Londra +0,11%, Madrid +0,29% e Milano, la migliore, +0,72%. Discreti progressi anche per Wall Street: Dow Jones +0,14%, S&P500 +0,42%, Nasdaq +0,57%.
I verbali dell'ultima riunione della Federal Reserve, pubblicati alla vigilia, hanno confermato la convinzione che la Banca centrale Usa approverà il 1’ taglio dei tassi, dopo 4 anni di incrementi, già a settembre, sebbene non si leggano indicazioni dettagliate su tempi e misure della nuova fase espansiva di politica monetaria.
Dai verbali emerge peraltro che la "grande maggioranza" dei componenti del board del Fomc ritiene appropriato un taglio dei tassi a settembre e che un buon numero di essi, visti i progressi sull’inflazione, avrebbe visto favorevolmente un taglio a luglio, poi rimandato.
Come accennato, la creazione di nuovi posti di lavoro negli Usa tra aprile 2023 e marzo 2024 è stata più debole di quanto precedentemente stimato: lo US Bureau of Labor Statistics l’ha rivista al ribasso di -818 mila unità, pari a -0,5% del totale degli occupati non agricoli.
Questi dati potrebbero suggerire un mercato del lavoro Usa meno brillante delle attese e spingere la Fed ad accelerare il taglio di tassi.
I mercati, sul tema dei tassi, attendono con impazienza il discorso del Chairman della Fed Jerome Powell alla conferenza di Jackson Hole (Wyoming-Usa), domani, venerdì 23, nel tentativo di prevedere la tempistica della lungamente attesa svolta “dovish” della politica monetaria.
Il sentiment recente è generalmente incline ad immaginare tagli aggressivi e ciò sarebbe testimoniato dalla debolezza del Dollaro, che contro Euro è ai minimi dell'anno, attorno 1,115. Anche il recente rally (prezzi in ascesa e rendimenti in calo) dei Treasury incorpora attese di tagli aggressivi da settembre.
Sul fronte Europeo c’è attesa di nuovi tagli, dopo il primo. -0,25% di giugno, dei tassi ufficiali da parte della Banca centrale (ECB): ieri il Governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, ha detto di auspicarsi una riduzione del costo del denaro al prossimo direttivo a settembre.
Macro europea: i primi indici Pmi europei di agosto, che raccolgono i giudizi dei direttori agli acquisti delle aziende, rivelano un ulteriore peggioramento del comparto manifatturiero sia in Francia che in Germania, entrambi a 42,1 punti, largamente sotto la soglia 50 che delimita contrazione da espansione.
Nelle 2 maggiori economie europee resta in espansione, tra 51 e 52, il PMI dei servizi. Nel dato sintetico “PMI composito” dell’Eurozona, si registra una lieve ulteriore crescita al massimo da 3 mesi, a 51,2 punti, ma quello manifatturiero è ancora debole, a 45,6.
L'Unione Europea ha finalmente annunciato i dazi del 9%, molto meno del 20,8% inizialmente ipotizzato a luglio, e per 5 anni, sulle importazioni di veicoli “full electric” Made in Usa (principalmente Tesla): la decisione finale dovrà essere approvata dai Governi dei 27 Stati membri dell’UE entro fine ottobre.
Il prezzo del petrolio è stato ancora cedevole ieri, -1,1%, a causa dei dubbi sulla prospettiva della domanda cinese di greggio: stato pressochè ignorato il dato sulle scorte petrolifere Usa, calate oltre le attese, -4,6 milioni di barili, vs stime di -2,2. Il WTI (West Texas Intermediate) vale 72,1 US$/barile.
Oggi, 22 agosto, nel giorno dell'apertura del Simposio dei Banchieri centrali di Jackson Hole, le Borse europee chiudono la mattinata in lieve rialzo, mediamente +0,3% (ore 13.00 CET), col calendario macro Usa che prevede la pubblicazione dei dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione, oggetto di grande attenzione.
In Asia-Pacifico, a Tokyo il Nikkei ha recuperato +0,7% mentre le Borse cinesi sono ancora deboli, pur con qualche recupero, raro in tempi recenti, delle azioni bancarie e immobiliari/costruzioni.
In Giappone, ad agosto l'indice Pmi manifatturiero è salito a 49,5, da 49,1 di luglio, mentre il Pmi dei servizi è cresciuto a 54,0, da 53,7. Quello composito (media ponderata dei servizi e della manifattura), è salito a 53,0 da 52,5.
Lo Yen stamane tende ad indebolirsi, in attesa dell'audizione al Parlamento di venerdì 23 del Governatore della Bank of Japan, Kazuo Ueda: -0,2% a 161,8 contro Euro e -0,2% a 145,3 contro Dollaro Usa. L’Euro vale 1,114 Dollari, stabile e attorno ai massimi da 7 mesi.
L'oro consolida i progresi recenti, vicino al recente record di 2.550 Dollari/oncia.
Sul fonte dei titoli di Stato europei, è stabile il differenziale di rendimento tra il BTp decennale italiano ed il pari scadenza Bund tedesco a 139 bps, col rendimento del BTp benchmark in area 3,6%, invariato. (ore 13.00 CET)
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Il FOMC conferma il taglio del costo del denaroIeri sera sono state pubblicate le minute dell’’ultima riunione della Federal Reserve del mese di Luglio, che come sappiamo, aveva visto il mantenimento di tassi invariati al massimo degli ultimi 23 anni nella forbice 5,25%-5,50%, per l'ottava riunione consecutiva e in linea con le aspettative. Nello statement si legge che ci sono stati ulteriori progressi verso l'obiettivo di inflazione del 2%, sebbene sia rimasta ancora elevata.
L'attività economica ha continuato a espandersi, in certi settori, a un ritmo solido. Il mercato de lavoro si è raffreddato e il tasso di disoccupazione è aumentato, ma rimane comunque a livelli storicamente bassi. La banca centrale ritiene che i rischi per il raggiungimento degli di occupazione e inflazione continuino a muoversi verso un migliore equilibrio.
Tuttavia, la Fed non si aspetta che sarà opportuno ridurre i tassi finché non avrà acquisito maggiore fiducia nel fatto che l'inflazione si starà muovendo in modo sostenibile verso il 2%. Da allora ad oggi le cose non sono cambiate, nel senso che l’inflazione ha continuato a rallentare e ciò ha spinto i banchieri della Fed a dichiarare che il taglio dei tassi si è avvicinato. Settembre sarà quasi certamente quel momento.
AZIONARIO
Wall Street ha vissuto ieri una giornata interlocutoria, pur chiudendo leggermente positiva, dimostrando di aver perso momentum rispetto alle ultime 10 12 sessioni di rialzo. L'S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso in leggero rialzo mentre il Dow Jones è scivolato, specie dopo la pubblicazione del Bureau of Labor Statistics (BLS) che ha rivisto i dati sul numero dei lavoratori, in calo di 818.000 per i 12 mesi fino a marzo 2024, circa 68.000 in meno ogni mese. secondo la revisione preliminare.
All'inizio di agosto, il BLS aveva riferito che l'economia statunitense aveva aggiunto 114.000 posti di lavoro a luglio 2024, ben al di sotto di 179.000 rivisti al ribasso a giugno e delle previsioni di 175.000. La perdita di slancio di Wall Street, che potrebbe iniziare qualche correzione ribassista, avrebbe dovuto far correggere, per correlazione, il dollaro, in un pull back che parrebbe dovuto, ma in realtà, almeno fino ad oggi, la divisa americana ha continuato a scivolare contro le principali valute concorrenti.
VALUTE
Sui cambi, quindi, dicevamo, il biglietto verde ha proseguito nel suo ribasso, che pare strutturale, con l’EurUsd che attacca 1.1160 con possibilità ancora, al netto di correzioni sempre possibili, di proseguire per i target di medio termine posti in area di 1.1280 90, cos’ come il Cable che, potrebbe salire agli obiettivi di 1.3150. Anche il UsdJpy ha ripreso la sua discesa e anche se è lontano dal minimo precedente del 5 agosto a 141.66, sembra ben indirizzato e nella configurazione sell on rallies.
Corregge invece l’EurChf che si allontana dalla condizione di risk on attraverso acquisti di franchi specie contro dollaro, cosicchè il cross è tornato sotto quota 0.9500 stabilizzandosi a 0.9480 90 area. La tendenza di fondo è ancora ribassista, al netto delle preoccupazione e degli interventi della Snb per indebolire la valuta elvetica. Interessante il UsdCad che si trova sul supporto di medio termine a 1.3580. la cui rottura aprirebbe la strada, presumibilmente, a ribassi più consistenti e obiettivi di medio termine in area 1.3100.
TASSI SUI MUTUI IN DISCESA NEGLI USA
Il tasso di interesse medio contrattuale per mutui a tasso fisso a 30 anni, rispetto al livello di prestito medio intorno ai 766.550 Usd, è sceso al 6,50% nella settimana conclusasi il 16 agosto 2024, un nuovo minimo dalla prima settimana di maggio 2023, come hanno mostrato i dati della Mortgage Bankers Association.
Il tasso fisso a 30 anni è sceso di 32 punti base nelle ultime quattro settimane ed è inferiore di 81 punti base rispetto a un anno fa. Altra ragione per prevedere, molto probabilmente, una riduzione del costo del denaro da parte della Fed, nel prossimo mese di settembre. Come sappiamo, il mercato immobiliare Usa è stato spesso la chiave per comprendere l’andamento delle politiche monetarie.
PMI GIAPPONE
L'indice PMI manifatturiero giapponese è aumentato a 49,5 ad agosto 2024 da un minimo di quattro mesi di 49,1 pubblicato a luglio, inferiore però rispetto alle previsioni di mercato di 49,8. Si tratta del secondo mese consecutivo di contrazione dell'attività industriale, e rappresenta il sesto mese consecutivo di declino nel settore manifatturiero, a causa del calo dei nuovi ordinativi e domanda estere in calo a un ritmo anche superiore.
Va ricordato altresì che i prezzi di vendita sono aumentati più rapidamente, nonostante l'allentamento rispetto a luglio, poiché i prezzi degli input sono saliti al ritmo più rapido da aprile 2023. Jpy sempre in recupero sul dollaro anche se sembra aver perso momentum, per via di un delta tasso ancora troppo alto e a sfavore della moneta nipponica.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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