NEWSLETTER#111: USD e JPYUSD
I dati sulla produzione manifatturiera e industriale statunitense di dicembre hanno battuto le aspettative e, con le revisioni al rialzo di novembre e i sondaggi anticipati che indicano miglioramenti in corso, potrebbero finalmente esserci segnali di una svolta nel settore.
La minaccia di dazi del presidente Trump dovrebbe contribuire a rendere la produzione statunitense più competitiva sul mercato interno.
JPY
Lo yen giapponese, nonostante la debolezza della sessione odierna, ha comandato la settimana a rialzo.
Attualmente il mercato sconta una probabilità del 90% che la Bank Of Japan interverrà sul mercato forex con un'immissione di liquidità in tempi brevi.
Buon trading a tutti
Idee di trading
EURUSD, fast trade con Fibonacci Chart di Capital.Com
L'ultimo pivot importante di medio termine è rappresentato dal livello 1,128 che corrispondente al 61,8% di ritracciamento di Fibonacci dell’enorme movimento ribassista generatosi dal gennaio del 2021.
In quella occasione i prezzi sono venuti a contatto con l'importantissima trendline di lungo periodo in area 1,24 venendo respinti indietro fin sotto la parità a 0,95.
I momenti, non molto frequenti, in cui i prezzi vengono a contatto con aree molto importanti e sensibili di lungo periodo sono sempre occasioni per fare scelte strategiche.
Per chi opera nel mercato potendosi permettere un’ottica di lungo termine, tipicamente istituzionali e operatori in cerca di ottimizzazione valutaria del proprio business, questi momenti sono molto importanti perché permettono di prendere un posizionamento per ottenere dei benefici statisticamente molto probabili e duraturi.
Infatti, questi operatori scevri dalle preoccupazioni che assillano gli speculatori e gli scalpers possono anche prendersi il lusso di non azzeccare esattamente un pivot point ma hanno la certezza di incrementare l'esposizione in un'area distante abbastanza da un livello che potremmo definire semplicisticamente di fair value.
Il caso proposto nel grafico ne è un perfetto esempio con i prezzi a livelli elevati in assoluto, in funzione delle ragioni di scambio tra le due aree economiche, e il contemporaneo contatto con l'autorevole trendline ribassista
Il movimento di ritracciamento di cui sopra a sua volta ad oggi risulta rintracciato di uno stesso 61.8%. Il livello coincide con un supporto di medio termine anche se non robustissimo.
Siamo su un grafico settimanale, siamo al martedì ed è ancora presto per parlare di quale forma potrà assumere in chiusura la candela attuale.
Tuttavia, è utile monitorarne le evoluzioni per capire se il supporto reggerà perché un indizio di ciò potrebbe giungere proprio dalla forma di questa candela con i volumi associati.
Una reazione convinta da questi livelli, con volumi, non può che consegnarci il prossimo venerdì quantomeno un hummer.
Nell'attesa di questi scenari da massimi sistemi, si potrebbe provare a cogliere un tentativo di rimbalzo sul supporto cavalcando la breve gittata dell’hammer di ieri con obiettivo l’approdo sulla trendline ribassista di breve termine.
I livelli operativi in grafico.
Attesa per il dato sull'inflazioneOggi alle 14,30 ci sarà il dato sull'inflazione; il mercato ha paura dei tassi e quindi sarà molto sensibile al dato odierno...come dicevo nel fine settimana siamo in un momento decisivo, infatti Euro/Dollaro non ha preso posizione sull'eventuale dato; se il dato dovesse essere inferiore alle attese probabilmente insieme ai mercati che salgono avremo anche un euro che continua il suo rimbalzo nei confronti del dollaro, al contrario con un inflazione che aumenta vedremo un ulteriore discesa di euro/dollaro (cioè maggiore forza del dollaro).
Io personalmente non prenderò posizione prima dei dati.
EURODOLLARO: IPOTESI!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
IN ATTESA DELL'INFLAZIONE...I prezzi alla produzione USA a dicembre sono saliti al 3,3% su base annuale, dal 3% precedente.
Il rimbalzo è stato meno marcato rispetto le aspettative degli economisti.
Aumenta anche la fiducia delle piccole imprese USA.
"I proprietari di piccole imprese si sentono più sicuri e fiduciosi riguardo all'agenda economica della nuova amministrazione.
Le aspettative di crescita economica, minore inflazione e condizioni economiche positive sono aumentate in previsione di politiche e legislazioni pro-business nel nuovo anno"
Domani pomeriggio alle 14:30 verranno pubblicati i dati inflazionistici USA.
Gli economisti si aspettano un aumento della componente annuale al 2,9%, dal 2,7% precedente.
Domani oltre i dati USA verranno pubblicati, alle 08:00, anche i dati inflazionistici UK.
REPORT EIA:
"Questa edizione del nostro Short-Term Energy Outlook (STEO) è la prima a includere le previsioni per il 2026. Le ipotesi macroeconomiche sono un fattore chiave nelle previsioni.
La nostra previsione ipotizza che il PIL degli Stati Uniti crescerà del 2% sia nel 2025 che nel 2026.
Prevediamo pressioni al ribasso sui prezzi del petrolio per gran parte dei prossimi due anni, poiché prevediamo che la produzione globale di petrolio crescerà più della domanda globale di petrolio.
Dopo quasi due decenni di cambiamenti relativamente modesti, il consumo di elettricità è cresciuto del 2% negli Stati Uniti nel 2024 e prevediamo che continuerà a crescere a questo ritmo nel 2025 e nel 2026".
Buon trading tutti
Momento decisivo per Euro/DollaroBuonasera, come anticipo nel titolo forse siamo arrivati ad un momento decisivo per Euro/Dollaro.
Devo ammettere che il recupero dell'euro sul dollaro di inizio settimana è andato oltre le mie aspettative, però alla fine il movimento effettuato è stato quello ipotizzato, ed ora siamo sul supporto già testato scorsa settimana.
Facciamo un pò di chiarezza e resoconto prima, poi dirò alla fine il mio pensiero; allora area 1,025 a livello volumetrico è un area sicuramente importante, anche se l'ultima volta che era stata testata è risultata essere più un target short che una vera e propria area di acquisto di massa, tuttavia questa volta ci siamo arrivati in chiusura di settimana, con una chiusura molto vicina ai minimi e dopo un dato importante come i NFP, tutto questo mi porta a non essere troppo ottimista per un recupero dell'Euro nei prossimi giorni.
In aggiunta, come si può vedere nella dashboard di forza tra valute in basso a sinistra, l'Euro risulta tra le valute più deboli mentre il Dollaro mostra decisamente i muscoli.
Nella prossima settimana attenzione ai dati sull'inflazione americana di Mercoledì, semmai fossero più alti delle aspettative potrebbero dare lo scossone decisivo e rendere decisamente più arduo il compito del governatore della FED di un taglio dei tassi.
Rimango della mia idea che allo stato attuale delle cose resta più probabile un approdo verso la parità dei due cambi piuttosto che di un sostanzioso recupero dell'Euro nei confronti del Dollaro, alla luce sia dello scenario tecnico/volumetrico, sia macroeconomico.
Piccolo update, da prossima settimana cambierò il modo in cui faccio analisi qua su Tradingview, cercherò di ridurre le analisi di fine settimana per privilegiare un'analisi più puntuale e tempestiva durante la settimana; L'obiettivo è fornire aggiornamenti più frequenti e reattivi, in modo da cogliere al volo le opportunità di mercato e adattarci rapidamente agli eventi in corso.
Se apprezzate e trovate utili le mie analisi, seguitemi per ulteriori approfondimenti.
EURUSD - Euro al test di 1.0340. Se dovesse fallire...Buon ultimo dell'anno a tutti. Bentornati sul mio canale con un aggiornamento sul cross EUR/USD.
Qualora il contenuto di questa analisi fosse di vostro interesse vi inviterei a iscrivervi al canale, azione totalmente gratuita per voi, ma che mi permetterebbe di far crescere in maniera rilevante la community che mi segue, continuando a darmi una forte motivazione ad andare avanti nella creazione di questi contenuti gratuiti, e spero educativi.
Venendo al cross in analisi: attenzione al livello 1.04: una rottura con volumi di questo importantissimo livello di supporto aprirebbe le porte, come anticipato anche in una video analisi precedente, al livello 1.02, che corrisponde al livello 61.8% di fibonacci relativo al ritracciamento dell gamba rialzista partita nel Settembre 2022 e ultimatasi nel Luglio 2023.
Oltre a essere un forte livello di supporto dato da Fibonacci, 1.02 rappresenta anche il target tecnico relativo alla rottura al ribasso del cuneo ascendente con implicazione ribassista che vedete in bianco.
Personalmente, al netto di qualche leggero recupero che potrebbe verificarsi nelle prossime sedute e che potrebbe magari far felici - temporaneamente - dei trader intraday o comunque di breve termine, mi aspetto un sostanziale indebolimento ulteriore dell'Euro almeno fino a 1.02 agli inizi del nuovo anno.
In bocca al lupo a tutti
Analisi tecnica EURUSD multi timeframe: profondo rosso.MONTHLY CHART
Profondo Rosso.
Continua il trend ribassista con gennaio che per ora segna un -1,05%, proseguendo il trend che va avanti da ottobre scorso che fino a dicembre ha portato l'euro a perdere sul dollaro quasi il 7%. La candela di gennaio, con l'ultima chiusura settimanale si è portata sotto i minimi del 2017 e sembrerebbe non avere troppi ostacoli verso i minimi storici del 2022, quando si era arrivati a 0,96. Le medie mobili semplici ed esponenziali unitamente all'indicatore Ichimoku ci delineano un quadro di trend neutrale ribassista su questo grafico, con il prezzo ben al di sotto delle medie, seppur non troppo ripide al ribasso e una kumo che mostra la Senkou Span A orizzontale nonostante il prezzo sia abbondantemente distante da quest'ultima e al di sotto della Kijun Sen anche se la stessa è al rialzo e attualmente sta incrociando la Tenkan Sen. Il fatto che la Chinkou Span sia al di sotto del prezzo non mostrerebbe alcun margine di possibilità al rialzo per l'euro che rimane molto debole e con gli indicatori RSI e Stocastico che hanno ancora margine di discesa. Piccola correzione dell'andamento ribassista potrebbe essere auspicabile, salvo i dati macro in uscita in questa settimana, visto che il prezzo si trova al livello 0,68 di Fibonacci.
WEEKLY CHART
Profondo Rosso.
Si conferma la visione ribassista del grafico mensile con la sesta settimana consecutiva che si chiude in rosso registrando nuovi minimi biennali. Il prezzo si trova ampiamente al di sotto delle medie mobili anche se quelle più brevi sono pressoché orizzontali. Il prezzo si trova ampiamente distante dalla Tenkan Sen e la Kumo ha iniziato ad assumere un andamento ribassista con la Chikou Span che si dirige verso sud senza alcun ostacolo dinanzi. I volumi di scambi sono stati registrati in crescita per la terza settimana di fila anche segli indicatori RSI e Stocastico si trovano in zona di auspicabile ritracciamento.
DAILY CHART
Profondo Rosso.
Il prezzo continua il suo trend verso il basso, seppur vicino ad un livello sensibile di scambio a 1,02. La debolezza si enfatizza ancor più man mano che ci si avvicina a time frames più piccoli, infatti il prezzo rimane staccato da tutto, con le medie mobili ribassiste, così come la Kumo e e la Chikou Span. Possibili punti nevralgici per strategie di following potrebbero essere i contatti con la Kijun Sen, considerato che il prezzo, da novembre scorso, la sta usando come resistenza dinamica.
Trade Analysis - EU long post NFPAnalisi e contestualizzazione del trade Long preso su euro-dollaro subito dopo il rilascio dei dati degli NFP.
Come da analisi precedente, mi aspettavo un'espansione short durante il rilascio dei dati degli NFP, per andare a prendere il target della struttura weekly, ovvero il PSW (Previus swing low weekly) all'interno di un FVG mensile, situato a 1.0222.
Struttura mensile:
Struttura settimanale:
Entry è stata fatta aggressivamente dopo la presa ed il rifiuto del target settimanale, verso le 14:34, cercando di prendere un movimento di reazione (data l'importanza della liquidità presente in questa zona di prezzo), che andasse a correggere almeno il 50% della struttura di espansione data dagli NFP.
Entry su 1m:
Struttura a 5m:
Il take profit è stato preso manualmente al raggiungimento del livello di 0.618 di fibo impostato dal massimo dell'espansione, livello in confluenza con la chiusura della struttura precedente (minimo di mercoledì 8 situato a 1.02726).
EURUSD - Parità?Nelle idee precedenti si era ipotizzata area 1,03 come obiettivo di un ciclo partito da Giugno 2021. Per il momento il prezzo, in W1, è stato rifiutato dalla proiezione NT di Hosoda-appunto in area 1,03 -proiezione che come detto altre volte o ferma il prezzo o ne accelera il movimento verso la direzione dalla quale questo proviene. Inoltre il prezzo ha rimbalzato, sempre in W1, sopra un angolo di Gann. La discesa è finita? Ipotizzo (certezze non cene sono) di si e ho chiuso le posizioni short monitorando l'evoluzione del prezzo.
Andando a guardare Time Frame operativi, osservo che in H4 le ultime candele sono tutte all'interno di quella del 2 Gennaio iniziata alle 15. Questo non ci da informazioni interessanti e ci dice ,soprattuto, che non si è ancora formato un minimo -occorrono 3 candele opportunamente disposte-. Quello che si nota è che siamo in prossimità di un Angolo 1x1 -discendente- di Gann che potrebbe fermare la salita o accelerarla almeno fino alla proiezione NT in area 1,038.
NFP Analisi pre-rilascio datoLocalmente eurodollaro si trova in una lateralizzazione iniziata da metà sessione di mercoledì fino alla price action attuale, lateralizzazione per una continuazione short come da interessa macro dell'asset.
Il mercato attualmente è in fase di attesa del rilascio dei dati degli NFP, che saranno questo pomeriggio alle 14:30.
Alla situazione attuale, sarebbe interessante vedere un'espansione short proprio grazie al rilascio dei dati degli NFP, con target alla presa del minimo settimanale a 1.0223.
È però improbabile, vista la price action locale attuale, vedere un'espansione diretta:
- Se il mercato dovesse rimanere in questa lateralizzazione prima del rilascio della news, allora sarebbe interessante vedere un movimento manipolativo a rialzo, movimento che vada a prendere la liquidità presente a rialzo, ribilanciare l'FVG 1D e 4h (1.0321 in su) per poi invertire e puntare ai minimi della struttura.
- Se invece il mercato dovesse trovare la forza di deviare da questo range a rialzo prima del rilascio dei dati, mi aspetto che la news possa essere direzionale a ribasso senza manipolazioni.
Qualsiasi tipo di movimento opposto all'analisi attuale andrebbe a modificare la visione di medio termine, e quindi ad invalidare l'analisi.
RECAP FOREX 2024Il Rally del Dollaro nel 2024 e la Debolezza dello Yen: Cosa è successo sui Mercati Forex
Il 2024 è stato un anno particolarmente movimentato per i mercati valutari, con il dollaro statunitense che ha dominato come la valuta più performante (+7.59%) e lo yen giapponese che si è posizionato come la valuta più debole (-12.85%).
Il Dollaro Statunitense:
Uno dei principali fattori che ha sostenuto il dollaro nel 2024 è stata la politica monetaria restrittiva della Federal Reserve.
Nonostante le aspettative di un rallentamento dei rialzi dei tassi d'interesse, la Fed ha mantenuto un atteggiamento aggressivo per combattere l'inflazione.
I tassi d'interesse negli Stati Uniti hanno continuato a essere tra i più alti tra le economie sviluppate, attirando flussi di capitali verso il dollaro.
Gli investitori globali, in cerca di rendimenti più alti, hanno preferito detenere dollari per beneficiare dei differenziali dei tassi d'interesse.
Questo fenomeno, noto come carry trade, ha ulteriormente rafforzato la valuta statunitense.
Nel grafico precedente è evidenziato il movimento dei rendimenti decennali USA, ai massimi dal 2007.
Mentre altre economie avanzate hanno mostrato segni di rallentamento, l'economia statunitense ha continuato a crescere a un ritmo solido.
I dati sull'occupazione, i consumi e la produzione industriale hanno superato le aspettative per gran parte del 2024, contribuendo a rafforzare la fiducia degli investitori nel dollaro.
Inoltre, le tensioni geopolitiche e la volatilità nei mercati emergenti hanno spinto gli investitori a cercare rifugio in asset denominati in dollari, considerati un porto sicuro in tempi di incertezza.
Euro e Sterlina:
La forza del dollaro è stata amplificata dalla debolezza delle altre principali valute, in particolare, l'euro (-6.82%) e la sterlina (-1.39%).
Nel 2024, l'euro ha mostrato una debolezza anche contro la sterlina britannica, con il tasso di cambio EUR/GBP in calo del 4,63% nel corso dell'anno.
Questo indebolimento è attribuibile a una crescita economica più lenta nell'Eurozona, con un PIL previsto in aumento dello 0,7% nel 2024 e dell'1,3% nel 2025.
Inoltre, l'inflazione nell'area dell'euro è scesa dal 5,4% nel 2023 al 2,5% nel 2024, avvicinandosi all'obiettivo del 2% della BCE.
Al contrario, l'economia del Regno Unito ha mostrato segnali di ripresa, con una crescita dello 0,7% nel primo trimestre e dello 0,6% nel secondo trimestre del 2024, superando le previsioni della Banca d'Inghilterra.
Questa divergenza economica ha rafforzato la sterlina, che ha guadagnato circa il 4,5% sull'euro nel 2024, raggiungendo livelli di cambio vicini a quelli precedenti al referendum sulla Brexit del 2016.
Inoltre, la Banca d'Inghilterra ha mantenuto i tassi di interesse stabili al 4,75%, mentre la BCE ha adottato politiche più accomodanti, contribuendo ulteriormente al rafforzamento della sterlina rispetto all'euro.
AUD, CAD E NZD
Le valute legate alle materie prime, come il dollaro canadese (-7.53%), il dollaro australiano (-7.86%) e il dollaro neozelandese (-9.68%), sono state penalizzate dal calo dei prezzi delle materie prime e dal rallentamento della domanda globale, in particolare dalla Cina.
La Cina, essendo uno dei maggiori consumatori mondiali di materie prime, ha un ruolo cruciale nel determinare i prezzi globali.
Il rallentamento della sua economia ha contribuito alla diminuzione della domanda di materie prime, esercitando ulteriore pressione al ribasso sui prezzi e, di conseguenza, sulle valute dei paesi esportatori.
Buon trading a tutti
EURUSD Short IntradayLa mia visione mid term di EU è short, per cui oggi stavo cercando uno short, oggi vedo che in apertura di sessione americana il prezzo sale fino a prendere un livello di liquidità, che cadeva per altro in una zona di supply, successivamente con la rottura a ribasso arriva il mio segnale per lo short, come da screenshot.
NEWSLETTER#109: THE KING DOLLARIl dollaro comanda ancora una volta l'intera sessione giornaliera.
Nel primo pomeriggio sono stati pubblicati i dati ADP, in attesa dei dati NFP di venerdì.
"Nell'ultimo mese del 2024 il mercato del lavoro è passato a un ritmo di crescita più modesto, con un rallentamento sia delle assunzioni che degli aumenti salariali. L'assistenza sanitaria si è distinta nella seconda metà dell'anno, creando più posti di lavoro di qualsiasi altro settore" .
Le azioni americane sono ancora sotto pressione.
Il sentiment di mercoledì è stato smorzato dopo che il presidente eletto Donald Trump sta valutando la possibilità di dichiarare un'emergenza economica nazionale per far passare nuovi dazi.
Trump ha spesso imposto tasse sulle importazioni durante la campagna elettorale, chiedendo a volte tasse del 60% o più sui prodotti cinesi.
Settimane dopo la sua vittoria, il repubblicano ha promesso di aumentare le tariffe sulle importazioni cinesi del 10% e di imporre il 25% di tasse sui prodotti provenienti dal Canada o dal Messico.
Buon trading a tutti
Il dollaro americano può rimanere forte a lungo?Il dollaro americano può rimanere forte a lungo?
Il detto “Anno nuovo, vita nuova” non sembra proprio adattarsi al dollaro americano, che ha iniziato il 2025 con la stessa forza e lo stesso piglio spavaldo che lo hanno caratterizzato nell'ultimo trimestre del 2024.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Negli ultimi mesi, abbiamo assistito a un movimento praticamente ininterrotto: il cambio EUR/USD è sceso da circa 1,12 a fine settembre fino a lambire 1,02 il 2 e 3 gennaio, mentre il Dollar Index è salito da 100 a 109 nello stesso periodo.
I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
Forza nel Breve Termine
Le motivazioni più convincenti di questa performance vanno ricercate nel campo economico. La forza del dollaro è iniziata a manifestarsi (non a caso) con le prime voci di una possibile vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali dello scorso autunno. L’idea che il nuovo presidente potesse implementare anche solo una parte del programma elettorale protezionista ha costretto il mercato ad adeguare le aspettative di inflazione a breve termine.
La Federal Reserve ha tenuto conto di questo contesto, apportando un significativo cambiamento di retorica nel comunicato successivo. Nell’ultima riunione di dicembre, la Fed ha rivisto il target di inflazione generale per la fine del 2025 al 2,5% , rispetto al 2% della stima precedente di settembre. Come insegna il manuale di macroeconomia, l'inflazione si combatte con alti tassi di interesse.
Mercato del Lavoro
La forza del dollaro è anche soggetta dalla solidità del mercato del lavoro. Ad esempio, i dati JOLTS relativi alle posizioni di lavoro aperte a novembre mostrano un mercato robusto: 8,098 milioni di posizioni, superiori alle previsioni di 7,7 milioni e al dato di ottobre di 7,839 milioni . In un contesto di basse aspettative di disoccupazione e consumatori con robusta capacità di spesa, le pressioni inflazionistiche restano elevate.
I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
Rendimenti e Curve dei Tassi
La relazione tra inflazione e tassi di interesse è chiara: inflazione elevata richiede tassi più alti, che a loro volta producono rendimenti obbligazionari più elevati, specialmente per scadenze più lunghe.
Coloro che sono disponibili a prestare denaro sottoscrivendo obbligazioni chiedono (soprattutto per le scadenze più lontane) un rendimento maggiore per contrastare la perdita di valore reale del rendimento offertogli. Ed in definitiva è proprio questo concetto che guida la forma e le pendenze delle curve dei rendimenti per scadenza di ogni singolo paese, un rendimento reale positivo, al netto dell’inflazione attesa, attrae capitali, rafforzando ulteriormente la valuta. Questa forza che si manifesta con tanto più vigore quanto più alte sono le incertezze economiche e geopolitiche .
Anche la debolezza dell’euro ha contribuito alla recente discesa del cambio EUR/USD . La BCE , alle prese con un contesto economico fragile, mantiene aspettative d’inflazione in linea con il target del 2% , preferendo una normalizzazione graduale della politica monetaria.
Valuta di Riserva Globale
Il dollaro americano si conferma come l’unica vera valuta di riserva globale, beneficiando di un costante flusso di capitali in periodi di incertezza economica e geopolitica.
La Fed e la BCE perseguono obiettivi legati al tasso di interesse neutrale, quel livello capace di governare una crescita economica non inflazionistica. Tuttavia, questo tasso neutrale è destinato a essere più elevato rispetto al passato, un riflesso delle pressioni inflazionistiche strutturali ereditate dal COVID-19 e dalla guerra Russia-Ucraina .
Le ultime indicazioni del FOMC di dicembre indicano che il tasso neutrale atteso per l'area dollaro è pari al 3% in aumento rispetto al 2,9% indicato a settembre, Questo livello è ritenuto più alto di quello atteso per l'area euro per cui, anche nel medio termine, in modo latente sarà presente una spinta gentile a beneficio del dollaro e a scapito dell'euro.
Probabili Elementi di Debolezza nel Medio Termine
Nonostante la forza attuale, esistono forze che nel medio termine potrebbero comprimere il valore del dollaro.
Deficit di Bilancio
Uno dei punti critici per l’economia americana è rappresentato dal deficit di bilancio, cresciuto notevolmente dalla crisi del 2008 . Attualmente, servono circa cinque punti percentuali del PIL solo per ripagare gli interessi sul debito pubblico. Questo elemento limita la sostenibilità di rendimenti elevati a lungo termine.
Tradotto significa che i tassi non possono restare alti troppo a lungo contribuendo ha mitigare La forza del dollaro.
Normalizzazione della Politica Monetaria
Il processo di normalizzazione monetaria intrapreso dalla Fed prevede, secondo le ultime proiezioni del FOMC , solo due tagli di 25 punti base nel corso del 2025 , o forse soltanto uno. Ciò limiterebbe il potenziale di ulteriori rialzi del dollaro.
Asimmetria delle Aspettative
l’Attuale cambio EUR/USD per esempio su un livello di 1,03 , e il livello 108 del dollar index , rappresentano secondo Bank of America il floor che sconta queste prospettive.
I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
In questo grafico, ad esempio, emerge chiaramente la correlazione tra le mutate aspettative di inflazione di medio termine e il rafforzamento del dollaro. Le prospettive di inflazione rappresentano una delle forze più potenti in grado di influenzare le valute e i tassi d'interesse di ogni paese. Considerando la rivalutazione di circa 8 punti percentuali del dollaro da ottobre scorso a oggi, è plausibile che il posizionamento degli operatori risulti leggermente sbilanciato o eccessivo. Tale situazione potrebbe favorire un movimento avverso nel caso in cui, nelle prossime settimane o mesi, i dati macroeconomici non evidenziassero sorprese significative o addirittura segnalassero un'attenuazione delle forze che finora hanno sostenuto la valuta americana. L'asimmetria risiede nel diverso grado di rischio associato a un movimento valutario in una direzione piuttosto che nell'altra.
In definitiva, eventuali dati macroeconomici più favorevoli sul fronte inflazione, o un allentamento delle tensioni commerciali da parte della nuova amministrazione, potrebbero innescare una riconsiderazione del posizionamento, dando luogo a un movimento correttivo sia sul cambio euro-dollaro che sul Dollar Index . Un tale movimento potrebbe risultare proporzionalmente più violento rispetto a un ulteriore rafforzamento del dollaro.
Questo concetto si riscontra anche nell'analisi tecnica dei grafici.
I Risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
Ad esempio, sul time frame giornaliero del cambio EUR/USD , pur non evidenziando eccessi tipici di movimenti così marcati, si osserva una figura tecnica interessante nell'oscillatore di forza relativa. Quest'ultimo, pur senza segnali di ipervenduto estremi, mostra una compressione della volatilità che accompagna il calo del cambio. L'uscita da questa fase di compressione è spesso associata a un aumento della volatilità dello strumento. Tuttavia, la direzione del movimento resta incerta: non si può escludere un ulteriore indebolimento dell'euro.
Attualità dei NFP
Un ruolo cruciale è svolto dai dati sui Non-Farm Payrolls ( NFP ), in uscita il 10 gennaio. Le attese di consenso indicano circa 154.000 nuovi occupati, in calo rispetto ai 227.000 della rilevazione precedente. Un dato negativo potrebbe indebolire il dollaro. Dati migliori del previsto potrebbero invece sostenere ulteriormente il dollaro, portando con sé però potenziali aumenti per i beni e servizi dei consumatori, alimentando ulteriormente le spinte inflazionistiche, ulteriore fattore che potrebbe sostenere l’ascesa del dollaro .
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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EURUSD: Segnali Short su tendenzaBuongiorno a tutti trader e investitori,
colgo l'occasione innanzitutto per augurare a tutti un felice e proficuo anno nuovo 😁
Oggi condivido la mia prima analisi dell'anno mostrandovi un chiaro segnale/trigger dato dal mio indicatore LuBot.
Osservando velocemente il grafico weekly vedo che ci troviamo al momento sull'onda del secondo swing negativo e LuBot mi segnala una struttura e tendenza ribassista.
Considerando il grafico Daily in questo caso come grafico operativo vediamo che il 13 novembre compare da LuBot il segnale di conferma di tendenza ribassista, le candele si colorano in rosso e tutte le restanti parti di LuBot sono tutte in rosso, quindi la tendenza è chiaramente ribassista.
Infine abbiamo dei segnali Short che ci danno l'input di ingresso. In questo caso abbiamo un trigger di price action "inside bar" accompagnato dal segnale di swing essendo il terzo swing a favore della struttura di breve.
Divido il trade in più parti mettendo il rischio più vicino subito sopra gli ultimi massimi e un target momentaneo in area 0,9970. Il tutto andrà poi gestito in base ai prossimi movimenti.
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