USDJPY – Leggera Crescita in Attesa dei Dati sulla DisoccupazionLa coppia USDJPY mantiene un leggero slancio rialzista, come una "candela ancora accesa", con l’area di supporto a 149.705 che funge da punto di rimbalzo chiave. Il prezzo è rimbalzato più volte da questa zona, formando una serie di minimi crescenti, mentre le medie mobili EMA34 ed EMA89 continuano a “guidare” il movimento verso l’alto.
Il trend resta rialzista, ma il grafico mostra un avvicinamento alla linea di resistenza dinamica — area che in passato ha respinto due tentativi di rottura. Se si verifica una leggera correzione verso 149.7 e la zona tiene, un rapido rimbalzo verso 151.496 è lo scenario più probabile.
Stasera i dati sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli USA saranno la “chiave di direzione”. Se il dato sarà inferiore alle previsioni, il dollaro USA riceverà un impulso — favorendo la crescita di USDJPY. Al contrario, se la disoccupazione aumenterà, lo yen potrebbe rafforzarsi.
Idee operative USDJPYTMSP
USDJPY H1 LONG PTS41 TRADEMIND
anche qui h1 ci fa vedere la salute interna del d1, con estremo supporto del pts41 trademind possiamo a mio avviso navigare il mercato con fiducia, anche in presenza di feroci rintracciamenti di prezzo.
il video descrittivo come sempre è chiaro nei punti cardine del mio modo di vedere il mercato.
grazie.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.03.2025Tentativo di rimbazo dei tech Usa dopo il messaggio “dovish” della FED.
Powell ed il FOMC vedono 2 tagli 2025, meno crescita e più inflazione.
Calano i rendimenti dei “Govies” europei: l’extra debito non fa paura..
Borse asiatiche consolidano recuperi, la guerra dei dazi allarma di meno.
Il 19 marzo, le borse europee hanno registrato un moderato rialzo, in attesa delle decisioni della Federal Reserve (Banca centrale Usa) sui tassi d’interesse.
La Fed ha mantenuto i tassi invariati tra il 4,25% e il 4,50% e ha confermato il suo percorso per i tassi nei prossimi anni: si prevede che a fine 2026 i tassi siano tra il 3,25% e il 3,75%, scendendo ulteriormente a fine 2027 a un range tra il 3% e il 3,25%.
Inoltre, le previsioni di crescita del GDP (PIL-prodotto interno lordo) USA sono state abbassate: per il 2025 si stima una crescita dell’1,7% (precedentemente 2,1%), mentre nel 2026 si prevede un 1,8% e nel 2027 un 1,8%, anche se l’inflazione media è prevista in aumento, con il 2,7% nel 2025 (da 2,5%) e il 2,2% nel 2026 (da 2,1%).
Jerome Powell, Chairman della Federal Reserve, ha dichiarato che l’economia americana rimane forte e che le probabilità di recessione sono aumentate, ma non sono alte. Donald Trump ha criticato la Fed, chiedendo un taglio dei tassi per stimolare ulteriormente l’economia e prevenirne un rallentamento.
Sul mercato dei Treasury (Titoli del debito pubblico) statunitensi, la reazione è stata positiva, con il rendimento dei bond a 10 anni sceso al 4,24% dal 4,30% e quello a 2 anni sceso al di sotto del 4%, “allineandosi” alle prospettive di Powell.
In Europa, il mercato dei bond governativi è stato sostanzialmente stabile, con il Bund decennale tedesco che rende il 2,80% e l’omologo BTP italiano il 3,90%, con uno spread di 110 punti base, invariato.
Ieri, 19 marzo, Wall Street ha chiuso in rialzo, con il Dow Jones salito +0,91%, lo S&P500 +1,1% e il Nasdaq +1,41%, grazie soprattutto al rimbalzo dei "Magnifici Sette" (Tesla, Alphabet, Nvidia, Amazon, ecc.) che hanno registrato recuperi significativi.
Tuttavia, nonostante la risalita di ieri, l'indice dei Magnifici Sette resta in perdita del -15% dall'inizio dell’anno. Gli investitori internazionali sembrano ancora orientati preferibilmente verso l’acquisto di azioni europee e asiatiche, piuttosto che concentrarsi nuovamente su quelle tecnologiche americane.
In Europa, Milano ha registrato il maggior guadagno con un +0,45%, raggiungendo i massimi da novembre 2007 e segnando un saldo positivo del 16% da inizio anno, grazie soprattutto alle azioni del settore bancario e della difesa. Parigi è salita +0,7%, mentre Londra è stata quasi invariata (+0,02%): Francoforte è scesa dello -0,4%.
Il contesto geopolitico rimane teso, con conflitti irrisolti in Ucraina e Medio Oriente e la crisi in Turchia dovuta all’arresto del sindaco di Istambul (uno dei maggiori antagonisti del presidente Erdogan) che ha portato a un crollo della Borsa turca (-8,7%) e una caduta della lira turca, che ha toccato un minimo storico di 42 contro il dollaro Usa, solo parzialmente recuperato dopo gli acquisti “di emergenza” della Banca centrale turca.
L’oro ha toccato nuovi record storici, salendo a 3.045 dollari/oncia, ancora una volta favorito dalle incertezze geopolitiche e delle previsioni inflazionistiche.
Il mercato valutario ha visto il cambio euro/dollaro scendere sotto 1,09, a 1,088, mentre il cambio euro/yen è sceso a 163,1. Il rapporto dollaro/yen si è attestato a 149,9, un indebolimento per la divisa nipponica, rispetto ai 148,5 di inizio settimana.
Nel mercato delle materie prime, il prezzo del petrolio è salito lievemente, con WTI (West Texas Intermediate) a 67,2 dollari (+0,45%). Il prezzo del gas naturale europeo ha visto un aumento significativo, con il prezzo sul TTF-Amsterdam che ha chiuso a 43,9 euro/MWh (+7,8%) per via delle preoccupazioni legate alle difficoltà nel finalizzare il piano di pace tra Ucraina e Russia.
Oggi, 20 marzo, le borse asiatiche hanno avuto performance contrastanti. I future di Wall Street sono saliti dello 0,6%, mentre i listini europei sono stati incerti. A Hong Kong, l'Hang Seng ha perso l’1,7% a causa di una presa di profitto nel settore tecnologico.
Il CSI 300 di Shanghai e Shenzhen è sceso dello 0,8%, ma la fiducia nella crescita del settore tecnologico cinese rimane alta, grazie anche alle aspettative di stimoli fiscali da parte del governo di Pechino. In Giappone, il Nikkei225 è rimasto chiuso per festività, mentre il Kospi coreano è salito dello 0,5%.
Il mercato delle materie prime ha visto il rame toccare i 9.987 dollari per tonnellata (+14% nel 2025), ai massimi da ottobre. L'oro tocca i 3.058 dollari/oncia, con un guadagno del 17% dal primo gennaio.
Bitcoin segna un rialzo del 4%, superando gli 86.000 dollari, in previsione di due potenziali tagli dei tassi da parte della Fed nel 2025 e nonostante le incertezze normative.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
USDJPY: Trade Short con LuBotBuongiorno a tutti,
questa mattina ricevo una notifica di alert del segnale da LuBot, uno short su tendenza con timeframe 12H.
Il segnale segue le regole principali di una buona tendenza, la trend cloud è negativa, le medie mobili sono a favore del trend ribassista, il supertrend è pure bearish e l'ultimo segnale di tendenza è quello short in rosso.
Riguardo la struttura e la price action vediamo le candele di colore grigio, quindi la struttura di breve è incerta e attualmente sembra aver semplicemente fatto una falsa rottura dei massimi precedenti con ritorno al di sotto di essi e della ema21.
Il segnale scatta quindi dopo un ritracciamento sulla zona trendcloud con chiusura sotto la ema21 mostrando quindi forza ribassista.
LuBot consiglia uno stop sopra la ema200 e take profit sotto gli ultimi minimi e attualmente seguirò questi livelli.
In base ai successivi movimenti deciderò se spostare lo stop sopra i massimi precedenti o il take profit in area minimi nel caso in cui la price action dovesse continuare a mostrare incertezza.
👍 Se questo post ti è piaciuto fammelo sapere con un like
🙋♂️ Ricordati di seguirmi per non perderti le mie future analisi
⚠️ Disclaimer: Questo post è a solo scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria. Fai sempre le tue ricerche prima di prendere decisioni di investimento.
TAGS: FX:USDJPY FOREXCOM:USDJPY SAXO:USDJPY KRAKEN:USDJPY FX_IDC:USDJPY FPMARKETS:USDJPY PEPPERSTONE:USDJPY CAPITALCOM:USDJPY SKILLING:USDJPY OANDA:USDJPY
USDJPY, fast trade con doppio minimoChart di Capital.Com
Come tutte le valute importanti, anche il dollaro nel lungo periodo mostra una forza relativa nei confronti dello Yen
Sul grafico settimanale troviamo un'interessante situazione dove i prezzi la scorsa settimana hanno segnato un minimo che, s'è confermato, permetterà di tracciare una trendline rialzista creando un canale rialzista.
L'ipotetica ripresa dell'up trend è fotografata sul grafico giornaliero con quella che sembra l'uscita dei prezzi da un canale ribassista che li ha portati a formare il minimo settimanale di cui si parlava
Qui la candela di oggi potrebbe rappresentare il pullback sulla parte alta di questo canale che sancirebbe la ripresa della risalita verso la parte alta del canale settimanale e mensile.
Anche il grafico a 4 ore supporta questa possibilità
Qui tra poco si completerà la candela delle ore 6 e se manterrà o migliorerà la forma attuale potrà dettare il percorso nella giornata.
Sul grafico orario invece troviamo una opportunità per prendere parte a questo scenario, augurandoci che si concretizzi.
Analisi Geopolitica e Impatti sui Mercati Valutari
Salve, mi chiamo Andrea Russo e oggi voglio parlarvi di come le recenti notizie geopolitiche stanno influenzando il mercato Forex, analizzando le principali coppie di valute e fornendo un quadro tecnico dettagliato.
Contesto Geopolitico Attuale
Questa settimana, il panorama geopolitico è stato caratterizzato da una serie di eventi significativi. Tra questi, le tensioni tra Stati Uniti e Russia hanno dominato la scena, con una telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin che ha aperto spiragli per un possibile negoziato in Ucraina. Tuttavia, la situazione sul campo rimane critica, con le forze russe che avanzano in diverse regioni ucraine2. Inoltre, l'incertezza sulle forniture di gas in Europa ha portato a una volatilità significativa nei mercati energetici, con il prezzo del gas in calo del 3%.
Impatti sul Mercato Forex
Le tensioni geopolitiche hanno avuto un impatto diretto sul mercato Forex, influenzando la volatilità e i flussi di capitale. Ad esempio:
EUR/USD: La coppia ha mostrato una tendenza ribassista, influenzata dall'incertezza economica in Europa e dalla forza del dollaro come bene rifugio.
USD/JPY: Il dollaro ha guadagnato terreno contro lo yen, grazie alla percezione di stabilità economica negli Stati Uniti.
GBP/USD: La sterlina britannica ha subito pressioni a causa delle preoccupazioni legate alla crescita economica nel Regno Unito.
Analisi Tecnica
Un'analisi tecnica delle principali coppie di valute rivela i seguenti trend:
EUR/USD: Gli indicatori tecnici suggeriscono una posizione di "vendita", con un supporto chiave a 1,0832 e una resistenza a 1,0862.
USD/JPY: La coppia mostra segnali di "acquisto", con un trend rialzista sostenuto da una resistenza a 148,09.
GBP/USD: Gli indicatori sono misti, con una resistenza a 1,2944 e un supporto a 1,2920.
Conclusioni
Le dinamiche geopolitiche continuano a giocare un ruolo cruciale nel determinare i movimenti del mercato Forex. Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente gli sviluppi globali e utilizzare strumenti tecnici per prendere decisioni informate. La volatilità attuale offre opportunità, ma richiede anche una gestione del rischio accurata.
Spero che questa analisi vi sia stata utile per comprendere meglio le connessioni tra geopolitica e Forex. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti!
USDJPY LONG in TRADEMIND MATRIXbuonasera traders,
sono ad esporvi un possibile trade long in usdjpy D1,
siamo in presenza di un probabile rimbalzo parte bassa canale discendente rafforzato da divergenza (parte grafica).
pts41 segna una situazione sell ma in netta diminuzione.
nel video descrittivo tutti i dettagli
Wall Street prova a rompere al ribassoNuovo ribasso di Wall Street con l'S&P 500 che ha perso l’1,2%, il Dow Jones l’1% e il Nasdaq in rosso dell’1,5%.
Non c’è ancora tregua sui mercati, perché Trump continua ad esternare a favore dei dazi, creando incertezza e causando movimenti irrazionali, insieme a dati macro contrastanti.
Il presidente ha minacciato di imporre una tariffa del 200% sul vino e altre bevande alcoliche provenienti dall’Unione Europea, come ritorsione per le contromisure appena annunciate dal vecchio continente.
Sul fronte dati, l'inflazione dei prezzi alla produzione è stata inferiore alle aspettative, con il dato "core" in calo dello 0,1% mese su mese, rispecchiando l’andamento del CPI pubblicato mercoledì.
Inoltre, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 220.000, leggermente al di sotto delle stime ma ampiamente in linea con le tendenze recenti. Beni di consumo discrezionali e tecnologia sono stati i settori con le peggiori performance.
Sul fronte aziendale, le azioni di Adobe sono crollate di oltre il 10% dopo aver fornito una deludente prospettiva di fatturato. Le azioni Intel, d'altro canto, sono salite di oltre il 16% dopo che l'azienda ha annunciato un nuovo CEO.
Nella notte i mercati asiatici hanno corretto al rialzo, decorrelandosi da Wall Street, sostenuti dalle crescenti aspettative di sostegno politico da parte di Pechino, il che dovrebbe, a tendere, favorire le oceaniche.
VALUTE, EURO IN RIPIEGAMENTO
Gli annunci dei dazi all’Unione Europea hanno causato la correzione dell’Euro, che da 1.0950 di mercoledì è sceso a 1.0821 per poi consolidare in area 1.0860.
Il mercato appare ancora in "downtrend" per il dollaro, ma le continue minacce di guerra commerciale e valutaria innescano un sentimento di paura e tensione che alimentano la salita degli "asset" rifugio, come l’oro ormai vicinissimo ai 3.000 dollari l’oncia.
Sulle altre coppie di valute segnaliamo il dollaro canadese che per ora rimane in sofferenza a 1.4440 contro dollaro, e uno JPY che si è stabilizzato intorno a 148.50-60, senza avere la capacità di rompere i supporti di UsdJpy a 146.50.
Stabilità anche sulle oceaniche, il che non significa ritorno del "risk on", ma semplicemente, con questo caos, molti operatori e investitori preferiscono stare alla finestra. Le correlazioni all’interno del "forex" sembrano saltate, almeno nel brevissimo termine.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 2.000 a 220.000 nella prima settimana di marzo, il numero più basso delle ultime tre ottave, e al di sotto delle aspettative di mercato di 225.000, comunque livelli storicamente bassi.
Analogamente, le richieste continuative sono diminuite di 27.000 a 1.870.000 nell'ultima settimana di febbraio, ben al di sotto delle aspettative di 1.900.000. Il risultato evidenzia comunque un mercato del lavoro relativamente resiliente.
La Fed dovrebbe lasciare invariati i tassi nella prossima riunione, mentre le attese sono per un taglio ad aprile.
USA PREZZI ALLA PRODUZIONE
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono rimasti invariati a febbraio rispetto a gennaio 2025, dopo un aumento rivisto al rialzo dello 0,6% nel periodo precedente e al di sotto delle previsioni di un guadagno dello 0,3%.
Si tratta del livello più basso degli ultimi sette mesi, con i prezzi dei servizi in calo dello 0,2%, il calo più importante dal luglio 2024, guidato da un calo di macchinari e veicoli.
I prezzi sono stati inferiori anche per la vendita al dettaglio di alimenti e alcolici, vendita al dettaglio di automobili, abbigliamento, calzature e accessori.
D'altro canto, i prezzi dei beni sono aumentati dello 0,3%, il quinto aumento consecutivo, con due terzi dell'aumento attribuibile ai prezzi delle uova di gallina, che sono aumentati del 53,6%.
Su base annua, i prezzi alla produzione sono aumentati del 3,2%, al di sotto di un 3,7% rivisto al rialzo a gennaio e delle previsioni del 3,3%. L'indice PPI "core" è sceso dello 0,1% su base mensile e del 3,4% su base annua, ben al di sotto delle previsioni.
ORO, NUOVI MASSIMI STORICI
I prezzi dell'oro sono aumentati di circa l'1% superando i 2.980 dollari l'oncia giovedì, raggiungendo nuovi massimi storici mentre l'avversione al rischio e le scommesse sull'allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve si intensificano. Le crescenti tensioni commerciali hanno alimentato la fuga verso gli "asset" rifugio.
Anche le preoccupazioni geopolitiche hanno pesato sul "sentiment", poiché la Russia ha segnalato il suo rifiuto al cessate il fuoco di 30 giorni accettato dall'Ucraina e sostenuto dagli Stati Uniti.
Nel frattempo, i recenti PPI e CPI hanno mostrato che le pressioni sui prezzi si stavano allentando a febbraio, dando alla Fed più spazio per tagliare i tassi e aumentando ulteriormente l’interesse per l’oro.
EUROZONA, PRODUZIONE INDUSTRIALE
La produzione industriale dell'Eurozona è rimbalzata dello 0,8% mese su mese a gennaio 2025, sopra le attese che vedevano una crescita dello 0,6% e invertendo un calo rivisto dello 0,4% a dicembre.
Su base annua, la produzione industriale dell'Eurozona si è stabilizzata a gennaio, rispetto alle aspettative di mercato di un calo dello 0,9% e alla fine di un periodo di contrazione di 20 mesi.
Buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.03.2025 Mercati solo apparentemente “laterali”: da inizio anno bene solo borse EU&Asia.
Wall Street soffre ridimensionamento delle Mag 7 e rischio di rallentamento.
DeepSeek ha convinto i mercati sull’alternativa cinese nell’AI.
Euro ancora forte sul US$, salgoni i metalli industraili, giù petrolio e gas
I mercati finanziari stanno vivendo un periodo di turbolenza, alimentato dalla guerra dei dazi, che li penalizza, e dall'aumento delle spese per la difesa, che dà loro “cinico” slancio. Le Borse europee hanno chiuso in rialzo ieri grazie alla parziale proroga dei dazi statunitensi, ma l'incertezza sulla guerra commerciale di Donald Trump persiste.
Intanto la BCE ha tagliato i tassi per la sesta volta in nove mesi, portandoli al 2,50%, un livello meno restrittivo. La presidente Christine Lagarde ha sottolineato che la BCE non cambierà la sua politica monetaria in risposta alle fluttuazioni di mercato e ha annunciato che ci sarà una pausa nei tagli dei tassi durante la prossima riunione di aprile.
Il presidente USA ha concesso una sospensione di un mese dei dazi punitivi del 25% su Canada e Messico per le case automobilistiche, a condizione che rispettino le norme sul libero scambio. Questa sospensione ha dato nuova fiducia ai mercati, che lunedì avevano reagito con preoccupazione alle nuove tariffe.
A Wall Street ieri, 6 marzo, il Dow Jones ha guadagnato +1,14%, il Nasdaq +1,46% e l'S&P 500 +1,12%. Milano ha chiuso con +0,78%, Francoforte +0,90%, Parigi +0,29%, e Madrid ha perso -0,08%. Londra, in controcorrente, ha registrato una perdita di -0,9%.
Nel settore tecnologico, il mercato cinese sta guadagnando terreno. L'indice Hang Seng, che raccoglie i principali titoli tecnologici di Hong Kong, ha registrato un +8% nell'ultima settimana, portando il guadagno del 2025 a +35%.
Tra i "Sette Titani" cinesi, che includono Alibaba e Tencent, i guadagni quest'anno sono stati del +40%. La guerra commerciale non è dunque l'unico fattore che incide sui mercati: l'irruzione di DeepSeek sta sconvolgendo gli equilibri economici global.
Non può sfuggire che a Wall Street i "Magnifici Sette" hanno visto una performance deludente, con un -3% per l'indice giovedì e una perdita settimanale provvisoria del -5%.
Tesla ha registrato il peggior risultato, con un calo del -35%, nonostante fosse, per il peso politico assunto dal suo fondatore Elon Musk, tra le aziende potenzialmente favorite dalla nuova Amministrazione Trump 2.
Il prezzo del petrolio, intanto, sta per chiudere la peggiore settimana da ottobre con una perdita del -5%, che corrisponde al calo annuale, alla quale si combina, nella prospettiva europea, l’apprezzamento dell’Euro sul dollaro, a tutto beneficio della componente energetica dell’inflazione.
L'incertezza sui dazi sta alimentando preoccupazioni sulla domanda globale, mentre l'OPEC+ (cartello dei maggiori esportatori mondiali) aumenta la produzione.
Le commodity, in generale, stanno vivendo un rallentamento, ma metalli come oro, argento, alluminio e rame stanno guadagnando terreno, grazie alle aspettative di un piano di investimenti europeo in infrastrutture e difesa.
Il gas naturale USA è aumentato del 10%, favorito da fattori climatici e preoccupazioni legate allo scontro con il Canada, principale fornitore degli Stati Uniti.
Trump ha annunciato un progetto per un gasdotto in Alaska, uno dei più grandi al mondo, con investimenti potenziali da trilioni di dollari, che coinvolgerebbero Paesi come Giappone e Corea del Sud.
Nel frattempo, il prezzo del gas naturale in Europa (TTF) è sceso dell'8% mercoledì, portando a un calo di circa 2-1 dollari/megawattora dal picco di febbraio, dopo segnali di pace in Ucraina e con l'arrivo delle temperature primaverili nell’emisfero nord del Mondo.
La Commissione Europea ha proposto di mantenere gli obiettivi di stoccaggio del gas fino al 2027, nonostante le preoccupazioni sui costi.
Il prezzo dell'oro ha visto un incremento del +11% da inizio anno, rimanendo una scelta sicura in tempi di incertezze, ma i rendimenti obbligazionari stanno diventando comparativamente più attraenti: watch-out!
Sul fronte dei cambi, il dollaro USA ha registrato la sua peggiore settimana dal marzo 2020, con una perdita del -4,2%.
Due fattori principali stanno influenzando il dollaro: la possibilità di un rallentamento economico negli USA, che potrebbe portare a un taglio dei tassi da parte della FED, e l'anticipazione di un enorme piano di investimenti in Europa, che potrebbe spingere la BCE a cambiare rotta.
In attesa di dati importanti sul mercato del lavoro negli USA, con una previsione di aumento dei salari non agricoli a 160.000 unità, l'attenzione si concentra anche su Bitcoin, che continua a registrare un'alta volatilità.
Gli investitori sono rimasti delusi dalla decisione, ancora da definire in dettaglio, degli Stati Uniti di istituire una "riserva strategica" composta solo da criptovalute confiscate, senza politiche di acquisto pubblico.
I bond governativi europei hanno registrato una settimana difficile, con il prezzo del Bund tedesco in forte calo del -4%, segnando la peggior perdita in 25 anni. Anche i BTP italiani hanno seguito la stessa tendenza, con una perdita del -3,5%, sebbene lo spread sia rimasto stabile a 112 punti base.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.03.2025Nell’ultima seduta di febbraio Wall Street ritrova un po’ di ottimismo.
L’inflazione PCE Usa stabile a gennaio: messaggio “colomba” per la FED.
Borse asiatiche ed EU in recupero stamane! Industria cinese in crescita.
Rimbazano le Cryptovalute, dopo le parole ancora “bullish” di Trump.
Le Borse europee hanno chiuso l'ultima seduta di febbraio con movimenti moderati, influenzate dai dazi minacciati dal presidente Usa Donald Trump. Milano ha chiuso in lieve calo (-0,3%), Londra (+0,61%) e Parigi (+0,11%) leggermente positive, Francoforte quasi invariata (+0,01%).
Bitcoin ha continuato la sua discesa, scivolando sotto 80.000 dollari per la prima volta dal novembre 2024. Il calo ha superato il -25% dal picco di 109.000 raggiunto il mese precedente, dovuto alle aspettative su un possibile allentamento delle normative sulle criptovalute da parte di Trump.
Restando negli Usa, l'indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) ha confermato che la FED potrebbe non agire rapidamente sui tassi di interesse: l’aumento del +0,3% a gennaio è in linea con quello del mese precedente. L'inflazione annuale è scesa leggermente al 2,5%, mentre l'inflazione PCE di base (escludendo cibo ed energia) al 2,6%.
Nel frattempo, la spesa dei consumatori è diminuita -0,2% a gennaio. Nonostante l'inizio debole, Wall Street ha chiuso in forte rialzo: il Dow Jones ha guadagnato +1,4%, Nasdaq ed S&P500 +1,6%.
Nel bilancio dei primi due mesi dell'anno, le azioni globali hanno mostrato performance variabili, con l'Europa tra i vincitori. Parigi ha registrato +10%, Madrid +15%, Milano +13,5%. A Hong Kong, l'Hang Seng è salito +14,2%, trainato dai titoli tecnologici cinesi: anche Corea e Brasile sono state positive (+6,5%).
Wall Street ha visto performance più deboli, con i "Magnifici Sette" (Amazon, Apple, Microsoft, Nvidia, etc ) che hanno segnato una perdita complessiva del -6,5%. Questo ha portato a un calo del Nasdaq (-2,4%), mentre l'S&P500 e il Dow Jones hanno guadagnato rispettivamente l'1,2% e il 3,0%. In Asia, debolissima la borsa indiana, -8,0% da inizio anno, mentre Tokyo ha guadagnato +1,7%.
Sul fronte geopolitico, la tensione internazionale è stata alimentata dalle recenti dichiarazioni di Trump riguardo alla guerra commerciale e alla situazione in Ucraina. Il presidente ucraino Zelensky ha partecipato a un summit a Londra, con l’obiettivo di creare una "coalizione dei volenterosi" per favorire una pace duratura in Ucraina, supportata anche dagli Usa e col riarmo europeo: la Francia ha suggerito una tregua di un mese tra Russia e Ucraina.
In Germania, la disoccupazione a febbraio è scesa di 3.000 unità, attestandosi a 2,989 milioni, ma è aumentata di 175.000 rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 6,4%.
La prima seduta di marzo vede un recupero delle borse, con guadagni generalizzati, grazie anche alla positiva chiusura di Wall Street. Tuttavia, il mercato è sotto pressione per la prospettiva di persistenza di tassi di interesse elevati negli Usa e per il rischio di una guerra commerciale globale. In Cina, i dati sull'attività manifatturiera sono stati positivi, con l’espansione più forte degli ultimi tre mesi.
La situazione geopolitica, però, continua a essere instabile, con l'entrata in vigore dei dazi del 10% sulle merci cinesi in ingresso negli Stati Uniti. Inoltre, la settimana prossima Xi Jinping aprirà il Congresso Nazionale, dove saranno annunciati i piani economici per l’anno, con aspettative di crescita attorno al 5%.
Sul fronte delle materie prime, il prezzo del Brent ha aperto la settimana in rialzo, supportato dai dati positivi sulla produzione cinese, ma l'incertezza sulla guerra in Ucraina e le possibili guerre commerciali rimangono fattori di preoccupazione.
A febbraio, il Brent e il WTI hanno registrato il primo calo mensile in tre mesi. Il prezzo del gas naturale in Europa è sceso, grazie anche alle aspettative di progressi nella pace in Ucraina.
Il mercato dei metalli preziosi ha visto un rialzo per l'oro, che ha guadagnato il 2% a febbraio e il 9% dall'inizio dell’anno, sostenuto dalla domanda di rifugio sicuro.
Nel settore delle criptovalute, il 2 marzo c'è stata una fiammata generalizzata, con il Bitcoin che ha guadagnato terreno dopo l’annuncio di Trump di creare una riserva di criptovalute statunitense, includendo Bitcoin, Ethereum, XRP, SOL e ADA. La notizia ha suscitato ottimismo nel settore.
Sul fronte obbligazionario, febbraio è stato positivo per i bond governativi degli Stati Uniti e della zona euro. I future sui Treasuries decennali sono aumentati del 2,07%, mentre il rendimento è sceso al 4,22%, lontano dai massimi di gennaio.
Anche i bond governativi europei hanno visto un guadagno contenuto, con i prezzi di Bund e i BTP decennali in crescita dello 0,5%. Lo spread tra i BTP e i Bund decennali è rimasto stabile a 113 punti base.
Infine, la distribuzione dei possessori di BTP in Italia ha visto un aumento della quota in mano alle famiglie, passata dall'8% del 2022 al 14% alla fine del 2024, mentre la quota in mano agli stranieri è salita dal 26% al 31%.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Un 2025 carico di tensioneSono passati ormai due mesi dall’inizio di questo 2025 e, come da tradizione, gli anni post-elettorali USA presentano sempre delle incognite e incertezze. Questa volta, si aggiungono anche tensioni e caos, derivanti dai contrasti geopolitici ed economici che si accavallano, rendendo la situazione assai complicata.
Sul fronte geopolitico, gli USA spingono per chiudere la vicenda Russia-Ucraina, mentre l’Europa appare incapace di inserirsi con un vero e proprio piano di pace. Dopo aver fornito direttamente aiuti sotto forma di armi all’Ucraina, insieme agli stessi Stati Uniti, oggi si lavora per un accordo di pace anche per ragioni squisitamente economiche. La Russia è alla finestra e la strategia sta pagando, in ragione del disaccordo totale tra gli occidentali. Le note vicende degli ultimi giorni, nel confronto tra Trump e Zelensky, lo dimostrano.
Sul fronte economico, strettamente legato a quello politico, Trump spinge sui dazi per Canada, Messico, Cina, Europa e altri paesi. Per citare un solo esempio significativo, chiede un aumento di importazioni di uova (di cui l’America è carente) dallo stesso Canada a cui impone le tariffe. I mercati finanziari, in questo caos, correggono al ribasso, con un aumento dell’avversione al rischio che colpisce i titoli azionari, rinvigoriscono il dollaro e paradossalmente causano la correzione dell’asset rifugio Oro.
Va detto che alla fine, probabilmente, in ragione del fatto che è interesse di tutti farlo, prevarrà la volontà di rimettere al tavolo USA e Ucraina e, alla fine, la pace si farà, e sui mercati tornerà a splendere il sole.
WALL STREET REAGISCE
Le azioni statunitensi hanno chiuso in rialzo venerdì, con l'S&P 500 e il Nasdaq che hanno guadagnato l'1,6% ciascuno, mentre il Dow è salito di 600 punti pari al +1,4%. Il mercato si è ritirato brevemente dopo la tensione emersa tra il presidente Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale, sollevando preoccupazioni per i crescenti rischi geopolitici.
Inoltre, le minacce tariffarie di Trump hanno riacceso il conflitto commerciale USA-Cina, aumentando l'incertezza, soprattutto tra le Big Tech. I dati economici hanno inviato segnali contrastanti: l'inflazione PCE di base è scesa al 3,7% come previsto, ma la spesa dei consumatori è scesa inaspettatamente dello 0,2% a gennaio. Nvidia è salita dello 0,6%, recuperando dal calo dell'8,5% di giovedì, nonostante i solidi guadagni. Tesla ha guadagnato il 3,9%, interrompendo sei giorni consecutivi di perdite tra le preoccupazioni per la posizione politica del CEO Elon Musk che influenza le vendite.
A causa dell'elevata volatilità, l'S&P 500 e il Nasdaq hanno registrato i peggiori cali mensili da aprile 2024 e settembre 2023, rispettivamente, in calo dell'1,4% e del 4%, mentre il Dow ha perso il 2,2%.
VALUTE
Sui cambi alta tensione, con il dollaro tornato a spingere, specie contro le majors, con l’EurUsd a ridosso di 1.0350 che per ora ha tenuto, mentre sulla Sterlina, 1.2550 per ora ha analogamente retto il colpo. UsdJpy sopra 150.50 mentre le oceaniche sono rimaste sotto 0.5600 NzdUsd e 0.6200 AudUsd.
La tenuta dei supporti, che sono vicini, lascia speranze per l’inversione di medio termine che abbiamo più volte richiamato, in ragione del fatto che i dazi non sortiranno alcun beneficio per gli Stati Uniti e per il commercio globale. E prima o poi, in ragione anche di un deficit commerciale USA a livelli record, l’amministrazione USA comprenderà che la strada maestra sarà quella di deprezzare la moneta.
PCE COME DA CONSENSUS
L'indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) degli Stati Uniti è aumentato dello 0,3% su base mensile a gennaio 2025, come nel mese di dicembre e in linea con le aspettative. I prezzi dei beni sono aumentati dello 0,5%, dopo un aumento dello 0,1% a dicembre e i prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,2%, dopo un aumento dello 0,4% del mese precedente.
Nel frattempo, l'indice PCE core, che esclude alimentari ed energia, è aumentato dello 0,3%, leggermente al di sopra dell'aumento dello 0,2% registrato a dicembre, e in linea con le previsioni. I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati dello 0,3%, più dello 0,2% di dicembre, mentre il costo dell'energia è diminuito (1,3% contro 2,4%).
Su base annua, l'inflazione PCE principale è scesa al 2,5% dal 2,6%, facendo registrare il suo primo rallentamento in quattro mesi. Allo stesso modo, l'inflazione PCE core è scesa al 2,6%, il livello più basso in sette mesi, da un 2,9% rivisto al rialzo.
CINA PMI IN RIPRESA
L'indice PMI manifatturiero ufficiale NBS della Cina è salito a 50,2 a febbraio 2025 da 49,1 del mese precedente, il dato più alto da novembre scorso, sopra il consenso del mercato di 49,9. L'ultimo risultato è arrivato mentre le aziende riprendevano le attività dopo la pausa del Capodanno lunare.
Nel frattempo, varie misure di stimolo da parte del Governo hanno aiutato la ripresa dell'economia, in un momento difficile caratterizzato da debole domanda interna e persistenti rischi di deflazione. La produzione, i nuovi ordini e i livelli di acquisto sono cresciuti dopo le contrazioni all'inizio dell'anno. Allo stesso tempo, i cali sia negli ordini esteri che nell'occupazione si sono attenuati. Insomma, si intravedono spiragli di ripresa.
SETTIMANA ENTRANTE
Negli Stati Uniti, grande attesa per i dati sul mercato del lavoro, dai Jolts Openings ai Nfp, passando per gli Adp e i Jobless claims. Ma attenzione anche alle notizie relative alle tariffe commerciali, che potrebbero partire dal 4 marzo per Canada e Messico, così come i dati sull’ISM Manufacturing and Services PMI, gli ordini di fabbrica e i dati sul commercio estero, oltre naturalmente ai vari interventi dei funzionari della Federal Reserve.
Tantissima carne al fuoco e market movers, con la volatilità del mercato che potrebbe aumentare decisamente. Nell'area euro, gli eventi da non perdere saranno la decisione sui tassi di interesse della BCE, i dati sull'inflazione di gennaio e il tasso di disoccupazione. Occhio inoltre al tasso di disoccupazione per Giappone e Canada, così come Australia, Canada e Cina pubblicheranno i dati sulla bilancia commerciale. Infine, PMI manifatturieri e dei servizi per Cina, Spagna e Italia.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
La strategia dei finti daziAncora una volta, Donald Trump non ha deluso le attese dei traders, che aspettano solo che la volatilità aumenti per avere opportunità sui mercati. Il Presidente USA non li delude, anzi, interviene continuamente adottando la sua strategia ormai nota. Prima minaccia con proclami eclatanti e poi rinvia la data di applicazione delle tariffe.
Inizialmente, infatti, ha ribadito la volontà di colpire l’export di Canada e Messico con percentuali del 25%, oltre ad aggiungere l'Unione Europea al novero dei paesi colpiti dalla stretta USA. Tuttavia, ha nuovamente rinviato, per la quarta volta consecutiva, la data di partenza delle tariffe, posticipandola ad aprile. Questo significa, in soldoni, una cosa sola: trattiamo e concludiamo accordi economici. Solita reazione del mercato, con aumento dell’avversione al rischio e poi rientro sui livelli precedenti le dichiarazioni.
EQUITY
Mercato azionario up and down, in una seduta caratterizzata da una price action volatile, legata alle dichiarazioni del Presidente USA. I tre principali indici sono rimasti in congestione dopo una partenza positiva, scendendo poi in risk off dopo le promesse verbali di dazi e chiudendo non lontano dalla parità.
Le azioni Nvidia sono salite di oltre il 3% in vista dell’attesissimo rapporto sugli utili, un test chiave per il settore dell’intelligenza artificiale. Lowe's ha guadagnato il 2,1% dopo aver pubblicato un aumento dello 0,2% nelle vendite negli stessi negozi, la sua prima crescita positiva in quasi due anni. General Motors è salita di oltre il 3% dopo la notizia di un aumento del 25% del suo dividendo trimestrale. I rendimenti del Tesoro hanno esteso il loro calo per una sesta sessione consecutiva, poiché gli investitori sono rimasti cauti sui rischi economici.
VALUTE
Sui cambi sorprende la tenuta dell’euro, ancora una volta, con l’area di 1.0450-1.0460 che pare solida, ma è anche vero che 1.0520 sembra un baluardo insormontabile. Occorre chiarezza sui dazi, che vengono promessi ma posticipati, evidenziando una comunicazione poco chiara da parte dell’amministrazione Trump, il che non aiuta le decisioni degli investitori.
Difficile fare previsioni, ma se si dovesse azzardarne una, propenderemmo per una discesa del dollaro, che aiuterebbe un deficit commerciale importante, quello USA, e permetterebbe la ripresa europea in ragione di un euro più forte di fronte all’acquisto delle materie prime, pagate in dollari.
Sugli altri cambi, forte la sterlina, perché la Gran Bretagna non pare essere toccata dai dazi che invece colpirebbero il settore automotive europeo (25%). EUR/GBP sotto 0.8280. USD/JPY sempre debole in mezzo a dichiarazioni di rappresentanti giapponesi che si sono detti non sorpresi della ripresa dello JPY dopo la pubblicazione del PIL, migliore delle attese.
GERMANIA, SENTIMENT DEI CONSUMATORI
L'indicatore del clima dei consumatori GfK della Germania è sceso a -24,7 in vista di marzo 2025 da un -22,6 leggermente rivisto nel periodo precedente, mancando le previsioni di mercato di -21,4 e in calo per il secondo mese consecutivo. Si tratta del livello più basso dall’aprile scorso.
Le aspettative di reddito hanno toccato il minimo di 13 mesi e la propensione all'acquisto è ulteriormente peggiorata. Nel frattempo, la propensione al risparmio è aumentata. Nonostante le persistenti preoccupazioni per un altro anno debole nel 2025, le aspettative economiche sono migliorate.
Le cifre attuali non mostrano segni di una ripresa del sentimento dei consumatori, ma la rapida formazione di un nuovo governo e l'adozione rapida del bilancio 2025 potrebbero contribuire a stimolare i consumi e ripristinare la fiducia dei consumatori.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.