ES1! SPX500USD Analisi di breve termine sull'S&P500Buon sabato 1 Novembre 2025 e bentornati sul canale e nello specifico sull'indice S&P500.
Analisi tecnica su grafico a candele giornaliere e H4, per cercare di capire cosa aspettarsi dalle prossime sessioni, dopo un pullback su resistenza chiave precedentemente identificata e condivisa.
Grazie a tutti per la vostra attenzione e buon week end
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Idee di trading
Is it time to go home, Wally ?Al momento i futures americani stanno recuperando una situazione che nella notte asiatica si è fatta pesante, con il Nikkei al secondo -2% consecutivo.
Se nel pomeriggio l’SPX dovesse aprire sotto 6.772 e proseguire la discesa ricoprendo quella del future, si formerebbe un pattern d’inversione molto potente: l’Island Reversal.
Se non verrà negato in tempi brevissimi, potrebbe innescare una correzione profonda.
Quanto profonda?
Gli indici, soprattutto quelli americani, sono “abbonati” al 50% di ritracciamento della salita — la correzione più frequente. L’area di approdo si troverebbe quindi poco sotto i 5.900 punti.
La conferma arriverebbe con la rottura della chiusura del ciclo semestrale a 6.551. Da lì, l’indice potrebbe puntare alla chiusura del ciclo trimestrale in corso, attesa intorno a metà gennaio.
Niente rally di Natale, quindi — ma direi che i rally finora non sono mancati.
Attenzione alla “Gruyère Zone”, piena di gap aperti, chiusi e riaperti: un’area poco fluida e tipica di mercati disordinati, al contrario di quanto visto sopra quota 6.000 punti.
Spesso il mercato tende a tornare a coprire queste zone, quindi rimangono magnetiche nei movimenti correttivi.
Sul fronte macro, venerdì arriveranno i Non Farm Payrolls, che potrebbero portare un aumento della volatilità: pericolosa, ma utile a capire se l’inversione è davvero partita o meno.
Livelli operativi
6.772 – rischio Island Reversal se l'eventuale gap resta attivo.
6.551 – conferma di debolezza, target verso 5.900.
5.880 – 5.630 – aree di approdo probabili e potenziale chiusura ciclica.
6.920 – annullamento dello scenario ribassista sopra questa soglia.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disinvestire.
Prossima fine dello shutdown e liquidità sul mercatoLa fine di uno shutdown del governo americano è spesso vista come un semplice segnale politico. Tuttavia, da un punto di vista finanziario, questo evento può segnare un punto di svolta importante per la liquidità globale. Uno dei meccanismi più diretti attraverso i quali si manifesta è il Treasury General Account (TGA), il conto principale del Tesoro statunitense presso la Federal Reserve (Fed).
1) Il TGA, un vero serbatoio di liquidità
Il TGA funziona come il conto corrente del governo federale.
Quando riceve entrate (tasse, emissioni di obbligazioni, ecc.), i fondi vengono depositati lì. Quando spende — stipendi, pagamenti ai contraenti, programmi sociali —, queste somme escono dal TGA verso le banche commerciali e le famiglie.
Ogni dollaro speso dal Tesoro esce dalla Fed per raggiungere il settore privato, aumentando le riserve bancarie e la liquidità del sistema finanziario.
Al contrario, quando emette titoli di Stato e raccoglie denaro dagli investitori, le riserve bancarie diminuiscono, poiché tali fondi vengono trasferiti nel TGA.
2) Shutdown: un periodo di contrazione silenziosa
Durante uno shutdown, il governo è in gran parte paralizzato. Molti pagamenti vengono sospesi o rinviati, riducendo i deflussi di fondi.
Risultato: il TGA si svuota molto più lentamente e la liquidità disponibile nel sistema finanziario diminuisce. È utile ricordare che il TGA era stato appena riempito all’inizio di ottobre, proprio all’inizio dello shutdown.
3) Fine dello shutdown: una reiniezione violenta
Non appena termina lo shutdown, il Tesoro degli Stati Uniti deve recuperare le spese sospese — stipendi, contratti, programmi federali.
Questi pagamenti massicci provocano una rapida riduzione del TGA, equivalente a un’iniezione diretta di liquidità nell’economia.
Le riserve bancarie aumentano meccanicamente, i tassi repo possono allentarsi e i mercati più rischiosi — azioni, obbligazioni ad alto rendimento, cripto-asset — beneficiano spesso di un rimbalzo a breve termine.
Questo afflusso di liquidità non è duraturo: una volta recuperati i pagamenti, il Tesoro deve di solito riemettere debito per ricostituire il TGA al livello obiettivo. Questa fase inversa sottrae quindi la liquidità in eccesso dal mercato.
Nel breve termine, tuttavia, la fine dello shutdown agisce come una pompa di liquidità positiva, capace di influenzare l’andamento degli asset rischiosi sui mercati finanziari.
DISCLAIMER GENERALE:
Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
Questo contenuto non è destinato a manipolare il mercato né a promuovere comportamenti finanziari specifici.
Swissquote non fornisce alcuna garanzia circa la qualità, completezza, accuratezza o non violazione di tale contenuto. Le opinioni espresse sono quelle del consulente e sono fornite esclusivamente a scopo educativo. Qualsiasi informazione relativa a prodotti o mercati non deve essere interpretata come raccomandazione di una strategia o operazione di investimento. Le performance passate non garantiscono risultati futuri.
Swissquote e i suoi dipendenti e rappresentanti non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per danni o perdite derivanti direttamente o indirettamente da decisioni prese sulla base di questo contenuto.
L’uso di marchi di terze parti è a scopo informativo e non implica approvazione da parte di Swissquote né che il titolare del marchio abbia autorizzato Swissquote a promuovere i propri prodotti o servizi.
Swissquote è il marchio commerciale che rappresenta le attività di: Swissquote Bank Ltd (Svizzera) regolata da FINMA, Swissquote Capital Markets Limited regolata da CySEC (Cipro), Swissquote Bank Europe SA (Lussemburgo) regolata dalla CSSF, Swissquote Ltd (Regno Unito) regolata dalla FCA, Swissquote Financial Services (Malta) Ltd regolata dalla MFSA, Swissquote MEA Ltd (UAE) regolata dalla DFSA, Swissquote Pte Ltd (Singapore) regolata dalla MAS, Swissquote Asia Limited (Hong Kong) autorizzata dalla SFC e Swissquote South Africa (Pty) Ltd supervisionata dalla FSCA.
I prodotti e i servizi Swissquote sono destinati esclusivamente a chi può riceverli secondo la legge locale.
Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
Come migliorare la redditività nel tradingIl trading sui mercati finanziari richiede una gestione attenta non solo delle strategie di ingresso e uscita, ma anche dell’attenzione, della disciplina e dell’organizzazione personale. Per aumentare la propria redditività e ridurre gli errori, è fondamentale adottare abitudini e regole che aiutino a mantenere il focus e la qualità delle operazioni.
Ridurre il numero di strumenti nella watchlist
Un errore comune tra i trader è avere una watchlist troppo ampia, cercando di monitorare troppi strumenti contemporaneamente. Ogni singolo asset finanziario richiede attenzione e analisi costante, e più strumenti si seguono, maggiore sarà la difficoltà nel mantenere la concentrazione e catturare in tempo reale segnali importanti. Per questo motivo, è fortemente consigliato limitare la propria watch list ai migliori 3-5 strumenti in cui si è più competenti o che si dimostrano più adatti al proprio stile di trading.
Evitare di aprire troppe posizioni contemporaneamente
Molti trader principianti pensano erroneamente che la quantità delle posizioni aperte sia sinonimo di maggiori opportunità di profitto. In realtà, più posizioni si hanno attive, più aumenta il carico di lavoro necessario per gestirle efficacemente. Ogni trade richiede monitoraggio, eventuali aggiustamenti di stop loss e take profit e un'attenta gestione del rischio. La qualità delle posizioni è sempre più importante della quantità. Per questo, è consigliato aprire meno posizioni, concentrandosi su setup ad alta qualità e aspettando la conferma di segnali chiari. Un numero ristretto di trade permette di dedicare più attenzione a ciascun posizionamento, migliorandone il rendimento e riducendo lo stress.
Lasciare correre i profitti
Quando una posizione inizia a muoversi nella direzione prevista, uno degli errori più diffusi è chiudere troppo presto per “mettere qualcosa in cassaforte”. Sebbene sia naturale voler prendere profitti veloci, spesso questa strategia limita il potenziale guadagno. È importante imparare a lasciare correre i profitti, mantenendo la posizione aperta finché il mercato conferma la tendenza o finché non viene raggiunto un livello target ben definito. Ciò permette di massimizzare il ritorno sull’investimento, sfruttando i movimenti più ampi senza farsi frenare dall’emotività.
Aprire trade solo dopo multiple conferme
Un singolo segnale tecnico o fondamentale può sempre ingannare. Per aumentare l’affidabilità delle decisioni, è prudente attendere almeno due o più conferme che supportano l’idea di trade. Queste conferme possono derivare da indicatori tecnici complementari, pattern grafici o condizioni macroeconomiche che convergono.
Adottando questo approccio, il trader migliora il tasso di successo delle operazioni, riducendo il rischio di entrare in posizioni basate su segnali falsi o poco solidi.
Evitare di fare trading con il cellulare
Sebbene i dispositivi mobili permettono grande flessibilità, il trading efficace richiede un’analisi approfondita e dettagliata che difficilmente può essere svolta su uno schermo piccolo. Molti aspetti critici di un grafico, come livelli chiave, temporalità multiple, indicatori e pattern, rischiano di essere trascurati o non visualizzati adeguatamente. Per questo motivo, il trading dovrebbe avvenire preferibilmente da un computer con schermo ampio, che consenta di analizzare tutte le informazioni in modo chiaro e prendere decisioni più precise e consapevoli.
Conclusione
Seguendo questi cinque semplici ma potenti consigli i trader possono migliorare sensibilmente la propria redditività e la qualità delle operazioni. Queste pratiche aiutano a mantenere disciplina, ridurre lo stress, e focalizzarsi su poche operazioni high-quality, elementi chiave per una carriera di successo nel trading.
Sintesi della Fed: il positivo e il meno positivoSpinto da una fase euforica, l’S&P 500 si è avvicinato ai 7000 punti, vicino al suo record di valutazione del 2000, dopo sei mesi consecutivi di rialzo senza correzioni.
La domanda è chiara: la Federal Reserve ha fornito abbastanza elementi per giustificare questa fiducia? Oppure la prudenza di Jerome Powell segna l’inizio della fine di questa fase euforica?
1) Una Fed che rallenta il ritmo senza cadere nella compiacenza
Mercoledì 29 ottobre, la Fed ha annunciato un nuovo taglio di 25 punti base, portando il tasso di riferimento in una forchetta tra il 3,75 % e il 4,00 %. È il secondo taglio consecutivo, deciso per contrastare il rallentamento del mercato del lavoro.
Tuttavia, il voto del FOMC ha mostrato una forte divisione interna: un membro voleva un taglio più deciso, un altro mantenere i tassi invariati. Questa divergenza riflette il delicato equilibrio tra sostenere l’occupazione e evitare nuove pressioni inflazionistiche.
Altro segnale rilevante: la Fed ha deciso di sospendere la riduzione del proprio bilancio (quantitative tightening) a partire dal 1° dicembre, con l’obiettivo di preservare la liquidità del sistema finanziario, mentre i mercati del credito mostrano i primi segni di tensione. Powell ha tuttavia chiarito che questa pausa non implica un ritorno duraturo a una politica espansiva.
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Infine, Powell ha raffreddato le aspettative di un nuovo taglio a dicembre: secondo lui, “nulla è scontato”. I mercati monetari ora stimano circa un 70 % di probabilità di mantenimento, contro quasi il 90 % che prevedeva un taglio prima della riunione.
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2) Tra realismo monetario ed eccessi di mercato
La Fed non esclude ulteriori allentamenti, ma si rifiuta di alimentare una fase rialzista dell’S&P 500 ritenuta ormai eccessiva rispetto ai fondamentali.
Le valutazioni attuali si basano in gran parte sull’ipotesi di nuovi tagli dei tassi. Se questa ipotesi viene meno, aumenta la probabilità di una correzione tecnica dell’S&P 500.
Al momento, tuttavia, l’indice non mostra ancora segnali di inversione.
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Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
Questo contenuto non è destinato a manipolare il mercato né a promuovere comportamenti finanziari specifici.
Swissquote non fornisce alcuna garanzia circa la qualità, completezza, accuratezza o non violazione di tale contenuto. Le opinioni espresse sono quelle del consulente e sono fornite esclusivamente a scopo educativo. Qualsiasi informazione relativa a prodotti o mercati non deve essere interpretata come raccomandazione di una strategia o operazione di investimento. Le performance passate non garantiscono risultati futuri.
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I prodotti e i servizi Swissquote sono destinati esclusivamente a chi può riceverli secondo la legge locale.
Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
S&P 500: Valutazioni in surriscaldamento vs stagionalitàCon l’S&P 500 che registra un Shiller CAPE di 40,24 all’inizio di novembre 2025 — quasi equivalente al picco della bolla Internet del 2000 (~44) — sorge la domanda: il mercato statunitense può ancora salire negli ultimi due mesi dell’anno?
La storia suggerisce che la stagionalità di novembre e dicembre spesso favorisce i rialzisti, ma la realtà economica e i livelli di valutazione potrebbero moderare tale ottimismo.
Valutazioni ai limiti del surriscaldamento
Gli indicatori fondamentali parlano chiaro. Uno Shiller P/E attorno a 40 indica una sopravvalutazione estrema; la media storica è intorno a 17. Il Buffett Indicator, che confronta la capitalizzazione complessiva con il PIL, supera il 200 % — un record assoluto, ben oltre i livelli prima delle crisi del 2000 e 2007. In altre parole, i prezzi delle azioni USA sono oggi ampiamente scollegati dalle dimensioni dell’economia reale.
I confronti storici sono impressionanti: il mercato è stato così caro solo alla vigilia del crollo tecnologico di venticinque anni fa. Questo rende difficile giustificare un nuovo episodio rialzista dal punto di vista fondamentale. Tuttavia, la storia mostra anche che i mercati possono rimanere sopravvalutati a lungo, soprattutto quando la liquidità è abbondante e gli investitori temono di “perdere” i guadagni.
Stagionalità: un vento favorevole a fine anno
Statisticamente, novembre e dicembre sono i mesi più favorevoli per le azioni statunitensi. Secondo Topdown Charts (1964–2024), novembre mostra un rendimento medio dell’1 %, positivo nel 69 % dei casi, mentre dicembre sale in media dell’1,2 %, guadagnando quasi il 70 % delle volte.
Paradosso del mercato: caro ma rialzista?
Questa coesistenza di valutazione estrema e momentum stagionale rialzista non è nuova. Nel 1999, ad esempio, l’S&P 500 aveva guadagnato oltre il 20 % nei sei mesi precedenti il picco storico, pur con un CAPE superiore a 40. La psicologia degli investitori e la dinamica dei flussi spesso giocano un ruolo più importante della ragione fondamentale a breve termine.
Tuttavia, un simile contesto riduce il margine di sicurezza: qualsiasi shock macroeconomico o delusione sugli utili potrebbe provocare una correzione violenta. La storia dimostra che i mercati possono ignorare gli eccessi… fino al momento in cui non possono più.
Conclusione
L’S&P 500 affronta la fine del 2025 in una situazione paradossale: sostenuto da una stagionalità storicamente favorevole, ma in “assenza di peso” fondamentale. Novembre e dicembre potrebbero essere positivi grazie all’inerzia rialzista, agli effetti della liquidità e alla psicologia collettiva. Ma a questi livelli di valutazione, ogni punto in più di rialzo avvicina il mercato a un punto di inflessione.
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Swissquote non fornisce alcuna garanzia circa la qualità, completezza, accuratezza o non violazione di tale contenuto. Le opinioni espresse sono quelle del consulente e sono fornite esclusivamente a scopo educativo. Qualsiasi informazione relativa a prodotti o mercati non deve essere interpretata come raccomandazione di una strategia o operazione di investimento. Le performance passate non garantiscono risultati futuri.
Swissquote e i suoi dipendenti e rappresentanti non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per danni o perdite derivanti direttamente o indirettamente da decisioni prese sulla base di questo contenuto.
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Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
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SPX500USD ES1! S&P500 fa il suo dovere e tira drittoBuon venerdì 24 Ottobre 2025 e bentornati sul canale con un nuovo video di analisi tecnica - con interessante spunto grafico sulle candele giapponesi - sull'indice US S&P500.
Spero che la disamina tecnica odierna sia gradita e vi auguro un buon week end
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Serie di stop lossNel trading, una delle sfide più difficili da affrontare non è tanto l’analisi tecnica o fondamentale, quanto la gestione delle emozioni e della psicologia personale durante una serie di perdite consecutive, nota come “serie di stop loss”. Molti trader, specialmente i meno esperti, cadono in trappole mentali che compromettono la loro capacità di reagire in modo razionale e costruttivo.
La dinamica tipica della serie di stop loss
La situazione tipo inizia con l’individuazione di un setup che, secondo l’analisi del trader, appare perfetto. Con grande fiducia e convinzione, si apre una posizione sperando in un esito positivo. Quando però il trade va contro, si incassa uno stop loss. Invece di accettare l’errore e rivalutare l’analisi, il trader tende a razionalizzare la sconfitta attribuendola a fattori esterni come manipolazioni di mercato, stop hunting o eventi imprevisti. Questa negazione dell’errore spinge spesso a forzare la propria previsione originaria aprendo una nuova posizione nella stessa direzione, nella speranza di recuperare rapidamente la perdita. Purtroppo, frequentemente questa operazione fallisce nuovamente e il ciclo si ripete, aumentando frustrazione e confusione. Nei casi peggiori, si tenta una “ultima chance” aprendo un’ulteriore posizione con convinzione, ma senza una chiara analisi aggiornata. Oppure si inverte la posizione nella direzione opposta, ma a questo punto spesso è troppo tardi e il mercato ha già completato il movimento iniziale. Questo genera ulteriori perdite e senso di impotenza.
Perché accade questo comportamento
Questo fenomeno psicologico è radicato nella difficoltà umana di ammettere di aver sbagliato. Il riconoscimento di un errore significa dover accettare una perdita reale, e questo può ferire l’ego e la fiducia personale. Inoltre, il desiderio di “recuperare subito” induce a scelte impulsive e irrazionali, anziché analisi metodiche.
Da qui nascono i bias cognitivi che allontanano il trader dalla disciplina necessaria.
Come superare la barriera psicologica della perdita
Accettare che perdere è parte del gioco. Il trading non è una scienza esatta e anche i migliori professionisti subiscono perdite. Accettare la possibilità di errore libera la mente e riduce l’ansia.
Impostare uno stop loss disciplinato e rispettarlo. Inserire sempre ordini di stop loss e rispettarli senza cambiare o spostare in modo emotivo è una delle chiavi per controllare le perdite.
Fare una revisione obiettiva e razionale dell’analisi dopo ogni perdita, senza cercare scuse. Capire perché la posizione ha perso permette di migliorare il processo decisionale.
Evitare di inseguire perdite con nuove posizioni aggressive. Il cosiddetto revenge trading aumenta solo il rischio di perdere ancora più denaro.
Mantenere un diario di trading emotivo e operativo. Annotare non solo le proprie operazioni ma anche gli stati d’animo aiuta a riconoscere schemi di comportamento disfunzionali.
Considerare sempre che “è umano sbagliare, ma è imperdonabile perseverare nell’errore”. Questo mantra stimola a correggere prontamente gli errori senza lasciarsi trascinare dal sentimento di frustrazione.
Conclusioni
La capacità di accettare le perdite e rivedere sistematicamente le proprie decisioni è una competenza fondamentale per qualsiasi trader che voglia raggiungere la consistenza e la redditività nel tempo. Ignorare questo aspetto e lasciarsi guidare dall’orgoglio o dalla rabbia conduce inevitabilmente a peggiorare la situazione. Il mercato non ha alcuna colpa delle nostre perdite. Spetta al trader sviluppare autocontrollo, disciplina e un approccio pragmatico per trasformare le difficoltà in opportunità di crescita. Nessuno è infallibile e ogni errore è un’occasione per imparare è la chiave per uscire dal circolo vizioso della serie di stop loss.
S&P 500 – Analisi Tecnica del 5 Novembre 2025L’indice S&P 500 si muove oggi in una fase di consolidamento sotto una trendline ribassista (blu) che, al momento, continua a esercitare una pressione significativa sulla struttura dei prezzi.
Il quadro tecnico rimane impostato al ribasso nel breve, con un livello di supporto critico a 6.772 e un target potenziale individuato a 6.748, zona che, se raggiunta, potrebbe generare una reazione tecnica di breve periodo.
Sul fronte opposto, i livelli di ritracciamento più rilevanti si collocano a:
* 6.826 – primo livello dinamico, corrispondente alla parte inferiore della trendline discendente
* 6.850 – area intermedia di possibile rimbalzo tecnico
* 6.894 – resistenza più marcata, coincidente con la fascia dei massimi recenti
Come sempre, quando si parla di S&P 500, è fondamentale ricordare che i gap di mercato tendono a influenzare notevolmente la direzione dei prezzi e possono generare movimenti improvvisi in entrambe le direzioni. Per questo, il risk management rimane essenziale per ogni operatore.
In sintesi, il contesto attuale rimane delicato e guidato dalle dinamiche di volatilità intraday. Finché i prezzi si mantengono sotto la trendline principale, la struttura tecnica continuerà a suggerire cauta prudenza e potenziali estensioni ribassiste verso il target indicato a 6.748.
📊 Conclusione:
Scenario in equilibrio precario tra un possibile rimbalzo tecnico e la continuazione del trend ribassista. Attenzione ai volumi e alla chiusura giornaliera per conferme operative.
#trading #investimenti #analisiTecnica #SP500 #mercatifinanziari
ES1! QQQ Cosa ci dicono S&P500 & Nasdaq. Aggiornamento Buon mercoledì 22 Ottobre 2025 e bentornati sul canale con un aggiornamento tecnico sia sull' S&P500 che sul Nasdaq. Grafico a candele giornaliere, H4 e H1.
Con la speranza che il contributo sia di vostro interesse vi auguro una buona serata
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ES1! SPX500USD L'indice S&P500 non molla un colpo...Buona domenica 19 Ottobre 2025 e bentornati sul canale di nuovo con un contributo tecnico di aggiornamento sull'indice S&P500.
Nonostante i timori di un crollo vertiginoso, le quotazioni si mantengono all'interno di un canale rialzista su grafico a candele giornaliere, che sembra essere chiaro, ben impostato e che sembra voler suggerire che gli investitori non abbiamo voglia di mollare la presa.
Vediamo nel video di oggi cosa aspettarci nei prossimi giorni, con un'analisi dall'orizzonte temporale decisamente breve..
Buona serata e grazie per la vostra attenzione
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Sul precipizioRiprendo la mia visione ribassista dell'SP500 che ha raggiunto settimana scorsa il margine superiore del canale indicato in figura
L'indice anche sotto l'aspetto mean reverting ha raggiunto una distanza dalla sma200 weekly di 35% che spesso coincide con l'inizio delle correzioni più importanti
Una rottura al di sotto della grossa candela rossa di settimana scorsa sarà il segnale di inizio discesa
Dati macro in ritardo per shutdown USAIl recente shutdown del governo degli Stati Uniti ha innescato un effetto domino sulla pubblicazione dei principali indicatori macroeconomici.
A causa della chiusura temporanea di diverse agenzie federali, tra cui il Bureau of Labor Statistics (BLS) e il Bureau of Economic Analysis (BEA), una serie di statistiche cruciali sono state ritardate, rendendo più difficile la valutazione in tempo reale della situazione economica americana.
Un calendario economico fortemente disturbato
Dall’inizio di ottobre, diverse pubblicazioni importanti sono state rinviate. Il rapporto sull’occupazione NFP del 3 ottobre è stato il primo a essere colpito, ottobre e dagli indicatori di inflazione CPI e PPI del 15 e 16 ottobre.
Questi rinvii successivi hanno disorientato i mercati finanziari, privati di punti di riferimento statistici fondamentali per anticipare le decisioni della Federal Reserve (Fed). La visibilità su inflazione, occupazione e consumi si è così ridotta in modo significativo, alimentando la volatilità dei mercati azionari statunitensi.
La Fed nel buio
Il rinvio del calendario complica il lavoro della Fed, la cui prossima decisione di politica monetaria è prevista per il 29 ottobre, seguita dalla pubblicazione dell’inflazione PCE il 31 ottobre.
Senza dati aggiornati, i membri del FOMC dovranno basarsi su informazioni parziali o obsolete per decidere la direzione dei tassi d’interesse. Questa mancanza di dati affidabili potrebbe spingere l’istituzione ad adottare un atteggiamento più prudente, rinviando eventuali revisioni importanti della politica monetaria.
Effetti a cascata nei mesi successivi, a meno che lo shutdown termini in ottobre
Il rapporto NFP del 7 novembre e le udienze della Corte Suprema sui dazi doganali, previste nella stessa settimana, potrebbero anch’essi subire ritardi se lo shutdown dovesse prolungarsi. Allo stesso modo, le statistiche di inflazione di novembre (CPI, PPI e PCE) potrebbero subire ulteriori rinvii, compromettendo la qualità delle previsioni economiche di fine anno.
Infine, le pubblicazioni di dicembre — in particolare il rapporto NFP del 5 dicembre e la decisione della Fed del 10 dicembre — potrebbero segnare un ritorno alla normalità, a condizione che le agenzie interessate riescano a recuperare i ritardi accumulati.
In sintesi, più rapidamente termina questo shutdown, più velocemente si normalizzerà la pubblicazione dei dati macroeconomici.
DISCLAIMER GENERALE:
Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
Questo contenuto non è destinato a manipolare il mercato né a promuovere comportamenti finanziari specifici.
Swissquote non fornisce alcuna garanzia circa la qualità, completezza, accuratezza o non violazione di tale contenuto. Le opinioni espresse sono quelle del consulente e sono fornite esclusivamente a scopo educativo. Qualsiasi informazione relativa a prodotti o mercati non deve essere interpretata come raccomandazione di una strategia o operazione di investimento. Le performance passate non garantiscono risultati futuri.
Swissquote e i suoi dipendenti e rappresentanti non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per danni o perdite derivanti direttamente o indirettamente da decisioni prese sulla base di questo contenuto.
L’uso di marchi di terze parti è a scopo informativo e non implica approvazione da parte di Swissquote né che il titolare del marchio abbia autorizzato Swissquote a promuovere i propri prodotti o servizi.
Swissquote è il marchio commerciale che rappresenta le attività di: Swissquote Bank Ltd (Svizzera) regolata da FINMA, Swissquote Capital Markets Limited regolata da CySEC (Cipro), Swissquote Bank Europe SA (Lussemburgo) regolata dalla CSSF, Swissquote Ltd (Regno Unito) regolata dalla FCA, Swissquote Financial Services (Malta) Ltd regolata dalla MFSA, Swissquote MEA Ltd (UAE) regolata dalla DFSA, Swissquote Pte Ltd (Singapore) regolata dalla MAS, Swissquote Asia Limited (Hong Kong) autorizzata dalla SFC e Swissquote South Africa (Pty) Ltd supervisionata dalla FSCA.
I prodotti e i servizi Swissquote sono destinati esclusivamente a chi può riceverli secondo la legge locale.
Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
ES1! SP500: i miei livelli di supporto e la mia visione tecnicaBuon mercoledì 15 Ottobre 2025 e bentornati sul canale con il mio personalissimo aggiornamento tecnico sull'indice S&P500, all'alba della nuova stagione di utili e a poche settimane dalla fine di questo anno solare.
Grazie a tutti per il vostro tempo, per la vostra fiducia e attenzione, e buona serata
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S&P 500 e guerra commerciale: quali sono i danni tecnici?Il brusco ritorno delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina ha provocato venerdì scorso un’ondata di shock sui mercati finanziari globali, colpendo duramente l’indice S&P 500. L’annuncio di Pechino di nuovi controlli all’esportazione di terre rare, seguito dalla minaccia di Donald Trump di raddoppiare i dazi sui prodotti cinesi al 100 %, ha riacceso lo spettro di una guerra commerciale totale. Questa escalation ha causato una marcata correzione tecnica dell’indice statunitense, che ha appena registrato la sua peggiore seduta degli ultimi sei mesi.
Sebbene le trattative possano ancora portare a un accordo entro la fine di ottobre, gli investitori temono un impatto diretto sui margini delle grandi aziende industriali e tecnologiche, già indebolite dall’aumento dei costi d’importazione e da valutazioni record.
Quali sono quindi i danni tecnici subiti dallo S&P 500 a causa della ripresa della guerra commerciale tra le due principali potenze mondiali?
1) L’indice S&P 500 respinge dalla parte superiore del suo canale rialzista di lungo periodo
Durante la sessione di martedì 30 settembre ho presentato un’analisi tecnica sull’indice S&P 500, ponendo la domanda se fosse stato raggiunto il massimo annuale. Il primo grafico qui sotto rimanda a tale analisi:
I danni tecnici causati dal forte calo di venerdì 10 ottobre restano per ora limitati, poiché non vi è stata rottura di supporti principali. Tuttavia, l’S&P 500 ha confermato un chiaro rifiuto dalla parte alta del canale rialzista in atto dal 2020, area che potrebbe rappresentare il completamento dell’onda 5 secondo il conteggio di Elliott.
All’inizio di questa settimana è necessario monitorare attentamente la media mobile a 50 giorni, la cui rottura a febbraio scorso aveva dato il via alla forte correzione di marzo/aprile legata alla guerra commerciale.
Il grafico seguente mostra le candele giapponesi settimanali dell’S&P 500:
2) L’indice Russell 2000 respinge sotto il suo record storico
Osservando l’ampiezza del mercato, emerge un altro segnale tecnico rilevante: il rifiuto ribassista dell’indice Russell 2000 sotto il record storico di 2.460 punti. Un rifiuto sotto resistenza è una cosa, ma ora è fondamentale non rompere il supporto, in particolare quello a 2.360 punti.
3) Questo rifiuto tecnico avviene a livelli di valutazione molto elevati
La valutazione attuale dell’S&P 500 ha raggiunto livelli storicamente alti, simili a quelli osservati durante la bolla tecnologica del 2000. Il rapporto Shiller P/E si avvicina a 40, segnalando una sopravvalutazione marcata delle azioni statunitensi. Il P/E a 12 mesi supera 30, ben al di sopra della media storica, mentre l’indicatore di Buffett (capitalizzazione di mercato rapportata al PIL) supera il 200 %, un record assoluto. Un tale squilibrio aumenta il rischio di una correzione tecnica in caso di rialzo dei tassi o di calo degli utili aziendali legato alla guerra commerciale.
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Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
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Correzione prevedibile La correzione che attendevo da un paio di settimane è arrivata con forza scatenata da un nuovo scontro commerciale USA-Cina
Molto probabile una escalation nelle prossime settimane che spingerà i listini ancora più in basso con aperture in gap down lunedì
L’indice ha rotto il canale verde in cui si muoveva già da tempo e ha chiuso sotto la sma50 (linea rossa)
La prima destinazione è probabilmente la media 100 (linea verde) che viene toccata dalla maggioranza delle correzioni “normali” (quelle con ribassi del 10% circa)
Personalmente ho già liquidato tutto in America e attendo con calma il momento di rientrare
I titoli tecnologici sono ampiamente sopravvalutati ed è possibile vedere discese del 30% e oltre dai massimi con un nuovo scontro sui semiconduttori e terre rare
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.10.2025Oro, argento e metalli industriali in poderosa risalita.
Borse asiatiche in evidenza: è l’anno della loro riscossa?
Crisi politica francese preoccupa poco Borse e Govies. Macron sotto tiro.
Listini cinesi attesi (in rialzo?) domani, dopo la pausa di 4 giorni.
Mercati in cerca di direzione: incertezza politica e oro ai massimi storici
Le borse europee hanno chiuso una seduta priva di slancio, ancora una volta condizionata dalla politica. L’attenzione resta puntata sulla Francia, dove le dimissioni del premier Sébastien Lecornu, a meno di un mese dalla nomina, hanno riacceso l’incertezza e alimentato le richieste di dimissioni del presidente Macron. L’instabilità francese, combinata con lo shutdown del governo statunitense, continua a pesare sul sentiment globale.
Europa: stabilità apparente sui listini
Le principali piazze europee hanno archiviato la giornata con variazioni minime:
• Parigi +0,04% a 7.974 punti,
• Londra +0,05% a 9.483 punti,
• Francoforte +0,03% a 24.385 punti,
• Madrid -0,19% a 15.527 punti.
Sul fronte macro, i dati tedeschi hanno deluso le attese: in agosto la produzione industriale è scesa del -4,3% su mese (vs attese -1,0%), dopo il +1,3% di luglio. Gli ordini all’industria sono calati dello 0,8%, segnalando un rallentamento più marcato del previsto.
Nel frattempo, la presidente BCE Christine Lagarde ha commentato l’apprezzamento dell’euro come effetto collaterale dei flussi rifugio: “Gli investitori si sono mossi sull’euro come valuta di sicurezza, un segno di fiducia ma anche una fonte di pressione sul cambio”.
Shutdown USA e Fed sotto osservazione
Negli Stati Uniti, lo shutdown governativo continua a pesare sul clima di fiducia. I principali indici hanno interrotto la serie positiva:
• S&P 500 -0,4%,
• Nasdaq -0,7%,
• Dow Jones -0,2%.
Il mercato obbligazionario resta stabile: Treasury decennale al 4,12%, mentre gli operatori scontano con quasi il 100% di probabilità un taglio dei tassi di 25 punti base a ottobre. I verbali della riunione Fed di settembre, attesi stasera, offriranno maggiori indicazioni, con Jerome Powell in calendario per giovedì.
Le aspettative di inflazione dei consumatori americani a un anno sono salite al 3,4% a settembre (da 3,2% in agosto), massimo da cinque mesi.
Oro sopra quota 4.000 dollari: bene rifugio per eccellenza
Complice lo shutdown, la debolezza del dollaro e la crisi politica francese, l’oro ha toccato nuovi massimi storici oltre i 4.000 dollari/oncia. I futures Usa hanno sfondato questa soglia record, sostenuti anche dall’attesa di un nuovo taglio dei tassi Fed.
Dal 1° settembre il metallo prezioso è salito di quasi +20%, e del +53% da inizio anno, in un rally che appare sempre più difficile da giustificare solo con la domanda rifugio. Anche l’Indice Commodity (106,80 USD) ha segnato il terzo rialzo consecutivo, spinto dai metalli preziosi, mentre l’acciaio resta tra i pochi in negativo da inizio 2025 (-4,5%).
Francia: rischio elezioni anticipate
La crisi francese resta al centro della scena. L’euro ha reagito con un calo dello 0,34% a 1,1672 dollari, ma si è rafforzato sullo yen a 176,35. Dopo le dimissioni di Lecornu, Macron ha concesso tempo fino a domani per nuovi colloqui. Se anche questi dovessero fallire, ha dichiarato di voler “assumersi tutte le sue responsabilità”, lasciando intendere nuove elezioni parlamentari.
Gli analisti ritengono probabile una convocazione delle urne a novembre, anche se Macron difficilmente si dimetterà prima della fine del suo mandato, nel 2027.
Asia: Nikkei ai massimi, poi in rallentamento
In Asia, i listini restano misti. Il Nikkei di Tokyo, dopo aver toccato un nuovo record storico, ha chiuso in calo dello 0,2%, smorzando l’euforia per l’elezione di Sanae Takaichi a leader del Partito Liberaldemocratico (LDP) e futura premier del Giappone.
Le borse di Cina e Corea del Sud sono rimaste chiuse, mentre l’Hang Seng di Hong Kong ha perso 1%, penalizzato dalla debolezza del comparto high-tech.
Sul fronte valutario, il cross dollaro/yen è salito a 152,4, livello più alto da febbraio, mentre il rendimento del bond decennale giapponese ha toccato 1,68%, massimo da quindici anni.
Takaichi si prepara al primo test diplomatico con Donald Trump, atteso a Tokyo a fine mese, per discutere di alleanza bilaterale e cooperazione sulla difesa.
Emergenti e criptovalute: i nuovi protagonisti
Le Borse emergenti continuano a brillare: l’indice MSCI Emerging Markets segna un +28% da inizio 2025, contro il +16,8% dell’MSCI World.
La Cina pesa per il 31,16% dell’indice, seguita da Taiwan (19,4%), India (15,22%), Corea del Sud (11%) e Brasile (4,3%).
Sul fronte digitale, il Bitcoin ha aperto debole dopo una correzione del -2% martedì, dovuta a prese di profitto: in due settimane la criptovaluta ha comunque guadagnato oltre +15%, toccando un nuovo record a 126.000 USD.
Deutsche Bank ha definito Bitcoin “un potenziale pilastro moderno della sicurezza finanziaria, riecheggiando il ruolo dell’oro nel XX secolo”.
Obbligazionario europeo: stabilità nonostante Parigi
Il mercato obbligazionario europeo è rimasto stabile nonostante la crisi francese:
• Bund decennale 2,72%,
• BTP 3,53%,
• OAT decennale 3,57%.
Il Tesoro italiano prevede per venerdì un’asta di Bot annuali per 9 miliardi.
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S&P 500 e ciclo presidenziale: mercato orso nel 2026?Il ciclo presidenziale americano è un approccio ciclico al mercato azionario secondo cui la performance dell’S&P 500 tende a seguire uno schema ricorrente lungo i quattro anni di un mandato presidenziale. Questo ciclo riflette la relazione tra le decisioni politiche, le politiche fiscali e monetarie e la psicologia degli investitori.
Storicamente, il primo anno del mandato (post-elettorale) è caratterizzato da aggiustamenti economici e fiscali, spesso accompagnati da guadagni moderati. Il secondo anno, detto “anno di metà mandato”, è solitamente più incerto: i mercati diventano volatili a causa dell’incertezza politica e di eventuali riforme impopolari.
Questo secondo anno è tradizionalmente il più debole dei quattro, il più favorevole a una forte fase di consolidamento dell’S&P 500 — e corrisponde al 2026 nel ciclo attuale.
Al contrario, il terzo anno del mandato è quasi sempre il più favorevole per i mercati azionari, poiché l’amministrazione cerca di stimolare la crescita prima della campagna elettorale, spesso attraverso politiche fiscali o monetarie più accomodanti. Infine, il quarto anno, quello elettorale, rimane mediamente positivo, ma con performance più contenute a causa dell’incertezza pre-elettorale.
Da questa prospettiva, il 2026 rappresenterà il secondo anno del ciclo presidenziale di Donald Trump — tradizionalmente il più fragile per i mercati azionari. Dal punto di vista tecnico, l’S&P 500 ha recentemente raggiunto importanti zone di resistenza vicine ai massimi storici, dopo un notevole rally post-elettorale. Diversi indicatori di momentum mostrano un indebolimento della dinamica rialzista, mentre il rapporto prezzo/utili di Shiller si trova su livelli storicamente elevati, indicando valutazioni già eccessive.
In questo contesto, è plausibile che il 2026 sia caratterizzato da una fase di consolidamento dell’S&P 500, o persino da una correzione più marcata. Gli investitori istituzionali potrebbero adottare un atteggiamento più prudente, in attesa di maggiore chiarezza sulla politica fiscale, sulla strategia dei tassi della Federal Reserve e sull’impatto delle misure economiche del nuovo governo. Questa fase di pausa sarebbe naturale dopo diversi anni di rialzi sostenuti e potrebbe costituire una base solida per la prossima spinta rialzista del ciclo, tradizionalmente osservata nell’anno pre-elettorale, 2027.
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Cosa ho capito dopo 7 anni da formatore nel settore trading→ La libertà finanziaria di cui tutti ti parlano non è reale.
Il trading fatto in modo professionale è un lavoro stressante, proprio come quello da cui il 90% delle persone che si avvicina a questa attività vuole scappare. In molti casi l'idea è quella che sarai libero dal tempo e dal luogo una volta padroneggiata la materia, ma non è proprio così. Ammesso che arriverai a quel punto, dovrai 𝐫𝐢𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨𝐫𝐚𝐥𝐞, che sarà totalmente diversa da quella a cui ti ha abituato il tuo lavoro.
→ Chi vuole fare trading, nella maggioranza dei casi, ahimè o non ha risparmi, o 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐬𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 per poterselo permettere.
→ La maggior parte delle persone che ho visto riuscire nel diventare costantemente profittevoli lo hanno trattato come una delle loro fonti di reddito, e 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐥’𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐟𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐝𝐝𝐢𝐭𝐨.
→ La 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐚 di cui si ha bisogno per riuscire è una dote che solo in pochi hanno voglia e tempo di sviluppare. Il trading discerne una conoscenza di se stessi, dei propri impulsi e dei comportamenti che ne derivano, molto profonda.
🔄 La svolta è capire che il trading funziona solo se è parte di un progetto più grande: 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚 360 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐚.
Proprio questo è uno dei motivi che mi hanno spinto a fare un passo avanti e diventare il 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐥𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞, perché quello che conta, prima di cimentarti in qualsiasi scelta, è avere tutti i tasselli della tua vita finanziaria a posto.
S&P 500, è stato raggiunto il massimo annuale?L’indice S&P 500 ha segnato il suo massimo annuale a 6.700 punti? È la domanda legittima che si pongono gli analisti tecnici dopo che il mercato ha raggiunto la scorsa settimana la parte superiore di un canale rialzista di lungo termine. La valutazione dell’S&P 500 ha superato i massimi della fine del 2021 e il mercato sembra essere giunto al termine di un rally iniziato lo scorso aprile.
1. È logico che il mercato sia entrato in una fase di pausa tecnica dopo aver raggiunto un obiettivo importante (6.700 punti)
In un’analisi pubblicata su TradingView a metà settembre, abbiamo evidenziato la presenza di un canale rialzista di medio/lungo termine sull’S&P 500. Questo canale passa intorno ai 6.700 punti, che rappresentavano anche il target medio di prezzo degli analisti finanziari per il 2025.
Il livello di 6.700 punti era quindi sia un obiettivo tecnico sia fondamentale, ed è logico che questa resistenza abbia provocato una fase di pausa sull’S&P 500.
Tuttavia, è ancora troppo presto per parlare della fine della tendenza rialzista di fondo, anche se il mercato dovesse entrare in una correzione a breve termine. Il primo grafico sotto mostra questo canale rialzista come resistenza, ma mostra anche che al momento non vi è alcuna divergenza ribassista prezzo/momentum (con il momentum rappresentato dall’indicatore RSI).
2. L’analisi del sentiment di mercato non mostra ancora le caratteristiche di un massimo finale
I massimi di mercato si formano sempre in fasi di euforia degli investitori retail, mentre i minimi in fasi di paura estrema. L’ultima indagine dell’American Association of Individual Investors mostra che esiste ancora un equilibrio tra compratori e venditori, nonostante la forte fase rialzista tra aprile e settembre. Anche qui, dunque, non ci sono le caratteristiche di un massimo annuale, sebbene una correzione di breve termine sia legittima.
3. L’analisi quantitativa non mostra ancora segni di una fine della tendenza rialzista di fondo
È quindi troppo presto per affermare che questa parte superiore del canale rialzista rappresenti il massimo definitivo del 2025. Questo è anche il messaggio dell’analisi quantitativa, che mostra come il mercato azionario statunitense (azioni dell’S&P 500) non si trovi in una zona di surriscaldamento estremo nella sua maggioranza. Infatti, solo il 55% delle azioni dell’S&P 500 si trova al di sopra della media mobile semplice a 50 giorni, e il mercato non è entrato recentemente in una fase di eccesso rialzista.
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