Crollano i mercati: Siamo vicini a una nuova recessione? ANALISI MACROECONOMICA
Quest’ultima settimana sicuramente verrà ricordata come una delle settimana che ha visto una notevole discesa da parte degli indici americani.
Nasdaq ha fatto regirstrare un –12.90%, S&P500 il –12% e il Dow Jones (US30 su Pepperstone) il –10.60%. Mentre in Europa il Dax ha chiuso la settimana con un sonoro –10.75%.
Le forti vendite sono avvenute non appena Trump ha ufficialmente firmato il decreto per quanto riguarda l’introduzione dei dazi. È uno dei peggiori crolli dal 2020 e questa guerra commerciale potrebbe portare ad una recessione, tra i timori dell’inflazione ed una crescita molto lenta. Ormai la tensione sui mercati regna sovrana e anche il dollaro ha perso parecchio terreno toccando il minimo storico contro il franco svizzero, mentre l’Euro si avvicina ai massimi dell’ultimo semestre attestandosi attorno all’1.1050.
Per quanto riguarda invece la moneta rifugio, sia yen che franco svizzero hanno fatto registrare una forza non indifferente sul mercato. Il dollaro continua a perdere forza ed anche il suo potere di attrazione, difatti anche le più importanti banche mondiali, tra cui Deutsche Bank parla di una possibile crisi di fiducia nei confronti del biglietto verde.
Powell ha affermato che i dazi imposti dal governo Trump sono più grandi del previsto comportando quindi il rischio di elevata inflazione, mentre la risposta di Trump non si è fatta attendere, dichiarando che questo sarà il momento migliore per Powell per poter tagliare i tassi di interesse. La Fed sostiene che siano proprio i dazi a poter portare ad un aumento dell’inflazione nei prossimi trimestri, con il rischio inoltre che ci sia un forte aumento della disoccupazione.
Per quanto riguarda il calendario economico, la prossima settimana che va dal 7 all’11 di Aprile, avremo diverse news da dover tenere d’occhio.
- Mercoledi 9 Aprile avremo il meeting della FOMC che potrà darci ulteriori dettagli sulle future decisioni per quanto riguarda i tassi di interesse.
- Nella giornata di Giovedi avremo i dati sull’inflazione americana che si attesta ancora al 2.8% , oltre alle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, dato che sicuramente ci dirà di più sullo stato attuale del mercato del lavoro statunitense.
- Venerdi 11 Aprile è previsto il rilascio del dato sul PIL della Gran Bretagna e il dato sull’inflazione della Germania, sicuramente rilevante a livello europeo. Infine, nel pomeriggio verrà rilasciato l’Indice dei Prezzi della Produzione americano che misura il cambiamento medio dei prezzi di vendita.
Sicuramente sarà una settimana in cui bisognerà costantemente monitorare la situazione sui mercati dopo questa forte pressione derivante dalle vendite degli ultimi giorni. Questa analisi macroeconomica è puramente a scopo informativo e non deve essere considerata come consiglio finanziario.
Ogni investitore dovrà effettuare le dovute considerazioni e le proprie analisi, considerando inoltre il rischio di poter perdere denaro sui mercati finanziari. Inoltre, bisogna considerare che attualmente i mercati stanno attraversando una fase di forte ed alta volatilità, motivo per cui bisogna operare con cautela, tenendo presente che tradare prodotti derivati (CFD) può comportare una perdita di denaro.
ANALISI TECNICA
Per quanto riguarda la parte di analisi tecnica, questa settimana andremo ad analizzare l’indice Dow Jones ( US30 su Pepperstone). Quest’ultima settimana l’indice che rappresenta le 30 società più quotate nel mercato americano (tra cui Amazon, Nvidia, Microsoft) è passato da 42700 punti chiudendo la giornata di venerdi a 38200 punti, con una perdita superiore al 10%.
Attualmente l’indice ha raggiunto una zona di forte accumulo risalente a Maggio 2024, quindi senza dubbio sarà interessante vedere come gli operatori si muoveranno e cosa decideranno di fare.
Potremmo assistere ad un probabilmente rallentamento di questa discesa, portando l’indice a toccare nuovamente quota 40.000. Il tutto dipenderà anche da come questi dazi continueranno ad affliggere le aziende e soprattutto gli investitori dati i periodi di totale incertezza sui mercati.
Se andiamo ad analizzare il nostro Stochastic Momentum index ci troviamo in una zona di forte ipervenduto, quindi ci si potrebbe anche attendere un potenziale rialzo da parte dell’indice. Ma non dobbiamo dare nulla per scontato in quanto ciò che è avvenuto in passato non è detto che possa ripetersi anche in futuro.
Sarà decisamente importante valutare come il prezzo si comporterà nei prossimi giorni. Motivo per cui bisogna cercare le giuste conferme e valutare anche il rischio, in quanto tradare CFD può comportare la perdita di denaro.
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Idee operative US30
Dow Market Divergence Ratio (DMDR)✨ Introduzione all’Indicatore di equilibrio economico di Dow
Il DMDR (Dow Market Divergence Ratio) è un indicatore unico che ho sviluppato ispirandomi ai principi della Teoria di Dow. 🌐 Questo strumento esamina il rapporto tra il Dow Jones Industrial Average (DJI) e il Dow Jones Transportation Average (DJT), evidenziando dinamiche chiave tra due settori fondamentali dell'economia: industria e trasporti. 🚚🏭 La relazione tra questi mercati può offrire informazioni significative sui possibili sviluppi futuri del contesto economico generale. 🔍
📊 Elementi Principali dell’Indicatore
📍 Mediana Globale (2,50):
✅ Un valore che rappresenta un punto di equilibrio storico tra produzione e trasporti. Quando il rapporto si avvicina a questa soglia, suggerisce un allineamento economico tra i due settori.
🔺 Soglia Superiore (2,80):
🚨 Valori superiori indicano una predominanza industriale rispetto alla capacità logistica. In questi casi, si osservano frequentemente situazioni di sovrapproduzione o pressioni sulle infrastrutture di trasporto. 🚢📦
🔻 Soglia Inferiore (2,20):
⚠️ Valori inferiori riflettono un eccesso di capacità logistica rispetto alla domanda industriale. Tali situazioni sono spesso associate a un rafforzamento del settore dei trasporti. ✈️🚛
🔎 Analisi Storica del Rapporto DJI/DJT
🕰️ Periodo 2006-2009:
📉 Durante la crisi finanziaria globale, il rapporto è sceso a un minimo di 1,92. Questo movimento ha messo in evidenza uno squilibrio significativo, con una marcata debolezza industriale.
📈 2009-2020:
🔄 Il rapporto ha oscillato in un intervallo stabile tra 2,20 e 2,80, riflettendo una crescita coordinata tra industria e trasporti, in linea con una fase di espansione economica. 📦🏗️
🌍 Pandemia 2020:
⚡ Un forte calo seguito da una rapida ripresa ha sottolineato la resilienza del settore dei trasporti, evidenziando il suo ruolo cruciale nelle dinamiche economiche globali. 🚀📡
📅 Contesto Attuale (2025):
📊 Il rapporto si trova attualmente a 2,85, un valore al di sopra della soglia superiore. Questa configurazione suggerisce una predominanza industriale che potrebbe portare a pressioni logistiche e squilibri economici nel medio termine. 🔧⚙️
💡 Prospettive Basate sul DMDR
📌 La posizione attuale del DMDR rispetto alle soglie storiche evidenzia un contesto in cui l’industria sembra prevalere sul settore dei trasporti. 🏗️🛤️ Osservazioni passate indicano che fasi simili sono spesso seguite da movimenti verso livelli più bilanciati, riflettendo un riadattamento naturale tra i due settori. 📈 Questo comportamento può fornire indicazioni utili per chi opera nei mercati finanziari, permettendo di identificare aree di potenziale interesse strategico. 💼📊
🏆 Conclusione
🔧 Il DMDR rappresenta uno strumento avanzato per interpretare le interazioni tra due pilastri dell’economia. La sua utilità risiede nella capacità di evidenziare fasi di equilibrio o squilibrio, consentendo una visione chiara delle dinamiche economiche. 🌟
📌 Come creatore dell’indicatore, il mio obiettivo è offrire una chiave di lettura unica per l’analisi del mercato, basata su una solida metodologia storica ed economica. 🧠 Sfruttate questo strumento per una comprensione più profonda e mirata delle tendenze economiche. 📈
US30 Dow Jones con tanta strada al ribasso davanti a sé...Bentornati sul canale con il primo contributo di tipo tecnico sull'indice industriale Dow Jones, che a mio modesto parere ci da spunti interessanti e credo anche abbastanza affidabili rispetto a quello che potrebbe essere il sentiment e quindi la price action da qui ai prossimi mesi.
Scopriamo insieme cosa si cela dietro gli attuali valori dell'indice e facciamolo con il supporto di un grafico a candele giapponesi su timeframe settimanale (con sguardo anche al daily)
Buona serata a tutti e grazie per la vostra attenzione
Analisi sul Dow JonesIl grafico mostra il Dow Jones in una fase di consolidamento dopo un'importante discesa. Attualmente, l'indice si trova in un'area di supporto chiave intorno ai 41.600 punti. Da qui, due scenari principali sembrano possibili:
Scenario rialzista (ritracciamento tecnico):
L'indice potrebbe tentare un rimbalzo verso la resistenza posta tra i 43.000 e i 43.500 punti, come indicato dal rettangolo superiore nel grafico. Questo movimento sarebbe coerente con un ritracciamento tecnico dopo il forte calo recente.
Scenario ribassista (continuazione della discesa):
Se il rimbalzo non dovesse trovare sufficiente forza, il Dow potrebbe rompere il supporto attuale e dirigersi verso i livelli inferiori di 40.400 o persino 39.600 punti, aree evidenziate come possibili target ribassisti.
Contesto Macroeconomico
L'incertezza macroeconomica è elevata, influenzata da diversi fattori:
Politica monetaria della Fed: La Federal Reserve si riunisce questa settimana (18-19 marzo) e dovrebbe mantenere i tassi invariati al 4,25-4,50%. Tuttavia, gli investitori cercheranno segnali su possibili tagli dei tassi nella seconda metà del 2025, dato il rallentamento dell'inflazione e della crescita economica.
Dati economici misti:
Le vendite al dettaglio sono cresciute solo dello 0,2% a febbraio, segnalando una domanda debole.
L'attività manifatturiera a New York ha registrato un calo significativo a marzo.
L'inflazione è scesa al 2,8% a febbraio, ma rimane sopra il target del 2% della Fed.
Rischi globali: Il rallentamento economico globale e le tensioni commerciali continuano a pesare sull'outlook economico. L'OCSE ha evidenziato che l'aumento delle restrizioni commerciali potrebbe aggravare la situazione economica globale.
Dow daily su supporto dinamicoD I S C L A I M E R
Gli investimenti in strumenti finanziari comportano elevati rischi economici, chiunque svolga questa attività si assume la totale responsabilità, le analisi qui publicate hanno esclusivamente uno scopo didattico e non costituiscono in alcun modo un invito all'investimento, pertanto l'autore di questa pagina non sarà perseguibile per eventuali danni diretti o indiretti.
L'attività svolta non costituisce consulenza personalizzata così come indicato dall'art. 1 comma 5 septiel del D.Lgs. 58/98 e così come modificato dal D. Lgs. 167/2007.
L'autore non conosce le caratteristiche e l'esperienza finanziaria di alcun lettore, unitamente alla patrimonialità, flussi di reddito / risparmio e grado di rischio.
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resistenza annuale fissata a 47104 punti , supporto a 34816
Analisi grafica elaborata con software proprietario
D I S C L A I M E R
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DOW JONES BUY: LE CONDIZIONI SONO MATURATE, I NUMERI SONO CHIARINegli ultimi sette giorni, il Dow Jones Industrial Average (DJIA) ha dimostrato una resilienza invidiabile, navigando tra le onde di incertezze macroeconomiche e segnali contrastanti. Al 14 febbraio 2025, l’indice ha chiuso a 44.546,08 punti, con una lieve flessione dello 0,37% nell’ultima seduta. Questa correzione, lungi dall’essere un segnale di debolezza strutturale, rappresenta un’opportunità perfetta per ricaricare il portafoglio e posizionarsi strategicamente per il prossimo breakout rialzista.
LA STRUTTURA TECNICA: IL MERCATO È PRONTO A ROMPERE AL RIALZO
Le evidenze tecniche confermano che il Dow Jones si mantiene saldamente sopra la media mobile esponenziale a 21 giorni, un chiaro segnale che la spinta rialzista rimane intatta. La resistenza chiave si trova a 44.847,4 punti, un livello critico che, se violato, spalancherà la strada verso 45.255,5 punti e oltre. Il supporto solido a 44.439,4 punti garantisce una base solida su cui costruire il prossimo impulso.
L’analisi degli indicatori conferma il potenziale esplosivo di questa configurazione:
RSI a 45,775: Il mercato non è né in ipercomprato né in ipervenduto, lasciando spazio a una forte espansione verso l’alto senza il rischio immediato di una correzione brusca.
MACD a -0,68: La compressione del momentum indica una fase di accumulazione pronta a sfociare in un’accelerazione rialzista.
ADX a 30,574: La direzionalità del trend è ancora moderata, ma in via di rafforzamento. Quando il movimento esploderà, il rally sarà violento.
IL CONTESTO MACRO: LE PAURE SONO SOPRAVVALUTATE, IL MERCATO È PIÙ FORTE DI QUANTO SI PENSI
I mercati hanno reagito in modo esagerato ai dati sull'inflazione. Il CPI ha registrato un aumento dello 0,5% su base mensile e del 3% su base annua, spaventando i soliti deboli di stomaco che temono nuove strette monetarie da parte della Federal Reserve. Tuttavia, i dati vanno letti nella giusta prospettiva: la Fed non può permettersi di strangolare la crescita economica con rialzi eccessivi dei tassi, e il mercato lo sa. L’occupazione è solida, i consumi reggono, e le aziende del Dow Jones continuano a macinare utili.
Sul fronte geopolitico, le nuove tariffe del 25% su acciaio e alluminio annunciate dall’amministrazione Trump hanno generato incertezza temporanea, ma la realtà è un’altra: la politica protezionistica potrebbe dare nuova linfa al comparto industriale americano, spingendo i titoli del Dow a nuovi massimi.
Il quadro è chiaro: il Dow Jones si trova in una zona di acquisto perfetta. La tenuta sopra le medie mobili, la formazione tecnica rialzista e un macro contesto che, al netto delle paure, continua a favorire la crescita delle large cap industriali sono tutti elementi che gridano BUY!. Ogni ritracciamento è un’occasione d’oro per entrare prima dell’esplosione dei prezzi.
Alpha Index Analisi del Trend e Prospettive di MercatoAlpha Index: Analisi del Trend e Prospettive di Mercato
1. Contesto di Mercato
L’Alpha Index rappresenta una combinazione dei tre principali benchmark del mercato azionario statunitense: il Dow Jones Industrial Average (DJI), il Nasdaq 100 (NDX) e l'S&P 500 (SPX). Questa combinazione fornisce una visione completa della performance del mercato, integrando i settori industriali, tecnologici e le aziende a maggiore capitalizzazione.
Attualmente, il mercato si trova in una fase rialzista con una chiusura recente a 44.306,98 e un massimo storico registrato a 45.017,58. Il contesto macroeconomico gioca un ruolo chiave nel determinare la direzione del mercato, con fattori come i tassi d'interesse della Fed, il tasso di inflazione e la disoccupazione che influenzano il sentiment degli investitori. La volatilità può aumentare in corrispondenza delle decisioni della banca centrale o di eventi geopolitici rilevanti.
2. Analisi del Trend
Trend primario: Il mercato è in un trend rialzista dal minimo di 18.216,74 nel 2020 fino ai massimi attuali di 45.017,58, mostrando una crescita significativa.
Trend secondario: Si osservano diverse fasi di rialzo intervallate da correzioni.
Ichimoku Cloud: Il prezzo è sopra la nuvola Ichimoku, il che indica una tendenza rialzista consolidata.
3. Movimenti di Prezzo e Cicli Temporali
Nel grafico si individuano cinque fasi principali di crescita con relative durate, basate sulle linee verdi verticali che indicano cicli di mercato:
Marzo 2020 - Settembre 2020 (0-17 settimane)
Crescita di 10.986,04 punti (+60,31%) in 22 settimane.
Settembre 2020 - Novembre 2021 (33-76 settimane)
Crescita di 10.838,41 punti (+41,45%) in 62 settimane.
Novembre 2021 - Giugno 2023 (76-129 settimane)
Crescita di 7.188,77 punti (+25,08%) in 22 settimane.
Giugno 2023 - Marzo 2024 (129-200 settimane)
Crescita di 7.750,27 punti (+23,97%) in 29 settimane.
Marzo 2024 - Febbraio 2025 (200-260 settimane)
Crescita di 7.053,43 punti (+18,56%) in 34 settimane.
Si nota una progressiva riduzione dell’ampiezza dei rialzi in termini percentuali, nonostante i punti guadagnati rimangano significativi. Questo può suggerire un indebolimento della spinta rialzista, rendendo necessario monitorare eventuali segnali di inversione.
Un altro aspetto chiave è la ripetizione dei cicli temporali con durate comprese tra 22 e 34 settimane, suggerendo una certa regolarità nei movimenti del mercato. L’osservazione di questi pattern può aiutare a prevedere le prossime fasi di prezzo.
4. Importanza del Ciclo di 260 Settimane
Attualmente, il mercato si trova a sole 4 settimane dalla chiusura del ciclo di 260 settimane, equivalente a un quinquennio esatto a partire dal minimo del Covid Crash di marzo 2020.
Questo rende il livello attuale particolarmente significativo dal punto di vista ciclico e temporale.
Importanza storica: Il completamento di un ciclo di 5 anni è spesso associato a potenziali inversioni o consolidamenti di prezzo.
Possibili scenari: Se il mercato interrompe il trend rialzista, la vicinanza al completamento del ciclo potrebbe aumentare il rischio di una correzione o di una forte fase ribassista.
Livelli chiave: Il massimo storico di 45.017,58 e il supporto attuale della nuvola Ichimoku saranno i punti di riferimento per determinare la prossima direzione del mercato.
Monitorare la chiusura del ciclo nelle prossime settimane sarà cruciale per identificare possibili segnali di probabile inversione del trend.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 06.02.2025Cala l’allarme dazi, sale l’attenzione per le trimestrali Usa ed Europee.
Primi segnali di ripresa della congiuntura europea.
Cresce il prezzo del metano europeo: bollette salate nel 1’ trimestre 2025.
Materie prime in gran forma: in rialzo metalli e commodities agricole.
I mercati finanziari globali, restano influenzati dalla preoccupazione per la guerra commerciale e dai timori legati ai dazi, ma ieri stati anche scossi dai deludenti risultati trimestrali di alcuni dei colossi tecnologici, con Google (Alphabet) in prima fila, che ha registrato performance inferiori alle aspettative nel cloud.
Anche AMD, noto gigante dei chip, ha fornito numeri poco entusiasmanti, gettando ulteriore incertezza sul futuro del comparto.
Le trame operative sulle Borse europe hanno anche risentito da dati macroeconomici misti provenienti dall'UE e dalla prudenza espressa dalla BCE (Banca centrale europea) sull'inflazione.
Il vicepresidente Luis de Guindos, ha rassicurato che l'inflazione sta avvicinandosi al target del 2%, ma ha anche avvertito che il futuro è incerto. Ha aggiunto che il rischio più grande legato alla guerra commerciale riguarda la crescita economica.
Tuttavia, in positivo, il PMI composito è salito a 50,2 a gennaio, segnando un'inversione di tendenza dopo mesi di rallentamento, ma il PMI servizi è sceso a 51,3, il livello più basso da due mesi.
Nel frattempo, l'incertezza globale ha alimentato la corsa all'oro, che ha toccato il nuovo record di 2.877 Dollari/oncia. A Wall Street, il Dow Jones ha guadagnato +0,71%, il Nasdaq +0,19%, mentre lo S&P500 ha segnato +0,39%.
Sul fronte macroeconomico Usa, l'occupazione nel settore privato è aumentata a gennaio, con 183.000 nuovi posti di lavoro, battendo le previsioni di 150.000. Anche i dati di dicembre sono stati rivisti al rialzo, da 122.000 a 176.000.
Al contempo, il deficit commerciale è salito +24,7% a dicembre, arrivando a US$ 98,4 miliardi, contro previsioni di 96,8. Le esportazioni sono diminuite, -2,6% a 266,5 miliardi, mentre le importazioni sono aumentate +3,5%, a 364,9 miliardi.
“Govies” europei: il differenziale di rendimento tra BTp e Bund tedeschi decennali è sceso scendere a 109 punti, dai 110 punti della vigilia, ed in parallelo è sceso anche il rendimento del BTp, al 3,45%, dal 3,50%.
Sul mercato valutario, l'Euro ha recuperato, superando la soglia di 1,04 US$. La divisa giapponese, grazie alle aspettative di un rialzo dei tassi da parte della Bank of Japan, è salita a 152,3 e 158,7 rispettivamente per un euro e un US$.
Secondo un sondaggio Reuters, l'85% degli esperti ritiene che il dollaro continuerà a rafforzarsi, supportato dalla crescita economica degli Stati Uniti e dai rendimenti obbligazionari più elevati.
Il prezzo del petrolio è sceso circa -2%, di circa due punti percentuali, col WTI (greggio di riferimento Usa) a 71 dollari/barile. Quello del gas naturale europeo, è invece salito, toccando i 53,5 euro/megawattora, +2,8%.
La giornata di oggi, 6 febbraio vede i mercati azionari europei in ripresa, col doppio focus sugli indicatori macroeconomici e le trimestrali che continuano a pieno ritmo. Londra segna un rialzo superiore a +1,3% (ore 11.00 CET), dopo che la Bank of England ha abbassato il costo del denaro -0,25%, come previsto. Per gli altri listini EU vediamo un incremento medio di circa +0,6%.
A Tokyo, la Borsa ha chiuso positiva, col Nikkei a +0,6%, superando di nuovo la soglia dei 39.000 punti. Buoni risultati anche per Nissan (+7,3%) e Nomura (+3,7%).
Lo yen si rafforza ulteriormente, dopo le dichiarazioni di un membro della Banca del Giappone, Naoki Tamura, che ha parlato della necessità di una stretta monetaria per portare i tassi all'1%.
L'indice MSCI Asia Pacifico ha toccato i massimi delle ultime nove settimane, mentre l'indice BSE Sensex di Mumbai è leggermente calato, con i sondaggi che vedono il partito del Primo Ministro Modi trionfare nelle elezioni locali.
In Europa, la stagione delle trimestrali ha confermato che il contesto economico rimane favorevole, con le banche europee che non hanno deluso le aspettative. L'indice Stoxx Banks ha registrato un incremento del 9,50% da inizio anno, superando l'andamento dell'indice globale Stoxx 600 (+5,80%).
La situazione in Ucraina continua a essere critica, con gli alleati degli Stati Uniti che si aspettano che l'amministrazione Trump presenti un piano di pace alla conferenza per la sicurezza di Monaco.
Per la prima volta, Volodymyr Zelensky ha dichiarato di essere disposto a negoziare direttamente con Vladimir Putin, uno “statement” che potrebbe segnare, auspicabilmente, un punto di svolta nel conflitto.
Sul fronte delle materie prime, il greggio WTI tenta un rimbalzo dopo aver registrato, ieri, un calo di -2% mercoledì, dopo che Saudi Aramco ha aumentato i prezzi del petrolio per i suoi principali clienti.
L'indice Bloomberg Commodity ha continuato a salire, raggiungendo i nuovi massimi da maggio, con oro e caffè ai livelli record.
Bitcoin saledell'1,3%, salendo a 98.200 dollari, mentre BlackRock sta preparando un nuovo prodotto legato a Bitcoin in Europa, un ETF che replica il successo del suo omologo negli Stati Uniti.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
US30(Volume Profile, Vwap and Liquidity Concept)Prima di tutto ho tracciato 2 profili volume giornalieri che mi hanno permesso di trovare i punti più liquidi e meno liquidi della giornata(1:00AM;1:00AM)(gap,poc ecct...).
Dopodiché ho segnato la sessione asiatica(solitamente tendo ad entrare a mercato agli estremi di questa sessione).
successivamente ho segnato i livelli tondi(44000;45000), soggetti a liquidità ed ordini algoritmici.
I livelli blu rappresentano i picchi volumetrici più pronunciati che permettono un supporto da parte del prezzo e un eventuale entrata a mercato(15:30PM).
I livelli gialli indicano apertura e chiusur del primo giorno del mese.
Ho segnato l'oscillazione percentuale per avere un dato in più sulla possibile volatilità giornaliera e non solo di sessione.
US30: Zona di possibile rimbalzoDopo il forte movimento a ribasso (vedere altra idea su SP500), i prezzi degli indici sono in possibile zona per un ritracciamento, al momento da considerare intraday (un mordi e fuggi).
Qui vediamo il Dow Jones. L'area verde è la zona dove mi aspettavo un rimbalzo che "potrebbe" proseguire ancora.
Ripeto: Questo è un movimento che è solo da trattare intraday, non è un'analisi DAILY come le solite che faccio
Dow_MonthlyDow_Monthly,
dal mese di novembre le quotazione sono alle prese con una resistenza angolare molto importante la cui negazione porterebbe i prezzi sul primo supporto statico fissato in area 40262 , contrariamente su rottura e consolidamento si andrebbero ad attaccare i livelli superiori a 48710.
Analisi grafica elaborata con software proprietario
D I S C L A I M E R
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L'attività svolta non costituisce consulenza personalizzata così come indicato dall'art. 1 comma 5 septiel del D.Lgs. 58/98 e così come modificato dal D. Lgs. 167/2007.
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Indicatore di Equilibrio Economico Dow (DJI/DJT)Indicatore di Equilibrio Economico Dow (DJI/DJT)
L'indicatore proposto si basa sull'analisi del rapporto tra il Dow Jones Industrial Average (DJI) e il Dow Jones Transportation Average (DJT), coprendo il periodo storico dal 25 ottobre 2011 al 27 gennaio 2025. Lo scopo è monitorare la coerenza e l’equilibrio tra i settori industriale e dei trasporti, che sono pilastri fondamentali dell’economia moderna.
Parametri dell’Indicatore
1. Mediana Globale (2,50):
La mediana globale rappresenta il livello centrale ideale di equilibrio tra i settori industriale e dei trasporti. Questo valore è considerato un punto di riferimento stabile per un sistema economico sano.
Perché 2,50 è significativo?
La scelta di questo valore come punto centrale implica che entrambi i settori contribuiscono in modo bilanciato alla crescita economica.
. Se il rapporto si mantiene intorno a 2,50, significa che il sistema economico è in armonia: la produzione industriale e la logistica lavorano insieme in modo efficace.
. Eventuali scostamenti al di sopra o al di sotto di questa mediana indicano un potenziale squilibrio economico, da monitorare attentamente.
2.Mediana della Forza delle Industrie (2,80):
Questo valore rappresenta il limite superiore della fascia di equilibrio, che evidenzia la forza relativa del settore industriale rispetto ai trasporti.
Cosa indica un rapporto sopra 2,80?
Se il rapporto DJI/DJT supera 2,80, significa che l'industria sta dominando eccessivamente rispetto ai trasporti. Questo potrebbe suggerire che:
.Le aziende industriali stanno sovraproducendo beni che il sistema di trasporti non è in grado di distribuire in modo efficiente.
. La crescita industriale potrebbe non essere sostenibile senza un parallelo sviluppo delle infrastrutture di supporto.
Implicazioni pratiche:
Una predominanza industriale potrebbe portare a inefficienze logistiche, come colli di bottiglia nella distribuzione, ritardi nelle consegne e costi di stoccaggio più elevati. Nel lungo termine, ciò potrebbe penalizzare l'economia nel suo complesso.
3. Mediana della Forza dei Trasporti (2,20):
Questo valore rappresenta il limite inferiore della fascia di equilibrio, indicando la forza relativa del settore dei trasporti rispetto all'industria.
Cosa indica un rapporto sotto 2,20?
Se il rapporto DJI/DJT scende sotto 2,20, significa che i trasporti stanno crescendo troppo rispetto all'industria. Questo potrebbe implicare che:
. Ci sono stati investimenti eccessivi in infrastrutture logistiche senza un corrispondente aumento della produzione industriale.
. Il settore dei trasporti potrebbe essere sopravvalutato rispetto alla sua effettiva capacità di generare valore economico.
Implicazioni pratiche:
Una predominanza dei trasporti potrebbe creare inefficienze come capacità inutilizzate, aumento dei costi operativi e infrastrutture non redditizie. Nel lungo periodo, questo potrebbe rappresentare un rischio per la stabilità economica.
Conclusione
L'Indicatore di Equilibrio Economico DJI/DJT analizza la relazione tra industria e trasporti, con una mediana ideale di 2,50 che segnala armonia economica. Scostamenti sopra 2,80 indicano una predominanza industriale che può causare inefficienze logistiche, mentre valori sotto 2,20 evidenziano una crescita eccessiva dei trasporti rispetto all'industria. Entrambi gli squilibri comportano rischi economici a lungo termine, come inefficienze operative e infrastrutture non redditizie. Mantenere l'indicatore vicino al valore centrale è essenziale per garantire una crescita economica sostenibile ed equilibrata.
DJI rimbalzo tecnico eseguitoIl Dow Jones (DJI) ha recentemente dimostrato una significativa resilienza dopo uno storno tecnico, evidenziando la sua forza strutturale e la rinnovata fiducia degli investitori. Questo recupero è stato alimentato da notizie positive provenienti da Wall Street, che hanno ridato slancio all'indice, spingendolo verso un nuovo potenziale massimo storico.
Fattori Tecnici e Fondamentali del Recupero
Storno Tecnico e Ripresa:
Lo storno tecnico osservato nelle settimane precedenti era in linea con una fisiologica presa di profitto dopo un'estesa fase rialzista. Nonostante il temporaneo indebolimento, il DJI ha mantenuto supporti tecnici chiave, segnalando un chiaro interesse degli acquirenti a livelli strategici.
La successiva ripresa, supportata da volumi crescenti, indica un ritorno del momentum positivo e una rinnovata fiducia nei fondamentali macroeconomici statunitensi.
Con il DJI che attualmente si trova in una chiara fase di breakout rispetto ai livelli precedenti, si delinea un potenziale scenario rialzista:
Superamento dei Massimi Precedenti: La struttura grafica suggerisce che il DJI potrebbe presto testare e superare i massimi precedenti. L’area intorno ai 40.000-42.000 punti rappresenta un supporto significativo.
Target a +7%: Basandoci sull’attuale ritmo di crescita, l’indice potrebbe raggiungere un incremento complessivo del 7% rispetto ai livelli attuali, proiettandosi verso i 45.000 punti entro la fine di gennaio o febbraio.
Contesto Tecnico: Le medie mobili principali (50 e 200 periodi) continuano a segnalare una tendenza rialzista, confermata dagli oscillatori tecnici come RSI e MACD, che mostrano ulteriore spazio per l’apprezzamento.
Il Dow Jones sembra ben posizionato per capitalizzare il momentum positivo. Con l’economia statunitense che dimostra solidità e i mercati che rimangono ottimisti, il raggiungimento dell'area dei 45.000 punti appare realistico. Questo rally potrebbe essere supportato da ulteriori segnali di stabilizzazione economica e da un miglioramento del sentiment globale. Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente gli sviluppi macroeconomici e le dinamiche di liquidità sui mercati per confermare questa traiettoria di crescita.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 15.01.2025Inflazione Usa e prossime mosse sui dazi del Trump2 pesano sui mercati.
Partono le trimestrali USA: le grandi banche non dovrebbero deludere.
I prezzi alla produzione Usa di dicembre sono saliti meno delle attese.
Moody’s vede crescita europea anemica anche nel 2025.
Ieri 14 gennaio, le Borse europee hanno registrato una chiusura positiva per la maggior parte dei principali indici, ad eccezione di Londra. Il mercato ha reagito con ottimismo a notizie riguardanti una possibile introduzione graduale delle tariffe commerciali da parte dell'amministrazione Trump2, alimentando aspettative positive, soprattutto per la Cina.
A questo si è aggiunto il dato sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti, che sono aumentati meno del previsto, alimentando ulteriormente il buon umore degli investitori. Nel dettaglio, i prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati +0,2% mensile a dicembre, al di sotto delle previsioni degli analisti di +0,4%. Su base annua, l'incremento è stato +3,3%, inferiore al +3,5% atteso.
Questi dati hanno contribuito a ridurre le preoccupazioni inflazionistiche e a stimolare gli acquisti sulle Borse. In particolare, Parigi ha guadagnato +0,20%, Francoforte +0,69% e Milano +0,93%, Londra è scesa -0,28%.
Moody's ha aggiornato le previsioni per l'Eurozona, stimando una crescita del PIL dell'1,2% nel 2025 e dell'1,5% nel 2026. La normalizzazione dell'inflazione e ulteriori tagli dei tassi di interesse sono visti come fattori che supporteranno i consumi e gli investimenti nell'Eurozona.
Tuttavia, il report avverte che la crescita rimarrà debole in economie come la Francia, la Germania e l'Italia. La Francia dovrebbe crescere +1,0%, l'Italia poco meno, mentre la Germania solo +0,5%.
Anche Equita, uno dei principali broker italiani, ha rilasciato il suo outlook per il 2025, affermando che l'ambiente macroeconomico rimarrà favorevole, con una crescita globale stabile attorno al 3%. Tuttavia, ci sono differenze significative tra le diverse aree: gli Stati Uniti cresceranno del 2,5%, l'Unione Europea dell'0,8% e la Cina del 4%. L'outlook prevede una crescita degli utili aziendali, con l'EPS dell'MSCI Usa in aumento del 12% e dell'MSCI Ue del 6%. Le valutazioni in Europa sono generalmente più basse rispetto agli Stati Uniti, il che potrebbe rappresentare un'opportunità per gli investitori.
Wall Street, inizialmente in rialzo, ha visto il Dow Jones chiudere a +0,5% l'S&P 500 +0,1%, mentre il Nasdaq ha perso -0,2%. Tuttavia, l'indice Russell 2000 delle mid caps ha registrato un guadagno di +1,1%.
Il 15 gennaio, i mercati europei hanno aperto in rialzo, in media +0,4% alle 12.00 CET, in parte grazie alla sorpresa di un rallentamento dell'inflazione britannica a dicembre. L'indice dei prezzi al consumo del Regno Unito ha registrato un incremento del 2,5%, inferiore alle attese e al dato del mese precedente. Questo alimenta le aspettative di un possibile prossimo taglio dei tassi da parte della Bank of England.
L’attenzione degli operatori si concentra ora sui prezzi al consumo Usa previsti per oggi, 15 gennaio, che potrebbero influenzare le scelte di politica monetaria della Federal Reserve.
L'inflazione più alta del previsto potrebbe raffreddare le aspettative di ulteriore allentamento della politica monetaria della Fed, alimentando il rialzo dei rendimenti obbligazionari.
Intanto i consumi globali di petrolio mostrano segnali positivi, con un aumento della domanda che ha superato le previsioni nel quarto trimestre 2024. L'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE) ha rivisto al rialzo le stime di crescita della domanda di petrolio, portandole a 940.000 barili al giorno nel 2024 e a 1,05 milioni nel 2025.
Sul fronte dei titoli di Stato, i rendimenti dei BTP decennali italiani sono scesi stamani di 4 punti base al 3,8%, con lo spread con il Bund tedesco che si è ridotto a 117 punti.
Sul fronte macro europeo, segnaliamo anche che a novembre 2024, la produzione industriale dell'Eurozona è aumentata +0,2% rispetto al mese precedente, ma ha registrato un calo dell'1,9% rispetto a novembre 2023. L'Italia ha registrato un modesto aumento della produzione dello 0,3%, mentre Paesi come Irlanda e Lussemburgo hanno visto forti contrazioni.
La Germania, in particolare, continua a faticare, con l'istituto di ricerca Ifo che prevede una crescita limitata, +0,4% per l'economia tedesca nel 2025, suggerendo che senza riforme significative la stagnazione potrebbe perdurare.
In Asia, i mercati sono stati più deboli, con Tokyo e Seul quasi invariate e Shanghai che ha perso terreno. L'iniezione di liquidità da parte della Banca centrale cinese non è riuscita a stimolare una ripresa significativa, nonostante la politica monetaria espansiva.
L'indice delle materie prime ha registrato un lieve aumento, con il rame in particolare che ha toccato i massimi da dicembre, grazie alla diminuzione delle scorte e all'aumento delle importazioni cinesi.
Il Bitcoin ha visto un aumento del 2,4%, sostenuto dall'ottimismo generale e da notizie come l'acquisto di 11 Bitcoin da parte di Intesa SanPaolo, la più grande banca italiana.
In sintesi, i mercati finanziari continuano a rispondere in modo positivo a una combinazione di dati macroeconomici favorevoli, incertezze politiche internazionali e politiche monetarie delle banche centrali, con particolare attenzione all'inflazione statunitense e alle prospettive di crescita nell'Eurozona e negli Stati Uniti.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Rapporto tra Produzione Industriale e Dow Jones Industrial AveraRapporto tra Produzione Industriale e Dow Jones Industrial Average
Introduzione
La produzione industriale degli Stati Uniti rappresenta una misura fondamentale della performance economica, indicando il livello di output delle fabbriche, delle miniere e dei servizi pubblici. Questo indicatore è spesso considerato un termometro della salute dell’economia reale. Il Dow Jones Industrial Average (DJI), invece, è un indice ponderato dei prezzi che rappresenta le 30 maggiori aziende industriali quotate in borsa negli Stati Uniti.
La relazione tra i due è significativa, poiché un aumento o una diminuzione della produzione industriale può influenzare direttamente le aspettative degli investitori sulle prospettive economiche e, di conseguenza, sull’andamento dell'indice azionario.
1. Andamento Storico
Espansione Economica: Durante i periodi di espansione economica, la produzione industriale tende ad aumentare, riflettendo una domanda crescente di beni e servizi. Questo scenario incoraggia l'ottimismo tra gli investitori, spingendo il DJI verso livelli più alti.
Recessione: Durante le fasi di contrazione economica o recessione, una riduzione della produzione industriale è spesso accompagnata da un calo del DJI, poiché gli investitori temono una riduzione degli utili aziendali.
2. Correlazione Produzione Industriale-DJI
L’analisi quantitativa della correlazione tra la produzione industriale e il DJI evidenzia quanto segue:
Breve Termine: Nel breve termine, i movimenti del DJI possono non seguire immediatamente quelli della produzione industriale, poiché i mercati azionari anticipano spesso i cambiamenti economici.
Lungo Termine: Nel lungo periodo, vi è una correlazione più forte, in quanto i dati di produzione industriale influenzano i fondamentali economici che sostengono il valore delle azioni.
3. Fattori Chiave
Attualmente, la produzione industriale degli Stati Uniti è rimasta stagnante per 77 settimane, mantenendosi attorno allo 0% di crescita. Più recentemente, è scesa sotto il -0,9%, segnalando una contrazione del settore. Durante questo periodo, la Federal Reserve ha alzato progressivamente i tassi di interesse per combattere l'inflazione, salvo poi iniziare a tagliarli verso la fine, cercando di stimolare una ripresa economica. Tuttavia, l'apparente resilienza del Dow Jones Industrial Average (DJI) nasconde segnali preoccupanti che potrebbero portare a un crollo significativo:
Tassi di Interesse e Sentiment di Mercato: L'oscillazione della politica monetaria ha avuto un effetto contrastante. Sebbene i tagli finali abbiano inizialmente alimentato il sentiment di mercato, la mancanza di una ripresa tangibile nella produzione industriale potrebbe portare a un'inversione di tendenza nel DJI.
Domanda Globale e Settori Ciclici: La debolezza della domanda globale continua a pesare sui settori ciclici, come quello industriale e dei materiali di base, ampiamente rappresentati nel DJI. La loro performance negativa potrebbe trascinare l'intero indice verso il basso.
Costi Energetici e Margini di Profitto: L'aumento dei costi energetici e delle materie prime, unito a margini di profitto sempre più compressi, rende difficile per molte aziende sostenere le attuali valutazioni di mercato.
Tecnologia e Innovazione: Sebbene il settore tecnologico abbia sostenuto l'indice, il rallentamento della crescita economica globale potrebbe ridurre gli investimenti in innovazione, penalizzando anche questo segmento nel medio termine.
4. Previsioni Future
Se la produzione industriale continua a contrarsi e non emergono segnali chiari di ripresa, il Dow Jones potrebbe affrontare una correzione significativa. La sovrastima delle prospettive economiche potrebbe portare a un rapido deterioramento del sentiment di mercato, con ripercussioni su tutto l'indice.
Alcuni scenari possibili includono:
Recessione Tecnica: Una persistente contrazione della produzione potrebbe spingere l'economia in una recessione tecnica, indebolendo ulteriormente i settori ciclici.
Vendite Panico: Se gli investitori iniziano a scontare una recessione più profonda, il DJI potrebbe subire un'ondata di vendite, aggravando il calo.
Impatto sui Settori Trainanti: Anche i settori resilienti, come tecnologia e finanza, potrebbero subire pressioni in un contesto di crescita stagnante.
Conclusione
La stagnazione della produzione industriale e il recente calo sotto il -0,9% non solo rappresentano un segnale d'allarme per l'economia reale, ma suggeriscono anche che il rialzo del DJI potrebbe essere insostenibile. Il rischio di un crollo significativo dell'indice aumenta man mano che si accumulano fattori negativi, inclusi il deterioramento del contesto economico globale e le debolezze strutturali nei settori ciclici.
Monitorare attentamente gli sviluppi nella produzione industriale e i fattori macroeconomici è essenziale per prevedere l'andamento futuro del DJIA. Gli investitori dovrebbero considerare strategie conservative per proteggersi da potenziali turbolenze di mercato.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.12.2024
Nasdaq a nuovo record, ma il Dow Jones è all’8’ seduta di calo.
Bond e oro poco mossi alla vigilia del meeting FED: atteso taglio di 25 bps.
Occhi aperti sul debole quadro macro europeo: ECB verso nuovi tagli.
Ennesimo record di Bitcoin, che supera 108 mila Dollari.
La Borsa di Milano chiude in calo la seduta di martedì 17, col Ftse Mib che perde -1,22%, rispecchiando un clima di cautela susiamo all’i mercati globali in attesa della decisione sui tassi dìinteresse della Federal Reserve. Gli investitori attendono un probabile taglio di -25 punti base, ma le parole del presidente Jerome Powell saranno determinanti per comprendere la traiettoria della politica monetaria nel 2025.
Anche le altre Borse europee chiudono prevalentemente in rosso: Francoforte -0,17%, Londra -0,82%. Parigi, in controtendenza, registra +0,12%, sostenuta dalle dichiarazioni del premier Francois Bayrou, che promette la formazione di un Governo nei prossimi giorni.
Wall Street ha proseguito la traiettoria di ribasso che dura da quasi 2 settimane, influenzata da dati economici deboli e dall’incertezza sulle mosse della Federal Reserve.
Lo spread di rendimento tra i BTP decennali italiani e gli omologhi Bund tedeschi si riduce a 115,5 bps, rispetto ai 116,0 dell’apertura e ai 114,8 della chiusura di ieri. Il rendimento del BTP si attesta al 3,39%. Questo posizionamento evidenzia una stabilità relativa del debito italiano, in contrasto con i rendimenti più alti registrati nei titoli francesi, penalizzati dalla crisi politica.
Il Dollaro rimane stabile, sostenuto dalle attese di un allentamento graduale della politica monetaria statunitense nel corso del 2025. I futures sui tassi di interesse attribuiscono una probabilità del 94% a un taglio di 25 bps, nonostante segnali positivi come l’aumento dell’attività nel settore dei servizi, ai massimi da 3 anni.
Sul fronte valutario, l’Euro è stabile sul Dollaro, attorno 1,050, e perde -0,4% sullo Yen giapponese a 161,2. Il Dollaro, a sua volta, si indebolisce sullo Yen, -0,3%, a 153,6. La Sterlina britannica guadagna +0,3% sull’euro a 1,21 e +0,2% sul Dollaro a 1,27.
Macro europea: le previsioni economiche per la Francia indicano una ridotta crescita 2025. L’istituto nazionale di statistica stima un aumento del PIL di +0,2% sia nel 1’ che nel 2’ trimestre, mentre l’ultimo trimestre 2024 dovrebbe chiudersi con una crescita nulla.
Dagli USA giungono segnali contrastanti dall’economia: a dicembre la fiducia dei costruttori di case (indice NAHB) è rimasta stabile a 46, dopo 3 mesi consecutivi di rialzi. Questo valore è inferiore alle aspettative di 47 e ben distante dal record di 90 punti raggiunto nel novembre 2020. Ricordiamo che un indice sopra 50 punti indica condizioni favorevoli per i costruttori, e viceversa.
In novembre, le vendite al dettaglio sono cresciute +0,7% mensile, superando le previsioni degli analisti (+0,6%). Tuttavia, la produzione industriale si è contratta: -0,1% mese su mese, un risultato peggiore rispetto alle attese di un aumento di +0,3%, testimoniando una dinamica eterogenea tra i vari settori.
Stamane, 18 dicembre, le Borse dell’Asia-Pacifico mostrano performance contrastate. In Cina, il CSI300 guadagna +0,5% e l’Hang Seng di Hong Kong +0,7%, sostenuti dalle dichiarazioni del presidente cinese Xi Jinping che sottolineano l’importanza di una pianificazione scientifica per il 2025.
In Giappone, il Nikkei cede -0,7%, con esportazioni in aumento grazie alla debolezza dello Yen, ma una domanda globale ancora fragile. Seoul sale +1,1% (indice KOSPI), mentre l’India chiude in negativo, col BSE-Sensex a -0,5%.
In Brasile rimbalza l’indice Bovespa (+0,9%), recuperando dai minimi dei giorni precedenti.
Il settore automobilistico giapponese è in fermento: Nissan e Honda sarebbero in trattative per una possibile fusione, secondo quanto riportato dalla testata Nikkei. L’indiscrezione ha spinto l’azione Nissan a guadagnare +24%, segnando il maggiore rialzo intraday della sua storia. Anche Mitsubishi Motors, potenziale terzo attore nell’operazione, registra un aumento del 17%.
Commodities: il petrolio Brent apre in calo rispetto ai livelli di martedì, rispecchiando un clima di incertezza sulle prospettive a breve termine. Negli Stati Uniti, i dati dell’American Petroleum Institute indicano una diminuzione delle scorte di greggio di 4,69 milioni/barili nella settimana del 13 dicembre, segnalando ripresa della domanda. Tuttavia, le scorte di benzina e distillati risultano in aumento (+2,45 milioni e +744 mila barili rispettivamente).
Il gas naturale europeo (TTF) segna un rimbalzo del 4%, risalendo a 42 €/MWh, mentre il rame scende sotto i 9.000 $/tonnellata, penalizzato dai dati deboli provenienti dalla Cina. Tuttavia Pechino prevede politiche fiscali espansive per il 2025, con un aumento del deficit al 4% del PIL e un obiettivo di crescita del 5%.
Criptovalute: il crescente interesse per le criptovalute si riflette nelle mosse di BlackRock, il maggiore gestore di fondi al mondo con USD 11,5 trilioni in gestione. L’azienda ha lanciato un video educativo su Bitcoin e suggerito agli investitori di allocare fino al 2% del portafoglio in criptovalute, segnalando un’accettazione crescente della nuova asset class.
Il mercato obbligazionario è dominato dall’attesa delle decisioni della Fed di stesera. Gli investitori prevedono un taglio di 25 punti base con una probabilità del 97%. Tuttavia, gli analisti, compreso il Wall Street Journal, suggeriscono prudenza, sottolineando che la Fed potrebbe decidere di rallentare il ritmo dei tagli per evitare rischi alla stabilità economica e alla credibilità dell’istituto.
I rendimenti dei Treasury USA a 10 anni restano stabili al 4,39%, mentre il Bund decennale tedesco si attesta al 2,23%. In Italia, il rendimento del BTP decennale scende stamene al 3,38%, confermando la resilienza del debito sovrano italiano grazie a stabilità politica e prospettive economiche abbastanza favorevoli.
Informazioni importanti
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Quo vadis Wally?Com'è ormai noto, da tempo il mercato azionario americano è trainato dalle 7 sorelle più capitalizzate e che costituiscono la gran parte dei volumi di scambio. Recentemente anche NVDA è stata inserita nel listino del Dow Jones al quale, ormai mancano solo più META e TSLA per poterlo poi considerare l'indice globale mondiale. Possiamo comunque già iniziare a considerarlo tale e quindi, perché non analizzarlo e trarne indicazioni altrettanto globali più precise?
Comincio dunque dal minimo comune a tutti i mercati di Ottobre '22 dove si è concluso un ciclo di 2 anni abbondanti, circa 2.5 per essere più precisi. Quel minimo è stato lo scarico centrale (a volte lo è veramente, altre lo è più approssimativamente) del ciclo più lungo partito a Marzo 2020 dove è partita la sua seconda parte.
Quest'ultima è iniziata con un ciclo annuale molto regolare in durata (54W di 52 nominali) e un poco meno nella struttura (22 - 10 -22 W) ma sappiamo bene che non è inciso nella roccia che ad ogni ciclo ne segue uno dello stesso grado, anzi, molto spesso la struttura è composta da cicli di gradi diversi che si completano poi con una durata più regolare sui gradi ciclici più alti.
Infatti, chiuso il primo annuale ad Ottobre 2023, il mercato ha compiuto il ciclo semestrale evidenziato in blu e da lì è ripartito un ciclo annuale che se regolare come i precedenti, dovrà trovare il suo minimo di chiusura nella primavera prossima. Con questo annuale in corso si concluderà quindi anche il ciclo di 5 anni iniziato nel 2020.
Per rispondere alla domanda del titolo, osserviamo lo sviluppo dei cicli inversi sui massimi:
dal massimo ciclico del primo ciclo di 22W (in nero) è partito un ciclo biennale che potrebbe essersi concluso con l'ultimo massimo in tempi molto regolari, tuttavia, non è da escludere un prolungamento dei tempi che in questo caso porterebbe a nuovi massimi.
In conclusione, se la prossima chiusura W si troverà sotto la TL blu che ieri ha fermato la discesa, si potrà ritenere valida l'ipotesi A, cioè, ciclo inverso chiuso e continuazione della discesa. Se invece la recente candela W rossa è solo la chiusura di un ciclo indice mensile alla quale seguirà una buona ripartenza nei prossimi giorni, ecco che il target dei 47.000 diverrà probabile (indispensabile è una chiusura W con nuovi max) prima di scendere a chiudere il ciclo di 5 anni in primavera (ipotesi B)
La presente è la mia visione e non costituisce sollecito all'investimento, a disinvestire o comunque operare sul mercato.
DJI a quota 50.000Il Dow DJI si trova attualmente intorno ai 44.000 punti, sui massimi storici. L'indice mostra forza significativa, ma potrebbe essere vicino a una zona di consolidamento o correzione prima di riprendere il suo trend rialzista verso obiettivi ambiziosi come 50.000
1. Momentum Attuale
Trend Tecnico Solido: Il superamento della soglia dei 40.000 punti ha innescato un forte flusso di acquisti, portando il Dow a nuovi massimi. Gli oscillatori tecnici (come RSI) indicano una condizione di ipercomprato, suggerendo un possibile rallentamento a breve termine.
Rotazione Settoriale: La leadership del Dow è supportata da settori ciclici, industriali e finanziari, che continuano a beneficiare di una solida domanda e di utili stabili.
2. Possibile Correzione Tecnica
Raggiunti i 45.000 punti, il mercato potrebbe affrontare una fase di consolidamento o una correzione tecnica verso livelli chiave:
Supporti principali: 42.000 e 40.000 punti rappresentano aree critiche da monitorare, con la possibilità di prese di profitto o flussi di capitali verso asset più difensivi.
Catalizzatori di breve termine: Eventuali revisioni delle aspettative sugli utili o tensioni geopolitiche potrebbero fungere da trigger per una correzione.
3. Target a Lungo Termine: 50.000+
Il trend strutturale rimane rialzista, con proiezioni che puntano a un possibile rally verso i 50.000 punti.
Le aziende del Dow continuano a investire in innovazione e progetti di espansione.
La combinazione di tassi stabili e incentivi governativi potrebbe rafforzare ulteriormente i settori chiave.
L’economia globale, pur con alcuni rischi, sta mostrando segnali di stabilità, favorendo le grandi multinazionali rappresentate nel Dow.
Eventuali storni nell'ordine del 10-15% saranno fisiologici sul DJI
Non pubblicherò più analisi di lungo termine
The Dow Jones Industrial Average (US30)The price appears to have been in a rising wedge formation, as indicated by the converging trendlines.
A breakdown below the lower trendline suggests a bearish move.
Support and Resistance Zones:
A significant support zone is marked around the 42,372 level (highlighted with a green arrow).
Resistance levels were tested around the 44,800–45,000 range (red arrows).
Potential Trade Setup:
The chart suggests a short-term bearish move toward the support zone at 42,372.
Following this, a possible bullish reversal is indicated with price targets back near 44,000 and higher.
Risk-to-Reward Ratio:
The trade setup appears to show a stop-loss above the breakdown point and a target near the support zone, with a favorable risk-to-reward ratio.
Fundamental Analysis
Economic Indicators:
US inflation rates, job reports, and consumer sentiment are critical drivers of the Dow Jones.
Monitor upcoming Federal Reserve meetings for interest rate decisions, as tighter monetary policy could pressure equity markets.
Sector Performance:
Since the Dow includes industrial and blue-chip stocks, the performance of these sectors (e.g., manufacturing, financials) will influence movements.
Current global demand for industrial goods and capital investments might play a role.
Geopolitical Events:
Trade tensions or geopolitical instability can heavily impact investor sentiment and market performance.
Any news on fiscal policies or stimulus measures can also affect direction.
By combining this technical setup with fundamental analysis, traders can better prepare for potential market moves.