WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.11.2022Il calo dei prezzi alla produzione Usa in ottobre alimentano fiducia e “risk-on”. La “stance” delle Banche Centrali sui tassi dipende da inflazione futura. Missili e 2 vittime in Polonia (membro Nato), ma prevale ipotesi incidente! I dati macroeconomici Usa continuano a sorprende in positivo . I prezzi alla produzione in ottobre negli Stati Uniti sono in rallentamento ed hanno contribuito, soprattutto a Wall Street, ad un’altra seduta positiva: il PPI (Production price index) e’ salito +0,2% rispetto al mese precedente: inoltre il dato di settembre e’ stato rivisto a +0,2% da +0,3%, alimentando la prospettiva di una banca centrale (Federal reserve-FED) piu’ moderata sui tassi d’interesse. Gia’ nella mattinata di ieri, 15 novembre, era emerso un clima positivo sulle Borse asiatiche, risultato della volontà del Governo cinese di fornire un generoso supporto al settore immobiliare attraverso garanzie pubbliche alle banche. Il diffuso ottimismo si deve anche al clima disteso emerso ieri nell'incontro tra il Presidente Usa Joe Biden e quello cinese Xi Jinping. La seduta europea si e’ dipanata senza strappi e con tono positivo, permettendo chiusure frazionalmente rialziste: Parigi +0,30%, Francoforte +0,46%, Milano all’ottava seduta consecutiva di rialzo, +0,42%, mentre Londra ha perso -0,19%. Wall Street ha chiuso in rialzo, col Nasdaq in evidenza, +1,44%, ma progressi anche per S&P500, +0,87% e Dow Jones, +0,17%. Tornando ai dati sui prezzi alla produzione (PPI) Usa, ad ottobre sono aumentati +0,2% rispetto al mese precedente, contro stime di +0,4%. Il dato “core", nettato delle componenti più volatili (cibo, energia), e’ salito +0,2% sul mese precedente, contro attese di +0,3%, replicando il +0,3% di settembre. Nella variazione annuale, i prezzi alla produzione sono aumentati +8,0%, contro +8,5% di settembre, e sotto le attese di +8,3%. Il dato “core” segna un rialzo del +5,4%, inferiore al +5,6% precedente. Questi dati incoraggianti si sommano a quelli sui prezzi al consumo diffusi giovedi’ 10, che indicavano una discesa al +7,7%, dal +8,2% di settembre. Nel frattempo, i dati macro recenti confermano un'economia Usa resistente. L’indice Empire State Manufacturing, calcolato dalla FED di New York e’ risalito a +4,5% a novembre, recuperando 14 punti in un mese e battendo le stime di -6%. Inoltre, l’Indice Redbook, indica che le vendite al dettaglio sono cresciute +6,8% annuale nella 2’ settimana di novembre. Un attacco missilistico vicino al confine tra Polonia e Ucraina ha ucciso ieri due persone in un villaggio agricolo polacco. L’Ucraina incolpa Mosca, che ovviamente nega, e la Nato (North Atlantic military alliance) invita alla cautela, in attesa di verifiche. Mentre partecipa al vertice G20 a Bali, il Presidente americano Biden ha giudicato "improbabile" che il missile sia partito dalla Russia e cio’ attenua i risvolti potenziali piu’ cruenti della questione, che include l’intervento diretto della Nato nel conflitto. L'esercito polacco è stato comunque posto in maggiore allerta. Il quadro macroeconomico europeo continua ad indebolirsi e l’ECB (Banca Centrale Europea) parla di crescente percentuale di famiglie a rischio di dissesto finanziario: “shock energetico, interessi sui mutui più alti, calo del potere d’acquisto di salari e pensioni potrebbero determinare situazioni di stress finanziario, inclusi l’incapacita’ di onorare debiti" per il 20% di famiglie più povere europee”. In Italia, secondo i dati Banca d’Italia, a settembre e’ sceso il debito pubblico: 2.741 miliardi di Euro, -16,2 miliardi rispetto ad agosto. Il fabbisogno netto di 13,8 miliardi è stato piu’ che bilanciato dalla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro, scese a 31,9 da 48,1. Le entrate tributarie italiane a settembre sono scese -5,8% su settembre 2021, mentre quelle cumulate nei primi nove mesi 2022 registrano un aumento del +12,4%, alias +40,2 miliardi, a 364,0. Sul mercato obbligazionario si respira ottimismo su tenuta dei conti pubblici e prospettiva di discesa dei tassi d’interesse: lo spread di rendimento tra BTP decennali italiani e omologi Bund tedeschi e’ sceso a 192 bps, col rendimento del BTP decennale a 3,98% (ore 13.30 CET). Anche quello del Treasury decennale e’ sceso fino ad un minimo di 3,76%. Il rallentamento economico cinese e globale hanno indotto il cartello dei maggiori esportatori Opec+ a ridimensionare di mezzo milione di barili/giorno le stime della domanda globale di greggio. Il prezzo del WTI (greggio di riferimento Usa) e’ sceso a 87 Dollari/barile. Quello del metano europeo, sulla piattaforma TTF di Amsterdam segna 124 Euro/megawattora, lontano dai 300 Euro del picco 2022. La prospettiva di inflazione in calo e di una Federal Reserve meno aggressiva hanno determinato nelle ultime settimane un considerevole calo del Dollaro, il cui cambio verso Euro e’ risalito fino a 1,048, ai massimi da luglio. Le Borse asiatiche soffrono sulla notizie di missili e vittime in Polonia: a parte il Nikkei giapponese, +0,14%, segni negativi per Kospi coreano, -0.12%, Hang Seng di Hong Kong, -0,4%, CSI300 cinese -0,8%. Rilevante che, per il sesto mese consecutivo, i prezzi medi delle nuove case nelle 70 principali città cinesi siano scesi -1,6% annuale e che JP-Morgan abbia abbassato le previsioni di crescita Cinese per 2022/2023, a causa della persistenza del Covid-19. Informazioni importanti Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito. Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta. Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente. Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti. Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto. Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali. I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri. di Peter_Braganti4
L’INFLAZIONE CALA DAVVERO?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 16.11.2022 -CONTESTO I mercati sembrano crederci, e non solo sperarci, ma essere oramai convinti che l’inflazione abbia raggiunto il Pivot e che stia ritornando verso i livelli prefissati. Come ben sappiamo sono diversi gli indicatori macroeconomici che ci indicano lo stato inflattivo di un paese, e il solo IPC non è certo sufficiente a fotografare il quadro nel suo insieme, e sebbene i dati del Consumer Price Index siano già sufficientemente rincuoranti per chi spera in un giro di boa, ieri ci sono state buone conferme dal dato sui prezzi alla produzione. Il Producer Price Index ha confermato un calo importante nei prezzi a monte della filiera produttiva, che si assestano allo 0.2% su base mensile e all’8% dal 8.4% su base annuale. Si continua quindi ad avere un dollaro debole, le prese di profitto dei giorni scorsi sembrano ora consolidarsi in assenza di motivazioni valide per andare nuovamente all’acquisto di dollari USA. Usciti stamattina ore 8.00 i dati sull’inflazione UK che trova ancora nuovi massimi al +11.1% su base annuale e al 2% su base mensile, il che chiama ancora a gran voce l’intervento della BOE che dovrà intervenire in maniera aggressiva sul costo del denaro per cercare di arginare la corsa dei prezzi. I dati Uk di ieri sul mercato del lavoro avevano già gettato le basi per possibili aumenti dei prezzi, con una revisione a rialzo dei salari, indubbio sostegno ai consumi e alla domanda. Resta tuttavia stabile il dato core con un 6.5%. Attendiamo per oggi i dati sull’inflazione in Canada ancora ferma ad un massimo del 6.9% su base annuale, e dato altrettanto importante per oggi pomeriggio le vendite al dettaglio USA per una foto allo stato di salute della domanda aggregata, nella speranza che un rallentamento nelle vendite al dettaglio possa essere ulteriore tassello da aggiungere ad un puzzle di rallentamento economico. -FOREX Il mondo valutario rimane con un carattere dollaro centrico ,e le attuali prese di profitto sul biglietto verde portano dollar index a quota 106.00 al test dei supporti chiave a 105.00trascinando cosi un buon 67% dei retail in posizione long, a caccia dei minimi di periodo. Come sempre il timing di ingresso resta la chiave del trading e sebbene il dollaro abbia visto già interessanti storni ribassisti dai minimi, sembra ora improbabile rivedere nuovamente i massimi di questo 2022 e andare a caccia di posizionamenti di lungo pro dollaro potrebbe non essere la strada migliore da intraprendere al momento. Ovvia risposta per tutte le altre majors che consolidano sulle aree attuali, eurusd a 1.04 figura sembra non voler respirare dopo il forte rally rialzista delle ultime settimane, e si proietta nel caso verso 1.0615 prima e 1.08-1.0825 poi, con il mondo retail che segue la sua strada contrarian short con un 70% attuale di posizioni corte. Anche per la sterlina si intravede una buona forza, con il mondo retail in posizione short al 57% dal 55% di ieri sul basket sterlina, e al 63% short su gbpusd sebbene faccia ora fatica a ritestare 1.20 resistenza chiave, oltre la quale troviamo 1.22 figura. Equilibrio per lo yen, che dopo mesi di sbilanciamento short nei prezzi e long nel sentiment retail trova ora un 56% di posizioni lunghe per il mondo retail con usdjpy fermo sotto quota 140.00 figura senza ancora trovare spunti per allunghi ribassisti che potrebbero approdare a 132.00-131.50 Piu interessanti gli sbilanciamenti sul franco svizzero con un 84% di posizioni short sul basket , il che pone usdchf a ridosso dei minimi di periodo a 0.94 figura, incapace per ora di trovare spunti utili per storni degni di questo nome. Anche le oceaniche partono a rialzo , con il dollaro australiano che spinge i retail ad un 84% short, dal precedente 77% di ieri, ora pronto audusd ad approdi verso le aree di 0.69 prima e 0.70 poi, in linea con la correlazione diretta classica con il dollaro neozelandese, che trova i retail al 78% short da un precedente 72%. -EQUITY Fermi sui massimi di periodo gli indici europei, che non trovano motivi validi per dare storni ribassisti in grado di aprire le porte ad ingressi in trend. Il dax ancora fermo sulle aree di 14300 pnt non tenta approdi a 14000 pnt primo supporto di breve periodo , sebbene sarebbe ottimale cercare livelli migliori come 13600pnt. Gli indici americani decisamente indietro rispetto all’Europa, si trovano ora al test dei 12140 pnt per il nasdaq livello inviolato, oltre il quale si aprirebbero le porte verso 12800pnt. Sebbene la nostra aspettativa di medio periodo resti moderatamente ribassista, sarebbe di maggiore interesse trovare dinamiche di prezzo sulle aree di 11400pnt. -COMMODITIES Fortissimo il gold, che non cede il passo nella sua corsa rialzista, attualmente a 1780$ sembra chiaramente proiettato ai 1800$ prima resistenza chiave dove sperare in qualche storno atto ad nuovi ingressi in trend. L’attuale rally dettato dalla debolezza del dollaro e dalla debolezza dei rendimenti obbligazionari di più ungo respiro sembra creare terreno fertile per una performance interessante per il trimestre in atto sul metallo giallo. buona giornata e buon trading SALVATORE BILOTTA di SalvatoreBilotta3
WisdomTree - Tactical Daily Update - 15.11.2022Prosegue la fase di risk-on sui mercati: si spera nell’inflazione in calo. Un 2023 di graduale ammorbidimento delle Bance Centrali? Lo vedremo.. Al G20 a Bali incontro dai toni distesi tra Biden-Xi-Jinping: bene! Le ultime statistiche dicono che l’economia UE ha “tenuto” nel 3’ Trim. Ieri, 14 novembre, per le Borse europee e’ stata la 4’ seduta positiva consecutiva. A ispirare e dare sostegno al ritrovato “gusto per il rischio” la prospettiva che una discesa rapida dell’inflazione Usa possa ammorbidire la “stance” (attitudine) restrittiva della Banca Centrale (Federal Reserve-FED), e la decisione di Pechino di allentare la politica anti-Covid e “puntellare” il settore immobiliare. Milano ha guadagnato +0,58% e dai minimi di metà ottobre ha recuperato il +20,0%, Londra +0,86%, Francoforte +0,62%, Parigi +0,22%. Wall Street ha invece chiuso in calo: Dow Jones -0,62%, Nasdaq -1,12%, S&P500 -0,89%. Ad un certo punto, dopo la chiusura delle borse europee, le dichiarazioni del vicepresidente della FED Lael Brainard sembravano favorire la prospettiva di una banca centrale Usa meno "hawkish" (restrittiva). La Signora Brainard, parlando di prospettive macro-economiche Usa, spiegava che «i recenti dati sull'inflazione sono rassicuranti e che...probabilmente, sarà opportuno rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi”. Peccato che poche ore prima, il Governatore della FED Christopher Waller sostenesse che “e’ ancora lunga la strada prima di terminare i rialzi dei tassi d’interesse”. In Europa si respira un’aria piuttosto simile: Fabio Panetta, membro del Board dell’EBC (Banca Centrale Europea) si auspica moderazione nelle prossime riunioni: "La politica monetaria non reagisca in modo eccessivo dopo le mosse gia’ intraprese nell’orientare in senso restrittivo la politica monetaria: un inasprimento aggressivo non è consigliabile". Oggi, 15 novembre, dovremmo registare gli interventi pubblici di altri 2 rappresentanti del Board dell’ECB: quello del vicepresidente Luis De Guindos, e quello del Governatore della Banca centrale del Portogallo Mario Centeno. Ieri e’ iniziato il G20 di Bali (Indonesia) dal quale sono emersi segnali di distensione tra Cina e Stati Uniti, dopo l'incontro bilaterale tra il Presidente Usa Joe Biden e l’omologo cinese Xi Jinping. Potrebbe essere un primo passo verso minori tensioni tra le due superpotenze su temi come le relazioni commerciali e il destino di Taiwan. Qualche sorpresa positiva e’ invece venuta dalla produzione industriale di settembre nell’Unione Eurpea: l’aumento medio destagionalizzato e’ stato del +0,9% rispetto ad agosto (stime di Eurostat, Ufficio statistico dell'Unione). Quella italiana è scesa del -1,8%. Gli incrementi mensili più elevati sono stati quelli di Irlanda, +11,9%, e Belgio, +7,1%, i peggiori hanno riguardato Lituania, -8,2%, Grecia, -4,5%, ed Estonia -3,6%. Stamattina, sul fronte macro Europeo, ha stupito positivamente l'indice ZEW di novembre sul sentiment dell'economia tedesca: è risalito a -36,7, facendo meglio del -50 atteso e del precedente -59,2. II GDP del 3’ trimestre per l'Euro-Zona ha confermato una crescita del +0,2% trimestrale (contro +0,8% del 2’ trimestre) e del +2,1% annuale (da +4,3%). Tra i dati macro americani di oggi, grande attenzione per i prezzi alla produzione (PPI) in Usa ad ottobre, che potrebbero confermare, oppure negare, la tendenza al calo emersa nel dato sui prezzi al consumo (CPI) di giovedi scorso. Di rilievo anche l'indice manifatturiero del New York Empire State di novembre, atteso ancora in flessione. Crisi delle piattaforme di scambio di cryptovalute: FTX, praticamente fallita ed in procedura Chapter-11, ha interrotto le attivita’ in Europa, dopo che l'Autorità di vigilanza cipriota, Cyprus Securities and Exchange Commission-CySEC, ha sospeso l'autorizzazione ad operare a partire dall'11 novembre 2022: in virtù del cosiddetto "passaporto europeo" la sospensione ha effetto in tutta la UE. Il prezzo del metano europeo sale oggi, 15 novembre, del +5,1,% a 122,8 Euro/megawattora, all’indomani della decisione del Governo tedesco di nazionalizzare Sefe, ex Gazprom Germany controllata dal monopolista russo Gazprom. Il Ministro dell'Economia tedesco ha spiegato la scelta con il rischio d'insolvenza dell'azienda e di interruzione delle forniture. Nuovamente in calo anche il prezzo del petrolio, col WTI (greggio di riferimento Usa), sceso stamani a 85,2 Dollari/barile, -0,8% (ore 14.00 CET). L'Opec+ (Cartello dei principali esportatori mondiali) ha tagliato di mezzo milione di barili/giorno la previsione sulla domanda nell'ultimo trimestre del 2022. Sul fronte valutario spicca il forte recupero dell'Euro sul Dollaro, +1% a 1,04, al massimo da giugno. Le criptovalute tentano il recupero, Bitcoin +3% a 16.900 Dollari, forse aiutate dalla proposta di Binance di realizzare un “recovery fund” consortile per “stabilizzare il settore”, molto impattato dalla bancarotta di FTX. Le Borse europee confermano stamane, 15 novembre, il mood costruttivo delle ultime 4 sedute: i segnali di raffreddamento dell'inflazione in Usa hanno favorito un ritorno di interesse per gli “asset rischiosi”, azioni in primis. A fine mattinata il progresso medio e’ del +0,5%, con rialzi simili anticipati anche dai futures su Wall Street. In brillante recupero le borse cinesi: Shanghai +1,64%, Shenzhen +2,14%, Hong Kong +3,94%. Kospi coreano +0,3%, Nikkei giappones e ASX australiano invariati. Il prezzo dell’oro conferma i sostanziali progressi delle ultime 3 settimane portandosi a ridosso dei 1.800 Dollari/oncia, ai massimi da meta’ agosto (vedere grafico). Informazioni importanti Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito. Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta. Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente. Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti. Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto. Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali. I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri. Selezione editorialedi Peter_Braganti10
Operatività di medio termineEcco le mie zone di interesse, ritengo più probabile uno short a partire dalla zona più in alto. I miei non sono consigli finanziari, condivido semplicemente la mia operatività.di robertkodoran1
I MERCATI STANNO MENTENDO?!Condivido con voi gli aggiornamenti relativi alle ultime due settimane "caldissime", con l'inflazione e la FED che ancora una volta fanno da protagonisti in una storia che difficilmente vedrà un lieto fine. Con l'ultimo intervento del 2 novembre la FED ha confermato un ulteriore rialzo di 75 punti base, portando il tasso d'interesse al 4%. I mercati subito dopo la conferma di un rialzo di 75 pb, ampiamente scontati in anticipo, hanno tirato un sospiro di sollievo, viste le forti preoccupazioni derivate dalla possibile finestra dei 100 punti base. Powell, mezz'ora dopo dall'uscita dei dati, ha smorzato ogni ottimismo, parlando di un possibile atterraggio scomodo, fuori dai piani della Banca Centrale. Il dollaro durante la scorsa settimana ha continuato a galoppare a rialzo, fino a quando i dati sull'inflazione non si sono presentati alle porte. Le previsioni sul CPI americano di questo giovedì 10 novembre, vedevano un'inflazione scendere all'8,0% dall'8,2% precedente. Con grande sorpresa il dato ha rotto le aspettative a ribasso, registrando un'inflazione headline al 7,7%. All'interno dei mercati si sono generate grandissime volatilità, con gli indici azionari che hanno chiuso la giornata di giovedì con performance superiori al 5%. I mercati obbligazionari sono esplosi a rialzo, con i rendimenti a 2 anni che sono scesi di oltre il 6%. Le materie prime hanno registrato rialzi di oltre il 2%, così come il mercato valutario. Nell'ultima giornata di contrattazioni, venerdì 11 novembre, i mercati spinti dall'ottimismo della giornata precedente, hanno continuato a rialzo, nonostante le banche americane fossero chiuse per il "veterans day". La domanda sorge spontanea, gli investitori pensano che il peggio sia passato? Andando ad analizzare diverse correlazioni e andamenti passati(1970-2022) qualcosa non torna, sia dal punto di vista dell'inflazione sia dal punto di vista delle performance dei mercati. Analizzando il comportamento degli indici azionari rispetto all'aumento dei tassi d'interesse passati, possiamo evidenziare qualcosa di interessante. Nel 1970, l'SP500 ha toccato il "fondo" nel momento in cui la banca centrale americana aveva già incominciato a tagliare i tassi, portati oltre l'8% per quasi un anno. Nel 1974 si ripropone la stessa situazione, così come nel 1982, 2000, 2008 e 2020. Attualmente la banca centrale americana, con il rialzo dei tassi d'interesse non ha ancora raggiunto il target finale e i primi tagli sono previsti a settembre del 2023. Questo ci può indicare che la fase attuale dei mercati azionari sia esclusivamente un ritracciamento in cerca di ulteriori investitori euforici pronti a comprare. Continuiamo la nostra analisi andando a prendere la correlazione tra il tasso di disoccupazione e gli indici azionari. Nel 1970 mentre i mercati stavano registrando i minimi annuali, il tasso di disoccupazione stava salendo velocemente, arrivando a toccare il 6,2%. Nel 1974 lo scenario è lo stesso, mercato azionario che registra i minimi di oltre 20 anni e tasso di disoccupazione che segna il 9%. Nel 1982,2000, 2008 e 2020 la situazione è sempre la stessa. Andiamo ora a prendere lo scenario dei giorni nostri. Il tasso di disoccupazione si trova ai minimi storici, quindi una situazione completamente disallineata da quello che i dati storici ci hanno mostrato. Non dimentichiamo che durante la scorsa settimana si sono tenute le votazioni di midterm in America, dove sappiamo, sempre dalle fonti passate, che i mercati in questo periodo tendono ad avere dei ritorni positivi. Un'altra correlazione che sicuramente non dobbiamo dimenticare è quella tra inflation rate e andamento delle materie prime. Le materie prime influiscono sul calcolo del CPI finale in quanto portando pressioni inflazionistiche sui prezzi alla produzione, di conseguenza portano un aumento dei prezzi per il consumatore. Nelle ultime settimane il DJP ha recuperato terreno a rialzo, questo potrebbe comportare ulteriori pressioni inflazionistiche nelle prossime letture. L'idea che mi posso creare da queste analisi è che la FED, probabilmente, non avrà intenzione di essere più accomodante finchè le materie prime e il tasso di disoccupazione non cambieranno rotta. Una FED aggressiva potrebbe smorzare ogni tipo di ottimismo sui mercati, e questo potrebbe far scattare una forte vendita da parte degli investitori. La fase euforica rialzista, a dicembre, con la riunione della banca centrale potrebbe avere fine. Buon trading a tutti M&A_ForexSelezione editorialedi mattiabonetti_4435
IL DOLLARO USA NON RIDE Più!IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 11.11.2022 -CONTESTO I mercati sono fatti per sorprendere, e ieri non sono stati da meno con i dati sull’inflazione americana, che per la gioia di chi ha scommesso sul risk on e sul rally di natale, ha mostrato un buon segnale di ridimensionamento. l'inflazione USa inizia a calare, sia nel dato generale che passa al 7.7% che nel dato core, che scende al 6.3%, dati che senza dubbio danno grandi speranze di una FED prossimamente meno aggressiva e disposta a rallentare la crescita dei tassi di interesse, allontanando l’ipotesi di un costo del denaro al 5%. Tutto è ancora da vedere, la FED parlerà il 15 Dicembre e abbiamo ancora rilevazioni di dati su inflazione e del mercato del lavoro per il mese di Dicembre prima che la FED si esprima, e se è vero che il giro di boa è compiuto per l’economia americana allora dovremmo poterne aver conferma agli inizi dicembre con un dato sulla disoccupazione in aumento oltre l’attuale 3.7%. Su un dato chiaramente di sostegno al risk on, i mercati hanno stupito con pesantissime vendite di dollari usa, che sono certo ben viste dalle restanti economie mondiali messe a dura prova da un super dollaro che le costringeva ad importare inflazione, le prese di profitto sul biglietto verde hanno generato acquisti massicci di equity, sfruttando il timore di molti operatori di non riuscire ad entrare con adeguato timing nel rally di natale , e di perdere quindi l’occasione di acquisti a prezzi ottimali, alimentando una chiara spirale di risk on e di euforia che riverbera su tutti gli asset class. Non è da meno la reazione del comparto obbligazionario, che ha visto pesantissimi stoni dei rendimenti sovrani in tutte le scadenze, segnalando quanto l’aspettativa di un’inflazione più bassa abbia ridimensionato il comparto con una salita poderosa nei prezzi. -FOREX Il comparto forex in grande stravolgimento, con la caduta del dollaro USA si risveglia l’interesse per gli altri asset valutari a partire dalla moneta unica che in linea con il posizionamento delle mani forti, già più volte richiamato, ora si porta a 1.0250, con la prospettiva di approdi a 1.0350. non tarda a rispondere il mondo retail che in posizione ora lunga di dollari al 69% cerca il mean reverting anche sull’euro con un 66% shortt sul basket e un 75% short su eurusd, dando ancora una volta conferma di quanto siano controparte naturale dei big players. Bene anche la sterlina che si spinge al test delle resistenze con timidi break out , portandosi a 1.1750 con il mondo retail short al 60% sul basket e al 68%su gbpusd. Interessanti le dinamiche sulle valute rifugio, con lo yen in grandissimo spolvero che gode ora di una debolezza del dollaro e permette il collasso letterale di usdjpy che in due sessioni, compreso oggi, passa da 146.60 a 138.75 di minimo con il mondo retail pronto a girarsi a caccia dei minimi, dopo mesi di attesa di questo storno in posizione corta ora si riportano al 50% short sul basket yen, mentre usdjpy vede 52% corti dei retail. Quadro medesimo per il franco svizzero che trova i retail contrarian short al 74% sul basket e al 85% long su un usdchf in caduta libera sotto i colpi di un dollaro ora debolissimo e di un super franco svizzero -EQUITY Il comparto azionario festeggia, con rialzi in Europa che stupiscono , il dax compie dai minimi di ottobre un +20% sovraperformando il comparto azionario americano. Solo ieri dopo giorni di incertezza l’equity Usa prende vigore, sulla fiducia di un’inflazione in calo e di una FED che lascia alle spalle i temi da falco, si vola su ali di leggerezza con il nasdaq che si porta a 11800 punti circa area di prima resistenza chiave per il trading range che contiene i prezzi da settembre 2022. Non sarà facile rompere i livelli sopra citati, e ancora periodi di incertezze possono caratterizzare il comparto equity, e solo la FED con chiare dichiarazioni dovish potrebbe permettere il compiersi di un vero rally natalizio fino 12800 pnt. -COMMODITIES Non da meno il comparto commodities che festeggia la debolezza del dollaro, con un occhio speciale al gold, che trova doppia sponda in un calo poderoso dei rendimenti obbligazionari , loro diretto concorrente, il che permette al gold di lanciarsi verso 1761$ prima vera resistenza di medio periodo, livello oltre il quale un dollaro ancora debole potrebbe aprire la strada a 1807$. Ancora una volta la FED giocherà un ruolo chiave per il futuro del dollaro americano in un mercato ancora fortemente dollaro centrico, che spera ancora di veder tornare a volare le colombe tra la FED buona giornata e buon trading SALVATORE BILOTTA Selezione editorialedi SalvatoreBilotta14
XAUUSD - POSSIBILE INVERSIONE#GOLD si trova al suo terzo impulso rialzista con 2 strong breakout fatti nei giorni precedenti. Potremmo aspettarci uno storno del prezzo su questo retest del massimo fatto qualche mese fa, oppure un retest in zona supply per poi crollare. ++ Non è un consiglio finanziario ma analisi personale.Shortdi pbpooleb1
GOLD: MODIFICO IL QUADRO GENERALEAggiornamento delle scorse idee che trovate qui sotto! Considerazioni personali, nessuna sollecitazione all'investimento! 07:32di Marco_Mallia3
SI DANZA TRA SPERANZA E PAURAIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 07.11.2022 -CONTESTO Inizia una nuova ottava di contrattazione, che avrà come focus ancora una volta i dati sull’inflazione americana, attesi per giovedi prossimo. Delicato l’equilibrio attuale dei mercati, che oscillano tra i rialzi guidati dalla speranza di un giro di boa delle banche centrali, supportati dai dati di una disoccupazione in aumento e le notizie di tagli ai dipendenti da parte delle grandi aziende americane come Meta, ed Apple che ha annunciato la riduzione di produzione di IPhone, e dall’altro lato i ribassi dominati dal timore che l’inflazione possa non essere giunta al suo massimo e che la FED possa portare i tassi di interesse verso i massimi del 5%. Sarà dunque decisivo il dato di giovedi per proiettarci verso la riunione della FED di dicembre con le idee più chiare su quelle che potrebbero essere le prossime decisioni di Powell. -FOREX Il mercato valutario mostra i primi segnali di una possibile inversione della super forza del biglietto verde, che sebbene resti ancora preda delle dichiarazioni future della FED, trova ora prese di profitto importanti da parte delle mani forti e posizionamenti invece lunghi da parte dei traders retail che si portano al 57% long sul basket dollari. L’inversione di sentiment sul dollaro condiziona special modo la moneta unica, dove i retail si portano al 64% short, con l’appoggio delle mani forti che si posizionano invece netti lunghi con oltre 100 000 contratti, segnale importante per eventuali ripartenze rialziste. La debolezza del dollaro e la forza dell’euro portano eurusd alle porte della parità a quota 0.9990, pronto per allunghi rialzisti più importanti fino alle aree di resistenza poste a 1.0095 prima e 1.0180 poi. Anche le sterline vedono un avvio di ottava brillante, con gbpusd che attacca 1.1460 prima resistenza lungo un eventuale cammino rialzista, in attesa che il giorno 17 il nuovo PM esponga i dettagli di quello che sarà il nuovo piano fiscale per il Regno Unito. Il posizionamento retail resta tuttavia pesantemente long con un 68% di rialzisti sul basket sterline, ed un più modesto 51% long su gbpusd. Ancora stabilmente long i retail sullo yen con un 62% di posizioni rialziste, che attendono i segnali chiari della BOJ per inversioni nette del percorso della valuta nipponica. Interessante la pressione ribassista dei retail sul dollaro neozelandese che vede i retail al 74% short, rispetto al 69% di venerdi, segnale chiaro di potenziali allunghi rialzisti oltre le attuali resistenze poste a 0.5950, per tentare approdi fino alle aree di 0.60 figura prima e 0.6150 poi. -EQUITY Il comparto azionario trova l’europa in grande forma, tanto da generare performance settimanali e mensili di gran lunga superiori a quelle americane. Il comparto equity Usa resta maggiore preda delle incertezze sul futuro delle politiche economiche e di quanto la congiuntura macroeconomica possa reggere l’urto di continui rialzi tassi. Il nasdaq punta ora tuttavia a rompere le resistenze poste a 10940 pnt per tentare allunghi verso 11000 prima e 11200 poi. Anche SP500 sembra aver trovato una impostazione rialzista più chiara e punta ora ai 3800 pnt pronto per allunghi rialzisti fino 3850 pnt. -COMMODITIES Il mondo delle commodities trova il gold in grande spolvero, sia per la debolezza della moneta unica che per il rallentamento nella corsa a rialzo dei rendimenti obbligazionari. Ci troviamo ora a ridosso delle resistenze a 1680$ ed in caso di break out rialzista potremmo assistere ad allunghi maggiori fino 1723$ prima e 1754 poi. Vedremo la partenza di questa ottava con l’arrivo degli americani in una sessione comunque prima di grossi market movers buona giornata e buon trading SALVATORE BILOTTA di SalvatoreBilotta4
XAUUSD PRESO LO SHORTOANDA:XAUUSD Dopo avvenuto Choc, il prezzo torna su una supply importante dove era già stata presa liquidità. Inoltre avvenuto discorso istituzionale per cui rapida spike che ha riassorbito il prezzo che torna a scendere. Ingresso da manuale shortdi piemo221
GOLD AL RIBASSO FINO A DICEMBRE?Nella precedente idea ho ipotizzato un percorso di lungo periodo: Nel breve termine dunque vedo il GOLD al ribasso fino zona 1550 circa, range da cui potrebbe partire un ipotetico rally di fine anno verso 1750: Per Novembre quindi la situazione è questa: Come sempre considerazione personali, nessuna sollecitazione all'investimento. di Marco_Mallia0
VISIONE XAUUSDle mie 2 visioni su xauud entrambe a rialzo ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,di snac462970
BOZZE LONG TERM SU BTC E GOLDSemplici bozze che volevo condividere con voi, buon weekend!di Marco_Mallia3
XAUUSDOANDA:XAUUSD Rimbalzo su o.b. importante con presa liquidità. Inefficienza e shift candle con weis wave che confermano l'effort sempre più debole dei sellers e l'introduzione di nuovi operatori long.Longdi piemo226
MATTIA - XAUUSD (TEST)Piccolo test su oro con stop messo oltre chiusura struttura e possibile presa di liquiditàLongdi MorenoWorks1
Scenario Gold prossime settimaneQuesto è quanto mi aspetto accadere nelle prossimo settimane per quanto riguarda l'oro. Tuttavia devo ammettere che è istinto puro e non saprei spiegare perché. In generale nella mia esperienza ho notato che quando un livello di prezzo (come il low a cui ci stiamo avvicinando) viene quasi raggiunto e il prezzo rimane statico senza reagire violentemente, in genere si tratta di un livello debole che presto verrà superato. Un'ipotesi è che il prezzo stagni attorno a questo livello in modo da accumulare stop loss, infatti se andiamo sui timeframe più bassi notiamo spesso setup retail come double bottom, triple bottom etc. che sembrano confermare il livello ma vengono poi invalidati.Shortdi dadoesploso0
Gold prova a stabilizzarsi, un Rally è ancora possibile?XAU / USD potrebbe stabilizzarsi, ma un rally potrebbe essere molto lontano - 20 ottobre 2022, 15:11 I prezzi dell'oro sono scesi considerevolmente dai massimi da inizio anno. Gli strateghi di HSBC prevedono che il metallo giallo sarà principalmente sulla difensiva fino all'inizio del 2023, prima di guadagnare terreno entro la fine del prossimo anno. Una pausa negli aumenti dei tassi statunitensi nel 2023 potrebbe consentire all'oro di avere un modesto rimbalzo “È probabile che la Fed continui ad aumentare i tassi prima di fare una pausa dopo la riunione di febbraio 2023. Se i tassi statunitensi continueranno a salire fino al prossimo febbraio 2023, l'oro potrebbe essere soggetto a ulteriori pressioni al ribasso. Una successiva pausa negli aumenti dei tassi potrebbe consentire all'oro di salire, ma la mancanza di tagli dei tassi limiterebbe probabilmente i potenziali guadagni. " "Sebbene il clima finanziario si sia rivolto decisamente contro l'oro, i rischi geopolitici elevati, i prezzi del petrolio più elevati e la sottostante domanda fisica complessiva di oro potrebbero attutire il calo dell'oro". "Un dollaro più forte aiuterà a mantenere l'oro sulla difensiva nel 2023, ma i limiti alla forza dell'USD potrebbero offrire all'oro un'opportunità di crescere più avanti nel 2023".Longdi VISIONX31
XAUUSD LONG IDEA #THE5ERSCHALLENGEio sono entrato ora sulla mia zona di vuoto volumetrico in demand di lungo termine! stop un po corto quindi valuterò più di un entry in caso di stop!Longdi trader_professionista0
Oro, inversione di lungo?L'analisi in questione prende come riferimento un timeframe mensile,un timframe significativo nel lungo periodo. In questo momento l'oro si sta comportando come tra aprile e settembre 2018 dove, con un ribasso controllato, lento e continuo, ha dato vida ad un rimbalzo molto forte nei mesi successivi. Al momento vediamo una situazione simile dove ci sono ben 7 candele consecutive su timeframe mensile che fanno presagire ad un rimbalzo di breve. Ben 7 candele consecutive di ribasso su base mensile e con questa entità non si erano ancora mai viste sul grafico. Serviranno conferme nei prossimi mesi ma già siamo su dei livelli interessanti per un possibile rimbalzo di lungo periodo Longdi DavidPascucci4
13 MINUTI SUL GOLD Considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!13:54di Marco_Mallia1
Price Action: GoldAd influenzare l'andamento del Gold è più la forte correlazione negativa che lo lega al dollaro che il suo stato di bene rifugio. Da inizio anno il Gold ha perso il 10.33% mentre dai massimi storici il 21.11%. Ad oggi il Gold mostra un chiaro trend negativo tanto da rompere un importante area di interesse ( intorno 1681.84$) usata da Aprile 2020 come supporto prima e ora divenuta resistenza. Le ultime due settimane hanno formato un Swing di continuazione del trend di fondo. Un eventuale rottura dei minimi della scorsa settimana aumenterebbe le probabilità di vedere il prezzo scendere verso i minimi toccati a marzo 2020 in piena pandemia Covid. Ritengo l'area di intorno 1548.47$ il giusto Target da considerare per un eventuale posizione short. Passando al giornaliero possiamo osservare che il prezzo non ritraccia effettuando un nuovo swing dal 7 Ottobre. Attenderei uno Swing giornaliero per posizionarsi short sul mercato.Shortdi gabrielemaradei0
Trading di questa settimana per XAU/USDCiao a tutti, volevo proporvi la mia idea di trading per questa settimana, gold ha chiuso la settimana precedente a ridosso di un supporto, 1642 - 1644, per me da qui può ripartire per andare a testare la resistenza situata a 1659 circa, per poi andare a trovare i 1620. Da qui se riesce a breakarla potrebbe andare a provare i 1580. Shortdi Federico-F0