Si torna al consueto mantra per i mercati: inflazione , inflazione ed ancora inflazione. La necessita ben espressa dalle banche centrali di avere maggiori conferme che l’inflazione stia davvero procedendo in maniera stabile verso i target del 2% rende questi dati ancora dei fortissimi catalizzatori di attenzione per gli operatori che restano di fatto dipendenti dai dati macro al pari delle banche centrali. Torniamo dunque con l’attenzione ai dati di oggi pomeriggio, dove per gli USA è atteso un H-CPI Y/Y al 3.1% rispetto al precedente 3.3%, mentre su base mensile i dati sono attesi peggiori con un +0.1% rispetto allo 0.0% dello scorso mese. Lo scenario peggiore resta quello di un’inflazione ancora alta, che porterebbe la FED a dover mantenere ancora tassi alti, pur consapevole che la congiuntura macroeconomica del paese inizia a vacillare. Caso contrario per un’inflazione in netto calo, che potrebbe essere un segnale di via libera al sostegno della FED per il mercato del lavoro e le aziende Usa con buoni tagli tassi già nella riunione di Settembre ( scenario tra i più quotati al momento). Non meno importante da considerare la partenza delle trimestrali USA, che vede oggi la pubblicazione dei dati di PepsiCo, attesa a 2.16$ EPS. I dati più rilevanti tuttavia saranno a partire da domani con i titoli bancari Usa sui quali gli analisti saranno focalizzati per ricercare crepe nel sistema creditizio nazionale dopo le pesanti perdite dello scorso anno. Secondo i dati della Federal Deposit Insurance Corp. Le banche dovrebbero detenere circa 517 miliardi di dollari di perdite non realizzate, a causa dei forti acquisti di debito sovrano , nel periodo post pandemico, quando i tassi esano molto bassi e acquistare debito era particolarmente vantaggioso. Fino a quando le banche non avranno bisogno di liquidare le loro posizioni per necessità di liquidità, non dovrebbero risentire delle passività special modo per questo ultimo trimestre dove i rendimenti del decennale sono rimasti sostanzialmente invariati. Molte banche minori tuttavia, soffrono i pericoli del comparto immobiliare avendo offerto prestiti nella crisi post pandemica, prestiti che con gli attuali tassi si fatica ad onorare facendo lievitare i casi di insolvenza. Ben noto anche il calo dei profitti derivanti dai prestiti , visto il calo della rchiesta dati gli altissimi tassi di interesse.
FOREX Il comparto valutario attende i dati di oggi pomeriggio per decidere le dinamiche che il dollaro Usa dovrà seguire. In caso di inflazione sotto le attese, o comunque migliore del dato precedente, si aprirebbero gli scenari di tagli tassi , pertanto il dollaro Usa potrebbe proseguire la sua fase di debolezza premiando ancora gli asset in maggiore forza, come la sterlina ed il dollaro australiano. La sterlina resta asset migliore del panorama forex con forti guadagni contro tutte le majors, ancora ieri gbpusd attacca i massimi di di periodo a 1.2860-70 e sembra ora intenzionata a rompere i massimi di 1.29. Ancora in fortissima compressione eurusd che resta sotto le resistenze di 1.0850 incapace al momento di rompere a rialzo , ma al contempo non abbastanza debole da violare i supporti a 1.0810-25. Resta lo yen ancora protagonista della debolezza sul valutario, lasciando in pieno rally rialzista tutti i cross, a partire ovviamente da gbpjpy che si porta a quota 208, in un mega trend rialzista che sembra davvero non esaurirsi e non meno forte audjpy che segue nella corsa long portandosi sopra 109.20 Non esistono al momento condizioni tecniche degne di nota per delle vendite, pertanto si continua a lavorare in trend sulla debolezza dello yen in attesa della BoJ di fine mese.
EQUITY Azionario che sale ora in maniera corale, ieri i listini USA si sono mossi a rialzo in un sol fiato, sia per il tanto noto nasdaq che per il russel ed il Dow, che hanno portato a casa interessanti profitti. Le attese per le trimestrali potrebbero portare ad una fase momentanea di stallo, ma le aspettative di ulteriori utili da capogiro potrebbe dare la linfa necessaria ad un risk on estivo. Secondo le ultime news Apple ha dichiarato che le vendite del secondo trimestre saranno le più alte dal 2022, puntando ad un incremento delle endite del 10% Nelle scorse settimane, nelle consuete live abbiamo richiamato l’attenzione anche al titolo AMD che segna ora un 184$ e segue la scia di rialzo per il comparto tech dopo la fase di compressione che lo teneva sotto le resistenze di 166.85$. riteniamo ancora il titolo un’interessante opportunità da monitorare al momento.
COMMODITIES Per il comparto delle commodities, segnaliamo il coffee che secondo le ultime news sta vivendo una fase di rialzo importantissima dovuta alla scarsità della famosa qualità arabica, tra le piu note e meno costose, il che sta portando i produttori a spostare le forniture su qualità più pregiate e più costose pur di mantenere alte le produzioni facendo cosi lievitare i costi. Al momento il futures coffee segna 248.12$ massimi dal 2022
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