Eni è uno dei titoli più scambiati e "pesanti" dell' indice e viene spesso considerato alla stregua di un btp per la sua costanza nelle fluttuazioni di prezzo, generalmente piuttosto prevedibili e per il notevole dividend yield. Il sell off dovuto al corona virus però, insieme al ribasso dei prezzi del petrolio, non ha risparmiato nemmeno lui, spingendolo a livelli di prezzo che non eravamo abituati a vedere e che sicuramente avranno causato diversi problemi agli investitori che lo consideravano una "roccaforte".
Dalla perdita dei supporti che ho rappresentato con la tl rossa e l'area di resistenza grigia tra 13,2 e 11,8 il prezzo si è allontanato velocemente anche dalle medie mobili andando a creare un minimo intorno a 6,30. A quel livello sono stati trovati sufficienti compratori e il prezzo, dopo aver recuperato piu del 50% dai minimi, è tornato a testare 10; prezzo dal quale avevamo assistito ad un importante gap down tra il 6 e 9 Marzo. Questa salita la vedo frutto principalmente di 3 motivi: 1- l'ovvia correlazione con il valore del petrolio, che era arrivato a prezzi ritenuti da molti i minimi da cui ripartire. 2- il fatto di essere sceso così tanto, rispetto alla sua volatilità storica, da spingere chi già lo deteneva a mediare la posizione e chi ancora non lo aveva in portafogli a cogliere l'occasione di salire sul carro, e 3- il dividendo. Da quando le certezze su vari titoli con dividendi "succosi" sono venute meno, bancari in primis, Eni può essere stato visto ancor piu del solito come "porto sicuro" probabilmente, essendo supportato da un buono storico ed essendo un "colosso".
Venerdì 3 è stato un giorno di scarico generale su molti titoli, ed Eni non ne è stato immune, però grazie alla veloce salita dai minimi è riuscito a mantenere un trend di breve che è sicuramente positivo, fino a prova contraria. Notasi, fino a prova contraria. In momenti del genere a mio modo di vedere non ci sono mezze misure: o si sta fuori mercato o "alla finestra" come si dice, o se si investe bisogna farlo in ottica molto lunga, quindi senza temere nuovi minimi, o con SL molto stretti. Ogni decisione presa in itinere probabilmente risulterà fallimentare in quanto la volatilità e l'enorme rumore di fondo tendono a confondere e stressare anche il più esperto degli investitori.
Come supporto per eventuali operatività individuo la zona di prezzo di 9 indicata con il supporto giallo, che quasi sicuramente verrà testato, come la TL viola, e la mm50 sul 4h che se desse responsi positivi potrebbe rappresentare una buona zona su cui consolidare i prezzi. Sotto, andremmo a cercare per lo meno un doppio minimo, se non una figura più profonda come un T&S, che sarebbe sana per ripartire da un trend a ribasso così forte, ma dubito che gli operatori si lasceranno sfuggire prezzi ancora piu bassi dei vecchi minimi, per i motivi di cui sopra. A favore di una correzione del trend rialzista di breve possiamo anche vedere una divergenza nel cci a 4h, per quanto il periodo e il timeframe non siano dei migliori per affidarsi a questo genere di segnali. Come tp penso bisognerebbe optare per un incrocio della mm200 sul 4h nel breve, mentre nel medio ad un retest dell' area di resistenza, quindi 11.8, a spanne. Eviterei in ogni caso di attendere il dividendo a meno di non essere dentro da tanto tempo e quindi "pronti a tutto" e liquiderei prima, magari approfittando di qualche minus, in quanto l'operatività a ridosso del dividendo potrebbe essere piuttosto complicata e in un momento in cui saranno già riaperti probabilmente gli short e ci saranno interessi contrastanti sul mercato.
Come sempre queste sono mie idee e mie considerazioni e non devono essere intese come motivazioni ad investire o disinvestire ma come spunto di riflessione e discussione. Buon trading