BUONGIORNO FOREX DEL 22.04.2022
Si mantiene alta la tensione sui mercati finanziari, ieri Powell ha confermato la volontà della FED di combattere la corsa dei prezzi, e la necessità di un rialzo tassi a maggio di 50bp, dando il via ad un processo di “ normalizzazione” delle politiche monetarie. La reazione del mercato non si è fatta attendere, il comparto equity ha chiuso la giornata con pesanti ribassi, andando a segnare i nuovi minimi per questa settimana, mostrandosi sotto attacco anche dal comparto obbligazionario, che nella sua continua caduta dei prezzi, trova rendimenti decennali non lontani dal 3%, che offrono sempre più allettante prospettiva per gli investitori in fuga dal mondo azionario.
La giornata di ieri si è caratterizzata anche da una rinnovata forza del biglietto verde, che sulla prospettiva di un rialzo tassi, ha ripreso la sua corsa a rialzo, dopo il breve, quanto necessario storno visto due giorni orsono. La forza schiacciante del biglietto verde ha riportato verso i minimi tutte le altre majors, dalle oceaniche, con un dollaro neozelandese debolissimo, fino alla sterlina e all’euro.
La sterlina, che vive una fase di profonda debolezza, continua a non godere del favore degli investitori, che trovano nella stretta monetaria della BOE e nell’altissima inflazione motivi più che validi per proiettare la congiuntura macro britannica tra le peggiori del G-20, creando quindi sfiducia nella valuta di riferimento.
Non va meglio per l’euro, che ieri ha visto un nuovo record nell’IPC annuale, che balza oltre il 7%, decretando la naturale reazione della valuta unica di profondo ribasso. Ricordiamo che un’alta inflazione genera di norma, come letteretura macroeconomica vuole, un deprezzamento della divisa di riferimento, ma in una fase storica in cui i tassi di interesse sono a zero o quasi, l’aspettativa di possibili interventi futuri da parte delle banche centrali volti ad un rialzo tassi, favorisce acquisti massicci da parte degli investitori che cercano di entrare sul mercato a prezzi ancora favorevoli.
Pertanto , mentre il dollaro americano , che vive si una fase di forte inflazione, gode di aspettative di rialzi tassi da parte della banca centrale, lo stesso non si puo dire per la moneta unica, sulla quale grava l’alta inflazione non contrastata da nessuna aspettativa di imminente rialzo tassi, generando pertanto la fisiologica svalutazione dell’Euro.
Il comparto valutario risponde in pieno alle dinamiche dell’ equity,con lo yen giapponese che finalmente respira dai minimi, in conseguenza delle forti perdite del mondo azionario, dando un timido segno di riequilibrio dalle forti condizioni di ipervenduto che avevamo visto nei giorni scorsi.
Dovremo necessariamente attendere gli sviluppi delle dinamiche intermarket , nelle quali il comparto equity sembra dettare il ritmo per eventuali ulteriori storni dello yen giapponese e allunghi del biglietto verde.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta