Settimana di ulteriori rialzi per gli energetici che fanno registrare recuperi notevoli delle quotazioni! Tutto da determinare però se sia per un reale aumento della domanda (al momento ancora molto basa) o se i fattori in gioco siano invece di altra natura. Grossi fondi stanno spostando le loro posizioni su scadenze più lontane e i tecnicismi che hanno portato sulla passata scadenza ad un crollo dei corsi con relativo azzeramento (quotazione negativa) rimangono in agguato, magari non con tale violenza ma abbastanza da creare forti oscillazioni di prezzo. Le resistenze, per WTI e BRENT sono molto vicine ed i supporti lontani, ma l'elevata volatilità, specialmente relativa al Greggio USA e l'imprevedibilità della situazione macro, costringono a molta prudenza se si vuole approcciare operatività su tali sottostanti. RSI di WTI e BRENT alla banda superiore delle Bollinger Bands. L'indice di volatilità sul crude Oil quota ancora a 98.70, segno che gli opzionisti si coprono ancora pesantemente dal rischio, considerando una media pre-covid che si aggirava attorno a 40/50 circa
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