Dal punto di vista tecnico, l'analisi del grafico dell'S&P 500 su un timeframe settimanale presenta un quadro interessante. Dopo un periodo di consolidamento che si è esteso dal 13 giugno 2022 al 15 maggio 2023, il prezzo ha avviato una breve e intensa fase di rialzo. Tuttavia, questa spinta ha mancato della forza necessaria per stabilire nuovi massimi strutturali, portando il mercato a cercare liquidità verso il basso. Questo processo di ricerca di liquidità ha portato a un respingimento da una zona di domanda cruciale tra i livelli di 4.100 e 4.200, per poi spingere il prezzo verso l'alto, concludendo la settimana del 30 ottobre 2023 a 4.350.
Allontanandoci dai timeframe settimanali e approfondendo l'analisi del movimento rialzista nella settimana del 30 ottobre 2023, diventa evidente che il prezzo non è riuscito a stabilire nuovi massimi, rimanendo intorno alla zona di 4.400.
Dopo aver concluso l'analisi tecnica, spostiamo la nostra attenzione sul panorama macroeconomico. Il mercato riflette una palpabile incertezza influenzata dalla politica monetaria e dalle decisioni in sospeso degli investitori istituzionali. Osservando il rapporto COT, il libro degli ordini e gli indicatori di sentiment, emerge una significativa incertezza riguardo all'ultimo trimestre. Inoltre, i rendimenti dei titoli di stato stanno rallentando e i recenti dati economici suggeriscono la possibilità di un rallentamento dell'economia statunitense.
Nonostante questa incertezza, l'S&P 500 potrebbe mantenere una performance stabile o addirittura sperimentare una crescita, evitando un brusco declino economico.
Un indicatore rilevante è l'ICE BofA US High Yield Index Option-Adjusted Spread, che misura la differenza di rendimento tra i titoli ad alto rendimento (ad alto rischio) e i titoli del Tesoro statunitense (più sicuri). Un aumento di questa differenza indica una maggiore richiesta di premi per detenere titoli ad alto rendimento, suggerendo un aumento del rischio di credito. Al contrario, una differenza ridotta indica una percezione di rischio inferiore. Questo indicatore è cruciale per gli investitori che valutano i titoli ad alto rendimento e riflette il sentiment di mercato e la disposizione delle istituzioni a prendere rischi su determinati asset.
Crediamo che potrebbe verificarsi una "rally natalizia" quest'anno. Se ciò dovesse accadere, potrebbe essere innescata dalle dichiarazioni del Presidente della Federal Reserve durante l'ultima riunione dell'1 novembre, che sono state ben accolte dai mercati. In conclusione, la riunione di fine anno prevista per il 13 dicembre sembra indicare il mantenimento dei tassi attuali con una probabilità dell'90,2%. Questa riunione, unita al successivo discorso di Powell, potrebbe confermare la crescita delle azioni nel quarto trimestre.
Considerando l'analisi sopra riportata, noi presso NFA riteniamo che il prezzo potrebbe superare la zona di 4.400 e successivamente cercare liquidità verso il basso. Le zone che consideriamo significative per un potenziale ritracciamento coincidono con i gap di volume formati durante il recente rally:
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