La settimana che sta per concludersi è stata caratterizzata da volatilità piuttosto pronunciata sull'indice di riferimento mondiale, ovvero sull'S&P500. C'eravamo lasciati con la rottura dell'area di resistenza 3400 punti, rottura che avrebbe potuto proiettare il listino americano verso i massimi assoluti. Nella giornata di lunedì, in mancanza di liquidità causa festività, abbiamo assistito a una spinta piuttosto violenta che proiettava le quotazioni in area 3550.
Martedì, dopo aver osservato movimenti analoghi in situazioni simili, era lecito attendersi una correzione che puntualmente si è verificata. Correzione che, estendendo l'area di supporto - vecchia resistenza - verso quota 3450 punti poteva fornire ottimi livelli di acquisto. La giornata di ieri sembra supportare tale tesi, difatti si è venuta a formare un'Hammer da manuale con tick volume elevati (c'è stato il tocco sulla media volumetrica degli ultimi 20 giorni, trattandosi ovviamente di grafico daily) la cui rottura del massimo avrebbe potuto confermare la tesi rialzista.
Rottura che puntualmente si è verificata e a questo punto si potrebbe ipotizzare un'ultima sessione settimanale all'insegna dei rialzi. Fin dove? Un primo obbiettivo potrebbe essere rappresentato dai massimi di lunedì, ovvero area 3550, dopodiché - ovviamente - si punterebbe nuovamente ai massimi assoluti. L'analisi è puramente tecnica e non tiene conto di tanti elementi di incertezza - vedi elezioni USA, piano fiscale USA e COVID - che potrebbero attivare un periodo di lateralità.
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