Mese di aprile particolarmente incerto per i mercati azionari americani. In particolare l’S&P500 fa segnare una performance negativa del 3.23% . Andiamo ad analizzare quali sono i settori che hanno fatto meglio e peggio dell’indice di riferimento.
Particolarmente positivo l’andamento di “XLP - Beni di Consumo Stabili” con + 3,8%. Probabilmente in questa fase, le preferenze degli investitori virano verso aziende con carattere difensivo e meno volatile.
A seguire il settore “XLE - Energetici” con un +2,95% e tornato sui livelli degli high del 2019.
Da notare anche l’impostazione di “XLU “ ovvero il settore relativo alle Utilities che anche in questo caso tende a denotare un’impostazione difensiva degli operatori che mostrano preferenze per aziende che non hanno particolari margini di crescita, ma che sono caratterizzate da forte stabilità.
Fanno peggio del mercato i settori Tecnologico (-7,7%), Finanziario (-3.38%) e Consumi discrezionali (-3.84%), andando a mostrare la momentanea sfiducia nella ripresa del ciclo economico.
Per quanto riguarda l’operatività in stock picking (ovvero l’investimento in singole azioni), resto ancora fermo, continuando a prediligere la tenuta delle posizioni sul portafoglio di lungo periodo su indici diversificati, sopportando le fluttuazioni del capitale, cosciente del fatto che per ottenere un grado di reattività accettabile, sia necessario destinare parte del capitale al mercato azionario.
Si pensi alle perdite maturate da chi predilige l’investimento 100% bond. Sarà difficile recuperare le perdite in conto capitale nel breve periodo, considerate le politiche monetarie in fase di attuazione da parte delle banche centrali.
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