Idee della comunità
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| ANALISI SU GOLD |
BUON LUNEDI A TUTTI
facendo un resoconto della ultima settimana , possiamo notare che abbiamo avuto:
🪙 Crollo significativo: La scorsa settimana l'oro ha registrato una caduta del 4,52%, chiudendo a $2.563,22, segnando la peggiore performance settimanale degli ultimi tre anni.
📉 Supporto critico: I trader osservano con attenzione il livello di supporto chiave a $2.530/2.500.
Una rottura potrebbe innescare un ulteriore ribasso verso zone piu profonde.
📈 Rendimenti in salita: I Treasury statunitensi hanno raggiunto il 4,505%, aumentando il costo-opportunità di detenere oro, spingendo i prezzi verso il basso.
💵 Dollaro forte: Il dollaro USA è salito ai massimi di un anno (107,064), riducendo l'attrattiva dell'oro come bene rifugio.
📊 Inflazione sopra il target: Il CPI core ha registrato un +3,3%, ben al di sopra dell'obiettivo del 2% fissato dalla Federal Reserve.
🔥 Tensioni geopolitiche: L'amministrazione Biden ha autorizzato l'Ucraina a colpire la Russia con missili a lungo raggio di fabbricazione americana.
Le prospettive a breve termine per l'oro rimangono ribassiste. La forza persistente del dollaro e i rendimenti elevati continuano a esercitare pressione sui prezzi.
I trader monitoreranno da vicino i prossimi interventi della Fed e i dati economici per individuare segnali di una possibile inversione di tendenza.
È quindi essenziale individuare i punti ottimali per operazioni intraday, considerando che l'oro è un asset altamente volatile che offre diverse opportunità di trading.
Come di consueto, evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, preferendo attendere le 14:30 e l'apertura di New York.
Come spesso sottolineo, la strategia più prudente è attendere un ritracciamento per posizionarsi a favore del trend principale.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Continueremo a inviare analisi e a tenere sessioni live su TradingView.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Euro ancora a ridosso dei supporti chiaveNon molla invece il dollaro, ad eccezione dell'USD/JPY che venerdì ha perso sorprendentemente, con una price action molto strana, quasi 300 punti. Una discesa non veloce, nel senso che possiamo tranquillamente escludere l’intervento della BoJ, che di solito, quando compra JPY, fa crollare i prezzi di centinaia di pips in pochi minuti. Ciò che è accaduto forse si spiega con una liquidazione di posizioni di carry trades per liberare liquidità da parte di investitori di un certo peso, che probabilmente potrebbero voler uscire dall’equity e dai carry simultaneamente, in una fase delicata come quella attuale, caratterizzata da incertezza futura e da problematiche di cui abbiamo spesso fatto cenno, ovvero dei rapporti geopolitici tra gli USA della nuova amministrazione Trump e il resto del mondo, unitamente ai problemi interni legati alle promesse elettorali in contrasto con la necessità di dare un occhio anche al debito pubblico. In ogni caso, USD/JPY in discesa con possibili target prossimi in area 153.00.
Diversamente, sugli altri cambi contro dollaro la pressione del biglietto verde rimane fortissima, con la moneta unica a ridosso di 1.0500, così come il Cable a 1.2620. Non vi è cenno di grandi correzioni fino ad ora, in ragione del fatto che, dopo gli ultimi dati, Eurozona e UK hanno bisogno di stimolare il rilancio economico attraverso una riduzione dei tassi. L’inflazione infatti è ormai stabilmente al di sotto del 2%, target fissato dalle due banche centrali delle due aree. Cable sembra avere più strada da percorrere al ribasso rispetto alla moneta unica, dato che EUR/GBP sembrerebbe aver violato le prime resistenze rilevanti a 0.8335-0.8340 area. Target appare lontano, sopra 0.8450.
Oceaniche in difficoltà, soprattutto AUD/USD che non è lontano dai supporti chiave di 0.6350-0.6400 area. NZD/USD è già quasi sui supporti analoghi posti a 0.5790-0.5840. CHF stabile anche se sembra ci sia del fuoco che cova sotto la cenere per quel che riguarda la lotta tra risk on e risk off, con quest’ultimo che sembra riemergere. Infine, la salita inarrestabile di USD/CAD, non lontano da 1.4150, prossima resistenza.
EQUITY, SVANISCE L’EFFETTO TRUMP?
Chiusura in netto ribasso per Wall Street venerdì, con l'S&P 500 in calo dell'1,3%, il Dow in perdita di 305 punti (-0.70%) e il Nasdaq in ribasso del 2,4%. Gli investitori hanno reagito alle dichiarazioni del presidente della Fed Jerome Powell, il quale ha messo in evidenza la forza dell'economia, un mercato del lavoro resiliente in un contesto di inflazione persistente, che inevitabilmente portano ad abbassare le aspettative di molteplici riduzioni del costo del denaro. Le vendite al dettaglio di ottobre hanno infatti superato le previsioni, salendo dello 0,4%.
La borsa ne esce con ribassi inevitabili, anche perché l’euforia post-elettorale legata alle promesse di futuri stimoli all’economia da parte della nuova amministrazione sembra perdere di slancio, dopo aver illuso analisti e investitori sul fatto che le borse potessero continuare a crescere ad oltranza. E invece non è così, ma è anche normale che non lo sia. Meraviglia semmai l’euforia generalizzata post-elezioni, anche perché comunque eventuali stimoli alimenterebbero ulteriormente l’inflazione e la Fed, a maggior ragione, si troverebbe costretta a combatterla alzando i tassi.
E così le borse sono scese, il settore tecnologico ha registrato perdite significative, con grandi aziende come Nvidia (-3,2%), Amazon (-4,2%), Meta (-4%) e Alphabet (-1,7%) che hanno chiuso pesantemente in rosso. Anche le azioni farmaceutiche hanno perso quota dopo la notizia che Trump potrebbe nominare Robert F. Kennedy Jr. a capo del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, che viene definito scettico sulla questione dei vaccini. Nel corso della settimana, l'S&P 500 ha perso il 2,2%, il Dow è sceso del 2,3% e il Nasdaq è sceso del 2,9%, invertendo la tendenza al rialzo post-elettorale guidata dall'ottimismo per le politiche del presidente eletto Trump.
EUROZONA, PREVISIONI DI MIGLIORAMENTO
Le previsioni della Commissione europea per l'autunno 2024 prevedono una crescita dello 0,8% nell'area dell'euro per quest'anno, la stessa delle precedenti previsioni rilasciate nel secondo trimestre di quest’anno. Mentre l'inflazione continua a diminuire e i consumi privati e la crescita degli investimenti riprendono, con la disoccupazione ai minimi storici, la crescita è destinata ad accelerare gradualmente nei prossimi due anni, ha affermato il commissario europeo per l'economia Paolo Gentiloni.
Per il 2025, le previsioni di crescita sono state riviste al ribasso all'1,3% dall'1,4% e per il 2026, l'economia dell'eurozona è prevista in crescita dell'1,6%. L'economia tedesca è ora prevista in contrazione dello 0,1% quest'anno, un'inversione rispetto alla crescita dello 0,1% prevista in precedenza. Guardando al futuro, si prevede che l'economia tedesca si espanderà dello 0,7% nel 2025 e dell'1,3% nel 2026.
Sul fronte dell'inflazione, nonostante una leggera ripresa a ottobre, in gran parte guidata dai prezzi dell'energia, l'inflazione complessiva nell'area dell'euro è destinata a più che dimezzarsi al 2,4% nel 2024, dal 5,4% nel 2023, prima di attenuarsi più gradualmente al 2,1% nel 2025 e all'1,9% nel 2026.
USA VENDITE AL DETTAGLIO ROBUSTE
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,4% su base mensile a ottobre 2024, dopo un aumento rivisto al rialzo dello 0,8% a settembre e al di sopra delle previsioni di mercato dello 0,3%. Escludendo il settore automobilistico, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,1%. Nel frattempo, le vendite escludendo i servizi di ristorazione, i concessionari di auto, i negozi di materiali edili e le stazioni di servizio, che vengono utilizzati per calcolare il PIL, sono diminuite dello 0,1%. I dati sulle vendite al dettaglio non sono adeguati all'inflazione e includono principalmente beni.
SETTIMANA ENTRANTE
Sarà una settimana relativamente tranquilla negli Stati Uniti, con i riflettori puntati sui dati PMI manifatturieri e dei servizi, insieme agli aggiornamenti del mercato immobiliare come permessi di costruzione, inizio lavori edilizi e vendite di case esistenti. Sul fronte della politica monetaria, i discorsi dei funzionari della Federal Reserve e del presidente della BCE Christine Lagarde attireranno l'attenzione di tutti noi, ovviamente, così come le decisioni sui tassi di interesse da Cina, Turchia e Sudafrica e i verbali delle riunioni della RBA.
Ma non dimentichiamo che usciranno i dati sull’inflazione in Canada, Regno Unito, Sudafrica e Giappone, mentre la Germania pubblicherà i dati sui prezzi alla produzione. Sono previsti anche i PMI flash di novembre per Australia, Giappone, India, Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito. Nel frattempo, saranno pubblicati i dati sulla bilancia commerciale per Spagna, Eurozona, Svizzera e Giappone. Infine, Canada e Regno Unito pubblicheranno i dati sulle vendite al dettaglio unitamente all’indice di fiducia dei consumatori GfK in Inghilterra. Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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XAUUSDFacendo un analisi multitimeframe si nota il rifiuto delle ultime candele Daily della demand, scendendo di timeframe e seguendo la mia personale strategia di trading sfruttando gli strumenti del ritracciamento Fibonacci e l'estensione di Fibonacci, mi aspetto una posizione long e una presa di liquidità che si è formata negli ultimi giorni di mercato!
Settimana Esplosiva: Dati Macro Pronti a Sconvolgere i Mercati?ANALISI MACROECONOMICA 18 - 22 NOVEMBRE
La settimana che si è appena conclusa ci ha dato una visione significa del ribasso su alcune coppie valutarie per eccellenza quali EURUSD e GBPUSD e anche per quanto riguarda l’Oro.
Questo dovuto ad un dollaro che si è nettamente rafforzato.
E’ inoltre importante segnalare nella seconda parte della settimana il ribasso degli indici come Nasdaq che ha chiuso la sessione di Venerdì 15 con un ribasso sostanzioso del 2.24%.
Per quanto riguarda la settimana in arrivo possiamo segnalare diversi avvenimenti di rilievo da dover tener presente, che un trader o un investitore dovrebbe sempre far riferimento per ridurre il rischio derivante dai mercati.
Andiamo a vedere insieme quali saranno gli eventi principali della settimana che va dal 18 al 22 di Novembre.
Martedì 19 Novembre:
In questa giornata avremo il rilascio del CPI dell’Eurozona, ovvero del tasso di inflazione.
Il dato precedente ha visto l’inflazione stabile al 2% e questo dato dovrebbe essere confermato sempre al 2%.
Senza dubbio si consiglia di fare le dovute valutazioni in quanto è un dato che porta volatilità sul mercato, in questo caso soprattutto per le coppie valutarie riguardanti l’Euro.
Mercoledì 20 Novembre:
Mercoledì sarà la volta del CPI del Regno Unito il cui dato precedente ha visto l’inflazione all’1.7%, mentre le previsioni portano un’inflazione in aumento al 2.2%.
La Bank of England sta tenendo d’occhio il comportamento dell’inflazione e questo dato in aumento potrebbe portare ad un rafforzamento della sterlina.
Consigliamo di attenzionare la volatilitá della sterlina al rilascio di questo dato. Inoltre gli eventi passati non danno una certezza che il prezzo possa rispondere allo stesso modo in futuro.
Giovedì 21 Novembre:
Questa giornata sará all’insegna dei dati americani.
Abbiamo dapprima le nuove richieste di sussidio di disoccupazione (Initial Jobless Claims) che anticipa le condizioni del mercato del lavoro. Il dato é previsto in aumento, quindi porterebbe ad un non avanzamento del mercato del lavoro e quindi potrebbe influenzare negativamente il dollaro. Dato precedente 217k e dato previsto 220k.
Successivamente abbiamo il Philadelphia Fed Manufacturing Index: questo dato ci dice le condizioni economiche del settore manifatturiero americano. Il dato é previsto in diminuzione passando da 10.3 ad un 6.3 indicando anch’esso un rallentamento nel settore industriale, con influenza negativa sul dollaro.
Ultimo dato previsto per questa giornata é la vendita delle case (Existing Home Sales) in cui ci viene indicata la salute del mercato immobiliare. Il dato é previsto in leggero aumento ( da 3.84M a 3.94M) quindi porterebbe ad un rafforzamento del dollaro.
Teniamo a precisare che ogni dato rilasciato porta volatilitá sul mercato ed ogni trader deve valutare con accuratezza il rischio derivante da ogni investimento.
Venerdì 22 Novembre:
Questa giornata è ricca di dati in cui avremo:
PMI inglese (GBP): ci indica una valutazione del settore manifatturiero e dei servizi. I dati previsti ci indicano un dato superiore a 50 quindi espansione del settore.
Core retails sales: il dato misura a quanto ammonta la spesa dei consumatori nel Regno Unito. Il dato del mese precedente era dello 0.3% mentre questo mese è previsto per il -0.3% , quindi potrebbe avere un forte impatto sulla sterlina.
PMI americano: in questo caso valutiamo l’andamento generale dell’economia statunitense. I dati sono previsti in leggero aumento quindi potrebbero avere impatto positivo sul dollaro americano.
In questo caso trader ed investitori devono tenere presente il rischio derivante dagli investimenti, motivo per cui è necessario valutare tutti questi dati economici che verranno rilasciati nel corso della prossima settimana.
ANALISI TECNICA - GBP/USD
Time Frame: Daily (D)
Nel grafico giornaliero (Daily) della coppia valutaria GBP/USD si può osservare una marcata fase di ribasso della sterlina britannica rispetto al dollaro statunitense.
In un periodo di circa 45 giorni, il valore è sceso in modo significativo, passando dal livello di prezzo di 1.34, registrato in precedenza, all'attuale di 1.26.
Questo movimento evidenzia una chiara pressione al ribasso sul cambio, riflettendo una fase di debolezza della sterlina in relazione al rafforzamento del dollaro.
VOLUME
A livello volumetrico, notiamo subito come la zona di distribuzione sia stata nettamente rotta con volumi decisamente importanti, come mostrato dal grafico.
Il prezzo adesso sembra dirigersi verso una zona in cui il prezzo potrebbe tornare a respirare, in quanto zona che precedentemente ha portato ad un nuovo massimo ed è avvenuta accettazione del prezzo (rettangolo giallo).
Questa analisi non da alcuna certezza che questo possa avvenire, motivo per cui il trader o l’investitore debba sempre fare le proprie ricerche e valutare il rischio
VWAP
Inoltre il nostro VWAP ci indica come il prezzo sembra direzionarsi verso l’ultima banda, perfettamente adiacente alla nostra zona ed in corrispondenza del prezzo psicologico di 1.2500.
Gli indicatori di analisi tecnica non ci danno alcuna certezza se effettivamente questa reazione possa avvenire. Bisogna sempre essere consapevoli dell'alta volatilità durante eventi macroeconomici importanti e valutarne di conseguenza il rischio.
STOCHASTIC MOMENTUM INDEX (SMI)
L’SMI ci dice quanto ci sia di ipercomprato o ipervenduto in un asset.
Al momento possiamo notare come ci sia correlazione tra prezzo e movimento dell’SMI (massimi e minimi decrescenti).
Ci troviamo in una posizione di ipervenduto, quindi potenzialmente potremmo valutare un possibile rallentamento del movimento con susseguente possibile rialzo.
Questo non vuole essere un consiglio finanziario in quanto ogni trader valutare i rischi ed analizzare ogni investimento in modo totalmente autonomo
Eventi passati non danno alcuna certezza che possano ripetersi in futuro
CONCLUSIONI:
Ci troviamo dinanzi ad un trend ribassista al momento e, dal punto di vista macro, entrambe le valute saranno interessate da diverse notizie economiche.
Prima di valutare una possibile inversione del prezzo, dovremmo avere prima le dovute conferme dal punto di vista tecnico, in quanto sarebbe davvero rischioso effettuare trades senza alcuna valutazione tecnica e macroeconomica.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
I Cicli di Bitcoin: Il Ruolo del Ciclo di 320 GiorniBitcoin è noto per seguire un modello ciclico ben definito, spesso associato ai cicli quadriennali legati agli halving. Tuttavia, all’interno di questa struttura di lungo termine, esistono anche cicli di medio termine che guidano i movimenti di mercato, tra cui il ciclo di 320 giorni, meno noto ma altrettanto significativo.
Nell’ultimo ciclo di 320 giorni, il punto di svolta si è verificato a fine ottobre 2023, quando Bitcoin ha realizzato un breakout importante (come mostrato nel grafico). Questo movimento ha portato le quotazioni da 30.000 dollari a un massimo di 74.000 dollari nel marzo 2024, segnando un rialzo impressionante.
Il ciclo attuale, iniziato ad agosto 2024, ha già visto il suo breakout subito dopo l’elezione di Trump, evento che ha coinciso con un aumento significativo del prezzo. Secondo le analisi storiche, quando Bitcoin supera il massimo del ciclo precedente durante il breakout, tende a raddoppiare il valore massimo raggiunto dal ciclo precedente entro la fine del periodo.
Attualmente, Bitcoin ha superato ampiamente il massimo di 74.000 dollari del ciclo precedente, aprendo la strada a un obiettivo ambizioso: una quotazione potenziale di 150.000 dollari entro febbraio 2025, la data stimata per la conclusione dell’attuale ciclo di 320 giorni.
Gold il ciclo da non perdereEsempio del ciclo di gold e la mia analisi di lungo periodo (Position trading).
il Gold generalmente è condizionato dai tassi d'interessi e i conflitti geopolitiche, Quindi la mia visione è totalmente solo (Trading Following),
Qual'è la vostra visione inerente?
per approfondire lascio a voi i commenti aperti, buon trading a tutti.
Il settimanale su btcusd.Ogniqualvolta il prezzo chiude la sessione presa in analisi, in questo caso settimanale, al di sopra di un massimo relativo, esso crea una nuova struttura di prezzo(vale anche al ribasso con qualche piccola differenza). In questo caso la creazione delle strutture va di pari passo con le chiusure settimanali, visto che il prezzo si trova in aree in cui non ci sono stati degli scambi. Quindi abbiamo due livelli a cui poter appoggiarci, 80k e 89k usd.
In un momento in cui non ci sono riferimenti questi livelli sono importanti più che in altri casi, perché il prezzo sta creando la sua tendenza disegnando livelli che potrebbe rispettare subito o anche dopo tanti anni, un esempio sono i vecchi livelli disegnati nel 2021 che ci hanno accompagnato per 10 mesi. Quello a 58k più del resto ha fatto da spartiacque ed è stato fondamentale, perché cambiare strategia se ha già avuto successo? Sembra una cosa banale ma non lo è.
DISNEY- PRENDE FORZA POSSIBILE SETUP LONGBuongiorno a tutti i traders, questa mattina volevo condividere con voi una analisi sul titolo DISNEY (DIS), dopo una vs. gentile segnalazione, dopo aver preso il bottom in area 83,91$ è ripartita facendo minimi e massimi crescenti, rompendo piano piano tutte le resistenze che sono diventate supporti rispettati, come vedete dal grafico. Ha dato più possibilità di ingresso anche prima degli earnings, ma la vedo solo ora, e dopo gli earnings positivi ha fatto un bel gap up del 5% per poi ripartire di nuovo long con aumento di volumi notevole, e si e portata sopra a tutte le medie mobili, anche la MA200 periodi del giornaliero. Ora deve affrontare diverse resistenze, e si trova in IPER-COMPRATO (RSI), quindi è molto probabile un suo ritracciamento in area 110$, se dovesse farlo attiverebbe il mio setup. Quindi la inserisco nella watchlist e vediamo la prossima settimana cosa ci mostrerà. Sono andato a vedere anche le informazioni future del titolo, e ci sono probabilità di crescita in base alle nuove strategie marketing, quindi anche per un investimento medio-lungo termine potrebbe essere interessante. Queste sono delle mie considerazioni personali che volevo solo condividere con voi dopo la segnalazione e la richiesta di analisi. Dai con questo vi saluto e vediamo se il mercato (S&P500 e Nasdaq) vuole continuare a scendere o no. Sicuramente se dovesse scendere ci da più opportunità di ingresso nei punti segnalati. Ciao e buona Domenica e grazie ancora.
Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
XAUUSD Preparazione Discorso PowellReazione di resistenza contro i sellers del GOLD, visti i dati USA e la dissocupazione in leggera diminuizione, attendiamo le parole di Powell questa sera, la mia visione è che non sarà ancora chiaro se mantenere i tassi invariati o tagliarli a Dicembre, questo porterà ad un incertezza nel GOLD e quindi una sua discesa, ho evidenziato le zone chiave di OB allineate con la liquidità presente nel futures del BookMap su quei livelli.
XAUUSD price Action ORO punti chiave Dopo un periodo di ribasso marcato, il prezzo sembra aver trovato un supporto importante intorno al livello di 2.546,644, evidenziato dalla linea verde. È qui che il mercato ha mostrato un rimbalzo significativo, e adesso il prezzo sta risalendo lungo una trend line ascendente, segno di un possibile recupero o di una nuova fase rialzista.
In alto, vedo diversi livelli di resistenza, che rappresentano i prossimi ostacoli che il prezzo potrebbe incontrare. La prima resistenza importante si trova a 2.627,611, molto vicina al prezzo attuale. Se questa venisse superata, il prezzo potrebbe puntare a livelli più alti, come 2.676,475 o persino 2.732,578.
Osservando l’andamento generale, noto che la fase di recupero sembra solida, ma resta da vedere se avrà abbastanza forza per rompere queste resistenze. La SMA 200 e i parametri Ichimoku suggeriscono comunque che il mercato sta cercando di stabilizzarsi dopo la discesa. Per ora, continuo a monitorare i livelli chiave, specialmente per capire se ci sarà un breakout oltre le resistenze o un eventuale ritorno verso il supporto.
"SDF: Piccoli Segnali di RipresaSDF - K+S AG è una società che opera nel settore chimico, specializzandosi nella produzione di soluzioni industriali innovative. Nonostante la sua lunga presenza nel mercato, l'azienda sta affrontando sfide significative, evidenziate da una performance azionaria negativa e margini di redditività molto bassi. L'analisi dei suoi dati recenti mostra alcuni segnali di recupero, ma la crescita sostenibile rimane una sfida da vincere.
🔍 Performance di mercato
Il titolo SDF ha registrato un calo del 30,51% nell'ultimo anno, un risultato decisamente negativo rispetto alla media del settore (+3,26%) e alla mediana delle società comparabili (+3,64%). Questo calo è accompagnato da un P/E estremamente alto (304,38), segnalando una possibile sopravvalutazione o attese future irrealizzabili.
📊 Valutazioni finanziarie
P/B: Con un valore di 0,31, il titolo si posiziona sotto la media e mediana sia del settore che delle società comparabili, suggerendo un potenziale sottovalutato relativo agli asset.
P/FCF: Il rapporto è di 11,7, in linea con la media del settore (11,53) ma superiore alla mediana (9,06).
EV/EBIT: A 13,87, il valore supera la media di settore (9,70) e le società comparabili, indicando costi operativi significativi.
💡 Margini e redditività
Margine lordo: Solo 8,62%, contro il 22,75% del settore e il 22,33% delle società comparabili.
Margine operativo: 3,64%, al di sotto delle medie di settore (6,70%).
ROA e ROE: Rispettivamente 0,04% e 0,07%, ben lontani dai valori medi del settore (2,90% e 6,03%).
📈 Crescita
Crescita del fatturato YoY: Calo significativo (-25,25%), molto peggiore rispetto alla media del settore (7,98%).
Crescita EPS diluito YoY: -99,33%, una performance disastrosa che evidenzia gravi problemi di profittabilità.
🏦 Indicatori di liquidità e leva
Quick ratio: Buono a 1,94, superiore alla media del settore (1,34).
Debito/Patrimonio Netto: Solo 0,12, molto positivo rispetto alla media (0,74).
Le frecce di colore rosso e blu, indicano rispettivamente le probabili crescite future, in merito al 3° e 4° trimestre
Confronto tra il terzo e quarto trimestre
🔍 Performance di mercato e multipli di valutazione:
Miglioramento della performance di mercato: Il calo della capitalizzazione si è ridotto (da -36,13% a -30,51%), segno di un recupero parziale, ma la performance rimane negativa.
P/E e P/FCF: Piccoli aumenti, ma i valori restano estremamente elevati rispetto ai benchmark, indicando una pressione sulle prospettive future.
💡 Margini e redditività
I margini e gli indicatori di redditività non mostrano alcun miglioramento, confermando che la redditività resta estremamente bassa e in linea con i valori precedenti.
📈 Crescita e debito
Crescita fatturato ed EPS: Rimangono invariati, indicando che non ci sono stati progressi sul fronte della crescita.
Debito e liquidità: Stabili e superiori alla media del settore, segno che l'azienda non ha aumentato l'indebitamento nel periodo.
Considerazioni chiave
Leggero miglioramento della performance di mercato: Il calo della capitalizzazione si è ridotto di circa 5,6 punti percentuali, ma la situazione rimane critica.
Margini e redditività stagnanti: Nessuna variazione significativa nei margini operativi, netti o nei ritorni (ROA/ROE), segnalando difficoltà strutturali.
Stabilità finanziaria: Gli indicatori di liquidità e debito rimangono solidi, ma senza una ripresa della crescita (fatturato e EPS), questi fattori da soli non garantiscono il successo a lungo termine.
📌 Conclusione
Il titolo SDF mostra forti segnali di debolezza finanziaria e operativa rispetto ai benchmark di settore. Nonostante alcuni indicatori di liquidità e debito rassicuranti, la mancanza di crescita, i margini bassi e il pessimo rendimento azionario mettono in discussione la sostenibilità a lungo termine dell’azienda.
👉 Cosa ne pensate di questa analisi? Quali altre metriche utilizzereste per valutare un titolo in difficoltà? 💬
#Finanza #Investimenti #AnalisiAzionaria #MercatiFinanziari
XAU USD | Aggiornamento di scenario [Chart & Talks]Ciao a tutti traders!
Vi ho lasciato l'ultima volta con l'aggiornamento sul Gold dove analizzavo il rally passato e la sua forza rialzista...
Ma, nel trading ciò che vince è la capacità di flessibilità sui mercati, perchè l'analisi è una cosa, l'esecuzione ed il timing sono un'altra... e non credo che nessuno di voi voglia trovarsi con 1.000 o più pips di drawdown sul trade da gestire e tenere aperto "sapendo che un giorno..."
Dunque, guardiamo gli aspetti di mercato principali, poco a livello tecnico e più trading talks sullo scenario attuale
Potrei aver saltato diversi punti ed aver considerato "scontato" determinate altre, ma ho cercato di mettere in meno tempo possibile la mia overview generale sulla situazione toccando più temi, su un argomento dove si potrebbe andare avanti ancora per ore...
Mi auguro che questo video aggiornamento possa esserci d'aiuto, fatemi sapere anche la vostra idea o visione sui commenti e ci aggiorniamo al prossimo video!
Ogni analisi, idea o grafico condiviso non vogliono intendersi come una sollecitazione all'investimento. Non sono consigli finanziari ed ogni operatore ha il pieno controllo e responsabilità sulle proprie scelte.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.11.2024L’euphoria post rielezione di Trump l’hanno spenta le caute parole di Powell.
Le Borse asiatiche temono le ricadute di un nuovo Governo Usa ostile.
L’economia Usa è forte, in forse i prossimi tagli della FED.
Commissione Europea conferma crescita debole nel 2024 e 2025.
I mercati soffrono le dichiarazioni caute ed attendiste di Jerome Powell, Chairman della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa): l'economia statunitense è "solida", e pertanto non "c'è alcuna fretta" per tagliare ancora i tassi d’interesse, una scelta che richiederà "cautela": l’effetto, venerdì 15, è stata la risalita dei rendimenti dei Treasury a breve scadenza ed il calo dei maggiori indici di Wall Street.
Dow Jones ha perso -0,7%, S&P500-1,3%, Nasdaq -2,2%. Seduta negativa, venerdì scorso, anche in Europa: Dax -0,3%, Cac -0,6%, Ftsemib, -0,5%, Eurostoxx50 - 0,8%.
Venerdì hanno sofferto in maggior misura le azioni farmaceutiche, dopo la notizia della nomina a capo del Dipartimento della Salute Usa di Robert F. Kennedy Jr, noto per le sue posizioni “no vax”: in ribasso tutte le major del settore, come Moderna, Pfizer, Johnson&Johnson.
Il “contagio di negatività” si è rapidamente propagato all’Europa, con ampi cali per Merck, Sanofi, GSK, Astrazeneca e Valneva.
Tornando al quadro macro, l’economia Usa mostra notevole resistenza e cresce tra 2,5 e +3,0%, cioè almeno 1,5 punti sopra quella europea. A novembre, l’Indice manifatturiero dello Stato di New York si è impennato a 31,2 punti, dal precedente 11,9, quando il consenso lo vedeva invariato.
Le vendile al dettaglio, ad ottobre, sono cresciute +0,4% mensile, poco meglio del +0,3% previsto, sebbene in rallentamento rispetto al +0,8%, rivisto, di settembre.
In Europa le cose vanno meno bene: secondo la Commissione Europea il GDP tedesco, -0,1% atteso nel 2024, conferma la recessione, -0,3%, del 2023. La Germania tornerebbe a crescere dal 2025, con +0,7%: previsioni in ribasso anche per l'Italia, ora +0,7% nel 2024 e +1,0% nel 2025.
Notizie più incoraggianti sul fronte del debito italiano: il rapporto deficit/Pil 2024 é stato rivisto a 3,8%, dal 4,4% stimato a maggio, e quello del 2025 a 3,4%, da 4.7%, per poi scendere sotto la soglia del 3,0% definita dall’UE, solo nel 2026, allineandosi alle ultime previsioni del Governo.
I BTP (Buoni Poliennali del Tesoro) testimoniano buona fiducia: lo spread, cioè il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi è torna sotto 120 bps per la 1’ volta dal 18 ottobre, ai minimi da 2 anni. Si attende, il 22 novembre, la decisione di Moody's (l’agenzia più severa tra le “big”) sul rating, sperando migliori l'outlook come ha già fatto Fitch.
Come già detto, sul valutario l'elezione di Trump continua a rafforzare il Dollaro: il cross Eur/US$ è vicino a 1,057, il Dollaro/Yen a 155,5 e quello Euro/Yen a 164,4, confermando l’endemica debolezza della divisa nipponica.
In generale, i mercati guardano con apprensione alla politica monetaria delle Banche centrali Usa (FED) ed Europea (ECB): massima attenzione, stasera, 18 novembre, all'intervento della Presidente dell’ECB Christine Lagarde, a Parigi.
Negli Usa registriamo il commento di Susan Collins, Presidente della FED di Boston: “un altro taglio dei tassi alla prossima riunione di dicembre è senza dubbio sul tavolo, ma non è cosa fatta».
Il Presidente eletto Donald Trump ha intanto dichiarato che Chris Wright, dirigente del settore petrolifero e convinto difensore dell'uso dei combustibili fossili, sarà la sua scelta per guidare il Dipartimento dell'Energia. Wright è atteso sostenere il target di Trump di massimizzare la produzione di petrolio, gas ed elettricità.
Wright ha recentemente definito allarmisti quelli che denunciano il cambiamento climatico ed è probabile che supporti l'opposizione di Trump alla cooperazione globale nel contrasto al cambiamento stesso.
Le tensioni diplomatiche sul riscaldamento globale emergeranno quasi certamente al vertice G20 in Brasile di questa settimana: i Capi di Stato si riuniscono oggi, lunedì, e martedì su questioni legate a povertà, nutrizione a riforma delle istituzioni.
Spettera’ ai Governi dei rispettivi Paesi, responsabili di oltre l’80% delle emissioni dannose per l’ambiente, trovare i soldi per migliorare il trend climatico, secondo quanto è in discussione al vertice COP29 a Baku. La prospettiva non è la migliore, secondo gli esperti, visto che il Presidente Usa eletto Donald Trump vorrebbe annullare la legislazione sul clima approvata dall’Amministrazione Biden.
Oggi, 18 novembre, le Borse europee chiudono la mattina incerte, in media -0,3% alle 13.30 CET, segnalando che i toni “hawkish” di Powell hanno avuto l’effetto di sedare il rally post-elettorale, mentre su quelle asiatiche incombono le incognite legate al ritorno di Trump alla Casa Bianca.
La Cina è pronta a lavorare con la nuova Amministrazione americana per mantenere e migliorare la comunicazione e gestire le differenze, ha detto il Presidente Xi-Jinping, ma le Borse cinesi hanno perso lo smalto di ottobre: stamattina Shanghai -0,21%, Shenzhen -1,9%. Tra le atre Borse asiatiche Tokio -1,1%, Hong Kong +0,8%.
Le azioni di Hong Kong e Shenzhen non hanno goduto dell’invito delle rispettive autorità di regolamentazione dei mercati ad aumentare i rendimenti delle loro azioni. Nonostante uno Yen più debole, Tokyo è scesa al traino delle azioni “pharma”, come negli States ed in Europa.
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Indice Ftse Mib (FTMIB). Il punto operativo Candle Model 18/11Lo stacco di acconto dividendi di oggi produce un pari slittamento al ribasso del Ftse Mib, invitando - per questa fase - all'osservazione parallela del Future FIB (che già incorpora lo stacco dividendi) e al riposizionamento in condizione attendista dei quadri intraday.