Borse miste in attesa dei datiIn attesa dei prossimi eventi relativi alle elezioni americane, e alla decisione della Fed, la settimana borsistica pare interlocutoria, ovvero poco volatile, con le price action ancora vicino ai massimi storici, ma incapaci di rompere supporti e resistenze delle ultime sessioni. Nel frattempo, il rapporto sui Jolts openings, ovvero le offerte di lavoro nelle aree commerciali, industriali e uffici degli Stati Uniti (Il calcolo include tutti i posti vacanti che rimangono aperti a partire dall'ultimo giorno lavorativo del mese), uscito ieri, ha mostrato che il numero di posti di lavoro è stato il più basso da gennaio 2021 e i licenziamenti sono aumentati,
La fiducia dei consumatori è aumentata invece al livello più alto da marzo 2021. Detto ciò, le probabilità di una riduzione del tasso di 25 punti base la prossima settimana si attestano attualmente intorno al 95%. Tornando ai listini Usa, Il Nasdaq 100 è salito dell'1%, avvicinandosi a un nuovo massimo storico, mentre l'S&P 500 è aumentato dello 0,2% e il Dow Jones è sceso dello 0,3%. Alphabet è salito dell'1,8% prima del suo rapporto sugli utili, alimentando l'ottimismo nonostante le incombenti preoccupazioni antitrust.
Tra i big, segnaliamo i risultati di Apple (+0,1%) e AMD (+3,9%), mentre sul fronte dati non dimentichiamo quelli sull'inflazione e sull'occupazione per cercare indizi sulla direzione del mercato. Tra gli altri titoli, McDonald's è sceso dello 0,6%, mentre Ford è crollata dell'8,5% dopo aver abbassato le sue previsioni sugli utili. Pfizer è scesa dell'1,4% nonostante abbia riportato un forte Q3 con un aumento dei ricavi del 31%.
VALUTE, CALMA PRIMA DELLA TEMPESTA
Cambi poco mossi, sempre all’interno dei trading range chiave delle ultime sedute, e in attesa che la tempesta si scateni, eventualmente con le elezioni del 5 Novembre e/o con le Fed di due giorni dopo. Tutto ciò rischia di far passare in secondo piano i dati sul mercato del lavoro, usciti ieri, che hanno evidenziato un raffreddamento importante dei Jolts e che, se confermati anche dagli Adp di oggi e dai Nfp di venerdì, potrebbero realmente cambiare qualcosa a livello delle price action.
EurUsd appena sopra 1.0800, avendo già attaccato due volte, per ora senza successo, l’area di 1.0765 70, respinta da ordini di acquisto interessanti nell’area. Va detto che sopra, 1.0840, sembra, per ora, un muro invalicabile. Difficile fare previsioni, considerato che oggi usciranno dati su Eurozona relativi a Pil, disoccupazione, inflazione, tutti numeri che potrebbero spostare gli obiettivi di breve termine. L’idea che si possa correggere un po’ al rialzo, tra Euro e Gbp, rimane valida, anche se, per il momento, sarebbero solo correzioni. Le oceaniche continuano a restare estremamente deboli, dopo la pubblicazione dell’inflazione in Australia.
L'indice mensile dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato del 2,8% su base annua a settembre 2024, attestandosi al di sotto delle previsioni di mercato del 2,9% e della lettura di agosto del 3.8%. Si è trattato del dato più basso dal primo trimestre del 2021, riportando l'inflazione nell'intervallo obiettivo della banca centrale del 2-3% per il secondo mese consecutivo. AudUsd è sceso a 0.6530, stabilizzandosi sui minimi. Ha tenuto leggermente meglio NzdUsd, ma solo in ragione del fatto che era sceso prima, con 0.5950 di minimo. UsdCad sopra 1.3910, con possibilità di attaccare quota 1.3950.
Sul fronte Jpy, per ora 154.00 è stato respinto ma non si segnalano altri interventi verbali, oltre a quello del Ministro delle Finanze Kato di due giorni orsono, contro una eccessiva svalutazione dello Jpy. Chf in leggero calo, spinto soprattutto dalla tenuta di EurUsd che ha permesso all’EurChf di avvicinarsi a 0.9400.
JOLTS IN DECISO PEGGIORAMENTO
Il numero di posti di lavoro vacanti è sceso di 418.000 a 7,4 milioni a settembre 2024, da un dato rivisto al ribasso di 7,8 milioni ad agosto e al di sotto delle aspettative di mercato di 8 milioni. È il livello più basso da gennaio 2021, e conferma che il mercato del lavoro si sta raffreddando. Le offerte di lavoro sono diminuite nell'assistenza sanitaria e sociale, e in generale in tutto il settore pubblico.
USA, BILANCIA COMMERCIALE
Il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ampliato bruscamente a 108 miliardi di dollari a settembre 2024 rispetto al dato precedente di 94 miliardi di dollari riscontrato ad agosto. Si è trattato del deficit più ampio dal marzo 2022. Le importazioni sono aumentate del 3,8% rispetto al mese precedente a 282 miliardi di dollari, con notevoli aumenti per beni di consumo, beni strumentali, forniture industriali e alimenti.
A dimostrazione che la domanda Usa è ancora forte e resta resiliente, mentre cala la domanda estera, tanto è vero che le esportazioni sono diminuite del 2% a 174 miliardi di dollari, tra cali per beni strumentali, forniture industriali e beni di consumo.
GERMANIA, FIDUCIA DEI CONSUMATORI
L'indicatore del clima dei consumatori GfK per la Germania è salito a -18,3 a novembre 2024 dal -21,0 rivisto nel periodo precedente. È stata la lettura più alta da aprile 2022, con un sentiment in miglioramento per il secondo mese e superiore alle aspettative di mercato di -20,5. Le aspettative di reddito si sono rafforzate e la propensione all'acquisto ha raggiunto il livello più alto in quasi tre anni, entrambi in avanzamento per il secondo mese consecutivo.
Inoltre, la tendenza al risparmio è leggermente diminuita. Tuttavia, le prospettive economiche sono diminuite per il terzo mese, a seguito di una revisione al ribasso della crescita economica per il 2024. Le incertezze derivanti da crisi, guerre e prezzi elevati continuano a frenare i consumi. Nel frattempo, l'aumento delle insolvenze aziendali, i piani di tagli al personale e le intenzioni di delocalizzare la produzione all'estero incidono anche sul sentiment dei consumatori.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Oltre l'analisi tecnica
Wall Street, elezioni e FedCi avviciniamo a grandi passi ai momenti cruciali di questo 2024, che saranno caratterizzati dalle elezioni Usa e dalla decisione sui tassi da parte della Fed, e presumibilmente ci arriveremo con l’equity sui massimi, o comunque molto vicini ad essi. Impensabile che possa esserci un crollo del dollaro e della Borsa Usa a ridosso di questi due eventi chiave. Anche ieri, sebbene sia stata giornata calma sui mercati, i listini Usa alla fine hanno chiuso in guadagno con l'S&P 500 a +0.3%%, il Dow Jones in crescita dello 0.65% e il Nasdaq in aumento dello 0,25%.
Il mercato ha di fatto ormai contemplato nei prezzi anche le tensioni internazionali, tra cui la rappresaglia israeliana contro l'Iran, che però ha risparmiato gli impianti petroliferi e nucleari come inizialmente si temeva. Sul fronte notizie macro poi, gli investitori si preparano ad una settimana di notizie relative alle trimestrali delle “big seven” tra cui Apple, Microsoft, Meta, Amazon e Alphabet, attese alla pubblicazione dei bilanci.
Ma contestualmente, c’è grande attesa per i dati macro chiave, tra cui la stima anticipata della crescita del PIL, l'inflazione PCE e i numeri sul mercato del lavoro che chiariranno molto sulla congiuntura Usa a ridosso della Fed, attesa la settimana prossima. Il settore tecnologico è stato il migliore, seguito da beni di consumo discrezionali, finanza e immobiliare. Al contrario, le azioni energetiche sono scese sull’onda della caduta del prezzo del petrolio.
VALUTE
Sui cambi continua a rimanere assai forte il dollaro che schiaccia le divise concorrenti, soprattutto il UsdJpy che stanotte ha quasi raggiunto 154.00 prima di correggere qualcosa e tornare in area 153.00. Le ragioni sono le solite, ovvero quelle legate alle incertezze politiche dopo che la coalizione al governo in Giappone ha perso la maggioranza parlamentare nelle elezioni del fine settimana.
La turbolenza politica rappresenta una sfida per i piani di normalizzazione della Banca del Giappone dopo decenni di stimoli monetari. Il capo del Partito Democratico ha anche affermato che la BOJ dovrebbe evitare grandi cambiamenti politici poiché i salari reali sono ora fermi. Nel frattempo, la debolezza della valuta ha spinto il ministro delle Finanze Kato a ribadire che le autorità rimangono vigili sui movimenti dei cambi. I mercati temono che un ulteriore calo al livello di 160 potrebbe aumentare la possibilità di un altro intervento valutario.
Per quel che riguarda le altre coppie, EurUsd debole a ridosso di 1.0800, mentre il Cable rimane anch’esso in bilico in area 129.50. Le oceaniche soffrono sia la debolezza cinese, sia la forza del biglietto verde e AudUsd scende a 0.6560 mentre NzdUsd a 0.5960 e non sembrano esserci grandi speranze per movimenti che non siano che mere e insignificanti correzioni, almeno per ora.
UsdCad a ridosso di 1.3910 resistenza chiave, e preludio per il test di 1.3950 che se violato, aprirebbe la porta al test della soglia psicologica di 1.400, al di sopra del quale i target sarebbero (usare il condizionale è d’obbligo) ben più alti, Ma tutto dipende dai prossimi eventi, come richiamato in precedenza.
SCENDE LO YUAN
Lo yuan offshore si è deprezzato oltre 7,15 per dollaro, toccando i minimi di oltre due mesi, ancora sotto pressione causata da un dollaro USA in rafforzamento, sostenuto da segnali di resilienza nell'economia americana e dalle crescenti aspettative di una potenziale vittoria di Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali.
Nella sua campagna per rivitalizzare la produzione manifatturiera americana, Trump ha nuovamente promesso l’imposizione di dazi doganali ai beni cinesi, come già aveva fatto durante il primo mandato, tra il 2017 e il 2021, peraltro senza successo perché la bilancia commerciale da allora, è peggiorata dal -40 miliardi mese del 2107 al -66 miliardi del 2021.
Inoltre, per ora gli analisti, hanno accolto senza grande entusiasmo le misure di stimolo fiscale previste dai vertici della leadership cinese alla prossima riunione del 4-8 novembre. Nel frattempo, la PBOC ha annunciato lunedì che avrebbe avviato "outright reverse repurchase operations”, con l'obiettivo di iniettare liquidità e stabilizzare le condizioni di mercato nel mezzo delle continue pressioni economiche.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono crollati di circa il 6%, sotto i 68 dollari al barile, dopo che gli attacchi di rappresaglia di Israele all'Iran nel fine settimana hanno evitato gli impianti di greggio e l'infrastruttura nucleare del paese, attenuando i timori di interruzioni nelle forniture energetiche. I caccia israeliani hanno preso di mira siti militari in tutto l'Iran, in risposta agli attacchi missilistici iraniani di inizio ottobre.
I prezzi del petrolio hanno subito forti oscillazioni questo mese a causa dei crescenti rischi geopolitici in Medio Oriente, sebbene la rappresaglia di Israele sia stata più contenuta e proporzionata di quanto temessero i mercati, alimentando le speranze di un'ulteriore de-escalation nel conflitto regionale.
Dal lato della domanda, il calo della produzione industriale in Cina, ha continuato a pesare sul sentiment, nonostante i recenti stimoli governativi. Infine va ricordato che gli analisti, osservano anche i potenziali aggiustamenti della produzione da parte dell'OPEC+ e le implicazioni delle elezioni statunitensi.
UK, VENDITE AL DETTAGLIO
I volumi delle vendite al dettaglio, in Inghilterra, sono scesi del -6% a ottobre 2024, dopo una leggera crescita del +4% a settembre, secondo il CBI Distributive Trades Survey, con la spesa dei consumatori frenata dall'incertezza che circonda il bilancio autunnale.
Le vendite stagionali sono apparse deludenti, con un'ulteriore domanda debole prevista a novembre. Le vendite su Internet hanno continuato a crescere (+21%) e vi sono segnali di ulteriore ripresa. Il settore della distribuzione nel complesso ha registrato moderati cali delle vendite, con una tendenza simile prevista per novembre.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
BTC - nona sinfonia - Time Frame 1HNona sinfonia
Avevo segnalato possibile ingresso l'altro ieri (vedi mia idea del 26/10 ore 16)
Nona sinfonia, un sistema che:
cerca, ma non sempre ci riesce, momenti di accumulo
cerca, ma non sempre ci riesce, l'esplosione short o long
regola, lo stop loss
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il tutto per essere statisticamente profittevoli
presenti con una spesa certa
aperti ad un guadagno "regalato" dal mercato
stop loss certi, take profit certo, ma trade gratis a volontà
se ne vuoi sapere di più, in calce i nostri canali
XAU USD - rally del 50%Buongiorno traders!
È da un bel po' di tempo che non mi presento qui su Tradingview per portarmi la mia visione dei mercati... lo voglio fare oggi con questo video aggiornamento sulla mia visione dell'oro per il medio lungo termine.
Capire il potenziale e la proiezione più probabile del sottostante che commerciamo e non soffermarci alla mera analisi dei setup tecnici intraday è un vero e grande vantaggio di mercato... e lo vedrete da voi nei risultati se inizierete ad applicare un processo di studio, analisi ed esecuzione pianificata in modo professionale.
Per quanto riguarda il GOLD potremmo parlare per molto tempo, potremmo e dovremmo fare analisi multi time frame, solo per comprendere meglio l'aspetto tecnico, ma qui oggi volevo semplicemente portarvi un punto da mettere in questione e da apportare qualunque sia la vostra tipologia di analisi e di trading e qualunque sia il vostro stile... scalp, swing, intraday, non importa.
Conoscere ed analizzare lateralmente l'asset ed i mercati correlati è fondamentale per il lungo termine.
Mi auguro che questa condivisione possa esservi d'aiuto.
Buon trading a tutti, che i pips siano con voi e con il vostro bank account!
Andamento Storico Euro/Dollaro sotto i Presidenti AmericaniAndamento del Euro/Dollaro sotto i vari presidenti degli Stati Uniti dal 1977 ad oggi.
Ovviamente essendo il rapporto base Euro, se questo sale vuol dire che il Dollaro si è indebolito.
Nel quadrienno di Biden il biglietto verde si rafforzato a discapito dell'euro che si è idebolito del 10,81%.
Carter '77 +18,35%.
Regan '81 -36%.
Regan '85 +69%
Bush Senior '89 +16%
Clinton '93 +4%
Clinton '97 -24,35%
Bush Junior '01 +44%
Bush Junior '05 +0,0%
Obama '09 +4%
Obama '13 -20%
Trump '17 +9%
Biden ’21 -10,81%
Nel quadrienno di Biden il biglietto verde si rafforzato a discapito dell'euro che si è idebolito del 10,81%.
Stellantis: è un buy?
Il comparto auto, come ormai noto, soffre drasticamente tutta una serie di fattori che hanno fatto sì che titoli come Stellantis siano arrivati a perdere in meno di un anno più del 50% del loro prezzo in borsa. Come se non bastasse le previsioni degli utili non sono delle più rosee. Ai 12 euro attuali, con un PE forward a poco più di 4, previsioni di utili dimezzati, free cash flow forward negativo, la quotazione riflette quello che è il suo reale valore?
Xauusd : Arrestera' la Corsa il Nostro Caro Amato Bene Rifugio?Buona sera a tutti Carissimi Colleghi ed appassionati di Mercati Finanziari...
Solitamente in Questo Periodo sentiamo spesso Parlare di Rally di fine anno , ma sarà così anche per il Nostro bene Rifugio?
Prenditi del tempo x leggere Attentamente questa mia Analisi frutto dei miei studi che non è alcun invito All'investimento...
Nella giornata odierna da mia Metodologia Ganniana mi son posizionato Short In quanto avevo un setup Prezzo/Tempo oltre che essere una data importante quella di oggi come ci diceva il Buon W.D.Gann
Oltre a questo avevo molte altre Confluenza in quanto credo che da molti mesi ormai ben Noto a tutti abbiamo avuto un ciclo Annuale rialzista e credo che alemno verra chiuso con un Minimo importante ...
A livello Fondamentale abbiamo Assistito in Settembre ad una Federal Reserve che ha Abbassato i Tassi di interesse di 50 Btp ed un inflazione che stava Scendendo , ad oggi possiamo osservare Anche quanto il Mercato ha già Scontato in queste settimane le elezioni presidenziali Usa di conseguenza mi aspetto uno storno di almeno un 8% sul prezzo del nostro Metallo Prezioso
In quanto abbiamo anche a livello di confluenze Icitiane degli Fvg Daily Interessanti da poter riprendere prima di vedere Nuovi Ath
Per tutte queste ragioni ho deciso di effettuare questo Trade e di condividere con voi questa analisi certo di far cosa Gradita
vi invito come sempre a mettere i Boost all'analisi
Un Abbraccio
Stay Tuned With Sultan Of Trading
Petrolio prova una reazione, quali prospettive nel medio/breve?Petrolio risale grazie al calo delle scorte, quali prospettive nel medio periodo?
EIA ha annunciato un calo di 0,5 mln di barili nelle scorte USA
Le quotazioni del greggio sono tornate a salire dopo un lungo periodo di calo. Il greggio WTI Light Crude ha evidenziato un rialzo del 2,80% a $68,95 e quelle del Brent sono risalite del 2,70% a $72,60. A contribuire al rialzo la notizia sorprendente da parte dell’EIA della diminuzione delle scorte di greggio USA. L’Energy Information Administration ha reso noto che le scorte settimanali di greggio sono scese di 0,515 mln di barili rispetto alle aspettative degli addetti ai lavori fissate per un rialzo di 1,5 mln di barili. Una diminuzione delle scorte implica una domanda crescente di greggio. Nell’ultimo report le scorte erano aumentate di 5,5 mln di barili. Restiamo comunque convinti che il principale driver per il mercato oil sia la guerra in Medio Oriente. Al momento la maggiore preoccupazione degli investitori è quella di una forte escalation del conflitto che possa colpire obiettivi economici strategici. L’ultima ritorsione di Israele nei confronti dell’Iran si era focalizzata solamente su target militari e per questa ragione c’era stato un allentamento delle tensioni e una discesa dei prezzi petroliferi verso minimi a $70,30 al barile.
Quali possibili conseguenze per il petrolio con una escalation del conflitto?
Discorso ben diverso, infatti, se le Forze di Difesa (IDF) israeliane dovessero decidere di attaccare obiettivi economici iraniani in particolare le infrastrutture petrolifere e del gas naturale (gli stabilimenti di South Pars, le raffinerie di Abadan e Isfahan, i terminal per l’esportazione di greggio di Jas e dell’isola di Karg) e i porti commerciali (Bandar Abbas).E’ evidente che l’Iran potrebbe reagire con il blocco dello Stretto di Hormuz, uno dei passaggi marittimi più importanti e strategici a livello globale (il 20% del greggio e il 25% del gas naturale liquefatto). In questo scenario le conseguenze sui mercati potrebbero essere notevoli con i prezzi petroliferi che potrebbero tornare ben al di sopra dei massimi annuali a $92 e di conseguenza con un forte ritorno delle pressioni inflazionistiche.
Quali aspettative in caso di un allentamento delle tensioni in Medio Oriente?
Lo scenario inverso dovrebbe riportare il trend ribassista. Ci aspettiamo un prezzo del WTI Light Crude che possa testare il supporto a $64,80 al barile, minimi del 10 settembre.
Quali sono le prospettive tecniche per il Breent di breve periodo?
Nel breve periodo crediamo esistano delle interessanti opportunità di trading. L’eventuale perentoria vittoria al di sopra dei $72,80, massimi intraday, potrebbe permettere ai corsi del greggio statunitense di salire verso il target a $73,85, copertura del gap down, apertosi ad inizio settimana. Segnali contrari invece con il cedimento del supporto a $70,27 preludio a un ritorno a $68,50.
Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito "IG"). Oltre alla liberatoria riportata di seguito, il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei nostri prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti. Vi invitiamo a prendere visione della liberatoria completa sulle nostre ricerche non indipendenti e del riassunto trimestrale.
XAUUSD e Fair Value Gap regionaleIl tasso di cambio XAUUSD, che rappresenta il rapporto tra oro (XAU) e dollaro statunitense (USD), è fortemente influenzato da fattori macroeconomici, eventi geopolitici e mercati finanziari globali. Una tecnica analitica avanzata utilizzata per studiare i movimenti del prezzo di XAUUSD è il concetto di Fair Value Gap (FVG), ovvero un divario tra il valore "equo" percepito di un'attività e il suo prezzo di mercato attuale, che spesso si verifica in aree di elevata volatilità e movimenti di prezzo rapidi. I trader utilizzano questo divario come indicatore per prevedere il comportamento futuro del prezzo.
Il Fair Value Gap è strettamente correlato alle principali sessioni di trading globali: Tokyo, Londra e New York. Queste sessioni influenzano l'andamento del prezzo di XAUUSD durante la giornata di contrattazioni.
Durante la sessione di Tokyo, che apre il ciclo giornaliero di trading, la liquidità è generalmente inferiore rispetto alle sessioni successive, poiché i principali player istituzionali europei e nordamericani non sono ancora entrati nel mercato. Tuttavia, il XAUUSD può subire movimenti significativi in questa sessione, soprattutto in risposta a eventi macroeconomici in Cina, il maggior consumatore mondiale di oro. La bassa liquidità può portare a movimenti di prezzo erratici e alla creazione di Fair Value Gaps, innescati da notizie regionali.
Nella sessione di Londra, che rappresenta il principale hub finanziario per il trading dell’oro, vi è solitamente un volume molto più elevato di transazioni su XAUUSD. L'apertura di questa sessione spesso vede il riempimento dei Fair Value Gaps creati durante la sessione asiatica, poiché l'aumento della liquidità consente ai prezzi di ricalibrarsi verso livelli di valore equo. Questo effetto è particolarmente evidente quando Londra reagisce alle dinamiche economiche globali o alle aspettative di inflazione, entrambe influenzano fortemente il dollaro e i prezzi dell'oro.
La sessione di New York, che ha un forte impatto su XAUUSD dato che gli Stati Uniti detengono le maggiori riserve d'oro e il dollaro funge da valuta di riserva per l’oro, gioca anch’essa un ruolo critico. Importanti dati economici statunitensi, come i Non-Farm Payrolls o le decisioni della Federal Reserve, possono generare significativi Fair Value Gaps all’apertura del trading a New York, in particolare se le aspettative del mercato divergono dai dati effettivi. Spesso i gap creati nelle sessioni precedenti vengono riempiti durante la sessione di New York, poiché i prezzi si stabilizzano in risposta a condizioni macroeconomiche più ampie.
La correlazione tra Fair Value Gap e queste sessioni di trading può essere spiegata da differenze di liquidità, volatilità e dinamiche macroeconomiche. Le sessioni con maggiore liquidità, come Londra e New York, sono più propense a correggere o riempire i gap che si formano a causa della bassa liquidità della sessione asiatica. Inoltre, eventi economici significativi, che tendono a verificarsi durante la sessione di New York, scatenano movimenti forti che possono generare gap. Questi gap vengono spesso riempiti rapidamente man mano che i trader elaborano le nuove informazioni e adeguano le loro posizioni.
Infine, il contesto economico geografico svolge un ruolo importante. La domanda di oro fisico in Asia è sostanziale, ma i maggiori flussi finanziari in oro si verificano attraverso Londra e New York. Questo porta a discrepanze nel valore percepito, che si manifestano come gap tra le sessioni. Queste correlazioni offrono ai trader preziose intuizioni: ad esempio, un gap creato durante la sessione asiatica potrebbe segnalare una potenziale chiusura durante le sessioni di Londra o New York, offrendo opportunità di entrata o uscita dal mercato.
Il dollaro non molla nell'incertezza generaleDovevano essere giorni di correzione al ribasso per il dollaro e contestualmente, di possibile correzione al ribasso per i mercati azionari, ed invece il biglietto verde non solo ha tenuto i primi supporti, ma ha ricominciato a spingere. Sull’equity invece c’è stata incertezza, nel senso che l'S&P 500 ha chiuso invariato mentre il Dow Jones ha perso lo 0.6%. Il Nasdaq, invece, trascinato dal settore tecnologico, ha chiuso positivo dello 0.59%.
A guidare i movimenti sul Dow Jones, sono stati i cali del settore bancario che hanno messo in ombra i guadagni di quello tecnologico. Il settore finanziario è stato particolarmente colpito dalle preoccupazioni relative alla New York Community Bancorp, le cui azioni sono crollate dell'8,2% a seguito di una deludente trimestrale. Bank of America e Wells Fargo sono entrambe scese rispettivamente dell'1,7% e dell'1,3%, mentre Morgan Stanley e Goldman Sachs sono scese del 2%.
Al contrario, le principali società tecnologiche come Microsoft, Alphabet, Meta e Amazon sono aumentate tra lo 0,8% e l'1,5% in vista dei loro prossimi report sugli utili. Inoltre, Nvidia e TSMC sono aumentate rispettivamente dello 0,8% e del 6,9%, estendendo i guadagni nel settore dei semiconduttori. Sul fronte dati, il sondaggio sui consumatori dell'Università del Michigan ha indicato che sia il sentiment che le aspettative sono stati rivisti al rialzo, mentre le previsioni di inflazione sono state riviste al ribasso. Nel corso della settimana, l'S&P 500 e il Dow Jones hanno registrato un calo rispettivamente del 2,4% e dello 0,9%, mentre il Nasdaq ha registrato lievi guadagni.
VALUTE
Sui cambi la reazione dell’Euro ha visto come massimo il livello di 1.0839, da dove poi la moneta unica non ha retto e ha ceduto di nuovo tornando sotto 1.0800. I supporti chiave sono posti a 1.0750 la cui violazione rappresenterebbe il via libera per 1.0600. Stessa price action per il Cable che non è riuscito a riproporsi sopra 1.3000 e si trova a ridosso del supporto di breve termine di 1.2950, la cui violazione porterebbe i prezzi probabilmente a 1.2900.
Solo nel caso di superamento di area 1.3060 si riparerebbe di area 1.3450 come obiettivo. UsdJpy rimane fortissimo, sopra 152.00 in assenza assordante di una Boj che per ora non riesce a far capire le proprie intenzioni, o forse è solo strategia per mantenere il tasso di cambio sottovalutato e permettere alla bilancia commerciale di tornare positiva. Forte il UsdCad, ormai a ridosso di 1.3900 e possibilità di salire fino a 1.3960 e forse 1.4000. Franco svizzero neutro contro euro tra 0.9350 e 0.9420, mentre il UsdChf potrebbe tornare sui massimi precedenti significativi a 0.8750 fatti registrare il 15 agosto.
L’INDICE IFO MIGLIORA
L'indicatore Ifo Business Climate, che misura il sentiment del settore industriale tedesco, è aumentato per la prima volta in cinque mesi a 86,5 ad ottobre dall’85,4 di settembre, che è stata la lettura più bassa da gennaio e superando le previsioni di 85,6. Il sottoindice per le condizioni attuali è migliorato a 85,7 da 84,4 e le aspettative aziendali sono salite a 87,3 da 86,4. L'economia tedesca ha fermato il declino, per il momento, sembrerebbe aver dichiarato il presidente dell'Ifo Clemens Fuest.
Nel settore manifatturiero, la tendenza al ribasso si è temporaneamente arrestata, a causa di aspettative migliori per il futuro. Tuttavia, vi sono ancora importanti incertezze come la mancanza di ordinativi, che rimane il problema fondamentale. L'utilizzo della capacità è diminuito di 1,2 punti percentuali, al 76,5%, e rimane significativamente al di sotto della media a lungo termine dell'83,4%. Nel settore dei servizi, l'indice del clima aziendale è tornato in territorio positivo, con un sentiment in miglioramento soprattutto nella logistica, nel turismo e nell'IT.
ORDINI DI BENI DUREVOLI IN CALO
Gli ordini di beni durevoli prodotti negli Stati Uniti sono diminuiti di 2,2 miliardi di dollari, pari allo 0,8% a 284,8 miliardi a settembre 2024, dopo un calo rivisto dello 0,8 percento ad agosto e rispetto alle aspettative di mercato di un calo dell'1 percento.
Le attrezzature per il trasporto, anch'esse in calo per tre degli ultimi quattro mesi, hanno guidato la diminuzione, di 3,1 miliardi di dollari a 95,4 miliardi di dollari. Gli ordini sono diminuiti anche per macchinari, computer e prodotti elettronici. Escludendo i trasporti, i nuovi ordini sono aumentati dello 0,4 percento, mentre senza il settore della difesa, sono diminuiti dell'1,1 percento.
CINA
I profitti delle aziende industriali cinesi sono scesi del 3,5% anno su anno a 5.228,16 miliardi di CNY nei primi nove mesi del 2024, invertendo la tendenza rispetto alla crescita dello 0,4% del periodo precedente. L'ultimo risultato riflette una ripresa economica incerta dovuta alla persistente debolezza della domanda, ai rischi di deflazione e alla flessione del settore immobiliare.
Gli utili sono diminuiti sia nelle aziende statali sia nel settore privato. Tra i diversi settori, i profitti sono in calo nell’estrazione del carbone, macchinari, prodotti chimici e settore automobilistico. Su base mensile, i profitti industriali sono crollati del 27,1%, dopo un calo del 17,8% ad agosto. UsdChn rimane sotto la soglia di 7.1500, ma il cambio è comunque risalito da fine settembre quando scese sotto quota 7.00 testando 6.9750.
CHE SETTIMANA!
Sarà una settimana molto impegnativa negli Stati Uniti, ma non solo, poiché sono attesi dati di cruciale importanza, quali la prima rilevazione del Pil del terzo trimestre negli Stati Uniti, a cui faranno seguito i Non Farm Payrolls, ovvero le buste paga non agricole, ma anche e soprattutto il tasso di disoccupazione e le offerte di lavoro JOLTS. Altri dati importanti pubblicati includeranno l'ISM Manufacturing PMI, la fiducia dei consumatori CB, il rapporto sull'inflazione PCE oltre ai dati sulla spesa e sul reddito personali.
Inoltre, c’è grande attesa per le trimestrali di società megacap quali Microsoft, Alphabet, Visa, Meta, Tesla, Coca Cola, Apple, e Amazon, Dall'altra parte dell'Atlantico, in Europa, sono attesi i dati sull'inflazione per Germania, Francia, Italia e Spagna oltre ai numeri sulla crescita del PIL.
Per la Germania, in particolare, c’è interesse per il tasso di disoccupazione e le vendite al dettaglio. In Gran Bretagna, attenzione al sentiment dei consumatori GfK. In Asia, in Cina verranno pubblicati i PMI manifatturieri e dei servizi mentre la Boj, è attesa alla decisione sui tassi di interesse insieme agli aggiornamenti sul tasso di disoccupazione e sulla fiducia dei consumatori.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
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BTC - nona sinfonia - time frame 1HEd eccoci ancora su BTC
Nona sinfonia torna in azione, dopo lo swing short di ieri sera e di qs notte (che avrebbe offerto un'occasione short con target non raggiunto x 35$, avrebbe comunque reso con chiusura di parte size a 50% del target e stoppati a zero con il resto)
Non è fra le mie preferite perchè è ampia ed ha uno stop loss molto alto
Inoltre la situazione non è chiara, siamo all'interno di due congestioni, di cui una molto ampia
Il triangolo delle trend line, crescente e decrescente, è stato rotto x due volte al ribasso, una rottura al rialzo sarebbe gradita (😂)
L'ingresso long è ancora valido a 67170
Danimarca: Tassa del 42% sui Guadagni Non Realizzati da CriptoLa Danimarca ha recentemente proposto una misura fiscale innovativa che potrebbe avere un forte impatto sugli investitori di criptovalute: una tassa del 42% sui guadagni non realizzati. Questo significa che, indipendentemente dalla vendita o meno degli asset, gli investitori saranno tassati sulle plusvalenze derivanti dal semplice aumento del valore delle criptovalute in loro possesso.Questa proposta ha immediatamente sollevato un’ondata di critiche e preoccupazioni. Mads Eberhardt di Steno Research ha definito la misura come una vera e propria "guerra alla cripto", segnalando il rischio di creare gravi difficoltà agli investitori. Infatti, tassare i guadagni non realizzati comporta un possibile problema di liquidità: chi investe potrebbe non avere i fondi necessari per pagare l’imposta su un valore che, di fatto, non è stato ancora monetizzato.
La Danimarca non è la sola a considerare misure fiscali sulle criptovalute. Negli Stati Uniti, ad esempio, è in discussione un regime fiscale simile, segno che le tasse sulle criptovalute stanno diventando un tema di interesse globale. La comunità internazionale inizia a confrontarsi con la necessità di regolamentare le criptovalute, al fine di creare un sistema fiscale coerente che rifletta la crescente adozione e rilevanza di questi asset.