Trump raddrizza Wall Street tra volatilità e sollievoTrump raddrizza il mercato: Wall Street chiude la settimana tra volatilità e sollievo
Un percorso accidentato porta a robusti rialzi settimanali
La calma dopo la tempesta
Dopo una settimana di forti oscillazioni e nervosismo, i mercati hanno chiuso venerdì con un recupero convincente, che ha permesso a tutti i principali indici di archiviare guadagni robusti.
Dow Jones Industrial Average: +0,52% (+288 pt) a 46.190,61
S&P 500: +0,53% a 6.664,01
NASDAQ: +0,52% (+117 pt) a 22.679,97
Epílogo positivo per una settimana iniziata nel caos, tra timori per il credito delle banche regionali e il riemergere delle tensioni commerciali con la Cina.
Gli “scarafaggi” di Dimon e la paura delle banche regionali
Giovedì 16 i listini sono stati travolti dai timori sui prestiti delle banche regionali, innescati dal commento di Jamie Dimon (“se vedi uno scarafaggio, ce ne sono altri”).
Le trimestrali delle big bank, però, sono state eccellenti: il mercato ha distinto problemi locali da rischi sistemici. Venerdì il rimbalzo lo ha confermato: Zions (ZION) +5,8%, Western Alliance (WAL) +3%.
Crisi scongiurate… per ora
Sul fronte geopolitico, tono più disteso: l’incontro Trump–Xi resta in calendario a fine mese e il Presidente ha definito i dazi al 100% “non sostenibili”. Due potenziali crisi si sono attenuate in 48 ore.
NASDAQ: +2,1% nella settimana
S&P 500: +1,7%
Dow Jones: +1,6%
Ottobre: il mese più volatile, ma spesso positivo
Ottobre è storicamente il mese più volatile, ma spesso chiude in rialzo e apre un 4° trimestre statisticamente favorevole. Nonostante lo shutdown (17° giorno) e i dati macro in arrivo, la resilienza resta sorprendente.
Settimana cruciale in arrivo:
Venerdì: CPI (rinviato per aggiornare il COLA della Social Security)
28–29 ottobre: riunione della Federal Reserve
In arrivo la parte calda della stagione degli utili
Martedì: Netflix (NFLX), Coca-Cola (KO), Texas Instruments (TXN)
Mercoledì: Tesla (TSLA), IBM (IBM)
Giovedì: Intel (INTC)
Venerdì: Procter & Gamble (PG)
Le big bank offrono una lettura rassicurante: consumi stabili, lavoro solido, insolvenze in calo; persino i capital markets mostrano una timida ripresa pipeline.
L’effetto TACO: la volatilità secondo Trump
Future S&P 500 in caduta di oltre 80 pt al mattino, poi commenti concilianti di Trump (“dazi elevati non sostenibili”, “incontro con Xi andrà bene”) hanno ribaltato il mercato: recupero di oltre 140 pt dai minimi.
Schema “TACO — Trade Against Consensus Opinion”: provocazione → reazione impulsiva → cambio di tono → inversione violenta.
Lettura tecnica del mercato
Media 21 giorni (resistenza): area 6.675
Media 50 giorni (supporto): area 6.555
Fibonacci 61,8%: 6.700 (resistenza cruciale)
Sotto 6.555–6.650 rischio di estensione verso 6.430–6.480; breakout sopra 6.700 aprirebbe spazio ai massimi storici (6.950–7.000) prima di nuovo consolidamento.
Conclusione: in equilibrio tra paura e speranza
Settimana-emblema del 2025: paura, volatilità e politica, ma anche fondamentali solidi e rimbalzi improvvisi. La rotta resta accidentata, ma ancora orientata verso l’alto finché utili e macro tengono.
Un saluto,
Marco Bernasconi
Nota di trasparenza
Le analisi pubblicate su questo profilo hanno esclusivamente finalità informative ed educative.
Non costituiscono in alcun modo consulenza finanziaria personalizzata né sollecitazione all’investimento.
Oltre l'analisi tecnica
Solana (SOL) – Aggiornamento Ottobre 2025Dopo il recente ritracciamento dai massimi di 250 $, SOL si sta consolidando nell’area
185-200 $.
Il trend principale rimane rialzista finché il supporto a 180-185 $ tiene.
Livelli chiave:
Supporto: 185 $ / 200 $
Resistenza: 230 $ / 260 $
Scenari possibili:
📉 Breve termine: laterale 185-210 $
📈 Medio termine: verso 250-300 $ se rompe la resistenza 230 $ con volumi
🚀 Lungo termine (fine anno): 350 $+ in caso di ETF o flussi istituzionali forti
Questa analisi non è un consiglio finanziario ma una proiezione basata su trend tecnici e fondamentali.
Ethereum (ETH): in fase di consolidamento Analisi tecnica aggiornata (ottobre 2025)
Ethereum si trova attualmente in una fase di consolidamento intorno ai $4.050–$4.200, dopo il ritracciamento dalle aree di massimo. Il trend di medio periodo rimane rialzista, ma la struttura di breve mostra un indebolimento del momentum.
📊 Livelli chiave
Supporti: $4.000 (principale), $3.850–$3.900 (critico)
Resistenze: $4.300 → $4.500 → $4.850–$5.000
RSI: neutro (47–50) dopo la discesa dall’ipercomprato
MACD: in fase di stabilizzazione, potenziale segnale di rimbalzo
📈 Scenari principali
Scenario base (più probabile): consolidamento tra $3.950 e $4.300, possibile rimbalzo tecnico → target $4.400–$4.500
Scenario bullish: breakout sopra $4.500 → possibile spinta verso $5.000–$5.200, con estensione fino a $5.500–$6.000
Scenario bearish: chiusura settimanale sotto $3.900 → rischio di discesa verso $3.600–$3.750
🧭 Interpretazione
Finché ETH resta sopra i $4.000, il trend rialzista di fondo rimane intatto.
Una rottura sopra $4.500 con volumi confermerebbe la ripartenza del ciclo rialzista.
Una chiusura sotto $3.900 invaliderebbe il setup e aprirebbe spazio a una correzione più profonda.
ingresso valsoia a 9,60 no stopingresso valsoia a 9,60 no stop, 60pezzi, importante calo dai massimi con sosta su interessante fibonacci, numeri a posto e dividendo discreto, mercato in moderata crescita sui sostituti della carne, gelati non malvagi, olio di soia a prezzi competitivi e finchè l'evo mi sta rialzista in questo modo anche qui ampi spazi potenziali di crescita.
Oltre l'analisi veganuariografica!
long XDER da 24,11 no stoplong XDER da 24,11 no stop, presi 22pezzi perchè ben seduto su medie settimanali e mensili e in un contesto di tassi in ribasso e di necessaria rotazione da altri asset potrebbe parzialmente beneficiarne, posizione tattica perchè abbiamo già rewld e questo non distribuisce div, target ambizioso, ma la buona notizia è che sono entrambi zero commissioni su fineco.
Oltre l'analisi figliadiunarotazioneminoregrafica!
Olè!
Volatilità e utili: i mercati resistono tra scosse e speranzeVolatilità e ansia da utili: i mercati resistono tra scosse e speranze
I mercati lottano mentre la volatilità si intensifica
Un equilibrio precario tra rally e incertezza
La volatilità è tornata a dominare la scena dei mercati finanziari.
Dopo un lunedì euforico che aveva alimentato speranze di un recupero strutturale, la settimana si è invece trasformata in un’altalena di nervosismo e correzioni, con gli indici principali nuovamente in rosso nella seduta di ieri.
Il Dow Jones Industrial Average ha perso lo 0,65% (circa 300 punti) chiudendo a 45.952,24,
l’S&P 500 ha ceduto lo 0,63% fermandosi a 6.629,07,
mentre il NASDAQ ha limitato le perdite allo 0,47%, attestandosi a 22.562,54.
Ancor più pronunciato il ribasso del Russell 2000, in calo del 2,1% a 2.467,01, pur restando in positivo di circa il 3% nella performance settimanale complessiva.
Gli investitori si trovano a gestire una molteplicità di fattori di incertezza:
le nuove tensioni commerciali con la Cina, una chiusura del governo USA ormai al suo sedicesimo giorno e, sullo sfondo, un ciclo di utili societari estremamente disomogeneo.
Segnali contrastanti dal settore bancario
Se le grandi banche statunitensi hanno aperto la stagione degli utili con risultati brillanti, il comparto delle banche regionali ha dipinto un quadro decisamente più cupo.
Titoli come Zions Bancorporation (ZION, 13%) e Western Alliance (WAL, 10,8%) sono stati duramente penalizzati dalle preoccupazioni legate a un possibile incremento dei crediti deteriorati, riaccendendo i timori di fragilità nel sistema finanziario minore.
A peggiorare il sentiment è arrivato il dato del Philadelphia Fed Manufacturing Index, sceso a 12,8 contro attese di +10, segnalando un netto peggioramento delle condizioni industriali.
Numeri negativi come questi indicano una contrazione dell’attività economica, e se si aggiunge lo stallo del governo federale, l’immagine che emerge è quella di un’economia che inizia a mostrare sintomi di affaticamento strutturale.
Stagione degli utili: un inizio solido, ma non uniforme
Sul fronte aziendale, la stagione degli utili è partita con il piede giusto: i grandi istituti finanziari hanno superato le attese, fornendo guidance incoraggianti per i prossimi trimestri.
Tuttavia, la volatilità rimane elevata, e il mercato sembra oscillare tra ottimismo e prudenza.
Tra i protagonisti della giornata spicca Taiwan Semiconductor (TSM), pilastro dell’industria dei semiconduttori e componente chiave dell’ecosistema dell’intelligenza artificiale.
La società ha battuto le stime di consenso di quasi il 13%, alzando contestualmente le previsioni per l’intero esercizio.
Nonostante ciò, il titolo ha chiuso in ribasso dell’1,6%, segno di un mercato incapace di premiare anche le notizie positive in un contesto di elevata incertezza macro.
Le stime complessive per il terzo trimestre 2025 indicano una crescita media degli utili del +5,7% e dei ricavi del +6,1% rispetto all’anno precedente.
Ma se queste previsioni dovessero realizzarsi alla lettera, si tratterebbe comunque del ritmo di crescita più lento degli ultimi due anni, dal terzo trimestre 2023.
Una settimana schizofrenica: rally e ribassi in sequenza
Il comportamento tecnico degli indici riflette perfettamente questo stato di confusione.
L’S&P 500 (SPX) ha aperto la sessione in rialzo di circa 40 punti, ma ha poi invertito bruscamente, perdendo quasi 120 punti prima di recuperare parte del terreno nel finale.
I minimi di giornata non erano lontani dai livelli più bassi di giovedì, ma la ricomparsa di acquirenti istituzionali ha permesso un parziale rimbalzo.
L’impressione generale è quella di un mercato instabile ma ancora resiliente: nonostante le correzioni violente, i livelli tecnici chiave continuano a reggere.
Il supporto da monitorare resta l’area 6.650 dell’S&P 500: una rottura sotto tale livello potrebbe innescare vendite più estese e spingere molti operatori a passare sul lato short.
Il petrolio scende sotto i 60 dollari [/b
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha rotto una soglia psicologica importante, scendendo di un ulteriore 1,1% e portandosi ben al di sotto dei 60 dollari al barile.
L’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) ha avvertito che, entro il 2026, il mercato potrebbe trovarsi di fronte a un surplus globale di 4 milioni di barili al giorno, alimentato dall’aumento della produzione sia OPEC che nonOPEC e da una domanda in rallentamento.
La previsione di eccesso di offerta, più ampia rispetto al mese scorso, ha accentuato la pressione ribassista sul mercato dell’energia.
Le tensioni geopolitiche aggiungono ulteriori elementi di complessità: il presidente Trump ha dichiarato che il primo ministro indiano Narendra Modi si è impegnato a bloccare gli acquisti di petrolio russo, una mossa che potrebbe ridefinire i flussi energetici globali e creare nuove turbolenze nei mercati delle commodities.
Conclusione: un mercato sospeso tra euforia e cautela
In sintesi, il mercato statunitense appare diviso tra la forza degli utili e la fragilità del contesto macroeconomico.
La volatilità crescente è il riflesso di questa tensione irrisolta: da un lato i fondamentali restano solidi in diversi settori (tecnologia, finanza, energia), dall’altro il timore di un rallentamento economico e l’incertezza politica continuano a pesare sulla fiducia degli investitori.
La settimana, pur ancora positiva nel complesso, potrebbe chiudersi in modo altalenante, con gli operatori divisi tra chi sceglie di consolidare i profitti e chi, invece, si prepara ad approfittare dei ribassi per entrare a prezzi più convenienti.
La stagione degli utili determinerà, nelle prossime due settimane, se la resilienza del mercato potrà prevalere sulla paura.
Un saluto,
Marco Bernasconi
Nota di trasparenza
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EUR/USD: 142 pip di progresso — strategia in azioneDall’analisi alla performance: chiusura positiva da 1,1552 a 1,1693 conferma la solidità del metodo operativo.
Nella seduta odierna ho chiuso la posizione long aperta da 1,1552 a 1,1693, realizzando un guadagno di 142 pip su un lotto.
Un movimento che conferma l’efficacia delle analisi pubblicate nei giorni precedenti e la validità dei livelli tecnici tracciati.
L’obiettivo di questa condivisione non è solo mostrare un risultato, ma dare evidenza del percorso di crescita e della coerenza tra analisi e operatività reale.
📈 Da oggi inizio a documentare in modo trasparente i progressi e i risultati operativi, così da fornire a chi mi segue un punto di riferimento concreto su come interpretare i mercati con metodo e disciplina.
Livelli chiave ancora da monitorare:
* 1,1670 – 1,1693 area di possibile consolidamento
* 1,1724 in caso di proseguimento del trend
* 1,1606 come eventuale livello di supporto
#EURUSD #ForexAnalysis #TradingStrategy #PriceAction
Gold: e anche oggi niente NFP.. ho bisogno del tuo sostegno.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
wow… quando il giovedì ti spara 1300 pips.
come detto già ieri, occhio ai numeri psicologici tondi: 4400 e 4500 possono diventare ottimi punti di massicce chiusure di posizioni.
ma alla fine, a noi che importa? ad ogni pullback si entra long fino a Data da destinarsi.
oggi nessun dato rilevante — gli NFP, come al solito, cancellati.
niente da aggiungere… gold parla da solo.
le notizie di ieri su trump e putin, i dazi con la cina stanno facendo ballare il pianeta.
ci vediamo in live alle 14:30 per la sessione pomeridiana!
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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Oro record, petrolio giù: torna il risk offRITORNA IL RISK OFF
Ieri, Wall Street ha chiuso in rosso dopo un avvio positivo. L’S&P 500 ha perso lo 0,63%, il Nasdaq lo 0,47% e il Dow Jones lo 0,65%, in un contesto contrastato in cui le tensioni geopolitiche, politiche e macroeconomiche (dazi, shutdown) hanno fatto da contraltare all’ottimismo sugli utili aziendali e sul settore dell’intelligenza artificiale.
Nel frattempo, Trump ha avuto un colloquio con il presidente russo Putin, definendolo “lungo”, alimentando ulteriore incertezza.
I principali titoli tecnologici e legati all’intelligenza artificiale hanno mostrato andamenti contrastanti: Apple ha perso lo 0,9%, Meta lo 0,5%, Tesla oltre l’1%, mentre Nvidia è salita dello 0,8%, Amazon dello 0,2% e Alphabet dello 0,9%.
VALUTE
Sul mercato valutario è evidente che qualcosa si sta muovendo. Il franco svizzero si mostra estremamente forte, schiacciando le valute concorrenti, mentre il dollaro perde terreno contro euro, sterlina, yen e, in misura minore, contro AUD, NZD e CAD.
Si parla sempre più spesso di un possibile “grande reset finanziario”, con riferimenti a dollaro digitale, stablecoin e alla svalutazione del debito USA tramite una sua distribuzione globale. Sebbene ancora lontano, questo scenario alimenta il sentiment di risk off.
L’EUR/USD è salito sopra 1,1700, con target a 1,1780 e 1,1820. Il dollaro cede anche contro la sterlina, con obiettivi possibili a 1,3520, mentre il USD/JPY è sceso sotto quota 150,00.
Le valute oceaniche restano poco mosse, ma i cross EUR/AUD ed EUR/NZD sono ai massimi, in pieno clima di avversione al rischio. La tensione è particolarmente evidente sui cross contro il franco svizzero, molti dei quali si trovano su minimi storici.
ORO: QUASI 100 DOLLARI AL GIORNO
Stanotte, nei mercati asiatici, l’oro ha toccato un nuovo record storico a circa 4.380 dollari l’oncia, proseguendo un impressionante rally settimanale.
Nelle ultime nove settimane, il metallo giallo ha guadagnato oltre 1.000 dollari, pari a circa 50 dollari al giorno. Solo nelle ultime quattro sedute, l’incremento è stato di quasi 380 dollari, ovvero quasi 100 dollari al giorno.
Gli investitori cercano sicurezza in un contesto di crescenti incertezze economiche. I prezzi sono stati spinti dalle rinnovate tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e dalle preoccupazioni per il blocco del governo statunitense.
La Cina ha accusato gli Stati Uniti di fomentare il “panico” per i controlli sui minerali delle terre rare, mentre Washington ha avvertito che tali misure minacciano le catene di approvvigionamento globali.
L’oro è stato ulteriormente sostenuto dalle aspettative di tagli dei tassi da parte della Fed. Le recenti dichiarazioni di Jerome Powell hanno evidenziato segnali di indebolimento del mercato del lavoro, portando gli investitori a scontare quasi completamente un taglio di 25 punti base questo mese, con un altro probabile a dicembre.
Dall’inizio dell’anno, l’oro ha registrato un’impennata di oltre il 60%, sostenuto dagli acquisti delle banche centrali, dagli afflussi negli ETF e dalla forte domanda di asset rifugio.
PETROLIO: ANCORA UN CALO
Venerdì, i future sul greggio WTI si sono attestati intorno ai 57 dollari al barile, il minimo degli ultimi cinque mesi. È la terza settimana consecutiva di calo, la serie più lunga da marzo, con gli investitori concentrati sulle prospettive di offerta in vista dei colloqui tra Stati Uniti e Russia.
Il presidente Trump ha annunciato l’intenzione di incontrare Putin nelle prossime settimane per discutere una possibile risoluzione del conflitto in Ucraina. Questo ha alimentato le speculazioni su un possibile allentamento delle restrizioni alla produzione di petrolio russo, che potrebbe contribuire a un surplus globale.
A pesare ulteriormente sono stati i segnali contrastanti provenienti dall’India: le raffinerie indiane hanno dichiarato di voler ridurre, ma non interrompere, le importazioni di greggio russo.
Nel frattempo, l’EIA statunitense ha riferito che le aziende energetiche hanno aggiunto 3,5 milioni di barili di greggio agli stoccaggi la scorsa settimana, sollevando preoccupazioni sulla debolezza dei consumi e incidendo negativamente sulle prospettive della domanda, in un contesto di persistenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Saverio Berlinzani
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Gold - La bolla finanziaria
OANDA:XAUUSD
COMEX:GC1!
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### **🗺️ La Mappa del Prossimo Ciclo: La Bolla dell'Oro sta per Innescare la Grande Rotazione**
*Un'analisi di Serghei Istrati (Patience Pays)*
Stiamo per assistere a uno dei più importanti punti di svolta ciclici degli ultimi anni. La maggior parte degli operatori, concentrata sulla narrativa dominante, sta guardando nella direzione sbagliata. Il vero segnale non è nelle notizie, ma nella struttura del mercato stesso.
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### **⏳ 1. Il Conto alla Rovescia: Indici Asiatici e Correzione Semestrale**
È raro vedere qualcuno dare importanza a **NIKKEI** o **HSI**. Peccato, perché spesso anticipano il mercato. Ho smesso da tempo di inseguire i fondamentali proprio perché ho capito che questi indici sono un indicatore molto più onesto dello stato dell'economia globale.
⚠️ **Attenzione:** a differenza di quanto si potrebbe pensare, non siamo ancora alla fine del grande rialzo azionario. Il crollo finale **non è in questa fase**. Stiamo solo per assistere a una importante **chiusura semestrale**. Gli azionari hanno ancora strada da fare, con nuovi massimi da raggiungere nella seconda parte del 2026.
Ma per iniziare la nuova fase rialzista, prima deve chiudersi il ciclo semestrale in corso. Il mio segnale di allarme è sul NIKKEI: anche se dovesse aggiornare il suo massimo, l'inversione correttiva è inevitabile e la mia finestra temporale la colloca **tra il 23 e il 28 di Ottobre**.
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### **🥇 2. Il Crollo dell'Oro e la Nascita di una Nuova Narrativa**
Contemporaneamente, l'**Oro** si trova nella fase acuta di una bolla finanziaria. È fondamentale capire che non ha nulla a che fare con il mito del "bene rifugio". Quella è solo una narrazione usata per giustificare movimenti che vanno in totale disaccordo con la realtà fondamentale (che è in grave decadenza).
Mi aspetto un'inversione ribassista imminente sull'Oro. La domanda è: come la giustificheranno?
La risposta è già scritta. Appena l'Oro crollerà, la narrazione mediatica si capovolgerà:
> *"I mercati si sono ripresi! C'è un ritorno della fiducia, la crisi è scampata."*
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### 🔄 3. La Grande Rotazione: Il Nuovo Ordine degli Asset
Questo falso pretesto ("la ripresa") sarà usato per orchestrare una massiccia rotazione di capitali:
🛢️ **WTI, Grano e Gas (Il Commercio della "Reflazione"):** Proprio mentre l'Oro crolla, il WTI inizierà il suo rimbalzo verso l'area `$82-$130`, e il **Grano** e il **Gas** inizieranno i loro rally, che stimo tra il `+46%` e il `+62%`. La narrativa: *"La ripresa economica è reale, la domanda di energia e materie prime sta esplodendo!"*
💱 **Forex (Il Flusso Risk-On):** Durante la discesa dell'Oro, assisteremo alla rotazione valutaria. Il capitale abbandonerà i porti sicuri (prevedo un crollo del **CHF**) e si riverserà su **EUR** e **GBP**. Il Dollaro (**USD**) dovrà prezzarsi a causa del rialzo del WTI, ma sottoperformerà rispetto a EUR e GBP, confermando che la sua egemonia assoluta sta perdendo campo.
💎 **Cripto (Il Nuovo Rifugio):** E qui sta il colpo di genio. Cosa succederà al capitale in fuga dalla bolla dell'Oro? Non andrà tutto sull'azionario. Per giustificare la caduta dell'Oro, **BTC** ed **ETH** saranno dipinti come i **"nuovi asset di rifugio"** digitali, catturando una parte enorme di quella liquidità.
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### **📜 4. La Sequenza Completa**
In sintesi, la roadmap per i prossimi mesi è questa:
**1️⃣ Pivot (`20-28 Ottobre`):** L'Oro e gli indici asiatici toccano un massimo. Inizia la correzione semestrale.
**2️⃣ Crollo dell'Oro:** Il metallo scende e si stabilizza in una fase laterale (forse per un trimestre).
**3️⃣ Rialzo delle Commodity:** Inizia il rally di WTI, Grano e Gas.
**4️⃣ Rotazione Forex:** Il capitale si sposta da CHF/USD a EUR/GBP.
**5️⃣ Nuova Narrativa:** Le Cripto vengono promosse a "nuovo bene rifugio" al posto dell'Oro.
**6️⃣ Fase Finale (da `Gennaio '26`):** Una volta chiusa la correzione semestrale, l'azionario ripartirà per la sua ultima, grande gamba rialzista verso i massimi del 2026.
Non stiamo assistendo a un crollo finale. Stiamo assistendo a una **complessa e orchestrata rotazione di capitale** per preparare l'ultima fase del ciclo rialzista.
Ringraziamento ufficiale a TradingView e alla CommunityRingraziamento ufficiale a TradingView e alla Community
Ciao a tutti,
voglio ringraziare di cuore il team editoriale di TradingView per aver scelto una delle mie analisi come Editor’s Pick.
È un riconoscimento che apprezzo molto, perché TradingView è una piattaforma che da anni rappresenta per me un punto di riferimento per chi fa trading con metodo, disciplina e spirito di condivisione.
Ogni mia analisi nasce dall’idea che il mercato va interpretato, non semplicemente seguito.
Dietro ogni grafico c’è una storia, un contesto macro, e una strategia di gestione del rischio che deve sempre venire prima del rendimento.
Essere selezionato tra le idee editoriali mi motiva ancora di più a continuare a pubblicare contenuti di qualità, indipendenti e formativi, per contribuire a una community fatta di trader consapevoli e appassionati.
Grazie ancora a @intergoro e a tutto lo staff di TradingView per questo riconoscimento.
E grazie a voi, a chi mi segue, commenta, critica e migliora ogni giorno con me.
Un saluto,
Marco Bernasconi
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NASDAQ Composite: segnali di ripartenza longAnalisi tecnica e livelli chiave per una ripresa del trend long
Nel post di giovedì scorso avevo evidenziato la possibilità di una correzione sul NASDAQ Composite (4H) in prossimità della trendline rialzista principale.
Come osserviamo oggi, i prezzi hanno effettivamente rotto la trendline rossa e si sono posizionati sui livelli chiave già pretracciati, confermando l’importanza di quelle aree tecniche nel breve periodo.
📈 Attualmente il mercato sta mostrando segnali di consolidamento:
* in caso di rottura della trendline verde, potremmo assistere a una nuova ripresa del movimento long, con target progressivi a 23.235, 23.543 e 24.017 punti;
* viceversa, una chiusura al di sotto dei minimi di 22.533 riaprirebbe lo scenario correttivo verso area 22.306.
Il momentum resta quindi in una fase di transizione, ma il quadro generale suggerisce che il controllo dei volumi e la tenuta dei supporti potranno fare la differenza per un eventuale ritorno della forza rialzista.
💬 Qual è la tua view sul Nasdaq in questa fase di mercato? Ti aspetti un rimbalzo o una prosecuzione del pullback?
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BTC CME – Giorno del GiudizioBitcoin è appoggiato per la terza volta sulla linea di vincolo del T+5 inverso in area 110.150 $.
Situazione chiara: o vola o crepa.
🟢 Scenario rialzista: apertura di un nuovo ciclo T+2.
🔴 Scenario ribassista: violazione della linea di vincolo con possibile chiusura del ciclo lato indice.
La media nera, corrispondente alla media ciclica del T+5, continua a fungere da supporto dinamico.
Setup tecnico estremamente delicato — ogni barra qui può decidere il destino del ciclo.
📊 Grafico completo:
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
siamo partiti con una settimana favolosa direi. + di 1000pips con 2 trade. oggi pomeriggio ci vediamo in live per cercare di continuare il trend! vi aspetto.
puntiamo sempre ad ottimi ritracci prima di valutare posizionamenti a favore long,
NON entro a breakout.
📌 L’oro si muove in area record, sostenuto da un mix macro favorevole:
Prospettive di politica monetaria più accomodanti, con il mercato che sconta ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed.
Tensioni commerciali rinnovate tra USA e Cina, che aumentano l’avversione al rischio.
Parziale blocco delle attività governative USA, che ha interrotto a tratti il flusso dei dati BLS, spostando l’attenzione su comunicazioni della Fed e geopolitica — entrambi fattori positivi per l’oro al momento.
Il momentum resta forte ma tirato: le condizioni di ipercomprato hanno costretto molti short-seller a chiudere le posizioni più che segnalare un vero top.
Il principale rischio per questa view è un cambio improvviso del tono della Fed in senso più hawkish, oppure una rapida distensione nelle tensioni commerciali che spingerebbe al rialzo i rendimenti reali e il dollaro.
La mancanza di dati ufficiali dovuta allo shutdown ha amplificato la dipendenza del mercato dai segnali della Fed e dalle notizie geopolitiche; in questo contesto, l’oro è stato favorito sui ribassi.
📌 Bias invariato: moderatamente rialzista.
Una correzione più ampia resta possibile in qualsiasi momento, visto l’eccesso di posizioni long sopra i $4.200.
Meglio restare vigili e comprare sui pullback.
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Tensioni geopolitiche e oro ai massimiMERCATI IN BILICO
Ritorna a salire la tensione sui mercati dopo le notizie, giunte ieri sera, relative al ritardo nella consegna dei corpi degli ostaggi israeliani deceduti a Gaza da parte di Hamas. Il presidente Trump ha insistito sul rispetto dell’accordo, minacciando il ritorno delle azioni militari da parte di Israele.
Le borse, dopo un avvio positivo, hanno ripiegato chiudendo intorno alla parità. Gli operatori restano in attesa dei risultati delle trimestrali. Bank of America è salita del 4,5% dopo aver riportato utili in aumento, mentre Morgan Stanley ha guadagnato oltre il 6%, toccando un massimo storico di 164 dollari, grazie a risultati superiori alle attese.
Nvidia ha registrato un +1,6% dopo che HSBC ha alzato il rating da Hold a Buy. Al contrario, Abbott Laboratories ha perso il 2,2% a causa di un calo dei ricavi.
Nel frattempo, i timori per un’escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina si sono attenuati. Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha proposto una sospensione prolungata dei dazi statunitensi sui prodotti cinesi, in cambio del rinvio da parte di Pechino delle restrizioni sulle esportazioni di terre rare.
I commenti rilasciati martedì dal presidente della Fed, Jerome Powell, hanno rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi a ottobre e suggerito una possibile pausa nel deflusso del bilancio della banca centrale.
VALUTE
Il dollaro resta debole, pur senza rompere i supporti chiave contro le principali valute concorrenti. L’EUR/USD è in rialzo ma ancora sotto quota 1,1680, livello da superare per confermare un trend rialzista. Il Cable si avvicina a 1,3440–1,3450, mentre il USD/JPY ha mantenuto il supporto chiave in area 150,30–150,50.
Le valute oceaniche restano molto deboli, penalizzate dalle tensioni commerciali tra USA e Cina. Il USD/CAD rimane sotto quota 1,4150, resistenza chiave di medio termine.
Nel breve termine, la debolezza del dollaro resta una priorità per l’economia statunitense, con il biglietto verde che si muove in direzione opposta rispetto all’oro. Intanto, Scott Bessent ha dichiarato che lo shutdown costa agli Stati Uniti circa 15 miliardi di dollari a settimana.
AUSTRALIA: SALE LA DISOCCUPAZIONE
Il tasso di disoccupazione in Australia è salito al 4,5% a settembre 2025, superando sia il dato rivisto al rialzo di agosto sia le previsioni del 4,3%. Si tratta del livello più alto da novembre 2021, con un aumento di 33.900 unità, per un totale di 684.000 disoccupati.
Nel frattempo, l’occupazione è aumentata di 14.900 unità, raggiungendo un nuovo massimo di 14,64 milioni. L’occupazione a tempo pieno è cresciuta di 8.700 unità, arrivando a 10,08 milioni, mentre quella a tempo parziale è aumentata di 6.300 unità, toccando quota 4,56 milioni.
Il tasso di partecipazione è salito al 67,0%, superando le attese del mercato (66,8%). Il tasso di sottoccupazione è aumentato al 5,9%, rispetto al 5,7% di agosto. Il cambio AUD/USD è in leggero calo a 0,6500.
DATI USA
L’indice manifatturiero dello Stato di New York è salito di 19,4 punti, attestandosi a 10,7 nell’ottobre 2025. Si tratta della terza lettura positiva negli ultimi quattro mesi, superando le aspettative del mercato, fissate a -1,0.
Il dato evidenzia una modesta crescita dell’attività manifatturiera. Le aziende sono diventate più ottimiste sulle prospettive a breve termine, con quasi la metà che prevede un miglioramento delle condizioni nei prossimi mesi.
GOLD: 5.000 È POSSIBILE?
Ancora un massimo impressionante per l’oro, che ha toccato quota 2.442 dollari l’oncia durante la seduta asiatica, prima di correggere di circa 10 dollari. Alcune grandi banche d’investimento prevedono ora che i prezzi possano salire fino a 5.000 dollari l’oncia.
Considerando che l’oro cresce di 70–80 dollari al giorno, il traguardo non sembra così lontano, né per dimensione né per tempistiche. La domanda di beni rifugio e le aspettative di una politica monetaria più accomodante negli Stati Uniti continuano a sostenere i prezzi.
Le recenti dichiarazioni di Jerome Powell, che ha evidenziato segnali di indebolimento del mercato del lavoro, hanno spinto gli investitori a scontare quasi completamente un taglio dei tassi di 25 punti base alla riunione di questo mese, con un altro probabile a dicembre.
Le prospettive hanno pesato sul dollaro, rendendo l’oro ancora più attraente per gli acquirenti stranieri. Sul fronte commerciale, mercoledì i funzionari statunitensi hanno denunciato le restrizioni più severe imposte dalla Cina sulle esportazioni di terre rare, avvertendo che rappresentano un rischio per le catene di approvvigionamento globali.
Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha affermato che Washington potrebbe imporre limiti alle esportazioni o dazi sulle importazioni di petrolio russo dalla Cina, se coordinati con i partner europei.
Nel frattempo, il congelamento delle attività amministrative negli Stati Uniti continua a rappresentare un rischio per l’economia e ad aumentare il nervosismo sui mercati.
Saverio Berlinzani
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PRYSMIAN ( PRY ), Strategia rialzista di lungo periodoPRYSMIAN ( PRY ), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
Prysmian S.p.A. è stata fondata nel 1879 e ha sede a Milano, Italia. Prysmian S.p.A., insieme alle sue controllate, produce, distribuisce e vende a livello mondiale cavi e sistemi e relativi accessori per i settori dell'energia e delle telecomunicazioni. L'azienda opera attraverso tre segmenti: Progetti, Energia e Telecom. Il segmento Progetti progetta, produce e installa cavi ad alta e altissima tensione per la trasmissione di elettricità dalle centrali elettriche e all'interno delle reti di trasmissione e distribuzione primaria; sistemi di cablaggio ad alta tensione per applicazioni terrestri e sottomarine; soluzioni di cavi sottomarini per la trasmissione e la distribuzione di energia; cavi per la trasmissione di dati; cavi ombelicali, tubi e componenti elettrici, ottici e di segnalazione per la gestione dei pozzi petroliferi; offre inoltre servizi di interconnessione terrestre e sottomarina tra vari Paesi e tra i parchi eolici offshore e la terraferma, utilizzati per la generazione e la distribuzione di elettricità. Il segmento Energia comprende il commercio e gli installatori; la distribuzione di energia e le linee di trasmissione aeree; i componenti industriali e di rete per vari settori, tra cui petrolio e gas, tecnologia downhole, ascensori, automotive, nucleare, minerario, marino, idrico e infrastrutturale, nonché per il settore delle energie rinnovabili, militare, ferroviario e delle gru; e fornisce soluzioni di monitoraggio degli asset. Il segmento Telecom produce sistemi di cavi e prodotti per la connettività, come fibre ottiche, cavi ottici, componenti e accessori per la connettività, cavi ottici di terra e cavi di rame utilizzati nelle reti di telecomunicazione.
DATI: 24/ 01 /2023
Prezzo = 37.17 Euro
Capitalizzazione = 9,794B
Beta (5 anni mensile) = 1,18
Rapporto PE ( ttm ) = 20,31
EPS ( ttm ) = 1,83
Target Price PRYSMIAN di lungo periodo:
1° Target Price: 54.82 Euro
2° Target Price: 85.30 Euro
3° Target Price: 115.75 Euro
4° Target Price: 134.57 Euro
EUR/USD Update – Analisi Tecnica del 15 OttobreDopo il movimento ribassista di ieri, il cambio EUR/USD mostra segnali di reazione, tornando momentaneamente sopra 1,1606 e testando la resistenza in area 1,1620 – 1,1642.
Un eventuale ritorno sotto la trendline rossa potrebbe riaprire lo scenario ribassista con target a 1,1552 – 1,1482.
👉 La price action di oggi conferma come il rispetto dei livelli tecnici resti fondamentale per individuare le prossime opportunità operative.
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