Analisi Tecnica Amazon (AMZN) e della Volatilità.Ciao a tutti, condivido con voi questa piccola analisi, Tecnica, sul titolo amazon.
Dal grafico vediamo come il prezzo si sceso molto negli ultimi mesi, in particolare questo ha recuperato, i minimi di marzo 2020 periodo di crisi sanitaria, a livello tecnico vediamo una sorta di formazione di canale ribassista, con una elevata pendenza, che sembra ora entrato in una fase delicata dal momento che proprio ora il prezzo sta testando la trendline superiore, inoltre se consideriamo le medie, vediamo come entrambe risultano essere non molto lontane dal prezzo, questo elemento ci indica una parziale chiarezza del trend di fondo, che risulterebbe essere, ribassista, ad ogni modo però vediamo proprio come proprio in questo momento si stia verificando un avvicinamento delle medie al prezzo, che indica oggettivamente un momento di indecisione/incertezza riguarda la direzione del prezzo.
Ad ogni modo però l’analisi più consistente è possibile farla con il Volume Profile, infatti su questo intravediamo una situazione di ripresa o almeno è quello che sembra da parte dei buyers che hanno reagito abbastanza bene al minimo del 2020, in particolare la zona ad alto volume evidenziata dal P.O.C. dove molto probabilmente, molti compratori si erano posizionati, lo scenario che si prospetta risulta essere quindi quello di una probabile piccola ripresa del prezzo. Questo punto può essere percepito immediatamente se si guarda anche alla forma/shape del Volume Profile. Un aspetto importante da rimarcare è quello delle zone evidenziate indicate nel grafico, come zone ad alto volume, quei punti possono essere strategici dal momento che quando il prezzo si attesta su quei livelli troverà molto attrito, che sfocerà, successivamente in una specifica direzione. Quindi quello che mi sento di dire è di non sottovalutare l’importanza strategica di quei punti.
Oltre a considerare il prezzo, è utile considerare anche il mercato delle Opzioni che come sempre ci dà informazioni riguardo il sentiment generale del titolo, in particolare le metriche da considerare sono:
- Il Put/Call Volume Ratio
- Il Put/Call Open Interest Ratio
Il Primo considerando opzioni ITM e OTM ad oggi risulta esse circa 0.43 mentre il secondo a 0.69, entrambi indicano una situazione ad oggi per lo più orientata al rialzo dei prezzi, ma ciò è solo una proxy che può in alcuni casi risultare un po’ distorta o fuorviante. Ad ogni modo è interessante considerare tale parametro per avere un idea momentanea del sentiment del titolo oggi e solo oggi .
Per ciò che riguarda la volatilità anche qui ho adattato(fittato) un modello della famiglia GARCH, precisamente, un GJR-GARCH, usando per la mean equation un ARMA model, nel grafico ho inserito la volatilità settimanale, nelle ultime 200 settimane, come vediamo dal grafico in, la volatilità è diminuita nelle ultime settimane considerando per esempio le ultime 8-10 settimane. Se consideriamo invece il mercato delle opzioni possiamo vedere come la volatilità implicita sia più bassa rispetto a quelle vicine, per scadenze più lontane, circa giugno-luglio 2023, la troviamo ad oggi al 40% in generale se guardiamo a scadenze più lontane circa fine 2023 o gennaio 2024, vediamo una decrescita della volatilità implicita questo dato ovviamente può cambiare, da un giorno all' altro, è importante quindi non considerare ciò in modo assoluto.
Considerando invece le previsioni effettuate con il modello GJR-GARCH, la volatilità settimanale, per le prossime 10 settimane è indicata qui in basso, vediamo come questa secondo il modello dovrebbe tendere alla decrescita, ciò risulta essere in linea con quanto appare nella volatilità implicita delle opzioni scritte su AMZN e le relative scadenze.
1. 0.05539772
2. 0.05490614
3. 0.05443861
4. 0.05399411
5. 0.05357165
6. 0.05317027
7. 0.05278906
8. 0.05242710
9. 0.05208355
10. 0.05175755
Come sempre, non è possibile prevedere il futuro, di conseguenza, quello che possiamo fare è solo aspettare e vedere cosa succederà, nei prossimi giorni, dal momento che, i mercati e le istituzioni risultano essere ancora in difficoltà per tutte le problematiche socio-economiche che si stanno verificando da ormai più di 2 anni.
Declinazione di responsabilità: La seguente analisi/considerazione non costituisce sollecitazione al pubblico risparmio e non è volta a promuovere alcuna forma di investimento , commercio o l'operare sui mercati finanziari.
Contiene un'immagine
$RIVN ... perchè la riteniamo interessante?Dalla quotazione ad i giorni nostri, questo stock ha ceduto circa il 90% passando da un massimo di 179$ ad un minimo di 15$.
Un'ultima pesante distribuzione partita al 1 dicembre 2022 ha visto un minimo assoluto dopo 33 sedute, di cui 13 consecutive in continua chiusura negativa.
La nostra attenzione per RIVIAN è aumentata dopo aver individuato una divergenza interessante sul RSI rispetto al movimento dei prezzi che apre alla possibilità di uno scenario rialzista.
Questi titoli con market cap contenuto, soffrono più di altri il mercato orso, ma sono anche i primi a beneficiare di rialzi importanti quando Wall Street immette liquidità.
Ci sono altri 2 elementi che abbiamo ben soppesato, e riguardano il superamento del VAL sulla distribuzione del VOLUME PROFILE e l'identificazione di un importante area di vuoto di liquidità; quest'ultima se aggredita, proietterebbe il prezzo in area 26 dove una SUPPLY ZONE farà sia da magnete che da resistenza.
Anche il VOLUME PRESSURE OSCILLATOR conferma il momentum a favore della salita dei prezzi con l'oscillatore prossimo alla ZERO LINE; l'attraversamento di quest'ultima rafforzerebbe il trend rialzista.
Applicando l'indicatore WaveUP Indicator, vediamo come ricavare i segnali dal grafico e studiare al meglio i movimenti dello Stock.
Individuiamo immediatamente delle aree VERDI e ARANCIONE che stabiliscono la forza di acquisto o di vendita degli investitori. Il cambio di colore stabilisce l'esaurimento della forza di uno rispetto all'altro.
Un secondo dato ci viene dalla SENTIMENT TREND FOLLOW che individua immediatamente anche i più piccoli cambi di trend. Possiamo vedere come i prezzi abbiamo superato questa linea di trend, virando dal ROSSO al VERDE
Inserendo anche il segnale BUY e SELL nella sensibilità STANDARD, riceviamo conferma di partenza del trend con l'attraversamento della SENTIMENT TREND FOLLOW e con l'Oscillatore che Segue positivamente l'ascesa dei prezzi.
Mettiamo ora le Cloud per individuare i target di prezzo. Vediamo immediatamente che ci stiamo avvicinando già al primo target con la Cloud che farà da resistenza. Attenderemo se rimbalzerà o avrà la forza di superala.
Manteniamo la posizione fino a segnale SELL e rottura verso il basso della SENTIMENT TREND FOLLOW continuando ad alzare lo STOP LOSS per proteggere il capitale.
WaveUP ©
Analisi Tecnica Apple (AAPL) e della VolatilitàCiao a tutti, condivido con voi questa piccola analisi prettamente tecnica sul titolo Apple.
Dal grafico si evince una situazione di ribasso, in quanto come vediamo da ormai molto tempo il prezzo è entrato in un canale ribassista, ad ogni modo però sembra esserci un leggero rallentamento della discesa, in particolare quest'ultima informazione la forniscono le due medie mobili a 100 e 50 periodi infatti l'avvicinamento di queste al prezzo denota una ridefinizione del trend di fondo in corso, non solo le medie ma anche il Volume Profile ci aiuta, infatti vediamo come il prezzo ora si trovi in una zona ad alto volume più precisamente anche vicino il P.O.C., quello che potremmo aspettarci quindi è la formazione di un sideways, nella zona indicata con un rettangolo, per almeno un pò di tempo probabilmente dal momento che stiamo analizzando su time frame settimanale.
Ad ogni modo, se consideriamo il Put/Call Volume Ratio per opzioni sia ITM che OTM per tutte le scadenze che vanno dal 03/02/2023 al 19/12/2025, vediamo come questo si attesti circa su 0.79 di conseguenza si denota una leggero rallentamento della pressione ribassista, ad ogni modo però si denota un Put/Call Open Interest Ratio di 1.04 che ci indica una situazione tendente all' equilibrio tra pressione in acquisto e vendita.
In basso nel grafico ho inserito anche la volatilità settimanale, ho fittato un GJR-GARCH, ARMA model considerando un campione di dati che va dal 2007 ad oggi, da questo grafico vediamo come la volatilità nelle ultime settimane sia calata ciò si trova ad essere anche in accordo con quanto si può vedere sul mercato delle opzioni ( vedi volatilità implicita non troppo alta circa 68% e 25% rispettivamente per le scadenze più vicine e per le scadenze più lontane), in basso troviamo invece le previsioni delle volatilità settimanali per le prossime 10 settimane.
Previsione della volatilità su base settimanale tramite, GJR-GARCH, ARMA, per le prossime 10 settimane, i numeri in basso devono essere moltiplicati per 100 per ottenere il valore percentuale.
1) 0.03453865
2) 0.03613215
3) 0.03740618
4) 0.03843394
5) 0.03926851
6) 0.03994955
7) 0.04050742
8) 0.04096575
9) 0.04134320
10) 0.04165461
Quello che notiamo dalle previsioni, la volatilità secondo il modello dovrebbe aumentare nelle prossime settimane di circa il 20% dato già implicitamente considerato nella volatilità delle opzioni sopracitata (vedi il 25% per scadenze lontane),.
Ad ogni modo quindi potremmo aspettarci, un mercato abbastanza movimentato ma neanche troppo ciò non toglie comunque la possibile presenza di sideways come definito nella parte iniziale dell'analisi.
Non ci resta che aspettare e vedere come evolverà la situazione.
Declinazione di responsabilità: La seguente analisi/considerazione non costituisce sollecitazione al pubblico risparmio e non è volta a promuovere alcuna forma di investimento , commercio o l'operare sui mercati finanziari.
La riunione del FOMC e i dati NFP sono dietro l'angolo!Dalle ultime previsioni del FMI (Fondo Monetario Internazionale), gli Stati Uniti potrebbero evitare la recessione nel 2023.
La resilienza della domanda e della spesa negli Stati Uniti, un mercato del lavoro forte, la riapertura della Cina e l'allentamento della crisi energetica in Europa hanno visto migliorare le prospettive di crescita economica.
Dalle previsioni il prodotto interno lordo probabilmente aumenterà del 2,9% nel 2023, 0,2% in più rispetto a quanto stimato ad ottobre e probabilmente accelererà al 3,1% nel 2024.
Anche se la Federal Reserve nel 2022 ha aumentato in maniera aggressiva i tassi di interesse (425 punti base), il mercato del lavoro statunitense è rimasto "caldo".
Questo lo possiamo notare dal tasso di disoccupazione del 3,5% di dicembre, corrispondente al livello più basso degli ultimi 50 anni.
In realtà qualcosa si sta muovendo, con i principali fondi speculativi e big company che hanno iniziato con i licenziamenti.
Si prevede che la Federal Reserve annuncerà il suo ottavo rialzo consecutivo dei tassi alla riunione di politica monetaria di mercoledì 1 febbraio.
Le previsioni sono chiare, il mercato sta scontando un rialzo di 25 punti base.
La misura di inflazione preferita dalla Fed, l'inflazione PCE core, è stata riportata a un tasso annuo del 4,4% per dicembre 2022.
Sebbene abbia registrato una tendenza al ribasso negli ultimi mesi, la Fed potrebbe sostenere che non è sostanzialmente cambiata rispetto al tasso annuo del 4,9% che abbiamo visto nell'agosto 2022, e la variazione dello 0,3% dei prezzi core mese su mese che abbiamo visto a dicembre implica ancora un'inflazione annuale superiore al 4%, al di sopra dell'obiettivo della Fed.
Analizzando le aspettative di politica monetaria, dopo gli ultimi dati del CPI, il mercato si aspetta un primo taglio dei tassi a dicembre 2023.
Il dollaro nelle ultime due settimane ha rallentato la corsa a ribasso, dando piccoli segni di voler recuperare leggermente terreno a rialzo.
In arrivo venerdì anche i dati del Non Farm Payroll, con una previsione ribassista da parte degli economisti delle buste paga non agricole.
Questi dati (FOMC e NFP) probabilmente scuoteranno i mercati e ci daranno maggiori informazioni per i movimenti futuri, o almeno per il trimestre in corso.
Aggiornerò le mie idee di trading subito dopo questa settimana di grande rilevanza macroeconomica.
$NIORiprendiamo lo studio sul titolo Cinese seguito da molti holder.
Seguendo la Teoria delle onde di Elliott siamo arrivati all'ultima fase della correzione iniziata a Giugno 2021.
In ritardo rispetto a titoli della galassia Cinese che stanno già performando con probabile partenza di onda 1, NIO sconta ancora il "settore" a cui appartiene dei beni durevoli.
Ci troviamo ora in onda 4 di 5 di di C di una correzione A-B-C , in attesa di completare onda 5.
Il canale ascendente di quest'ultima onda 4 di 5 di C si protrae da tempo senza voler scaricare definitivamente; probabilmente servirà ancora tempo perchè segnali di scarico marcati non ce ne sono fino a chiusura di ieri 30/01/2023.
Guardando il time frame a 4h, possiamo vedere un principio di scarico con un segnale SELL in formazione (candela arancio) confermata dagli indicatori di momentum e di velocità di vendita.
Gli innumerevoli GAP aperti fanno da magnete al prezzo con atterraggio nella DEMAND zone con chiusura ipotetica del GAP posto a 7.98$.
WaveUP©
MIB: locomotiva della ripresaSebbene la ripresa del mercato fosse nell'aria già da qualche mese sia per la situazione grafica che per i dati incoraggianti e la prevedibile correzione del dollaro, non pochi traders sono rimasti stupiti (me compreso) dall'ottima performance del nostro indice.
In passato il nostro mercato ha dovuto sopportare molto spesso pesanti posizioni short aperte da molti fondi speculativi i quali utilizzavano il mibbone come copertura di altri investimenti. Forse questa tendenza si sta esaurendo e potrebbe essere questo il motivo delle brillanti prestazioni che, speriamo continuino nei prossimi anni.
Tuttavia, il mercato non procede mai all'infinito nella stessa direzione e la proiezione che ho elaborato tenendo conto di diversi fattori mi fa pensare che a breve vedremo due correzioni, la prima forse già questa settimana in concomitanza del rilascio di molti dati importanti e le decisioni di BCE e FED sui tassi d'interesse. La seconda, l'attendo al termine del ciclo annuale inverso al quale a mio avviso manca ancora un ultimo spunto rialzista. Contrariamente alla proiezione quindi penso che la prima correzione sarà quella più contenuta e sarà più pesante quella legata alla partenza del nuovo ciclo inverso. Non ho la 🔮 quindi considero anche una seconda ipotesi, cioè che le due cose si verifichino contemporeaneamente. Sarà il movimento dei prossimi 3-4 giorni a suggerire la possibile soluzione.
N.B. Il ciclo inverso ha 8 giorni di vita e se regolare può salire ancora solo altri 2 giorni.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare sui mercati.
Eur/Usd cosa dicono i Volumi del Cot? Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali ancora aperte a mercato. Rilievo i dati che poi studio direttamente dal Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
La settimana scorsa, mi avete chiesto:
- di spiegare cosa indichino i valori del Cot che riporto settimanalmente nelle tabelle e che rilevo direttamente dal Chicago Mercantil Exchange.
- di aggiungere in questo report, alla consueta analisi Euro/Usd, l’ analisi del Dax.
Necessariamente per completezza e chiarezza, per rispondere alla prima domanda, devo anche spiegare cosa siano i “Volumi Assoluti” del Cot che ho individuato io e che sono frutto esclusivo del mio studio e della mia personale lettura dei dati del Cot. Opere di ingegno, insomma, ahahhahahah scherzo ma in fondo è proprio così.
Se avete domande proverò per quanto mi sia possibile a rispondere settimana per settimana uno alla volta ad ognuno di voi. Basterà che inviate un messaggio 😊
Cercherò di fare tutto nel modo più semplice possibile.
Cosa indicano i valori del Cot che leggiamo abitualmente nelle tabelle?
Quando iniziai a studiare il Cot, come avete letto nel file Power Point di presentazione della mia ricerca, facevo riferimento esclusivamente al saldo netto Open Interest dei contratti riferito a ciascun strumento.
Mi spiego meglio.
A tutti noi ogni tanto è venuto in mente: ma gli Istituzionali questa settimana, ad esempio su Euro, sono Long o sono Short?
Poi ci viene detto o leggiamo che sono long piuttosto che short o che sono ancora long ma hanno, sempre ad esempio, diminuito le posizioni rispetto alla settimana precedente.
Ovviamente non è esattamente così.
Il valore del Cot è il risultato netto della somma di tutti i contratti futures (c’ è anche un Cot aggregato riferito alla somma dei futures e delle opzioni ma nella generalità dei casi ci si riferisce sempre e solo ai futures) long ancora aperti a mercato – meno - tutti i contratti short ancora aperti a mercato su quel particolare tipo di strumento.
Si parla di Open Interest perché sono i contratti ancora aperti a mercato mentre si parla di somma perché gli Istituzionali non sono una sola persona o una sola azienda ma sono tanti e numerosi soggetti economico/giuridici diversi e di grandissimi dimensioni. Essi, non sono solo indipendenti l’ uno dall’ altro ma hanno anche una propria particolare visione sull’ andamento futuro del mercato.
Questo comporta necessariamente, dipendendo dalla propria visione, che alcuni apriranno contratti short ed altri contratti long.
A questo si aggiunge, come abbiamo visto la settimana scorsa, che ciascuno di loro a differenza di noi piccoli retail, apre contemporaneamente sia posizioni short che posizioni long come risultato operativo della enorme quantità di contratti e soldi che spostano e che devono trovare contropartita nel mercato.
Praticamente è come se ciascuno di essi fosse un enorme peschereccio transoceanico che oltre a fare rotte diverse liberano anche ami lungo il tragitto in direzione opposta (mentre vanno a ritirare le reti precedentemente gettate – target-) che recupereranno in un secondo momento quando torneranno indietro.
Ho chiamato quindi “Volumi Assoluti” la somma in valore assoluto delle posizioni short e long, ancora aperte a mercato, di tutti gli istituzionali per ciascun strumento considerato.
Ho aggiunto l’aggettivo Assoluti per distinguere questi particolari volumi dai volumi classici di scambio che siamo abituati a vedere sul mercato. Questi ultimi infatti non si riferiscono agli Open Interest (ossia alle posizioni aperte a mercato) ma al totale del numero di transazioni avvenuto, in un particolare periodo di tempo preso a riferimento, non distinguendo tra chiusure di posizioni o apertura di nuovi contratti. Ogni transazione è indifferentemente considerata una unità di volume.
Detto questo, da un paio di settimane mi sto concentrando, come avete visto, su questi “Volumi Assoluti” soffermandomi sulla composizione interna tra long e short, su euro e su dollaro, che ha dato origine a quel saldo di Open Interest.
Per questo nella tabella n.1 riportato nel grafico Eur/Usd sono riportati i saldi netti dei Cot del Forex di questa settimana più la composizione aperta dei “Volumi Assoluti” di Euro e Dollaro che hanno dato vita ai rispettivi saldi😉.
tabella n. 1
Riassumendo la tabella n.1, se ci soffermassimo solo alla prima parte, dove sono espressi i saldi netti del Cot sembrerebbero semplicemente diminuite sia le posizioni su Euro che quelle sul Dollaro che sono passate rispettivamente da
134.982 a 126.984 e da 16.540 a 13.358 e che quindi la situazione rimane apparentemente invariata, ma se analizziamo i “Volumi Assoluti” Splittati tra Short e Long riportati nella seconda parte della tabella n. 1 ci accorgiamo che:
- posizioni Long Euro diminuite del 82% sul totale dei “Volumi Assoluti” (10.344 / (10344+2346))
- posizioni Short Euro diminuite del 18% sul totale dei “Volumi Assoluti” (2.346 / (10344+2346))
Ossia su euro sono state chiuse nella quasi totalità posizioni long senza alcun incremento di posizioni short, quindi tradotto ci sono state prese di profitto (diminuzione dei long del 82%) e ripensamenti e o dubbi (diminuzione degli short del 18%) sulla propria visione di alcuni istituzionali che hanno cominciato ad incassare perdite (questa è un'altra cosa di cui nel tempo parleremo per sfatare un luogo comune ossia che gli Istituzionali non perdono mai). Costoro, in altre parole non hanno fatto un Stop & Reverse ma solo uno Stop. Probabilmente questa piccola % di Istituzionali short temono una rottura in breakout degli 1,08 mentre al contrario la maggior parte degli Istituzionali shortisti potrebbe continuare a rimanere ancora a mercato con i loro contratti in perdita in attesa di un ritracciamento che minimizzi le perdite e dia anche la possibilità di nuove entrate a prezzi migliori (e qui ci riallacciamo alla mia idea di un probabile pull back che ho esposto settimana scorsa).
Fondamentalmente la stessa idea di essere arrivati su una forte area di resistenza è stata condivisa anche gli istituzionali che hanno chiuso le loro posizioni long su euro e che hanno preferito incassare profitti per aspettare magari un livello migliore di rientrata a mercato.
Se facciamo lo stesso calcolo sul Dollaro otteniamo:
$ posizioni long del Dollaro diminuite del 70% sul totale dei “Volumi Assoluti” (2.234 / (2234+948))
$ posizioni short del Dollaro diminuite del 18% sul totale dei “Volumi Assoluti” (2.234 / (2234+948))
Per analogia al ragionamento fatto su Euro possiamo dire che :
la maggioranza degli Istituzionali che era long sul Dollar Index ha ritenuto opportuno chiudere in perdita le proprie posizione ed a questo si somma un altro 18% di Istituzionali che invece hanno preso profitto sulle loro posizioni short.
Ora visto che mi sono dilungato molto nella spiegazione dei dati delle tabelle e dei “Volumi Assoluti” commenterò velocemente i grafici dei miei indicatori del Cot che anche questa settimana confermano ed aggiungo informazioni importanti ai dati esposti sopra.
Questa settimana ho scelto il grafico del Canale Valutario o Forze Relative e l’ Indicatore del Cot normalizzato pesato su tutte le valute da noi prese in considerazione ossia Euro, Sterlina, Aud, Nzd,Cad, Chf, Jpy.
Dal grafico delle Forze Relative, nonostante la diminuzione del saldo netto del Cot di Euro, l’ Indicatore della Forza di Euro non schioda di una punto mentre quello del dollaro perde forza pressato anche dal recupero di forza di tutte le altre valute che vediamo sotto al dollaro che si accorpano e che accorciano la distanza sul dollaro.
Sul grafico dettagliato dell’ Indicatore del Cot del Dollaro invece, questa settimana, mi è venuta l’idea di tirarci sopra, alla buona, una regressione lineare che evidenzia senza tanti indugi quale sia la direzione (SHORT!) intrapresa dal dollaro a partire dalla settimana del 26 settembre. Proprio in questa data, infatti, nei report 30 e 31 di fine settembre ed inizio ottobre, iniziai a scrivere per le prime volte circa la concretezza della possibilità che fossimo al principio di una inversione di forze relative tra Euro e Dollaro.
Concludendo l’ analisi sul Cot di questa settimana ne deduco che potremmo trovarci nel breve termine all’inizio di una fase distributiva del prezzo, non aggressiva, con parziali prese di profitto e chiusure di posizioni in perdita.
Contemporaneamente a medio lungo termine rimane del tutto inalterata la forza di Euro su un dollaro sempre più debole.
Parlo ovviamente di periodi di tempo brevi e a medio lungo termine riferiti a time frame Weekly.
2^ FASE – ANALISI GRAFICA DO EUR/USD DI QUANTO DETTO SOPRA
Per semplicità ho cercato di inserire tutto nel grafico.
Ho evidenziato le aree di scontro tra le forze long e short degli istituzionali. Queste aree di solito sono caratterizzati da break decisi che si consolidano successivamente con rimbalzi e ritest. Le aree che gli Istituzionali tendono a difendere sono quelle dietro alle quali hanno piazzato i loro contratti che oggi abbiamo ampiamente analizzato. Coincidono generalmente con i minimi ed i massimi delle candele che hanno operato il break o che sono state respinte.
Sempre nel grafico vi ho indicato il livello a 1,07737. Quella è stata la prima area dove ragionando in daily mercoledì scorso ho chiuso il 50 % delle mie posizioni short e mi sono protetto con stop a zero sulle restanti.
Si sarebbe anche potuto provare ad entrare Long, sempre su t.f. daily, con rischio ridotto proprio li sotto ma non l’ ho fatto anche se poi ho usufruito della scoppio di volatilità long con qualche operazione in scalping.
Per la prossima settimana l’ esercizio potrebbe essere quello di individuare altre aree simili a queste dove pianificare la nostra operatività. Si perché l’ operatività va pianificata in anticipo seguendo un piano operativo.
Altrimenti si rischia di viaggiare alla ceca inseguendo gli impulsi del mercato che ci porteranno regolarmente ad operare in ritardo 😊.
ANALISI DEL DAX
Come per Euro/Usd, dallo studio grafico del Dax c’ è puzza, a mio avviso, di ritracciamento.
Graficamente il Dax ha invertito con la rottura dell’area a 14.682 avvenuta settimana scorsa. Ora prima di sconfiggere gli Istituzionali che indossano la maschera da Orsetto, ancora presenti nell’ area dei 15 mila, il Dax dovrà cercare di verificare se le posizioni dei torrelli in area 14.680 siano davvero così forti e resistenti. Solo dopo questo consolidamento delle nuove fondamenta si potrà pensare ad un recupero definitivo dei massimi di gennaio 2022.
Così come quando si costruiscono nuovi edifici e si gettano prima i plinti, poi gli ingegneri comprovano con studi e prove di staticità che le basi siano solide e che si può procedere.
Bhe nel trading funziona praticamente uguale. Abbiamo gettato le basi a 14680 circa ma non le abbiamo ancora compravate per cui credo che attualmente ci troviamo su una buona area dove eventualmente considerare di prendere profitto nel caso in cui fossimo stati long da sotto e cercare nuova operatività di breve termine.
Ho cercato di indicare nel grafico le aree sensibili in modo che ognuno di noi possa sviluppare i suoi piani operativi 😉.
Da un punto di vista macro invece sinceramente non capisco cosa abbia da festeggiare l’ Europa che sin ora ha espresso una forza relativa esagerata (soprattutto il Dax) rispetto alle condizioni macro in cui tutti noi vertiamo. È vero che i mercati scontano in anticipo futuri miglioramenti ma io nel futuro a medio e medio/lungo termine per quanto riguarda l’ Europa non ne vedo a all’orizzonte.
Come ormai ripeto da un po’ di tempo l’inflazione Usa è del tutto diversa da quella Europea e quindi anche la cura dei Tassi di Interesse sarà a mio avviso più inefficace in Europa e necessiterà più tempo rispetto a quella Americana.
La stretta monetaria in Europa porterà, sempre a mio avviso, a peggiorare l’ economia reale e la depressione, al contrario degli Stati Uniti dove i dati che continuano ad arrivare rispecchiano una economia forte che regge botta congiuntamente ad un mercato del lavoro strutturato sopra ogni aspettativa.
Infine ma non per ultimo i dati che arrivano dall’Eia confermano la possibilità reale per gli Usa di abbassare nel 2023 i costi energetici grazie a nuovi fonti di approvvigionamento. Condizione questa diametralmente opposta per l’ Europa dove ad aggravare le nostre già precarie condizioni dal 5 febbraio prossimo ci si mettono anche nuovi embarghi alla Russia sui prodotti raffinati come il gasolio e si presume che la situazione europea potrebbe ulteriormente peggiorare con riflessi anche e soprattutto in Italia.
Ci si dovrebbe chiedere ma perché l’ Europa continua a fare harakiri da sola?
Non sarà mica che sotto sotto è spinta dall’ America che così rimane senza concorrenti ed ha strada libera per rivolgersi ai nuovi mercati emergenti come l’ India?
Ma questo qui lo dico e qui lo nego perché sono solo idee personali senza fondamento 😊 (almeno spero) ahahhahahah.
Se avete idee domande dubbi o chiarimenti basta che mandiate un messaggio.
Come sempre vi saluto e vi aspetto alla prossima settimana.
Ciao Emi
Disclaimer:
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Pattern candlestick di mio riferimento. Ho aggiornato il mio specchietto dei pattern di riferimento.
L'ultimo pattern e/o strategia o tecnica come la vogliamo chiamare, l'ho riadattata completamente per il mio modo di fare trading e cioè rilassato, dinamico ma allo stesso tempo conservativo.
Il nome TTS ( Tecnica tacco a spillo) nasce da una condivisione con altri due colleghi, di conseguenza è di pura fantasia ( la nostra hahahhahhah); I due colleghi che ho citato hanno fatto un corso in comune ma loro per lavoro non riescono a tradare in maniera continuativa, da qui la volontà e la voglia da parte mia di mettergli a disposizione qualcosa di semplice e quasi automatico.
La TTS è di facile apprendimento, è l'unica con indicatori ( che a me non piacciono e non uso) e provandola e riprovandola ho visto che da i suoi frutti 8 su 10.
Ho deciso di inserirla nel mio ménage quotidiano partendo dalla prossima settimana.
Il grafico sarà sempre a candele e si può operare su tutti i mercati.
A loro ho già inviato un video ( non sono bravissima in questo) proverò in questa sede a spiegarlo scrivendo, qualora riuscissi proverò a fare un video ben organizzato e non esiterò a pubblicarlo, vedremo.
Per il resto con il tempo a disposizione condividerò la spiegazione degli altri pattern di mio riferimento, che ripeto non sono di mia invenzione, io ho solo la mia gestione e di quella ho la paternità ( nel mio caso la maternità ahhahahh).
Sorridete sempre, divertitevi ed evolvete!
Buon trading a tutti e buon weekend!
Come costruire un piano di trading di alto livelloCiao a tutti! 👋
Oggi vedremo come costruire uno splendido piano di trading in pochi passi.
Ogni trader di successo utilizza i propri segnali e 'variabili' per identificare un'operazione, tuttavia il processo decisionale di base di un buon piano di trading rimane sostanzialmente lo stesso. Pertanto, esamineremo alcuni elementi chiave che non dovrebbero mancare nel vostro piano di trading. Iniziamo 👇
Selezione degli asset 🏦🏦
Tutti i buoni piani di trading necessitano di un metodo nella selezione degli asset da negoziare. Per i trader di Futures e FX, si tratta di un processo relativamente semplice, poiché l'universo dei simboli negoziabili è limitato. Tuttavia, per i trader di azioni e criptovalute, l'universo dei simboli negoziabili è enorme. Come capire quali sono i simboli che presentano le maggiori opportunità e il miglior rapporto rischio/rendimento? Avere una serie di criteri definiti per trovare opportunità da negoziare è essenziale per massimizzare il valore atteso della vostra strategia.
Ad esempio, un day trader che opera nell'azionario potrebbe cercare titoli che hanno subito un'oscillazione notturna superiore al 4%, su una quantità di volumi/azioni scambiate superiore a X. Oppure, un trader di criptovalute potrebbe cercare criptovalute liquide in condizioni di ipervenduto o ipercomprato, che potrebbero offrire la possibilità di operare in mean reversion.
Indipendentemente dall'asset, ci sono in genere due elementi chiave da tenere in considerazione:
Volatilità ✅
Liquidità ✅
Se l'asset non ha sufficiente liquidità, sarà sempre difficile ridimensionare e abbandonare le posizioni più grandi.
Se un asset non ha una volatilità sufficiente, sarà difficile generare rendimenti assoluti da trading range ridotti. Questo non è sempre il caso, poiché alcune strategie in opzioni cercano di trarre profitto dalla bassa volatilità, ma per i trader spot è assolutamente essenziale.
Logica di esecuzione 🧠🧠
Una volta che si sa quale asset si vuole negoziare, il passo successivo è quello di definire cosa conta effettivamente nella selezione di un trade. Quasi tutti gli asset si muovono ogni giorno: quali "setup" potete definire che consentano di ottenere il miglior rapporto rischio/rendimento?
I migliori piani di trading hanno una logica sottostante che assomiglia a un albero decisionale, il trader non deve pensare troppo al processo nel momento in cui deve operare - tutte le decisioni difficili sono state prese prima.
Questi alberi decisionali possono diventare infinitamente complessi, ma finché si mantiene la propria logica di esecuzione, è possibile rispettarla e migliorarla nel tempo.
Due elementi importanti di cui tenere conto quando si crea una logica decisionale sono:
Direzione ✅
Esecuzione ✅
Mentre alcuni trader si sentono a proprio agio nell'effettuare operazioni in entrambe le direzioni, molti trader si sentono a proprio agio soltanto ad operare in una sola direzione, perché può essere più semplice definire le logiche sottostanti ad un trade. Per questo motivo, la maggior parte dei fondi e dei trader cercheranno di elaborare una propria "view" prima della negoziazione vera e propria.
Ad esempio: "Cercherò operazioni long solo quando l'asset si troverà al di sopra della sua media mobile a 20 periodi".
Oppure
Se l'ISM PMI è superiore a 50, allora cercherò di acquistare solo azioni'.
Poi, una volta che si sa in che direzione si andrà ad operare (ovviamente si può decidere di operare in entrambe le direzioni!), diventa necessario capire PRECISAMENTE cosa ci fa entrare e uscire da un trade.
Ad esempio: "Se sto cercando di entrare long in un asset attualmente in trend, acquisterò solo a un massimo di 30 giorni, fissando il mio stop a un minimo di 30 giorni".
Pianificando sia la direzione che l'esecuzione del trade è possibile capire esattamente cosa conta nella valutazione di un'opportunità di trading e cosa è semplicemente un pattern che esiste solo nella vostra testa. È anche la chiave per controllare il rischio e tirarsi fuori da situazioni difficili, qualora si presentino.
Money Management 💵💵
Trovare gli asset da negoziare e operare secondo un piano di di trading di alta qualità conta poco se si perde tutto in un singolo trade in cui si era entrati con posizioni troppo grandi. Per questo motivo, i migliori piani di trading tengono conto del rischio e del drawdown prevedendo lo scenario peggiore.
Le strategie più comuni per controllare il rischio si basano sul dimensionamento dei trade (ad esempio, per non rischiare più dell'1-5% del capitale in una sola volta) utilizzando limiti tematici, settoriali e altri ancora. Il rischio è una decisione che si prende in entrata, non in uscita .
Quando si piazza un trade, è bene sapere esattamente cosa si sta rischiando e come ciò si inserisce nella strategia generale di gestione della posizione. Per maggiori dettagli, consultare questo articolo .
Quindi, ecco a voi! 3 rapidi step per costruire un piano di trading inattaccabile, pronto ad affrontare i colpi che i mercati vi sferreranno.
Beh, cosa stai aspettando? Mettiti al lavoro 😉
-Team TradingView ❤️
SPX - Divergenze e EMA Analizzando gli ultimi due importanti Bear Market, possiamo vedere come su grafico Mensile, la discesa era stata caratterizzata da un TOP di livello, seguito da un incrocio dall'alto verso il basso della EMA9 periodi con la EMA21 periodi.
Dal TOP all'incrocio sono passate dalle 5 alle 8 barre; chiaramente le tolleranze sono d'obbligo parlando di candele mensili, ma è interessante vedere che dal 6° mese inizia a cedere la struttura generalemnte.
Ad ogni incrocio, è seguito un veloce retest, per poi scendere definitivamente.
Dall'incrocio delle 2 EMA al bottom possiamo vedere che sono passati rispettivamente 17 sedute mensili nel Bear market della DOT.COM e 10 sedute mensili da quello dei MUTUI SUBPRIME cedendo dall'incrocio delle EMA rispettivamente il 42% ed il 52% circa del prezzo. Solo in una fase di Selling Climax importante ed una volta raggiunti livelli di ipervenduto con RSI inferiore a 30, abbiamo iniziato a vedere la risalita.
Nella situazione attuale, osserviamo l'incrocio delle EMA9 con la EMA21 (da confermare nelle prossime sedute) e un breve retest già effettuato. Tutti i presupposti per rivivere le stesse situazioni dei bear market precedenti.
Qualora questa ipotesi venisse confermata, possiamo ipotizzare una discesa pari a quelle avvenute in passato e il tutto nell'arco temporale che va da 10 a 15 mesi circa .... il 2023 non sarà il rilancio del mercato a quanto pare.
Considerando che normalmente il lead time necessario a ripristinare il mercato dal momento di un Pivot della FED è mediamente di 10-18 mesi e che questo ancora non è avvenuto, ecco che possiamo rafforzare la nostra ipotesi aggiungendo anche queste informazioni.
Salvo atterraggi morbidi da parte della FED con allentamento della politica monetaria che può quindi dare respiro al mercato, rimaniamo in un Bear Market che dal grafico sembra addirittura appena iniziato.
WaveUP©
USDCHF NeutralLasso di tempo: 4 ore
Simbolo: USDCHF
Pregiudizio: Neutro
La coppia di valute USDCHF è spesso chiamata "The Swissie". Il franco svizzero è l'ultimo franco ancora in emissione in Europa. CHF è l'abbreviazione di 'Confoederatio Helvetica' Franc, e si rivolge all'economia della circostanza del paese apartitico nel punto focale dell'Europa. La Svizzera è da tempo una svolta finanziaria chiave per i clienti di tutto il pianeta, e il mistero con cui tengono il passo con i loro compiti finanziari li ha resi una delle aree più desiderabili per mettere da parte i soldi. Ciò ha contribuito a portare una significativa solidarietà al franco svizzero, limitando gli esportatori del paese.
FALSA PARTENZA PER IL DOLLAROLa prima settimana di contrattazioni del 2023 vede ancora una volta come protagonista il dollaro.
L'indice del dollaro americano ha iniziato la settimana mostrando i denti, arrivando a registrare il +2%, situazione che ha portato a ribasso i principali asset forex.
La fase euforica rialzista del dollaro è durata poco a causa dei dati macroeconomici di venerdì, andando a riassorbire tutto il movimento rialzista della settimana e chiudendo a +0.4%.
Analizziamo i dati macroeconomici usciti la scorsa settimana:
Il tasso di disoccupazione ha sorpreso le aspettative a ribasso; Le proiezioni degli economisti prevedevano un dato superiore a quello precedente (da 3,6% a 3,7%), ma il dato rilasciato dalla Bureau of labor statistics è stato del 3,5%.
Disoccupazione ai minimi pre-pandemia.
Non Farm Payroll 223K contro 256K precedente e 200k previsto.
Mercato del lavoro che rallenta ad un ritmo inferiore rispetto le aspettative.
Guardando al passato, ogni volta che la Banca Centrale Americana ha intrapreso il cammino dei rialzi dei tassi, il mercato del lavoro ha segnalato forti rallentamenti, arrivando a registrare decrementi superiori a -200k.
Nuovi lavori JOLTs 10,458M contro 10,512M precedente e 10,000 previsto.
Jobs openings più forti delle aspettative.
La strada per raffreddare il mercato del lavoro sembra quella giusta ma il percorso è ancora lungo.
L'indice ISM non manifatturiero scende per la prima volta sotto la soglia dei 50 da maggio 2020.
Il settore dei servizi ha registrato un calo, principalmente dovuto dalla diminuzione dei nuovi ordini.
Sempre nella stessa settimana è stato rilasciato anche il Purchasing Manager Index, ovvero l'indice che monitora la salute del settore manifatturiero.
Il continuo deterioramento di questo indice continua, arrivando a registrare 48,4 contro il 49 precedente.
Gli indici azionari venerdì hanno colto l'occasione della debolezza del dollaro, apprezzandosi di oltre il 2% e frenando il movimento ribassista di dicembre.
Vi ricordo che Dicembre 2022 è stato l'anno peggiore per gli indici azionari dal 2008.
Buon Trading
M&A_Forex
Linea di tendenza del triangolo di EthereumI modelli di trendline di Ethereum e Bitcoin sono gli stessi, solo il prezzo è diverso. La linea di tendenza del triangolo di Ethereum, la tendenza del triangolo di contrazione, la linea di fondo del supporto verde in basso, la linea di rottura della resistenza rossa in alto e la barra lunga verde-rossa in basso è l'intervallo inferiore più critico.
I POSIZIONAMENTI DEL MERCATO PER IL 2023Il catalizzatore che più di altri ha determinato le brutte prestazioni del mercato azionario (e obbligazionario) americano nel 2022 è stata sicuramente la politica monetaria hawkish della Federal Reserve, capace di innalzare i tassi dal 0.25% del 15 marzo al 4.5% del 14 dicembre:
La causa di tale aggressività è nota a tutti: il livello di inflazione, infatti:
Essa ha palesato un picco alla lettura di giugno a valori di 9.1 punti percentuali per poi calare, come mostra la grafica precedente, di due punti percentuali.
Che linea adotterà la FED nel 2023? Secondo il comitato, un tasso terminale al 5.1% e successivamente una pausa per permettere all’inasprimento di agire sul sistema economico. Come mostra il dot-plot chart, non sono previsti tagli dei tassi nel nuovo anno in corso; questo tema si sposta nei successivi 2024 e 2025, con due tagli di un punto percentuale per anno:
Dunque, nell’ultima riunione del 2022, la Federal Reserve ha sottolineato come per tutto il 2023 la politica monetaria sarebbe rimasta restrittiva. I mercati, tuttavia, che scenario scontano in termini di politica monetaria? I prossimi grafici saranno piuttosto chiari:
• Febbraio 2023 e marzo 2023:
Febbraio e marzo sono i primi e unici due mesi nei quali gli investitori scontano un rialzo dei tassi di interesse di, rispettivamente, 25 punti base, con il raggiungimento della fatidica soglia dei 500 punti base e allineandosi alle parole della FED stessa.
Come potete voi stessi osservare al sito:
• www.cmegroup.com
per le riunioni di maggio, giugno, luglio, settembre e novembre i tassi prezzati rimangono invariati al 5%. Attenzione però a dicembre:
In controtendenza con la banca centrale, il mercato sconta il primo taglio dei tassi (di 25 punti base, probabilità del 31.1%).
Perché ho voluto mostrare queste grafiche nella mia prima analisi del 2023?
Il motivo sarà ora spiegato:
• Una banca centrale innalza i tassi di interesse per andare a “raffreddare” un’economia in surriscaldamento, la cui conseguenza più diretta è un aumento dell’inflazione
• Una banca centrale taglia i tassi per andare a stimolare un’economia in difficoltà quando, verosimilmente, l’inflazione si trova in fase calante
Inoltre, come mostra la grafica successiva:
• Un innalzamento dei tassi di interesse avviene tipicamente nella fase 5 del ciclo economico
• Un taglio tra la fase 1 e 2
Basandosi su questi concetti e sul fatto che la missione più importante della FED per il 2023 sarà quello di combattere l’inflazione per raggiungere l’obiettivo di medio periodo del 2%, è probabile che i mercati stiano scontando uno dei due scenari seguenti:
• Per Q4 2023 una recessione; infatti, in ogni recessione, la banca centrale ha rivisto i tassi di interesse al ribasso per sostenere l’economia (come mostra la grafica successiva)
• Per Q4 2023 il mercato prevede una forte decelerazione da parte dell’inflazione (e la conseguenza diretta sarebbe appunto un taglio dei tassi dalla parte della FED)
Se una di queste due ipotesi è vera, quale sarebbe l’asset class che restituirebbe performance positive? Sicuramente quella obbligazionaria, perché:
• In recessione l’asset obbligazionario (in particolare il decennale) è considerato un bene rifugio, qualità conferita dalla forza e dalla quasi totale impossibilità di insolvenza dello Stato americano
• In un contesto di forte rallentamento dell’inflazione performerebbe bene vista la sua correlazione inversa con lo stesso dato macroeconomico, come mostra la grafica successiva:
In entrambi i casi descritti, l’economia si troverebbe tra la fase 1 e 2 del ciclo economico dove le obbligazioni dovrebbero performare bene come mostra la grafica di qualche riga fa.
Per gli stessi motivi già trattati, anche l’oro potrebbe apprezzarsi vista la sua correlazione inversa con i rendimenti reali, destinati a calare qualora si materializzasse uno dei due scenari descritti precedentemente:
Ricordiamo come il mercato prenda sempre posizione sulle aspettative, motivo per il quale potrebbe iniziare a muoversi già nei primi mesi del nuovo anno. Tuttavia:
• Le aspettative sul taglio dei tassi potrebbero variare di settimana in settimana, e con esse i posizionamenti
Sarà fondamentale capire il sentiment dei mercati. Il 2022 ha insegnato come le politiche monetarie siano determinati non solo per l’economia, bensì per i mercati finanziari.
Qual è invece la vostra idea?
Buon 2023 a tutti.
$NIOProseguiamo a studiare il titolo della nota azienda Cinese che tanto ha performato nel 2021.
Molti HODLER sono ancora nel titolo che ha avuto un andamento 2022 di grande correzione, forse fin troppo per essere giustificata; va da se che le regole del mercato, si sa, non coincidono con i fondamentali aziendali se non durante la revisione delle trimestrali dei bilanci.
Guardando i movimenti dei prezzi con le onde di Elliott, osserviamo che siamo ormai arrivati al termine della correzione A-B-C dopo la lunga cavalcata del 2020-2021.
Ci troviamo ora in onda C , specificatamente nell'ultima onda di C, ovvero la 5 di 5.
Andando nel dettaglio con Time Frame più bassi, possiamo vedere come questa onda 5 di 5 di C sia quasi completata; quest'ultima onda 5 infatti, composta da 5 sub-onde, si trova già in onda 4 ed ha di fatto raggiunto i target di Fibonacci (quindi onda 4 di 5 di 5 di C) e deve solo performare verso il basso per raggiungere i target che abbiamo stabilito tempo fa.
Applicando WaveUP Indicator, possiamo vedere come il segnale SELL sia ancora predominante, anche se c'è un principio di inversione. Tale inversione a nostro avviso è dettata solamente dal movimento dei prezzi nel pattern broadering individuato, con magnete di alcuni gap aperti verso l'alto. Probabile quindi il retest della trendline rossa del broadering per poi definitivamente scendere verso i target di onda 5
Se pur vero che il target più probabile è a quota 9,65 dove Onda A = Onda C, è anche vero che 2 importanti GAP sono aperti verso il basso creando un vuoto di liquidità. La probabilità che onda C si estenda fino aI gap aperti rimane alta per 2 motivi : 1 - la psicologia del retail lavora su questi fattori ed attende l'inserimento ordini proprio su chiusure GAP. 2 - I fondi, le banche, gli istituzionali pescano liquidità proprio in questi modi. Sono in attesa che la gente sfinita venda, e piazzano gli ordini proprio in queste zone.
Mettiamo in conto quindi di raggiungere quota 7,99$ almeno, se non addirittura 4,73$ prima di poter pensare di ricostruire la posizione.
E' bene non scordarsi che senza liquidità non ci sono movimenti di prezzi considerevoli, e la liquidità la mettono i fondi per muovere il mercato. Stanno attendendo proprio il momento giusto delle ultime vendite dei retails per far ripartire il tutto.
Raggiunti i target, c'è normalmente una fase di lateralizzazione che può durare anche mesi, fino alla definitiva ripartenza.
WaveUP©
I 6 Pattern candlestick che utilizzoIn questo breve tutorial di fine anno voglio condividere con voi le 6 figure grafiche che utilizzo al momento per fare trading. Sono valide sia su Forex, azioni e materie prime.
Sullo spread trading materie prime utilizzo una tecnica puramente statistica che vi condividerò per chi vuole approcciarsi ad un altro modo di fare trading.
Il mio lavoro di trader è diversificato così:
-60% Forex, azioni, indici, principali materie prime
-30% Spread trading su commodietes
-10% etf
Per il forex, azioni, indici e principali materie prime le operazioni hanno un minimo di qualche ora o giorni alle volte settimane (raramente) breve termine
Spread trading minimo un mese anche due o tre Medio termine
Etf anni lungo termine
I pattern che utilizzo:
Pinbar short-long
engulfing short-long= DML-DMH (nome e migliorato dal mio formatore priceaction)
breakaway short-long
Inside bar
Spillo bar (tecnica spike nome e migliorata da due miei formatori di riferimento)
Bear e bull trap = TURTLE SOAP (tecnica in fase di prova su demo-Inserita con altro nome da mio formatore Priceaction ma esistente con regole base da molto)
Bene la Pinbar l'abbiamo già trattata da inizio anno inserirò nel tutorial le altre con le regole al seguito.
Buon trading a tutti e un fantastico 2023!
L'importanza dello SwingIn questo breve Tutorial voglio condividere con voi l'importanza che ha per me lo Swing.
Ho tre step fondamentali che seguo e uso per operare e sono :
1) La tendenza mercato rialzista o ribassista
2) I livelli, livelli chiave che traccio proprio studiando gli swing (HL) e (LH) e cioè massimi e minimi su tendenza rialzista e viceversa li traccio i miei livelli importanti di interesse
3) I pattern grafici, quelli forti che mi permettono di entrare a mercato, piazzare lo stop e il TP.
Quanti Pattern grafici uso? 7
Li vedremo uno ad uno nei prossimi tutorial che pubblicherò, come ho già detto non sono segreti; qualche formatore tende a dire che ha inventato questo o quel pattern ma realtà se si vuole essere onesti è che sicuramente un trader professionista che lo fa da anni studia il mercato, adatta le regole, studia entrate e uscite migliorative ma inventare qualcosa di sana pianta è un'altra storia.
Invece la storia ci aiuta e vi lascio una chicca per chi non lo sapesse: L’inventore, Munehisa Homma (1716-1803), grazie a questo metodo avrebbe guadagnato una fortuna e per fornire dei termini alle rappresentazioni tecniche avrebbe utilizzato dei vocaboli di guerra usati in battaglia.
In Europa il metodo giunse nel 1989 grazie a Steve Nison che ne pubblicò varie regole nel suo famoso libro Japanese Candlestick Charting Techniques. Oggi ricopre la funzione di metodo di visualizzazione grafica più utilizzato dai trader. (wikipedia)
Buon trading a tutti e un fantastico 2023!
$NIORiprendiamo l'analisi del titolo NIO.
Il pattern di onda 4 è ancora in corso. Osservando meglio si può vedere la formazione di un Broadering ascendente, chiara figura di continuazione del trend ( ... ed il trend è DISCENDENTE in questo momento).
Rimangono 2 GAP aperti che fanno da magnete, uno verso l'alto dove c'è la SUPPLY ZONE e uno verso il basso dove c'è la DEMAND ZONE.
Risulta quindi di difficile interpretazione comprendere il movimento che potrà eseguire a breve termine. Nell'ultima settimana dell'anno i fondi si muovono e generano volumi importanti non escludendo quindi una possibile gamba rialzista , per poi scendere nuovamente.
A scanso di equivoci, il trend è ancora bearish e tale rimane fino al raggiungimento di onda 5 di C ... è solo questione di tempo perchè la liquidità si trova in basso e prima o poi andranno a pescarla.
Inserendo Le WaveUP Cloud vediamo come queste fanno da resistenza all'azione dei prezzi. Quindi : Cloud che fanno da resistenza (sono delle EMA, quindi medie mobili esponenziali) + SUPPLY ZONE = da li difficilmente si passa se prima non si va a pescare la liquidità in basso.
In conclusione, vista l'incertezza del periodo legato alla chiusura del bilancio annuale dei fondi per quest'ultima settimana, stiliamo 2 ipotesi dando una percentuale di probabilità secondo i nostri parametri valutativi.
Ipotesi 1 = salita per il Santa Rally fino alla supply demand e poi discesa a Gennaio a chiusura GAP posto a 7.99 - 60% di probabilità
Ipotesi 2 = non ci sono i volumi per salire e scende direttamente a chiudere il gap a 7.99, per scendere ancora più in basso a chiudere il gap a 4,73 - 40% di probabilità
WaveUP©
Rottura del range redistributivoSulla scia della pubblicazione dei dati sul PIL trimestrale che ha mostrato una curva in leggero aumento ma comunque all'interno di un trend decrescente pluriennale, questo é bastato per indurre gli operatori alle vendite.
Vendite che hanno coinvolto anche il comparto crypto, compreso il nostro BTC che aveva fatto un veloce pump negli ultimi giorni! Pump servito a redistribuire.
Durante la fase di redistribuzione hanno fissato un supporto a 16.735 $ circa, livello perso sulla scia del ribasso.
A livello ciclico ci troviamo a chiusura Settimanale, dunque ci aspettavamo un'innesco di debolezza inoltre poiché ha chiuso un Mensile sul minimo del 19/12/2022, violato questo minimo, con accettazione al di sotto del livello, ci vincoliamo al ribasso per almeno 1 mese!
Negli ultimi giorni, abbiamo assistito alla manipolazione dei prezzi da parte di operatori smart e capire queste logiche, danno un grande aiuto.
Oggi, ad esempio, abbiamo assistito all'attivazione di un pattern di derivazione istituzionale, il Quasimodo, attivato nei dintorni di 16.850
Adesso il prezzo ha disegnato un altro potenziale Quasimodo, poco sotto la struttura redistributiva, in area 16.750 circa
Naturalmente é importante saper interpretare i movimenti del prezzo e contestualizzarli con tempistiche e volumi. Detto questo, ancora una volta, ci tengo a sottolineare che non possiedo una sfera magica, mi limito a riportarvi quello che mi suggerisce il grafico e i vari scenari possibili.
Ricapitolando per chi non vuole spiegazioni tecniche:
Il trend é ribassista
I dati macro sono preoccupanti
Stiamo chiudendo un Ciclo Settimanale
Se violiamo il minimo del Ciclo Mensile a 16.300 $, con accettazione sotto il livello, ci vincoliamo a ribasso per 1 mese.
Sull'attuale ribasso abbiamo una spinta volumetrica importante che potrebbe continuare
Infine, se dovesse rimbalzare fino al livello indicato del Quasimodo vergine, ricercare uno short, salvo cascate di liquiditá alla violazione dei livelli supportivi indicati a grafico! Naturalmente se si verifica questa cascata di liquiditá, poiché il prezzo oscilla, otterremo altri livelli o aree da attenzionare per una eventuale operativitá, ma ben piú al di sotto....
In via eccezionale il prezzo potrebbe spingersi fino a testare il POC della distribuzione, ma non deve andare sopra il primo Quasimodo...
Il tanto atteso RALLY di NATALE quest'anno potrebbe essere ORSO.....
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🎄🎄🎄 UN AUGURIO DI BUON NATALE A TUTTI VOI 🎅🎅🎅
$SPX - Bear market Story ... and now?Abbiamo provato a studiare il passato per raccogliere qualche spunto di riflessione diverso dal solito.
GANN amava ripetere : “Non c’è nulla di nuovo sotto il sole, quello che è stato sarà” citando la Bibbia; per questo motivo cerchiamo di vedere qualche analogia nel passato che possa tornarci utile ad i giorni nostri.
Abbiamo preso in considerazione l'indica S&P500 considerato il riferimento principale del mercato azionario USA.
Ci siamo soffermati sui mercati BEAR per verificare se potevamo trovare analogie tra di loro.
Abbiamo inoltre segnato tutti i momenti storici significativi per avere una visione geopolitica/finanziaria collocata in un momento storico ben definito
Inserendo il classico indicatore RSI ed una MA200 (con una cloud EMA233) abbiamo osservato su un grafico MENSILE come i prezzi interpolavano tali indicatori.
Si può notare come i più "feroci" Bear Market abbiano sempre bucato verso il basso la MA200 mensile ed i livelli di RSI erano prossimi a 30 o addirittura inferiori con delle divergenze importanti dell'RSI a livelli di ipercomprato facilmente individuabili
Andando nel dettaglio, possiamo notare come i bearmarket più importanti si sono ripresentati in un arco temporale di 10 anni e che i loro bottom, se uniti tra loro con un segmento, formavano 3 punti consecutivi (con il beneficio della tolleranza, ben sapendo che si tratta di candele mensili e con tempi si svariati anni tra un punto e l'altro).
In questo caso possiamo vedere che il Bottom finale di questo mercato decennale, ha bucato pesantemente la MA200 con un RSI inferiore a 30 ... da li la ripartenza.
Dal 1998 per un decennio successivo abbiamo assistito ad una situazione simile con forti divergenze su RSI in ipercomprato, la perforazione della MA200 e il valore in ipervenduto di RSI inferiore a 30. In questo caso la storia di è ripetuta.
Venendo ad i giorni nostri, troviamo delle similitudini importanti : 2 bottom ben identificati di 2 mercati bearish e delle importanti divergenze in ipercomprato su RSI
Mancano però due fattori importanti : il primo è che RSI non è mai andato sotto il valore 30 in questi 2 ultimi bear market, mentre il secondo è che siamo ancora ben lontano dalla MA200.
Congiungendo i minimi dei 2 recenti mercati Bearish , vediamo che tale segmento, se prolungato, va ad intersecare la MA2OO.
Vista la situazione Macroeconomica attuale, non è da escludere nella maniera più assoluta un calo importante di tutti gli indici, e per primo lo S&P500. Se arriverà a toccare la MA200 ed ad avere un RSI inferiore di 30 lo potremo sapere solo assistendo a cosa accade nel mercato.
Il vantaggio che abbiamo però è che ora conosciamo 2 cose : la prima è che questo è un possibile scenario ribassista che nel passato si è già presentato 2 volte. La seconda, la più importante, è che quando vedremo la MA200 violata e RSI inferiore a 30, possiamo dire che il Bottom è stato raggiunto, e da li ri potrà ripartire per una ricostruzione delle posizioni.
Vedremo se la storia si ripete anche questa volta
WaveUP©