Correlazione su 90gg BTC/S&P500/NASDAQLa correlazione tra 2 asset ci da una misurazione di quanto gli andamenti dei 2 siano più o meno simili.
La correlazione tra due asset si misura su una scala che va da -1 e +1.
+1 significa correlazione positiva perfetta: i due asset a confronto si muovono nella stessa direzione e con la stessa intensità.
-1 significa correlazione negativa perfetta: i due asset a confronto si muovono in direzioni perfettamente opposte.
0 significa che i 2 asset non hanno alcuna correlazione tra loro e si muoveranno in modo completamente differente
Nel grafico proposto ho indicato la correlazione in percentuale, quindi laddove avevamo uno 0.96 su un massimo di 1 ho indicato 96%.
Notiamo come BTC abbia una correlazione quasi perfetta con il NASDAQ sui 90gg, il che significa che BTC e NASDAQ fanno gli stessi movimenti, per cui dire che BTC è legato a doppio filo ai mercati azionari è un dato di fatto statistico.
Correlazione
CORRELAZIONE TRA RATINGS E RENDIMENTI DEI DECENNALI EUROPEIBuongiorno a tutti.
Questa è un'analisi condivisa qualche giorno fa all'interno del mio blog. Ho tenuto una live qui su tradingview in cui tratto lo stesso argomento, tuttavia la registrazione è andata a rovinarsi a causa di rumori di fondo insopportabili. Martedi dovrebbe arrivarmi un nuovo microfono, ragion per cui registrerò un nuovo video e lo caricherò sul mio canale youtube.
L’obiettivo di questa analisi è quello di costruire un modello grafico che esprima la forza e la debolezza di uno Stato attraverso i ratings, i rendimenti dei titoli di stato e i diversi spread, ricercando infine una correlazione con gli indici azionari. Per la prima volta aggiungerò una parte emotiva al suo interno, in maniera da farvi percorrere passo passo il sentiero che porta alla creazione di una mia analisi: come e dove nasce l’idea? Come ragiono per poterla metterla in pratica? Ma soprattutto: qual è il vero significato della frase “circondarsi di persone positive fa bene a te e alla tua creatività”?
IL PENSIERO DI UN TRADER
In una delle sue più celebri citazioni, Einstein diceva che “la creatività è contagiosa: trasmettila”. Non è tuttavia facile trovare quel tipo di persona tale da esaltare le tue qualità.
Mi ritengo fortunato ad aver conosciuto un’amica che ama definirsi “poliedrica” culturalmente parlando.
A me piace definirla proficua e propositiva, non solo per se stessa ma anche per me.
Qualche giorno fa discutevamo riguardo una nuova proposta presentata dalla Commissione Europea per scrivere norme comuni che puniscano allo stesso modo la violenza di genere e domestica in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea. Dopo esserci dilungati per qualche minuto sull’argomento, il discorso è caduto sull’Italia, in particolare su come essa stia particolarmente risentendo del conflitto tra Russia e Ucraina. A questo punto le ho chiesto se conoscesse “Fitch”, ossia l’agenzia di ratings che assegna un giudizio ad uno stato basandosi sulla sua solidità. L’obiettivo della domanda era quello di spiegarle che il rating “BBB” etichettato alla nostra nazione significasse il fatto che la stessa avesse adeguate capacità di rispettare gli obblighi finanziari. Non conoscendo lei l’agenzia e i vari ratings, ho allora pensato :
”posso trovare un modo grafico per spiegarle cosa sono i famosi ratings di Fitch?”
Questi modi grafici saranno gli stessi che affronterò in questa analisi con voi.
Qual è l’aspetto psicologico che voglio trasmettervi? Da un lato la capacità di “pensare fuori dagli schemi” per trovare una soluzione grafica ad un problema (che potrebbe far di me forse una persona creativa, sarete voi a giudicare i miei lavori) dall’altro lato una persona proficua e propositiva tale da stimolare questa mia caratteristica.
Avete capito ora l’importanza della frase “circondarsi di persone positive fa bene a te e alla tua creatività”? Spero di essere stato chiaro. Detto questo, dal momento che l’obiettivo dell’analisi non è quello scrivere il componimento poetico “A Silvia” (visto che è quello il nome dell’amica in questione), concentriamoci sulla parte dell’analisi tecnica e fondamentale:
• Che tipo di agenzia è Fitch?
• Che tipo di informazioni possiamo ricavare dai suoi ratings?
• Esiste un modo grafico per poter capire la stabilità di uno stato?
• Come possiamo correlare le informazioni ricavate con gli indici azionari relativi ai diversi Paesi?
FITCH RATINGS INC.
E’ un’agenzia internazionale di rating fondata nel 1913 da John Knowles.
Un rating non è altro che un “giudizio” o una “valutazione” espresso/a in base alla capacità di uno Stato di pagare o meno i proprio debiti. Entrando nel particolare, un rating dà quindi la misura di quanto uno Stato è capace di adempiere al proprio compito di debitore, eseguendo la prestazione legata ad una particolare obbligazione, estinguendo così il rapporto obbligatorio.
Detto in maniera più semplice, vedetela così: se prestassimo dei soldi ad uno Stato (come può essere l’Italia), quanto quello stesso Stato sarebbe capace di restituirci lo stesso capitale con un interesse riconosciuto?
Sono stato chiaro?
Se ci pensate bene, esso ci da anche la misura di quanto uno Stato rischi il default, ossia quella particolare situazione in cui lo stesso non è più capace di onorare le obbligazioni assunte non riuscendo a pagare i debiti al creditore (questa è quella particolare situazione finanziaria definita “insolvenza sovrana”).
Ricordate:
• Il debitore è quel soggetto (una particolare azienda o uno Stato) che riceve del denaro (o un particolare servizio) in prestito che si impegna poi a restituirlo in una data futura con un particolare interesse
• Il creditore è quel soggetto (una persona fisica o un ente) che presta del denaro in cambio di una sua restituzione futura con un interesse riconosciuto
I diversi ratings assegnati sono espressi in termini di lettere e in segni + o – che vengono aggiunti alla fine delle stesse per affinare le valutazioni:
• AAA: è la valutazione migliore che si possa avere ed indica uno stato con eccellenti capacità di onorare le obbligazioni assunte
• AA+: è una valutazione riferita ad un rischio di default estremamente basso. Indica una capacità molto elevata da parte di uno stato di adempiere al proprio compito di debitore. Il ripagamento di un debito è poco influenzato da avvenimenti e condizioni esterne
• AA E AA- : ratings riservato a Stati che presentano ottime capacità di onorare le obbligazioni assunte. Sono minime le differenze con il rating AA+
• A+, A E A- : ratings riservati a Stati che presentano buone capacità di ripagamento del debito. Gli impegni di pagamento sono però più vulnerabili ad avvenimenti/condizione esterne avverse
• BBB+, BBB E BBB- : Aspettative di default basse; rating associato ad uno Stato con una capacità adeguata di far fronte agli impegni di pagamento. Tuttavia, avvenimenti e condizioni esterne avversi hanno maggiore probabilità di compromettere questa capacità.
• BB+, BB E BB- : Valutazione che denota un'elevata vulnerabilità di default, particolarmente in caso di condizioni economiche e fattori esterni avversi.
• B+, B E BB- : Ratings assegnati a Stati con un’elevata vulnerabilità di default, tuttavia gli impegni di rispettare gli obblighi finanziari sono ancora presenti. La capacità futura di far fronte a questi impegni, invece, è vulnerabile al peggiorare delle condizioni economiche e dei fattori esterni.
• CCC+, CCC E CCC- : Questi ratings denotano possibilità di rischio di default. La solvibilità delle obbligazioni assunte dipende prevalentemente da condizioni economiche e finanziarie favorevoli.
• CC: Rating utilizzato per indicare un rischio di default probabile. La solvibilità delle obbligazioni dipende prevalentemente da condizioni economiche e finanziarie favorevoli
• C: Rating utilizzato per indicare un rischio di default imminente. Associato a Stati in probabile bancarotta o in ritardo nei pagamenti
• D: indica lo stato di default
Tutti gli Stati con valutazioni comprese tra AAA e BBB- sono considerati a “buona affidabilità”, mentre gli altri compresi tra BB+ e C sono definiti “Junk Bonds”, tradotto in italiano “obbligazioni spazzatura”
Quelli considerati finora sono delle valutazioni a lungo termine. Esistono però anche quelle a breve termine:
• F1+ : Valutazione che indica la più elevata capacità di rispettare le scadenze di pagamento del debito; il segno "+" denota una capacità eccezionale di far fronte agli impegni finanziari
• F1: Valutazione che indica la più elevata capacità di rispettare le scadenze di pagamento del debito
• F2: Valutazione che indica una buona capacità di rispettare le scadenze di pagamento del debito
• F3: Valutazione che indica un’adeguata capacità di rispettare le scadenze di pagamento del debito
• B: Valutazione che indica minime capacità di rispettare le scadenze di pagamento del debito. Si ha una vulnerabilità nel breve periodo a situazioni di instabilità economica e finanziaria.
• C: Valutazione che indica elevate possibilità di default. Il rimborso delle obbligazioni è strettamente dipendente da situazioni economiche e finanziarie favorevoli
• D: indica lo stato di default
Oltre a Fitch, sono altresì conosciute Standard & Poor’s e Moody’s Investor Service.
Torniamo a noi; dopo aver analizzato i vari ratings, la domanda sorge spontanea: quali sono gli stessi assegnati agli Stati Europei?
• GERMANIA: AAA
• SVIZZERA: AAA
• FRANCIA: AA-
• BELGIO: AA-
• SPAGNA: A-
• ITALIA: BBB
• GRECIA: BB+
• RUSSIA: C
*ho voluto considerare anche la Russia visto il suo declassamento a C qualche settimana fa in maniera tale da mostrarvi la grande differenza con gli altri Stati Europei
E’ POSSIBILE COSTRUIRE UN MODELLO GRAFICO TALE DA CAPIRE LA STABILITA’ DI UNO STATO? IL MIO RAGIONAMENTO
Per capire come poter costruire il modello grafico, bisogna ragionare sul rendimento associato ad un obbligazione, in particolare alla frase: “se prestassimo dei soldi ad uno Stato, quanto quello stesso Stato sarebbe capace di restituirci lo stesso capitale con un interesse riconosciuto?”; capito questo e avendo analizzato i vari ratings di Fitch, cosa possiamo aspettarci? Che gli investitori andrebbero chiaramente a richiedere un rendimento alto per quelle obbligazioni (o titoli di stato) di Paesi con ratings medio/bassi (da BB+ a C) e un rendimento relativamente basso per tutti quelli con ratings alti (al di sopra di BB+ fino ad arrivare ad AAA). Questo perché accade? Per un semplice motivo: se un investitore decide di finanziare uno Stato con la possibilità concreta che esso entri in default, è normale che richieda un rendimento maggiore per il suo investimento visto il rischio a cui si espone; chi, a parer vostro, scommetterebbe su un paese economicamente parlando “instabile” senza aspettarsi un grosso ritorno economico? Ragionamento opposto qualora lo stesso decidesse di investire su uno stato stabile con un alto rating: il rendimento atteso sarebbe basso dal momento che il rischio associato sarebbe praticamente inesistente.
Come obbligazioni consideriamo i titoli di stato a 10 anni di tutti i Paesi Europei:
In base al ragionamento appena fatto, che tipo di rendimenti sui decennali dei vari Stati Europei dovremmo aspettarci? Rendimenti bassi per quei paesi con un rating alto e rendimenti più alti per quelli con rating più basso. Vediamo se questo è dimostrato a livello grafico:
Come potete osservare dalla grafica, l’ipotesi è confermata; i rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni sono via via decrescenti man mano che ci si avvicina a rating sempre più alti: se acquistassimo un titolo di Stato Tedesco non potremmo aspettarci un grande rendimento visto il bassissimo rischio di default; ciò non è vero per la Russia: poco tempo fa la Nazione è stata declassata a C(rischio di default imminente): qual è l’interesse riconosciuto qualora si decidesse di acquistare un titolo esponendosi ad un rischio così elevato? Il 19%.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
IL MOTIVO PER IL QUALE IL BUND TEDESCO E’ CONSIDERATO UN BENE RIFUGIO
Avete ora capito il motivo per il quale il decennale tedesco viene acquistato in momenti di incertezza economica, finanziaria e/o geopolitica? Perché in momenti di risk off si ricerca il rendimento “sicuro” e lo Stato Germania va a rappresentarlo in maniera perfetta visto il suo rating AAA. Questo perché? Perché è possibile che un’azienda possa fallire negli stessi momenti di incertezza, ma non uno Stato tanto forte e solido! Quindi, per non rischiare di perdere soldi, gli investitori preferiscono investire in uno Stato stabile che, ad esempio, nel suo indice azionario (ad alto rischio), e questo è ben rappresentato in questa grafica:
SFRUTTARE IL PRINCIPIO DEGLI SPREAD PER CAPIRE LA STABILITA’ DI UNO STATO
L’idea è ora quella di costruire dei grafici che ci possano indicare la stabilità di uno Stato, che non è altro che l’obiettivo di questa analisi.
Come possiamo operare? Utilizzando il concetto di spread.
Consideriamo innanzitutto il titolo di stato tedesco a 10 anni (dal momento che la Germania è considerata il paese europeo più solido) e, successivamente, utilizziamo esso come sottraendo dello spread e come minuendo i rendimenti dei diversi paesi europei, inserendo nella barra di ricerca di tradingview i seguenti codici:
• FR10Y-DE10Y -> SPREAD FRANCIA-GERMANIA
• BE10Y-DE10Y -> SPREAD BELGIO-GERMANIA
• ES10Y-DE10Y -> SPREAD SPAGNA-GERMANIA
• IT10Y-DE10Y -> SPREAD ITALIA-GERMANIA
• GR10Y-DE10Y -> SPREAD GRECIA-GERMANIA
• RU10Y-DE10Y -> SPREAD RUSSIA-GERMANIA
La differenza ottenuta dai diversi spread ci indicherà la forza e la credibilità dei singoli Stati.
Quello che otteniamo è questo:
Com’è da leggere questo grafico?
Più uno spread sale verso l’alto, più il rendimento del decennale di uno Stato Europeo cresce rispetto a quello tedesco; dal momento che il rendimento è associato al rischio e più alto esso è più uno Stato è considerato poco affidabile, ne conviene che più uno spread sale verso l’alto, più uno Stato è da considerarsi rischioso qualora ci si volesse investire. Questo è possibile dimostrarlo in maniera grafica? Assolutamente si.
CORRELAZIONE TRA INDICI AZIONARI E SPREAD TRA PAESI EUROPEI E BUND TEDESCO
• FRANCIA:
Per ricercare questa correlazione utilizzerò il coefficiente di correlazione impostato a 20 periodi. Nella grafica potete osservare in nero lo spread tra i rendimenti dei titoli di stato francesi a 10 anni e il riferimento Bund tedesco: da fine anni 80’ al 2007 circa non è visibile una vera e propria correlazione: ciò è dimostrato dal coefficiente che non assume una vera e propria posizione, né in territorio positivo che in quello negativo (infatti va ad oscillare tra i due estremi). La musica cambia dal 2007 ad oggi: la correlazione si mantiene prevalentemente negativa: più lo spread sale, più un paese è considerato meno affidabile, più gli investitori tolgono capitali dall’indice azionario per poterli ridistribuire in paesi più appetibili.
• BELGIO
Situazione belga pressoché identica a quella francese vista precedentemente. La correlazione inversa tra i due asset ha inizio dal 2007.
• SPAGNA
Trattandosi di Spagna, troviamo delle piccole differenze: la correlazione si mantiene negativa tra il 1994 e il 2000 e tra inizi 2008-giorni nostri, mentre la zona di correlazione non determinabile è quella compresa tra gli anni 2000-inizi 2008.
• ITALIA
Dispiace non avere abbastanza dati storici per il FTSE MIB. Basandoci su quello che offre tradingview, possiamo comunque notare similitudini rispetto agli esempi precedenti: forte correlazione negativa dal 2007 in poi, non determinabile negli anni prima.
• GRECIA
Ho trovato ancora meno dati per quanto riguarda l’indice azionario greco. Ho provato a raggirare il problema utilizzando l’etf “GREK” che riprende le performance di prezzo dell’indice MSCI All Greece Select 25/50. Osserviamo una pesante correlazione negativa dal 2013 ad oggi. E’ evidente il fatto che lo spread sia osservato attentamente da parte degli investitori.
• RUSSIA
Giungiamo infine alla Russia, declassata poco tempo fa al rating C.
Non c’è nulla da aggiungere rispetto a quello detto fin’ora: correlazione negativa tra indice azionario e spread!
CONCLUSIONI
Spero di essere stato chiaro esponendo questo argomento. E’ importante capire lo stato di salute di un particolare Paese qualora lo scegliessimo come destinazione dei nostri investimenti. Come avrete ben notato dalle ultime grafiche, gli indici azionari sono strettamente collegati allo spread dei Paesi considerati con il Bund tedesco. Se uno Stato si dimostra debole, è difficile che esso possa registrare delle performance azionarie positive. Dal 2007 ad oggi è stato così; che sorprese ci riserverà il futuro?
MATTEO FARCI
Correlazione Bitcoin e SP500, in discesaNell’ultima settimana abbiamo avuto un dato interessante dal Coefficiente di Correlazione di Bitcoin con SP500.
La statistica ci dice che Btc in questi anni ha avuto la miglior correlazione con l’andamento di SP500 rispetto ad altri sottostanti.
Dal 24 Settembre questo coefficiente ha iniziato a decorrelarsi, infatti in questo lasso di tempo SP500 è sceso del 3% mentre il Btc è risalito del 19%.
Altra correlazione rilavante l’abbiamo con Euro-Usd, anche in questo caso ha iniziato a scendere con un rafforzamento del dollaro.
Questa situazione pone a favore della teoria che sostiene il bitcoin come un store of value ma soprattuto potrebbe iniziare quella strada di maturità del btc rispetto al resto del panorama dei mercati finanziari.
RIFLESSIONI RIGUARDO LA CORRELAZIONE NEGATIVA TRA BITCOIN E OROBuongiorno ragazzi, se leggete le mie idee sapete quanto io utilizzi a mio favore le correlazioni tra i diversi asset del mercato nella cosidetta "analisi intermarket" per avere dei vantaggi statistici nelle mie operazioni. Bitcoin è un asset che ho tradato pochissime volte per via del fatto che non ho delle strategie che mi permettano di guadagnare in mercati altamente volatili come quello del Bitcoin: per dire, dal 10 maggio al 26 maggio, la crypto ha perso quasi il 50% del suo valore.
Ci sono state tante notizie riguardanti il Bitcoin, in particolare riguardo i motivi della sua salita incredibile (con un andamento parabolico) e della sua repentina discesa degli ultimi giorni; tanti siti e tanti giornali hanno tentato di dare una giustificazione , citando il più delle volte Elon Musk e la sua voglia irrefrenabile di twittare a favore del sottostante in considerazione, comunicando via social il fatto che la sua azienda (Tesla) avesse autorizzato pagamenti in cryptovaluta; si è parlato di bitcoin come bene rifugio contro la possibile quanto probabile inflazione che tra poco colpirà, essendo un asset con un buonissimo rendimento. Non solo Musk, ma anche alcune banche d'affari come Goldman Sachs hanno offerto i suoi primi veicoli di investimento in Bitcoin e altre risorse digitali ai clienti della divisione wealth management. Voglio citarvi anche Ray Dalio (per chi non lo sapesse, uno degli investitori migliori del mondo) che non è mai stato particolarmente entusiasta nei confronti del Bitcoin, anche se negli ultimi tempi ha riconosciuto alla criptovaluta per eccellenza alcune possibili utilità in un portafoglio.
Inoltre, è risaputo che quando un asset inizia a diventare troppo chiaccherato diventa attraente agli occhi dei più, dai piccoli investitori come noi fino ad arrivare ai grandi hedge fund: riguardo a ciò, vi invito a ricercare su internet quanto la parola "Bitcoin" sia diventata popolare nel miglior motore di ricerca del mondo (a prova del fatto che viene visto attraente da quasi tutta la popolazione, preparata finanziariamente o no che sia). Agli occhi dei piccoli, un sottostante che sale e basta e non conosce pause, rintracciamenti o consolidamenti viene vista come una facilissima opportunità di guadagno: sono sicuro che tantissime persone hanno fatto i soldoni in questi ultimi tempi.
Insomma, sono tanti i motivi per cui si pensa che il Bitcoin sia salito in valore in modo vertiginoso, ve ne ho citato solo alcuni.
Negli ultimi giorni l'asset ha perso molto (quasi il 50% di valore, come dicevo prima) per (a dire delle testate giornalistiche) diversi motivi, quali il suo divieto di utilizzo in Cina e la retromarcia di Elon Musk che poco tempo fa ha dichiarato che avrebbe fatto a meno di Bitcoin a causa dell'impatto ambientale.
Dopo aver fatto una breve panoramica sul mondo di Bitcoin, torniamo al nocciolo del discorso: la mia riflessione riguardo la correlazione tra oro e bitcoin. Nel grafico vi ho comparato il grafico a candele della crypto con il grafico a linee dell'oro (in color arancio). Guardiamo la correlazione negativa che si è creata negli ultimi mesi: nel rettangolo verde, dal 2 agosto 2020 al 5 marzo 2021, abbiamo visto un oro scendere e un bitcoin salire (correlazione negativa quasi perfetta), mentre nel rettangolo rosso, dal 7 marzo 2021 ad oggi, abbiamo visto un bitcoin crollare e un oro andare a ritoccare quota 1860$ (anche in questo caso, una correlazione perfettamente negativa).
La mia riflessione è questa: è possibile che il motivo per il quale Bitcoin sia salito così tanto nel periodo indicato nel rettangolo verde sia stato dovuto al fatto che esso sia stato visto come un bene di rifugio potenzialmente migliore dell'oro? Per chi non lo sapesse, un bene rifugio non è altro che un sottostante che tende ad acquistare valore in periodi di incertezza economica, guerre, inflazione e crisi geopolitiche. La mia riflessione parte dal fatto che gli investitori ed i governi parlano di inflazione dall'inizio del 2021, e ciò ha creato paura nei mercati (soprattutto nell'azionario), testimoniato dal fatto che i rendimenti del decennale americano (che rappresenta, tra le altre cose, un'indice di paura dell'inflazione) siano saliti vertiginosamente da inizio febbraio fino alla fine di marzo; l'oro, nonostante sia sempre stato il bene rifugio per eccellenza, nello stesso periodo di inizio febbraio-fine marzo, ha continuato la sua discesa, nonostante sarebbe dovuto crescere.
Tornando al discorso, perchè il Bitcoin poteva essere considerato migliore dell'oro? Forse perchè è sempre salito con brevi pause, mettendo a segno giorno dopo giorno percentuali di guadagno incredibili rispetto a quello che avrebbe potuto fare l'oro; forse anche per il fatto che molti non pensavano che il bitcoin sarebbe potuto scendere visto l'estremo interesse da parte di tutte le popolazioni.
Adesso sembra che l'oro, al contrario della crypto, stia riniziando a comportarsi da bene rifugio. Perchè adesso si e prima no? Perchè ora ci sono troppe voci in giro a sfavore della crypto, il che la rende molto instabile e volatile e, pensandoci bene, chi acquisterebbe ora come ora un asset come bene rifugio dal momento che esso ha fatto vedere al mondo una grande fragilità che prima ( negli ultimi tempi) non aveva mai mostrato? Un bene rifugio è tale quando esso è sicuro e non è sottoposto a continue fluttuazioni aggressive al rialzo o al ribasso che siano. Chi è che vorrebbe ripararsi da una potenziale inflazione (che erode i guadagni) andando a posizionarsi su un asset che è continuamente soggetto al leone da tastiera Elon Musk, che un giorno ne parla bene e uno male, facendolo salire o scendere come fossimo nella montagne russe?
Questa è la mia idea riguardo il Bitcoin e l'Oro. Voi, invece, cosa ne pensate?
Buon trading a tutti!
ETHEREUM.. correlato ma più deboleCorrelazione sempre molto elevata con Bitcoin,
ma tra i due strumenti Ethereum risulta essere il più debole!
BITCOIN: Linea superiore
ETHEREUM: linea inferiore
LAYOUT
- Grafico a linea grigio TF 4H
- Volume Profile intervallo di sessione
- Range settimanale (grafico multiperiodico)
- Media mobile semplice 6 periodi circoli, colore azzurro
- Media mobile semplice 15 periodi circoli, colore arancio
- Media mobile semplice 30 periodi circoli, colore rosso
- Linee arancioni tratteggiate: livelli settimanali
- Linee bianche tratteggiate: livelli giornalieri
CONCLUSIONI
Dalla comparazione tra i due grafici è evidente come nella sessione del 08/02 il Bitcoin "strappa" violentemente al rialzo mentre Ethereum riesce a guadagnare un aumento delle quotazioni marginale a confronto.
Bitcoin registra un primo massimo il 09/02, giornata di consolidamento il 10/02 e nuova spinta long che porta la crypto a segnare un nuovo massimo nella giornata odierna a quota 48.485; Ethereum a differenza riesce a far registrare un nuovo massimo solamente il 10/02 con un giorno di ritardo.
I Poc di Ethereum risultano più ravvicinati data la minore volatilità dello strumento e questo diminuisce la distribuzione di aree a bassi volumi rendendo il movimento dei prezzi potenzialmente più lento rispetto il Bitcoin (che presenta un interessante vuoto volumetrico tra 42.600 e 40.933).
La differente volatilità tra gli strumenti e la debolezza di Ethereum rispetto Bitcoin potrebbe dare interessanti spunti operativi per gli operatori in spread, per un'operatività direzionale invece, i livelli di correlazione molto elevati permettono di valutare la coerenza delle proprie posizioni (inserendo ovviamente il Dollaro nell'equazione).
Buon trading a tutti!!!
Petrolio / Palladio conoscevate la correlazione DIRETTA??Come possiamo notare abbiamo un forte correlazione tra il PETROLIO ed il PALLADIO ... perche questo??
Il Palladio oltre ad essere usato come lega con l'ORO per crear l ORO BIANCO, come catalizzatore
di accoppiamento chimico , per i motori aeronautici , per strumenti chirurgici ,vetri ad alta
resistenza .. ma cmq il suo utilizzo più importante guardando il grafico è l utilizzo alla
raffinazione del petrolio ecco perchè ha un legame cosi stretto con il petrolio.
spero sia stata utile la visione di questa correlazione tra Petrolio e Palladio
NON FARM PAYROLL / S&P 500La correlazione è molto forte osservando i dati del "NON FARM PAYROLL" e l'S&P 500
sono molto correlati da anni con un andamento decisamente univoco a dimostrazione
che i dati della disoccupazione hanno decisamente un forte influenza sui mercati americani
come è giusto che sia
Correlazione SI, correlazione NO? [CFD:GOLD v EURUSD]In questi giorni ho letto molto sul tema: correlazione tra il Metallo Prezioso per eccellenza, il GOLD e il bigliettone, l' USD.
Ho voluto mettere a confronto questi due strumenti, spinto dalla voglia di toccare con mano e capire se si tratta di verità o di leggenda e mi sono accorto, come molti prima di me hanno innumerevoli volte affermato, che esiste una correlazione inversa tra Oro e Dollaro ma che questa non è costante, piuttosto è ciclica.
Come potrete notare anche solo nell'ultimo anno (2020) questa si alterna a periodi in cui passa da diretta a inversa e dal 14 luglio scorso siamo esattamente in una di quelle fasi.
Quando terminerà? Domanda a cui tutti vorrebbero dare una risposta e tra questi sicuramente anch'io. : )
Ma come credo tutti immaginiate, la parola "certezza" non è contemplata in ambito finanziario, soppiantata dalla più conosciuta "probabilità".
Io avanzo la mia ipotesi dicendo che almeno nel breve se non addirittura brevissimo periodo (qualche settimana al massimo) GOLD e USD continueranno a muoversi in
simbiosi. La quota di partenza del ciclo (compresa tra 1750,- e 1800,-) non è lontanissima e presumo che venga raggiunta a breve.
Da li le due strade potrebbero separarsi nuovamente in favore di una ripartenza del metallo prezioso, ma molto dipenderà dalla disputa elettorale Trump/Biden, dal rilascio di un efficace vaccino anti SARS-CoV-2, dall'andamento dell'inflazione, dalle scelte economiche di Jerome Powell...e, e, e, se il Dollaro continuerà nella sua rimonta sulla moneta del vecchio continente.
Prendendo in prestito la citazione "Idee per il dopo", pare che nell'era post COVID vacilli sempre più l'idea di bene rifugio e che nonostante anche Warren Buffet abbia investito ingenti somme in una miniera canadese, il GOLD potrebbe perdere il suo appeal!!! (...ho esagerato?)
La presente analisi non vuole essere in alcun modo un incentivo all'investimento, essa si limita ad essere la condivisione di un mio personale punto di vista. Come per idee precedenti vi invito a farmi sapere se siete d'accordo o la vedete in maniera diversa dalla mia e ad elaborare le vostre riflessioni prima di investire il vostro denaro in strumenti altamente volatili come i CFD e i Forex.
A presto!
[FORMAZIONE] Cosa è l'Analisi intermarket? Parte 2Le correlazioni.
Se è vero che attraverso l'ANALISI INTERMARKET si cerca di prevedere il futuro andamento di un asset studiandone un altro, bisogna innanzi tutto andare a capire che relazioni esistono tra gli strumenti e il perché l'uno influenza l'altro.
Esistono sostanzialmente motivazioni di carattere logico che sono da ricondurre sopratutto sul significato macroeconomico che lo strumento possiede.
Il mercato azionario e l'obbligazionario sono per esempio uno la conseguenza dell'altro. A livello marco e fondamentale sono strumenti con una definizione ben precisa e sono soliti muoversi con chiari schemi comportamentali tendendo a ruotare vicendevolmente.
Per analizzare il mercato secondo l'intermarket dovrebbero essere ben chiari gli schemi con cui gli strumenti sono legati tra loro. Questa relazione è definita come CORRELAZIONE. Non è necessario tuttavia diventare un analista fondamentale! Infatti è sufficiente introdurre qualche concetto di statistica e di matematica per rientrare in un campo consono all'analisi tecnica.
In statistica la correlazione quindi è la relazione che esiste tra due variabili tale che a ciascun valore della prima tende a corrispondere il valore della seconda secondo una certa regolarità.
In poche parole, 2 variabili si definiscono correlate se i rispettivi valori tendono a muoversi assieme.
Il lato di un quadrato è perfettamente correlato alla sua area infatti all'aumentare del valore dei lati, aumenta anche quello dell'area.
Tuttavia non è sempre così ed esistono correlazioni che si definiscono parziali come ad esempio quella che intercorre tra il peso e l'altezza nell'uomo. Ci si aspetta infatti che mano a mano si prendono in esame uomini via via sempre più alti, anche il valore del peso tenda ad aumentare tuttavia non è sempre così! Succede a volte che nel campione ci siano elementi alti e magri o bassi e massicci che di fatto rendendo non lineare la correlazione.
E' possibile misurare "quanto" le variabili siano correlate tra loro e la formula (che non vi sto a scrivere...) restituisce valori che sono espressi da numeri che vanno da +1.0 a -1.0 oppure da +100 a -100, con lo ZERO a fare da mediano.
Otteniamo 3 condizioni:
1) Quando il valore tende a + 1.00 o +100 indica una correlazione positiva o diretta (le due variabili si spostano assieme nella la stessa direzione)
2) Quando il valore tende a - 1.00 oppure -100 indica una correlazione inversa o negativa (le due variabili si spostano in direzioni opposte)
3) Quando il valore tende a ZERO non si ha nessuna correlazione (le due variabili si muovono senza nessuna relazione tra esse)
Anche nei mercati finanziari, la correlazione misura le relazioni tra due strumenti quotati e il grado in cui si muovono insieme.
Nell'immagine sopra si può vedere come il Gold (candele) e il Silver (linea grigia) si muovono in modo similare si dice quindi che sono correlati positivamente.
Due strumenti possono essere correlati per svariati motivi (in questo caso GOLD e SILVER, che ho scelto per semplicità, sono comodities e fanno parte dello stesso mercato dei metalli preziosi) tuttavia ci possono essere interessanti rapporti tra materie prime e indici, indici e valute, indici e bond, opzioni e indici...
L'indicatore che calcola il valore di correlazione tra 2 strumenti si chiama COEFFICIENTE DI CORRELAZIONE ed è possibile trovarlo tra gli indicatori di TRADING VIEW. Una volta selezionato domanda con quale strumento fare l'analisi e una volta trovato ne restituisce il valore. Io ho ulteriormente aggiunto a questo una semplice media mobile che lisciando il risultato mi restituisce immediatamente l'idea della tendenza.
Vi invito a provare voi stessi ad analizzare vari strumenti... sono convinto che troverete interessantissimi spunti e se vi necessita un chiarimento, non esitate a commentare o a scrivermi in privato.
Magari vi accendo la curiosità con questo grafico dove ho confrontato il GOLD con USDJPY e il risultato è una più che buona relazione secondo una correlazione inversa pur essendo strumenti così diversi e con apparentemente nulla in comune...
Attenzione perché la correlazione non è sempre costante! I fattori economici globali sono dinamici e cambiano ogni giorno. Le correlazioni tra due strumenti finanziari possono variare nel tempo e di conseguenza ciò che era nel breve termine potrebbe contraddire quella di lungo. Ci sono moltissime ragioni che modificano queste relazioni, tra le più comuni vi sono i cambiamenti delle politiche monetarie, la sensibilità di alcuni strumenti in confronto ai prezzi delle materie prime, fattori politici e il variare dei cicli economici.
A livello operativo è possibile sfruttare le correlazioni sia quando sono storicamente confermate sia quando vengono perse. Forse è proprio in questo ultimo caso che si possono portare a casa delle belle soddisfazioni con delle strategie che non dovrebbero proprio mancare nella cassetta degli attrezzi del bravo trader...
Come usare la correlazione sarà l'argomento del prossimo tutorial in cui descriverò alcune strategie "non convenzionali" ma proprio per questo che ho deciso di tenerlo privato per i soli follower.
►Se vuoi seguire questa sequenza di idee formative non ti resta che mettere LIKE ed iniziare a seguirmi.
→Poi scrivimi un messaggio privato o un commento ti invierò il link.
In ogni caso vi auguro buon trading.
Keep in touch traders!
HB
[FORMAZIONE] Cosa è l'Analisi intermarket? Parte 1E' l'arte di "prevedere" dove andrà uno strumento guardandone un altro!
Un grazie per i tanti messaggi privati di stima che ricevo anche se ultimamente pubblico poco. Questo tutorial nasce in risposta ai parecchi follower che mi chiedono informazioni sulla mia strategia di trading e su come opero sfruttando l'analisi intermarket e le correlazioni.
Andando con ordine, il mio metodo decisionale segue questo percorso:
1) analisi indicatori leading
2) analisi rotazione settoriale
3) intermarket e correlazioni
4) individuazione asset bersaglio
5) analisi indicatore statistico
6) ricerca di setup d'ingresso coerente
7) studio scenari alternativi
8) MM
Voglio partire con questo intervento accennando a cosa sia l'analisi intermarket ma con specifici tutorial mi impegno a toccarli tutti, quindi se siete interessati potete iniziare a seguirmi per restare aggiornati su ogni mio post.
Definizione di analisi intermarket
L'analisi intermarket è una metodologia che vuole sfruttare a proprio vantaggio il fatto che i mercati finanziari sono strettamente legati tra di loro e che il movimento di uno strumento è la conseguenza ma al tempo stesso anche la causa del movimento di altri.
Non deve essere considerato come metodo infallibile per sbancare i mercati (pur essendo fondamentale nel mio processo decisionale non sono ancora diventato ricco ;)) perché è soggetto alle medesime condizioni aleatorie tipiche di questo mestiere. Esistono infatti eccezioni e/o presupposti da prendere in considerazione prima di aprire un'operazione che possono vanificare del tutto il ragionamento, ma per quanto mi riguarda, l'analisi intermarket è diventata parte fondamentale del mio metodo aiutandomi moltissimo nelle scelte strategiche.
L'aiuto principale viene da fatto che attraverso la logica delle correlazioni vengo indirizzato passo passo verso lo strumento "bersaglio" con un'idea precisa se andare LONG oppure SHORT. Ne segue che il processo di analisi tecnica sul singolo strumento si traduce in semplice conferma della view intermarket per cui non sono necessari ulteriori ragionamenti arzigogolati come pure esoterici indicatori.
Paradossalmente, ma qui apro una parentesi, nell'ultimo mio studio sto portando avanti l'ipotesi che una volta individuata la portante direzionale primaria grazie alle logiche intermarket, si possa investire senza tenere assolutamente conto dell'anali tecnica sul singolo strumento con la possibilità di essere profittevoli aprendo posizioni anche a "caso"! Mi fermo qui perché il resto potrebbe sembrare eresia... tuttavia i numeri danno ragione a questa visionaria considerazione...
Se per un certo verso l'anali tecnica consegna degli strumenti da "operaio del trading", che se si è in grado di usare possono risultare più che sufficienti per una carriera profittevole, il padroneggiare l'intermarket pone il trader al livello di "architetto del trading" facendogli usare la testa.
Andando sul concreto partiamo con un esempio.
In questo preciso momento su USDJPY del grafico allegato sarebbe meglio investire short o long? E' più probabile che rompa la resistenza evidenziata e quell'abbozzo di inversione delle ultime candele prosegua long o in prossimità di questa ritracci confermando il trend short di fondo?
Alla fine avranno ragione i compratori o i venditori? Aver ragione nel trading si traduce nel passaggio di denaro da chi ha avuto l'idea che si è rivelata sbagliata verso coloro i quali l'hanno avuta giusta.
Lo scopo dell'intermarket è proprio quello di aggiungere indizi su indizi per avere più elementi possibili da inserire in maniera razionale al processo di decisione al fine di individuare l'idea sulla quale basare la propria operatività secondo la PROBABILITÀ SOGGETTIVA.
Si va quindi a cercare queste informazioni su altri strumenti sia dello stesso mercato sia di mercati diversi o meglio ancora su quelli che notoriamente tendono a muoversi "per primi". Individuare quali siano è il vero segreto...
Vista la vastità dell'argomento sia sotto l'aspetto teorico che tecnico e per non appesantire questo post che voleva essere una sola introduzione, dedicherò un approfondimento sul grafico a corredo sviluppando anche il concetto di correlazione.
...sempre che ci sia dell'interesse in chi mi legge...
Quindi questa volta non mi basta una view o un like, voglio un vostro commento...
Keep in touch traders!
HB
KO-PEPSICO : primi esperimenti con lo SPREAD TREDINGIeri ho scoperto questa strategia di tarding molto interessante : lo spread trading.
Ho prima provato ad applicare questa strategia sul Forex, ma come mi è stato fatto osservare applicare sul forex questa strategia è una forzatura, soprattutto considerando che esiste un "sintetico" che già rappresenta una sorta di spreadtrading.
Cosa molto interessante è invece crearsi un nuovo indice, un nuovo strumento finanziario, come ad esempio uno strumento che vari in base al differente andamento, o alla differente forza, di due indici o azioni correlate: è il caso della coppia CocaCola-Pepsi.
Se consideriamo entrambe le azioni è possibile notare come esse abbiano una forte correlazione.
Utilizzando l'indice di correlazione (fornito tra gli indicatori base della piattaforma) ho verificato le correlazioni a 12h, ed essa risulta molto forte (prossima al +1.00) per tutto l'arco della giornata.
Ho a questo punto analizzato lo spread grazie ad un indicatore da me appositamente programmato: lo "Spread Force Indicator".
Tramite questo ho potuto osservare come il livello di spread attuale tra CocaCola e Pepsi ha raggiunto un punto di minimo dalla quale prevedo una risalita. Lo confermano anche le due medie mobili applicate all'indicatore.
Infatti oltre che a visualizzare l'andamento dello Spread (linea Blu), la media veloce (a 8 periodi, in rosso), sta per incrociare la media lenta (a 21 periodi, verde) a conferma di un aumento imminente dello spread.
A questo punto ho valutato l'andamento delle due coppie ed ho potuto valutare una cosa : quando la pepsi scende scende in modo più forte rispetto alla cocacola, mentre in salita sembra essere più forte la cocacola.
A questo punto decido di entrare a mercato piazzando un ordine buy su CocaCola ed un ordine buy su Pepsi.
Utilizzando la piattaforma Plus500 con conto Demo quindi:
acquisto 5 azioni della CocaCola ad un prezzo pari a 236,10€ -> 47,22€ ad azione
vendo allo scoperto 2 azioni della Pepsi ad un prezzo pari a 225,64€ -> 112,82€ ad azione
In questo modo mi espongo su entrambi i lati con un valore simile (236,10 / 225,64 = 1,046)
A questo punto setto il mio secondo indicatore, sempre da me sviluppato : il "Pips Delta Indicator".
Questo indicatore, una volta impostato con i valori di acquisto dei due strumenti pepsi e cocacola monitora i Pips guadagnati (in gain) monitorando i pips (guadagnati o persi) di entrambe le azioni e sommandole rivelando il delta-pips che rappresenta il nostro guadagno.
Sarà proprio su questo indicatore che ho impostato 2 alert:
TAKE PROFIT : quando il gain del "Pips Delta Indicator" raggiunge i 20 pips
STOP LOSS : quando il gain del "Pips Delta Indicator" raggiunge i -10 pips
In questo modo non appena si verificherà una di queste due cituazioni potrò agire chiudendo entrambe le posizioni, in guadagno o in perdita.
CADCHF e CADSGD forte correlazione e due segnali BULLIl CADCHF ha terminato una figura di triangolo di continuazione e prevedo una forte risalita appena il rimbalzo terminerà.
Su CADSGD ci troviamo sul fondo del canale rialzista quindi anche qui prevedo una forte risalita.
I due cambi sono fortemente correlati:
H1 : 0,95
Daily : 0,84
Week : 0,96
Montly : 0,76
Quindi andiamo Long su uno dei due cambi, io ho preferito CADCHF
Come sfruttare le correlazioni (Videoanalisi!)Ciao ragazzi,
questa settimana nella mia consueta videoanalisi ho spiegato una strategia per sfruttare le correlazioni nel mercato. Nell'esempio in questione abbiamo GBPAUD e GBPCAD; come sapete gli eventi che hanno coinvolto il pound hanno reso tutti i cambi con la sterlina particolarmente correlati tra loro. In casi come questi, come possiamo trovare un modo per guadagnare?
Se avete 10 minuti da dedicarmi, cliccate il link qui sotto e scoprite il mio semplice metodo.
Se avete domande o se volete dire la vostra, non esitate a scrivere qui sotto.
Altrimenti, ci si vede al prossimo grafico!