USDCAD: molto lento l'attacco dei massimiFase di stallo sui massimi di periodo per l'USD CAD e più in generale per il Dollaro americano, alle prese con nuovi problemi nel superare gli ostacoli più immediati.
Nel caso specifico dopo aver bruciato in poche sedute il massimo relativo di 1.3270, il successivo aggiornamento a 1,3320 non ha sortito nuovi acquisti tali da prolungare la salita verso l'obiettivo naturale di 1,3440.
Ovviamente come emerge dal grafico il solido canale rialzista che sostiene le quotazioni dal break out di 1.3070, verificatosi l’ultima settimana di ottobre, sostiena ancora perfettamente la crescita dei prezzi.
La settimana in tal senso si è aperta con un leggero consolidamento del supporto più ravvicinato di 1,3180, ma con l'indicatore di trend cci pericolosamente orientato verso il basso.
Infatti emerge la formazione di una classica divergenza ribassista innescata dalle black candle del 21 e 22 ottobre, sebbene una vera inversione della tendenza ascendente si avrebbe solo con il cedimento di 1.3125.
Tale supporto se confermato, potrebbe essere essere sfruttato in chiave rialzista, offrendo un buon livello rischio rispetto alla prospettiva di superare la resistenza oltre 1,3320.
Infine dall'analisi della volatilità emerge una graduale perdita di velocità dei prezzi, ulteriore elemento di come la tendenza a salire dei prezzi sia ancora buona, nonostante le piccole difficoltà del momento.
Strategie operative
Per le posizioni long : collocare un ordine pendente a ridosso di 1.3090, con stop loss di massimo 70 pips e target almeno sopra 1.3240 dollari.
In alternativa con un profilo di rischio molto elevato, posizionare un ordine condizionato a ridosso di 1.3170, con stop loss a 1.310 e target a 1.3330 dollari.
Per le posizioni short: collocare un ordine pendente a ridosso di 1.3290 nell'eventualità dovesse fallire il test della resistenza, con stop loss a 1.3360 e target 1.3140 dollari.
Dollaro
Momento ribassista per CAD/JPY??? Come possiamo vedere sul grafico abbiamo la formazione
di un pattern testa e spalle su CAD/JPY all'interno
di un canale ascendente. è avvenuta la rottura
della Neckline, del canale ascendente e della media a 200 periodi.
Tre segnali che potrebbero consigliarci una possibile posizione
short che potrebbe portare il prezzo nell'area compresa
tra 82.160 e 82.680.
Sterlina allo sbando dopo l'accordo sulla BrexitSeduta particolarmente turbolenta per la Sterlina contro il Dollaro Usa caratterizzata oggi da una violenta accelerazione ribassista, con un minimo registrato per il momento a 1.2750 dollari .
La debàcle delle quotazioni sopraggiunge dopo una periodo di particolarmente altalenante, caratterizzato da rapidi capovolgimenti di fronte lungo gli estremi di di 1.2690 e 1.3290 nell’arco di oltre tre mesi.
Infatti dall'analisi grafica è possibile osservare di come la distribuzione interna a questi estremi sia stata contrassegnata da movimenti fortemente impulsivi, prima verso le resistenze di 1.3240 1.3050 e a seguire nelle ultime due settimane, con la definitiva conferma della sconfitta della componente acquirente che deve soccombere ai colpi inferti dalla Brexit.
Le prospettive come suggerisce l'analisi dei pattern candlestick non sono positive in quanto con la long black tracciata oggi, appare sempre più probabile il superamento dei minimi annuali sotto quota 1.2680.
Infatti il posizionamento nel quadrante negativo evidenziato dai valori dell’indicatore di trend Cci lascia prefigurare una continuazione della tendenza discendente, a meno che non intervengano fattori esogeni alla dinamica del prezzo capace di ribaltare l’orientamento degli investitori.
Ad esempio un cambiamento dei termini dell‘accordo appena sottoscritto dal governo londinese che divide in due zone commerciali il Regno Unito e Irlanda del Nord, alla base dell'emorragia di ministri dimissionari e della tempesta che ha scatenato i venditori sul mercato valutario.
Soltanto un veloce recupero di almeno quota 1.2970 può riequilibrare le dinamiche contrapposte sul mercato, ponendo le condizioni per una stabilizzazione dei supporti e un prolungamento oltre quota 1.3150 in seguito.
Strategie operative
Per le posizioni long: attendere prima di effettuare nuovi acquisti l'inizio di una fase di stabilizzazione dei prezzi che riduca l’eccesso di volatilità presente, come ad esempio lungo il supporto di 1.2710.
In alternativa con un profilo di rischio molto elevato, posizionare un ordine condizionato a ridosso di 1.2640 con stop loss a 1.2590 e target a 1.2840 dollari.
Per le posizioni short: collocare un ordine pendente a ridosso di 1.2890 in attesa di rimbalzi, con stop loss a 1.2945 e target 1.2675 dollari.
USD/JPY short (Ichimoku ancora incerto)FX:USDJPY Salve!
Durante la settimana scorsa abbiamo visto una forte accelerazione del dollaro americano nei confronti delle principali valute, questo per via della decisione del Federal Open Market Committee (FOMC) sui tassi d'interesse a breve termine. Durante il fine settimana questa forza nei confronti dello yen si è placata ed è iniziata una piccola fase di ribasso che dal livello 113.300 ha creato un ribasso di oltre 60 pips portando la valuta in zona 113.700 . La situazione attuale è ancora quella del ribasso, con dei livelli importanti posizionati in zona 113.500 , 113.200 e 113.000 . Non escludo un piccolo ritracciamento di correzione fin zona 113.860 prima dell'effettiva discesa, discesa che potrebbe portare il dollaro in zona 112.500 , supporto dinamico decrescente molto interessante sul medio-lungo periodo. Attualmente siamo in fase di ribasso con Ichimoku ancora incerto in H4 per via del rimbalzo avvenuto sulla kumo. Aggiornamenti seguiranno nei prossimi giorni.
Un saluto e buon trading!
EUR/USD: L'escalation dei tassi Usa non si fermeràPessima svolta ribassista per l'Euro/Dollaro che chiude mestamente la settimana non solo centrando i target indicati nell'analisi precedente, ma minacciando adesso l'attacco dei supporti ancora più in basso: se il differenziale dei tassi Euro Usa si allargherà, il trend discendente di medio periodo assumerà proporzioni ancora più ampie.
Attualmente l'Euro apre la settimana confermando tutte le debolezze emerse nella precedente, a cominciare dal formazione di una potente resistenza in prossimità di 1.1550, da cui i prezzi con il calo di oggi progressivamente si allontanano.
Il quadro tecnico si è completamente rovesciato a partire dal 24 settembre scorso, passando dalla concreta prospettiva di consolidare i livelli oltre 1.1810, al test ribassista dei supporti di fine agosto confermato a quota 1.1530.
Mentre le prerogative rialziste puntavano a violare finalmente la resistenza valida ormai da mesi di 1.1855, quelle discendenti hanno adesso come obiettivo il prolungamento del movimento attuale verso il test di 1.1390 prima e 1.1320 in seguito.
Infatti emerge dall'analisi dei pattern candlestick disegnati sul grafico giornaliero, la formazione di una consistente serie di black candle ad ampio range, evidenzia l’impennata del pressione ribassista a seguito dell'annuncio della FED di continuare sulla strada dell'aumento dei tassi interesse.
Tale situazione sbilancia fortemente i flussi finanziari a scopo di investimento in entrata e in uscita dall'area Euro verso quella Usa, che adesso vanta un differenziale di rendimento ancora più interessante e in costante crescita.
Infatti i tassi in Europa sono ormai fermi da mesi e probabilmente rimarranno tali fino alla fine del mandato di Mario Draghi, in quanto il target di una stabile risalita dell'inflazione appare ancora difficile a consolidarsi.
In aggiunta l’analisi dell’indicatore di trend CCI conferma l’impostazione ribassista dei prezzi, assumendo una cifra negativa a partire dal 27 settembre e proseguendo ancora verso valori di ipervenduto, sebbene il consolidamento di 1.1460 potrebbe aumentare le probabilità di un rimbalzo oltre quota 1.1530.
Strategia operativa
Per le posizioni long : attendere il consolidamento dei supporti atteso in prossimità del livelli di 1.1420 oppure più in alto a quota 1.1530, con prospettive di recupero difficili oltre quota 1.1650.
Per le posizioni short : nell'eventualità fosse sfumata l’apertura di posizioni ribassiste con il cedimento di 1.1680, collocare nuovi ordini ordini pendenti a ridosso di 1.1525 e più in alto a 1.1590, proporzionando in maniera corretta il capitale, con stop unico a 1.1620 e target a 1.1395 entro la fine della settimana.
USDSGD LongBella configurazione questa di USDSGD che è andato a toccare un supporto dinamico e adesso sembra essere nuovamente in ripresa. L strada in salita è davvero tanta per il Dollaro Statunitense che dall'Aprile di quest'anno ha iniziato la sua scalata.
In questa analisi ho affiancato al grafico a candele giapponesi quello Heikin Ashi a dimostrazione del fatto che anche le candele Heikin Ashi sono rivolte verso l'alto nel daily.
Un bel primo importante traguardo lo vedo in area 1.38, mentre uno stop loss potrebbe star bene in area 1.36.
Pertanto questa potrebbe diventare un ottima operazione con basso rischio a fronte di un potenziale alto rendimento.
AUD/NZD ottima configurazione per una continuazione del trendIl Dollaro Australiano spinge in alto contro il Dollaro Neozelandese, dopo il collasso avuto da ottobre 2017 fino a metà aprile 2018, oggi ha preso grande forza grazie al pattern grafico che ha completato l'ultima gamba del nostro pattern rialzista e la long body di giovedì il mercato ha dato il segnale definitivo di una possibile continuazione del trend.
I volumi di mercato sono esplosi in questa settimana, un po' per le news un po' per le correzioni grafiche, ma il candelone long che ha rotto la nostra resistenza a 1.0800 ne è la conferma, avendo il vantaggio statistico per una posizione rialzista domenica notte, ad apertura mercato mi posizionerò long con uno SL sotto il minimo del candelone settimanale a 1.067 e posizionando il TP sulla prima resistenza di valore a 1.99.
Il Dollaro Neozelandese si sta indebolendo sempre più ne è la conferma il grafico del NZD/USD, ora come ora la valuta presa in analisi non sta dando segnali di rafforzamento, quindi con tutti gli strumenti a nostra disposizione l'unica visione per il medio-lungo termine è completamente rialzista, staremo a vedere se il mercato ci darà ragione, l'importante è sempre analizzare, proteggersi e portarsi un vantaggio statistico, in questa analisi abbiamo seguito in pieno tutte e 3 le regole fondamentali per essere profittevoli, staremo a vedere.
USD/JPY Pronto per un LongIl Dollaro americano si trova in una situazione di grande forza sullo Yen, come si può notare graficamente, la resistenza a 108.500 che ha avuto forte impatto in passato è stata rotta con forza e numero di volumi consistenti, questo può solo significare fiducia da parte degli investitori e capitali aggiunti dalle Banche per cercare di riprendere la forte svalutazione del Dollaro americano avvenuta negli inizi del 2018, a sostegno di questa analisi macroeconomica abbiamo un pattern armonico che conferma la forza del trend e la rottura di una Trend line che ha sostenuto il ribasso del mercato per i primi mesi del 2018, a inizio settimana entrerò long postando lo SL sotto il minimo settimanale e inserendo un TP poco sotto alla prossima resistenza importante di mercato a 110.558.
EUR/USD l'aria sta cambiando....Buon pomeriggio a tutti, voglio partire dalla semplicità con questa immagine che spiega meglio di 1000 parole.....
Guardandolo così senza linee, disegnini, frecce, palline e mille altre diavolerie vediamo i prezzi e quello che il mercato ci sta dicendo.
Sono ripartito così pulendo un grafico dal quale ormai stavo perdendo l'orientamento e non seguivo più i prezzi, ma guardavo i prezzi che si muovevano tra 100 linee e tante cose inutili che erano elementi di distrazione.
.
Molti di voi sicuramente hanno la situazione sotto controllo da tempo e per questo vi invidio, ma guardando il grafico si nota una lateralità con una compressione di volatilità che ha dato origine alla formazione di un triangolo tutt'ora in atto.
Ora tracciando sul grafico delle semplici trendline possiamo vedere in blu la trenline di lungo periodo, che che nell'ultimo anno ha caratterizzato il trend rialista, mentre in rosso le linee che formano il triangolo, salta subito all'occhio che in questo momento ci troviamo ad aver infranto la trendline di lungo periodo, cosa già successa ad inizio mese ma con un rapido dietro front dei prezzi che di fatto hanno ristabilito immediatamente la precedente situazione.
Ad oggi la situazione potrebbe essere diversa rispetto alla scorsa volta per 2 motivi:
1) essendo la seconda volta in poco più di 2 setimane che i prezzi infrangono una trendline così importante credo sia un segnale forte e di debolezza della forza rialzista.
2) Gli scenari politici ed economici sono cambiati o almeno vengono letti in maniera diversa dal mercato.
Nel dettaglio, nelle ultime 2 settimane abbiamo assistito ad un rialzo delle materie prime sopratutto del petrolio che da 66 dollari si è portato a quota 73 dollari e dell' alluminio cosa che di certo non agevola l'inflazione sopratutto quella USA che la troviamo a 2,4% ben oltre le aspettative. Il tutto si ripercuote sui rendimenti delle obbligazioni USA dove i rendimenti delle obbligazioni a 2 anni si trova a livelli più alti di settembre 2008 e i rendimenti a 10 anni vicino alla soglia del 3%, in questo contesto il mercato si aspetta un'ulteriore aumento dei tassi da parte della FED cosa che il mercato già sconta che deve avvenire a Giugno e Dicembre.
In questo contesto i mercati abbassano le aspettative sulla riduzione degli stimoli da parte della BCE dato che l'economia della zona Euro sta rimbalzando e siamo lontani da quello che ci si aspettava di trovarsi arrivati a questo punto. Attualmente il mercato sta sostenendo il dollaro e conferme ci arrivano anche osservando la coppia USD/JPY, a conferma questa volta della forza del dollaro.
Per tornare all'analisi grafica quindi una conferma su base giornaliera di rottura di questa trendline a mio avviso cambia lo scenario nel lungo periodo di fatto annullando l'attuale trend rialzista e aprendosi a nuovi scenari.
Se andiamo a vedere il grafico e ipotizziamo la continuazione della formazione grafica del triangolo possiamo aspettarci di arrivare in zona 1,2240/30 circa, non escludo un rimbalzo su questi valori con ritorno in zona a 1,2350 quindi ritornare sopra la trend line di lungo periodo, ma se cio dovesse accadere credo che dobbiamo guardare il tutto in un altra ottica.
Se sei d'accordo con me fammelo sapere e se hai un'idea diversa mi piacerebbe discuterne, grazie e buon lavoro a tutti.
USD JPY - va verso una zona interessanteBuongiorno traders! Eccoci qui oggi con USD JPY , sul 4h ho tracciato una resistenza in zona 108 , al momento è long dal supporto in zona 104.71 ma arrivato in zona 108 potrebbe iniziare a muoversi al ribasso per poi spaccare la rising wedge dentro cui si trova da marzo. Il discorso di Bullard ed i dati americani alle 16 di oggi potrebbero smuovere il cambio cosi da farci capire la direzione che vorrà seguire nelle prossime settimane , al rialzo oltre zona 108 o al ribasso verso zona 106. A dopo con gli aggiornamenti! Buon trading a tutti!
Bitcoin - Scatta segnale LongIl prezzo del Bitcoin, durante la seduta di ieri, ha perforato al rialzo la trendline ribassista dai massimi di metà Dicembre.
Tale rottura, in virtù dell'interpretazione delle linee di tendenza, farebbe scattare un segnale di inversione.
I più coraggiosi potrebbero aprire una posizione long.
N.B. L'ANALISI COSTITUISCE LA MIA OPINIONE PERSONALE E NON PUO' ESSERE INTERPRETATA COME OFFERTA O RACCOMANDAZIONE ALL'ACQUISTO, INVITO A COMPIERE TRANSAZIONI FINANZIARIE, O PIU' IN GENERALE ALL'INVESTIMENTO.
Euro Dollaro (EUR/USD) - Tendenza di breve resta intattaIl cross EurUsd resta in tendenza rialzista dai minimi del 6 aprile.
Infatti, dopo il forte ritracciamento dai massimi dell'11 aprile, i prezzi hanno trovato un valido supporto in area 1,2300.
Nel grafico, evidenziati i livelli chiave da tenere d'occhio durante le prossime sedute per tradare.
DollarIndex - 09 Aprile 2018L indecisione regna sovrana tra le valute e questa condizione è palpabile se si osserva il grafico del Dollar Index che pone a confronto il "dollarone" contro tutte le altre valute .
E' sicuramente vero che in questo rapporto i pesi non sono equamente distribuiti tra tutti i cambi e che l euro ha il ruolo dell "elefante" nel basket di confronto.
Nella parte finale del grafico le quotazioni convergono e graficamente possiamo etichettare un triangolo .
90 - 90.60 sono i primo livelli da superare !
Altrimenti le porte per una possibile direzionalità non si aprono .
Euro/Dollaro (EUR/USD) - Ancora prematuro aprire posizioni LongIl quadro sul Daily dell'Eur/Usd è ancora incerto, poiché la lateralizzazione offre sì buone opportunità per fare trading, ma richiede una attenta analisi dei movimenti.
Innanzitutto la tendenza di fondo - rialzista - rimane ferma e soltanto una violazione del supporto dinamico metterebbe in discussione ciò, aprendo scenari diversi.
A breve vedremo se tale trendline verrà utilizzata come livello da cui far partire un rimbalzo per aggredire nuovamente i massimi relativi di periodo.
Intanto, come ci suggerisce anche il Relative Strenght Index, occorre attendere ancora un po' per aprire nuove posizioni Long.
Ho evidenziato dei livelli supportivi che possono essere utilizzati per tradare - sia in modo direzionale che di posizione.
GBPUSD, bivio su grafico 4 ore: possibile fase ribassista
L'analisi odierna potrebbe rappresentare - il condizionale è d'obbligo - un'interessante punto di svolta per il recente rally del Cable. Sterlina, lo sappiamo, estremamente sensibile ai dati macro economici e alle vicissitudini legate alla Brexit, mentre al momento sembra non risentire più di tanto delle tensione tra UK e Russia.
Il grafico di riferimento è un time frame a 4 ore, ma va subito precisato che la tendenza giornaliera è decisamente rialzista. Tuttavia, lo si evince facilmente osservando l'andamento delle quotazioni e la disposizione delle medie esponenziali, potrebbe aprirsi un'opportunità ribassista di medio periodo. Vanno però fatte alcune considerazioni riguardanti, chiaramente, anche il Dollaro. La volatilità riapparsa improvvisamente sui mercati sta penalizzando il Dollaro, che sui vari tentativi di rimbalzo è sempre stato respinto al ribasso. L'attuale correzione del cambio in oggetto è imputabile, essenzialmente, al dato macro economico odierno inerente l'ultima lettura del PIL USA del 4° trimestre 2017. Una lettura che ha visto il Prodotto Interno Lordo a stelle e strisce portarsi a ridosso del 3%, un valore ritenuto indispensabile anche dalla FED per poter contrastare il Deficit (potrebbe allargarsi a seguito della riforma fiscale targata Trump).
Questo il quadro fondamentale della coppia. In ultimo, non meno importante, dobbiamo ricordare che la giornata di giovedì vedrà anche la pubblicazione del PIL UK, sempre relativamente al 4° trimestre 2017. Ora, per poter eventualmente valutare un posizionamento short crediamo sia opportuno attendere proprio la giornata di domani (pur consci della scarsa liquidità che subentrerà tra il venerdì Santo e il lunedì dell'Angelo). L'impostazione dell'eventuale short potrebbe comunque subentrare nelle prossime 24 ore, anche perché oltre al tentativo di violazione al ribasso della media esponenziale a 50 periodi abbiamo l'indicatore Trend Trigger Factor che ha abbandonato l'area +100 e si sta dirigendo verso lo zero. Statisticamente, quando ciò avviene, è plausibile un test proprio del livello dello zero e l'eventuale rottura aprirebbe le porte per ulteriori ribassi (si punterebbe verso il -100 dell'indicatore).
In conclusione, opportunità da monitorare ma ancora da non lanciare in macchina. Ci torneremo domani, quando dopo il dato sul PIL UK e dopo i dati su spesa e guadagni personali USA (altri 2 dati fondamentali per l'inflazione a stelle e strisce) potremo farci un'idea più precisa del trend in corso.
USD/CHF, in attesa della FED possibile fase rialzistaSiamo giunti al termine di una settimana piuttosto vivace, sicuramente non per deboli di cuore. Il mercato valutario stenta nel proporci trend degni di tal nome, gli unici movimenti rilevanti registrati riguardano il Canadese e in particolare ulteriori pressioni di vendita verso quella divisa che da circa 2-3 settimane perde costantemente quota. Perde anche sul Dollaro USA, il ché è tutto dire vista la cronica apatia del biglietto verde. E' da mesi che assistiamo, ostinatamente, a svariati tentativi dei tori poi puntualmente disattesi. E' da mesi che il Titolo di Stato USA con scadenza 10 anni gravita in quell'area di rendimento compresa tra il 2,80% e il 3%.
Perché citare l'obbligazionario? Semplice, perché le correlazioni intermarket sono fondamentali per poter operare sui mercati con cognizione di causa. Se il rendimento sale, teoricamente dovremmo assistere a vendite d'equity e acquisti di Dollaro. E' quanto sta accadendo proprio in questi minuti, probabilmente sulla scia del dato rilasciato dall'Università del Michigan circa la fiducia dei consumatori. Dato che è balzato sopra 100, un valore altissimo che va ben oltre le aspettative e che certifica il sentiment - assolutamente positivo - dei consumatori americani. L'importanza di questo dato è altrettanto semplice: se c'è fiducia tra i consumatori probabilmente ci saranno spese e quindi vendite al dettaglio (l'ultimo dato in tal senso a dir poco negativo), non scordiamoci che i consumi privati incidono per circa il 70% sul PIL americano.
Tale premessa, evidentemente di matrice fondamentale, ci serve per giustificare l'ingresso long sul cambio USD/CHF. Un ingresso che su grafico daily, considerando la media a 200 periodi lo spartiacque tra rialzisti e ribassisti, potrebbe risultare azzardato in quanto contro trend. Tuttavia, anche scalando di time frame, è possibile notare la ripartenza del prezzo dalle medie di riferimento e questo potrebbe far sì che la quotazione salga ancora. Operazione eventualmente da tenere in portafoglio sino a mercoledì, giornata cruciale perché avremo il probabile primo rialzo dei tassi e la successiva conferenza stampa di J.Powell. Ovviamente stiamo parlando della FED.
L'obbiettivo dell'operazione, in termini di rapporto rischio rendimento, sarebbe rappresentato proprio dalla media 200 periodi su grafico daily. Vediamo come le candele Heikin Ashi abbiano rimbalzato dalle medie a più corto raggio, ovvero 10 e 21 periodi. Infine il Trend Trigger Factor, in questo momento sta puntando con decisione verso il livello +100, si trova sopra la linea dello zero e questo ricordiamoci che certifica l'entità del trend in corso. Nello specifico, ovviamente, stiamo parlando di possibile fase rialzista. Che poi sia correzione o vera e propria inversione lo vedremo cammin facendo.
GBP/USD, interessante opportunità di acquistoDopo aver portato avanti l'operazione sul cross valutario AUD/CAD, posizionamento long chiuso con un ottimo rapporto rischio rendimento, è la volta del cambio GBP/USD. Si ragiona su grafico a 4 ore, con uno schema analitico e grafico ben consolidato. Il trend di fondo, anche su grafico giornaliero è chiaramente rialzista, tendenza che trova conferma anche sul time frame che andremo ad utilizzare per l'analisi in oggetto.
L'immagine evidenzia chiaramente, tramite candele Heikin Ashi, un rimbalzo sulla media mobile esponenziale a 21 periodi. Rimbalzo certificato da una temporanea inversione del prezzo, che in chiusura dell'ultima candela a 4 ore ha assunto una chiara conformazione Doji quale preludio ad una possibile ripartenza al rialzo delle quotazioni. La conferma ci arriva dal filtro operativo utilizzato, ovvero il Trend Trigger Factor. Siamo oltre la soglia del 50, lo spartiacque tra operatività long e operatività short. Per la precisione la linea che esprime la tendenza del momento sta approcciando il livello +100 e sappiamo che tale valore certifica la forza del trend rialzista.
In virtù del fatto che ci troviamo a ridosso di un livello resistenziale importante, quota 1.40, alla luce del fatto che su tale resistenza passa la media a 200 periodi esponenziale su time frame settimanale, sembra appropriato limitare l'obbiettivo al rapporto rischio rendimento 1:1 (circa 70 pips di stop e altrettanti di potenziale guadagno).
Lasciata l'analisi tecnica proviamo ad avanzare delle considerazioni circa i fondamentali delle divise considerate. Sappiamo che la Sterlina risente in modo rilevante delle dichiarazioni politiche e non soltanto dei dati macro economici. La questione Brexit sembra non intaccare l'eventuale rialzo rafforzamento della Sterlina, in quanto attualmente la tematica che sta tenendo banco in UK è il presunto avvelenamento di quella che è ritenuta un ex spia russa.
Il Dollaro, al contrario, continua a mostrare una debolezza intrinseca data da dati altalenanti e dalle continue ingerenze Trump. Non ultima il licenziamento del Segretario di Stato, ritenuto non idoneo a portare avanti le relazioni estere (posizioni troppo morbide verso Stati canaglia quali Iran e Corea del Nord). I dati macroeconomici, inoltre, non stanno aiutando il biglietto verde: l'inflazione non scappa (il che sta incentivando ulteriore propensione al rischio), le vendite al dettaglio odierne sono risultate sorprendentemente inferiori alle aspettative, il rendimento dei titoli di stato (in particolare del T Bond 10 anni) si allontanano da soglie potenzialmente critiche. Tutto lascia presagire, in attesa del meeting FED della prossima settimana, ulteriore debolezza del Dollaro.
EUR/USD - La Media Mobile e l' Analisi TecnicaBuonasera Traders,
In questo articolo approfondiremo insieme il significato e l’ utilizzo della media mobile.
Per definizione la media mobile, rappresenta la media di una serie di dati.
Nel nostro caso, la media mobile ci consente di calcolare il prezzo medio di chiusura o di apertura di una coppia di valute, in un determinato periodo di tempo.
La media mobile risulta essere uno strumento molto utilizzato nell’ analisi tecnica, consentendo ai traders di individuare la tendenza in atto in quel momento e permettendo inoltre, l’ individuazione di ottimi setup di entrata, a seconda se il prezzo di chiusura si trovi al di sopra o al di sotto della media stessa.
La semplicità grafica di questi supporti/resistenze dinamiche, che quindi a differenza di quelle statiche tendono a modificarsi con il passare del tempo, ne consente l’ utilizzo anche ai traders meno esperti.
Nel grafico in esame, abbiamo una media mobile a 21 periodi, in cui viene preso in considerazione sia il prezzo del giorno odierno, sia il prezzo dei 20 giorni precedenti. La nostra media mobile è rappresentata da un linea blu continua che ci consente ad un primo sguardo, l’ individuazione del trend in atto.
Personalmente ritengo che l’ utilizzo della media mobile non è esaustivo per un’ attenta analisi, ma un ritest dei prezzi su di essa può risultare un buon punto di partenza per l’ individuazione di un segnale di entrata.
Per questo primo excursus sulle medie mobili è tutto..
Approfondiremo a breve le diverse tipologie di medie mobili e la strategia definita "double crossover".