Sostenibilità del mercato Americano WEEK 23
Nel grafico sono raffigurati i tre ETF che replicano l’andamento di alcuni settori del mercato Americano; nello specifico, a partire dal basso troviamo il settore tecnologico (XLK), salendo il comparto dei consumi discrezionali (XLY) ed infine quello delle comunicazioni (XLC).
Possiamo notare come i tre indici, che rappresentano il RISK ON sul mercato USA, abbiano performato in maniera differente dall’ inizio del 2024, con un chiaro trend rialzista solo da parte del settore delle comunicazioni, mentre il comparto tecnologico ha accennato un rialzo ma non con la stessa forza del precedente ed infine il discrezionale che invece si è mosso in un range laterale.
Da questa informazione possiamo dedurre che il mercato, in quella che dovrebbe essere la fase di RISK ON cioè quel momento in cui gli investitori sarebbero disposti a rischiare di più in aziende più rischiose, non sta avendo la giusta e paritaria spinta da parte dei settori che dovrebbero sovraperformare in questi momenti.
In conclusione la domanda da porsi è quanto ancora il mercato riesca a tenere questo trend rialzista senza il sostegno dei principali settori favorevoli alla crescita del mercato stesso.
Altro aspetto, per nulla di poco conto, sono i volumi decrescenti durante il rialzo di questa settimana visibili tramite la freccia rossa disegnata sui grafici.
Stando ad uno dei principi della teoria di Dow, secondo cui il volume deve confermare il trend in atto, viene spontaneo domandarsi se quest’ultimo rialzo sia solo una falsa rottura prima di un possibile rimbalzo.
Volumi decrescenti che sono presenti sia sui singoli settori ma anche sul Futures stesso dello Standard & Poor’s 500 (grafico a destra).
Idee della comunità
La BCE al primo taglio dei tassiIeri, in linea con le aspettative, la BCE ha abbassato i tassi di riferimento di 25 punti base, dopo che l’inflazione è scesa di oltre 2,5 punti percentuali da settembre 2023. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali è stato abbassato a 4,25%, il tasso sui depositi al 3,75% e il tasso di rifinanziamento marginale al 4,5%. Tuttavia, nello statement si legge che le pressioni interne sui prezzi rimangono elevate, tanto che il board ha come obiettivo quello di mantenere i tassi di riferimento sufficientemente restrittivi, con un approccio che ovviamente dipenderà dai dati in via di pubblicazione.
Le ultime proiezioni per l’inflazione sono state riviste al rialzo per il 2024 e il 2025. I Governatori prevedono ora un’inflazione complessiva in media del 2,5% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e dell’1,9% nel 2026. Per l’inflazione core, una media del 2,8% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e del 2,0% nel 2026. Si prevede anche che la crescita economica aumenterà allo 0,9% nel 2024, all’1,4% nel 2025 e all’1,6% nel 2026.
Nel complesso nessuna novità rispetto a quanto previsto e pure il Governatore Lagarde in conferenza stampa ha riferito che la BCE dipende si dai dati, ma anche da come i rappresentanti del board analizzano questi dati, come a dire che di fatto sceglieranno l’interpretazione che farà più comodo. Nessuna principale reazione sul mercato e sull’euro, rimasto stabile anche se in leggera pressione rialzista contro dollaro.
AZIONARIO
Seduta di consolidamento per i principali listini globali, dopo che sia l’S&P 500 che il Nasdaq erano saliti su nuovi massimi record il giorno prima, trascinati, come al solito dal settore tecnologico. Sul fronte dati segnaliamo le richieste di sussidi di disoccupazione, che sono salite più del previsto mentre il costo del lavoro nel primo trimestre è stato rivisto al ribasso, un ulteriore segnale che il mercato del lavoro, negli Stati Uniti, si è raffreddato e che la Fed potrebbe cambiare la narrativa sui tassi. Oggi è il giorno dei Non Farm Payrolls, attesi in crescita di 185 mila unità, con un tasso di disoccupazione fermo al 3.9% e guadagni orari in crescita dello 0.3% su base mensile e a +3.9% su base annua.
VALUTE
Si pensava che con la BCE al primo taglio del costo del denaro dal 2109, l’euro avrebbe ripiegato contro le principali divise concorrenti ed invece l’area di 1.0850 60 ha egregiamente tenuto le correzioni. Anche la sterlina è rimasta a ridosso di 1.2800 in attesa di Una Boe che probabilmente taglierà anch’essa i tassi. Molti si chiedono del perché questa forza dell’euro, considerate le aspettative sui tassi di interesse, e la ragione, almeno quella che noi cerchiamo di individuare, è legata al posizionamento dei big players, rispetto ai retails, in sostanza long contro short, che privilegia poi i grandi investitori rispetto ai piccoli.
La violazione di 1.0915 potrebbe spingere i prezzi nell’area di resistenza successiva a 1.1000. Poche le novità sulle altre majors e sui cross in un mercato dollaro centrico che ne attutisce la volatilità. Ma se dovessimo vedere dei Nfp negativi, il dollaro potrebbe ulteriormente ripiegare in un contesto di vendite che ci paiono strutturale e movimenti che appaiono trappole per orsi.
JOBLESS IN PEGGIORAMENTO
Il numero di persone che hanno fatto richiesta dell’indennità di disoccupazione negli Stati Uniti è balzato di 8.000 unità a 229.000 nella settimana terminata il 1° giugno, ben al di sopra delle aspettative del mercato di 220.000, registrando il valore più alto dal massimo degli ultimi 8 mesi 232.000). Nel frattempo, le richieste continuative salite inaspettatamente a 1.792.000 nella settimana precedente, il livello più alto in sette settimane. I risultati sono stati un’ulteriore prova di un indebolimento del mercato del lavoro statunitense, rafforzando le ragioni a favore di due tagli della Fed nel prossimo autunno.
Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Bitcoin (BTC): analisi tecnica e fondamentale📈 Analisi tecnica di BTC/USDT
Il prezzo del Bitcoin sta tornando a crescere in mezzo alla pubblicazione di dati macroeconomici positivi negli Stati Uniti e ad una nuova ondata di interesse da parte degli investitori istituzionali per gli EFT Bitcoin spot. Attualmente, il prezzo di BTC si muove in un intervallo di prezzo ristretto (65.000 - 72.000), l'uscita dalla quale determinerà la direzione del suo ulteriore movimento. Al momento, è già in corso il quarto test della linea di resistenza di tendenza al ribasso.
Per continuare a salire, il prezzo deve consolidarsi al di sopra della linea di tendenza della resistenza e superare un ampio blocco di resistenza di 72.000 - 73.000. Ciò aprirà la strada all'aggiornamento del massimo storico nell'intervallo 75.000 - 80.000 realizzato nel periodo dal 7 al 12 giugno, soggetto alla continua pubblicazione di dati positivi sull’inflazione negli Stati Uniti.
Tuttavia, secondo l’indicatore RSI, si sta formando una divergenza ribassista. Se la forza degli acquirenti non è sufficiente per fissare il prezzo di BTC al di sopra della linea di tendenza e il prezzo scende al di sotto della linea di supporto dinamico EMA 50 4H, ci aspetteremo una correzione locale. Il suo obiettivo immediato potrebbe essere un grande blocco di supporto a 65.000 - 68.000, dove si trova anche il punto di controllo della zona di costo (POC). Se non resiste alla pressione dei venditori, il prezzo di BTC potrebbe scendere nella zona di squilibrio 1H per colmare i divari a livelli orizzontali dei volumi di scambio.
📉 Analisi globale del mercato Bitcoin
Sul grafico logaritmico giornaliero, il prezzo del Bitcoin ha formato uno schema: un cuneo discendente. Ora c'è un nuovo test del suo limite superiore. Se gli acquirenti riuscissero a prendere piede al di sopra di tale livello, combinato con i fondamentali come il taglio dei tassi della Fed, ciò potrebbe portare a un nuovo rally rialzista, come è avvenuto nei precedenti cicli post-halving. Altrimenti, se il prezzo di BTC non riesce a superare il modello a cuneo, ci aspetteremo un calo per testare nuovamente il suo limite inferiore nell'area della zona di squilibrio 4H 55.000 - 60.000.
Al di sopra dell'attuale ATH non abbiamo più livelli di resistenza basati su dati storici. Pertanto, per determinare gli obiettivi di crescita, utilizzeremo le linee di tendenza, i livelli di estensione di Fibonacci e l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei libri degli ordini. Abbiamo una linea di tendenza al rialzo locale valida da novembre 2023. Il suo test può avvenire al livello di 75.000 - 76.000, il che è confermato da un ampio blocco di ordini pendenti. Sopra, nell'area 80.000 - 90.000, c'è una linea di tendenza globale costruita sulla base dei massimi dei due precedenti cicli Bitcoin. C'è anche il livello di estensione di Fibonacci 1.38. E la linea di tendenza più alta è compresa tra 1,61 e 1,78 livelli di Fibonacci e il suo test può iniziare dal livello di 100.000.
💠 Analisi dei livelli e delle zone di liquidità
L'indice di paura e avidità è nella zona dell'avidità - 78.
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è aumentata a 2.576 miliardi di dollari e l'indice di dominanza di Bitcoin è salito a 54,58.
Secondo l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei registri degli ordini, le zone di domanda e offerta si trovano ai seguenti livelli:
🟢 Zona di domanda: 60.000 - 68.000
🔴 Zona di offerta: 72.000 - 80.000
Livelli per posizioni lunghe:
68.000 - punto di controllo della zona di costo (POC)
65.000 - blocco di sostegno grande
60.000 - livello psicologico di supporto
Livelli per le posizioni corte:
72.000 - nuovo test della linea di tendenza della resistenza
75.000 - blocco di resistenza di grandi dimensioni
80.000 - blocco di resistenza di grandi dimensioni
90.000 - linea di tendenza globale
📊 Analisi fondamentale
L'interesse istituzionale per gli EFT BTC spot è nuovamente aumentato nel mercato delle criptovalute e negli ultimi due giorni sono entrati negli strumenti + 1,374 miliardi di dollari. I partecipanti alla comunità crittografica attendono un rally rialzista di Bitcoin, la cui ragione potrebbe essere un cambiamento nella politica monetaria della Federal Reserve americana. Il 4 giugno hanno iniziato a essere pubblicati i dati sul mercato del lavoro, che indicavano un rallentamento dell’economia statunitense. Quando l’economia rallenta, anche l’inflazione diminuisce. E ridurre l’inflazione è un fattore chiave per la ripresa della stampa di denaro e la crescita dei mercati delle attività ad alto rischio, compreso il mercato delle criptovalute.
Il mercato azionario ha già aggiornato i suoi massimi storici, in previsione della pubblicazione di dati positivi sull'inflazione il 12 giugno e sullo sfondo dei dati macro pubblicati sull'economia statunitense. Tuttavia, mancano ancora 4 giorni prima che venga risolto il problema del rimborso da parte del Tesoro americano dei titoli di stato per un valore di oltre 10mila miliardi di dollari il 9 giugno.
🌐 Prossimi eventi nell'economia globale
Ci aspettiamo una maggiore volatilità nei mercati azionari e delle criptovalute entro le seguenti date:
➤ 06.06, 15:30 - Dati sulla disoccupazione negli USA.
➤ 12.06, 15:30 - Indice dell'inflazione al consumo (CPI) negli Stati Uniti.
➤ 12.06, 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Fed.
➤ 31.07, 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Fed.
🚀 Statistiche di trading con il nostro indicatore:
📈 Nel maggio 2024, il mercato delle criptovalute ha iniziato a riprendersi dopo una correzione, ma il prezzo del Bitcoin è rimasto stabile per la maggior parte del tempo. Nonostante ciò, il nostro indicatore di trading ha fornito 6 segnali con punti di ingresso redditizi e rischio minimo. Grazie agli ultimi aggiornamenti, tutti i segnali sono diventati redditizi e la protezione piatta integrata ha impedito perdite derivanti da movimenti manipolativi del mercato. Risultati spot:
- Movimento totale dei prezzi per tutti i segnali del mese: + 31,16%
- Movimento massimo del prezzo in base a un segnale: + 14,86%
- Movimento medio dei prezzi in base ai segnali: + 5,19%
Due pattern conflittuali emergono sull’S&P 500Durante le recenti sessioni di trading, l’S&P 500 ha dato luogo a due rilevanti pattern a candela. Stanti tali pattern in diretto contrasto tra loro, esaminiamo quale dei due è in posizione migliore per prevalere nelle settimane a venire.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Iniziamo dal quadro generale
Prima di addentrarci nei singoli pattern di prezzo, è sempre utile osservare il grafico dei prezzi dall'alto e partire dal quadro generale. Nel caso dell’S&P 500, si può notare un mercato che è stato segnato da un significativo trend al rialzo dall'autunno del 2023.
Dopo un intenso ritracciamento nel mese di aprile, questo trend al rialzo dell'S&P 500 è ripreso nel mese di maggio, ritestando e oltrepassando brevemente i massimi toccati a marzo. I massimi di marzo tracciano una linea chiave di demarcazione per lo stato di salute a breve termine del trend rialzista di S&P.
Grafico giornaliero a candele dell’S&P 500: Vista dall’alto
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Due pattern di prezzo in contrapposizione
Ingrandendo il grafico giornaliero a candele, si possono osservare i due opposti pattern di prezzo che si sono formati sull’S&P 500 nel corso delle recenti sessioni di trading:
1. Pattern engulfing ribassista: Il 23 maggio, l'S&P ha dato origine a una grossa candela engulfing ribassista che ha eclissato i range di trading osservati nei precedenti cinque giorni di contrattazioni. La parte superiore del pattern engulfing ribassista rappresenta dunque un livello chiave di resistenza per il mercato.
2. Candela hammer engulfing rialzista: Il 31 maggio, l’S&P ha originato un pattern a candele hammer engulfing rialzista. Questo rilevante pattern è un ibrido di quello engulfing rialzista e di quello a candele hammer rialzista. Il minimo di questo pattern rappresenta quindi un livello chiave di supporto per il mercato.
Quale pattern riuscirà a prevalere?
Grafico giornaliero a candele dell’S&P 500: Vista ingrandita
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
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NUOVO TREND PER IL DOLLARO!?Oggi pomeriggio verranno rilasciati i dati riguardanti i nuovi lavori JOLTs.
Se i dati JOLTs saranno effettivamente in linea con le aspettative degli economisti (previsioni a ribasso), rimane aperta la possibilità di un discreto movimento al ribasso del DXY verso l'area 103,15/20.
Questo potrebbe essere l'inizio di un trend ribassista del dollaro che durerà più settimane.
I dati deboli ISM di ieri hanno visto il DXY rompere al ribasso.
Il PMI manifatturiero scende dal 49,2 al 48,7, segnalando un rallentamento dei sottoindici principali: New Orders, production e prices.
Anche i dati della scorsa settimana hanno influito sui movimenti ribassisti del dollaro.
Il PIL americano è stato rivisto a ribasso all'1,3%, dal 1,6% precedente.
Attenzione ai dati NFP di venerdì.
EURO:
L'EUR/USD ha superato 1,0900 e i dati statunitensi di oggi potrebbero essere il catalizzatore per un ulteriore progresso a 1,0945 -1,1000.
Giovedì la BCE rilascerà la propria decisione riguardante il tasso d'interesse Europeo e il mercato si aspetta un taglio di 25 punti base.
Ieri l'euro ha registrato un buon rally sulla scia di una lettura più forte del PMI manifatturiero e dell'indebolimento del dollaro.
Estratto PMI euro:
“Forse stiamo assistendo ad una svolta nel settore manifatturiero.
L’industria è sul punto di bloccare il calo della produzione che dura dall’aprile del 2023.
Ciò è in gran parte sostenuto da nuove tendenze favorevoli nei sottosettori dei beni intermedi e
capitali.
Inoltre, un numero maggiore di aziende sta riportando sviluppi positivi dei volumi degli ordini ricevuti sia dal mercato domestico che da quelli esteri.
La fiducia delle aziende sulla produzione futura si trova ai massimi dall’inizio del 2022.
L’ottimismo sta crescendo ma le aziende continuano ad essere caute e a ridurre i livelli occupazionali mentre si trattengono dall’acquistare beni intermedi".
Buon trading a tutti
Peggiorano i dati USALa sorpresa di ieri è arrivata dai dati Usa che, questa volta, hanno evidenziato un rallentamento dell’Ism manufacturing Pmi, che ha indicato una contrazione più grande del previsto nel settore manifatturiero. L’S&P 500 e il Nasdaq hanno tagliato alcuni dei guadagni iniziali, ma hanno ugualmente chiuso a +0.11% e +0.56% rispettivamente, mentre il Dow Jones è passato in territorio negativo chiudendo sotto dello 0.3%.
Analisti e investitori continuano a ritenere però che la Fed taglierà il costo del denaro tra settembre e dicembre prossimi, e aspettano conferme dagli altri dati economici previsti questa settimana, tra cui il rapporto sull'occupazione, JOLTS e l'ISM Services PMI.
Sul fronte societario, Nvidia è cresciuta di circa il 3,4% mentre AMD è scesa dello 0,9%, tagliando i guadagni iniziali, poiché entrambe le società hanno presentato i chip AI di prossima generazione. Apple (1,1%) e Meta (1,7%) hanno guadagnato mentre Amazon e Alphabet sono rimaste pressoché invariate e Microsoft è stata scambiata leggermente al ribasso (-0,4%). D’altro canto, JPMorgan (-0,8%), Home Depot (-1,2%) e Chevron (-1,7%) hanno messo sotto pressione il Dow Jones.
SCENDE ISM MANIFATTURIERO USA
L’ISM Manufacturing PMI è inaspettatamente sceso a 48,7 a maggio 2024 da 49,2 di aprile, al di sotto delle previsioni di 49,6. La lettura ha mostrato un’altra contrazione per l’attività manifatturiera poiché la domanda è stata nuovamente debole, la produzione è stata stabile e gli input sono rimasti accomodanti.
In calo si registrano nuovi ordini, scorte di magazzino e portafoglio ordini. Inoltre, la produzione ha rallentato. L’occupazione invece ha registrato una ripresa e i prezzi sono aumentati a un ritmo più lento poiché la maggior parte dei costi legati alle materie prime continuano a salire, ma a tassi più deboli. Sul mercato rimane l’appetito al rischio, anche se il calo dell’azionario ha generato una leggera ripresa dell’indice Vix, tornato sopra i 14 punti.
VALUTE
Sui cambi il dollaro ha perso terreno contro tutte le valute concorrenti anche se a sorpresa, il franco svizzero ha guadagnato terreno per effetto dei timori registratisi sull’azionario evidentemente, in una giornata di risk on sui principali rapporti di cambio eccezion fatta per i cross del franco stesso.
Correlazioni saltate a livello infra-mercato quindi con l’EurUsd che ha superato quota 1.0900 fermandosi a 1.0910 mentre il Cable ha testato 1.2817, in una price action decisamente positiva per le due valute che sembrano avere ancora spazio di rialzo e possibili obiettivi a 1.0990-00 e 1.2890-00.
Si è invece ripreso il UsdJpy per effetto del ritorno prepotente dei cross dello Jpy verso i massimi di periodo o storici, con una cinquantina di pip di correzione dopo la discesa di ieri a 156.00. Siamo in trend ribassista, ma il delta tasso pesa e stare long Jpy non è conveniente. Tecnicamente, solo la rottura di 155.80, potrebbe dare impulsività al ribasso del biglietto verde.
Nella notte sono usciti, intanto dati australiani peggiori del previsto, relativi al current account e ai risultati delle grosse aziende, entrambi in deciso calo, mentre il dollaro australiano ha perso uno 0.30% sul dato. La divisa oceanica però sembra mantenere un tono rialzista sul dollaro, insieme al dollaro neozelandese.
CANADA, SCENDE IL PMI MANIFATTURIERO
L’S&P Global Canada Manufacturing PMI è sceso a 49,3 a maggio 2024, da 49,4 di aprile, indicando il tredicesimo mese consecutivo di contrazione dell’attività manifatturiera canadese, in netto contrasto con l’espansione prevista a 50,2. La produzione e i nuovi ordini sono diminuiti a ritmi più rapidi, attribuiti a contesti economici e politici incerti, con una domanda ridotta da parte di clienti nazionali e internazionali.
L’occupazione è aumentata, mentre i costi dei fattori produttivi sono aumentati per il dodicesimo mese consecutivo, anche se a un ritmo più lento. Le pressioni concorrenziali hanno limitato la capacità delle aziende di trasferire i costi ai clienti, mantenendo un aumento frazionario delle tariffe di vendita per il quarantaseiesimo mese consecutivo.
La fiducia futura è migliorata ai massimi degli ultimi dieci mesi in un contesto economico più stabile. Persistono ritardi nella catena di approvvigionamento e aumento dei prezzi dei fattori di produzione, riflettendo le sfide attuali nel panorama manifatturiero. Dollaro canadese che però rimane stabile a 1.3600, supporto chiave di medio termine.
RENDIMENTI OBBLIGAZIONARI
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso al 4,4% a giugno, il minimo di due settimane, poiché gli ultimi dati macro, di fronte a tassi di interesse elevati hanno rafforzato la necessità di taglio del costo del denaro anche da parte della Fed. I dati dell’ISM hanno mostrato che l’attività manifatturiera negli Stati Uniti si è contratta più del previsto a maggio, aumentando la pressione sul settore.
Di conseguenza, quasi la metà del mercato si posiziona ora per più di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve quest’anno, a fronte di un lieve consenso a favore di un unico taglio. Anche gli indicatori chiave del mercato del lavoro previsti questa settimana influenzeranno le prospettive politiche della Fed.
La giornata di oggi prevede la pubblicazione dell’inflazione in Svizzera, insieme alla disoccupazione tedesca, ai Jolts opening Usa e gli ordini all’industria., Tanta carne al fuoco quindi, da seguire con estrema attenzione.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
PETROLIO: DORMIGLIONERipropongo anche questa settimana lo stesso scenario e i medesimi target. Lo stallo potrebbe durare ancora un pò e prima di una presa di direzione: OCCHIO AI FAKEOUT!!!
Come sempre ricordo che sono considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!
Cot Istituzionali Long Ciao buongiorno a tutti.
Nella Video Analisi settimanale abbiamo ben visto in quale situazione di equilibrio si trovano i mercati con un settimanale leggermente in contrasto con le candele mensili che sono state tutte nettamente positive. Ora siamo ad inizio mese quindi la situazione si fa ancor più delicata ed in più questa settimana ci sarà il primo presunto e forse già scontato taglio dei tassi di interesse da parte della Bce.
Abbiamo anche visto come lato Euro Dollaro questa ripresa long delle ultime settimane sia stata accompagnata anche da una spinta del Cot ossia delle posizioni di Open Interest che gli Istituzionali hanno a mercato.
Ricordiamoci in oltre che la terza settimana di questo mese ci saranno le scadenze contrattuali. E’ ancora presto ma non scordiamoci questo appuntamento che non si limita al solo giorno delle tre streghe ma coinvolge almeno tutta la settimana che lo riguarda.
Oggi unica notizia di rilievo saranno i Lavori Jolts Usa alle ore 16:00
Come sapete spesso ripulisco i grafici e così questa volta partiamo da Euro / Dollaro.
Qui trovate il cfd Weekly (ho analizzato anche il futures è praticamente uguale anzi è molto meglio perché i livelli sono più visibili ma lavorando poi sul cfd al momento mi viene comodo graficare questo) con tutte le Dinamiche tracciate e due importanti livelli settimanali da monitorare (ho preso gli ultimi due tutto il resto l ho levato per mantenere il grafico pulito)
Euro Dollaro Cfd Weekly
Di seguito invece metto il Daily con la fascia ad Alta Liquidità della candela Daily del 13 marzo scorso (fascia verde sopra) ed altri importanti livelli Daily. Trovate anche due Order Block a 20 minuti (ossia aree di resistenza e supporto - fasce arancioni) dalle quali sono partiti importanti breakout strutturali
Euro Dolalro Daily
Nel 4 ore che metto qui, invece, ho analizzato la struttura di trading range delle ultime 13 giornate- ho ipotizzato una struttura di riaccumulazione di Wyckoff che ha qualche piccola differenza con lo schema didattico ma questo è normale quando lo si usa nella pratica.
Lo shake out e il Last Point Support ho messo dei punti interrogativi perché anche se al momento dia l impressione di uno Spring che si riporti nella parte alta non vi sarà conferma sino alla avvenuta rottura e se poi consideriamo che stiamo nel primo giorno del mese e della settimana starei molto attento a prendere segnali duratori in questa fase temporale. Tenderei a prendere e a dare più attenzione ai segnali che arriveranno a metà settimana perché come spesso ripeto è più o meno intorno al mercoledì che il trend settimanale reale potrebbe palesarsi.
Euro Dollaro 4H
Buon lavoro a tutti come sempre aggiornerò il post anche con gli indici e con le evoluzioni del mercato pian pian che le cose si svilupperanno
Buon Lavoro a tutti Emi
S&P stornerà nei mesi estivi?Iniziamo con il grafico mensile del dollaro.
Andiamo per grado temporale, iniziando cosi da sinistra.
Nella discesa iniziata nel febbraio 2002, esisteva un'inefficienza di mercato, contrassegnata anche da un punto di controllo (POC), ovvero il prezzo dove ci sono stati più scambi in termini di volumi.
Come spesso ricordo, il mercato non dimentica queste inefficienze. Nel settembre 2022, ben 20 anni dopo, il mercato ha toccato quel POC, andando a segnare il suo punto massimo negli ultimi 20 anni. Da li a poco, inizia la discesa, che segna la ripresa del mercato azionario S&P500. (ricordo che in questo scenario economico, il dollaro USA ha una correlazione inversa, abbastanza precisa, rispetto allo S&P500)
Bene, passiamo agli anni successivi!
Dal 2004 al 2014, il dollaro ha lateralizzato in un range che va da 70 a 91, per poi avere un veloce rialzo nell'estate 2014, a causa delle aspettative di un futuro rialzo dei tassi FED; avvenuto successivamente nel dicembre 2015.
Questo rapido movimento rialzista, ha generato un'altra inefficienza di mercato, di cui, molto probabilmente, quest'ultimo non se ne dimenticherà.
Magari si ritornerà su quei livelli tra qualche anno. Oggi, siamo abbastanza lontani, per poter prendere in considerazione quest'area.
Passiamo all'ultima accumulazione che va dal 2015 al 2021.
Se ricordate bene, già nella seconda metà del 2021 si parlava di inflazione, la quale era ritenuta sotto controllo da parte delle banche centrali. Sul grafico ci trovavamo in area 92, pronti a partire verso su.
Poco dopo, l'aspettativa di rialzo dei tassi d'interesse, fa partire il trend al rialzo sino a raggiungere la supply zone del 2002, per colmare quell'inefficienza di mercato.
Ora, dopo la discesa iniziata nel'ottobre 2022, che per di più ha creato un'altra inefficienza di mercato, stiamo lateralizzando in un range con volumi ben al di sotto della media. Inoltre, guardando gli ultimi swing, i prezzi hanno eseguito due finte rotture, la prima al rialzo e la seconda al ribasso.
Queste false rotture, spesso sono manipolazioni di mercato e prese di liquidità, quindi considerando un'inefficienza creata in area 109, e le due false rotture, di cui l'ultima a ribasso, non mi meraviglierei se i prezzi andassero a toccare quell'area nel breve termine.
Mi preme anche dire che in ottica di un futuro taglio dei tassi, il dollaro potrebbe scendere giù sino a raggiungere area 97, andando a toccare il POC.
Quindi, non mi farebbe strano vedere il seguente movimento..
Adesso, passiamo sullo S&P500.
Cosa potrebbe accadere da questo movimento dei prezzi sul dollaro?
Personalmente mi aspetto un movimento al ribasso, dovuto dal rialzo del dollaro, per poi avere il proseguimento della crescita.
Il target di un eventuale storno è area 4771.
D'altronde, lo S&P500 a metà 2024 sta già segnando una performance del +11% circa, forse sarebbe il caso di respirare un po'.
Grazie per la lettura. Se siete interessati ad altre mie analisi, vi invito a seguirmi.
Un saluto.
A2A, calo dei tassi e transizione energetica a supporto Buongiorno,
il settore energy ha fatto molta strada di recente, ma questo non significa che abbia finito il suo cammino.
La prospettiva di calo dei tassi di interesse e la valanga rappresenta dal fenomeno energy transition rappresentano vento nelle vele delle aziende che si occupano di energia.
Anche se non per tutte allo stesso modo.
Essendo un settore che lavora con elevata leva (debito), il costo del capitale di credito (interessi passivi) è una voce piuttosto importante nel profitti e perdite (costi).
Questo significa che la prospettiva, concreta in Europa, di vedere tassi più bassi entro l'anno significa un netto miglioramento dei margini (redditività).
Inoltre la transizione energetica, che ricordo non è solo un pio desiderio delle singole aziende ma frutto di accordi internazionali tra paesi, spingerà sicuramente sul lato dei volumi (aumento delle quantità vendute) visto che è un fenomeno comunque ad elevato consumo di energia.
In questo contesto, non sorprende vedere l'indice di settore su valutazioni di massimi relativi, d'altra parte il mercato fa bene il suo lavoro e finora ha scontato parte di questo effetto.
Già, ma quanto è nei prezzi?
Al riguardo le varie analisi che si possono consultare un po' ovunque sembrano concordi nell'affermare che non tutto è scontato.
Come tutti i fenomeni dirompenti, c'è sempre una oggettiva difficoltà nel quantificare le conseguenze.
A2A è una di quelle aziende meglio posizionate al riguardo potendo vantare un equilibrato mix di fonti di produzione (fossile, idroelettrico, eolico, ...), capace anche di cogliere al meglio la necessità di usare nel presente soprattutto fonti di origine fossile, gas praticamente.
Sul piano tecnico questo si traduce in prezzi che viaggiano su livelli alti.
"Alti" in grammatica è un aggettivo positivo, cioè che non fa riferimento ad alcun confronto.
Quindi quando diciamo che il prezzo di un titolo è alto, forse inconsapevolmente, stiamo affermando la cosa più giusta, nel senso che non si può stabilire con certezza che qualcosa vale troppo.
Diversamente entreremmo nel tunnel, senza uscita, della domanda successiva: "si... ma alto rispetto a cosa?".
Allora, se il settore ha ancora molto da dire e da fare nei prossimi anni, molto probabilmente il settore varrà di più nel prossimo futuro.
Questo non significa che è certo ma solo probabile.
Si sa, in finanza se si chiede ad una pietra se è certo che qualcosa nel futuro varrà di più rispetto ad oggi questa risponderà di no.
Allora si tratta di valutare di posizionarsi su un settore, in questo caso comprando un titolo che lo rappresenta e che da un punto di vista tecnico è ben impostato per replicarlo.
Il titolo sembra avere testato ed accettato l'area sensibile di lungo termine degli 1,6 euro.
In alto sta testando la resistenza, statica e dinamica, dei 2 euro.
Personalmente credo che la rottura dei 2 euro la potremmo vedere con la consacrazione dello scenario di allentamento monetario prima menzionato.
Si tratta di un trade di ampio respiro che oggi propongo con i livelli operativi indicati nel grafico ma che, come normalmente faccio, assesto nel tempo alla luce degli eventi che si paleseranno.
Crude Oil: Falsa rottura al rialzoBuongiorno a tutti,
eccoci pronti per una nuova proiezione operativa, questa volta dedicata al mercato del petrolio WTI.
Per la mia analisi utilizzerò il future su Oil quotato al NYMEX.
Dopo aver visto i massimi di periodo, nei primi giorni dello scorso aprile ci si è mossi al ribasso ritornando sotto area 80.
Da ben 4 settimane siamo sotto questo livello dove il mercato è rimasto in basa volatilità, compresso tra gli 80 e i 77, che erano stati pavimento di prezzo tra febbraio e marzo.
Nei giorni scorsi si è creata una falsa rottura di zona 80 che va a formare una Pin Bar ben inserita nella struttura che vede swing, vola, livelli e tendenza ben allineati.
A questo punto, la settimana prossima attenderò una conferma di un trigger di vendita per metterti short.
Se questo dovesse crearsi, il fallimento della mia view almeno inizialmente, arriverebbe con il ritorno sopra zona 84 mentre i target primari sono area 72,60 e 69,00.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon fine settimana e un buon TRADING SIMPLE!
Crollo dei mercati o ennesima finta?Ieri Wall Street ha perso quota, con l'S&P 500 giù di circa lo 0.30%, il Nasdaq dello 0,2% e il Dow Jones di circa 330 punti, trascinati al ribasso dal crollo del settore dei servizi tecnologici e di comunicazione. Le azioni di Salesforce hanno perso oltre il 18% dopo che la società ha pubblicato una trimestrale sotto le aspettative. Anche Oracle (-3,5%), TMO (-1,9%) e Adobe hanno registrato un netto calo (-3,5%). Tra le megacap, Microsoft (-2%), Amazon (-0,8%), Meta (-1,5%) e Alphabet (-0,9%) hanno registrato perdite mentre Nvidia (+0,2%) e Apple (0,5%) sono riuscite a chiudere con il segno più.
Intanto, sul fronte obbligazionario, si sono arrestate le vendite dei treasuries, in concomitanza di dati macro che sono usciti inferiori alle attese, allentando la tensione che aveva avuto il suo culmine con le parole del Presidente della Fed di Minneapolis Kashkari. I dati di ieri, invece, se confermati nel prossimo futuro, lasciano aperto qualche spiraglio che la Fed possa tagliare i tassi di interesse quest’anno.
La crescita del PIL è stata rivista al ribasso all'1,3% nel primo trimestre, principalmente a causa del rallentamento della spesa al consumo. E oggi pomeriggio, occhio ai dati sui Price consumer expenditure, ovvero il dato chiave per misurare l’inflazione americana.
VALUTE
Il rafforzamento del dollaro, tipico movimento risk off, per ora, si è rivelato come un movimento parziale e limitato, con un tentativo frustrato, per l’ennesima volta, di rottura dei supporti chiave contro le principali valute. Con l’uscita dei dati sui jobless e sul Pil del primo trimestre, alla seconda rilevazione, il biglietto verde, che sembrava avviato al breakout di tutti i livelli precedenti, ha invertito la rotta molto velocemente con una reazione di euro, sterlina, Cad e oceaniche che pare assai interessante, pur rimanendo il trend di fondo di breve termine, favorevole ancora alla divisa americana e all’avversione al rischio.
Ma tutto come al solito, dipende dai dati, da una Boj che potrebbe iniziare a fare sul serio, e dal fatto che risulta assai difficile immaginare che nel medio termine i tassi Usa non vadano ad inficiare la crescita e i principali aggregati macro. È questa, a nostro parere, la vera ragione di non sfondamento della valuta americana al rialzo, cioè di fatto analisti e investitori, nonostante la retorica Fed, sono consapevoli che comunque la Fed abbasserà due volte, una a settembre e la seconda a Novembre 2024.
PIL USA CRESCE MENO DEL PREVISTO
L’economia statunitense è cresciuta dell’1,3% annualizzato nel primo trimestre del 2024, inferiore all’1,6% nella stima anticipata e al 3,4% nel quarto trimestre, principalmente a causa di una revisione al ribasso della spesa dei consumatori. La seconda stima è stata in linea con le previsioni di mercato e continua a indicare la crescita più bassa dopo le contrazioni della prima metà del 2022.
La spesa per consumi ha rallentato più di quanto inizialmente previsto, a causa del rallentamento nel settore di beni e servizi. Inoltre, la spesa pubblica è stata rivista leggermente al rialzo (1,3% contro 1,2%) e sia le esportazioni (1,2% contro 0,9%) che le importazioni (7,7% contro 7,2%) sono aumentate maggiormente, anche se la bilancia commerciale relativa ai soli beni, ha fatto registrare un peggioramento arrivando a quasi 100 miliardi di dollari.
TITOLI DI STATO
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso sotto il 4,58% giovedì, in calo rispetto al massimo di quattro settimane del 4,61% toccato ieri dopo la pubblicazione dei dati pomeridiani. Numeri che hanno mostrato che il PIL statunitense è cresciuto meno di quanto precedentemente riportato durante il primo trimestre, allontanando ulteriormente le precedenti aspettative di una crescita più elevata. Il che significa che qualche crepa nell’economia a stelle e strisce continua ad intravedersi.
Inoltre, le richieste iniziali di disoccupazione sono rimaste al di sopra delle medie dell’anno. Gli sviluppi hanno favorito uno scenario che consentirebbe alla Federal Reserve di allentare la politica monetaria, con aspettative di riduzione dei tassi a settembre. Tuttavia, la retorica verbale dei diversi rappresentanti del FOMC rimane fortemente orientata ad un periodo di tassi fermi, e nessun allentamento previsto per il 2024.
DATI
Il Pmi del settore manifatturiero è sceso in Cina a 49.5 punti nel mese di maggio, dal 50.4 del mese di aprile, inferiore anche alle previsioni di mercato di 50.5. Si tratta del primo calo dell’attività industriale a partire dal mese di febbraio, trascinato dalla discesa di nuovi ordinativi e domanda estera. In Giappone, la produzione industriale è scesa dello 0.1% su base mensile ad aprile, contro previsioni di mercato che erano per un incremento dello 0.9%. Sempre dal paese del sol levante però, arrivano notizie confortanti sulle vendite al dettaglio, cresciute del 2.4% su base annua ad aprile, sopra al 1.1% del dato precedente superiore alle previsioni di +1.9%. Sul fronte dei dati in uscita, segnaliamo i numeri sull’inflazione in Eurozona, attesa, a +2.7% su base annua, mentre nel pomeriggio c’è grande attesa per i dati relativi al Pce Usa, la vera misura dell’inflazione.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.05.2024Borse guardinghe, attendono dati inflazione in Usa ed Europa.
Prezzi al consumo di Maggio in rialzo in Germania e Spagna.
Economia Cina in accelerazione, dice il Fondo Monetario Internazionale.
Occhi aperti sul dato di GDP Usa del 1’ trimestre: “bad news is good news”.
Andamento peggiore delle attese per l’inflazione tedesca, in attesa di quella preliminari europea di domani. In Germania, a maggio, i prezzi sono saliti, per il 2’ mese consecutivo, a +2,4% annuale, e al +2,8% nell’indice armonizzato, facendo peggio delle attese e allontanandosi dall’obbiettivo di +0,2% anelato dalla Banca centrale Europea (ECB).
Domani avremo il PCE (Personal Consumption Expenditure) USA di aprile, una misura dell’inflazione o meglio, del deflattore del GDP, molto osservato dalla Banca centrale Usa (FED-Federal Reserve) a supporto delle sue scelte di politica monetaria, poichè “tarato” sui consumi medi della famiglia tipica Americana.
Ieri, 29 aprile, sulle Borse europee, dopo un avvio debole, sono prevalse le vendite, concentrate sui titoli finanziari: contagiate anche dall’andamento calante di Wall Street, hanno chiuso negative e sui minimi di seduta: Milano e Parigi -1,5%, Madrid -1,2%, Francoforte -1,0%, Amsterdam -0,7%.
Chiusure in rosso anche a Wall Street: Dow Jones -1,06%, Nasdaq -0,58% e S&P 500 -0,74%, penalizzate anche dall’ascesa repentina dei rendimenti dei titoli Governativi (Treasury bond), con quello sul decennale tornato brevemente sopra 4,6%. Nonostante la giornata negativa di ieri, ci avviamo verso un mese di maggio “ricco”: lo S&P500 sta guadagnando oltre +5%, il Nasdaq+8%, il Dow Jones +3%.
Ancora una volta in evidenza la corsa di Nvidia che, galvanizzata dalla trimestrale, macina nuovi record, aggiungendo un altro +6% da inizio settimana, dopo il +15% della scorsa, in cui aveva superato per la 1’ volta US$ 1.000/azione.
Sulla arroventata prospettiva dei tassi di interesse i mercati sono sicuri che la Bce taglierà -0,25% venerdì 6 giugno, mentre la Federal Reserve attenderà ancora fino all’autunno, forse addirittura dopo le elezioni presidenziali di novembre, specie dopo l’inaspettato aumento della fiducia dei consumatori.
Secondo il Presidente della Sede regionale di Minneapolis, Neel Kashkari, la FED dovrebbe aspettare «progressi significativi» sull’inflazione, prima di tagliare i tassi. Sul fronte macro Usa, pertanto, occhi aperti oltre che sul dato PCE, anche a quelli sui redditi personali e sulle spese per consumi.
Dopo settimane di assoluta tranquillità ieri, sul mercato obbligazionario europeo, si e’ notato un deciso movimento verso l’alto dei rendimenti sulle scadenza più lunghe, dai 7 anni in avanti, che hanno evidentemente risentito del dato sull’inflazione tedesca: quello del BTP decennale benchmark ha toccato 4,00%, dal 3,89% della vigilia, mentre è rimasto stabile lo spread BTP/Bund attorno 131 bps.
Il Fondo monetario Internazionale (FMI) è ottimista sulla crescita 2024 della Cina, che viene portata da 4,6 a 5,0% per il 2024 e da +4,1 a +4,5% per il 2025: questo include implicitamente un’accelerazione nella 2’ meta’ di quest’anno e potrebbe dare nuova linfa al recupero dei mercato azionari cinesi che si osserva da inizio anno.
In mattinata di oggi, 30 maggio, i dati sulla fiducia dei consumatori Europei indicano un buon miglioramento in Germania, che batte le previsioni degli analisti, e stabilità in Francia.
Ottimisto in recupero per i consumatori Italiani, da 95,2 a 96,4, con note meno incoraggianti sulla fiducia delle imprese, da 95,8 a 95,1, al minimo da novembre 2023 (fonte Istat).
Rimanendo in Italia, registriamo il forte miglioramento di aprile del saldo commerciale coi paesi “extra UE27”: +4,91 miliardi contro +1,24 miliardi dello stesso mese 2023. Il surplus dell'interscambio di prodotti non energetici sale da 7,08 miliardi di aprile 2023 a 9,19 di aprile 2024. Nei primi 4 mesi 2024, il saldo commerciale coi Paesi extra Ue è positivo per 20,6 miliardi, da +8,0 del 2023.
In Spagna l’indice preliminare di maggio dei prezzi al consumo ha accelerato per il 3’ mese consecutivo, salendo al massimo da marzo 2023 al 3,6% annuale, rispetto al 3,3% di aprile: il dato è tuttavia in linea con le previsioni di 3,7% ed è principalmente dovuto all'aumento dei prezzi dell'elettricità. Il dato “core”, che esclude componenti volatili come cibo ed energia, è salito a 3,0% dal 2,9%.
Oggi, 30 maggio, le Borse europee a fine mattinata segnano un recupero medio di +0,5%: forse contribuisce il miglioramento dell'indicatore di incertezza economica di 0,4 punti e quello sulla fiducia nell'economia di aziende e consumatori +0,4 punti. Inoltre, ad aprile il tasso di disoccupazione nell'area-Euro e’ sceso al 6,4% da 6,5%.
Tuttavia, come dicevamo, il dato europeo più importante sarà quello “preliminare” sui prezzi al consumo (CPI) a maggio nell’Euro-zona.
Nella mattinata abbiamo osservato chiusure Asiatiche prevalentemente negative: Composite Shanghai +0,05%, Shenzhen +0,30%, Tokyo -0,77%, Seoul -1,67%, Hong Kong -1,61%.
Calma ripristinata sull’obbligazionario, spread a 131 bps e BTP bechmark che “paga” 3,98%, e sul comparto valutario, col cross Euro/Dollaro stabile attorno 1,08, e lo Yen giapponese che, momentaneamente, frena il calo: stamane scambia a 169,8 contro Eur e 156,9 verso US-Dollar.
I future su Wall Street anticipano riaperture deboli, in media -0,5%, nel giorno in cui avremo il dato aggiornato (2’ lettura) del GDP Usa del 1’ trimestre, preliminarmente indicato in +1,6% anno su anno. (ore 13.30 CET)
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ASPETTANDO I DATI DI VENERDI'...Questa settimana mercati valutari rimangono in territorio di basse volatilità e il dollaro è riuscito a recuperare terreno.
A guidare questo recupero del DXY è stato il rimbalzo a sorpresa di ieri della fiducia dei consumatori statunitensi di maggio e anche un leggero aumento dei rendimenti statunitensi sulla scia di alcune aste deboli di Treasury USA a due e cinque anni.
Questa notte sono stati messi all'asta 44 miliardi di dollari di titoli del Tesoro USA a sette anni. La capacità del governo degli Stati Uniti di finanziare il proprio debito allo stesso prezzo sarà un tema caldo per i mercati finanziari quest'anno, ma finora l'aumento dei rendimenti statunitensi è stato associato a un dollaro più forte.
Il mercato è in attesa dei dati di questo venerdì riguardo l'inflazione PCE headline e core.
Ricordo che questa tipologia di lettura è la preferita della FED.
Da parte del dollaro non mi aspetto movimenti ampi prima dei dati macroeconomici di venerdì, di conseguenza vorrei vedere il DXY scambiare all'interno dei livelli attuali 105.100-104
AUSTRALIA:
L'inflazione australiana e salita del 3,6% su base annua, superiore al consenso, per il mese di aprile.
L'alto indice dei prezzi al consumo mette fine alle possibilità di un taglio dei tassi della Reserve Bank of Australia quest'anno.
Il mercato obbligazionario locale è stato colpito piuttosto duramente, con rendimenti in aumento di 10-15 punti base su tutta la curva.
L'elevata inflazione australiana potrebbe anche ricordare che le prospettive di un allentamento della Fed quest'anno (30 punti base di tagli ancora scontati) potrebbero ancora essere spazzate via.
Infine l'aumento dei rendimenti statunitensi ha trascinato l'USD/JPY nella zona di intervento valutaria 157,50/158,00.
Date le riserve valutarie limitate del Giappone, possiamo aspettarci che le autorità locali possano risparmiare l'intervento (50 miliardi di dollari di valute vendute finora quest'anno) fino a quando l'USD/JPY non sarà più vicino a 160.
Buon trading a tutti
I mercati sperano nella BCELunedì i titoli azionari europei hanno chiuso in netto rialzo, riducendo le perdite rispetto alla settimana precedente, fiduciosi verso un prossimo allentamento della politica monetaria da parte della Banca Centrale Europea. Lo Stoxx 50 dell'Eurozona ha guadagnato lo 0,4% a 5.054, mentre lo Stoxx 600 paneuropeo è salito dello 0,3% a 522, 0,5% sotto il suo massimo record di questo mese.
Sembra ormai certo, infatti, dopo le parole di alcuni dei rappresentanti del board, un taglio del costo del denaro dello 0.25%, che potrebbe essere il primo di una serie di ripetuti tagli. A supporto di una prospettiva accomodante, anche l'indicatore IFO, relativo al clima del settore industriale tedesco, uscito inferiore al consensus dopo tre mesi di guadagni consecutivi.
I principali marchi del lusso hanno registrato guadagni nel corso di una sessione forte per l’equity cinese, con LVMH ed Hermes in rialzo vicino all'1%. Anche le aziende del settore automobilistico e dei servizi di pubblica utilità hanno registrato forti guadagni, riprendendosi dalle perdite della scorsa settimana, con Stellantis e Volkswagen in rialzo di oltre l'1,5%, mentre Enel e Iberdrola hanno guadagnato oltre l'1%.
VALUTE
Mercato dei cambi stabile e in equilibrio in 30 pip di range per tutta la sessione di ieri, con il dollaro che poi nella notte, ha ceduto qualche posizione contro euro e sterlina. Per entrambi si prospettano ancora possibili rialzi ma per ora non si riesce a vedere la violazione delle resistenze chiave poste a 1.0890-00 e 1.2800-10. UsdJpy che rimane sotto 157.00, ma non ha la forza di rompere al ribasso, alimentando quindi comunque il rialzo dei cross contro Jpy, tra cui EurJpy, non lontano da quel 171.68 del 29 aprile scorso.
Oceaniche stabili in pieno risk on mode, ovvero tentativi di breakout rialzisti con AudUsd non lontano da 0.6710 e NzdUsd che sembra potersi arrampicare fino a 0.6220. Franco svizzero che prosegue nel suo tentativo di indebolimento con EurChf a 0.9920, non lontano dalla parità e dal target di 1.0090.
RENDIMENTI DEI TITOLI GIAPPONESI
Il rendimento dei JGB, i titoli di stato giapponesi, sul decennale sono saliti sopra l'1%, raggiungendo i livelli più alti degli ultimi 12 anni mentre gli investitori digerivano le ultime osservazioni dei funzionari della Banca del Giappone. Il governatore della BoJ Kazuo Ueda ha affermato che è necessario riancorare le aspettative di inflazione e ha avvertito che stimare accuratamente il tasso di interesse neutrale è difficile in Giappone. Nel frattempo, il vicegovernatore della BoJ Shinichi Uchida ha affermato che la fine della battaglia contro la deflazione è in vista, aggiungendo che è probabile che i salari continuino ad aumentare.
I rendimenti giapponesi sono finiti sotto pressione quest’anno poiché la banca centrale ha posto fine alla sua politica di tassi negativi e ha abbandonato il suo programma di controllo della curva dei rendimenti a marzo. La BoJ ha inoltre recentemente sorpreso i mercati tagliando la quantità di JGB che si era offerta di acquistare in un'operazione regolare, stimolando le scommesse su un potenziale inasprimento quantitativo in futuro. Inoltre, la banca è sotto pressione affinché aumenti ulteriormente i tassi in un contesto di forte calo dello yen.
AUSTRALIA
Le vendite al dettaglio in Australia sono aumentate dello 0,1% su base mensile ad aprile, rispetto al consenso del mercato dello 0,2%. Si è trattato di un’inversione di rotta rispetto al calo dello 0,4% di marzo. In aumento le vendite nella maggior parte dei settori non alimentari: commercio al dettaglio, bar, ristoranti e cibo da asporto.
Allo stesso tempo, le vendite di abbigliamento e calzature sono diminuite in modo molto più significativo. Nel corso dell'anno fino ad aprile, le vendite al dettaglio sono aumentate dell'1,3%, più velocemente dell'aumento dello 0,9% di marzo. Da gennaio a marzo sono diminuiti dello 0,4%, in ripresa rispetto all'aumento dello 0,4% nel quarto trimestre del 2023.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
EURJPY, probabile allungo di breveBuongiorno,
il cross, sebbene con i soliti movimenti correttivi, resta saldamente in up trend.
Di conseguenza la nostra attenzione dovrebbe focalizzarsi piuttosto sull'individuazione di formazioni complesse di prezzo che lascino presagire allunghi al rialzo.
Il caso potrebbe essere quello proposto in grafico.
Pausa del trend, formazione di un triangolo ascendente che aspetta solo di essere infranto.
Lo stop proposto può essere variato a piacimento secondo il proprio risk management.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 27.05.2024Borse Europee piu’ caute: settimana di leggeri cali dopo ripetuti record.
Qualche segnale di rallentamento in USA, ma di taglio tassi si parlera’ in autunno.
Pechino aumenta dotazione al Fondo nazionale per i semiconduttori.
Borse asiatiche in recupero stamane, EU in recupero, ma UK e Usa sono chiuse .
Venerdì 24 anche le Borse Europee, dopo quelle asiatiche nella mattinata, hanno chiuso in rosso, soffrendo dei dati migliori delle attese sull’attività industriale Usa, che a loro volta alimentano nuovi timori che la Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) possa ulteriormente procrastinare il taglio dei tassi.
Milano s’è ripresa nel finale, +0,07%, Parigi ha perso -0,09%, Londra -0,22%, Francoforte invariata. Insomma dati macroeconomici forti “suonano male” sui mercati e venerdì scorso, dopo che i Pmi (Purchasing managers Index) della manufattura e servizi hanno battuto le attese, la maggior probabilità di un 1’ taglio del costo del denaro negli Usa e’ slittata a dicembre!
I mercati finanziari temono la recrudescenza dell’inflazione e così la settimana ha chiuso negativa per le azioni Europee, e marginalmente, per quelle Usa. L’inflazione è sentita come un problema, diversamente che in passato, anche in Giappone dove il dato “core” (ex cibo ed energia) e’ sceso a 2,2% in aprile da 2,6% di marzo, ma resta sopra l'obiettivo del 2% della Bank of Japan.
Da Stresa, in occasione del vertice dei Ministri delle Finanze del G7 (7 maggiori economie sviluppate), il Governatore della Banca d'Italia e membro dell’ECB Panetta ha detto che l’inflazione si sta normalizzando dopo i forti aumenti dei mesi scorsi e “duettando” col suo omologo tedesco Nagel ha avallato l’ipotesi di un 1’ taglio in Europa il 6 giugno.
Meno ottimista, dal medesimo palcoscenico, la Segretaria al tesoro Statunitense Janet Yellen: “l’inflazione e’ un problema per molti Americani ed anche per la prossima Amministrazione Usa che uscirà dalle elezioni presidenziali di novembre,...i prezzi delle case e dei beni di tutti i giorni sono ancora molto alti”.
I numeri ancora spettacolari di Nvidia, 3’ società per capitalizzazione dello S&P500, +9,3% grazie a conti trimestrali e “guidance” sopra alle attese e prezzo per la 1’ volta sopra 1.000 Dollari/azione, hanno contribuito a chiusure leggermente positive per Wall Street, dopo i cali di giovedì: Dow +0,01%, Nasdaq +1,10%, S&P500 +0,70%.
Anche il dato sulla fiducia dei consumatori Usa a maggio, evidentemente meno ottimisti sull’economia rispetto ad aprile, ha dato sostegno a Wall Street che, come detto, teme un’economia troppo resiliente: l’indice relativo, calcolato dall’Università del Michigan è sceso a 69,1 punti, dai 77,2 di aprile, con l’inflazione attesa ad 1 anno salite salita dal 3,2% al 3,3%, contro attese di 3,4%.
Sul fronte macro europeo abbiamo conferme della congiuntura stagnante: il GDP (Pil) tedesco nel 1’ trimestre è cresciuto +0,2% rispetto al 4’ del 2023, ma e‘ ancora in contrazione, -0,2%, su base annua: inoltre l'indice Ifo di maggio sulla fiducia delle imprese tedesche è rimasto invariato a 89,3, sotto le attese di recupero a 90,4.
Nel Regno Unito le vendite al dettaglio ad aprile sono scese -2,3% su base mensile e -2,7% su base annua: e’ un dato debole, che tuttavia avvalora la prospettiva di un 1’ taglio dei tassi a luglio.
In Spagna i prezzi alla produzione ad aprile sono calati -0,2% rispetto a marzo e -6,6% rispetto ad aprile 2023, attenuando la frenata del -8,2% registrata a marzo.
Oggi, 27 maggio, con le Borse mondiali orfane e scambi ridotti per la chiusura di Londra (Bank Holiday) e di Wall Street (Memorial Day), vediamo segni leggermente positivi, in media +0,4%, in Europa, nell’attesa di dati sull’inflazione europea di maggio: le attese sono incoraggianti favorendo il 1’ taglio del costo del denaro in EU nella riunione ECB del 6 giugno.
Sul tema segnaliamo il relativo ottimismo di Philip Lane, Capo-economista e membro del Direttorio dell’ECB: in un’intervista al Financial Times sostiene: "salvo grosse sorprese, le informazioni di cui disponiamo ad oggi sono sufficienti per rimuovere il livello massimo di restrizione”.
Pechino intanto, forte anche della leadership globale nelle auto elettriche, ha varato il più grande fondo di investimento in aziende di semiconduttori del Paese, per promuoverne e protegerne lo sviluppo. Il National Integrated Circuit Industry Investment Fund ha ricevuto un 3’ rifinanziamento da 47,5 miliardi Dollari da Governo e “big investors” pubblici.
Le Borse asiatiche hanno chiuso in rialzo stamane, 27 maggio: Hong Kong +1,17%, Shanghai Composite +1,14%, Shenzhen Composite +0,75%, nel giorno in cui si apprende che i profitti delle grandi imprese industrali cinesi sono cresciuti +4,3% nei primi 4 mesi 2024, a circa 290 miliardi Dollari.
Cina, Giappone e Sud Corea hanno deciso di accelerare i negoziati per arrivare ad un Accordo di libero scambio, “fermi” da inizio 2020, causa Covid-19.
Nulla di significatico sul mercato dei Bond Europei, col BTP benchmark italiano che “paga” circa 3,90% e spread BTP/Bund attorno 131 bps.
Sul mercato valutario vediamo il cross Euro/Dollaro stabile attorno 1,086, mentre quello Euro/Yen giapponese ha superato 170,3, nuovo record da 11 anni.
E’ in leggero rialzo il prezzo del petrolio, WTI +0,6% a 78,2 US$/barile, in vista della riunione dell’Opec+ di domenica 2 giugno che dovrebbe confermare i tagli volontari alla produzione per il resto dell’anno.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
NASDAQ segna un nuovo record: NVIDIA non si ferma!NASDAQ segna un nuovo record: NVIDIA non si ferma!
A Wall Street si dice:
"Gli investitori che cercano di battagliare il mercato spesso finiscono per essere battuti dal mercato." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Questa settimana abbiamo assistito a una divergenza tra gli indici principali. Il successo di NVIDIA (NVDA), emerso dal report di mercoledì, ha sostenuto i titoli tecnologici mentre altri settori hanno mostrato meno vigore a causa delle persistenti preoccupazioni sui tagli dei tassi.
Venerdì 24, il NASDAQ ha registrato un aumento dell'1,1% (circa 184 punti), stabilendo un nuovo record di 16.920,79, con NVDA che ha guadagnato un ulteriore 2,6%. NVIDIA, leader nell'intelligenza artificiale, ha ancora una volta dimostrato la sua supremazia con un rialzo del 15% questa settimana, trainato soprattutto dal suo eccellente report finanziario del primo trimestre, che includeva un sorpasso delle aspettative e uno split azionario di 10 per 1.
Contemporaneamente, l'S&P; 500 è cresciuto dello 0,70%, raggiungendo i 5.304,72, mentre il Dow ha segnato un modesto incremento dello 0,01% (quattro punti), posizionandosi a 39.069,59.
L'ultima settimana intera di maggio ha visto il NASDAQ chiudere con un incremento dell'1,4%, mentre l'S&P; 500 è rimasto stabile con un guadagno minore di due punti. Il Dow, invece, ha subito una diminuzione del 2,4% nel corso dei cinque giorni, largamente influenzato dalle preoccupazioni sui tassi. Tuttavia, il mercato ha mostrato una robusta ripresa il 24 maggio, recuperando dalle perdite del giorno precedente, il peggiore del 2024 per il Dow.
Le azioni statunitensi hanno dimostrato resilienza quel giorno, riprendendosi dalle perdite. Il rinnovato nervosismo sui tassi di interesse, alimentato dal discorso aggressivo della Fed e da dati economici solidi, ha causato il crollo di giovedì. È stato incoraggiante osservare un ritorno degli acquirenti, con tutti e tre gli indici principali che hanno chiuso in positivo.
Questa settimana sarà più breve a causa del Memorial Day di lunedì, ma il mese di maggio si concluderà in modo significativo con la pubblicazione dell'indice delle spese per consumi personali (PCE) il 31 maggio. I dati del mese scorso sono stati leggermente deludenti, con l'inflazione annuale sui beni principali e core rispettivamente al 2,7% e 2,8%, leggermente superiore alle previsioni. Tuttavia, il rapporto sull'indice dei prezzi al consumo della settimana scorsa ha mostrato un leggero miglioramento, un segnale molto apprezzato dagli investitori, indicando che la recente tendenza al raffreddamento potrebbe riprendere.
Molti sul mercato avevano sperato all'inizio dell'anno che la Fed avesse già iniziato a ridurre i tassi. Tuttavia, l'andamento anomalo dell'inflazione nei primi mesi ha cambiato le prospettive della banca centrale. Si prevede ancora uno o due tagli dei tassi quest'anno, ma c'è poca certezza su questa previsione.
La tempistica del primo taglio dei tassi della Fed è una grande preoccupazione per gli investitori azionari. Ma con il tasso di disoccupazione ai minimi storici e il potere d'acquisto delle famiglie ancora forte, nonostante il consumo dei risparmi legati al Covid, la resistenza della spesa dei consumatori osservata nella stagione degli utili del primo trimestre si conferma.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Pubmatic (PUBM)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Le azioni tornano a brillare
Dopo un giorno di vendite intense, il mercato azionario ha mostrato una vigorosa ripresa, cancellando tutte le perdite di ieri. Questa forza si manifesta chiaramente nonostante la notevole inversione di ieri, proprio in vista di un fine settimana festivo.
L'S&P; 500 ha guadagnato lo 0,70%, mentre il Nasdaq ha segnato un incremento dello 0,99%. NVDA ha guidato il mercato, raggiungendo nuovi massimi storici alla chiusura.
Dati sull’inflazione e fiducia dei consumatori: segnali positivi
Il sentiment dei consumatori, secondo il sondaggio dell'Università del Michigan, si è dimostrato migliore del previsto, attestandosi a 69,1 rispetto al 67,7 previsto. Nonostante un sondaggio Harris rivelare che il 55% degli americani percepisca l'economia in recessione e il 49% creda che l'S&P; 500 sia in ribasso rispetto all'anno scorso, i dati sull’inflazione sono stati estremamente positivi, mostrando un'aspettativa annuale al +3,3% contro il preliminare del 3,5%. Per il medio termine (5-10 anni), le previsioni sono scese al +3% da un iniziale 3,1%.
Questo sondaggio ci spiega perché la fiducia è così bassa, ma al tempo stesso, il calo dell'inflazione indica un'accettazione del suo rallentamento.
Settore petrolifero e prospettive economiche
È interessante notare che i prezzi del petrolio sono scesi sotto i minimi di marzo nelle ultime due settimane. Ho esaminato alcune azioni petrolifere da acquistare, ma le opportunità non si sono concretizzate.
FedWatch: previsioni sui tassi
La possibilità di un taglio dei tassi a settembre, calata quasi al 40% ieri, ora si attesta intorno al 50%. Questo ha contribuito al rialzo di molti titoli più piccoli, con l'IWM in aumento dell'1%. Tuttavia, è probabile che la Fed attenda fino al post elezioni per agire. Per novembre, la probabilità di un taglio è del 60%, e per dicembre sale all'82%.
Dati economici e notizie
- Ordini preliminari di beni durevoli di aprile: +0,7% vs -0,8% atteso.
- Fiducia finale dell'Università del Michigan di maggio: 69,1 vs 67,7 atteso.
Christopher Waller della Fed (membro del board e considerato un falco) ha suggerito che i fattori che hanno abbassato il tasso neutrale potrebbero invertirsi in futuro.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e approfondimenti su come questi sviluppi influenzano il mercato e le nostre strategie di investimento.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
USDJPY verso l'Inversione di Lungo periodo. (MACRO + TECNICA)L'analisi in questione mette in relazione l'andamento del cambio USDJPY con la sua dinamica macroeconomica e tecnica. Partiremo dalla componente macro, per l'appunto la componente che risulta Fondamentale, per poi andare sulla tecnica.
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MACRO
1) CARRY TRADE TRA DOLLARO E YEN : Il cambio risulta essere l'unico cambio direzionale sul Forex da più di un anno a questa parte per via del carry trade presente in esso. Il dollaro incorpora un tasso di interesse positivo (5,25-5,50%) contro il tasso sullo Yen ora allo 0%. Ne consegue che la tenuta di dollari contro yen risulta a favore di dollaro così da rendere appetibile la valuta americana in quanto stacca un tasso di interesse maggiore rispetto allo yen. Il cambio presenta il maggior differenziale tassi sul mercato valutario il che rende favorevole l'acquisto di dollaro contro yen nel lungo periodo.
BOJ NON VUOLE TOCCARE I TASSI : La Bank of Japan non vuole e non può toccare i tassi di interesse in quanto un ritocco dei tassi potrebbe creare shock sul mercato obbligazionario, mercato fondamentale per la tenuta del settore finanziario giapponese. Come si può notare sul grafico, le frecce rosse indicano i livelli di intervento della BoJ direttamente sul mercato valutario, interventi a sostegno della valuta domestica talvolta preceduti da interventi mirati sul mercato obbligazionario. I tassi per la BoJ rappresentano l'ultima mossa da fare in situazioni totalmente emergenziali.
TITOLI GOVERNATIVI AL LIMITE : I rendimenti del mercato obbligazionario sulle scadenze decennali raggiungono la soglia massima del 1%, questo costringerebbe la BoJ ad intervenire di nuovo. Questa volta non sappiamo se direttamente sull'obbligazionario o sul valutario, in ogni caso l'influenza sull'andamento del cambio diverrà palese.
4 INTERVENTI IN MENO DI DUE ANNI : la BOJ è intervenuta sul cambio ben 4 volte negli ultimi due anni, precisamente in area 146, 152, 160 e 158. Gli ultimi due interventi sono stati caratterizzati da una forte tempestività temporale, ossia due interventi nel giro di pochi giorni, segno del fatto che la BoJ è sostanzialmente arrivata al limite massimo di sopportazione della svalutazione dello Yen.
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TECNICA
LIVELLI DI INTERVENTO : I livelli di intervento della BoJ, segnati in giallo sul grafico, rappresentano anche dei livelli tecnici molto importanti. L'area compresa tra i 160 e i 146 rappresenta un'area di limiti entro i quali USDJPY viene negoziato in "sicurezza". L'area 158, area di ultimo intervento della BoJ è quindi la prossima resistenza, livello dal quale potremmo vedere una forte reazione del mercato al ribasso. I prossimi target di un eventuale movimento ribassista potrebbero essere al di sotto dei 146, approssimativamente area 144,50 e 138.
ANOMALIA SUL GRAFICO MENSILE : Su USDJPY non vediamo 4 mesi consecutivi di rialzo da diversi anni, pertanto, considerando gli interventi BoJ e l'anomalia che troviamo su grafico mensile, sarebbe probabile vedere un forte scarico ribassista nel corso delle prossime sedute.
PIRELLI, finché dura ...Buongiorno,
come ricordato in altre analisi, il succo della teoria di Dow è: un trend è da considerarsi vivo finché non inverte.
Lo so, detta così non aiuta ma così è.
Tradotto nel nostro caso significa che visto il chiaro e regolare trend rialzista di Pirelli conviene starci dentro finché dura.
Ovviamente la cosa migliore sarebbe aspettare un punto di ingresso che ci dia qualche probabilità in più che il trend possa continuare.
Questo è il caso.
Sul grafico weekly la correzione e rimbalzo, meglio leggibile sul daily, ha prodotto un hammer il cui minimo si è formato a contatto con la velocissima ema9 che sta sostenendo i prezzi da tempo.
È un trend ripido e come tale suscettibile di correzioni, anche improvvise, un tantino più profonde che potrebbero spazzare facilmente via i trailing stop che in questi casi potrebbero essere impiegati.
Come detto, sul daily i prezzi hanno rimbalzo su un supporto statico ripartendo con un pattern di piercing line con la candela di venerdì, che ha confermato la figura, con volumi in espansione.
In questi casi solitamente opto per un target al livello del massimo precedente, che in questo caso garantisce uno scarno 2% lordo.
L'alternativa potrebbe essere quella di sperare che i prezzi perpetuino il trend formando nuovi massimi relativi e alzare, appena possibile, lo stop in pareggio.
A quel punto adottare una strategia di trailing stop.
Finora, nelle precedenti correzioni ha funzionato e speriamo possa continuare a farlo.
I livelli operativi al solito in grafico.
FUTURE DAX: Abbassamento di volatilità per un nuovo allungo?Buongiorno a tutti,
eccoci come sempre all'appuntamento settimanale con i mercati più interessanti.
Quest'oggi mi trovo ad esaminare con molta attenzione il Dax, prendendo i prezzi del contratto future, che nelle ultime due settimane ha notevolmente abbassato la volatilità.
Dopo il grande movimento al rialzo dai minimi ai massimi ( sett. 15 aprile - 13 maggio ) ora si è creato un consolidamento da seguire in ottica operativa.
Anche il time frame daily che ci esprime il dettaglio delle sessioni è interessante perché mostra il test della zona dei 18.750 di future per reagire ed essere comprato sotto.
A questo punto molto probabilmente la mia operatività la prossima settimana sarà quella di comprendere quali saranno i primi movimenti del prezzo ma chiaramente se dovessimo avere il tentativo di superare i massimi a 18.900 potremmo vedere una continuazione rialzista.
A questo punto se dovessi comprare questa zona ( punto più, punto meno ) ritroverei a 19.090 il primo target e a 19.400 il secondo target.
Il fallimento della mia idea arriverebbe su cedimento dei minimi a 18.150 ( sempre prezzi del future ).
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE!
IL DOLLARO STA CAMBIANDO ROTTA?Nel primo giorno di contrattazioni, il dollaro ha recuperato terreno grazie all'aumento dei rendimenti obbligazionari e alla pausa del rally azionario.
Nonostante alcune notizie positive sui dati economici statunitensi, nel breve termine ci sono rischi di un aumento dei rendimenti dei Treasury.
Pertanto, è difficile che l'USD mostri una significativa debolezza fino alla fine di maggio.
Gli sviluppi in Iran hanno avuto finora un impatto limitato sui mercati.
Nei prossimi giorni si vedrà se l'Iran affronterà turbolenze politiche in vista delle nuove elezioni presidenziali e se ciò influenzerà la guerra tra Israele e Hamas o le relazioni diplomatiche con l'Occidente.
Le aspettative di un allentamento totale della politica monetaria della Fed entro la fine dell'anno sono state leggermente ridimensionate a 40-50 punti base.
Gli eventi della scorsa settimana non hanno generato nessuna tendenza (PPI e CPI in linea con le aspettative).
Il mercato rimane in attesa del dato inflazionistico più importante: Prezzi PCE del 31 maggio.
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La sterlina britannica, negli ultimi sei mesi circa, continua a salire senza alcuna base sostanziale.
La BOE ha lanciato messaggi accomodanti, lasciando trapelare l'interesse di un taglio dei tassi durante l'estate.
Questi messaggi però, contrariamente da quanto ci potevamo aspettare, non hanno minimamente toccato la sterlina, che continua a mantenere un buon apprezzamento nei confronti del dollaro.
Anche Euro si trova sulla stessa barca.
Nonostante i messaggi accomodanti della BCE, l'euro non ne vuole sapere di scendere sotto la soglia 1.08-1.06.
In questo caso però gli ultimi dati macroeconomici europei, migliori delle aspettative, hanno dato supporto agli acquisti di euro nel breve termine.
La mia lettura personale vede il dollaro ritornare sui livelli di 105-105.500 nelle prossime settimane.
Rotture a ribasso della zona a 104, provocherebbero un ulteriore calo in zona 103.500-103.
USD/CHFSe guardiamo il pair in un’ottica Daily, possiamo subito notare che a inizio gennaio 2024, dopo aver creato un nuovo breakout strutturale a 0,85500, il prezzo ha rifiutato la sottostante zona di demand, generando un vero e proprio cambio strutturale. Questo movimento è stato favorito da un elevato numero di contratti scambiati. Utilizzando un tool come il “footprint”, possiamo capire che proprio nelle candele di rifiuto c'è stata una manipolazione da parte dei buyers, i quali hanno anche acquisito molta forza, "mangiando" tutti coloro che sono caduti in questa trappola di falso breakout.
Da quel momento, il pair sembra avere un buon momentum e un notevole supporto da parte dei trader istituzionali. Da inizio gennaio fino a maggio di quest'anno, gli istituzionali hanno continuato a sostenere il nuovo trend, immettendo costantemente nuova liquidità. Questa aggressività ha spesso lasciato i sellers a "bocca asciutta", creando vuoti volumetrici lungo tutto l'impulso rialzista.
Sul timeframe H4, è importante analizzare il pair in un’ottica trimestrale (aprile-giugno). In questo periodo, il prezzo ha raggiunto l'ultima zona di supply di riferimento, rifiutandola. Successivamente, il pair ha iniziato una forte discesa verso 0,90000, una zona molto importante per la controparte rialzista. In questa fascia di prezzo, i sellers hanno provato più volte a rompere la demand e creare un primo cedimento strutturale. Tuttavia, i buyers hanno reagito con forza, respingendo questi tentativi di inversione e creando un nuovo BOS interno.
Ora, la sfida è trovare un buon punto d'entrata. Considerando che l'avversione al rischio è molto soggettiva, noi di NFA proponiamo tre diverse entrate, ciascuna con un diverso rapporto rendimento/rischio.