EUR/AUD, grab liquidity sul weekly. Possibile shortTra i tanti cross del forex da monitorare propongo EUR/AUD, che potrebbe orientarsi al ribasso già da questa settimana. Orientamento che deriva dalla presa di liquidità sul settimanale, su timeframe così elevati il test di massimi di swing spesso e volentieri dà luogo a reazioni piuttosto intense.
Per avere una conferma potrebbe essere opportuno attendere la chiusura settimanale e capire se si formerà realmente una candela di rigetto.
Utilizzando gli strumenti di tranding offerti da Easymarkets e in particolare le opzioni vanilla si potrebbe optare per una scadenza mensile o superiore, in questo caso non ci si dovrebbe preoccupare del timing d'ingresso e del posizionamento dello stop loss.
Seguiremo la situazione nel corso delle prossime settimane.
EURAUD
Potenziale testa e spalle di inversione in formazione su EURAUDSegnalo potenziale testa e spalle di inversione in formazione su EURAUD, con una bella neckline quasi orizzontale.
Non mi fa impazzire il fatto che per ora la spalla in formazione sia ancora molto piccola rispetto all'altra e la mia visione macro è di un EURO più forte per ora. Monitorare!
EUR AUD VenderePunto di entrata raggiunto. Vendere fino a zona designata.
MONEY MANAGEMENT: In ogni investimento voi rischiate un massimo del 10% del vostro capitale. Quando l'investimento va male perderete appunto il 10% del vostro capitale, ma quando l'investimento andrà bene guadagnerete il 20% del vostro capitale.
Fidatevi, ottimi risultati.
Esempio STRATEGIA MM: HO INVESTITO 1000 euro . In ogni investimento voi comprate un numero di lotti tale che se raggiungete lo STOP LOSS perdete al massimo 100 euro . Ma se invece raggiungete il TAKE PROFIT che equivale al doppio dello STOP PROFIT, voi guadagnerete in un singolo investimento 200 euro .
Ci potranno essere più investimenti al giorno. Seguitemi se vi fa piacere.
Cordialmente.
Andrea Russo.
EUR AUD 4 ORE. Previsione SHORT !FX:EURAUD
Come possiamo vedere dagli indicatori ci troviamo in un momento dove la candela sta per incontrare una RESISTENZA molto importante.
Possiamo vedere che il livello di ATX è molto basso e il Plot del Wave Trend supera il +60.0000 (troviamo anche un RSI con valore sopra la media).
La mia previsione è un SHORT deciso.
ANALISI EUR/AUD POSSIBILE LONG Ciao Traders,
stavo guardando il grafico euraud e ho notato un cambio di struttura con possibile cambio di trend.
Siamo in una fase di compressione secondo me con una bella oppurtunità di rialzo.
Quindi analizzando il grafico ho tracciato il trend, la rottura dei massimi precedenti e il cambio struttura, utilizzando il ritracciamento di Fibonacci ho notato che il pullback testa il 50 senza mai romperlo; questi segnali li prenderei come spunto per un ingresso LONG con tre 3 take profit possibili.
Attendiamo e vediamo che succede...mai entrare a mercato senza regole e analisi precedentemente fatte.
IL RISK OFF PERSISTE E IL GOLD VA OLTRE I 2000$BUONGIORNO FOREX DEL 8.03.2022
Nessun risultato dai tavoli diplomatici sul fronte Ucraina, la guerra continua e con lei le tensioni aumentano al passare dei giorni. I mercati finanziari proseguono il loro mood di ribassi, con il dax sui minimi di periodo nelle aree di 12500, al di sotto delle quale troviamo un primo timido supporto a 12300-12250, ieri anche l’equity americana ha seguito le sorti dei mercati europei, con il DJ oramai prossimo ai minimi di 32250, l’S&P alle porte di 4100 e Nasdaq sulle aree di 13000 pnt.
Il risk off ora sembra più limpido, con il gold che ha superato quota 2000$ e si proietta verso i 2050$,il wti resta sostenuto a 122$ al barile, e non sembra per ora trovare spunti validi per degli storni degni di questo nome.
Il risk off, spinge a rialzo il dollar index che segna 99.50, prossimo oramai alla soglia psicologica di 100, spingono a rialzo anche lo yen giapponese e il franco svizzero, che proseguono il loro lavoro di valute rifugio, portando a ribasso diversi cross valutari come eurjpy che resta fermo alle aree di 125.25 , ma cross che evidenziano il chiaro status di risk off dei mercati sono audjpy, che trova finalmente debolezza anche nelle valute oceaniche, andando a rompere la trend line supportiva di brese sulle aree di 84.50 e sembra ora intenzionato ad approfondire i ribassi, con il sentiment dei traders retail che sta via via invertendo, come sempre contrarian long questa volta.
Eurusd, non trova la forza di reagire dai minimi di 1.0850, dopo un timido tentativo di rialzo fino alle aree di 1.0925 ieri si è riportato nel canale ribassista che guida i prezzi oramai dal 25 febbraio, senza per ora attaccare i minimi.
Continua la debolezza del cable, che cede sotto i colpi di un super dollaro, andando a rompere a ribasso i supporto di 1.31, con un chiaro sentiment, contrarian long da parte dei retail che si sono portati al 90% lunghi e non sembrano ancora aver finito la voglia di comprare i ribassi.
Inverte invece il sentiment sul dollaro australiano, dove oggi i retail sono long al 59% dopo aver visto il break out della trend line supportiva di breve nelle aree di 0.7350, ed aver effettuato un ritest da manuale, la valuta oceanica sembra essersi rimessa in linea con un mood di risk off, andando a cercare i primi ritracciamenti in area 0.7275, a questo punto ulteriori estensioni ribassiste non sono da escludere.
Respirano finalmente i cross euraud e eurnzd, che da tempo seguivano un trend ribassista, senza però effettuare ancora storni,, che solo ora nelle aree di 1.4560 per euraud, sembrano concretizzarsi, con i traders retail che richiamavamo ieri, sembrano oramai stanchi di ingressi contrarian long, e colgono rapidamente queste occasioni di storno per alleggerire le loro posizioni long, presto tuttavia per parlare di inversione, non sarà un processo facile, il sentiment resta al momento ancora all’87% long, ben lontano da possibili inversioni nette.
Seguiamo ancora con scrupolosità le dinamiche intraday, che seguono gli sviluppi geo politici e che possono pertanto mutare rapidamente.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
SELL OFF PER L’EUROPABUONGIORNO FOREX DEL 7.03.2022
Innegabile un 2022 ad altissima volatilità, per chi sperava in un ‘uscita dalle tensioni post-pandemia, la delusione è forte. I mercati restano volatili, la paura che la guerra in Ucraina sta generando, colpisce inesorabile l’Europa e tutti gli asset ad essa connessa, trascinando gli investitori in una fuga verso le commodities, viste come unico rifugio vero dalla pesante crisi che stiamo affrontando.
Il quadro macro, per quanto articolato, non ci sembra poi cosi ignoto, la guerra in Ucraina, sta facendo scattare diverse sanzioni e ripercussioni, special modo sul comparto energy e food , dove la Russia è grande esportatrice special modo verso l’Europa, ma il colpo che si cerca di dare all’economia russa, ferisce pesantemente tutto il comparto, soprattutto dopo le ultime notizie di un fermo totale alle importazioni di petrolio russo, che in apertura di settimana ha fatto schizzare letteralmente i prezzi del WTI e del Brent verso i massimi di 130$ al barile, prezzi che non vedevamo dal 2008.
Reagisccono tutte le commodities, con il gold che tocca i 1990$ oncia, non lontano oramai dai 2000$, alle stelle anche frumento, rame, palladio , il comparto commodities è in fibrillazione, gli operatori corrono ad acquistare asset che sembrano vero rifugio in un contesto di tensioni geo politiche , che nostro malgrado on sappiamo fin dove si spigeranno.
Ovvio sell off delle borse, anche se notiamo che le perdite sono concentrate in Europa, con il dax che apre a -3.30% , deboli anche le borse americane, ma in maniera più contenuta, non andando oltre il -1.60% del nasdaq, che non è poi cosi pesante se relazionato alla scorsa settimana dove il comparto equity americano ha chiuso poco lontano dalle parità.
La chiave del sentiment a nostro avviso resta il comparto forex, che mostra pesantissime perdite special modo per l’Euro, lasciando sostenute invece le oceaniche e il dollaro, oltre alle valute rifugio classiche come il franco svizzero.
Le tensioni geopolitiche anche questa volta hanno fatto scattare la fame di dollari americani, portando il dollar index ai livelli di 98.75-99, non lontano oramai dall’approdo al valore di 100.00, visto già nel periodo pandemico 2020, la forza del biglietto verde colpisce non tutte le altre majors, ma si concentra solo su euro e sterlina, con un ovvio sentiment da parte dei traders retail short al 73%.
Pesantissimo colpo per l’Euro, che perde terreno contro tutto, come riportato nel nostro articolo del Week End, con i traders retail che non fermano la loro corsa agli acquisti e si spingono con un sentiment contrarian all’88% long , portando di fatto tutti gli asset euro in eccesso , da eurusd con l’87% long, ai più spinti eurgbp 93% long, eurjpy 88% long, eurchf 92% long euraud 90% long …. Tutti iper comprati in una fase di espansione di volatilità ribassista, che probabilmente porterà non pochi danni ai traders retail.
Come dicevamo il sell off sembra colpire special modo l’euro, e in parte la sterlina, che perde qualche punto percentuale, ma in maniera più composta, grazie anche alle politiche economiche più aggressive della BOE , ed oggi troviamo i traders retail long al 76% sul basket sterlina, e all’87% su gbpusd, segno che le perdite sono concentrate special modo contro il dollaro americano.
Salgono le valute rifugio,con lo yen che non tiene il paso contro il dollaro, ma che porta con se buona forza contro le altre majors, spingendo anche in questo caso i traders retail a mantenere posizione contrarian short al 66%, cosi come il franco svizzero, che ricordiamo aver portato sotto la parità il cambio eurchf, evento che non si vedeva dal lontano 2014, e che porta i traders retail in posizione contrarian short al 77%.
Fortissime le oceaniche, ancora a dimostrazione che il vero panico è concentrato geograficamente in Europa, con il dollaro australiano in forte salita contro tutte le altre majors, solo il dollaro a tenere testa, e con i retail che si portano al 91% corti, ancora alla ricerca di mean reverting, su un asset che da sempre è legato a doppio filo con le sorti delle commodities, che ora vivono una fase di grande forza.
Quadro similare per il dollaro neo zelandese, dove i traders retail sono short al 73% mantenendo vivo l’approccio di mean reverting, special modo per gli asset come nzdcad, con i trader retail short al 91%.
Tanti quindi gli eccessi e gli sbilanciamenti, che ci sembra poter racchiudere in debolezze estrema dell’Euro e dell’Europa, e forza di commodities, e di valute ad esse connesse come le commodities currencies , dollaro australiano e neo zelandese, mantengono alti i toni le valute rifugio, con il dollaro a fare da stella polare a tutto il comparto forex.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
DIVERSE ECONOMIE , DIVERSE VELOCITàBUONGIORNO FOREX DEL 3.03.2022
Giornata ricca di market mover quella appena trascorsa, che ha evidenziato le profonde differenze che si stanno vivendo tre i due blocchi continentali Europa e America.
Da un lato l’Europa vive la crisi Ucraina, con forti restrizioni imposte alla Russia, che colpiscono non solo il settore delle banche , ma anche quello energetico, portando ricadute sui prezzi globali sia del Ngas che del WTI,che stamane troviamo in area 115$ al barile.
L’altissima inflazione che ne deriva, e ieri i dati sull’IPC in eurozona hanno mostrato un +5.8% su base annua segnando nuovi record, apre le porte a possibili scenari di stagflazione, con un mercato del lavoro che potrebbe rallentare anche in conseguenza del conflitto Russia -Ucraina, che rallenta forniture e spostamenti.
Oltre oceano invece il blocco Americano, con il Canada in testa che nella giornata di ieri ha visto la BOC alzare ulteriormente il costo del denaro come da aspettative, portandolo a un +0.50%, segno che l’economia è in forte ripresa, e lo stesso vale per gli USA, dove ieri Powell ha già in pratica confermato il rialzo tassi di 25Bp nella prossima riunione di marzo.
I dati ADP pubblicati ieri pomeriggio mostrano un mercato del lavoro americano decisamente in salute con 475K nuovi posti di lavoro , superando di gran lunga il consensus, e rivedendo a rialzo anche il precedente dato che è stato aggiornato a +509K.
Il quadro globale mostra un’Europa e un’America viaggiare a due velocità, ed il profondo divario che si sta venendo a creare, lo si riscontra nel mondo forex, con il valutario che rispecchia mai come in questo periodo le differenze geo politiche mondiali.
L’euro continua a perdere terreno contro tutte le altre majors, con eurusd alle prese con i livelli di minimo di 1.11-1.1050, cosi come euraud e eurnzd, dove il rally di discesa sembra ancora non trovare supporti degni a frenare la caduta. Su tutti gi asset i traders retail si trovano compratori di euro, in un mean reverting che crea non poche sofferenze all’80% dei traders retail attualmente long sul basket euro.
Respira invece la sterlina, che dai minimi di 1.3270 recupera le aree di resistenza di 1.34 proiettandosi ai precedenti massimi di 1.3450 con i traders retail ancora in posizione lunga al 63% ma in netto calo rispetto ai giorni scorsi, concedendo respiro alle posizioni in stress.
Allungano invece le oceaniche, che godono di un distacco geografico dai problemi europei e russi, e vengono pertanto predilette dagli operatori, portando audusd oltre 0.73 figura, movimento che ha sviluppato il consueto sentiment contrarian short che vede attualmente il 76% dei traders retail in posizione contrarian.
Dopo la notizia del rialzo tassi della BOC, il dollaro canadese inizia a dare segnali di forza, spingendo usdcad, alla rottura dei supporti di 1.2650-1.26 figura e innescando come di consueto il movimento contrarian long dei retail attualmente all’82% long.
Profondo eccesso per i cross da noi monitorati euraud e eurnzd, con i retail long al 95% e prezzi che sembrano non trovare valide ragioni per arrestare la loro discesa.
Vedremo la giornata odierna durante la quale è atteso un ulteriore tavolo di negoziazione Russia -Ucraina, gli sviluppi e gli equilibri che si verranno a creare
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
SARà STAGFLAZIONE?BUONGIORNO FOREX DEL 2.03.2022
Ancora nessuna notizia di risoluzione del conflitto in Ucraina, continuano a rimanere alti i toni, e le ripercussioni sul sistema economico mondiale iniziano a farsi sentire, come sempre nelle guerre non ci sono vincitori.
La Russia continua a incassare sanzioni dai paesi Europei e non, con le esclusioni delle banche russe dai circuiti di pagamento, con la chiusura del Nord Stream 2 , con un rublo in caduta libera, e le tante aziende che lasciano il territorio russo, insomma al passare dei giorni la situazione diventa sempre più critica sia per la Russia messa alle strette, ma anche per il resto del mondo, con i costi del comparto energetico che vanno alle stelle.
Stanotte il crude oil , che ieri aveva già superato abbondantemente i 100$ al barile, ha toccato i livelli dei 110$, e diversi paesi come ad esempio il Regno Unito, hanno già dichiarato che faranno ricorso alle riserve strategiche pur di contenere le corsa dei prezzi. L’Opec ha nuovamente promesso un aumento di 400 000 barili giorno, livello di produzione che già è stato dimostrato essere difficile da raggiungere per i paesi dell’Opec+ , pertanto diventa difficile credere che la soluzione possa trovarsi nel lato produzione.
Nel frattempo il gold è salito nuovamente nelle aree di 1950$ dando ancora segnali ti profonda tensione a livello internazionale, e la voglia di rifugio da parte degli investitori inizia a farsi sentire.
Profondo rosso per le borse europee , che dopo un avvio di settimana speranzoso, all’insegna dei recuperi, hanno rapidamente dilaniato la possibilità di assistere a movimenti strutturali di salita, andando a testare nuovamente i minimi di venerdi scorso e nel momento in cui scriviamo registrano nuovi affondi, con il dax sotto i 13800punti.
Il quadro macro economico sembra davvero pesante, considerato che stiamo ancora combattendo con un’inflazione post pandemia, che segna livelli record sia in America, che in Europa. Ricordiamo infatti la pubblicazione di oggi ore 11.00 in Italia, dell’indice dei prezzi al consumo, che per l’eurozona è atteso ancora in aumento al +5.3% dal 5.1%.
Il fantasma della stagflazione prende sempre più forma, con le economie europee ferme nella morsa prima dei rallentamenti pandemici, ed ora del conflitto Ucraino, con i costi energetici alle stelle, ed i prezzi al dettaglio che salgono rapidamente, difficile credere al momento non pensare alla possibilità di una pesante stagflazione.
Le attese per politiche economiche più aggressive, in ovvia conseguenza anche delle riflessioni appena fate, calano, e gli analisti iniziano a credere che le banche centrali, seppur intenzionate ad alzare il costo del denaro per limitare i danni dell’inflazione, siano costretti a tener conto del forte rallentamento globale, dimostrandosi pertanto meno hawkish di quanto si potesse credere qualche mese fa.
Oggi le attese sono per la BOC, dove le aspettative sono per un rialzo del costo del denaro di 25Bp, e tutto sommato, la distanza geografica dai problemi del vecchio continente, e le capacità produttive del Canada sul fronte petrolio, farebbero pensare ad economia in netta ripresa che necessiti quindi di politiche più aggressive da parte della banca centrale canadese.
In tutto questo il comparto valutario continua ad assistere alla forza del dollaro americano, special modo contro un debolissimo euro, che paga le tensioni geo politiche attuali, con profondi ribassi, toccando , per eurusd, i minimi di 1.1084, con i trader retail che continuano a comprare moneta unica spingendosi in posizioni di mean reverting attualmente all’82% long.
Anche la sterlina non fa meglio, con l’approdo ai livelli di 1.3275 , oramai proiettato ai minimi di dicembre 2021 sulle aree di 1.3175-70 e ancora con i traders retail che spingono a comprare la debolezza oramai con posizioni al 76% long.
Decisamente più toniche le oceaniche, che godono come il Canada, di un distacco geografico notevole dai problemi europei, con il dollaro australiano ancora sui livelli di resistenza di 0.7290-0.7250, e con i retail ancora corti all’84%.
Ancora eccessi notevoli quindi per i cross euraud e eurnzd, alle prese per euraud con i minimi di 1.53 figura, e un 95% dei traders retail in posizione long, ancora intenti a comprare , senza dare spunti di stanchezza e fine di un trend decisamente notevole.
Seguiremo oggi i dati sull’IPC eurozona e la BOC di oggi pomeriggio per vedere come si sposteranno gli equilibri del mercato.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
EURAUD ECCESSI DA COMPRARE?Continua la fase di stasi dell’Euro, che non trova spunti validi per vedere movimenti rialzisti degni di nota, specialmente contro il dollaro, lasciando eurusd ancora in range tra i livelli di massimo di 1.1245-50 e i minimi di 1.1125.
Fase di forza invece per le oceaniche, che godono un distacco geografico dai problemi legati al conflitto tra Russia e Ucraina, che li porta ad un maggiore momentum di forza anche contro il dollaro americano, andando a chiudere rapidamente i gap aperti lunedi mattina, e andando a testare i massimi di periodo.
La forte decorrelazione tra l’Euro e il dollaro australiano, ha portato il cross euraud, come eurnzd, ad un movimento ribassista unidirezionale, che è partito il 7 febbraio da 1.6220 fino agli attuali 1.5380, generando un pesante – 5.18% dai massimi.
Le aree target del movimento ribassista ci sembrano oramai raggiunti , posti a 1.5375 in primis , per poi trovare 1.5250 minimi del marzo 2021, che possono serenamente essere raggiunti, special modo se consideriamo i traders retail che esprimono posizioni contrarian long oramai al 94%.
L’eccesso di sentiment sul corss euraud è abbastanza chiaro, sia dal punto di vista di percentuali, che sui Prezzi medi di carico, che vedono i traders retail long, posizionati mediamente a a 1.5736, in grande sofferenza, mentre le posizioni al dettaglio short vedono il pmc short a 1.54910 mostrando quindi un gain medio, che nostro malgrado sappiamo essere una condizione non duratura nel tempo.
Diventa pertanto interessante monitorare il cross euraud per degli storni, che potrebbe vedere i suoi approdi sulle aree di 1.5565 in primis e 1.5750 poi, area di mm21 daily.
Seguiamo pertanto le dinamiche relative ai due asset principali eurusd e audusd, per decifrare i possibili segnali di mean reverti del cross euraud che potrebbe vedere ampi movimenti di storno, mantenendo come sempre cautela e pazienza per la scelta del timing corretto.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
EURAUD, semestrale e annuale in 3 tempiMagnifica dimostrazione grafica di come due cicli siano perfettamente allineati e correlati in 3 tempi.
Il semestrale si è impostato in 3 tempi andando a disegnare la sinusoide azzurra, cercando adesso la chiusura in A2 in correlazione con la chiusura annuale.
L’annuale , anch’esso in 3 tempi ha disegnato una ottima A2, una meno perfetta B3 e adesso sta andando a chiudere il ciclo.
L’MCS si sta portando verso un eccesso di debolezza, come tutto l’euro già descritto nell’articolo precedente; manteniamolo sotto osservazione fino al supporto a 1.53 per valutare un eventuale Long di ripartenza “A2” Semestrale e “A” annuale.
PANIC SELLING?
BUONGIORNO FOREX DEL 17.02.2022
Gli equilibri dell’Europa dell’Est catalizzano le attenzioni degli operatori, la Russia riconosce l’indipendenza delle regioni controllate dai separatisti filo russi, e scende in campo per sostenerne il controllo. Le borse cedono di schianto con il dax che vede affondi del -4%.
Alta tensione in Europa e nel mondo, Putin ieri in un discorso aperto ha riconosciuto l’indipendenza delle regioni dei Donetsk e Luhansk, che erano sotto il controllo dei separatisti filo russi, attivando un’azione militare atta al mantenimento del controllo della regione. Immediata la risposta dei leader europei, che hanno offerto sostegno al governo ucraino, e sono già al vaglio pacchetti di sanzioni per la Russia.
La tensione è altissima, e i mercati non hanno tardato a reagire , special modo il comparto equity, con il dax che ieri ha segnato i suoi minimi alle aree di 14380 con un movimento del -4%, andando a rompere i minimi che avevano fatto da supporto tecnico fin dal maggio 2021.
Le borse americane chiuse per il President’s day , daranno oggi il loro segnale, che difficlmente potrà smentire quanto accaduto ieri, salvo nuovi scenari geopolitici, che possano in qualche modo distendere i toni.
Anche il comparto valutario ha subito assunto i toni del risk off, mostrando estrema forza delle valute rifugio come il Franco Svizzero, e a seguire anche il dollaro americano che ha recuperato qualche posizione sulle altre majors.
I movimenti del mercato fx sono stati tutto sommato composti, con un eurusd che ha perso i guadagni fatti nella mattina di ieri, portandosi a ridosso di 1.13 minimo del 14 febbraio, offrendo ai traders retail occasione per entrare in posizioni lunga, ma dobbiamo riconoscere che in un contesto di tale incertezza, è difficile dire quale sia il posizionamento più o meno corretto da assumere sul mercato in questo momento.
La volatilità resta altà, con movimenti bidirezionali, segno di un mercato confuso , che segue le news provenienti dal fronte ucraino, pronto a cambiare la propria posizione rapidamente.
Per ora se dovessimo assistere ad ulteriore forza del biglietto verde, eurusd potrebbe andare a testare i supporti di 1.1260-50, per poi approfondire fino alle aree di 1.1225, ma capovolgimenti di sentiment non sono da escludere, e la tenuta di 1.13 ne sarebbe la prima chiave di lettura per poi vedere ripartenze fino ai precedenti massimi di 1.14.
Anche il cable, soffre la forza del biglietto verde, e dopo aver ritestato le aree di 1.3640-50 nella mattina di ieri, ha ripiegato sulle aree di minimo a cercare 1.3575, primo supporto tecnico di breve. I traders retail iniziano a ridurre le loro posizioni short approfittando del movimento di lateralità che domina per ora la sterlina, che potrebbe andare al break out di 1.3575 per vedere affondi fino 1.35 figura, minimi di febbraio, aprendo la strada a capovolgimenti di sentiment.
Australia resta per ora confinato nella sua compressione di volatilità, al di sotto di 0.7225 con un no sentiment da parte dei trader retail che continuano ad alternare posizionamenti long/short, relativamente ai movimenti di brevissimo, senza avere indicazioni di trend direzionali.
Usdcad sta andando a testare la parte alta del range che intrappola i prezzi dal 28 gennaio tra 1.28 e 1.2650, con i traders retail che vendono i movimenti rialzisti nella speranza che anche questa volta le resistenze reggano e possano permettergli di rivedere i loro prezzi, ma tutto sarà dettato dalla forza o meno del dollaro americano.
Iniziano ad essere interessanti i cross euraud e eurnzd, che tipicamente legati a sentiment di risk off /risk on, questa volta non sembrano rispondere a queste dinamiche, rimanendo psantemente ancorati ai minimi di 1.57 figura per euraud e 1.6840 per eurnzd, mantenendo i trader retail in sofferte posizioni long contrarian. Inseriamo pertanto detti cross tra gli asset da monitorare per eventuali mean reverting.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
EUR/AUD possibile long per la prossima settimanaBuongiorno a tutti traders,volevo mettervi a conoscenza di possibili trade che secondo me si potranno verificare nella prossima settimana.
Bene il primo è il titolo che vedete nel grafico,per come la vedo io,il prezzo ieri ha fatto un candelone a rialzo, lasciandosi alle spalle la zona supportiva di area 1.58400/1.5800
Ora il prezzo potrebbe fare un pull back fisiologico e tornare in area 1.58500 (o come potrebbe continuare a salire) dove potrebbe formarsi un segnale di price action di acquisto.
Personalmente la prossima settimana sarà uno dei cambi che terro' monitorati insieme ad EUR/USD e AUD/CAD (ne parlero' nella prossima idea)
In caso si formasse un segnale di entrata sarà puntualmente pubblicata l'idea di come gestiro' il trade
Un saluto a tutti
SEGNALFOREX