Analisi dell'Azione Ford: Una Prospettiva a Lungo TermineNella nostra esplorazione del mercato azionario, non limitiamo la nostra analisi solo ai grafici a breve termine; ci immergiamo anche nell'orizzonte a lungo termine. Ford ha catturato particolarmente il nostro interesse.
Il nostro primo ingresso in Ford è stato a $10,30, un punto che, esaminando il quadro più ampio, sembra essere stato molto vicino al fondo, speriamo, il punto più basso che manterrà. Qualsiasi movimento al di sotto di questo potrebbe potenzialmente segnalare una caduta verso il segno dei $4, simile ai livelli visti durante la pandemia.
Supponendo che abbiamo effettivamente toccato il fondo, una proiezione conservativa vede Ford salire ad almeno $45 in un arco di tempo di più anni. Questa audace supposizione è rafforzata dalla struttura osservata sul grafico a 2 ore, mostrando un'Onda (i), Onda (ii), così come Onda (iii) e Onda (iv). Il nostro ingresso all'Onda (iv) si è rivelato strategico, con il prezzo di Ford che ha apprezzato circa il 7,5% da allora.
Credendo nel potenziale ulteriore di Ford, prevediamo di aggiustare il nostro stop-loss appena sotto il punto di perno all'Onda (iv), impostandolo a $10,79. Forniremo aggiornamenti sui nostri obiettivi di profitto man mano che vengono raggiunti, monitorando attentamente l'azione per i punti di uscita ottimali.
FORD
FORD il supporto è saltato adesso si può solo scendereIn un momento di difficoltà di tutto il comparto anche ford cade sulle trimestrali, deludendo le aspettative e registrando un significativo ribasso nella giornata odierna che ha spazzato via l'area supportiva con volumi decisamente importanti.
Solitamente anche in trend molto forti aspetto sempre un rintracciamento per cercare di vendere ad un prezzi superiore. In questo caso l'entità della discesa e i volumi associati mi lasciano poche speranze di poter vendere il titolo a prezzi di molto migliori da quelli attuali.
Ma allo stesso tempo non me la sentirei di shortare a livelli attuali, essendo il prossimo supporto piuttosto ravvicinato. Per cui complimenti a chi è riuscito a cavalcare la giornata odierna. Ma al momento pur essendo il titolo nettamente short non vedo posizioni realizzabili al momento, salvo un rintracciamento che vada a colmare il gap lasciato con l'apertura di oggi. Unico caso in cui potrei essere interessato ad entrare in posizione.
FERRARI VS FORD: NON È LE MANS '66, MA UNO SPREAD INTERESSANTE24 ore di Le Mans, 1966. Tre Ford GT MK II vincono in parata la famosa 24 ore di Le Mans, ponendo fine al dominio Ferrari degli anni precedenti.
Erano le GT40 contro le 330 P3, era Henry Ford II contro Enzo Ferrari ma…come recita il titolo dell’analisi, non è Le Mans 1966. Oggi è il presente, motivo per il quale:
“Chi delle due case automobilistiche corre più in borsa”?
1. ANALISI TECNICA FERRARI
Poche parole per descrivere la forza di Ferrari:
• Dal minimo relativo raggiunto il 14 giugno 2022, il prezzo ha avuto un forte trend rialzista ben evidenziato dal canale ascendente (figura tecnica rialzista) di color rosso. Il prezzo si trova in corrispondenza dei suoi massimi storici (279.1€ a Milano e 302.86$ a New York)
2. ANALISI TECNICA FORD
Discorso diverso per Ford:
• La società si ritrova in un mercato ribassista dal 2022. All’interno della grafica è possibile osservare la formazione di un triangolo discendente (figura di analisi tecnica ribassista) dove la struttura più importante, testata dal prezzo otto volte da luglio 2022, è il supporto a 11$; interessante notare come il prezzo di trovi al di sotto della sua media mobile a 200 periodi (ulteriore segnale di debolezza del trend)
3. FORZA RELATIVA TRA FERRARI E FORD
È facile immaginare chi delle due aziende stia esprimendo più forza.
Si osservi l’immagine successiva, che rappresenta l’indice di forza relativa tra i prezzi delle due società:
Per coloro i quali hanno poca conoscenza sugli indici di forza relativa tra società:
• Si prendono in esame i prezzi di due società e si dividono tra loro
• Ad un indice di forza rialzista corrisponderà una maggior forza del prezzo della società al numeratore della differenza
• Ad un indice di forza ribassista corrisponderà il contrario: maggior forza del prezzo della società al denominatore
L’ultima figura, con Ferrari al numeratore e Ford al denominatore, è abbastanza esplicita:
• Dominio Ferrari all’interno del range gennaio 2022-luglio 2022
• Sorpasso di Ford a luglio 2022
• Controsorpasso di Ferrari a settembre 2022
Perché le due società hanno mostrato performance così diverse tra loro?
4. LA DIVERSA CICLICITA’ DELLE DUE CASE AUTOMOBILISTICHE
Il settore automobilistico è sicuramente uno dei più ciclici. Questo significa che le sue performance sono fortemente dipendenti dalle condizioni economiche:
• Dovrebbe mostrare buone prestazioni in condizioni economiche favorevoli
• Dovrebbe mostrarne negative in condizione avverse
Uno tra i diversi dati macroeconomici da osservare per capire la forza dell’intensità economica è sicuramente l’ISM sui servizi; in particolare, un “sottodato” di quest’ultimo: l’indice sul business activity, che è possibile osservare all’interno del sito:
www.ismworld.org
Il dato ricopre una grande importanza per due motivi:
• L’economia statunitense è fortemente dipendente dal settore dei servizi
• La sezione “business activity” misura la forza dell’intensità economica all’interno dello stesso settore
Il dato macroeconomico viene costruito attraverso delle interviste rivolte ai direttori degli acquisti delle società di quel ramo settoriale.
La logica vuole che, essendo gli Stati Uniti fortemente dipendenti dai servizi:
• Ad un rafforzamento del dato macroeconomico corrisponderà una condizione favorevole per i settori ciclici come l’automobilistico
• Ad un indebolimento il contrario: una condizione avversa andrà a penalizzare lo stesso
Scopriamo se la logica utilizzata può essere ritenuta affidabile andando a correlare Ford con il business activity:
Su timeframe mensile la correlazione appare per lo più diretta. Questa è la prova che Ford tende a beneficiare di contesti economici favorevoli. Per maggior chiarezza:
• Durante un’espansione dell’attività economica il prezzo di Ford tenderà a guadagnare grazie alle maggiori vendite e, dunque, ai migliori utili societari; questo accade perché in quello stesso contesto economico i consumatori saranno più disposti a spendere denaro per beni discrezionali (chiamati anche “beni ciclici”); l’ETF che replica questo settore è il famoso XLY, di cui Ford, guarda caso, fa parte.
Anche Ferrari è ciclica come la casa automobilista americana?
Per rispondere alla domanda, è utile porsi una semplice domanda:
“Che tipo di clientela presenta la casa di Maranello?”
Sicuramente una che dispone di reddito piuttosto alto.
I consumatori che dispongono di “alte risorse” sono tipicamente quelle meno soggette alle fluttuazioni dell’intensità economica perché sono generalmente capaci di generare reddito anche in condizioni avverse (potrebbero ricoprire alte cariche lavorative meno soggette a licenziamenti o potrebbero aver investito parte della ricchezza in attività mobili o immobili).
Questo cosa significa?
• I clienti Ferrari acquisteranno automobili in qualunque contesto non essendo “ciclici”
È possibile dunque affermare che la casa automobilistica italiana ha la capacità di generare utili societari anche in contesti economici poco favorevoli. Per questo, al contrario di Ford, può essere considerata meno ciclica e appartenente ad un altro settore, quello dei beni di lusso; non è un caso che “RACE” occupi la sesta posizione per peso dell’interno dell’ETF “Amundi S&P Global Luxury” che replica il movimento del settore dei beni di lusso a livello mondiale (figura successiva):
5. UNO SPREAD INTERESSANTE SU CUI OPERARE
Le ultime analisi pubblicate hanno visto l’utilizzo di particolari indicatori (come il rapporto rame/oro e il settore retail americano) utili a delineare il contesto economico USA che, al giorno d’oggi, sperimenta un rallentamento con la possibilità che lo stesso, tra qualche mese, si concretizzi in una recessione. Se così fosse e per gli argomenti trattati precedentemente, potrebbe essere un’ipotesi quella di poter operare in spread sui due titoli automobilistici.
Infatti, nel contesto attuale e in quella che potrebbe essere una recessione, Ford dovrebbe soffrire molto più di Ferrari. Ad esempio:
• I clienti Ford rappresentano generalmente una fascia a reddito medio-basso; quest’ultima è rappresentata dalla classe “operaia” … quella che, tipicamente, è la prima ad essere soggetta ai licenziamenti
A maggiori licenziamenti dovrebbero successivamente corrispondere maggiori risparmi dei consumatori e, quindi, minori clienti per l’intero settore automobilistico; ergo: utili societari in contrazione.
Dunque:
• LONG FERRARI
• SHORT FORD
Quello che potrebbe accadere è rappresentato nell’immagine successiva:
Ferrari potrebbe proseguire il suo trend rialzista e Ford, al contrario, rompere al ribasso il supporto a 11$ per visitare prezzi via via inferiori.
Prima di concludere, è utile ricordare che la casa automobilistica americana presenta una volatilità maggiore rispetto a quella di Maranello. Prendiamo in considerazione i BETA delle due società (che forniscono, appunto, una misura della volatilità rispetto all’S&P500):
• FORD: 1.55 (movimento di 1.55 volte il benchmark)
• FERRARI: 1 (movimento in linea con l’S&P)
Questo significa che, nell’ipotesi di un nuovo Bear Market, Ford andrebbe comunque a perdere più di Ferrari (nel caso in cui anche quest’ultima invertisse la tendenza perché, nonostante il discorso sulla sua clientela, la stessa risulta comunque appartenere al settore azionario che è…uno dei più rischiosi).
Ad oggi lo spread “RACE-F” si ritrova a 279$:
Continuerà a salire? O scenderà? Lo commenteremo tra qualche tempo.
Ci tengo a specificare che questa analisi non vuole rappresentare un consiglio finanziario.
Per dubbi di qualunque tipo commentate pure.
Buona giornata.
Ford Motors, #FFord Motor Company progetta, produce, commercializza e fornisce assistenza a una gamma di autocarri, automobili, SUV, veicoli elettrici e veicoli di lusso Lincoln Ford in tutto il mondo. Opera attraverso tre segmenti: Automotive, Mobility e Ford Credit.
Questo titolo è molto interessante tecnicamente: durante il mese di luglio e agosto ha avuto una crescita del 50% (freccia blu) per poi consolidare e, nell’ultima settimana, rompere al rialzo (un po’ sporca a dir la verità) la trendline ribassista di consolidamento. Durante il consolidamento il PPO si è scaricato portandosi vicino allo zero.
Un movimento verso l’alto dovrà sancire la rottura definitiva di area 16-17$ del grafico dei prezzi, così come della resistenza sul grafico di forza relativa.
Per un’idea di trading, il livello attuale è un buon entry point, con stop in area 14.5$ e target almeno a 18.5-19 $ per prendere i primi profitti.
Apple vale quanto la Germania 04.01.2022Continua il rialzo dei rendimenti del decennale USA creando sconquasso fra gli indici USA: il Nasdaq va al tappeto, il Russell lotta per mantenersi sopra la MM a 200, mentre il Dow Jones segna il nuovo massimo storico.
Nel frattempo Apple capitalizza quanto il PIL della Germania e Tesla aumenta la capitalizzazione in un giorno di circa 120 Bln $ ovvero del valore di tutta Volkswagen. E' tutto normale?
Ford: correzione in arrivo Sono abbastanza convinto che per NYSE:F stia per iniziare una bella fase rialzista, ma prima necessita di una correzione sulla quale vedo un buon set up di ingresso short.
Nel grafico ci sono due trendline spesse molto antiche. La rossa discendente parte dal '99 mentre la verde ascendente dall'83. Entrambe si sono dimostrate supporti/resistenze dinamiche estremamente importanti negli anni.
Il 14 gennaio ha rotto il canale discendente in cui ford si trova dal 2013/14, delimitato da seconda e terza trendline ribassiste che hanno origine nel '99. La rottura della terza trendline di solito ci conferma una conclusione di trend definitiva.
Una rottura di questa importanza merita un retest, e mischiando strategie diverse di analisi credo che il momento sia giunto:
L'ultimo massimo è arrivato in una maniera un pò fiacca, come si vede dalla divergenza in RSI che ci evidenzia la perdita di momentum
In prossimità di questo massimo c'è una una doppia configurazione di inversione candlestick: tweezer top + evening star.
Potrebbe essersi conclusa la terza onda di Elliot ascendenete relativa all'impulso iniziato circa un anno fa, e quindi mi aspetto un movimento abc di correzione.
Un possibile testa e spalle è in formazione, quasi ultimato (più visibile su 4h)
Possibili aree di ingresso:
11.95 (conservativa) alla rottura della neckline e alla perdita di 12 che è una buona zona di concentrazione domanda/offerta.
12.30 (aggressivo) ovviamente se ci ritorna.
Stop loss:
tra i 13 e i 13.25, in base al vostro stile di trading e alla gestione rischio. Anche 12.85 non sarebbe male ma super aggressivo e probabilmente brucia un buon trade in caso di movimento di fake out rialzista.
Target 1 e 2 segnati dai cerchi in rosso, anche questi uno conservativo e uno più profondo, in livelli che combinano percentuali di fibonacci e supporti statici/dinamici/volumetrici. Il più interessante secondo me è in area 10, buon supporto statico, ovvia area psicologica e subito al di sotto ci sono grossi volumi con il POC.
Tenere d'occhio la zona attorno agli 11, dove abbiamo tanti volumi e livelli statici, dal quale potrebbe ripartire prematuramente la spinta rialzista.
Fca a un bivio: se scende ancora sono guaiFase in netto peggioramento per le quotazioni di Fca colpita da vendite sostenute e che hanno spinto i prezzi al di sotto di importanti supporti, fino al test dell'ormai "classico" sostegno di 11.20€ e mai messo in discussione da fine maggio.
La struttura tecnica di medio termine rimane per una manciata di punti laterale, con il rigido schema della resistenza a 12.25 e 11.10 ancora in piedi.
Ma è evidente l'accelerazione al ribasso accusata dai prezzi nel periodo compreso tra metà settembre e l'inizio di ottobre, lascia intuire delle criticità non indifferenti inducendo gli investitori a vendere il titolo.
Probabilmente la crisi annunciata da Ford in termini di vendite e le implicazioni negative dei dazi Usa su tutto il ciclo economico mondiale, non fanno che colpire uno dei settori più rappresentativi in fatto di consumi.
Il cedimento del supporto a 12.25 e 11.75 in rapida successione e la caduta a ridosso dello sbarramento a 11.25€, chiudono definitivamente il cerchio sulle prospettive future del titolo.
Le dinamica delle vendite di nuovi veicoli negli Usa sono rimaste stabili nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2018, grazie al contributo del marchio Ram che ha compensato i cali di tutti gli altri marchi del gruppo automobilistico.
Sfortunatamente però durante i primi nove mesi dell'anno le vendite di Fiat Chrysler sono diminuite dell'1%.
Ciò impatterà sullo scenario tecnico che si fa negativo in tutte le prospettive temporali considerate anche in presenza di rimbalzi verso quota 11.80/12.20, con la proiezione ribassista verso il target sotto i 10.50 che gode delle maggiori probabilità.
Strategie operative su FCA
Per le posizioni long : nel caso si voglia sceglier un profilo d'investimento di medio termine occorrerà attendere nuovi sviluppi societari per approfittare, con eventuali sconti sulle quotazioni ora in evidente affanno.
Per operazioni di breve termine collocare un alert di prezzo lungo quota 10.90 e 10.60 verificando un loro possibile consolidamento, da cui lanciare un ordine con stop di 1€ e target oltre 12.40€, con un profilo di rischio non esaltante.
Per le posizioni short: poiché appare tardivo e comunque assai rischioso lo short selling diretti sul titolo, nell'eventualità di un rimbalzo oltre 11.40€ meglio approfittare delle opzioni Put.
Più precisamente acquistare opzioni Put, strike 10.50€, scadenza dicembre 2019, entro la fine ottobre.