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Ieri in asiatica, durante Londra e l’inizio di New York, Gold è sceso fino all’ultima zona di dominance rialzista.
Da lì ha dato una buona opportunità di ingresso.
La chiusura di ieri ha mostrato un forte riassorbimento, ma questo non esclude un’ulteriore discesa oggi.
Potremmo rivedere zone interne allo spike, o anche i minimi daily.
Quindi monitoro e aspetto l’ADP delle 14:15, poi valuto un’eventuale entry.
Per come ha chiuso e per come è posizionato, resto a favore long, sempre da zone più scontate e di importanza tecnica.
Lo short pesante lo prendo in considerazione solo con conferme daily precise, quelle che spiego ogni giorno in live.
Ci vediamo oggi alle 14:00.
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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Analisi fondamentale
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Buon martedì.
Oggi live americana, ci vediamo dopo.
Stanotte alle 02:00 ha parlato Powell. Nessuna indicazione sulla politica monetaria. I prossimi dati saranno decisivi fino al meeting.
Settimana con tanti dati USA: ADP, ISM servizi, jobless claims, NFP, core PCE. Possibile forte volatilità.
Il più importante per noi è il PCE di venerdì 5.
Se esce più alto, può saltare il taglio dei tassi.
Sarebbe strano, visto che ora il supporto ai tagli è vicino al 90%.
Contesto ancora positivo: probabile taglio, dollaro debole, rendimenti reali più bassi.
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Fine del carry trade in yen: quale rischio per la borsa?Per oltre due decenni, il “carry trade in yen” è stato un pilastro discreto ma potente della finanza globale. Questo meccanismo si basa sul prendere in prestito in yen a costi molto bassi — grazie ai tassi ultra-bassi della Bank of Japan (BoJ) — e investire tali fondi in attività estere più remunerative (azioni, obbligazioni, mercati emergenti…). Il gioco era allettante: basso costo di finanziamento + alto rendimento = profitto.
Ma stimare l’ampiezza reale del fenomeno è difficile. Le operazioni coinvolgono prestiti, obbligazioni, derivati e istituzioni varie, e i dati sono frammentati. Secondo le fonti, il carry trade globale attivo potrebbe rappresentare alcune centinaia di miliardi di dollari (200–300 miliardi in una stima prudente), mentre valutazioni più ampie — includendo debiti, finanziamenti e esposizioni derivate — parlano di 500–800 miliardi o anche di più.
Ciò che rende il fenomeno preoccupante è che questo flusso di liquidità a basso costo ha agito come un motore globale per gli asset rischiosi, sostenendo mercati azionari, obbligazionari ed economie emergenti dipendenti da capitali “importati” via yen.
Ma questo motore si sta esaurendo. La BoJ ha iniziato ad alzare i tassi e lo yen si è rafforzato, aumentando i costi di finanziamento in yen e riducendo i margini del carry trade. In questo contesto, molti investitori hanno già iniziato a chiudere le loro posizioni, poiché i rendimenti obbligazionari giapponesi sono in forte aumento dal 2024, come mostra il grafico seguente.
Un arresto o un rallentamento significativo del carry trade può avere diverse conseguenze: riduzione dei flussi verso asset rischiosi, vendite forzate, volatilità, diminuzione della liquidità globale e costi di finanziamento più elevati per attori dipendenti da capitali esteri. Se 300–500 miliardi di dollari dovessero uscire, ciò rappresenterebbe un deflusso significativo rispetto ai flussi abituali e potrebbe provocare correzioni marcate sui mercati rischiosi.
Tuttavia, questo scenario non implica necessariamente un “crollo”. Si tratta piuttosto di un aggiustamento globale: normalizzazione del finanziamento, ridefinizione delle valutazioni e possibile stabilizzazione dei mercati dopo la purga delle posizioni più fragili. Inoltre, anche se i tassi giapponesi stanno salendo, restano molto inferiori a quelli statunitensi o europei.
In sintesi: il carry trade in yen ha agito come ammortizzatore — e talvolta come stimolo — per i mercati globali. Il suo reflusso segna una fase di transizione. È un cambiamento strutturale, non un rischio sistemico, poiché i volumi restano sotto controllo. In ogni caso, la futura politica monetaria della Bank of Japan, in particolare la decisione attesa per venerdì 19 dicembre, avrà un impatto sugli asset rischiosi in borsa.
DISCLAIMER GENERALE:
Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
Questo contenuto non è destinato a manipolare il mercato né a promuovere comportamenti finanziari specifici.
Swissquote non fornisce alcuna garanzia circa la qualità, completezza, accuratezza o non violazione di tale contenuto. Le opinioni espresse sono quelle del consulente e sono fornite esclusivamente a scopo educativo. Qualsiasi informazione relativa a prodotti o mercati non deve essere interpretata come raccomandazione di una strategia o operazione di investimento. Le performance passate non garantiscono risultati futuri.
Swissquote e i suoi dipendenti e rappresentanti non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per danni o perdite derivanti direttamente o indirettamente da decisioni prese sulla base di questo contenuto.
L’uso di marchi di terze parti è a scopo informativo e non implica approvazione da parte di Swissquote né che il titolare del marchio abbia autorizzato Swissquote a promuovere i propri prodotti o servizi.
Swissquote è il marchio commerciale che rappresenta le attività di: Swissquote Bank Ltd (Svizzera) regolata da FINMA, Swissquote Capital Markets Limited regolata da CySEC (Cipro), Swissquote Bank Europe SA (Lussemburgo) regolata dalla CSSF, Swissquote Ltd (Regno Unito) regolata dalla FCA, Swissquote Financial Services (Malta) Ltd regolata dalla MFSA, Swissquote MEA Ltd (UAE) regolata dalla DFSA, Swissquote Pte Ltd (Singapore) regolata dalla MAS, Swissquote Asia Limited (Hong Kong) autorizzata dalla SFC e Swissquote South Africa (Pty) Ltd supervisionata dalla FSCA.
I prodotti e i servizi Swissquote sono destinati esclusivamente a chi può riceverli secondo la legge locale.
Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.12.2025Clima d’attesa sulle Borse mondiali: non basta il taglio FED quasi certo.
Crollano le cryptos, si rinforzano oro, ma soprattutto argento.
La tecnologia oggetto di selettivi profit taking: sentore di «bolla AI»?
Calma piatta sul mercato obbligazionario e valutario.
Il mese di dicembre si apre in sordina per le Borse europee, con gli investitori che inaugurano l’ultimo tratto dell’anno oscillando tra la prudenza dettata dall’agenda macro e l’inevitabile sguardo alla riunione della Federal Reserve del 10 dicembre, ormai considerata cruciale. Il lungo blackout statistico causato dallo shutdown federale ha infatti compresso in pochi giorni una sequenza fitta di aggiornamenti macroeconomici, soprattutto dagli Stati Uniti, dove il quadro si presenta in chiaroscuro.
Sul fronte americano, l’indice manifatturiero di novembre si attesta a 52,2 punti, in lieve calo rispetto ai 52,5 del mese precedente, ma ancora in espansione e sorprendentemente solido rispetto alle attese. È un dato che rafforza la narrativa di un’economia sì rallentata, ma non in affanno. E infatti i mercati, ormai da giorni, prezzano quasi al 100% un taglio dei tassi nella riunione della Fed di metà mese, un passaggio che potrebbe chiudere l’anno restituendo un po’ di linfa agli asset più sensibili alla politica monetaria.
In Europa, il quadro è meno rassicurante. I dati sulle manifatture deludono le aspettative, confermando un rallentamento che si trascina da settimane. Le Borse europee aprono così il mese con un tono debole: Piazza Affari cede lo 0,22%, ma riesce a mantenersi sopra la soglia psicologica dei 43.000 punti dopo aver recuperato dai minimi intraday. Non brillano neanche Parigi (-0,3%) e soprattutto Francoforte (-1%), mentre Madrid (+0,1%) e Amsterdam (+0,4%) salvano la seduta chiudendo in territorio positivo.
Oltreoceano, Wall Street viaggia in rosso dopo un novembre estremamente instabile. Alle 18:00 CET, il Dow Jones arretra dello 0,43%, interrompendo una serie di cinque sedute consecutive al rialzo iniziata il 21 novembre. L’S&P 500 si muove appena sotto la parità (-0,16%), mentre il Nasdaq 100 limava solo lo 0,14%. All’interno dell’S&P emergono in controtendenza i comparti energia (+0,95%) e beni di consumo discrezionali (+0,42%), mentre sul fondo scivolano utilities (-2,20%), sanitario (-1,08%) e industriali (-0,74%).
Tra le storie di giornata spicca Nvidia (+0,97%), che annuncia l’acquisizione di una quota da 2 miliardi di dollari in Synopsys, mossa strategica per accelerare lo sviluppo di soluzioni avanzate di ingegneria e intelligenza artificiale. Meno brillanti altri due nomi simbolo dell’AI: Advanced Micro Devices (+0,84%) e Oracle (+0,89%), entrambi in rialzo ma senza entusiasmo.
Il sentiment globale resta tuttavia più disteso rispetto a qualche settimana fa, grazie all’aumento delle probabilità di un allentamento monetario imminente da parte della Fed. Sui mercati globali torna un segnale di risk-off, e lo si vede dal comportamento del bitcoin, che registra una delle sedute più pesanti dell’ultimo mese: il calo supera il 7%, riflesso di un’ampia ritirata dagli asset più speculativi.
La criptovaluta resta infatti in una fase strutturalmente fragile dopo l’ondata di vendite scatenata dall’azzeramento di circa 19 miliardi di dollari in posizioni a leva a inizio ottobre, pochi giorni dopo il record storico a 126.251 dollari. A novembre il Bitcoin ha lasciato sul terreno il 16,7%, ma negli ultimi giorni ha tentato un recupero risalendo sopra i 90.000 dollari.
Nella notte asiatica, i listini si sono mossi in ordine sparso. A catalizzare l’attenzione è stato il Giappone: il Nikkei è scivolato dell’1,89% a 49.303,28, dopo le parole del governatore della Bank of Japan, Kazuo Ueda, che ha lasciato aperta la porta a un aumento dei tassi a breve.
Le sue dichiarazioni hanno spinto i rendimenti dei decennali nipponici ai massimi di 17 anni: il JGB a dieci anni è balzato di 7,5 punti base fino all’1,875%, livello più alto dal giugno 2008. Lo yen si è rafforzato dello 0,4%, mentre gli investitori valutano anche i piani della premier Takaichi per sostenere la crescita economica nei prossimi mesi.
Sul mercato valutario, l’euro/dollaro resta poco mosso e si assesta a 1,16. Sul fronte energetico, il petrolio torna a salire dopo che l’Opec+ ha confermato la decisione del 2 novembre 2025 di sospendere l’aumento della produzione per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2026. Il WTI si muove a 59,3 dollari al barile, mentre il Brent supera i 63 dollari.
Per i titoli di Stato europei, la giornata è stata tranquilla: lo spread BTp-Bund resta stabile a 72 punti base, livello più basso degli ultimi 15 anni. Sale invece, in parallelo ai Bund, il rendimento del decennale italiano.
Tra i metalli preziosi, l’oro spot si muove in lieve recupero a 4.233 dollari (+0,2%), mentre il gas naturale europeo scivola a 28 euro/MWh (-1,7%).
Il quadro complessivo di inizio mese è dunque quello di mercati che restano cauti, ma non paralizzati: la prospettiva di un imminente taglio dei tassi continua a fungere da rete di sicurezza, mentre gli investitori monitorano con attenzione i segnali più fragili — dalle manifatture europee alla volatilità delle criptovalute — in attesa che l’ultimo atto del 2025 prenda una direzione più chiara.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Fine del QT della Fed: quale impatto sul dollaro USA?Dal lunedì 1° dicembre 2025, il QT avviato nel 2022 è stato interrotto. L’evoluzione del bilancio della Fed ha sempre avuto un forte impatto sugli attivi finanziari, soprattutto sul mercato valutario. Attraverso quali meccanismi? E quale impatto attendersi sull’USD?
Dal lunedì 1° dicembre 2025, la Federal Reserve statunitense (Fed) ha ufficialmente posto fine al ciclo di quantitative tightening (QT) iniziato nel 2022. Questa decisione rappresenta una svolta nella politica monetaria americana: la contrazione del bilancio —che aveva irrigidito le condizioni finanziarie per oltre tre anni— termina qui. Storicamente, i movimenti del bilancio della Fed influenzano significativamente i mercati finanziari, in particolare l’indice del dollaro (DXY). Tuttavia, la fine del QT non equivale all’inizio di un programma di quantitative easing (QE).
Interrompere la riduzione del bilancio significa che la Fed smette di drenare liquidità dal sistema finanziario. In teoria, questo è neutrale o leggermente ribassista per il dollaro. Con una minore pressione sui tassi reali, l’attrattiva del USD diminuisce, soprattutto rispetto alle valute con carry più elevato. In passato, quando il QT si concludeva —come nel 2012 o 2019— il dollaro tendeva ad indebolirsi progressivamente. La semplice stabilizzazione del bilancio allenta leggermente le condizioni finanziarie e favorisce un ritorno verso attivi più rischiosi o più remunerativi fuori dagli Stati Uniti.
È però fondamentale chiarire un punto spesso mal compreso: la fine del QT non equivale affatto all’inizio del QE. Nel QE, la Fed acquista grandi quantità di obbligazioni, immettendo liquidità in modo abbondante e regolare. Ciò esercita una pressione al ribasso sui rendimenti a lungo termine e indebolisce il dollaro in modo più marcato. Quando il QT termina, la Fed non aggiunge liquidità: semplicemente non ne ritira più. Il bilancio si stabilizza —a volte con lievi oscillazioni— ma non si espande automaticamente.
La differenza è quindi sostanziale:
• Fine del QT = stabilizzazione, impatto moderato, spesso neutrale o leggermente ribassista per l’USD.
• Inizio del QE = espansione del bilancio, impatto chiaramente ribassista per via dell’aumento dell’offerta di dollari.
In sintesi, la fine del QT a dicembre 2025 può rendere l’ambiente leggermente meno favorevole al dollaro, ma l’effetto rimane limitato senza segnali di un vero passaggio al QE. I prossimi mesi dipenderanno più dai tassi di interesse, dall’inflazione e dalle aspettative di politica monetaria che dalla sola fine del QT.
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EUR/USD – Long on dips with Fed–ECB spread in favor of the EUDescription:
More dovish Fed vs ECB, moderately bullish structure; estimated WR ~57%, R:R ≈ 2.8:1
Direction Long (buy on dip)
Time Horizon 3–8 weeks
Setup Type (Scenario) Return to key support in uptrend
Main Motivation (Macro/Fundamental)
Fed: market prices in a strong probability of a cut in December, and other banks (e.g. JPM) see the policy in the final easing phase.
ECB: after bringing the deposit rate to 2%, clearly signals that "it is not the time to talk about other cuts"; only ~20% probability of further cuts in 2026.
Expected interest rate differential therefore narrows against the dollar, making EUR/USD attractive in a multi-month perspective.
Technical (D1/W1 + H4)
Exchange rate today around 1.161.
D1: from mid-year, sequence of increasing lows; 2025 high in area 1.186–1.187.
Zone 1.145–1.155 has acted several times as resistance, now converted into key support (ex-resistance).
Operational Setup (indicative prices)
Entry Detail
Entry Setup (H4) Wait for return to 1.150–1.155. Ideal entry ~1.153 after formation of H4 low (double bottom / bullish engulfing) and close above 1.155.
Stop Loss (SL) 1.140, below the "hard core" of support and below the relative lows → break there calls into question the bullish structure.
Take Profit 1 (TP1) 1.190, just below the annual high (~1.186–1.187), where a substantial profit taking is likely.
Risk/Reward Ratio (indicative)
Entry: 1.153
Risk: 1.153 – 1.140 = 0.013
Reward: 1.190 – 1.153 = 0.037
R:R ≈ 2.85 : 1
Operational Trigger (H4)
Long activatable if:
EUR/USD falls to 1.150–1.155;
Prints H4 reaction pattern (double bottom, hammer, engulfing) with close above 1.155;
The probabilities of a Fed cut remain high and ECB comments continue to rule out further cuts in the short term.
Risk Validation (Otherwise)
D1 close below 1.140 → breaks key support and opens space towards 1.125–1.13: the medium-term long from that area loses edge ≥8/10.
Disclaimer!!! The content of this article is for informational, educational, and entertainment purposes only. It does not constitute financial advice, investment advice, or a recommendation to buy or sell securities, cryptocurrencies, or other financial instruments. The author is not a professional financial advisor. Investing in the financial markets involves high risks, including the possible loss of all capital. Before making any investment decisions, you are strongly advised to do your own research (DYOR) and, if necessary, consult a qualified professional. The author assumes no liability for any loss or damage arising from the use of the information contained in this article.
Qualcomm: Livelli chiave e OstacoliAnalisi del Weekend: Qualcomm Incorporated (QCOM) si trova in un momento strategico in vista della pubblicazione degli utili fissata per il 30 luglio 2025. Il titolo ha mostrato una performance altalenante: se da un lato il Q2 FY2025 ha registrato un utile per azione di 2,85 USD su un fatturato di 10,84 miliardi USD, superando le stime, la reazione del mercato è stata cautamente negativa.
Da un punto di vista positivo, l’azienda ha aumentato il dividendo a 0,89 USD per azione, mantenendo una solida politica di ritorno capitale, con un rendimento annuo di circa 2,3 %. Inoltre, la strategia guidata dal CEO Cristiano Amon punta all’espansione in segmenti AI‑e-driven come automotive, wearable, IoT e infrastrutture (anche tramite un nuovo centro AI ad Abu Dhabi), sostenuta da una forte attività brevettuale.
Tuttavia, gli ostacoli ci sono: la domanda su Android rimane debole, la quota di mercato è erosa dalle soluzioni proprietarie di Apple e i sussidi governativi in Cina potrebbero indebolirsi, compromettendo la domanda dei dispositivi OEM.
Dal punto di vista tecnico e volumetrico il titolo sembra stia costruendo una buona base in area 150/153$ per una possibile continuazione rialzista. Primi potenziali obiettivi in zona 170/ 175 e per finire 190$ il target più ambizioso.
Dunque, nonostante il posizionamento positivo tecnico/volumetrico, nei chip e nei segmenti emergenti, resta prudente monitorare da vicino i prossimi trimestri.
Gold - 9 days until the rate cutho bisogno del tuo sostegno.
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Buon Inizio settimana e buon ultimo mese dell'anno.
L’oro sta spingendo con forza dal open di novembre.
Ha rotto al rialzo la fase di consolidamento delle due settimane centrali di novembre.
L’ultimo impulso arriva dalla nuova aspettativa sui tagli dei tassi Fed: il mercato è passato da “forse un taglio” a quasi certezza di -25 bps a dicembre, con rendimenti reali in calo e dollaro più debole.
MA SARà REALMENTE COSI?
All’inizio di dicembre, la probabilità di continuazione al rialzo è alta, ma entrare long ora è meno interessante come rapporto rischio/rendimento e viene piu difficile senza chiari ritracci.
una conferma aggiuntiva di dati potrebbe sostenere gold : soft landing e niente ritorno dell’inflazione.
📌 Bias attuale: rialzista.
Il contesto macro (dati, aspettative Fed, rendimenti e USD) sostiene ancora l’uptrend.
Dopo due tagli questo autunno, il Fed Funds è a 3.75–4.00%.
I futures danno 70–80% di probabilità per un altro taglio il 10 dicembre (dal 30–35% di inizio mese).
Il CME FedWatch è salito fino all’87,6%.
⚠️ Attenzione:
Questa repricing è il driver principale del rally.
-Tassi più bassi riducono il costo opportunità dell’oro e attirano capitali istituzionali.
-Rischio maggiore: dati molto inflazionistici che ribaltano lo scenario.
la domanda che mi sorge è : Il mercato prezza un taglio quasi inevitabile, dopo averlo messo seriamente in dubbio solo pochi giorni fa, ma sarà realmente cosi?
Tutto appeso all’incertezza sul taglio.
Mercato avanti troppo veloce rispetto alla Fed.
Basta una parola di Powell per ribaltare il sentiment.
Mercati appesi al “rate cut mood”. Opportunità tattiche sì, ma attenzione: i dati non giustificano ancora un ciclo aggressivo.
Basta un cambio di tono della Fed per ribaltare tutto in poche sedute.
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Fine del QT della Fed: quale impatto sull’S&P 500?La Federal Reserve statunitense (Fed) dovrebbe porre fine al suo programma di quantitative tightening (QT) il 1° dicembre 2025. Questo passaggio segna l’interruzione della riduzione del suo bilancio, dopo anni dedicati a ritirare liquidità dal sistema finanziario per combattere l’inflazione post-COVID. Storicamente, la fine di un ciclo di QT ha spesso coinciso con un miglioramento della tendenza dell’S&P 500. Tuttavia, pur essendo un segnale piuttosto favorevole, merita un’analisi sfumata, in un contesto in cui l’indice si trova già a livelli di valutazione storicamente elevati.
1) Uno sguardo alla storia: un punto di svolta spesso favorevole
Nei precedenti episodi, in particolare nel 2012 e nel 2019, la fine del QT ha coinciso con una stabilizzazione e poi una progressiva accelerazione dei mercati azionari. La logica economica è abbastanza intuitiva: quando la Fed smette di ridurre la liquidità, la pressione sulle condizioni finanziarie diminuisce. Gli investitori anticipano quindi un ambiente monetario più prevedibile, talvolta preludio di un ciclo di allentamento. Questo miglioramento del sentiment ha spesso sostenuto gli indici statunitensi nei mesi successivi.
Non si tratta di un legame meccanico, ma di una tendenza osservata: la fine del QT funge da sollievo, eliminando un fattore di restrizione monetaria che pesava sui multipli di valutazione.
2) Perché restare prudenti nonostante questo segnale?
Il contesto attuale differisce per diversi aspetti. Innanzitutto, alla fine del 2025 l’S&P 500 mostra livelli di valutazione vicini ai suoi record, sostenuti da poche grandi capitalizzazioni tecnologiche. Questa concentrazione implica che una parte del potenziale rialzo futuro è già scontata nei prezzi. Inoltre, anche se la Fed pone fine al QT, ciò non garantisce né un rapido calo dei tassi né un immediato ritorno a una politica monetaria molto accomodante. La banca centrale potrebbe preferire mantenere una postura restrittiva finché l’inflazione non convergerà in modo duraturo verso il suo obiettivo.
Infine, gli investitori dovranno affrontare incertezze persistenti: rallentamento della crescita globale, margini sotto pressione in alcuni settori e tensioni geopolitiche che potrebbero generare volatilità.
3) Perché mantenere un orientamento ottimista?
Nonostante queste cautele, diversi elementi giustificano un cauto ottimismo. La fine del QT elimina un significativo vento contrario per le azioni. Se l’inflazione continua a normalizzarsi, la Fed disporrà di maggiore flessibilità, il che potrebbe migliorare le prospettive economiche e sostenere gli utili aziendali. In sintesi, la fine del QT non è una garanzia, ma rappresenta un catalizzatore positivo in un contesto in cui è presente il rischio di valutazioni di mercato eccessive.
DISCLAIMER GENERALE:
Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
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L’uso di marchi di terze parti è a scopo informativo e non implica approvazione da parte di Swissquote né che il titolare del marchio abbia autorizzato Swissquote a promuovere i propri prodotti o servizi.
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I prodotti e i servizi Swissquote sono destinati esclusivamente a chi può riceverli secondo la legge locale.
Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
XAUUSD | Analisi della struttura Daily/Monthly.Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Buona sera a tutti, penso sia il caso di fare un aggiornamento della situazione Daily sul GOLD.
Se vi ricordate, la zona rossa (fresh supply), ve l'avevo già segnata in precedenza, un paio di settimane fa, non l'aveva presa bene e ora penso sia arrivato il momento di prenderla, anche la parte più alta magari, verso il massimo relativo Daily, è una zona molto potente a mio parere, potremmo aspettarci una ripresa del trend a ribasso anche.
Potremmo seguire anche la teoria di questo canale rialzista, che se fosse il ritracciamento, allora potremmo evidenziare la situazione come una flag ribassista, una struttura di continuazione per il trend SHORT.
La zona short va dai 4250$ fino a 4360$ per oncia.
Come target (se dovesse partire uno swing a ribasso) potrei aspettarmi l'obiettivo Daily dei 3855$ oppure data la zona potrei vedere anche una reazione mensile puntando ad un suo obiettivo, ovvero i 3400/3500$ per oncia, molto profondo.
Spero possa tornarvi utile, vi auguro una Buona Domenica.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Alibaba (BABA): la Big Tech Cinese che Punta a Dominare l’IAAlibaba Group (BABA) è una delle più grandi aziende tech al mondo e rappresenta uno dei pilastri dell’economia digitale cinese.
Fondata da Jack Ma, è cresciuta da semplice piattaforma e-commerce a ecosistema globale che spazia in:
Cloud computing
AI e modelli linguistici (con il modello proprietario Tongyi Qianwen)
Fintech (Alipay / Ant Group)
Logistica (Cainiao)
Intrattenimento digitale
Retail fisico e online
📌 Perché è importante per gli investitori?
Perché, proprio come Amazon negli USA, Alibaba sta reinvestendo massicciamente nel settore AI + Cloud, considerato uno dei driver principali di crescita nei prossimi 5–10 anni.
Il cloud di Alibaba rimane uno dei più grandi al mondo e il più grande in Asia.
📊 ANALISI TECNICA (WEEKLY)
🟥 1. Area chiave: il rettangolo supporto → resistenza → nuovo supporto?
Sul grafico si vede chiaramente un’area di prezzo critica, evidenziata da un rettangolo rosso che ha svolto:
✔ Supporto (2019–2020)
✔ Resistenza (2022–2023)
✔ Resistenza nuovamente superata nel 2024–2025
Ora il prezzo sta ritracciando proprio dentro questa zona, ed è molto comune vedere:
➡️ una "price flip", cioè una precedente resistenza che diventa nuovo supporto.
🔍 Range dell’area chiave:
145–160 USD
Questo è il punto dove potremmo osservare un restart del trend se i compratori intervengono.
📉 2. Volume Profile (VPVR & Fixed Range VP)
Il profilo a destra mostra:
Una zona di forte interesse istituzionale fra 80–110 USD, dove c’è anche il POC a 85 USD
Un secondo cluster volumetrico significativo fra 135–160 USD (dove siamo ora)
Interpretazione:
👉 Il movimento dai 100 ai 170 USD era "leggero" perché i volumi erano scarsi — normale accelerazione.
👉 Ora il prezzo si è appoggiato su un’area ad alta densità di scambi, quindi più probabile rimbalzo.
📈 3. OBV (On Balance Volume)
L’OBV mostra:
Dal 2023 in poi un trend di accumulo graduale
Nessun crollo volumetrico nonostante il ritracciamento attuale
I massimi dell’OBV non sono stati rotti al ribasso → i big non stanno vendendo
Questo è un segnale bullish sul medio periodo.
📊 4. ADX + DMI
ADX intorno ai 20 → trend attualmente debole, ma tipico nelle fasi di consolidamento in vista di un nuovo movimento direzionale.
DI+ e DI- molto vicini → nessuna dominanza forte.
Interpretazione:
➡️ Il mercato sta “caricando”, non scaricando.
➡️ La prossima rottura (sopra 170 o sotto 145) sarà direzionale.
🧠 Sintesi finale
Alibaba si trova in un punto di mercato interessante:
Trend di medio periodo in ripresa
Ritracciamento salutare sul primo supporto importante
OBV ancora in fase di accumulo
ADX debole = momentum pronto a riaccendersi
Volume profile suggerisce area ideale per nuovi ingressi istituzionali
📌 La zona 145–160 USD potrebbe essere il nuovo supporto chiave dove parte la prossima gamba rialzista.
GOLD | Struttura H1 e pianificazione trades.Salve traders, come state?
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Buona sera a tutti, oggi ci vediamo il mercato in tranquillità, essendo chiuso!
Come vi ho anticipato ieri siamo in una zona che può darci una possibilità di correzione ribassista anche se resto ancora a favore di posizionamenti LONG, fin quando non ci avviciniamo al massimo storico.
Comunque attendo una struttura di inversione per valutare qualcosina ribassista dalla zona attuale fino ad almeno la parte bassa del canalino segnato, poi inizierò ad attendere zona per posizionarmi a rialzo.
Sfrutteremo proprio la liquidità accumulata da questo canale sotto il minimo più basso, dove c'è anche un vuoto e subito sotto una demand molto fresca che vi avevo già segnato diversi giorni fa, qui valuterò un posizionamento dopo il giusto trigger di entrata.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
Buon weekend a tutti
Ci vediamo lunedì alle 18:00 per il nostro outlook di mercato.
Le chiusure mensili, weekly e daily sono buone.
Mi aspetto ancora forza rialzista su Gold.
Con il supporto del possibile taglio dei tassi all’86,4%, non valuto short in questo momento, nemmeno contro trend.
Io Lavoro in swing, quindi aspetto la zona giusta prima di entrare a mercato.
Vediamo come apre e chiude lunedì, poi prepariamo i setup fino alla decisione sui tassi.
Dopo di che nel caso correggiamo il tiro.
Buona giornata a tutti.
🔔 Attivate le notifiche per non perdervi nulla!
📬 Per qualsiasi dubbio o domanda, scrivetemi: sarò felice di rispondervi.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
$NU Ready for Breakout?NYSE:NU
Nu Holdings Ltd. is a holding company, which engages in the provision of digital banking services. The company was founded by David Velez Osorno, Cristina Helena Zingaretti Junqueira, and Adam Edward Wible on February 26, 2016 and is headquartered in George Town, Cayman Islands.
GOLD | Chiusura mese.Salve traders, come state?
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Oggi 20 Novembre finisce la settimana ma soprattutto il mese, quindi abbiamo chiusura candlestick Weekly e monthly, facciamo molta attenzione alla liquidità di apertura mensile di Domenica notte (Lunedì).
Oggi ho voluto portare il grafico a linea, e non con candele giapponesi, in H4, perché volevo soffermarmi su un dettaglio, dove ci troviamo ora con il prezzo combacia con il vecchio massimo e minimo relativi, lo notiamo bene dalla linea arancione che ho tracciato, combaciante con il prezzo attuale, appunto, dei 4220$ per oncia.
Dato il rifiuto che c'è stato potrei aspettarmi un ritracciamento a ribasso prima di riprende a rialzo, direzione iniziale il target dei 4127$ per oncia, segnata con la linea verde, poi andiamo verso la parte bassa del canale rialzista grande.
Spero ossa tornarvi utile, ci aggiorniamo domani, buona serata.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
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Altcoin, un rimbalzo grazie alla fine del QT della Fed?La Federal Reserve statunitense dovrebbe porre fine al suo programma di quantitative tightening (QT) a partire dal 1° dicembre 2025. Questa prospettiva solleva numerosi interrogativi nella comunità crypto, in particolare riguardo alla possibilità di uno scenario simile a quello dell’agosto 2019, quando la fine del QT coincise con un ritorno di forza del mercato degli altcoin rispetto al Bitcoin. Sebbene il confronto sia allettante, merita comunque un’analisi prudente.
Nel 2019, la fine del QT segnò un punto di svolta: l’allentamento graduale delle condizioni monetarie contribuì ad aumentare l’appetito per il rischio degli investitori. Il rapporto altcoins/BTC iniziò a risalire, riflettendo una rotazione verso asset più speculativi. L’ambiente macroeconomico ebbe un ruolo importante: calo dei rendimenti obbligazionari, maggiore liquidità e un mercato crypto ancora relativamente giovane, dove i flussi potevano spostarsi rapidamente.
La situazione del 2025 presenta alcuni parallelismi, ma anche profonde differenze. Sul piano macroeconomico, la fine del QT potrebbe indicare nuovamente una stabilizzazione della politica monetaria, o persino una transizione verso un atteggiamento meno restrittivo. In questo contesto, un rinnovato interesse per gli asset più rischiosi — tra cui gli altcoin — rimane plausibile. Storicamente, le fasi di espansione del bilancio della Fed o di rallentamento della sua contrazione hanno spesso sostenuto la liquidità globale, con potenziali benefici per le criptovalute.
Tuttavia, diversi elementi ridimensionano questa analogia. Da un lato, il mercato crypto è oggi molto più strutturato e istituzionalizzato rispetto al 2019. Bitcoin occupa una posizione più solida come asset correlato al contesto macro, sostenuto dalla presenza degli ETF e da un crescente riconoscimento istituzionale. Questa dinamica può limitare, almeno in parte, il massiccio afflusso di capitali verso gli altcoin osservato nei cicli precedenti.
Dall’altro lato, gli stessi altcoin evolvono ora in un panorama molto più competitivo rispetto a sei anni fa. La “selezione naturale” del mercato potrebbe frenare un aumento omogeneo: alcuni progetti potrebbero beneficiarne molto più di altri.
In definitiva, la fine del QT nel dicembre 2025 potrebbe creare un ambiente più favorevole a una sovraperformance relativa degli altcoin rispetto al Bitcoin, come nel 2019. Ma questo scenario dipenderà da numerosi fattori macroeconomici, strutturali e specifici del mercato crypto. La prudenza analitica rimane quindi essenziale, anche se la fine del QT rappresenta, in teoria, un fattore positivo per gli altcoin.
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Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
GOLD | Festa USA e noia mortale.Salve traders, come state?
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Oro totalmente spento oggi, ovviamente ce lo potevamo aspettare, considerando che era festa in America, quindi tutta la sessione americana non c'è mai stata, wall street non ha aperto alle 15:30.
Domani farà mezza giornata quindi ci sarà qualcosa in più ma comunque nulla di eccessivo, chiuderà alle ore 13 wall street (le nostre 19:00).
Passiamo invece al grafico: oggi situazione interamente laterale, l'oro si sta preparando a fare qualche movimento più sostanzioso, io mi sono segnato le 2 fasce di valutazione più vicine, una short e una long.
Quella short è situata sopra la ricerca di liquidità Daily ai 4190$ per oncia, mentre quella long combacia con il minimo giornaliero in chiusura (minimo relativo dei 4130$ per oncia) e con la media mobile esponenziale a 9 periodi sempre nel timeframe giornaliero, che reputo come un ottimo supporto data la situazione grafica.
Infatti come trade principale vorrei fare quello long e proseguire in direzione del massimo storico o almeno a completare l'ipotetico canale rialzista con la parte alta situata verso i 4300$ per oncia.
Buona serata a tutti!
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Ciau.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 27.11.2025Wall Street alla 4’ seduta consecutiva di rialzo; tech di nuovo protagonista.
Borse mondiali in recupero: MSCI world a 2 punti dai massimi di ottobre.
I mercato sperano nella tregua in Ucraina e nel taglio FED di -0,25%.
Oro, argento, rame, altri metalli industriali flettono di nuovo i muscoli.
Mercati tonici grazie alla speranza di una Fed “colomba” il 9 dicembre, al ritorno in auge dell’AI, e ai segnali di distensione geopolitica.
Le Borse globali continuano a muoversi con passo sicuro, sospinte da un cocktail di speranze di una Federal Reserve più morbida, attese di taglio dei tassi a dicembre e rinnovato ottimismo sul fronte geopolitico.
A infondere fiducia non è solo la dinamica dell’inflazione, ma anche la prospettiva, evocata dal segretario generale della Nato Mark Rutte, di una possibile fine della guerra in Ucraina «entro fine anno».
Negli Stati Uniti, i dati sulla disoccupazione sono risultati leggermente inferiori alle attese, senza però intaccare le probabilità, già elevate, di un imminente allentamento monetario. Secondo il FedWatch del CME Group, il mercato attribuisce l’82,9% di probabilità a un taglio dei tassi di 25 punti base nella riunione del 10 dicembre.
Il Beige Book ha mostrato un quadro del mercato del lavoro in ulteriore indebolimento, elemento che rafforza lo scenario di una Fed pronta a proseguire nel percorso di accomodamento avviato con il taglio di settembre. Le previsioni si orientano verso un rendimento del decennale Usa in area 3,80% qualora dicembre portasse effettivamente un nuovo “quartino” accompagnato da un messaggio morbido.
Intanto a Washington si intensificano le speculazioni sul dopo-Powell: tra i nomi più citati spicca quello di Kevin Hassett, noto per posizioni dovish, e questo contribuisce ad alimentare la visione di un ciclo di tassi a lungo termine più favorevole.
Ieri, Borse Europee in lieve, ma diffuso rialzo: in questo contesto, l’Europa chiude un’altra seduta di consolidamento. I principali listini si muovono in ordine sparso ma per lo più in territorio positivo: FTSE MIB italiano +0,15%, CAC40 francese +0,04%, DAX40 tedesco +0,20%, FTSE100 inglese -0,19%, IBEX35 spagnolo -0,16%.
Oltreoceano, Wall Street archivia la quarta seduta consecutiva di rialzi: Nasdaq +0,82%, Dow Jones +0,67%, S&P 500 +0,69%. Il rimbalzo arriva dopo la fase di vendite della settimana precedente, legata ai dubbi sulle società dell’intelligenza artificiale.
L’ampio indice globale MSCI ACWI avanza dello 0,9%, superando nuovamente la soglia dei 1.000 punti e portandosi a meno del 2% dal massimo storico del 29 ottobre. Da inizio anno guadagna +19% in dollari, ma soltanto +6% in euro.
La maggior banca svizzera, UBS, ha fissato un target a 1.090 punti per fine 2026, implicando un rialzo del +9%, sostenuto da AI, produttività e condizioni macro favorevoli, con rendimenti attesi “simili” tra Europa, emergenti e Stati Uniti.
Materie prime ed energia: petrolio stabile, oro in rally. Il petrolio WTI (greggio di riferimento negli Usa) resta stabile a 58 dollari/barile, mentre il gas naturale europeo al TTF rimane sotto i 30 euro/MWh, a 29,3.
Brilla invece l’oro: +0,8% a 4.160 dollari/oncia, vicino ai massimi di due settimane, sostenuto da dollaro debole e attese di un taglio Fed a dicembre.
Lo spread BTp-Bund scende a 72 punti base (dai 73 precedenti), ai minimi da oltre 15 anni, con il decennale italiano al 3,39%.
Borse asiatiche: stamattina, 27 novembre, rimbalzo diffuso grazie a Wall Street e ai dati cinesi: Nikkei +1,2%, Hang Seng +0,4%, CSI300 +0,2%, Kospi +0,6%, Taiex +0,5%, Sensex +0,4%, che supera per la prima volta gli 86.000 punti.
Il FMI ha alzato la previsione di crescita del PIL cinese 2025 dal +4,0% al +4,8%, la revisione più ampia tra tutti gli emergenti, attesi al +4,1%.
Tra i titoli legati all’intelligenza artificiale, svettano SoftBank +3,5%, Advantest +4,5%, Tokyo Electron +2,6%.
Sul fronte geopolitico, il Wall Street Journal rivela che Donald Trump avrebbe tentato una mediazione tra Cina e Giappone sul dossier Taiwan, dopo un colloquio telefonico di oltre un’ora con Xi Jinping.
Materie prime industriali e cripto: rame in volata, Bitcoin rimbalza. Il Bloomberg Commodity Index rimbalza dell’1,2% a 108,8 dollari, dopo cinque sedute negative.
Il rame sfiora nuovamente gli 11.000 dollari/tonnellata, segnando un +25% da inizio anno. Deutsche Bank prevede che l’offerta crescerà solo dell’1% nel 2026, con prezzi in media a 10.600 dollari e possibili punte sopra gli 11.000 nella prima metà dell’anno.
La banca tedesca individua nell’aumento della domanda di elettricità, trainata da elettrificazione e digitalizzazione, il principale sostegno al metallo rosso.
Il Bitcoin avanza dell’1,2% dopo il +3,7% della seduta precedente (miglior performance da oltre un mese), tentando un recupero dopo il crollo del -36% delle ultime cinque settimane. Riflettori puntati su Tether, declassata da S&P Global a livello “5”, il rating più basso nella scala creata nel 2023, a causa della crescita degli asset rischiosi nelle riserve.
Debito italiano scintillante: nuovo minimo per lo spread. Il rendimento del BTp decennale scende al 3,38%, minimo da metà novembre, con lo spread a 71 punti base, livello più basso dall’aprile 2010. La luna di miele dei mercati con il debito sovrana italiano continua senza interruzione.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
buon giovedì a tutti e buona festa del ringraziamento.
nei prossimi due giorni i mercati chiudono prima per le feste.
resto tranquillo, ma tengo d’occhio i movimenti.
la probabilità di un taglio tassi resta alta, circa 85%.
questo continua a dare supporto a gold.
attenione alle prese di profitti, potrebbero innescare uno short inaspettato.
visto che siamo anche su chiusura mensile. andate piano.
ci vediamo oggi in live alle 15:00.
parliamo un po, guardiamo il mercato e facciamo qualche test.
buon fine settimana a tutti.
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
XAUUSD – Canale di tendenza rialzista H1XAUUSD – Canale di tendenza rialzista H1, rischio di ribasso a breve termine in aumento
Brian – Priorità alla vendita breve nella zona di picco del canale, in attesa di riacquisto su supporti più bassi
I. Riepilogo della strategia
L'oro sta negoziando all'interno di un canale di prezzo rialzista su H1, ma il movimento intorno a 4.160 mostra segni di debolezza, aumentando il rischio di una correzione a breve termine.
Scenario prioritario: Vendita breve nella zona di picco del canale 4.162–4.164, obiettivo verso le aree di supporto 4.145 – 4.130 – 4.115 – 4.100.
Dopo la correzione, l'area 4.100–4.080 potrebbe diventare la base per il prossimo movimento rialzista secondo la tendenza più ampia.
Aree di prezzo importanti da monitorare: 4.139 – 4.127 – 4.110 – 4.088.
II. Contesto macroeconomico e notizie 27/11
02:00 – La Fed pubblica il Beige Book
Questo documento aggiorna la valutazione delle filiali della Fed sulla situazione economica degli Stati Uniti.
Una descrizione della crescita rallentata e della pressione sui prezzi in calo rafforzerà ulteriormente le aspettative di un imminente taglio dei tassi da parte della Fed → supporto per l'oro.
Al contrario, se il Beige Book descrive un'economia ancora "resiliente", il mercato potrebbe temporaneamente ridurre il ritmo di pricing del taglio dei tassi → causando una correzione a breve termine per l'oro.
19:30 – La BCE pubblica il verbale della riunione di ottobre
Se il verbale propende per uno scenario di mantenimento dei tassi alti più a lungo, l'EUR potrebbe essere supportato, influenzando indirettamente l'USD e i flussi verso l'oro.
Tuttavia, l'impatto di solito non è forte come i dati statunitensi, influenzando principalmente il sentiment generale risk-on/risk-off.
Contesto generale:
L'oro ha superato i 4.160 USD/oz poiché il mercato si aspetta sempre più che la Fed tagli i tassi già a dicembre, riducendo l'attrattiva degli asset a rendimento e aumentando l'attrattiva dell'oro – un asset senza rendimento. Questo crea una base di supporto per la tendenza rialzista a medio termine, ma dopo un movimento rialzista caldo, le correzioni tecniche su H1 sono normali.
III. Struttura tecnica – Canale di tendenza rialzista H1
Il prezzo si trova nel canale rialzista H1, con massimi e minimi crescenti, ma l'area superiore vicino a 4.160 coincide con:
Il limite superiore del canale di prezzo.
L'area "Sell POC" sul grafico – dove si concentra la liquidità e gli ordini di vendita in attesa.
Scenario prioritario sul grafico:
Il prezzo potrebbe risalire leggermente verso l'area POC 4.162–4.164, per poi essere respinto e scivolare verso l'area di supporto importante intorno a 4.110 prima di estendere la correzione verso 4.100–4.080.
La linea di tendenza inferiore del canale rialzista funge anche da area di acquisto a breve termine, se appare una chiara reazione delle candele.
Aree di prezzo degne di nota su H1:
Resistenza: 4.162–4.164 (picco del canale + POC).
Supporto intermedio: 4.139 – 4.127 – 4.110.
Supporto profondo: 4.088 – 4.080 – 4.100 (area che potrebbe creare un fondo per il prossimo movimento rialzista).
IV. Piano di trading
1. Scenario prioritario – Vendita breve al picco del canale
Idea: Vendita breve quando il prezzo risale verso il limite superiore del canale rialzista H1 e POC 4.162–4.164, aspettandosi una correzione verso il supporto.
Vendita: 4.162–4.164
SL: 4.168
Obiettivo TP:
TP1: 4.145
TP2: 4.130
TP3: 4.115
TP4: 4.100
Questo è un ordine di contromossa nel canale rialzista, mirato solo a una correzione breve, non a un'inversione della tendenza principale.
2. Scenario supplementare – Acquisto breve sulla linea di tendenza di supporto
Idea: Quando il prezzo tocca la linea di tendenza inferiore del canale rialzista H1 e appare una bella reazione delle candele, si può considerare un acquisto a breve termine secondo il canale, privilegiando le aree:
4.139 – 4.127 – 4.110 – 4.088
Il livello di ingresso/SL specifico dipenderà dalla reazione del prezzo effettivo sulla linea di tendenza, ma il principio generale è:
Acquisto vicino alla linea di tendenza,
SL posizionato sotto l'area di supporto immediatamente sottostante,
TP verso l'area centrale del canale o la resistenza più vicina.
V. Gestione del rischio e avvertenze
Non aprire nuove posizioni immediatamente prima o durante la pubblicazione del Beige Book e del verbale della BCE, poiché la volatilità potrebbe aumentare improvvisamente, allargando lo spread.
L'ordine di vendita a 4.162–4.164 è un ordine contro la tendenza a breve termine nel canale rialzista, è necessario mantenere un volume moderato e rispettare assolutamente lo SL 4.168.
Se il prezzo rompe chiaramente e si mantiene sopra l'area 4.170, lo scenario di correzione H1 si indebolisce – in tal caso è meglio restare fuori, aspettando una nuova struttura piuttosto che cercare di mantenere la posizione di vendita.
7 voti per un taglio dei tassi il 10 dicembre?!Avvicinandoci all’ultima riunione di politica monetaria dell’anno, prevista per mercoledì 10 dicembre, l’incertezza rimane elevata. Lo strumento CME FedWatch indica ora una probabilità predominante di un taglio dei tassi di 25 punti base, ma questa probabilità può variare notevolmente di giorno in giorno in funzione dei dati macro ritardati che verranno pubblicati prima della riunione della Fed di mercoledì 10 dicembre.
La ragione è semplice: la decisione non dipende più solo dai dati macroeconomici, ma anche — e soprattutto — dagli equilibri interni del FOMC, l’organo deliberativo della Federal Reserve. Per approvare un taglio, servono almeno 7 voti sui 12 membri votanti. Tuttavia, il Comitato appare oggi profondamente diviso, sia nelle diagnosi sia nelle preferenze di politica monetaria.
I dati economici: necessari ma non sufficienti
I prossimi dati sull’inflazione PCE, la misura preferita dalla Fed, avranno un ruolo cruciale. Se il regime dei prezzi resterà sotto controllo, ciò rafforzerà l’argomento per un allentamento monetario. Anche la crescita moderata e alcuni segnali di indebolimento del mercato del lavoro sostengono questa posizione.
Ma nonostante questi segnali, il contesto rimane ambiguo: diversi membri ritengono che la disinflazione non sia ancora solidamente radicata o che i rischi di un rimbalzo siano ancora troppo elevati. Da qui la prudenza persistente, anche di fronte a una probabilità di mercato chiaramente favorevole a un taglio.
Un FOMC frammentato: la vera chiave del suspense
È davvero la composizione interna del FOMC a rendere così incerto l’esito della riunione. Il Comitato raramente è stato così eterogeneo nelle sue posizioni. I profili si dividono in tre blocchi:
1. Il blocco dovish, favorevole a un rapido allentamento.
Alcuni membri sostengono chiaramente un taglio, forse anche uno più ampio. Ritengono che l’inflazione stia rallentando abbastanza.
2. Il blocco hawkish, contrario a un taglio imminente.
Per loro, la Fed deve rimanere vigile, mantenere i tassi alti e non allentare troppo presto la politica, a rischio di riaccendere pressioni inflazionistiche.
3. Il blocco centrale, prudente, esitante e probabilmente decisivo.
Questi membri “neutrali” o “lievemente dovish” determineranno il voto finale.
Oggi la distribuzione delle opinioni mostra che bastano poche voci per far pendere la bilancia. Il Presidente Jerome Powell, solitamente figura di consenso, si mostra particolarmente prudente, complicando ulteriormente la lettura delle dinamiche interne.
Una decisione aperta, nonostante i segnali dei mercati
In sintesi, anche se il CME FedWatch attribuisce una probabilità maggioritaria a un taglio dei tassi il 10 dicembre, la realtà politica interna al FOMC richiede prudenza. Non è solo una questione di numeri economici, ma di un equilibrio delicato tra posizioni divergenti all’interno dell’istituzione.
Per il momento, c’è un’unica certezza: qualsiasi dato macroeconomico o dichiarazione di un membro della Fed influenzerà immediatamente le aspettative. La decisione finale sarà presa nella complessa arena del voto interno, dove ogni voce conterà.
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XAUUSD | Daily in ascesa.Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Come possiamo notare il giornaliero nel GOLD è in ripresa e in ascesa, sta sicuramente cercando di ripuntare al massimo storico, sicuramente anche grazie alle probabilità di tagliare i tassi d'interesse americani a Dicembre all'83%.
Questo spinge nel medio/lungo termine il valore dell'oro a rialzo ma non sarà facile fare un nuovo All-time-high.
Detto questo l'unico livello che controllo per valutare un posizionamento rialzista è quello dell'imbalance dei 4132$ per oncia e la media esponenziale a 9 periodi del giornaliero.
Per il resto continuerò ad osservare le chiusure giornaliere per capire la forza del trend.
Il trigger di entrata lo cercherò in timeframe più basso 5/15 minuti basandomi sull'H1.
Buona serata a tutti.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 26.11.2025
Nvidia teme la concorrenza di Google, e l’azione perde -5%.
Bene le borse EU e Usa, a parte Nvidia la tech è in recupero.
Commodities energetiche sempre deboli, tregua in Ucraina più vicina?
Borse asiatiche sembre toniche, e il trend appare molto solido.
I mercati globali si muovono in un delicato equilibrio tra geopolitica, aspettative sulle banche centrali e segnali misti dall’economia reale, ma intanto i titoli tecnologici recuperano terreno dopo il recente consolidamento.
Sul fronte internazionale, gli investitori guardano con crescente attenzione ai negoziati per una tregua in Ucraina, dopo le dichiarazioni ottimistiche di Donald Trump, che dalla Casa Bianca ha parlato di un accordo ormai “molto vicino”, annunciando l’invio di Steve Witkoff da Vladimir Putin e del segretario dell’esercito Dan Driscoll verso Kiev.
L’ipotesi di una normalizzazione dei flussi energetici russi si è immediatamente riflessa sulle commodities: i future sul petrolio hanno imboccato la via del ribasso, mentre il gas europeo resta sotto i 30 euro al megawattora, segnale che il mercato sta iniziando a prezzare un potenziale allentamento delle tensioni.
Sulle piazze europee è prevalsa ancora la prudenza, nonostante il ritrovato entusiasmo per un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve nella riunione del 9-10 dicembre.
La seduta si è chiusa comunque in positivo: Parigi +0,83%, Francoforte +0,97%, Londra +0,78%, mentre Milano ha messo a segno un brillante +0,95%.
Anche Wall Street ha archiviato una seduta positiva, seppur con performance differenziate: il Dow Jones è salito +1,4%, lS&P 500 +0,9%, mentre il Nasdaq si è fermato a +0,7%.
A pesare sul comparto tech, che è comunque mediamente salito, è stato il quasi -5% iniziale di Nvidia, penalizzata dalle indiscrezioni riportate da The Information secondo cui Meta starebbe valutando l’impiego dei chip AI proprietari di Google, le cosiddette TPU, nei suoi data center.
Google, secondo le stesse fonti, avrebbe avviato colloqui con diversi big del settore, segnale di una competizione tecnologica sempre più serrata.
Sul fronte macro, i dati sul lavoro negli Stati Uniti hanno mostrato un netto peggioramento: nelle quattro settimane concluse l’8 novembre, i datori di lavoro privati hanno tagliato una media di 13.500 posti di lavoro a settimana, contro i 2.500 del periodo precedente.
Le perdite sembrano essersi accelerate tra fine ottobre e inizio novembre, complice l’ondata di annunci di tagli provenienti da colossi come Amazon e Target. Gli occhi del mercato sono ora puntati sul report ufficiale del 3 dicembre.
Deboli anche le vendite al dettaglio: a settembre sono aumentate dello 0,2% su base mensile, il rialzo più contenuto da quattro mesi, dopo il +0,6% di agosto e contro attese del +0,4%. Su base annua, la crescita è rallentata dal 5% al 4,3%.
In questo quadro, Bank of America intravede comunque diversi catalizzatori per un ritorno dell’ottimismo sull’azionario nel 2026. Tra questi, il supporto del Big Beautiful Bill, che aggiungerebbe 0,3-0,4 punti di PIL, l’effetto ritardato dei tagli della Fed, una politica commerciale più favorevole e gli investimenti legati all’intelligenza artificiale, destinati a proseguire anche il prossimo anno.
Restano tuttavia due variabili chiave: l’inflazione, che secondo BofA rimarrà probabilmente sopra il target con un PCE core al 2,8%, e l’occupazione, che potrebbe “raffreddarsi” pur senza dinamiche tipiche delle recessioni, con una crescita media stimata di 50.000 nuovi posti al mese e un tasso di disoccupazione atteso al 4,3% entro fine 2026.
Sul mercato valutario l’euro avanza oltre 1,15 dollari, chiudendo le contrattazioni europee a 1,156 (+0,4%), mentre contro yen si attesta a 180,57 (-0,1%).
Intanto, il segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato che Trump annuncerà il nuovo presidente della Federal Reserve “entro Natale”, lasciando aperta la corsa tra Kevin Warsh e Kevin Hassett.
Dal fronte corporate arriva l’annuncio di Volkswagen, che ora intende produrre l’intera gamma elettrica direttamente negli stabilimenti cinesi. Grazie all’ampliamento del centro di Hefei, il gruppo potrà sviluppare e testare modelli per il mercato locale con costi di approvvigionamento di componentistica e di manufattura “fino al 50%” più bassi rispetto agli standard europei.
Stamattina, 26 novembre, in Asia, i listini mostrano un tono costruttivo: Tokyo guida con +1,7%, sostenuta dall’elezione del Premier Sanae Takaichi alla guida del PLD, vista come una ulteriore spinta verso politiche fiscali più espansive.
Bene anche l’area di influenza cinese, con l’Hang Seng a +0,3%, il CSI 300 a +0,7% e il Taiex di Taipei a +1,8%, sebbene permangano le preoccupazioni legate alla crisi confermata del gruppo edilizio-immobiliare China Vanke, le cui azioni e obbligazioni sono state ripetutamente sospese al ribasso.
Fortissimo il Kospi di Seoul, con un +2,6%, mentre in India il BSE Sensex di Mumbai avanza dello 0,9% sfiorando i massimi storici.
Sul fronte energetico, il gas europeo TTF scivola a 29,40 €/MWh, minimi da marzo 2024, con stoccaggi europei sotto l’80% a causa dell’ondata di freddo e prelievi record nel mese in corso, compensati tuttavia da importazioni di GNL dagli Usa ai massimi di sempre.
L’oro vola oltre 4.160 dollari l’oncia, mentre il decennale italiano scende sotto il 3,40%, spingendo lo spread a 72 punti base, il minimo dal 2010, in un anno che per i BTP si avvia a chiudersi in deciso miglioramento di prezzi e di rating sovrano.
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