PMI SERVIZI EURO E NFPPMI SERVIZI EURO:
Dallo scorso aprile, il settore terziario è stato grossomodo stagnante.
Uno sguardo alla tendenza di lungo periodo rivela che è dall’estate 2021 che il tasso di crescita risulta inferiore alla media complessiva delle indagini PMI.
Ciò indica una crescita piuttosto debole, e con la più lunga durata nel corso di 27 anni di dati PMI.
Le due ultime recessioni del settore dei servizi, dovute alla crisi del mercato finanziario nel 2008/2009 e alla crisi dell’euro nel 2012, si sono avute dopo un rallentamento piuttosto rapido della crescita ed è difficile che queste dinamiche si ripetano.
Il motivo potrebbe essere legato ad un aspetto strutturale della carenza di manodopera, resasi evidente dai tempi del Covid.
Questo significa che, diversamente dal passato, le aziende evitano di licenziare anche durante trimestri scarsi.
Per questo, è dal 2021 che il consumo delle famiglie, motore principale della crescita dei servizi, non crolla drasticamente.
Anzi, a giugno le aziende hanno addirittura fatto più assunzioni di maggio, con una recessione che nel prossimo futuro potrebbe addirittura essere evitata.
La questione è quanto sia lontanamente possibile una forte ripresa, dopo gli ultimi anni di debolezza del terziario.
Per l’intera eurozona sarà probabilmente difficile, ma per la sua più grande economia, la Germania, è sicuramente probabile, visto lo straordinario pacchetto di stimoli che il nuovo governo sta mettendo in atto.
In ogni caso, le aspettative dell’eurozona per i prossimi 12 mesi sono migliorate, anche se i valori restano inferiori alla media di lungo termine.
La Banca Centrale Europea non accoglierà positivamente il più aggressivo aumento dei prezzi di vendita del settore terziario di giugno e il nuovo forte incremento dei costi.
Non Farm Payroll
Le buste paga non agricole sono aumentate di 147.000 unità a giugno.
Il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1%, mentre gli economisti avevano previsto un aumento al 4,3%.
Il forte rapporto sull'occupazione ha anche stimolato un'impennata dei rendimenti del Tesoro e ha ridotto le aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
I trader di futures sui Fed funds stanno attualmente valutando una probabilità di circa il 95% che la banca centrale mantenga i tassi stabili alla riunione di fine mese.
--Chart di Capital.Com--
Analisi fondamentale
Certificato Multi Express: Rendimento 12% Annuo su Banche UKIl settore bancario britannico continua a rappresentare un’opportunità interessante per gli investitori che cercano rendimenti superiori alla media con protezione condizionata del capitale. In questo contesto, il certificato CH1358860141 si distingue per la sua struttura Multi Express che combina un rendimento cedolare annualizzato del 12% con una barriera capitale al 60%, offrendo un profilo rischio-rendimento particolarmente bilanciato per chi vuole esporsi al comparto finanziario del Regno Unito.
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Buone opportunità a tutti!
Disclaimer: questo contenuto non rappresenta sollecitazione al pubblico risparmio, promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazione finanziaria. Le informazioni sono fornite a scopo educativo e informativo.
XAUUSD | NFP in arrivo!!Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Eccoci finalmente arrivati all'NFP DAY!
Conti bruciati, giornate tossiche, noi non vorremo sicuramente che vada così, quindi preferisco vedere questo giorno come quello in cui non tradare piuttosto che quello dove fare ALL-IN.
Cerchiamo di trovare un set up valido con stop largo senza rischiare troppo, non cercate di vedere questa come un'opportunità per triplicare il capitale, altrimenti andrà esattamente al contrario.
A grafico notiamo un'impostazione rialzista del nostro metallo giallo, soprattutto dopo gli ADP ridicolo di ieri con un -33k, news molto negativa per USD.
Oggi è previsto già di base un tasso di disoccupazione in aumento rispetto al mese precedente, vediamo se anche gli NFP daranno sprint negativo, così da darci una giornata molto positiva per il GOLD.
Il break dei 3370$ a rialzo, darà molta spinta ai tori a mio parere, con target anche fino ai 3410$ e oltre.
Finché non verrà rotta potremo vedere delle spinte a ribasso.
Aspettiamo comunque con ansia l'uscita dei dati e muoviamoci di conseguenza.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
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Per le mie analisi utilizzo:
*Chart di Capital.com*
🌞 Buongiorno a tutti 🌞
cosa succederà oggi durante nfp?
come cambierà il mercato?
il cambio struttura weekly short verra mantenuto e andremo verso punti piu bassi? oppure seguira ancora l'allineamento daily long ?
ieri in live siamo riusciti a prenderci 250 pips di rialzo post news,
oggi le cose si complicano.
L’oro resta ben supportato da un mercato del lavoro USA in raffreddamento e da una situazione fiscale e commerciale che punta verso disavanzi più ampi. I dati recenti mostrano un netto calo nell’occupazione: le offerte JOLTS calano da 5 mesi, l’ADP di giugno ha registrato un calo a sorpresa di 33.000 posti nel settore privato, e la media trimestrale della crescita occupazionale è ormai quasi piatta. Tuttavia, la crescita dei salari resta sopra il 4% annuo, segnalando che le pressioni sui costi per la Fed sono ancora presenti.
Su questo sfondo di debolezza nel lavoro, le dinamiche politiche attuali favoriscono l’inflazione e pesano sul dollaro. L’approvazione al Senato di un maxi-pacchetto fiscale da 3.900 miliardi di dollari implica più emissioni di Treasury, mentre la minaccia dell’amministrazione di imporre dazi del 30% sulle importazioni dal Giappone (se non ci saranno “mini-accordi” entro il 9 luglio) riapre il fronte del rischio commerciale. Il quadro complessivo rafforza il tema dei “twin deficits” (fiscale + commerciale), storicamente favorevole all’oro e negativo per il dollaro.
⚠️ Punti chiave
-Mercato del lavoro in frenata. Secondo mese debole per l’ADP: l’NFP anticipato a domani (per via della festività) potrebbe sorprendere ancora al ribasso.
-Reazione tassi > proiezioni Fed.
I trader ignorano il dot-plot aggressivo di giugno e si concentrano sui dati reali.
I future sui Fed Funds prezzano ora 75 punti base di tagli entro dicembre.
-Nubi fiscali e commerciali.
Il piano fiscale approvato e la minaccia di dazi su Tokyo spingono verso un dollaro più debole e una curva dei rendimenti più inclinata. Questo sostiene l’acquisto su debolezza di materie prime e titoli “value”.
in base all'uscita dei dati nfp valutero posizionamento,
se dati molto inferiori mi posso aspettare gold long, con probabile fake short to long.
con dati nfp molto elevati mi aspetto un gold debole quindi andrei a valutare degli short.
attendo 14:30 e si valuta, ci vediamo in live dopo
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Oro, trend esaurito o messo alla prova?L'oro è tornato a un livello tecnico chiave nonostante sono presenti le condizioni che tipicamente favorirebbero un apprezzamento del bene rifugio, gli investitori stanno forse cambiando le dinamiche di predisposizione rispetto al rischio, all'inflazione e alla crescita?
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 85.24% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
L'oro ignora il copione?
La scorsa settimana ha evidenziato un indebolimento del dollaro USA, un aumento delle stime di un taglio dei tassi di interesse e dati sull'inflazione che hanno registrato un aumento preoccupante. Sulla carta, questi sono il genere di sviluppi che in genere guidano l'oro. Sarebbe lecito aspettarsi un rialzo dell'oro? Normalmente queste dinamiche si riflettono sulla price Action di Asset considerati beni di rifugio, come ad esempio l’oro, eppure il Gold non ha battuto ciglio.
Il dato core PCE di maggio, l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed, è cresciuto più del previsto al 2,7%. Tuttavia, i mercati obbligazionari hanno reagito tranquillamente, con i futures sui tassi che continuano a scontare un'elevata probabilità di allentamento entro settembre. Parallelamente, il dollaro USA ha perso terreno, con l'indice del dollaro in calo di oltre l'1% sulla settimana. Un movimento di questo tipo di solito si riflette direttamente sulle materie prime denominate in dollari, come l'oro.
Parte della risposta risiede nella geopolitica. Il cessate il fuoco tra Israele e Iran ha allentato le tensioni che in precedenza sostenevano l'attrattiva dell'oro come bene rifugio. Nel frattempo, i mercati azionari hanno continuano a registrare nuovi massimi, per citarne alcuni: Nvidia e Microsoft, che ora più che mai sono vicine ad una capitalizzazione di mercato di $4 Tln.
gli investitori stanno passando dalla protezione alla partecipazione privilegiando Assets che beneficiano del miglioramento dei flussi commerciali e della domanda globale. L'ultimo accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, incentrato sulle esportazioni di terre rare, non fa che rafforzare questa narrativa. Per ora, prevale la propensione al rischio.
Il contesto macroeconomico è diventato più complesso. il quadro tecnico invece?
Dopo un forte rialzo fino ad aprile, il mercato è entrato in una fase di consolidamento. A maggio si è formato un massimo inferiore, che è stato ritestato e respinto a giugno. Tale rifiuto ha innescato l'ultimo calo di due settimane, riportando il metallo prezioso sulla sua linea di tendenza al rialzo.
Questa linea di tendenza, in atto dal dicembre 2024, ha guidato il trend rialzista più ampio e ha tenuto bene nei tre test precedenti. Ancora una volta, si trova sotto pressione. Se questa volta reggerà è una questione aperta. Secondo le regole non scritte dell’analisi tecnica: le linee di tendenza sono valide solo quanto la domanda che le sostiene e, in una fase di consolidamento, tale sostegno può spesso essere discontinuo.
La natura del consolidamento è una sorta di deriva controllata, con molti movimenti ma poco impegno. Se la linea di tendenza dovesse cedere, ciò non significherebbe necessariamente la fine del ciclo rialzista dell'oro. Potrebbero aprirsi diversi scenari, come ad esempio una correzione più profonda, con i minimi di maggio in gioco, tale area è anche in linea con il prezzo medio ponderato per il volume ancorato ai minimi di dicembre 2024.
Per ora, l'oro rimane quiescente. È ancora al di sopra di un possibile livello di supporto, ma non si comporta più come un mercato sotto controllo. Se il clima di propensione al rischio dovesse continuare, potremmo forse assistere a una riallocazione dei fondi lontano dal beni rifugio? Oppure il mercato resterà fedele al metallo prezioso e stabilirà nuovi massimi?
Oro: Grafico a candela giornaliero
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Analisi del dato ADP Non-Farm Employment del 2 luglio 2025Il dato ADP Non-Farm Employment pubblicato il 2 luglio 2025 ha sorpreso negativamente il mercato: il settore privato statunitense ha perso 33.000 posti di lavoro a giugno, contro una previsione di +99.000. Si tratta della prima contrazione dal marzo 2023 e di un dato molto più debole rispetto ai 29.000 posti aggiunti a maggio (dato rivisto al ribasso).
Cos’è l’ADP Non-Farm Employment
Questo indicatore misura la variazione mensile dei posti di lavoro nel settore privato, escluso il comparto agricolo. Viene pubblicato da ADP, una delle principali società di gestione paghe negli USA, e anticipa di due giorni il più atteso report ufficiale sui Non-Farm Payrolls (NFP) del governo. Anche se spesso i due dati divergono, l’ADP resta un termometro importante per valutare la salute del mercato del lavoro americano.
Cosa mostrano i dati di giugno
Perdita di posti di lavoro: -33.000, contro una previsione di +99.000. Settori più colpiti: servizi professionali e business, sanità ed educazione, settore finanziario. Unica nota positiva: crescita nei settori manifatturiero e minerario.
Impatto geografico: Midwest e West hanno perso più posti, mentre il Sud è l’unica area con saldo positivo.
Cosa significa per i mercati e per il trading
Un dato così negativo può indicare che l’economia USA sta rallentando più delle attese, nonostante i massimi storici degli indici azionari. Un dato ADP sotto le attese tende a indebolire il dollaro, perché aumenta le probabilità che la Fed possa tagliare i tassi prima del previsto.
Strategie pratiche per il trader
Gestione del rischio. In presenza di tali dati meglio ridurre la leva e utilizzare stop loss più stretti. I titoli legati ai servizi e alle piccole imprese potrebbero soffrire di più; meglio privilegiare settori difensivi o aziende di grandi dimensioni.
Conclusione
Il dato ADP di giugno 2025 segnala una frenata inattesa del mercato del lavoro USA. Per chi fa trading, è il momento di aumentare la prudenza, monitorare i prossimi dati macro e prepararsi a una possibile crescita della volatilità nei prossimi giorni.
Fattori fondamentali chiave S&P 500 estate 2025L’estate 2025 si caratterizza per un insieme di fattori macroeconomici e microeconomici che plasmeranno la traiettoria del mercato azionario statunitense. Mentre l’S&P 500 si muove vicino ai massimi storici e presenta una valutazione paragonabile a quella di fine 2021, la solidità della dinamica rialzista dipenderà dalla combinazione di diverse variabili essenziali. Comprendere questi fondamentali è cruciale per cogliere il potenziale e i rischi che attendono gli investitori nei prossimi mesi.
1) La guerra commerciale e la diplomazia economica, principale fonte di incertezza
La questione commerciale rimane l’argomento più imprevedibile a inizio estate. La scadenza del 9 luglio, data limite per la conclusione o il fallimento dei negoziati tariffari, cristallizza le tensioni tra gli Stati Uniti e i loro principali partner. La prospettiva di una nuova ondata di dazi potrebbe incidere direttamente sui costi di produzione, sull’inflazione e sulla fiducia delle imprese. La diplomazia commerciale è quindi la variabile più suscettibile di provocare scatti di volatilità e rimettere in discussione le aspettative positive sulla crescita degli utili. Se verranno firmati accordi commerciali, ciò potrebbe sostenere la tendenza rialzista dell’S&P 500.
2) La politica fiscale americana: il “One Big, Beautiful Bill”
Il grande progetto fiscale dell’amministrazione Trump costituisce un altro nodo cruciale. Questa legge prevede la proroga dei tagli fiscali avviati nel 2017 e un notevole innalzamento del tetto del debito pubblico fino a 5.000 miliardi di dollari. Se queste misure sostengono potenzialmente i consumi e gli investimenti privati, il loro impatto a medio termine sulle finanze pubbliche è incerto. La vera sfida per il mercato azionario è valutare se queste decisioni porteranno a un’impennata dei rendimenti obbligazionari USA di lungo termine. Un aumento dei rendimenti del Tesoro aggraverebbe il costo di finanziamento delle imprese e metterebbe sotto pressione i multipli di valutazione già elevati. Al contrario, se i tassi resteranno contenuti, la dinamica rialzista potrebbe proseguire.
3) L’inflazione e la politica monetaria della Fed: un equilibrio delicato
L’andamento dell’inflazione, in particolare dell’indice PCE, sarà un determinante chiave. L’inflazione statunitense si colloca attualmente leggermente al di sotto dell’obiettivo della Fed. Diverse componenti, soprattutto i servizi (quasi due terzi del paniere PCE), mostrano una certa stabilità. I rischi inflazionistici derivano piuttosto dai beni, specie in caso di riaccendersi delle tensioni commerciali. Il petrolio, che pesa direttamente e indirettamente circa l’11% del PCE, per ora non segnala allarmi, grazie a un contesto geopolitico più disteso. Anche immobiliare e sanità offrono indicatori rassicuranti. In questo contesto, la Federal Reserve adotta un approccio prudente: mentre altre grandi banche centrali occidentali si avvicinano a un tasso neutro, la Fed temporeggia e condiziona la svolta monetaria alla chiarezza sulle tariffe doganali e sui comportamenti delle imprese.
Il calendario dei tagli dei tassi è uno dei punti di tensione più rilevanti. Secondo i segnali recenti, un primo taglio potrebbe arrivare già a settembre. Tuttavia, membri influenti del FOMC nominati dall’amministrazione Trump spingono per un allentamento più precoce. La pressione politica è forte: Trump invoca riduzioni immediate, ma il presidente Powell mantiene il controllo dell’agenda, cercando di preservare il consenso interno.
4) Il mercato del lavoro e la probabilità di recessione
La situazione occupazionale negli Stati Uniti è un indicatore anticipatore del ciclo economico. Le richieste settimanali di disoccupazione e il tasso di disoccupazione aggregato sono monitorati con attenzione. Storicamente, un rialzo significativo della disoccupazione segnala che il rallentamento economico è già iniziato. Al momento, il mercato del lavoro è resiliente, ma un qualsiasi deterioramento potrebbe modificare lo scenario centrale degli investitori e rafforzare le aspettative di recessione. Questo rischio rappresenta uno dei principali freni all’ottimismo, a meno che non acceleri il calendario di taglio dei tassi.
5) Risultati del secondo trimestre e prospettive sugli utili
La stagione delle pubblicazioni del secondo trimestre ha un’importanza particolare. Le imprese americane devono dimostrare di saper generare una crescita degli utili conforme alle attese, nonostante i multipli di valutazione elevati. Mantenere prezzi elevati sull’S&P 500 richiede una crescita robusta dei profitti e previsioni fiduciose da parte del management. In caso contrario, il rischio di una correzione sarebbe elevato, considerando che il mercato ha già incorporato molti fattori positivi. La debolezza del dollaro e del prezzo del petrolio, insieme alla dinamica dell’IA, potrebbero riservare sorprese positive.
6) La geopolitica e il petrolio, potenziali fonti di volatilità
Infine, la geopolitica globale resta una variabile di secondo piano che potrebbe improvvisamente diventare prioritaria. Un deterioramento rapido della situazione internazionale, soprattutto in Medio Oriente o nel Mar Cinese, potrebbe colpire i flussi commerciali e i prezzi del petrolio, alimentando un ritorno dell’inflazione e della volatilità finanziaria.
Conclusione :
L’estate 2025 si profila come un periodo di transizione strategica per il mercato azionario statunitense. Tra diplomazia commerciale, politica fiscale, inflazione, traiettoria dei tassi e dinamica degli utili, gli investitori dovranno fare i conti con un accumulo di incertezze. Se queste si dissolveranno progressivamente, la tendenza rialzista potrà continuare. Al contrario, una combinazione di shock geopolitico, ripresa dell’inflazione e stallo politico sul bilancio federale potrebbe indebolire il rally in corso.
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ingresso portafoglio Citigroup a 72,628 usd 1,19 e altri Addingresso portafoglio Citigroup a 72,628 usd 1,19, 10 pezzi e tutti no stop,
pluriennale sottovalutazione e prezzi in ripresa, tra i più bastonati con GE e Kraft Heinz, insieme a KHC sembra essere tra le due maggiori posizioni attuali di M.Burry che sta shortando Tesla come non ci fosse un domani.
incremento posizione di 10 pezzi a 53,185 su Cocacola,
buffettiana e soprattutto difensiva (più dello zucchero potrà l'acqua e le sue concessioni).
incremento di 12 pezzi a 40,30 su Kraft heinz,
burriana e buffettiana, anche qui i prezzi in una sottostima abissale, a chi non è capitato di fare un paio di bilanci con l'inchiostro simpatico con cifre di quasi totale fantasia?
Suvvia ragazzi!
IL REGNO UNITO STA CRESCENDO?!Nel primo trimestre del 2025, l’economia del Regno Unito ha registrato una solida crescita, con un aumento del PIL dello 0,7% su base trimestrale e dell’1,3% su base annua, secondo l’Office for National Statistics.
Il miglioramento è stato attribuito alla ripresa della produzione, in particolare nel settore dei trasporti, trainato dalle esportazioni verso gli Stati Uniti.
Tuttavia, ad aprile l’introduzione di nuovi dazi da parte del presidente Trump ha causato un calo mensile del PIL dello 0,3%, con forti contrazioni nelle esportazioni.
La Banca d’Inghilterra ha mantenuto i tassi al 4,25%, prevedendo un leggero ribasso nei mesi successivi, nonostante l’inflazione al 3,4%.
Preoccupano segnali di debolezza nel mercato del lavoro.
Positivamente, la fiducia delle imprese ha toccato il massimo dal 2015, secondo il Business Barometer dei Lloyds.
--Chart di Capital.Com--
Nvidia, Break-out e Stay-out, Oppure Fake-Out? Nvidia ha raggiunto nuovi massimi storici, riconquistando il titolo di azienda più preziosa al mondo (per capitalizzazione di mercato). Da cos'è guidato il movimento?
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La spesa per l'intelligenza artificiale è viva e vegeta
Nvidia ha riconquistato la fiducia degli investitori, soprattutto nel campo IA. Durante l'assemblea degli azionisti della società, *il CEO Jensen Huang ha dipinto un quadro ottimistico nel lungo termine, delineando un possibile boom economico dell'AI, un'opportunità che potrebbe essere multimiliardaria e marcare una concreta ascesa delle infrastrutture sovrane di intelligenza artificiale in tutto il mondo. Il messaggio è stato accolto favorevolmente dal mercato, soprattutto dopo che diverse grandi aziende tecnologiche hanno ribadito il loro impegno a investire nell'intelligenza artificiale durante le rispettive earning season.
Micron ha alimentato il rally con una relazione sugli utili straordinaria, superando le previsioni e fornendo prospettive future ottimistiche grazie alla domanda trainata dall'IA. Gli investitori hanno anche accolto con favore l'idea che la presa di Nvidia sullo stack hardware dell'IA rimanga salda, nonostante la concorrenza. I giganti del cloud come Microsoft e Amazon potrebbero voler costruire i propri chip, tuttavia ad oggi Nvidia rappresenta ancora un caposaldo dell'industria.
La storia raccontata dall'andamento dei prezzi
Si dice che i titoli più forti siano quelli che si riprendono rapidamente dalle cattive notizie. Nvidia corrisponde a questa descrizione? Dopo una brutta correzione nel primo trimestre, innescata dalle restrizioni alle esportazioni cinesi e dalla svolta di DeepSeek, molti credevano che il sentiment rimanesse negativo. Tuttavia, da metà aprile, il grafico ha raccontato una storia diversa. Il gap di gennaio è stato colmato, il titolo ha registrato un andamento laterale, e ora abbiamo assistito a un netto breakout verso nuovi massimi, che potrebbe portare a nuovi livelli di supporto.
Il volume è stato buono durante il rialzo. Non euforico, ma abbastanza solido da sostenere l'andamento del prezzo. Adesso bisognerà vedere qual è il follow-through. Il mercato potrebbe voler vedere Nvidia mantenersi al di sopra della zona di breakout. Il prezzo ha chiuso al di sopra del breakout per tre sessioni consecutive, il che potrebbe indicare che non si tratti di un falso breakout.
C'è anche una chiara linea di tendenza ascendente, che offre un punto di riferimento per futuri pullback insieme alla vecchia resistenza orizzontale. L'RSI è salito a 76, ma non è un segnale di allarme. Nvidia ha già registrato un andamento positivo con l'RSI a 80 in passato e lo slancio non tende a esaurirsi solo perché tecnicamente è ipercomprato. Riuscirà il trend a rimanere favorevole o assisteremo ad un Pullback?
NVDA: Grafico a candela giornaliero
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
* Fonti: www.barrons.com
www.ft.com
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Certificato Multi Express: Rendimento 8% su Paniere GlobaleI certificati Multi Express continuano a rappresentare una delle soluzioni più apprezzate dagli investitori che cercano un equilibrio tra rendimento e protezione del capitale. Il certificato che mi piacerebbe analizzare oggi si distingue per la sua struttura particolarmente diversificata, costruita su un paniere di quattro indici azionari internazionali che offrono esposizione ai principali mercati mondiali. Con un rendimento cedolare annualizzato dell’8% e una barriera capitale al 60%, questo strumento si posiziona come una soluzione interessante per chi desidera beneficiare del potenziale rialzista dei mercati azionari mantenendo un livello di protezione significativo.
Il certificato è alla riga 64 del Radar delle Opportunità: isinconnect.co.uk
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Salve gente, iniziano ad arrivare le news importanti, oggi come ogni mercoledì della settimana degli NFP, avremo gli ADP americani ore 14:15, piccolo anticipo di domani quando usciranno i dati più importanti.
Rimaniamo ancora sotto la direzione dell'analisi di ieri con l'oro che continua a correggere leggermente a ribasso.
La zona da osservare ora è quella dei 3350$ per oncia, ovvero la ricerca di liquidità della resistenza dei 3345$, nonché parte alta della fase alterale che si sviluppa da ieri, il LONG attuale è partito invece dal supporto di questa fase laterale sui 3328$.
Attenderò quindi i 3350$ per cercare un trigger di entrata per un posizionamento SHORT con target ai 3312$ e non oltre.
Nel caso in cui invece i 3350$ dovessero cedere e lasciar andare il prezzo in su, mi aspetterò il raggiungimento dei 3370/80$, poi lì rivaluteremo il tutto.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
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🌞 Buongiorno a tutti 🌞
Il Senato ha approvato di misura il nuovo piano fiscale da 3.9 trilioni di dollari proposto da Trump.
In più, il presidente minaccia nuovi dazi del 30–35% sul Giappone.
Questi due fattori mettono in gioco due temi chiave:
aumento del deficit USA (→ più emissione di Treasury, rischio stagflazione) e possibile riaccensione della guerra commerciale.
Il mix è negativo per il dollaro, positivo per i rendimenti e favorevole all’oro nei momenti di risk-off.
Probabile anche una rotazione nei mercati azionari: meno focus sui tech orientati all’export, più interesse per titoli domestici e materie prime.
Sto ancora aspettando conferme dal mercato sulla mia view macro,
Come detto ieri, il focus è sui dati macro del pomeriggio (ADP).
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Come funziona la BCELa Banca Centrale Europea (BCE) è il cuore della politica monetaria dell’Eurozona. Conoscere come opera e quali sono i suoi obiettivi è fondamentale per ogni trader, perché le sue decisioni influenzano direttamente mercati azionari, obbligazionari, valute e materie prime.
Cos’è la BCE e quali sono i suoi compiti principali
La BCE gestisce l’euro e definisce la politica monetaria per i 20 paesi che hanno adottato la moneta unica. Il suo obiettivo principale è mantenere la stabilità dei prezzi, ovvero tenere l’inflazione su un livello vicino ma inferiore al 2% nel medio termine. Questo serve a proteggere il potere d’acquisto dei cittadini e a favorire una crescita economica equilibrata. Le sue funzioni principali sono:
Definire e attuare la politica monetaria. Decide i tassi di interesse a cui presta denaro alle banche commerciali, influenzando così il costo del credito per famiglie e imprese.
Gestire le riserve valutarie dell’Eurozona e intervenire sui mercati dei cambi per mantenere la stabilità dell’euro.
Supervisionare il sistema bancario. Vigila sulla solidità delle banche e sul corretto funzionamento dei sistemi di pagamento.
Autorizzare l’emissione di banconote in euro.
Come prende le decisioni la BCE
Le decisioni più importanti sono prese dal Consiglio direttivo, composto dal presidente, dal vicepresidente e dai governatori delle banche centrali nazionali dei paesi dell’Eurozona. Questo organo si riunisce regolarmente (di solito ogni due settimane) per valutare la situazione economica e decidere la direzione della politica monetaria, in particolare i tassi di interesse. Il Comitato esecutivo attua le decisioni operative e gestisce gli affari correnti, mentre il Consiglio generale svolge funzioni di coordinamento e consultive.
Strumenti principali della BCE
Tassi di interesse. La BCE può alzarli per raffreddare l’inflazione o abbassarli per stimolare l’economia.
Operazioni di mercato aperto. La BCE acquista o vende titoli per regolare la liquidità nel sistema bancario.
Operazioni sui cambi. Interviene sui mercati valutari per stabilizzare l’euro.
Riserve obbligatorie. Richiede alle banche di mantenere una certa quantità di riserve, influenzando così la quantità di denaro in circolazione.
Cosa significa tutto questo per chi fa trading
Mercati azionari e obbligazionari. Le decisioni sui tassi della BCE influenzano direttamente i rendimenti di titoli di Stato e corporate bond, e indirettamente il valore delle azioni.
Forex. Le mosse della BCE sono tra i principali driver del cambio euro/dollaro e delle altre valute europee.
Materie prime. Un euro forte o debole può impattare il prezzo di petrolio, oro e altre commodity.
Sentiment e volatilità. Ogni riunione della BCE può generare volatilità, soprattutto se le decisioni sorprendono rispetto alle attese del mercato
Conclusione
Capire come funziona la BCE e monitorare le sue decisioni è essenziale per anticipare i movimenti di mercato e gestire il rischio. Segui sempre il calendario delle riunioni e analizza le dichiarazioni ufficiali.
Petrolio: Bivio CrucialeAmici, state osservando il grafico del petrolio? Beh, io sì, e quello che vedo è che abbiamo raggiunto di nuovo quella che era la precedente zona di accumulo, un'area ben visibile dove il prezzo ha trovato forza in passato. Quelle recenti sessioni ribassiste – e sì, lo sappiamo tutti, in parte "guidate" da un certo Donald Trump e il suo uso spropositato del CAPS LOCK sui social – hanno finalmente trovato un supporto proprio lì, dove in precedenza era partito un rally significativo.(freccia blu)
Ora, siamo a un punto che definirei cruciale. In circostanze normali, ovvero se il mercato fosse "tranquillo", mi aspetterei un rimbalzo tecnico significativo proprio da quest'area. È la classica situazione da manuale, dove chi fa analisi tecnica si frega le mani. Ma ecco il problema, non siamo in condizioni normali. La verità è che la situazione del petrolio è fortemente condizionata dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. E, credetemi, quando entrano in gioco questi fattori, qualsiasi analisi tecnica, per quanto precisa e ben fatta, lascia il tempo che trova. È un dato di fatto: un singolo tweet, una dichiarazione improvvisa, o peggio ancora, un'escalation inaspettata possono mandare all'aria qualsiasi proiezione in un battibaleno. Questo è particolarmente vero quando parliamo di materie prime come il petrolio, ma anche di indici azionari e del Dollaro USA.
Quindi, mentre il grafico ci suggerisce un possibile rimbalzo, la realtà dei fatti ci dice di tenere gli occhi bene aperti su ciò che succede nel mondo, perché è lì che si decideranno le prossime mosse del petrolio.
Oro: Allerta Correzione in Arrivo, Poi Nuovi Rialzi!Nel breve-medio termine, vedo l'oro prepararsi per una correzione da brividi! Stiamo parlando di una discesa che potrebbe cancellare fino a un terzo del suo recente rialzo, portandolo in un'area compresa tra i 2750 e i 2500 dollari.
So che in giro ci sono un sacco di "esperti" che, con un ritardo di due anni, vi stanno urlando di comprare oro a questi prezzi folli. Vi parleranno di dedollarizzazione, della vittoria dei BRICS, e di altre fesserie simili. Ma quando la correzione colpirà, state certi che cambieranno subito la loro narrativa! Si inventeranno qualche assurda spiegazione geopolitica per giustificare come l'oro, da "investimento del secolo", sia diventato il "peggior investimento di sempre" in poche settimane.
Ma non fatevi ingannare! Il bull market dell'oro non è affatto finito. Anzi, questa salutare correzione che ci aspettiamo non farà altro che creare i supporti di prezzo necessari per un ulteriore e più solido rialzo. È come un reset, una pausa per prendere fiato prima di ripartire con slancio.
Bitcoin: La Formazione "Coppa e Manico"Una delle formazioni grafiche più riconosciute e affidabili è la "coppa e manico" (cup and handle), e la sua recente apparizione nel grafico di Bitcoin sta generando un notevole fermento. Questa formazione, solitamente vista come un segnale rialzista, suggerisce che potremmo essere a pochi mesi da un significativo bull market per la criptovaluta, con proiezioni che puntano a un target di 150.000 dollari.
Ora, l'idea di Bitcoin a 150.000 dollari è decisamente allettante, e sono pronto a cavalcare quest'onda. Però, in questo prossimo bull market, inizierò a disinvestire una parte dei miei asset. Parlo di un 20% sia di Ethereum (ETH) che di Bitcoin (BTC). Non è una sfiducia nel potenziale futuro, ma più una mossa strategica per prendermi un po' di profitto e ridurre l'esposizione. Voglio assicurare parte dei guadagni e avere un po' più di liquidità a disposizione.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.07.2025Si chiude un 1’ semestre turbolento ma positivo per le Borse globali!
L’esuberanza verbale di Trump spicca, ma gli “sherpa” lavorano agli accordi.
Dollaro a 1.18 contro Euro: siamo al punto di rimbalzo?
Simposiio banchieri centrali di Sintra: attese indicazioni sui tagli tassi Usa.
Il primo semestre del 2025 si chiude con un mix di rally, scossoni e incertezze globali. Le Borse europee archiviavano giugno con tono debole: Milano riesce a strappare un timido +0,1%, mentre gli altri listini del continente chiudono poco sotto la parità. Tutto questo mentre Wall Street vola su nuovi massimi storici.
Dopo un inizio d’anno a gonfie vele per i mercati europei – gennaio e febbraio in salita – è arrivato un marzo fiacco e un aprile burrascoso, complice la svolta protezionista di Trump sui dazi. Poi un maggio brillante, seguito però da un giugno rallentato da tensioni geopolitiche e timori sull’energia.
Eppure, nonostante i saliscendi, il bilancio del semestre è sorprendentemente positivo: l’Ibex spagnolo guadagna un impressionante +21,3%, seguito dal Dax tedesco (+20,2%) e dal nostro Ftse Mib (+16,4%). Più indietro Londra (+7,9%) e Parigi (+4,8%).
Europa bene, ma i soldi stanno tornando negli USA? Secondo diversi analisti, l’euforia europea dei mesi scorsi si sta affievolendo. I capitali che avevano “traslocato” nel Vecchio Continente ora rientrano, in parte, negli Stati Uniti, spinti da un'economia americana che tiene botta. Le turbolenze tariffarie lanciate da Trump avevano inizialmente favorito una rotazione verso l’Europa, ma i dati macro non hanno supportato l’ottimismo.
Al contrario, il mercato del lavoro USA si è dimostrato più solido del previsto. Risultato? Nel secondo trimestre, lo S&P 500 è salito del 10%, contro il modesto +2% dell’Euro Stoxx 600. Anche i segnali di disgelo sul fronte commerciale aiutano l'amministrazione Trump a recuperare terreno.
In parallelo, occhi puntati sulla politica monetaria: mentre la presidente della BCE Christine Lagarde ribadisce il target d’inflazione al 2%, avverte che “il contesto resta incerto e potenzialmente più volatile”.
Intanto, infuriano le tensioni tra Trump e Jerome Powell, con il presidente USA che critica duramente il capo della Fed e lascia intendere di avere già un sostituto in mente.
Wall Street chiude molto bene giugno: Dow Jones +0,63%, Nasdaq +0,47%, e S&P500 +0,51%. Nel mese, l’S&P500 è cresciuto +4,4%, il Nasdaq +6,1% e il Dow Jones +3,7%. Il Nasdaq100 ha messo a segno quattro record consecutivi, grazie al traino delle big tech.
Il Nasdaq si conferma come il listino dell’innovazione, rinnovando continuamente composizione e pesi: delle 15 principali società presenti nel 2000, oggi ne restano solo due (Microsoft e Cisco). E i loro utili crescono come in nessun altro indice: sul 2025, le stime sugli utili prevedono +17,6% per Nasdaq100, contro +11,5% dell’S&P 500 e +7,1% dell’S&P MidCap.
Gli investitori restano attenti anche agli sviluppi del Forum BCE di Sintra, dove sono attesi interventi chiave di banchieri europei e statunitensi.
Intanto in Italia, l’Istat segnala un’inflazione di +0,2% mensile e +1,7% annua, leggermente sotto le attese (1,8%), mentre lo spread BTP-Bund chiude il semestre in calo a 88 bps (minimo da febbraio 2021), mentre il rendimento del BTP decennale scende al 3,49%, segno che il debito italiano piace sempre.
Il dollaro sprofonda: il dollar index ha perso oltre -10% da inizio anno: il peggior semestre dal 1973. La causa? Politiche protezionistiche, incertezze sulla Fed e timori sull’indipendenza della banca centrale USA. L’euro vola a quota 1,1750, toccando anche 1,18 – un livello che non si vedeva da settembre 2021.
Oggi, 1’ luglio e data d’avvio del 2’ semestre, le Borse asiatiche mostrano con un atteggiamento cauto. In Cina CSI300 +0,1%, mentre Hong Kong è chiusa per festività. Il PMI manifatturiero Caixin sorprende positivamente e Xiaomi brilla con oltre 25.000 veicoli elettrici consegnati a giugno ma soprattutto un record di preordini per il SUV YU7 (quasi 289.000 richieste in un'ora), mentre Tesla vede le vendite in Cina calare del 15% annuo.
Il KOSPI coreano balza dell’1,6%, trainato da Samsung (+2%). Il Sensex indiano guadagna lo 0,3%, mentre il Nikkei giapponese arretra dell’1% dopo le critiche di Trump sui negoziati commerciali e il rifiuto giapponese di importare riso americano.
Petrolio e materie prime: il prezzo del greggio ha chiuso il semestre con un calo del -10%, penalizzato dalle attese di un aumento della produzione OPEC+ ad agosto (fino a +411.000 barili/giorno). Morgan Stanley prevede un Brent a 60 dollari nei prossimi mesi, col rischio geopolitico in discesa.
L’indice Bloomberg delle materie prime chiude il semestre a +4% (102,2 USD), spinto da rame e metalli preziosi. L’oro oggi rimbalza a 3.325 USD/oncia (+26% da inizio anno in USD, +11,6% in euro). Citi stima un consolidamento tra i 3.100 e i 3.500 USD nel Q3, ma anche un possibile ritorno a 2.500-2.700 nel 2026.
Bitcoin chiude un secondo trimestre stellare (+30%), portando il guadagno annuo a +14% (106.800 USD). Sul fronte obbligazionario, il rendimento del Treasury USA decennale scende a 4,20%, complice l’attesa di tagli ai tassi: Goldman Sachs prevede ben tre tagli da 25 punti base tra settembre e dicembre, in contrasto con Powell, ma in sintonia con Trump.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
GOLD | Nuovo open mensile.Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Appena aperto il nuovo mese di LUGLIO, subito che il GOLD spara molto forte a rialzo verso una supply H4/Daily, quella di settimana scorsa sfruttata per uno SHORT.
A mio parere è ancora valutabile un bel movimento bearish.
Ma facciamo molta attenzione perché oggi ci saranno NEWS alle 16:00: l'ISM e i JOLTS, 2 NEWS che creeranno molta volatilità probabilmente e sarà difficile stare appresso ai movimenti.
Consideriamo anche che Giovedì ci saranno gli NFP con il tasso di disoccupazione USA, e dovremo prepararci bene (anticipato al giorno prima perché Venerdì sarà festa americana).
Mi piacerebbe vedere risvegliarsi lo SHORT da questa zona, max 3355$, così da tornare sulla demand Daily dei 3245$, la ricerca di liquidità di quel minimo potrà portarmi a bei movimenti LONG SWING, magari verso i massimi storici, ma cerchiamo di andare step by step, per ora focalizziamoci sulla zona attuale e vediamo se si riesce a valutare qualcosa a ribasso.
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L’oro ha rotto al rialzo un canale ribassista durato tre settimane, proprio mentre il dollaro tocca nuovi minimi degli ultimi tre anni e Wall Street continua a salire.
I trader si preparano a una raffica di dati macro USA di alto livello (oggi ISM e JOLTS ➔ domani ADP e NFP), con in più possibili sorprese da parte di Trump su dazi e manovre fiscali, prima della chiusura anticipata del 4 luglio.
- Il flusso di capitali resta favorevole a comprare sui ribassi nei metalli e vendere forza del dollaro, ma dati solidi sul lavoro o un’improvvisa tregua commerciale potrebbero innescare un rimbalzo.
- Negoziati ridimensionati. Washington punta a mini-accordi rapidi per evitare il ritorno di dazi (25-50%) su auto, acciaio ed elettronica il 9 luglio.
- Manovra fiscale in bilico. Il Senato torna a discutere il piano da 3.9 trilioni di dollari proposto da Trump; se passa, aumenterebbe il deficit ma potrebbe anche alimentare attese di tagli ai tassi per timori di "dominanza fiscale".
- Cluster di eventi: ISM manifatturiero (ore 16:00), JOLTS e discorso Powell (15:30) → domani ADP e ISM servizi → giovedì NFP (14:30), poi mezza giornata per la festa nazionale.
- Posizionamento: Il CME prezza 65 punti base di tagli per il 2025; gli short sul dollaro da parte dei CTA sono ai massimi da nove settimane, mentre le posizioni long sull’oro stanno risalendo dopo il selloff di giugno.
🎯 Conclusione: Fino ai payrolls o a un accordo sui dazi chiaro, lo scenario resta favorevole a long oro / short dollaro / long selettivo su azioni value.
Ma attenzione al rischio man mano che arrivano i dati.
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Come funziona la Federal ReserveCapire la struttura e il funzionamento della Federal Reserve (Fed) è fondamentale per chi fa trading, perché le sue decisioni influenzano direttamente i mercati finanziari e la liquidità globale. Ecco una spiegazione semplice e concreta di come opera la Fed.
Cos’è la Federal Reserve?
La Federal Reserve è la banca centrale degli Stati Uniti, creata nel 1913 per garantire la stabilità del sistema finanziario e gestire la politica monetaria del paese. Il suo compito principale è mantenere l’occupazione, la stabilità dei prezzi e tassi di interesse sostenibili, obiettivi noti come “dual mandate”.
La struttura della Fed
La Fed è composta da tre entità principali, ciascuna con ruoli specifici:
1. Board of Governors (Consiglio dei Governatori)
Sede a Washington è formato da sette membri nominati dal Presidente degli Stati Uniti e confermati dal Senato. Ogni governatore resta in carica per 14 anni senza possibilità di rinnovo, garantendo stabilità e indipendenza. Il Board stabilisce le linee guida della politica monetaria, supervisiona le banche e vigila sulla stabilità finanziaria.
2. Federal Reserve Banks (Banche Regionali della Fed)
Sono 12, distribuite in tutto il territorio USA, ognuna responsabile di una specifica area geografica. Svolgono funzioni operative ovvero supervisionano le banche locali, forniscono servizi di pagamento, distribuiscono valuta e raccolgono dati economici regionali. Ogni banca è guidata da un presidente e da un consiglio di amministrazione composto da nove membri, sei scelti dalle banche locali e tre dal Board of Governors.
3. Federal Open Market Committee (FOMC)
È il braccio operativo della politica monetaria USA. Composto dai sette membri del Board of Governors e da cinque dei dodici presidenti delle Federal Reserve Banks (il presidente della Fed di New York è membro fisso, gli altri ruotano). Si riunisce otto volte l’anno per decidere i tassi d’interesse e le operazioni di mercato aperto, influenzando direttamente il costo del denaro e la liquidità nei mercati.
Perché la Fed è importante per i trader
Le decisioni della Fed, soprattutto quelle del FOMC sui tassi d’interesse, hanno un impatto immediato su azioni, obbligazioni, valute e materie prime. Un rialzo dei tassi tende a rafforzare il dollaro e a penalizzare i mercati azionari, mentre un taglio dei tassi favorisce la crescita e la propensione al rischio.
Curiosità e Aspetti Unici
La Fed è “indipendente all’interno del governo”. Non è controllata direttamente dal Congresso o dal Presidente, ma deve comunque riferire periodicamente al Congresso.
Le banche commerciali private detengono azioni non trasferibili delle Fed regionali, ma non controllano la politica monetaria. I profitti annuali della Fed, dopo il pagamento di un dividendo alle banche membri, vengono trasferiti al Tesoro degli Stati Uniti.
Conclusione
Comprendere la struttura e il funzionamento della Federal Reserve è essenziale per chi fa trading. Le sue decisioni sono tra i principali motori dei movimenti di mercato. Sapere come e quando la Fed agisce permette di anticipare volatilità, gestire il rischio e cogliere opportunità di profitto. Mantieni sempre un occhio sulle mosse della Fed.
Rapporto NFP di giovedì 3 luglio, il dato cruciale della settimaAttenzione a questa settimana per i fondamentali del mercato azionario, perché è una settimana speciale. Venerdì 4 luglio è un giorno festivo negli Stati Uniti: il Giorno dell'Indipendenza. Il 4 luglio 1776 il Congresso continentale adottò la Dichiarazione d'indipendenza, un testo redatto principalmente da Thomas Jefferson, che proclamava la separazione ufficiale delle 13 colonie americane dal Regno Unito.
Per questa prima settimana di luglio sul mercato azionario, ciò ha un impatto diretto sull'aggiornamento dei fondamentali degli Stati Uniti. Come forse saprete, il primo venerdì di ogni mese viene aggiornato il rapporto NFP degli Stati Uniti, ovvero il rapporto mensile sul mercato del lavoro statunitense. Di conseguenza, questa settimana in particolare la pubblicazione del rapporto NFP è stata anticipata da venerdì 4 luglio a giovedì 3 luglio. Sarà quindi la seduta borsistica di giovedì 3 luglio a rappresentare il momento fondamentale della settimana, con il rapporto NFP che probabilmente influenzerà in modo determinante la decisione di politica monetaria della FED di mercoledì 30 luglio.
1) La probabilità che la FED riduca i tassi mercoledì 30 luglio è solo del 21%
In questa fase, e dopo l'aggiornamento dell'inflazione PCE statunitense di venerdì scorso, la probabilità che la FED riprenda il taglio del tasso dei fondi federali è di poco superiore al 20%. Nonostante le forti pressioni esercitate da Donald Trump sulla FED di Jerome Powell, il FOMC (il comitato di politica monetaria della FED) non ha fretta di tagliare i tassi di fronte al rischio di un rimbalzo dell'inflazione causato dai dazi.
La scorsa settimana vi abbiamo proposto un'analisi fondamentale della FED, che potete rileggere cliccando sull'immagine sottostante.
2) Il mercato del lavoro statunitense sembra iniziare a deteriorarsi, stando alle continue richieste settimanali di disoccupazione
In realtà, c'è un solo fattore fondamentale che potrebbe consentire alla FED di tagliare i tassi nella riunione monetaria di mercoledì 30 luglio: un deterioramento del mercato del lavoro con i dati NFP di giovedì 3 luglio. È vero che gli ultimi aggiornamenti sulle richieste settimanali di disoccupazione negli Stati Uniti mostrano una dinamica sempre più negativa, che potrebbe finire per alimentare un aumento del tasso di disoccupazione statunitense.
3) Attenzione, la minima variazione al rialzo del tasso di disoccupazione statunitense in occasione dell'aggiornamento del rapporto NFP di giovedì 3 luglio potrebbe accelerare il calendario della FED per il rialzo del tasso dei fondi federali statunitensi
Tenete presente che la FED persegue due obiettivi principali: un'inflazione sotto controllo intorno al 2% e un basso tasso di disoccupazione. La soglia di allarme della FED è attualmente il 4,4% della forza lavoro e il consensus per l'aggiornamento del rapporto NFP di giovedì 3 luglio è del 4,3% della forza lavoro.
Attenzione, quindi: se il tasso di disoccupazione statunitense fa 1 o 2 tick al rialzo questo giovedì, la probabilità di un taglio dei tassi della Fed mercoledì 30 luglio aumenterà notevolmente. Questo è il punto fondamentale della settimana.
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Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
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Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
INFLAZIONE TEDESCAA giugno 2025, l’inflazione annuale in Germania è scesa inaspettatamente al 2,0%, allineandosi all’obiettivo della Banca Centrale Europea, contro una previsione del 2,2%.
Questo calo è stato sostenuto soprattutto da una riduzione del 3,5% dei prezzi energetici, mentre l’inflazione alimentare ha rallentato al 2,0%, dal 2,8% precedente.
L’inflazione core, esclusi i settori energetico e alimentare, si è attestata al 2,7%, in lieve flessione dal 2,8% di maggio.
I prezzi dei servizi rimangono elevati, anche se con un lieve calo (3,3%).
Gli analisti di Capital Economics ritengono che questa conferma di un'inflazione stabile intorno al 2% possa aprire la strada a un’ulteriore riduzione dei tassi da parte della BCE già a settembre.
Tuttavia, alcuni economisti, tra cui quelli di ING e Commerzbank, avvertono che l'inflazione core potrebbe restare persistente, soprattutto se l’economia tedesca dovesse rafforzarsi.
--Chart di Capital.Com--