NEWSLETTER#100: VOLATILITA' E PMIINIZIO SETTIMANA VOLATILE
Le prime contrattazioni della settimana sono iniziate con volatilità superiori alla media.
Durante il fine settimana si sono scaldati gli animi in Francia: Marine Le Pen minaccia di far cadere il governo.
L’euro ha scambiato a ribasso per tutta la sessione giornaliera.
Settimana bollente sul fronte macroeconomico usa: venerdì verranno pubblicati i dati relativi il Non Farm Payroll, tasso di disoccupazione e salario orario medio.
TRUMP continua la sua lotta con i paesi esportatori e mette in guardia il BRICS.
PMI EURO
L’indice manifatturiero europeo scende a 45,2 dal 46 precedente.
“I dati raccolti a novembre appaiono terribili.
È come se la recessione del manifatturiero dell’eurozona non è destinata a diminuire e, con i nuovi ordini in calo veloce e accelerato, non ci sono segni di una imminente ripresa.
La Germania e la Francia stanno avendo i risultatati peggiori”
Notizie macroeconomiche della giornata di domani
- CPI Svizzera (08:30) (CHF)
- Nuovi lavori JOLTs (16:00) (USD)
Buon trading a tutti
Analisi fondamentale
Argento, il supporto tiene. Ma il testa e spalle?Il prezzo dell'argento, dopo la fiammata al rialzo di ottobre, al momento sta accumulando al di sopra del supporto a 30,5 dollari.
La domanda da porsi però, vedendo la figura creata dai prezzi negli ultimi 3 mesi che ricorda perfettamente un testa e spalle (neckline segnata con la linea verde), in quale direzione proseguirà il trend?
Considerato l'argento un bene rifugio più volatile dell'oro, oltre che un metallo industriale, si potrebbe pensare ad un rialzo futuro in vista dell'incertezza di inizio anno con l'insediamento di Trump e delle manovre che potrà attuare, ma il testa e spalle disegnato dai prezzi è quanto meno inquietante.
Un ingresso rialzista a questi livelli potrebbe starci considerando il fatto che ogni contatto con il supporto sembra essere comprato dagli investitori, ma terrei gli stop loss vicini in caso il prezzo iniziasse a scendere
Bitcoin lateralizza, cosa succede nel mondo crypto?Il prezzo di BTC non trova la forza per arrivare alla fatidica cifra dei 100k e lateralizza in area 95k.
Nel frattempo MARA Holdings, società di mining della Florida, ha annunciato oggi l'emissione di 700 mln di dollari di obbligazioni convertibili con scadenza 2030, i quali in parte andranno a finanziare un nuovo acquisto di BTC.
Le aziende di mining (o campo crypto in generale) stanno seguendo la strategia delle obbligazioni convertibili per finanziare l'acquisto di BTC (Microstrategy in primis).
Così facendo, queste società potrebbero diventare troppo esposte/concentrate sul mercato di BTC arrivando ad essere quasi una proxy per un investimento a leva sullo stesso prezzo di Bitcoin.
I rischi di questa strategia, sono ovviamente evidenti.
Ripple terza per marketcap, dove arriverà?Ripple non faceva parlare di se dalla vittoria sulla SEC, ma nell'ultimo mese, con il prezzo che è cresciuto di circa il 350%, ora XRP occupa la terza posizione per marketcap superando Tether.
Le whale stanno spingendo il prezzo insieme ai retail, ma quanto continuerà la corsa?
Il prezzo ha superato ieri la resistenza a 2 dollari circa, prezzo che non si vedeva dall'aprile 2021 e, con il circa 23% negli ultimi due giorni, è arrivato oggi al prezzo di gennaio 2018.
Dopo questo livello c'è solo il massimo storico a 3,35$, quanto ci metterà per arrivarci e superarlo?
Basandoci sugli indicatori, il prezzo è in ampio ipercomprato da un mese circa, il problema si manifesterà nel momento in cui le whale decideranno di prendere profitto.
A meno che non c'è alla base del rialzo, qualcosa che non ancora non sappiamo
Dow e S&P nuovi record e mese migliore dell’anno.Dow e S&P raggiungono nuovi record e chiudono il mese migliore dell’anno.
A Wall Street si dice:
"Gli investitori che cercano di battagliare il mercato spesso finiscono per essere battuti dal mercato." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Il mercato non sempre segue una logica, ma è appropriato che le azioni abbiano registrato la loro migliore sessione del Black Friday da oltre un decennio, concludendo il miglior mese di un anno già eccezionale.
L'S&P è cresciuto dello 0,56% venerdì 29 novembre, raggiungendo quota 6032,38, mentre il Dow è aumentato dello 0,42% (circa 188 punti) arrivando a 44.910,65. Questo porta i progressi settimanali rispettivamente all'1% e all'1,4%. Entrambi gli indici hanno chiuso a nuovi massimi storici. Il NASDAQ ha guadagnato lo 0,83% (circa 157 punti) attestandosi a 19.218,17, registrando un incremento settimanale dell'1,1%. La sessione di venerdì 29 è stata abbreviata a causa delle festività.
Tuttavia, i numeri mensili risultano ancora più impressionanti. Le azioni si sono riprese grazie a un’elezione presidenziale rapidamente decisa e a un ulteriore taglio dei tassi di interesse, tra altri fattori. Il Dow ha chiuso novembre in rialzo del 7,5%, mentre il NASDAQ è cresciuto del 6,2% e l'S&P del 5,7%. Per il Dow e l'S&P, è stato il miglior mese del 2024.
Forse l'esempio più evidente del "Trump trade" post-elettorale è rappresentato dal Russell 2000, l'indice delle società a bassa capitalizzazione, che venerdì 29 è salito dello 0,35% a quota 2434,77, registrando un aumento settimanale dell'1,2%, in linea con i principali indici. Tuttavia, nel mese di novembre il Russell 2000 è balzato del 10,8%, sostenuto dalle aspettative di deregolamentazione con la nuova amministrazione.
Con l’arrivo dell’ultimo mese del 2024, i mercati azionari vantano forti guadagni da inizio anno, ma molti eventi significativi si profilano all’orizzonte prima della fine dell’anno. Uno dei principali appuntamenti in calendario è il rapporto sulle buste paga non agricole, previsto per venerdì. Il dato dello scorso mese si era fermato a soli 12.000 posti di lavoro, ben al di sotto delle aspettative di circa 100.000, a causa di uragani e scioperi. Tuttavia, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,1%.
Questo sarà l'ultimo rapporto chiave sull'occupazione prima della riunione della Federal Reserve a metà dicembre. È ancora previsto un ulteriore taglio dei tassi (con il CME FedWatch Tool che stima una probabilità superiore al 65%), ma sarà interessante vedere su cosa si concentrerà il Comitato. Il mercato del lavoro è diventato un tema centrale in un contesto di inflazione in calo, anche se dati successivi mostrano che i prezzi più alti rimangono persistenti e potrebbero essersi stabilizzati, rallentando il percorso verso l'obiettivo del 2%.
La prossima settimana porterà anche una serie di dati economici di inizio mese, come l'ISM Manufacturing, la spesa per le costruzioni, il rapporto JOLTS, l'ADP Employment, l'ISM Services e altri ancora.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Rigetti Computing (RGTI)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
GOLD | NFP WEEK.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Iniziamo una delle settimane più toste, insieme alla prossima.
Sarà ricca di news e ne vedremo delle belle.
Vi ho lasciato le zone per oggi, vedremo come evolve la situazione e come potremo muoverci.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Borse USA in piena euforiaWall Street continua a sovraperformare, stabilendo continuamente nuovi massimi storici. Il mese di novembre ha visto l’S&P 500 guadagnare il 5,6%, il suo miglior mese da febbraio.
Il Dow Jones è salito del 7,5%, il rialzo più importante di tutto il 2024. Infine, il Nasdaq è salito del 4,9%, riflettendo l'ottimismo legato alle promesse recentemente rilasciate da Donald Trump, ovvero l’adozione di un approccio più favorevole alle imprese.
Ci sono crescenti aspettative che la scelta del segretario al Tesoro di Trump aiuterà a stemperare le minacce verbali del Tycoon verso i paesi limitrofi e non, relativamente ai dazi doganali.
I listini americani continuano a rimanere sui massimi e a macinare nuovi profitti, in un contesto di dati macro che, rispetto a qualche settimana fa, sembrano maggiormente incerti.
Ci si chiede cosa possa far scendere i prezzi sui mercati, che per qualcuno sono in super bolla speculativa. L’unico forse sarà proprio Trump, che sta rilasciando aspettative forse eccessivamente ottimistiche.
Ci riferiamo al pericolo debito pubblico e all’azzardo morale che ha pervaso le economie occidentali negli ultimi 15 anni.
NUOVI TIMORI SUL FRONTE GEOPOLITICO
Le brutte notizie, intanto, arrivano dal Medio Oriente, in particolar modo dalla Siria, dove i ribelli jihadisti hanno conquistato Aleppo e ora avanzano verso Hama, a sud, dirigendosi verso Damasco, ancora più a sud e vicino al confine con il Libano.
Per ora, la capitale non sembra essere in pericolo, mentre Assad promette vendetta. L’Iran sembra schierarsi, insieme alla Russia, al fianco di Assad, e anche la Turchia, da più parti accusata di fare il doppio gioco, sembrerebbe meno predisposta al sostegno dei ribelli.
In ogni caso, per ora, sembrano scongiurate emergenze sanitarie. I mercati stamattina hanno aperto con un dollaro in rialzo, caratterizzato dal fatto di rappresentare la moneta rifugio per eccellenza nelle fasi di crisi geopolitiche.
VALUTE
Sui cambi avevamo chiuso un venerdì all’insegna di un dollaro in ribasso con il UsdJpy sotto 150 a 149.70, non lontano dal supporto di medio di 149.20, che se rotto, avrebbe potuto spingere le price action fino a 147.10.
In realtà, questa notte siamo saliti di 140 pips ritornando a 150.60. EurUsd, dai livelli di resistenza a ridosso di 1.0590, ha ripiegato tornando a 1.0525 a ridosso del primo supporto, mentre il secondo interviene in area 1.0490.
Cable, a sua volta, dall’1.2730 di venerdì sera è sceso a 1.2685. I prossimi movimenti dipenderanno, in particolar modo, dalle notizie sul fronte geopolitico, questo pare evidente.
Il UsdCad oscilla non lontano dal supporto di 1.3990, anche se ha corretto a 1.4050. Chf stabile contro Euro in area 0.9300.
TREASURIES
Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni è sceso al 4,2% in una giornata di contrattazione caratterizzata dal ponte lungo negli Stati Uniti, a seguito del giorno del Ringraziamento di giovedì, estendendo il calo per la seconda settimana consecutiva.
La discesa della scorsa settimana è stata inizialmente innescata dalla nomina di Scott Bessent a Segretario del Tesoro statunitense, che ha fornito ai mercati un senso di stabilità e ha alleviato le preoccupazioni sui potenziali drastici cambiamenti di politica sotto l'amministrazione Trump in arrivo.
Il calo ha accelerato mercoledì, dopo che i dati sull'inflazione PCE statunitense sono usciti secondo le attese, segnalando pochi cambiamenti nella posizione della Federal Reserve sui tagli dei tassi di interesse.
I mercati stanno attualmente scontando una probabilità del 66,5% di un taglio dei tassi di 25 punti base a dicembre, in aumento rispetto al 55,9% di una settimana fa.
PMI CINA
L'indice PMI non manifatturiero NBS della Cina si è attestato a 50,0 a novembre 2024, al di sotto delle aspettative di mercato di 50,2, che era anche il dato di ottobre.
Sia i nuovi ordini (45,9 contro 47,2) sia l'occupazione (45,4 contro 45,8) sono diminuiti a un ritmo più rapido. Nel frattempo, i nuovi ordini all'esportazione si sono contratti dopo la stabilizzazione di ottobre (48,2 contro 50,0).
Per quanto riguarda l'inflazione, i prezzi di input sono diminuiti dopo essere aumentati in precedenza (49,1 contro 50,6). UsdChn stabile a 7.2500.
D’altro canto, questa notte è uscito anche il Caixin General Manufacturing PMI, salito a 51,5 a novembre 2024 dal 50,3 di ottobre, superando le stime di mercato di 50,5 e segnando il secondo mese consecutivo di aumento.
È stata anche l'espansione più rapida dell'attività manifatturiera dal mese di giugno, guidata dalla più forte crescita degli ordini esteri e da un rinnovato aumento delle esportazioni.
INFLAZIONE EUROZONA
Il tasso di inflazione in Eurozona, a novembre, è salito per il secondo mese al 2,3% su base annua, dal 2% di ottobre, in linea con le aspettative di mercato.
Questo aumento era ampiamente previsto, poiché i bruschi cali dei prezzi dell'energia dello scorso anno non sono più considerati nei dati annuali. I prezzi dell'energia sono diminuiti dell'1,9%, meno del calo del 4,6% di ottobre.
Nel frattempo, l'inflazione core, che esclude alimentari ed energia, alcol e tabacco, è rimasta al 2,7%, lo stesso del mese precedente, sfidando le previsioni che erano per un incremento del 2,8%.
Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,3%, dopo un aumento dello 0,3% a ottobre.
I DATI DELLA SETTIMANA
Questa settimana, relativamente ai dati USA, i riflettori saranno puntati sul rapporto NFP di novembre e sui discorsi dei funzionari della Federal Reserve, tra cui il presidente Jerome Powell.
Ma con essi, e sempre in relazione al mercato del lavoro, usciranno i JOLT Openings e i dati relativi ai PMI manifatturiero e dei servizi ISM, oltre al Michigan Consumer Sentiment Index e a quelli sul commercio estero.
Ma è anche la settimana del PIL pubblicato in Sud Africa, Brasile e Australia, relativi al terzo trimestre, insieme ai tassi di disoccupazione per l'area euro e il Canada.
Inoltre, occhio ai PMI manifatturieri per la Cina, Spagna, Italia, Canada e Svizzera. La Germania pubblicherà report sugli ordini alle fabbriche e sulla produzione industriale.
Infine, saranno da osservare i numeri sull’inflazione in uscita in Turchia e Svizzera.
Buona settimana e buon trading.
Saverio Berlinzani
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| ANALISI SU GOLD |
BUON INIZIO DICEMBRE A TUTTI
La chiusura mensile non supporta affatto l'ipotesi short. Tuttavia, osservando il grafico settimanale (weekly), iniziamo a notare un potenziale cambio di struttura, anche se con un successivo rientro, un aspetto che non possiamo ignorare.
Sul daily, il prezzo sta iniziando a lateralizzare, un comportamento che apprezzo. Questo potrebbe portare a un movimento verso aree più scontate (zone di "discount") per poi proseguire il trend long principale.
Al momento, monitoro attentamente questi livelli macro swing. Quando il prezzo raggiungerà le mie zone di interesse, valuterò le opzioni più favorevoli posizionarmi
Come di consueto ci vediamo alle 14.30, evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, preferendo attendere le 14:30 (orario news) e l'apertura di New York.
Come spesso sottolineo, la strategia più prudente è attendere un ritracciamento per posizionarsi a favore del trend principale.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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Sarò felice di rispondervi.
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Il portafoglio rotazionale basato sul fattore efficienzaBuongiorno a tutti. Oggi vi vorrei proporre un esperimento, da testare pubblicamente: un portafoglio rotazionale basato sul fattore efficienza.
Un portafoglio rotazionale è una strategia di investimento che prevede il ribilanciamento periodico degli asset in base a determinati criteri, come la performance o altre variabili economiche. In altre parole, un portafoglio rotazionale cambia la sua composizione nel tempo, spostando gli investimenti da un'asset class all'altra per massimizzare i ritorni o ridurre il rischio. In questo caso, la strategia di rotazione si baserà sull'efficienza, ovvero sul principio di selezionare gli asset che offrono il miglior rapporto tra rendimento e rischio, ottimizzando così le risorse per ottenere la performance più favorevole in un dato periodo.
Partiamo da un concetto: l’efficienza. In ambito finanziario, l’efficienza significa guadagnare denaro minimizzando i rischi. Questo parametro si misura come il rapporto tra il rendimento prodotto da un investimento e il rischio sostenuto, quest’ultimo espresso dalla deviazione standard (che rappresenta la dispersione dei rendimenti rispetto alla loro media).
Una precisazione è però fondamentale: possiamo individuare asset che generano rendimenti modesti ma con un’efficienza straordinaria, così come asset con prestazioni impressionanti e un’efficienza altrettanto elevata. La domanda chiave è questa: quanto rischio sto correndo per ottenere un determinato rendimento? Vi fornisco due esempi concreti: Applovin e BIL.
Applovin è una società che, dall'inizio dell'anno, ha registrato una performance straordinaria, superiore al 770%. Come mostrato nella figura successiva, in cui è applicato il mio Sistema Attivo, i suoi parametri calcolati su 120 periodi evidenziano un rischio molto elevato, con un segnale di allerta (la deviazione standard, indicata in nero, è pari al 56,4%). Tuttavia, tale rischio è stato ampiamente giustificato dalla performance eccezionale, che rende Applovin un asset altamente efficiente, con un punteggio di 24 (evidenziato in verde intenso).
Applovin
BIL, invece, è un ETF che replica il movimento delle obbligazioni governative con scadenza tra 1 e 3 mesi. Questo strumento vanta l’efficienza più alta che abbia mai osservato con il Sistema Attivo: ben 126. Pur avendo realizzato dall’inizio dell’anno una performance contenuta di +4,77%, il suo rischio è praticamente nullo, come dimostra la deviazione standard pari a 0,69%.
SPDR Bloomberg 1-3 Month T-Bill ETF
Avete mai sentito la frase “rendimento privo di rischio”? Ecco, in genere è riferito alle obbligazioni presenti all’interno di questo ETF!
Questi esempi mostrano due casi agli antipodi, entrambi paradigmatici: da un lato un rendimento elevatissimo con un rischio giustificato, dall’altro un rendimento modesto con una rischiosità pressoché inesistente. Entrambi efficienti, ma in modi completamente diversi.
Il fattore efficienza, dunque, non ci indica direttamente quanto rischio stiamo correndo. Piuttosto, ci dice semplicemente se il gioco vale la candela, punto. E se riflettete, questo parametro racchiude molte informazioni: innanzitutto, rivela se un asset è rialzista o meno (è ovvio che non troverete asset ribassisti con un’efficienza positiva), ma soprattutto risponde alla domanda più importante: vale la pena investirci? Questo, indipendentemente dal livello di rischio. Naturalmente, questa è la mia visione, e non è detto che dobbiate condividerla.
Mi sono posto dunque una domanda: perché non testare in modalità demo un portafoglio ipotetico composto esclusivamente dalle società più efficienti, indipendentemente dal loro rischio? Ritengo che questa potrebbe essere una scelta vantaggiosa in molti casi, e ora analizzeremo insieme questa idea.
Ipotizziamo di trovarci nel pieno del bear market del 2022. Al 1° luglio di quell’anno, l’S&P 500 risultava completamente inefficiente, con un punteggio di -9.66.
SPY, ETF sull'S&P500
Il QQQ, ETF sul Nasdaq 100, era addirittura peggiore, mostrando un valore di inefficienza di -10.36.
QQQ, ETF sul Nasdaq 100
Dobbiamo sorprenderci di questo? Assolutamente no. È noto che i bear market generano inefficienza, poiché gli asset perdono valore e sono accompagnati da una forte downside standard deviation. Tuttavia, disporre di un indicatore di questo tipo (insieme ad altri parametri che oggi non descriverò) ci consentirebbe di allocare le risorse all’interno di un portafoglio non in modo discrezionale (basandoci su supposizioni come “io credo che...” o “io penso che...”), ma in modo più scientifico, analizzando i dati.
E come potremmo fare? Riflettiamoci: in un bear market si potrebbe andare alla ricerca di asset più efficienti del benchmark. Vi porto due esempi semplici: il settore dei beni di prima necessità, rappresentato dall’ETF XLP, e l’ETF sul dollaro americano, UUP. Il primo, al 1° luglio 2022, aveva un valore di inefficienza pari a -3.50 punti. UUP, invece, presentava un punteggio decisamente positivo, pari a 15.10 punti.
XLP, l'ETF sul settore dei beni di prima necessità del mercato azionario americano
UUP, ETF bullish sul dollaro statunitense
Oltre a ciò, c'è un concetto che sicuramente non vi sarà sfuggito: l’efficienza dei lazy portfolios. Questo indicatore rappresenta la media dell’efficienza dei quattro portafogli lazy 60-40, Golden Butterfly, Permanent e All Weather. In quel periodo, anche alcuni tra i portafogli più conosciuti per la loro resilienza si sono rivelati molto inefficienti. Questo esempio serve a farvi comprendere come il parametro oggettivo dell’efficienza di un asset possa essere utile per capire cosa sia meglio o meno, considerando che anche i portafogli lazy, come qualsiasi altro investimento, presentano sia pregi che difetti.
Detto ciò, questo approccio non si limita ai bear market, ma vale anche nei bull market. Ad esempio, il 1° settembre 2021, l’ETF SPY mostrava un’efficienza di 18.23 (ricordo che gli indicatori considerano le ultime 120 sedute, pari a circa sei mesi), accompagnata da una bassa deviazione standard del 3.92%.
SPY, ETF sull'S&P500
Tuttavia, l’ETF QUAL, che replica la strategia fattoriale del "Quality Factor", presentava alla stessa data un’efficienza ancora migliore, pari a 20.37, seppur con un rischio leggermente più elevato, pari al 4.72%.
Ishares MSCI USA Quality Factor ETF
Anche Nvidia si distingueva in modo analogo: un’efficienza di 21.61, ma a fronte di un rischio molto più alto, con una deviazione standard di 16.6%, segnalata dal colore rosso.
Nvidia
La mia proposta è testare insieme questo tipo di strategia:
1. Creare una watchlist composta dalle principali società di ciascun settore azionario dell’S&P500. In particolare, includeremo le prime tre società per capitalizzazione di mercato per ogni settore, per un totale di 33 titoli, a cui si aggiungeranno 4 ETF: SHY (obbligazioni a breve duration), TLT (obbligazioni a lunga duration) e GLD (ETC sull’oro), con dei ruoli di “beni rifugio”
2. Calcolare l’efficienza per ciascun asset della watchlist su un periodo di 120 sedute, stilando una classifica basata su questo parametro.
3. Acquistare i primi 18 asset per efficienza all’inizio di ogni mese. Gli asset selezionati saranno allocati in modo equipesato nel portafoglio rotazionale, che avrà un valore iniziale di 100.000 dollari.
Probabilmente (e giustamente) qualcuno potrebbe obiettare che questo metodo sarebbe poco pratico a causa delle commissioni. Per tenerne conto, verranno incluse nella simulazione: 1,50 dollari per ogni operazione di acquisto e 1,50 dollari per ogni operazione di vendita.
Ad oggi, questa è la classifica delle società e degli ETF presenti nella watchlist, ordinate in base al loro livello di efficienza:
1. WMT (24,53)
2. SHY (22,21)
3. SHW (18,63)
4. EQIX (17,72)
5. HD (17,59)
6. NFLX (16,21)
7. TSLA (15,12)
8. BRK.B (13,56)
9. DUK (12,63)
10. GLD (12,48)
11. AAPL (12,32)
12. JPM (12,11)
13. UNH (11,73)
14. SO (11,81)
15. CAT (11,07)
16. COST (10,11)
17. V (9,95)
18. APD (9,74)
19. RTX (9,66)
20. META (6,98)
21. LIN (7,05)
22. PG (6,90)
23. JNJ (6,46)
24. GE (5,82)
25. AMZN (5,50)
26. AMT (5,35)
27. TLT (4,95)
28. NVDA (4,78)
29. AVGO (4,77)
30. PLD (4,46)
31. XOM (4,42)
32. CVX (4,22)
33. NEE (2,57)
34. MSFT (0,22)
35. COP (-0,81)
36. GOOGL (-0,98)
37. LLY (-2,09)
Gli asset evidenziati in grassetto faranno parte dell’asset allocation per il mese di dicembre; per gennaio si valuterà nuovamente. Questo approccio ci consente di essere sul mercato con asset oggettivamente efficienti, capaci di trarre vantaggio sia dalle fasi di risk-on sia da quelle di risk-off. L’obiettivo non sarà quello di sovraperformare il benchmark, ma piuttosto di osservare il comportamento di questa strategia.
In ogni caso, non saranno applicate regole eccessivamente rigide: il riequilibrio avverrà una volta al mese, il primo di ogni mese. Tuttavia, in particolari condizioni di mercato, potrebbe essere effettuato ogni 15 giorni.
Vi terrò aggiornati frequentemente, precisando però che questo non è un consiglio finanziario, ma un vero e proprio esperimento, che deve essere considerato come tale. Prima di concludere, vi mostro alcune società che si stanno distinguendo per la loro efficienza, a cominciare da Walmart: efficienza pari a 24,5 punti, con un rischio medio (deviazione standard del 9%). La performance della società da inizio anno è stata pari al 76%, con un massimo drawdown del -5,8% il 7 agosto. È possibile osservare anche l'indicatore "rischio vs benchmark", che fornisce una misura sintetica del rischio di investimento su WMT rispetto all’S&P500. Tenendo conto del beta della società (calcolato rispetto a SPY) e della deviazione standard, questo indicatore offre una stima del rischio sintetico, che appare come "estremamente basso", poiché, pur avendo una deviazione standard media, la società presenta un beta (e quindi una volatilità rispetto all’S&P) molto basso.
Walmart
Drawdown intra-annuali realizzati da Walmart
Molto bene anche Netflix, che dall'inizio dell'anno ha realizzato una performance del +83%. La sua efficienza è pari a 16,21, mentre la sua deviazione standard si avvicina al 10%, indicando una rischiosità maggiore rispetto a WMT. Il rischio sintetico appare "medio", poiché NFLX, a differenza della società precedente, ha un beta di 1,01. Il maggior rischio si concretizza in un drawdown intra-annuale elevato: -13,4%, registrato il 30 aprile.
Netflix
Drawdown intra-annuali realizzati da Netflix
A presto, buona giornata!
OUTLOOK usdjpyNel grafico evidenzio come l'analisi del COT report mostra una chiara inversione su quest asset, anche lo studio della price action conferma questo andamento ribassista in quanto abbiamo avuto un cedimento sull'ultimo minimo di swing su tf DAILY.
Tuttavia, attualmente non trovo nessun punto di ingresso interessante ma attenzionerò le prossime settimane per cercare un entrata su futuri livelli di rotazione che si verranno a creare
Nasdaq saldamente long, ma ancora per molto?Che dire del Nasdaq, settimana di congestione causata dalle festività che hanno limitato l'operatività con dei volumi decisamente sotto media.
Cosa aspettarci dalla prossima settimana? Inutile dire che abbiamo un trend saldamente long su tutti i più ampi timeframe in cui ogni flessione rappresenta una buona occasione di acquisto, tuttavia personalmente inizierei a prestare attenzione all'indice tecnologico; negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una importante rotazione con i mercati che stanno iniziando a spostarsi verso i titoli difensivi ed azioni a bassa volatilità, certamente non è un segnale short, però mi porta ad essere un pizzico più guardingo verso l'indice (questo ovviamente in ottica di medio/lungo periodo).
A livello operativo mi aspetto qualche altro giorno di transizione tra il forte supporto in area 20600/500 e la resistenza volumetrica in area 21200, almeno fino a mercoledì quando parlerà powell e poi venerdì quando ci saranno i Non Farm Payroll ed il tasso di disoccupazione, eventi questi certamente catalizzatori.
Fear and Greed Index: Indizio di Nuovi Rally Il Fear and Greed Index rappresenta uno strumento fondamentale per analizzare la psicologia del mercato delle criptovalute. Basato su un mix di indicatori chiave, fornisce una misura sintetica del sentiment degli investitori.
Componenti dell'Indice
Volume di trading: indica l’interesse complessivo nel mercato.
Volatilità del mercato: misura le oscillazioni dei prezzi.
Dominanza degli asset: osserva il ruolo dei principali asset come Bitcoin o Ethereum.
Attività delle whales: monitora i movimenti dei grandi investitori.
Tendenze di ricerca su Google: riflette il livello di curiosità generale verso il settore.
Sentiment sui social media: traccia il tono delle discussioni online.
Attualmente, il mercato cripto si trova in una fase di esuberanza, rappresentata dalle bande verde scuro nell’indice. Tuttavia, questa fase risulta ancora breve rispetto ai precedenti storici.
Caso storico (Novembre 2020 - Marzo 2021)
Durante questo periodo, l'indice ha segnalato esuberanza per mesi, anticipando una delle fasi di rialzo più importanti nella storia del mercato cripto.
Ethereum in Ascesa: Un Rally Sostenuto da DerivatiL’attuale aumento del prezzo di Ethereum (ETH) è guidato da una combinazione di fattori chiave, che coinvolgono sia il mercato dei derivati sia l’espansione dell’ecosistema sottostante.
1. L’importanza del mercato dei derivati
L’ETF 2x Ether VolatilityShares, un prodotto basato su derivati, ha registrato un aumento significativo delle quote, crescendo del 160% solo a novembre. Ora detiene oltre la metà delle posizioni a leva su ETH nel mercato CME, preferito dagli investitori istituzionali.
Anche le posizioni aperte nei futures su Ethereum hanno raggiunto un massimo storico, toccando 21,22 miliardi di dollari, segnalando un forte interesse speculativo e istituzionale.
2. Afflussi negli ETF e aspettative normative
Le aspettative di politiche normative favorevoli negli USA, favorite dall’amministrazione Trump, hanno incentivato gli investimenti in strumenti come gli ETF su Ethereum, che hanno registrato quattro giorni consecutivi di afflussi netti positivi per un totale di 90 milioni di dollari.
3. L’espansione delle reti Layer 2
Ethereum sta beneficiando enormemente della crescita delle reti Layer 2, che migliorano la scalabilità e riducono i costi:
Il capitale bloccato su queste reti ha superato 51,5 miliardi di dollari, un aumento del 205% rispetto a novembre.
La rete Base, in particolare, ha elaborato 106 transazioni al secondo, superando 1 miliardo di transazioni totali, dimostrando che le soluzioni Layer 2 possono competere con alcune delle blockchain più veloci.
FTSEmib 40.000 punti entro giugno !Aggiornamento grafico del FTSEMIB Novembre 2024.
Il Target è RIALZISTA è 40.000 punti entro Giugno 2025 .
Cambio favorevole(contro dollaro) e tassi obbligazionari interessanti faranno si chè il debito italiano sarà comprato a mani basse da governi e gestioni separate.
Buon Trading Guys
Uniswap ( UNI ), Strategia rialzistaUniswap ( UNI ), Strategia rialzista
DESCRIZIONE CRYPTO:
Che cos'è Uniswap (UNI)?
Uniswap è un popolare protocollo di trading decentralizzato, noto per il suo ruolo nel facilitare il trading automatizzato di token della finanza decentralizzata (DeFi).
Esempio di market maker automatizzato (AMM), Uniswap è stato lanciato nel novembre 2018, ma ha guadagnato una notevole popolarità quest'anno grazie al fenomeno DeFi e alla relativa impennata del trading di token.
Uniswap mira a mantenere il trading di token automatizzato e completamente aperto a chiunque detenga token, migliorando al contempo l'efficienza del trading rispetto a quella delle borse tradizionali.
Uniswap crea maggiore efficienza risolvendo i problemi di liquidità con soluzioni automatizzate, evitando i problemi che affliggevano le prime borse decentralizzate.
Nel settembre 2020, Uniswap ha fatto un ulteriore passo avanti creando e assegnando il proprio token di governance, UNI, agli utenti passati del protocollo. Questo ha aggiunto sia il potenziale di redditività che la possibilità per gli utenti di plasmare il suo futuro - un aspetto interessante delle entità decentralizzate.
DATI: 21 / 07 /2024
Prezzo = 8.02 Dollari
Capitalizzazione = $4,829,350,330
Circulating supply = 600,034,295 UNI
Total Supply = 1,000,000,000 UNI
Link Sito Web = uniswap.org
Target Price Uniswap (UNI):
1° Target Price: 45.01 Dollari
2° Target Price: 72.53 Dollari
3° Target Price: 117.07 Dollari
4° Target Price: 161.62 Dollari
5° Target Price: 189.14 Dollari
NEWSLETTER#99: UK e CANADABANK OF ENGLAND STATEMENT
I rischi globali associati alle tensioni geopolitiche, alla frammentazione globale e alle pressioni sui livelli del debito sovrano rimangono significativi.
L'incertezza e i rischi per le prospettive sono aumentati.
A livello nazionale, è probabile che le famiglie e le imprese del Regno Unito rimangano resilienti nel complesso.
Il sistema bancario del Regno Unito si trova in una posizione di forza per sostenere le famiglie e le imprese, anche se le condizioni economiche, finanziarie e commerciali dovessero essere sostanzialmente peggiori del previsto, come dimostrato dai risultati dello stress test documentale del 2024.
PIL CANADA
Il prodotto interno lordo (PIL) reale è aumentato dello 0,3% nel terzo trimestre, dopo essere aumentato dello 0,5% sia nel secondo che nel primo trimestre.
La spesa delle famiglie è aumentata dello 0,9% nel terzo trimestre.
Anche l'aumento della spesa per i servizi finanziari ha contribuito all'aumento della spesa delle famiglie, mentre la spesa per i servizi di alloggio e ristorazione è diminuita.
Buon fine settimana
WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.11.2024Borse Usa chiuse ieri per Thanksgiving: lieve recupero per quelle europee.
Francia nell’occhio del ciclone: Governo a rischio e sprea a livello greco.
ECB verso il taglio di 25 bps, secondo il Governatore della Banca di Francia.
Bond europei molto tranquilli: il BTP 10 anni rende solo 3,35%.
Le Borse europee chiudono in territorio positivo la seduta di ieri, 29 novembre, nonostante l'assenza di indicazioni da Wall Street, chiusa per il Ringraziamento. Milano ha guadagna lo 0,52%, Parigi lo 0,51% recuperando parte delle perdite del giorno precedente, legate ai timori di una crisi di governo per le difficoltà nell’approvazione del bilancio 2025.
A sostenere i mercati sono state le dichiarazioni di Francois Villeroy de Galhau, Governatore della Banca di Francia, che si è espresso a favore di un possibile taglio dei tassi di interesse da parte dell’ECB (BCE) nella riunione del 12 dicembre. «Ci sono tutte le ragioni per un taglio», precisando che l’entità della misura dipenderà dai dati economici disponibili. Queste parole hanno ridato fiducia ai listini, compensando le preoccupazioni suscitate dalle dichiarazioni precedenti di Isabel Schnabel.
Nel frattempo, l’attenzione degli investitori rimane alta sulle politiche commerciali degli Stati Uniti. La presidente dell’ECB, Christine Lagarde, ha dichiarato che è troppo presto per valutare l’impatto dei nuovi dazi annunciati da Donald Trump, che potrebbero colpire settori chiave come l’automotive e il lusso.
La nomina di Scott Bessent come segretario del Tesoro è vista come un segnale rassicurante, dato il suo approccio pragmatico ai dazi e la consapevolezza dei rischi economici.
Sul fronte obbligazionario, lo spread tra BTP e Bund chiude stabile a 122 bps, col rendimento del decennale italiano sceso a 3,34% dal 3,41% della seduta precedente. I rendimenti del decennale francese tocca 3,03%, eguagliando quelli della Grecia per la 1’ volta, con il differenziale OAT-Bund ai massimi dal 2012 nel timore di un voto di sfiducia contro il premier Barnier sulla legge di Bilancio 2025.
Sul valutario, il Dollaro si rafforza, col cross verso Euro che scende a 1,055, e quello Dollaro/Yen attono a 151,7. Gli analisti segnalano che la liquidità sui mercati è stata ridotta dalla festività americana, limitando i volumi di scambio.
Anche il prezzo del petrolio è stato stabile, col WTI (greggio di riferimento Usa sotto 69 Dollari/barile. I mercati attendono la prossima riunione dell’OPEC (cartello dei maggiori esportatori), rinviata al 5 dicembre, che discuterà il piano di eliminazione graduale dei tagli volontari alla produzione. Le tensioni in Medio Oriente, alimentate dalle parole del Premier israeliano Netanyahu, potrebbero influenzare i prezzi nelle prossime settimane.
In Asia, le borse hanno registrato performance contrastanti. L’indice CSI300 cinese è salito di +1,3% grazie alle aspettative di nuove misure di stimolo economico, mentre il Nikkei giapponese ha perso -0,3%, penalizzato dall’apprezzamento dello Yen, ai massimi di 5 settimane. Il Kospi coreano ha perso il -2,0% a causa delle difficoltà della società Hybe, coinvolta in una disputa con il gruppo K-pop NewJeans.
Oggi, 29 novembre, i futures di Wall Street sono in rialzo medio di +0,3%. La resilienza dell’economia americana e l’attesa di misure protezionistiche continuano a sostenere il mercato azionario, con guadagni diffusi. In particolare, il Russell 2000 segna un aumento dell’8% a novembre, grazie al ritrovato favore verso le piccole e medie imprese, mentre il Nasdaq 100 e l’S&P 500 crescono rispettivamente del +2% e +3% da inizio mese.
In Europa, novembre si chiude con bilanci complessivamente negativi: Parigi perde -2,2%, l’Eurostoxx 50 -1,3% e Milano -1,7% (aggiustato del dividendo staccato il 18 novembre). Fa eccezione Francoforte, in rialzo di quasi +2,0%.
A livello globale, il rally di Wall Street spinge l’indice MSCI World verso un guadagno mensile del 4%, mentre l’MSCI Emerging Markets cede il -3,5% a causa delle incertezze sull’economia cinese.
Sul fronte macroeconomico, l’inflazione tedesca è salita al 2,2% annuo a novembre (dal 2,0% di ottobre), pur rimanendo sotto le stime del 2,3%. A livello europeo, l’indice armonizzato si attesta al 2,4%, stabile rispetto al mese precedente e al di sotto delle attese.
Questi dati rafforzano le aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della BCE. Il mercato obbligazionario europeo beneficia di questa situazione, con il rendimento del Bund decennale ai minimi di 2 mesi e quello del BTP 10 anni al livello più basso da oltre due anni.
Tra l’altro, in Italia, il Tesoro ha collocato senza difficoltà Eur 8,25 miliardi di BTP con rendimenti in calo rispetto all’asta precedente. In particolare, i BTP a 5 anni hanno registrato un rendimento del 2,79%, minimo da settembre, mentre quelli a 10 anni pagano 3,39%, il livello più basso dal maggio 2022.
Negli USA, il Dollaro si appresta a chiudere novembre con un guadagno di +2,9%, il miglior risultato degli ultimi 2 anni e mezzo. L’economia Usa continua a sorprendere per la sua solidità, mentre l’Eurozona è stagnante fragile. Gli investitori puntano su una probabilità del 68,6% che la Fed tagli i tassi -25 bps a dicembre, mentre solo il 31,4% prevede tassi invariati.
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GOLD | Chiudiamo il mese.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Siamo davanti ad un Venerdì, tipico giorno rialzista, e ultimo giorno del mese, generalmente difficile da tradare.
Vi lascio le mie idee e le zone di valutazione, penso in una continuazione a rialzo piuttosto decisa ma vediamo se le zone segnate reggono.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Mercati in range nel giorno del tacchinoLa chiusura dei mercati americani, per via della festività del Ringraziamento, non ha portato a un aumento della volatilità sugli altri mercati. Questi sono rimasti in trading range durante tutta la sessione di ieri.
Poche oscillazioni, specie sui cambi, ma ancor meno sui listini europei, che comunque hanno chiuso in positivo. Questo è stato anche per effetto dei dati sull’inflazione tedesca, sotto controllo nonostante un leggero incremento su base annua del 2,2% a novembre 2024, in aumento rispetto al 2% di ottobre, ma leggermente al di sotto delle aspettative di mercato del 2,3%.
L'inflazione core, che esclude alimentari ed energia, ha raggiunto il massimo degli ultimi sei mesi del 3% a novembre. Nel frattempo, il tasso di inflazione armonizzato dall'UE è rimasto al 2,4% annuo, in linea con le aspettative.
Il rialzo dei listini è stato dovuto anche alla pubblicazione dell'indicatore del sentiment economico dell'area dell'euro (ESI), che è aumentato di 0,1 punti a 95,8 a novembre 2024, al di sopra delle aspettative del mercato di 95,1. L'euro è rimasto in trading range contro le principali valute in una seduta poco mossa.
CROLLO DEL REAL BRASILIANO
Il real brasiliano è crollato al livello di 6,00 real per dollaro, minimo storico di sempre nella sessione di ieri. Solo quest’anno la valuta brasiliana ha perso il 20%, a causa delle crescenti preoccupazioni fiscali.
Va ricordato che queste preoccupazioni vanno di pari passo con una importante crescita economica e un surplus commerciale da record (100 miliardi di dollari di surplus nel 2023), anche se in calo nell’ultimo periodo.
Le problematiche sono legate principalmente a diversi fattori, in primis l’annuncio da parte del Governo federale di un taglio della spesa di 12 miliardi di dollari, ben al di sotto delle speranze del mercato, favorevole a tagli più aggressivi per alleviare le preoccupazioni che un deficit di bilancio insostenibile avrebbe causato un rialzo dell’inflazione aumentando i rischi di credito.
Inoltre, sono emerse segnalazioni secondo cui il governo avrebbe esentato gli stipendi inferiori a 5.000 BRL mensili dal pagamento dell'imposta sul reddito, aumentando i rischi di deficit. La valuta locale è stata anche messa sotto pressione quest'anno da minori afflussi di capitali, principalmente a causa della minore domanda cinese di materie prime chiave prodotte in Brasile.
Un’altra questione sul tavolo è rappresentata dalla questione climatica, che sembrerebbe aver danneggiato le colture di soia, la principale fonte di esportazione del paese.
MAJORS
Pochi movimenti sui cambi con EUR/USD e GBP/USD in 30-40 pips di oscillazione, sempre all’interno dei loro rispettivi trading range. Stabili sono rimasti poi sia il USD/CAD, a ridosso di 1,4000, sia le valute oceaniche, in leggera ripresa, soprattutto l'AUD dopo che le dichiarazioni dei rappresentanti del board della RBA sono state molto chiare, all’insegna di timori verso un'inflazione che non accenna ad abbassare la testa, per cui i tassi non scenderanno molto presto.
L'AUD è salito di uno 0,40%, niente di che, ma forse l’unico movimento degno di nota di una giornata poco significativa in termini di price action. Nella notte, invece, abbiamo assistito a un piccolo terremoto sullo JPY, dopo la pubblicazione dell’inflazione di Tokyo, salita oltre il 2% nel mese di novembre.
I dati sull'inflazione hanno rafforzato le aspettative per un altro aumento dei tassi di interesse da parte della BOJ a dicembre. I mercati stanno ora scontando una probabilità di circa il 60% di un aumento dei tassi di 25 punti base il mese prossimo, rispetto al 50% circa di una settimana fa.
I dati sull'inflazione di Tokyo sono spesso visti come un indicatore anticipatore per le tendenze dei prezzi nazionali, con i dati CPI nazionali che solitamente seguono circa tre settimane dopo. Tuttavia, il CPI nazionale di novembre non verrà rilasciato prima della riunione di politica monetaria di dicembre della BOJ.
USD/JPY è sceso sotto 150,00 nella seduta asiatica a 149,80 per poi tornare in area 150,00 dove si trova ora. La tendenza sembra, nel breve, ancora ribassista con principali target fissati a 149,40 e 148,75.
CANADA
Il deficit delle partite correnti del Canada si è ridotto a 3,2 miliardi di CAD nel terzo trimestre del 2024, in calo rispetto ai 4,7 miliardi rivisti al rialzo nel secondo trimestre e ben al di sotto delle aspettative di mercato di un deficit di 9,3 miliardi.
Il surplus di reddito da investimenti è salito a 4,2 miliardi di dollari canadesi, spinto da maggiori profitti dagli investimenti diretti all'estero. Nel frattempo, il deficit commerciale dei beni è salito leggermente a 3,6 miliardi di CAD dai 3,5 precedenti, mentre il surplus dei servizi si è contratto a 0,5 miliardi.
ITALIA
L'indice di fiducia del settore manifatturiero del nostro paese è rimbalzato a 86,5 a novembre 2024, dal minimo degli ultimi quattro anni di 85,8 del mese precedente, e superiore al consensus che era per un ribasso a 85.
L'inattesa correzione ha suggerito che il pessimismo per i produttori di beni potrebbe aver toccato il fondo. Il sentimento è stato sostenuto da condizioni migliorate per gli ordini e la produzione attuali. Al contempo, però, le aspettative sono peggiorate per entrambi, sia i nuovi ordinativi, sia la produzione.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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[S&P 500] Panoramica mercato USA - inflazione e fine 2024 #228/11/2024 - Breve panoramica del mercato americano fine 2024
Per il secondo anno consecutivo il mercato azionario si appresta (forse) a chiudere con un rendimento annuo del +20%. Non succedeva dagli anni '90.
Detto questo, sempre da un punto di vista quantitativo, se guardiamo i dati disponibili a partire dagli anni '70 ogni volta che il mercato azionario ha fatto un +20% durante l'anno, nell'ultimo mese registra un rendimento medio pari a circa l'1%.
Si può quindi affermare che storicamente, se durante l'anno si verifica un forte rally positivo, questo tende a spegnersi nell'ultimo mese.
Conferme dell'esaurimento del trend arrivano dall'uscita di molti istituzionali dal mercato per reinvestire in obbligazionario, e la rotazione che sta avvenendo in questi giorni, dove i trader vendono azioni tech per comprare azioni low beta, meno volatili.
Tornando ai dati, questo è un periodo di forte stagionalità per il mercato azionario (ebbene sì), se calcoliamo dal 1950 ad oggi, dal martedì prima del giorno del Ringraziamento al secondo giorno di negoziazione del nuovo anno l'indice S&P500 è salito l'80% delle volte, con un rendimento medio del 2,6%.
Le small cap tendono ad avere un rendimento ancora migliore, con il Russell 2000 che ha registrare un guadagno medio del 3,3% dalla sua nascita nel 1979. (Secondo lo Stock Trader's Almanac).
In un'ottica di ottimismo non troppo esuberante, ad oggi il CME FedWatch stima un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base per la prossima riunione FOMC del 18 dicembre a circa il 66%. (In lieve rialzo, fino alla settimana scorsa era al 50%).
Probabilmente sarà l'ultimo abbassamento dei tassi almeno per i primi mesi del 2025, a meno di grossi scompensi del mercato del lavoro.
Variabile molto importante potrebbe essere l'inflazione, in attesa del rilascio dei dati di novembre previsto per l'11 dicembre.
Ad oggi anche se in lieve rialzo rimane dentro la fascia target della Fed (2-3%), delle varie componenti però quello che preoccupa è l'inflazione sui servizi (e sugli affitti), che pesa molto sugli stipendi degli americani:
Come si può vedere l'inflazione alimentare è sotto controllo, mentre quella degli affitti e dei servizi non solo è ancora a un livello preoccupante ma ha smesso di diminuire.
Anche altri dati nel grafico sottostante confermano questa tendenza, metriche più specifiche come la media troncata dell'inflazione annuale (elimina i dati più estremi) calcolata dalla Fed di Cleveland e i cosiddetti " Sticky Prices " cioè il grafico dell'andamento dei prezzi più resilienti al cambiamento, (beni durevoli ed essenziali), segnano ancora una volta un livello ancora più preoccupante. Non tanto per il dato in sé ma dall'appiattimento della curva.
In conclusione, personalmente terrò ancora aperte le posizioni sull'azionario almeno fino alla prima settimana del 2025, in trailing stop rischiando di perdere possibile rendimento se aumentasse la volatilità prevedibilmente intorno alla metà di dicembre.
Unicredit: cosa potrebbe frenare il recente ribasso. Da tempo il mercato italiano si sta dimostrando il più vivace per quello che viene definito il Risiko bancario.
Vale a dire tutte quelle attività di integrazione soprattutto con lo scopo di rafforzare capitale ed efficienza.
Il fine ultimo è quello di avere gruppi bancari di dimensioni adeguate per competere meglio nel mercato europeo.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
È in questa ottica che va inquadrata la recente attività di Unicredit, sia sul mercato interno con Banco BPM che con l'investimento in Commerzbank.
Il 25 novembre è stata diffusa la notizia del lancio di un'offerta pubblica di scambio da parte di Unicredit sull'intero capitale di Banco BPM. Per azione di quest'ultima sarà offerto 0,175 azioni Unicredit di nuova emissione.
La spesa totale stimata è di circa 10 miliardi di euro, cioè un prezzo implicito offerto pari a 6,657 euro per azione.
Si tratta di un prezzo che offriva un premio al momento dell'annuncio dell'operazione pari a circa il 15%, ma che ai prezzi di oggi si è praticamente annullato dopo i fisiologici movimenti sui due titoli.
Le ragioni di Unicredit:
Dal punto di vista di Unicredit l'operazione dovrebbe comportare sia una redditività aggiuntiva che un miglioramento del posizionamento competitivo in Italia ed in Europa.
A margine va anche rilevato come la banca tornerebbe ad essere presente anche nell'asset
management grazie alla operazione di Banco BPM su Anima SGR.
Unicredit, con una nota del presidente Orcel, fa anche sapere che sarà preservato il patrimonio di sicurezza visto che il CET1 (capitale regolamentare) non scenderà sotto al 13%. Così come non si avranno conseguenze sulla capacità di distribuzione degli utili rispetto a quanto già comunicato.
Potrebbe solo subire uno stop momentaneo l'annunciato buy back sulle azioni.
Le ragioni di banco BPM:
Il CDA del Banco BPM, a voce dell'amministratore delegato Castagna, senza giri di parole bolla come ostile l'operazione annunciata da Unicredit.
In particolare viene ritenuta inusuale nei numeri e non concordata.
Inoltre comunica ai dipendenti che i risparmi di costo cui fa riferimento Unicredit saranno resi
possibili al prezzo di circa 6.000 esuberi individuati in Banco BPM.
La banca, sempre a voce del suo amministratore delegato, dopo aver sottolineato lo
straordinario recente passato fatto di rafforzamento della presenza sul territorio e della robusta redditività, vede una minaccia nell'integrazione.
Si evidenza che l'operazione comporterebbe una diluizione della presenza della banca sul
territorio, particolarmente nelle zone più ricche del nord Italia.
In definitiva la banca preferisce crescere da sola.
E commerzbank?
A detta di Orcel, la “campagna di Germania” non ha valenza strategica, almeno in questo
momento, poiché la sua rilevanza va cercata esclusivamente sul piano della opportunità di
Investimento.
Quindi le ragioni vanno ricercate in campo finanziario. Prova potrebbe esserne l'evoluzione del titolo tedesco che dopo un balzo in avanti è tornato sui suoi passi ai livelli pre annuncio.
L'operazione in Germania, fatta dell'acquisto del 9% di Commerzbank e dell'annuncio di voler salire al 29,9% del suo capitale, ha perso di consistenza con la caduta del governo tedesco.
Neanche a dirlo anche in Germania l'operazione è stata bollata dal come ostile e inopportuna.
Con le elezioni alle porte era facile immaginare una chiusura sostanzialmente ad ogni livello
politico.
Insieme all'operazione su banco BPM, Unicredit corre il “rischio” di dover gestire entro i prossimi 24 mesi due integrazioni. Anche per questo l'operazione Commerzbank potrebbe andare in stand by.
E ora? E ora, l'attualità in borsa è quello che più interessa.
Come valutare in questo contesto l'operatività sul titolo Unicredit?
Ovviamente, la situazione è magmatica potendo gli attori coinvolti rilasciare nuove
comunicazioni capaci di influenzare lo scenario e quindi i prezzi.
Quello che possiamo già osservare è che Unicredit ha già sostenuto un costo dopo l'annuncio dell'ops, avendo accusato in borsa un calo delle proprie azioni di circa il 7%.
Sostanzialmente pari al premio che mostrava il giorno dell'annuncio della offerta pubblica di
Scambio.
In questi casi ovviamente le quotazioni vanno valutate a doppio filo con quelle di banco BPM.
Quello che possiamo immaginare è che eventuali aggiustamenti all'offerta da parte di Unicredit,cioè offrire un premio aggiuntivo agli azionisti di banco BPM per rendere più digeribile l'operazione, comporterebbe un ulteriore sacrificio per le quotazioni di Unicredit.
Consideriamo che alle quotazioni attuali attorno ai 36 un ulteriore calo di 5 punti percentuali porterebbe il titolo a contatto con un'area di supporto statica di lungo periodo di un certo rilievo.
Parliamo del livello di 34.6 massimo relativo risalente al 2014 che il titolo ha abbandonato e mai più rivisto fino al marzo di quest'anno.
Inoltre il rally che ha coinvolto il settore bancario a partire dall'autunno del 2022, in occasione dell'avvio del ciclo di rialzo dei tassi da parte della BCE per contrastare la galoppante inflazione, ha prodotto un canale rialzista sul titolo per cui la parte bassa dello stesso che sorregge il trend incrocia esattamente al menzionato livello di 34.6.
Per quanto descritto l'area di prezzo attuale di Unicredit può essere considerata sensibile in
quanto da un lato abbiamo una forza supportiva di natura tecnica come prima evidenziata,
dall'altra un eventuale rilancio di Unicredit o comunque in generale modifiche ai contenuti della Ops potrebbe comunque provocare un ulteriore indebolimento dei corsi per il fisiologico
aggiustamento del concambio con le azioni banco BPM.
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WisdomTree - Tactical Italian Update - 28.11.2024Le Borse europee ed Usa si muovono laterali vicine ai massimi.
Francia osservato speciale: si ampliano gli spread vs Bund, Governo in bilico.
L'ECB non ha grandi spazi per nuovi tagli, dice Isabel Schnabel.
Borse cinesi&asiatiche fiacche, in apprensione per i dazi Usa.
Le Borse europee ieri, 27 novembre, hanno registrato una giornata negativa, influenzate dall'attesa di importanti dati macroeconomici dagli Stati Uniti, come inflazione, GDP del 3’ trimestre, e richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (cd Jobless claims).
L'indice preferito dalla Banca centrale Usa per calcolare l'inflazione per le famiglio (PCE – Personal consumption expenditures) ha confermato un rallentamento controllato, con un aumento del 2,3% su base annua a ottobre, in linea con le previsioni, mentre i Jobless claims sono scesi a 213 mila, segnano il 3’ calo consecutivo.
Sull’umore dei listini europei hanno invece pesato le parole di Isabel Schnabel, membro della BCE (ECB – Banca centrale europea), che ha dichiarato che c’è "poco spazio per ulteriori tagli dei tassi”.
Milano ha chiuso in calo di -0,2%, condividendo il trend generale: Parigi -0,7%, Madrid -0,5%. Ha fatto eccezione Londra, che ha chiuso in lieve progresso, +0,2%. Le incertezze politiche e i segnali di rallentamento economico in Paesi “chiave” come Germania, Italia e Francia continuano a pesare sulle prospettive europee.
Negli Usa, i dati recenti indicano un'economia ancora robusta, con una crescita del GDP (PIL) del +2,8% nel 3’ trimestre, sebbene inferiore al +3,0% del trimestre precedente. I dati macroeconomici dagli Stati Uniti confermano un rallentamento graduale dell'inflazione, offrendo alla Federal Reserve spazio per una politica monetaria più flessibile.
Il mercato azionario Usa ha patito qualche presa di profitto, mentre il Dollaro resta forte, attorno a 1,05 verso Euro.
La futura Amministrazione Trump sta già avviando nuove collaborazioni internazionali, come l’accordo con il Messico per la gestione dell’immigrazione, mentre proseguono le discussioni sulle criptovalute, con la possibilità di spostare la supervisione normativa alla Commodity Futures Trading Commission, più favorevole al settore rispetto alla SEC.
Economia europea: S&P Global ha rivisto al ribasso le stime di crescita per il 2025 a +1,2% dal +1,3% precedente, segnalando difficoltà in Paesi come Germania, Francia: i probemi della Francia si rilevano anche nel calo dell’indice CAC40, -5% da inizio anno, che risente delle tensioni politiche interne e del rallentamento del settore del lusso.
La Francia sta affrontando sfide politiche e una debolezza economica che mettono sotto pressione il Governo. La Germania, storicamente un pilastro della crescita europea, è in ritardo rispetto agli altri Paesi, specie sul fronte della manifattura.
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del petrolio è rimasto stabile, nonostante un aumento inatteso delle scorte di benzina negli USA, giovandosi anche delle minori tensioni geostrategiche mitigate dal cessate il fuoco in Libano concordato tra Israele ed Hezbollah .
Tra i metalli spicca la debolezza del prezzo del rame, sceso sotto 9.000 USD/tonnellata, a causa dei timori per gli atriti commerciali USA-Cina.
I bond governativi europei hanno mostrato lievi miglioramenti dei prezzi. Tuttavia, il premio per il rischio sul debito francese è ai massimi dal 2012, oltre 90 bps vs l’omologo Bund tedesco, segnalando preoccupazioni crescenti sulla tenuta dei conti pubblici e sul bilancio della Francia. Lo spread tra il Bund tedesco e il BTP italiano si è ridotto a 125 punti base, segno di una relativa maggiore fiducia nell'Italia.
Sempre effervescente il mondo delle Criptovalute: le opportunità prospettiche risidedono nel cambio di approccio normativo negli Stati Uniti, che potrebbe favorire il settore delle criptovalute, riducendo la pressione regolatoria e stimolando investimenti.
Bitcoin ieri, 27 novembre, ha ceduto -1% circa, ma rimane sostenuto e oggi torna a crescere oltre +2,2%, consolidando il progresso di oltre +40% segnato dalla data della vittoria di Trump del 3 novembre.
I mercati asiatici stamane, 28 novembre, segnalano volatilità, influenzati dalla paura di un'escalation nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Il Nikkei è cresciuto (+0,56%), ma l'Hang Seng (-1,33%) e Shenzhen (-0,88%) hanno registrato cali.
La Banca Centrale della Corea ha sorpreso con un taglio dei tassi di -25 bps, segnalando un ulteriore rallentamento economico. Il cambio Dollaro-Yen si è stabilizzato attorno 152, ma gli orientamenti divergenti tra Banca centrale e Governo creano incertezze.
In Asia e in Europa l'incertezza politica e la debolezza della domanda interna stanno rallentando le prospettive di crescita, tuttavia oggi, 28 novembre, prevalgono i segni positivi sui maggiori listini europei, in media +0,4% alle 13.00 CET, in una seduta che sarà priva del riferimento di Wall Street, chiusa nel giorno del Ringraziamento.
La Francia è l’osservato speciale, pochè il Governo guidato da Michel Barnier è alle prese con una difficile approvazione parlamentare del bilancio 2025. Qualche speranza di accordo l’hanno tuttavia fornito le parole del Ministro delle Finanze, Antoine Armand, che si dice pronto a flessibilità e concessioni su diversi temi.
I future su Wall Street “funzionano” anche oggi, indicando potenziali riaperture in frazionale ascesa, in media +0,3% (ore 13.00 CET)
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