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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
📈 Price Action GOLD
Gold continua la sua spinta rialzista.
Resto concentrato sul monitoraggio delle aree chiave H4 e daily precedentemente segnate, seguendo l'evoluzione del prezzo giorno per giorno per capire come si comporta nelle prossime sessioni.
Oggi sono attesi i dati IPP, mentre domani usciranno gli IPC, entrambi fondamentali per il sentiment del mercato e la direzionalità dell’oro.
Per questo motivo, attendo dalle 14:00 in poi prima di prendere eventuali decisioni operative, in modo da posizionarmi con maggiore consapevolezza e in linea con la reazione del mercato ai dati macro.
🎯 Fondamentale e News
Nel breve termine, l’attenzione è rivolta ai prossimi dati macro:
📍PPI - OGGI 10 settembre
📍CPI - DOMANI 11 settembre
Previsioni PPI (oggi):
La lettura dell'inflazione dei prezzi alla produzione (PPI) di agosto è attesa in calo a +3,3% YoY, in linea col mese precedente
Dati deludenti potrebbero indebolire ulteriormente il dollaro e aumentare la pressione rialzista su Gold.
Aspettative CPI (domani):
Il report dell'inflazione al consumo (IPC) è molto atteso; le aspettative di un CPI "sticky" (riferendosi a un'inflazione persistente) potrebbero frenare i rialzi dell’oro, mentre letture più soffici potrebbero proiettarlo verso nuovi massimi
🎯-come possiamo muoverci?
-Se PPI deludente → Dollaro debole, aumento della propensione al long su Gold.
-Se CPI domani sarà contenuto → Potrebbe rafforzare l'oro, sostenendo possibili nuovi breakout verso l’alto.
In caso contrario (inflazione più alta del previsto), potremmo assistere a una correzione, soprattutto se accompagnata da un rimbalzo del USD o dei rendimenti obbligazionari.
📌 Bias operativo:
Resto compratore su debolezza, in attesa di pullback significativi verso le zone chiave H4, mantenendo una view rialzista finché il canale resta intatto e non iniziano importanti segnali ribassisti su TF DAILY
🌴 Attualmente sono in vacanza fino al 12 settembre, ma continuerò a pubblicare visioni e aggiornamenti.
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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Analisi fondamentale
GOLD | Oggi prime news della settimana, IPP!Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Finalmente il primo giorno interessante della settimana, dovuto all'uscita delle news delle 14:30, l'IPP americano.
Sarà molto interessante tradare di conseguenza la sessione americana.
Parlando ora del metallo giallo, siamo in continua price discovery, andando a creare sempre nuovi massimi storici, ieri c'è stata una prima interessante reazione a ribasso, ma è presto per dire che scenderà, sicuramente si è creata un'interessante zona di liquidita da ricercare, ed è ciò che mi aspetterei per oggi ma con l'idea che si resti comunque a rialzo, vedremo se con l'Inflazione di domani si riuscirà ad invertire un po', serviranno delle news negative per il GOLD, inflazione a rialzo.
Vi ho lasciato una zona di valutazione per il LONG in 15 minuti, per lo short vi suggerisco di non valutarlo proprio per ora.
Ci aggiorniamo in caso dopo.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
CAMPARI: rally finito o nuova occasione d’acquisto sui minimi?CAMPARI MIL:CPR – Analisi Fondamentale e Tecnica
📊 ANALISI FONDAMENTALE
Nel 1° semestre 2025 l’utile netto si è attestato a 206,4 mln € (-6% a/a).
Ricavi consolidati pari a 1.528 mln € (+0,3% totale, +0,1% organico).
Ebitda rettificato a 426,6 mln € (+1,9%).
⚠️ Attenzione a:
- possibili impatti dai dazi ancora non pienamente assorbiti
- effetto cambio EUR/USD: un dollaro debole potrebbe pesare sul 2° semestre.
Valutazioni:
P/E = 38
Dividend Yield = 1%
📉 ANALISI TECNICA
Dai minimi di aprile in area 5 €, il titolo ha recuperato +34%, salvo poi perdere il 16% nelle ultime sedute, ritracciando fino al 61,8% di Fibonacci e avvicinandosi al POC volumetrico.
Su TF Weekly i prezzi non hanno superato con decisione la EMA 50, segnale di debolezza strutturale.
Operatività complessa e rischiosa, dato l’alto grado di volatilità e le scarse soddisfazioni degli ultimi 2 anni.
🎯 Possibile strategia:
- acquisti solo su debolezza in area 5,10 – 5,15 €; STOP LOSS obbligatorio sotto i minimi (ad esempio ipotizzerei a 4,98 euro limitando la perdita al 3%)
in alternativa
- attendere segnali di stabilizzazione e inversione su TF Daily.
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Gold in attesa dei prossimi datiho bisogno del tuo sostegno.
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📈 Price Action GOLD
Come già sapete e potete osservare, l’oro continua la sua corsa al rialzo senza registrare ritracciamenti profondi.
Al momento sto monitorando i livelli chiave sui time frame superiori per avere maggiore conferma sulle zone operative: non scendo sotto l’H4, in quanto non opero su time frame troppo bassi.
La mia view resta long, e attendo che il prezzo raggiunga le aree di interesse per valutare nuovi ingressi rialzisti. Nel frattempo, mantengo la mia operatività attiva sul mercato Forex, in attesa del setup giusto su XAU/USD.
🎯 Fondamentale e News
L’oro aggiorna i massimi all’interno di un canale rialzista ben definito, supportato dalle aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed a settembre, dalla stabilità dei tassi reali e da una domanda solida, sia ufficiale (banche centrali) che da parte degli investitori.
Nel breve termine, l’attenzione è rivolta ai prossimi dati macro:
📍PPI - Mercoledì 10 settembre
📍CPI - Giovedì 11 settembre
Entrambi verranno pubblicati nel periodo di blackout della Fed, in vista della riunione FOMC del 16–17 settembre, che potrebbe rivelarsi cruciale per le prospettive di medio periodo.
📌 Bias operativo:
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4 modi per concentrarsi meglio mentre si fa trading“Focus” è la parola chiave per ottenere risultati. Senza concentrazione, anche le strategie migliori falliscono.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
“L'esecuzione è tutto.” Frase che si sente ripetere spesso nei circoli di trading, ed è comprensibile. Avere una strategia solida è importante, così come lo è rimanere concentrati per seguirla fino in fondo.
Basta un attimo di esitazione, un clic distratto, e il vantaggio che avete ottenuto con tanta fatica può sfumare in un istante.
In un mondo costantemente bombardato da grafici aggiornati in tempo reale, avvisi continui, social media e distrazioni di fondo, rimanere concentrati e mantenere il controllo non è mai stato così difficile.
Oggi vediamo insieme quattro modi per migliorare la concentrazione durante il trading;
2 concreti e pratici.
2 meno convenzionali.
1. Inizia con un piano di gioco scritto
Questa è la base. Ancor prima di aprire la piattaforma di trading, prendere nota delle proprie idee di trading, dei livelli chiave e di eventuali notizie o eventi che potrebbero influenzare il mercato. È sufficiente un semplice elenco di scenari del tipo “se accade X, allora succede Y”
Mettendo nero su bianco il vostro piano, liberate la mente e riducete le interferenze emotive. In questo modo, non reagirete più a ogni minimo movimento o candela. Rimarrete concentrati su pochi concetti chiari e attenderete che il prezzo confermi la vostra previsione. Già questo dovrebbe bastare a migliorare notevolmente la concentrazione. Se il cervello conosce il piano, non serve improvvisare.
Ma soprattutto, avere un piano scritto funge da ancora di salvezza quando la situazione si fa delicata. In caso di false breakout o tentazioni impreviste, potrete facilmente fare riferimento al vostro piano e tornare in carreggiata. I trader di maggior successo sono quelli che eseguono idee semplici con disciplina, non quelli che inseguono ogni segnale che lampeggia sullo schermo.
2. Eliminare i rumori di fondo
Il multitasking è il nemico del trading. Una scheda del browser per le notizie, un'altra per Twitter, cinque grafici aperti, notifiche che compaiono sul telefono all'improvviso: tutti questi elementi contribuiscono a creare confusione mentale. Iniziate mettendo in ordine il vostro spazio di lavoro digitale prima di iniziare a fare trading:
Chiudere tutte le schede che non sono pertinenti alla vostra sessione.
Mettere il telefono in modalità silenziosa a faccia in giù, o in un cassetto.
Mantenere lo schermo di trading il più pulito possibile.
Utilizzare uno o due grafici chiave e disattivare gli indicatori non necessari.
Se si fa trading in una casa rumorosa o in un ufficio condiviso, delle cuffie con cancellazione attiva del rumore possono fare la differenza. Alcuni trader utilizzano persino app di suoni ambientali come brain.fm o semplicemente dei rumori bianchi per coprire le distrazioni e rimanere concentrati. Una mente tranquilla è una mente concentrata.
3. Ascoltate il vostro corpo prima di effettuare un'operazione
ecco un consiglio poco ortodosso, ma sorprendentemente efficace. Prima di cliccare sul pulsante “Acquista” o “Vendi”, alzatevi fisicamente in piedi.
Questo piccolo gesto fisico crea un momento di separazione tra il proprio pensiero e la propria azione. Ci costringe a fermarci, respirare e fare il punto della situazione. state agendo secondo il vostro piano o vi state lasciando trasportare dalle emozioni? Questo trade è in linea con il vostro piano o lo state eseguendo spinti dalla noia?
A tutti è capitato di effettuare operazioni impulsive, salvo pentirsene qualche istante dopo. L'atto di alzarsi aggiunge un livello di intenzionalità. Spezza il ritmo dello sguardo incollato allo schermo e restituisce al cervello il controllo della situazione.
Ritenetelo come un interruttore personale. Offre l'opportunità di riflettere sulla propria logica e impedisce di entrare in modalità pilota automatico. Alcuni trader si spingono oltre facendo stretching e ruotando le spalle prima di rimettersi davanti allo schermo. Può sembrare banale, ma i benefici psicologici sono reali.
4. Focalizzate la vostra mente con uno “stimolo”
Il nostro cervello è predisposto per le routine. È possibile sfruttare questa caratteristica a proprio vantaggio creando un semplice rituale che segnali alla mente quando è il momento di fare trading.
Non è necessario che sia qualcosa di elaborato. Ad esempio, ascoltare una canzone dedicata esclusivamente all'attività di trading o svolgere un breve esercizio di respirazione. Alcuni trader usano persino l'atto di pulire la scrivania o prepararsi una tazza di caffè fresco quale stimolo psicologico per entrare in un stato di concentrazione.
Nel corso del tempo, queste piccole abitudini diventeranno sinonimo di prontezza mentale. Esse condizionano il cervello a passare dallo scorrimento passivo o dalla conversazione alla concentrazione attiva. Il loro effetto è notevolmente efficace, in particolare nei giorni in cui ci si sente un po' confusi o distratti.
L'obiettivo non è quello di creare una scaramanzia, bensì di costruire un punto di riferimento affidabile che conduca a uno stato mentale concentrato, qualcosa che aiuti a ritrovare il proprio equilibrio e a impostare il tono della sessione.
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Wall Street ai massimi: la mossa che tutti aspettano dalla FedWall Street ai massimi: la mossa che tutti aspettano dalla Fed
Il NASDAQ chiude a un livello record in attesa dei dati sull'inflazione
La seduta di ieri si è aperta in modo positivo e ha perfino scritto una pagina di storia, pur svolgendosi complessivamente in maniera piuttosto lenta, con gli investitori concentrati nell’attesa di due importanti rapporti sull’inflazione che potrebbero influenzare la decisione della Federal Reserve prevista per la prossima settimana.
Il NASDAQ è salito dello 0,45% (pari a quasi 100 punti), chiudendo a un nuovo massimo di 21.798,70. Il colosso dei semiconduttori Broadcom (AVGO) ha guadagnato un ulteriore 3,2% dopo il solido report trimestrale diffuso giovedì sera. Nel frattempo, il Dow Jones è cresciuto dello 0,25% (circa 114 punti) fino a quota 45.514,95, mentre l’S&P 500 ha registrato un aumento dello 0,21%, attestandosi a 6.495,15.
I listini stanno così recuperando da una settimana contraddittoria: il NASDAQ aveva guadagnato oltre l’1%, l’S&P un modesto 0,3%, mentre il Dow Jones aveva perso lo 0,3%. Venerdì, tuttavia, tutti gli indici erano arretrati a seguito di un debole rapporto sulle buste paga non agricole, risultato ben al di sotto delle attese. Questo dato, se da un lato ha pesato sull’umore degli investitori, dall’altro ha alimentato le aspettative di un imminente taglio dei tassi da parte della Fed.
All’orizzonte si profilano ora altri dati economici cruciali: l’indice dei prezzi alla produzione (PPI), atteso per domani, e l’indice dei prezzi al consumo (CPI), in uscita giovedì. Lo scorso mese, i due indicatori avevano mostrato un andamento divergente: il PPI leggermente superiore a quanto auspicato dal mercato, il CPI sostanzialmente in linea con le attese. In ogni caso, i dati confermano che l’inflazione non sta accelerando in modo vertiginoso nel nuovo contesto tariffario, pur restando lontana dall’obiettivo del 2%.
Quella di questa settimana sarà l’ultima fotografia sull’andamento dei prezzi disponibile per la Fed prima della riunione di due giorni del FOMC, prevista per il 16 e 17 settembre. L’indice della spesa per consumi personali (PCE), considerato la misura preferita dalla Fed per monitorare l’inflazione, verrà infatti pubblicato soltanto il 26 settembre.
Ciononostante, l’attenzione della Fed negli ultimi mesi si è spostata soprattutto sul fronte occupazionale: la Banca centrale ha più volte segnalato un aumento dei rischi per il mercato del lavoro, ritenuti attualmente più rilevanti rispetto a quelli legati all’inflazione. In quest’ottica, la revisione dei dati occupazionali prevista per martedì dovrebbe assumere un peso decisivo, pur senza sminuire l’importanza degli altri indicatori, dato il duplice mandato della Fed di assicurare sia la stabilità dei prezzi (bassa inflazione) sia la massima occupazione.
Secondo lo strumento FedWatch del CME, le probabilità di un taglio dei tassi la prossima settimana sono ormai date al 100%, il che toglie ogni suspense all’evento. La vera questione riguarda ora l’entità del taglio: l’88,4% degli operatori si attende una riduzione “ordinaria” di 25 punti base, mentre l’11,6% prevede un intervento più deciso, pari a 50 punti base. Resta da vedere se questi rapporti si modificheranno una volta resi noti i nuovi dati macroeconomici.
Marco Bernasconi Trading
Dollaro USA & Scelta Finale della FED: Tutti gli Scenari PossibiLa fine del 2025 si preannuncia decisiva per il dollaro USA. Dopo due anni segnati da un’inflazione persistente e da un rallentamento del mercato del lavoro, la Federal Reserve (Fed) si trova davanti a una scelta cruciale: mantenere l’attuale politica o avviare un pivot monetario. A seconda della traiettoria scelta, le conseguenze per il dollaro (misurato con l’indice DXY) potrebbero essere diametralmente opposte. Cinque scenari principali tracciano l’insieme degli esiti possibili.
Nessun Pivot: statu quo fino al 2026
In questo scenario, la Fed mantiene invariato il tasso di riferimento per tutto il 2025. Un’inflazione ferma intorno al 3 % impedisce qualsiasi allentamento. Le riunioni chiave di settembre, ottobre e dicembre porterebbero dunque a uno statu quo.
L’impatto sul mercato valutario sarebbe netto: un forte recupero rialzista del dollaro contro le principali valute. Dopo essere stata una delle valute più deboli, il biglietto verde ritroverebbe forza, sostenuto dal differenziale favorevole dei tassi. Tecnicamente, il superamento dei 100/101 punti confermerebbe questa ipotesi di inversione rialzista.
Pivot tecnico per aggiustare il mercato del lavoro
Qui la Fed procede a un unico taglio dei tassi a settembre o ottobre, motivata dall’indebolimento del mercato del lavoro. Tuttavia, non avvia un ciclo di riduzioni più ampio a causa di un’inflazione ancora troppo elevata.
Questo tipo di pivot, definito «hawkish», ancorerebbe il DXY intorno ai 100 punti, corrispondenti ai livelli osservati nella primavera e nell’estate del 2025. Il dollaro resterebbe dunque stabile, con forse una lieve inclinazione rialzista, ma senza una vera tendenza ribassista.
Pivot reale e sano: disinflazione confermata e mercato del lavoro sotto controllo
Uno scenario più equilibrato vedrebbe la Fed intraprendere un vero pivot, avviando una serie di tagli dei tassi dal 17 settembre. Condizioni necessarie: inflazione vicino al 2 % e mercato del lavoro stabilizzato.
In questo caso, l’impatto sarebbe ribassista per il dollaro. La tendenza discendente, avviata dall’inizio del 2025, proseguirebbe. Tuttavia, dato che questa dinamica è già avanzata, il potenziale di ribasso potrebbe limitarsi alla zona dei 94–95 punti sul DXY. Ossia, una pressione moderata ma contenuta.
Pivot reale ma malsano: inflazione rigida, occupazione in deterioramento
Questa ipotesi combina un’inflazione ancora vicina al 3 % (legata soprattutto ai dazi doganali) e un netto peggioramento del mercato del lavoro. La Fed sarebbe costretta ad avviare una serie di tagli dei tassi, non per comfort macroeconomico, ma per tentare di sostenere attività ed occupazione.
Il rischio di recessione USA si rafforzerebbe, costringendo la Fed ad agire rapidamente. L’effetto sul dollaro sarebbe marcato: discesa prolungata verso i minimi del 2021, conseguenza dei tassi in calo e della percezione crescente di debolezza economica.
Fed PUT d’emergenza: disoccupazione esplosiva e recessione confermata
Infine, nello scenario più estremo, l’economia USA entrerebbe in recessione conclamata con un forte aumento della disoccupazione. La Fed interverrebbe bruscamente con un massiccio e rapido taglio dei tassi, confermando la gravità della situazione.
Il dollaro reagirebbe con un crollo vertiginoso, fino ai minimi del 2018. Questa evoluzione rifletterebbe la perdita di fiducia degli investitori nella resilienza dell’economia americana.
Il grafico sottostante mostra le candele settimanali del dollaro USA (DXY).
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L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
L'euro si rafforza nonostante il crollo del governo franceseL'EURUSD sta raggiungendo i massimi plurimensili e si sta avvicinando al prossimo obiettivo al rialzo a 1,1769 (massimo del 27 luglio).
Anche gli indicatori di momentum sostengono questo movimento. L'RSI sul grafico orario è entrato in territorio rialzista senza essere ancora sovraesteso, lasciando spazio a ulteriori guadagni. Una sequenza di minimi più elevati che si stanno formando rafforza potenzialmente la tendenza rialzista.
Il prezzo è anche scambiato saldamente al di sopra delle medie mobili a breve termine, con la media a 20 ore che funge da potenziale supporto dinamico dal breakout del 7 settembre.
Tutto questo sta avvenendo mentre il primo ministro francese François Bayrou e il suo governo di minoranza centrista sono stati destituiti lunedì con un voto di sfiducia all'Assemblea nazionale francese. La Francia è la seconda economia più grande dell'Eurozona dopo la Germania.
Crescita esplosiva ed elevata redditività ma sentiment negativoLe azioni di SUSS MicroTec XETR:SMHN a marzo 2025 hanno perso circa il 10% in scia ai timori di un rallentamento della domanda di hardware legato all’AI.
Secondo Jefferies, clienti chiave come Micron e Samsung hanno già installato una capacità produttiva significativa e devono ora ammortizzare i costi sostenuti, riducendo la necessità di nuovi ordini.
Deutsche Bank stima per il primo trimestre una flessione degli ordini del 10% YoY, sottolineando i rischi di sostenibilità lungo la supply chain AI.
Jefferies prevede inoltre ricavi per 482 milioni € nel 2025, al di sotto della guidance aziendale (490 mln €). Il titolo è così scivolato in fondo all’indice tedesco delle small cap.
Con la pubblicazione degli utili prevista per il 7 agosto 2025, analizziamo i fondamentali.
Liquidità e struttura finanziaria
Current ratio: 2,55 (settore ≥2,29)
Quick ratio: 1,33 (settore ≥1,43) leggermente sotto
Debito/Patrimonio Netto: 0,05 (settore ≤0,31)
Cassa/Debito: 10,46 (settore ≥1,09)
Solida posizione di cassa, indebitamento quasi nullo. Unica nota: liquidità immediata (quick ratio) appena sotto il benchmark.
Redditività e crescita
Margine lordo: 39,6% (settore ≥35,3%)
Margine operativo: 17,2% (settore ≥11,8%)
Margine netto: 11,9% (settore ≥8,6%)
Margine FCF: 8,34% (settore ≥8,36%) in linea, ma leggermente sotto
Crescita fatturato YoY: +40,2% (settore ≥0,99%)
EPS diluito YoY: +347,5% (settore ≥11,1%)
R&D/Sales: 8,8% (settore ≥6,4%)
SG&A/Sales: 13,7% (settore ≤16,2%)
ROA: 12,2% (settore ≥5,4%)
ROE: 21,2% (settore ≥9,4%)
ROIC: 20,4% (settore ≥7,7%)
Redditività elevata e in crescita, sostenuta da un forte aumento di fatturato e utili. Margine FCF appena sotto soglia, ma comunque positivo.
Valutazione di mercato
P/E: 10,2 (settore ≤22,2)
PEG: 0,03 (settore ≤0,87) (forte sottovalutazione relativa)
P/S: 1,25 (settore ≤1,76)
P/B: 1,97 (settore ≤2,11)
P/CF: 12,2 (settore ≤13,9)
P/FCF: 14,5 (settore ≤22,7)
EV/EBIT: 5,7 (settore ≤16,6)
EV/EBITDA: 5,2 (settore ≤10,8)
Multipli molto contenuti rispetto al settore, suggerendo valutazione interessante nonostante la flessione del titolo (-31,7% YoY) .
Politica dei dividendi
Dividend Yield: 0,95% (settore ≥1,33%) inferiore alla media
Payout ratio: 0% (settore ≥0%) = trattenimento utili
DPS crescita YoY: +50% (settore ≥10,7%)
Continuità dividendo: 100% (settore ≥100%)
Dividend yield contenuto, ma payout prudente e crescita del dividendo molto sostenuta.
Punti di forza:
Solidità finanziaria (bassa leva, forte cassa)
Crescita esplosiva di ricavi ed EPS
Margini e ritorni (ROE, ROIC) nettamente sopra media
Multipli di mercato bassi → titolo sottovalutato
Debolezze:
Quick ratio leggermente sotto la soglia
Dividend yield contenuto
Performance borsistica negativa (-31,7% YoY) per timori sulla domanda AI
Conclusione
SUSS MicroTec presenta fondamentali solidi e valutazioni interessanti, con multipli molto bassi e crescita robusta. Tuttavia, il titolo soffre di un sentiment negativo legato alla domanda AI e alla riduzione degli ordini nella supply chain.
Il quadro suggerisce un titolo finanziariamente sano ma ciclicamente esposto, adatto a chi accetta volatilità e punta sul medio-lungo termine.
Rating complessivo: Classe A fondamentali solidi, crescita forte e multipli molto convenienti. Unica area meno brillante è il rendimento da dividendo, che rimane inferiore alla media del settore.
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📈A livello di price action e fondamentali, la spinta rialzista sull’oro rimane solida.
Ogni correzione può offrire un'opportunità d'ingresso, purché accompagnata da una gestione del rischio adeguata e uno stop ben posizionato.
Tuttavia, il prezzo è attualmente in forte espansione e non è facile trovare punti d’entrata ottimali.
Per ora resto in attesa e, come di consueto, mi concentro sul mercato forex: sto preparando alcuni setup che vi condividerò a breve
🎯Mercato del lavoro USA (NFP di venerdì scorso)
Il dato sull’occupazione di agosto ha mostrato appena 22.000 nuovi posti di lavoro, molto al di sotto delle 75.000 attese, ma in linea con i risultati deboli dei mesi precedenti.
Gran parte del rallentamento sembra provenire dalla contrazione nell’occupazione pubblica, connessa all’incertezza generata dalle iniziative politiche di Trump (Liberation Day), e dall’offerta di lavoro in calo, che potrebbe aver aggravato la debolezza nella creazione di posti.
Il tasso di disoccupazione è rimasto basso su base storica, ma solitamente, un rallentamento della crescita occupazionale è seguito da un aumento della disoccupazione.
Conclusione: Per ora, i mercati sembrano interpretare i dati deboli sull’occupazione come un segnale in favore di imminenti tagli dei tassi, riducendo il tasso di sconto e sostenendo i prezzi degli asset rischiosi
🔑Fattori chiave che stanno influenzando i prezzi dell’oro🔑
Driver strutturali: il calo del dollaro e l’inclinazione verso una curva dei rendimenti più ripida abbassano il costo opportunità di detenere oro, mentre i timori inflazionistici mantengono viva la domanda di lungo periodo.
Cambio nella base degli acquirenti: la domanda al dettaglio sensibile al prezzo, soprattutto in Asia, è diminuita; oggi predominano i flussi attraverso ETF e diversificazione da parte delle banche centrali (soprattutto nei mercati emergenti).
Premio per il rischio: l’oro si muove in modo positivo in relazione alla volatilità azionaria (VIX), riflettendo rischi fiscali e monetari che altri asset sembrano ignorare.
Catalizzatore politico: gli attacchi di Trump alla Federal Reserve e i dubbi sull’indipendenza delle istituzioni statunitensi hanno accelerato la spinta verso una diversificazione dalle riserve in dollari verso l’oro.
Conferma dalle azioni minerarie: l’aumento delle valutazioni delle compagnie minerarie è sintomatico delle aspettative di prezzi elevati non solo temporanei.
📍Contesto di mercato e prospettive📍
L’oro si trova vicinissimo al massimo storico di $3.600 l’oncia, favorito dalle aspettative di taglio dei tassi da parte della Fed, innescate dai dati deboli sull’occupazione. Il dollaro debole rende l’oro ancora più appetibile per gli investitori internazionali
È stato registrato un balzo del +37 % da inizio anno 2025, precedente +27 % nel 2024. Un rally trainato dalla domanda delle banche centrali, in particolare cinese, e dall’incertezza economica globale
Goldman Sachs ha suggerito che il prezzo dell’oro potrebbe salire fino a $5.000 l’oncia, se dovessero intensificarsi i timori sulla compromissione dell’indipendenza della Fed. Il calo della fiducia nelle istituzioni monetarie statunitensi alimenta la fuga verso asset rifugio independenti, come l’oro
In India, l’oro si mantiene vicino ai massimi: nonostante un lieve ritracciamento per presa di profitto
A Dubai, il prezzo del 24‑carati è rimasto stabile vicino al massimo storico, con il contesto dei tagli dei tassi statunitensi che mantiene elevata la domanda globale
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Taglio dei tassi all’orizzonte: perché i listini non mollano.Taglio dei tassi all’orizzonte: ecco perché i listini non mollano
NASDAQ e S&P in crescita settimanale nonostante i deboli dati sull’occupazione
Venerdì 5, un rapporto deludente sull’occupazione ha spinto al ribasso i principali indici, ma due di essi sono comunque riusciti a chiudere la settimana in positivo, dal momento che un taglio dei tassi entro la fine del mese appare ormai quasi certo.
Il mercato ha reagito in modo incerto ai dati sull’occupazione non agricola diffusi in mattinata. I 22.000 posti di lavoro creati lo scorso mese risultavano nettamente inferiori sia alle attese (75.000) sia al dato del mese precedente (73.000). In un primo momento la reazione è stata un deciso rialzo: una crescita occupazionale più debole ha infatti alimentato le probabilità di un ciclo di tagli dei tassi più ampio e prolungato. Alcuni investitori sono arrivati perfino a scontare la possibilità di un taglio di 50 punti base già nella prossima riunione.
Successivamente, tuttavia, i listini hanno ceduto terreno, per il timore che la debolezza del rapporto potesse costituire un segnale d’allarme di una recessione imminente. L’occupazione non agricola ha così completato una settimana di dati scoraggianti sul mercato del lavoro, tra cui JOLTS, ADP e richieste di sussidio di disoccupazione.
L’S&P ha perso lo 0,32% rispetto al massimo storico raggiunto nella seduta precedente, chiudendo a 6.481,50. Il Dow Jones ha registrato un calo dello 0,48% (circa 220 punti) attestandosi a 45.400,86, mentre il NASDAQ ha limitato le perdite a un modesto –0,03% (circa 7 punti) a quota 21.700,39. Il recupero finale dai minimi ha comunque consentito al NASDAQ di guadagnare l’1,1% nell’arco della settimana e all’S&P di mantenersi in territorio positivo con un progresso dello 0,3%.
Le small cap si confermano toniche: il Russell 2000 è salito dello 0,48% a 2.391,05, registrando un rialzo settimanale dell’1%. È la quinta settimana consecutiva di performance positiva.
Sul fronte societario, le azioni di Broadcom (AVGO) hanno guadagnato il 9,4% dopo la pubblicazione dei risultati di ieri sera. Il colosso dei semiconduttori ha superato le attese sia sugli utili (+1,8%) sia sui ricavi, che hanno sfiorato i 16 miliardi di dollari, battendo il consenso dello 0,8%. Su base annua, utili e ricavi risultano in crescita rispettivamente del 33% e del 22%. Particolarmente significativa è la revisione al rialzo delle previsioni di fatturato per il quarto trimestre fiscale, sostenute dall’espansione nel settore dell’intelligenza artificiale.
Lo sguardo ora si volge alla stagione degli utili del terzo trimestre. Si prevede un incremento degli utili del 5,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una crescita dei ricavi del 6%. Si tratta di un ritmo inferiore a quello registrato nel secondo trimestre (+12,4%) e nel primo trimestre del 2025 (+12,3%). Sarebbe, inoltre, il tasso di crescita degli utili più basso dall’aumento del 4,4% registrato nel terzo trimestre del 2023.
Il settore tecnologico, motore di crescita nei trimestri recenti, dovrebbe mantenere un ruolo trainante anche nel terzo trimestre del 2025, con un aumento previsto degli utili dell’11,9% e dei ricavi del 12,4%. Senza il contributo determinante di questo comparto, la crescita complessiva degli utili dell’S&P 500 si fermerebbe a un modesto 2% (anziché al 5,1%).
Marco Bernasconi Trading
FED, Taglio dei Tassi Sicuro il 17 SettembreAbbiamo recentemente pubblicato un’analisi sugli scenari possibili di azione della Federal Reserve (FED) a partire da mercoledì 17 settembre e fino alla fine dell’anno.
Tre dati fondamentali erano ancora attesi prima della riunione della FED del 17 settembre: il rapporto NFP, un PPI e un CPI. Il rapporto NFP è stato pubblicato e il suo messaggio è inequivocabile: rende quasi certa una riduzione dei tassi dello 0,25 % (25 bps) da parte della FED mercoledì 17 settembre.
Inoltre, la probabilità di un «jumbo FED cut» è salita al 10 %, ossia un taglio dei tassi di 50 bps (0,50 %).
Come si è arrivati a questo punto?
1) Quattro rapporti NFP consecutivi molto deludenti e un tasso di disoccupazione vicino alla soglia di allerta della FED
Il rapporto sull’occupazione USA (NFP), pubblicato venerdì 5 settembre, è complessivamente negativo:
Il tasso di disoccupazione sale al 4,3 % della forza lavoro USA, mentre la soglia di allerta macroeconomica della FED è al 4,4 %
In termini assoluti, il numero di disoccupati è ai massimi dall’inizio del 2021
Quattro mesi consecutivi con meno di 100.000 nuovi posti di lavoro netti — evento mai visto dalla crisi sanitaria del 2020
Anche la crescita salariale prosegue la sua tendenza al ribasso, il che dovrebbe infine permettere una ripresa della discesa dell’inflazione (una volta contabilizzati i dazi doganali)
2) Per la FED si profila lo spettro della stagflazione — la peggiore situazione macroeconomica per una banca centrale
La FED di Jerome Powell e l’intero FOMC potranno abbassare il tasso sui federal funds a partire da mercoledì 17 settembre? La risposta è sì.
Il ritmo di deterioramento del mercato del lavoro USA aumenta notevolmente la probabilità di una recessione. Il prossimo taglio dei tassi della FED potrebbe persino essere considerato tardivo, poiché quando la disoccupazione inizia a salire, di solito significa che l’economia è già in forte rallentamento da molti mesi.
L’inflazione di base USA rimane intorno al 3 % a causa dei dazi doganali, ma la situazione occupazionale rende necessario un tasso sui federal funds più neutrale. Pertanto, la probabilità che la FED agisca il 17 settembre è vicina al 100 %.
3) Questa settimana, inflazione PPI e CPI sono i fattori chiave
In conclusione, la probabilità di un intervento della FED può ancora cambiare questa settimana con l’aggiornamento dei dati sull’inflazione USA tramite PPI e CPI.
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EURNZD LONG Da cot report abbiamo EUR a lungo termine con molti contratti long (nonostante l'ultima lettura ribassita) e molti contratti short per NZD.
A livello tecnico siamo arrivati a mio parare su zone discount dove potremmo comprare. In base a come si comporterà il prezzo durante le sessioni valuteremo l'entrata.
Amplifon: punto della situazioneDopo un periodo di forte crescita durato diversi anni il vento è cambiato per il titolo Amplifon , in calo di quasi il 50% dai massimi di dicembre 2021.
Trattandosi di un'ottima società, profittevole e leader di mercato nel proprio settore, è giusto chiedersi se questo sia il momento giusto per aprire una posizione di lungo termine sul titolo.
Partendo dal punto di vista tecnico , il titolo è chiaramente in trend ribassista nel breve, medio e lungo termine. Se non è il proverbiale "coltello che cade" ci va molto vicino.
Nel tempo si sono formati una serie di minimi via via decrescenti (frecce blu) e il tentativo di reazione iniziato a ottobre 2022 appare oggi, a due anni di distanza, appunto solo un tentativo; un elaborato pattern di reazione A-B-C del mercato orso in essere.
Dal punto di vista fondamentale non c'è dubbio che Amplifon sia una società di successo e una vera "eccellenza italiana" ma ci sono comunque alcune considerazioni da fare:
- gli utili per azione sono stabili/in calo;
- i margini operativi, pur buoni, faticano ad espandersi e anzi sembrano essere in contrazione;
- si tratta di una società con un livello di debito non indifferente. Non c'è alcuna sofferenza economica ad oggi ma si tratta comunque di un elemento da tenere a mente;
- Apple ha dichiarato di voler aggredire il mercato healthcare e si è parlato anche di un possibile utilizzo degli airpods come strumento di aiuto per chi ha problemi di udito. Questo restringe, potenzialmente anche di molto, le possibilità di Amplifon.
Infine la valutazione :
Il mercato ha sempre dato grande fiducia al titolo, con valutazioni anche molto generose ed "esuberanti". Si vedano a questo proposito i livelli storici di P/E del titolo. Tutt'oggi, dopo un calo del 50%, il titolo scambia ancora a 35 volte gli utili, abbondantemente al di sopra della media del mercato italiano ma anche di quello statunitense.
Sulla base di tutti gli elementi sopra indicati l'indicazione è di sell short , con un target a 16,60. Si noti che a tale livello il titolo scambierebbe ancora a circa 24 volte gli utili.
GOLD | CPI in arrivo.Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Settimana chiusa estremamente forte, ma non facciamoci spaventare.
L'oro ha raggiunto l'importantissimo livello psicologico dei 3600$ per oncia, che già vi avevo lasciato, e come potete notare ha subito reagito e non male aggiungerei.
Resto di conseguenza fedele alla zona e alla giornata stessa di Lunedì per capire se può correggere in direzione della ricerca di liquidità del vecchio ATH, i 3500$, lì potrebbe rimbalzare ulteriormente a rialzo.
Attenzione però alle news in arrivo in settimana, che principalmente saranno concentrate il Giovedì, con i sussidi di disoccupazione e l'inflazione americana.
Loro daranno il vero sprint al prezzo, occhi aperti.
Per il resto ci aggiorniamo, buona Domenica.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Unicredit, analisi a 360°Dal punto di vista finanziario, UniCredit ha dimostrato una salute eccezionale, registrando un utile netto record nel secondo trimestre del 2025 pari a 3,3 miliardi di euro e un utile semestrale di 6,1 miliardi, il più alto mai registrato. Questa performance ha permesso di migliorare la guidance per l'intero anno a circa 10,5 miliardi di euro di utile netto, con un Return on Tangible Equity (RoTE) ai vertici del settore, al 24,1%. Tale solidità si traduce in un generoso ritorno per gli azionisti, con una previsione di distribuzione di almeno 9,5 miliardi di euro per il 2025. Tuttavia, emerge un vento contrario nel margine di interesse netto (NII), diminuito del 2,8% su base annua a causa della compressione dei margini legata ai tagli dei tassi di interesse, una tendenza che interessa l'intero settore bancario europeo. La banca sta però mitigando efficacemente questa pressione attraverso una rigorosa disciplina dei costi, con un rapporto cost/income del 37,8% , e la crescita delle commissioni, in particolare nei settori degli investimenti e delle assicurazioni. La solidità patrimoniale è confermata da un CET1 ratio del 16,0% e da una qualità degli attivi stabile, con un basso rapporto di crediti deteriorati (NPE) al 2,6%.
Strategicamante, il piano "UniCredit Unlocked" è la risposta proattiva della banca alle sfide del mercato. Questa strategia mira a trasformare le debolezze storiche, come la percepita concentrazione geografica sull'economia italiana , in punti di forza. Attraverso investimenti massicci nella digitalizzazione (2,8 miliardi di euro) e partnership strategiche, UniCredit sta modernizzando la sua infrastruttura tecnologica per competere con le fintech. Inoltre, la banca sta riallocando il capitale verso economie a più alta crescita nell'Europa Centro-Orientale e partecipando attivamente al consolidamento del settore bancario europeo con partecipazioni strategiche in Commerzbank e Alpha Bank, mosse che mirano a diversificare geograficamente il profilo di rischio e a sostenere gli utili futuri. Le principali minacce esterne rimangono un potenziale deterioramento del quadro macroeconomico globale, guidato da tensioni commerciali, e l'intensa competizione nel settore.
L'analisi tecnica del grafico giornaliero rivela che, nonostante il recente calo, il trend primario del titolo rimane inequivocabilmente rialzista, come delineato dal canale di regressione lineare ascendente. L'attuale movimento dei prezzi può essere interpretato come un salutare ritracciamento correttivo dalla banda superiore del canale verso quella inferiore. Questo movimento sta portando il prezzo verso una "zona di confluenza" di supporti tecnici di alta rilevanza, situata tra 60,81 € e 62,00 €. Quest'area è significativa perché combina il supporto orizzontale statico del pivot di Fibonacci S1, il supporto dinamico del limite inferiore del canale di regressione e la condizione di ipervenduto indicata dall'oscillatore Stocastico, che si trova attualmente a 18,79. La mancanza di volumi di vendita eccezionali e una volatilità contenuta, misurata dall'ATR a 1,3346, rafforzano l'ipotesi che si tratti di una correzione ordinata piuttosto che di un'inversione di tendenza.
Integrando queste diverse prospettive, si delineano due scenari operativi. Lo scenario rialzista, basato sulla solidità fondamentale e strategica, vede la zona di confluenza tra 60,81 € e 62,00 € come un'area ottimale per considerare posizioni lunghe. Un segnale di conferma sarebbe un pattern di candele rialziste in questa zona, accompagnato da un incrocio rialzista dello Stocastico e da un'inversione dell'indicatore di Momentum. Gli obiettivi di prezzo sarebbero inizialmente la resistenza a 65,81 € e successivamente i massimi recenti intorno a 70,00 €. Al contrario, uno scenario ribassista verrebbe attivato da una chiusura giornaliera decisa al di sotto del supporto di 60,81 €, specialmente se accompagnata da un aumento dei volumi. Tale rottura invaliderebbe la tesi rialzista e aprirebbe la strada a una discesa verso il pivot centrale a 51,36 €. In conclusione, UniCredit presenta un profilo di investimento in cui fondamentali robusti e una chiara visione strategica incontrano un livello di supporto tecnico chiave, offrendo un potenziale setup rischio/rendimento favorevole per gli investitori allineati con il trend di lungo periodo, ma fornendo al contempo chiari segnali tecnici per una gestione prudente del rischio.
Inizio fase rialzista per BTC!Dopo una lunga discesa dal massimo storico (124.000 $), bitcoin si sta forse preparando per tornare di nuovo ai rialzi... Si prevede un andamento verso i 113.000 $.
Conferma Rialzista:
Superare una soglia psicologica come 113k indicherebbe che il trend macro è fortemente rialzista.
Indicatori come EMA 50/200 sarebbero già allineati al rialzo → trend di lungo periodo sano.
113k diventerebbe un livello di breakout:
resistenza rotta → diventa nuovo supporto;
i trader lo useranno come livello di “retest” in caso di correzione.
IN SINTESI
Sopra 113k, vedresti probabilmente:
accelerazione rialzista con volumi alti;
ingresso di capitali “nuovi” (retail e istituzionali);
possibile short squeeze (liquidazione di posizioni ribassiste).
Segnali di indicatori a rialzo:
EMA 50/200: Golden cross
MACD 12;26: segnale rialzista
RSI (14): >60
Sotto un numero “tondo” e storico come 107k → la narrativa passerebbe da “nuovo bull run infinito” a “attenzione, possibile top”. Gli investitori retail inizierebbero a vendere per paura di ulteriori ribassi. I grandi player (istituzionali, ETF, fondi) potrebbero sfruttare la liquidità per accumulare più in basso.
Bitcoin – Segnali Nascosti di un Ciclo InversoDal massimo del 14 agosto potrebbero essere partiti i primi segnali di un semestrale inverso (o qualcosa di più grande).
📊 Metodo Ciclico 3.0:
Dal 22 giugno → T+3 in corso
Dal 1° settembre → 4° T+1 indice ribassista
Dal 5 settembre → possibile T+1 inverso (bisettimanale)
Timeframe minori (30min / 1H) → pattern Eclipse & Genesis confermano i livelli chiave
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
Il Gold continua a mantenersi rialzista seguendo la price action e noi come gia indicato e ribadito continuiamo a cercare posizionamenti a favore trend,
perchè, come disse Buddha:
Trend Is Your Friend. (🤣)
🎯Dettagli sul report rilasciato oggi:
Crescita occupazionale (NFP): +22.000 posti di lavoro, ben inferiore ai +75.000 previsti
Tasso di disoccupazione: in aumento al 4,3% (da 4,2%)
📈Reazione del mercato:
Acquisto di azioni: i futures su S&P 500 e Nasdaq sono saliti
Rendimenti obbligazionari in calo, dollaro in flessione, aumentano le aspettative per un imminente taglio dei tassi da parte della Fed
📍Aspettative di taglio dei tassi: la debolezza del mercato del lavoro di agosto ha alimentato le attese di una stretta monetaria accomodante da parte della Fed, supportando l’oro come asset rifugio
Preferenza istituzionale per l’oro: i dati più deboli, insieme a un clima geopolitico incerto, stanno spingendo le banche centrali ad aumentare la quota di riserve in oro rispetto ai Treasury, con quest’ultimo che perde terreno per la prima volta dal 1996
Domanda rifugio crescente: analisi di Kitco evidenziano una domanda robusta per l’oro come bene sicuro in una fase di rallentamento del mercato del lavoro USA
🔑Prospettive tecniche e rischio di eccesso
Il momentum attuale favorisce un’ulteriore salita, ma i prezzi elevati stanno già scoraggiando la domanda fisica in mercati chiave come Cina e India, portando i dealer a offrire sconti
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.09.2025Mercati in attesa del taglio Fed. Si rafforzano le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già a settembre. Gli operatori prezzano ormai quasi al 100% la probabilità di una mossa espansiva, spinti dai dati meno brillanti sul mercato del lavoro americano.
Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha ribadito che una riduzione graduale dei costi di finanziamento sarebbe giustificata in presenza di un lieve aumento della disoccupazione e di un rallentamento dell’inflazione nei prossimi 12 mesi.
Seduta positiva per Wall Street: il Dow Jones ha chiuso a +0,77%, il Nasdaq a +0,98% e l’S&P 500 a +0,83%. In Europa, listini tonici con Francoforte +0,74%, Milano +0,49% e Londra +0,42%. Unica eccezione Parigi (-0,27%), penalizzata dall’incertezza politica in vista del voto di fiducia di lunedì.
Bilancio settimanale contrastato. La prima settimana di settembre evidenzia dinamiche divergenti: Wall Street, pur con una settimana abbreviata, segna un progresso vicino all’1%, mentre la Cina cede il -2% dopo il +9% di agosto. Nel complesso, il quadro appare come un fisiologico consolidamento, senza segnali di peggioramento sistemico. I temi da monitorare restano invariati: dazi, geopolitica, decisioni della Fed e crisi politica francese.
Dazi: l’incertezza commerciale è riemersa dopo che una corte d’appello statunitense ha giudicato illegali gran parte dei dazi introdotti da Trump. L’amministrazione ha chiesto l’intervento urgente della Corte Suprema. Lo stesso Trump ha minacciato di annullare diversi accordi internazionali se l’Alta Corte non gli darà ragione.
Tregua sui mercati obbligazionari: i rendimenti USA sono scesi leggermente dopo i rialzi dei giorni scorsi. Sul Treasury a 30 anni il rendimento si attesta a 4,84% (da 4,89%), mentre il decennale cala a 4,15% (da 4,21%). Nell’Eurozona, Bund trentennale a 3,33% (da 3,36%), OAT francese a 4,39% (da 4,45%), e BTP italiano stabile a 4,56% (da 4,60%).
Canada: export in crescita, inaspettato effetto collaterale dei dazi: a luglio, l’export canadese è aumentato +0,9%, mentre le importazioni sono calate -0,7%. Il deficit commerciale si è ridotto a 4,9 miliardi di Dollari da 6,0 di giugno. Verso gli Stati Uniti, le esportazioni sono cresciute del 5%, spinte da petrolio e auto.
Nonostante ciò, nei primi sette mesi del 2025 l’export verso gli Usa è sceso del -2,9% rispetto al 2024. Le importazioni dagli Usa si sono contratte del -2,2% a luglio, portando il surplus commerciale canadese con Washington a US$ 6,7 miliardi, massimo da marzo 2025.
Lavoro USA sotto le attese: le imprese private hanno creato 54.000 nuovi posti ad agosto, ben sotto i 65.000 attesi e dei 106.000 di luglio (rivisti al rialzo).
Il settore dei servizi ha generato 42.000 occupati, trainati da tempo libero/ospitalità (+50.000), attività professionali/commerciali (+15.000) e informazione (+7.000). Perdite invece nel commercio/trasporti/utilities (-17.000), sanità/istruzione (-12.000) e finanza (-2.000). Gli analisti stimano 75.000 nuovi occupati in agosto, con disoccupazione in lieve rialzo al 4,3% (da 4,2%).
Asia-pacifico: le borse asiatiche chiudono la settimana in recupero. A Shanghai e Shenzhen il CSI300 sale +0,9%, Hong Kong +0,6%, Tokyo +0,7%, Australia +0,4% e Singapore +0,3%. Corea del Sud invariata, India (Nifty 50) in lieve calo. Dopo il rally di agosto, le piazze cinesi hanno vissuto prese di profitto, ma si attendono nuovi dati macro, potenzialmente “game changing” nei prossimi giorni.
Negli USA, l’S&P500 ha chiuso ieri sul massimo storico di 6.502 punti (+0,83%). I future anticipano un avvio odierno in rialzo medio di +0,3%. In Europa, alle 10:30 CET, indici in progresso di circa +0,4%.
Giappone e commercio internazionale. Il presidente Trump ha firmato l’ordine esecutivo per l’attuazione dell’accordo commerciale con Tokyo, che prevede riduzioni tariffarie, in particolare nel comparto automobilistico. I dati macro mostrano resilienza dell’economia giapponese, ma l’inflazione resta sostenuta: la Bank of Japan potrebbe alzare i tassi nei prossimi mesi.
Petrolio e materie prime: il Brent (greggio di riferimento europeo) scivola a 66,9 dollari/ barile, terzo calo consecutivo, per un bilancio settimanale in rosso di circa -2%. Da inizio anno -10%. L’OPEC+ potrebbe decidere domenica un aumento produttivo da ottobre. Le scorte di greggio USA sono cresciute di 2,4 milioni di barili (attese -2 milioni), complice la stagionalità della manutenzione delle raffinerie.
Gas naturale in rialzo del +5% negli Usa da lunedì a oggi. Peraltro, l’EIA (Agenzia internazionale per l’energia) ha riportato uno stoccaggio di +55 miliardi di piedi cubi, leggermente sopra le attese (54 Bcf), segnale di domanda debole e scenario ribassista nel medio termine.
Oro: il prezzo consolida a 3.560 dollari/oncia, poco sotto il record di 3.578. Il bilancio settimanale è +3,2%. Il metallo prezioso beneficia della prospettiva di un imminente taglio Fed.
Bitcoin scambia a 111.500 dollari (+1% giornaliero, +2% settimanale), ancora lontano dal record di 125.000 dollari. Secondo alcuni analisti, la crisi del debito pubblico globale potrebbe rafforzare il ruolo delle criptovalute come asset decorrelato.
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GOLD | NFP DAY!Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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NFP DAY!
Oggi giorno importantissimo, usciranno i Non farm payrolls, il salario orario medio e la disoccupazione USA alle 14:30, attenzione all'estrema volatilità che creeranno.
Come al solito dati verdi saranno positivi per USD e negativi per il GOLD, al contrario dati rossi saranno negativi per USD e positivi per il GOLD.
Vi ho lasciato un supporto ed una resistenza intermedi a cui fare attenzione, anche se io andrei di più sulle zone più ampie dove ho messo i fulmini, così da andare solo su zone più importanti!
Sono da TF superiore quindi bisognerà allargare un po' lo stop loss, MA anche il TP sarà più ampio, essendo sotto news non consiglio rischi molto elevati.
Ovviamente aspettate l'uscita delle NEWS alle 14:30 e a all'occorrenza anche l'apertura di wall street delle 15:30.
Per il resto ci aggiorniamo dopo con nuovi spunti operativi.Fate attenzione!
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Cosa aspettarsi dal jobs report di settembre 2025Le attese degli analisti indicano che le nuove occupazioni (Non-Farm Payrolls, NFP) cresceranno di circa 75.000 unità, un dato simile ai 73.000 posti aggiunti di luglio, ma ben al di sotto delle cifre più robuste viste nei mesi precedenti. Il tasso di disoccupazione dovrebbe aumentare leggermente al 4,3%, il livello più alto dagli ultimi anni, mentre per il dato della crescita salariale media è previsto un rallentamento a circa il 3,7% su base annua. Questi numeri indicano un mercato del lavoro che sta progressivamente rallentando, in linea con i segnali di una crescita economica più contenuta e una lieve riduzione della pressione inflazionistica sui salari.
Tre scenari possibili per i mercati
La reazione dei mercati dipenderà fortemente dall’esito del report, che può dare luogo a uno di tre scenari distinti, con implicazioni diverse:
1. Scenario con dati superiori alle aspettative:
Se le nuove occupazioni supereranno le 250.000, il tasso di disoccupazione rimarrà sotto il 4% e la crescita salariale oltre il 4,2%, i mercati interpreteranno questo come un segnale di surriscaldamento dell’economia. Ciò potrebbe far sfumare le aspettative di un taglio dei tassi Fed a settembre e frenare i rialzi futuri. Conseguenze tipiche sono il ribasso, short term, degli indici azionari principali (S&P 500 sotto pressione), il rialzo dei rendimenti a 10 anni, il rafforzamento del dollaro e un tono di risk-off sui mercati.
2. Scenario con dati in linea con le aspettative:
Con un aumento dei posti di lavoro tra 25.000 e 250.000, disoccupazione tra 4.0%–4.3% e crescita salariale stabile sotto il 4,1%, si avrà una conferma di una crescita stabile ma non eccessiva. Questo scenario crea condizioni favorevoli per un taglio dei tassi a settembre, sostenendo una ripresa degli indici azionari, soprattutto quelli ciclici e tecnologici, mentre i rendimenti e il dollaro restano stabili o moderatamente in rialzo. È lo scenario migliore per chi fa trading ed investe nel medio termine in quanto i mercati si orientano alla crescita, sopratutto i settori sensibili ai tassi.
3. Scenario con dati inferiori alle aspettative:
Se l’occupazione crescerà di meno di 25.000 posizioni e la disoccupazione supererà il 4.4%, la preoccupazione principale sarà una possibile recessione non ancora scontata dai mercati. Nel breve termine si potrebbe assistere a un “rimbalzo” degli asset risk-on sulla speranza di tagli aggressivi dei tassi, ma nel medio termine l’incertezza e la paura di rallentamento peseranno su azioni e rendimenti a lungo. Dollaro debole e rally dell’oro sono tipici.
Cosa significa per chi fa trading
Il jobs report di oggi sarà lo snodo fondamentale per definire le aspettative sulla politica monetaria della Fed. Una lettura nel range delle aspettative rafforzerà il trend rialzista degli indici, favorirà settori ciclici e tecnologici e stabilizzerà i tassi di interesse. Uno scenario con dati superiori alle aspettative aumenterà la volatilità e spingerà i mercati verso un atteggiamento difensivo, mentre dati inferiori alle aspettative potrebbe generare un rally speculativo nel breve ma aumentare il rischio di correzioni.
Conclusione
Il jobs report USA di settembre 2025 non è solo un dato statistico, ma una bussola cruciale per capire verso quale direzione si muoverà l’economia americana e i mercati globali. Per i trader, la capacità di interpretarne correttamente le sfumature e di reagire rapidamente sarà decisiva per cogliere opportunità e limitare rischi in un contesto di crescente complessità economica.