WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.11.2025L’ottimismo di Nvidia trascina Wall Street per poco: tutto giù sul finale.
Profit-taking o realismo post-eccessi e timori di bolla: un amletico dilemma.
Accelera il calo crypyos: affiorano dubbi sul loro ruolo anticiclico.
Oro in fase laterale, argento volatile, ma trend rialzista comunque in atto.
Ieri, 20 novembre, le Borse europee hanno chiuso in rialzo, anche se lontane dai massimi della seduta toccati dopo l’avvio brillante di Wall Street. Gli operatori hanno metabolizzato una lunga serie di dati macro americani, pubblicati in ritardo a causa dello shutdown, che non hanno offerto una direzione chiara sulla Fed.
L’occupazione non agricola è salita più del previsto (+119 mila), mentre il tasso di disoccupazione è avanzato al 4,4% e la crescita salariale resta modesta. Le probabilità di un taglio dei tassi a dicembre rimangono sotto il 50%.
A riaccendere il sentiment è arrivata la trimestrale di Nvidia, accompagnata da previsioni molto robuste per il quarto trimestre e dai commenti decisamente ottimistici del CEO Jensen Huang, secondo cui “la domanda di capacità di calcolo continua ad accelerare” e l’AI “si sta diffondendo ovunque”. Le rassicurazioni hanno sostenuto tutto il comparto legato all’intelligenza artificiale.
In Europa la seduta è stata moderatamente positiva: Francoforte +0,5%, Londra +0,21%, Parigi +0,34%, Milano +0,62%, che interrompe la striscia negativa iniziata la scorsa settimana.
A Wall Street, però, l’entusiasmo si è rapidamente esaurito:in chiusura Dow Jones –0,81%, S&P500 –1,52%, Nasdaq –2,11%. Il Nasdaq era arrivato a +2,5% nella prima fase della seduta, prima di una brusca inversione. Anche Nvidia, partita a +5%, ha chiuso a –3%. La volatilità è esplosa, con il VIX risalito verso quota 28, livelli che non si vedevano da maggio.
Nvidia ha comunicato un fatturato atteso di 65 miliardi di dollari, circa 3 miliardi sopra le stime, segnalando anche che l’ondata di investimenti nell’AI, valutata dal mercato attorno al mezzo trilione di dollari, potrebbe essere ancora più ampia. Permangono, tuttavia, timori sulla sostenibilità della spesa per chip AI, con dubbi che sfiorano il tema della “bolla”.
Il suo fondatore e CEO Huang ha respinto queste preoccupazioni, ma la correzione può essere letta anche come prese di profitto dopo un anno eccezionale: un classico “sell on news”.
Sul fronte Fed, il report sull’occupazione di settembre non ha indicato una direzione netta per dicembre. I verbali del FOMC hanno mostrato forti divisioni interne: alcuni membri favorevoli a mantenere i tassi invariati, altri pronti a valutare un nuovo taglio. Gli investitori guardano già ai conti di Oracle, attesi a metà dicembre, un test importante per misurare la forza del settore software.
In geopolitica, Bloomberg e altri media riferiscono che gli Stati Uniti starebbero spingendo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a valutare un piano di pace che includerebbe concessioni territoriali e la rimozione di sanzioni alla Russia, in un quadro modellato sul cessate il fuoco di Gaza.
Stamattina, 21 novembre, i future USA indicavano una partenza leggermente positiva, insufficiente però a rassicurare l’Asia, tutta in pesante calo:
• Nikkei –2,3% nonostante un pacchetto di stimoli da 135 miliardi di dollari;
• Hang Seng –1,6%; CSI 300 –1,9%; Taiex –3,5%;
• Kospi –3,8%, con SK Hynix –8%.
In controtendenza l’India (Sensex –0,3%, ma +1,6% la settimana). Debole il Brasile (–0,7%) nonostante la rimozione di un dazio USA del 40% su vari prodotti agricoli.
Commodities e valute. Il prezzo del petrolio viaggia verso una settimana negativa (–3%), con il WTI (West Texas Intermediate, greggio di riferimento negli Usa), tornato sotto i 60 dollari/barile. Le ipotesi di una rimozione delle sanzioni sul petrolio russo, nell’ambito di un eventuale piano di pace, aumentano l’incertezza.
L’argento, a 49,6 dollari/oncia, è sotto i riflettori: +71% da inizio anno, meglio dell’oro (+55%). UBS, similmente ai ricercatori di WisdomTree, ritiene che l’argento possa continuare a sovraperformare nel 2026, sostenuto da deficit fisici persistenti e forte domanda industriale.
L’oro si avvia a chiudere 4 settimane negative su 5, penalizzato da minori aspettative sui tagli Fed, dal dollaro forte e dalle prese di profitto. L’euro/dollaro è a 1,153, con il biglietto verde in rialzo dello 0,8% nella settimana.
Criptovalute e bond. Il Bitcoin scende sotto gli 84.000 dollari, minimo da aprile, con una correzione oltre il 30% dal massimo storico del 6 ottobre. Tornano le critiche: il presidente dell’autorità di vigilanza delle Borse italiane (Consob) Paolo Savona ha avvertito dei rischi per la stabilità monetaria; la banca centrale indiana mantiene un approccio rigidamente prudente.
I Treasury USA tornano richiesti: il decennale (4,09%) col prezzo che guadagna lo 0,5% in settimana. In Europa, il BTp resta stabile in vista del verdetto sul debito sovrano italiano di Moody’s, la più severa fra le agenzie di rating, atteso per questa sera.
Una promozione, la prima dal 2002, è considerata possibile. L’attuale rating è Baa3 con outlook positivo. Fitch, DBRS e Scope hanno già migliorato rating o outlook nel corso dell’anno. Un upgrade riconoscerebbe la maggiore disciplina fiscale, la stabilità politica e il percorso che porterà il deficit italiano al 3% nel 2025, un anno in anticipo, nel rispettare ai parametri UE.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Analisi fondamentale
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-Giovedì Wall Street ha avuto una seduta molto volatile.
Il Nasdaq, dopo essere salito oltre il 2% in mattinata grazie ai buoni risultati di Nvidia, ha chiuso a -2,2%. Anche l’S&P 500 è sceso dell’1,6%.
-Il mercato teme che le valutazioni delle aziende legate all’intelligenza artificiale siano troppo alte.
-Nvidia ha pubblicato conti migliori delle attese, ma il titolo è passato da +5% a -3% in giornata.
-La correzione si è estesa all’Asia: Nikkei -1,8%, Kospi -3,4%, Hang Seng -1,8%, CSI 300 -1,4%.
-Sono scesi soprattutto i titoli “story AI”: Palantir -5,6%, Oracle -6,6%, Robinhood -10,1%.
Al contrario sono saliti i titoli difensivi di consumo come Walmart (+6,5%), Keurig Dr Pepper e Costco.
-Il VIX è balzato da 20 a 28 in un paio d’ore, segnale di forte nervosismo.
I bond USA sono saliti (10Y al 4,09%) e il Bitcoin è in calo di oltre il 20% nell’ultimo mese.
-Sul fronte macro, i dati sul lavoro USA sono misti: più posti creati del previsto, ma disoccupazione in aumento.
La Fed è divisa sul prossimo taglio dei tassi e non dà garanzie su una mossa a dicembre.
ma tutto questo su gold ?
come possiamo interpretarlo?
-Scenario 1 – Panic + rendimenti giù (pro rialzo oro)
VIX alto, Nasdaq ancora sotto pressione.
Treasury continuano a salire, rendimenti giù.
Fed percepita più vicina al taglio.
-Scenario 2 – Panic + dollaro super forte (oro sporco / laterale)
Equity giù.
DXY pompatissimo.
Rendimenti non scendono molto.
Scenario 3 – Rimbalzo risk-on (oro soffre)
Tech rimbalza, volatilità cala.
Mercato “digerisce” la paura sulle valutazioni AI.
Fed vista meno dovish del previsto.
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Analisi 2025 - 2029 Bitcoin/USDBitcoin ha probabilmente raggiunto un top ciclico nel 2025 intorno ai 110k cui seguirà una correzione significativa che potrebbe estendersi fino al 2026, con un possibile minimo tra 40k e 50k, in coincidenza con supporti forti e trendline di lungo periodo. Da quel punto prevede una nuova fase di accumulo e poi una ripartenza parabolica che potrebbe portare Bitcoin verso nuovi massimi storici, fino a 200k+ entro il 2029, rispettando la struttura ciclica tipica dei precedenti halving.
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ieri verbali fomc
cosa sappiamo in conclusione?
Le minute FOMC di ottobre 2025 mostrano un cambio netto verso una posizione più accomodante:
Preoccupazione per un peggioramento del mercato del lavoro.
Inflazione ancora alta, ma il rialzo legato ai dazi è visto come temporaneo.
Stop al QT e taglio dei tassi = segnale forte. La Fed si prepara a un “soft landing” o a un rallentamento.
Non è una Fed ultra-dovish, ma è la svolta più morbida vista nel 2025. Con il shutdown, il Comitato agisce in anticipo e meno legato ai dati.
-Per me, questo è favorevole e rialzista per l’oro.
Monitoriamo con attenzione i prossimi dati sull'inflazione, perche se dovessero uscire alti potremmo vedere una inversione.
Gold (XAU/USD)
attendo un ribasso per valutare poi long
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.11.2025 Nvidia alla prova dei conti, stasera, a mercati europei chiusi.
Comunque vada Nvidia, i mercati si interrogano sulla tenuta dell’AI hype.
Giù pesanti i listini europei, ma dall’inizio dell’anno guadagni record.
Metalli preziosi e industriali pronti al riscatto? I compratori non mancano...
L’appuntamento clou di giornata è tutto per Nvidia, che pubblica i risultati oggi, 19 novembre. È un passaggio decisivo per capire se il rally dell’intelligenza artificiale ha ancora benzina o se la narrativa del settore sta cambiando marcia. E non potrebbe essere altrimenti: con una capitalizzazione da 4.400 miliardi di dollari, il colosso dei chip oggi vale più dell’intero mix dei comparti energia, materiali e immobiliare messi insieme.
Oltre a essere più grande dell’intero settore industriale, Nvidia da sola pesa l’8% dell’S&P500, circa il 10% del Nasdaq 100 e il 6% dell’MSCI World. Numeri impensabili solo tre anni fa: per prospettiva, vale cinque volte l’intera Borsa italiana.
Non sorprende dunque che, nonostante le aspettative sull’AI si siano un po’ raffreddate di recente, molti analisti ritengano che la trimestrale possa riaccendere l’entusiasmo. Tuttavia, l’asticella delle attese resta molto alta.
Sul fronte macro, i riflettori sono puntati sui dati USA sull’occupazione attesi giovedì: si tratta dei primi dopo la fine dello shutdown federale più lungo della storia. Indicatori cruciali per una Fed che continua a calibrare il percorso dei tassi. Se fino a poche settimane fa un taglio a dicembre sembrava quasi scontato, oggi la probabilità di una sforbiciata da 25 punti base è scesa a 46,4%, secondo il FedWatch Tool del CME Group.
La voce più recente dalla Federal Reserve arriva da Thomas Barkin, presidente della Fed di Richmond (membro non votante). Barkin ha sottolineato la presenza di pressioni su entrambi i fronti del mandato centrale: inflazione ancora sopra target e rallentamento nella crescita dell’occupazione. Ha però ricordato come la resilienza dei consumi e il calo dell’offerta di lavoro mantengano relativamente stabile la disoccupazione. Rimane comunque la preoccupazione per i recenti annunci di licenziamenti da parte di Amazon, Verizon e Target.
In attesa della trimestrale di Nvidia, le borse europee ieri hanno chiuso in rosso, appesantite dai dubbi sulla tenuta dell’AI e dal timore di una bolla in formazione. Milano la peggiore: -2,12%. Seguono Parigi -1,86% e Francoforte -1,77%.
Per Wall Street si tratta della quarta seduta negativa consecutiva, la prima serie così debole da agosto. Il Dow Jones perde -1,07%, il Nasdaq -1,21%, lo S&P500 -0,82%.
Il sentiment è zavorrato dal sell-off tecnologico, con Nvidia in perdita di circa -8% dall’inizio del mese, alla vigilia dei conti. E quando l’azienda che guida il rally dell’AI traballa, tutto il settore soffre. Intanto, il ceo di Alphabet Sundar Pichai avverte: nel boom dell’intelligenza artificiale c’è una certa “irrazionalità” e nessuna azienda sarà “immune” se la bolla dovesse scoppiare.
Il Bitcoin torna a salire in area 93.000 dollari, dopo un rapido scivolone sotto i 90.000, minimo da sette mesi, con picco negativo a 89.510. L’ultima volta che la criptovaluta aveva rotto al ribasso i 90 mila dollari era ad aprile, in seguito all’annuncio dei dazi di Donald Trump.
Sul fronte materie prime, greggio WTI a 60 dollari/barile, in un mercato che valuta gli effetti delle sanzioni occidentali sui flussi russi. L’oro spot oscilla attorno ai 4.040 dollari/oncia, in progresso frazionale questa mattina. Sul valutario: euro a 1,1575 dollari, 179,9 yen, col dollaro/yen a 155,5.
Questa mattina, dopo la quarta seduta negativa dell’S&P500, le borse dell’Asia-Pacifico si muovono in ordine sparso. I future di Wall Street ed Eurostoxx sono pressoché invariati.
In Giappone, Nikkei 225 -0,2%, con uno yen sui minimi da nove mesi contro dollaro. Il governatore della BoJ Kazuo Ueda ribadisce che monitorerà da vicino l’impatto del cambio sull’economia.
Hong Kong -0,6%, mentre il CSI300 avanza +0,4%. La protagonista è Baidu, che segna il peggior calo trimestrale di ricavi della sua storia per il rallentamento dell’advertising, nonostante il mercato continui ad apprezzare la sua corsa sull’AI. A Taipei, il Taiex scende -0,5%; Kospi coreano a -0,6%, mentre l’India avanza: il Sensex di Mumbai guadagna +0,4%, sesto rialzo in otto sedute.
Il Brent, a 64,7 dollari, resta depresso. Gli operatori cercano di capire se le sanzioni occidentali a Rosneft e Lukoil avranno effetti duraturi: il Tesoro USA sostiene che i provvedimenti stanno già riducendo le entrate petrolifere di Mosca. Goldman Sachs però prevede prezzi in calo fino al 2026, con possibile rimbalzo sopra i 70 dollari tra 2026/2027 solo in caso di calo più brusco della produzione russa.
L’oro, a 4.093 dollari/oncia, mostra segnali di recupero ma risente delle attese sui tassi e delle prese di beneficio dopo un 2025 eccezionale, il migliore dal 1979. Le ultime dichiarazioni della Fed hanno ridotto la probabilità di un taglio a dicembre al 42,4%, mentre il 57,6% scommette su un mantenimento. Goldman si conferma bullish: stima acquisti di 64 tonnellate da parte delle banche centrali a settembre (erano 21 in agosto) e mantiene un target di 4.900 entro fine 2026.
Giornata movimentata anche per Bitcoin, sceso fino a 89.231 dollari prima di rimbalzare verso 94.000. Stamattina perde circa -2%. I 12 ETF spot Usa registrano deflussi per 2,8 miliardi a novembre.
Intanto, i bond tengono bene con rendimenti dei decennali stabili: Treasury 4,11%, Bund 2,71%, BTP 3,45%. Lo spread resta vicino a 75 punti, sui minimi dal 2010, in attesa del giudizio di Moody’s sull’Italia.
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ieri pomeriggio vi ho lasciato in live con un livello long molto promettente che ci ha regalato 500 pips.
oggi valuterò di fare un aggiunta long. fino alle zone segnate.
come gia sapete attendo la sessione pomeridiana dalle 14 in poi. non opero gold in londra.
Punti chiave:
Flussi rifugio per tensioni in Europa dell’Est, uso missili avanzati.
Fed: mercato prezza 46% possibilità di un taglio 25bps a Dicembre. Tasso attuale 3.75%–4.00%.
Dati macro in ritardo per shutdown USA.
Scenario ancora rialzista sul medio periodo grazie al contesto geopolitico, tono morbido della Fed dopo il taglio di Ottobre e incertezza politica USA.
📌 Bias rialzista ma con attenzione alle news.
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S&P 500: Al bivio tecnicoL’indice S&P 500 (il contratto future S&P 500 in questa analisi) si trova attualmente in un punto di inflessione tecnico decisivo. Dopo diversi mesi di progresso costante dalla discesa di marzo/aprile, i prezzi stanno ritestando un’area chiave dove convergono diversi supporti dinamici: la nuvola Ichimoku giornaliera, la media mobile a 50 giorni (SMA 50) e, più in basso, la media mobile a 200 giorni (SMA 200), che coincide con il precedente massimo storico di 6.150 punti. Questa confluenza rende la fase attuale un vero momento di verità tecnica per il mercato azionario statunitense e per i titoli GAFAM.
Il primo elemento da monitorare è la tenuta della nuvola Ichimoku sul timeframe giornaliero, che finora ha funzionato come zona di appoggio durante le fasi di consolidamento. Una rottura netta al di sotto di questa struttura avrebbe un peso significativo: indicherebbe una perdita del momentum rialzista di medio periodo e aprirebbe la strada a una correzione più profonda, simile allo scenario tecnico avvenuto alla fine di febbraio.
In caso di rottura, un ritorno verso quota 6.200 punti sembra plausibile. Ciò corrisponde all’area del precedente massimo storico dell’S&P 500 — ora trasformato in un supporto maggiore — e rappresenta il pivot tecnico più coerente per una correzione di diverse sedute. Allo stato attuale, questo supporto non è stato infranto, quindi non va anticipata una sua rottura; conta solo la chiusura giornaliera.
L’attuale configurazione è inoltre accompagnata da un indebolimento degli indicatori di momentum: il Relative Strength Index (RSI) sta calando da diverse settimane, confermando una classica divergenza ribassista di fine trend.
Il tutto avviene in un contesto di valutazioni molto elevate dell’S&P 500, con multipli che lasciano poco margine d’errore e rendono l’indice più vulnerabile agli aggiustamenti tecnici. Quando i fondamentali sono tirati, i livelli chartistici assumono un ruolo centrale: un segnale tecnico ribassista può allora innescare un rapido riallineamento dei prezzi su livelli più sostenibili dal punto di vista fondamentale.
Per il momento, i compratori mantengono il controllo finché il prezzo rimane sopra la nuvola e la SMA 50. Ma la zona attualmente in fase di test rappresenta potenzialmente l’ultima barriera prima di una correzione più marcata.
Il mercato si trova dunque veramente a un bivio: o un rimbalzo valido riprende la tendenza rialzista, oppure una rottura apre la strada a un ritorno verso i 6.200 punti, un livello chiave per il trend rialzista di fondo.
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MPS verso il 10% di Yield: correzione o occasione?BANCA MPS – Analisi grafica con contesto fondamentale
Sul fronte fondamentale il mercato sta ricalibrando al rialzo le stime su MPS.
Diversi report hanno aumentato target price e previsioni di dividendo, complice il buon esito dell’OPAS su Mediobanca e i solidi numeri del terzo trimestre 2025. Le nuove proiezioni indicano un rendimento atteso intorno al 9,3% per il 2025 e 9,5% per il 2026, mentre il vero incremento dovrebbe arrivare nel 2027 (stimato a 0,9 € per azione) e nel 2028 (1 € per azione), quando le sinergie con Mediobanca saranno pienamente riflesse nei conti.
Si parla quindi di rendimenti ancora a doppia cifra, nonostante il recente apprezzamento dell’azione.
Sul grafico, dopo aver toccato i massimi di periodo a 8,90 €, il prezzo è tornato a lavorare sui massimi di maggio, già testati più volte tra agosto e settembre. Ogni mancata rottura di quest’area ha generato correzioni rapide nell’ordine del 16–17%, segno che il livello resta tecnicamente significativo.
L’elemento da monitorare ora è l’EMA 10 daily: una perdita decisa di questa media aumenterebbe le probabilità di una discesa verso i due gap lasciati aperti nella fase di forte salita, il primo in area 7,80 – 7,90 € e il secondo più in basso a 7,20 – 7,30 € .
Proprio zona 7,80 €, che coincide anche con il 50% di ritracciamento Fibonacci, potrebbe rappresentare un punto interessante per iniziare a costruire posizioni long.
Se invece il titolo dovesse reagire sui livelli attuali, l’obiettivo tornerebbe immediatamente sui massimi in area 9 €, completando un pullback sulla parte alta del canale discendente che ha ingabbiato i prezzi negli ultimi mesi.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.11.2025Portafogli globali in fase di rimodulazione, in vista del 2026.
Rotazioni settoriali, ma anche «performance lock-in», a Wall Street.
Bitcoin: aria pesante per le cryptos, ma cresce la fase di legittimazione.
Attesa spasmodica per la trimestrale di Nvidia, termometro di tutta la tech.
La nuova settimana si è aperta ieri, 17 novembre, con un’Europa prudente e un’Asia subito in territorio negativo: Giappone e Cina archiviano la prima seduta settimanale in rosso, zavorrati dal riaccendersi delle tensioni diplomatiche tra Tokyo e Pechino.
Sul fronte occidentale, i mercati europei restano appesantiti dalle incertezze che circondano l’economia statunitense e Wal Street: la presunta “bolla AI”, la traiettoria non scontata della Federal Reserve e, non ultima, gli effetti della piena riapertura delle attività governative americane dopo uno shutdown durato 43 giorni, temporaneamente disinnescato il 12 novembre da un accordo-ponte valido fino a gennaio.
La settimana si preannuncia densa almeno su tre fronti. Primo: mercoledì arriveranno i verbali dell’ultima riunione della Fed, un test cruciale per misurare l'umore dei policymaker dopo settimane di volatilità tech. Secondo: venerdì sarà il giorno dei Pmi flash di novembre, la prima lettura sincronizzata dello stato della congiuntura globale dopo la pausa forzata dello shutdown americano. Terzo: sempre venerdì, in serata, arriverà il verdetto di Moody’s sull’Italia, un appuntamento osservato con particolare attenzione da mercati e istituzioni europee.
Intanto, da Bruxelles è arrivato un parziale raggio di sole macroeconomico. La Commissione Ue ha rivisto al rialzo le stime di crescita per quest’anno: dal +0,9% all’ +1,3%. Per il 2026, però, la traiettoria viene limata: dall’1,4% atteso in primavera si scende all’1,2%. “L’economia dell’Ue ha superato le aspettative nei primi nove mesi dell’anno. Guardando avanti, la crescita proseguirà ma a un ritmo moderato”, ha spiegato il commissario Valdis Dombrovskis.
Sul fronte dei mercati, ieri è stata una seduta di correzioni diffuse. Francoforte -1,20%, Parigi -0,63%, Londra -0,24%, Milano -0,52%. A distinguersi è stata la galassia della difesa a Parigi, dopo l’“accordo storico” tra Francia e Ucraina: Dassault Aviation ha brillato con un +8%, trainando anche Thales, Safran e Airbus.
Oltreoceano, Wall Street ha inaugurato la settimana con una seduta debole e chiusura sui minimi: Dow Jones -1,2%, Nasdaq -0,8%, S&P500 -0,9%. Il mercato continua a interrogarsi sulla sostenibilità dei multipli legati all’intelligenza artificiale e sui possibili eccessi accumulati da inizio anno.
Un catalizzatore ulteriore potrebbe arrivare mercoledì con la trimestrale di Nvidia, sotto i riflettori dopo la scelta del fondo del miliardario Peter Thiel di liquidare la propria intera partecipazione nel terzo trimestre. L’operazione, emersa da documenti regolamentari, ha alimentato nuove discussioni sui rischi di una bolla speculativa AI.
Insomma, sembra materializzarsi uno scenario in cui da metà ottobre a fine anno si osserva un fisiologico processo di riequilibrio dei portafogli, con una rotazione verso settori finora trascurati e con valutazioni più ragionevoli.
Il mondo crypto ha contribuito al clima di risk-off: Bitcoin è scivolato sotto i 95.000 dollari, tornando sui livelli di fine aprile.
Un movimento che ha riportato al centro la sua storica volatilità e che coincide con una fase di debolezza dei titoli tech e un rinnovato interesse per i settori difensivi, in particolare la sanità.
Curioso, nello stesso contesto, il primo acquisto di criptovalute da parte della banca centrale ceca: un portafoglio sperimentale da 1 milione di dollari, costituito principalmente da Bitcoin, stablecoin in dollari e depositi tokenizzati. L’investimento, effettuato tramite una borsa regolamentata internazionale, resterà però fuori dalle riserve ufficiali e non verrà incrementato nel prossimo futuro.
Nella seduta di oggi, 18 novembre, l’Asia continua a muoversi con il freno tirato. I listini scendono sulla scia della peggior performance mensile recente di Wall Street e i future americani ed europei indicano un ulteriore calo intorno al -0,6% alle 11:00 CET.
Nel dettaglio, nell’area della Greater China: Hang Seng -1,3%, CSI 300 -0,7%, Taiex -1,7%. I dati macro cinesi di ottobre mostrano vendite al dettaglio in aumento del 2,9% annuo, mentre la produzione industriale cresce del 4,9%, rallentando rispetto al +6,5% di settembre.
In Giappone il Nikkei perde il 1,8% in un clima reso più pesante dalla crisi diplomatica con la Cina: Pechino ha convocato l’ambasciatore giapponese chiedendo alla premier Sanae Takaichi di ritrattare le sue parole su un possibile coinvolgimento militare nipponico in caso di emergenza a Taiwan.
A Seoul, il Kospi -3,8%, pur restando brillante su base annua grazie a un rendimento superiore al +50%: a ottobre gli investitori stranieri hanno acquistato titoli sudcoreani per il sesto mese consecutivo.
Sul mercato delle materie prime, il WTI resta poco sotto i 60 dollari/barile, dopo un modesto rimbalzo del +0,5% la scorsa settimana, complice l’attacco di droni ucraini a un deposito di Novorossijsk sul Mar Nero.
L’oro, a 4.034 dollari/oncia, ripiega oggi di oltre -1% dopo aver messo a segno un +4,5% la scorsa settimana, la prima in recupero dopo tre settimane negative, supportata dalle attese di un possibile taglio dei tassi Fed a dicembre.
Più tranquillo il mondo obbligazionario: i rendimenti decennali restano stabili. Treasury 4,10%, Bund 2,68%, BTP 3,42%. Lo spread BTP-Bund consolida intorno a 73 punti base, sui livelli più bassi dal 2010.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
S&P500: acufene o scricchiolio reale?Per l’S&P 500 la struttura interna è leggermente diversa rispetto al DAX visto poco fa. Qui il ciclo Q2 — e quindi anche il semestrale — sembra essersi chiuso prima, e il nuovo minimo toccato oggi potrebbe essere già l’avvio del Q3 con l’intenzione di scendere fino alla chiusura dell’annuale, anche qui prevista in primavera. La trendline del Q2 è stata rotta e, allo stato attuale, sembra difficile che l’indice riesca a riportarsi sopra in modo stabile.
D'altra parte, anche il versante macro di Trumpolandia, nelle ultime settimane ha servito un piatto di dati macro tutt’altro che appetitosi: occupazione in frenata, consumi sotto pressione e un costo della vita che continua a mordere. In pratica, o l’economia entra in una fase di stagnazione abbastanza lunga da permettere ai prezzi di “sfogare” gli aumenti (esempio banale: +20% in un anno è una follia; +20% distribuiti in 5–6 anni sono molto più digeribili), oppure arriva una recessione pulita che in pochi trimestri rimette i prezzi al loro posto e poi lascia campo libero a una nuova ripartenza.
In entrambi gli scenari, però, i conti tornano allo stesso punto: i profitti aziendali ne risentono e il mercato tende a scendere.
Vi sono poi anche dei precedenti grafici, anche se le condizioni macro di allora erano differenti.
Lo si vede bene nei grafici qui sotto:
e qui:
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disinvestire.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
Ieri in live abbiamo visto che il prezzo era in una zona buona per continuare lo short.
Ora è arrivato nella prima area H4 interessante e sta già reagendo bene.
Il livello Daily è poco più sotto. Aspetto una conferma di volumi, poi valuto qualcosa nel pomeriggio.
Ci vediamo alle 15:00 per la live in sessione americana.
stasera FOMC attenzione
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📬 Per qualsiasi dubbio o domanda, scrivetemi: sarò felice di rispondervi.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
DAX: violazione ribassistaSul fronte macro, la Germania segnala da tempo le difficoltà in cui si trova. E non è certo l’unica: se lei piange, gli altri non stanno ridendo.
Il principale indice tedesco, dopo mesi di distribuzione (e il POC piazzato sui massimi lo mostrava chiaramente), proprio ora ha rotto gli indugi violando i 23.283 punti, cioè la chiusura del secondo sottociclo dell’annuale in corso. Con questa rottura, il terzo sottociclo — quello che sta accompagnando la chiusura del semestrale ormai agli sgoccioli — ha generato un indizio strutturale che punta verso una sequenza di minimi decrescenti probabilmente fino a primavera, con un target quantomeno in area 21.600.
Ovviamente non sarà una discesa in linea retta, altrimenti il target lo ritroveremmo sotto le suole. Anzi, già nel breve la chiusura del semestrale potrebbe dare un rimbalzo anche bello energico, magari pure ingannevole. Ma la violazione appena avvenuta parla chiaro: la direzione e i tempi restano quelli.
Sempre che… come già successo ad aprile, non intervenga “il biondo” a ribaltare le carte in tavola. Per questo gli swing dei cicli inferiori andranno monitorati con una cura quasi maniacale: sbagliare il timing qui significa fare beneficenza ai miliardari.
La presente è solo la mia visione e non rappresenta in alcun modo un invito a operare, investire o disinvestire.
Fine imminente del buco nero statistico negli Stati Uniti!Il lungo shutdown del governo federale americano ha avuto un impatto eccezionale sulla pubblicazione di alcune delle statistiche economiche più importanti del paese. Indicatori come il report sull’occupazione (NFP), l’inflazione PCE o il CPI costituiscono la spina dorsale della politica monetaria della Federal Reserve e influenzano profondamente la volatilità dei mercati finanziari. Il loro ritardo crea quindi un vero e proprio “buco nero” statistico.
Perché questi indicatori sono in ritardo?
Due agenzie federali sono state colpite:
• il Bureau of Labor Statistics (BLS), responsabile di NFP e CPI;
• il Bureau of Economic Analysis (BEA), che pubblica l’inflazione PCE e i dati su reddito e spese delle famiglie.
Durante lo shutdown, queste agenzie hanno dovuto sospendere la raccolta, l’elaborazione e la validazione dei dati. A differenza di una semplice pausa amministrativa, ciò disorganizza catene statistiche complesse basate su indagini presso imprese e famiglie. Alcuni dati non possono essere recuperati subito perché dipendono da scadenze rigide, spiegando perché alcune serie possano risultare incomplete, riviste in ritardo o addirittura cancellate.
Il caso dei Non-Farm Payrolls (NFP)
Il report NFP di ottobre —normalmente pubblicato a inizio novembre— è stato completamente bloccato. I segnali del BLS indicano che questo report potrebbe essere parzialmente o totalmente compromesso, in particolare l’indagine sui nuclei familiari, più difficile da ricostruire.
Il report di settembre, anch’esso ritardato, ha ora una data di pubblicazione chiara: giovedì 20 novembre 2025.
Per il report di ottobre non esiste ancora una data ufficiale. Le stime più probabili suggeriscono una pubblicazione a fine novembre o inizio dicembre, a condizione che la qualità dei dati sia ritenuta accettabile.
Il caso dell’inflazione PCE
Anche l’inflazione PCE di ottobre —prevista per il 31 ottobre— è stata bloccata. Il BEA ha annunciato una revisione dell’intero calendario, ma senza fornire subito nuove date certe.
Le proiezioni degli economisti indicano una pubblicazione intorno al 26 novembre 2025, potenzialmente in forma parzialmente “imputata” (con stime statistiche per colmare i dati mancanti).
Conseguenze per i mercati
L’assenza di questi dati chiave costringe gli investitori e la Fed a navigare alla cieca. La volatilità potrebbe rimanere elevata fino alla pubblicazione completa o parziale di questi indicatori, che dovrebbero tornare gradualmente a un calendario normale a partire da dicembre.
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LKQ Corporation (LKQ) – Divergenza rialzista su OBV?LKQ Corporation è uno dei principali distributori globali di ricambi auto nuovi e ricondizionati. Il business è difensivo e legato al ciclo di manutenzione del parco auto, quindi meno sensibile rispetto ai cicli economici tradizionali.
🔍 Analisi Tecnica (Timeframe Mensile)
1️⃣ Prezzo su supporto storico
Il titolo si trova su un livello di supporto chiave, già testato più volte nel passato come area di inversione.
A questo si aggiunge una forte zona di volumi dal Volume Profile, che mostra come 28–38 USD siano stati prezzi molto scambiati negli ultimi anni.
Il ritorno verso la POC indica un rientro nella “fair value area”.
2️⃣ DMI e ADX: indebolimento del trend ribassista
Il -DI (rosso) è ancora predominante, quindi tecnicamente il trend ribassista è vivo.
Tuttavia, il +DI (verde) inizia a stabilizzarsi, segnale di vendite meno aggressive.
L’ADX rimane su livelli bassi: assenza di un trend forte → tipico delle fasi di accumulo o pre-inversione.
📊 3️⃣ On-Balance Volume (OBV): Divergenza Rialzista
L’elemento più interessante è l’OBV, che mostra un comportamento molto diverso rispetto al prezzo.
Il prezzo ha testato nuovi minimi recenti.
L’OBV non fa nuovi minimi.
Anzi, rimane più alto rispetto alle precedenti fasi ribassiste.
Questa è una classica divergenza rialzista che suggerisce accumulazione da parte degli operatori forti, dato che il flusso dei volumi non conferma la discesa del prezzo.
📘 Come funziona l’OBV
L’indicatore somma o sottrae l’intero volume della candela in base alla chiusura:
chiusura superiore → volume aggiunto
chiusura inferiore → volume sottratto
L’idea alla base è che il volume anticipa il movimento del prezzo.
Quando l’OBV rompe prima del prezzo o resta più forte dei minimi, spesso segnala una fase di accumulo.
🎯 Conclusioni
Prezzo su supporto storico molto importante
Volume Profile in piena area di equilibrio
DMI/ADX mostrano indebolimento della pressione ribassista
OBV in divergenza rialzista, possibile accumulazione
Scenario: possibile consolidamento in area, con probabile ripartenza in caso di miglioramento del DMI e aumento della forza trend (ADX).
Fondamentali robusti e sentiment di mercato negativoIl titolo SUSS MicroTec mostra un comportamento apparentemente stabile nelle fasi di mercato ordinarie, ma presenta una marcata vulnerabilità durante periodi di stress: i ribassi risultano più intensi e frequenti dei rialzi, con una presenza significativa di movimenti estremi rispetto a una distribuzione normale. Il rendimento storico è positivo ma non particolarmente elevato rispetto alla variabilità osservata, delineando un profilo di rischio elevato e fortemente asimmetrico.
Diamo adesso un'occhiata ai fondamentali per comprenderne cosa accade all’interno dell’azienda.
(Per un confronto con gli utili di agosto 2025, clicca qui )
VALUTAZIONE
Il titolo presenta una valutazione nettamente compressa rispetto ai parametri settoriali.
I multipli su utili, ricavi e cassa (P/E, P/S, P/B, EV/EBIT, EV/EBITDA) risultano tutti inferiori alle soglie di riferimento, in alcuni casi in modo estremo.
L’accoppiata P/E molto basso e PEG vicino allo zero segnala un titolo che il mercato sta prezzando con aspettative future molto contenute, nonostante la crescita recente.
In condizioni normali, un profilo simile indicherebbe opportunità di re-rating, ma la penalizzazione di mercato osservata nell’ultimo anno suggerisce che gli investitori stiano incorporando rischi prospettici non visibili nei soli bilanci.
Nel complesso, la valutazione è attraente ma non “gratuita” : evidente sconto, ma da interpretare con prudenza.
DIVIDENDI
La politica dei dividendi è marginale.
Il rendimento del 1% è inferiore o appena in linea con le soglie minime settoriali e il payout TTM pari a zero evidenzia una strategia orientata alla conservazione del capitale.
La crescita del DPS (+50%) e la continuità apparente del pagamento potrebbero sembrare segnali positivi, ma con un payout nullo e un FCF negativo è difficile attribuire robustezza a tali cifre.
In sintesi, il dividendo non è una leva di attrattività per il titolo, né rappresenta un punto di forza della strategia aziendale.
REDDITIVITÀ
Il quadro della redditività è forte su tutta la linea: ROE sopra il 20%, ROA doppio rispetto al settore e ROIC vicinissimo al 20%.
Si tratta di livelli che indicano una chiara creazione di valore al di sopra del costo del capitale.
I margini di risultato (operativo, netto, pre-tax) si confermano superiori ai benchmark settoriali, consolidando l’idea di un modello industriale solido, con pricing power e buona efficienza operativa.
L’unico elemento discordante non si trova qui, ma nel flusso di cassa: la redditività contabile è elevata, ma non si traduce in cassa.
Questo crea un contrasto che merita attenzione.
Nel complesso, la redditività è uno dei principali punti di forza del titolo.
CONTO ECONOMICO
Il conto economico mostra una combinazione rara:
crescita dei ricavi molto forte,
margini operativi superiori al settore,
ES crescita tripla cifra.
Questo profilo è tipico delle aziende in una fase di espansione strutturale, sostenute da domanda elevata o dall’acquisizione di nuovi spazi di mercato.
Tuttavia emerge il nodo critico: un FCF margin negativo.
Questo segnala investimenti, aumento del capitale circolante o inefficienze nella conversione degli utili operativi in cassa.
Quando crescita e FCF divergono, l’affidabilità del conto economico nel rappresentare la reale performance economica futura si indebolisce.
In sintesi: ottima crescita, ottimi margini, ma sostenibilità della crescita da verificare.
BILANCIO
Il bilancio è complessivamente solido.
La leva è bassa, la copertura del debito mediante cassa è più che adeguata e gli indicatori di liquidità mostrano un profilo di rischio contenuto.
Il Quick Ratio lievemente sotto soglia non costituisce un segnale di allarme, ma suggerisce un’esposizione più elevata a capitale circolante o scorte, tipica del settore.
Il saldo generale del gruppo è positivo: la struttura finanziaria consente all’azienda di assorbire eventuali shock operativi o rallentamenti temporanei senza tensioni immediate.
Conclusione
Il quadro complessivo di SUSS MicroTec presenta fondamentali molto robusti in termini di redditività, costi e struttura finanziaria.
La valutazione appare significativamente depressa, potenzialmente in grado di offrire punti di ingresso interessanti.
Tuttavia due elementi critici dominano l’interpretazione:
FCF negativo, in netto contrasto con margini ed EPS.
Crollo della market cap nell’ultimo anno, sintomo che il mercato sta incorporando rischi avanzati (ordini, guidance, ciclicità del settore, pressione competitiva).
Rating complessivo: Classe A - Fondamentali forti, valutazione attraente, ma con rischio prospettico elevato e necessità di conferme nei flussi di cassa operativi.
LYFT US🌎Risultati chiave del terzo trimestre: crescita forte, slancio in crescita
Il rapporto del terzo trimestre di Lyft conferma che la sua strategia di rilancio sta funzionando.
Performance record: l'azienda ha raggiunto massimi storici in termini di utenti attivi (28,7 milioni, 1,2 milioni in più rispetto alle aspettative) e prenotazioni (4,78 miliardi di dollari, +16% su base annua).
Crescita stabile: le corse sono aumentate del 15% su base annua, il decimo trimestre consecutivo di crescita a due cifre.
Finanze sane: la generazione di flussi di cassa operativi rimane solida (1,08 miliardi di dollari negli ultimi 12 mesi).
La crescita della base di utenti attivi di Lyft è un indicatore chiave. Segnala la domanda per i servizi Lyft e getta le basi per la futura monetizzazione, anche se le promozioni attuali stanno temporaneamente frenando la crescita del fatturato.
Previsioni di crescita futura e fattori trainanti
Il management fornisce indicazioni incoraggianti, prevedendo una crescita accelerata fino al 2025 e oltre.
Prenotazioni e margini: si prevede che le prenotazioni cresceranno del 17-20% su base annua, con margini EBITDA rettificati del 2,7-3,0%.
Principali fattori di crescita:
Riforma assicurativa della California (SB 371): una volta entrata in vigore nel 2026, ridurrà significativamente i costi assicurativi (attualmente scesi a 6 dollari a viaggio), rendendo il servizio più accessibile e aumentando la redditività.
Tank Market Assessor (TAM): il CEO David Risher stima il potenziale totale del mercato statunitense a 161 miliardi di viaggi all'anno, mentre Lyft e Uber ne rappresentano attualmente solo circa 2,5 miliardi. Questo lascia un enorme margine di crescita.
Espansione e partnership: le acquisizioni (FREENOW, TBR) hanno raddoppiato il mercato target di Lyft, aprendo l'accesso al segmento premium e al mercato europeo dei taxi.
Focus strategico: rete ibrida e partnership
Piuttosto che temere i veicoli autonomi (AV), Lyft li vede come un'opportunità e sta sviluppando un modello ibrido.
Rete ibrida: l'azienda ritiene che la domanda non possa essere soddisfatta solo dai veicoli autonomi nel prossimo futuro. La combinazione di conducenti-partner e veicoli autonomi creerà sinergie.
Partnership chiave:
Waymo: profonda integrazione tecnica per massimizzare l'utilizzo della flotta. Questa partnership strategica prevede di espandersi oltre Nashville.
Flexdrive: una sussidiaria che garantisce il 90% di disponibilità della flotta (ricarica, pulizia, riparazioni), fondamentale per l'implementazione dei veicoli autonomi.
Mercati di nicchia: il successo nei campus universitari e nel trasporto medico ha rappresentato il 70% della crescita del terzo trimestre.
Valutazione: significativamente sottovalutata, data la crescita.
L'ampia gamma di stime degli analisti riflette l'incertezza sull'impatto dei veicoli autonomi, ma anche le stime più prudenti indicano un potenziale di rialzo.
Multipli: Con una crescita del fatturato prevista di oltre il 15%, Lyft viene quotata a multipli forward incredibilmente bassi:
P/E 2027: ~12 (estremamente basso per un'azienda con una crescita a due cifre).
P/FCF: ~7-8 (sulla base di una stima prudente del flusso di cassa libero di 1,2-1,4 miliardi di dollari).
Aggiustamenti del rischio: Includere un'ampia remunerazione tramite stock option (SBC) e riserve assicurative ridurrà certamente questi numeri. Tuttavia, anche tenendo conto di questi fattori, il prezzo attuale appare prudente.
Rischi: Gestito nel contesto della trasformazione
Il rischio principale riguarda le auto a guida autonoma: Teoricamente, giganti come Google e Tesla potrebbero scatenare una guerra dei prezzi sfavorevole per Lyft. Tuttavia, la diffusione globale dei veicoli autonomi incontrerà barriere normative e culturali, dando a Lyft il tempo di manovrare.
GOLD | Supporto Daily può far correggere?Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Sessione notturna di poco conto, non ha fatto movimenti importanti o ricerche di liquidità, di conseguenza posso ancora aspettarmi qualche movimento particolare per prendere direzione.
A livello Daily siamo su un livello importante, dopo aver preso imbalance Venerdì.
Quindi mi trovo in una situazione in cui posso solo valutare delle reazioni rialziste da zona, come target non andrei oltre la Dominance SHORT dei 4200/4210$ per oncia.
Le posizioni bullish invece le valuterei solo tra i 4030$ e i 4040$ per oncia.
Il Lunedì non è un giorno semplice quindi muoviamoci con cautela, non bisogna esagerare e nemmeno forzare la mano, solo pochi posizionamenti e preferibilmente sicuri, se non ci sono questi presupposti meglio non operare proprio, ci troviamo ancora in una situazione delicata.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Gold: Giovedi NFP ? ho bisogno del tuo sostegno.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
Il buon mercato ci inizia a ridare i dati.
Giovedi ci aspetta un NFP e lo vedremo insieme in live al pomeriggio vi aspetto.
Ora che il Governo USA è di nuovo operativo, dobbiamo fermarci e raccogliere tutte le informazioni. Serve attenzione totale.
L’oro ha si è messo di nuovo sotto ad un livello importante daily e attualmente mi aspetto un possibile movimento ribassista prima di valutare un rialzo.
Movimento tipico da fase “risk-off” unito a forte incertezza macro.
Contesto Macro
Lo shutdown più lungo della storia è finito la scorsa settimana. I mercati ora sono in attesa dei tanti dati economici rimasti bloccati (NFP, CPI, ecc). L’incertezza è alta.
FED
Il FedWatch mostra il 60,2% di probabilità di un taglio dei tassi nella riunione del 10 dicembre. Tuttavia, diversi membri Fed restano cauti.
Tassi / Rendimenti
I TIPS a 10 anni (rendimenti reali) sono fermi a +1,83% al 13 novembre. È un freno importante per l’oro.
Sentiment di Mercato
Fragile. La settimana scorsa le borse USA hanno avuto la peggiore seduta del mese, con forte vendita sul tech e incertezza economica post-shutdown.
Zero visibilità sui dati COT a causa dello shutdown.
Il mercato sconta un 60,2% di probabilità di cut Fed a dicembre, ma i rendimenti reali alti (+1,83%) restano un ostacolo.
L’acquisto aggressivo delle banche centrali continua sul lungo periodo, ma ora deve confrontarsi con flussi ETF in calo e fiducia dei consumatori debole.
Conclusione
Il mercato riflette incertezza totale. Tutti aspettano i dati, ma non c’è alcuna garanzia che li pubblicheranno davvero.
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🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
GOLD | Correzione in arrivo?Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Che dire, la visione mensile fa piuttosto paura ed è molto chiara la direzione, totalmente bullish e nessuno può dire il contrario, anche se ancora non riesce a fare nuovi massimi, potrei aspettarmi anche un manipolazione della penultima candela (massimo storico, i 4380$ per oncia).
A prescindere da questo, mi sembra chiara la direzione nel lungo termine, resteremo a favore dei tori, mentre per quanto riguarda nel breve, potrei aspettarmi anche una bella correzione, fino alle meda esponenziale a 9 periodi e perché no, fino alla fase laterale evidenziata, lì è presente molta liquidità e un imbalance molto interessante.
In più si sono abbassate di molte le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi nella prossima riunione, e questo come sappiamo fa calare l'oro, mentre un taglio lo apprezza molto deprezzando il dollaro americano.
Vedremo come si comporterà questa notte in apertura settimana e ci muoveremo di conseguenza.
Buona Domenica a tutti.
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Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
GOLD | Situazione non facile.Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
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Guardando la situazione in un timeframe più basso notiamo il blocco avvenuto proprio dopo il tocco dell'imbalance daily, questo mi dà qualche speranza per un ritracciamento a rialzo, ma bisognerà capire di che tipo di ritracciamento parleremo, la dominance H1 è a favore short quindi finchè non verrà invertita sarà difficile vedere la mia zona short verso i 4300$ per oncia.
Resta il fatto che aspetto quest'ultima per valutare un posizionamento bearish in swing, mentre per il long la zona è molto più vicina e vorrei valutare verso i 4040$ per oncia quindi il minimo della giornata di ieri, manipolazione sotto, prende imbalance e inversione, ovviamente bisognerà valutare in tf 15 minuti.
Detto questo vi auguro una buona serata.
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Ciau.
EURNZD CORREZIONE PER RIPARTENZA SU LIVELLI CHIAVE?Quotazioni in calo per la coppia EURNZD dopo il break out di aree massimi a 2.02 e 20.49.
Possibile correzione in prospettiva di un nuovo rialzo, correzione che potrebbe fermarsi in area 2.030 molto valida come zona input data la confluenza di:
-0.618 FIBO
-Area di supporto con impulso al rialzo molte forte
Tenendo in conto anche lo forse troppa lontananza dl prezzo dalla SMA 50 periodi, che potrebbe attirare il prezzo verso di sè.
La gestione prevede un buy limit nell'area suddetta con un parziale del 90% sull'eventuale profitto di 1:1, con il restante della posizione a caccia di un full target in area 2.045
Outlook Fondamentale EURNZD
• In Nuova Zelanda, la RBNZ ha ridotto l’OCR a 2,50%.
• Secondo l’IMF, l’inflazione NZ è tornata nel target (1-3 %) grazie alla stretta monetaria, ma questo è avvenuto “a costo di crescita”.
• La crescita economica NZ è prevista in lieve ripresa: l’IMF stima un +1,4% per il 2025.
• Le aspettative a 2 anni per l’inflazione NZ si mantengono contenute (~2,28%), segnalando che i prezzi potrebbero non esplodere di nuovo.
• Secondo l’OECD, il taglio dei tassi della RBNZ dovrebbe continuare gradualmente dato lo spazio di produzione inutilizzato, ma la ripresa rimane fragile a causa dell’incertezza commerciale internazionale.
• Sul fronte eurozona, la crescita è debole: la BCE evidenzia rischi legati alle tensioni commerciali esterne e un rafforzamento dell’euro che può frenare l’export.
• Bias potenziale rialzista per EURNZD: con la NZ che continua ad allentare la politica monetaria e l’economia sotto pressione, il NZD può indebolirsi rispetto all’euro.
• Tuttavia, qualsiasi sorpresa da parte dell’eurozona — come dati macro migliori del previsto o messaggi meno dovish dalla BCE — potrebbe ridurre questo potenziale rialzo.
Bitcoin: Vero o Falso Crollo? Il Livello da 90.000$ Decide TuttoIl movimento ribassista di questa settimana apre uno scenario doppio e molto delicato.
Con il Metodo Ciclico 3.0 ho analizzato la possibilità che dal massimo del 6 ottobre sia partito un T+5 inverso, e in estensione anche un Quadriennale inverso.
La discesa ha toccato lo swing di un T+6 inverso e ora tutto si gioca sul livello chiave dei 90.000$.
📉 Scenario ribassista (FVG inverso):
– Se 90.000$ vengono violati, ritestati e respinti → il supporto diventa resistenza.
– Obiettivo naturale: minimo del 7 aprile a 74.441$ (swing T+7i).
– Questo scenario confermerebbe l’avvio di un ciclo inverso superiore.
📈 Scenario rialzista (finta ribassista):
– Se 90.000$ tiene come supporto → il T+4 lato indice partito il 1° settembre potrebbe essere chiuso.
– Possibile ri-partenza per aggiornare i massimi e chiudere il quinto T+5 inverso.
🎯 Cosa monitorare nei prossimi giorni:
– Reazione precisa su 90.000$
– Eventuali vincoli su T-1 inverso
– Ripresa sopra 109.354$ per primi segnali di riequilibrio
– Conferma o invalidazione del setup sul massimo dell’11 novembre
Il mercato sta decidendo adesso quale ciclo sta comandando.
Osservare il comportamento sul livello chiave ti darà la vera direzione.
🔗 Analisi realizzata con il Metodo Ciclico 3.0 - Leggi la mia BIO per ulteriori approfondimenti
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Spaventoso movimento ribassista giornaliero, è ciò che volevo ed è ciò che mi ha dato, l'unico dispiacere è che mi aspettavo prendesse pienamente la zona short prima di crollare, cosa che almeno per ora non ha fatto, ma mai dire mai, vedremo come si comporterà Lunedì.
Notate come dal massimo di giornata al minimo, il bene rifugio, si sia fatto un meno 4.27%, un crollo davvero importante, e da non sottovalutare.
Vorrei unirmi al movimento ma adesso non noto zone daily adeguate, effettivamente mi conviene rimanere della vecchia analisi e aspettare che il prezzo entri nella fascia che inizia dai 4250$ per oncia fino in direzione del massimo storico.
Quindi ci vorrebbe una manipolazione del massimo di ieri, i 4245$ per oncia.
Vi auguro una buona serata.
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