BITCOIN, un trend rialzista fino alla fine di luglio?Introduzione: Mentre i mercati finanziari, sia cripto che azionari, riprendono fiato dopo la brusca correzione di aprile, è il caso di rimanere in disparte all'inizio di maggio? La nota espressione “Sell in May and Go Away” (Vendi a maggio e vai via) invita alla cautela, ma a nostro avviso quest'anno non dovrebbe essere seguita alla lettera per quanto riguarda il prezzo del bitcoin.
1) Maggio è tutt'altro che un mese sfavorevole per il Bitcoin
L'adagio “Sell in May and Go Away” si basa su un'osservazione storica: le performance dei mercati azionari sono generalmente più forti tra novembre e aprile che nei mesi da maggio a ottobre. Tuttavia, questo non significa che i mercati scendano sistematicamente durante l'estate. Si tratta di una media statistica, non di una certezza.
In altre parole, se il periodo estivo è mediamente meno dinamico, può comunque avere una performance positiva. E questo vale sia per il mercato azionario che per quello delle criptovalute, a causa delle correlazioni. Contrariamente a quanto si crede, maggio non è uno dei mesi più deboli nel calendario delle criptovalute. Al contrario: dalla nascita del BTC, maggio è stato il quarto mese migliore in termini di performance, dopo ottobre, novembre e aprile.
2) Il periodo maggio-settembre può ancora avere un andamento positivo
Per quanto riguarda le azioni, i dati storici supportano in parte il ragionamento “Sell in May”. Dal 1945, l'indice S&P 500 ha reso in media il 6,7% tra novembre e aprile, contro il 2% tra maggio e ottobre. Questa differenza statistica rafforza la necessità di cautela durante il periodo estivo. Anche in questo caso, però, non si tratta di una regola assoluta: alcuni mesi estivi, come luglio, possono dare ottimi risultati.
Inoltre, la crescente correlazione tra gli asset tradizionali (come le azioni statunitensi) e il Bitcoin non deve far dimenticare che quest'ultimo ha dinamiche proprie. In particolare, il famoso ciclo quadriennale, strutturato intorno al dimezzamento, che termina sempre alla fine dell'anno successivo all'ultimo dimezzamento, ossia alla fine del 2025 per il nostro attuale ciclo toro.
3) La spinta al rialzo del Bitcoin potrebbe continuare fino a luglio
Dal minimo di aprile, il Bitcoin ha mostrato chiari segni di ripresa. Questo trend rialzista è quindi una continuazione del ciclo post-halving della primavera 2024, un motore potente visto in diverse occasioni nella storia del BTC.
Un altro fattore a sostegno di questo scenario è la correlazione tra il prezzo del Bitcoin e le variazioni della liquidità globale, misurata dalla somma degli aggregati monetari M2 delle principali economie. Storicamente, occorrono circa 12 settimane perché l'eccesso di liquidità globale si rifletta sui mercati finanziari. I recenti segnali di ripresa monetaria suggeriscono che il trend rialzista del BTC potrebbe continuare fino alla fine di luglio.
Conclusione: sebbene i dati storici suggeriscano una performance di mercato più modesta tra maggio e ottobre, non vi sono prove di una flessione sistematica, tanto meno nel mercato delle criptovalute. Le statistiche sono chiare: maggio è in genere un mese positivo per il Bitcoin e i fondamentali attuali depongono a favore di una continuazione del rialzo fino a metà estate, quando potrebbe essere registrato un nuovo massimo storico. Questa visione di mercato verrebbe invalidata in caso di rottura del principale supporto tecnico a 89/90K dollari.
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Analisi fondamentale
Bias di conferma: come riconoscerlo e come difendersiNel mondo del trading, uno degli errori psicologici più comuni e pericolosi è il bias di conferma. Questo fenomeno si verifica quando un trader, dopo aver preso una posizione o sviluppato una convinzione sul mercato, tende inconsciamente a cercare, interpretare e ricordare solo le informazioni che confermano la sua idea, ignorando o sminuendo tutto ciò che la mette in discussione.
Come si manifesta il bias di conferma nel trading
Immagina di essere convinto che il prezzo di Bitcoin salirà e di aver comprato a 90.000 dollari. Se il mercato inizia a scendere, invece di rivalutare la tua analisi, potresti cercare solo notizie e segnali che confermano la tua visione rialzista, ignorando i segnali di debolezza o le opinioni contrarie. Questo atteggiamento porta spesso a mantenere posizioni perdenti troppo a lungo, aumentando le perdite e compromettendo la gestione del rischio.
I sintomi più comuni del bias di conferma sono:
- Ignorare fatti oggettivi contrari alla propria posizione.
- Interpretare le informazioni in modo distorto per rafforzare la propria convinzione.
- Cercare solo analisi, notizie o opinioni che confermano la propria idea.
- Rifiutare di considerare scenari alternativi o segnali di inversione di trend.
Perché il bias di conferma è pericoloso per chi fa trading
- Cattiva gestione del rischio. Ignorare i segnali di stop o di inversione, lasciando correre le perdite.
- Overtrading. Entrare con posizioni troppo grandi.
- Mancata adattabilità. Resta ancorati a una convinzione anche quando il mercato cambia, perdendo opportunità o accumulando perdite.
Consigli pratici su come difendersi dal bias di conferma
- Analizza il mercato da entrambi i punti di vista. Prima di aprire o mantenere una posizione, chiediti: “Cosa vedrebbero i trader contrari alla mia idea?” Cerca segnali sia rialzisti che ribassisti e valuta quale scenario è più forte.
- Utilizza dati oggettivi e strumenti tecnici. Affidati a indicatori tecnici, dati macroeconomici e segnali di prezzo, non solo alle tue sensazioni. Strumenti come medie mobili, RSI o volumi possono aiutarti a vedere il mercato in modo più neutrale.
- Scrivi un piano di trading e attieniti ad esso. Definisci in anticipo i livelli di ingresso, uscita e stop loss. Segui il piano anche se il mercato va contro la tua idea, evitando di cambiare strategia in corsa per “aver ragione”.
- Confrontati con altri trader e cerca opinioni diverse. Partecipare a community o confrontarsi con altri trader aiuta a vedere prospettive alternative e a mettere in discussione le proprie convinzioni.
- Rivedi periodicamente le tue decisioni. Tieni un diario di trading dove annoti le ragioni delle tue scelte e, a distanza di tempo, valuta se sei stato obiettivo o hai ignorato segnali contrari.
Conclusione
Il bias di conferma è una trappola mentale che può compromettere le performance nel trading. Solo sviluppando un approccio critico, disciplinato e aperto al cambiamento potrai ridurre il suo impatto e prendere decisioni più oggettive e profittevoli. Ricorda: il mercato cambia continuamente, e la capacità di adattarsi è la vera chiave del successo.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.05.2025La FED non taglia e si prepara a stabilità dei tassi sino all’estate.
Trump promette rimozione di restrizioni sui “semiconductors”.
Borse e valute dei mercati emergenti sorprendenti da inizio anno.
Usa e Regno Unito pronti ad annunciare l’accordo sui dazi.
Martedì 7 maggio si è chiuso con un tono sommesso per le Borse europee, tutte in lieve calo. Parigi ha ceduto -0,91%, Francoforte -0,58%, Milano -0,6% e Londra -0,44%. Gli investitori hanno preferito restare cauti in attesa della decisione della Federal Reserve, che è arrivata più tardi nella giornata: nessun taglio ai tassi, che restano fermi nel range tra 4,25% e 4,50%.
Il presidente Jerome Powell ha evidenziato l’incertezza legata alle politiche commerciali dell’amministrazione USA, descrivendole come “molto, molto incerte”, e ha ammesso che in questo scenario “non è affatto chiaro cosa dovremmo fare”.
Questa prudenza ha avuto effetti immediati sulle aspettative dei mercati. Le probabilità di un taglio dei tassi a giugno sono scese al 20%, rispetto al 30% del giorno prima, mentre quelle per luglio sono calate al 70%, contro il quasi 100% di appena una settimana fa.
Nel frattempo, Wall Street ha reagito con maggiore ottimismo: il Dow Jones ha guadagnato +0,70%, lo S&P500 +0,43%, il Nasdaq +0,27%. Anche se non abbastanza da spingere al rialzo i mercati europei, si è respirato un clima di cauto sollievo.
A tenere banco restano comunque le tensioni geopolitiche. Mentre da un lato si è riaccesa la speranza di una tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina, con l’annuncio dell’incontro in Svizzera tra i rappresentanti del Tesoro USA Scott Bessent e del Commercio Jamieson Greer con le controparti cinesi, dall’altro la situazione tra India e Pakistan è degenerata, con 13 vittime al confine del Kashmir.
I dati macroeconomici europei non hanno aiutato. Eurostat ha comunicato che a marzo le vendite al dettaglio sono diminuite -0,1% su base mensile sia nell’area euro che nell’intera UE, pur registrando su base annua rispettivamente +1,5% e +1,4%.
Nel comparto tecnologico, l’amministrazione Trump ha fatto notizia annunciando, secondo Bloomberg, l’intenzione di rimuovere alcune restrizioni all’export di chip introdotte sotto Biden. La notizia ha galvanizzato il settore dei semiconduttori: l’indice SOX di Filadelfia è salito +1,7%, e Nvidia +3,1%.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha continuato il recupero dopo il crollo del 5 maggio, ma il greggio WTI (riferimento Usa) resta sotto 59 dollari/barile. Il prezzo del gas naturale europeo ad Amsterdam è rimasto stabile a 34,4 euro7megawattora, mentre l’oro, sceso il giorno prima a 3.385 dollari/oncia (-1,3%), ha mostrato un modesto recupero ieri, +0,5%.
Il mercato obbligazionario europeo mostra segni di stabilizzazione. Lo spread tra BTP e Bund si è ridotto a 107 punti base (- 2bps dalla vigilia), col rendimento del BTP decennale benchmark sceso dal 3,62% al 3,55%.
Oggi, 8 maggio, le Borse asiatiche hanno reagito positivamente alle ultime novità commerciali. L'indice MSCI Asia-Pacifico è salito +0,3%, segnando la quattordicesima seduta positiva nelle ultime sedici, con un guadagno di +5% da inizio anno, contro il -0,3% dell'MSCI World, dominato, per un 70% circa, da Wall Street.
A trainare la regione sono i big tech cinesi come Tencent, Alibaba e Meituan, in attesa dei dati trimestrali. L’Hang Seng (Hong Kong) ha guadagnato +0,8%, il Taiex (Taipei) +0,7% e il CSI300 cinese +0,6%.
Anche Nikkei giapponese (+0,4%), Kospi coreano (+0,5%) e Sensex indiano (invariato) si sono mossi con cautela, mentre il conflitto in Kashmir tiene alta la tensione.
Da Washington, Donald Trump ha annunciato un importante accordo commerciale con il Regno Unito, che sarà presentato ufficialmente in conferenza stampa. Lo ha definito “il primo di molti”, lasciando intendere che l’intenzione è di aprire una nuova stagione di intese bilaterali. Questo ha rafforzato la fiducia in un possibile miglioramento anche nei rapporti con Pechino.
Gli investimenti esteri hanno continuato a riversarsi nei mercati emergenti asiatici. Escludendo Cina e Giappone, gli afflussi in azioni asiatiche hanno raggiunto quasi 3 miliardi di dollari in una settimana, spinti anche dal rafforzamento delle valute locali. L’indice MSCI Emerging Market Currency ha toccato nuovi massimi storici.
Sul fronte delle commodity, il Bloomberg Commodity Index è salito +0,6% dopo un calo di -0,8% il giorno precedente. Il rame si conferma tra i migliori performer dell’anno con un +7,5%. Goldman Sachs ha rivisto al rialzo la sua previsione per il secondo trimestre a 9.330 dollari/tonnellata, rispetto agli 8.620 precedenti, citando la resilienza della domanda cinese e la distensione nei rapporti commerciali.
Infine, il Bitcoin continua la sua corsa: stamattina ha guadagnato oltre +2%, sfiorando 100.000 dollari. A spingere il rally è stato anche la notizia che l’ETF spot di BlackRock (IBIT), ha segnato 16 giorni consecutivi di afflussi. Solo il 6 maggio sono affluiti nel fondo bicoin per un valore di circa US$ 36 milioni di dollari.
Alle ore 13:00 CET dell’8 maggio, le principali Borse europee mostrano un rialzo medio dell’1,2%, in linea con l’andamento positivo dei future di Wall Street.
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GOLD | Che crollo dopo i tassi.Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Sviluppi davvero interessanti dopo le news di tassi d'interesse e successiva conferenza stampa.
La mia analisi era impostate su zone più grossi e di conseguenza bisogna attendere dei bei crolli per poter valutare, ciò non è avvenuto fino ad oggi.
Poi l'analisi è cambiata da quando prima delle NEWS ha iniziato a creare una fase laterale in 15minuti/1ora e cercato di tradare un po' all'interno.
La fascia short che mi ero segnato invece ha funzionato benissimo anche se è stata leggermente anticipata di 50 PIPS, dai 3420$ ai 3415$ per oncia.
Per oggi invece ho evidenziato la vecchia fase laterale in cui siamo rientrati e mi viene da pensare che tornerà nella parte bassa, quindi finché non prenderà le mie 2 zone long segnate (dominance e imbalance daily) non valuterò LONG.
Nel mentre si potrà magari valutare un proseguimento SHORT dalla zona più alta.
Mi aspetterei un proseguimento orso per la giornata, magari fino a tardo pomeriggio quando i day trader inizieranno ad uscire e creare quindi delle correzioni rialziste, sempre le mie zone verranno prese.
Osserviamo.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
KEEP CALM Per continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno.
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Per le mie analisi utilizzo:
*Chart di Capital.com*
💡🔍 Analisi Gold 🔍💡
Buongiorno!
Chi ha seguito le dinamiche live durante il FOMC di ieri sera e gli outlook di lunedì e martedì, ha avuto buone occasioni da sfruttare.
Bene così, continuiamo!
Al momento sto valutando opzioni alternative di long, dopo lo short preso ieri, ma dopo le parole di powell bisogna stare molto attenti.
quindi salvo conferme a tf grandi con evidence non farò posizionamenti.
I livelli segnati restano zone interessanti, soprattutto il primo dove il prezzo si trova ora che coincide con un massimo weekly.
a livello daily sarebbe piu appetibile la zona sotto ai 3270.
ma cmq questo dei 3320 essendo un livello intrastrutturale potrebbe regalare emozioni forti. (forse)
attendo come sempre dopo le ore 14:00 prima di valutare qualcosa
Ora sarà importante capire se:
– romperà quel livello e farà un rientro
oppure
– terrà la rottura, aprendo la strada a nuovi long settimanali.
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💡GBPUSD Accordo Commerciale
UK–USA:
🔹Annuncio Atteso Giovedì
Trump si prepara ad annunciare un nuovo accordo commerciale con il Regno Unito. Sarebbe il primo paese a ridurre le tensioni sui dazi con gli Stati Uniti dopo l’introduzione dei dazi "Liberation Day" ad aprile.
🔹Parte di una Strategia Più Ampia
L'accordo UK è uno dei 17 accordi mirati che l’amministrazione Trump sta cercando di chiudere per dimostrare progressi nel ridurre l’instabilità commerciale globale.
🔹Pressione da Parte degli Investitori
Trump è sotto pressione per portare risultati concreti dopo che la sua politica dei dazi ha causato forti turbolenze sui mercati e vendite massicce di azioni.
🔹Possibili Tagli ai Dazi su Auto e Acciaio
Secondo le anticipazioni, l’accordo potrebbe sospendere o ridurre i dazi su esportazioni britanniche di auto e acciaio, compresi i dazi del 25% su alcuni prodotti industriali.
🔹Dettagli Ancora Incerti
Non è chiaro se sarà un accordo completo o solo un’intesa preliminare. Mancano info su quote e tempi di attuazione.
🔹Contesto di Mercato
Dopo aver innescato vendite globali con dazi fino al 50%, Trump ha ridotto la maggior parte delle tariffe a un livello base del 10% per 90 giorni, favorendo un leggero rimbalzo dei mercati.
🔹Implicazioni Geopolitiche
L’accordo con il Regno Unito manda un segnale: Washington vuole concludere accordi “a effetto annuncio” prima di affrontare trattative più difficili con Cina, India, Giappone ed UE.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
La Fed lascia i tassi invariatiLa Federal Reserve ha mantenuto il tasso sui fondi federali al 4,25%-4,50% per la terza riunione consecutiva a maggio 2025, in linea con le aspettative. Questo avviene in un contesto di attesa da parte dei funzionari e in un clima di preoccupazione per il fatto che i dazi del Presidente Trump possano far salire l'inflazione e rallentare la crescita economica.
I responsabili di politica monetaria hanno osservato che l'incertezza sulle prospettive economiche è ulteriormente aumentata e che i rischi di una maggiore disoccupazione e di un'inflazione più elevata sono anch’essi cresciuti. La Fed ha inoltre affermato che, sebbene le oscillazioni delle esportazioni nette abbiano influenzato i dati, gli ultimi dati suggeriscono che l'attività economica ha continuato a espandersi a un ritmo sostenuto. Il tasso di disoccupazione si è stabilizzato a un livello tendenzialmente basso negli ultimi mesi e le condizioni del mercato del lavoro rimangono solide. L'inflazione rimane però piuttosto elevata.
JEROME POWELL
Nella conferenza stampa, Powell ha confermato che l'inflazione è diminuita notevolmente, anche se rimane leggermente al di sopra dell'obiettivo del 2%. Tuttavia, sono aumentati i rischi di una maggiore disoccupazione e di una maggiore inflazione.
Il calo del PIL del primo trimestre riflette un'insolita oscillazione negli scambi commerciali. Il mercato del lavoro è comunque sostanzialmente in equilibrio, con la crescita salariale che si è confermata, anche se in leggero calo, evidenziando che consumatori e imprese segnalano anch’essi un calo del sentiment. Gli intervistati indicano i dazi come fattore determinante nelle aspettative di inflazione e fino ad ora sono stati notevolmente più elevati del previsto.
Se i consistenti aumenti dei dazi doganali annunciati dovessero essere mantenuti, ciò causerebbe un'inflazione più elevata e una riduzione dell'occupazione. Powell ha quindi evidenziato una certa irritazione verso le politiche del Presidente.
WALL STREET
Le azioni statunitensi hanno registrato una leggera ripresa in seguito alla decisione della Federal Reserve, nonostante l’avvertimento sui rischi di stagflazione e le preoccupazioni relative a dazi prolungati da parte degli Stati Uniti. L'S&P 500 ha chiuso a +0,43%, il Nasdaq 100 a +0,27%, mentre il Dow Jones ha guadagnato lo 0,7%.
La Fed ha mantenuto invariati i tassi di interesse, come previsto, tuttavia, la banca centrale ha sottolineato che l'incertezza sul contesto economico è aumentata, poiché le barriere commerciali rischiano di causare inflazione e aumento della disoccupazione, sebbene gli ultimi dati indichino ancora un contesto solido. Nel frattempo, il presidente Trump ha dichiarato che non allenterà i dazi in vista dei prossimi incontri con la delegazione cinese per discutere di commercio.
Alphabet è scesa di oltre l'8% dopo che Apple (-2%) ha dichiarato di essere alla ricerca di motori di ricerca basati sull'intelligenza artificiale nel suo browser Safari, suggerendo che la partnership con Google potrebbe giungere al termine. AMD ha registrato un leggero calo dopo la pubblicazione dei suoi risultati.
VALUTE
I principali rapporti valutari non si schiodano dal trading range, sebbene ancora in presenza di tante dichiarazioni di Trump, Bessent e dei rappresentanti cinesi, in un quadro di persistente incertezza e incognite per il futuro, a cui ora si aggiunge anche la questione India-Pakistan. Per ora i mercati reggono bene l’urto, ma quanto durerà?
Siamo in un periodo di relativa tranquillità delle principali price action, con EurUsd tra 1.1300 e 1.1380, Cable tra 1.3280 e 1.3380, UsdJpy tra 142.00 e 145.50. I livelli potrebbero anche essere violati, ma per il momento non succede e fino a quando non vi sono chiari breakout, il trading laterale porta chiari benefici.
Nelle ultime ore il risk on prevale con il Vix in area 23.5, ancora al di sopra di 20 ma in persistente calo, con i rendimenti dei treasuries sul decennale Usa sotto il 4.3%. Tuttavia, il mercato sembra pronto a tornare in risk off non appena vengono rilasciate dichiarazioni bellicose sul fronte commerciale. Specie il Chf, che è ancora forte con UsdChf sceso per un momento sotto quota 0.8200, poi risalito a 0.8250 durante la seduta di ieri.
USA, AUMENTANO LE RICHIESTE DI MUTUI
Negli Stati Uniti, il volume delle richieste di mutui è aumentato dell'11% rispetto alla settimana precedente, nel periodo conclusosi il 2 maggio, attenuando i tre crolli consecutivi registrati all'inizio del mese. La ripresa è stata in linea con un ulteriore calo dei tassi di riferimento, poiché la momentanea stabilizzazione dei mercati ha riproposto un aumento della domanda.
Le richieste di mutuo per l'acquisto di una nuova casa sono aumentate dell'11%. A loro volta, le richieste di rifinanziamento di un mutuo, più sensibili alle variazioni a breve termine dei costi di finanziamento, sono aumentate anch'esse dell'11%, trainate da un aumento del 26% dei prestiti del Dipartimento per gli Affari dei Veterani.
EUROPA, VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio nell'area euro sono diminuite dello 0,10% a marzo 2025 rispetto al mese precedente. Le vendite al dettaglio su base mensile nell'area euro sono state in media dello 0,10% dal 1995 al 2025, raggiungendo un massimo storico del 19,30% a maggio 2020 e un minimo storico del -11,30% ad aprile 2020.
Saverio Berlinzani
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ARGENTO POSSIBILE MOVIMENTO BULLISH📈 Situazione Attuale
Il prezzo dell’argento ha testato, giorno 1/05, il supporto chiave a 31,65$, zona critica che coincide con il livello di ritracciamento Fibonacci 0,34 dell’ultimo impulso rialzista.
⚡ Configurazione Tecnica
Media veloce che ha incrociato al rialzo la media lenta sul Time Frame 4h
RSI in zona neutrale con trend rialzista
🌍 Analisi Fondamentale
Domanda industriale record: +12% YoY nel fotovoltaico.
Politica monetaria della FED con una probabilità del 68% di tagli tassi a luglio
Acquisti delle banche centrali della russia e della cina (+535M$ previsti)
🎯 Obiettivi di Prezzo
Target 1 sopra 33.65$ (nuovi massimi relativi)
Target 2 35$ (nuovi massimi assoluti)
⚠️ Gestione del Rischio
Stop Loss aggressivo: 32,25 (precedente minimo relativo)
Stop Loss conservativo: 31,65 (supporto della zona di accumulo)
💡 Conclusione
La combinazione di fattori tecnici (incrocio rialzista delle medie mobili e RSI con trend rialzista) e fattori di natura fondamentale (taglio tassi FED a luglio e possibili acquisti delle banche centrali offrono un’opportunità interessante da valutare per l’argento.
Ricordate di fare sempre ulteriori analisi e di tradare responsabilmente gestendo in modo oculato il rischio.
Sintesi operativa su 4 assetTVC:SPX FX:EURUSD OANDA:XAUUSD NYMEX:CL1!
Sintesi operativa breve termine:
EUR/USD: Long su rottura 1.1400, short sotto 1.1280
Oro: Long difensivo su 3.320, stop sotto 3.250
WTI: Attendere conferma sopra 60 per long; short aggressivo sotto 56
SPX500: Long sopra 5.650 solo con volumi; eventuali short di breve sotto 5.520
Analisi giornaliera su XAUUSD Scenario macro e geopolitico
Il prezzo dell’oro ha registrato un significativo calo nella sessione odierna, con una contrazione dell’1,30% rispetto al dollaro statunitense, correggendo dai recenti massimi settimanali di 3.435. Tale movimento è riconducibile sia alle prese di profitto degli investitori, in vista degli annunci di politica monetaria della Federal Reserve previsti alle 20:00 ora italiana, sia al crescente ottimismo riguardo ai prossimi colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Martedì sera, la Casa Bianca ha comunicato che il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, e il Rappresentante per il Commercio, Jamieson Greer, si recheranno a Ginevra per partecipare alle trattative con il Vice Premier cinese He Lifeng. I negoziati, previsti dal 9 al 12 maggio, mirano a favorire un allentamento delle tensioni commerciali tra le due principali economie globali.
In risposta alla notizia, i mercati asiatici hanno ridotto l’esposizione verso asset rifugio, incidendo sulla domanda di oro come strumento di protezione patrimoniale. Nella sessione europea, il prezzo del metallo prezioso ha parzialmente recuperato, registrando un incremento dello 0,7% e stabilizzandosi intorno a 3.338.
Gli investitori stanno progressivamente monetizzando i guadagni ottenuti dal recente rally dell’oro, ribilanciando le posizioni in attesa delle comunicazioni del FOMC e della conferenza stampa del presidente Jerome Powell. Considerando che il mantenimento dei tassi di interesse è ampiamente previsto, l’attenzione dei mercati si focalizzerà sul tono di Powell, che potrebbe influenzare le aspettative riguardanti eventuali tagli dei tassi nel corso dell’anno.
L'ottimismo sui tagli dei tassi è stato recentemente ridimensionato a seguito di solidi dati sul mercato del lavoro statunitense e degli indici PMI aziendali, con istituzioni come Goldman Sachs e Barclays che hanno posticipato le loro previsioni da giugno a luglio. Powell potrebbe quindi mantenere una retorica prudente, suggerendo un atteggiamento attendista da parte della Fed, a causa dell’incertezza legata agli impatti delle politiche tariffarie statunitensi. Un riconoscimento della resilienza economica potrebbe essere percepito come un’indicazione di un possibile inasprimento monetario, rafforzando il dollaro e, di conseguenza, esercitando ulteriore pressione ribassista sull’oro.
Al contrario, un annuncio di un taglio dei tassi già a giugno, motivato da timori di recessione, potrebbe sostenere una ripresa significativa del prezzo dell’oro. Nel breve termine, le tensioni geopolitiche a livello globale potrebbero fungere da fattore di stabilizzazione per il prezzo del metallo prezioso. La recente approvazione da parte del Gabinetto di Sicurezza israeliano di un piano per l’ampliamento dell’offensiva militare a Gaza, insieme alle dichiarazioni del Cremlino riguardo alla cessazione unilaterale delle ostilità tra l’8 e l’11 maggio, contribuiscono ad alimentare incertezze sui mercati. Inoltre, le operazioni militari condotte dall’India in risposta agli attacchi terroristici in Jammu e Kashmir intensificano il quadro di tensioni internazionali, potenzialmente favorendo la domanda di beni rifugio, come l’oro.
Profilo tecnico (XAUUSD)
Weekly chart
Sul grafico settimanale il movimento della price action continua in forza ascesa registrando nuovi massimi usando come supporto la Tenkan Sen. Testimoniano la forza rialzista la posizione delle medie mobile e la distanza della Chikou Span e della Kumo (fortemente rialziste) dal prezzo.
Daily chart
Sul grafico giornaliero il prezzo, dopo i massimi del 22 aprile, ha subito una fisiologica correzione tecnica che lo ha visto rimbalzare in maniera quasi chirurgica sulla Kijun Sen per poi registrare un nuovo massimo rispetto alla settimana precedente. Oggi corregge per i motivi anzidetti e potrebbe, salvo stravolgimenti nelle dichiarazioni nella conferenza di Powell, toccare al ribasso il supporto dato dalla Tenkan Sen o la media mobila a 21 giorni.
WisdomTree - Tactical daily Update - 07.05.2025Trattative sui dazi Usa-Cina in Svizzera nei prossimi giorni: good news!
La Federal Reserve confermerà oggi la sua “stance attendista”.
Grande attenzione alle parole di Powell sull’effetto dei dazi.
Tensione tra India e Pakistan: per ora nessuna ricaduta sulle Borse.
Ieri, martedì 6 maggio, i mercati finanziari europei hanno vissuto una giornata all’insegna dell’incertezza. Dopo un avvio timido, le piazze europee hanno poi chiuso attorno alla parità: Francoforte -0,35%, Parigi -0,40%, Amsterdam -0,10%, Londra +0,03% Milano +0,22%, Madrid +0,10%.
Oltreoceano, Wall Street ha virato in negativo: Dow Jones -0,95%, Nasdaq -0,87% e S&P500 -0,77%. A pesare è soprattutto l’attesa per le prossime mosse della Federal Reserve, che sinora si è mostrata cauta: nessun taglio dei tassi all’orizzonte, almeno per ora. Il meeting della Fed è in corso e l’annuncio è previsto per stasera alle 20.00 CET circa.
Secondo gli analisti di ING, il presidente della Fed Jerome Powell continuerà a ignorare le pressioni della Casa Bianca per un taglio immediato dei tassi. Le previsioni parlano di una possibile riduzione a settembre. Intanto i mercati prezzano 23 punti base di taglio già a luglio. Ma Powell resta cauto, in piena "modalità attesa".
Sul fronte dei dazi, il Segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, ha parlato di “ottime proposte” in arrivo da vari Paesi. Il presidente Trump, in un incontro con il premier canadese Mark Carney, ha ribadito la volontà di trovare un nuovo accordo commerciale con Ottawa. "Mi piacerebbe molto", ha detto ai giornalisti.
Anche con il Regno Unito qualcosa si muove: secondo il Financial Times, Washington e Londra sarebbero vicini a un accordo che ridurrebbe i dazi sull’acciaio e le auto britanniche, in cambio di concessioni britanniche su servizi digitali e prodotti agricoli statunitensi. Londra, però, dice “no” agli standard alimentari USA.
Trump intanto rilancia: “Potremmo firmare 25 accordi ora, ma devono volerli loro. Noi siamo come un super store di lusso: chi vuole vendere negli USA dovrà pagare il giusto prezzo.”
Dal versante orientale arriva una ventata d’ottimismo: si è parlato di un incontro “sul campo neutro” in Svizzera tra delegazioni di Stati Uniti e Cina. Il vicepremier cinese He Lifeng sarà lì dal 9 al 12 maggio per colloqui con funzionari americani. Il solo annuncio ha migliorato il sentiment sui mercati: oggi, 7 maggio, i future su Wall Street segnano +0,6%.
Nel frattempo, la Banca centrale cinese ha annunciato nuove misure per stabilizzare le aspettative dei mercati. Sui listini asiatici: CSI300 (Shanghai e Shenzhen) +0,5%, Hong Kong +0,1%, Tokyo stabile, Kospi (Seul) +0,4%, Taipei invariato.
Sul fronte energetico, l’Unione Europea accelera la disconnessione dalla Russia. Secondo una “roadmap” della Commissione Ue, entro fine 2027 sarà vietato importare gas russo anche con contratti a lungo termine, mentre dal 2025 scatterà il blocco per i contratti spot.
Nel 2024 l’Ue ha importato 52 miliardi di metri cubi di gas russo: 32 via gasdotto e 20 sotto forma di GNL. Per sostituire queste forniture, sono previsti piani nazionali e normative più stringenti.
Se i negoziati con gli Stati Uniti non daranno risultati, Bruxelles è pronta a colpire con dazi su merci americane per Eur 100 miliardi: il piano potrebbe essere presentato già oggi, ma sarà preceduto da un mese di consultazioni.
Intanto a marzo gli Stati Uniti hanno registrato un deficit commerciale di US$ 140,5 miliardi, battendo il record di febbraio, 123,2. L’impennata è dovuta a importazioni in crescita, +4,4% (419 miliardi), ed esportazioni salite solo +0,2% (278,5 miliardi).
Energia e materie prime: il greggio Brent (riferimento europeo) ha esteso il rialzo del 2,8% di martedì con un altro +1% stamane: in due giorni, il greggio ha recuperato circa 4 dollari/ barile, complice l’ottimismo sui colloqui Usa-Cina. Anche altre materie prime sono trend positivo: il rame guadagna +1,8% (quinto rialzo in sei sedute), mentre il gas naturale USA sale del 3%. L’indice Bloomberg Commodity (102,60 USD) è al 2’ giorno consecutivo di crescita.
In Europa, il prezzo del gas sul TTF Amsterdam è salito +5,5% a 34,7 €/MWh, ma da inizio anno è in calo del -22%.
L’oro, dopo aver guadagnato quasi 200 dollari/oncia in due sedute, stamattina perde -1,5%, scivolando a 3.380 US$/oncia, frutto d’una probabile una presa di profitto prima dei colloqui tra Pechino e Washington.
Bitcoin guadagna +2%, spinto dal rinnovato appetito per il rischio, a 96.500 dollari e rappresenta il 65% della capitalizzazione totale delle criptovalute, un netto salto rispetto al 45% del 2022.
I titoli di Stato restano calmi in attesa delle decisioni della Fed. Il decennale USA rende 4,30%, il Bund tedesco 2,54%, mentre il BTP italiano 3,62%. Lo spread BTP-Bund è stabile a 108 bps, al minimo da metà febbraio.
Infine, sul fronte geopolitico, cresce la tensione tra India e Pakistan: New Delhi ha lanciato raid mirati, mentre Islamabad afferma di aver abbattuto cinque jet indiani. L’India assicura che l’azione è stata “precisa e contenuta”, ma il Pakistan contesta la versione. Nonostante ciò, come spesso accade, le Borse dei 2 paesi restano stabili.
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Buongiorno a tutti
Punti chiave:
Focus sulla Fed:
tassi fermi, ma occhi sui tagli.
-La Fed dovrebbe mantenere i tassi invariati, ma i mercati cercano segnali di possibili tagli nel corso del 2025.
-Torna la domanda di beni rifugio a causa delle tensioni sui dazi USA e della cautela degli investitori in attesa della decisione della Fed.
-Il dollaro debole sostiene l’oro.
Il DXY scende per il calo dell’ottimismo su un accordo commerciale a breve.
Si parla di un possibile patto UK-USA, ma nulla è ancora certo.
L’oro rimbalza con forza sul livello visto in live ieri, chiudendo una striscia negativa di sette giorni.
In vista della decisione della Fed, si nota un ritorno di interesse all’acquisto.
Il metallo ha toccato i massimi delle ultime due settimane, con l’attenzione tutta puntata sulle parole di Jerome Powell.
Le tensioni commerciali alimentano la domanda di oro come bene rifugio.
Il mercato guarda oltre: i future scontano 75 punti base di tagli entro fine anno, forse già da luglio.
I rendimenti restano stabili: il decennale USA al 4,353% e il biennale al 3,822%.
Un tono più morbido di Powell potrebbe dare ulteriore slancio all’oro, visto che tassi più bassi rendono il metallo (che non offre rendimento) più interessante.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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La candela D1 di ieri ha continuato a essere una candela PIENA cLa candela D1 di ieri ha continuato a essere una candela PIENA con un aumento del prezzo del 100. Il mercato ha aperto con un gap ribassista in mattinata, dimostrando che anche oggi il mercato intende raffreddarsi.
L'oro si muove lateralmente nell'intervallo e sta seguendo un trend correttivo al ribasso.
La zona di supporto per le strategie di ACQUISTO è intorno a 3371, questo è il frame EMA 34 h1 ed è parzialmente supportato dalla trendline. La successiva zona degna di nota è 3352, che è la vecchia zona dello stoppino della candela e anche la zona di supporto della sessione europea di ieri.
Due zone SELL da tenere d'occhio attorno a 3402 e la zona di apertura del Gap a 3423.
ORO RIALZISTA. TENSIONI GEOPOLITICHE E FATTORI TECNICI📈 Situazione Attuale
Il prezzo dell’oro ha testato con successo il supporto in zona 3355-3370 (resistenza convertita in supporto).Inoltre le attuali tensioni geopolitiche tra India e Pakistan potrebbero spingere l’oro verso nuovi massimi.
⚡ Configurazione Tecnica
Test della zona di supporto 3355-3370 (in precedenza testata più volte come resistenza)
Media veloce che ha incrociato al rialzo la media lenta sul Time Frame 4h
Trendline ascendente con minimi crescenti
🌍 Analisi Fondamentale
Attesa decisione FED oggi. Possibile tono moderato che indebolisce il USD (probabilità taglio tassi al 68% per luglio)6
Domanda sui beni di rifugio per l'aumento di tensioni geopolitiche tra India e Pakistan e dichiarazioni di Israele su invasione di Gaza
Dati USA deludenti. Calo PIL Q1 (-0.4%) e vendite al dettaglio in contrazione.
🎯 Obiettivi di Prezzo
Target: 3500 Nuovi massimi
⚠️ Gestione del Rischio
Stop Loss aggressivo: 3355 (rottura della resistenza)
Stop Loss conservativo: 3250 precedente minimo relativo
💡 Conclusione
La combinazione di un trend rialzista con solida resistenza in zona 3355-3370 e scenario macro favorevole al metallo prezioso ( possibile evento FED come catalizzatore immediato) crea un’opportunità interessante da valutare per il metallo prezioso per eccellenza.
Ricordate di fare sempre ulteriori analisi e di tradare responsabilmente gestendo in modo oculato il rischio.
Oggi la FedAl giorno cruciale della Fed ci arriviamo con un ritorno del risk on, dopo che ieri pareva il contrario, specialmente in assenza di dichiarazioni sui colloqui eventuali tra USA e Cina sui dazi, che erano stati categoricamente smentiti da Trump. Il Presidente, infatti, aveva dichiarato di non avere alcuna intenzione di incontrare a breve Xi Jinping. E invece poi saranno Bessent e il Vice Presidente Cinese a parlarne.
L'indice del dollaro, ieri sotto pressione per l’intera seduta, ha reagito tornando in area 99,5, interrompendo una serie di tre giorni di ribassi dopo le notizie secondo cui il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent e il rappresentante per il commercio Jamieson Greer avrebbero incontrato i loro omologhi cinesi questa settimana in Svizzera per discutere di questioni economiche e commerciali. Ciò ha accresciuto l'ottimismo riguardo a un possibile avvio di negoziati commerciali per ridurre gli ingenti dazi imposti da entrambi i paesi.
Gli investitori sono però in attesa della decisione di politica monetaria della Federal Reserve, prevista per questa sera, con ovvie previsioni di tassi fermi. Ma la chiave sarà Jerome Powell e le sue dichiarazioni, che saranno cruciali per avere informazioni sull'andamento futuro dei tassi, in un contesto di crescente pressione per un allentamento della politica monetaria. Tuttavia, i timori che i dazi di Trump possano ancora far salire l'inflazione, per ora hanno negato questo scenario.
WALL STREET
Gli azionari USA sono scesi ieri, estendendo le perdite della sessione precedente, con l'S&P 500 che ha chiuso con il segno negativo, a -0,77%, il Nasdaq in calo dello 0,87% e il Dow Jones in calo dello 0,95%. Il sentiment degli investitori, sempre ieri, sembrava pessimista a causa della persistente incertezza sui dazi e delle crescenti preoccupazioni per l'impatto delle tensioni commerciali sugli utili aziendali.
Nella notte, però, i mercati azionari asiatici sono saliti dopo che è arrivata la conferma che il vice premier cinese He Lifeng incontrerà il Segretario al Tesoro Scott Bessent questa settimana, per discutere di tariffe e questioni commerciali, alimentando speranze tra gli investitori. A rafforzare il sentiment positivo, il fatto che la Pboc avrebbe deciso di tagliare i tassi di interesse tra i 10 e i 50 punti base.
Il Presidente Trump, dal canto suo, incontrerà il Primo Ministro canadese Carney, mentre i negoziati tra gli Stati Uniti e diversi paesi proseguono, sebbene non siano stati raggiunti accordi formali. Nel frattempo, le importazioni statunitensi a marzo sono nuovamente aumentate in previsione di nuovi dazi ad aprile. Oggi inizia la riunione del FOMC, con la Fed che si prevede manterrà invariati i tassi di interesse. Il mercato prezza un nulla di fatto e bisogna aspettare prima che decida di tagliare il costo del denaro.
VALUTE
Sui cambi solito trading range, con EurUsd tra 1.1300 e 1.1380 e gli altri cambi contro dollaro in una perfetta correlazione dollaro-centrica. La chiave è altrove, ovvero è legata all’incontro USA-Cina sui dazi, nonostante nel mondo tornino le tensioni, di cui si faceva volentieri a meno, specie in un anno come questo, con uno scontro India-Pakistan, che per ora si è limitato a un raid mirato dell’India verso siti terroristici pachistani con conseguente rappresaglia di Islamabad, ma che speriamo non subisca una escalation militare generalizzata, il che, oltre a provocare vittime innocenti, potrebbe alimentare un ennesimo risk off sui mercati.
Il ritorno e la correzione del dollaro si è vista anche contro Jpy con UsdJpy tornato a 143.30 dai minimi di 142.30 di ieri pomeriggio. Bisogna capire se questo movimento del biglietto verde sia solo correttivo per poi riprendere la sua strada ribassista, oppure se sarà qualcosa di più. Anche il Chf ha perso quota con EurChf che da 0.9330 è risalito a 0.9365-70 area, così come UsdChf da 0.8210 a 0.8270. Il dilemma rimane il solito, ovvero molto, se non tutto, dipende dalle questioni commerciali. Se USA e Cina trovassero un accordo, il risk on tornerebbe prepotentemente sulla scena.
DEFICIT COMMERCIALE USA
Il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ampliato a 140,5 miliardi di dollari a marzo 2025, raggiungendo un nuovo massimo storico, rispetto alle previsioni di un deficit di 137 miliardi di dollari. Le importazioni sono balzate del 4,4%, raggiungendo il massimo storico di 419 miliardi di dollari, in previsione di ulteriori annunci di dazi ad aprile. Gli acquisti sono aumentati per prodotti farmaceutici, autovetture e accessori per computer, ma sono diminuiti per prodotti finiti in metallo e petrolio greggio.
Nel frattempo, le esportazioni sono aumentate di un misero 0,2%, ma hanno anche superato il record di 278,5 miliardi di dollari, trainate da autovetture, gas naturale, oro e accessori per computer. Il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ampliato notevolmente con l'UE e il Vietnam, ma si è ridotto con la Cina, la Svizzera e il Canada mentre è rimasto pressoché invariato con il Messico.
PETROLIO
Martedì, i future sul greggio WTI sono saliti del 4% a 59,4 dollari al barile, rimbalzando dal minimo di quattro anni, poiché gli indicatori tecnici segnalavano un mercato ipervenduto e divergenze interessanti. I prezzi sono stati sostenuti anche dal ritorno degli acquirenti cinesi dopo le festività. Inoltre, i segnali di un potenziale rallentamento della produzione di scisto statunitense hanno contribuito ad alleviare le preoccupazioni relative all'eccesso di offerta.
Diamondback Energy, un importante produttore, ha rivisto al ribasso le sue previsioni di produzione e ha avvertito di un imminente calo delle attività di perforazione onshore. Anche un altro importante operatore di gas scisto ha annunciato tagli, a indicare che i bassi prezzi stanno iniziando a influire sulla produzione. Nel frattempo, la modesta riduzione dei prezzi di vendita ufficiali da parte dell'Arabia Saudita ha segnalato un approccio cauto alla quota di mercato, attenuando il sentiment ribassista dopo l'accordo dell'OPEC+ per aumentare la produzione a giugno. Anche l’indice PMI dei servizi statunitense superiore alle attese ha contribuito al mantenimento della domanda.
Saverio Berlinzani
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GOLD | Tassi d'interesse ore 20!Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Giornata potentissima oggi, e dato che le news le avremo in conclusione, vi consiglio di attendere il momento migliore per posizionarvi ovvero verso la conferenza stampa di questa sera ore 20:30, nel mentre cerchiamo di analizzare al meglio per prepararci a questo evento.
La situazione strutturale non cambia di una virgola, restiamo come ieri ancora a rialzo, il mercato è avanzato un po' senza darci le zone che attendavamo, ripropongo di conseguenza le zone di ieri con l'aggiunta di una fascia short molto interessante creata in notturna, non penso che il mercato avanzerà molto anticipando le News, penso che resterà sotto questa zona e sopra le fasce long segnate in basso.
Con cautela attendete una delle 2 fasi, e più vi avvicinate alle news e più vi sconsiglio di anticipare un posizionamento.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Il prezzo del petrolio (WTI) rimane ribassista sotto i 65 dollarIntroduzione: In un'analisi di mercato che vi abbiamo presentato a metà aprile, abbiamo spiegato che il prezzo del greggio statunitense sul mercato delle materie prime aveva rotto un livello tecnico cardine, il prezzo di 65 dollari al barile di greggio texano (WTI). Essendo il punto di riferimento per il prezzo dell'oro nero negli Stati Uniti, questo ulteriore calo del prezzo del petrolio è molto positivo per la disinflazione statunitense, con l'indice nominale dei prezzi PCE sceso al 2,3% nell'ultimo aggiornamento.
È necessario tenere a mente i due fattori seguenti: il petrolio rimane ribassista finché rimane al di sotto della nuova resistenza tecnica di 65 dollari. Per quanto riguarda i fondamentali ribassisti, essi sono molteplici e riguardano sia l'offerta che la domanda. Infine, ciò consente di essere ottimisti sul fatto che l'inflazione continuerà a scendere, nonostante la guerra commerciale.
1) Domanda e offerta di petrolio: i fondamentali sono ribassisti
I due principali fattori di ribasso del prezzo del petrolio nel segmento energetico del mercato delle materie prime sono i seguenti e riguardano l'offerta di petrolio.
- Nuovi massimi storici della produzione petrolifera statunitense, che potrebbe raggiungere i 28 milioni di barili al giorno entro il 2028 in base alla politica di trivellazione dell'amministrazione Trump. Entro il 2025, la produzione statunitense di petrolio dovrebbe superare i 22 milioni di barili al giorno, pari a oltre il 20% della produzione mondiale (si veda la tabella seguente, tratta dall'ultimo rapporto mensile dell'OPEC). Questa massiccia produzione di petrolio statunitense è la principale spiegazione della tendenza al ribasso del prezzo del petrolio sul mercato azionario.
- A ciò si aggiunge il nuovo aumento della produzione da parte dei Paesi membri dell'OPEC, che insieme rappresentano il 25% della produzione mondiale, e addirittura il 33% se si include la Russia nell'OPEC+. All'interno dei 12 Paesi membri è scoppiata una forte opposizione e il leader tra questi (l'Arabia Saudita, con 9 milioni di barili al giorno da sola) ha deciso di aumentare nuovamente la produzione per vendere di più, aumentare la propria quota di mercato ma anche far scendere i prezzi e quindi “punire” i Paesi membri che non hanno rispettato le quote di produzione negli ultimi mesi (in particolare Iraq e Kazakistan). Questo aumento combinato della produzione da parte di Stati Uniti, Arabia Saudita e Russia sta esercitando una pressione al ribasso sui prezzi.
2) L'analisi tecnica del prezzo del petrolio rivela un messaggio ribassista al di sotto della resistenza a 65 dollari
La rottura del supporto a 65 dollari questa primavera ha quindi forti giustificazioni fondamentali e, secondo la regola chartista del cambio di polarità, questo livello di prezzo costituisce ora un'importante resistenza tecnica.
Solo un ritorno a questo livello, ossia una violazione della resistenza su base di chiusura giornaliera, segnalerebbe un'inversione rialzista del prezzo del petrolio sul mercato azionario.
Conclusione: l'offerta di petrolio (cioè la produzione) continuerà ad avere un effetto ribassista sui prezzi quest'anno. Affinché il prezzo del petrolio possa rimbalzare in modo significativo, sarebbero necessari accordi commerciali tra Stati Uniti e Cina e tra Stati Uniti e Unione Europea per rilanciare le prospettive di aumento della domanda globale di petrolio. In assenza di ciò, il prezzo è tecnicamente ribassista al di sotto dei 65 dollari, con il prossimo supporto principale a 45/50 dollari.
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INDICE NMI EUROPEOINDICE NMI EUROPEO
Dopo un rialzo nei primi tre mesi dell’anno, la crescita economica dell’eurozona all’inizio del secondo trimestre è rallentata.
Il settore terziario, che detiene il ruolo maggiore, ad aprile è praticamente rimasto in stagnazione.
Anche se la produzione
manifatturiera ha indicato un inaspettato rialzo, questo non è stato sufficiente ad evitare il complessivo rallentamento della
crescita.
Nel settore terziario, la pressione dei costi è ancora piuttosto alta, nonostante abbia decelerato negli ultimi due mesi.
L’inflazione dei prezzi di vendita è scesa e ha continuato l’andamento al ribasso. Molti membri della Banca Centrale
Europea stanno suggerendo un nuovo taglio ai tassi di interesse nel mese di giugno, e gli ultimi dati sembrano
sostenere questa posizione.
L’occupazione dell’eurozona sembra in fase di lieve stabilizzazione.
Il calo dei posti di lavoro nel manifatturiero è stato più che compensato dall’aumento degli organici terziari.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 06.05.2025Borse europee in ripresa, mentre Wall Street prede fiato.
Settore servizi in buona salute ad Aprile negli Usa: una sorpresa!
Trump tassa i film prodotti all’estero: minacciano la salute di Holliwood...
Petrolio sempre più giù, mentre riparte la corsa dell’oro.
Mercati finanziari tra cautela e segnali di ripresa: l’Europa accelera, Wall Street rallenta. Dopo una settimana positiva che aveva riportato le Borse europee ai livelli precedenti all’imposizione dei nuovi dazi, l’apertura di questa settimana ha visto un atteggiamento più cauto da parte degli investitori.
Fa eccezione il Dax di Francoforte, che ha guadagnato l’1,1%, sostenuto dall’imminente insediamento del nuovo governo tedesco guidato dal conservatore Friedrich Merz (Cdu-Csu). La coalizione con la Spd prevede Lars Klingbeil come vicecancelliere e ministro delle Finanze, mentre Boris Pistorius è stato confermato alla Difesa, favorendo un rialzo dei titoli legati all’industria militare: Rheinmetall +3,1% e Renk +4,1%.
Nel resto d’Europa, Milano ha chiuso in leggero rialzo (+0,4%), con gli occhi puntati sul consolidamento del settore bancario. Madrid ha fatto anche meglio (+0,5%), mentre Parigi (-0,5%) e Amsterdam (-0,1%) hanno chiuso in calo. La Borsa di Londra è rimasta chiusa per festività.
Wall Street ha archiviato una seduta negativa, segnata dalla prudenza in attesa della riunione della Federal Reserve e della delusione per l’assenza di sviluppi concreti sugli accordi commerciali.
In particolare, il presidente Donald Trump ha imposto dazi del 100% sui film prodotti all’estero, sostenendo che i benefici fiscali offerti da altri Paesi al settore cinematografico rappresentino una "minaccia alla sicurezza nazionale".
Gli indici principali hanno chiuso in ribasso: Dow Jones -0,24% a 41.217 punti, S&P500 -0,64% a 5.650 punti, Nasdaq -0,74% a 17.844 punti.
Nei primi mesi del 2025, l’Europa si conferma l’area geografica preferita dagli investitori globali rispetto agli Stati Uniti. Dopo che negli ultimi cinque anni l’S&P500 abbia guadagnato complessivamente il +104% (inclusi i dividendi), contro il +88% dello Stoxx 600, da inizio anno il trend si è invertito: S&P500 -11,6%, Stoxx 600 +7,5%.
Questo cambiamento è stato favorito dalle tensioni commerciali e dall'incertezza sulle politiche americane, mentre in Europa, pur con lo spettro della guerra in Ucraina ancora presente, il contesto appare più stabile agli occhi degli investitori.
Dal punto di vista macroeconomico, il settore servizi negli Stati Uniti ha registrato segnali misti: il PMI (Purchasing managers Index) dei servizi (rilevato da S&P Global) è stato pari a 50,8 punti (sopra la soglia di crescita ma inferiore ai 51 previsti).
Invece l’ISM servizi (Institute for the supply management) è salito da 50,8 a 51,6 punti, oltre le attese (50,4), segnalando una ripresa nel terziario, che rappresenta oltre due terzi dell’economia americana
Tuttavia, il rincaro dei prezzi pagati dalle imprese per materiali e servizi – al massimo da oltre due anni – indica una crescita delle pressioni inflazionistiche legate proprio ai dazi.
Sul versante valutario, il dollaro statunitense è rimasto debole, cros euro/dollaro 1,133, euro/yen 162,90 e dollaro/yen 143,88.
Sul mercato delle materie prime, si segnalano dinamiche divergenti: gas naturale europe (TTF Amsterdam) stabile a 33 euro/MWh, mentre l’oro è in forte rialzo: +2,2% lunedì a 3.312 dollari l’oncia, in crescita dell’1,2% anche oggi, 6 maggio, con un guadagno del 28% da inizio anno (contro il +14% dell’argento).
Secondo Goldman Sachs, l’oro continuerà a sovraperformare l’argento. Gli acquisti da parte delle banche centrali, soprattutto dopo il congelamento delle riserve russe nel 2022, hanno spezzato la storica correlazione tra i due metalli. Il calo della produzione di pannelli solari in Cina, dovuto all’eccesso di offerta, penalizza la domanda di argento.
Sul fronte energetico, il petrolio resta debole: il WTI per consegna a giugno ha segnato ieri 56,7 dollari al barile (-2,6%), minimo da quattro anni, ed stamane accenna ad un rimbalzo, +1,5% a 57,6. Il calo è in parte dovuto alla decisione dell’Opec+ di aumentare la produzione di 411mila barili/giorno a giugno e ai timori per un indebolimento della domanda.
Nelle Borse asiatiche, Hong Kong è tornato positivo dopo la "Golden Week": Hang Seng +0,7%, sù anche il CSI300 (Shanghai e Shenzhen), +1%. Durante le festività, i viaggi in Cina hanno toccato quota 10,9 milioni, con 1,1 milioni di viaggi transfrontalieri di passeggeri stranieri, in aumento del 43,1% su base annua.
Nonostante ciò, l’attività dei servizi in Cina mostra un rallentamento ad aprile: l’indice Caixin è sceso a 50,7, il livello più basso da sette mesi (contro 51,8 atteso). Le tensioni con gli Stati Uniti stanno pesando....
L’India, nelle trattative commerciali con gli USA, ha proposto l’eliminazione dei dazi su acciaio, componenti auto e farmaci fino a determinate soglie quantitative.
Nel frattempo, anche il Messico pensa a mosse protezionsitiche, reagendo all’importazione massiccia di acciaio e tessuti a basso costo (dumping), sospendendo le attività di circa metà delle aziende importatrici autorizzate.
Infine le cripto: ieri piccolo passo indietro, parallelo alla frenata dell’azionario USA. Bitcoin si sta comunque avvicinando alla soglia critica dei 100.000 dollari. Donald Trump ha ribadito il proprio sostegno alle criptovalute durante un’intervista, dichiarando: «Se non lo facciamo noi, lo farà la Cina».
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
GOLD | Un cambio momentaneo di tendenza.Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Salve ragazzi, oggi siamo privi di NEWS perciò faremo attenzione solo all'apertura di Wall Street delle 15:30.
Come anticipato nell'analisi di ieri, nel caso in cui quella zona short avesse fallito e ceduto a rialzo sarebbe cambiata drasticamente l'analisi con le zone da rivalutare.
Considerato lo sviluppo eccessivo del LONG, possiamo dire di avere un sostanziale cambio strutturale, ci imposteremo di conseguenza a favore dei tori valutando principalmente posizionamenti rialzisti.
Ho segnato delle zone molto basse, la prima della Dominance LONG in H1 molto reattiva (con sopra un rettangolo che evidenzia un'altra zona potenziale LONG che però non valuterò, senza fulmine verde).
E sotto la zona bassa della vecchia fase laterale, che grazie al fakeout che abbiamo in basso potremmo vederlo anche come un testa e spalle rialzista e quindi questa farebbe da spalla destra per ripartire fortemente LONG.
Non valuto sotto l'H1/M15, considerata la volatilità del GOLD, non me la rischierò sullo scalping.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.05.2025Trump più conciliante: Borse tutte sù nell’ultima settimana.
Petrolio depresso, l’inflazione EU può scendere e la BCE tagliare i tassi.
L’FMI riduce ancora le attese di crescita globale: colpa dei dazi Usa.
Pronti per le trimestrali europee, quelle Usa, sino ad oggi, sono OK.
Settimana di mercati in ripresa, ma le ombre dei dazi si allungano sulla crecita dell’economia globale. La settimana conclusasi il 2 maggio ha comunque portato una ventata di ottimismo sui principali mercati finanziari mondiali.
Nonostante il persistente timore per l’impatto dei dazi statunitensi sull’economia globale, gli investitori hanno premiato segnali di apertura provenienti dalla Cina e dati macroeconomici positivi dagli Stati Uniti.
A fare da traino è stata Wall Street, con la nona seduta consecutiva al rialzo: Dow Jones +1,39%, Nasdaq +1,51% e S&P 500 +1,47%, spinti dalla solida occupazione americana e dalle dichiarazioni di Pechino sull’apertura al dialogo commerciale. Il ministero del commercio cinese ha confermato che sta valutando le recenti proposte statunitensi per un nuovo ciclo di negoziati.
L’onda positiva ha raggiunto anche l’Europa: la scorsa settimana Francoforte ha brillato, +2,5%, seguita da Parigi, +2,3%, e Amsterdam, +2,2%. Più moderate le performance di Madrid, +1,2%, e Londra, +1,1%. Milano ha segnato un robusto +2,5%, grazie al buon andamento di farmaceutici (+5%), difesa (+4%) e tecnologia (+4%).
Sui mercati globali, l’indice MSCI World è salito del +3% in cinque sedute, marcando la quarta settimana consecutiva positiva. Dopo il crollo di aprile (-15%), l’indice segna ora un modesto +0,5% da inizio anno.
Ancora meglio i mercati emergenti: MSCI Emerging Markets +3,3% settimanale, e +5,3% da gennaio, grazie a Hong Kong, Corea del Sud e Brasile.
Anche l’indice dei “Magnifici Sette” di Wall Street è cresciuto +3,5%, e il Nasdaq +3,4%, sebbene entrambi restino in territorio negativo nel 2025 con perdite intorno al -12% YtoD.
Nel frattempo, la Banca Centrale Europea continua a credere nel trend di politica monetaria accomodante. Il vicepresidente Luis de Guindos ha dichiarato che il rallentamento dell’inflazione in Europa giustifica ulteriori tagli dei tassi. Dopo il settimo taglio in 12 mesi, l’ECB prevede un’inflazione vicina al 2% entro fine 2025.
Oltreoceano, Donald Trump ha colto l’occasione per rinnovare la sua pressione sulla Federal Reserve, auspicando ulteriori tagli dei tassi: “La benzina è scesa sotto i 2 dollari/gallone, i prezzi degli alimentari e dell’energia sono calati, l’occupazione è forte”, ha scritto su Truth, e “Siamo solo all’inizio”.
Tuttavia, il giudizio dell’agenzia di rating S&P non è altrettanto entusiasta. In un’analisi recente, S&P parla di “shock al sistema” derivante dalla politica commerciale americana: i dazi hanno minato la fiducia e creato turbolenze sui mercati.
Inoltre, il piano di bilancio presentato da Trump prevede il taglio di US$ 163 miliardi alla spesa federale nel 2026, con colpi duri per le politiche green: la proposta prevede di cancellare oltre US$ 15 miliardi destinati alle energie rinnovabili e 6 per le stazioni di ricarica per veicoli elettrici, invertendo la rotta tracciata nel 2021 dall’Amministrazione Biden.
La previsione di crescita del PIL globale 2025 è stata rivista al +2,7% (dal precedente +3%), e quella 2026 al +2,6%. Gli Stati Uniti cresceranno +1,5% quest’anno (dal precedente +2%) e +1,7% nel 2026. Per ora, però, la recessione è scongiurata.
Per l’Italia, le previsioni caute: la crescita 2025 è stimata al +0,5%, in calo dal già ridimensionato +0,6% di due mesi fa. Nel 2026 si prevede +0,8%, seguito da due anni a +0,9%. Rispetto a marzo, la stima 2027 è stata abbassata di -0,1%.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio subisce un altro colpo: il prezzo del Brent è crollato -3,6%, toccando stamene 59 dollari/barile, minimo da oltre quattro anni.
La discesa è legata all’annuncio dell’OPEC+ di un aumento della produzione per giugno di 411.000 barili/giorno, quasi il triplo del previsto. Arabia Saudita e Russia guidano la nuova strategia di "prezzi bassi", mirata a disciplinare paesi come il Kazakistan, che ha superato le quote di produzione di +422.000 barili/giorno a marzo.
Il Bloomberg Commodities Index è in calo di -0,5%, zavorrato dalla caduta del greggio. In controtendenza, l’oro è salito +0,5%, dopo aver registrato la peggior settimana da due mesi (-2,4%).
Negli Stati Uniti, continua il braccio di ferro tra Trump e il presidente della FED Jerome Powell, con il primo che spinge per tassi più bassi e il secondo che mantiene una posizione attendista. La FED dovrebbe lasciare invariati i tassi alla prossima riunione di fine mese, attendendo di valutare gli effetti dei dazi sull’inflazione.
Sul fronte obbligazionario, la risalita dell’appetito per il rischio ha smorzato l’interesse per i “governativi”: Us-Treasury e German Bund decennali sono scesi -0,3%, i BTP -0,1%, con rendimenti rispettivamente a 4,30%, 2,53% e 3,63%: spread BTP/Bund a 110 bps.
In Asia-Pacifico, oggi (5 maggio) Tokyo, Shanghai, Hong Kong e Seul sono chiusi. Positiva l’India, coll BSE Sensex a +0,4%, alla dodicesima sessione consecutiva di prevalento acquisti di investitori esteri, record degli ultimi due anni. L’australiano ASX200 è in calo, -0,7%, nonostante i toni concilianti tra Trump e il premier australiano Albanese, fresco di vittoria elettorale.
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*Chart di Capital.com*
💡🔍 Analisi Gold 🔍💡
Buongiorno a tutti
Gold continua la sua scalata, confermando ottimi ingressi dai livelli passati segnati.
sono sempre a favore rialzista fino all'uscita dei tassi di domani.
Il long da 3200 parla da solo.
Come detto ieri nell outlook di mercato, il lunedì non opero.
Aspetto sempre la chiusura daily per avere un quadro più chiaro.
Attualmente il daily chiude forte, e anche la candela di oggi è interessante, soprattutto in vista della FOMC di domani sera.
Al momento sto monitorando un livello H4 che deve rompere per confermare la continuazione verso i massimi storici.
Importante anche la zona daily con il cambio struttura h4, che si trova intorno ai 3424.
Come sempre, aspetto il pomeriggio dalle 14:00 in poi prima di prendere posizione.
ci vediamo oggi in newyork
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Il mercato USA perde quotaIeri il mercato azionario USA ha perso quota con l'S&P 500 in calo dello 0,64%, dopo una serie positiva di 9 giorni, la più lunga da novembre 2004. Il Nasdaq ha perso lo 0,74% e il Dow Jones ha chiuso a -0,24%. Le prospettive di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina appaiono sempre più remote, oltre all'annuncio da parte del Presidente Trump di una nuova tariffa del 100% sui film di produzione estera.
Trump ha anche dichiarato di non avere intenzione di parlare con il Presidente cinese Xi Jinping questa settimana, sebbene abbia lasciato intendere che potrebbero essere imminenti accordi commerciali con altri Paesi. I mercati si stanno anche preparando per la decisione di politica monetaria della Fed di mercoledì.
Oggi, l'ISM Services PMI ha indicato un'inaspettata accelerazione nel settore dei servizi statunitense. Tutti i settori erano in rosso, ma energia, finanza e beni di consumo discrezionali hanno sottoperformato. Sul fronte societario, le megacap hanno registrato per lo più ribassi, tra cui Apple (-1,2%), Nvidia (-0,6%), Amazon (-1,5%), Meta (-1%) e Tesla (-1,9%). Microsoft è rimasta pressoché invariata, mentre Alphabet ha guadagnato lo 0,3%.
VALUTE
Ancora lateralità sui cambi, con pochi movimenti degni di nota. Siamo in attesa di qualcosa, anche se permane, a nostro avviso, la necessità di deprezzare il dollaro nel medio termine, per provare a ridurre un deficit commerciale inarrestabile.
Proprio questo pomeriggio è atteso il dato generale sulla bilancia commerciale, il cui consensus prevede un peggioramento a 137,1 miliardi di dollari nel solo mese di marzo, mentre il dato precedente è stato di 122,7 miliardi di dollari.
L'EurUsd continua a rimanere in questo trading range compreso tra 1,1290 e 1,1360, così come la sterlina che contro dollaro naviga in acque tranquille, tra 1,3280 e 1,3350. Lo Jpy rimane in forza dopo aver ceduto qualcosa nell'ultima settimana in relazione a una correzione dovuta tecnicamente, con il UsdJpy che dai minimi sotto 140,00 ha reagito fino a 145,75. Ora siamo tornati a 143,75 e potremmo ancora scendere verso i minimi.
Siamo comunque tornati in una fase di apparente risk on che sui cambi si traduce in un ribasso dei cross come EurAud, EurNzd, GbpAud e GbpNzd, mentre il UsdCad cerca faticosamente di risalire la corrente dai minimi di 1,3750.
ISM PMI SALE
L'indice PMI dei servizi ISM è balzato inaspettatamente a 51,6 ad aprile, dal minimo degli ultimi nove mesi di 50,8 registrato a marzo, e al di sopra delle previsioni di 50,6. I nuovi ordini (52,3 contro 50,4) e le scorte (53,4 contro 50,3) sono cresciuti a un ritmo più sostenuto e l'attività economica è rimasta in territorio di espansione (53,7 contro 55,9).
Nel frattempo, l'occupazione ha continuato a contrarsi, seppur a un ritmo più lento (49 contro 46,2). Per quanto riguarda i dazi, preoccupa l'impatto effettivo sui prezzi, più che l'incertezza e le pressioni future. Gli intervistati continuano a menzionare i tagli al bilancio delle agenzie federali come un freno per le imprese, ma nel complesso i risultati stanno migliorando.
RENDIMENTI IN SALITA
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è balzato al 4,35% lunedì, estendendo il rialzo della scorsa settimana, poiché i mercati temono che l'inflazione rialzi la testa a fronte del pessimismo economico derivante dalla questione tariffe.
I dati ISM hanno riflesso una forte espansione dell'attività dei servizi negli Stati Uniti, oltre a un'impennata delle pressioni sui costi, in linea con il rapporto sull'occupazione e i dati più elevati sull'inflazione PCE pubblicati la scorsa settimana. Ciò in contrasto con i dati che sottolineavano un impatto negativo delle minacce tariffarie, tra cui la contrazione del PIL nel primo trimestre.
La mancanza di chiarezza sul fatto che il Presidente Trump manterrà i dazi per un periodo più lungo ha spinto i mercati a concordare sul fatto che la Federal Reserve manterrà i tassi invariati questa settimana. Mentre i timori di una contrazione economica hanno spinto i futures sui tassi a riflettere i molteplici tagli della Fed quest'anno, il sostegno ai titoli del Tesoro USA è stato compensato dai timori che l'incerta politica economica possa danneggiare il mercato dei capitali.
SVIZZERA, CPI IN CALO
I prezzi al consumo in Svizzera sono rimasti invariati su base annua ad aprile 2025, dopo un aumento dello 0,3% a marzo e contro le previsioni di un aumento dello 0,2%. Si tratta del livello più basso dal marzo 2021, trainato dai continui cali dei prezzi di generi alimentari e bevande analcoliche, beni e servizi per la casa e trasporti.
Questi cali sono stati compensati dagli aumenti dei costi di alloggio ed energia, comunicazioni, ristoranti e alberghi. Nel frattempo, l'inflazione core è scesa allo 0,6% dallo 0,9% di marzo. Su base mensile, anche l'indice dei prezzi al consumo è rimasto invariato, in linea con il periodo precedente e in linea con le previsioni di un aumento dello 0,2%.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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Attenzione, il tasso USD/HKD sul PEG decisivo di 7,75Introduzione: Dall'inizio del 2025, il dollaro USA è stata l'unica valuta principale a scendere in modo significativo sul mercato Forex. Di fatto, è l'unica valuta principale ad essere scesa sul mercato forex quest'anno. Sullo sfondo della guerra commerciale di Donald Trump, l'immagine del biglietto verde come porto sicuro contro il rischio di una recessione economica globale è stata minata. Nelle ultime settimane gli investitori istituzionali hanno aumentato le loro posizioni corte sul dollaro USA, raggiungendo un'esposizione corta netta di 17 miliardi di dollari, secondo il rapporto COT della CFTC. Va notato che il rimbalzo del mercato azionario statunitense non ha portato a un forte rimbalzo del dollaro USA (DXY), anche se quest'ultimo si sta stabilizzando contro l'euro nel breve termine.
Il dollaro USA (DXY) ha perso oltre l'8% rispetto a un paniere di valute principali dall'inizio dell'anno e rimane sotto forte pressione rispetto alle valute asiatiche all'inizio della settimana, in particolare il dollaro di Hong Kong e Taiwan.
1) Il posizionamento ribassista istituzionale raggiunge una zona di eccesso
L'analisi dei dati dell'ultimo rapporto COT (Commitment Of Traders) della CFTC mostra che il posizionamento istituzionale sul dollaro USA sta raggiungendo livelli eccessivi: sia su EUR/USD che su JPY/USD, le posizioni ribassiste sul dollaro USA stanno raggiungendo livelli elevati che potrebbero essere vicini al parossismo. Il DXY (indice del dollaro USA contro un paniere di valute principali) mostra una chiusura mensile tecnicamente ribassista, ma ci sono sempre più segnali di ipervenduto sugli orizzonti settimanali e giornalieri. I venditori stanno iniziando a raggiungere le soglie tecniche viste nel 2023 e nel 2024, e il DXY sembra stabilizzarsi nel breve termine in attesa della prossima decisione di politica monetaria della FED, mercoledì 7 maggio. Anche il caso del dollaro rispetto alle valute asiatiche è rivelatore: la volatilità sta esplodendo, costringendo le autorità monetarie come quelle di Hong Kong e Taiwan a intervenire. Ciò conferma che la debolezza del dollaro sta iniziando a generare tensioni sui regimi di cambio fissi, in particolare sul PEG USD/HKD.
2) Il tasso di cambio USD/HKD sul decisivo PEG di 7,75; attenzione
Di fronte alle pressioni sulla propria valuta, l'Autorità Monetaria di Hong Kong è stata costretta a intervenire massicciamente sul mercato dei cambi riacquistando 6 miliardi di dollari USA in un solo giorno. L'intervento è volto a difendere il PEG, l'ancoraggio tra il dollaro di Hong Kong e il biglietto verde, che è minacciato dallo slancio al ribasso di quest'ultimo, dato che la coppia flirta con il limite inferiore del corridoio fissato tra 7,75 e 7,85.
Nonostante la notevole flessione del dollaro, sarebbe prematuro vederne una spirale fuori controllo e potrebbe stabilizzarsi questa settimana con la decisione di politica monetaria della FED di mercoledì 7 maggio. I fondamentali economici degli Stati Uniti rimangono abbastanza solidi, a partire dal mercato del lavoro, che continua a registrare buoni risultati secondo l'ultimo rapporto NFP. È improbabile che Jerome Powell si pieghi alle pressioni di Donald Trump mercoledì 7 maggio e la ripresa del taglio dei tassi dei fondi federali statunitensi non è prevista prima dell'estate.
Conclusione: in sintesi, sebbene la correzione del dollaro sembri far parte di una tendenza di fondo per il 2025, il dollaro inizia ad essere ipervenduto nel breve termine. Per quanto riguarda il tasso USD/HKD, la soglia di 7,75 dovrebbe essere tenuta sotto stretta osservazione questa settimana.
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