Coinbase in difficoltà sulla resistenzaCoinbase, unitamente a tanti altri titoli tech, nel corso della settimana ha perso un notevole terreno per poi recuperare in parte già nella tragica seduta di lunedì.
Al momento però le quotazioni sembrano non riuscire ad andare oltre l’area tra 195 e 200 dollari. Per tutta la settimana i prezzi si sono fermati in tale area supportati in parte dalla media a 200 periodi. Sarà necessaria la forza dei compratori affinché si riesca ad andare oltre e risalire sopra quota 215, fascia laterale che accompagna le oscillazioni dei prezzi da inizio anno circa.
Analisi fondamentale
Nasdaq al test per riprendere i massimiL’indice Nasdaq è tra quelli che ha sofferto di più nel corso della settimana iniziata con un lunedì nero e sul finire della settimana i mercati sembrano in fase di normalizzazione.
L’indice Nasdaq, dopo aver rotto al ribasso con violenza tre supporti e le medie a 100 e 200 periodi, ha ripreso terreno sulle parole della FED con un’inflazione in graduale raffreddamento.
Al momento siamo al test dei 18700 punti, gli stessi del precedente massimo di aprile, prima dei massimi storici di luglio. Serviranno buone notizie nelle prossime settimane per tornare al di sopra di tale livello e della media a 100 periodi.
Solo a seguito di un consolidamento potrà definirsi scongiurato il periodo di ulteriori crolli, almeno dal punto di vista tecnico.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.08.2024Borse in recupero, ma restano le incertezze su crescita e tassi.
Trimestrali usa verso la conclusione: Ely Lilly sorprende positivamente, +8%.
Inflazione Italiano risale a luglio a +1,3%, ma resta sotto media europea.
Torna la calma (e l’aspettativa di tassi in calo) sul mercato obbligazionario.
Dopo il recupero di mercoledì la seduta di ieri, 8 agosto, è partita debole per poi recuperare, rasserenata dai dati sui sussidi di disoccupazione americani, più bassi delle attese e dunque letti come un fattore che scongiura il rischio di recessione.
Le richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana sono calate di 17 mila unità a quota 233 mila: gli analisti ne stimavano 240 mila. Si tratta di un trend nettamente più incoraggiante rispetto al dato generale sul mercato del lavoro che venerdì scorso sembrava anticipare un forte rallentamento dell’economia.
Incertezza e volatilità restano comunque i connotati salienti di queste gionate agostane.
L’umore degli investitori tuttavia resta instabile, alla ricerca di maggiori certezze sulle condizioni dell’economia americana, sulle prossime mosse delle banche centrali e sulle evoluzioni dei teatri di guerra, i.e Ucraina e Medio Oriente.
I maggiori indici europei hanno con variazioni minime: Dax +0,1%, Londra e Milano -0,5%, Parigi invariata. Molto più brillante, sin dal suo avvio, Nasdaq +2,9%, Dow Jones +1,8% e S&P500 +2,3%.
L’azione del giorno è stata Eli Lilly, +9,4. Il big-pharma americanp ha riportato numeri trimestrali sopra le attese e ha alzato le previsioni. Nel 2’ trimestre il fatturato è cresciuto +36%, l'utile per azione +68%.
Negli Usa il rendimento del Treasury bond decennale è risalito di 5 bps riavvicinando il 4.0%, dopo che l'asta da US$ 25 miliardi del “trentennale” ha ricevuto un accoglienza poco entusistica.
In Europa, sul fronte “govies”, variazioni minime nei rendimenti: quello del Btp decennale italiano è stato praticamente immobile attorno 3,69%, al pari dello lo spread BTP-Bund, stabile a 143 bps.
Banche centrali: le loro future mosse restano al centro dell’attenzione dei mercati: può dirsi definitivamente accantonato l’ipotetico taglio emergenziale in una riunione della Federal reserrve (non programmata) ad agosto, ma resta la convinzione che la banca centrale taglierà di 50 bps al FOMC (Federal Open market Committee) di settembre.
In Europa il consenso vede 2 tagli da -0,25% entro fine anno.
Commodities energetiche: improvvisa impennata, di quasi 5%, oltre i 40 Eur/MWh, del prezzo del gas naturale eurpeo sulla trading venue TTF di Amsterdam oltre 40 euro al MWh.
Si temono difficoltà di fornitura attraverso l’unico gasdotto che porta metano russo in Europa (principalmente in Ungheria): l’esercito Ucraino avrebbe il controllo di una stazione di pompaggio in territorio russo, vicino Kursk. Attendiamo conferme.
Movimento più contenuto, al rialzo, del prezzo del petrolio: il WTI (west Texas Intermediate) ha chiuso ieri a 75 Dollari/barile, +0,9%.
L’economia Italiana punta ad una crescita di +1,0% nel 2024, circa doppia di quella europea, ma l’onerosità dei prestiti si riflette sul minor ricorso al debito bancario da parte del settore privato.
Secondo Banca d’Italia i prestiti generali sarebbero diminuiti di -1,6% su base annuale a giugno. Quelli alle imprese si sono ridotti -0,9% mentre quelli alle società non finanziarie -3,4%.
Restando in Italia, torna ad accelerare l’inflazione al consumo (CPI) a luglio: secondo Istat (Istituto nazionale di Statistica), i prezzi al dettaglio sarebbero aumenti +0,4% su base mensile e +1,3% su base annua, da +0,8% del mese precedente. L’Italia resta comunque sotto la media europea stimata al +2,5%.
Oggi, 9 agosto, concludiamo una settimana turbolenta e volatile con una seduta che, almeno guardando le chiusure asiatiche tutte positive, ed alla mattinata europea, potrebbe riportare un po’ di ottimismo sulle Borse.
In Asia vediamo solo segni positivi: Tokyo (Nikkei 225) ha guadagnato + 0,74%, Hong kong +1,17%, Mmbai +1,03%, manila +1,50%, Seoul +1,24%, Sidney +1,25%.
Le Borse cinesi non partecipano al recupero azionario asiatico: Sganghai -0,27%, Shenhen -0,62%, insensibile ai dati sull’inflazione pubblicati la scorsa notte. I prezzi al consumo sono saliti +0,5% anno su anno a luglio, in accelerazione rispetto al +0,2% di giugno, ponendosi sopra il consensus di +0,3%. I prezzi alla produzione segnano un calo di -0,8% annuale, come da previsioni.
In Europa, dopo un avvio più promettente, a fine mattinata residua un progresso medio di +0,3% (ore 13.30 CET),
Sul mercato obbligazionario il clima è sereno, con lievi cali dei rendimenti dei titoli di Stato europei: spread Btp-Bund atotrno a 140 punti base, col rendimento del decennale italiano a 3,65%, -5 bps.
Il prezzo dell’oro ha ripreso a correre, +0,3% a 2.472 Dollari/oncia, puntando a rivedere i massimi storici recentemente toccati a 2.522.
I future su Wall Street anticipano riaperture in leggero calo: -0,4% per il nasdaq, -0,2% per lo S&P500, in una giornata prima di dati “market movers”.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
GOLD | Oggi controcorrente.| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
Buongiorno Traders.
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| ANALISI |
Venerdì come sapete è una giornata tipicamente rialzista, principalmente nella sessione americana, per questo cercherò posizionamenti solo adesso o comunque cercando di anticipare NY.
Attenzione all'istantanea partenza o alla ricerca ai 2430/2435$ prima di partire a ribasso.
Investite responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Per maggiori info, non esitare a leggere lo spazio firma.
Buon Trading.
Ciau.
Equity in ripresaRecupero di Wall Street nella seduta di ieri, con il Dow Jones che ha chiuso in rialzo dello 0.8%, l'S&P 500 in aumento dell'1%, e il Nasdaq in crescita ugualmente dell’ 1% dopo che il rapporto sulle richieste di sussidi di disoccupazione è uscito migliore delle attese, allentando leggermente le pressioni verso un taglio del costo del denaro da parte della Fed nel prossimo mese.
Le richieste iniziali sono scese a 233K la scorsa settimana, il minimo in quattro settimane e ben al di sotto delle previsioni di 240K. Si tratta di un movimento contrario a quello osservato le settimane scorse, quando i sussidi, insieme a dati poco brillanti sulle buste paga (NFP), hanno provocato timori di un rapido rallentamento dell’economia a stelle e strisce, il che avrebbe spinto la Fed a implementare tagli dei tassi più aggressivi.
Tecnologia, servizi sanitari e di comunicazione sono stati i settori con le migliori prestazioni. Le megacap hanno chiuso tutte positive: Microsoft (0,9%), Apple (0,6%), Nvidia (1,6%), Amazon (0,3%), Meta (1,4%) e Alphabet (1,2%).
VALUTE
Sui cambi è tornato il sereno nel senso che il franco svizzero, principale motivo di aumento del risk off, è sceso e il cross EurChf è tornato in area 0.9460 dai minimi di 0.9210 15. Anche il UsdChf ha ripreso quota 0.8670 dopo aver visto 0.8430 con la valuta elvetica che finalmente ha lasciato spazio ad un ribasso, anche in assenza di interventi della Snb.
Sul UsdJpy siamo in mezzo al guado. Dopo il recupero del UsdJpy dai minimi di 141.75, il mercato ha congestionato e da due sedute ormai, oscilliamo tra 145.50 e 147.80, in una fase interlocutoria nella quale il mercato attende ulteriori notizie da parte della Boj sui tassi di interesse, in seguito all’ultimo rialzo. Risale il Cable e rimane stabile EurUsd con l’EurGbp scesa rapidamente di circa 60 pips da 0.8620 a 0.8560.
EurUsd ancora compresso tra 1.0890 e 1.0950 mentre la sterlina risele contro dollaro a 1.2750 dai minimi visti ieri a 1.2670. Si riprendono anche i cross risk on come NzdChf o CadChf, e scendono i cross dell’Euro contr oceaniche, come EurAud ed EurNzd. Oceaniche in ripresa, specie NzdUsd, a ridosso ormai di 0.6050, area chiave.
JOBLESS CLAIMS
Il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 17.000 a 230.000 nel periodo conclusosi il 3 agosto, al di sotto delle aspettative di mercato di 240.000. Segue un rialzo di 250.000 nella settimana precedente, il più alto del 2024. Nonostante questo calo, il numero di richieste è rimasto significativamente al di sopra della media di quest'anno, poiché il mercato del lavoro statunitense si è indebolito dal suo picco post-pandemia, sebbene rimanga storicamente rigido.
Nel frattempo, il numero di richieste continuative è aumentato di 6.000 a 1.875.000 nella settimana conclusasi il 27 luglio, il più alto da novembre 2021. La media mobile a quattro settimane per le richieste iniziali, che riduce la volatilità di settimana in settimana, è aumentata di 2.500, al livello più alto da circa un anno a questa parte. I dati non devono ingannare, nel senso che il mercato del lavoro è in deciso peggioramento. E la Fed, nonostante le dichiarazioni dei vari rappresentanti, è pronta a tagliare.
USA, IN CALO I TASSI SUI MUTUI
Il tasso medio per un mutuo fisso a 30 anni, negli Stati Uniti, è crollato di 26 punti base al 6,47% l'8 agosto, raggiungendo il livello più basso da metà maggio 2023, secondo Freddie Mac. Questo calo si è verificato parallelamente ai rendimenti dei Treasury che sono scesi ai minimi di un anno, poiché i crescenti timori di una recessione negli Stati Uniti hanno alimentato un sentimento di avversione al rischio nel mercato.
"I tassi sui mutui sono crollati questa settimana al livello più basso in oltre un anno, in seguito a quella che sembra essere una reazione eccessiva a un rapporto sull'occupazione non proprio favorevole e alle turbolenze del mercato finanziario, nonostante l'economia rimanga su solide basi", ha osservato Sam Khater, capo economista di Freddie Mac.
CINA, INFLAZIONE IN RIPRESA
Il tasso di inflazione annuale della Cina è salito allo 0,5% a luglio 2024 dallo 0,2% di giugno, superando le previsioni di mercato dello 0,3%. Si tratta del dato più alto dal febbraio scorso. È stato anche il sesto mese consecutivo di inflazione al consumo, indicando un continuo miglioramento della domanda interna mentre Pechino ha aumentato gli stimoli abbassando i tassi.
I prezzi dei prodotti alimentari sono rimasti invariati, mentre i prezzi non alimentari hanno continuato ad aumentare (0,7% rispetto allo 0,8%), segnati da aumenti sostenuti nell'abbigliamento (1,5% rispetto all'1,5%), nell'edilizia abitativa (0,1% rispetto allo 0,2%), nella sanità (1,4% rispetto all'1,5%) e nell'istruzione (1,7% rispetto all'1,7%). I prezzi al consumo di base, ovvero il dato core, deducendo i costi di cibo ed energia, è aumentato dello 0,4% anno su anno, il minimo in 6 mesi. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,5%, il primo guadagno da aprile e superiore al consenso dello 0,3%.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.08.2024Sulle Borse prevalgono incertezza e volatilità: cruciali i dati macro in arrivo.
Alcune trimestrali Usa deludono e aumentano le guidance “caute”.
La Federal Reserve e la BCE “chiamate” a tagliare già da settembre.
Materie prime deboli: segnalano attese di rallentamento crescita mondiale.
Ieri, 7 agosto, e’ ritornato un “mood” positivo su tutte le Borse che sembra lontano dal panic/selling di lunedì e dalle incertezze di martedì. I mercati sembrano aver accantonato lo scenario di imminente recessione negli Usa e, in parallelo, anche di un ipotetico taglio emergenziale dei tassi da parte della Federal Reserve.
Milano è stata la migliore, con +2,3%, segue Amsterdam, +2,2%, Parigi +1,9%, Londra +1,7% e Francoforte +1,5%.
Anche Wall Street ha dapprima messo a segno ampi guadagni, dimenticandosi il recente “lunedì nero” e le relative paure di recessione imminente, di escalation del conflitto in Medio Oriente, di rafforzamento troppo rapido dello Yen, per poi ripiegare e chiudere in ribasso: Dow Jones -0,6%, Nasdaq -1,1%, S&P500 -0,8%.
A propiziare un atteggiamento più “costruttivo” verso le azioni hanno contribuito le parole rassicuranti del Vice-governatore della Bank of Japan Uchida, secondo cui la Banca centrale nipponica dovrebbe mantenere la politica monetaria invariata, data la forte volatilità sui mercati, prima di varare nuovi aumenti dei tassi. Ieri Tokio ha recuperato oltre +1%, e lo Yen si è indebolito, per la gioia dei mercati...
In ogni caso, a testimoniare il fatto che dopo la tempesta di lunedì è tornato il sereno, c’è il Vix, il cosiddetto indice della paura che misura la volatilità delle opzioni sullo S&P500, il più importante indice di Wall Street che, dopo aver superato i 65 punti martedì, è piombato rapidamente a 21, vicino alle media storica.
I più recenti dati macroeconomici Usa sono misti: finalmente l’inflazione sta scendendo come desiderato, e l’occupazione mostra segnali di indebilimento: tutto sembra suggerire, ed il consenso sposa questo scenario, cioè che la Federal Reserve, nel prossimo Federal Open market Committee di Settembre, tagli i tassi per la 1’ volta dal 2020, non già nella misura canonica di 25 bps, ma di 50 bps.
Ieri la campagna di pubblicazione delle trimestrali Usa, ormai nella sua fase conclusiva, ha fornito qualche delusione: Disney, che pure ha battuto le stime di utili, ha lamentato la debolezza della divisione “parchi tematici”. Super Micro Computer (un leader della gestione di mega-server), ha mancato le attese del mercato. Infine Airbnb ha pubblicato risutati allineati alle attese, ma ha peggiorato la guidance.
La scorsa settimana le scorte petrolifere Usa (fonte Dipartimento dell’Energia) sono diminuite oltre le attese, registrando il 6’ calo settimanale consecutivo: -3,4 milioni di barili (le attese indicavano -1,6) a 429 milioni. Il prezzo del greggio ha rimbalzato dai minimi delle ultime settimane: WTI 75,3 US$/barile, +0,4%.
Sui prezzi del petrolio sembrano agire, con spinte di segno opposto, le crescenti tensioni politico/militari in Medio Oriente, col rischio di un confronto militare diretto tra Israele ed Iran, che potrebbero minacciare l’offerta, e il rallentamento della crescita globale, ma in particolare in Cina e Usa, che si tradurrebbe in una minor domanda di greggio.
Sul mercato obbligazionario il relativo ritorno della propensione al rischio ha deteminato lievi rialzi dei rendimenti per i Governativi europei: quello del BTP 10 anni è risalito a 3,70, +4 bps, e quello dell’omologo Bund tedesco a 224, +6 bps: pertanto, si è ridotto a 146 bps da 148, lo spread BTP-Bund decennale, il più osservato in Europa.
Oggi, 8 agosto, sui listini europei prevale il segno negativo, in media -0,6% alle 13.30 CET. Dopo il crollo di lunedì 5, e 2 sedute di parziali recuperi, sembra tornare a prevalere la cautela di chi vede un’economia stagnante anche nella 2’ parte del 2024 in Europa, ed una frenata dell’economia Usa coi suoi riflessi sulla crescita globale.
E’ intanto unanime la richiesta di taglio del costo del denaro sulle 2 sponde dell’Atlantico e, dall’ECB (Banca centrale Europea-BCE), sono ora attesi 2 tagli da -0,25% entro la fine dell’anno.
In Asia stamane sono prevalse le vendite, a cominciare da Tokyo, -0,74%, comunque in recupero dal -2,0% toccato nelle fasi iniziali. Giornata “nera” per i titoli della cosmetica giapponese: Shiseido giù fino a -15% dopo aver annunciato una perdita operativa nel 1’ semestre, Kose' Corp. – 11%, per “simpatia”.
Taiwan ha perso -1,5%, Seoul -0,9%, mentre ha fatto eccezione l’Hang Seng (Hong Kong) che, ribaltando le perdite iniziali, ha poi chiuso a +0,7%.
Trend poco prevedibili sui mercati valutari, dove lo Yen giapponese rialza la testa in una giornata molto volatile, e dopo la debolezza di ieri: cross Dollaro/Yen a 146,1, da 147,4, e cross Eur/Yen a 159,5, da 161,2.
Tranquillo il comparto dei Govies europei: Spread BTp-Bund 148 punti base, +2, e rendimento stabile appena sotto 3,70% per il BTP decennale benchmarch italiano.
I future su Wall Street anticipano riaperture in leggero recupero, in attesa del dato settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa: il consensus indica 240 mila, in linea col dato medio delle ultime 4 settimane. (ore 13.30 CET)
Informazioni importanti
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DISOCCUPAZIONE USA E ASTE OBBLIGAZIONARIEToday’S Trading del 08.08.2024 –
MACRO BACKGROUND
Dopo i forti ribassi azionari dei giorni scorsi la volatilità sembra dare una tregua ,ma ancora non possiamo essere sicuri che il mood di risk off sia terminato.
Da monitorare i dati sulle richieste iniziali di disoccupazione negli Stati Uniti e a seguire le aste del trentennale USA, dati che sebbene molti calendari economici ritengano di minore impatto , possiamo considerare a nostro parere i veri market mover di questa giornata.
Partiamo dal comparto obbligazionario, che ieri ha visto le aste del decennale USA, ricordiamo che valutare l’andamento di un’asta di debito sovrano ci da molte indicazioni su come gli operatori si attendono possa evolvere l’economia del paese, ma andiamo nel dettaglio:
Se all’asta il BidToCover ( il tasso di copertura, ovvero la misura della domanda di titoli di stato sovrano) risulta essere alto , allora vuol dire che gli operatori sono ansiosi di comprarlo anche ad un rendimento non eccezionale, perché le aspettative sono di un’economia florida che porterà a tassi più bassi nel futuro, quindi meglio accaparrassi ora i buoni rendimenti.
Viceversa una scarsa domanda di debito sovrano, come quella che si è vista ieri sul decennale USA, lascia intendere che gli operatori aspettano le prossime aste in attesa di rendimenti maggiori giustificati da una fase di rallentamento economico che spinge il tesoro a riconoscere rendimenti piu alti al fine di collocare il debito.
Detto questo , ieri il decennale USA ha fortemente deluso con un BID to Cover del 2.32X ( poco più di due volte l’offerta) a fronte di una media del 2.52X, questo lascia intendere che gli operatori non sono poi cosi sereni sul futuro dell’economia Usa e che la tempesta sul settore azionario potrebbe non essere terminata.
Da seguire oggi anche i dati sui sussidi di disoccupazione, che daranno eventuale prosieguo o meno alle preoccupazioni nate con i NFP venerdi scorso
FOREX
Il comparto valutario resta fermo sui consueti mood di periodo, con il dollaro che perde terreno contro le majors a delineare ancora la preoccupazione per l’economia USA e i potenziali tassi, portando a perdite medie del -0.24% contro le valute concorrenti.
Non meglio la sterlina, che rappresenta ora l’asset peggiore del mese di agosto, dopo la forte delusione delle scelte politiche del nuovo cancelliere le vendite si presentano copiose portando a perdite medie in questo agosto del 2.90% contro le altre majors, innegabile l’interesse per il cross eurgbp che si porta a 0.8625 a manifestare la decorrelazione tra la forza di euro e la debolezza della sterlina in questo momento.
EQUITY
Azionario che resta compresso non lontano dai minimi di questi giorni, segnale che la ripartenza long non è ancora nel mirino degli operatori che restano cauti e attendono maggior chiarezza dai dati prossimi.
Lontana ancora la FED, si attende ora il simposio di Jackson Hole pe carpire dalle parole di Powell quale il grado di preoccupazione sull’economia USA e quanto potrà essere incisivo il taglio tassi atteso per settembre.
il nasdaq resta asfittico sotto i 18 000 pnt, ancora incapace di ripartire long sopra i massimi di 18 500 pnt, cosi per SP500 arginato da 5358 pnt, resistenza chiave , baluardo da violare a rialzo per parlare nuovamente di bull market
COMMODITY
Ancora robusto il comparto energy con il wti che resta sopra i supporti chiave di 74.60$ e sembra voler allungare nuovamente a rialzo verso i 79$, non meno interessante il Ngas che sembra essere si posizionato stabilente sopra i 2$.
Da notare infine il recupero dei massimi da parte del coffee che si riporta a 244.50$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
XAUUSD | Attenzione ai sussidi oggi.| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
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| ANALISI |
Eccoci con un'altra potenziale giornata ribassista.
La zona di valutazione resta la stessa.
Tra i 2402$ e i 2406$.
Potenziale short in arrivo verso i 2350$ se le NEWS ci aiutano e si sviluppa una situazione favorevole.
Investite responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Per maggiori info, non esitare a leggere lo spazio firma.
Buon Trading.
Ciau.
Il greggio sale: Tensioni in Medio Oriente e calo delle scorte UI prezzi del petrolio sono saliti per il terzo giorno consecutivo, spinti dalle crescenti tensioni in Medio Oriente e da un significativo calo delle scorte di greggio statunitensi. Il Brent è salito a 78,39 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate si è attestato a 75,39 dollari.
Le preoccupazioni si sono intensificate dopo l'assassinio di leader militanti in Medio Oriente, generando speculazioni su possibili ritorsioni che potrebbero interrompere le forniture di petrolio. In Libia, la dichiarazione di forza maggiore sul campo petrolifero di Sharara a causa delle proteste ha aggiunto pressione al mercato.
Negli Stati Uniti, le scorte di greggio sono diminuite di 3,7 milioni di barili, ben al di sopra delle aspettative, indicando una forte domanda sottostante. Secondo gli analisti di ANZ e Citi, il Brent potrebbe oscillare tra gli 80 e gli 85 dollari, spinto dai rischi geopolitici e climatici e da un atteggiamento cauto degli investitori.
Sul grafico del Brent, la zona più scambiata è quella compresa tra 84,10 e 80,88 dollari. Dopo una doppia indecisione all'inizio della settimana, ieri si è assistito a un rally dei prezzi. Oggi il mercato potrebbe mostrare segni di un ritorno alla media. L'RSI, ancora in zona di ipervenduto a 39,50%, e il POC a 82 dollari suggeriscono possibili movimenti verso la media, con una zona alta a 95 dollari e una zona bassa a 71,47 dollari.
Ion Jauregui - Analista ActivTrades
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
NASDAQ Scivola dell'1%: Tentativo di Ripresa Fallito.NASDAQ Scivola dell'1%: Tentativo di Ripresa Fallito.
A Wall Street si dice:
"Non investire mai in un'azienda che non riesci a capire." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Il mercato ha fatto un vecchio tentativo mercoledì, ma alla fine non è riuscito a prolungare il rally di martedì poiché le azioni sono diminuite per la terza volta nelle ultime quattro sessioni. La tecnologia è stata duramente colpita nella seconda metà della sessione, in parte a causa del crollo del 20% di Super Micro Computer (SMCI) dopo aver mancato le aspettative sia sui ricavi che sugli utili nel suo rapporto trimestrale e aver annunciato uno stock split di 10 a 1. Un rapporto del genere ha esacerbato ulteriormente le crescenti preoccupazioni sul commercio di intelligenza artificiale, che probabilmente ha contribuito al calo di oltre il 5% di NVIDIA (NVDA), superstar del mercato.
Il NASDAQ è sceso dell'1,05% (circa 171 punti) ieri a 16.195,81 e l'S&P è scivolato dello 0,77% a 5.199,50. Il Dow è calato dello 0,60% (circa 234 punti) a 38.763,45. Ciascuno di questi indici aveva avuto un inizio di sessione molto più incoraggiante, con guadagni di oltre l'1% al massimo. Martedì, le azioni hanno finalmente interrotto un brusco calo di tre giorni, che aveva incluso la peggiore sessione per il NASDAQ e l'S&P (lunedì) degli ultimi due anni. Tuttavia, gli analisti erano scettici sul fatto che fosse stato trovato un fondo, soprattutto perché il rally di martedì si è esaurito verso la fine della sessione. Nel frattempo, il carry trade in yen e il debole rapporto sull'occupazione di venerdì scorso sono ancora nella mente degli investitori.
Pertanto, il rapporto sulle richieste di disoccupazione di oggi potrebbe avere un impatto sul mercato, poiché è l’ultimo dato sul lavoro successivo al debole numero di buste paga non agricole che ha realmente preoccupato gli investitori. La previsione è di 241K, rispetto ai 249K del mese scorso. Insieme a SMCI, altri grandi rapporti sugli utili di mercoledì hanno incluso il gigante dell'intrattenimento Disney (DIS), che è scivolato del 4,5% nonostante la sua unità di streaming abbia finalmente mostrato un profitto mentre i ricavi e gli utili hanno superato le aspettative. Tuttavia, la sua attività nei parchi è stata deludente. Shopify (SHOP) è salita di quasi il 18% dopo risultati del secondo trimestre migliori del previsto che includevano una solida guida.
Il quadro generale emerso dalla stagione degli utili del secondo trimestre è di prospettive di utili stabili e in miglioramento, con team di gestione che generalmente forniscono una visione rassicurante della realtà economica di base. Detto questo, le stime per il periodo corrente hanno iniziato a indebolirsi a un ritmo maggiore rispetto a quello che abbiamo visto negli ultimi due periodi. Per le 431 società S&P 500 che hanno riportato i risultati del secondo trimestre, ovvero l'86,2% dei membri totali dell'indice, gli utili totali sono aumentati del +10,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso con ricavi in aumento del +5,2%, con il 79,8% che ha superato le stime sugli utili per azione (EPS) e il 59,2% che ha superato le stime sui ricavi.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Vital Farms (VITL)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Gli acquisti overnight in Giappone hanno aiutato i futures a salire durante la notte, portando a una forte apertura stamattina. Il motivo dell'ottimismo sono stati i commenti positivi della BOJ. Ciò ha portato sollievo dai recenti timori legati al carry trade sullo yen. Tuttavia, l'intera mossa è stata vanificata, con le azioni che sono crollate in territorio negativo dopo l'ora di pranzo. Alla fine, le vendite hanno accelerato e l'S&P ha chiuso in ribasso dello 0,77%, mentre il Nasdaq ha perso l'1,16%. Questa variazione dei prezzi indica che abbiamo problemi più gravi del carry trade sullo yen.
Il pop della BOJ
La propensione al rischio è migliorata dopo il rimbalzo dell'ipervenduto, poiché il carry trade sullo yen è passato in secondo piano in seguito a una dichiarazione del vice governatore della Banca del Giappone, Uchida. In parole semplici, non aumenteranno i tassi finché i mercati saranno instabili. Ciò ha riportato l'USD/JPY a 147 e ha sollevato il Nikkei del 2,5%, mentre il VIX è sceso sotto i 24. Sebbene permanga la preoccupazione per un ulteriore allentamento del carry trade, i trader si aspettano una mossa più calma rispetto alla volatilità vista lunedì.
Il crollo intraday
Le cose hanno iniziato ad andare male dopo due ore di contrattazioni. Molti leader come NVDA hanno iniziato a scendere lentamente in rosso e il resto del mercato ha iniziato a scendere finché gli indici non sono diventati negativi. La vendita è stata evidente e poi l'asta decennale ha sembrato portare un'accelerazione della debolezza. Forse possiamo dare la colpa a Super Micro Computer, che è scesa del 20% dopo i risultati trimestrali. Questo tipo di mossa fa sembrare che il commercio di IA sia finito. Sebbene ci sia dolore a breve termine, molti di questi movimenti al ribasso daranno grandi opportunità.
E adesso?
Sembra proprio che scenderemo e raggiungeremo la media mobile a 200 giorni a 5020 SPX. L'indizio sarà se i futures Nasdaq non riusciranno a mantenere la media mobile a 200 giorni a 17800. Non so se un titolo di giornale stimolerà altre vendite o se scenderemo lentamente, ma i grafici stanno indicando quel livello.
Richieste di disoccupazione oggi
Il grande motore del mercato oggi saranno probabilmente le richieste di sussidi di disoccupazione, che saranno pubblicate prima dell'apertura. La previsione è di 241K, in calo rispetto ai 249K del mese scorso. In questo caso, le cattive notizie sono cattive notizie, quindi se vediamo un numero significativamente più alto, aspettatevi che le azioni ne risentano e che le probabilità di un taglio dei tassi aumentino. Parlando di tagli, FedWatch dà settembre al 100%, il che ha molto senso dopo le ultime due settimane. La domanda è se otterremo un taglio di 50 punti base, che ora ha una probabilità del 66%. Considerando gennaio, abbiamo una probabilità del 45% di tagli pari a 125 punti base entro gennaio.
In sintesi
Mentre scrivevo, i futures erano in rosso. Sembra una serata di gap-down, dato che il Nasdaq minaccia la media mobile a 200 giorni. Cercheremo opportunità qui sotto, ma dovremo gestire le posizioni correnti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Equity ancora in caloNelle ultime ore, abbiamo assistito ad un calo della volatilità e un mercato che ha vissuto un’altra giornata di relativa tranquillità e oscillazioni ridotte, almeno sui cambi e sull’obbligazionario. Il calo parziale del risk off, per ora è limitato, ma certamente è un segnale che i movimenti osservati lunedì, rappresentano, per ora un caso isolato. La mancanza di liquidità aveva portato ad una discesa storica della borsa Giapponese, che in tre giorni aveva ceduto oltre il 35%, per poi recuperare, nelle ultime due sedute, quasi il 50% del ribasso.
Tutto ciò ha generato una svendita di Jpy, specie dopo le dichiarazioni accomodanti sui tassi, da parte del vice Governatore della Boj Uchida. Sull’azionario Usa, però, dopo un inizio di sessione, che faceva presagire una chiusura positiva, il mercato si è girato e Wall Street ha chiuso in rosso. Sono tornati i timori su una possibile recessione negli Stati Uniti: ci si domanda se il taglio dei tassi previsto per settembre non sia ormai tardivo e quindi non riesca a evitare la recessione della prima economia mondiale.
Probabilmente il mercato resterà incerto con oscillazioni bilaterali, unite ad una sorta di preoccupazione relativa alle dichiarazioni dei banchieri centrali Usa, che ancora insistono (Goldsbee) sulla necessità di vigilare sull’inflazione.
VALUTE
Altra giornata interlocutoria sui principali rapporti di cambio,anche se caratterizzata dalla correzione al ribasso del Chf, che contro Euro era tornato ieri a 0.9465 dopo aver toccato un minimo lunedì scorso a 0.9210, anche se poi in serata è tornato sotto quota 0.9400. Il ritorno di mercati meno tesi ha contribuito a indebolire parzialmente il franco, anche se il trend rimane di ribasso.
I cross del franco svizzero hanno corretto, in primis CadChf e NzdChf, allontanatisi dai minimi storici. Tecnicamente le majors sono rimaste nel trading range con EurUsd tra 1.0905 e 1.0935, Cable appena sotto 1.2700 in 50 pips di range, mentre il UsdJpy, dopo l’impennata nella notte con 300 pips di rialzo, si è stabilizzato tra 146.20 e 146.80.
Sui cambi, oltre ai timori di recessione Usa, hanno pesato le questioni geopolitiche e l’aumento della tensione tra Iran e Israele, con il primo che ha promesso ritorsioni dopo l’uccisione di un leader di Hamas e degli Hezbollah. Da un punto di vista tecnico, siamo in una fase interlocutoria, in cui le majors possono muoversi in entrambe le direzioni, alimentate sempre dalla battaglia tra appetito e avversione al rischio.
CINA
Le esportazioni dalla Cina sono aumentate del 7,0% su base annua a luglio 2024, in calo rispetto all'aumento dell'8,6% di giugno e meno delle previsioni di mercato che prevedevano un rialzo del 9,7%. Si è trattato della crescita più debole dal mese di aprile. Tuttavia, è stato anche il quarto mese consecutivo di vendite in crescita, sostenuto da una domanda globale in recupero.
Tra i partner commerciali, le esportazioni sono aumentate verso gli Stati Uniti (8,1%), la Corea del Sud (0,8%), Taiwan (23,1%) e l'UE (8,0%). Nei primi sette mesi del 2024, le vendite sono cresciute del 4,0% a 2,07 trilioni di USD, trainate principalmente dall'aumento delle vendite di prodotti agricoli, tessili , alluminio, elettronica, elettrodomestici e automobili. UsdChn stabile dopo la discesa sui minimi a 7.0800, in congestione tra 7.10 e 7.20.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono saliti sopra i 75 $ al barile ieri, continuando il loro trend rialzista dopo che il rapporto EIA ha mostrato un calo maggiore del previsto nelle scorte di petrolio negli Stati Uniti. Le scorte sono diminuite per la sesta settimana, con un calo di 3,728 milioni di barili, molto più del previsto calo di 0,4 milioni di barili. L'aumento dei prezzi del petrolio è anche guidato da preoccupazioni sul lato dell'offerta.
Le tensioni stanno aumentando in Medio Oriente, con segnalazioni di Hamas che nomina un nuovo leader, Yahya Sinwar, il che potrebbe potenzialmente intensificare il conflitto con Israele e minacciando le forniture di petrolio regionali. Inoltre, il più grande giacimento petrolifero della Libia, Sharara, ha annunciato una riduzione della produzione a causa di proteste e problemi di sicurezza.
GERMANIA, CALO DELL’EXPORT
Le esportazioni dalla Germania sono diminuite del 3,4% su base mensile, raggiungendo il minimo degli ultimi sei mesi a 127,7 miliardi di euro a giugno 2024, peggio delle previsioni di mercato di un calo dell'1,5%, in seguito ad un ribasso del 3,1% nel mese precedente, la discesa più importante dal dicembre scorso. Le spedizioni verso l'UE sono diminuite del 3,4%, trascinate da quelle dall'area euro e extra europee.
Inoltre, le esportazioni verso i paesi terzi sono diminuite del 3,5%, con quelle verso gli Stati Uniti in calo del 7,7%, mentre quelle verso il Regno Unito e la Russia sono diminuite rispettivamente dello 0,6% e del 3,2%. A dimostrazione, probabilmente, di una domanda globale in calo. Al contrario, le esportazioni verso la Cina sono aumentate del 3,4%. Per i primi sette mesi del 2024, le esportazioni sono diminuite dell'1,1% rispetto al periodo corrispondente dell'anno scorso, attestandosi a 798,8 miliardi di euro.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.08.2024La volatilità è crollata, le Borse tentano il rimbalzo dopo il crollo di Lunedì.
Scendono le probabilità di un taglio dei tassi d’urgenza negli Usa ad agosto.
La Federal Reserve potrebbe tagliare a Settembre, ma di 50 bps e non 25.
Commercio internazionale cinese in ripresa, ma non come sperato.
Lunedì 5 agosto, quello del crollo delle Borse mondiali, sembra già lontano: ieri quelle asiatiche hanno ripreso fiato, ed il Nikkei di Tokio ha riscattato il crash da -12% di lunedì con un altrettanto potente rialzo di +10,2%.
Quelle Borse europee hanno tentano il recupero in mattinata per poi peggiorare nel pomeriggio. Milano è risultata la più debole, -0,60%, seguita da Parigi, -0,27%: attorno alla parità Francoforte, +0,15%, e Londra, +0,18%.
Wall Street, dopo che lunedì ha vissuto la peggiore seduta da settembre 2022, ha ripreso slancio in serata, per chiudere positiva: Dow Jones +0,76%, Nasdaq +1,03%, S&P500 +1,04%.
L’azione Uber è stata protagonista di una notevole performance, dopo che nel 2’ trimstre ha battuto le stime degli analisti con un utile netto di US$ 47 cts/azione, quando le stime indicavano 31. In recupero anche altre “big-tech” come Nvidia, Alphabet, Microsoft, Meta e Amazon, che erano precipitate il giorno prima.
Guardando alle sedute di lunedì e di ieri stupisce l’improvvisa impennata e l’altrettanto rapida discesa dell’indice Vix, che misura la volatilità delle opzioni sull’indice S&P500: dal picco di 65,7 toccato lunedì, seguito dal ridimensionamento a fine seduta a 38,6, ieri è crollato a 27,1 neppure troppo lontano da “quota” 20, dove in media stazionava la scorsa settimana.
Più in generale, si può affernare che i motivi di preoccupazione che hanno depresso i mercato a cavallo dello scorso weekend permangono: le preoccupazioni per l’escalation militare in Medio Oriente, quelle di un rapido deterioramento dell’economia americana e quelle di un possibile ritardo della Banca centrale Americana (Federal Reserve-FED) nell’allentare la stretta monetaria.
E’ momentaneamente ridimensionata, ma siamo certi che tornerà in primo piano, l’incertezza sull’esito delle prossime elezioni Usa (inizio novembre). Sul tema la novità di ieri è che la candidata democratica Kamala Harris ha scelto Tim Walz, Governatore del Minnesota, come vice-Presidente della Casa Bianca. Walz ha un indice di gradimento record, sopra il 90%, nel suo Stato.
Negli Usa sì è ridimensionata l’attesa di un taglio d’urgenza dei tassi di interesse in una riunione non programmata ad Agosto. Tuttavia al taglio dei tassi nel FOMC di settembre viene assegnata una probabilità sopra l’80%, ma da 50 bps, invece dei tradizionali 25.
Il contesto di calma “ripristinata” si vede anche sul mercato dei bond governativi europei: tornano a stringere i differenziali di rendimento tra Paesi core e periferici, e lo spread tra BTP decennale italiani e omologhi Bund ieri ha chiuso a 149 bps, -3 rispetto alla vigilia, lontano dal massimo intraday di 156: il rendimento del BTP 10 anni è sceso a 3,65%, dal 3,67%, quello del Bund è stabile a 2,15%.
Sul mercato valutario notiamo il recupero dello Yen. La riunione di emergenza tra la Bank of Japan, il Viceministro delle finanze e la Financial Services Agency ha deciso di non intervenire sul cambio, ma ha rimarcato l’importanza che rimanga stabile.
Oggi, 7 agosto, le Borse globali tentano un nuovo recupero: a Tokyo il Nikkei ha segnato +1,2%, dopo le chiusure in rialzo a Wall Street ieri sera, confortato dalle parole del vice-Governatore della Bank of Japan Shinichi Uchida: finché il mercato resterà instabile non ci saranno nuovi aumenti dei tassi. Immediato il guadagno dello Yen: cross Eur/Yen a 160,3, +1,4% e Dollaro/Yen a 146,9, +1,83%.
I dati sul commercio internazionale cinese indicano una robusta crescita delle importazioni, +7,2% annuale, ed un aumento inferiore a quanto sperato delle esportazioni, +7,0%. Le Borse locali hanno comunque segnato variazioni positive. Hong Kong +1,3%, CSI300 +0,4%. Seoul +2,7%, MSCI Asia-Pacifico ex-Japan +1,3%.
Anche i listini azionari europei provano ad accelerare e a fine mattinata guadagnano in media +0,9% (ore 13.00 CET). Il quadro macro europeo resta debole: le esportazioni tedesche a giugno sono scese -3,4% annuale e le importazioni sono cresciute +0,3%: il surplus è ampio, pari a Eur 20,4 miliardi, in calo dai 25,3 di maggio ed in recupero dai 19,0 miliardi di giugno 2023.
I future su Wall Street anticipano riaperture frizzanti per tutti e 3 i maggiori indici: in media +1,3%, mentre i rendimenti dei Treasury Usa risalgono dai minimi di lunedì (altro segno di “normalizzazione”): la curva dei rendimenti per scadenza torna ad essere invertita: poco sotto il 4,0% sul 2 anni e 3,9% sul 10.
Sarà comunque una giornata povera di dati macroeconomici sia in Usa che in Europa: domani avremo i dati sui sussidi di disoccupazione (Jobless claims) negli Stati Uniti e, in Europa, quelli sulla produzione industriale tedesca, utili a interpretare la salute delle ripettive economie e immaginare le future mosse sui tassi delle Banche centrali Usa ed Europea.
Qualche movimento si vede sulle maggiori materie prime: l'oro fa segnare un piccolo recupero a 2.438 Dollari/oncia, +0,3%, ed il petrolio balza energeticamente: quello del WTI (Greggio di riferimento Usa) supera 74,6 Dollari/barile, +1,9% (ore 13.30 CET).
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CI VUOLE CALMA E SANGUE FREDDOToday’S Trading del 07.08.2024 –
MACRO BACKGROUND
Il centro del mondo finanziario si sposta in Asia, con il Giappone a dover calmare gli animi degli operatori.
Le fortissime espansioni di volatilità viste in avvio di settimana hanno lasciato segno indelebile sui mercati, ma come un sasso lanciato in uno stagno da vita al riverbero delle onde che va pian piano a finire, cosi i mercati finanziari digeriscono rapidamente il riposizionamento dei portafogli e lo smantellamento delle posizioni carry trade, ma un giusto aiuto arriva dal vicegovernatore della BoJ Uchida che stanotte tranquillizza gli investitori.
Non ci saranno ulteriori interventi da parte della BoJ, le attuali condizioni monetarie sono corrette per il contesto macroeconomico odierno e su questa idea i primi a rirendere fiano sono proprio i listini Asiatici, con il Nikkey in testa che trascina cosi i listini mondiali ad un sano respiro.
Resta da monitorare la congiuntura macroeconomica USA , dove il mercato del lavoro suona ancora l’allarme recessione, mentre il GPD non sembra volersi allineare all’idea di recessione tecnica. Gli analisti si dividono in due correnti di pensiero , ma solo i dati possono dirci davvero cosa sta accedendo e come si muoverà la FED che resta abbondantemente dietro la curva lasciandosi ampio spazio di manovra.
Da segnalare ancora le nuove politiche UK, dove il neo cancelliere Rachel Reeves sembra mirare a forti tagli della spesa pubblica, tagli poco condivisi dal mercato che speravano in una linea più aggressiva pronta a rilanciare l’economia del paese più che a tagli su sanità e trasporti.
FOREX
Il forex trova nuovamente la caduta dello Yen in queste prime ore, proprio a causa delle dichiarazioni di Uchida, che portano lo yen a perdere un -0.93% medio, che si traduce in un ritorno di usdjpy a 147.00, cosi come per eurjpy a 161 da 154.00
Restira in correlazione diretta anche il dollaro USA, con dollar index che lasia i minimi di 102 per iniziare un cammino a massimi e minimi crescenti che lo porta a 103.25, cammino per noi incerto sul quale gravano ancora tante incertezze e soprattutto i potenziali tagli tassi della FED.
Il recupero del dollaro usa garantisce ora la tenuta del cable sui supporti di 1.2675-1.2650, cosi come per eurusd che si attesta sopra a 1.09 , respira anche usdchf che rimbalza da 0.8425 per portarsi a 0.8575 proiettandosi alle prime resistenze si 0.87 figura.
Affonda invece usdcad che rompe 1.3790 e inizia a strutturare massimi e minimi decrescenti mettendo nel mirino i minimi di 1.3740
EQUITY
Torna il sereno , in Europa i listini si portano in territorio positivo con il Dax che mantiene i minimi i 17000 pnt per portarsi a 17500 con orizzonte 17900.
Grande recupero anche del Nikkey che lascia i minimi di 30500 per portarsi a 35170 con orizzonte 36815, meno brillante l’America con il tech ce resta fermo a 18350 pnt al momento ancora incapace di proiettarsi alle resistenze di 18900 pnt
COMMODITY
Per il mercato comodity segnaliamo il WTI che continua i suoi assalti ai 72.20 $ , al momento la massiccia iniezione di offerta da parte dei paesi non OPEC sembra colmare l’aumento di domanda globale portando la produzione del cartello Opec + ad un surplus di offerta che non aiuta in una fase di incertezza globale.
Se l’opec non dovesse intervenire con tagli alla produzione potrebbe risultare difficile mantenere le quotazioni sopra i 72$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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DISCLAIMER: Gli investimenti con scambio a margine comportano notevoli rischi economici e chiunque li svolga lo fa sotto la propria ed esclusiva responsabilità, pertanto l’autore della presente sessione didattica non si assume nessuna responsabilità circa eventuali danni diretti o indiretti relativamente a decisioni di investimento prese dal lettore.
GOLD | Final crash?| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Continuiamo ancora a vedere uno SHORT.
Vorrei a questo punto una profonda ricerca di liquidità a quel livello segnato, per poi magari invertire, ma andiamo per gradi.
Investite responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Per maggiori info, non esitare a leggere lo spazio firma.
Buon Trading.
Ciau.
Dopo il black mondayCorreggono i mercati azionari, in una seduta caratterizzata da movimenti e price action bilaterali, sempre ad alta volatilità però, dopo mesi e mesi di price action contenute ma costanti al rialzo. Fino a quando durerà questo movimento correttivo? Tornerà il sereno o è solo l’inizio di una estate turbolenta che potrebbe sfociare in un autunno altrettanto importante dal punto di vista delle price action?
Tecnicamente per le borse, al ribasso, c’è molto spazio, ma certamente non si devono né possiamo escludere correzioni prima eventualmente di andare a cercare i bottom, ovvero i minimi da cui, presumibilmente, il mercato ripartirà. Considerando il Nasdaq per esempio, non si può escludere un test dell’area di 16.750, che significherebbe un ribasso di circa 4 mila punti, pari al 20% di correzione, e movimenti analoghi potremmo vederli sugli altri indici.
Da un punto di vista macroeconomico, il sereno potrebbe tornare non appena la Fed metterà mano ai tassi, tagliando il costo del denaro, ma per il momento a giudicare dalle ultime dichiarazioni di Goolsbee, Presidente della Fed di Chicago, tutto ciò sembra ancora prematuro.
VALUTE
Giornata di consolidamento nel mercato valutario, con i principali rapporti di cambio compressi in 40 50 pips di oscillazione, in una alternanza continua tra risk on e risk off. EurUsd che si è mosso tra 1.0900 e 1.0940, mentre il Cable è rimasto debole con supporto a 1.2670 che per ora ha tenuto.
UsdJpy, dopo il recupero della notte precedente da 141.80 e 146.00, ha provato a rompere i supporti di 143.30, trovando però ordini di acquisto di dollari sul livello suddetto. E questa notte, dopo le dichiarazioni accomodanti del vice governatore della Boj, è salito quasi 300 pips a 147.70. Uchida infatti ha dichiarato che la Boj deve mantenere l’attuale livello de tassi senza procedere ad ulteriori rialzi.
E così le valute rifugio Jpy e Chf, (lo Jpy m olto di più, mentre il Franco è appena agli inizi), hanno cominciato a scendere alimentando il ritorno del sereno sui mercati. Anche NzdChf che aveva toccato 0.4945 lunedì, è salito a 0.5160 nuovamente.
USA, BILANCIA COMMERCIALE
Il deficit commerciale negli Stati Uniti si è ridotto a 73,1 miliardi di dollari a giugno 2024 dal massimo degli ultimi 20 mesi, registrato nel mese di maggio, a 75 miliardi di dollari, ma al di sopra delle aspettative di mercato, che erano per un disavanzo commerciale di 72,5 miliardi di dollari. Le esportazioni sono aumentate dell'1,5% a 265,9 miliardi di dollari, il secondo livello più alto mai registrato.
In deciso aumento le vendite di aeromobili civili, veicoli automobilistici e materie prime energetiche, tra cui gas naturale, prodotti petroliferi e olio combustibile. L'aumento delle esportazioni di beni è stato sufficiente a compensare una leggera diminuzione delle esportazioni di servizi. Nel frattempo, le importazioni sono aumentate di un più debole 0,6% a 339 miliardi di dollari.
EURO, CALO DELLE VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio nell'area euro sono diminuite dello 0,3% mese su mese a giugno 2024, sopra le aspettative di mercato che vedevano un calo dello 0,1% e dopo un aumento dello 0,1% a maggio. Le vendite di prodotti alimentari, bevande e tabacco sono diminuite dello 0,7%, rispetto a un aumento dell'1% e quelle di prodotti non alimentari sono diminuite dello 0,1%, dopo un calo dello 0,3%.
D'altro canto, le vendite di carburante per auto sono aumentate dello 0,5%, estendendo un aumento dello 0,3%. Su base annua, le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,3%, in calo rispetto a un aumento dello 0,5% a maggio.
CANADA, SURPLUS COMMERCIALE
Il Canada ha registrato un surplus commerciale di 0,64 miliardi di CAD a giugno 2024, il primo da febbraio, dopo un deficit rivisto al rialzo di 1,61 miliardi di CAD a maggio e rispetto alle stime di mercato di un divario di 1,84 miliardi di CAD. Le esportazioni sono aumentate del 5,5% a 66,7 miliardi di CAD, l'aumento più forte da febbraio, trainato in gran parte dalle maggiori vendite di oro, argento e metalli (+35,3%), nonché di petrolio greggio (+13,3%).
Le importazioni sono aumentate dell'1,9%, quasi raggiungendo il massimo storico di giugno 2022, per raggiungere 66 miliardi di CAD. Questa crescita è stata dovuta principalmente a un aumento significativo di veicoli a motore e parti di ricambio (+5,1%) e beni di consumo, in particolare prodotti farmaceutici (+16,9%). Il dollaro canadese, dopo un ribasso significativo visto lunedì, si è ripreso, con il UsdCad che dal massimo di 1.3948 è sceso a 1.3770, in un trend rinnovato al ribasso che sembra manifestarsi.
NUOVA ZELANDA, SALE LA DISOCCUPAZIONE
Il tasso di disoccupazione in Nuova Zelanda è salito al 4,6% nel secondo trimestre, dopo un 4,4% rivisto al rialzo nel trimestre precedente. Si tratta del livello più alto dal primo trimestre del 2021 e leggermente al di sotto delle aspettative di mercato del 4,7%.
Il tasso di partecipazione alla forza lavoro destagionalizzato, che include sia gli individui occupati che quelli disoccupati, si è attestato al 71,7%, rispetto al 71,6% del trimestre precedente. Il dollaro neozelandese, è tornato sopra quota 0.6000 contro dollaro, e sembra riprendersi anche sui cross contro Jpy e Chf.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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WisdomTree - Tactical Daily Update 06.08.2024Ieri violento sell-off sulle Borse, ma non è panico e oggi prevale la calma.
Indici PMI ed ISM Usa non anticipano recessione. PMI europei ancora deboli.
Rallentamento economico e dell’inflazione porteranno a tagli dei tassi.
I mercati vedono ancora 1’ tagli FED a Settembre, ma da 50 bps.
Dopo una settimana cedevole, la Borse europee ieri, 5 agosto, hanno chiuso in forte calo, pur recuperando rispetto ai minimi da “panic selling” di fine mattinata.
L’Asia, nella 1’ mattinata, aveva messo paura, col Nikkei giapponese crollato -12,4%, un crollo visto solo nel 1987 nel giorno del cosiddetto Black Monday, assieme alla concreta possibilità di escalation del conflitto in Medio Oriente tra Iran ed Israele ed al riaffiorare di scenari recessionistici in Usa.
Assieme ad alcune relazioni trimestrali deludenti e all’inaspettata ampia correzione di Nasdaq ed S&P500, hanno indotto alcuni analisti ad ipotizzare una riunione d’urgenza della Banca centrale Usa (Federal Reserve-FED) volta a tagliare i tassi, magari di 50 bps invece dei canonici 25, senza attendere il Fomc (Federal Open Market Committee) di settembre.
Cali marcati, alla chiusura europea: Milano e Madrid -2,3%, Parigi -1,4%, Francoforte -1,9%, Londra e Amsterdam -2,1%. Crolli ancora più ampi a Wall Street: Dow Jones -2,6%, Nasdaq -3,4%, S&P500 -2,9%, con passaggi intraday ben peggiori.
Va detto che dati macro Usa non sono univocamente depressi: se sull’umore di venerdì e del weekend aveva inciso il deludente quadro sull’occupazione di luglio, caratterizato da un ritmo sotto le attese di creazione di nuovi posti di lavoro ed un tasso di disoccupazione a 4,3% del 4,1% di giugno, ieri hanno invece tranquillizato gli indici ISM e PMI dei servizi di Luglio.
Il Pmi servizi è sceso leggermente, a 55,0 punti, poco sotto le stime, mentre è salito a 51,4 punti l'Ism servizi, allineato alle attese. In entrambi i casi l’indice si colloca sopra i 50 punti, indicando espansione, e non rischio di recessione.
Il Presidente della FED regionale di Chicago Austan Goolsbee, in un'intervista a Cnbc, è stato piuttosto esplicito: “se l'economia dovesse deteriorarsi la Fed interverrà, ...i dati sull'occupazione non indicano ancora recessione, ma sono "un numero, ..in ogni caso la Fed presta attenzione al mercato del lavoro”.
Più debole, come accade da oltre 1 anno, la congiuntura europea, con la manufattura in contrazione ed i servizi che stanno perdono slancio: nel mese di luglio l’indice PMI (Purchasing Managers Index) è calato a 51,9 punti dai 52,8 di giugno, al livello più basso da 4 mesi. Combinandosi con la debole manifattura, portano l'indice PM composito a 50,2, minimo da 5 mesi, dai 50,9 di giugno.
In Francia il PMI servizi è risalito a 50,1 da 48,8 di giugno, invertendo il trend di maggio e giugno, e aiutando il dato composito (manufattura+servizi) risalito a 49.1 dai 48.8 di giugno. In Italia il PMI composito è sceso da 51,3 a 50,0.
Sul mercato valutario abbiamo visto indebolirsi nuovamente il Dollaro Usa e recuperare lo Yen giapponese di cui da anni sottolineiamo la fragilità: il cross US$/Yen ha chiuso a 143,2, +1,9%, quello Eur/Yen a 156,7, +1,2%. Il cambio Eur/Dollaro, a 109,7, segna minimi da inizio anno.
Sul mercato delle materie prime molta volatilità, ma variazioni finali relativamente contenute: ad esempio, il prezzo del petrolio WTI (West Texas Intermediate), ai minimi da 7 mesi, ha chiuso a 73,4 Dollari, -0,1% e l’oro a 2.446 Dollari/oncia, -0,9%.
A ampie oscillazioni anche sul comparto obbligazionario: lo spread di rendimento tra il BTp decennale e l’omologo Bund tedesco ha chiuso a 152 bps dai 154 della mattinata ed i 150 di venerdì. Il rendimento del BTP è lievemente risalito a 3,67% da 3,63%.
Novità sul tema del commercio mondiale: l'Unione Europea ed il Mercosur, (Accordo commerciale tra 5 grandi Paesi sudamericani), puntano a raggiungere un accordo commerciale entro fine anno. Rappresentanti di entrambe le parti hanno dichiarato al Financial Times di essere vicine all’accordo a cui si lavora da 20 anni.
Il Mercosur, che comprende Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Bolivia, è un mercato ambito dagli esportatori Ue, grazie a 780 milioni di abitanti ed un ricco interscambio con l’Europa: l’accordo farebbe risparmiare alle aziende Europee oltre Eur 4 miliardi/anno di dazi, (fonte Commissione europea).
Stamane, 6 agosto, mercato azionari nervosi, coi listini europei mediamente +0,3% alle 13.00 CET. E’ tornato il segno positivo in Asia, col Nikkei giapponese che inverte la rotta e segna un formidabile recupero, +10,2%, il più forte della sua storia.
In fase di normalizzazione lo Yen, che torna ad indebolirsi dopo la riunione d’emergenza tra Bank of Japan, Viceministro delle Finanze e Financial Services Agency, che non hanno ritenuto necessari interventi sul mercato dei cambi.
In una giornata povera di dati macro utili e valutare il richio di recessione Usa, si ridimensionano le attese d’una riunione d’urgenza della FED ed il mercato, che ieri
prezzava fino a 138 bps di tagli entro fine 2024, ora si ridimensiona a circa 110, col 1’ a settembre di circa 40 bps.
Ai notevoli rialzi di molte Borse asiatiche si contrappone il fiacco recupero di quelle cinesi, tra cui Shanghai, +0,2% e Hong Kong, 0,5%. Brillanti Seoul, +4,9%, e Taiwan, +4,2%, trainata dalle azioni dei produttori di chip, tra cui Quanta, Tsmc e Mediatek, che ieri erano crollate.
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Vendite in Crescita: NASDAQ e S&P Scendono del 3%.Vendite in Crescita: NASDAQ e S&P Scendono del 3%.
A Wall Street si dice:
"Il tempo è l'alleato dell'investitore a lungo termine, ma il nemico di quello a breve termine." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Non c'è stato riposo per gli stanchi questo fine settimana, poiché la forte svendita iniziata alla fine della scorsa settimana si è intensificata ieri in una misura mai vista da quasi due anni. Il NASDAQ è crollato del 3,43% (o circa 576 punti) ieri, scendendo a 16.200,08, mentre l'S&P 500 è calato del 3% a 5186,33. Il Dow ha perso il 2,6% (oltre 1.000 punti) arrivando a 38.703,27. Queste perdite si sommano ai cali della scorsa settimana, che avevano visto il NASDAQ scivolare del 3,5% e gli altri due indici calare di poco più del 2%.
È stato un evento interessante. Una fine turbolenta della scorsa settimana si è trasformata in uno scenario da incubo durante la notte. I future azionari sono stati limitati mentre il panico colpiva il mercato e il carry trade dello yen si srotolava ulteriormente. Una buona notizia per gli investitori negli Stati Uniti è che il calo è stato accolto con acquisti all'apertura della borsa statunitense. NVIDIA (NVDA) è scesa sotto i 92 dollari nel pre-mercato, ma ha recuperato oltre i 102 dollari nella sessione after-hours.
Nonostante ciò, NVDA ha chiuso comunque in calo di quasi il 6,4% ieri, poiché gli investitori si interrogano su come verrà monetizzata l'intelligenza artificiale dopo gli investimenti storici di "Mag 7" e di molte altre società. Nel frattempo, Amazon (AMZN), Alphabet (GOOGL) e Tesla (TSLA) sono tutte scese di oltre il 4%. Anche Apple (AAPL) ha registrato un calo superiore al 4% alla notizia che Berkshire Hathaway ha dimezzato la sua partecipazione nel produttore di iPhone.
Il mercato è ancora sotto shock per il rapporto sulle buste paga non agricole di venerdì, che ha mostrato come l'economia abbia aggiunto solo 114.000 posti di lavoro a luglio. Questo dato è ben al di sotto delle aspettative di circa 180.000 e troppo debole per sostenere la narrazione che "le cattive notizie sono buone notizie". Inoltre, il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%, il livello più alto registrato in quasi tre anni. E ora il carry trade citato sta aggiungendo ulteriore pressione.
Per chi non lo sapesse, questa strategia consiste nel prendere in prestito denaro a bassi tassi di interesse in Giappone per investirlo in attività ad alto rendimento altrove. Il carry trade è diventato particolarmente popolare poiché i tassi di interesse in Giappone sono rimasti bassi o addirittura negativi, mentre i tassi altrove erano relativamente più alti, offrendo il potenziale per rendimenti significativi.
Recentemente, il Giappone ha aumentato i tassi, mentre i tassi in altre aree sono iniziati a scendere. Questo ha creato una tempesta per gli investimenti con leva finanziaria legati a questo carry trade, influenzando i mercati globali. Fortunatamente, i future sono in rialzo al momento della scrittura. Sarebbe un sollievo vedere il mercato rimbalzare martedì per calmare l'ambiente. Altrimenti, se ci fosse un'altra svendita, la Fed potrebbe essere costretta a tagliare i tassi prima della riunione di settembre. E questo potrebbe spaventare ulteriormente gli investitori già nervosi, tanto quanto potrebbe innescare un rally.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Enhabit (EHAB)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Panico azionario globale
So sempre quando le cose si fanno serie sul mercato. Il mio telefono inizia a esplodere verso le 10 di mattina con messaggi di testo da amici, vecchi e nuovi, che mi chiedono cosa stia succedendo nel mercato.
"Cosa sta succedendo?"
"Qual è il livello da acquistare?"
"Stai bene?"
Credo che mi immaginino come quel tizio seduto alla Borsa di New York con la testa tra le mani. La mia risposta alla maggior parte delle persone ieri è stata semplice:
"Saliamo le scale e scendiamo con l'ascensore."
L'S&P ha perso il 3,0%. Il Nasdaq ha attraversato la media mobile a 200 giorni, ma è rimbalzato, chiudendo comunque con una perdita del 2,96%.
Il perché
Le persone amano concentrarsi su un solo motivo per le vendite, ma ci sono molteplici fattori. Tuttavia, la ragione principale per cui tutto ciò è accelerato così rapidamente è il disfacimento del carry trade giapponese in atto da diversi decenni.
Come detto, questa strategia consisteva nel prendere in prestito denaro a bassi tassi di interesse in Giappone per investirlo in asset ad alto rendimento altrove. Con il denaro raccolto tramite il carry trade, si è creata una liquidità in eccesso che ha sostenuto l'offerta di azioni statunitensi.
Il Giappone ha recentemente aumentato i tassi, mentre altrove i tassi hanno iniziato a scendere. Questo ha causato problemi per gli investimenti con leva finanziaria legati a questo carry trade, influenzando i mercati globali.
Questa è una complicata questione di alta finanza di cui di solito non parliamo. Ma è importante capire che quando questo tipo di liquidità viene tolto dal mercato, si crea panico tra gli investitori che devono uscire.
Oltre a questo, abbiamo ancora i dati sull'occupazione di venerdì, i titoli a bassa capitalizzazione che stanno subendo perdite, la conclusione dello scambio Mag 7/AI, la vendita di Apple da parte di Berkshire, il Medio Oriente e l'incertezza elettorale. Improvvisamente, siamo passati da zero rischi a 10 rischi in tre settimane. I futures del VIX sono saliti a 37 ieri, a causa di queste paure.
E adesso?
I livelli di supporto inferiori dello SPX sono a 5015 per la media mobile a 200 giorni, 4880 per il ritracciamento del 50% e 4700 per il ritracciamento del 61,8%. Mi aspetterei un rimbalzo tecnico a un certo punto, ma se avvenisse troppo presto, cercherei di andare di nuovo al ribasso.
Alla fine, penso che potremmo testare uno di questi livelli di supporto e cercherei di andare long a quei livelli. Questi livelli sono molto più in basso rispetto a dove siamo ora. Ieri ho ricevuto circa 20 avvisi. Quindi penso che ci saranno opportunità per acquistare alcuni titoli e forse anche un'inversione di tendenza domani, martedì.
Ma voglio che tutti capiscano che questa situazione di carry trade con il Giappone potrebbe richiedere del tempo per stabilizzarsi. Pertanto, finché non vedremo stabilità, sarà meglio essere cauti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
THE DAY AFTER TOMORROWToday’S Trading del 06.08.2024 –
MACRO BACKGROUND
L’alba del giorno dopo è sempre una delle fasi più rassicuranti , il termine della tempesta rischiara la mente e sebbene lasci alle sue spalle macerie, porta con se anche speranza e voglia di ricostruire.
Innegabile la fase di paura dei mercati che hanno portato il vix oltre 60, ad indicare l’esplosione di volatilità tipica del panic selling, espressione di una chiara necessità di smantellare posizioni carry trades e di ribilanciare i portafogli in attesa di un potenziale rallentamento dell’economia USA che al momento manca all’appello.
Nella lettura dei dati storici i rialzi della disoccupazione, oltre lo 0.9% dai minimi , sono stati sempre visti come conferme di una fase recessiva, fase che si è manifestata in media 4 mesi prima della ripartenza della disoccupazione, dunque si presenta oggi una anomalia, con la disoccupazione che sfonda la soglia dello 0.9% dai minimi ma senza ancora una dichiarata fase recessiva… si alimentano le attese per questa conferma.
Diverse le anomalie, consideriamo ancora il LEI che sebbene sia da diversi mesi in piena zona recessione, non ha ancora trovato conferme nel PIL USA, insomma tutti che si preparano alla recessione che sembra ora un evento inevitabile.
Dobbiamo tuttavia ricordare che rimanere investiti sul mercato resta una necessità per resistere all’inflazione e difendere cosi i propri capitali, pertanto bisogna avere dei piani ben defini di investimento che possano reggere anche alle dovute fasi correttive che si dimostrano nel tempo solo opportunità di ingresso per chi le sa cogliere.
FOREX
Il mercato fx trova oggi un recupero del dollaro USA dai minimi di 102.16, ma riteniamo poco probabile una netta inversione dell’attuale trend ribassista per il biglietto verde che trova ora sulla sua strada la possibilità di conferme per una fase recessiva e potenziali tagli tassi per oltre 1 punto percentiale in questo 2024.
Da non sottovalutare ancora lo yen che storna dal movimento rialzista di questi giorni, ma che resta ancora bisognoso di trovare un nuovo equilibrio nei prezzi con le principali majors concorrenti.
Oggi recupero del dollaro australiano dopo che la RBA ha lasciato invariato il costo del denaro, ancora pochi progressi sul fronte inflazione e troppe incertezze nell’economia globale portano la RBA ad una fase attendista con il costo del denaro sui massimi. Decisione questa che porta il dollaro australiano ad interessanti recuperi dai minimi degli ultimi due mesi, ma che non riteniamo sufficienti ancora per contrastare la fase di risk off che vivono i mercati globali.
EQUITY
Buono il recupero dei principali listini mondiali in apertura europea, la pressione ribassista resta ancora elevata impedendo performance che tocchino +1% e limitando i recuperi al +0.65 dell’eruostoxx.
In America il nasdaq trova supporti a 17384 pnt area di confluenza con la trend line supportiva di lungo periodo, ma si fatica a trovare slanci rialzisti degni di nota, cosi come per l’SP 500 che pur arginando le perdit a 5100 pnt non riesce a recuperare oltre i 5300 pnt.
La fase di espansione di volatilità degli ultimi giorni potrebbe ora dare vita ad una fase di compressione dei prezzi all’interno dei range definiti la scorsa settimana.
Da annotare il VIX che dopo aver superato quota 60 ritraccia fino a 38 proprio a dimostrare il rientro dei timori , anche grazie ai discreti dati sull’ISM service letti ieri pomeriggio che hanno sorpreso positivamente.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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GOLD | Iniziamo a ribasso e poi invertiamo?| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
A prescindere da ciò che succederà nella seconda parte di giornata verso la sessione americana, vorrei orientarmi su una prima fase SHORT almeno fino a quell'open oraria o anche fino ai minimi di giornata di ieri.
Successivamente bisognerà fare una nuova analisi anche per capire meglio la situazione.
Investite responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Per maggiori info, non esitare a leggere lo spazio firma.
Buon Trading.
Ciau.
Mercati, profondo rossoProsegue imperterrita la correzione (se così possiamo chiamarla), dei mercati azionari, in una price action che sta piuttosto assumendo i contorni di un trend ribassista. Wall Street ha ceduto pesantemente, con perdite sopra al 2% per tutti e tre gli indici, con una continua liquidazione di posizioni sui tecnologici. Il mercato sta smontando i carry trades che aveva costruito nell’ultimo anno, anche se per ora, a livello mensile le perdite sono calcolabili in un 12% per il Nasdaq, un -6.6% sull’S&P 500 e un -1.50% per il Dow Jones.
A livello annuale i tre indici sono ancora positivi, con percentuali che variano dal 9% del Dow Jones, al 15.5% dell’S&P 500 e quasi il 17% del Nasdaq. I titoli tecnologici a grande capitalizzazione che hanno guidato il rally di quest'anno sono scesi di più lunedì, tra cui Nvidia (-6,4%), Microsoft (-3,3%) e Tesla (-4,2%). Anche Apple è scesa del 4,8% dopo che la Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha dimezzato la sua partecipazione nel produttore di iPhone.
A pesare sono non solo i timori di un rallentamento economico negli Stati Uniti, che potrebbe diventare recessione, ma anche la questione geopolitica che inevitabilmente, tiene banco e che ha spinto gli indici di rischio, tra cui il Vix e l’indice fear and greed in zona rossa, ovvero in deciso risk off. L’insieme di questi due eventi non può che alimentare preoccupazioni tra gli investitori. Va ricordato però che ieri pomeriggio, l’ISM Services Pmi ha offerto agli investitori un po’ di sollievo, indicando un rimbalzo importante nel settore dei servizi.
USD INDEX
L'indice del dollaro è sceso fino a 101.8 nella sessione di ieri per poi assestarsi intorno ai 102,5, rimanendo vicino a livelli più bassi degli ultimi 7 mesi. A contribuire alla discesa, i deboli dati economici che hanno sollevato preoccupazioni sulla resilienza dell'economia statunitense e hanno aumentato le scommesse sulla necessità che la Fed tagli prima del previsto i tassi di interesse. Il mercato, ora sconta quasi 125 punti base di riduzione del costo del denaro nell’anno in corso, con le probabilità di una riduzione di 50 punti base a settembre che si attestano a quasi il 92%, rispetto a circa il 12% della scorsa settimana.
I dati di venerdì hanno mostrato che l'economia statunitense ha aggiunto meno posti di lavoro del previsto, e anche il tasso di disoccupazione generale è balzato inaspettatamente al livello massimo dal 2021, al 4,3% e la crescita dei salari ha rallentato più del previsto. In precedenza, l'ISM Manufacturing PMI aveva indicato una contrazione a sorpresa nel settore manifatturiero. D'altro canto, l'ISM Services PMI è uscito migliore delle attese contribuendo al rimbalzo successivo. Il dollaro si è indebolito soprattutto nei confronti dello yen e del franco svizzero.
Sui principali rapporti di cambio abbiamo notato un indebolimento del dollaro che poi ha recuperato leggermente nella seduta pomeridiana, con l’EurUsd salito a 1.1010 per poi correggere di una sessantina di pips e ora sembrerebbe poter correggere qualcosa in più. Il cable è rimasto debole e incapace di rompere 1.2800 con EurGbp che ha toccato 0.8620 per poi correggere 50 pips.
UsdJpy che dopo aver sfiorato 141.50 è tornato a salire e ora quota 145.40. Il Franco svizzero ha pressato tutte le valute concorrenti con l’EurChf che dopo aver testato il doppio minimo a 0..9220 è risalito sopra 0.9370. UsdChf sempre debole a 0.8550, ma ha anche visto 0.8430. Fino a quando rimarrà forte il risk off, difficile vedere un calo della divisa elvetica.
SCENDONO I RENDIMENTI
Il rendimento del Treasury statunitense a 10 anni è sceso al 3,752% tra le preoccupazioni per una potenziale recessione economica degli Stati Uniti, alimentando le scommesse sul fatto che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse in modo più aggressivo. Tuttavia, un PMI dei servizi ISM migliore del previsto, salito a 51,4 da 48,8, ha leggermente attenuato questi timori indicando una ripresa dell'attività dei servizi negli Stati Uniti.
Nonostante ciò, i rendimenti del titoli del Tesoro statunitense rimangono al livello più basso dall’inizio di quest’anno. A luglio, l'economia statunitense ha aggiunto solo 114.000 posti di lavoro, al di sotto dei 175.000 previsti, mentre il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente al 4,3% e la crescita salariale ha rallentato più del previsto.
RBA FERMA SUI TASSI
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha lasciato invariati i tassi nella riunione di questa notte, al 4,35% mantenendoli fermi per la sesta riunione consecutiva come da previsioni. Nello statement si legge che il board è preoccupato di una inflazione che rimane al di sopra dell'intervallo target del 2-3% a causa dei persistenti costi dei servizi.
Pertanto Il consiglio ha ribadito la necessità di rimanere vigili sui rischi al rialzo dei prezzi, e prospettando l’eventualità di rimanere flessibili sia al rialzo, ma anche al ribasso, sul costo del denaro e indipendenza dai dati macro. La politica monetaria, pertanto, sarà sufficientemente restrittiva finché l'inflazione non si muoverà in modo sostenibile verso l'obiettivo.
Allo stesso tempo, il consiglio ha evidenziato una sostanziale incertezza sulle prospettive economiche, evidenziata dalla lenta crescita del PIL e dall'aumento del tasso di disoccupazione. AudUsd stabile in area 0.6500.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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L’oro viene scambiato ampiamenteAnalisi fondamentale
L'oro ha subito una correzione grazie alle prese di profitto sul mercato, ma nel complesso c'è ancora molto supporto mentre le tensioni geopolitiche in Medio Oriente mostrano segni di ulteriore inasprimento.
Novità di mercato
Bloomberg riferisce che mentre gli Stati Uniti inviano rinforzi nella Striscia di Gaza e spingono per un cessate il fuoco, Israele si prepara a possibili attacchi da parte dell’Iran e delle milizie locali come rappresaglia per gli omicidi di funzionari di Hezbollah e Hamas.
"Israele è impegnato in una guerra con l'Iran su molti fronti. Stiamo combattendo ogni direzione dell'Iran con tutte le nostre forze", ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu all'inizio della riunione di gabinetto di domenica. Siamo pronti ad affrontare qualsiasi situazione offensivo e difensivo”.
Analisi tecnica:
L'oro dopo NF forma un margine di prezzo di scambio abbastanza ampio. Una fascia di prezzo rialzista si forma con la fascia di prezzo 2475 e 2420. L'intervallo temporale h2 offre una panoramica delle fluttuazioni a breve termine dell'oro durante il giorno. Venerdì la zona 2411 ha formato una zona critica attorno alla quale si è verificata una reazione di prezzo di 30. Quindi questa diventa un’area di forte reazione quando l’oro esce dal canale dei prezzi.
Resistance: 2466 - 2475 - 2480 - 2491 - 2502
Support: 2423 - 2412 - 2405 - 2394 - 2385
SELL GOLD 2465 - 2467 Stoploss 2471
BUY GOLD 2415 - 2413 Stoploss 2408
La Tempesta Perfetta sui Mercati GlobaliOggi segna l'inizio di una fase turbolenta per i mercati finanziari globali. Il VIX, l'indice di volatilità comunemente noto come "indice della paura", ha registrato un aumento del 54% dopo il +28% di venerdì. Questa impennata della volatilità è un chiaro segnale di nervosismo e incertezza tra gli investitori.
Le borse asiatiche sono state particolarmente colpite, con il NIKKEI che ha subito un impressionante calo del 12% intraday.
Un bear market non è semplicemente un calo temporaneo, ma una fase prolungata di pessimismo e vendita. Ecco cosa ci possiamo aspettare:
-Estensioni Indefinite: La durata e l'intensità del bear market sono difficili da prevedere. Potrebbe durare settimane, mesi o persino più a lungo.
-Rimbalzi e Nuovi Minimi: Durante un bear market, è comune vedere rimbalzi tecnici (temporary recoveries), seguiti da nuovi minimi. Questi rimbalzi spesso ingannano gli investitori, facendo sembrare che il peggio sia passato prima di ulteriori cali.
-Volatilità Elevata: La volatilità rimarrà alta, con grandi oscillazioni giornaliere nei prezzi degli asset. Questo rende il mercato particolarmente difficile da prevedere e navigare.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.08.2024L’avversione al rischio non risparmia alcuna asset class e geografia.
Trimestrali Usa: dopo Intel delude anche Amazon, e c’è chi parla di bolla dell’AI.
Debolezza di luglio del mercato del lavoro Usa: Fed sotto pressione per “tagliare”
I mercati scontano un taglio a Settembre (se non prima) e da 50 bps (non 25)!
Correzione in atto sui mercati finanziari, col settore tecnologico che accelera la fase calante. Venerdì 2 Wall Street ha chiuso in forte calo, soffrendo dati macro sotto alle attese, in particolare quelli sul mercato del lavoro di luglio.
I 114 mila nuovi posti di lavoro sono molti meno dei 175 mila attesi, mentre il tasso di disoccupazione è salito a 4,3%, dal 4,1% di giugno. Frena la dinamica salariale: la paga oraria media è salita di 8 cts/ora, +0,23%, a US$ 35,07, quella annuale +3,63%.
Anche le Borse europee hanno vissuto una brutta giornata, con cali marcati delle azioni bancarie afflitte dalla prospettiva di tagli dei tassi d’interesse che, dopo anni di boom, ne comprometterebbero la redditività futura. In termini più generale è rapidamente aumentata l’avversione al rischio, dopo mesi di elevata compiacenza.
Milano ha perso -2,55%, ma la peggiore è stata Amsterdam, -3,1%. Giù anche Francoforte, -2,2%, Madrid -1,7%, Parigi, -1,6% e Londra -1,3%. Wall Street ha registrato pesanti cali: Dow Jones -2,3%, S&P500 -2,5%, Nasdaq -3,0%, come se all’improvviso i mercati fiutassero il rischio di recessione o rimproverassero alla FED di aver temporeggiato troppo coi tagli.
Con un timing “sfortunatamente perfetto”, nella sua newsletter periodica ai clienti, Elliott Management definisce le megacap tecnologiche, ed in particolare Nvidia, “un territorio di bolle", dicendosi "scettica" sulla prospettiva che le società della tecnologia continuino a comprare chip elaborazione grafica di Nvidia e che l'Intelligenza artificiale è "troppo pubblicizzata”, richiederà troppa energia, etc.
Di una cosa gli investitori sembrano certi, ed è che le probabilità di un imminente taglio dei tassi da parte della Banca centrale Usa (Federal Reserve-FED), forse anche nella misura di 0,5% e non il tipico 0,25% e senza aspettare settembre.
Un’altra ricaduta evidente è l’indebolimento del Dollaro, sceso al livello più basso da 4 mesi verso Euro: la “moneta unica” europea ha chiuso a 1,092 Dollari, guadagnando +1,2%. Decisamente inusuale anche la fortissima flessione del Dollaro sullo Yen, a 146,6, -1,8%.
A deprimere i mercati azionari non sono solo i timori di un’improvvisa gelata dell’economia americana, ma anche quelli di ritardi ulteriori dell’auspicata fase di allentamento della politica monetaria in Usa ed Europa, il rischio di escalation militare in medio Oriente, con confronto diretto Iran–Israele, ed infine una campagna di trimestrali che contiene frequenti inviti alla cautela.
Ad esempio, dopo quelli di Intel di mercoledì scorso, ha deluso anche Amazon, con nueri sotto le attese, accompagnati da una guidance cauta sul 3’ trimestre.
Sul mercato obbligazionario europeo si è rivisto il copione delle sedute precedenti: l’avversione al rischio dilata oltre 150 bps il super monitorato spread tra BTp italiani e Bund tedeschi: osserviamo il classico “flight to quality” che punisce i mercati azionari e sostiene i titoli Governativi più “sicuri” proseguendo il calo dei dei rendimenti, compreso di quelli “periferici”: il BTP benchmark paga 3,63%, -1 bps.
Il prezzo del petrolio scende ancora fino ai minimi da 6 mesi, scontando uno scenario recessivo: quello del Wti (Greggio riferimento Usa) venerdì ha perso -4,0% a 73,3 Dollari/barile ed oggi, 5 agosto un altro -2,4%.
La nuova settimana è iniziata in Asia con brutali cali: il Nikkei ha oscillato paurosamente fino a -15% per chiudere a -12,4%, segnando il peggior crollo da ottobre 1987.
La rapidissima rivalutazione dello Yen è spesso citata tra i fattori principali del “sell-off” globale: in effetti anche stamane guadagna oltre +3% sul US$, rivedendo quota 141 (a giugno aveva toccato un minimo a 162) e questa inattesa “direzionalità”, dovuta alla svolta “da falco” della Bank of Japan, starebbe innescando la chiusura di molti «carry trades».
Pesanti anche il Kospi coreano, -8,8% ed il Talex tailandese, -8,4%, sensibili alla prospettiva dell’economia Usa e dell’intelligenza artificiale. Sul versante “cinese” vediamo cali pesanti per Hong Kong, -2,4%, e più ridotti per il CSI300 di Shanghai e Shenzhen, -0,8%.
Clima di sell-off anche per le criptovalute, Bitcoin stamattina ha subito puntato verso i 50 mila Dollari, arrivando a perdere oltre -15%, e ancora peggio è andata per Ethereum, a momenti oltre il -20%.
Sul versante “bond” anche oggi, 5 agosto, osserviamo un calo dei rendimenti dei Govies Usa ed EU, compatibile con lo scenario di calo dei tassi: lo spread BTP-Bund sale +4bps a 154, il rendimento del BTP conferma 3,63% e quello del Bund 10 anni scende a 2,09%.
Un vero crollo riguarda i rendimenti dei Treasury Usa, con la “risk-adversion” che deprime tutte le scadenza appiattendo la curva: il Treasury 10 anni rende 3,72% (ore 12.00 CET). Non è un caso che i Fed fund futures scontino, al 100% di probabilità, un imminente taglio dei tassi da 50 bps, seguita da altri 75 bps entro fine anno.
La volatilità dei mercati azionari è naturalmente esplosa: il Vix, che misura quella delle opzioni sullo S&P500 è schizzata stamani oltre 60, vicino ai record storici della pandemia Covid, per poi ridimensionarsi, restando comunque sopra 40.
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