Nvidia, attacco ai massimi fallitoIl colosso Nvidia, dopo aver sofferto ad agosto tirandosi dietro l'intero settore AI, ha ripreso a correre ma a ritmi inferiori rispetto a quelli a cui ci ha abituato fin ora.
La spinta cinese e il taglio dei tassi della FED ha ridato forza al settore portando Nvidia a circa 15 punti percentuali dal suo massimo storico di giugno. dopo aver rotto in settimana la resistenza a 117 dollari che ha contenuto per diverse sedute i prezzi e la trendline discendente partita dai massimi, al momento si trova a scontrarsi con la seconda trendline (sempre partita dai massimi) che potrebbe proiettarla nuovamente verso quota 140 dollari. Dopo un primo tentativo fallito ieri, sul finire di settimana sono arrivate probabilmente le prese di profitto e il titolo sta cedendo terreno dirigendosi nuovamente verso, l'ormai supporto, a quota 117.
Sarà fondamento aprire con il giusto sprint la prossima settimana, magari in scia ad una continuazione del trend cinese.
Analisi fondamentale
Nasdaq fatica sulla resistenzaSembra incredibile, ma il Nasdaq è l'indice che sta faticando di più in questo ultimo quarto dell'anno se paragonato con gli altri indici USA.
Le aziende tech statunitensi che hanno trainato il mercato americano fin ora, sembrano aver pigiato il piede sul freno lasciando spazio a settori più profittevoli.
L'indice Nasdaq, dopo aver provato ieri a rompere a rialzo l'ultima resistenza che lo tiene lontano dai massimi storici, oggi sembra non riesca a trovarne nuovamente la forza.
Il dato sull'inflazione USA in linea con le aspettative ha lasciato gli investitori nuovamente in attesa di sapere quali manovre intraprenderà la FED entro fine anno.
Al momento un nuovo taglio aggressivo sembra essere lo scenario più probabile.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 27.09.2024 Il Governo cinese fa sul serio: altri stimoli, ora diretti sui consumatori.
Borse US ed EU di nuovo sui massimi, e asiatiche in pieno recupero.
Economia Usa verso il “soft-landing, come spertao dalla FED.
US tech: Micron rilancia il tema AI con revisioni al rialzo dei suoi conti.
Galvanizzati dagli interventi di Pechino a sostegno di economia, settore immobiliare e bancario, ieri le Borse europee hanno segnato nuovi rialzi: Milano +1,68%, al nuovo massimo da luglio, Parigi +2,33%, Francoforte +1,69%: invariata Londra.
Gli acquisti sono stati massicci sulle azioni delle materie prime, della tecnologia e del lusso: queste ultime, oggetto di costanti vendite negli ultimi mesi causate dalle debolezza del mercato cinese, godono ora della speranza di ripresa dell’economia cinese, grazie agli interventi di Pechino a sostegno dei consumi, compresi quelli voluttuari.
Veramente impressionanti i progressi segnati ieri dalle azioni del comparto del lusso: a Parigi Lvmh è salita +9,4%, Hermes +9,3% e Kering +9,0%.
In ulteriore progresso anche Wall Street, Dow Jones e Nasdaq +0,6%, S&P500 +0,4%, al nuovo record assoluto: si osserva un ottimismo diffuso, innescato dalla revisione al rialzo delle stime di Micron, leader Usa dei chip di memoria, che segnala boom di ordini per le high-bandwidth memory, indispensabili all’AI.
L'economia Usa è forte e lo ribadiscono i dati macro di ieri: la lettura finale del Pil del 2’ trimestre conferma +3,0%, appena meglio delle previsioni di +2,9%, mentre le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono scese di 4 mila unità a 218 mila, facendo meglio delle stime e segnando il minimo da 4 mesi.
Meglio del previsto anche gli ordini di beni durevoli, stabili ad agosto, contro stime di forte calo, che contribuiscono a consolidare le aspettative del «soft landing» anelato dai policy makers Usa e dalla Federal Reserve (Banca centrale Usa).
Il prezzo del petrolio è ancora sotto pressione: ieri a contribuire al “mood negatico” ha provveduto un articolo del Financial Times secondo cui l'Arabia Saudita, maggior esportatore globale di petrolio al mondo, abbandonerebbe il suo target ideale di prezzo a 100 Dollari/barile, valutando un aumento della produzione.
Secondo Reuters, l'Opec+ (cartello dei maggiori esportatori) si avvia a confermare l'aumento già previsto per dicembre, alimentando la convinzione dei traders che l'aumento dell'offerta, combinato all'incertezza della domanda, possa innescare ulteriore pressione ribassista al prezzo del greggio.
In positivo c’è che il calo del prezzo di petrolio e del US$ potrebbero contribuire alla discesa dei prezzi alla produzione e al consumo in Europa a settembre.
Sul versante valutario, l’attesa per le future mosse della Fed e dello speech di Powell (Chairman della Federal Reserve) di oggi ha determinato notevoli oscillazioni e poi la chiusura debole della valuta Usa nel cambio Euro/Dollaro, tornato a sfiorare il livello 1,12, a testimoniare l’aspettative di un 2’ taglio dei tassi da 50 bps a novembre.
Il clima sul mercato dei bond governativi europei resta sereno, con riduzione degli spread tra Bund tedesco e “periferia”: il differenziale di rendimento tra il BTP decennale italiano e l’omologo Bund tedesco è sceso a 129 bps, col rendimento del BTP benchmark a 3,47%, il più basso da agosto 2022. Sorpresa! Gli OAT francesi a 10 anni rendono più dell’omologo Bonos spagnolo: è la 1’ volta dal 2007.
L’attività manifatturiera Europea è debole, e l’Italia non fa eccezione: il fatturato industria è sceso -4,7% su base annuale -0,4% mensile a luglio, frutto di una modesta crescita del mercato interno (+0,5% in valore e +0,2% in volume) e del calo del mercato estero (-2,4% in valore e -1,3% in volume).
Nel trimestre maggio-luglio 2024, si registra un calo sia in valore, -1,9%, che in volume, -1,6%, sul trimestre precedente. Fanno meglio i servizi, che a luglio hanno segnato un aumento annulae di +1,9% in valore e +1,8% in volume.
Oggi, 27 settembre, prosegue l’effetto benefico sulle Borse asiatiche degli stimoli decisi dal Governo cinese a sostegno dell’economia: inoltre, la Banca centrale cinese (Pboc) ha tagliato di -50 bps il coefficiente di riserva obbligatoria (Rrr) per le banche commerciali, al 6,6%. Infine, secondo il Governatore Pan Gongsheng, ci sarebbe spazio per un ulteriore taglio di 25-50 bps entro fine anno.
Tokyo ha chiuso a +2,3% una seduta piena di novità: l’indice generale dei prezzi al consumo nell’area metropolitana di Tokyo, considerato un indicatore anticipatore, è aumentato “solo” +2,2% annulae a settembre, rallentando dal +2,6% di agosto.
Lo Yen si è decisamente apprezzamento contro US-Dollar in area 143,2 dopo la notizia che Shigeru Ishiba sara’ il nuovo Primo Ministro Giapponese, essendo uscito vincente alle elezioni interne al Partito di maggioranza: Ishiba è considerato in favore della politica di normalizzazione (alias rialzo) dei tassi della Bank of Japan.
Ancora in ripresa i listini della “greater China”: Shanghai +2,7%, Shenzhen +5,5%, Hong Kong +3,1%: secondo l'agenzia di stampa governativa Xinhua, il Politburo di ieri ha confermato l’intenzione di promuovere nuove misure di rilancio dell'economia.
Borse Europee ben intonate, in media +0,6% a fine mattinata (ore 13.00 CET), mentre Wall Street dovrebbe riaprire sui livelli di chiusura di ieri, nel giorno dell’annucio del dato sull’inflazione (PCE) di agosto calcolata sui consumi delle famiglie “tipo” Usa, e molto osservate dalla FED.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
XAUUSD | Chiudiamo la settimana in bellezza?| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Vediamo se l'oro riesce a lasciare ancora una volta uno slancio a rialzo in chiusura settimana, così da capire meglio come si muoverà la prossima.
Ho lasciato le zone di interesse per la nostra operatività.
Fin quando le zone basse per il LONG non verranno toccate considererò la zona alta per lo SHORT, in alternativa non la prenderò più in considerazione.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Per maggiori info, non esitare a leggere lo spazio firma.
Buon Trading.
Ciau.
NEWSLETTER#68: EUR/GBP & INFLAZIONEGBP SOVRASTA L’EURO
I dati deboli arrivati questa settimana e questa mattina sul lato europeo, hanno aiutato la sterlina a guadagnare terreno nei confronti dell’euro.
EUR/GBP è tornata a ritestare livelli che non si registravano da aprile 2022.
Il motivo principale del crollo di EUR/GBP è l'aumento delle scommesse che le cupe prospettive dell'eurozona costringeranno la BCE a tagli più consistenti rispetto alla Bank of England.
INFLAZIONE EURO
Questa mattina sono stati pubblicati i dati inflazionistici francesi e spagnoli.
I report ufficiali hanno mostrato un rallentamento maggiore delle aspettative.
“Oltre all'effetto stagionale del calo dei prezzi dei trasporti (in particolare il trasporto aereo di passeggeri) e i servizi di alloggio, vi è il marcato calo dei prezzi dell'energia.
Al contrario i prezzi dei prodotti manifatturieri sono destinati ad aumentare nel corso del mese”
Notizie macroeconomiche della giornata
- Fiducia dei consumatori (11:00) (EUR)
- Indice prezzi PCE (14:30) (USD)
- Bilancia commerciale di beni (14:30) (USD)
- PIL (14:30) (CAD)
- Aspettative di Michigan (16:00) (USD)
Buon trading a tutti
Analisi del prezzo dell'oro del 27 settembreAnalisi fondamentale
I prezzi dell'oro (XAU/USD) hanno attirato alcune vendite durante il fine settimana e sono scesi ulteriormente dai massimi storici intorno alla regione $ 2.685-$ 2.686 toccati giovedì. Questo calo è stato finanziato dall’emergere di alcuni acquisti di dollari statunitensi (USD), che tendono a indebolire la domanda della materia prima. Inoltre, l'umore ottimista del mercato, alimentato dalle nuove misure di stimolo della Cina, si è rivelato un altro fattore che ha spinto i deflussi dal metallo prezioso, considerato un rifugio sicuro.
Detto questo, le aspettative di un allentamento più aggressivo da parte della Federal Reserve (Fed) mantengono il dollaro confinato all’interno del range familiare che ha mantenuto nelle ultime due settimane circa e all’interno del range dell’attacco del dollaro USA da inizio anno fissato la scorsa settimana . Ciò, unito al rischio di un ulteriore inasprimento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, dovrebbe limitare le perdite sui prezzi dell’oro. I trader potrebbero anche preferire attendere il rilascio dell’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) degli Stati Uniti.
Analisi tecnica
Attualmente, il margine commerciale dell’oro è molto ampio. e Gold può raggiungere il ATH in qualsiasi momento durante questo periodo. Nell'area del confine inferiore, prestare attenzione ai livelli 2650 e 2640. L'area ATH superiore si nota nelle aree rotonde 2690 e 2700. Se l'oro si mantiene al di sopra del gancio 2662 fino alla metà della sessione statunitense, possiamo ancora impostare un ordine di acquisto in quest'area per raggiungere le posizioni sopra la zona di resistenza, se si rompe 2662 attendere il nuovo test e vendere a 2650-2640.
ACQUISTA XAUUSD 2651-2649 Stoploss 2646
ACQUISTA XAUUSD 2641-2639 Stoploss 2636
VENDI XAUUSD 2688-2690 Stoploss 2693
VENDI XAUUSD 2699-2701 Stoploss 2704
La borsa sale, il dollaro non decollaE’ un mercato, quello attuale, caratterizzato da contraddizioni evidenti tra i diversi asset,, ma la price action continua a evidenziare una forza infinita dei mercati azionari, sostenuti da enorme liquidità, e congiuntamente un dollaro che, a dispetto di dati quasi sempre positivi, continua a scendere, sostenuto dalla volontà Usa di mantenerlo debole, per recuperare ulteriori quote commerciali sull’estero.
E così ieri abbiamo assistito ad un’altra seduta, l’ennesima, caratterizzata da nuovi massimi storici per i listini Usa. L'S&P 500 che ha guadagnato lo 0,6% per raggiungere un nuovo record e i futures del Nasdaq in rialzo dell'1,3%, guidati da Micron Technology.
Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.50%, spinto dai dati economici positivi. Le azioni di Micron sono aumentate del 16% dopo aver fornito una solida guidance trimestrale e aver superato le aspettative degli analisti nei risultati del quarto trimestre. Altri titoli di semiconduttori, tra cui Applied Materials e Lam Research, sono saliti di circa il 6%.
IL DOLLARO VICINO AI SUPPORTI CHIAVE
La logica direbbe di comprare dollari, in questo periodo, caratterizzato da dati macro Usa ancora positivi e congiuntamente, dati Europei che evidenziano stagnazione nel vecchio continente. In realtà la moneta unica, sorprendentemente, trova compratori sui supporti chiave e rimbalza per poi provare addirittura la rottura delle resistenze chiave, non lontane dai livelli attuali. EurUsd non lontano da 1.1200 la cui violazione aprirebbe la strada a 1.1280 e poi 1.1400.
Il Cable si muove analogamente, sostenuto da una Boe che non taglia il costo del denaro per timori verso l’inflazione e da dati macro ancora positivi. I target sono posti a 1.3460 e 1.3500 inizialmente, ma non possiamo escludere neppure 1.3700. Il UsdJpy invece appare in accumulazione e riparte per via dei nuovi carry trades aperti dopo che la Boj ha negato l’ennesimo rialzo dei tassi promesso. Target 147.35 e 149.70.
Oceaniche in compressione con la possibilità di accelerare al rialzo e raggiungere gli obiettivi posti a 0.7100 e 0.6520, ma attenzione ai supporti che non devono essere violati altrimenti, il trend rialzista potrebbe essere negato. 0.6630 e 0.6080 i livelli suddetti. Rimane stabile il franco svizzero dopo che la Snb ha tagliato i tassi ieri, con EurChf a ridosso di 0.9500 e UsdChf in correlazione inversa quasi perfetta con EurUsd.
USA, PIL ANCORA MIGLIORE DELLE ATTESE
L'economia statunitense è cresciuta a un tasso annualizzato del 3% nel secondo trimestre del 2024, invariato rispetto alla seconda stima e superiore a un'espansione rivista al rialzo dell'1,6% nel primo trimestre. Ci sono state revisioni al rialzo per gli investimenti in scorte private, la spesa del governo federale e le importazioni. D'altro canto, la spesa dei consumatori è cresciuta leggermente meno di quanto visto nella seconda stima e sono state registrate revisioni al ribasso anche per gli investimenti fissi e le esportazioni.
Nel frattempo, il Bureau of Economic Analysis ha pubblicato l'aggiornamento annuale regolare e le revisioni dei conti economici nazionali. L'economia statunitense è cresciuta dell'1,6% nel primo trimestre del 2024, superiore all'1,4% inizialmente riportato. Nel 2023, la crescita del PIL è stata rivista al rialzo dal 2,5% al 2,9% e per il 2022 il PIL è cresciuto del 2,5%, 0,6 punti percentuali in più rispetto a quanto stimato in precedenza.
Intanto. i nuovi ordini di beni durevoli, negli Stati Uniti, sono rimasti pressoché invariati rispetto al mese precedente nell'agosto del 2024, rispetto al picco del 9,8% di luglio, il più alto degli ultimi quattro anni, e in netto contrasto con le aspettative del mercato di un calo del 2,6%. Il risultato ha messo in discussione il crescente pessimismo sull'attività manifatturiera negli Stati Uniti, suggerendo che l'attuale rallentamento potrebbe essere temporaneo.
JOBLESS CLAIMS
Il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 4.000 rispetto alla settimana precedente, a 218.000 nel periodo conclusosi il 21 settembre, al di sotto delle aspettative di mercato di un aumento a 225.000, e raggiungendo un nuovo minimo di 4 mesi.
Nonostante questo calo, il numero di richieste è rimasto al di sopra delle medie registrate all'inizio di quest'anno, poiché il mercato del lavoro statunitense si è indebolito dal picco post-pandemia, sebbene rimanga storicamente rigido. Nel frattempo, le richieste in sospeso sono aumentate di 13.000, a 1.834.000, nella settimana precedente.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Il Bitcoin torna a 63.440 $ mentre il dollaro si rafforzaNelle contrattazioni asiatiche, il prezzo del Bitcoin è sceso sotto i 64.000 dollari, scambiando a 63.440,2 dollari, con un calo dell'1,2%. Questo calo è stato guidato dal rally del dollaro, che ha influenzato negativamente i mercati delle criptovalute, mentre gli investitori attendono ulteriori segnali dalla Federal Reserve. In particolare, il livello di 65.000 dollari è una resistenza chiave che il Bitcoin non è riuscito a superare da agosto.
A ciò si è aggiunta la recente attivazione di un portafoglio inattivo da 13 anni, che ha mobilitato token per un valore di circa 3 milioni di dollari, generando preoccupazione nel mercato. L'imminente scadenza dei contratti Bitcoin ed Ether, prevista per venerdì, potrebbe aumentare la volatilità del mercato. Inoltre, le future decisioni della Federal Reserve dovrebbero influenzare la direzione del prezzo del Bitcoin.
In termini di analisi tecnica, BTCUSD ha recuperato nel corso del mese i suoi prezzi da 52.000 dollari fino al prezzo attuale nell'area di controllo (POC). L'RSI in ipercomprato a 62,59% suggerisce che il prezzo potrebbe estendersi verso 68.000 dollari, con un'area chiave in cui potrebbe verificarsi una correzione intorno a 65.288 dollari, secondo l'analisi del metodo di Fibonacci.
Ion Jauregui - Analista ActivTrades
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 26.09.2024Pechino aumenta stimoli monetari e fiscali: Borse Asia in forte recupero.
Petrolio di nuovo giù, con benefici effetti sull’inflazione attesa a settembre.
Govies EU: recupero dei GGB greci, debolezza degli OAT francesi.
US tech: Micron rilancia il tema AI con revisioni al rialzo dei suoi conti.
Ieri, 25 settembre, è stata un giornata apatica per le Borse europee, sebbene le aspettativa fossero migliori, dopo che gli stimoli varati da Pechino avevano propiziato chiusure decisamente al rialzo per i listini asiatici.
Gli analisti hanno giudicato come parziali le misure annunciate ieri dal Governo cinese, ancora insufficienti per rilanciare investimenti e consumi: tuttavia ne sono state annunciate di nuove la notte scorsa, con impatto decisamente dirompente sui mercati azionari asiatici e, come vedremo, anche su quelli Europei.
Le notevoli tensioni sul piano geopolitico non aiutano: ieri sono proseguiti i raid aerei e missilistici israeliani sulle installazioni paramilitari di Hezbollah, che a sua volta ha lanciato numerosi razzi ed addirittura un missile.
Le Borse europee hanno chiuso poco mosse rispetto alla vigilia: Milano -0,1%, Francoforte -0,4%, Londra -0,2%, e Parigi, -0,5%. Chiusure deboli anche a Wall Street: Dow Jones -0,7%, S&P500 -0,2%, Nasdaq invariato.
Peraltro, nell'after market Usa si è visto il ritorno dell’ottimismo grazie all’annuncio di Micron Technology, maggior produttore americano di memory chip, di un aggiornamento al rialzo delle previsioni di vendite e profitti, dovuti all’esuberante domanda legata all'intelligenza artificiale.
La prima mossa di taglio dei tassi Usa sembra produrre ricadute positive sul mercato immobiliare: la scorsa settimana l'indice delle nuove richieste di mutui negli States è aumentato +11%, in scia al +14,2% della settimana precedente: inoltre la Mortgage Bankers Association indica che i tassi sui mutui a 30 anni sono scesi al 6,13%, dal 6,15% della settimana precedente, quasi -0,6% sotto i massimi del 2023.
Gli investitori continuano ad elaborare sulle possibili future mosse di allentamento monetaria delle Banche centrali. Oggi, 26 settembre, parleranno sia il Presidente dell’ECB (Banca centrale Europea) Christine Lagarde, che il Chairman della Federal Reserve (Banca centrale Usa), Jerome Powell.
Sul fornte Federal Reserve, Michelle Bowman, l'unico membro che aveva votato contro il taglio da -50 bps della scorsa settimana, ha auspicato una riduzione dei tassi “ad un ritmo misurato", convinta che i rischi d’inflazione permangano.
Di diverso avviso la collega Adriana Kugler che ritiene opportuni nuovi tagli se l'inflazione continuerà a rallentare ed il mercato del lavoro confermerà la sua forza.
Negli Usa si attendono, tra oggi e domani, alcuni dati macro di rilevo: tra tutti, venerdì, l'indice dei prezzi per spese personali&consumi (Pce) e l’aggiornamento finale sul GDP (PIL) del 2’ trimestre: forniranno elementi di valutazione alla FED nella prospettiva del prossimo FOMC (Comitato di politica monetaria) di ottobre.
Il prezzo dell'oro resta vicino al massimo storico a 2.670,4 Dollari/oncia: oltre alle aspre tensioni internazionali, con guerre in corso in Ucraina e Libano, l’oro ha reagito con ulteriori rialzi al 1’ taglio dei tassi da parte della Fed, a cui si pensa se ne aggiunga un 2’ a novembre, e all’inaspettata caduta della fiducia dei consumatori Usa pubblicata martedì.
Resta debole il prezzo del petrolio che, col -1,7% di oggi, torna vicino ai minimi dell’anno: il WTI (West Texas Intermediate) ripiega sotto 69 Dollari/barile. Cio’ si combina con la debolezza del Dollaro, favorendo un contributo negativo all’inflazione europe di settembre.
Il comparto dei titoli Governativi Europei vive una fase calma da diversi mesi, ma è notevole che gli spread di rendimento tra Bund tedeschi (rating AAA) e Govies della “periferia” si stiano chiudendo. Lo Spread tra BTP decennali italiani e omologhi Bund staziona è vicino a 132 bps, col BTP benchmark che “paga” meno di 3,5%.
I rendimenti dei GGB greci non sono mai stati così vicini a quelli degli OAT francesi, che invece, da quasi un anno, “allargano” lo spread coi “tripla A” europei.
Nell'aggiornamento dell'Economic Outlook, l'OCSE (Organizzazione per cooperazione e sviluppo economico) prevede che la crescita possa toccare +3,2% nel 2024 e 2025, grazie all’ulteriore ripresa del commercio internazionale, all'incremento dei redditi reali e all'allentamento del costo del denaro.
Oggi, 26 settembre, registriamo recuperi quasi euforici per i listini azionari asiatici: Tokyo, col +2,8% del Nikkei, è salita ai massimi da 2 mesi, sospinta dalla debolezza dello Yen, innescata dalla scelta della Banca del Giappone di mantenere il tasso di riferimento a +0,25%.
Bene anche Hong Kong +3,1%, Shanghai +2,5%, Shenzen +2,8%, Korea +2,6%, con i rialzi più forti messi a segno dalle azioni tecnologiche, grazie alle buone attese diffuse dal memory-chip maker Usa Micron.
In Cina, dopo le misure di stimolo varate a inizio settimana, Pechino starebbe valutando di iniettare fino a 1000 miliardi di Yuan nelle principali banche statali, per migliorare l’accesso al credito di banche e imprese.
Ottimo avvio anche per le Borse europee, con rialzi medi di +1,2% a fine mattinata (ore 13.00 CET). La Banca nazionale Svizzera ha tagliato i tassi di -0,25% a +1,00%, mentre ieri quella Svedese (Riksbank) li aveva tagliati di eguale misura a +3,25%.
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GOLD | Esistono solo i tori.| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
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| ANALISI |
Rimaniamo in cerca di LONG ragazzi, Short troppo rischioso.
Vi ho lasciato le 2 fasce di valutazione aspettiamo perciò quelle.
Speriamo in una correzione a ribasso cosi da poter valutare un'entry.
C'è la possibilità che dall'ATH attuale Shorti ma non so se me la rischierei, valutate per bene voi.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Per maggiori info, non esitare a leggere lo spazio firma.
Buon Trading.
Ciau.
NEWSLETTER#67: USD e CHFDOLLARO IN RIPRESA?
I flussi di fine trimestre (Q3 2024) potrebbero continuare ad offrire al dollaro un modesto supporto oggi, salvo sorprese negative nei dati statunitensi.
Oggi è il turno delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione e del PIL.
Sono necessari dati statunitensi più forti per convincere i mercati ad abbandonare le scommesse sul taglio di 50 punti base entro dicembre 2024.
Le volatilità più alte le potremo vedere domani con il rilascio della lettura inflazionistica PCE.
TASSI BNS
La Banca Centrale Svizzera ha tagliato i tassi d’interesse di 25 punti base nella riunione odierna.
“La pressione inflazionistica in Svizzera è nuovamente diminuita in modo significativo rispetto al trimestre precedente.
Potrebbero verificarsi ulteriori tagli del tasso di riferimento della BNS nei prossimi trimestri per garantire la stabilità dei prezzi nel medio termine”.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (14:30) (USD)
- PIL Trimestrale (14:30) (USD)
Buon trading a tutti
Wall Street contrastataChiusure contrastate a Wall Street nella sessione di ieri mercoledì, con Dow Jones in perdita (-0.7%), l’S&P500 appena sotto lo zero (-0.19%), mentre il Nasdaq ha chiuso leggermente in positivo (+0.04%). Il mercato è in attesa di maggiore chiarezza per capire se l'entità dei tagli dei tassi possa essere stata esagerata. Il Nasdaq ha beneficiato del supporto delle big tech che hanno compensato le perdite del settore finanziario e dei produttori di energia.
Micron Technology è balzata del 15% nelle contrattazioni estese su risultati fiscali del quarto trimestre migliori del previsto e dopo aver emesso una solida guidance per il trimestre in corso. Altre aziende legate ai semiconduttori come Applied Materials (4,9%) e Lam Research (4,1%) hanno chiuso in positivo. D'altro canto, la minore esposizione della tecnologia all’interno del Dow Jones, ha spinto l'indice a scendere dello 0.7%.
I rendimenti obbligazionari sono in ripresa, e il dollaro è rimbalzato bruscamente, segnali che una percentuale di analisti e investitori, sembrano riconsiderare una Fed eccessivamente ottimista sui progressi contro l'inflazione. JPMorgan, Wells Fargo e Bank of America hanno perso quasi l'1%, mentre Exxon Mobil e Chevron sono scese ciascuna di oltre il 2%. D'altro canto, Nvidia e AMD sono balzate di oltre il 2%, mentre Micron è salita dell'1% prima dei suoi guadagni dopo la chiusura. In settimana c’è attesa per il rapporto PCE e i commenti del presidente della Fed Powell.
VALUTE, EURO FALSO BREAKOUT
Sembrava aver violato le resistenze principali l’EurUsd, ieri mattina, con il superamento temporaneo di 1.1200 e il test di 1.1214, ma poi, inspiegabilmente e in assenza di dichiarazioni o altri elementi che potessero far cambiare lo scenario rialzista, è sceso rompendo i primi supporti chiave a 1.1180 e 1.1160 andando in seguito a chiudere la sessione americana intorno a 1.1130.
La logica ci dice che il movimento ribassista sembrerebbe quello più consono con riferimento sia al delta tasso tra le due valute principali, in netto favore del dollaro (5% i Fed Funds e 3.65% il tasso di rifinanziamento principale della Bce), ma anche in relazione ai dati macro che evidenziano stagnazione in Europa e tenuta degli aggregati principali negli Stati Uniti. E così ora vedremo quel che accadrà nelle prossime sedute da un punto di vista tecnico con il supporto chiave di 1.1070 che forse potrebbe essere messo sotto attacco nelle prossime ore.
Analogamente all’Euro, anche la sterlina pare in movimento correttivo, dopo la performance delle ultime sedute che aveva spinto la valuta britannica, proprio ieri, al di sopra di 1.3400, per poi correggere oltre 100 pips. UsdJpy che è tornato a ridosso di 145.00 dopo aver trovato una base a 142.90, anche se per il momento sembra incapace di rompere al rialzo tale livello. UsdCad che ha raggiunto i target a 1.3400 e ha rimbalzato un centinaio di pips anche se rimane in trend ribassista.
Franco svizzero in ripresa con l’EurChf che non riesce a violare l’area di 0.9500 e scende a 0.9465 ancora una volta. Oggi, in mattinata, attenzione alla Snb, chiamata a decidere sui tassi con le previsioni che danno un taglio di 25 punti base e tassi all’1%. Forse il taglio è già scontato nei prezzi attuali della valuta elvetica.
SVEZIA, TAGLIO DEI TASSI
La Riksbank ha abbassato il suo tasso di riferimento di 25 punti base al 3,25% durante la riunione di settembre 2024, secondo taglio dopo quello di agosto e in linea con le aspettative del mercato. I responsabili dell’autorità monetaria svedese hanno in programma ulteriori tagli nelle due riunioni rimanenti dell'anno, se le prospettive per l'inflazione e l'attività economica rimarranno quelle attuali, con una potenziale riduzione di 50 punti base in una di queste due.
Inoltre, le previsioni indicano anche uno o due ulteriori tagli dei tassi durante la prima metà del 2025. Si prevede quindi che il tasso di riferimento verrà abbassato a un ritmo chiaramente più rapido di quanto comunicato in precedenza, il che contribuisce a far ripartire l'attività economica.
USA, MUTUI IN RIPRESA
Le richieste di mutui negli Stati Uniti sono aumentate dell'11% rispetto alla settimana precedente nel periodo conclusosi il 20 settembre, estendendo l'impennata del 14,2% della settimana precedente, per portare i volumi delle richieste di mutui al massimo da giugno 2022, secondo i dati compilati dall'MBA. L'aumento della domanda è stato in linea con il continuo calo dei tassi di riferimento sui mutui, con quello su un contratto fisso a 30 anni che si è attenuato fino a un minimo di due anni del 6,13%, poiché le prospettive di una Fed accomodante hanno tenuto sotto controllo il rendimento dei titoli del Tesoro a lungo termine.
I volumi delle richieste per rifinanziare una casa, che sono più sensibili alle variazioni a breve termine dei tassi di interesse, sono aumentati del 20% rispetto alla settimana precedente. Nel frattempo, le richieste per l'acquisto di una nuova casa sono aumentate dell'1% ad agosto. Per contro, le vendite di nuove case unifamiliari negli Stati Uniti sono diminuite del 4,7% rispetto al mese precedente, raggiungendo un tasso annualizzato destagionalizzato di 716.000 ad agosto, riducendo il balzo rivisto del 10,3% del mese precedente, ma leggermente al di sopra delle aspettative di mercato di 700.000 vendite nel periodo.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.09.2024Pechino avvia un piano di supporto a banche, consumi, immobiliare.
Manufattura EU sempre più debole: la BCE potrebbe presto tagliare ancora.
Borse asiatiche e materie prime in recupero, si spera nella Cina.
Scendono i rendimenti obbligazionari in Europa: spread BTP/Bund a 130 bps.
La PBoC (Banca centrale della Cina) ha varato alcune nuove misure per accelerare, indirettamente, l'economia: ha ridotto le soglie minime richieste alle riserve di liquidità delle banche ed il loro tasso d’interesse di riferimento, prevedendo anche l'iniezione di circa 113 mld di US Dollari di liquidita' e specifici stimoli al comparto immobiliare.
Alcuni analisti hanno osservato che mancano misure dirette e rapide a sostegno dell'economia reale: tuttavia il piano rivela il senso di urgenza di Pechino per rilanciare anche le depresse Borse locali.
L’effetto benefico di tali misure s’è visto soprattutto ieri mattina, quando gli indici delle Borse domestiche cinesi hanno segnato guadagni spesso superiori a +4,0%.
In Europa l’euforia asiatica si è trasmessa solo parzialmente, anche a causa del pessimo dato sulla fiducia delle imprese tedesche a settembre: il relativo indice Ifo è sceso da 86,6 di agosto a 85,4 punti, sotto gli 86,1 previsti. Inoltre è scesa ancora l’aspettativa sul business, da 86,8 di agosto 86,3, peraltro in linea con le attese.
Le chiusure Europee di ieri sono state comunque positive: Milano +0,6%, Francoforte +0,9% Parigi +1,3% Londra e Madrid +0,3% Amsterdam +0,4%.
Wall Street ha segnato un piccolo rialzo, ridimensionando l’ottimismo di inizio seduta dopo la pubblicazione del “sentiment” dei consumatori. Dow Jones +0.2%, S&P 500 +0,25%, Nasdaq +0,56%, con tutti gli indici comunque vicini ai massimi storici.
Ieri sono stati pubblicati alcuni indicatori macroeconomici Usa molto “barometrici”, che tuttavia non dipingono un quadro direzionale univoco: la fiducia dei consumatori ha deluso, scendendo a 98,7 punti contro i 104,0 previsti, e segnando il maggior calo mensile da 3 anni.
L'indice sulla salute della manifattura curato dalla Richmond FED, è sceso ad agosto a -21, da -19 del mese prima, ai minimi dal 2020, oltre che sotto alle stime di -12.
In positivo, la debolezza di questi dati rilancia le aspettative di nuove riduzioni dei tassi: i Treasuries incorporano implicitamente un taglio 75 bps entro fine 2024: visto che avremo solo 2 FOMC (Comitato di politica monetaria della FED), almeno un taglio dovrebbe essere di -50 bps: non resta che aspettare..
In seno al FOMC, la maggioranza dei membri è allineata con l’opinione di Austan Goolsbee, secondo cui il focus della Banca centrale si è già spostato dall’inflazione all’occupazione, ed i tassi potranno scendere ancora e velocemente.
La collega Michelle Bowman, convinta che l’inflazione non sia ancora debellata, predica moderazione nel taglio del costo del denaro, visto che il mercato del lavoro denota ancora forza ed i consumi rimangono tonici, sventando la prospettiva recessionistica.
In Europa, con la manufattura in prolungata crisi e la speranza di crescita legata ai soli servizi, cresce la speranza si un nuovo taglio dei tassi della Banca centrale Europea già ad ottobre, come avvalorato dal Governatore Estone Madis Muller: intanto la Banca di Svezia ha abbassato il repo-rate di -0,25% a 3,25%.
Tale aspettativa si riflette anche sulla discesa dei rendimenti dei titoli Governativi e fa si che il “mondo bond” sia tranquillo, come rivela anche la “chiusura” del noto spread tra rendimento dei Btp decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi, sceso ieri a 133 bps dai 135 della vigilia.
L’iniziativa cinese di ieri ha favorito il rialzo dei prezzi di molte materie prime, comprese quelle energetiche: il petrolio WTI (riferimento Usa) e' salito a 71,4 Dollari/barile, +1,5%, anche per l’escalation del nuovo fronte di guerra tra Israele ed Hezbollah in Libano: per la stessa ragione l’oro è ai massimi storici, attorno 2.645 Dollari/oncia.
Oggi, 25 settembre, notiamo movimenti meno euforici sui listini asiatici: Tokyo ha perso -0,19%, ma quelle della “greater China” hanno guadagnato ancora: Shenzhen +1,30%, Shanghai +1,20%, Hong Kong +0,8%.
Pechino ha infatti annunciato nuova liquidità per oltre 800 miliardi Yuan a supporto delle sue Borse oltre che un “Fondo dedicato” a stabilizzare i corsi depressi delle azioni domestiche.
Peraltro il recupero delle Borse sembra da attribuire anche ai multipli valutativi molto depressi ed all’attesa di nuovi stimoli fiscali più indirizzati agli investimenti e ai consumi, che ridurrebbero il rischio, tutt’altro che remoto, della deflazione.
Le Borse europee, partite in lieve flessione, terminano la mattina senza ispirazione, con tutti gli indici frazionalmente negativi. Le sorti dei listini azionari europei, dato il quadro congiunturale debole, dipendono molto dai prossimi dati macro e dalla scelte della Banca centrale, dalla quale si spera un’accelerazione della fase di allentamento monetaria: il Presidente Lagarde parlerà giovedì 26.
Anche negli Usa massima attenzione ai dati in uscita: questo pomeriggio avremo quelli su scorte petrolifera e vendita di case nuove, domani quello su GDP del 2’ trimestre e richieste di sussidi di disoccupazione, oltre allo “speach” del Chairman della FED Jerome Powell: venerdì 27 il dato d’inflazione PCE (Personal consumer Expenditure) di agosto, molto considerato dalla FED.
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Analisi del prezzo dell'oro, 25 settembreAnalisi fondamentale
Mercoledì l’oro è salito al nuovo massimo storico di 2.670 dollari l’oncia, dopo che il calo a sorpresa dei dati sulla fiducia dei consumatori statunitensi di martedì ha aumentato le aspettative per un maggiore allentamento della politica monetaria e tagli più profondi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Tassi di interesse più bassi sono positivi per l’oro perché riducono il costo opportunità di detenere attività che non pagano interessi, rendendo l’oro più attraente per gli investitori.
La più grande mossa di stimolo della Banca popolare cinese dai tempi della pandemia di Covid è stata annunciata martedì, compresi i forti tagli dei costi di finanziamento in un pacchetto di misure per rilanciare l’economia in crisi, sostiene anche l’aumento dei prezzi dell’oro.
L’escalation delle tensioni in Medio Oriente, dopo che Israele ha continuato a bombardare gli obiettivi di Hezbollah in Libano, ha ulteriormente alimentato il flusso di capitali rifugio verso il metallo giallo.
Analisi tecnica
L'oro si trova su una stretta posizione laterale e attende chiare forze di acquisto e vendita al livello di supporto 2650 per vedere come reagirà il prezzo quando entrerà nella sessione statunitense. Se 2650 non può essere superato, oggi si potrà stabilire un nuovo ATH. Presta attenzione alle aree di resistenza di picco a 2670-2680 e osserva la reazione dei prezzi in quest'area per VENDERE. Si nota un supporto importante nell'area 2640
Segnali di trading
ACQUISTA zona GOLD 2650 SL 2645
ACQUISTA zona ORO 2640 SL 2635
VENDO zona ORO 2670 SL 2675
VENDO zona ORO 2680 SL 2685
GOLD | Attendiamo ritracciamento.| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
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| ANALISI |
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Buon Trading.
Ciau.
NEWSLETTER#66: CONSUMER CONFIDENCE e INFLAZIONEUS CONFIDENCE INDEX
La fiducia dei consumatori è scesa a 98.7 a settembre, quasi al limite inferiore del range ristretto che ha prevalso negli ultimi due anni.
Il calo di settembre è stato il maggiore da agosto 2021.
Il calo di fiducia è stato più marcato per i consumatori di età compresa tra 35 e 54 anni.
Il deterioramento delle principali componenti dell’indice riflette le preoccupazioni dei consumatori riguardo il mercato del lavoro e le reazioni a meno ore, aumenti più lenti delle buste paga, meno opportunità di lavoro, anche se il mercato del lavoro rimane abbastanza sano.
INFLAZIONE AUD
Il tasso di inflazione australiano è sceso all'interno dell'intervallo obiettivo della Reserve Bank of Australia per la prima volta dall'ottobre 2021.
I dati mostrano un rallentamento al 2,7%, dal 3,5% precedente.
Anche le componenti core hanno registrato un discreto rallentamento.
La RBA attenderà ulteriori dati prima di mettere mano su un prossimo taglio dei tassi.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Permessi di costruzione (14:30) (USD)
- Vendite di nuove case (16:00) (USD)
Buon trading a tutti
Equity, stabilità e nuovi massimiI principali indici azionari statunitensi, hanno terminato la seduta di ieri con guadagni di dimensioni ridotte, ma quanto basta per fissare nuovi massimi storici. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,2% a 42.208 punti, dopo aver fissato il nuovo massimo storico a 42.281 punti. L’S&P500 è salito dello 0,25% a 5.733 punti, poco al di sotto del nuovo massimo di 5.735 punti. Chiusura positiva anche per il Nasdaq (+0,56% a 18.075 punti).
Non c’è molto da segnalare riguardo a queste price action che dimostrano ancora come l’appetito al rischio, nei mercati azionari, sia ancora prevalente. Nel frattempo, il mercato attende ulteriori commenti dei diversi funzionari della Fed per valutare i prossimi passi della banca centrale, in attesa del rapporto PCE, previsto per fine settimana. Tecnologia e finanza sono stati i settori che più hanno battuto in testa ieri, mentre il settore dei materiali ha sovraperformato.
Le megacap per contro hanno chiuso negative, Inoltre, le azioni Visa sono crollate di quasi il 4% dopo le notizie secondo cui il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti potrebbe presentare quanto prima una causa accusando la società di monopolizzare illegalmente il mercato delle carte di debito negli Stati Uniti.
VALUTE
Ancora poche oscillazioni sul mercato dei cambi, in attesa di qualche segnale che possa sbloccare il trading range delle ultime due settimane. L’Euro rimane sostanzialmente forte, ormai a ridosso di 1.1200, nonostante i dati macro segnalino stagnazione nel vecchio continente. L’indice Ifo tedesco pubblicato ieri si è rivelato ancora negativo, ed è sceso a 85,4 a settembre 2024 da 86,6 ad agosto.
Si tratta del minimo dal mese di gennaio 2024 e ha mancato le aspettative di 86. Il sottoindice per le condizioni attuali è sceso a 84,4 da 86,5, mentre le aspettative aziendali sono diminuite a 86,3 da 86,8. Sulle altre valute, prevale una certa debolezza del biglietto verde, in un contesto in cui il cambiamento di narrativa dei responsabili di politica monetaria statunitense sembra spingere la valuta al ribasso, e forse questo è l’obiettivo della Fed.
UsdJpy che da 144.70 è tornato a ridosso di 143.00 dopo aver visto un minimo a142.90 e sebbene la price action e la tendenza di fondo sul giornaliero, sembrino di accumulazione, questi colpi di coda parrebbero avere lo scopo di buttare fuori dal mercato chi è long dollari. Cable sempre fortissimo, ormai sopra 1.3400 e non lontano dai primi obiettivi di 1.3450 80 area.
Sui supporti chiave anche UsdCad, tornato a 1.3420 con possibilità, in caso di rottura al ribasso dell’area di 1.3370 di scendere anche a 1.3180 target finale di questo movimento. Stabilità per l’EurChf a 0.9430 mentre scende ancora il UsdChf non lontano dal minimo di 0.8335.
PBOC IN AZIONE
La Banca Popolare Cinese ha abbassato il tasso di prestito di riferimento a un anno, conosciuto come MLF, ovvero linea di credito a medio termine, di 30 punti base al 2,0% dal 2,3% del 25 settembre. Già ieri la banca centrale aveva introdotto le sue misure di stimolo economico per rilanciare l'economia e ripristinare la fiducia del mercato, per contrastare la debole domanda interna e i rischi di deflazione.
Le misure comportano una riduzione di 50 punti base del coefficiente di riserva obbligatoria, un taglio di 20 punti base del tasso di interesse chiave a breve termine e una diminuzione approssimativa di 50 punti base dei prestiti ipotecari esistenti.
Lo Yuan è in rafforzamento sul dollaro, per via della debolezza diffusa della valuta americana, e tecnicamente siamo tornati in fase ribassista con obiettivi intorno ai 7 Yuan per dollaro toccati stanotte e, nel caso di violazione, non è da escludere un tentativo a 6.70 target finale di questo leg ribassista,
USA, MERCATO IMMOBILIARE IN PEGGIORAMENTO
L'indice dei prezzi delle case S&P Case-Shiller in 20 città negli Stati Uniti è aumentato del 5,9% rispetto all'anno precedente a luglio 2024, rallentando rispetto all'aumento del 6,5% del mese precedente e in linea con le aspettative del mercato di un aumento del 5,8%. È stato l'aumento più basso dei prezzi delle case da novembre 2023, a indicare l'impatto dei tassi di interesse più elevati sulla domanda di abitazioni.
Tuttavia, è stato il nono mese consecutivo in cui la crescita dei prezzi è rimasta al di sopra della soglia del 5%. L’impatto dei tassi alti comincia però a farsi sentire in modo evidente ed è questa una delle ragioni principali del taglio dei tassi della Fed.
AUSTRALIA, INFLAZIONE IN CALO
L'indice dei prezzi al consumo (CPI) in Australia è aumentato del 2,7% su base mensile, rispetto al dato di agosto dell’anno scorso, più basso rispetto alle previsioni di mercato del 2,8% e alla lettura di luglio del 3,5%. È stata la lettura più bassa da agosto 2021, e rientra nell'intervallo obiettivo della banca centrale del 2-3% per la prima volta in tre anni.
A contribuire, il calo dei prezzi dell'elettricità, la discesa più alta mai registrata (-17,9%) e quelli dei carburanti (-7,6%). Ma i prezzi sono scesi anche nel settore alimentare, alcol e tabacco. AudUsd in correzione dai massimi di 0.69076 con target di breve posti anche a 0.6830. Trend di fondo che resta però rialzista con obiettivi a 0.7150 nel medio termine.
Buona giornata e buon trading.
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Buongiorno,
Il trend macro dell'oro rimane al rialzo, pertanto continuerò a cercare opportunità di posizionamento a favore di esso.
Eviterò di shortare XAU in questo periodo, almeno fino a quando non osserverò un rallentamento significativo nei timeframe superiori accompagnato da cambi strutturali rilevanti.
Altrimenti, sarebbe come fare ipotesi senza basi solide, non stiamo giocando al lotto.
In questo momento, attendiamo l'identificazione delle aree chiave e del momento più opportuno per agire.
Ti auguro un buon inizio settimana e una buona giornata.
Come sapete, non opero né sul mercato asiatico né su quello di londra; opero esclusivamente dopo le 14:00 e in New York
Pertanto, attenderò l'apertura del mercato dopo quell'ora e le zone selezionate, poi andrò ad aggiornare le zone di interesse qualora venissero bucate e preparerò i setup operativi.
Qualora si verificassero cambiamenti significativi o vendite improvvise, adatterò la mia strategia di conseguenza.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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sarò lieto di rispondervi
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NEWSLETTER#65: RBA e PMI USARBA, TASSI INVARIATI
Nella riunione odierna, il Consiglio della RBA ha deciso di lasciare invariato l'obiettivo del tasso di liquidità al 4,35%.
L'inflazione è diminuita notevolmente dal picco del 2022, in quanto l'aumento dei tassi di interesse ha avvicinato la domanda e l'offerta aggregata all'equilibrio.
Tuttavia, l'inflazione è ancora un po' al di sopra del punto medio del 2–3 per cento dell'intervallo obiettivo.
Le pressioni salariali si sono lievemente attenuate, ma la produttività del lavoro è ancora ai livelli del 2016.
PMI US FORTI
Il rilascio di ieri pomeriggio dei PMI US hanno generato diverse volatilità sui mercati Forex, soprattutto sul dollaro.
“La fiducia delle imprese, la domanda, le assunzioni e gli investimenti sono frenati dall’incertezza che circonda le elezioni presidenziali, gettando un’ombra sulle prospettive per il prossimo anno per molte aziende.
I prezzi praticati per beni e servizi stanno entrambi aumentando ai tassi più rapidi degli ultimi sei mesi”
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Banchieri Usa, cambiano i toniLa narrativa di una Fed hawkish sui tassi, valida fino a qualche settimana orsono, sembra completamene ribaltata dai toni utilizzati nelle ultime ore da Kashkari, Bostic e Goolsbee, i quali hanno rilasciato dichiarazioni accomodanti, in ragione di un cambiamento di approccio rispetto ai tassi di interesse. Kashkari della Fed di Minneapolis si aspetta ulteriori riduzioni del costo del denaro nel prossimo futuro, anche se di dimensioni inferiori ai 50 punti base, mentre Bostic della Fed di Atlanta ha ribadito che un taglio di mezzo punto in questa riunione non frena la Fed rispetto ad ulteriori ribassi futuri.
I rischi per il mercato del lavoro sono aumentati, con la possibilità di una debolezza diffusa, superiore a un anno fa, nei principali aggregati macro. Goolsbee della Fed di Chicago ha poi confermato che se i dati proseguiranno nella direzione attuale, vi saranno molti interventi sul costo del denaro nel 2025. In buona sostanza, sembra che l’atteggiamento della Fed sia più accomodante nei confronti dei tassi e più aggressivo nell’approccio verso la ripresa economica, ora in rallentamento, specialmente riguardo ai dati dell’occupazione.
Da segnalare il fatto che nessuno ha poi espresso preoccupazione verso l’inflazione, un fattore che sembra ormai superato nella narrativa attuale. In settimana parlerà poi Jerome Powell e verificheremo se anche il Presidente utilizzerà il medesimo approccio.
EQUITY
Stabile Wall Street nella seduta di ieri con poche oscillazioni in una giornata in cui a farla da padrone sono stati sia i dati Pmi per Eurozona, Uk e Usa, sia le dichiarazioni dei banchieri centrali Usa, aperti a nuove riduzioni dei tassi. Gli S&P Global PMI hanno continuato a indicare una crescita robusta, anche se in rallentamento, nel settore privato statunitense.
L'espansione è stata guidata dai servizi, mentre la contrazione nel settore manifatturiero si è approfondita e le pressioni sui prezzi sono aumentate. Nel frattempo, i discorsi dei funzionari della Federal Reserve prospettano ulteriori riduzioni del costo del denaro, mentre in settimana, per confermare tale tendenza, sono attesi i dati sui PCE (Price Consumer Expenditure).
Tra i titoli Usa, si segnalano il settore energetico, quello con le migliori prestazioni, mentre le megacap sono state contrastanti, con Apple (-0,2% e Microsoft (-0,2%) scambiate in ribasso, mentre Nvidia è rimasta pressoché invariata e Amazon (0,1%), Meta (1,4%) e Alphabet (0,2%) hanno registrato guadagni. Nel frattempo, le azioni di Intel hanno guadagnato oltre il 3,8% dopo la notizia che Apollo Global Management si è offerta di fare un investimento multimiliardario nella società.
PMI USA
L'S&P Global Flash US Composite PMI è sceso leggermente a 54,4 a settembre 2024 da 54,6 ad agosto, ma ha superato le previsioni di mercato di 54,3. La lettura ha mostrato che la crescita dell'attività commerciale nel settore privato statunitense è rimasta solida, segnalando un'espansione economica sostenuta nel terzo trimestre. La crescita nel settore dei servizi è rimasta forte, sebbene abbia rallentato leggermente (55,4 contro 55,7) mentre la contrazione del settore manifatturiero è aumentata (47 contro 47,9). Le aziende hanno frenato le assunzioni e hanno permesso che l'occupazione diminuisse per il secondo mese consecutivo. Inoltre, i prezzi medi applicati per beni e servizi sono aumentati al ritmo più rapido da marzo e i costi di input sono aumentati al massimo in un anno.
PMI EUROPA, CHE CALO
L'HCOB Flash Eurozone Composite PMI è sceso per il quarto mese consecutivo a 48,9 a settembre 2024, il livello più basso da gennaio, rispetto a 51 ad agosto e alle previsioni di 50,6. Si tratta del primo calo dell'attività del settore privato in sette mesi, con la flessione della produzione manifatturiera che si estende al 18° mese consecutivo (44,5 contro 45,8), particolarmente marcata in Germania e Francia. Inoltre, la crescita del settore dei servizi ha subito un brusco rallentamento (50,5 contro 52,9), in mezzo a un rinnovato calo in Francia. I nuovi ordini di esportazione sono diminuiti, gli arretrati di lavoro sono ulteriormente diminuiti e la perdita di posti di lavoro è stata la più alta da dicembre 2020. L'eurozona sembra si stia dirigendo verso la stagnazione.
VALUTE
L'euro è sceso ieri in area 1,1100, tra le preoccupazioni che la Banca centrale europea potrebbe dover accelerare i suoi sforzi di allentamento monetario per sostenere l'economia in difficoltà. Gli indici PMI flash per l'Eurozona, la Germania e la Francia hanno deluso e hanno mostrato che l'attività del settore privato nell'Eurozona è tornata a contrarsi, poiché i problemi delle case automobilistiche tedesche come VW hanno trascinato ulteriormente verso il basso il settore manifatturiero. Gli investitori ora scommettono su circa 50 punti base in ulteriori tagli dei tassi da parte della BCE quest'anno, con una probabilità del 40% di una riduzione a ottobre.
Va segnalato che dopo la discesa a 1.1080 il cambio dell’Euro è tornato prepotentemente sopra 1.1100 in seguito alle dichiarazioni dovish dei banchieri Usa che hanno spinto al ribasso il biglietto verde. EurUsd a 1.1120 e Cable da 1.3250 a 1.3360 nell’arco di poche ore. UsdJpy stabile compreso tra 143.20 e 144.40. In discesa l’EurGbp in seguito ai dati sui Pmi inglesi, in discesa ma contenuta rispetto a quella dei Pmi di Eurozona. UsdCad tornato sotto 1.3500. Il mercato continua a rimanere incerto, con price action bilaterali e volatili, senza breakout importanti, eccezion fatta per qualche cross come EurGbp. Franco svizzero stabile in area 0.9400 contro Euro, il che significa alta correlazione inversa tra UsdChf ed EurUsd.
RBA, TASSI INVARIATI
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha mantenuto i tassi al 4,35% nella riunione di questa notte, mantenendoli invariati per la settima occasione consecutiva e come da previsioni. Nello Statement si legge però che l’inflazione non è ancora stata sconfitta e rimane elevata e non tornerà nel proprio alveo naturale (2-3%) prima del 2026.
Il Board quindi ha ribadito la necessità di rimanere vigili sull’inflazione che dipenderà ovviamente dai prossimi dati macro. La RBA ha osservato che si prevede che i consumi delle famiglie riprenderanno ancora nel secondo semestre del 2024, ma il ritmo della ripresa potrebbe essere più lento del previsto. Dollaro australiano in correzione dopo i massimi osservati a 0.6890, e correzione di circa 50 pips verso i supporti di breve termine a 0.6830.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Analisi Tecnica sul titolo FedEx (FDX)Nonostante il trend rialzista di lungo e breve periodo, il titolo FedEx presenta un comportamento peculiare, caratterizzato da frequenti gap up e gap down, tutti in corrispondenza con il rilascio degli earnings. Alcuni gap down sono arrivati a toccare il 20%, ma sono stati sempre chiusi in breve tempo.
Recentemente, il titolo ha raggiunto l'area dei massimi storici, per poi essere respinto. Pertanto, l'area dei 320$ rappresenta una forte resistenza (RES) da superare per confermare la continuazione del trend rialzista.
Scenario Rialzista
Con il rilascio degli ultimi dati sugli utili e il fatturato in calo, il titolo ha subito un ribasso del 15% in un solo giorno, generando un nuovo gap down. Attualmente, il prezzo si sta avvicinando a una zona di interesse caratterizzata da alti volumi, l'area del POC situata intorno ai 250$. Questa zona potrebbe fungere da supporto, contenendo le quotazioni e favorendo una ripartenza del titolo.
Scenario Ribassista
Nel caso in cui l'area del POC non riuscisse a contenere le quotazioni, il titolo potrebbe scivolare ulteriormente verso un'area di supporto statico (SUP 1) intorno ai 200$.
FedEx rimane un titolo interessante da monitorare, soprattutto in base alla reazione del prezzo nelle prossime settimane e alla capacità di mantenere i supporti chiave.
WidomTree - Tactical Daily Update - 23.09.2024Borse Usa ed EU tornano caute, i tassi scenderanno, ma l’economia è fiacca.
Macro europea ancora debole a Settembre: PMI in forte discesa.
La BCE è pronta a nuovi tagli, ma senza fretta, e con flessibilità (Lagarde).
Borse asiatiche ancora in ripresa; taglio tassi più vicino in Cina.
Il taglio di -0,5% dei tassi ufficali da parte della Federal Reserve, che aveva spinto le Borse giovedì 19, ha esaurito la spinta propulsiva e venerdì 20 i maggiori indici azionari europei e americani hanno chiuso deboli.
L’economia americana conferma di essere diretta verso il “soft/landing”, cioè il rallentamento senza recessione: sembrano dimostrarlo sia il calo delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, in calo e al minimo da 4 mesi, sia l’aumento dei nuovi cantieri di edilizia abitativa.
Sul fronte Bce (Banca centrale Europe-ECB), il Presidente Lagarde, intervenendo alla Michel Camdessus Central Banking Lecture organizzata a Washington dal Fmi (Fondo monetario internazionale), ricorda che “il nostro approccio deve essere "stabili senza rigidita'...cioè pronti al cambiamento e preparati a usare la flessibilità.. quando necessario”.
La Signora lagarde ha sottolineato come l'inflazione sia prevista scendere al 2% entro fine 2025, tuttavia «l'incertezza rimane profonda...e l'economia sta attraversando un cambiamento trasformativo».
Tornando alle Borse di venerdì scorso, la negatività è stata innescata dal comparto automobilistico, dopo la revisione al ribasso della stime di Mercedes Benz, e dal settore moda, bersagliato da report cauti sulle sue prospettive.
Milano ha perso -0,8%, Parigi -1,5%, Francoforte -1,4%, Londra e Amsterdam -1,2%, Madrid, -0,2%. Il bilancio della settimana è invece positivo: Madrid +1,8%, Milano +0,6%, Parigi +0,5% e Francoforte +0,2%. Negativa solo Londra, -0,5%.
Wall Street, venerdì 20, ha chiuso in calo: Dow Jones -0,09%, Nasdaq -0,36% e S&P 500 -0,47%.
Le Borse trovano sostegno nella prospettiva di allentamento dei tassi, confermata sia dall’ECB 2 settimane fa, col 2’ taglio da -0,25%, che dalla mossa della FED, che ha varato il “maxi taglio” da -50 bps e diffuso il noto grafico «dot plot», alimentato dalle previsioni dei membri del FOMC, che vedono tagli per 1 altro punto percentuale entro fine 2025 e di mezzo punto nel 2026.
Sono purtroppo puntualmente deboli i dati macro europei: in Gran Bretagna le vendite al dettaglio ad agosto sono aumentate di un misero +2,5% su base annua, ed in Germania i prezzi alla produzione, sempre ad agosto, sono scesi -0,8% annuo.
Tuttavia le news peggiori sono quelle di stamattina, e riguardano gli indici PMI (Purchasing managers Index) che confermano la debolezza, o meglio stagnazione, dell’economia dell’Euro-zona.
In Germania, ad esempio, il Pmi composito “stalla” a 50, sulla linea che demarca espansione da contrazione, frutto di un sub-indice dei servizi che a settembre è sceso a 50,6 punti da 51,2 e di uno della manifattura crollato a 40,3 punti da 42,4.
La Francia, che si distingueva in meglio ad agosto, col Pmi composito migliorato di 4 punti a 53,1, cioè al massimo da 27 mesi, ha segnato un crolla a 47,4 a settembre, al minimo da gennaio, coi servizi scivolati a 48,3 da 55,0, e quello manifatturiero a 44,0 da 43,9 di agosto, sotto le stime di 44,3.
Nel complesso dell’Eurozona l'indice Pmi composito è sceso a 48,9 dal 51 di agosto, cioè in area di contrazione e ai minimi da 8 mesi. L'indice Pmi dei servizi è sceso da 52,9 a 50,5, al minimi da 7 mesi, e quello della manifattura a 44,5 da 45,8, ai minimi da 9 mesi: numeri depressi, che si commentano da soli...
Oggi, 23 settembre, a dare un pò di ottimismo alle Borse asiatiche ci pensato la decisione della PboC (People’s Bank of China) di abbassare il tasso di regolamento dei prestiti a 14 giorni, sintomo che le autorità monetarie, dopo alcuni dati deboli di agosto, vogliano dare supporto a banche commerciali e, indirettamente, alle aziende, per centrare il target di crescita del +5% nel 2024.
I mercati “fiutano” novità di maggiori a breve, specie dopo che il Governatore della Pboc incontrerà martedì 24 i responsabili della National Financial Regulatory Agency e della Securities Regulatory Commission proprio sul tema del sostegno finanziario allo sviluppo economico del Paese.
Tokio oggi era chiusa per la festività dell’equinozio, ma in Asia notiamo i timidi rialzi di Seoul e Shanghai +0,4%, China A50 +0,6%, Mumbai +0,6%, e quelli più sostenuti di Singapore, +0,9% e Manila +2,3%.
Sulle Borse europee prevale la prudenza e la mattinata termina invariata (ore 13.00 CET), con Francoforte che difenende il segno positivo anche grazie all'esito delle elezioni in Brandeburgo che rafforzano il governo guidato da Olaf Scholz. I future sui maggiori indici di Wall Street preparano a riaperture positive, in media +0,4%.
Sul fronte dei bond governativi prebale la calma: lo spread Btp-Bund decennali è stabile a 134 punti. Rendimento del BTP benchmark è 3,54% e quello dell’omologo bund tedesco 2,20%.
Nuovi piccoli progressi del prezzo del petrolio, reduce dai minimi dell’anno nella 2’ settimana di settembre: quello del Wti sale +0,7% a 71,5 Dollari/barile.
Infine l’oro segna massimi a 2.653 Dollari/oncia (ore 13.30 CET).
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