USD PERDE TERRENO?USD
A gennaio 2025, l'Indice dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti è aumentato dello 0,4%, superando le previsioni degli economisti.
Questo incremento segue una revisione al rialzo dello 0,5% per dicembre 2024.
Su base annua, il PPI è cresciuto del 3,5%, rispetto al 3,3% di dicembre.
L'aumento è stato trainato principalmente dai prezzi dell'energia (+1,7%) e degli alimenti (+1,1%), mentre i servizi hanno registrato un incremento dello 0,3%.
GBP
Per quanto riguarda il Regno Unito, i dati preliminari indicano che il Prodotto Interno Lordo ha registrato una crescita dello 0,2% nel quarto trimestre del 2024, portando la crescita annua al 1,5%.
Questo risultato è stato sostenuto da un aumento della spesa dei consumatori e da investimenti aziendali stabili, nonostante le sfide legate all'inflazione e alle incertezze globali.
Buon trading a tutti
Analisi fondamentale
WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.02.2025Borse aiutate da possibili colloqui di pace tra Trump e Putin sull'Ucraina.
Powell (Chairman FED) non vede imminenti nuovi tagli dei tassi.
Mercati asiatici in recupero, per trimestrali e deal Alibaba-Apple.
Prezzo del gas europeo finalmente in calo, ma resta al top da 2 anni!
Le Borse europee hanno registrato un lieve rialzo il 12 febbraio, nonostante l'inflazione americana di gennaio sia salita oltre le aspettative, mettendo in forse la prospettiva di ulteriore abbassamento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
L'inflazione al coinsumo (CPI) ha infatti segnato +3,0% su base annuale, superiore al previsto +2,9%, con un incremento mensile di +0,5%, che ha sorpreso gli analisti che si aspettavano +0,4%.
Anche la componente “core” dell'inflazione (esclusi alimentari ed energia), che è un dato cruciale per la Fed, è aumentata, passando a gennaio al +3,3% dal 3,2% precedente.
A rendere la situazione ancora più complessa, poco prima della pubblicazione dei dati, il presidente Donald Trump ha chiesto su Truth Social che i tassi venissero abbassati. In risposta, Jerome Powell, presidente della Fed, ha dichiarato che la banca centrale deciderà sulla base dei dati economici e non in risposta a dichiarazioni politiche.
Sul fronte energetico, le scorte di greggio negli Stati Uniti sono aumentate di 4,07 milioni di barili nella settimana conclusa il 7 febbraio, superando le aspettative di +3 milioni. Tuttavia, le scorte di benzina sono scese di 3,03 milioni, un dato opposto alle previsioni.
I prezzi del petrolio sono perlatro scesi a causa delle previsioni di una produzione maggiore del previsto Usa, con il WTI (greggio di riferimento Usa) che ha perso -1,3% a 72,4 Dollari/barile.
Un altro fronte “caldo” riguarda il gas naturale in Europa, i cui prezzi ieri sono finalmente diminuiti -4,1%, a 55,4 euro/megawattora. Tuttavia, il prezzo è ancora il 13,3% sopra quello di inizio anno, a causa della situazione geopolitica e delle incertezze sull'approvvigionamento energetico.
Allo scopo, l'Unione Europea sta valutando un tetto temporaneo al prezzo del gas, una mossa che potrebbe influenzare il mercato a breve.
Dal lato della politica monetaria europea, il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha espresso l'opinione che la BCE dovrebbe allentare i tassi di interesse solo gradualmente, evitando un livello "neutrale" difficile da determinare.
Secondo le stime della Bundesbank, il tasso neutrale dovrebbe essere compreso tra l'1,8% e il 2,5%, un intervallo che lascerebbe spazio a politiche flessibili. La BCE, che ha ridotto i tassi cinque volte dal giugno scorso, terrà la sua prossima riunione il 6 marzo, con una possibile riduzione di 25bps, al 2,50%.
In Francia, il governatore della Banca centrale, Villeroy de Galhau, ha chiesto all'Europa di "svegliarsi" e innovare più rapidamente, specialmente in un contesto in cui la politica economica di Trump crea incertezze. Secondo il banchiere è essenziale potenziare la capacità produttiva e tecnologica dell'Unione Europea per restare competitivi a livello globale.
Oggi, 13 febbraio, dopo l'incertezza innescata dall'inflazione americana, le Borse europee hanno aperto positive, soprattutto grazie ai segnali di de-escalation della guerra in Ucraina, alimentati dai colloqui telefonici tra Trump e Putin. Trump ha annunciato che incontrerà Putin in Arabia Saudita per avviare negoziati diretti per porre fine alla guerra.
Inoltre, il segretario alla Difesa USA, Pete Hegseth, ha ipotizzato che l'Ucraina non cercherà più di entrare nella NATO e rinuncerà a reclamare tutti i territorio conquistato dalla Russia da 2014 in poi.
In Asia, i mercati sono stati positivi, con Tokyo, 1,3%, sostenuta dai forti guadagni di Sony, che ha aggiornato le previsioni sull’utile netto annuale, stimato ora in US$ 7 miliardi, grazie al successo del comparto gaming. Sul fronte valutario, il forte aumento dei prezzi alla produzione in Giappone “anticipano” possibili rialzi dei tassi d'interesse da parte della Banca del Giappone.
Tra le corporate news piùrilevanti, emerge quella della cancellazione del progetto di fusione tra Honda e Nissan, di cui si parla da dicembre, a causa di incomprensioni sulla gestione e autonomia di Nissan, che sta attraversando una difficile fase di risanamento.
Nel settore tecnologico, Apple collaborerà con Alibaba per lanciare funzionalità di intelligenza artificiale per gli utenti iPhone in Cina, un accordo che ha spinto il titolo Alibaba a guadagnare un altro +5,8% a Hong Kong.
Le Borse cinesi ha mostrato incertezza, con Shanghai a -0,2%, mentre Hong Kong ha guadagnato +1,8%, il Kospi coreano è salito +1,4%.
Le autorità cinesi stanno cercando di salvare il costruttore China Vanke, impegnato in una crisi di liquidità stimata in circa Yuan 50 miliardi (6,8 miliardi di dollari).
In Europa la mattinata termina con rialzi medi di +0,6% (ore 12.00 CET), con l’eccezione di Londra che ha aperto in negativo, con un calo di -0,4% nonostante la crescita del PIL del Regno Unito nel quarto trimestre 2024 (+0,1%), abbia evitato la recessione “tecnica”.
L'oro guadagna +0,5%, risalendo oltre 2.900 dollari/oncia, grazie alla correzione del dollaro Usa e all'incertezza economica, che continua a spingere gli investitori verso beni rifugio. Bitcoin, dopo una serie di fluttuazioni, si attesta a 96.400 Dollari, -1,3% nelle ultime 24 ore, segnalando una perdurante volatilità nel mercato delle criptovalute.
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| ANALISI |
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Oggi sussidi e IPP ore 14:30.
Fate attenzione, si resta a favore long, vi lascio le zone e attenti all'ATH.
Road to 3000$?
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Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Analisi del prezzo dell'oro 13 febbraio⭐️Analisi fondamentale:
I commercianti di lingotti ignorano i dati sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti per gennaio, la cui pubblicazione è prevista per mercoledì. I commercianti ignorano anche la possibilità che venga raggiunto un accordo di pace con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, che hanno parlato telefonicamente per concordare un incontro imminente per definire le linee generali di un accordo di pace. Nonostante questi significativi rischi estremi, l'oro è in ripresa, a dimostrazione del fermo impegno dei trader a continuare a detenere questo bene rifugio.
Nel frattempo, i trader attendono con ansia le due testimonianze del presidente della Federal Reserve (Fed), Jerome Powell, a Capitol Hill, di fronte ai legislatori. La pubblicazione mercoledì dei dati sull'indice dei prezzi al consumo di gennaio ha dimostrato che la Fed è sulla strada giusta per mantenere i tassi di interesse stabili più a lungo.
⭐️Analisi tecnica
L'oro sta scendendo e si sta dirigendo verso il supporto 2883, quando si chiude sotto 2883 c'è la zona 2836. La resistenza è focalizzata sulle zone 2929 e 2940. Osservando il frame h4, possiamo vedere la struttura delle onde del mercato che viene spinta fino a 2880 e forma un trend rialzista, dimostrando che gli acquirenti sono molto forti intorno a 2880 e 2865 viene notato dagli acquirenti per saltare nel mercato per un calo. La candela H4 appena chiusa mostra che la pressione di vendita è presente, ma non è chiara. La prossima candela H4 gioca un ruolo importante poiché chiude oltre 2910 diventando un Downtrend come analizzato e chiude sopra 2910
Azioni stabili nonostante il CPI indicA un'inflazione in aumentoAzioni stabili nonostante il CPI indicA un'inflazione in aumento.
di Marco Bernasconi – 13 Febbraio 2025
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A Wall Street si dice:
"Il nostro obiettivo è trovare un investimento così favorevole da consentire una lunga serie di errori operativi."
— Warren Buffett
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Azioni stabili nonostante il CPI indichi un'inflazione in aumento
Si potrebbe pensare che una lettura del CPI più alta del previsto in questo momento delicato per l'inflazione avrebbe causato un crollo del mercato. Tuttavia, le azioni hanno chiuso ben al di sopra dei minimi di mercoledì, con il NASDAQ che ha persino registrato un piccolo guadagno.
- Il CPI è aumentato dello 0,5% su base mensile e del 3% su base annua, superando le aspettative rispettivamente dello 0,3% e del 2,9%.
- Anche il CPI core ha superato le previsioni, con incrementi dello 0,3% e del 3,3%.
Nella sua testimonianza di ieri davanti alla Commissione per i servizi finanziari della Camera, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha evidenziato i progressi compiuti nella riduzione dell'inflazione e l'avvicinamento all'obiettivo del 2%. Tuttavia, ha anche sottolineato che il traguardo non è ancora stato raggiunto, motivo per cui la politica monetaria resterà restrittiva per il momento.
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Tassi d'interesse: cosa aspettarsi?
Un numero crescente di investitori ritiene che la Fed effettuerà un solo taglio ai tassi d'interesse quest'anno (se lo farà), anziché le due riduzioni attese da mesi.
Alcuni, addirittura, sono tornati a temere la possibilità di un rialzo.
Le azioni sono scese subito dopo l'apertura, ma non sono rimaste a lungo in territorio negativo.
- Il NASDAQ ha chiuso in leggero rialzo dello 0,03% (circa sei punti) a 19.649,95.
- Tesla (TSLA) ha interrotto una serie di cinque giorni consecutivi di perdite con un aumento del 2,4%.
- Meta Platforms (META) ha esteso la sua striscia vincente a 18 giorni, guadagnando lo 0,8%.
- Gli altri principali indici hanno chiuso in calo, ma in misura contenuta:
- Il Dow Jones è sceso dello 0,50% (circa 225 punti) a 44.368,56.
- L'S&P 500 ha perso lo 0,27%, chiudendo a 6.051,97.
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Prossimi dati economici: PPI e richieste di disoccupazione
Domani mattina verranno pubblicati altri dati sull'inflazione, con il Producer Price Index (PPI), insieme ai dati sul mercato del lavoro, tra cui le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.
La stagione degli utili prosegue giovedì con i risultati di diverse società di rilievo, tra cui:
- Applied Materials (AMAT)
- Sony (SONY)
- Palo Alto Networks (PANW)
- Deere (DE)
- Airbnb (ABNB)
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Risultati del Quarto Trimestre
Con oltre due terzi dei risultati del quarto trimestre già resi noti, possiamo affermare con sicurezza che è stato un buon ciclo di reporting, con un’accelerazione della crescita e molte aziende che hanno superato le stime di consenso.
Finora, i risultati delle 345 aziende dell'S&P 500 che hanno riportato gli utili mostrano:
- +12,7% di crescita degli utili rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
- +5,8% di aumento dei ricavi.
- 78,0% delle aziende ha superato le previsioni sugli EPS (Earnings per Share).
- 65,5% ha battuto le stime sui ricavi.
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Fai il Primo Passo Verso un Futuro Finanziario più Solido
Con una strategia mirata e la giusta mentalità, puoi sfruttare questo periodo per costruire un portafoglio vincente.
Unisciti a noi e inizia a investire con intelligenza, approfittando dei prezzi bassi e delle opportunità che il mercato offre in questo momento di panico.
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Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori.
Oggi propongo alla vostra attenzione: Astera Labs (ALAB)
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Resta aggiornato per ulteriori analisi e opportunità di investimento!
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
PPI Today XauPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
💡🔍 Analisi Gold del Giorno🔍💡
Buongiorno
🔥Oro Molto Molto Caldo!🔥
Dopo la news di ieri, Gold ha regalato un long spettacolare da +600 pips!💰
Spero che qualcuno sia riuscito a cogliere questa grande opportunità.
Restate sintonizzati, perché il mercato continua a offrire occasioni interessanti!👀
📢 Analisi della giornata:
Sussidi e PPI – Come mi muoverò?
Oggi abbiamo due dati chiave: sussidi di disoccupazione e PPI (Indice dei Prezzi alla Produzione).
Vediamo come potrebbero influenzare il mercato e la mia operatività su Gold
🔍 Sussidi di disoccupazione
Attenderò l’uscita del dato per valutare se la disoccupazione è in aumento.
Se i sussidi risultano superiori alle aspettative, potremmo vedere un’ulteriore spinta rialzista su Gold, dato che un mercato del lavoro più debole potrebbe rafforzare le aspettative di taglio dei tassi da parte della Fed.
-PPI (Indice dei Prezzi alla Produzione)
Dato molto interessante, in quanto misura l'inflazione dal lato della produzione:
Se il PPI esce molto inferiore alle aspettative, cercherò posizionamenti LONG su Gold, poiché un calo dell’inflazione produttiva potrebbe spingere la Fed verso politiche più accomodanti.
Se il PPI esce superiore alle aspettative, valuterò invece posizionamenti ribassisti, in quanto un’inflazione più alta potrebbe rafforzare il dollaro e frenare l’oro.
⚠️Attenzione a Powell⚠️
Fino a quando Powell non darà segnali chiari sulla direzione della Fed, sarà difficile shortare Gold in modo deciso.
Per questo motivo, preferirò attendere maggiori certezze dalla banca centrale prima di espormi eccessivamente sul lato short.
State attenti, non forzate trade inutili, abbiamo tempo.
la pazienza è la base di ogni buon trader.
ci vediamo alle 14.30
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Il CPI in rialzo non piega le borseI principali indici azionari statunitensi hanno registrato variazioni limitate dopo la pubblicazione dei dati sull'inflazione di gennaio 2025, che ha mostrato un aumento superiore al consensus. Il Dow Jones ha perso lo 0,5% a 44.369 punti, mentre l’S&P500 ha subito una flessione dello 0,27% a 6.052 punti. Segno più, invece, per il Nasdaq (+0,03% a 19.650 punti).
Il rapporto sui prezzi al consumo (CPI) ha mostrato crescenti pressioni inflazionistiche e rallentato i progressi nel contenimento dell'inflazione. Tutte le misure sono state superiori alle previsioni, con l'inflazione generale inaspettatamente salita al 3% e quella core in aumento al 3,3%. A livello mensile, anche l'indice CPI è aumentato dello 0,5%, il massimo da agosto 2023.
I dati hanno rafforzato l'idea di un approccio ancora cauto della Fed su ulteriori tagli dei tassi. Il mercato ora sconta una riduzione di 25 punti base del tasso dei Fed Funds solo per dicembre prossimo.
IL DOLLARO SORPRENDENTEMENTE PERDE QUOTA
A sorpresa, dopo i dati sui CPI USA, il mercato dei cambi ha reagito in modo contrastante. Dopo una prima accelerazione, il biglietto verde ha ceduto improvvisamente contro Euro, GBP, AUD, NZD e in parte CAD, mentre ha tenuto contro JPY.
Le ragioni sono legate al fatto che il mercato sembra aver completamente scontato tutte le notizie positive a favore della divisa statunitense. Inoltre, dalla Casa Bianca, attraverso il portavoce Hasset, è stato dichiarato che Trump, prima di applicare i dazi ad altri paesi, intende incontrare i capi di governo per negoziare.
EUR/USD è tornato a 1.0440, avvicinandosi al livello chiave di 1.0532, massimo del 27 gennaio. La violazione confermerebbe la formazione di un'accumulazione a minimi e massimi crescenti sul daily, promettente per l’inversione del trend ribassista. Così anche per il Cable e le oceaniche, che però sembrano rimaste leggermente indietro rispetto a Euro e Sterlina.
Le prossime sedute ci diranno molto di più sul futuro del biglietto verde. Se Trump dovesse solo accennare al deprezzamento del dollaro come possibile alternativa ai dazi per riequilibrare la bilancia commerciale, il trend del dollaro potrebbe improvvisamente ribaltarsi. Non dimentichiamo infine che proprio ieri il Presidente ha parlato della necessità di avere tassi più bassi, cosa che potrebbe accadere solo in caso di discesa dell’inflazione e magari deprezzamento di un dollaro forse eccessivamente forte.
SALGONO I RENDIMENTI
Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni è salito sopra la soglia del 4,65% mercoledì, estendendo il rimbalzo dal minimo di sette settimane del 4,4% toccato il 5 febbraio, in seguito ai dati pubblicati ieri, che allontanano la riduzione del costo del denaro.
La serie di dati ha amplificato le preoccupazioni che l'inflazione negli Stati Uniti sia più rigida del previsto a seguito dell'impennata delle aspettative di inflazione e delle tariffe più aggressive imposte dal presidente Trump. Di conseguenza, i future sui tassi hanno scontato aspettative di un unico taglio, con i rendimenti dei titoli che hanno ancora spazio di rialzo.
ITALIA, CROLLA LA PRODUZIONE INDUSTRIALE
La produzione industriale in Italia è scesa del 3,1% mese su mese a dicembre 2024, molto più delle aspettative del mercato di un calo dello 0,2%, dopo un aumento dello 0,3% a novembre. È stato il calo più netto della produzione industriale da gennaio 2022.
La produzione è scesa per i beni di consumo (-3,3% contro lo 0,7% di novembre), i beni intermedi (-3,6% contro lo 0,3%) e i beni strumentali (-3,3% contro lo -0,6%). Anche la produzione di energia ha rallentato (0,9% contro l'1,1%). Considerando il quarto trimestre, la produzione industriale è scesa dell'1,2%, estendendo il calo dello 0,7% nel terzo trimestre.
AUSTRALIA
Anche in Australia, l’inflazione riprende quota. Le aspettative di inflazione al consumo sono infatti aumentate al 4,6% a febbraio 2025 dal 4,0% del mese precedente, segnando la lettura più alta da aprile 2024. Questo risultato ha preceduto la prima riunione di politica monetaria dell'anno della Reserve Bank, programmata per metà febbraio, e un bilancio pre-elettorale a marzo.
A dicembre, la banca centrale ha mantenuto invariato il tasso di interesse al 4,35% per la nona riunione consecutiva, in mezzo a un'inflazione elevata. Il consiglio ha indicato che il livello era sufficientemente restrittivo per portare l’indice dei prezzi verso il suo intervallo target mantenendo al contempo i guadagni occupazionali.
Nel frattempo, l'indice CPI mensile è aumentato del 2,5% anno su anno a dicembre, il massimo in quattro mesi, poiché l'impatto degli sconti energetici governativi si è attenuato. Tuttavia, l'inflazione annuale del paese si è attestata al 2,4% nel quarto trimestre del 2024, il livello più basso dal 2021.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
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CPI USA!Il recente rapporto dell'U.S. Bureau of Labor Statistics indica che l'Indice dei Prezzi al Consumo USA è aumentato dello 0,5% su base destagionalizzata a gennaio 2025, dopo un incremento dello 0,4% a dicembre 2024.
Su base annua, il CPI è cresciuto del 3,0% fino a gennaio 2025.
I principali contributori a questo aumento sono stati i settori dell'alloggio, degli alimenti e dell'energia.
Il settore energetico ha visto un rialzo dell'1,5%, trainato principalmente dall'aumento dei prezzi della benzina.
L'inflazione core, che esclude le componenti volatili di alimenti ed energia, è salita dello 0,4% a gennaio, dopo un incremento dello 0,3% a dicembre. Su base annua, l'inflazione core è aumentata del 3,3% fino a gennaio 2025.
Le pressioni inflazionistiche negli Stati Uniti rimangono persistenti, superando le aspettative degli economisti che prevedevano un aumento del 2,9%.
McDonald's slancio a seguito dei risultati delle trimestrali Il prezzo delle azioni di McDonald's è rimasto bloccato per mesi ma l'ultimo rapporto sugli utili ha dato al titolo la spinta di cui aveva bisogno. La performance commerciale è stata migliore del previsto ed ha fatto balzare le azioni di quasi il 5% durante la sessione di lunedì, questo potrebbe indicare che gli investitori stiano cominciando ad interessarsi nuovamente al titolo.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,12% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
risultati trimestrali: Segni di un'inversione del trend
McDonald's ha registrato un aumento dello 0,4% delle vendite globali nel quarto trimestre, nettamente contrapposto al calo dello 0,4% previsto dagli analisti. La ripresa è stata guidata in parte da una performance più forte nei mercati internazionali, in particolare nel Medio Oriente, dove le vendite sono migliorate dopo la debolezza legata ai boicottaggi dello scorso anno. Sebbene il fatturato totale sia rimasto invariato a 6,4 miliardi di dollari, la reazione del mercato suggerisce fiducia nella capacità dell'azienda di superare i recenti ostacoli.
Il mercato statunitense ha rappresentato un punto debole, con un calo delle vendite dell'1,4% a causa del taglio delle spese da parte dei clienti. Anche un'epidemia di E. coli alla fine del 2023 aveva avuto ripercussioni, obbligando a chiudere temporaneamente alcuni ristoranti negli Stati Uniti. McDonald's prevede tuttavia che le vendite negli Stati Uniti si stabilizzeranno entro il Q2, grazie al proseguimento delle promozioni e a una costante ripresa dell'affluenza. Nonostante queste pressioni a breve termine, gli ultimi dati suggeriscono che il peggio potrebbe essere passato.
analisi tecnica: Nuovo momentum in fase di sviluppo
Il prezzo delle azioni di McDonald's è in difficoltà da quando l'epidemia di E. coli di ottobre ha innescato un brusco calo, lasciando il titolo bloccato in un intervallo di oscillazione mentre il mercato generale si è spinto al rialzo. I compratori sono finalmente intervenuti a metà gennaio in corrispondenza della media mobile a 200 giorni, gettando le basi per una ripresa. Da allora, il titolo è tornato a superare la media mobile a 50 giorni, segnalando un miglioramento del momentum.
La reazione agli utili di ieri ha visto le azioni incrementare il gap e spingersi verso la zona positiva grazie a un forte volume, chiudendo vicino ai massimi della sessione. Il prossimo banco di prova è rappresentato dal livello di resistenza in cima al gap di ottobre nonché dai livelli di trend leggermente superiori. Una rottura di questi livelli potrebbe aprire le porte a un rialzo più sostenuto, riportando l'attenzione sul trend rialzista di lungo periodo.
mcdonald's (nyse: MCD) Grafico a candela giornaliero
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Inflazione ore 14:30, dato importantissimo, specialmente per il GOLD.
Vediamo cosa succederà, vi consiglio di attenderlo e vedere come si comporta successivamente, vi lascio le mie zone per avere uno spunto in più, spero vi siano d'aiuto.
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WisdomTree - Italian Daily Update - 12.02.2025Le Borse europee “giocano” con nuovi massimi, sostenute dalle trimestrali.
Powell (Chairman FED) ribadisce economia solida e cautela sui tassi.
Oro verso 3.000 US$/oncia: +12,0% da inizio anno, più forte di Bitcoin.
Foxconn interessata a comprare la quota di Nissan detenuta da Renault: wow!
Le Borse europee hanno chiuso la seduta dell'11 febbraio in rialzo, ignorando i timori legati ai dazi imposti dal presidente americano Donald Trump. Milano (+0,91%) è stata la piazza più brillante, mentre gli altri indici europei hanno registrato chiusure sui massimi di giornata, con nuovi record assoluti per Stoxx600, Dax di Francoforte, Ftse100 di Londra ed Eurostoxx50, al suo top da 25 anni. L’Ibex di Madrid ha segnato il top dal 2008.
Nel frattempo, il presidente della Fed (Banca centrale Usa) Jerome Powell ha parlato al Congresso senza aggiungere sorprese: conferma che l'economia è solida, che l’inflazione sta progredendo verso l’obiettivo del 2%, ma rimane ancora elevata, e che la Banca Centrale non ha fretta di ridurre i tassi d’interesse.
Sebbene queste dichiarazioni abbiano rassicurato i mercati, le tensioni geopolitiche rimangono vive, in particolare per il conflitto in Ucraina e l'incertezza legata alla fragile tregua di Gaza.
Nel settore tech, l’attenzione è stata catturata dall’offerta da US$ 97,4 miliardi avanzata da una cordata di investitori guidata da Elon Musk per acquisire la non-profit che controlla OpenAI. Questo ha suscitato un ampio dibattito sull’evoluzione futura del settore e sull’intelligenza artificiale, in un momento in cui le azioni del settore stanno vivendo una fase effervescente.
A Wall Street chiusure miste: Dow Jones +0,28%, Nasdaq -0,36%, S&P500 invariato. I mercati attendono alcuni dati macroeconomici, come l’indice dei prezzi al consumo di gennaio che sarà pubblicato oggi, 12 febbraio, e quello sui prezzi alla produzione, previsto per il 13.
L’oro ha raggiunto nuovi record, sfiorando 3.000 dollari/oncia, prima di ripiegare leggermente. Questo rialzo è stato sostenuto dalla combinazione di preoccupazioni per i dazi statunitensi e l'incertezza geopolitica, che hanno aumentato l’appetito per l’oro come bene rifugio.
Il petrolio ieri ha visto un buon rialzo, alimentato da preoccupazioni sull’offerta, ma anche dai timori per il possibile impatto dei dazi sulla domanda globale. Il prezzo del gas europeo, purtroppo, ha toccato i massimi da inizio 2023, appena sotto 58 euro/MWh, spinto da scorte basse e dal ritorno di temperature sotto le medie stagionali.
Sul fronte dei bond governativi europei, lo spread tra BTp e Bund tedesco è rimasto stabile vicino ai 110 bps, con i rendimenti in leggero rialzo, anche a causa delle incertezze generate dai nuovi dazi di Trump.
Oggi, 12 febbraio, le Borse europee hanno aperto in positivo, consolidando i recenti guadagni e valutando i temi legati ai dazi e alla politica monetaria.
L’attenzione rimane alta sulla Fed, con il presidente Powell che ha confermato la solidità dell’economia ma ha ribadito che non c’è urgenza di agire sui tassi, in attesa dei dati sull’inflazione degli Stati Uniti, che potranno influenzare le future decisioni della Banca Centrale.
Le Borse cinesi hanno registrato una chiusura mista, per l’incertezza sui nuovi dazi imposti da Trump, a cominciare da acciaio e alluminio. L'indice CSI300 di Shanghai & Shenzhen ha guadagnato +0,2%, mentre il Taiex di Taipei ha perso -0,4%.
Tokyo ha chiuso in positivo, sostenuta da acquisti sui titoli industriali e su quelli del settore elettronico. L’indice Nikkei +0,42%, è stato spinto dalla debolezza dello yen, che ha alimentato le attese di risultati migliori del previsto per le aziende esportatrici come Mitsubishi Heavy Industries e Kawasaki Kisen Kaisha.
Stupisce l’ulteriore impennata di Alibaba a Hong Kong, +5,72% dopo le indiscrezioni su una possibile collaborazione con Apple per portare l’intelligenza artificiale sull’iPhone in Cina. Questo potrebbe segnare una svolta nell’approccio di Apple verso l’AI in un mercato sempre più competitivo.
Nel settore automobilistico asiatico, segnaliamo l’interesse di Hon-Hai Precision Industry Co., conosciuta come Foxconn, per acquisire la quota di Renault in Nissan. Foxconn, da anni leader nella produzione di elettronica per i grandi marchi globali, si sta espandendo nel settore dei veicoli elettrici per compensare il rallentamento delle vendite di smartphone.
Sul fronte geopolitico, la Casa Bianca sta intensificando gli sforzi di pace in Ucraina: Trump ha dichiarato che il rilascio di un insegnante americano detenuto in Russia potrebbe essere un passo verso la fine del conflitto. Intanto, Scott Bessent, Segretario al Tesoro, si prepara a visitare Kiev.
L’indice Bloomberg delle principali commodity ha toccato i massimi da nove mesi, spinto dal rialzo dei prezzi del gas europeo: questo aumento, dovuto a fattori climatici e speculativi, vale uno sgradito +18% da inizio anno.
Bitcoin prosegue la fase laterale, sotto la soglia dei 100.000 dollari. L'analista Mike McGlone di Bloomberg, sottolinea come l’oro stia guadagnando terreno sul Bitcoin: da inizio anno +11%, contro il +2,5% di Bitcoin.
Sull'inflazione americana, sarà resa “rilasciata” alle 14:30CET, gli analisti prevedono stabilità del dato principale a +2,9% e lieve risalita della componente “core” al +3,1%. Questo dato si combina con quello della Fed di New York, che indica aspettative d’inflazione stabili, ma anche il rischio di accelerazione nel 2026.
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- Rischi geopolitici: Se la Cina risponde con misure più aggressive, l'oro potrebbe superare i $3.000 prima del previsto.
- Politica della Fed: Un atteggiamento restrittivo potrebbe innescare un pullback verso i $2.800
- Dati CPI in arrivo oggi 14.30: Un'inflazione superiore alle attese potrebbe accelerare il rally dell'oro
- COT Report (2 Feb 2025): Le posizioni nette long dei fondi speculativi sono aumentate del +8,7% su base settimanale.
Se dovesse raggiungere i livelli chiave segnati, potrei valutare un posizionamento.
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Le azioni chiudono in rialzo in attesa dei dati CPI.Le azioni chiudono in rialzo in attesa dei dati CPI.
di Marco Bernasconi – 12 Febbraio 2025
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A Wall Street si dice:
"Compra aziende con gestione eccellente. L'abilità del gestore è importante quanto la qualità dell'azienda stessa."
— Warren Buffett
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La mia opinione e il mio punto sul mercato oggi
Ieri, le azioni sono rimaste bloccate in un ristretto intervallo di negoziazione, mentre gli investitori attendevano i dati CPI di oggi, elaborando nel contempo la testimonianza al Congresso del presidente della Fed, Jerome Powell, e le ultime mosse tariffarie del presidente Donald Trump.
• Il Dow Jones è avanzato dello 0,28% (circa 123 punti), chiudendo a 44.593,65.
• L’S&P 500 è salito dello 0,03% a 6.068,50.
• Il NASDAQ, invece, ha registrato una perdita dello 0,36% (circa 70 punti), chiudendo a 19.643,86.
Tesla (TSLA) ha avuto un impatto negativo sull’indice, scendendo del 6,3% per il quinto giorno consecutivo in territorio negativo. La maggior parte dei "Magnificent 7" è stata sotto pressione oggi, ad eccezione di Apple (AAPL), che è aumentata del 2,2% grazie a una nuova partnership nel settore dell’intelligenza artificiale con Alibaba (BABA) per i suoi dispositivi in Cina.
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Le dichiarazioni di Powell e le nuove tariffe commerciali
Durante la sua audizione di ieri davanti al Comitato Bancario del Senato, Powell ha dichiarato che la Fed non aveva fretta di riprendere i tagli ai tassi di interesse. Nel complesso, il presidente della banca centrale si è mostrato fiducioso sulla solidità dell’economia, sottolineando la forza del mercato del lavoro e la persistenza dell’inflazione.
Tuttavia, ha evitato di commentare direttamente le nuove tariffe doganali.
Parlando di dazi, il Presidente ha annunciato ieri dazi del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, che entreranno in vigore il 12 marzo. Nei prossimi giorni, si prevedono possibili misure di ritorsione da parte dei partner commerciali.
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L’attenzione si sposta sui dati CPI
Nonostante le dichiarazioni di Powell e la questione dei dazi, il vero protagonista della settimana potrebbe essere il rapporto CPI di oggi.
• Le previsioni indicano un tasso annuo del 2,9%, lo stesso del mese precedente.
• Il dato mensile è atteso in calo, passando dallo 0,4% allo 0,3%.
• L'indice core CPI dovrebbe salire allo 0,3% rispetto allo 0,2% del mese scorso.
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Il mercato in attesa di segnali chiari
Attualmente, il mercato sembra muoversi con cautela, aspettando maggiori informazioni su due fronti chiave: inflazione e dazi doganali.
• Un rapporto CPI inferiore alle attese potrebbe attenuare la pressione sui rendimenti obbligazionari, incentivando gli acquisti nei settori più sensibili ai tassi.
• Al contrario, dati CPI superiori alle aspettative potrebbero alimentare nuove vendite e un aumento della volatilità.
Non resta che attendere l’uscita del dato per vedere come evolveranno i mercati.
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Powell vs TrumpPOWELL VS TRUMP
Ha parlato Jerome Powell! Nella sua audizione al Congresso, il Presidente della Fed ha rilasciato commenti interessanti riguardanti la politica monetaria, ma non solo, dato che si è espresso sulle tariffe, anche se velatamente.
Il Presidente ha dichiarato di non avere fretta di modificare la politica monetaria, in ragione di un'economia che cresce ancora e si dimostra resiliente. Gli USA non sono in recessione, secondo il Governatore, che ha insistito ricordando che non spetta alla Fed dire se gli USA hanno sperimentato un atterraggio morbido, ma di certo la stessa Fed può dire di non aver osservato un atterraggio duro.
Parlando delle tariffe, ha ricordato che non spetta alla banca centrale commentare le politiche tariffarie, ma poi ha puntualizzato che la tesi del libero scambio ha ancora senso, in ragione del fatto che i paesi che non adottano politiche restrittive sui dazi crescono più rapidamente.
La stoccata al Presidente Trump è arrivata poco dopo, quando ha dichiarato che la legge non consente al Presidente di rimuovere un membro del consiglio della Fed. Insomma, il rapporto tra i due protagonisti della vita politica ed economica degli Stati Uniti non sembra tutto rose e fiori, ma i due leader avranno ben altre occasioni per confrontarsi e il tutto si fa estremamente interessante.
WALL STREET NEUTRALE
La borsa USA ha oscillato intorno allo zero e non è riuscita a schiodarsi dal trading range neanche con le dichiarazioni del Governatore Powell, che ha ribadito davanti al Congresso che la Fed non ha fretta di tagliare i tassi di interesse.
Nel frattempo, Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone una tariffa del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio senza eccezioni o esenzioni. Le azioni dei produttori di acciaio e alluminio sono aumentate, vale a dire Cleveland-Cliffs (3,1%), US Steel Corp (1,2%), Nucor (2,5%) e Alcoa (1,6%).
Le megacap invece hanno avuto chiusure contrastanti, con Apple che ha guadagnato l'1,6%, Alphabet lo 0,2% mentre Microsoft e Meta hanno registrato perdite. Sostanzialmente invariate Nvidia e Amazon.
Nel frattempo, la stagione degli utili continua con le azioni Coca-Cola in crescita di oltre il 4% dopo che le vendite dell'azienda hanno superato le stime.
VALUTE
Lentamente, ma inesorabilmente, il mercato dei cambi ci sta dicendo che il dollaro ha perso slancio, forse perché tutte le notizie positive per la divisa USA sono ormai scontate nei prezzi di mercato.
Ieri sera poi, dopo che è uscita una notizia che fa sperare nella fine della guerra Russia-Ucraina, il dollaro ha ulteriormente ripiegato, alimentando una fase di risk on che ha spinto Euro, GBP, AUD e NZD al rialzo. Il Presidente ucraino Zelensky si è detto pronto ad offrire uno scambio territoriale con la Russia. Non è molto, ma è un piccolo spiraglio che si apre.
MESSICO, PRODUZIONE INDUSTRIALE
La produzione industriale del Messico si è ridotta del 2,7% rispetto all'anno precedente a dicembre 2024, dopo un calo dell'1,4% nel mese precedente. Si tratta del quinto mese consecutivo di cali nell'attività industriale, con l'edilizia (-7,5% contro -4,5%), l'estrazione mineraria (-6,3% contro -4,4%) e la produzione manifatturiera (-0,6% contro -0,1%) che hanno contribuito al rallentamento economico.
Allo stesso tempo, i servizi di pubblica utilità hanno registrato una crescita più lenta, dell'1,7%, rispetto al 3% di novembre. Su base mensile, la produzione industriale è scesa dell'1,4% a dicembre, una diminuzione superiore alle attese dello 0,5%. Nel 2024, la produzione industriale messicana è aumentata dello 0,2% rispetto a un anno fa. Peso messicano ancora debole a 20.55 contro dollaro.
BRASILE, INFLAZIONE IN CALO
Il tasso di inflazione annuale in Brasile si è attenuato al 4,56% a gennaio 2025 dal 4,83% del mese precedente, in linea con le aspettative del mercato, segnando il livello più basso da settembre dell'anno scorso. Tuttavia, è rimasto al di sopra della fascia di tolleranza superiore della banca centrale del 4,5%, e ciò sosterrà la previsione di un altro aumento dei tassi a marzo, come segnalato a dicembre.
Nonostante siano rimasti elevati, i prezzi hanno rallentato per cibo e bevande (7,25% contro il 7,69% a dicembre 2024), mentre i costi sono diminuiti per alloggi e utenze (-0,36% contro il 3,06%), esclusivamente a causa dell'impatto dei crediti energetici. A loro volta, rispetto al mese precedente, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,16%, l’aumento più debole per gennaio dal 1994.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Analisi del prezzo dell'oro 12 febbraio⭐️Analisi fondamentale
Gli operatori finanziari asiatici ed europei si sono mostrati cauti in vista della testimonianza del presidente della Fed Jerome Powell al Congresso. Il signor Powell ha affermato di non avere fretta di modificare la politica monetaria e di voler vedere maggiori progressi sull'inflazione, affermando al contempo che l'economia si trova in una "posizione piuttosto buona". Le sue osservazioni hanno contribuito a stabilizzare i mercati finanziari, aiutando Wall Street a ridurre le perdite e il dollaro a riprendersi.
Powell continuerà la sua testimonianza mercoledì e gli investitori attendono anche i dati sull'indice dei prezzi al consumo di gennaio, che dovrebbe aumentare del 2,9% su base annua, con una crescita annua di base di circa il 3,1%.
⭐️Analisi tecnica
L'oro accetta l'area 2941 come massimo e il calo dell'oro ha creato strutture piuttosto chiare. 2873-2871 è un'importante zona di supporto che spinge i prezzi dell'oro a salire di nuovo. Se i prezzi dell'oro non riescono a chiudere la candela h4 sopra 2890, sarà considerata una conferma di un breakout dow e di un'onda di downtrend che può estendersi fino a 2833. Nella direzione di un nuovo rialzo dell'oro, 2807 e 2827 saranno le zone a cui il lato SELL presterà attenzione per partecipare al mercato.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.02.2025Trump impone dazi sull’import di acciaio e alluminio: le borse non si spaventano.
Listini azionari EU e Usa in frazionale rialzo grazie anche alle trimestrali.
Salgono, giustamente, i prezzi dei metalli preziosi e industriali.
Elon Musk vuole acquistare Open-AI: da seguire con molta attenzione.
Ieri, 10 febbraio, le Borse europee hanno chiuso in rialzo, nonostante le novità sui dazi imposti dal presidente americano Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio. In particolare, il FTSEMIB di Piazza Affari ha guadagnato +0,27%, mantenendo i 37.000 punti. Crescite anche per CAC40 (+0,12%) parigino, DAX40 (+0,06%) di Francoforte, IBEX35 (+0,01%) di Madrid, AEX (+0,29%) di Amsterdam e FTSE100 (+0,11%) di Londra.
Trump ha annunciato che tutte le importazioni di acciaio negli Stati Uniti saranno soggette a una tariffa del 25%. La misura ha avuto un impatto soprattutto sulle principali aziende del settore in Europa, tra cui ArcelorMittal e Aperam. Voestalpine a Vienna e Salzgitter a Francoforte hanno chiuso in profondo rosso, mentre Thyssenkrupp ha registrato un lieve calo, recuperando sul finale.
Non c’è stata la prevista telefonata tra Trump e il presidente cinese Xi-Jinping, e la Cina ha reagito lanciando tariffe del 10% su merci americane per un valore di US$ 14 miliardi tra cui gas liquefatto e macchine agricole.
A spingere l’ottimismo sui mercati è stato tuttavia l'incontro “telefonico plurimo” tra Trump e il presidente russo Putin, che fa sperare in una possibile tregua in Ucraina.
L’attenzione degli investitori resta rivolta anche ai dati economici in arrivo, soprattutto a quelli sull’inflazione americana di gennaio e alla testimonianza del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al Senato mercoledì.
Wall Street ha chiuso in rialzo: Dow Jones +0,38%, Nasdaq +0,98% e S&P500 +0,67%. Gli investitori si concentrano principalmente sui dazi e sulle trimestrali. McDonald's ha comunicato risultati contrastanti, con un utile adjusted di US$ 2,83 per azione, in linea con le aspettative, su ricavi di 6,39 miliardi, rispetto ai 6,44 previsti.
Durante la settimana, saranno diffusi i risultati di Coca-Cola, Shopify, Cisco e Applied Materials, mentre blue-chips come Moderna, Vertex, Robinhood e Coinbase forniranno aggiornamenti nei settori sanitario, fintech e cripto.
Il prezzo dell’oro ha raggiunto un nuovo record, col contratto di aprile vicino a 3.000 dollari/oncia, salendo +1,5%.
Il petrolio ha visto una risalita, con il WTI (greggio di riferimento Usa) a 72 dollari/barile (+1,5%). Il prezzo del metano in Europa hanno mostrato un aumento del 3,8%, ma stamattina subisce un calo, scendendo sotto 58 euro/megawattora.
Oggi, 11 febbraio, i mercati azionari europei sono contrastati, con gli investitori in attesa di valutare gli effetti delle nuove misure di Trump.
Nonostante i timori sui dazi, ieri Wall Street ha chiuso in rialzo, mentre stamane i listini asiatici sono stati più influenzati dalle decisioni americane, con la borsa giapponese chiusi per festività. In generale, i mercati asiatici mostrano debolezza: l’indice Hang Seng in ribasso dello 0,97% e il Shanghai Composite è in calo. Anche l’India vede una leggera flessione, il BSE Sensex di Mumbai ha chiuso a -0,4%. Solo il KOSPI coreano è salito, +0,41%.
I titoli acciaieri cinesi sono sotto pressione, con Baoshan Iron and Steel, HBIS, Angang Steel e altre che sono scesi tra -0,3% e -3%. Il prezzo dell’acciaio ha segnato una flessione sullo Shanghai Futures Exchange di oltre -1%.
In controtendenza, Alibaba continua a salire, guadagnando +30% dall'inizio dell’anno, grazie all’aggiornamento della sua offerta di intelligenza artificiale e alla visita del fondatore Jack Ma agli uffici di Xianyu, il più grande mercato online cinese di beni usati.
I timori legati alle questioni geopolitiche, come il conflitto in Ucraina e la situazione nella Striscia di Gaza, restano sullo sfondo, ma torna alla ribalta quello dell'Intelligenza Artificiale dopo l'annuncio di Elon Musk di offrire US$ 97,4 miliardi per acquisire la non-profit OpenAI, dichiarando di fatto guerra al CEO Sam Altman sul futuro dell’azienda creatrice di ChatGPT.
Sul fronte delle materie prime, l’indice Bloomberg Commodity ha superato 105 dollari, il top dal maggio scorso, con il gas USA che ha guadagnato +4% e il caffè che ha raggiunto un nuovo record, con un altro +4,5%.
La Commissione Europea ha dichiarato che reagirà ai dazi su acciaio e alluminio, ma solo dopo aver esaminato le misure precise adottate dagli USA. In questo scenario, è prevedibile che le principali materie prime continueranno a salire.
Il prezzo dell’oro ha raggiunto 2.900 dollari/oncia, in parte spinto dalla paura che i dazi sugli acciai possano essere estesi anche al metallo raro. La forte domanda ha fatto sì che grandi quantità di oro arrivassero negli Stati Uniti da Londra, Svizzera e Asia.
Inoltre, Pechino sta incoraggiando le assicurazioni a investire l'1% dei loro asset in oro, per un ammontare stimato in circa US$ 24,7 miliardi.
Il rialzo di Wall Street e il record dell'oro hanno contribuito a una ripresa nel settore delle criptovalute, con il Bitcoin che è tornato sopra i 98.000 dollari. Gli afflussi settimanali nei prodotti negoziati in borsa incentrati sulle criptovalute hanno raggiunto 1,26 miliardi di dollari, con un totale di 47,9 miliardi di dollari nell'ultimo anno, secondo i dati di Bloomberg.
Forte inizio di settimana con Powell e inflazione.Forte inizio di settimana con la testimonianza di Powell e i dati sull'inflazione.
di Marco Bernasconi 11 Febbraio 2025
A Wall Street si dice:
"Non guardare il mercato tutti i giorni. Guardalo solo quando sei pronto a vendere."
– Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi
Le preoccupazioni sui dazi e sull'inflazione continueranno a influenzare il mercato questa settimana, ma le azioni hanno comunque avuto un avvio positivo lunedì, con tutti i principali indici in rialzo.
Il NASDAQ è aumentato di quasi l'1% (circa 190 punti) nella giornata odierna, chiudendo a 19.714,27, mentre il settore tecnologico ha registrato un rialzo significativo, con NVIDIA (NVDA) in crescita di quasi il 3%. Anche altri titoli al di fuori del gruppo "Magnificent 7" hanno mostrato performance notevoli, tra cui Palantir (PLTR, +5,2%), Broadcom (AVGO, +4,5%) e Micron (MU, +3,9%), solo per citarne alcuni. Nel frattempo, l'S&P 500 è salito dello 0,67% a 6.066,44, mentre il Dow Jones ha guadagnato lo 0,38% (circa 167 punti) chiudendo a 44.470,41.
Le azioni stanno recuperando terreno dopo una settimana difficile, in cui i principali indici erano entrati nella sessione di venerdì con guadagni, prima che le tensioni legate ai dazi e all'inflazione li facessero arretrare. Inoltre, al momento della stesura di questo articolo, si attende ancora un'eventuale decisione da parte dell'ex presidente Donald Trump riguardo un'imposizione tariffaria del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio.
I dazi e il rischio per la Fed
Uno dei maggiori rischi per i mercati, a mio avviso, è che i dazi proposti possano spingere la Federal Reserve a prolungare la pausa nella riduzione dei tassi di interesse. Ciò potrebbe portare a tassi elevati più a lungo del previsto, aumentando il rischio che qualcosa nell'economia subisca una battuta d’arresto. Questo è un aspetto da monitorare attentamente, man mano che il dibattito sui dazi prosegue.
I dati sull'inflazione e l'impatto sulla Fed
A proposito della Federal Reserve, gli operatori di mercato stanno aspettando con ansia il rapporto sull'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) di domani e il rapporto sull'Indice dei Prezzi alla Produzione (PPI) di giovedì, che offriranno maggiori indicazioni sulle tendenze dell'inflazione e sui loro possibili effetti sulla politica monetaria.
Di recente, gli investitori non sono rimasti soddisfatti dell’andamento dell’inflazione, in quanto il suo lungo processo di raffreddamento sembra essersi fermato.
Venerdì scorso è emerso che le aspettative di inflazione a un anno sono balzate al 4,3%, secondo l'Indice di Fiducia dei Consumatori dell'Università del Michigan. Si tratta del livello più alto registrato da novembre 2023.
Dal momento che il recente rapporto sull'occupazione non ha avuto un impatto significativo sul mercato azionario, la pubblicazione del dato sull'inflazione di gennaio, prevista per domani, potrebbe invece innescare movimenti più decisi. Tuttavia, è difficile immaginare che l'inflazione possa davvero spostare l'ago della bilancia, a meno che il dato non risulti significativamente superiore o inferiore alle attese.
Utili aziendali e la testimonianza di Powell
La sessione di oggi include diversi report sugli utili, tra cui quelli di:
Coca-Cola (KO)
Shopify (SHOP)
Gilead Sciences (GILD)
BP (BP)
Marriott International (MAR)
DoorDash (DASH)
Inoltre, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, inizierà domani due giorni di testimonianza al Congresso. Il primo intervento avverrà davanti a una commissione del Senato, seguito da un'ulteriore audizione davanti a una commissione della Camera il giorno successivo.
Fai il Primo Passo Verso un Futuro Finanziario più Solido
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Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori.
Oggi propongo alla vostra attenzione: Oracle (ORCL)
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Marco Bernasconi Trading.
GOLD | Powell alle 16:00.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Oggi testimonianza di Powell ore 16, cosa combinerà?
Nel mentre vi ho lasciato le mie fasce di valutazione per oggi, occhi aperti perché c'è un'enorme volatilità.
Non tradate per forza, ricordatevi che domani ci sarà l'inflazione americana.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Trump non molla, ma neppure le borseL'S&P 500 è salito dello 0,7%, il Nasdaq è salito dell’1,3% e il Dow Jones ha chiuso positivo dello 0,30% nella sessione di inizio settimana. Tutto questo nonostante Trump non molli la presa e parli di nuovi dazi, questa volta su alluminio e acciaio, senza specificare chi potrebbe essere preso di mira. Sembrerebbe rivolgersi all’Europa, e qualcuno ipotizza anche la Gran Bretagna.
Il Presidente ha parlato di tariffe al 25% e ha affermato che questa settimana ne saranno annunciate anche di nuove verso quei paesi che non reciprocano, ricordando qualche paese asiatico, India in testa. Il portavoce e Consigliere della Casa Bianca Hasset ha dichiarato che l’India pone dazi elevati sui prodotti USA e per contro non ne paga sull’export negli USA e ciò va corretto.
VALUTE
Il dollaro rimane sostenuto, e nulla per ora sembra pregiudicarne la price action rialzista. Anche in assenza di ufficiali dichiarazioni di Trump, la moneta USA è rimasta pressoché tutta la seduta a ridosso dei massimi di periodo, senza però, almeno per ora, riuscire a violarli.
L’EUR/USD rimane vicino a 1.0300, primo supporto di breve, al di sotto del quale troviamo 1.0270 e 1.0220, seguiti da 1.0170. Al rialzo, per ora, solo timide correzioni. Il Cable sembra voler puntare a 1.2320 e in sequenza 1.2250.
Non sale però l’USD/CAD, che rimane non lontano dal supporto chiave di 1.4270, forse in ragione del fatto che tutte le notizie negative sul paese nordamericano, compresa la promessa di tariffe del 25%, sembrano ormai scontate dai prezzi attuali. Per di più, se gli USA vogliono ridurre il deficit commerciale con il paese confinante, devono svalutare il dollaro e forse questo è il primo segnale che qualcosa cambierà anche sugli altri rapporti valutari.
Oceaniche che ripiegano e restano deboli, e anche l’USD/JPY dai minimi di 151.00 ha in fondo recuperato solo 100 pips, rimanendo in trend ribassista.
ALLUMINIO
I future sull'alluminio hanno registrato modesti guadagni, attestandosi intorno ai 2.640 dollari a tonnellata, dopo che il presidente Trump ha annunciato l'intenzione di imporre una tariffa del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti. Ma il Presidente non ha però specificato verso chi e quando sarebbero entrate in vigore.
Gli Stati Uniti dipendono dalle importazioni per quasi la metà del loro consumo di alluminio, con il Canada come principale fornitore, seguito dagli Emirati Arabi Uniti. Nel 2018, durante il suo primo mandato da presidente, Trump ha imposto una tariffa del 10% sulle importazioni di alluminio, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale.
Nel frattempo, i prezzi dell'alluminio erano già in rialzo, seguendo ampi guadagni nei metalli di base poiché le preoccupazioni per l'offerta e il miglioramento degli indicatori di produzione sostenevano le aspettative della domanda.
ACCIAIO
I futures sulle barre d'acciaio si sono attestati sotto i 3.300 CNY a tonnellata, in mezzo all'incertezza sulla politica commerciale degli Stati Uniti, mentre il presidente Donald Trump ha annunciato i piani per una tariffa del 25% su tutte le importazioni di acciaio oltre che su quelle di alluminio. L'ampia misura minaccia i legami commerciali globali e solleva preoccupazioni per i principali esportatori come la Corea del Sud.
Mentre Trump ha precedentemente imposto e poi sospeso le tariffe su partner chiave come Canada e Messico, la mancanza di chiarezza alimenta il malessere. Le importazioni di acciaio degli Stati Uniti, sebbene rappresentino una quota minore del consumo, sono cruciali per le industrie che si affidano a gradi speciali, tra cui aerospaziale, automobilistico ed energetico. Durante il primo mandato di Trump, alcune compagnie petrolifere hanno ottenuto delle esenzioni.
La Corea del Sud, che ha già diversificato le esportazioni sin dalle politiche commerciali iniziali di Trump, ora spedisce circa il 70% della sua media pre-2018 negli Stati Uniti in volume, sebbene il paese rimanga il suo principale cliente di acciaio in termini di valore.
ORO, NUOVI MASSIMI SOPRA I 2900 DOLLARI
L'oro è balzato oltre i 2.900 dollari l'oncia lunedì, raggiungendo un nuovo massimo storico questa notte a 2.942, spinto dalla domanda di beni rifugio dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato nuovi dazi globali. La mossa si aggiunge ai dazi sui metalli esistenti come parte della sua revisione della politica commerciale.
Nel frattempo, le aspettative di una politica monetaria più accomodante da parte delle principali banche centrali stanno anche sostenendo il prezzo della materia prima. Gli investitori hanno continuato ad anticipare due tagli dei tassi della Fed nel 2024 nonostante i solidi dati sul lavoro, in linea con le proiezioni del FOMC. Anche la Banca d'Inghilterra ha tagliato i tassi la scorsa settimana con un approccio più accomodante del previsto, mentre la RBI ha implementato il suo primo taglio dei tassi da quando le misure legate alla pandemia sono state quasi cinque anni fa.
Gli acquisti di oro da parte delle banche centrali hanno ulteriormente sostenuto i lingotti, con la Pboc che ha aggiunto alle sue riserve per il terzo mese consecutivo a gennaio, come hanno evidenziato i dati ufficiali.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
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Buongiorno
⚠️Oro è un treno in corsa, difficile saltarci a bordo se non cercando posizionamenti su timeframe inferiori.⚠️
Al momento non sto operando gold, ma lo tengo monitorato.
Gli unici livelli rilevanti che sto controllando sono quelli già segnalati in precedenti analisi.
Temporaneamente mi sposto su altri asset finché non si ristabilizza e rientra un po’
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
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DAZI...ANCORA!Domenica il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha comunicato che prevede di annunciare nuove tariffe del 25% lunedì, mirate alle importazioni di acciaio e alluminio.
L'indice DJP che racchiude le principali materie prime sale dell'1,5%, tornando a ritestare livelli di novembre 2022.
Quali sono i più grandi paesi esportatori di acciaio e alluminio negli Stati Uniti?
Canada seguito da Messico e Germania.
Per ora l’Unione Europea non ha ricevuto alcuna notifica ufficiale dei nuovi dazi doganali statunitensi, ha affermato la Commissione Europea.
Di conseguenza, " non risponderemo ad annunci di carattere generale privi di dettagli o chiarimenti scritti ", ha scritto la Commissione Ue in una nota, sottolineando che interverrà per proteggere gli interessi delle aziende europee in caso di misure ingiustificate.
L'oro raggiunge i massimi per via delle tensioni sui dazi commer [Le tensioni sui dazi commerciali sembrano destinate a diventare un tema cruciale durante la prima metà dell'anno. Se da un lato le reazioni in tutte le asset class sono state divergenti e incostanti, l'oro ha invece percorso un cammino inverso, salendo costantemente mentre gli investitori ricercano sicurezza.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,12% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
L'oro risplende in un contesto incerto
Prese di posizione, minacce, passi indietro e rappresaglie: l'approccio di Trump alle tariffe presenta tutti i tratti distintivi del suo primo mandato ed il settore metallurgico è tornato nel mirino. La decisione odierna di imporre tariffe del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio è solo l'ultima escalation di una guerra commerciale sempre più intensa.
La risposta delle varie asset class è stata disomogenea. Le reazioni dei mercati azionari sono state specifiche per ogni settore, ad esempio le case automobilistiche e le azioni legate ai consumatori hanno accusato il colpo, mentre i mercati valutari hanno registrato forti oscillazioni. La scorsa settimana l'USD/CAD è salito per un breve periodo ai massimi degli ultimi 20 anni prima dell'inversione di tendenza, mettendo in evidenza la volatilità.
L'oro, tuttavia, ha seguito un percorso decisamente più consueto, approfittando del suo storico ruolo come bene rifugio dall'inflazione e dall'incertezza dei mercati. A fronte dell'escalation delle tensioni e dell'aumento dei timori per l'inflazione, il metallo pregiato è riuscito a trovare un sostegno solido, spingendosi verso nuovi massimi.
Prospettive sotto il profilo tecnico: Momentum forte anche se servono segni che indicano un pullback
L'oro ha registrato un rialzo maggiore del 10% da inizio anno, rompendo una resistenza chiave per poi mantenere i guadagni. Il trend rimane forte, ma ci sono un paio di segnali che lasciano intendere che potremmo assistere a un consolidamento nel breve periodo prima della prossima ascesa.
In primo luogo, il posizionamento dell'oro rispetto ai canali di Keltner. Queste bande, che utilizzano l'Average True Range (ATR) per adattarsi dinamicamente alla volatilità, in genere racchiudono circa l'85% della price action. Se i prezzi chiudono al di fuori della banda superiore per più sessioni, questo suggerisce spesso che il momentum si sta esaurendo e che è possibile che si verifichi un ritracciamento.
Anche l'indice di forza relativa (RSI) si sta spingendo in territorio di ipercomprato, a 77. Sebbene questo confermi un forte momentum - e non ci sono segni di divergenza negativa (quando il prezzo si muove più in alto ma l'RSI inizia a ritardare) - esso indica che l'oro potrebbe raggiungere un punto di stallo nel breve termine.
Per i trader che cercano di posizionarsi nel contesto generale del trend, un pullback potrebbe fornire un punto di entrata più favorevole. Qualora si verificasse un ritracciamento a bassa volatilità, questo rafforzerebbe la forza del trend rialzista e offrirebbe l'opportunità di entrare a livelli migliori.
Grafico a candele giornaliere dell'oro
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.02.2025 Trump "parla con Putin" per cercare una soluzione del conflitto in Ucraina.
L’introduzione di dazi Usa spaventa meno, sarà selettiva e senza urgenza.
Sale ancora il prezzo del gas europeo: possibili ricadute sull’inflazione.
DeepSeek ridà tono alle azioni tech cinesi “minori”: occhi aperti!
Le Borse europee hanno chiuso in lieve ribasso il 7 febbraio, sebbene abbiano registrato una settimana positiva. Milano, dopo aver raggiunto i massimi dal 2008, ha segnato -0,18%. Francoforte e Madrid hanno perso -0,26%, Londra e Parigi sono scese -0,4%. Wall Street ha aperto piatta, ma ha poi ceduto terreno nel corso della seduta, con l'incertezza generata dai dati sull'occupazione negli Stati Uniti.
A gennaio, negli Stati Uniti, sono stati creati solo 143.000 nuovi posti di lavoro, sotto alle previsioni di 170.000 unità. Questo dato è anche inferiore rispetto ai 256.000 creati a dicembre. Tuttavia, il tasso di disoccupazione è sceso dal 4,1% al 4,0%.
Il dato è cruciale poiché il mercato del lavoro è visto come fondamentale per le future politiche della Federal Reserve. In aggiunta, l'indice di fiducia dei consumatori, misurato dall'Università del Michigan, è calato a 67,8 a febbraio, segnando i minimi da sette mesi, sotto le previsioni degli analisti di 71,8.
In un contesto geopolitico sempre più delicato, Donald Trump e Vladimir Putin si sono sentiti per discutere la situazione Ucraina. Trump ha espresso l'intenzione di porre fine alle ostilità, e la prospettiva di una tregua potrebbe rivelarsi positiva per le borse globali.
Tuttavia, è probabile che la spesa militare rimarrà elevata, poiché Trump ha chiesto agli alleati NATO di aumentare i loro investimenti. A livello economico, la ricostruzione dell'Ucraina, stimata dalla Banca Mondiale in circa USD 500 miliardi, avrà bisogno di grandi quantità di materiali come acciaio e cemento, un’opportunità per le aziende europee di questi settori.
Sul fronte commerciale, Trump ha dichiarato l’intenzione di imporre dazi del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio negli Usa, senza specificare una data di applicazione. Trump ha ritardato la sospensione dell'esenzione da dazi per i pacchi cinesi a basso valore, offrendo una breve tregua per rivenditori come Alibaba e JD.com.
Nel frattempo, Ursula von der Leyen, presidente Commissione Europea, ha annunciato il "Clean Industrial Deal" con l'intento di ridurre costi energetici e aumentare l'uso di energie rinnovabili (non fossili). Il piano include anche l’uso di gas e nucleare come fonti alternative.
ECB: in Eurozona, il tasso di interesse "neutrale" è stato valutato tra l'1,75% e il 2,25%, lasciando ampi margini per future riduzioni dei tassi (due tagli da 25 bps) dall'attuale 2,75%.
Resta fiacca la congiuntura tedesca: l'istituto Ifo prevede una crescita del PIL dello 0,4% nel 2025, segnalando la necessità di riforme economiche.
Stamane in Asia, l'Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato l'1,5%, mentre il CSI 300 della Cina continentale è rimasto stabile. Le azioni Xiaomi e Alibaba hanno registrato forti aumenti, rispettivamente +2,4% e +5,3%, grazie alle notizie positive su DeepSeek, startup cinese dell'intelligenza artificiale.
L’azione automobilistica Dongfeng è salita +26% dopo l'annuncio di una ristrutturazione, mentre Changan Automobile ha guadagnato +4,7%.
Il Nikkei giapponese ha guadagnato +0,2%, mentre lo yen si è stabilizzato a 152 da 151,7 di venerdì scorso. Il premier giapponese Shigeru Ishiba, tornato da Washington, ha dichiarato che l’intesa con Trump è "più che cordiale", riducendo le aspettative su potenziali misure commerciali contro il Giappone.
Nel mercato delle materie prime, il greggio Brent registra stamane +0,7% dopo 3 settimana consecutiva in calo, con una perdita complessiva del 2,7%: guerre commerciali e sanzioni contro l'Iran continuano a generare incertezza.
Il gas naturale in Europa ha toccato un nuovo massimo, salendo al prezzo record di 55,70 euro al MWh, con un incremento del 14% da inizio anno.
L'indice Bloomberg delle principali commodity ha chiuso una settimana positiva (+1,90%) e ha ampliato il guadagno da inizio anno al +5,8%. Con l'arrivo di un'ondata di freddo in Europa, la domanda per riscaldamento sale, con possibili prelievi rapidi dalle scorte: l'Europa è sempre più dipendente dalle importazioni di gas naturale liquefatto.
Nel settore dell'acciaio, gli esperti di Bank of America ritengono che il protezionismo e la spinta verso la decarbonizzazione possano sostenere i prezzi dell'acciaio in Europa, dove la domanda nel settore edile e automobilistico ha rallentato rispettivamente dell'1,5% e del 6%, ma un recupero è prevsito a partire dal 2025.
L'oro continua a correre, raggiungendo i 2.886 USD/oncia, all’indomani della sesta settimana positiva consecutiva (+2,2%). La guerra commerciale globale, con le sue incertezze, spinge gli investitori verso asset rifugio come l'oro. La Cina ha aumentato le sue riserve auree per il 3’ mese consecutivo, raggiungendo un valore 206,53 miliardi di dollari, da 193,43.
Secondo Neel Kashkari, presidente della Federal Reserve di Minneapolis, è probabile che i tassi di interesse vengano ridotti "in modo modesto" nel 2025.
Nel mercato obbligazionario, i principali bond governativi hanno visto una seconda settimana positiva consecutiva: i rendimenti dei Treasury 10 anni sono scesi al 4,49%, i Bund tedeschi al 2,37% e i BTP italiani al 3,47%. Lo spread BTP-Bund sceso a 109 punti base, avvicina i minimi da oltre 2 anni.
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