Crollo dei mercati o ennesima finta?Ieri Wall Street ha perso quota, con l'S&P 500 giù di circa lo 0.30%, il Nasdaq dello 0,2% e il Dow Jones di circa 330 punti, trascinati al ribasso dal crollo del settore dei servizi tecnologici e di comunicazione. Le azioni di Salesforce hanno perso oltre il 18% dopo che la società ha pubblicato una trimestrale sotto le aspettative. Anche Oracle (-3,5%), TMO (-1,9%) e Adobe hanno registrato un netto calo (-3,5%). Tra le megacap, Microsoft (-2%), Amazon (-0,8%), Meta (-1,5%) e Alphabet (-0,9%) hanno registrato perdite mentre Nvidia (+0,2%) e Apple (0,5%) sono riuscite a chiudere con il segno più.
Intanto, sul fronte obbligazionario, si sono arrestate le vendite dei treasuries, in concomitanza di dati macro che sono usciti inferiori alle attese, allentando la tensione che aveva avuto il suo culmine con le parole del Presidente della Fed di Minneapolis Kashkari. I dati di ieri, invece, se confermati nel prossimo futuro, lasciano aperto qualche spiraglio che la Fed possa tagliare i tassi di interesse quest’anno.
La crescita del PIL è stata rivista al ribasso all'1,3% nel primo trimestre, principalmente a causa del rallentamento della spesa al consumo. E oggi pomeriggio, occhio ai dati sui Price consumer expenditure, ovvero il dato chiave per misurare l’inflazione americana.
VALUTE
Il rafforzamento del dollaro, tipico movimento risk off, per ora, si è rivelato come un movimento parziale e limitato, con un tentativo frustrato, per l’ennesima volta, di rottura dei supporti chiave contro le principali valute. Con l’uscita dei dati sui jobless e sul Pil del primo trimestre, alla seconda rilevazione, il biglietto verde, che sembrava avviato al breakout di tutti i livelli precedenti, ha invertito la rotta molto velocemente con una reazione di euro, sterlina, Cad e oceaniche che pare assai interessante, pur rimanendo il trend di fondo di breve termine, favorevole ancora alla divisa americana e all’avversione al rischio.
Ma tutto come al solito, dipende dai dati, da una Boj che potrebbe iniziare a fare sul serio, e dal fatto che risulta assai difficile immaginare che nel medio termine i tassi Usa non vadano ad inficiare la crescita e i principali aggregati macro. È questa, a nostro parere, la vera ragione di non sfondamento della valuta americana al rialzo, cioè di fatto analisti e investitori, nonostante la retorica Fed, sono consapevoli che comunque la Fed abbasserà due volte, una a settembre e la seconda a Novembre 2024.
PIL USA CRESCE MENO DEL PREVISTO
L’economia statunitense è cresciuta dell’1,3% annualizzato nel primo trimestre del 2024, inferiore all’1,6% nella stima anticipata e al 3,4% nel quarto trimestre, principalmente a causa di una revisione al ribasso della spesa dei consumatori. La seconda stima è stata in linea con le previsioni di mercato e continua a indicare la crescita più bassa dopo le contrazioni della prima metà del 2022.
La spesa per consumi ha rallentato più di quanto inizialmente previsto, a causa del rallentamento nel settore di beni e servizi. Inoltre, la spesa pubblica è stata rivista leggermente al rialzo (1,3% contro 1,2%) e sia le esportazioni (1,2% contro 0,9%) che le importazioni (7,7% contro 7,2%) sono aumentate maggiormente, anche se la bilancia commerciale relativa ai soli beni, ha fatto registrare un peggioramento arrivando a quasi 100 miliardi di dollari.
TITOLI DI STATO
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso sotto il 4,58% giovedì, in calo rispetto al massimo di quattro settimane del 4,61% toccato ieri dopo la pubblicazione dei dati pomeridiani. Numeri che hanno mostrato che il PIL statunitense è cresciuto meno di quanto precedentemente riportato durante il primo trimestre, allontanando ulteriormente le precedenti aspettative di una crescita più elevata. Il che significa che qualche crepa nell’economia a stelle e strisce continua ad intravedersi.
Inoltre, le richieste iniziali di disoccupazione sono rimaste al di sopra delle medie dell’anno. Gli sviluppi hanno favorito uno scenario che consentirebbe alla Federal Reserve di allentare la politica monetaria, con aspettative di riduzione dei tassi a settembre. Tuttavia, la retorica verbale dei diversi rappresentanti del FOMC rimane fortemente orientata ad un periodo di tassi fermi, e nessun allentamento previsto per il 2024.
DATI
Il Pmi del settore manifatturiero è sceso in Cina a 49.5 punti nel mese di maggio, dal 50.4 del mese di aprile, inferiore anche alle previsioni di mercato di 50.5. Si tratta del primo calo dell’attività industriale a partire dal mese di febbraio, trascinato dalla discesa di nuovi ordinativi e domanda estera. In Giappone, la produzione industriale è scesa dello 0.1% su base mensile ad aprile, contro previsioni di mercato che erano per un incremento dello 0.9%. Sempre dal paese del sol levante però, arrivano notizie confortanti sulle vendite al dettaglio, cresciute del 2.4% su base annua ad aprile, sopra al 1.1% del dato precedente superiore alle previsioni di +1.9%. Sul fronte dei dati in uscita, segnaliamo i numeri sull’inflazione in Eurozona, attesa, a +2.7% su base annua, mentre nel pomeriggio c’è grande attesa per i dati relativi al Pce Usa, la vera misura dell’inflazione.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Analisi fondamentale
WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.05.2024Borse guardinghe, attendono dati inflazione in Usa ed Europa.
Prezzi al consumo di Maggio in rialzo in Germania e Spagna.
Economia Cina in accelerazione, dice il Fondo Monetario Internazionale.
Occhi aperti sul dato di GDP Usa del 1’ trimestre: “bad news is good news”.
Andamento peggiore delle attese per l’inflazione tedesca, in attesa di quella preliminari europea di domani. In Germania, a maggio, i prezzi sono saliti, per il 2’ mese consecutivo, a +2,4% annuale, e al +2,8% nell’indice armonizzato, facendo peggio delle attese e allontanandosi dall’obbiettivo di +0,2% anelato dalla Banca centrale Europea (ECB).
Domani avremo il PCE (Personal Consumption Expenditure) USA di aprile, una misura dell’inflazione o meglio, del deflattore del GDP, molto osservato dalla Banca centrale Usa (FED-Federal Reserve) a supporto delle sue scelte di politica monetaria, poichè “tarato” sui consumi medi della famiglia tipica Americana.
Ieri, 29 aprile, sulle Borse europee, dopo un avvio debole, sono prevalse le vendite, concentrate sui titoli finanziari: contagiate anche dall’andamento calante di Wall Street, hanno chiuso negative e sui minimi di seduta: Milano e Parigi -1,5%, Madrid -1,2%, Francoforte -1,0%, Amsterdam -0,7%.
Chiusure in rosso anche a Wall Street: Dow Jones -1,06%, Nasdaq -0,58% e S&P 500 -0,74%, penalizzate anche dall’ascesa repentina dei rendimenti dei titoli Governativi (Treasury bond), con quello sul decennale tornato brevemente sopra 4,6%. Nonostante la giornata negativa di ieri, ci avviamo verso un mese di maggio “ricco”: lo S&P500 sta guadagnando oltre +5%, il Nasdaq+8%, il Dow Jones +3%.
Ancora una volta in evidenza la corsa di Nvidia che, galvanizzata dalla trimestrale, macina nuovi record, aggiungendo un altro +6% da inizio settimana, dopo il +15% della scorsa, in cui aveva superato per la 1’ volta US$ 1.000/azione.
Sulla arroventata prospettiva dei tassi di interesse i mercati sono sicuri che la Bce taglierà -0,25% venerdì 6 giugno, mentre la Federal Reserve attenderà ancora fino all’autunno, forse addirittura dopo le elezioni presidenziali di novembre, specie dopo l’inaspettato aumento della fiducia dei consumatori.
Secondo il Presidente della Sede regionale di Minneapolis, Neel Kashkari, la FED dovrebbe aspettare «progressi significativi» sull’inflazione, prima di tagliare i tassi. Sul fronte macro Usa, pertanto, occhi aperti oltre che sul dato PCE, anche a quelli sui redditi personali e sulle spese per consumi.
Dopo settimane di assoluta tranquillità ieri, sul mercato obbligazionario europeo, si e’ notato un deciso movimento verso l’alto dei rendimenti sulle scadenza più lunghe, dai 7 anni in avanti, che hanno evidentemente risentito del dato sull’inflazione tedesca: quello del BTP decennale benchmark ha toccato 4,00%, dal 3,89% della vigilia, mentre è rimasto stabile lo spread BTP/Bund attorno 131 bps.
Il Fondo monetario Internazionale (FMI) è ottimista sulla crescita 2024 della Cina, che viene portata da 4,6 a 5,0% per il 2024 e da +4,1 a +4,5% per il 2025: questo include implicitamente un’accelerazione nella 2’ meta’ di quest’anno e potrebbe dare nuova linfa al recupero dei mercato azionari cinesi che si osserva da inizio anno.
In mattinata di oggi, 30 maggio, i dati sulla fiducia dei consumatori Europei indicano un buon miglioramento in Germania, che batte le previsioni degli analisti, e stabilità in Francia.
Ottimisto in recupero per i consumatori Italiani, da 95,2 a 96,4, con note meno incoraggianti sulla fiducia delle imprese, da 95,8 a 95,1, al minimo da novembre 2023 (fonte Istat).
Rimanendo in Italia, registriamo il forte miglioramento di aprile del saldo commerciale coi paesi “extra UE27”: +4,91 miliardi contro +1,24 miliardi dello stesso mese 2023. Il surplus dell'interscambio di prodotti non energetici sale da 7,08 miliardi di aprile 2023 a 9,19 di aprile 2024. Nei primi 4 mesi 2024, il saldo commerciale coi Paesi extra Ue è positivo per 20,6 miliardi, da +8,0 del 2023.
In Spagna l’indice preliminare di maggio dei prezzi al consumo ha accelerato per il 3’ mese consecutivo, salendo al massimo da marzo 2023 al 3,6% annuale, rispetto al 3,3% di aprile: il dato è tuttavia in linea con le previsioni di 3,7% ed è principalmente dovuto all'aumento dei prezzi dell'elettricità. Il dato “core”, che esclude componenti volatili come cibo ed energia, è salito a 3,0% dal 2,9%.
Oggi, 30 maggio, le Borse europee a fine mattinata segnano un recupero medio di +0,5%: forse contribuisce il miglioramento dell'indicatore di incertezza economica di 0,4 punti e quello sulla fiducia nell'economia di aziende e consumatori +0,4 punti. Inoltre, ad aprile il tasso di disoccupazione nell'area-Euro e’ sceso al 6,4% da 6,5%.
Tuttavia, come dicevamo, il dato europeo più importante sarà quello “preliminare” sui prezzi al consumo (CPI) a maggio nell’Euro-zona.
Nella mattinata abbiamo osservato chiusure Asiatiche prevalentemente negative: Composite Shanghai +0,05%, Shenzhen +0,30%, Tokyo -0,77%, Seoul -1,67%, Hong Kong -1,61%.
Calma ripristinata sull’obbligazionario, spread a 131 bps e BTP bechmark che “paga” 3,98%, e sul comparto valutario, col cross Euro/Dollaro stabile attorno 1,08, e lo Yen giapponese che, momentaneamente, frena il calo: stamane scambia a 169,8 contro Eur e 156,9 verso US-Dollar.
I future su Wall Street anticipano riaperture deboli, in media -0,5%, nel giorno in cui avremo il dato aggiornato (2’ lettura) del GDP Usa del 1’ trimestre, preliminarmente indicato in +1,6% anno su anno. (ore 13.30 CET)
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NVIDIA brilla, ma da sola non può sollevare il mercato!NVIDIA brilla, ma da sola non può sollevare il mercato!
A Wall Street si dice:
"Non cercare di prevedere i movimenti del mercato a breve termine. Investi sulla base di valutazioni a lungo termine." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
NVIDIA non riesce a mantenere il NASDAQ ai massimi nonostante il continuo rally
Il leader dell'intelligenza artificiale e superstar del mercato, NVIDIA (NVDA), ha continuato il suo rally post-utili mercoledì 29, registrando un quarto giorno consecutivo di guadagni; tuttavia, questa volta non è bastato a mantenere il NASDAQ ai massimi storici.
L'indice ad alto contenuto tecnologico, che aveva fatto la storia nelle due sessioni precedenti chiudendo sopra i 17.000 punti per la prima volta, ha preso una pausa ieri, scendendo dello 0,58% (poco meno di 100 punti) a 16.920,58. Nonostante ciò, NVIDIA ha recuperato da una precedente vendita, salendo dello 0,8% e raggiungendo un nuovo record, segnando il secondo giorno consecutivo sopra i 1.100 dollari dopo la chiusura di martedì sopra questa soglia. Il titolo è cresciuto di oltre il 20% nella settimana successiva al suo eccellente rapporto trimestrale del 22 maggio, anche se al momento della stesura di questo articolo, è in ribasso fuori orario.
Altri indici hanno seguito un percorso simile, con l'S&P; 500 che è sceso dello 0,74% a 5.266,94 e il Dow che ha perso l'1,06% (circa 411 punti) chiudendo a 38.441,54. Il mercato ha goduto di forti guadagni post-utili da aziende come Chewy (CHWY, +27,1%), Abercrombie & Fitch (ANF, +24,3%) e DICK'S Sporting Goods (DKS, +15,9%); ma ha dovuto anche fare i conti con il crollo del 13,5% di American Airlines (AAL) dopo un taglio delle proiezioni.
Tensioni sui rendimenti dei titoli del Tesoro e prospettive di mercato
Il grande colpevole della giornata è stato l'aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro. Una deludente azione sul debito pubblico ha portato il rendimento a 10 anni a salire di 8,2 punti base oltre il 4,6%, il livello più alto del mese.
Sembra che i rialzisti stiano iniziando a mostrare segni di stanchezza, e penso che alcune delle vendite viste ieri siano semplicemente un rifiuto da parte dei rialzisti di continuare a spingere. Con i tassi che ricominciano a salire, ciò ci rende nervosi, specialmente se siamo posizionati al rialzo. L'idea di ieri potrebbe essere stata quella di "aspettare e vedere" come si sviluppa la settimana.
Altri fattori potrebbero influenzare il mercato anche domani, come il crollo di oltre il 16% fuori orario di Salesforce (CRM), dovuto a previsioni poco brillanti per il secondo trimestre. Ci sono state anche reazioni negative post-market da parte di UiPath (PATH, -30%), Agilent Technologies (A, -13,4%) e Advance Auto Parts (AAP, -11%).
Bilancio degli utili del primo trimestre e prospettive
Tuttavia, la stagione degli utili del primo trimestre è stata per lo più positiva, con un quadro di redditività resiliente e in miglioramento, sia in termini di tasso di crescita che di andamento delle revisioni. Le sorprese positive sui ricavi sono state un po' meno comuni rispetto ad altri periodi recenti, ma i margini si sono ampliati a un ritmo migliore del previsto.
Inoltre, giovedì sarà la vigilia dell'importantissimo indice delle spese per consumi personali (PCE), un altro evento che potrebbe innervosire il mercato.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Audioeye (AEYE)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
I rialzisti sembrano esausti mentre NVIDIA prova a sostenere il mercato.
Sembrerebbe che l'entusiasmo degli investitori stia iniziando a scemare, e l'attività di vendita di ieri appare più come una pausa riflessiva che altro. Con i tassi d'interesse che iniziano a risalire, chi è posizionato al rialzo si trova in uno stato di nervosismo. La situazione di ieri potrebbe quindi essere interpretata come un attento "aspettare e vedere" per capire come si evolverà il resto della settimana. Nonostante la pressione, NVIDIA ha rapidamente recuperato, tornando ai suoi massimi storici, e molto della direzione del mercato a breve termine dipenderà dalle sue prossime mosse.
Reazioni contrastanti ai risultati degli utili
L'S&P; ha perso lo 0,74%, mentre il Nasdaq è sceso dello 0,70%. Passando agli utili, ieri volevo discutere di alcune delle grandi reazioni che abbiamo osservato. Iniziamo con DICK'S Sporting Goods, che è cresciuto del 16% e ha mantenuto i guadagni. Nonostante un primo trimestre migliore del previsto, i ricavi sono stati inferiori alle aspettative, ma l'alzata delle prospettive per il 2024 ha spinto il titolo ai massimi storici.
Abercrombie & Fitch, un tempo mio negozio preferito durante il liceo e che sembrava sparito, è ora tornato alla grande. Ieri, il titolo è salito di oltre il 25% dopo un significativo aumento degli utili e delle entrate, con un notevole aumento del margine operativo su base annua.
- L'attività economica ha continuato ad espandersi con variazioni regionali e settoriali.
Il nostro vecchio amico CAVA ha riportato un trimestre molto positivo, ma il titolo ha subito uno sconto del 10% all'apertura. I rialzisti, tuttavia, sono intervenuti e il titolo è salito per tutta la giornata. Questo mostra come alcuni titoli stiano facendo grandi movimenti dopo gli utili. Anche se non partecipiamo al movimento rialzista iniziale, cercheremo di catturare titoli come questi in caso di svendite.
- L'attività economica ha continuato ad espandersi con variazioni regionali e settoriali.
Il Beige Book della Fed sollevano preoccupazioni
- L'attività economica ha continuato ad espandersi con variazioni regionali e settoriali.
Il Beige Book è stato rilasciato ieri, e sembra aver causato vendite moderate. Ecco alcuni punti salienti:
- Le prospettive generali sono diventate un po' più pessimistiche in un contesto di crescente incertezza e rischi al ribasso.
- L'attività economica ha continuato ad espandersi con variazioni regionali e settoriali.
- La maggior parte dei distretti ha registrato una leggera crescita dell'attività economica.
- Le vendite al dettaglio indicano una minore spesa discrezionale; l'accresciuta sensibilità ai prezzi limita l'attività dei consumatori.
- L'attività economica ha continuato ad espandersi con variazioni regionali e settoriali.
- Il comportamento dei consumatori ha mostrato un aumento della sensibilità ai prezzi e una riduzione della spesa discrezionale.
- Il mercato del lavoro ha registrato una leggera crescita con una migliore
disponibilità di manodopera.
- Inflazione modesta con un aumento dei costi di produzione e sforzi continui per mantenere i margini attraverso sconti.
Il mercato è scivolato al ribasso dopo il rilascio del report e ha chiuso vicino ai minimi della giornata.
FedWatch: Monitoriamo i Movimenti
Teniamo sotto controllo FedWatch, poiché assistiamo a cambiamenti giorno per giorno. Le probabilità di un taglio dei tassi a settembre sono rimaste stabili al 47%. A novembre, le aspettative sono aumentate al 60% rispetto al 58% precedente, mentre dicembre ha mantenuto una probabilità del 79%.
Nonostante non si registrino grandi movimenti, i segnali provenienti dal mercato obbligazionario indicano una pressione crescente e sembrano voler sfidare i minimi di aprile. Se questo scenario dovesse verificarsi, potremmo aspettarci un impatto significativo sul mercato azionario.
Dati Economici e Notizie
Indice manifatturiero della Fed di Richmond di maggio: registrato a 0 contro una stima di -6, segnalando una stabilizzazione inaspettata del settore.
Ricavi dei giochi da casinò del Nevada di aprile: $1,4 miliardi, con un incremento del 7,0% su base annua. La Strip di Las Vegas ha contribuito con $666 milioni, in crescita del 6,6% su base annua.
Attività dei servizi della Fed di Dallas a maggio: indicato a -12,1 contro una stima di -9,4, mostrando un calo maggiore del previsto.
Jeff Currie, Commodity Strategist di Goldman Sachs: ha previsto che il rame potrebbe aumentare di un ulteriore 50%, riflettendo un'ottimistica visione di crescita nel settore delle materie prime.
Abercrombie (ANF): Il Titolo del Giorno
Abercrombie ha segnato un incredibile progresso nell'ultimo anno, dimostrando che anche le azioni meno evidenti possono offrire significative opportunità di guadagno. Mi dispiace aver mai dubitato di questo titolo, che ha mostrato un forte recupero e una resilienza notevole.
Continueremo a monitorare queste dinamiche e a fornire aggiornamenti tempestivi su questi e altri sviluppi del mercato.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Finalmente le correlazioniGiornata di ribassi ieri a Wall Street, con l'S&P 500 e il Nasdaq che hanno perso entrambi lo 0,58% mentre il Dow Jones ha perso oltre l’1%, in un contesto di rendimenti obbligazionari in salita dopo le deludenti aste di ieri. In più si aggiungono le preoccupazioni derivanti dal persistente messaggio dei banchieri centrali, relativo a tassi ancora alti per lungo tempo, che hanno ridotto drasticamente le aspettative di allentamento di politica monetaria da parte della Fed.
Se poi aggiungiamo il fatto che i dati continuano a mostrarsi resilienti, come la fiducia dei consumatori pubblicata ieri, ecco che allora il quadro è completo. Tutti i settori hanno chiuso in rosso, con i finanziari tra i peggiori. La maggior parte delle mega Cap hanno perso quota, vale a dire Microsoft (-0,8%), Nvidia (-0,8%), Meta (-0,5%) e Alphabet (-0,2%). Inoltre, le azioni di American Airlines sono crollate di quasi il 13,5% dopo che la compagnia ha tagliato le sue prospettive di vendita. Al contrario, Apple (0,3%) e Amazon (0,3%) erano leggermente più alti. Salesforce pubblicherà i risultati trimestrali dopo la chiusura.
VALUTE
Si rafforza il dollaro, come era ampiamente prevedibile e come avevamo segnalato nel commento di ieri, in ragione del ritorno dell’avversione al rischio legata ai commenti hawkish dei banchieri centrali Usa e al solito refrain a cui ormai siamo abituati, ovvero i riflessi che i dati Usa, ancora positivi, hanno proprio su tali decisioni di politica monetaria.
Euro ormai a ridosso di 1.0790, con target, nel caso di breakout a 1.0720 30 area, inizialmente. Solo sopra 1.0860 cambierebbe nuovamente tale scenario. Anche il Cable segue a ruota, con un ribasso a 1.2690, ma con tanto spazio potenziale sotto i supporti, posti a 1.2640 e 1.2550.
Stabile il UsdJpy, anche se rimane vicinissimo ai livelli del secondo intervento della BoJ del primo maggio, posizionato in area 157.90-00. Corregge al rialzo anche il franco svizzero con EurChf tornato sotto 0.9900 a 0.9860 mentre si avvicina il supporto chiave di 0.9830-40, la cui rottura riproporrebbe area 0.9650.
Tra i cross segnaliamo il ritorno sotto 0.5600 di Nzdchf in un momento in cui tutte le valute rifugio tornano prepotentemente alla ribalta. Se non altro, ritorna la correlazione intermarket con gli azionari, che finalmente, scendono in concomitanza con le dichiarazioni dei banchieri centrali, facendo salire i rendimenti delle obbligazioni e il dollaro, mentre l’oro scende in correlazione inversa con il biglietto verde, il che ha poco senso se si deve considerare l’oro il bene rifugio per eccellenza. Ma i mercati, si sa, hanno sempre ragione.
GERMANIA, INFLAZIONE IN RIALZO
Il tasso di inflazione annuale in Germania è salito al 2,4% nel maggio 2024, rispetto al minimo triennale del 2,2% in ciascuno dei due mesi precedenti, e in linea con le aspettative, secondo le stime preliminari. L'inflazione è aumentata per la prima volta in cinque mesi, con i prezzi in accelerazione dei servizi e dei prodotti alimentari mentre i costi dei beni sono diminuiti.
Inoltre, i prezzi dell’energia hanno continuato a scendere, nonostante l’eliminazione del freno sui prezzi dell’energia e la simultanea introduzione di un prezzo del carbonio più elevato all’inizio del 2024, e la fine della riduzione temporanea dell’IVA per gas e teleriscaldamento nell’aprile 2024.
Escludendo alimentari ed energia, l’inflazione core è rimasta stabile al 3%. Rispetto al mese precedente l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1%. Considerando l'armonizzazione UE, il tasso annuo di inflazione è salito al 2,8%, il più alto in quattro mesi, rispetto al 2,4% di aprile e alle previsioni del 2,7%.
PETROLIO IN RIBASSO
Giovedì i futures del greggio WTI sono scesi in prossimità dei 79 dollari al barile, dopo aver perso quasi l’1% nella sessione precedente, appesantiti dalle crescenti aspettative che i tassi di interesse attuali potrebbero rimanere ai livelli attuali per un periodo più lungo, danneggiando le prospettive della domanda.
Le materie prime e altri asset rischiosi sono entrati in modalità sell off, mentre i dati del settore hanno mostrato che le scorte statunitensi di greggio e benzina sono diminuite rispettivamente di 6,49 milioni e 452.000 barili, la scorsa settimana, mentre le scorte di distillati sono aumentate di 2,045 milioni di barili.
Si attende ora la riunione dell’OPEC+ di domenica, in cui si prevede che il gruppo manterrà in vigore i tagli all’offerta. Nel frattempo, rimane alta la pressione sui mercati.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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GOLD | Ultima fiammata?| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Vediamo se l'oro riesce a dare un'ultima fiammata in direzione dei 2370$ o 2385$.
La dominance LONG deve reggere, la violazione confermata potrebbe portare il prezzo verso i 2310$.
Per maggiori info, non esitare a leggere lo spazio firma.
Buon Trading.
Ciau.
ASPETTANDO I DATI DI VENERDI'...Questa settimana mercati valutari rimangono in territorio di basse volatilità e il dollaro è riuscito a recuperare terreno.
A guidare questo recupero del DXY è stato il rimbalzo a sorpresa di ieri della fiducia dei consumatori statunitensi di maggio e anche un leggero aumento dei rendimenti statunitensi sulla scia di alcune aste deboli di Treasury USA a due e cinque anni.
Questa notte sono stati messi all'asta 44 miliardi di dollari di titoli del Tesoro USA a sette anni. La capacità del governo degli Stati Uniti di finanziare il proprio debito allo stesso prezzo sarà un tema caldo per i mercati finanziari quest'anno, ma finora l'aumento dei rendimenti statunitensi è stato associato a un dollaro più forte.
Il mercato è in attesa dei dati di questo venerdì riguardo l'inflazione PCE headline e core.
Ricordo che questa tipologia di lettura è la preferita della FED.
Da parte del dollaro non mi aspetto movimenti ampi prima dei dati macroeconomici di venerdì, di conseguenza vorrei vedere il DXY scambiare all'interno dei livelli attuali 105.100-104
AUSTRALIA:
L'inflazione australiana e salita del 3,6% su base annua, superiore al consenso, per il mese di aprile.
L'alto indice dei prezzi al consumo mette fine alle possibilità di un taglio dei tassi della Reserve Bank of Australia quest'anno.
Il mercato obbligazionario locale è stato colpito piuttosto duramente, con rendimenti in aumento di 10-15 punti base su tutta la curva.
L'elevata inflazione australiana potrebbe anche ricordare che le prospettive di un allentamento della Fed quest'anno (30 punti base di tagli ancora scontati) potrebbero ancora essere spazzate via.
Infine l'aumento dei rendimenti statunitensi ha trascinato l'USD/JPY nella zona di intervento valutaria 157,50/158,00.
Date le riserve valutarie limitate del Giappone, possiamo aspettarci che le autorità locali possano risparmiare l'intervento (50 miliardi di dollari di valute vendute finora quest'anno) fino a quando l'USD/JPY non sarà più vicino a 160.
Buon trading a tutti
Borse misteNon c’è dato macro che riesca, in questo momento, a far correggere i mercati azionari, i quali restano impiccati a ridosso dei massimi, trascinati dai giganti della tecnologia e semiconduttori. ll Nasdaq è salito dello 0,59%, spinto da un rally di quasi il 7% di Nvidia. Anche l'S&P 500 è salito dello 0,02%, mentre il Dow è sceso dello 0,55%. I titoli dei servizi tecnologici, energetici e di comunicazione hanno sovraperformato il mercato, estendendo il rally della scorsa settimana, con gli investitori che vedono ancora spazio al rialzo per le società legate all'intelligenza artificiale.
Tuttavia, i timori persistenti di una Federal Reserve aggressiva hanno esercitato pressioni sulla maggior parte degli altri settori, spingendo il Dow Jones al ribasso correttivo, e l’S&P 500 a muoversi in laterale. Tra i dati pubblicati, gli indicatori sulla fiducia dei consumatori compilati dal Conference Board hanno superato le aspettative, mentre i prezzi delle case nelle principali città degli Stati Uniti sono aumentati più del previsto raggiungendo un livello record.
Tale scenario aiuta la Fed a mantenere un atteggiamento restrittivo verso le aspettative di taglio del costo del denaro, in linea con le recenti osservazioni dei membri del board secondo cui occorreranno molti mesi di disinflazione prima che possano iniziare un eventuale allentamento di politica monetaria.
VALUTE
Il dollaro non sfonda, nonostante potrebbero emergere condizioni a lui favorevoli. Le dichiarazioni dei membri della Fed dovrebbero, in linea teorica, far crescere l’avversione al rischio sui mercati con un aumento dei rendimenti obbligazionari ed un rafforzamento del biglietto verde, ma per ora, euro e sterlina tengono, con particolare riguardo a quest’ultima, considerato che la divisa britannica ha toccato il massimo dal mese di marzo a 1.2800. L’euro invece ha sfiorato i massimi delle ultime due settimane a 1.0895, con EurGbp temporaneamente scesa verso 0.8490. Va segnalato che poi, ieri, in serata il dollaro ha recuperato contro entrambe riportandosi a 1.0850 e 1.2750.
UsdJpy sempre fortissimo con il superamento di area 157.35, in assenza della Boj, che ormai non fa più notizia (e di solito quello è il momento in cui bisogna stare in guardia). Tutte le altre coppie rimangono nei trading range delle ultime sedute, con poche novità, è importante segnalare un piccolo rafforzamento del franco svizzero, che torna in auge durante le inversioni tra risk on e risk of, ammesso e non concesso che quella attuale sia effettivamente una inversione tra appetito e avversione al rischio e non solo una piccola correzione dovuta al fatto che il mercato devo forse ancora scontare il divaricamento tra la forbice dei tassi tra Usa ed Europa.
I TREASURIES SCENDONO
Scendono i prezzi dei principali titoli obbligazionari americani, con i rendimenti del decennale che si sono impennati al 4.55%, rispetto ai livelli visti nell’ultima settimana, che oscillavano tra il 4.40% e il 4.45%. L’opinione generale degli investitori, in base alle ultime conferme provenienti dai dati, segnalano che la Fed probabilmente manterrà i tassi fermi ancora per qualche tempo, e più a lungo di quanto prospettato solo qualche settimana orsono.
I membri del Fomc, infatti, continuano ad aspettarsi che l'inflazione ritorni al 2% nel medio termine, anche se i dati recenti non hanno aumentato la loro fiducia nel raggiungimento dell'obiettivo, come hanno mostrato i verbali della riunione del 30 aprile. I funzionari hanno suggerito che il processo di disinflazione probabilmente richiederà più tempo di quanto si pensasse in precedenza e alcuni hanno addirittura suggerito la volontà di inasprire ulteriormente la politica qualora i rischi di inflazione si materializzassero in modo tale da rendere appropriata tale azione. Di conseguenza, il mantenimento dell’attuale intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali al 5,25%-5,50% è stato supportato dai dati che indicano una continua e solida crescita economica.
AUSTRALIA, INFLAZIONE IN RIALZO
L’indicatore mensile dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) in Australia è aumentato del 3,6% nell’anno fino ad aprile 2024, rispetto al 3,5% del mese precedente e al di sopra delle previsioni del 3,4%. Si tratta del livello più alto dal mese di novembre 2023 e la principale ragione è da attribuirsi all’aumento dei prezzi dei generi alimentari. Inoltre, i prezzi sono saliti di più il comprato della sanità, alcool e tabacco, comunicazioni e abbigliamento.
I prezzi hanno continuato a salire anche nei settori dell’immobiliare, trasporti e istruzione. Sono invece diminuiti i prezzi del settore dell’arredamento. L'indicatore mensile CPI, escludendo le voci volatili e i viaggi, è aumentato del 4,1% in aprile, allo stesso ritmo di marzo. L'inflazione rimane al di fuori dell'intervallo obiettivo della RBA del 2-3%. La RBA dovrebbe insistere nel mantenere i tassi invariati anche nelle prossime riunioni.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
NASDAQ sfonda i 17.000 punti, NVIDIA vola oltre i 1.100 dollari!NASDAQ sfonda i 17.000 punti, NVIDIA vola oltre i 1.100 dollari!
A Wall Street si dice:
"La paura è probabilmente il più grande problema negli investimenti. Non devi essere mai terrorizzato quando gli altri lo sono." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Il NASDAQ ha continuato a registrare nuovi massimi martedì 28, grazie principalmente a NVIDIA, ma il mercato complessivo ha mostrato contrasti nell'ultima settimana di maggio.
Oggi, l'indice ha raggiunto un altro record, salendo dello 0,59% (quasi 100 punti) a 17.019,88, segnando la prima chiusura sopra i 17.000 punti. NVIDIA (NVDA) ha avuto un ruolo cruciale, con un impressionante aumento del 7%, chiudendo sopra i 1.100 dollari per la prima volta. L'annuncio della scissione di NVIDIA ha rappresentato un punto di svolta per il NASDAQ, richiamando i giorni di dominio simile di NVIDIA stesso. Questa situazione solleva una questione interessante: abbiamo realmente bisogno di un solo titolo trainante per tutto il mercato?
Tuttavia, è un peccato che il successo di NVIDIA non sia stato condiviso dagli altri principali indici. Martedì 28, l'indice S&P; ha registrato un modesto aumento dello 0,02% a 5.306,04, mentre il Dow è scivolato dello 0,55% (circa 216 punti) a 38.852,86. La situazione non è stata aiutata dalle dichiarazioni di Neel Kashkari, presidente della Fed di Minneapolis, che ha aperto alla possibilità di ulteriori aumenti dei tassi se i dati sull'inflazione non dovessero migliorare.
Inflazione e attenzioni della Fed: cosa ci aspetta
L'inflazione e le politiche della Fed saranno ancora una volta al centro dell'attenzione questa settimana, con la pubblicazione venerdì dell'indice delle spese per consumi personali (PCE). Il mese scorso, l'"indicatore di inflazione preferito dalla Fed" ha deluso leggermente, aumentando per via dei timori che il rallentamento dell'inflazione potesse essersi arrestato. Tuttavia, l'ultimo indice dei prezzi al consumo ha mostrato un leggero spostamento nella direzione giusta.
Si prevede che il rapporto PCE di questo mese mostri che l'inflazione principale si mantenga stabile al 2,7% annuo, in linea con il mese precedente, e il tasso core (esclusi alimenti ed energia) al 2,8%, anch'esso invariato. Sebbene una stabilizzazione non significhi una diminuzione, un rapporto che confermi che l'inflazione non sta aumentando sarebbe accolto favorevolmente, in contrasto con i timori recenti alimentati dai rapporti CPI e PPI, che indicavano che la disinflazione era ancora prevalentemente intatta.
Con solo tre giorni alla fine del mese, i principali indici sono tutti posizionati per chiudere maggio con forti performance: il NASDAQ è in aumento dell'8,7%, l'S&P; 500 ha guadagnato oltre il 5% e il Dow è avanzato di circa il 2,7%.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Arm Holdings (ARM)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
NVIDIA guida i mercati, ma l'attenzione è su Musk e il nuovo supercomputer
Al giorno d'oggi, è difficile distogliere lo sguardo da NVIDIA, con il titolo che continua a stabilire nuovi record. Oggi ha raggiunto i 1.149 dollari prima di un leggero ritiro, in gran parte dovuto alla notizia che Elon Musk intende costruire un nuovo supercomputer usando i chip di NVIDIA.
Questo slancio ha contribuito notevolmente al rialzo generale del titolo, che ha sostenuto il mercato per la maggior parte della giornata. Tuttavia, quando NVIDIA ha rallentato il suo rialzo, le azioni sono diventate rosse, ma si sono riprese verso la chiusura, portando l'S&P; 500 a chiudere la giornata in verde con un modesto aumento dello 0,02%, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,32%.
NVDA: obiettivi ambiziosi e il fascino di un frazionamento
Non siamo soliti inseguire le azioni, ma molti di voi detengono posizioni long su NVIDIA. Oggi il titolo ha sfiorato l’estensione di Fibonacci del 161,8% a 1.110 dollari. Il prossimo obiettivo è posto a 1.335 dollari, il 261,8% dell'estensione. L'obiettivo per "l'uomo avido" al 423,6% è di 1.700 dollari. Normalmente, sarei scettico su tali traguardi, ma con il prossimo frazionamento azionario, rimango aperto a tutte le possibilità. Abbiamo visto movimenti sorprendenti post-frazionamento, come nel caso della scissione di Tesla nel 2021, quando il titolo ha raggiunto il suo obiettivo del 423,6% dopo un anno.
FedSpeak: Kashkari e la pressione sui tassi
I tassi sono saliti oggi dopo alcune aste del Tesoro e i commenti piuttosto diretti di Neel Kashkari:
- Gli aumenti dei tassi non sono esclusi; se i dati sorprenderanno, agiremo di conseguenza.
- Il mercato del lavoro statunitense mostra segni di indebolimento ma rimane teso
- La crescita salariale è ancora robusta rispetto all'obiettivo di inflazione del 2%.
- La politica è restrittiva nella maggior parte dei casi, ma non in tutti.
- Le probabilità che la Fed aumenti i tassi sono basse; la Fed potrebbe restare in attesa per un periodo di tempo indefinito.
- La disinflazione dello scorso anno è stata guidata dal lato dell'offerta.
Questi commenti aggressivi di Kashkari hanno giocato un ruolo chiave nel mutare le aspettative di mercato.
FedWatch e reazioni del mercato
A seguito di questi eventi e delle aste, la probabilità di un taglio dei tassi è scesa dal 50% al 46%. Le aspettative per novembre sono scese al 58% (dal 60%) e per dicembre al 79% (dall'82%). Nonostante le continue aspettative di un taglio dei tassi quest'anno, la reazione del mercato suggerisce che potrebbe non verificarsi prima di dicembre. Sto iniziando a guardare al 2025, ma accetto che il mercato non sia d'accordo con questa ipotesi.
Dati economici e notizie
- Indice dei prezzi delle case FHFA di marzo M/M: 0,1% V 0,5% E; Q/Q: 1,1% V 1,5% precedente
- Indice S&P;/CoreLogic dei prezzi delle case di marzo (20 città) M/M: 0,33% V 0,30% E; A/A: 7,30% V 7,30% E
- Fiducia dei consumatori di maggio: 102 V 96.0E
- Attività manifatturiera della Fed di Dallas a maggio: -19,4 V -12,5 E
Continueremo a monitorare queste dinamiche di mercato e vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.05.2024L’ECB potrebbe tagliare i tassi anche a luglio: Borse in “risk-on again”.
Wall Street attende con misurato ottimismo il dato su inflazione PCE.
Cina preme sull’acceleratore: aiuti a settore chips, costruzioni, banche.
Congiuntura tedesca ancora debole, con piccoli segnali di recupero.
Le Borse europee ritrovano la via del rialzo, grazie alla fiducia “ripristinata” sulle prossime scelte espansive di politica monetaria: la Banca centrale Europea, infatti, potrebbe tagliare i tassi non solo a giugno come largamente atteso dagli operatori, ma anche nella riunione di luglio.
L’ipotesi e’ stata avvalorata dal Governatore della Banca di Francia François Villeroy de Galhau, in un’intervista al quotidiano finanziario tedesco Boersen-Zeitung: l’Ecb, si legge, non dovrebbe escludere di tagliare i tassi di interesse nelle riunioni di giugno e di luglio: personalmente, ha detto Villeroy, sono in favore della «massima opzionalità».
Il Governatore della Banque de France ha dunque ripreso, estendendolo, il concetto espresso il giorno prima da Philip Lane, Capo Economista e membro del Comitato esecutivo dell’ECB, intervenendo a Dublino all’Istituto di affari internazionali ed europei: “salvo grandi sorprese, in questo momento ciò che vediamo è sufficiente per rimuovere il livello massimo di restrizione».
Con Wall Street (Memorial Day) e Londra (Bank Holiday) chiuse, le altre piazze finanziarie europee, dopo un avvio stentato, sono salite con convinzione: Milano +0,8%, Francoforte +0,4%, Parigi +0,5% e Madrid +0,7%.
L’atteso indice Ifo sul clima di fiducia delle imprese tedesche di aprile ha confermato “quota 89,3” di marzo, risultando pertanto molto piu’ basso delle stime degli analisti di 90,2. Migliora il dato sulle aspettative, 90,4, sopra l’89,7 (rivisto al ribasso) della rilevazione precedente, ma anch’esso comunque sotto alle attese.
Restando in Germania stamane, 28 maggio, segnaliamo che i prezzi “all’ingrosso” ad aprile sono saliti +0,4% su marzo, mentre su base annuale confermano la discesa, col -1,8% su aprile 2023.
(fonte Destatis)
Certamente i mercati restano focalizzati sui numeri e sul trend dell’inflazione, poiche’ da essa dipende l’auspicato addolcimento della politica monetaria delle Banche centrali, cioe’ il taglio del costo del denaro: in proposito, nel caso di quella Europea (ECB), il 1’ taglio e’ dato per certo al prossimo meeting del 6 giugno.
Quasi soporifero ieri, 27 maggio, l’andamento del mercato obbligazionario eruopeo, con un nuovo leggero calo dello spread tra BTp decennali italiani e omologhi Bund tedeschi, a 129 bps, in parallelo al calo dei rendimenti del 10 anni benchmark italiano, a 3,83% dal 3,88% del riferimento di venerdì 24: calma piatta anche sul fronte valutario, col cross Eur/Dollaro a 1,085 e quello Eur/Yen a 170,2!
Il Governo Cinese, oltre a festeggiare la raggiunta leadership globale delle auto elettriche ad aprile, conferma il proprio pragmatismo nel rendere il Paese autonomo sul fronte dei microprocessori: il National Integrated Circuit Industry Investment Fund ha ottenuto ulteriori 47,5 miliardi di Dollari dal Governo centrale ed altri “big player” a controllo statale.
Inoltre Pechino ha deciso di alleggerire i tassi d’interesse ed i requisiti di acconto/caparra per i mutui sulle case private: l’intento, ovviamente, e’ quello di rilanciare il comparto immobiliare e delle costruzioni, in crisi da 3 anni con riflessi negativi sulla crescita economica del Paese.
Il Presidente cinese Xi Jinping ha rimarcato che “prevenire e disinnescare i rischi finanziari è una sfida importante che deve essere superata per raggiungere uno sviluppo di alta qualità, poiche’ attiene la sicurezza nazionale, lo sviluppo generale e la sicurezza della proprietà del popolo”.
Anche l’ECB ha usato parole rassicuranti circa il ruolo della Banca centrale nello stabilizzare i mercati finanziari in periodi di stress e nel favorirela stabilità dei prezzi anche in periodi di bassa inflazione: "Gli acquisti di attività dovrebbero continuare a far parte dello strumentario delle Banche centrali. Essi hanno svolto un ruolo importante" ha affermato Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo dell’Ecb.
Intanto il bollettino mensile dell’ECB sulle attese dei consumatori europei rivela che le attese di inflazione a 1 anno sono scese al 2,9% dal 3,0%, cioe’ al minimo da settembre 2021, confermando che le evidenze statistiche trovano riflesso anche nella percezione dei consumatori. A fine settimana avremo le prime stime dell’andamento dei prezzi al consumo in Europa a maggio.
Oggi, 28 maggio, le Borse europee sono ripartite in leggero rialzo, in media +0,3% alle 13.00 CET, mentre il focus degli investitori si concentra sui dati sulla fiducia dei consumatori americani a maggio, ma soprattutto sulle novità che venerdi 31 emergeranno dal dato sull’inflazione Usa PCE (Personal Consumer Expenditures, o deflatore del GDP) a cui la FED assegna grande importanza.
Stamane, 28 maggio, la principali Borse asiatiche hanno chiuso in calo, senza intaccare il solido trend rialzista che si nota da oltre 2 mesi: Tokyo -0,1%, Hong Kong -0,1%, Shanghai -0,5%, Shenzhen -1,1%, Seul e Mumbai pressoche’ invariate.
Quasi immobile il prezzo del petrolio, con quello del Wti (West Texas Intermediate) attorno 78,8 Dollari/barile, +0,1% (ore 11.00 CET). Ricordiamo che domenica 2 giugno avra’ luogo la riunione mensile dell’Opec+, il cartello dei maggiori esportatori di greggio mondiali: la discussione principale riguarderà mantenere o meno i tagli volontari alla produzione nella 2’ parte del 2024.
I mercati sperano nella BCELunedì i titoli azionari europei hanno chiuso in netto rialzo, riducendo le perdite rispetto alla settimana precedente, fiduciosi verso un prossimo allentamento della politica monetaria da parte della Banca Centrale Europea. Lo Stoxx 50 dell'Eurozona ha guadagnato lo 0,4% a 5.054, mentre lo Stoxx 600 paneuropeo è salito dello 0,3% a 522, 0,5% sotto il suo massimo record di questo mese.
Sembra ormai certo, infatti, dopo le parole di alcuni dei rappresentanti del board, un taglio del costo del denaro dello 0.25%, che potrebbe essere il primo di una serie di ripetuti tagli. A supporto di una prospettiva accomodante, anche l'indicatore IFO, relativo al clima del settore industriale tedesco, uscito inferiore al consensus dopo tre mesi di guadagni consecutivi.
I principali marchi del lusso hanno registrato guadagni nel corso di una sessione forte per l’equity cinese, con LVMH ed Hermes in rialzo vicino all'1%. Anche le aziende del settore automobilistico e dei servizi di pubblica utilità hanno registrato forti guadagni, riprendendosi dalle perdite della scorsa settimana, con Stellantis e Volkswagen in rialzo di oltre l'1,5%, mentre Enel e Iberdrola hanno guadagnato oltre l'1%.
VALUTE
Mercato dei cambi stabile e in equilibrio in 30 pip di range per tutta la sessione di ieri, con il dollaro che poi nella notte, ha ceduto qualche posizione contro euro e sterlina. Per entrambi si prospettano ancora possibili rialzi ma per ora non si riesce a vedere la violazione delle resistenze chiave poste a 1.0890-00 e 1.2800-10. UsdJpy che rimane sotto 157.00, ma non ha la forza di rompere al ribasso, alimentando quindi comunque il rialzo dei cross contro Jpy, tra cui EurJpy, non lontano da quel 171.68 del 29 aprile scorso.
Oceaniche stabili in pieno risk on mode, ovvero tentativi di breakout rialzisti con AudUsd non lontano da 0.6710 e NzdUsd che sembra potersi arrampicare fino a 0.6220. Franco svizzero che prosegue nel suo tentativo di indebolimento con EurChf a 0.9920, non lontano dalla parità e dal target di 1.0090.
RENDIMENTI DEI TITOLI GIAPPONESI
Il rendimento dei JGB, i titoli di stato giapponesi, sul decennale sono saliti sopra l'1%, raggiungendo i livelli più alti degli ultimi 12 anni mentre gli investitori digerivano le ultime osservazioni dei funzionari della Banca del Giappone. Il governatore della BoJ Kazuo Ueda ha affermato che è necessario riancorare le aspettative di inflazione e ha avvertito che stimare accuratamente il tasso di interesse neutrale è difficile in Giappone. Nel frattempo, il vicegovernatore della BoJ Shinichi Uchida ha affermato che la fine della battaglia contro la deflazione è in vista, aggiungendo che è probabile che i salari continuino ad aumentare.
I rendimenti giapponesi sono finiti sotto pressione quest’anno poiché la banca centrale ha posto fine alla sua politica di tassi negativi e ha abbandonato il suo programma di controllo della curva dei rendimenti a marzo. La BoJ ha inoltre recentemente sorpreso i mercati tagliando la quantità di JGB che si era offerta di acquistare in un'operazione regolare, stimolando le scommesse su un potenziale inasprimento quantitativo in futuro. Inoltre, la banca è sotto pressione affinché aumenti ulteriormente i tassi in un contesto di forte calo dello yen.
AUSTRALIA
Le vendite al dettaglio in Australia sono aumentate dello 0,1% su base mensile ad aprile, rispetto al consenso del mercato dello 0,2%. Si è trattato di un’inversione di rotta rispetto al calo dello 0,4% di marzo. In aumento le vendite nella maggior parte dei settori non alimentari: commercio al dettaglio, bar, ristoranti e cibo da asporto.
Allo stesso tempo, le vendite di abbigliamento e calzature sono diminuite in modo molto più significativo. Nel corso dell'anno fino ad aprile, le vendite al dettaglio sono aumentate dell'1,3%, più velocemente dell'aumento dello 0,9% di marzo. Da gennaio a marzo sono diminuiti dello 0,4%, in ripresa rispetto all'aumento dello 0,4% nel quarto trimestre del 2023.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
YEN IN CADUTA LIBERA: tra vortici economici e onde globaliLo yen giapponese affonda a ritmi record, trascinando con sé l'economia del paese e creando onde di incertezza a livello globale. La politica monetaria ultra-accomodante della Banca del Giappone, con tassi di interesse vicini allo zero, è la principale causa di questa svalutazione.
Un tentativo di frenare la caduta con un rialzo dei tassi allo 0,1% da parte del governatore Ueda appare insufficiente. Il messaggio è chiaro: ulteriori aumenti sono improbabili a meno di un significativo balzo dell'inflazione negli Stati Uniti.
Il governo giapponese interviene sul mercato valutario, ma l'efficacia di questa strategia è incerta. La debolezza dello yen persiste, alimentando dubbi sulla capacità del governo di contrastare le forze di mercato.
Le conseguenze di uno yen debole sono a doppio taglio: favorisce le esportazioni ma aumenta i costi delle importazioni, penalizzando i consumatori giapponesi.
Un dilemma economico attanaglia il Giappone: mantenere una politica monetaria accomodante per stimolare la crescita interna o contenere il deprezzamento dello yen? Un equilibrio difficile da mantenere, con i tassi di interesse bassi che deprimono il valore della valuta.
L'impatto globale non è da sottovalutare: un yen debole altera l'equilibrio tra esportazioni e importazioni tra le nazioni, influenzando le economie dei paesi che commerciano con il Giappone.
Per gli Stati Uniti, un dollaro forte può inizialmente sembrare vantaggioso, ma un yen eccessivamente debole può compromettere la competitività delle aziende americane sul mercato giapponese. Inoltre, le fluttuazioni del valore dello yen possono impattare sui rendimenti degli investitori internazionali che detengono asset denominati in yen.
L'efficacia degli interventi giapponesi sullo yen è ancora incerta. Gli operatori di mercato monitorano la situazione con attenzione, pronti ad adattare le loro strategie in base a nuovi interventi o a cambiamenti negli indicatori economici.
La gestione della valuta giapponese evidenzia le complesse dinamiche tra le politiche economiche nazionali e le forze di mercato globali. Una sfida che influenzerà le future strategie di gestione valutaria in un'economia mondiale sempre più interconnessa.
Il futuro dello yen rimane appeso a un filo, con conseguenze che si propagheranno ben oltre i confini del Giappone. Un vortice di sfide e incertezze che potrebbe trasformare il panorama economico globale.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 27.05.2024Borse Europee piu’ caute: settimana di leggeri cali dopo ripetuti record.
Qualche segnale di rallentamento in USA, ma di taglio tassi si parlera’ in autunno.
Pechino aumenta dotazione al Fondo nazionale per i semiconduttori.
Borse asiatiche in recupero stamane, EU in recupero, ma UK e Usa sono chiuse .
Venerdì 24 anche le Borse Europee, dopo quelle asiatiche nella mattinata, hanno chiuso in rosso, soffrendo dei dati migliori delle attese sull’attività industriale Usa, che a loro volta alimentano nuovi timori che la Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) possa ulteriormente procrastinare il taglio dei tassi.
Milano s’è ripresa nel finale, +0,07%, Parigi ha perso -0,09%, Londra -0,22%, Francoforte invariata. Insomma dati macroeconomici forti “suonano male” sui mercati e venerdì scorso, dopo che i Pmi (Purchasing managers Index) della manufattura e servizi hanno battuto le attese, la maggior probabilità di un 1’ taglio del costo del denaro negli Usa e’ slittata a dicembre!
I mercati finanziari temono la recrudescenza dell’inflazione e così la settimana ha chiuso negativa per le azioni Europee, e marginalmente, per quelle Usa. L’inflazione è sentita come un problema, diversamente che in passato, anche in Giappone dove il dato “core” (ex cibo ed energia) e’ sceso a 2,2% in aprile da 2,6% di marzo, ma resta sopra l'obiettivo del 2% della Bank of Japan.
Da Stresa, in occasione del vertice dei Ministri delle Finanze del G7 (7 maggiori economie sviluppate), il Governatore della Banca d'Italia e membro dell’ECB Panetta ha detto che l’inflazione si sta normalizzando dopo i forti aumenti dei mesi scorsi e “duettando” col suo omologo tedesco Nagel ha avallato l’ipotesi di un 1’ taglio in Europa il 6 giugno.
Meno ottimista, dal medesimo palcoscenico, la Segretaria al tesoro Statunitense Janet Yellen: “l’inflazione e’ un problema per molti Americani ed anche per la prossima Amministrazione Usa che uscirà dalle elezioni presidenziali di novembre,...i prezzi delle case e dei beni di tutti i giorni sono ancora molto alti”.
I numeri ancora spettacolari di Nvidia, 3’ società per capitalizzazione dello S&P500, +9,3% grazie a conti trimestrali e “guidance” sopra alle attese e prezzo per la 1’ volta sopra 1.000 Dollari/azione, hanno contribuito a chiusure leggermente positive per Wall Street, dopo i cali di giovedì: Dow +0,01%, Nasdaq +1,10%, S&P500 +0,70%.
Anche il dato sulla fiducia dei consumatori Usa a maggio, evidentemente meno ottimisti sull’economia rispetto ad aprile, ha dato sostegno a Wall Street che, come detto, teme un’economia troppo resiliente: l’indice relativo, calcolato dall’Università del Michigan è sceso a 69,1 punti, dai 77,2 di aprile, con l’inflazione attesa ad 1 anno salite salita dal 3,2% al 3,3%, contro attese di 3,4%.
Sul fronte macro europeo abbiamo conferme della congiuntura stagnante: il GDP (Pil) tedesco nel 1’ trimestre è cresciuto +0,2% rispetto al 4’ del 2023, ma e‘ ancora in contrazione, -0,2%, su base annua: inoltre l'indice Ifo di maggio sulla fiducia delle imprese tedesche è rimasto invariato a 89,3, sotto le attese di recupero a 90,4.
Nel Regno Unito le vendite al dettaglio ad aprile sono scese -2,3% su base mensile e -2,7% su base annua: e’ un dato debole, che tuttavia avvalora la prospettiva di un 1’ taglio dei tassi a luglio.
In Spagna i prezzi alla produzione ad aprile sono calati -0,2% rispetto a marzo e -6,6% rispetto ad aprile 2023, attenuando la frenata del -8,2% registrata a marzo.
Oggi, 27 maggio, con le Borse mondiali orfane e scambi ridotti per la chiusura di Londra (Bank Holiday) e di Wall Street (Memorial Day), vediamo segni leggermente positivi, in media +0,4%, in Europa, nell’attesa di dati sull’inflazione europea di maggio: le attese sono incoraggianti favorendo il 1’ taglio del costo del denaro in EU nella riunione ECB del 6 giugno.
Sul tema segnaliamo il relativo ottimismo di Philip Lane, Capo-economista e membro del Direttorio dell’ECB: in un’intervista al Financial Times sostiene: "salvo grosse sorprese, le informazioni di cui disponiamo ad oggi sono sufficienti per rimuovere il livello massimo di restrizione”.
Pechino intanto, forte anche della leadership globale nelle auto elettriche, ha varato il più grande fondo di investimento in aziende di semiconduttori del Paese, per promuoverne e protegerne lo sviluppo. Il National Integrated Circuit Industry Investment Fund ha ricevuto un 3’ rifinanziamento da 47,5 miliardi Dollari da Governo e “big investors” pubblici.
Le Borse asiatiche hanno chiuso in rialzo stamane, 27 maggio: Hong Kong +1,17%, Shanghai Composite +1,14%, Shenzhen Composite +0,75%, nel giorno in cui si apprende che i profitti delle grandi imprese industrali cinesi sono cresciuti +4,3% nei primi 4 mesi 2024, a circa 290 miliardi Dollari.
Cina, Giappone e Sud Corea hanno deciso di accelerare i negoziati per arrivare ad un Accordo di libero scambio, “fermi” da inizio 2020, causa Covid-19.
Nulla di significatico sul mercato dei Bond Europei, col BTP benchmark italiano che “paga” circa 3,90% e spread BTP/Bund attorno 131 bps.
Sul mercato valutario vediamo il cross Euro/Dollaro stabile attorno 1,086, mentre quello Euro/Yen giapponese ha superato 170,3, nuovo record da 11 anni.
E’ in leggero rialzo il prezzo del petrolio, WTI +0,6% a 78,2 US$/barile, in vista della riunione dell’Opec+ di domenica 2 giugno che dovrebbe confermare i tagli volontari alla produzione per il resto dell’anno.
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S&P 500 futures Double Top ?Buongiorno.
Dopo aver assistito ai nuovi massimi sul contratto Futures dell' S&P 500 , c'è stato un grosso movimento ribassista prima della chiusura di settimana che porta a fare nuove considerazioni.
Valutazione che si stabilizza sul massimo precedente segnato a grafico, si potrebbe ora valutare una fase di correzione con configurazione Double Top sui livelli identificati.
Probabilità più alta sul livello di inefficienza, da verificare se il prezzo oltrepassa le zona sottoesposte.
Saluti
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