Sesta settimana di ribassi. E' ora d una pausa? 13.05.2022Si conclude una settimana storica con SP500 che si allunga verso il basso per la sesta settimana consecutiva, cosa che non avveniva da diversi anni.
Il Nasdaq raggiunge l'area 11.500 che avevamo individuato come target la settimana scorsa e da li rimbalza vigorosamente.
Apple rompe al ribasso la struttura rialzista su scala settimanale, ultimo fra i FAAMG.
La settimana finisce con figure di hammer, il che lascia aperta la strada, dopo 6 settimane ininterrotte di ribassi, ad una fase di consolidamento e qualche rally correttivo importante sui titoli tecnologici.
Prudenza in ogni caso perché a questo punto i canali di regressione sono molto ben delineati.
Si rigirano al ribasso rame e argento. Vediamo il quadro.
Nasdaq
MNQ1: Rimbalzo momentaneodopo il minimo effettuato ieri a 11689, il Nasdaq tenta un rimbalzo per andare a chiudere il mensile inverso.
Lato indice (minimi) che si è aperto il 13 maggio 2021 a quota 12914, siamo a una durata di 256 barre su un massimo di 336 quindi alla ricerca della chiusura che, dovuto ai sottocicli trimestrali e mensili, non dovrebbe ancora aver chiuso. Il trimestrale ha chiuso con il minimo di ieri e per questo settimanale non dovremmo tornare sotto al minimo, ma, essendoci un vincolo annuale al ribasso, ci si aspetta un ritracciamento tra 8-10 giorni con nuovi minimi
DOLLAR INDEX NUOVI MASSIMIBUONGIORNO FOREX DEL 13.05.2022
Continua la forza del dollaro americano che segna nuovi massimi di periodo a 104.80, schiacciando di fatto tutte le altre majors, tuttavia il posizionamento retail di quest’oggi mostra segni di stanchezza da parte nel sentiment contrarian dollaro che abbiamo visto fino ad oggi.
Le percentuali lette nel basket dollari mostrano un 75% short, a fronte di un 78% di ieri mattina, segno che qualcosa sta lentamente cambiando, anche le correlazioni inter market mostrano questa mattina la voglie di stornare dai minimi.
Il percorso fatto fino ad oggi è stato un chiaro rally ribassista del mondo equity, una schiacciante forza del dollaro americano con la caduta pesantissima del comparto cripto, che ad oggi grida a gran voce la necessità di un respiro.
Eurusd che ha toccato 1.0350, area di minimo del 2016 sembra stamani trovare ingressi di posizioni short da parte dei retail che come spesso accade entrano in netto ritardo nel trend oramai concluso, dando cosi la possibilità ai grandi operatori di trovare controparte valida per scaricare posizioni in trend detenute fino a quel momento.
Eurusd mostra pertanto un sentiment long in netto calo, che passa dal 78% visto ieri al 73% attuale, segno che probabili allunghi fino alle aree di 1.0475 non sono da escludere, seppur non determinanti per un’inversione del trend ribassista.
Interessante anche usdjpy che dopo l’incredibile rally rialzista che lo porta a registrare ad oggi una performance da inizio anno del +12% sembra finalmente voler cedere qualche punto percentuale, iniziando a perdere le aree di 130 figura, giungendo nella giornata di ieri a 127.50, per poi recuperare 2 figure. Alta volatilità dunque , ma la struttura sembra cambiare e il test delle aree di precedente supporto di 129.50 sembrano poter dare spazio a nuovi allunghi ribassisti. Tuttavia rimaniamo cauti nel vendere dollari, che godono ancora di una grande forza strutturale e oltre a degli storni e prese di profitto non crediamo possano concedere molto di più
Con una sequenza di sei settimane consecutive di ribassi, il dollaro neozelandese giunge alle aree di 0.62 figura, da dove il mercato sembra cercare anche in questo caso degli interessanti respiri, che dovranno tuttavia essere confermati dal breakout dei massimi di ieri posti a 0.63 figura. Il sentiment retail rimane ancora al 78% lungo, ma anche in questo caso anomali ingressi di posizioni corte qui sulle aree di minimo fanno ben sperare per degli storni che potrebbero trovare target nelle aree di 0.6475.
Anche il comparto azionario rimbalza dai minimi di ieri, senza per ora invalidare la struttura di lungo periodo ribassista, ma tuttavia cerca di dare spessore ad un trend che altrimenti si limiterebbe ad essere un profondo rally. Potenziali storni potrebbero portare il nasdaq alle aree di 4061 e 4123 senza ancora invalidare la struttura ribassista, pertanto sono target da ricercare con estrema cautela, cosi come il dax che questa mattina sembra dare struttura rialzista e puntare alle aree di massimo della scorsa settimana di 14300pnt.
Anche il mondo crypto sconvolto dalle ultime notizie e avvenimenti sul token Luna e TerraUSt, sembra voler recuperare dai minimi di questo 2022 , con un Bitcoin che ha rotto il livello dei 30 000$, fino ai 25300$ per poi recuperare nella sessione asiatica, e riportarsi a quota 30700$.se il mercato mantiene la sua forte correlazione diretta tra Bitcoin ed Equity, non possiamo escludere un ribalzo di entrambi gli asset class che porterebbe potenzialmente bitcoin alle aree di 3500 $, ma oggi venerdi ultima giornata di questa ottava, e la cautela resta obbligo, portando le prospettive di storni ad inizio settimana prossima.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
Indice fear 6 Pti - Rimbalzo NASDAQIn questi giorni la paura sui mercati è aumentata, gran parte degli indici di volatilità si son portati su livelli interessanti e con loro, anche i riacquisti in copertura da parte dei big.
Atteso rimbalzo di ritorno in area 12800
l'idea pubblicata è creata per scopo ricreativo, non deve essere interpretato come un consiglio di investimento.
Nasdaq - Continua il movimento correttivoContinuo a seguire l'idea del 24 febbraio relativamente al Nasdaq.
L'indice sembra voler continuare il movimento correttivo, con onda BC che se raggiunta, porterebbe le quotazioni dell'indice a stornare più del 30% rispetto ai precedenti massimi.
Il prossimo livello di supporto, determinato maggiormente da fattori psicologici che da tenuta tecnica, corrisponde ai massimi pre covid.
Teniamo duro, rispettiamo i nostri piani, proseguiamo il nostro viaggio nel mondo dell'investimento.
Orizzonte temporale, psicologia, razionalità.
IL BEAR MARKETBUONGIORNO FOREX DEL 09.05.2022
Inizia la seconda settimana di Maggio ed i mercati proseguono la loro struttura di debolezza, con i maggiori listini mondiali, che aprono non lontano dai minimi, il pre market dell’S6P parte in gap down sotto i 4100 pnt, cosi come il Nasdaq che naviga sotto i 12600pnt, entrambi a delineare una possibile sesta settimana consecutiva di ribassi.
Non sembrano esserci storni, il mercato cerca un nuovo equilibrio e la fuga di investitori è rapida, si bruciano rapidamente i prezzi che ad ogni nuovo tentativo di recupero vedono nuovi profondi ribassi, difficile comprare, difficile sperare, facile soffrire… è il bear market!
Tutti gli operatori hanno una sola parola d’ordine: comprare dollari!
Unico asset che sembra non avere freni è il biglietto verde, con un dollar index che attacca area 104.05, con la sesta settimana consecutiva di rialzi, il che in ovvia correlazione mette sotto pressione tutte le altre majors, che non godono del medesimo favore degli investitori.
Il posizionamento dei retail sul dollaro americano resta pesantemente short, con l’81% dei retail corti, in nuovo aumento rispetto al 78% visto venerdi, indicazione che on è ancora terminata la fame di dollari da aprte delle mani forti, e il duro lavoro di controparte dei retail potrebbe vedere ancora lunghi periodi di sofferenza.
Tutte le majors lavorano in un mercato dollaro centrico, che schiaccia euro e sterlina in primis, ed invoglia ulteriori ingressi in mean revertig , il che ci permette di trovare l’82% dei retail long su eurusd rispetto al 76% di venerdi, con i prezzi ancora sui minimi di periodo a 1.0508, non lontano dai supporti chiave di 1.0480-0475, ultimo baluardo prima di approdare alle aree di 1.0325 minimo del 2016.
Quadro simile per il cable, che vede l’85% dei retail in posizione di mea reverting long, sulle aree di minimo di 1.2275, prossimo ai minimidi 1.2240 prima e 1.2075 poi, minimo dell’aprile 2020. I dati attesi in settimana sul PIL del Regno unito potrebbero dare accelerazioni ribassite la dove si dovessero avere le prime avvisaglie di una possibile recessione tecnica, pertanto non ci stanchiamo di raccomandare prudenza.
La forza del dollaro si esprime chiaramente anche contro lo yen, che non trova nemmeno le chiaro mercato bearish le giuste motivazioni per vedere storni, portando cosi usdjpy a ridosso dei masimi di 131.25 con il 79% dei traders in posizione corta, senza ancora dare segni di stanchezza, pertanto i nuovi ingressi corti non sono ancora da prendere a modello, e potrebbero spingere i prezzi fino alle chiare aree di 135.00 figura.
Interessante infine usdca, che giunge finalmente alle aree di resistenza poste a 1.2950, con un 74% dei traders retail corti, e per quanto la forza del dollaro non è terminata, riteniamo necessario il BreakOut di 1.2975 per determinare ulteriori allunghi che porterebbero usdcad a segnare nuovi massimi dal maggio 2021, un segnale di forza del dollaro di non poco conto a nostro parere.
Per quanto riguarda i cross riteniamo ancora degni di attenzione gli eccessi di nzdcad, copn i retail all’89% in posizione long, cosi come cadjpy con un 94% short, e gbpcad con un 89% long. Sebbene tuti e tre gli asset ancora non vedano setup validi per ingressi in mean reverting, restano meritevoli di entrare nella nostra watch list.
Il calendario economico della settimana pone la nostra attenzione sul dato IPC stati uniti, e PIL del regno Unito, due appuntamento ai quali non si può mancare per decifrare la direzione delle due congiunture macroeconomiche.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
PER I BIG PLAYERS NON è ANCORA IL TEMPO DELL’EURO!
ANALISI COT REPORT del 07.05.2022
Prosegue questo 2022 non privo di colpi di scena, la volatilità resta mediamente alta su tutti i comparti, e il cambio di rotta nelle politiche monetarie occidentali, mantiene con il fiato sospeso gli investitori che sembrano credere solo ed esclusivamente nel biglietto verde!
Il comparto valutario vede un generale scarico di posizioni, i big players liquidano posizioni un po su tutti gli asset in una settimana dove a pagare le spese di un clima di incertezze sui mercati finanziari sono l’euro e la sterlina più di tutte le altre majors, mentre resta stabile il posizionamento sul dollaro americano che resta per ora unica certezza nel mondo FX.
Abbiamo concluso una delle settimane più importanti per questo trimestre 2022, che ha visto la FED alzare il costo del denaro di 50Bp e aprire la strada ad una chiara lotta all’inflazione, cercando tuttavia un equilibrio con la congiuntura economica puntando alla ricerca di un tasso di equilibrio che possa permettere ai prezzi di rientrare senza tutta via correre i rischi di una recessione. Settimana che ha visto anche la BOE alzare per la quarta volta consecutiva il costo del denaro, senza tuttavia ottenere il medesimo effetto della FED, a causa proprio di una congiuntura macro economica decisamente più debole, con una domanda interna già molto penalizzata dall’alta inflazione e con un mercato del lavoro non certo paragonabile a quello USA, ma procediamo con il consueto ordine.
Passa in territorio negativo il sentiment dei big plaiers, che per la prima settimana di questo 2022 vedono una posizione netta short con -6378 contratti rispetto ai 22201 della scorsa settimana, con una spinta ribassista di ben 28579 contratti come solo altre 4 volte dal 2019. Oramai la BCE , nella sua scelta di inerzia nei confronti dell’inflazione, sembra decretare profonda sfiducia da parte degli investitori, che acnhe a causa della guerra in Ucraina, preferiscono spostare le loro aspettative e la loro liquidità in asset con prospettive migliori. La volontà di ritardare l’inasprimento delle politiche monetarie da parte della banca centrale europea, oramai letta come segno di sfiducia nella congiuntura macro è un chiaro segnale di quanto poco solida possa essere l’economia del vecchio continente, e quanta poca speranza si abbia nel crederla capace di resistere a politiche più aggressive senza cadere in una spirale di recessione.
Tutto questo porta la moneta unica a rimanere ancorata ai minimi di periodo di 1.0550-1.05 figura, e seppur il quadro tecnico sia meritevole di storni fino almeno alla mm21 periodo weekly posta in area 1.1080, le condizioni macroeconomiche e la forza schiacciante del dollaro lo impediscono, pertanto resta plausibile per il momento porre speranze per un respiro tecnico fino ai massimi della scorsa settimana di 1.0850.
Anche la BoE, la scorsa settimana ha dato le sue indicazioni di politica monetaria, alzando per la quarta volta consecutiva il costo del denaro, mostrando anche in questo caso la chiara volontà di combattere la corsa dei prezzi, che si proietta al picco del 10% secondo la Boe, la quale ha affermato che seppur non si entrerà in una recessione tecnica, il quadro macro economico potrebbe rimanere compromesso, e non sarà facile ripartire. Tuttavia un rallentamento economico, ci pare il minimo plausibile considerato gli anni di pandemia, i blocchi produttivi che ne sono derivati, la brexit, e per finire la guerra tra Russia ed Ucraina, che ha fatto schizzare i prezzi del comparto energetico.
Prospettive pesanti dunque per la sterlina che vede ancora posizionamenti netti corti da parte die big players, che passano a -73813 contratti short, rispetto ai -69621 della scorsa settimana, segnando cosi un nuovo record nel posizionamento corto dal 2019 ad oggi. Le ripercussioni sulla valuta sono state immediate e con un crollo di oltre il -2% la scorsa settimana, il cable mette a segno la terza consecutiva ottava in rosso, con una performance totale del -5.80% dai massimi di 1.3075. anche in questo caso respiri tecnici sembrano dovuti, ma la super forza del dollaro monopolizza ancora l’attenzione degli investitori, che non sembrano ancora stanchi di vendere sterline. tuttavia la possibilità di qualche breve storno ci sembra plausibile, anche per dare uno spessore al mercato , che potrebbe provare ritest della mm21 periodi daily in area 1.27, previo respiro del biglietto verde.
Stabioli infine le posizioni long sul dollaro americano, che vede i big players ancora netti lunghi con 33071 contratti, in linea con i precedenti 33879, il che da corpo ad una fase di consolidamento di dollar index sui massimi di 103.50-103.80. il trend del biglietto verde non sembra pertanto essersi esaurito, cautela nel ricercare occasioni di mean reverting sul dollaro americano, almeno fino a che i dati della congiuntura economica sembrano dar ragione a Powell e alla fiducia in un economia robusta. Le possiblità di vedere un mercato del lavoro più debole non è da escludere da qui ai prossimi mesi, e con lui anche la domanda potrebbe risentirne, ma la strategia è chiara: colpire la domanda per abbattere i prezz! Quindi allacciamo le cinture per i prossimi mesi sui mercati.
Come conueto oramai per la rubrica dedicata al posizionamento dei big players è doveroso dare uno sguardo anche agli indici che trovano forti riduzioni nel posizionamento dei big players sull’S6P, che passa da 122750 contratti netti lunghi a 52207, con una mega riduzione di ben 70543 contratti, segno che le parole di Powell e i timori di cosa potrà accadere alle aziende americane nei prossimi trimestri sta mettendo in guardia gli investitori che preferiscono liquidare posizioni e iniziare a rivedere il proprio posizionamento.
Stabili tutto sommato gli altri indici, che non vedono grandi scostamenti rispetto alla scorsa settimana, ma resta da segnalare il posizionamento sul vix che con 10496 contratti long, passa questa settimana i large speculators ad un posizionamento corto di soli 61729 contratti, segno che i timori aumentano.
Vedremo cosa accade la prossima settimana con i dati sull’inflazione usa e il PIL del regno unito, dati che sicuramente catalizzeranno l’attenzione dei grandi speculatori.
Buon Week End e buon trading
Salvatore Bilotta
Nasdaq - Powell attiva il ribasso Dopo le dichiarazioni di Powell sulla politica monetaria statunitense i mercati in generale hanno iniziato un movimento a rialzo festeggiando apparentemente il possibile rialzo di 75bp invece che di 50bp. Il movimento si è dimostrato una bull trap in quanto gli indici hanno iniziato a scendere, seguendo la struttura di fondo che rimane bearish fino a quando non si palesano segnali d'inversione. Questa settimana la candela disegnata non va in questa direzione ma anzi conferma pressione ribassista. Se dovesse saltare il supporto rappresentato da mm verde come area di supporto il prossimo step sarebbe il rettangolo disegnato compreso nel range 11.800 - 10.600.
LA FED E LA RICERCA DEL TASSO DI EQUILIBRIOBUONGIORNO FOREX DEL 05.05.2022
“In medio stat virtus” recitavano i latini e ieri sera Powel sembra aver ricercato in pieno questo giusto equilibrio, dando ai mercati una prospettiva meno aggressiva di quel che si temeva e offrendo una speranza al comparto azionario.
La dura guerra all’inflazione è iniziata, la FED su questo non vacilla, è determinata a riportare la crescita dei prezzi nell’ordine del 2% e per ottenere questo risultato ha tutti gli strumenti necessari, ma come in tutte le guerre dei sacrifici sono necessari, e la chiara espressione di Powell di impotenza nei confronti delle strozzature nell’offerta, fa chiaramente intendere che la loro unica leva sarà colpire la domanda.
Il quadro macro e le intenzioni future di Powell ci sembrano chiare: impossibile gestire l’offerta, bisogna colpire la domanda, quindi i consumatori, con un mercato del lavoro che vede la disoccupazione ai minimi storici, può permettersi l’economia americana di abbattere la domanda di forza lavoro, riducendo cosi i salari e i consumi, abbassando la domanda e riequilibrando i prezzi al consumo.
Ma tutto questo deve essere raggiunto senza cadere nella tanto temuta recessione, il che prevede il raggiungimento graduale di un costo del denaro, previsto per la fine del 2022 intorno al 2.75%, valore che dovrebbe consentire un rallentamento nei prezzi senza strozzare eccessivamente i consumatori, le imprese e la congiuntura macro economica del paese.
Sono ovviamente proiezioni, e la vera difficoltà sarà adeguare le scelte di politica monetaria ai dati che via via l’economia reale mostrerà, motivo per il quale Powell ha rigettato l’idea di un successivo rialzo tassi di 75Bp, ritenuto forse eccessivamente aggressivo, ma scegliendo una strada fatta si di inasprimenti monetari, ma graduali e che diano flessibilità e possibilità di fermarsi alle prime avvisaglie di un eccessivo raffreddamento dell’economia.
Si cerca un atterraggio morbido, puntando ad un tasso di equilibrio che consenta ai prezzi di rientrare e all’economia di non soffocare. Davvero impresa ardua se si considera che solo una volta nella storia degli ultimi 40 anni la FED è riuscita nell’impresa.
Alla luce delle parole di Powell, i mercati equity hanno tirato un respiro di sollievo, recuperando dai minimi di ieri oltre il 3% e portandosi ai test delle aree di resistenza chiave, con l’S&P alle porte dei 4300pnt e il Nasdaq a 13593 pnt.
Anche il dollaro americano ha stornato dalle sue aree di massimo andando dai 103.81 di dollar index ai minimi di 102.40, per poi ritestare l’ex area supportiva dei 103.00.
Si riconferma dunque la classica dinamica del buy on rumors sell on news che accompagna i mercati nelle ultime 3 riunioni della FED e che anche questa volta non si è smentita, ma la domanda da porci è: riuscirà la FED nel suo intento, o sono occasioni queste per migliorare il nostro posizionamento contro il mercato?
In questo serie di dinamiche i nostri colleghi retail hanno colto occasione per ridurre le loro esposizioni contrarian sul dollaro americano, portandosi dall’80% short di ieri al 77% attuale , riequilibrando quindi i posizionamenti su tutti i cambi principali, con eurusd che passa dal 78% long di ieri al 76% di oggi, il cable che dal 84% di ieri si porta ad un 82% long.
Le majors che hanno beneficiato del respiro del biglietto verde sono andate tutte a ritestare i massimi di periodo, senza però trovare ancora la forza di effettuare veri e propri break out in grado di determinare la nascita di movimenti direzionali, lasciando pertanto aperti gli scenari di trading range, e strutture lateral rialziste che proiettano ancora dinamiche pro dollaro future.
Oggi attesa la BOE, chiamata alla decisione sui tassi di interesse, dove le aspettative sono ancora di un’ulteriore rialzo con tassi che andrebbero al +1.00% con un quarto rialzo consecutivo di 25Bp.
La congiuntura macro economica del Regno Unito sembra non pronta a supportare ulteriori spinte di aggressività, essendo già ampiamente provata dalla forte inflazione e dal ristagno dei salari, il che potrebbe portare la BOE a rivalutare la sua posizione. Si rende pertanto necessario attenzionare le dinamiche relative alla sterlina che sarà focus per la giornata odierna.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
T-NOTE 10 ANNI USA AL 3%... COSA SUCCEDE ORA?BUONGIORNO FOREX DEL 03.05.2022
Aumenta l’attesa per l’appuntamento con la Fed di mecoledi, i segnali di preoccupazione da parte degli investitori continuano ad aumentare, con le borse usa che ieri hanno registrato nuovi minimi di questo 2022 e i rendimenti del decennale americano che toccano il 3.00%, mentre il dollaro americano consolida sulle aree di massimo.
Resta invariata la tensione sui mercati, che non vedrà allentamenti fino alle dichiarazioni di Powell attese per mercoledì, con il rialzo tassi di 50Bp e un alleggerimento di bilancio atteso per 95mld $ /mese, composto da $60mld in treasury e $35 mld in titoli garantiti da ipoteca. A questo dobbiamo aggiungere le forti vendite che il Giappone, uno dei massimi detentori di debito USA sta costantemente effettuando sul mercato, anche a causa di un fortissimo costo di protezione dal rischio cambio considerando un usdjpy a 130.25
La FED è chiamata dunque a dare un forte segnale di lotta all’inflazione, e per mantenere salda la sua credibilità non potrà tenere un costo del denaro troppo basso per questo 2022, anno nel quale si stima un adeguamento al 2.25% come “idoneo “ a contrastare l’inflazione, mentre valori più bassi potrebbero essere visti come debolezza della FED e quindi dell’economia americana.
Presto ovviamente per fare proiezioni di cosi lungo respiro con un’economia globale tanto mutevole, limitiamoci a constatare i fatti e seguire i mercati, che al momento trovano vendite pesantissime nel comparto obbligazionario, facendo volare i rendimenti, portando il decennale usa al +3% il che sembra aver dato ulteriore fardello al comparto equity, che ha visto nuovi minimi per questo 2022 con il nasdaq che ha toccato quota 12712 pnt e S&p quota 4057pnt.
Rimaniamo con una view ribassita, ma attendiamo test delle aree di resistenza di 4237pnt per tentare ulteriori ingressi short, e 13330per il nasdaq, per avere un miglior rischio /rendimento.
Il dollar index non abbandona i massimi di periodo e resta ancorato alle aree di 103.80 massimo e 103 minimo, e crediamo plausibile un consolidamento in queste aree fino a mercoledì , mantenendo pertanto invariato anche il sentiment degli operatori retail che resta fermo all’81% corto.
Di riflesso tutto il mondo forex resta in una correlazione dollaro centrica che non permette ai cambi principali contro dollaro di prendere alcun tipo di direzionalità, mantenendo di fatto stabili tutti i posizionamenti del mondo retail con eurusd fermo ad un 80% long , usdjpy con un 77% short e cable con un 82% long.
Iper esposizioni ovviamente anche sulle oceaniche, sempre contro dollaro usa, con audusd che conferma un 85% long e nzdusd che conferma un 84% long dei retail, senza dare particolari indicazioni di contro trend.
Restano pertanto di maggiore interesse i cross come nzdcad, con un 93% long, e prezzi schiacciati sui minimi di 0.8260 , area che se dovesse mostrarsi in grado di reggere potrebbe decretare interessanti ripartenze rialziste.
Di nostra attenzione anche gbpcad, che dopo i fortissimi ribassi visti nel mese di aprile, sembra trovare supporto sulle aree di 1.6075, minimo di ieri, da quale eventuali allunghi sopra 1.62 figura potrebbero decretare la nascita di trend rialzisti, pronti ad allunghi fino 0.165 figura, ma il sentiment retail resta ancora molto spinto al 90% long, e sono ancora poche le ricerche di posizionamenti short, che decreteranno la fine del ribasso. Rimaniamo pertanto vigili sui mercati, e focalizziamoci sul mondo dei cross, che potrebbero in questa fase dare maggiori soddisfazioni ed occasioni rispetto al mondo delle majors.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
Flash Crash Ftse Mib & Dax, Wall Street rimbalza dai minimiUn perfetto Flash Crash questa mattina durante le prime ore di contrattazione dei mercati finanziari.
Alle ore 10 circa in concomitanza del dato dell'indice manifatturiero cinese, fortemente negativo a causa delle restrizioni da Covid, Ftse Mib e Dax hanno segnato i minimi caratterizzati da forti vendite.
Di Flash Crash parla anche una nota ufficiale di Borsa Italiana, in Europa ad avere la peggio è stata la borsa di Stoccolma che ha sfiorato il -8%.
Ci sono ancora timori per eventuali escalation del conflitto Russo Ucraino e forse i mercati si preparano a reagire.
In negativo ma non nel panico i mercati azionari europei, durante tutta la seduta hanno tentato un recupero ma hanno terminato la seduta in territorio negativo.
Wall Street resta inizialmente ferma a guardare l'Europa ma durante la sessione pomeridiana del cash USA anche gli indici di Wall Street hanno subito l'effetto panico del Flash Crash.
Sarà stata la chiusura negativa di venerdì scorso da parte del Nasdaq che ha chiuso in elettronico a -4%? Oggi però ed in particolare nel serale, il Nasdaq ha recuperato il passo positivo ed ha chiuso sopra il supporto di 12800 punti indice future.
Che dire ancora volatilità ancora tanti Flash Crash ci aspettano. . .
Adesso attendiamo la FED per vedere gli effetti del mercato dei tassi di interesse.
Martedì e Mercoledì la FED dovrà risolvere la difficile incognita.
Di quanto alzare i tassi d'interesse?
Invariati i livelli ciclici di supporto e resistenza per Wall Street che sono :
Dow Jones supporto 32800 punti indice – resistenza 33500 punti indice
Nasdaq supporto 12750 punti indice – resistenza 13180 punti indice
S&P500 supporto 4125 punti indice – resistenza 4300 punti indice
Invariati anche i livelli ciclici di supporto e resistenza per i futures Europei tra cui:
FTSE MIB supporto 23000 punti indice – resistenza 24000 punti indice
DAX supporto 13750 punti indice – resistenza 14250 punti indice
DJ Euro Stoxx supporto 3600 punti indice – resistenza 3775 punti indice
In America alcuni titoli sui minimi di Marzo 2020Molti titoli americani in particolare sul Nasdaq sono già tornati ai livelli dei minimi di metà Marzo 2020 ed in alcuni casi li hanno anche bucati al ribasso.
Ne segnalo solo alcuni e considerate che il Nasdaq rispetto ai suoi massimi di Novembre sta perdendo "solo" un 24% mentre alcuni titoli sono tra -50 e 70% o come Peloton (la Tecnogym americana) che segna -90%.
Al momento in Nasdaq sta tenendo grazie a titoli come Apple, Micrsoft e Tesla che sono poco distanti dai loro massimi ed hanno una capitalizzazione assai pesante, mentre Google si sta muovendo come il Nasdaq.
Livelli chiave per il NasdaqImportantissimi livelli di supporto per le quotazioni del Nasdaq.
Qualcuno tornerà a comprare o proseguirà l'inesorabile discesa?
Buon trading!!!
Cosa succede a Wall Street? Rally o Flop di primavera?Ancora volatilità a Wall Street, tutti gli indici USA trascinati al ribasso dal Nasdaq che chiude a -4%.
Il Nasdaq è l'indice che meglio rappresenta la volatilità, lo abbiamo detto più volte e non bisogna mai dimenticarlo.
Wall Street si conferma quindi "Orso" e chiude il mese di aprile con gli indici in netto ribasso tra cui:
Nasdaq Aprile 2022 - 13.58% / S&P500 Aprile 2022 - 10.20% / Dow Jones Aprile 2022 - 5.40%
Questa settimana è stata fondamentale per i mercati finanziari ma purtroppo Aprile 2022 passerà alla storia per la sua negatività.
Il perché è presto detto, il PIL USA ha segnato una curva negativa e gli utili delle aziende tecnologiche iniziano a vacillare.
Tra le altre notizie oggi a mettere benzina sul fuoco è toccato ai dati macroeconomici sull'inflazione che quota ancora ai livelli massimi .
La risposta difensiva del mercato del credito non si è fatta attendere ed il Treasury USA decennale è tornato a salire sino al rendimento del 2,928% quasi a ritrovare i massimi del 2019.
Intanto sul listino del Nasdaq il peggior titolo è stato Amazon che ha perso oltre il -18%.
Amazon ha registrato la sua prima perdita trimestrale dal 2015, -3.8 miliardi di dollari!
Si difende invece Apple, trimestre con un fatturato di 97,3 miliardi di dollari, in crescita del 9% con l'utile netto di 25 miliardi ovvero + 6%.
Nonostante le cattive notizie di Wall Street le borse europee chiudono in rialzo.
Quanto durerà la tregua finanziaria Europea? C'è attesa per la Federal Reserve che si incontra mercoledì prossimo, la BCE sarà pronta ad agire?
Aggiornamento dei livelli ciclici di supporto e resistenza per Wall Street che sono :
Dow Jones supporto 32800 punti indice – resistenza 33500 punti indice
Nasdaq supporto 12750 punti indice – resistenza 13180 punti indice
S&P500 supporto 4125 punti indice – resistenza 4300 punti indice
Aggiornamento dei livelli ciclici di supporto e resistenza per i futures Europei tra cui:
FTSE MIB supporto 23000 punti indice – resistenza 24000 punti indice
DAX supporto 13750 punti indice – resistenza 14250 punti indice
DJ Euro Stoxx supporto 3600 punti indice – resistenza 3775 punti indice
L’INIZIO DELLA FINE?BUONGIORNO FOREX DEL 29.04.2022
Vacillano le certezze di un’economia americana robusta, i dati pubblicati ieri sul Pil del Q1 2022 sono usciti ben al di sotto delle aspettative, con un -1.4% rispetto ad un già misero +1.1% atteso, se consideriamo il Q4 2021 uscito a 6.9% allora l’effetto di un possibile rallentamento si rende più evidente.
Ieri è stata anche giornata di trimestrali in USA per le grandi aziende del tech come Amazon ed Apple, e il dato che davvero dovrebbe farci riflettere, come sempre per chi opera sui mercati finanziari, sono le prospettive future. Si perché pur considerando ottimi i dati del Q1 rilasciati da Apple ad esempio, le prospettive per i prossimi trimestri sono tutte viste in notevole rallentamento, tanto da portare i titoli del big tech americano a pesanti ribassi dopo le chiusure.
Come ben sappiamo i mercati finanziari lavorano sulle prospettive, e non sui dati certi che si conoscono già, e al momento le prospettive future, al netto delle rassicurazioni dei banchieri centrali, non sembrano poi cosi incoraggianti da convincere gli investitori.
Alla luce di quanto detto, non possiamo non guardare alle performance di questo aprile 2022 che sta per concludersi, e notare le pesantissime performance degli indici azionari, con un Nasdaq che è partito da 14920pnt e ha toccato i suoi minimi a 12800pnt, per poi trovare in questi ultimi giorni di contrattazione un doveroso respiro che non si spinge per ora oltre i 13500pnt.
A trovarne giovamento per ora sembra solamente il dollaro americano, che da ottima valuta rifugio, che gode al momento anche delle aspettative di rialzi tassi , prevista per la prossima riunione del 4 maggio, ha sovraperformato contro tutte le altre majors, portando dollar index fino ai massimi visti in periodi di esplosione pandemica di 103.80, per poi iniziare a ripiegare solo da ieri sera.
Dopo aver toccato i massimi di 103.80 il dollaro inizia una doverosa fase di respiro, che trascina con se il riposizionamento dei traders retail, che dall’86% short di ieri, sono passati all’82% di oggi con forti ingressi long, segno che la voglia tardiva di entrare in un trend oramai maturo inizia a farsi sentire e che gli storni sono dietro l’angolo.
Il riequilibrio del sentiment retail si rispecchia su tutte le majors grazie al carattere fortemente dollaro centrico del mercato, con eurusd che vede i retail passare dall’87% long di eiri all’attuale 83%, con riposizionamenti corti, già ai primi storni visti dai minimi di ieri di 1.0475 all’attuale attacco dei massimi di 1.0550, che se rotto potrebbe dare il via ad allunghi interessanti atti comunque a dar solo respiro al mercato, ma che potrebbero protrarsi fino alle aree di 1.08 dove troviamo la mm21 periodi daily.
Medesimo scenario per il cable che vede il sentiment retail passare dal 91% long di ieri all’86% di oggi, anche in questo caso con forte riposizionamento short sui primi storni dai minimi di 1.2410, ma solo il breakout dei massimi di 1.2570 potrebbe dare il via a veri e propri allunghi rialzisti.
Leggero recupero anche per lo yen giapponese, che dopo il fortissimo rally ribassista visto in questo mese di aprile, sembra voler dare spazi a prese di profitto, portando usdjpy dai massimi di 131.25 agli attuali 130.30, ma ancora ben lontano dai minimi visti ieri di 128.40, che restano il vero baluardo da espugnare per parlare di ritracciamenti, seppur il sentiment retail inizi a mostrare segni di cedimento nel posizionamento short visto ieri al 79% e oggi al 77%, segno che qualcosa potrebbe cambiare.
Attese per oggi da calendario macro economico le stime del Pil tedesco del primo trimestre 2022 , per poi passare alle ore 11.00 ai dati sull’inflazione in eurozona, ancora attesi in leggero aumento al +7.5% A/A , dati che ci accompagneranno al termine di questa settimana, preludio all’appuntamento con la FED del 4 MAggio
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
SUPER DOLLARO …CHE FARE?BUONGIORNO FOREX DEL 28.04.2022
Prosegue la fame di dollari americani, che torna al pari del marzo 2020 periodo di esplosione della pandemia, che ha spinto nel panico i mercati mondiali e dove gli operatori compravano solo e soltanto dollari.
Dollaro index oramai ha superato la soglia di 103 e ha sfiorato la resistenza di 103.80, livelli chiave che dobbiamo ricercare nel lontano 2017, mostrando un rally che potrebbe essersi spinto in eccessi ora meritevoli di respiri, che non sono da intendersi come inversioni di trend, in quanto fino all’appuntamento con la FED sarà difficile trovare debolezza di dollari, ma storni costruttivi, atti a dare struttura ad un mercato rialzista di dollari usa.
Tutte le majors si sono mosse in ovvia correlazione dollaro centrica con eurusd sui minimi del 2017 a 1.0450, che potrebbe essere area target per il momento, dove vedere respiri di biglietto verde e conseguenti storni di eurusd, ma la debolezza della moneta unica, spinta a ribasso dalla politica attendista della BCE dalle incertezze legate al conflitto in Ucraina, potrebbe vedere affondi fino ai minimi di 1.0350 livelli oltre i quali la parità non sarebbe più un tabù.
Anche gbpusd in forte ribasso, sia per i timori di una congiuntura macro in forte crisi con la BOE che ha effettuato già 3 rialzi tassi, un’inflazione che non accenna a calare, e la domanda che inizia a soffrire le scelte di una politica economica aggressiva, in aggiunta alla già richiamata forza del biglietto verde che ha spinto pertanto il cable ai minimi di 1.25 figura, portando il 90% dei traders retail a cercare occasioni di mean reverting, con acquisti che sono partiti da 1.35. anche in questo caso gli eccessi sono chiari e tentativi di accodarsi alla maggioranza dei trader long, potrebbe non essere cosi sbagliata, ma creando struture di trading, che ci proteggano in caso di ulteriori ribassi che potrebbero estendersi fino alle aree di 1.24 prima e 1.21 poi.
La forza del biglietto verde si evince in modo particolare contro lo yen, anche grazie all’intervento di stanotte della BOJ, che non solo ha lasciato invariato i tassi di interesse, ma ha anche confermato la volontà di contenere i tassi di interesse del debito sovrano entro lo 0.25%, procedendo ad acquisti illimitati di obbligazioni, e dando chiaro segnale di una politica iper accomodante, che va alla ricerca di un’inflazione che sembra appartenere esclusivamente al mondo occidentale, pertanto usdjpy vola alla soglia di 131.00 , proiettandosi verso i massimi di 135.25 con il 79% di traders retail in posizione contrarian short oramai da oltre 30 figure.
La forza del dollaro americano riflette timori chiari anche nel comparto equity, con gli indici americani che faticano a recuperare una struttura a massimi e minimi crescenti, rimanendo confinati in un trend discendente che al momento lascia poco spazio alle speranze di rivedere nuovi massimi, e che seppur supportati da discreti dati sugli earning delle maggiori aziende americane, sembra orami prezzare le prospettive future di un rallentamento economico che non da fiducia in rendimenti migliori degli attuali.
il nasdaq come l’S&P dopo aver raggiunto i minimi di questo 2022 sembrano voler prendere fiato, uno storno dovuto, dopo il pessimo mese di aprile che stanno mettendo a segno, preludio forse ad un’inversione di lungo periodo nelle prospettive degli investitori.
Attesi per oggi pomeriggio i dati del PIL usa relativo al 1°trimestre 2022 atteso ad un +1.1%, in netto rallentamento quindi rispetto al +2.3% del Q3 del 2021 e al +6.9% del Q4 del 2021, segnale che gli analisti non hanno rosse prospettive per questo 2022, che potrebbe veder reale declino nella congiuntura macro americana a partire dal Q2 di quest’anno anche a seguito delle politiche intraprese dalla FED.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
Volatilità per Piazza Affari e per Wall Street la parola d'ordinLa "Volatilità" è la padrona dei mercati del 2022 ma non sempre è bidirezionale!
Ieri 26 Aprile 2022 crollo sotto i 13000 punti di Nasdaq sfiorati i 12800 punti che sono i nuovi minimi aggiornati del 2022.
In tarda serata appena chiuso il mercato cash sin da subito gli algoritmi hanno difeso il supporto dei 13000 punti, il Nasdaq fatica a tornare sopra il livello dei 13180 che è il nuovo primo supporto ciclico e che adesso si conferma resistenza.
Solo con quotazioni superiori al livello dei 13180 di Nasdaq il mercato finanziario troverà pace!
il Nasdaq è l'indice che meglio esprime la volatilità e la stessa non sempre è bidirezionale anzi tutt'altro.
La volatilità ha quotato solo a ribasso sul Nasdaq da inizio 2022 facendo perdere al Nasdaq il 12% del suo valore.
Ieri da Wall Street alcune importanti trimestrali di cui Alphabet (Google) che delude nel primo trimestre con profitti netti del gruppo a 16,4 miliardi ed in calo rispetto alle stime di previsioni.
Microsoft nel trimestre fa bene e supera le attese con 49,4 miliardi di fatturato.
Tra i migliori titoli di Wall Street Microsoft +5% e Visa che segna un +8%.
la volatilità presenta il conto anche a Piazza Affari, il Ftse Mib in apertura tocca il minimo di 23000 punti futures ma trova la forza di rimbalzare e riposizionarsi sopra il supporto ciclico primario di 23370 punti.
Tra i migliori a Piazza Affari Nexi +4 e Mediobanca +3.
La guerra continua ad intimorire i mercati e le tensioni sulle quotazioni si vedono, i book sono riempiti con fatica e i vuoti sono continui.
La Russia da oggi taglia le forniture di Gas a Polonia e Bulgari ed il prezzo del Natural Gas si riporta al rialzo a +6% e sopra i 7.30 $ riaccendendo il timore del rincaro dei carburanti.
il 10 maggio il Presidente del Consiglio Mario Draghi sarà a Washington per incontrare Biden per pianificare la sicurezza energetica e il rilancio dell'economia ma soprattutto si spera che faccia rinsanire Biden.
Ecco i nuovi livelli ciclici di supporto e resistenza per Wall Street che sono :
Dow Jones supporto 33000 punti indice – resistenza 34500 punti indice
Nasdaq supporto 12750 punti indice – resistenza 13180/13850 punti indice
S&P500 supporto 4125 punti indice – resistenza 4350 punti indice
Ecco invece i nuovi livelli ciclici di supporto e resistenza per i futures Europei tra cui:
FTSE MIB supporto 23000 punti indice – resistenza 23400 \ 24200 punti indice
DAX supporto 13700 punti indice – resistenza 14250 punti indice
DJ Euro Stoxx supporto 3600 punti indice – resistenza 3800 punti indice
II livello di mediazione e psicologia nell’investimentoRiprendo l’idea del 24/02 (link sotto) restando fedele al piano d’azione individuato e constatando che il Nasdaq sta ritracciando verso il II livello di mediazione, andrò ad incrementare la mia esposizione nei confronti dell’indice, con investimento di tipo “satellite” rispetto al “core” del portafoglio, dove mantengo comunque un orizzonte temporale molto ampio.
Specifico, come sempre, che la mediazione è una strategia che se utilizzata senza criterio, può guidare verso danni molto difficili da recuperare.
Non farei mai “all in” in un programma di mediazione su un solo strumento finanziario o settoriale, ma soprattutto lo farei con una porzione di capitale che, se dovesse essere soggetta a particolari oscillazioni, mi permetterebbe di dormire tranquillamente la notte.
L’investimento e la pianificazione finanziaria devono essere strumenti adatti ai a raggiungere degli obiettivi di vita, non a toglierci la serenità.
A nessuno fa piacere vedere delle perdite sugli investimenti, tuttavia fa parte del gioco ed è proprio grazie alla mia pianificazione ed alle mie regole che, se anche i mercati dovessero scendere del 30/40% continuerei serenamente a pianificare le prossime mosse.
LA PAURA DIVAMPA TRA GLI OPERATORIBUONGIORNO FOREX DEL 27.04.2022
Continuano ad alzarsi i toni del conflitto tra Russia ed Ucraina, con ripercussioni per tutta Europa che combatte una guerra sia sul piano militare, seppur solo in territorio ucraino, ma fornendo comunque supporto in armi, ma soprattutto sul piano energetico.
Se è vero che i leader europei hanno implementato pesanti sanzioni alla Russia, e altrettanto vero che tenere il controllo di materie prime energetiche come gas e petrolio, bisogna ammettere essere un vantaggio strategico di non poco conto, e Putin sembra intenzionato a sfruttarlo fino a alla fine, imponendo pagamenti in rubli per le forniture di gas, pagamenti al momento negati che hanno portato alla sospensione delle forniture di gas per Polonia e Bulgaria.
Un conflitto che assume toni sempre più aspri, e se la storia ci ha insegnato qualcosa, dobbiamo tener presente quanto influenti siano le risorse energetiche nella delicata scelta tra la guerra e la pace.
In un contesto geo politico delicatissimo , le banche centrali si trovano a dover calmierare un’inflazione galoppante, che non può essere gestita in altro modo se non colpendo pesantemente la domanda cosi da ristabilire equilibrio nel mercato e calmierare i prezzi, ma questo equilibrio ha un prezzo da pagare, e il timore che il conto sia fin troppo caro mette in guardia gli operatori che dopo anni di forti acquisti nel comparto azionario iniziano ad uscirne rapidamente, portando questo mese di aprile 2022 ad essere per ora uno tra i più difficili degli ultimi anni.
Tutti i listini americani colpiti ieri duramente da forti ribassi, che hanno avuto una fortissima accelerazione subito dopo la pubblicazione degli earnings di Alphabet e Microsoft, portando l’indice tecnologico soto la soglia dei minimi di 13000 punti, con spinte fino a 12800pnt.
Anche l’S&P segue con un approdo ai minimi di 4135pnt, minimi di marzo 2022 senza per ora registrare ulteriori affondi, che detterebbero il ritmo per veri sell off.
Tornano a salire le commodities, con il crude oil che si riporta sopra l’area dei 100$ andando a testare i 104$ senza tuttavia concretizzare una vera direzionalità, mentre il ngas, riprende la sua corsa dopo i fisiologici storni e si riporta a 7$.
Continua pertanto anche la corsa del dollaro americano, che giunge a 102.50, puntando dritto alle aree target da noi richiamate di 103, che sono preludio ad ulteriori rialzi fino anche alle aree di precedente massimo di 105, ma attenzione perché l’appuntamento con la FED si avvicina, e la possibilità di dinamiche classice di buy on rumors and sell on news non sono da escludersi.
La forza schiacciante del biglietto verde, si ripercuote su tutte le altre majors, che vedono ancora forti ribassi, a partire da eurusd che sotto la soglia di 1.0625, buca i minimi del 2020, aprendo la strada verso 1.0450
Caduta libera anche per il cable, che si porta sulle aree di 1.2575, trascinando inesorabilmente ampi ingressi in mean reverting dei traders retail attualmente al 92% long, il che farebbe pensare ad allunghi ribassisti fino alle aree di 1.2475
La forza del dollaro si rispecchia anche su usdcad, che punta nuovamente ai massimi di 1.2875 con un posizionamento contrarian short dei traders retail attualmente al 78% corti.
Resta interessante gbpcad, che grazie ad una storica stabilità dei prezzi compresi tra 1.80 e 1.60 è un asset che ben si presta alla ricerca dei mean reverting, e gli attuali eccessi di ribasso che lo vedono sulle aree di minimi di 1.61, potrebbero essere ideali per seguire il 93% di traders long.
Pochi gli appuntamenti per oggi da calendario macro economico, al netto di uno speech della Lagarde previsto per le ore 13.30 che potrebbe dare indicazioni sulla moneta unica.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
NASDAQ: SPRING o BEAR RALLY?Buonasera a tutti,
ci stanno provando in tutti modi a oltrepassare il livello 14000 e non e' detto che se ci dovessero riuscire, i bulls saranno in grado di dar seguito a una fase di Mark-Up. I commenti di BULLARD di questa stasera potrebbero aiutare la risalita ma una bulls' trap su questo livello potrebbe risultare fatale e trasformare il tentativo di accumulo odierno in un bear rally che porterebbe l'indice a ricercare compratori su livelli piu' bassi. Difficile fare previsioni. Il giornaliero continua a presentare un testa e spalle rovesciato con la formazione della spalla destra proprio sul livello fibonacci 0,618 di AB, cioe' il pullback fuoriscito dalla bearish pressure successivo all'invasione Russa dell'Ukraina e delle dichiarazioni di Zalensky di non essere piu' interessato ad entrare a far parte della NATO. Da notare come la schematica Wyckoff rappresentata sopra si sia sviluppata proprio in corrispondenza della spalla destra. Molti analisti fintwit ritengono che questo pattern verra' invalidato perche' troppo evidente. Altri invece credono che possa rappresentare una figura d'inversione. Chi lo sa? Anche gli studiosi di Hurst vedono nella spalla destra il Trough finale del ciclo di 40 giorni ma non si puo' sapere fin dove potrebbe estendersi. Nulla vieta di andare oltre il livello 0.786 Fib di AB.
Dal punto di vista tecnico si puo' notare una divergenza con il sentiment fra la spalla sinistra (LS) e la testa (HEAD). La divergenza ha fatto scattare una bull run dalla HEAD al TOP2 contro la bearish pressure che si e' fermata sulla resistenza a 15250 formando cosi' la NECKLINE o Double Top da cui e' stata respinta. Interessante notare come la Spalla Destra (RS) sia in prossimita' della Golden Area del ritracciamento Fibonacci AB.
Spero che le informazioni di cui sopra vi possano essere d'aiuto per il vostro trading. Se avete dubbi o domande non esitate a scrivere nei commenti qui sotto. Grazie a tutti per il supporto e se avete voglia lasciate un like.
Un abbraccio, Cozzamara
Non sono un analista ne un trader professionista. Sono semplicemente un appassionato che condivide le sue idee e le sue riflessioni che potrebbero benissimo essere sbagliate. Nulla di cio' che dico dev'essere inteso come sollecitazione a fare Trading. Se pensate che guadagnare con il Trading sia facile lasciate perdere perche' l'80% delle persone che ci provano perdono i loro soldi.
Nasdaq Bear Market Alert! Vicini al minimo di 13000 puntiCrolla il Nasdaq che chiude in ribasso a -3.30% vicinissimo al supporto di 13000 punti.
Il supporto di 13000 punti indice futures del Nasdaq è importantissimo e sarà un test fondamentale per Wall Street.
13000 punti di indice rappresentano il minimo del 24 febbraio 2022, giorno dell'invasione Russa in Ucraina ed anche il minimo del 15 marzo 2022 che corrisponde alla settimana delle scadenze futures trimestrali.
In concomitanza dei minimi del Nasdaq l'indice di volatilità CBOE VIX ha guadagnato il 15% trasformando così una giornata di piena volatilità in una giornata di panico per i financial market made in USA.
Non riesce a tirare su di morale Wall Street neanche l'ok di Twitter alla proposta di Elon Musk che si aggiudica il social network per 44 miliardi di dollari, infatti il mercato ha punito Twitter con una chiusura a -4% ma peggio ha riservato per Tesla che ha chiuso a -12%!
Si attendono a closing bell le trimestrali dei giganti della tecnologia tra cui Microsoft e Google ossia Alphabet, la speranza è che le trimestrali di buon risultato possano far rimbalzare proprio dal supporto dei 13000 punti
In Europa negativa Piazza Affari che con il Ftse Mib archivia un ribasso sotto il supporto dei 24000 punti e chiude per la precisione a 23100 punti circa a -1.70%.
Tra i peggiori a Piazza Affari Unicredit a -3.30% seguita da Stellantis a -3% unica azione positiva Tenaris a +3%.
Crescono i timori per una Guerra su scala mondiale, ma cresce l'allarme per l'eventuale utilizzo di armi nucleari. Botta e risposta tra Londra e Putin, il presidente Russo vuole il Donbass e la Crimea e senza sconti!
Ecco un aggiornamento dei livelli di supporti e resistenze per Wall Street che sono :
Dow Jones supporto 33000 punti indice – resistenza 33500 punti indice
Nasdaq supporto 12500 punti indice – resistenza 14000 punti indice
S&P500 supporto 4100 punti indice – resistenza 4350 punti indice
Ecco invece l’aggiornamento dei supporti e resistenze per i futures Europei tra cui:
FTSE MIB supporto 22800 punti indice – resistenza 24100 punti indice
DAX supporto 13500\13250 punti indice – resistenza 14000 punti indice
DJ Euro Stoxx supporto 3600 punti indice – resistenza 3750 punti indice
Nasdaq ed orizzonte temporale. Nel momento in cui scrivo, le contrattazioni del Nasdaq portano ad una seduta che fa segnare uno storno vicino al 3% circa.
Attualmente il prezzo sembrerebbe essere sensibile al livello di supporto indicato sul grafico, che se violato al ribasso potrebbe portare ad un deterioramento ulteriore delle prospettive.
Notiamo, rispetto ai precedenti massimi, la formazione di una struttura correttiva di tibo A – B – C , dove il target naturale della figura è rappresentato dalla linea gialla.
Questo porterebbe il principale indice tecnologico a restare in area bearish con un –32% rispetto ai precedenti massimi.
Storno decisamente importante, in un mercato che non ha in questa fase aspettative particolarmente rosee, tuttavia come investitori, godiamo di un’arma in nostro favore importante tanto quanto la diversificazione: l’orizzonte temporale.
Nel corso del nostro viaggio nel mondo degli investimenti, destinato a durare 10/20/30 anni, l’orizzonte temporale permette di eliminare o quantomeno ridurre il rumore di fondo determinato da crisi economiche, guerre, eventi di reazione a catena.
Se a questo si accompagna una pianificazione , l’investimento diventa una grande opportunità per il futuro.