L'oro supera nettamente i 3.600 dollari, mantenendo un trend riaL'oro supera nettamente i 3.600 dollari, mantenendo un trend rialzista
Durante la sessione di contrattazioni europea dell'8 settembre, l'oro spot ha continuato la sua recente forte performance, superando la soglia dei 3.600 dollari l'oncia a Londra e raggiungendo un massimo di 3.622,49 dollari l'oncia, proseguendo il trend rialzista dalla pubblicazione dei dati sulle buste paga non agricole. L'attuale prezzo dell'oro è aumentato del 38% dall'inizio dell'anno, mantenendo un solido trend rialzista.
1. Fattori trainanti: i dati deboli sull'occupazione alimentano le aspettative di un taglio dei tassi di interesse
Il fattore principale di questa tornata di aumenti del prezzo dell'oro è l'inaspettato deterioramento del mercato del lavoro statunitense. Gli ultimi dati mostrano che le buste paga non agricole statunitensi sono aumentate di sole 22.000 unità ad agosto, ben al di sotto delle aspettative del mercato di 75.000, e il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%, un nuovo massimo dal 2021. Ancora più importante, i dati di giugno sono stati significativamente rivisti al ribasso, con un calo di 13.000 unità, il primo calo mensile da dicembre 2020.
Questa serie di dati ha rafforzato significativamente le aspettative del mercato di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Secondo lo strumento FedWatch del Chicago Mercantile Exchange, il mercato sconta una probabilità del 99% di un taglio dei tassi a settembre di almeno 25 punti base. Istituzioni come ING prevedono che la Fed potrebbe tagliare i tassi di interesse tre volte prima della fine dell'anno, e non escludono nemmeno un taglio diretto di 50 punti base a settembre.
II. Struttura tecnica: il trend rialzista è solido e le flessioni presentano opportunità.
Da un punto di vista tecnico, l'oro ha chiuso con una grande candela rialzista sul grafico settimanale, non solo confermando il suo trend rialzista di medio termine, ma anche rompendo di fatto il livello psicologico chiave di $ 3.600. Attualmente, i prezzi dell'oro rimangono saldamente al di sopra di questo livello, presentando due possibili percorsi: uno è un'accelerazione diretta dei guadagni. Se un'altra grande candela rialzista si chiudesse questa settimana, potrebbe segnalare un movimento rialzista accelerato. L'altro è una rottura da un massimo, seguita da una candela rotante o da un pattern doji, seguito da un breve consolidamento prima di una nuova spinta al rialzo. Indipendentemente dallo scenario, il trend rialzista complessivo dell'oro rimane invariato.
Il grafico giornaliero mostra che, sebbene venerdì scorso si sia vista la prima candela ribassista dopo una serie di guadagni consecutivi, si è trattato semplicemente di una correzione tecnica all'interno del forte trend. I prezzi dell'oro hanno costantemente mantenuto il supporto alla media mobile a 5 giorni e la chiusura positiva di lunedì indica un forte slancio rialzista. Il grafico a 4 ore mostra un forte trend rialzista dopo il consolidamento da un massimo, con $ 3.620 che funge da livello di supporto chiave a breve termine. Il grafico orario mostra un mercato rialzista lento, con ritiri brevi e limitati. Il pattern tecnico ha ripreso slancio dopo il consolidamento.
III. Prospettive e strategie di trading
L'attenzione del mercato si è ora spostata sugli eventi chiave di questa settimana: la revisione annuale del benchmark dei dati sull'occupazione non agricola, che verrà pubblicata il 9 settembre (si prevede una revisione al ribasso di 600.000-900.000 posti di lavoro) e i dati sull'indice dei prezzi al consumo di agosto, che verranno pubblicati l'11 settembre. Questi due dati influenzeranno direttamente l'entità del taglio dei tassi di interesse della Federal Reserve a settembre.
L'oro mantiene attualmente un forte trend rialzista. Le strategie di trading consigliano di acquistare sui ribassi. La resistenza a breve termine dovrebbe essere nell'area superiore di 3.670-3.680, con una probabile rottura che potrebbe sfidare la soglia dei 3.700 dollari. Il supporto è fondamentale al di sotto, con 3.635-3.625 come livello di supporto chiave. Nel complesso, ogni ritiro tecnico dovrebbe essere visto come un'opportunità per aprire una posizione lunga.
Idee della comunità
ingresso TIP10D da 8,761 no stopingresso TIP10D da 8,761 no stop, 230pezzi for the long term, abbiamo rimodulato la posizione CI3/EMI e pastrocchi vari fatti nel tempo e adesso proviamo questo etf inflazionistico sperando sia più stabile e non sia delistato, fuso o quant'altro qua ormai è tutto un bisca-bisca.
Pare ci sia sottovalutazione, vedremo come si comporterà di div.
Oltre l'analisi aspettografica!
long Italgas da 5,94 no stoplong Italgas da 5,94 no stop per 120pezzi.
Della serie quando butti sul mucchio qualcosa poco convinto perchè le cedole comunque bisogna reinvestirle (mica sono dollari) e il tempo ti è contro.
La conosciamo e il gas è ancora di moda, non ci stupirà, ma nemmeno forse il contrario...chissà.
Forse scatola weekly in formazione, pare.
BTC – Chiusura sul 0,5 i 0,75 di Fibo🚀 Unisciti subito al mio canale Telegram per non perdere le prossime analisi sul BTC!
Il prezzo del BTC ha chiuso in prossimità del livello 0,5 i 0,75 di Fibonacci della lunga candela, segnale che il mercato ha già assorbito liquidità in questa zona. Tuttavia, sopra i livelli attuali si sono formati due equals highs che potrebbero attrarre un ulteriore movimento rialzista per andare a sweepare le liquidità rimaste. Nonostante questa possibilità di spinta verso l’alto, il trend di fondo rimane ribassista e ogni rialzo potrebbe trasformarsi in un falso breakout prima di una nuova discesa.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
📈 Price Action GOLD
Come già sapete e potete osservare, l’oro continua la sua corsa al rialzo senza registrare ritracciamenti profondi.
Al momento sto monitorando i livelli chiave sui time frame superiori per avere maggiore conferma sulle zone operative: non scendo sotto l’H4, in quanto non opero su time frame troppo bassi.
La mia view resta long, e attendo che il prezzo raggiunga le aree di interesse per valutare nuovi ingressi rialzisti. Nel frattempo, mantengo la mia operatività attiva sul mercato Forex, in attesa del setup giusto su XAU/USD.
🎯 Fondamentale e News
L’oro aggiorna i massimi all’interno di un canale rialzista ben definito, supportato dalle aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed a settembre, dalla stabilità dei tassi reali e da una domanda solida, sia ufficiale (banche centrali) che da parte degli investitori.
Nel breve termine, l’attenzione è rivolta ai prossimi dati macro:
📍PPI - Mercoledì 10 settembre
📍CPI - Giovedì 11 settembre
Entrambi verranno pubblicati nel periodo di blackout della Fed, in vista della riunione FOMC del 16–17 settembre, che potrebbe rivelarsi cruciale per le prospettive di medio periodo.
📌 Bias operativo:
Resto compratore su debolezza, in attesa di pullback significativi verso le zone chiave H4+, mantenendo una view rialzista finché il canale resta intatto e non iniziano importanti segnali ribassisti su TF DAILY
🌴 Attualmente sono in vacanza fino al 12 settembre, ma continuerò a pubblicare visioni e aggiornamenti.
🔔 Attivate le notifiche per non perdervi nulla!
📬 Per qualsiasi dubbio o domanda, scrivetemi: sarò felice di rispondervi.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
USD in debolezza: cosa significa per i mercati valutari?ANALISI MACROECONOMICA
Da un punto di vista macroeconomico, l’economia americana ha dato un segnale evidente di rallentamento: ad agosto sono stati creati appena 22.000 nuovi posti di lavoro, ben al di sotto delle attese (circa 75.000), con il tasso di disoccupazione salito al 4,3%, il livello più alto da quasi quattro anni.
Questo raffreddamento non riguarda solo un settore: i tagli sono stati generalizzati, con contrazioni nei comparti manifatturiero, commercio all’ingrosso e servizi professionali, mentre solo sanità e assistenza sociale hanno mostrato qualche resistenza.
In parole più semplici, il mercato del lavoro sembra aver perso colpi: l’ufficio è meno vivace, e i segnali che la Federal Reserve interpreterà come un campanello d’allarme sono chiari. Il rapido e profondo cambiamento del quadro economico rende sempre più concreta l’ipotesi di un taglio dei tassi già nel prossimo incontro di politica monetaria.
Per quanto riguarda l’analisi delle forza valutarie questa settimana il dollaro australiano (AUD) si è distinto come la valuta più forte, mentre euro (EUR), dollaro neozelandese (NZD) e yen giapponese (JPY) hanno mostrato un andamento piuttosto neutrale.
Sul fronte opposto, tra le divise più deboli troviamo il dollaro canadese (CAD), la sterlina (GBP) e il dollaro americano (USD). In generale, però, è stata una settimana piuttosto tranquilla: i dati sui Nonfarm Payrolls americani non hanno avuto un effetto particolarmente negativo sul dollaro, lasciando il mercato valutario in una situazione di relativa stabilità.
L’attenzione degli operatori ora si concentra sui prossimi appuntamenti con i tassi di interesse, che potrebbero offrire nuovi spunti e aprire l’opportunità di interessanti movimenti direzionali.
La settimana entrante porterà due eventi chiave: la decisione sul tasso di interesse della Banca Centrale Europea e i nuovi dati sull’inflazione statunitense. In questo contesto, le coppie da monitorare con maggiore attenzione saranno EURUSD, EURJPY e USDJPY.
Per quanto riguarda il calendario economico, vediamo quali sono gli eventi più importanti.
Lunedì 8 settembre 2025
La settimana si è aperta con un dato incoraggiante dal Giappone: il PIL trimestrale del secondo trimestre è cresciuto dello 0,5%, battendo sia le attese (+0,3%) sia la lettura precedente (+0,1%). Un segnale positivo che mostra come l’economia nipponica stia gradualmente accelerando, nonostante le difficoltà globali.
Mercoledì 10 Settembre 2025
Dagli Stati Uniti arriveranno due dati rilevanti. L’attenzione sarà rivolta all’Indice dei Prezzi alla Produzione (IPP), che offrirà indicazioni sul trend dei costi alla produzione e quindi sulle possibili pressioni inflazionistiche future. Sempre nello stesso giorno, verranno diffuse le Scorte di Petrolio Greggio, un market mover spesso capace di influenzare il sentiment sul comparto energetico.
Giovedì 11 Settembre 2025
Sarà la giornata clou della settimana per i mercati europei. La Banca Centrale Europea annuncerà la sua decisione sul tasso sui depositi e sul tasso di interesse principale. Subito dopo, ci sarà la Conferenza Stampa della BCE, con le parole di Christine Lagarde osservate con estrema attenzione dagli investitori. In parallelo, saranno diffusi i dati sull’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) dell’Eurozona, utile per valutare le dinamiche inflazionistiche. Negli Stati Uniti, invece, verranno pubblicate le Richieste Settimanali di Sussidi di Disoccupazione, che offriranno un’istantanea aggiornata sul mercato del lavoro.
Venerdì 12 Settembre 2025
La chiusura della settimana porterà focus sul Regno Unito e sulla Germania. Dalla Gran Bretagna arriverà il dato sul PIL mensile, indicatore dello stato corrente dell’economia. Dalla Germania, invece, sarà pubblicato l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC), utile per comprendere la direzione dell’inflazione nel cuore dell’Eurozona.
ANALISI TECNICA
Per quanto riguarda l’analisi tecnica, questo inizio di settimana andiamo ad analizzare la situazione su EURJPY. Da un punto di vista di timframe giornaliero, possiamo notare come si troviamo in un punto molto importante, in quanto ai 175.000 abbiamo avuto un forte impulso ribassista, come possiamo notare dal grafico.
Cosa potremmo aspettarci? Notiamo come il prezzo abbia già toccato la zona interessata e dato un primo impulso al ribasso. Con il fixed profile possiamo notare come la zona interessata non abbia volumi e che quindi potrebbe fungere da calamita per il prezzo.
Sarà importante monitorare il prezzo e valutare le conferme che potrebbero indurci a prendere in considerazione operazioni di vendita o per un proseguimento rialzista da parte del prezzo.
Ogni trader deve considerare il rischio per ogni operazione e tenere a mente che tradare CFD comporta la perdita di denaro. Inoltre questa si tratta di una semplice analisi informativa e non si tratta di alcun consiglio finanziario.
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4 modi per concentrarsi meglio mentre si fa trading“Focus” è la parola chiave per ottenere risultati. Senza concentrazione, anche le strategie migliori falliscono.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
“L'esecuzione è tutto.” Frase che si sente ripetere spesso nei circoli di trading, ed è comprensibile. Avere una strategia solida è importante, così come lo è rimanere concentrati per seguirla fino in fondo.
Basta un attimo di esitazione, un clic distratto, e il vantaggio che avete ottenuto con tanta fatica può sfumare in un istante.
In un mondo costantemente bombardato da grafici aggiornati in tempo reale, avvisi continui, social media e distrazioni di fondo, rimanere concentrati e mantenere il controllo non è mai stato così difficile.
Oggi vediamo insieme quattro modi per migliorare la concentrazione durante il trading;
2 concreti e pratici.
2 meno convenzionali.
1. Inizia con un piano di gioco scritto
Questa è la base. Ancor prima di aprire la piattaforma di trading, prendere nota delle proprie idee di trading, dei livelli chiave e di eventuali notizie o eventi che potrebbero influenzare il mercato. È sufficiente un semplice elenco di scenari del tipo “se accade X, allora succede Y”
Mettendo nero su bianco il vostro piano, liberate la mente e riducete le interferenze emotive. In questo modo, non reagirete più a ogni minimo movimento o candela. Rimarrete concentrati su pochi concetti chiari e attenderete che il prezzo confermi la vostra previsione. Già questo dovrebbe bastare a migliorare notevolmente la concentrazione. Se il cervello conosce il piano, non serve improvvisare.
Ma soprattutto, avere un piano scritto funge da ancora di salvezza quando la situazione si fa delicata. In caso di false breakout o tentazioni impreviste, potrete facilmente fare riferimento al vostro piano e tornare in carreggiata. I trader di maggior successo sono quelli che eseguono idee semplici con disciplina, non quelli che inseguono ogni segnale che lampeggia sullo schermo.
2. Eliminare i rumori di fondo
Il multitasking è il nemico del trading. Una scheda del browser per le notizie, un'altra per Twitter, cinque grafici aperti, notifiche che compaiono sul telefono all'improvviso: tutti questi elementi contribuiscono a creare confusione mentale. Iniziate mettendo in ordine il vostro spazio di lavoro digitale prima di iniziare a fare trading:
Chiudere tutte le schede che non sono pertinenti alla vostra sessione.
Mettere il telefono in modalità silenziosa a faccia in giù, o in un cassetto.
Mantenere lo schermo di trading il più pulito possibile.
Utilizzare uno o due grafici chiave e disattivare gli indicatori non necessari.
Se si fa trading in una casa rumorosa o in un ufficio condiviso, delle cuffie con cancellazione attiva del rumore possono fare la differenza. Alcuni trader utilizzano persino app di suoni ambientali come brain.fm o semplicemente dei rumori bianchi per coprire le distrazioni e rimanere concentrati. Una mente tranquilla è una mente concentrata.
3. Ascoltate il vostro corpo prima di effettuare un'operazione
ecco un consiglio poco ortodosso, ma sorprendentemente efficace. Prima di cliccare sul pulsante “Acquista” o “Vendi”, alzatevi fisicamente in piedi.
Questo piccolo gesto fisico crea un momento di separazione tra il proprio pensiero e la propria azione. Ci costringe a fermarci, respirare e fare il punto della situazione. state agendo secondo il vostro piano o vi state lasciando trasportare dalle emozioni? Questo trade è in linea con il vostro piano o lo state eseguendo spinti dalla noia?
A tutti è capitato di effettuare operazioni impulsive, salvo pentirsene qualche istante dopo. L'atto di alzarsi aggiunge un livello di intenzionalità. Spezza il ritmo dello sguardo incollato allo schermo e restituisce al cervello il controllo della situazione.
Ritenetelo come un interruttore personale. Offre l'opportunità di riflettere sulla propria logica e impedisce di entrare in modalità pilota automatico. Alcuni trader si spingono oltre facendo stretching e ruotando le spalle prima di rimettersi davanti allo schermo. Può sembrare banale, ma i benefici psicologici sono reali.
4. Focalizzate la vostra mente con uno “stimolo”
Il nostro cervello è predisposto per le routine. È possibile sfruttare questa caratteristica a proprio vantaggio creando un semplice rituale che segnali alla mente quando è il momento di fare trading.
Non è necessario che sia qualcosa di elaborato. Ad esempio, ascoltare una canzone dedicata esclusivamente all'attività di trading o svolgere un breve esercizio di respirazione. Alcuni trader usano persino l'atto di pulire la scrivania o prepararsi una tazza di caffè fresco quale stimolo psicologico per entrare in un stato di concentrazione.
Nel corso del tempo, queste piccole abitudini diventeranno sinonimo di prontezza mentale. Esse condizionano il cervello a passare dallo scorrimento passivo o dalla conversazione alla concentrazione attiva. Il loro effetto è notevolmente efficace, in particolare nei giorni in cui ci si sente un po' confusi o distratti.
L'obiettivo non è quello di creare una scaramanzia, bensì di costruire un punto di riferimento affidabile che conduca a uno stato mentale concentrato, qualcosa che aiuti a ritrovare il proprio equilibrio e a impostare il tono della sessione.
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Wall Street ai massimi: la mossa che tutti aspettano dalla FedWall Street ai massimi: la mossa che tutti aspettano dalla Fed
Il NASDAQ chiude a un livello record in attesa dei dati sull'inflazione
La seduta di ieri si è aperta in modo positivo e ha perfino scritto una pagina di storia, pur svolgendosi complessivamente in maniera piuttosto lenta, con gli investitori concentrati nell’attesa di due importanti rapporti sull’inflazione che potrebbero influenzare la decisione della Federal Reserve prevista per la prossima settimana.
Il NASDAQ è salito dello 0,45% (pari a quasi 100 punti), chiudendo a un nuovo massimo di 21.798,70. Il colosso dei semiconduttori Broadcom (AVGO) ha guadagnato un ulteriore 3,2% dopo il solido report trimestrale diffuso giovedì sera. Nel frattempo, il Dow Jones è cresciuto dello 0,25% (circa 114 punti) fino a quota 45.514,95, mentre l’S&P 500 ha registrato un aumento dello 0,21%, attestandosi a 6.495,15.
I listini stanno così recuperando da una settimana contraddittoria: il NASDAQ aveva guadagnato oltre l’1%, l’S&P un modesto 0,3%, mentre il Dow Jones aveva perso lo 0,3%. Venerdì, tuttavia, tutti gli indici erano arretrati a seguito di un debole rapporto sulle buste paga non agricole, risultato ben al di sotto delle attese. Questo dato, se da un lato ha pesato sull’umore degli investitori, dall’altro ha alimentato le aspettative di un imminente taglio dei tassi da parte della Fed.
All’orizzonte si profilano ora altri dati economici cruciali: l’indice dei prezzi alla produzione (PPI), atteso per domani, e l’indice dei prezzi al consumo (CPI), in uscita giovedì. Lo scorso mese, i due indicatori avevano mostrato un andamento divergente: il PPI leggermente superiore a quanto auspicato dal mercato, il CPI sostanzialmente in linea con le attese. In ogni caso, i dati confermano che l’inflazione non sta accelerando in modo vertiginoso nel nuovo contesto tariffario, pur restando lontana dall’obiettivo del 2%.
Quella di questa settimana sarà l’ultima fotografia sull’andamento dei prezzi disponibile per la Fed prima della riunione di due giorni del FOMC, prevista per il 16 e 17 settembre. L’indice della spesa per consumi personali (PCE), considerato la misura preferita dalla Fed per monitorare l’inflazione, verrà infatti pubblicato soltanto il 26 settembre.
Ciononostante, l’attenzione della Fed negli ultimi mesi si è spostata soprattutto sul fronte occupazionale: la Banca centrale ha più volte segnalato un aumento dei rischi per il mercato del lavoro, ritenuti attualmente più rilevanti rispetto a quelli legati all’inflazione. In quest’ottica, la revisione dei dati occupazionali prevista per martedì dovrebbe assumere un peso decisivo, pur senza sminuire l’importanza degli altri indicatori, dato il duplice mandato della Fed di assicurare sia la stabilità dei prezzi (bassa inflazione) sia la massima occupazione.
Secondo lo strumento FedWatch del CME, le probabilità di un taglio dei tassi la prossima settimana sono ormai date al 100%, il che toglie ogni suspense all’evento. La vera questione riguarda ora l’entità del taglio: l’88,4% degli operatori si attende una riduzione “ordinaria” di 25 punti base, mentre l’11,6% prevede un intervento più deciso, pari a 50 punti base. Resta da vedere se questi rapporti si modificheranno una volta resi noti i nuovi dati macroeconomici.
Marco Bernasconi Trading
L'oro punta sull'obiettivo di 3.650 dollari
Rassegna settimanale dell'oro: le buste paga non agricole spingono i prezzi dell'oro, puntando sull'obiettivo di 3.650 dollari
Il mercato dell'oro ha continuato il suo slancio rialzista la scorsa settimana. Una breve correzione negativa giovedì non ha alterato il tono del mercato. Spinti da dati sulle buste paga non agricole statunitensi più deboli del previsto, i prezzi dell'oro sono balzati a 3.600 dollari in serata, proseguendo il suo recente forte trend rialzista.
Tecnicamente, i prezzi dell'oro hanno mantenuto un andamento simile questa settimana: in rialzo al mattino, correzione o consolidamento nella sessione europea, per poi risalire in serata. La performance del mercato di venerdì ha replicato perfettamente questo schema. Sebbene il mercato abbia tentato posizioni corte sopra i 3.550 dollari prima della pubblicazione dei dati sulle buste paga non agricole, anticipando una correzione nella sessione europea, il calo nella sessione europea è stato limitato, dimostrando una chiara resistenza al ribasso, che ha preparato il terreno per un rally in serata.
Fondamentali e dati in sintonia
I dati di venerdì sulle buste paga non agricole negli Stati Uniti, inferiori alle aspettative del mercato, hanno fornito un nuovo impulso ai rialzisti dell'oro. I dati hanno rafforzato le aspettative del mercato sul mantenimento di una politica accomodante da parte della Federal Reserve, e la pressione sul dollaro statunitense ha creato un ambiente favorevole per l'oro denominato in dollari. L'effetto sinergico di dati e analisi tecnica ha infine spinto i prezzi dell'oro a superare i livelli di resistenza chiave.
La struttura tecnica rimane intatta
Da un punto di vista tecnico, i prezzi dell'oro sono saliti di 267 dollari questa settimana, passando da 3311 a 3578 dollari. Il successivo calo di 67 dollari ha rappresentato solo il 25% di questo guadagno. Dopo aver trovato supporto al livello del rapporto aureo di 0,618, vicino a 3511, il prezzo è rapidamente rimbalzato. Questo calo è normale in un mercato rialzista forte e dimostra ulteriormente l'integrità del trend.
Prospettive di mercato e strategie di trading
Guardando alla prossima settimana, il mercato si concentrerà sui dati dell'IPC statunitense di giovedì, che saranno un fattore chiave per influenzare i prezzi dell'oro. In un contesto di dati relativamente calmi, l'analisi tecnica dominerà i trend di mercato.
Il trend attuale è chiaro e la struttura è stabile. Successivamente, l'attenzione si concentrerà sul ritmo e sul posizionamento. Tecnicamente, dopo una correzione rialzista, ci sono in genere due o tre giorni di trading con potenziale rialzo. Pertanto, è ragionevole aspettarsi un continuo slancio rialzista verso l'area 3650-3700 la prossima settimana.
Per le contrattazioni di lunedì, concentratevi sul livello di supporto 3574-3575. Una volta che questo livello si sarà stabilizzato, continuate a posizionare long. Anche se i dati negativi sulle buste paga non agricole dovessero portare a una profonda correzione, il movimento al ribasso sarà limitato. Il trend non sarà alterato da un singolo dato; un calo offrirà anzi una migliore opportunità di ingresso.
Il mercato si muove sempre in avanti nonostante le fluttuazioni, e una mentalità lucida, una pianificazione completa e un rigoroso controllo del rischio sono le chiavi per profitti stabili nel mercato dell'oro. Nell'attuale chiaro trend rialzista, seguire il trend è l'opzione migliore.
Nebius: non fare questo erroreNEBIUS: oggi vedrai quotazioni schizzare in alto a nuovi massimi storici a circa 95 dollari. In tanti ne parleranno.
La voglia di acquistarlo è elevata ma potrebbe essere un errore grave.
L'euforia in questa fase potrebbe spingerti a pensare che il titolo continuerà a salire di tanto nel breve. Magari sarà vero ma non è una regola da seguire.
Nebius è probabilmente un titolo da tenere in portafoglio ma quando i prezzi sono su valori più equi.
Secondo me un valore di 56 (a cui ora si è allontanato notevolmente) era il prezzo da prendere. Se ci tornerà fra qualche mese allora sarà oggetto di un nuovo post!
Uso sempre le charts di Capital.com per le mie analisi. Sono intuitive, lineari e super precise. Se fate trading, ve le consiglio davvero!
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
PIA L'indicatore MACD su grafico a candele mensili è promettenteBuon martedì 9 Settembre 2025 e bentornati sul canale con uno spunto tecnico rapido e spero di vostro interesse sul titolo Piaggio.
Analizziamolo su candele mendili e vediamo cosa esce fuori..
Grazie per la vostra attenzione e buona giornata
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Wall Street cresce in attesa della FedLA FED SI AVVICINA
Ieri Wall Street ha registrato un andamento prevalentemente positivo, in un clima di attesa per la decisione della Federal Reserve, che presumibilmente abbasserà i tassi il prossimo 17 settembre.
Prima di allora, verranno pubblicati dati significativi, come l’inflazione negli Stati Uniti, prevista per fine settimana.
L'S&P 500 è salito dello 0,4%, il Nasdaq dello 0,8%, mentre il Dow Jones si è mantenuto stabile (+0,2%).
I dati sull'inflazione saranno al centro dell'attenzione, con i prossimi report su CPI e PPI che dovrebbero chiarire le pressioni sui prezzi.
I mercati hanno quasi completamente scontato un taglio dei tassi da parte della Fed, soprattutto dopo il debole report sull'occupazione della scorsa settimana.
A livello settoriale, tecnologia e beni di consumo discrezionali hanno guidato i guadagni, mentre il settore immobiliare è rimasto indietro.
Sul fronte societario, Broadcom (+3,7%) e Oracle (+2,2%) hanno registrato forti progressi. Anche Robinhood Markets (+11,5%) e AppLovin (+11,2%) hanno segnato un’impennata, pronte a entrare nell’indice S&P 500 il 22 settembre.
Al contrario, le azioni Apple sono scese dello 0,1%, Visa dello 0,4% e T-Mobile ha perso oltre il 5%.
VALUTE
Prosegue la discesa del dollaro, che sembra non aver ancora scontato il probabile taglio dei tassi della Fed, continuando a scendere senza interruzioni.
L’EUR/USD è ormai a ridosso di 1,1790, primo livello chiave, seguito da 1,1830. Una sua eventuale violazione potrebbe spingere i prezzi sopra 1,2000.
Sale il Cable, ormai vicino a 1,3600, mentre USD/JPY scende, non lontano dal 146,80 di venerdì scorso.
Anche le valute oceaniche tentano di ripartire al rialzo: AUD/USD si avvicina al livello chiave di 0,6620–0,6630, mentre NZD/USD si avvicina alla resistenza di 0,6000.
USD/CHF è in calo a 0,7920, con possibilità di scendere fino a 0,7865, minimo dell’anno.
Resta da capire fino a quando sarà possibile assistere alla discesa del dollaro e quanto potranno reggere i Paesi le cui valute stanno salendo rapidamente, in un contesto di dazi crescenti e difficoltà nell’export.
Non è facile rispondere, ma non ci stupiremmo di sentire presto qualche banchiere centrale lamentarsi di euro, sterlina o yen eccessivamente forti.
GERMANIA: SURPLUS COMMERCIALE IN CALO
Il surplus commerciale della Germania si è ridotto a 14,9 miliardi di euro a luglio 2025, in calo rispetto ai 15,4 miliardi di giugno (dato rivisto al rialzo) e al di sotto delle attese.
È il livello più basso da ottobre 2024, a causa di un calo più marcato delle esportazioni rispetto alle importazioni.
Le esportazioni sono diminuite dello 0,6% su base mensile, attestandosi a 130,2 miliardi di euro, penalizzate da un calo del 4,5% verso i Paesi extra-UE, in particolare del 7,9% verso gli Stati Uniti, al minimo da dicembre 2021.
Al contrario, le spedizioni verso i Paesi UE sono aumentate del 2,5%, con un +2,5% verso l’area euro e +2,6% verso i Paesi extra-area euro.
Le importazioni sono diminuite dello 0,1%, attestandosi a 115,4 miliardi di euro, invertendo la tendenza rispetto al +4,1% di giugno (dato rivisto al ribasso).
Il calo è stato causato principalmente dalle minori importazioni dai Paesi extra-UE (-1,3%), mentre quelle dai Paesi UE sono aumentate dell’1,1%.
Da inizio anno, la Germania ha registrato un surplus commerciale di 119,5 miliardi di euro, con esportazioni in aumento dello 0,7% e importazioni del 4,9%.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono tornati a ridosso dei 63 dollari al barile, recuperando dopo tre giorni di calo.
La ripresa è stata favorita dall’annuncio dell’OPEC+ di un aumento della produzione inferiore alle attese e dalle preoccupazioni per nuove sanzioni statunitensi sul petrolio russo.
Il gruppo ha concordato un incremento di 137.000 barili al giorno da ottobre, ben al di sotto degli aumenti di 555.000 barili di agosto e settembre, e dei 411.000 di giugno e luglio.
Alcuni membri sono già in sovrapproduzione, il che potrebbe limitare l’impatto effettivo sul mercato.
L’aumento contenuto segnala cautela, in vista di un possibile eccesso di offerta nel mercato invernale.
Nel frattempo, i rischi geopolitici aumentano la pressione al rialzo. Domenica, la Russia ha lanciato il suo più grande attacco aereo della guerra in Ucraina, colpendo per la prima volta un edificio governativo a Kiev.
Il presidente Donald Trump ha dichiarato che alcuni leader europei si recheranno negli Stati Uniti oggi o martedì per discutere le modalità di risoluzione del conflitto russo-ucraino.
CINA: BILANCIA COMMERCIALE
Le esportazioni dalla Cina sono cresciute del 4,4% su base annua ad agosto 2025, raggiungendo i 321,8 miliardi di dollari.
Il dato è inferiore alle attese (+5%) e in rallentamento rispetto al +7,2% di luglio. Si tratta del rialzo meno significativo da febbraio.
Il rallentamento è dovuto a un temporaneo allentamento delle pressioni tariffarie e al calo della domanda da parte del principale mercato di consumo.
L’11 agosto, la Cina ha accettato di estendere la tregua tariffaria con gli Stati Uniti per 90 giorni, bloccando i dazi statunitensi del 30% sulle importazioni cinesi e quelli cinesi del 10% sulle merci statunitensi.
Per destinazione, le esportazioni sono aumentate verso Giappone (+6,7%), Taiwan (+17,5%), Australia (+10,1%), ASEAN (+22,5%) e UE (+10,4%).
Al contrario, le esportazioni verso gli Stati Uniti sono crollate del 33,1%, mentre quelle verso la Corea del Sud sono diminuite dell’1,4%.
Nei primi otto mesi del 2025, le esportazioni cinesi sono aumentate del 5,9% su base annua, raggiungendo un totale di 2,45 trilioni di dollari.
Saverio Berlinzani
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Microsoft, Bias di breve leggermente ribassistaBias di breve: leggermente ribassista/precauzionale finché il prezzo resta sotto 510–513 e con CMF negativo; possibili rimbalzi da banda bassa ma da validare.
Scenario LONG (mean-reversion / recupero)
Trigger: close > 510 e miglioramento con CMF(20) ≥ 0 + volume ≥ VolMA10 (≈ 21,9M).
TP1: 515
TP2: 520
TP3: 525
SL: < 505 (oppure ATR-based ≈ 1×ATR ≈ 7,3 $ sotto il livello di entrata)
Probabilità stimata: 30% (momentum ancora debole).
Scenario SHORT (perdita di 500 con conferme)
Trigger: close < 500 con ADX ≥ 20 (già 21,6) e volumi in aumento.
TP1: 495
TP2: 492
TP3: 490
SL: > 505 (o ATR-based ≈ 7–8 $ sopra)
Probabilità stimata: 40% (MACD media, CMF che torna ≥0, conferma su chiusura).
FATEMI SAPERE SE QUESTA ANALISI VI INTERESSA E SEGUITEMI PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATI
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#019: Opportunità di Investimento Short USD/CHF
Struttura di mercato ribassista
Dopo il recente spike sopra 0.8100, il prezzo ha mostrato chiara pressione in vendita, respingendo l’area di resistenza chiave in concomitanza con la 200 EMA su grafico 8H. Questa zona ha agito come barriera tecnica, generando un nuovo massimo decrescente.
Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo, trader Indipendente e prop trader con attualmente 200 mila dollari di capitale in gestione e Vi ringrazio anticipatamente per il vostro tempo.
Sweep di liquidità già avvenuto
Il movimento rialzista ha già raccolto gli stop sopra il massimo precedente. Con la liquidità rimossa, il potenziale di discesa aumenta, poiché gli operatori istituzionali hanno meno ostacoli per spingere verso i supporti inferiori.
Sentiment retail opposto
I dati più recenti indicano oltre l’80% dei trader retail posizionati long su USD/CHF. In ottica contrarian, questa condizione favorisce scenari ribassisti.
Target tecnico e zone di domanda
Il TP a 0.7890 è collocato in prossimità di un’area di domanda importante, visibile sui timeframe superiori. È il livello più probabile dove il prezzo potrebbe trovare supporto e iniziare un nuovo rimbalzo.
Rischio ben gestito
Lo SL a 0.8148 è posizionato sopra la resistenza chiave e sopra eventuali livelli di caccia stop residui, riducendo la probabilità di essere colpiti da spike intraday.
Il setup offre un rapporto rischio/rendimento interessante e una direzionalità coerente con il posizionamento istituzionale. Un’eventuale rottura sotto 0.8050 potrebbe accelerare la discesa verso il target finale a 0.7890.
Dollaro USA & Scelta Finale della FED: Tutti gli Scenari PossibiLa fine del 2025 si preannuncia decisiva per il dollaro USA. Dopo due anni segnati da un’inflazione persistente e da un rallentamento del mercato del lavoro, la Federal Reserve (Fed) si trova davanti a una scelta cruciale: mantenere l’attuale politica o avviare un pivot monetario. A seconda della traiettoria scelta, le conseguenze per il dollaro (misurato con l’indice DXY) potrebbero essere diametralmente opposte. Cinque scenari principali tracciano l’insieme degli esiti possibili.
Nessun Pivot: statu quo fino al 2026
In questo scenario, la Fed mantiene invariato il tasso di riferimento per tutto il 2025. Un’inflazione ferma intorno al 3 % impedisce qualsiasi allentamento. Le riunioni chiave di settembre, ottobre e dicembre porterebbero dunque a uno statu quo.
L’impatto sul mercato valutario sarebbe netto: un forte recupero rialzista del dollaro contro le principali valute. Dopo essere stata una delle valute più deboli, il biglietto verde ritroverebbe forza, sostenuto dal differenziale favorevole dei tassi. Tecnicamente, il superamento dei 100/101 punti confermerebbe questa ipotesi di inversione rialzista.
Pivot tecnico per aggiustare il mercato del lavoro
Qui la Fed procede a un unico taglio dei tassi a settembre o ottobre, motivata dall’indebolimento del mercato del lavoro. Tuttavia, non avvia un ciclo di riduzioni più ampio a causa di un’inflazione ancora troppo elevata.
Questo tipo di pivot, definito «hawkish», ancorerebbe il DXY intorno ai 100 punti, corrispondenti ai livelli osservati nella primavera e nell’estate del 2025. Il dollaro resterebbe dunque stabile, con forse una lieve inclinazione rialzista, ma senza una vera tendenza ribassista.
Pivot reale e sano: disinflazione confermata e mercato del lavoro sotto controllo
Uno scenario più equilibrato vedrebbe la Fed intraprendere un vero pivot, avviando una serie di tagli dei tassi dal 17 settembre. Condizioni necessarie: inflazione vicino al 2 % e mercato del lavoro stabilizzato.
In questo caso, l’impatto sarebbe ribassista per il dollaro. La tendenza discendente, avviata dall’inizio del 2025, proseguirebbe. Tuttavia, dato che questa dinamica è già avanzata, il potenziale di ribasso potrebbe limitarsi alla zona dei 94–95 punti sul DXY. Ossia, una pressione moderata ma contenuta.
Pivot reale ma malsano: inflazione rigida, occupazione in deterioramento
Questa ipotesi combina un’inflazione ancora vicina al 3 % (legata soprattutto ai dazi doganali) e un netto peggioramento del mercato del lavoro. La Fed sarebbe costretta ad avviare una serie di tagli dei tassi, non per comfort macroeconomico, ma per tentare di sostenere attività ed occupazione.
Il rischio di recessione USA si rafforzerebbe, costringendo la Fed ad agire rapidamente. L’effetto sul dollaro sarebbe marcato: discesa prolungata verso i minimi del 2021, conseguenza dei tassi in calo e della percezione crescente di debolezza economica.
Fed PUT d’emergenza: disoccupazione esplosiva e recessione confermata
Infine, nello scenario più estremo, l’economia USA entrerebbe in recessione conclamata con un forte aumento della disoccupazione. La Fed interverrebbe bruscamente con un massiccio e rapido taglio dei tassi, confermando la gravità della situazione.
Il dollaro reagirebbe con un crollo vertiginoso, fino ai minimi del 2018. Questa evoluzione rifletterebbe la perdita di fiducia degli investitori nella resilienza dell’economia americana.
Il grafico sottostante mostra le candele settimanali del dollaro USA (DXY).
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APP - Analisi Tecnica su Vs gentile richiestaBuongiorno a tutti i trader, in questa videoanalisi andiamo ad analizzare APP (AppLovin Corp.), dopo una vostra gentile richiesta.
Analisi Tecnica Breve
L'analisi tecnica di AppLovin Corp. (APP), quotata sul Nasdaq, mostra un quadro decisamente positivo. Il titolo ha dimostrato una forte performance nel recente passato, suggerendo un solido trend rialzista.
I dati chiave indicano un buon momentum per il prezzo dell'azione. L'Indice di Forza Relativa (RSI) e le Medie Mobili (MA) si allineano, rafforzando la tesi di un trend positivo. Nello specifico, la media mobile a 50 giorni (MA50) ha spesso attraversato al di sopra della media mobile a 200 giorni (MA200), un segnale tecnico chiamato Golden Cross, considerato fortemente rialzista.
Attualmente, i livelli di supporto sembrano solidi, mentre il titolo si sta muovendo verso nuove resistenze. L'interesse degli investitori, evidenziato dai volumi di scambio, rimane alto, confermando la forza del titolo.
In conclusione, l'analisi tecnica di APP suggerisce che l'azione ha un forte potenziale di crescita e che il sentiment del mercato è bullish. È sempre consigliabile abbinare questa analisi con una valutazione dei dati fondamentali dell'azienda.
Spero che il video sia stato utile e complimenti per la scelta.
Un saluto a tutti e un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
L'oro mantiene il trend rialzistaL'oro (XAUUSD) continua a mantenere un costante slancio rialzista all'interno del canale rialzista nel primo semestre. Dopo una breve correzione, il prezzo è rimbalzato sopra la nuvola di Ichimoku, indicando che il potere d'acquisto è ancora dominante. Il volume degli scambi si concentra intorno alla zona 3.540-3.560, consolidando una forte zona di supporto e creando una solida base per il trend rialzista.
Sul grafico, il prezzo si sta preparando a testare nuovamente il bordo superiore del canale rialzista, puntando alla zona 3.630, la confluenza tra la resistenza orizzontale e il canale dei prezzi. L'RSI è ancora al di sopra del livello di equilibrio, indicando che c'è ancora spazio per la crescita prima di cadere in territorio di ipercomprato.
In termini di notizie, l'oro è supportato poiché il mercato si aspetta che la Fed mantenga tassi di interesse stabili a fronte di un indebolimento del dollaro statunitense e di un calo dei rendimenti obbligazionari statunitensi. Inoltre, le tensioni geopolitiche continuano ad aumentare la domanda di alloggi, rafforzando ulteriormente lo slancio per l'oro.
➡️ Nel complesso, il trend principale è ancora rialzista, con un obiettivo a breve termine intorno a 3.630. Le correzioni alla zona di supporto di 3.540-3.560 possono essere viste come un'opportunità per aumentare le posizioni di acquisto seguendo il trend.