Idee della comunità
Punto della situazione su EUR/USDL'analisi del grafico giornaliero del cambio rivela un quadro tecnico costruttivo, dominato da una tendenza rialzista ben definita che ha caratterizzato l'andamento del cross per la maggior parte dell'anno 2025. L'impostazione grafica suggerisce una continuazione di questa dinamica positiva, pur evidenziando livelli chiave che meritano un'attenta osservazione per la gestione delle posizioni e del rischio. Il trend primario è inequivocabilmente rialzista, come validamente rappresentato dal canale di regressione lineare ascendente. I prezzi si sono mossi con costanza all'interno di questo canale, utilizzando la linea mediana come un'area di supporto dinamico e la banda superiore, a due deviazioni standard, come resistenza. Attualmente, le quotazioni si trovano nella parte superiore del canale, un segnale di forza intrinseca del mercato, avendo recentemente testato e trovato supporto proprio sulla linea di regressione centrale. Questo rimbalzo ha rinvigorito la spinta dei compratori e ha posto le basi per un potenziale nuovo allungo. A corroborare questa visione contribuiscono gli oscillatori. L'oscillatore stocastico, con impostazione (9,6,3), ha da poco generato un incrocio rialzista al di fuori della zona di ipervenduto, e le sue linee si stanno dirigendo con decisione verso l'area di ipercomprato, indicando una ripresa del momentum a breve termine. Analogamente, l'indicatore di Momentum a 10 periodi si mantiene stabilmente al di sopra della linea dello zero, confermando che la forza prevalente sul mercato è quella rialzista.
In questo contesto, le opportunità operative di tipo long (rialzista) appaiono le più coerenti con il quadro tecnico generale. Un punto di ingresso potenziale si situa ai livelli attuali di mercato, intorno a quota $1.17300, speculando sulla continuazione del movimento scaturito dal recente supporto. Il primo obiettivo significativo per tale posizione è rappresentato dal livello di resistenza R1 del Pivot Point calcolato con metodo Fibonacci, posizionato a $1.18289. Un superamento deciso e supportato da volumi in aumento di tale livello aprirebbe la strada a un'estensione del rialzo verso la resistenza successiva R2 a $1.20765, un'area che si avvicina alla proiezione della banda superiore del canale di regressione. La gestione del rischio per un'operazione rialzista dovrebbe prevedere uno stop loss posizionato al di sotto del recente minimo e della linea mediana del canale, idealmente sotto il Pivot Point principale a $1.14810, la cui violazione costituirebbe il primo serio segnale di indebolimento della struttura rialzista.
Nonostante la chiara impostazione positiva, è doveroso considerare anche scenari alternativi e potenziali posizioni short (ribassista). Un'operazione di vendita potrebbe essere contemplata qualora il prezzo mostrasse un chiaro segnale di esaurimento e una falsa rottura in prossimità della resistenza R1 a $1.18289, specialmente se accompagnata da una divergenza ribassista sugli oscillatori. Tuttavia, l'operazione con il miglior rapporto rischio/rendimento si configurerebbe solo a seguito di una rottura confermata della tendenza attuale. Un segnale ribassista di rilievo verrebbe generato da una chiusura giornaliera al di sotto del Pivot Point a $1.14810. Tale evento invaliderebbe la forza mostrata dal recente rimbalzo e proietterebbe i prezzi verso il primo supporto S1 a $1.10650, che coincide approssimativamente con la banda inferiore del canale di regressione, rappresentando il target naturale per una posizione corta. L'analisi dei volumi e della volatilità, misurata dall'ATR (Average True Range), completa il quadro. I volumi, sebbene non eccezionali, hanno mostrato un leggero incremento durante le ultime sedute positive, fornendo un cauto supporto al movimento. L'ATR si attesta su livelli contenuti, indicando una volatilità controllata che favorisce la prosecuzione del trend in atto piuttosto che inversioni improvvise e violente. In conclusione, la strategia prevalente rimane quella di seguire il trend rialzista, monitorando attentamente la reazione dei prezzi sui livelli di resistenza indicati, pronti a riconsiderare lo scenario solo di fronte a una decisa violazione dei supporti chiave.
NFLX 1°Target, analizziamo la watch listBuona domenica a tutti i trader, in questa video analisi della watch liost US, mettiamo in prima pagina il titolo Netflix (NFLX), dopo che ha avuto un primo rimbalzo, partendo da un livello di prezzo considerato un supporto (1140$) e raggiungendo il suo primo target, ovvero il primo obiettivo di prezzo prefissato a 1240$, ora questo livello diventa una forte resistenza da superare.
Ecco cosa significa in dettaglio:
"Ottimo rimbalzo": Il prezzo del titolo è sceso fino a 1140$, ha toccato quel livello e ha invertito la sua direzione, iniziando a salire con forza. Questo indica che c'era una forte pressione di acquisto a quel livello, sufficiente a superare la pressione di vendita.
"Supporto a 1140$": In analisi tecnica, un "supporto" è un livello di prezzo che in passato ha fermato le discese del titolo. Quando il prezzo si avvicina a questo livello, si presume che ci siano molti compratori disposti ad entrare, impedendo ulteriori cali.
"Con primo target preso": Questo significa che il titolo, dopo il rimbalzo, ha raggiunto e superato un livello di prezzo che era stato precedentemente individuato come il primo obiettivo di profitto. Raggiungere un target è un segnale positivo e spesso porta i trader a prendere profitto, il che può a sua volta causare una breve fase di consolidamento o una leggera correzione del prezzo.
In sintesi, la frase descrive un'operazione di trading andata a buon fine, dove il titolo ha rispettato le previsioni di analisi tecnica.
Mentr5e vediamo cosa hanno fatto le 7 sorelle: Apple, Microsoft, Alphabet (Google), Amazon, Nvidia, Meta Platforms e Tesla, dall'11 al 15 agosto.
In generale, la maggior parte di queste "sorelle" ha seguito il trend di debolezza del mercato più ampio, ma con risultati differenziati.
Apple (AAPL): Ha mostrato una certa resilienza, mantenendo un andamento relativamente stabile per gran parte della settimana, ma ha subito una lieve correzione a fine settimana in linea con l'S&P 500.
Microsoft (MSFT): Anche Microsoft ha registrato un andamento incerto, con volumi di scambio in calo che suggeriscono una fase di attesa da parte degli investitori, in vista di possibili annunci o dati macroeconomici.
Alphabet (GOOGL): Il titolo ha subito una pressione ribassista. Gli investitori sembrano aver preso profitto dopo i forti guadagni dei mesi precedenti, contribuendo al calo complessivo del Nasdaq.
Amazon (AMZN): Il titolo è stato particolarmente volatile, risentendo del sentiment negativo e delle preoccupazioni sul fronte dell'inflazione, che potrebbero incidere sui consumi e sulle vendite al dettaglio.
Nvidia (NVDA): Essendo uno dei titoli che hanno trainato il mercato per mesi, Nvidia ha risentito della debolezza generale. Ha registrato un calo significativo, in quanto gli investitori hanno preferito ridurre l'esposizione sui titoli che hanno avuto le performance migliori.
Meta Platforms (META): Il titolo ha mostrato un andamento misto, con un iniziale calo seguito da una leggera ripresa. Il focus rimane sulla strategia di monetizzazione del metaverso e sulla crescita degli utenti.
Tesla (TSLA): Ha avuto una settimana difficile, con una pressione di vendita significativa. Le preoccupazioni sulla concorrenza e la valutazione elevata hanno contribuito al calo.
La settimana è stata un campanello d'allarme per queste "sette sorelle". Dopo mesi di forte crescita, hanno mostrato una maggiore vulnerabilità, con gli investitori che hanno iniziato a prendere profitto e a riconsiderare il loro posizionamento in un mercato sempre più incerto. La performance di questi titoli ha contribuito in modo determinante alla debolezza generale del Nasdaq, lo abbiamo visto nel video di questa mattina con l'analisi degli indici.
Con questo e tutto vi abbraccio e buon trading.
Grazie Ciao da Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
La sterlina estende il rally: GBP/USD vicino a 1,3600.La sterlina britannica (GBP) ha prolungato la sua dinamica positiva nei confronti del dollaro statunitense (USD) nel corso della settimana, portando il cambio GBP/USD a ridosso della soglia tecnica di 1,3600. Il movimento rialzista, che si inserisce in un trend plurigiornaliero, è stato sostenuto anche dal rafforzamento dei rendimenti dei Gilt decennali, saliti oltre il 4,70%—livelli osservati l’ultima volta a inizio giugno.
Dall’inizio di agosto, la coppia GBP/USD ha chiuso in calo solo in due sedute, apprezzandosi di oltre 400 pips dai minimi di area 1,3140 toccati il 1° agosto. Attualmente, il cambio si muove in prossimità del ritracciamento di Fibonacci del 38,2% del ribasso tra luglio e inizio agosto, segnalando una fase tecnica di ribilanciamento.
La forza del “Cable” è stata alimentata in larga parte dalla rinnovata debolezza del dollaro statunitense, sotto pressione a causa di:
• Prospettive più accomodanti della Federal Reserve (Fed), con il mercato che prezza nuovi tagli dei tassi d’interesse;
• Tensioni politiche interne, in particolare le ripetute pressioni del Presidente Trump sull’indipendenza della Fed, che minano la fiducia nella coerenza della politica monetaria statunitense.
Fronte Regno Unito
il recente taglio dei tassi da parte della Bank of England (BoE) al 4,00% è stato interpretato dai mercati più come un aggiustamento tattico che come l’inizio di un ciclo accomodante aggressivo. Tale decisione sembra aver contribuito a rafforzare il sentiment sulla sterlina, almeno nel breve termine.
Tuttavia, la BoE si trova in una fase di notevole incertezza strategica, divisa tra due pressioni contrapposte:
• Debolezza del mercato del lavoro, penalizzato da un aumento delle imposte a carico dei datori di lavoro introdotto dalla cancelliera Rachel Reeves, nonché dalle ripercussioni della guerra commerciale innescata da Trump;
• Rischi inflazionistici persistenti, con la banca centrale che ha rivisto al rialzo le stime sull’inflazione attesa a settembre, ora vista al 4% (dal precedente 3,7%). L’aumento dei prezzi alimentari in particolare potrebbe riattivare richieste salariali e consolidare pressioni inflattive di lungo periodo.
La stessa BoE ha posticipato la previsione di ritorno dell’inflazione al target del 2% al secondo trimestre del 2027, tre mesi oltre le stime precedenti, segnalando un atteggiamento prudente ma ancora focalizzato sull’obiettivo della stabilità dei prezzi.
Il mercato ora incorpora circa 28 punti base di allentamento da qui alla riunione di marzo 2026, il che implica un possibile taglio dei tassi di 25 punti base nei prossimi sette mesi. La traiettoria dei tassi sarà comunque condizionata dai prossimi dati macroeconomici e dal contesto internazionale.
Tra i principali eventi in agenda:
• Dati sull’inflazione UK di luglio, che potrebbero confermare o smentire le recenti previsioni della BoE;
• PMI manifatturieri e dei servizi S&P Global, per un’indicazione preliminare sull’attività economica nel terzo trimestre;
• Il Simposio di Jackson Hole, dove sono attesi gli interventi chiave di Jerome Powell (22 agosto) e del governatore BoE Andrew Bailey (23 agosto);
• Verbali del FOMC relativi alla riunione del 29-30 luglio, che potrebbero offrire ulteriori indizi sulla direzione futura della politica monetaria USA.
I più recenti dati sul PIL del Regno Unito hanno sorpreso positivamente rispetto alle attese, mostrando una resilienza superiore al previsto dell’economia domestica.
Il prodotto interno lordo del Regno Unito relativo al secondo trimestre ha sorpreso positivamente, registrando una crescita dello 0,3% su base congiunturale, a fronte di una previsione di consenso più contenuta (+0,1%). Tale risultato rafforza l’ipotesi di una resilienza sottostante dell’economia britannica, nonostante un contesto macroeconomico e geopolitico ancora caratterizzato da elevata incertezza.
Tuttavia, un’analisi più approfondita della composizione del PIL rivela che il contributo alla crescita proviene in larga parte da fattori meno sostenibili nel medio periodo. In particolare:
• La spesa pubblica ha svolto un ruolo rilevante nel sostenere l’attività economica, riflettendo in parte misure di stimolo ancora in atto e interventi discrezionali a livello settoriale.
• L’accumulo di scorte ha rappresentato un ulteriore supporto alla crescita, ma tale dinamica è da interpretarsi con cautela, poiché può riflettere strategie di gestione del rischio (inclusi i timori legati a future interruzioni delle catene di approvvigionamento) più che un reale aumento della domanda finale.
In controtendenza, i consumi privati hanno rallentato, segnando un modesto +0,1% t/t, un dato che riflette l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie, penalizzate da livelli di inflazione ancora elevati e da condizioni finanziarie più restrittive. Ancora più significativo è stato il calo degli investimenti fissi lordi delle imprese, diminuiti del 4,0% nel trimestre, evidenziando un marcato deterioramento del sentiment aziendale, probabilmente connesso all’incertezza fiscale e regolatoria, nonché alla revisione al ribasso delle aspettative di crescita.
A livello settoriale, la componente dei servizi continua a rappresentare il motore principale dell’economia britannica, con una performance particolarmente brillante nel comparto “informazione e comunicazione” (+4,2%), trainato da innovazione tecnologica, servizi digitali e attività correlate all’intelligenza artificiale e ai media. Anche il settore delle costruzioni ha contribuito positivamente, nonostante condizioni finanziarie più rigide, beneficiando di alcuni progetti infrastrutturali pubblici e della resilienza della domanda abitativa in alcune aree urbane.
Al contrario, sia il commercio che la produzione industriale hanno esercitato un effetto frenante sulla crescita complessiva, confermando le difficoltà strutturali che affliggono il comparto manifatturiero e distributivo, anche in relazione ai costi elevati e alle persistenti frizioni post-Brexit.
Il settore privato continua a essere esposto a pressioni crescenti sui costi, legate principalmente a:
• Aumenti dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro;
• Incrementi del salario minimo, che pur sostenendo i redditi più bassi, hanno generato effetti collaterali sul costo del lavoro per le imprese, in particolare nei settori a bassa produttività.
Queste dinamiche, combinate con un contesto internazionale ancora fragile e una domanda interna in rallentamento, suggeriscono che l’attuale ripresa dell’economia britannica poggia su basi disomogenee e potenzialmente instabili.
In questo scenario, la Banca d’Inghilterra (BoE) dovrebbe proseguire lungo un percorso di allentamento monetario graduale, coerente con una strategia di bilanciamento tra il contenimento dell’inflazione e il sostegno all’attività economica. Le attese di mercato indicano almeno due ulteriori tagli dei tassi entro l’inizio del 2026, che porterebbero il tasso di riferimento al 3,50%, in linea con un processo di normalizzazione progressiva.
Le prospettive macroeconomiche, quindi, restano deboli, a causa di:
• Inflazione persistentemente elevata;
• Segnali di raffreddamento nel mercato del lavoro;
• Incertezze fiscali, con la cancelliera Reeves sotto pressione per le recenti misure restrittive.
In tale contesto, la BoE dovrebbe mantenere una postura cautamente restrittiva, evitando tagli prematuri che potrebbero compromettere la credibilità anti-inflazionistica.
Fronte U.S.A.
Sul fronte dell’inflazione, le rilevazioni più recenti evidenziano segnali iniziali di trasmissione delle pressioni derivanti dai dazi doganali. Tuttavia, permangono incertezze rilevanti sia circa l’effettivo grado di pass-through verso i consumatori finali, sia in merito alla tempistica con cui tali pressioni si rifletteranno pienamente sui prezzi al consumo. In questo contesto, le imprese sembrano adottare un approccio attendista, assorbendo parzialmente l’aumento dei costi per evitare un indebolimento della domanda, già fragile in alcune componenti.
I consumi privati, pur rallentando, continuano a sostenere l’attività economica. Le vendite al dettaglio di luglio hanno evidenziato una dinamica positiva (+0,5% m/m), rafforzata da revisioni al rialzo delle stime per giugno. Tuttavia, l’espansione appare disomogenea e riflette una crescente selettività nei comportamenti di spesa, con segnali di cautela da parte dei consumatori, in particolare nei comparti discrezionali.
L’indice generale dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato a luglio un incremento dello 0,2% su base mensile, coerente con le attese di consenso, mentre l’indice core – che esclude alimentari ed energia – è salito dello 0,3%, segnando l’aumento annualizzato più elevato da febbraio.
Tale dinamica, seppur non allarmante in termini assoluti, suggerisce una maggiore pervasività delle pressioni inflazionistiche, come testimoniato dalla crescita diffusa nei beni core (+0,2%) e nei servizi core (+0,4%). Questo pattern implica una persistenza dell’inflazione sottostante, che si allontana dalla narrativa della transitorietà prevalente nei mesi precedenti.
Su base tendenziale, l’indice CPI si attesta al 2,7% annuo, confermandosi all’interno di un range relativamente stabile (2,3%-3,0%) da oltre un anno. Questa relativa stabilità riflette finora la capacità delle imprese di contenere i trasferimenti dei costi a valle, ma gli ultimi dati sull’indice dei prezzi alla produzione (PPI) indicano un progressivo irrigidimento delle strategie aziendali.
L’aumento del 2,0% nei servizi commerciali, considerato una proxy dei margini operativi di grossisti e retailer, segnala che le imprese stanno aumentando la resistenza alla compressione dei margini, con potenziali ricadute inflattive nel medio termine.
La crescita delle vendite al dettaglio nel mese di luglio è stata trainata dal comparto automobilistico, un settore notoriamente volatile e sensibile alle dinamiche tariffarie. Inoltre, l’aumento dei prezzi dei beni durevoli – come mobili e articoli per il tempo libero – ha gonfiato i dati nominali, celando una crescita dei volumi più contenuta.
L’indicatore di controllo, che esclude componenti volatili (auto, energia, materiali edili e ristorazione), ha mostrato un incremento dello 0,4%, suggerendo un avvio positivo per i consumi nel terzo trimestre. Tuttavia, permangono elementi di fragilità, legati a un mercato del lavoro in graduale rallentamento, livelli di prezzo ancora elevati e un generale clima di incertezza che incide sulla fiducia dei consumatori.
Numerose aziende del comparto dei beni di consumo hanno segnalato difficoltà crescenti nel trasferire integralmente i costi ai clienti finali, confermando che il passaggio dell’inflazione lungo la catena del valore sarà graduale e incompleto.
Sul versante produttivo, i segnali di prudenza da parte delle imprese sono sempre più evidenti. La produzione manifatturiera è rimasta invariata a luglio, indicando che la spinta osservata nel primo trimestre era largamente attribuibile a fattori contingenti, tra cui l’anticipo di ordini per fronteggiare i rischi connessi ai dazi e alle tensioni nelle supply chain.
Attualmente, la combinazione di scorte elevate e domanda più debole potrebbe preludere a una fase di contrazione degli ordini industriali, accentuando la vulnerabilità ciclica del settore manifatturiero.
Nel complesso, l’economia statunitense conferma una solida resilienza strutturale, ma risente dell’impatto di uno scenario caratterizzato da elevata incertezza geopolitica e commerciale, oltre che da un contesto inflazionistico ancora irrisolto.
Sia i consumatori sia le imprese hanno in parte anticipato decisioni di spesa e investimento per attenuare l’impatto iniziale dei costi più elevati, ma tali strategie non appaiono sufficienti a neutralizzare completamente le tensioni sui prezzi.
L’inflazione, pur contenuta su base aggregata, mostra segnali di diffusione e persistenza, sollevando interrogativi sulla capacità del sistema di assorbire ulteriori aumenti dei prezzi nei prossimi mesi senza compromettere la dinamica dei consumi.
Conclusioni
• Regno Unito: la sterlina beneficia nel breve termine di un contesto favorevole sui tassi e di una BoE percepita come cautamente restrittiva, ma il quadro di fondo resta fragile. La crescita è sostenuta da elementi temporanei, mentre il rallentamento dei consumi e la contrazione degli investimenti pongono dubbi sulla sostenibilità della ripresa. L’inflazione rimane una sfida centrale, con un ritorno all’obiettivo del 2% ora previsto solo nel secondo trimestre del 2027.
• Bank of England: è probabile che adotti un approccio attendista, con tagli graduali dei tassi nei prossimi 12-18 mesi, purché l’inflazione non sorprenda al rialzo. Qualsiasi accelerazione del rallentamento economico o shock esterno potrebbe tuttavia indurre una risposta più decisa.
• Stati Uniti: l’economia americana resta resiliente ma si confronta con crescenti segnali di tensione. L’inflazione appare meno transitoria del previsto e inizia a propagarsi in modo più uniforme. Le imprese stanno diventando meno disposte ad assorbire i costi, suggerendo che nuove pressioni inflattive potrebbero emergere nei mesi a venire.
• Federal Reserve: il mercato sconta ulteriori tagli, ma la traiettoria futura dei tassi dipenderà fortemente dall’evoluzione dell’inflazione core e dei consumi. Un deterioramento del mercato del lavoro o un peggioramento della fiducia dei consumatori potrebbero accelerare l’allentamento monetario, ma la Fed si muoverà con cautela per non compromettere la propria credibilità nella lotta all’inflazione.
Analisi tecnica 📈- daily chart
La struttura tecnica del cambio GBP/USD continua a mostrare una solida impostazione rialzista. Il prezzo si mantiene stabilmente al di sopra delle medie mobili esponenziali a 100 e 200 periodi, indicando un momentum positivo consolidato e una netta dominanza degli acquirenti nel breve e medio termine. La distanza significativa da tali medie segnala, tuttavia, un possibile eccesso di estensione del movimento, che potrebbe preludere a una fase di consolidamento o a una correzione tecnica di breve periodo.
Canale di Range e Livelli Psicologici
L’azione dei prezzi si muove all’interno di un canale statico ben definito, delimitato dai livelli psicologici chiave di 1,3600 (resistenza) e 1,3400 (supporto). Questi livelli stanno attualmente fungendo da barriere di contenimento per la price action, conferendo un’impostazione di tipo range-bound nel breve termine. Un breakout deciso e confermato al di sopra della resistenza o al di sotto del supporto potrebbe costituire un segnale direzionale forte, con implicazioni rilevanti sulla struttura tecnica di medio periodo e sull’eventuale avvio di una fase di inversione o accelerazione del trend.
Zona di Confluenza Tecnica
In ottica correttiva, si individua una potenziale zona di reazione tecnica – evidenziata come “rettangolo rosso” – in cui convergono molteplici elementi di natura tecnica:
• Livelli di ritracciamento di Fibonacci, derivanti dal movimento impulsivo in atto;
• Punto Pivot P1, che rappresenta una soglia di equilibrio giornaliera rilevante dal punto di vista volumetrico;
• Concentrazione di volumi visibile attraverso analisi del Volume Profile, che indica un’area di forte interesse istituzionale.
Questa area di confluenza potrebbe agire da supporto dinamico in caso di ritracciamento e rappresentare una zona tecnica favorevole per valutazioni di rientro a favore di trend (buy-the-dip), qualora la price action confermasse segnali di inversione di breve.
Ichimoku Kinko Hyo
Sebbene il sistema Ichimoku venga generalmente applicato in presenza di trend ben definiti, alcuni segnali degni di nota emergono anche in questa fase di transizione:
• La Kumo (nuvola) si presenta sottile e piatta, e ha già intersecato la price action, elemento che evidenzia una perdita di forza direzionale del trend corrente.
• La Tenkan Sen ha recentemente effettuato un bearish crossover sulla Kijun Sen, che, pur non confermando ancora un segnale ribassista pienamente maturo, suggerisce una possibile debolezza temporanea nella struttura rialzista.
• La Chikou Span, posizionata al di sotto dell’attuale linea dei prezzi, mostra una mancanza di conferma del momentum bullish e, se dovesse rimanere sotto al prezzo per più sessioni, aumenterebbe la probabilità di una fase correttiva.
• Infine, il prezzo si è arrestato in prossimità della Senkou Span A, che in questo contesto potrebbe agire da resistenza dinamica nel breve termine.
Dow Jones: record intraday e due settimane di rialzoDow Jones sugli scudi: record intraday e due settimane consecutive di rialzo
Venerdì 15 l’S&P ha interrotto la serie di tre sessioni consecutive di chiusure record, in una giornata contraddistinta da un andamento altalenante dei titoli azionari. Ciononostante, i principali indici hanno archiviato due settimane consecutive di rialzo.
L’S&P è arretrato dello 0,29%, attestandosi a quota 6.449,80, mentre il Nasdaq ha perso lo 0,40% (quasi 90 punti) chiudendo a 21.622,98. È stata una giornata particolarmente difficile per i titoli dei semiconduttori, penalizzati dalle dichiarazioni del presidente Trump, intenzionato a imporre dazi sulle importazioni del settore fino al 300%. Nonostante ciò, su base settimanale
l’S&P ha guadagnato lo 0,9% e il Nasdaq lo 0,8%.
Il Dow Jones è risultato il migliore della settimana. Venerdì ha registrato un progresso dello 0,08% (circa 35 punti) chiudendo a 44.946,12, e ha sovraperformato le altre piazze con un rialzo settimanale dell’1,7%. L’indice ha toccato un nuovo massimo intraday e ora si colloca a soli 70 punti dal record di chiusura.
Quasi tutti gli eventi della settimana sono stati interpretati alla luce di un possibile taglio dei tassi a settembre. Le azioni hanno beneficiato martedì e mercoledì dei dati sull’indice dei prezzi al consumo (CPI), che non hanno segnalato nuove pressioni inflazionistiche. Giovedì, invece, il clima si è raffreddato a causa dell’indice dei prezzi alla produzione (PPI), risultato superiore alle attese.
Oggi le vendite al dettaglio sono salite dello 0,5% a luglio, in linea con le previsioni: un segnale incoraggiante per l’economia, che tuttavia non accelera le prospettive di un taglio dei tassi. Intanto, l’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan è sceso del 5%, passando da 61,7 punti di luglio a 58,6 in agosto, mentre le aspettative d’inflazione sono aumentate sia nel breve che nel lungo termine.
Il CME FedWatch Tool assegna ora all’ipotesi di un taglio dei tassi il mese prossimo una probabilità intorno all’85%, comunque elevata ma inferiore al 95% registrato a inizio settimana.
La stagione degli utili sta giungendo al termine e nei prossimi giorni sarà la volta dei grandi rivenditori al dettaglio: Home Depot (HD) martedì, Target (TGT) mercoledì e Walmart (WMT) giovedì. Tra gli altri report attesi figurano Palo Alto Networks (PANW) lunedì; Toll Brothers (TOL) martedì; The TJX Cos. (TJX), Lowe’s (LOW), Analog Devices (ADI) ed Estée Lauder (EL) mercoledì; e Alibaba (BABA) giovedì, solo per citarne alcuni.
Infine, venerdì 22 agosto sarà seguito con grande attenzione l’intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, al Simposio di Jackson Hole, in programma dal 21 al 23 agosto.
Marco Bernasconi Trading
17 AGO | SUPPOSTA DEL GIORNOITA
BTC MASTERPLAN INVERSO - massima attenzione alla chiusura del T-1i in corso
Questo potrebbe già concludersi CORTO entro la box segnalata
da li troverà il TOUCHé sulla sua FLD utile alla prosecuzione a ribasso con forte spinta a caccia del tF-1i e cF+1i
Ulteriore Setup short Emiciclo in macchina in attesa di Trigger
Buon slow trading a tutti
ENG
BTC INVERSE MASTERPLAN – Maximum attention on the ongoing T-1i closure.
This could already conclude SHORT within the highlighted box.
From there, it will likely find the TOUCHé on its FLD, paving the way for further downside momentum, targeting tF-1i and cF+1i.
Another Emiciclo short setup is loaded and awaiting trigger.
Wishing everyone steady and disciplined slow trading.
Trump e Intel: L'Imprevisto Colpo di ScenaBuona domenica a tutti i trader, in questa video analisi andiamo a vedere il rapporto tra Donald Trump e Intel che è al centro di una situazione tesa e complessa, che riguarda la sicurezza nazionale, la leadership aziendale e il futuro dell'industria dei semiconduttori negli Stati Uniti.
La questione principale riguarda il CEO di Intel, Lip-Bu Tan. Trump ha chiesto pubblicamente le sue dimissioni, accusandolo di avere legami e potenziali conflitti di interesse con aziende cinesi legate al settore militare. Questa mossa ha causato una reazione immediata sul mercato, con le azioni di Intel che hanno subito un calo significativo.
Tuttavia, dopo l'iniziale richiesta di dimissioni, c'è stata una svolta. Trump ha incontrato il CEO di Intel alla Casa Bianca e, dopo il colloquio, ha rivisto la sua posizione, definendo Tan un "successo" e lodando la sua storia. Questo ha aperto a una fase di potenziale collaborazione, con la discussione di nuovi scenari per i chip americani, investimenti nell'infrastruttura e la garanzia della leadership tecnologica degli Stati Uniti.
In sintesi, la situazione è passata da un forte scontro a un'inattesa apertura al dialogo, con il governo americano che valuta la possibilità di acquisire una quota in Intel, in un contesto in cui la sicurezza e l'indipendenza nella produzione di chip sono diventate una priorità strategica per gli Stati Uniti.
Un grande saluto e un abbraccio.
Grazie ciao da Mauro.
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Tori Preoccupati? L'Analisi S&P 500, Nasdaq e Dow JonesBuongiorno a tutti i trader, per l'analisi tecnica dell'S&P 500 e del Nasdaq nella settimana appena passata (dall'11 al 15 agosto), il discorso è abbastanza chiaro: c'è stata una bella accelerazione al ribasso, specialmente verso la fine della settimana.
S&P 500
Andamento: All'inizio era partito bene, con un po' di momentum positivo. Poi, però, ha trovato un muro a circa 6.481 punti che ha fatto da forte resistenza. Il prezzo ha corretto fino a 6.375, che ha retto come supporto.
Cosa ci dice il grafico: La chiusura di venerdì a 6.449,80 punti, con una perdita dello 0.29%, ci fa capire che il trend rialzista di breve periodo sta perdendo colpi. Se dovesse rompere il supporto a 6.375,3, c'è il rischio di un calo più serio.
Nasdaq
Andamento: Qui la situazione è stata ancora peggiore. Il Nasdaq è stato più debole dell'S&P 500, chiudendo la settimana con un trend decisamente negativo. Il prezzo si è mosso in modo molto volatile e la pressione di vendita si è fatta sentire forte, tanto da fargli perdere oltre lo 0.5% solo venerdì.
Cosa ci dice il grafico: La chiusura a 23.712,07 punti è un segnale forte. Ci fa capire che la paura ha spinto gli investitori a vendere, soprattutto i titoli tech a grande capitalizzazione che sono la spina dorsale del Nasdaq.
Conclusione
In poche parole, entrambi gli indici hanno mostrato segnali di stanchezza a fine settimana. L'S&P 500 ha tenuto il suo supporto chiave, il Nasdaq invece ha ceduto molto, indicando una chiara perdita di momentum. Ora staremo a vedere se questa debolezza è solo una pausa o se è l'inizio di una correzione più seria.
Come al salito vi mando un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
4° Step - Analisi Algoritmica con semplici strategieBuona domenica a tutti i trader, nel mio video andiamo a vedere come fare analisi algoritmica con strategie davvero semplici. Gli indicatori e gli oscillatori nel trading sono degli strumenti potentissimi che ci aiutano a prendere delle decisioni più smart. Nello specifico, vedremo come sfruttare le medie mobili, il momentum e l'RSI.
Medie Mobili: Il tuo alleato per il Trend
Per prima cosa, parliamo delle medie mobili (MA). Sono perfette per capire la direzione principale del mercato, perché "lisciano" il rumore dei prezzi e ti mostrano la rotta. Se il prezzo è sopra la media mobile, il trend è rialzista. Se è sotto, è ribassista. È semplicissimo! Le medie mobili non solo confermano un trend, ma possono anche segnalare quando sta per cambiare, ad esempio se il prezzo le attraversa.
Momentum e RSI: La Forza dietro i Movimenti
Dopo aver capito la direzione, ci serve sapere con quanta forza e velocità il mercato si sta muovendo. E qui entrano in gioco il momentum e l'RSI.
Il momentum ci dice quanto velocemente stanno cambiando i prezzi. Se è forte, il movimento è rapido. Se si indebolisce, il trend potrebbe essere vicino alla fine.
L'RSI (Relative Strength Index) è un oscillatore che misura la velocità e la variazione dei prezzi su una scala da 0 a 100. Se l'RSI va sopra 70, il mercato è ipercomprato e potrebbe esserci un'inversione al ribasso. Se invece scende sotto 30, è ipervenduto e potrebbe esserci un rimbalzo.
Unendo questi strumenti, avrai una visione completa. Le medie mobili ti dicono "dove sta andando il mercato", mentre il momentum e l'RSI ti dicono "con che forza ci sta andando". In questo modo, i tuoi segnali di trading diventano molto più affidabili.
Con questo è tutto un grande abbraccio.
Grazie ciao da Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
XAUUSD | Fresh demand docet.Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Vediamo più nel dettaglio cosa potrò aspettarmi da questa sera.
L'oro sta creando questa specie di fase laterale, sopra la fresh demand dei 3330$ per oncia, vediamo come il supporto continua a reggere impendendo al metallo giallo di crollare molto.
Con le notizie di Venerdì sera potremmo aspettarci una leggera risalita ma niente di assurdo a mio parere, portando ad una leggera correzione.
Presi dei livelli più importanti per lo SHORT capiremo cosa vorrà fare, il massimo giornaliero sicuramente è uno dei migliori candidati per far shortare il nostro bene rifugio.
Tutto si deciderà al break della fresh demand, che potrà portare l'oro su minimi importanti come i 3315$ e oltre, anche fino ai 3300$.
Attenzione al gap di apertura settimanale, con l'incontro TRUMP - PUTIN potrebbe essere molto probabile.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Bitcoin (BTC) – Analisi Ciclica AggiornataI target indicati nella scorsa settimana sono stati raggiunti e il prezzo ha violato il vecchio massimo, salvo poi essere respinto con una correzione di circa il -4%.
Questo movimento ha disegnato lo swing di un T+4 inverso, aprendo a due possibili scenari:
1️⃣ Dal massimo del 14 agosto potrebbe essere partito un ciclo importante (T+4 inverso).
2️⃣ Oppure siamo ancora in chiusura del vecchio T+4 inverso → semplice T+1 inverso che sarà destinato a vincolarsi al ribasso → nuovi massimi nelle prossime settimane.
📌 Livelli chiave da monitorare:
121.079 $ → 0.5 dell’Order Block
115.008 $ → livello atteso per chiusura T indice
111.982 $ → swing T+4 inverso
🎯 Scenario operativo:
Se il prezzo torna sopra 121.079 $ e supera il massimo del 14/08 → conferma di ulteriore rialzo.
Se invece viene respinto → aumenta il rischio che sia partito un ciclo importante (T+4 inverso).
#Bitcoin #BTC #Crypto #AnalisiCiclica #CiclicaTrading
Intervallo di prezzo dell'oro: 3330-3340 (linea della vita e Intervallo di prezzo dell'oro: 3330-3340 (linea della vita e della morte)
Analisi delle notizie sull'oro:
I prezzi dell'oro sono scesi dell'1,8% questa settimana, rimanendo sostanzialmente invariati a 3.336 dollari.
I dati dell'indice dei prezzi alla produzione (PPI) di luglio hanno scosso la fiducia del mercato in un taglio dei tassi della Fed a settembre. Le scommesse degli investitori sulla probabilità di un taglio di 25 punti base sono scese da oltre il 95% del giorno precedente al 92%, esercitando una pressione al ribasso sui prezzi dell'oro.
Tuttavia, stamattina è emersa la notizia del fallimento dei colloqui tra Stati Uniti e Russia, ma il raggiungimento della pace potrebbe richiedere un secondo incontro con i leader ucraini.
L'esito dell'incontro tra Stati Uniti e Russia avrà un impatto cruciale sui prezzi dell'oro.
Analisi tecnica dell'oro:
Manteniamo la nostra recente visione sulle prospettive a medio termine dell'oro.
I pattern di candele doji consecutive sul grafico mensile suggeriscono una potenziale inversione dei prezzi dell'oro.
Qualsiasi tendenza al rialzo potrebbe innescare una svendita, aprendo la strada a un calo più ampio.
Su base settimanale, i prezzi hanno recentemente oscillato a livelli elevati. Con il passare del tempo, il livello spartiacque settimanale si attesta attualmente a 3300 punti. La prossima settimana monitoreremo l'andamento di questo livello.
Se dovesse rompersi, gli obiettivi sono intorno a 3245 e 3150-3120.
Nel breve termine, dopo aver chiuso con una candela ribassista il 14 agosto, i prezzi dell'oro si sono ritirati al limite inferiore del canale di tendenza ribassista, intorno a 3330-3340, indebolendo il momentum rialzista.
Per i prezzi dell'oro la prossima settimana, la strategia di trading a breve termine consigliata è quella di vendere sui rally e acquistare sui pullback.
Nel breve termine, i principali livelli di resistenza da tenere d'occhio al rialzo sono 3348-3358.
Nel breve termine, i principali livelli di supporto da tenere d'occhio al ribasso sono 3320-3310.
Monitorate attentamente le fluttuazioni nell'intervallo 3330-3340, che è fondamentale per i movimenti al rialzo e al ribasso dell'oro.
Una rottura di questo intervallo potrebbe determinare la direzione dell'andamento del prezzo intraday dell'oro lunedì.
Vendita allo scoperto dell'oro ai massimi di lunedìVendita allo scoperto dell'oro ai massimi di lunedì
Si prevede che i prezzi dell'oro scenderanno ulteriormente a livelli inferiori la prossima settimana.
Grafico a 4 ore:
Un'ulteriore pressione sulla linea mediana sta causando un calo dei prezzi dell'oro.
Per lunedì prossimo, la strategia principale è quella di vendere allo scoperto sui rally.
Raccomandazione di trading: Vendere allo scoperto l'oro intorno a 3345-3350, con uno stop-loss a 3360. I target sono 3332, 3320 e 3300!
Analisi tecnica dell'oro
Trend a breve termine:
1: L'oro spot oscilla ampiamente tra $ 3280 e $ 3400,
e in un intervallo ristretto tra $ 3330 e $ 3360.
2:
Una rottura al di sotto del livello di supporto di $ 3.330 potrebbe portare a un calo a $ 3.320-3.300;
Una rottura sopra $ 3.344 potrebbe testare $ 3.350-3.360.
I grafici a 3 e 4 ore mostrano che i prezzi dell'oro devono mantenersi sopra i 3.350 dollari, ma è necessaria una rottura sopra la resistenza dei 3.400 dollari per confermare ulteriori guadagni.
4. Livelli chiave di supporto e resistenza
Supporto:
3.330 dollari (supporto attuale)
3.315 dollari (supporto chiave)
3.300 dollari (barriera psicologica)
Resistenza:
3.350-3.360 dollari (resistenza attuale)
3.400 dollari (breve termine)
3.432 dollari (una rottura potrebbe mettere a dura prova i 3.450 dollari).
Se i prezzi dell'oro si mantengono sopra i 3.400 dollari, potrebbero attrarre ulteriori acquisti; una rottura sotto i 3.300 dollari potrebbe innescare una svendita tecnica.
Ultime notizie:
Gli Stati Uniti hanno annunciato un dazio del 50% su acciaio e alluminio importati.
L'elenco tariffario ampliato, che comprende centinaia di prodotti derivati, entrerà in vigore il 18 agosto. Quella sera, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha pubblicato un avviso sul Federal Register, annunciando che il Bureau of Industry and Security aveva aggiunto 407 codici prodotto alla Tabella Tariffaria Armonizzata. Questi prodotti, a causa dell'inclusione di acciaio e alluminio, saranno soggetti a dazi aggiuntivi.
Ciò ha fornito un certo sostegno agli attuali prezzi dell'oro.
LINKUSD Short IdeaTimeframe: M15 / H1
Bias: Bearish
Analysis:
I'm observing a key M15 Fair Value Gap (FVG) just above the current price. I anticipate that this zone could act as strong resistance.
Plan:
1-Wait for the price to rise and enter the M15 FVG.
2-Monitor lower timeframes (e.g., M5 or M1) for a bearish setup confirmation.
3-If a valid entry setup is confirmed, I will consider a short position.
Target:
My primary target is the H1 Double Bottoms, which represents a key liquidity pool below the current price.
EURUSD- Il trend è cambiato oppure....Cambio trend o induzione? Non lo sappiamo, possiamo osservare i grafici 1D comparando EURUSD con l'indice del Dollaro e farci una idea.
-In EurUsd non si ancora formato un massimo inferiore a quello precedente così come nell'indice del $ non si è ancora formato un minimo superiore a quello precedente.
-Ichimuku ci dice che EURUSD è ancora sopra la Kumo mentre l'indice del $ ne è dentro.
-Le proiezioni di Hosoda restituiscono l'informazione che entrambi gli asset sono sotto la NT (lo spartiacque) dove il primo la deve superare per continuare il rialzo mentre l'indice del $ l'ha superata-verso il basso- con determinazione (l'ha superata con una lunga candela rossa).
-Gli angoli di Gann mostrano EurUsd sopra la 1x1 (angolo rosso) e l'indice $ sotto fino all'ultima seduta dove si è posizionato sull'angolo stesso -o lo supera o ne viene respinto-
EurUsd è vicino all'ultimo angolo (quello nero) che ne ha fermato il movimento al rialzo (23/28 Luglio) angolo ancora non testato dall'indice $ che invece si è fermato sotto l'altro angolo nero-quello mediano.
E allora?
Non posso sapere dove Fibo voglia andare, guardando la comparazione mi sono fatto l'idea di una prosecuzione del rialzo, ho un ordine sopra il massimo del 7 Agosto, ma solo le prossime sedute ci daranno una direzione.
Analisi a 360° su CampariAnalisi Fondamentale
L'analisi dei dati finanziari rivela una crescita costante del fatturato prevista fino al 2025, che riflette sia lo slancio organico sia l'impatto dell'acquisizione. Tuttavia, questa crescita contrasta con il significativo calo del reddito netto previsto per il 2024, attribuibile ai costi di integrazione e ristrutturazione. Nonostante ciò, Campari mantiene margini di profitto lordo impressionanti al 58,2%, a testimonianza del potere dei suoi marchi, sebbene recentemente sotto pressione a causa di un mix di vendite sfavorevole e dell'aumento dei costi. L'acquisizione ha trasformato il bilancio, con un notevole aumento degli asset totali e, criticamente, un'impennata del debito per finanziare l'operazione da 1,2 miliardi di euro, aumentando il profilo di rischio finanziario. Il flusso di cassa del 2024 mostra un "Flusso di cassa libero" profondamente negativo per -518,21 milioni di euro e un "Flusso monetario da investimento" negativo per -1.290,3 milioni di euro, riflettendo il prezzo di acquisto di Courvoisier. In contrasto, il "Flusso di cassa operativo" rimane positivo, dimostrando che il business sottostante continua a generare liquidità. I dati raccontano la storia di un' "ipoteca strategica": l'azienda sta sacrificando la redditività a breve termine per un asset che ritiene genererà un valore superiore nel lungo periodo. I multipli di valutazione, come l'elevato rapporto Prezzo/Utili di 41,5x (Image 3), suggeriscono che il mercato sta già scontando un successo nella ristrutturazione di Courvoisier, creando un potenziale rischio qualora l'esecuzione dovesse vacillare.
L'analisi SWOT rivela un'azienda a un bivio strategico. Il suo principale punto di forza risiede nel portafoglio di oltre 50 marchi iconici ad alta marginalità, con una leadership indiscussa nel segmento in crescita degli aperitivi. A questo si aggiunge una comprovata capacità di integrare acquisizioni e una solida rete di distribuzione globale. Tuttavia, la principale debolezza è l'elevato indebitamento finanziario derivante dall'operazione Courvoisier, che riduce la flessibilità finanziaria e aumenta la vulnerabilità alle flessioni della spesa dei consumatori. L'opportunità più grande è legata proprio al successo del rilancio di Courvoisier, che potrebbe accelerare la premiumizzazione del gruppo e aprire le porte al mercato asiatico, in particolare alla Cina. Parallelamente, la crescita continua di Espolòn e Wild Turkey si allinea con le tendenze di consumo, offrendo ulteriori vie di crescita organica. Le minacce, d'altra parte, sono significative: il rischio di integrazione di un'acquisizione così grande è notevole, aggravato da rischi geopolitici come le tariffe e le indagini anti-dumping, un'intensa concorrenza e la possibilità di un prolungato rallentamento economico che deprima la domanda di alcolici premium. In sostanza, Campari sta scommettendo i suoi tradizionali punti di forza per mitigare le nuove debolezze e minacce, con l'intero quadro strategico ora orientato a far fruttare questa singola, massiccia operazione.
Analisi Tecnica
Il grafico del titolo mostra un trend primario rialzista, chiaramente definito dal canale di regressione ascendente. L'azione dei prezzi si muove con forza nella metà superiore del canale, indicando un momentum positivo sostenuto. I punti pivot calcolati con il metodo di Fibonacci, offrono una mappa precisa dei livelli operativi. Il prezzo attuale si trova al di sopra della seconda resistenza (R2) a 6,268 € e si sta avvicinando alla terza resistenza (R3) a 6,644 €. Di conseguenza, il livello R2 funge ora da supporto immediato, mentre R3 rappresenta la prossima barriera chiave da superare. L'oscillatore Stocastico si trova nella parte alta del suo range, prossimo alla zona di ipercomprato (sopra 80), segnalando che il movimento rialzista potrebbe essere in una fase matura, pur non avendo ancora fornito un chiaro segnale di inversione. L'indicatore di Momentum si posiziona saldamente al di sopra della linea dello zero, confermando la forza del trend, sebbene mostri un leggero appiattimento che suggerisce una possibile fase di consolidamento o una pausa. La volatilità, misurata dall'ATR, è in diminuzione, indicando un restringimento del range di prezzo che spesso precede un movimento direzionale più ampio. I volumi di scambio rimangono nella media, senza mostrare picchi significativi che possano confermare con forza una rottura imminente.
Dal punto di vista operativo, uno scenario rialzista potrebbe prevedere un ingresso long a seguito di una rottura confermata e sostenuta al di sopra della resistenza R3 a 6,644 €, idealmente accompagnata da un aumento dei volumi. Un obiettivo per tale operazione sarebbe la parte superiore del canale di regressione, intorno a 7,282 €. In alternativa, un trader più cauto potrebbe attendere un ritracciamento verso il livello di R2 a 6,268 €, cercando conferme della tenuta di questo supporto per un ingresso a un prezzo più favorevole. Al contrario, uno scenario ribassista potrebbe prendere forma in caso di un chiaro fallimento nel superare la resistenza R3, con la formazione di pattern di inversione. Un segnale di ingresso short sarebbe una rottura decisa al di sotto del supporto R2 a 6,268 €, confermata da un incrocio ribassista dello Stocastico dalla zona di ipercomprato. Il primo obiettivo per un'operazione short sarebbe la resistenza precedente, ora supporto, R1 a 6,024 €, con un target successivo rappresentato dal pivot point centrale (P) a 5,630 €.
Profitti sicuri? Crollo di Bitcoin! 100.000 $ o meno?Profitti sicuri? Crollo di Bitcoin! 100.000 $ o meno?
Bitcoin ha rotto un range di consolidamento con resistenza a 112.000 $ e ha raggiunto un massimo di 123.000 $ il 14 luglio. Il ritracciamento da questo massimo importante il 2 agosto ha raggiunto un minimo di 112.000 $. Da questo minimo, Bitcoin ha fatto un nuovo balzo e ha raggiunto il picco di 124.500 $ in mattinata.
Questo secondo balzo ha prodotto un forte rigetto. Questo rigetto produce un pattern a doppio massimo e indica prezzi più bassi. Il volume ribassista è molto elevato. Il ribasso è confermato.
Quanto scenderà?
Il primo minimo è stato di 112.000 $ e il rimbalzo ha portato a un doppio massimo. Il doppio massimo significa che non ci sono nuovi massimi, gli acquirenti non sono stati abbastanza forti, il che significa che il prossimo calo romperà il supporto. Poiché la resistenza regge, è più probabile che il supporto venga rotto.
Bitcoin si sta ora dirigendo verso $ 107.750 o inferiore per testare il precedente intervallo di supporto. Stiamo parlando di un intervallo compreso tra $ 100.000 e $ 110.000. Questa è la zona di supporto che verrà nuovamente testata.
Tenete presente che se Bitcoin dovesse scendere a $ 100.000, le condizioni di mercato rimarrebbero estremamente rialziste e allo stesso tempo assisteremmo a una correzione significativa del 20%. Ciò significa che dopo tale correzione il mercato potrebbe invertire la rotta e riprendere a crescere per mesi. Potrebbero volerci dai 3 ai 5 mesi, con una crescita continua, o anche di più.
Il ritracciamento può anche portare al test del supporto precedente, che a sua volta resiste, ovvero $ 112.000. Se ciò accade, il mercato reagisce in modo ultra-rialzista e ci concentriamo su un massimo successivo più alto.
Indipendentemente dal breve termine, continuiamo a essere rialzisti nel lungo termine. Bitcoin sta scendendo.
Il mercato rialzista non è finito.
Grazie per la lettura.
L'ORO continua a crescere potenzialmente in futuroL'ORO continua a crescere potenzialmente in futuro
Il mercato rimane rialzista all'interno di un trend rialzista consolidato. Il dollaro USA continua a scendere, mentre l'oro ha confermato la formazione di un canale di prezzo rialzista, con i rialzisti che difendono aggressivamente le zone di supporto chiave.
Una rottura al di sopra di questo livello potrebbe accelerare il rialzo. Intervallo di prezzo: 3366 - 3331. Il prezzo si sta consolidando in questa fascia, in attesa di una mossa decisiva. Il prezzo potrebbe continuare a salire, ma è probabile un test del supporto prima di spingere più in alto. Un rimbalzo dal supporto potrebbe portare a un nuovo test dei massimi recenti. Fornirò aggiornamenti man mano che il mercato progredisce sulla base delle nostre analisi precedenti.