SOLEUR - Aggiornamento del quadro tecnicoCome previsto dalla precedente analisi il supporto il area 127€ si è rivelato importante ed il rimbalzo non si è fatto attendere. La perdita di tale supporto porterebbe le quotazioni prima in area 117€ circa e successivamente al livello di 108€ circa. Vedo con maggior probabilità un trading range tra i 127€ e i 164€ della prima resistenza importante. In caso di forti ribassi del mercato azionario americano ci si potrebbe aspettare un afflusso di $$$ sulle crypto, quindi attenzione ai forti movimenti in caso di aumento del VIX sul mercato azionario USA.
Idee della comunità
Le azioni in ribasso ieri, il rapporto sul lavoro in arrivo oggiLe azioni hanno chiuso in ribasso ieri, il rapporto sulla situazione occupazionale è atteso per oggi.
Ieri le azioni hanno chiuso in ribasso in una sessione altalenante.
Le notizie secondo cui il Presidente Trump e il Presidente cinese Xi avrebbero parlato al telefono nelle prime ore di giovedì mattina hanno fatto salire le azioni all'apertura. Trump ha affermato di aver avuto una "chiamata molto positiva", incentrata "quasi interamente" sul commercio. Ha aggiunto che la chiamata di 90 minuti "ha portato a una conclusione molto positiva per entrambi i Paesi". I colloqui commerciali proseguiranno nelle prossime settimane.
Tra le altre notizie di ieri, la Banca Centrale Europea (BCE) ha tagliato nuovamente i tassi di interesse di altri 25 punti base, portandoli al 2%. Questo è dovuto, in parte, ai continui progressi dell'inflazione, scesa all'1,9% a maggio. Come la Federal Reserve negli Stati Uniti, il tasso obiettivo di inflazione della BCE è del 2%.
In generale, la Fed e la BCE vedono la loro politica monetaria muoversi nella stessa direzione. Non sempre. Ma di solito. In entrambi i casi, la BCE ha tagliato i tassi di 175 punti base dalla metà dello scorso anno, passando dal 3,75% al 2,0% di oggi. La Fed, tuttavia, ha abbassato i tassi solo di 100 punti base, passando da un valore medio del 5,38% nel 2024 al 4,38% di oggi, che è rimasto invariato dall'inizio del nuovo anno.
Ci si aspetta che la Fed riprenda a tagliare i tassi di 25 punti base nella riunione del 17 settembre. E la Fed ha dichiarato di prevedere ancora due tagli quest'anno.
Vorrei anche sottolineare che la lite pubblica tra il Presidente Trump ed Elon Musk, che ha poi pesato sulle azioni Tesla, ha contribuito al tono più debole di ieri. Tesla è la decima posizione ponderata per il mercato nell'S&P 500 con l'1,69%. (Microsoft, NVIDIA e Apple occupano le prime tre posizioni rispettivamente con il 6,55%, il 6,36% e il 5,64%). Essendo Tesla la decima posizione ponderata per il mercato, ha sicuramente un peso, e ha contribuito a trascinare l'indice al ribasso ieri.
Ma l'attenzione del mercato si sposterà sul rapporto sulla situazione occupazionale pubblicato oggi dal Bureau of Labor Statistics (BLS). Soprattutto dopo il rapporto ADP sull'occupazione di mercoledì, più debole del previsto, che ha mostrato la creazione di soli 37.000 nuovi posti di lavoro nel settore privato a maggio, contro le stime di 110.000.
Il rapporto sull'occupazione pubblicato dal BLS prevede la creazione di 129.000 nuovi posti di lavoro a maggio (123.000 nel settore privato e 6.000 nel settore pubblico). Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile al 4,2%, con una retribuzione oraria media prevista in leggera diminuzione su base annua al 3,7%, rispetto al 3,8% del mese scorso.
Un aumento dell'occupazione superiore alle aspettative contribuirà ad attenuare i timori di un indebolimento dell'economia, mentre un numero di posti di lavoro inferiore alle aspettative non farà che amplificarli. Il rapporto sarà pubblicato alle 8:30 ET.
A un giorno dalla fine, tutti i principali indici sono ancora in rialzo per questa settimana. Se tutto va bene, saranno due settimane consecutive in rialzo.
Un rapporto favorevole sull'occupazione oggi potrebbe contribuire a mantenere la situazione invariata.
Marco Bernasconi Trading
GOLD: Completerà il raggiungimento del massimo?Oggi il GOLD ha chiuso ampiamente positivo, recuperando parte del ritracciamento della settimana.
L'inversione rialzista è avvenuta in modo repentino su un livello di supporto.
Abbiamo quindi un potenziale segnale long che può riportare i prezzi sui massimi precedenti.
Amplifon si avvicina alla resistenza ma attenzioneAmplifon registra un recupero del +30% dal minimo di aprile, toccato a 15,62€. In sette settimane ha chiuso sei volte in positivo. Tuttavia, su base annua, rimane in calo del -17%.
Sul grafico weekly di sinistra, è ben visibile il trend ribassista avviato circa un anno fa, quando aveva toccato la resistenza in area 35€, da cui è partito un deciso ritracciamento. Nel 2025 c’è stata un’accelerazione al ribasso a febbraio 2025 e in circa 30 giorni ha perso il 40%, fino al minimo di aprile.
Il rimbalzo sta spingendo Amplifon verso la resistenza principale in area 21,20€. Tuttavia, su grafico daily ieri si è formata una candela doji sul top di un uptrend, che rappresenta un primo segnale di incertezza e pattern di inversione. Oggi è in ritracciamento e ha un primo supporto a 19,60€. I livelli vettoriali successivi passano a 19,00€ con il principale a 18,35€.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 06.06.2025Le Borse mondiali sperano in un accordo USA – Cina sui commerci.
Parole concilianti e inviti reciproci da parte dei 2 Presidenti.
Difesa EU: Ministri dei 32 membri Nato unanimi su aumento spesa.
Alluminio, rame, argento chiudono una settimana di forti rialzi. Watch-out!
Il 5 giugno potrebbe aver segnato un momento chiave nei rapporti geopolitici e nei mercati finanziari: il presidente cinese Xi Jinping e l’ex presidente americano Donald Trump si sono sentiti al telefono, in un confronto tutto focalizzato sul commercio.
Nessun accenno a Russia o Iran, ma tanta carne al fuoco su dazi, scambi e diplomazia. Xi ha invitato “cordialmente” Trump e la First Lady in Cina, invito prontamente ricambiato. Ma soprattutto, ha chiesto di “correggere la rotta” nei rapporti tra le due superpotenze, auspicando più dialogo su economia, difesa e giustizia.
La notizia ha dato una spinta ai mercati azionari, ed anche petrolio che è salito: Brent a 65,64 dollari al barile (+1,17%) e WTI a 63,76 dollari (+1,4%).
Le piazze europee hanno mostrato andamenti altalenanti e chiusure incerte: Parigi ha perso -0,18%, Francoforte ha guadagnato +0,19%, Londra +0,11%. Ma è Milano che ha brillato, +0,74%.
Il buonumore iniziale era stato alimentato dal taglio dei tassi della BCE (Banca centrale europea), ma la fiducia si è un po’ raffreddata dopo che gli investitori hanno iniziato a dubitare di ulteriori interventi a breve scadenza.
Intanto a Bruxelles, i ministri della Difesa della NATO (32 Paesi) hanno approvato un incremento consistente degli investimenti nel settore militare. L’obiettivo è chiaro: arrivare a destinare il 3,5% del PIL all’anno al rafforzamento della capacità difensiva, e un altro 1,5% alla sicurezza. Totale: un imponente 5% del PIL annuo. I riflettori sono ora puntati sul vertice dell’Alleanza, il 24-25 giugno all’Aia.
Tornando all’ECB, la scelta di un’ottavo taglio di fila era scontata: ora rileviamo un Tasso sui depositi al 2,00%, quello di rifinanziamento al 2,15% ed il Tasso sui prestiti marginali al 2,40%. “Una decisione presa quasi all’unanimità”, ha detto Christine Lagarde, che però non ha confermato se ci sarà una pausa nel ciclo di tagli. Goldman Sachs si aspetta altri due interventi nel 2025, con il tasso sui depositi che potrebbe scendere fino all’1,5%.
Wall Street giù, pesa lo scontro Trump-Musk. Nonostante la “distensione” con la Cina, Wall Street ha chiuso male: Dow Jones -0,25%, Nasdaq -0,83%, S&P500 -0,53%. Il motivo? L’attacco di Trump a Elon Musk. Lo scontro tra i due ha fatto perdere a Tesla ben 100 miliardi di dollari di capitalizzazione in poche ore.
Trump ha minacciato lo stop ai sussidi e contratti pubblici per l’azienda. Musk ha risposto parlando di “ingratitudine” da parte dell’ex presidente, ricordando che senza di lui non avrebbe vinto le elezioni.
Il deficit commerciale statunitense è sceso ad aprile a 61,6 miliardi di dollari, ben oltre le attese (66,3 mld), e molto sotto il record di marzo (140,5 mld). Le esportazioni sono cresciute del 3% a 289,4 miliardi, mentre le importazioni sono crollate del -16,3% a 351 miliardi. Oggi, 6 giugno, l’attenzione si sposta sui dati del lavoro Usa, dopo segnali di rallentamento nel settore servizi e occupazione privata.
Eurozona: la BCE avverte: un’escalation commerciale tra USA ed Europa potrebbe costare fino all’1% di crescita tra il 2025 e il 2027. Nello scenario peggiore, il PIL salirebbe solo +0,5% nel 2025, +0,7% nel 2026 e +1,1% nel 2027, con un’inflazione al 1,8% contro il 2% atteso.
Il Ministro degli esteri italiano Tajani resta ottimista e vede un possibile accordo con gli USA sui dazi “entro il 9 luglio”, con una mediazione al 10-25%, e controdazi Ue inferiori a quelli americani.
Stamane, in Asia, mercati misti: il Nikkei sale +0,4%, Hang Seng, CSI 300 e Taiex scivolano di -0,1%. In Giappone, cala la spesa delle famiglie: -0,1% ad aprile, dopo il +2,1% di marzo. Panasonic, fornitore di Tesla, perde il 4%.
A Mumbai, il BSE Sensex guadagna lo 0,6% dopo un inatteso maxi-taglio dei tassi della Banca centrale indiana: -50 punti base, ora al 5,5%. Solo 1 su 34 economisti l’aveva previsto. Secondo la Reserve Bank of India, l’inflazione è sotto controllo e le prospettive sono buone.
Focus Materie prime: il CBOE Commodity Index segna il quinto rialzo settimanale consecutivo, con un +3% provvisorio. A trainare il rally l’Argento: +10% settimanale, sopra i 35 dollari l’oncia, massimo da oltre 13 anni. Da inizio anno +25%, quasi al pari dell’oro (+28%).
Bene anche il prezzo del Gas naturale USA: +8% e dell’alluminio: premi record negli USA a 1.323 dollari/tonnellata (60 cent/libbra), spinti dai nuovi dazi imposti da Trump. L’oro beneficia della debolezza del dollaro e segna +2,6% da inizio settimana.
Obbligazioni: calma piatta, ma spread italiano ai minimi. Nessuna scossa per i Treasury dopo le decisioni della Fed: il decennale si muove da 4,36% a 4,38%. In Europa, si prende fiato sui governativi: Bund a 2,58% (da 2,52%), BTP a 3,52% (da 3,49%), con il loro spread sceso a 94 punti base, il livello più basso da oltre tre anni, segno di fiducia verso l’Italia.
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🌞 Buongiorno a tutti 🌞
💡 Analisi Gold 💡
oggi abbiamo i dati NFP li vedremo insieme alle 14:30 puntuali.
cosa posso aspettarmi dagli NFP di oggi?
-NFP (Buste paga non agricole):
indica la forza del mercato del lavoro.
-Salario Medio
Orario: misura la pressione inflattiva.
-Tasso di Disoccupazione:
segnala la solidità dell'economia.
*NFP sotto attese → possibile rialzo Gold
*NFP sopra attese→ possibile discesa
-Salario sotto attese → supporto oro
-Salario sopra attese→ pressione ribassista
-Disoccupazione in aumento → oro rafforzato
-Disoccupazione in calo → potrebbe soffrire
-Dati tutti deboli → Gold tende a salire
-Dati tutti forti → Gold tende a scendere
-Dati misti → alta volatilità e direzione
Contesto macro: se c’è anche incertezza geopolitica o inflazione persistente, il Gold potrebbe restare tonico anche con dati forti.
dobbiamo valutare nel mentre escono i dati e cercare i posizionamenti.
ci vediamo oggi buon NFP
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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-BE PATIENCE
La faida tra Trump e Musk oscura la chiamata tra Trump e Xi.La faida tra Trump e Musk oscura la chiamata tra Trump e Xi.
Le ricadute Trump-Musk hanno messo in ombra la telefonata Trump-Xi di ieri, facendo crollare le azioni di Tesla (TSLA), azienda pioniera dei veicoli elettrici, di oltre il 14% e trascinando con sé il mercato più ampio. I principali indici sono ancora leggermente positivi per la settimana fino a oggi, ma ora tutto dipende dal rapporto sulle buste paga non agricole.
Il CEO di TSLA, Elon Musk, non è mai stato timido nel suo disprezzo per il "grande e bellissimo conto" del Presidente Trump, ma oggi il rapporto è davvero andato fuori dai binari, con attacchi personali da entrambe le parti e la minaccia del Presidente degli Stati Uniti di tagliare i contratti governativi dell'ex capo del DOGE.
Una faida sulla spesa pubblica tra l'ex "impiegato speciale" temporaneo del governo e attuale CEO di Tesla (TSLA) Elon Musk e il Presidente Donald Trump ha portato a un crollo delle azioni TSLA. Nella disputa "occhio per occhio", Trump ha minacciato di rimuovere i sussidi a Tesla e SpaceX. Le azioni TSLA sono crollate fino al 17% in seguito alla notizia, ma hanno chiuso in ribasso del 14%.
Le azioni TSLA stanno ora testando una zona critica: l'area di breakout del mese scorso e la vecchia resistenza che durava da mesi. La buona notizia è che, storicamente, TSLA si è ripresa rapidamente da crolli simili in passato.
Il crollo di TSLA ha fatto scendere il NASDAQ dello 0,83% (o circa 162 punti) oggi a 19.298,45. Nel frattempo, l'S&P è scivolato dello 0,53% a 5.939,30 e il Dow Jones è sceso dello 0,25% (o 108 punti) a 42.319,74.
Se non fosse stato per questo dramma, l'attenzione di ieri sarebbe stata rivolta a una telefonata tra i rivali commerciali Trump e il presidente cinese Xi Jinping. La conversazione ha fatto seguito a un periodo di crescenti tensioni, con entrambe le nazioni che si accusavano a vicenda di azioni in malafede. Trump ha descritto la discussione di 90 minuti come "un'ottima telefonata" e ha accennato ai piani per ulteriori colloqui. Tuttavia, l'assenza di una svolta significativa ha fatto sì che la notizia fosse facilmente oscurata dallo scontro di alto profilo con Musk.
Nonostante il calo di ieri, i principali indici sono ancora in rialzo per la settimana fino a oggi venerdì, con il NASDAQ in rialzo dell'1%, l'S&P in positivo dello 0,5% e il Dow Jones in leggero rialzo dello 0,1%. Quindi, tutto dipenderà dal rapporto sull'occupazione non agricola di questa mattina. Le aspettative sono di circa 125.000 posti di lavoro, in calo rispetto ai 177.000 di aprile.
I dati sull'occupazione degli ultimi tempi hanno lasciato molto a desiderare. L’altro ieri, ADP ha dichiarato che l'occupazione nel settore privato ha creato solo 37.000 posti di lavoro a maggio, meno della metà delle aspettative (110.000) e ben al di sotto dei 60.000 rivisti del mese precedente. E ieri le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono state 247.000, 8.000 in più rispetto alla settimana precedente e superiori alle aspettative. Tuttavia, il rapporto sulle buste paga non agricole è un caso a sé stante e potrebbe mostrare risultati molto diversi. Vedremo questa mattina.
Un aumento dell'occupazione superiore alle aspettative contribuirà ad attenuare i timori di un indebolimento dell'economia, mentre un dato sull'occupazione inferiore alle aspettative non farà che amplificarlo.
Con un giorno ancora a disposizione, tutti i principali indici sono ancora in rialzo per questa settimana. Se tutto va bene, si tratterà di due settimane consecutive in rialzo. Un rapporto sull'occupazione positivo potrebbe contribuire a mantenere la situazione.
Marco Bernasconi Trading
GOLD | NFP DAY!Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Ci siamo! Oggi è il giorno degli NFP e del tasso di disoccupazione USA, dati che usciranno alle 14:30.
Uno dei giorni più attivi e pericolosi del mese, ma da un altro punto di vista potrebbe essere uno dei più redditizi per alcuni, per altri invece un semplice giorno da lasciar passare per evitare casini.
Attrae molto come giornata essendo golosa, con grosse potenzialità a livello di profitto, ma noi dobbiamo trattarla con attenzione per evitare disastri.
Passando ora al grafico, vi ricordate i famosi 3400$ di cui parlo da un po'?
Beh ieri li ha colpiti ed è partito un grosso SHORT, come mi aspettavo, ha fatto ben 600 pips fino ai 3340$.
Ciò che suggerisco ora è di attendere le news e poi cercare di valutare qualcosa, magari verso le 15:30 con l'apertura di Wall Street, io personalmente resto sulla valutazione SHORT, mi piacerebbe molto riprendere i 3400$ prima di scendere ma stiamo a vedere come si preparerà.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Trading automatico. Cosa c'è da sapere sui bot di tradingIl trading automatico ha reso il trading più accessibile grazie all’uso di algoritmi che operano autonomamente. Tuttavia, è importante comprendere che il trading è estremamente diversificato per strategie e stili. Si va da operazioni su time frame molto brevi a posizioni mantenute per più giorni. Per operare, è necessario un conto presso un broker che fornisca piattaforme come MetaTrader 4 e 5 e Tradingview, su cui è possibile installare algoritmi di trading automatico. Questi sistemi traducono strategie di trading in programmi che eseguono operazioni in modo autonomo, seguendo regole precise e impostazioni personalizzabili dall’utente.
Tuttavia, i trading system presentano limiti legati alla natura imprevedibile dei mercati. Sebbene i mercati siano ciclici, ogni movimento è unico e presenta variazioni che un algoritmo non può sempre gestire con la stessa prontezza di un trader esperto. I robot replicano le decisioni configurate al momento dell’avvio e non si adattano dinamicamente alle condizioni di mercato. È fondamentale comprendere che i trading system non sono soluzioni miracolose e richiedono tempo, impegno e una gestione attenta per costruire un portafoglio efficace.
In sintesi, i trading system automatizzano strategie di trading basate su regole specifiche e money management rigoroso, ma la loro efficacia dipende dalla capacità di adattamento alle condizioni di mercato, che resta una prerogativa dei trader professionisti.
SILVER, cosa attendersi da lettura vs goldChart di Capital.Com
Nella stampa, più o meno specializzata, e più genericamente sui social fa un po sorridere vedere tanta gente che si affanna a raccogliere informazioni nel tentativo/dovere di dare una spiegazione al perché oggi il silver allunga al rialzo e tocca i massimi da oltre 12 anni.
Il silver è innanzitutto legato al gold del quale, seppur con la sua consueta ed anarchica erraticità, ne segue le sorti.
Almeno dal 1975 ad oggi ogni mossa del gold, al rialzo o al ribasso, è stata seguita da una risposta esplosiva da parte del silver nei tempi che lui ritiene opportuno e che sconsiglio, perché sfuggente, cercare di capire e anticipare.
Ricordo sempre che il beta, cioè il grado di risposta del silver rispetto al movimento del gold è quasi prossimo 3.
Questo significa che il silver alla lunga amplifica mediamente per tre quello che fa il gold.
Sempre con i suoi tempi.
Il rapporto gold/silver durante la crisi petrolifera degli anni 70 valeva 10, cioè il gold quotava 10 volte il silver.
Con lo scoppio della grande crisi finanziaria del 2008, il ratio valeva all'incirca 60, cioè il gold quotava 60 volte il silver.
Qualche anno dopo valeva circa la metà, cioè il silver esplode al rialzo con un gap di ritardo dietro al gold.
Poco prima che esplodesse il covid questo rapporto valeva 80 addirittura.
I tempi di oggi sono quelli del gold che esplode, come tutti sappiamo.
La produzione di oro non riesce ad aggiornare i massimi del 2018, dopo che è sempre cresciuto ogni anno a partire dalla crisi finanziaria del 2008.
Questo produce scarsità che è di sostegno per i prezzi, come qualunque altro bene scarso.
Se invece consideriamo le quotazioni aggiustate per l'inflazione, inflation adjusted come si dice, scopriamo che questo divario temporale tra le performance è molto meno marcato.
La cosa straordinaria è che oggi questo divario è storicamente enorme.
Come potrebbe chiudersi questo gap?
Sarà il gold che dispiaciuto torna indietro ad aspettare il silver o piuttosto il silver a inseguire il gold?
Per quanto la prima sia più poetica, probabilmente sarà la più cinica seconda.
Personalmente ho investimenti in etf in argento a leva che mi porto dietro da anni e sui quali sopporto oscillazioni paurose, ma tengo duro proprio perché ho presente tutto ciò e probabilmente i frutti potrebbero essere generosi.
Nei portafogli dei miei clienti, da qualche anno e dove coerente con il profilo finanziario, accanto alla consueta quota di gold è ormai presente una piccola quota di silver.
Il mio non vuole essere un consiglio d'investimento ma solo la condivisione di considerazioni professionali a scopo didattico e di dibattito.
Oggi il rapporto vale addirittura 100, cioè il gold quota 100 volte l'argento.
Allora, cosa potrebbe mai accadere?
Scendendo dai massimi sistemi alla nostra misera attualità, segnalo comunque che i prezzi sono ora a contatto con la parte alta del canale rialzista di lungo periodo al cospetto del quale potrebbero mostrare titubanza.
Non è quindi escluso un ritracciamento e/o prese di profitto da valutare attentamente, anche per eventuale (ri)posizionamento long…in base al proprio profilo finanziario.
Mercati, dollaro e tassi: correlazioni che cambianoCORRELAZIONI CHE INVERTONO
Uno degli aspetti più controversi, in relazione all’andamento delle price action e delle correlazioni nella prima metà dell’anno, è il rapporto tra il dollaro e le condizioni di risk on – risk off vissute sui mercati.
All’inizio del 2025, molti ricorderanno che, in occasione delle minacce della nuova amministrazione USA riguardo alle tariffe commerciali, le borse perdevano quota e il dollaro scendeva, in una correlazione diretta piuttosto prevedibile.
Da metà aprile, però, le cose sono cambiate radicalmente: Wall Street ha iniziato un recupero che l’ha riportata quasi ai precedenti massimi storici, dove si trova attualmente.
Le ragioni sono da ricercare nelle proroghe concesse da Trump ai partner commerciali prima dell’eventuale applicazione dei dazi reciproci, come indicato nella ormai famosa tabella mostrata ai giornalisti il 2 aprile, giorno del Liberation Day.
Si potrebbe pensare che, per correlazione diretta, il dollaro sarebbe dovuto tornare verso i livelli di inizio anno, in area 1.0200. Invece, il biglietto verde ha perso ulteriore terreno, arrivando a testare 1.1580 prima di correggere leggermente. Perché la correlazione è cambiata?
Le ragioni vanno cercate nel fatto che, una volta assorbita la questione dei dazi, il mercato si è concentrato sui dati USA, che hanno evidenziato un leggero rallentamento. Questo ha alimentato l’aspettativa di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed, interpretato positivamente dai listini azionari per via della conseguente riduzione degli oneri finanziari per le aziende.
Sul fronte valutario, invece, è emersa l’idea che fosse necessario indebolire il dollaro, sia per correggere almeno in parte l’enorme deficit commerciale, sia perché la forbice dei tassi d’interesse si sarebbe ridotta rispetto ad altre valute, rendendo il dollaro meno appetibile.
Inoltre, la discesa della valuta statunitense è stata alimentata dal mercato obbligazionario, che ha visto un sell-off dei titoli USA con rendimenti in salita, penalizzando ulteriormente il dollaro.
L’EQUILIBRIO REGGE
Le azioni USA, ieri, sono rimaste pressoché invariate, in una fase di congestione e non lontane dai massimi storici. A livello globale, non si registrano ancora sviluppi concreti nei negoziati commerciali, al di là di promesse e dichiarazioni.
Il Presidente Trump ha confermato una telefonata con il Presidente Xi Jinping, che entrambe le parti hanno definito positiva, risollevando parzialmente il sentiment degli investitori. Tuttavia, la mancanza di risultati concreti e l’incertezza persistente continuano a pesare.
Nel frattempo, le azioni Tesla sono crollate di quasi il 9% a causa delle crescenti tensioni tra Trump ed Elon Musk, con il Presidente che ha espresso delusione per la posizione di Musk sulla sua proposta di legge fiscale.
Le preoccupazioni sul mercato del lavoro hanno avuto un impatto limitato, nonostante le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione siano salite a 247.000, il livello più alto in otto mesi, e la crescita delle buste paga nel settore privato sia risultata deludente.
Ora i mercati attendono il rapporto sull’occupazione di venerdì per ulteriori indicazioni sull’economia.
IL DOLLARO RESTA SOTTO PRESSIONE
Il biglietto verde, ieri, sembrava potesse tornare sui minimi dell’anno in area 1.1580, ma si è fermato a 1.1492, per poi risalire a 1.1530, dove si trova questa mattina.
La sensazione è che ci sia un tentativo di recupero, e sorprende la perdita di momentum ribassista. Vedremo se ci sarà un ulteriore rimbalzo, con obiettivi a 1.1360 per l’euro e 1.3490 per la sterlina.
Le valute oceaniche hanno ripiegato, mentre yen e dollaro canadese sono rimasti forti, correggendo meno contro il dollaro USA. C’è molta tensione sul mercato valutario, più che sugli altri asset, che invece mostrano una tenuta del risk on.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 8.000 unità, raggiungendo quota 247.000 nella settimana conclusasi il 31 maggio. Il dato è in aumento rispetto ai 239.000 della settimana precedente e superiore alle attese del mercato, che prevedevano un calo a 235.000.
Si tratta del livello più alto dalla prima settimana di ottobre 2024, segnalando un possibile rallentamento del mercato del lavoro in un contesto di incertezza economica.
Le richieste continuative sono invece leggermente diminuite, attestandosi a 1.900.000 nella settimana conclusasi il 24 maggio, in calo rispetto al dato rivisto di 1.907.000 e al di sotto delle attese (1.910.000).
USA: MIGLIORA IL DEFICIT COMMERCIALE
Il disavanzo commerciale degli Stati Uniti si è ridotto drasticamente ad aprile 2025, attestandosi a 61,6 miliardi di dollari, il livello più basso da settembre 2023, rispetto ai 138,3 miliardi di marzo.
Le importazioni sono diminuite del 16,3%, scendendo a 351 miliardi di dollari (minimo degli ultimi sei mesi), dopo il picco storico di 419,4 miliardi registrato il mese precedente in previsione di nuovi dazi.
I cali maggiori si sono verificati negli acquisti di prodotti farmaceutici, autovetture, telefoni cellulari e articoli per la casa.
Le esportazioni, invece, sono aumentate del 3%, raggiungendo il record di 289,4 miliardi di dollari, spinte dalle vendite di prodotti in metallo, oro non monetario e computer.
Il disavanzo maggiore è stato registrato con la Cina (-19,7 miliardi), in netto calo rispetto ai -24,2 miliardi di marzo. Anche il deficit con l’UE è crollato da 48 a 17,9 miliardi, mentre quello con il Vietnam è leggermente aumentato (14,5 contro 14 miliardi).
LA BCE TAGLIA ANCORA
La BCE ha tagliato i tassi d’interesse di 25 punti base nella riunione di giugno, sulla base delle nuove previsioni economiche e di inflazione.
L’inflazione è ora vicina all’obiettivo del 2%, con stime al 2,0% per il 2025 (contro il 2,3% precedente), all’1,6% per il 2026 (contro 1,9%) e al 2,0% per il 2027. L’inflazione core è prevista al 2,4% nel 2025, per poi scendere all’1,9% nel biennio successivo.
La crescita del PIL è stimata allo 0,9% nel 2025, all’1,1% nel 2026 (contro 1,2%) e all’1,3% nel 2027, sostenuta da redditi reali più elevati, mercati del lavoro solidi e investimenti pubblici in crescita, nonostante le incertezze legate alle politiche commerciali.
La crescita salariale resta elevata ma in rallentamento, e gli utili aziendali stanno contribuendo ad assorbire la pressione sui costi.
La Presidente Lagarde ha dichiarato che la banca centrale si sta avvicinando alla fine del ciclo di tagli, lasciando intendere che una pausa potrebbe essere imminente.
Saverio Berlinzani
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XAUUSD: Analisi di mercato e strategia del 6 giugnoAnalisi tecnica dell'oro
Resistenza sul grafico giornaliero 3412, supporto inferiore a 3322
Resistenza sul grafico a quattro ore 3367, supporto inferiore a 3350
Resistenza sul grafico a un'ora 3374, supporto inferiore a 3360
Analisi delle notizie sull'oro: l'oro ha subito un forte calo durante la sessione di trading statunitense di giovedì. Sebbene il leggero rimbalzo del dollaro statunitense abbia limitato il rialzo dell'oro, le aspettative di tagli dei tassi della Fed, la riduzione dei rendimenti obbligazionari statunitensi, le preoccupazioni fiscali statunitensi e i rischi commerciali e geopolitici hanno comunque sostenuto il forte prezzo dell'oro. Il mercato è in uno stato d'animo attendista, con l'attenzione rivolta all'imminente rapporto sull'occupazione NFP. Gli indicatori tecnici mostrano che l'oro ha ancora un potenziale di rialzo a breve termine e il superamento dei 3385 dollari aprirà ulteriore spazio di rialzo. L'instabilità del contesto economico globale, in particolare l'inaspettata contrazione del settore dei servizi statunitense, i dati sull'occupazione poco brillanti e l'impatto della nuova politica tariffaria dell'amministrazione Trump, hanno fornito un forte impulso al rialzo dell'oro. Allo stesso tempo, la tensione tra le grandi potenze, l'avanzamento dei negoziati commerciali tra UE e Stati Uniti e le aspettative del mercato riguardo ai tagli dei tassi della Fed hanno ulteriormente alimentato l'entusiasmo del mercato dell'oro, aumentando la possibilità che i prezzi dell'oro raggiungano quota 3400.
Suggerimenti per le operazioni sull'oro: dall'analisi del trend attuale, il supporto sottostante si concentra sul supporto di prima linea di 3350-3322, mentre la pressione al di sopra si concentra sul livello orario 3374 e sul livello a quattro ore 3412. La linea di demarcazione tra forza e debolezza long-short a breve termine è 3350. Prima che il livello a quattro ore scenda al di sotto di questa posizione, continuate a mantenere il ritmo di acquisto sui ribassi e puntate a 3412-3450-3500.
Strategia di acquisto dopo la svolta:
Acquista: 3375 vicino a SL: 3370
Acquista: 3388 vicino a SL: 3383
Acquista: 3400 vicino a SL: 3395
Lo condividerò ogni giorno →
Cicli di borsa e liquidità, capire tutto in 3 minutiNella finanza di mercato, la liquidità è un fattore chiave. Senza di essa, gli asset rischiosi sul mercato azionario - azioni e criptovalute - perdono il loro carburante. Nel corso dei cicli, una cosa è diventata chiara: la direzione dei mercati finanziari è fortemente correlata a quella della liquidità globale. Ma la liquidità non è un singolo indicatore: è organizzata in tre livelli complementari. La comprensione di questi livelli rende più facile anticipare le principali tendenze. Il livello 1 è la liquidità monetaria globale (M2). Il livello 2 riguarda la liquidità netta all'interno del sistema finanziario e il livello 3 comprende la liquidità macro complessiva, attraverso gli indicatori di attività e di credito. Insieme, queste tre dimensioni costituiscono il “flusso sanguigno” dei mercati.
Il grafico seguente mette a confronto l'andamento dell'S&P 500 con la massa monetaria mondiale M2
Livello 1: liquidità monetaria globale (M2 globale)
Il primo stadio del razzo: M2 globale. Questo aggregato monetario misura la somma della massa monetaria (M2) delle principali economie - Stati Uniti, Cina ed Eurozona - convertita in dollari USA. Include i depositi a vista, i conti di risparmio e alcuni strumenti a breve termine, rappresentando la liquidità lorda immediatamente disponibile nell'economia globale.
Questo livello di liquidità è direttamente influenzato dalle politiche monetarie (tassi di riferimento, QE/QT), fiscali e salariali. L'andamento del dollaro USA svolge un ruolo cruciale: un dollaro forte riduce automaticamente la M2 globale in USD, mentre un dollaro debole la aumenta. A questo proposito, le dinamiche cinesi e statunitensi sono spesso divergenti, in quanto guidate da logiche creditizie diverse (pianificazione centralizzata sul versante cinese, aggiustamento basato sui tassi sul versante statunitense).
Ma al di là del livello assoluto, è soprattutto il momentum di M2, la sua derivata prima (variazione annuale), a fungere da bussola. Una tendenza al rialzo unita a un momentum positivo favorisce fortemente gli asset rischiosi. Al contrario, una stagnazione o una divergenza negativa tra trend e momentum (come alla fine del 2021) indica una contrazione delle valutazioni. Nell'arco di questo ciclo, si registra addirittura un coefficiente di correlazione di 0,80 tra la M2 globale e il Bitcoin, proiettato a 12 settimane nel futuro: la liquidità guida, i mercati seguono.
Livello 2: la liquidità netta del sistema finanziario
Il secondo livello è più sottile ma altrettanto decisivo: la liquidità netta del sistema finanziario. Si tratta della capacità di credito effettiva, ossia dei fondi effettivamente disponibili per irrigare l'economia reale dopo i prelievi, le riserve in eccesso e i meccanismi di regolamentazione. A differenza di M2, questa misura non riflette la liquidità lorda, ma piuttosto la liquidità che le istituzioni finanziarie possono utilizzare.
Negli Stati Uniti, questa liquidità netta dipende, tra l'altro, dai meccanismi della FED, come il programma di reverse repo (RRP), che aspira o rilascia temporaneamente liquidità, e dal livello delle riserve in eccesso delle banche. La sua evoluzione è strettamente legata alla politica monetaria restrittiva o accomodante della banca centrale, ai cicli di QE e QT.
La correlazione di questa liquidità netta con l'S&P 500 e il Bitcoin, sebbene leggermente inferiore a quella della M2 globale, rimane significativa. Essa funge da filtro per la liquidità lorda: anche se M2 è elevata, se la capacità di credito è bloccata da tassi troppo elevati o da riserve limitate, l'impatto sui mercati può essere neutralizzato.
Livello 3: liquidità macro globale
Infine, il terzo livello: la macro-liquidità globale. Comprende i barometri delle condizioni economiche che influenzano direttamente la percezione del rischio e la propensione degli investitori: indici PMI (manifatturiero e dei servizi), condizioni di credito, livelli di occupazione, tassi di default, ecc. È meno monetario e più ciclico, ma il suo impatto è reale perché modella il contesto in cui si esprime la liquidità finanziaria.
È questo livello che aiuta a contestualizzare i primi due: un aumento di M2 in un contesto economico in deterioramento (PMI sotto 50, calo dell'occupazione) può avere un effetto limitato. Al contrario, i segnali di ripresa economica possono rafforzare la trasmissione della liquidità ai mercati. In questo senso, la tempistica dei tagli dei tassi della Fed sta diventando un catalizzatore macro fondamentale. Finché la politica statunitense rimarrà restrittiva, M2 si stabilizzerà e la liquidità netta rimarrà vincolata, anche se la BCE o la PBoC allenteranno le loro condizioni.
Conclusione: la liquidità globale non può essere riassunta in un unico indicatore. Si tratta di un ecosistema strutturato su tre livelli: liquidità globale lorda (M2), capacità di credito effettiva (ECA) e liquidità netta (NAL).
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Mostrami la correzione: Bitcoin sta salendo!Mostrami la correzione: Bitcoin sta salendo!
Non c'è correzione e questo "doppio massimo" non ha nulla a che vedere con il 2021.
Innanzitutto, l'onda che ha portato al massimo storico di aprile 2021 è stata una forte ondata iper-rialzista iniziata a marzo 2020. Un totale di 392 giorni di rialzo ininterrotto con una crescita totale del 1.615%. Da un minimo di 3.782 dollari a un massimo di 64.854 dollari, boom!
L'onda che ha portato al massimo storico di gennaio 2025 non è stata una mega ondata iper-rialzista, ma è arrivata dopo un lungo periodo di consolidamento e un flash crash, ovvero l'istituzione di un supporto a lungo termine. È iniziata ad agosto 2024 ed è durata 168 giorni, con una crescita totale del 124%. Completamente diverso, quindi non ditemi che le condizioni di mercato sono le stesse perché non lo sono, non siamo stupidi, anzi, siamo molto intelligenti, vero amici miei? Follower, lettori e sostenitori di lunga data!
Il primo massimo del 2021 si è verificato ad aprile, il secondo a novembre, a 210 giorni di distanza.
Nel 2025, abbiamo un massimo a gennaio e un altro a maggio, a 119 giorni di distanza. Molto, molto diverso.
Nel 2021 le altcoin hanno registrato un rally, tutto è salito e tutto è stato scambiato a nuovi massimi storici prima del mercato ribassista.
Nel 2025, nulla ha registrato un rally e la maggior parte del mercato è stata scambiata al minimo. Quindi abbiamo avuto un picco iniziale nel 2021, e un picco tardivo nel 2025.
Dato che abbiamo avuto un doppio massimo di lungo termine nel 2021, avremo un massimo di sfogo nel 2025, a fine 2025. Capito?
Sono il Maestro dei grafici!
Bitcoin non è finito; non è finito. Abbiamo un'intera ondata rialzista prima che il mercato rialzista finisca. Questa ondata rialzista è la quinta, quella speculativa, in cui tutto è concesso. Il mercato impazzirà. Ci saranno euforia, passione, follia, denaro, crescita!
Le altcoin raggiungeranno nuovi massimi storici e tutti impazziranno. NFT, DeFi, DePin, RWA, meme, POW, gaming, intelligenza artificiale, nuovi, grandi, piccoli e vecchi, tutti benvenuti, tutto crescerà. Quando le pietre pixelate inizieranno a essere vendute per milioni di dollari, sarà allora che il mercato rialzista finirà.
Quando la gente inizierà a dire "Bitcoin arriverà a 1.000.000 di dollari in questo ciclo", sarà allora che il massimo sarà raggiunto.
Quando Bitcoin inizierà a essere scambiato a 219.999 dollari e inizierà a rallentare e Ark Invest arriverà e dirà: "Bitcoin arriverà a 5.000.000 di dollari"; quando Michael Saylor inizierà a dire: "Comprerò il massimo per sempre..." Preparatevi perché quella sarà la fine. Non sta succedendo, ora si parla ancora di correzioni e si dubita, questa non è la fine di un mercato rialzista, è il periodo di transizione tra un'avanzata, una correzione e la successiva fase di rialzo.
Aspetta e guarda. Guarda, amico mio... Guarda!
Ti assicuro che Bitcoin sta salendo!
XAUUSD SU TRIANGOLOXAUUSD SU TRIANGOLO
L'oro si sta consolidando all'interno di un pattern a triangolo, con il prezzo che rispetta i livelli strutturali chiave e mostra segnali di potenziale breakout. Nonostante un orientamento rialzista, l'oscillatore stocastico rimane in zona di ipercomprato, segnalando un possibile pullback a breve termine prima della continuazione.
🟧 Aspetti tecnici chiave:
Il prezzo si sta consolidando vicino all'apice del triangolo: un breakout è imminente.
Obiettivo di breakout rialzista: zona di offerta 3.392-3.410.
Potenziale di rottura: rivisitare la zona di domanda a 3.340 o più in profondità fino a 3.306-3.246.
Lo stocastico di ipercomprato supporta lo scenario di un pullback prima della continuazione rialzista.
📊 Prossimo catalizzatore fondamentale:
🔥 Dati NFP - Venerdì 7 giugno (impatto elevato)
NFP forte → rafforzamento del dollaro USA → possibile calo dell'oro
NFP debole → indebolimento del dollaro USA → possibile rialzo dell'oro
È probabile che i trader rimangano cauti in vista della pubblicazione dei dati, il che potrebbe portare a un'azione di prezzo instabile o in un range ristretto fino alla pubblicazione dei dati.
🧠 Strategia di trading:
Attendi la conferma del breakout con volume.
Se il prezzo respinge il triangolo superiore, preparati a un retest verso la Buyer Zone.
Se si verifica un breakout dopo l'NFP con momentum rialzista, punta a 3.392 e oltre.
Rimani attento, fai trading in modo intelligente e gestisci il rischio, soprattutto in vista dell'NFP!
Analisi del prezzo dell'oro del 6 giugno3 candele D1 hanno chiuso senza superare il 50% della precedente candela principale rialzista. La visione principale di oggi sarà di ACQUISTO fino a 34xx.
La resistenza di oggi è intorno a 3413 per la strategia di VENDITA della sessione statunitense. Le sessioni asiatica ed europea sono alla ricerca di un punto di ACQUISTO. C'è stato solo un buon battito di ACQUISTO intorno a 3363, dove il prezzo ha spazzato la liquidità a 3369.
3382 è l'obiettivo per l'ordine di ACQUISTO e quest'area può essere utilizzata per lo Scalp di VENDITA nella sessione asiatica ed europea di oggi, poiché l'obiettivo di oggi è fino a 3413.
Nella direzione del ribasso dell'oro, contrariamente all'analisi, la zona di supporto 3341 e il supporto 3324 sosterranno la forza rialzista dei prezzi dell'oro.
Rompere le zone di confine 3382 e 3341. Si noti che la rottura non blocca la linea di tendenza.
NASDAQ WD GANN CYCLE long termIl setup di massimo di giugno si è attivato come previsto.
Tuttavia, lo scenario più atteso e rilevante resta proiettato verso marzo 2026.
In quella finestra temporale convergono diverse proiezioni Prezzo/Tempo, calcolate da minimi e massimi significativi: 2020, 2021, 2022, 2023 e 2025.
Grazie allo studio delle geometrie e delle strutture cicliche, è evidente come marzo 2026 rappresenti il setup più atteso degli ultimi anni, e potenzialmente il più impattante.
Una risonanza rafforzata anche da aspetti naturali e astronomici, che coincidono con cicli che si ripetono ogni 30 anni.
Il livello ideale di equilibrio Prezzo/Tempo si colloca in area 16.832.
Non si tratta di una previsione direzionale, ma di un punto critico attorno al quale si gioca la prossima fase strutturale.
Marzo 2026 ospiterà diverse configurazioni di rilievo, tra cui — ne cito solo una — il passaggio di Saturno in Ariete, accompagnato da una congiunzione con il Sole.
L’ultima volta in cui Saturno ha varcato nuovamente l’Ariete risale al 1996. Il prossimo ingresso sarà attorno al 2055.
Un ritorno che segna, da sempre, la chiusura e la ripartenza di un ciclo di circa 29-30 anni, spesso osservabile anche su larga scala economica e finanziaria.
Alcune strutture simili si sono manifestate anche in passato, in corrispondenza di fasi storiche ben note:
– 1929, massimo assoluto prima del collasso;
– 1987, rottura secca dopo un’estensione;
– 2000, fase distributiva dopo i massimi;
– 2008, chiusura di un ciclo iniziato all’inizio del decennio.
Chi utilizza con disciplina la metodologia di Gann ha il vantaggio di poter leggere in anticipo queste strutture.
Marzo 2026 non sarà un mese qualunque.