Trump, Powell e l’Oro nel Selvaggio Westho bisogno del tuo sostegno.
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*Chart di Capital.com*
🌞 Buongiorno a tutti 🌞
Anche se riusciamo a prendere ottime zone con movimenti su quasi ogni asset che analiziamo sugli outlook del lunedi, diventa difficile reagire ai continui scossoni improvvisi.
Ieri è stato l’esempio perfetto:
Trump ha parlato di licenziare Powell e in 1 minuto l’oro ha fatto +600 pips e subito dopo il contrario.
Ad oggi, il quadro su USD e GOLD è complicato. Riassumo le notizie principali:
-Trump: ha dichiarato che potrebbe licenziare Powell se rieletto. Mercato incerto.
-Powell: ieri discorso neutrale, ma sotto pressione politica.
-IPC USA: uscito più alto del previsto = inflazione ancora forte.
-PPI USA: dati misti, ma in linea con il trend di inflazione ancora presente.
-GENIUS BILL: nuova legge in discussione, potrebbe spingere il dollaro e penalizzare oro nel breve.
-Retail Sales: in uscita oggi, dato chiave per capire la forza del consumatore USA.
COSA FACCIO ORA?
Nessuna previsione chiara.
L’oro potrebbe avere ancora pressione ribassista, ma lo scenario resta instabile.
notando che il daily di mercoledi è andato a liquidare i massimi delle candele di lunedi martedi in una botta sola quasi al tocco della nostra zona di supply segnata, potrei aspettarmi oggi e domani una espansione ribassista andato fino alle zone di demand segnate sotto.
Io resto fermo fino al dato sulle vendite al dettaglio.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Idee della comunità
PIA Piaggio in uscita da triplo minimo. Prove di sprint...Di nuovo buon mercoledì 16 Luglio e bentornati sul canale con il terzo e ultimo appuntamento della giornata, con una panoramica tecnica aggiornata su Piaggio.
Spero che il video contributo sia di vostro interesse, e vi auguro una buona serata
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Guida pratica al trading con levaIl trading nei mercati del forex, degli indici o delle materie prime si effettua per la maggior parte attraverso derivati che utilizzano la cosiddetta leva finanziaria.
Cos’è la leva finanziaria
La leva finanziaria permette a un trader di controllare una posizione più grande rispetto al capitale che ha effettivamente sul conto. È come un “moltiplicatore” che il broker mette a disposizione: ad esempio, con una leva x10, x50 o x100, puoi muovere una quantità di denaro dieci, o cinquanto o addirittura cento volte superiore rispetto al tuo deposito iniziale.
Esempio pratico:
Con 1.000 euro e una leva x50, puoi aprire una posizione da 50.000 euro. Se il mercato si muove in tuo favore di una piccola percentuale, il guadagno verrà “amplificato” dalla leva, moltiplicando i profitti. Ma attenzione lo stesso vale per le perdite, che possono superare facilmente il capitale investito inizialmente.
Costi della leva
Il broker chiede una “garanzia” detta margine (solitamente una piccola percentuale della posizione totale) e ti addebita una commissione o un interesse giornaliero per ogni giorno in cui tieni la posizione aperta. Questi costi possono incidere sui profitti, quindi è fondamentale tenerne conto quando decidi quanto tempo lasciare attiva una posizione.
Vantaggi e rischi
Capitale ridotto. La leva permette anche a chi ha poco capitale di accedere a posizioni di maggior valore.
Profitti amplificati. Un piccolo movimento di prezzo può generare profitti ragguardevoli, grazie alla leva.
Perdite amplificate. Anche le perdite vengono moltiplicate. Un movimento contrario può azzerare il capitale investito molto rapidamente.
Margin call. Se le perdite superano il margine depositato, il broker può chiudere automaticamente la posizione o chiederti di versare altri fondi per coprire la perdita.
Costi aggiuntivi. Gli interessi, solitamente noti come costi di swap o commissioni overnight possono incidere sul guadagno netto.
L’importanza del stop loss e della gestione del rischio
Per difendersi dalle perdite, il trading con leva richiede una gestione del rischio rigorosa.
Stop Loss. Imposta sempre uno stop loss. È un ordine automatico che chiude la posizione se il prezzo raggiunge una soglia prestabilita, limitando la perdita.
Calcolo del rischio. Prima di aprire ogni operazione, definisci quanto sei disposto a perdere. Un buon trader non rischia mai più di una piccola parte del suo capitale in una singola operazione.
Attenzione alla volatilità. In mercati molto volatili, anche uno stop loss può non proteggere completamente da slippage o perdite superiori al previsto.
Conclusioni
La leva nel trading è uno strumento potente ma va usata con consapevolezza. Amplifica sia i guadagni che le perdite. Prima di utilizzare la leva, informati, fai simulazioni, sfrutta conti demo e valuta accuratament la gestione del rischio. Solo così potrai sfruttare al meglio le opportunità dei mercati finanziari, evitando di mettere a rischio l’intero capitale
U Unity ci dimostra che possiamo ragionare come i big money...Buon mercoledì 16 Luglio e bentornati sul canale con un de-briefing rispetto alla performance di Unity Software.
Una performance, quella odierna, che ci dimostra che è possibile ragionare come i big money, come coloro che muovono i mercati..
Nel video - un po provocatorio - di oggi, vi spiego il perché...
Buona serata e grazie per la vostra attenzione
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EURUSD - analisi macroeconomica e finanziariaI rendimenti dei Treasury decennali statunitensi sono saliti intorno al 4,48% nella giornata di giovedì, in un contesto di attenuazione delle tensioni sui mercati, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha definito “altamente improbabile” l’ipotesi di rimuovere Jerome Powell dalla guida della Federal Reserve. La dichiarazione ha contribuito a rasserenare gli investitori, dopo che nella seduta precedente erano circolate indiscrezioni su un possibile licenziamento del presidente della Fed, ipotesi che aveva innescato un calo dei rendimenti per via dei timori di un’accelerazione nei tagli dei tassi d’interesse.
L’attenzione degli operatori si concentra ora sui dati relativi alle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, attesi nel corso della giornata, che potrebbero offrire ulteriori indicazioni sullo stato di salute dell’economia americana e sulle prossime mosse della banca centrale. Il tutto si inserisce in un quadro macroeconomico caratterizzato da segnali contrastanti: da un lato, un rallentamento dei prezzi alla produzione; dall’altro, un’accelerazione dell’inflazione al consumo.
Sul fronte commerciale, Trump ha dichiarato mercoledì che gli Stati Uniti manterranno probabilmente i dazi del 25% sulle importazioni dal Giappone, e ha lasciato intendere la possibilità di un nuovo accordo commerciale con l’India, dopo l’annuncio di un’intesa con l’Indonesia avvenuto il giorno precedente.
Nel frattempo, l’indice del dollaro statunitense è risalito a quota 98,7, recuperando terreno dopo una seduta volatile che si era chiusa in ribasso a causa delle preoccupazioni sull’indipendenza della Federal Reserve. Le tensioni si sono in parte dissipate dopo la smentita ufficiale da parte di Trump, che ha definito “altamente improbabile” un intervento diretto sulla leadership della banca centrale.
La produzione industriale statunitense ha registrato un incremento dello 0,3% nel mese di giugno, superando le attese del consenso, che indicavano un aumento più contenuto dello 0,1%. Il dato segna una ripresa dopo due mesi consecutivi di stagnazione, con variazioni nulle sia ad aprile che a maggio.
All’interno del comparto, la produzione manifatturiera – che rappresenta circa il 78% del totale – è cresciuta dello 0,1%, lievemente al di sopra delle previsioni di invarianza. Particolarmente significativa è stata la performance del settore delle utilities, in rialzo del 2,8%, trainata da un aumento del 3,5% nella produzione di energia elettrica, che ha più che compensato il calo del 2,6% nella produzione di gas naturale. Di contro, il settore minerario ha registrato una contrazione dello 0,3%.
Il tasso di utilizzo della capacità produttiva è salito al 77,6%, rimanendo tuttavia al di sotto della media di lungo periodo del 79,6% (riferita al periodo 1972–2024).
Nel complesso, nel secondo trimestre del 2025, la produzione industriale ha evidenziato una crescita annualizzata dell’1,1%, segnalando una moderata espansione dell’attività economica nel comparto secondario.
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono rimasti invariati nel mese di giugno, segnando una pausa dopo l’incremento dello 0,3% registrato a maggio (dato rivisto al rialzo), e risultando inferiori alle attese del mercato, che indicavano un aumento dello 0,2%.
La componente dei servizi ha evidenziato una flessione dello 0,1%, dopo il +0,4% del mese precedente, principalmente a causa di un marcato calo (-4,1%) dei prezzi dei servizi di alloggio per i viaggiatori. Ribassi si sono osservati anche nei segmenti della vendita al dettaglio di automobili e ricambi, nei servizi di deposito, nel trasporto aereo passeggeri e nel commercio all’ingrosso di alimenti e bevande alcoliche.
Al contrario, i prezzi dei beni sono aumentati dello 0,3%, il ritmo più sostenuto da febbraio, sostenuti in particolare da un incremento dello 0,8% nel comparto delle comunicazioni e delle attrezzature correlate. Rialzi si sono registrati anche nei prezzi di benzina, energia elettrica residenziale, pollame trasformato, carni e frutta a guscio.
Su base annua, l’inflazione alla produzione è rallentata al 2,3%, il livello più basso da settembre 2024, in calo rispetto al 2,7% di maggio (dato rivisto) e al di sotto delle previsioni del 2,5%. Anche l’indice core PPI è rimasto invariato su base mensile, deludendo le attese di un +0,2%, mentre il tasso core annuo è sceso al 2,6% dal 3,2%, anch’esso inferiore al consensus del 2,7%.
Per quanto riguarda l’inflazione al consumo (USA), nel mese di giugno 2025, ha registrato un incremento dello 0,3% su base mensile, segnando la variazione più marcata degli ultimi cinque mesi. Il dato si confronta con un aumento dello 0,1% rilevato a maggio ed è risultato in linea con le attese del consenso di mercato.
Il principale contributo all’accelerazione dell’inflazione è derivato dalla componente abitativa, che ha evidenziato un incremento dello 0,2%. Parallelamente, si è osservato un rialzo dell’1,0% nei prezzi dei carburanti e dello 0,3% nel comparto alimentare.
Al contrario, alcune componenti del paniere hanno mostrato dinamiche deflazionistiche: i prezzi dei veicoli usati sono diminuiti dello 0,7%, mentre quelli dei veicoli nuovi hanno registrato una flessione dello 0,3%.
Analisi tecnica
Grafico giornaliero (Daily Chart)
Il quadro tecnico rimane impostato al rialzo, nonostante l’attuale fase di ritracciamento, attribuibile all’alternanza di tensioni sul fronte commerciale – in particolare in materia di dazi – e agli attriti istituzionali tra il Presidente Trump e il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Tali dinamiche stanno contribuendo a un contesto di crescente incertezza in merito all’orientamento futuro della politica monetaria statunitense.
Tale incertezza si è riflessa in un aumento della volatilità, particolarmente evidente nella sessione di mercoledì, caratterizzata da ampie escursioni di prezzo. Nonostante ciò, il trend di fondo si conferma rialzista, con la price action che continua a gravitare attorno al supporto dinamico rappresentato dalla Kijun Sen dell’indicatore Ichimoku.
Particolare attenzione è rivolta alla chiusura della candela odierna: una chiusura al di sotto della Kijun Sen potrebbe aprire spazi per ulteriori correzioni, con primo target tecnico individuato in area 1,144, dove il prezzo potrebbe trovare supporto sulla media mobile esponenziale a 50 periodi (EMA 50), come già osservato nella candela del 13 maggio.
Attualmente, il mercato si trova in corrispondenza di una confluenza tecnica tra la Kijun Sen e il livello di ritracciamento di Fibonacci 0,618, calcolato sull’ultimo impulso rialzista compreso tra il 23 giugno e il 1° luglio. In tale contesto, i trader orientati al trend following potrebbero valutare l’opportunità di incrementare le proprie esposizioni rialziste in prossimità di tali livelli chiave.
Grafico settimanale (Weekly Chart)
Anche su scala settimanale, il quadro tecnico conferma una chiara impostazione rialzista. Il prezzo si mantiene ben al di sopra della Tenkan Sen, evidenziando una fase di espansione direzionale. Per i trader trend follower con un approccio più conservativo, risulta rilevante osservare come la Tenkan Sen abbia agito da supporto dinamico in più occasioni, in particolare sulle candele del 7 aprile e del 12 maggio, con reazioni tecniche quasi millimetriche.
Sarà pertanto interessante monitorare l’eventuale ripetizione di tale comportamento, che potrebbe offrire ulteriori segnali di conferma per strategie di accumulo in ottica rialzista.
GRAB Testa-Spalle di continuazione rialzista in formazione..Buon mercoledì 16 Luglio e bentornati sul canale con un aggiornamento tecnico su Grab. Così come nel caso di Unity Software, anche in questo caso direi che la parola d'ordine è pazienza... e tanto tanto studio e disciplina
Vi ringrazio per la vostra attenzione e vi auguro una buona serata
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EURODOLLARO: ANALISI GRAFICA SECONDO LA TEORIA DELLE ONDE DI ELLIn questo breve articolo analizziamo un grafico settimanale del cross EURO/DOLLARO spot secondo la Teoria delle Onde di Elliott.
Se nel grafico sopra riportato prendiamo in considerazione un minimo importante e un possibile massimo importante, notiamo che potrebbe essersi chiusa una struttura impulsiva in 5 onde di grado primario, tracciata in blu, con una ipotetica onda 3 in estensione, tracciata in rosso.
Ipoteticamente è già partita un’onda correttiva, che dovrebbe riportare i prezzi all’altezza dell’onda 4 dell’impulso precedente e quindi in area 1,10, ma considerato il supporto statico, che evidenziamo nel grafico con una linea orizzontale, potremmo anche dire in area 1,11-1,12.
Anche l’analisi algoritmica (Elliott oscillator) ci conferma che la struttura di grado primario potrebbe essere, con alte probabilità, di carattere impulsivo e che è partita una correzione che dovrebbe riportare i valori dell’oscillatore verso la linea dello zero, dove indicativamente si potrebbe chiudere la correzione.
Dopo la correzione si dovrebbe attuare un ulteriore impulso rialzista.
Buon Trading
Agata Gimmillaro
Leggero rimbalzo rialzista del BTCIl prezzo del BTC, dopo aver fatto un sweep del minimo, rimbalza al rialzo con una volatilità moderata. Questa bassa volatilità potrebbe far tornare il prezzo al ribasso per scendere nel FVG e sul supporto dei 110'000. Tenete d’occhio l’evoluzione: una continuazione rialzista senza ritorno è anche possibile se il prezzo acquisisce rapidamente volatilità.
Hai guadagnato oggi?
Ho osservato l'avversione al rischio causata da questi fondamentali improvvisi. Il presidente degli Stati Uniti Trump ha redatto una lettera per licenziare il presidente della Fed Powell, e poi ha affermato di non aver parlato di licenziamento del presidente della Fed Powell. Al momento, il prezzo si è leggermente stabilizzato. Per quanto riguarda il mercato future, continuo a rimbalzare e a vendere allo scoperto. Dopo aver digerito le notizie sull'avversione al rischio, torno di nuovo al lato tecnico. In breve, ignoro direttamente questa ondata di rialzo. Quando l'atteggiamento di Trump si è attenuato, mi ha rassicurato e ha rafforzato la mia fiducia nel continuare a rimbalzare e vendere allo scoperto nel mercato future.
Tecnicamente, affidandomi alla pressione del bordo superiore della linea di tendenza, continuo a vendere allo scoperto nell'area 3351-3355. (Già entrato nel mercato) L'obiettivo è di guardare prima allo spartiacque a breve termine dei tori a 3335 e continuare a guardare a 3320. Ridurre le posizioni nella banda di alta quota e il ritmo di rimbalzo e vendita allo scoperto rimane invariato al centro.
GOLD | Sussidi operativi.Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Oggi i sussidi me li sono operati!
Un trade con non poco rischio, ma a volte bisogna correrlo, no risk no profit.
Operazione totalmente basata sul movimento anomalo di ieri, quest'induzione pazzesca a rialzo.
Studiando attentamente, volevo una ricerca di liquidità sotto il minimo di partenza di questa induzione ovvero quello dei 3320$ per oncia, è avvenuta e anche molto profonda fino ai 3310$ spaccati, da lì è avvenuto un forte rientro, io ho preferito entrare prima del rientro perché mi piaceva come si stava comportando il rifiuto di quella zona.
Protezione ovviamente sotto il minimo vicino , abbastanza abbondante, non voglio correre grossi rischi.
Gestione del rischio dell'operazione dimezzata, visto il forte momentum SHORT che c'era.
Ora parliamo di target e di che penso ora del grafico.
Con questo tipo di atteggiamento di oggi penso voglia spingere molto in su fino a riprendere il massimo di ieri creato dalla forte induzione, questo il primo target e zona di parzializzazione, poi cercherò di farlo spingere ancora più su fino alla liquidità dei 3410$.
Vediamo cosa ci riserverà domani.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Mercati in rialzo tra Powell, Trump e dati USATRUMP VERSUS POWELL?
Le azioni statunitensi hanno chiuso in lieve rialzo mercoledì pomeriggio, dopo che il presidente Donald Trump ha smentito l’intenzione di licenziare il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, pur lasciando aperta la possibilità. L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,35%, recuperando terreno dopo le perdite iniziali, mentre il Dow Jones è salito dello 0,50% e il Nasdaq 100 dello 0,12%.
In apertura, i mercati avevano reagito negativamente alle indiscrezioni secondo cui Trump stesse valutando la rimozione di Powell, alimentando i timori già presenti riguardo ai tassi d’interesse e alle tensioni commerciali. Un elemento di sollievo è arrivato dall’indice dei prezzi alla produzione (PPI), rimasto invariato a giugno, dopo che il giorno precedente il dato sull’inflazione al consumo (CPI) aveva superato le attese.
Sul fronte societario, Bank of America ha perso lo 0,7% a seguito di ricavi inferiori alle previsioni, mentre Morgan Stanley ha ceduto il 3% nonostante risultati solidi. In controtendenza, Goldman Sachs ha registrato un incremento dello 0,6% grazie a un forte miglioramento degli utili. Johnson & Johnson ha sorpreso positivamente, balzando di quasi il 6% dopo aver superato le stime e rivisto al rialzo le previsioni per l’intero anno.
PPI USA
Nel mese di giugno, i prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono rimasti invariati rispetto a maggio, dopo un aumento dello 0,3% rivisto al rialzo nel mese precedente. Il dato si è rivelato inferiore alle attese degli analisti, che prevedevano un incremento dello 0,2%. I prezzi dei servizi sono diminuiti dello 0,1%, in controtendenza rispetto al +0,4% di maggio, con cali registrati nei settori della vendita al dettaglio di automobili e ricambi, dei servizi di deposito, del trasporto aereo passeggeri e del commercio all’ingrosso di alimenti e alcolici.
Al contrario, i prezzi dei beni sono aumentati dello 0,3%, il livello più alto da febbraio, trainati in particolare da un incremento dello 0,8% nel comparto delle comunicazioni. Su base annua, l’inflazione alla produzione è scesa al 2,3%, il valore più basso da settembre 2024, rispetto al 2,7% di maggio e a una previsione del 2,5%. Anche l’indice core del PPI è rimasto stabile, deludendo le attese di un aumento dello 0,2%, mentre il tasso core annuo è sceso al 2,6% dal 3,2%, anch’esso sotto le previsioni del 2,7%.
VALUTE
Sul mercato dei cambi, i movimenti sono rimasti contenuti, fatta eccezione per un aumento della volatilità innescato dalle dichiarazioni di un funzionario della Casa Bianca, secondo cui Trump avrebbe preso in considerazione il licenziamento di Powell. La notizia, poi smentita dallo stesso presidente, ha temporaneamente agitato i mercati.
Dal punto di vista tecnico, l’euro-dollaro si trova in una fase distributiva, con minimi e massimi decrescenti nelle ultime due settimane. Ieri ha toccato un minimo a 1,1560, per poi rimbalzare fino a 1,1720. La sterlina continua a essere sotto pressione, avvicinandosi al supporto di 1,3360, livello oltre il quale si potrebbe assistere a un ritorno verso quota 1,3250.
Il dollaro/yen è sceso fino a 146,80, per poi recuperare terreno e risalire a 148,50 dopo la smentita di Trump. Anche gli altri principali cambi si sono mossi in modo simile. Il quadro tecnico resta interlocutorio, ma non si esclude un ulteriore rafforzamento del dollaro, soprattutto in vista di possibili prese di profitto da parte degli investitori istituzionali ancora posizionati short sulla valuta statunitense.
EUROZONA, SURPLUS COMMERCIALE
Il surplus commerciale dell’Eurozona è aumentato a 16,2 miliardi di euro nel mese di maggio 2025, rispetto ai 12,7 miliardi registrati nello stesso mese dell’anno precedente. Le esportazioni sono cresciute dello 0,9%, mentre le importazioni sono diminuite dello 0,6%.
Le vendite verso i principali partner commerciali hanno mostrato un andamento positivo, con aumenti verso gli Stati Uniti (+4,4%), la Svizzera (+6,8%) e il Regno Unito (+2,5%). Sul fronte delle importazioni, l’Unione Europea ha acquistato beni per un valore di 203,8 miliardi di euro, in calo del 2% rispetto all’anno precedente.
Il calo è stato determinato principalmente dalla minore domanda di energia (-18,7%) e di materie prime (-1,7%). Le importazioni dalla Cina sono aumentate del 3,4%, mentre sono diminuite in modo significativo quelle provenienti dagli Stati Uniti (-7,4%) e dal Regno Unito (-7,1%).
REGNO UNITO, INFLAZIONE
Nel Regno Unito, il tasso di inflazione annuo è salito al 3,6% nel mese di giugno 2025, il livello più alto da gennaio 2024. Il dato è in aumento rispetto al 3,4% di maggio e ha superato le aspettative del mercato. La principale spinta al rialzo è arrivata dai prezzi dei trasporti, aumentati dell’1,7%, trainati soprattutto dai costi del carburante. Anche le tariffe aeree e ferroviarie hanno contribuito all’aumento.
L’inflazione dei servizi è rimasta stabile al 4,7%, mentre si è registrato un calo nei settori dell’edilizia abitativa e dei servizi alla persona. Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è aumentato dello 0,3%, superando il +0,2% di maggio. Anche l’inflazione core ha mostrato un’accelerazione, con il tasso annuo salito al 3,7% e quello mensile allo 0,4%.
USA, PRODUZIONE INDUSTRIALE
La produzione industriale negli Stati Uniti è aumentata dello 0,3% a giugno, superando le previsioni di un incremento dello 0,1%, dopo essere rimasta invariata nei mesi di aprile e maggio. La produzione manifatturiera, che rappresenta circa il 78% del totale, è cresciuta dello 0,1%, leggermente al di sopra delle attese.
Nel complesso, nel secondo trimestre del 2025, la produzione industriale statunitense ha registrato una crescita a un tasso annualizzato dell’1,1%.
Saverio Berlinzani
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Il ciclo rialzista su btc.Con il break del precedente ath si è manifestato un nuovo ciclo rialzista su periodo intermedio, ovvero il periodo che interessa di più ai trader. Ora le correzioni di breve e anche quelle intraday, possono rivelarsi utili a stabilire i livelli dove piazzare qualche acquisto per chi è ancora fuori. "Certo che ci vuole coraggio a comprare btc adesso" , sappiamo che questa frase è stata ripetuta più volte dal vostro amico o dalla vostra amica che ancora attende il ribasso perché il prezzo è troppo alto. Se la tendenza continuerà queste persone entreranno a cifre ben più alte di quelle attuali.
In basso il macd sarà utile per stabilire la forza e la velocità di questa tendenza rialzista, per ora l'indicatore ha incrociato sopra la linea dello zero, un segnale importante. Al momento nullo però, perché le divergenze e convergenze tra prezzo e indicatori vanno sempre viste alla fine, è molto interessante invece guardare la divergenza tra i minimi del macd, il prezzo ha fatto segnare minimi più alti mentre l'indicatore più bassi(minimo agosto 2024 e minimo 2025), la configurazione ricordo è su periodo intermedio, estrapolato dai cicli di btc. Questo in aggiunta del prossimo massimo può regalare un segnale prezioso per chi vuole capire in che contesto ci troviamo. Un massimo del macd più basso con un massimo del prezzo già più alto del precedente, aumenterebbe la probabilità di vedere l'ultima gamba in su' che poi di solito è quella più spettacolare.
Mercati: È il momento di essere prudenti?Per quanto riguarda l’articolo infrasettimanale, andiamo a vedere più da vicino l’attuale situazione sui mercati.
Dopo un inizio di settimana brillante, le borse americane hanno tirato il freno.
Gli investitori si sono mostrati più cauti, rallentando i rialzi del giorno prima, mentre continua a crescere l’incertezza intorno a due temi centrali: la politica monetaria della Federal Reserve e il possibile impatto dei nuovi dazi commerciali statunitensi.
Difatti, l’S&P 500 ha inizialmente toccato un nuovo massimo storico, per poi chiudere in calo dello 0,40%. Anche il Dow Jones ha perso terreno, registrando una discesa più marcata dello 0,99%. A salvarsi è stato il Nasdaq, che ha chiuso in rialzo dello 0,82%, sostenuto soprattutto dai titoli tecnologici, in particolare Nvidia, che ha guadagnato il 4.1% dopo l’allentamento di alcune restrizioni USA sulle esportazioni verso la Cina.
Inflazione sotto i riflettori
Uno dei dati più attesi della settimana era l’aggiornamento sul CPI (Indice dei Prezzi al Consumo) di giugno. Il tasso di inflazione annua è salito al 2,8%, in linea con le previsioni, e rappresenta il livello più alto registrato da febbraio. L’aumento è stato guidato in particolare dai rincari su alimentari, servizi di trasporto e veicoli usati, mentre i costi dell’energia hanno visto un calo più contenuto, con benzina e olio combustibile in discesa e il gas naturale ancora elevato.
Su base mensile, il CPI è aumentato dello 0,3%, il rialzo più marcato degli ultimi cinque mesi. Anche l’inflazione core, che esclude alimentari ed energia, è salita dal 2,8% al 2,9%, ma è rimasta al di sotto delle stime che indicavano un 3%. Il dato mensile core è cresciuto dello 0,2%, anche questo leggermente sotto le attese.
Cosa farà ora la Fed? Quali azioni metterà in atto Powell?
Nonostante i numeri siano tutto sommato in linea con le previsioni, la Federal Reserve si trova in una posizione delicata. Da un lato, l’inflazione sembra ancora sotto controllo, ma dall’altro l’incertezza legata ai dazi commerciali potrebbe far aumentare la pressione sui prezzi nelle prossime settimane. Per ora, i mercati prevedono una Fed prudente, che manterrà i tassi fermi nella prossima riunione del FOMC a fine mese. Tuttavia, gli analisti avvertono che se i dazi dovessero portare a un’accelerazione inflazionistica, non è da escludere un ritorno a una politica monetaria più restrittiva nei prossimi mesi.
Tensioni globali:Capitolo Dazi!
Sul fronte geopolitico, le preoccupazioni non mancano. La Casa Bianca ha confermato che sono in corso negoziati con l’Unione Europea, il Giappone e la Corea del Sud, dopo che questi paesi sono stati colpiti da tariffe molto aggressive. Si teme che l’effetto diretto possa essere un aumento dei prezzi sui beni importati già ad agosto, con potenziali impatti sui consumatori e sull’inflazione globale.
Focus sui titoli bancari e tech
Le trimestrali delle banche hanno mostrato performance contrastanti. JPMorgan e Wells Fargo hanno deluso gli investitori, registrando forti cali dopo la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre. Meglio è andata a Citigroup, che ha sovraperformato gli altri istituti.
Come anticipato, Nvidia ha brillato grazie all’allentamento delle restrizioni verso la Cina, un segnale positivo per il settore tech. Il Nasdaq 100 ha infatti chiuso in rialzo dello 0,6%, rafforzato dalla buona performance dei big tecnologici.
Valute: grande performance del dollaro americano
Sul fronte valutario, l’euro/dollaro ha rotto un importante supporto a quota 1,1650, scivolando verso i 1,1580, segnalando debolezza dell’euro nel breve termine. Anche la sterlina ha perso terreno, con il cambio GBP/USD che è sceso sotto 1,3400 e sembra diretto verso l’area compresa tra 1,3150 e 1,3200.
Particolarmente evidente è stato il movimento sul cambio USD/JPY, salito fino a sfiorare quota 149,00, dopo che lo yen ha perso l’1% in una sola giornata. A pesare è il timore che le nuove tariffe USA al 35% sui prodotti giapponesi possano colpire duramente l’export nipponico. Una spinta che potrebbe portare il cambio anche oltre 150,00 nel breve.
In generale, il rafforzamento del dollaro sembra ancora una correzione tecnica all’interno di un trend più ampio e ribassista di medio periodo. Tuttavia, con la Fed sotto osservazione e le tensioni globali in aumento, tutto può cambiare rapidamente.
Questa si tratta di un articolo informativo e non rappresenta alcun segnale finanziario. Ogni trader deve effettuare le proprie ricerche e valutare il rischio di fare trading sui mercati finanziari. Tradare CFD può comportare il rischio di perdita di denaro.
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Biancheria intima d'oro: 3300-3310Biancheria intima d'oro: 3300-3310
Come mostrato in figura:
Oggi, il prezzo dell'oro sta nuovamente affrontando la prova del livello di supporto 3300-3310
Come da titolo di oggi: Biancheria intima d'oro in arrivo
Sta per scoppiare una nuova fase di battaglia long-short
Già dalla prossima settimana, c'è un'alta probabilità che si instauri un mercato storico.
Dalla struttura macro, il prezzo dell'oro ha raggiunto la fine dello shock e i lati long e short sono attualmente in forte disaccordo.
Intervallo di stallo in aumento: 3310-3375
Al momento, il prezzo dell'oro: shock di intervallo 3315-3320
La prossima strategia è molto chiara:
1: Finché il prezzo dell'oro si mantiene sopra 3310, questo è l'intervallo migliore per la pesca di fondo e le posizioni long, e lo stop loss è impostato a 3300-3295.
2: Una volta superato quota 3310, i rialzisti devono essere cauti e attenti alla possibilità di un brusco calo. Finché il prezzo dell'oro si stabilizza sotto quota 3300, è possibile passare direttamente al trading a breve termine, con lo stop loss impostato tra 3310 e 3315.
Preferisco seguire il trend principale e considerarlo una strategia di acquisto a un prezzo basso.
Acquisto: 3310-3315
Stop loss: 3300-3295
Obiettivo: 3350-3375
GOLD | Post Inflazione americana.Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Salve a tutti!
Ieri è uscito un CPI annuale più alto delle attese, non buono per quanto riguarda la possibilità da parte della FED di un taglio dei tassi d'interesse nella prossima riunione, anche se comunque parliamo di aumento davvero basso, quindi potrebbe non essere molto rilevante, vedremo analisti e investitori cosa ne penseranno.
Passiamo ora al grafico, l'analisi di Lunedì impeccabile, la zona SHORT, dopo la ricerca di liquidità (doppia) sopra l'induzione, ha risposto benissimo e ha fatto crollare come si deve il prezzo, dandomi un trade fantastico.
Ora sembra stia formando questo canale ribassista che proverei e continuerei a cavalcare come movimento, potrebbe continuare ad uscire qualcosa di interessante.
Vi ho lasciato un rettangolo rosso come zona di valutazione short per un trade di oggi, siamo tra i 3350$ e i 3360$ per oncia, io personalmente valuterò in TF 15 minuti e 5 minuti per un trigger di entrata, basando l'analisi sempre in H1.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Confronto tra BTC 2024 ed ETH 2025 - Corrispondenza perfetta
- Se confrontiamo il pattern grafico di BTC del 2024 con l'attuale pattern di ETH del 2025, vediamo che si formano pattern grafici esattamente simili.
- Il prezzo ha iniziato a consolidarsi, poi ha avuto un falso breakout verso entrambi i lati e infine il vero breakout.
- Il breakout di BTC spinge il prezzo verso il nuovo massimo storico sopra i 69.000 dollari; se ETH seguirà un trend simile, potremo aspettarci un nuovo massimo storico su ETH.
Vediamo come andrà a finire.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti.
EURJPY – Il treno è lanciato... ma sta per frenare?Il cambio EURJPY ha cavalcato un’onda rialzista senza tregua, salendo con forza verso una zona di resistenza giornaliera solida e ben riconosciuta dal mercato. Ma attenzione: questa corsa si sta facendo pericolosamente ripida. L’assenza di ritracciamenti significativi è un campanello d’allarme. Quando il prezzo sale troppo, troppo in fretta… spesso serve una pausa. O peggio, una correzione.
La dinamica attuale evidenzia uno squilibrio evidente tra domanda e offerta, e questa estensione esasperata potrebbe diventare l’innesco perfetto per un’inversione. A questi livelli, ogni candela conta. Ombre superiori marcate, pattern di engulfing ribassista… saranno i segnali da tenere d’occhio per cogliere il momento giusto.
Personalmente, punto a un pullback deciso verso l’area dei 170.700 – un livello tecnico che potrebbe offrire ottime opportunità per chi sa attendere il momento giusto.
Questa è la mia lettura tecnica del grafico, non un consiglio finanziario. Ricordate: confermate sempre i vostri setup e proteggete il capitale con una gestione del rischio solida.
Sta per iniziare la stagione delle ALTCOIN?Questa è la grande domanda per gli investitori i cui portafogli di criptovalute sono allo 0% di bitcoin e al 100% di altcoin. Questa suddivisione è stata finora la strategia sbagliata di questo ciclo, poiché il dominio del bitcoin è cresciuto costantemente dall'inizio del ciclo toro iniziato a 15.000 dollari nell'autunno del 2022.
Ma dall'inizio di luglio, nonostante il nuovo massimo storico del prezzo del bitcoin, la sua posizione dominante ha iniziato a ridursi dopo aver sviluppato una divergenza prezzo/momento ribassista (il momento è rappresentato dall'indicatore tecnico RSI).
Ciò è dovuto in gran parte a un netto rimbalzo della forza relativa dell'Ether rispetto al Bitcoin, ma non solo.
Diversi grafici sono a favore del ritorno di una piccola stagione di altcoin tra oggi e la fine della corsa al rialzo del bitcoin.
1) Una divergenza ribassista confermata nel dominio del bitcoin nei dati settimanali
Si tratta di un segnale a lungo atteso dalla comunità degli investitori in criptovalute, ovvero il giorno in cui il dominio del bitcoin si ritirerà per lasciare spazio a un migliore comportamento relativo delle altcoin. Si tratta di un fenomeno noto come “stagione delle altcoin”, che entrerà in scena se, e solo se, la dominanza del BTC darà un segnale di inversione al ribasso. Ecco perché dobbiamo tenere d'occhio questa potenziale divergenza ribassista sulla dominanza del BTC.
Il grafico sottostante mostra le candele giapponesi settimanali per la dominanza del Bitcoin
2) L'indice globale delle altcoin ha dato un segnale tecnico positivo nei dati settimanali
Un buon modo di rappresentare le altcoin è quello di rimuovere la capitalizzazione di mercato di bitcoin, ETH e stablecoin dalla capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute. In questo modo si ottiene una rappresentazione grafica più pura delle altcoin. Questo grafico delle altcoin è riportato qui sotto con le candele giapponesi settimanali e si può notare che è stato dato un segnale grafico rialzista con la rottura tecnica rialzista della resistenza. Questo segnale grafico è un argomento a favore del fatto che le altcoin continuino a salire da qui alla fine della corsa al rialzo del bitcoin, prevista per l'autunno del 2025.
3) ALTCOINS: esiste una potenziale divergenza rialzista sul rapporto tra altcoins (rappresentato dall'indice TOTAL3) e BTC
Ma è il rapporto altcoins/bitcoin il miglior barometro per vedere l'arrivo di una potenziale stagione altcoin. Questo rapporto è rappresentato dal rapporto TOTAL3/BTC e si sta formando una potenziale divergenza rialzista. Se questo rapporto dovesse confermarlo rompendo la resistenza tecnica, segnalerebbe l'inizio della stagione degli altcoin.
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Analisi diversa dal solitoIl mercato oggi ha mandato un chiaro segnale alla presidenza americana, Powel non si tocca. Del resto l'inflazione è sotto controllo soprattutto per merito suo, l'economia USA anche con i tassi al di sopra del 4% continua ad avere numeri positivi e il mercato del lavoro si è dimostrato più resiliente di quanto qualsiasi analista abbia mai pronosticato.
Appena la notizia di un eventuale tentativo della casa Bianca (ricordiamo che Trunp non ha il potere di licenziare Powel, altrimenti l'avrebbe già fatto), gli indici della volatilità sono saliti ed il mercato ha iniziato un veloce quanto breve rintracciamento, non appena sono arrivate le smentite. Un po' come quando ha annunciato per la prima volta i dazi (folli), costretto a rimandare e ritrattare, perché "il mercato obbligazionario un po' strano, un po' spaventato" ("a little bit yippy, a little afraid") e "un po' nauseato" ("a little queasy"). Questa dichiarazione è emersa nel contesto di un temporaneo passo indietro sulla sua politica di dazi generalizzati.
Tecnicamente il mercato inizia a dare segni di cedimento sul 4 ore. Con la regressione lineare che passa in rosso ma con il canale di regressione saldamente rialzista. Per ora non me la sentirei di prendere posizioni, sia perché già in estate ci sono storicamente pochi volumi e tanta volatilità. Sia perché fino al primo agosto ancora tutto può succedere.
Di fatto i mercati sono in balia delle decisioni o delle non decisioni di un solo uomo e parecchio incostante.
#011: Opportunità di Investimento LONG su GBP/CAD
Dopo settimane di compressione, GBP/CAD mostra segnali evidenti di accumulo istituzionale. Il prezzo ha recentemente rilasciato una falsa rottura ribassista sotto 1.8400, seguita da riassorbimento e spike con volumi decrescenti: una struttura tipica di “flush retail”.
A questo si aggiungono elementi macro chiari:
La sterlina è sostenuta da una politica monetaria ancora restrittiva, con la BoE che mantiene toni hawkish.
Il dollaro canadese soffre per il calo delle aspettative sul petrolio e il rischio di un taglio tassi più rapido da parte della BoC.
📉 Cosa è successo?
Il mercato ha cercato di “pulire” la zona 1.838–1.840 con un movimento ribassista rapido e senza follow-through. Questo comportamento, unito alla lettura dell’Open Interest e al posizionamento retail, suggerisce un’intenzione di ingresso istituzionale nella zona tra 1.8375 e 1.8365.
📈 Posizionamento
È stato piazzato un Buy Limit a 1.83740, con uno Stop Loss ampio a 1.82890, al di fuori di ogni zona visibile di caccia, e un Take Profit a 1.86280, dove storicamente si sono formate prese di profitto su pattern simili.
🎯 Motivazioni principali del long
Accumulo visibile con stop hunt sotto supporto 1.8400
Posizionamento netto long su GBP nei contratti futures
Retail short sopra il 70%, segnale tipico di inversione
Nessun ostacolo volumetrico rilevante fino a 1.8620
Resistenze psicologiche già testate (1.846, 1.850)
⏳ Tempistica stimata
Il setup potrebbe svilupparsi in più giorni, con primo movimento già oggi (venerdì), e completamento entro metà della prossima settimana. L’intenzione è seguire il flusso bancario, senza anticipare o reagire a movimenti emotivi del prezzo.