Petrolio WTI, 29 dollari la nuova resistenzaPremessa: le quotazioni del WTI in oggetto rappresentano i prezzi del contratto di giugno, in scadenza a maggio. Una specificazione importante, ma a livello di rappresentazione grafica (in questo caso le candele giapponesi) non cambia nulla rispetto a quanto osservabile su altri sottostanti.
Come paventato tempo addietro, ci aspettavamo dei rialzi fin verso quota 29$ al barile e così è stato. Siamo giunti a due passi da quella che in questo momento possiamo considerare a tutti gli effetti la resistenza settimanale più importante. Una resistenza che, qualora dovesse cedere, potrebbe proiettare le quotazioni dapprima verso la soglia psicologica dei 30$ e successivamente addirittura verso l'area dei 40$. Il ché, se dovesse realizzarsi, significherebbe richiudere il gap che si era venuto a creare in coincidenza con la ben nota guerra dei prezzi tra Russia e Arabia Saudita.
In questo momento siamo entrati in una fase di lateralità, che potrebbe non perdurare a lungo. A nostro avviso le probabilità di ulteriori rialzi, con cedimento delle resistenze indicate, ci sono. Non possiamo però escludere che prima di ulteriori nuovi allunghi possa verificarsi un retest dell'area supportiva tra 20 e 21 dollari al barile. Si tratterebbe di un normalissimo movimenti tecnico correttivo, che servirebbe al prezzo per prendere slancio in vista delle resistenze superiori. L'altro elemento da non sottovalutare è l'imminente scadenza del contratto di maggio, ma viene difficile pensare a nuovi tracolli paragonabili a quanto avvenuto ad aprile.
L'ipotesi rialzo potrebbe essere suffragata da una graduale, seppur lenta ripresa della domanda (nonostante prosegua un difficoltoso stoccaggio delle scorte in eccesso) e negli ultimi giorni si è vociferato di un possibile nuovo taglio della produzione.
Petrolio
Crude oil shortAvevo notato questo bat pattern in formazione sul mercato del petrolio, ma ho atteso che toccasse zona 27 per formare un doppio massimo ma che non superasse X, apro ora posizione short con un altissimo rischio rendimento.
Petrolio: Quando Ricomprare?In uno dei precedenti articoli scritto in data 3 Maggio su altri portali ho condiviso questa analisi.
"Siccome nei commenti mi hanno chiesto info sulle prossime operazioni sul Petrolio… Scrivo questo articolo.
PREMESSA.
Chi volesse lavorare il Petrolio potrà farlo con ActivTrades Bahamas e scegliere il CFD LCrudeJun20 lavorabile sia su MT4 ed MT5 con leva 27, per ora (solitamente la leva applicata è di 1:100), sia sulla piattaforma di proprietà del Broker Activtrader, sulla quale è concessa una leva di 1:400.
Le operazioni consigliate sono da lavorare applicando la tecnica dell’Antimartingala con Stop Loss su Equity seguendo i consigli che l’Analisi Statistica Descrittiva ed Inferenziale ci suggerisce.
MA QUALI?
Se mi segui da tempo sai che gli indicatori cardine delle mie analisi sono:
Ulcer Index per identificare i massimi ed i minimi del prezzo dai quali vendere e comprare
Inversa della Normale per identificare i movimenti medi ed estremi posizionati sulla Curva di Gauss
La Distribuzione T di Student per identificare gli estremi superiori ed inferiori dai quali vendere e comprare
Ed una serie di filtri statistici con i quali aumentare l’affidabilità analitica di ogni strumento finanziario identificata su 19 anni di contrattazione.
MA C’E’ DI PIU’!
Infatti ultimamente, e soprattutto per il Petrolio, ho costruito altri due strumenti statistici con i quali riesco ad essere ancora più preciso.
ULCER INDEX SMOOTHED™ con il quale identifico i massimi ed i minimi dell’Ulcer Index dai quali rispettivamente comprare e vendere (L’Ulcer Index funziona specularmente al prezzo e quando sale indica minimo, viceversa massimo)
STATISTIC BLACK SWAN™ con il quale identificare i movimenti ribassisti, che sul Petrolio hanno registrato una media del -87% in questi anni trascorsi, inferiori al -10% che sono soventi accadere durante l’anno e che sono il più simili possibile ad un Cigno Nero.
E per questa analisi ho preso in considerazione proprio questi 2.
Entrambi esprimono quasi lo stesso consiglio restituendo Output VENDI sul Petrolio nei giorni tra il 5 e l’8 Maggio.
MA QUANDO SARA’ OPPORTUNO ENTRARE A MERCATO?
L’Ulcer Index Smoothed™ indica livello massimo dell’Ulcer Index proprio Mercoledì 6 Maggio, quindi Vendita di Petrolio, e nei 2 giorni successivi lo STATISTIC BLACK SWAN™ ci dice che il prezzo tenderà ancora ad allontanarsi dai massimi.
CON QUALI SETTAGGI PER L’ANTIMARTINGALA?
Mediamente utilizzo una distanza del 9,5% tra un livello e l’altro dell’Antimartingala con leva 27 quindi:
1,90$ di distanza tra un livello e l’altro
100%
357%
613%
Antimartingala con leva 27.
Tutto settato, ovviamnente, sulla Volatilità Storica ed Attesa dello strumento.
Quando lavoro con leva superiore mediamente utilizzo una distanza del 15% tra un livello l’altro dell’Antimartingala con leva 400 quindi:
3$ di distanza
100%
6100%
12100%.
Antimartingala con leva 400.
GUADAGNI POTENZIALI?
Oltre il 500% in entrambi i casi con buone probabilità di portare a casa un ROI superiore al 100% se dovesse il prezzo ritornare sui minimi precedenti, 11,50$".
Alla luce delle ultime evoluzioni di prezzo quindi, tutto come da piano.
L'ULCER INDEX SMOOTHED™ segnalava vendita Mercoledì 6 Maggio, e lo STATISTIC BLACK SWAN™ indica movimenti ribassisti, comunque contenuti, per oggi pari all'1,19% e per domani pari all'1,26%.
COSA FARE QUINDI?
Chi è in posizione Short potrà mantenere la posizione ribassista sottraendo al prezzo di chiusura di questa sera 3$ circa... In relazione al prezzo attuale un papabile target è in area 21,09$ al barile.
E POI CHE SI FA?
Per domani l'ULCER INDEX SMOOTHED™ indica COMPRA, informazione apparentemente diversa per i più dal VENDI dello STATISTIC BLACK SWAN™ ma che cela la stessa identica istruzione operativa, in quanto l'uno identifica il valore massimo dell'Ulcer Index "normale" e quindi il prezzo minimo del Petrolio e l'altro identifica la variazione massima ribassista prevista.
Alla luce di ciò, a circa 3$ di differenza dal valore di chiusura di questa sera si potrà ricomprare Petrolio.
MA CON QUALI OBIETTIVI?
Per questa esigenza mi sono calcolato la Volatilità storica media delle ultime 4 settimane, settandola sia in relazione ai valori di chiusura, per identificare un livello di prezzo sul quale spostare lo Stop Loss in Profit di tutte le operazioni che partiranno in Antimartingala, sia in relazione ai valori massimo e minimo, per identificare un livello più estremo.
Ipotizzando un prezzo di 21$ al barile ed un primo obiettivo pari al 16,75% più su, il primo target sarà in area 24,51$ circa, ed il secondo, più ambizioso, pari al 38,73$ più in alto, in area 29,13$.
CON QUALI SETTAGGI PER L'ANTIMARTINGALA?
Mediamente utilizzo una distanza del 9,5% tra un livello e l’altro dell’Antimartingala con leva 27 quindi:
1,90$ di distanza tra un livello e l’altro
100%
357%
613%
Antimartingala con leva 27.
Tutto settato, ovviamnente, sulla Volatilità Storica ed Attesa dello strumento.
GUADAGNI POTENZIALI?
Per quanto riguarda il primo target siamo abbondantemente sopra il 100% di ROI e con il secondo abbondantemente sopra il 400%
Petrolio WTI: i livelli da monitorare la prossima settimanaAbbiamo affrontato ampiamente il discorso sul recente tracollo del Petrolio, in particolare delle cause che hanno indotto una svalutazione così eclatante al punto da entrare di diritto nella storia delle quotazioni petrolifere. Inutile tornarci su, ciò che conta è che la proiezione della scorsa settimana - relativa al contratto di giugno - si è rivelata corretta.
Dopo ulteriori affondi in area 10$ al barile, il supporto ha retto alla perfezione proiettando il WTI verso quel target dei 20$ che avevamo ipotizzato a suo tempo. Siamo giunti, a questo punto, su un'area resistenziale importantissima: 20-21$. Osservando il grafico daily possiamo notare con l'hammer (candela d'inversione rialzista) abbia svolto il proprio ruolo predittivo, hammer che è stata seguita da altre tre candele rialziste e sul grafico settimanale possiamo osservare un'hammer altrettanto pronunciata.
Significa che il rialzo potrebbe proseguire, ma per poter valutare l'eventuale breakout dell'area resistenziale occorrerà attendere almeno una chiusura daily al di sopra dei 21$ dollari al barile. A quel punto il WTI troverebbe un'autostrada verso quota 29$, laddove troviamo la prima resistenza settimanale volumetrica importante. E' chiaro che durante il tragitto i livelli tondi (o soglie psicologiche) potrebbero farsi sentire e quindi potremmo assistere a dei movimenti correttivi tipici dei trend in espansione.
Eventuali views ribassiste prenderebbero corpo qualora, ad inizio settimana, dovesse verificarsi immediatamente un rifiuto dell'area dei 20$. A quel punto il target ipotetico sarebbe ancora una volta l'area dei 10$.
Petrolio verso quota 20$La settimana che si è appena conclusa, non c'è dubbio, verrà ricordata a lungo. Il Petrolio ha vissuto un lunedì "da incubo", una giornata storica che ha visto crollare le quotazioni del contratto di maggio del WTI texano attorno a -40$. Ma com'è possibile? Le cause che stanno dietro a un crollo del genere sono molteplici. Da un lato abbiamo la valenza attuale della materia prima, pari a zero in virtù di un'offerta che supera una domanda praticamente nulla (causa pandemia coronavirus e conseguenti lockdown). Il crollo della richiesta è superiore a 20 milioni di barili al giorno, mentre il taglio produttivo concordato - a fatica - dall'OPEC+ è praticamente la metà. 10 milioni di barili al giorno devono essere stoccati e i siti deputati a ciò sono praticamente colmi.
Poi c'è una questione puramente tecnica legata alle peculiarità delle materie prime, ovvero il cosiddetto "contango". Stiamo parlando di un fenomeno per cui i contratti con scadenza futura arrivano a valere molto di più dei contratti in imminente scadenza. Ed è ciò che è accaduto al Petrolio, difatti i contratti successivi a quello di maggio quotavano prezzi ben più alti (giugno, ad esempio, nell'ordine dei 20 dollari al barile). Nello specifico succede per un motivo molto semplice: gli operatori ritengono che tra qualche mese la domanda tornerà su livelli accettabili, facendo crescere pertanto il prezzo della materia prima. E' una scommessa, nessuno sa cosa accadrà tra un paio di mesi, ma ci sta.
Infine c'è chi ritiene che il movimento ribassista sia stato esacerbato dagli algoritmi, ma stavolta non c'era alcun acquirente a determinati prezzi e le quotazioni non sono riuscite a trovare un pavimento su cui poggiarsi.
Alla luce di tutto ciò abbiamo un grafico che rispecchia quanto sinora scritto (anche se qui non possiamo vedere le quotazioni negative), soprattutto possiamo apprezzare l'immediato rialzo delle quotazioni che dopo aver vissuto un'altra giornata - quella del martedì - sull'onda delle vendite pregresse si è riportato verso prezzi più consone alle aspettative degli operatori. In questo momento le ultime 3 giornate - siamo su grafico giornaliero - sono "inside" delle due enormi candele di lunedì-martedì. Il fatto che sia stato rotto il massimo della prima candela inside (quella di mercoledì per capirci) potrebbe rappresentare un chiaro segnale di inversione. Per la prossima settimana il primo target importante potrebbe essere quello compreso tra 20 e 21 dollari, quindi ovviamente si parla di ulteriori allunghi al rialzo.
CHECK-POINT ENERGETICI AL 25/04/2020Il punto della situazione per WTI, BRENT e NATURAL GAS
Settimana micidiale per gli energetici!
In particolare modo una data da segnare sul calendario per gli avvenimenti che hanno stravolto la quotazione del WTI.
Le parole sempre e mai, conducono spesso in errore insegnava un vecchio detto, ed i mercati finanziari non smettono di ricordarlo. La quotazione del WTI (scadenza di maggio) ha fatto segnare uno 0 (anzi è andata anche negativa) per i gravi effetti che il calo mondiale dei consumi causa coronavirus hanno provocato, il costo dello stoccaggio stimato in circa 8$ al barile, l'impossibilità di chiusura degli impianti e i tecnicismi finanziari creano una congiuntura mai verificatasi in passato di tali proporzioni.
Per gli operatori long sul WTI l'unica salvezza è stata spostarsi rapidamente sulla scadenza di giugno, che vista la grande liquidità immessa ha visto portare le quotazioni a quota 23$ prima di subire anche lui la pressione ribassista e chiudere ai 17!
Meno grave la situazione del Brent, comunque fortemente ribassista e del natural gas che vede il verificarsi di qualche reazione rialzista ma rimane sotto i massimi di febbraio
Da segnalare una divergenza rialzista di RSI su WTI e BRENT... per quello che possono significare in un momento delicato come questo, sono informazioni da prendere con assoluta cautela!
LIVELLI TECNICI:
WTI
Resistenza 29.11
Resistenza 21.34
Resistenza 18.52
Quotazione di chiusura 17.31
Supporto 10.35
Supporto 6.60
Supporto 0 !!!!!!
BRENT
Resistenza 45.20
Resistenza 39.60
Resistenza 36.36
Quotazione di chiusura 21.98
Supporto 16.01
NATURAL GAS
Resistenza 2.032
Resistenza 1.956
Quotazione di chiusura 1.736
Supporto 1.536
Supporto 1.477
Buon Lavoro!!!!!
USOIL : Occasione o..??Sembrava che la corsa al ribasso fosse arrivata in una zona di sosta ma evidentemente aveva solo fatto il pieno per ripartire in picchiata. Entrare in questo momento a rialzo o a ribasso mi sembra da pazzi comunque se dovessi fare un analisi su questo grafico questo è quello che penso.
Il prezzo si trova a mio avviso in un zona di iper venduto in tutti i timeframe, dall'orario ai maggiori giornaliero,settimanale e mensile. Questo però non vuol dire che dobbiamo comprare a occhi chiusi perchè il mercato potrebbe benissimo mantenersi su questa soglia di prezzo per lungo tempo facendo calmare le acque e ritornando a non ritrovarsi in una fase di iper venduto.I minimi storici sono stati violati. Quello che poteva essere un forte supporto e zona di domanda ha lasciato che i bearish avessero la meglio. Adesso si aspetterà la fine di questa giornata per capire se questo sarà uno spike e il prezzo ritornerà sopra il supporto o se chiuderà sotto e farà del supporto una resistenza. Abbiamo inoltre un canale di prezzo di breve nel quale si è mosso negli ultimi giorni e, proprio in questo momento, il prezzo sta violando la trendline inferiore del canale quindi presumo che potrebbe anche essere arrivato il momento di un rallentamento ma sono solo supposizioni. Di certo non entrerei a rialzo per una cosa così banale. Non ci sono le circostanze per un ingresso long o short quindi l'unico consiglio che posso dare è aspettare e vedere. Entrare in un mercato così in questo momento vuol dire soltanto scommettere alla roulette russa. Ma noi siamo trader e non giocatori d'azzardo anche se a volte lo dimentichiamo.
Petrolio WTI : Nei pressi della zona 11, area domandaIl petrolio WTI è nei pressi di un'area molto importante, nel lungo periodo quella che si può definire area di domanda fortissima.
Ciò che ho postato è un grafico a barre mensili, proprio per fare capire il forte movimento e, al momento, nessun segnale long in atto.
In ottica operativa, di trading, cerco nelle prossime settimane, un segnale di tenuta di questa zona ( tra gli 8 e i 12 $ ) per conferme bullish.
Il segnale sarà da me convalidato solo nel caso di segnale del mio piano di trading su grafico a barre settimanale, visto il forte trend.
Ci aggiorniamo nei prossimi post.
Vi auguro un buon TRADING SIMPLE!
ENI - fase discendente Dopo aver chiuso il gap ribassista del 6 Marzo 2020, coinciso con l'area di massimo di questo movimento correttivo rialzista, il titolo ha iniziato una fase discendente dei prezzi legata sicuramente anche alle quotazioni del petrolio di questo periodo. (WTI circa a 18$ al barile venerdì scorso).
Nella settimana a venire possiamo riprendere la discesa verso area 8€. Da qui poi valuteremo se ci sarà una pausa per poi riprendere a scendere verso area 7,30€ - 6,6€.
PETROLIO.... Che prezzi!!!!!Il petrolio forando l'area di supporto 19,29 del 30 marzo si porta in prossimità del seguente livello statico (più proprio parlare di area) a quota 17,12 facendo un "viaggio" verso i prezzi dei primi anni 2000, più precisamente Novembre 2002!
Un' ulteriore discesa da seguire con attenzione perché seppur vero che il grafico Renko a 30min ha fatto vedere un blocco rialzista alle 16,30 di venerdì, i tre ultimi tentativi del 13 e del 15 aprile di innescare una reazione rialzista dei prezzi non sono andati a buon fine (a testimonianza, su grafico Renko 4h non si è venuto a creare alcun blocco rialzista)
Un mercato da operare con ampi margini di manovra.
LIVELLI:
19,29 precedente supporto/resistenza del 30 marzo 2020 ora forato a ribasso
17,12 attuale area di supporto, prezzi di Novembre 2002
16,20 supporto risalente a Maggio 1999
10,65 supporto risalente a Dicembre 1998
GREFICO RENKO 4H:
Ribassista dal 7 Aprile
GRAFICO RENKO 30MIN:
Ribassista dal 9 Aprile, evidenzia i tre poco fortunati tentativi dei prezzi di innescare una reazione a rialzo (due il 13 Aprile ed uno il 15 Aprile)
GRAFICO CANDLESTICK 30MIN:
Reazione dell'RSI sulla banda inferiore che si riposiziona sulla linea mediana
GRAFICO CANDLESTICK 4H:
L'RSI Attraversa la linea mediana delle bande il 14 e rimane posizionato inferiormente
GRAFICO CANDLESTICK D:
Divergenza rialzista tra RSI e prezzi
GRAFICO W:
RSI esce dalla banda inferiore il 2 Marzo e ne rientra il 30 rimanendo in una condizione di ipervenduto
COT REPORT:
Il COT report sembra mantenere una view rialzista sullo strumento, i Non Commercial incrementano le posizioni long ed i Commercial incrementano gli short in copertura (entrambi dal 3 Marzo).
Informazioni sempre da interpretare con molta attenzione in quanto non rappresentano una chiara indicazione operativa e sebbene sulle commodities abbia statisticamente un'attendibilità maggiore, i risultati migliori dall'interpretazione del Cot Report si hanno quando i dati si trovano in una condizione di estremo di lungo periodo (al momento è presente una condizione di estremo, ma su dati annuali)
Buon lavoro!!!
Petrolio in condizioni estreme a causa del coronavirusNon si ferma la corsa al ribasso del petrolio. In questo momento, anche se c'è stato un accordo sul taglio della produzione, i consumi sono molto deboli a causa del coronavirus. In tutto il mondo i serbatoi di stoccaggio si stanno riempiendo molto in fretta. A questo punto bisogna chiedersi cosa può succedere quando gli stoccaggi saranno pieni. Inoltre, fino a che punto potranno sopravvivere i produttori con un prezzo così basso?
USD-CAD SellAbbiamo il prezzo in H1 in una una notevole accellerazione long che oltre a salire sopra le MM 100 e 200 ha causato anche l'inversione delle stesse. movimento sostenuto da buoni volumi anxhe se non eccezzionali. ATR in costante aumento e Stocastico appena uscito dall'ipervenduto. Il movimento e' stato causato dal nuovo crollo a 20 $$ del Petrolio con cui il CAD e' molto corrrelato, causato dalla delusione dell'accordo al ribasso tra i paesi produttori. Situazione sul petrolio, a mio parere credo insostenibile a lungo e che mi fa ipotizzare un ingresso Sell breve. Un punto di ingresso potrebbe essere il ritorno stabile dello Stocastico in ipercomprato. L'obiettivo di lungo sara' il riempimento del Gap in area 1.3420
PETROLIO! Signore e signori, il supporto va in scena!Nuova discesa delle quotazioni per il petrolio che si ritrova a fare i conti con il supporto quota 19,29 del 30 marzo dal quale poi era scaturita una ripresa dei prezzi.
Situazione da tenere sotto controllo per comprendere la risposta delle quotazioni agli accordi ed alle dinamiche macroeconomiche particolarmente complesse del momento!!!
Interessante sia per operazioni di più ampio respiro che di breve.
GRAFICO RENKO 4H:
Al momento blocchi solamente ribassisti, ma evidente l'avvicinamento al supporto
GRAFICO RENKO 30MIN:
Più definita la situazione, ma anche in questo caso nessun blocco rialzista al momento della stesura della presente analisi
GRAFICI CANDLESTICK E OSCILLATORI:
Al momento prezzi sotto le linee mediane su tuti i TF presi in esame (30min, 4h, D, W)
RSI sotto la linea mediana delle Bande di Bollinger su tutti i TF tranne il Daily, dove per il momento permane ancora sopra
LIVELLI:
19,29 (ma da verificare con i dati del proprio broker) supporto del 30 marzo 2020
17,12 (sempre previa verifica) supporto risalente a novembre 2002
Situazione molto interessante!
Buon lavoro!
Petrolio nuovamente verso 20$, i tagli non bastanoPartiamo da un presupposto: la crisi petrolifera che si è scatenata a partire dalla fine di febbraio non ha alcun precedente storico. Se non fosse per l'emergenza sanitaria da coronavirus, in altre circostanze avrebbe catalizzato e scosso l'opinione pubblica più di quanto sia realmente avvenuto. Pensate, dal 21 febbraio alla fine di marzo il calo nelle quotazioni del greggio ha raggiunto il 60%: un deprezzamento mai visto.
La guerra dei prezzi, innescata da Arabia Saudita e Russia, ha portato i prezzi sui 20$ al barile e alcuni giorni fa - prima che si cominciasse a vociferare di un taglio di circa 10 milioni di barili al giorno - c'è stato un tentativo d'attacco al supporto. Supporto che ha tenuto e la speculazione pre meeting virtuale dell'OPEC+ ha fatto schizzare le quotazioni verso quota 30$. Meeting che ha confermato le voci precedenti, ma che sembrerebbe non aver soddisfatto gli operatori. Nonostante il taglio produttivo, nell'ordine appunto dei 10 milioni di bpd, il WTI sta tornando pericolosamente sul supporto dei 20$.
In realtà, come si evince dal grafico giornaliero, si tratta di un'area di prezzo compresa tra 20 e 21$ al barile. Dovesse giungere al suo interno, dovremo attendere le due ipotesi: il rimbalzo tecnico (visto che comunque si resta in trend ribassista) o il breakout ribassista, che a quel punto (dovesse cedere il livello dei 20$ in chiusura daily) proietterebbe il prezzo rapidamente verso 15$.
Viceversa, per poter pensare a rialzi capaci di invertire la tendenza dovremo attendere la violazione dei 29$, con target successivi a 30$, 33$, per poi passare a 40$ e infine a 50$. Situazione che andrà seguita giornalmente e andranno valutati eventuali pattern grafici o relativi alle candele giapponesi, pattern che possano indicarci la strada giusta. Restate sintonizzati.
[LA SITUAZIONE DEL PETROLIO: Punto per Punto]Perché il prezzo del petrolio sta scendendo vertiginosamente?
Negli ultimi anni, gli USA sono diventati il primo produttore di petrolio greggio al mondo, grazie alla scoperta dello shale oil, ai danni dell’ OPEC , il cartello che regola il prezzo del petrolio di cui gli USA e la Russia non fanno parte e di cui fanno parte, tra i tanti paesi anche, l’Arabia Saudita , che insieme agli altri, sono stati costretti a controllare e fissare i prezzi più del previsto per non vederli oscillare e destabilizzare il mercato.
Negli ultimi tempi è stata avanzata la richiesta dell’OPEC di tagliare la produzione per far fronte alla crisi del CoVid-19. Questa richiesta ha trovato un unico oppositore: Vladimir Putin. Il premier russo si è opposto poiché dal canto suo stanco di far parte dei paesi costretti a pagare per l’incremento della produzione degli USA.
A questo punto, il principe dell’Arabia Saudita, facente parte dell’OPEC e rimasto irritato dalla risposta di Putin e dal conseguente abbassamento dei costi di produzione, ha dato vita a una sorta di “guerra commerciale” aumentando vertiginosamente la produzione , per tentare di mettere fuori mercato i Russi, che allo stesso tempo, con la precedente opposizione, stavano cercando di mettere fuori mercato gli USA.
La conseguenza è che il prezzo del petrolio è inizialmente precipitato a 35$ al barile.
I russi ed i Sauditi continuano il conflitto a colpi di aumento della produzione, andando anche oltre le loro reali capacità produttive e creando così un eccesso di offerta. Nel frattempo l’epicentro del CoVid-19 si è spostato dalla Cina (secondo consumatore mondiale di petrolio) all’ Europa (terzo consumatore mondiale di petrolio) e negli USA (primo consumatore mondiale di petrolio).
Donald Trump per contrastare questi ribassi e tenere in vita le sue aziende ha poi dichiarato di voler continuare a comprare petrolio e di volerlo stoccare nelle riserve strategiche di sua proprietà. Il problema nasce quando queste stesse riserve sono già piene per più del 50% quindi l’alternativa entrata in campo è stata la proposta di stoccaggio direttamente sulle petroliere, che però al momento risultano ferme nei porti di tutto il mondo (poiché nessuno sta consumando più petrolio) e già riempite dai Sauditi.
Dopodiché Trump ha provato a negoziare direttamente con i Sauditi per un rallentamento della produzione.
Le negoziazioni si sono chiuse senza accordo e la conseguenza è stata il prezzo del petrolio che ha toccato i 20$ al barile.
Ora le speranze per gli investitori risiedono tutte nel meeting OPEC che era previsto per questa settimana, se dovesse saltare, il prossimo appuntamento è per Giugno, salvo incontri di emergenza, quindi nel tempo che intercorre, i prezzi potrebbero continuare a scendere, causando forti problemi per le nazioni più povere che vivono di petrolio, quali per esempio: Venezuela, Nigeria, Iran, Algeria etc. che rischiano una vera crisi umanitaria se il prezzo non dovesse risalire.
Nel territorio Italiano, si prospettano invece dei benefici da questa situazione, quali un possibile calo dei prezzi della benzina, gas ed elettricità appena i consumi ripartiranno, finita quindi l’emergenza sanitaria.
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US-OIL: Rilazista ma senza Fretta!Cari investitori,
Dopo oltre un mese e mezzo di caduta disastrosa, per il petrolio si può prospettare uno scenario rialzista: attenzione a non avere fretta.
Andiamo con calma e leggendo il grafico.
Abbiamo fissato due range di prezzo: il minimo di 20 e la resistenza di 30 per poter effettuare un profittevole investimento mid-term sul petrolio bisogna osservare attentamente quello che succederà nelle prossime due settimane in questo range di prezzo.
Dopo il minimo storico del mese scorso vi è stato un forte e repentino rialzo ma ovviamente non duraturo e non sufficientemente solido per darci un segnale di acquisto a medio termine.
Dopo essere arrivato a prezzo 28 il valore del barile è ricaduto bruciando (ahimè) chissà quanti conti.
Dopo una fase in cui il prezzo si è mosso in verticale è facile aspettarsi un periodo temporale di incertezza e di movimento in range .
Ora farsi prendere dalla smania di acquistare sarebbe un errore imperdonabile - la pazienza è tutto - prevediamo quindi un lasso di tempo tra i 14 e i 30 giorni in cui il petrolio oscillerà senza sosta tra il range precedentemente esposto.
Il segnale di acquista sarà per noi il superamento dei 30 Dollari a barile o un eventuale rintraccio per chi volesse essere più prudente.
Attendiamo e restiamo sempre aggiornati. La prossima settimana seguirà un'altra analisi.
A presto
Ultima seduta volatile per il PetrolioNel grafico ho segnato alcuni livelli sensibili di prezzo.
L' ultima seduta è stata molto volatile con temporanea rottura intraday dei massimi precedenti a 26.24 ed anche della media mobile a 21 giorni per poi chiudere negativamente in giornata anche sotto i minimi del giorno precedente.
Lunedì una rottura della base inferiore del triangolo a 22.30 circa potrebbe portare al ritest dei 21.80 prima, poi 20.70 e 20.0, livello molto importante.
Positività prima sopra 23.70, poi 25.0 e 26.80 (media a 21 esponenziale) e 27.40 verso i massimi relativi di ieri a 28.32 e poi 29 circa, dopo 30.0, 30.85 e 33.
WTI rumorosoNon si può certo dire che il WTI ultimamente sia noioso da tradare. Molti investitori lo staranno odiando e altrettanti amando, ora più del solito, ma è indubbio che stia dando a tutti ottime occasioni di operatività per via della forte volatilità alla quale stiamo assistendo. A livello di analisi tecnica è più difficile che mai da analizzare, in quanto i suoi movimenti sono dettati da dati sulle scorte, a loro volta influenzate da interessi contrastanti tra le parti coinvolte, e da aspettative che possono essere più o meno verificabili prima del loro realizzarsi, ma proveremo ad individuarne dei livelli "chiave".
Generalmente in un trend decrescente come questo mi limiterei a tracciare la tl azzurra, però mi trovo "costretto" a far notare che ad ora i prezzi stanno reagendo al segmento rosso, cioè alla proiezione dei minimi del 2009 e 2016, creando un terzo punto di supporto che porterebbe alla formazione di un cuneo. Notasi che ci troviamo in una situazione di fortissima volatilità e incertezza, in cui è bastato un tweet del Presidente USA Trump a far recuperare il 30% alle quotazioni; segno che molti operatori stanno attendendo "pretesti" per riposizionarsi long, valutando il prezzo attuale possa rappresentare un entrata profittevole. Il tweet ad ora non ha però avuto seguiti reali e la mancanza di decisioni sta facendo appiattire l'aumento di volatilità creatosi, facendo rimanere la quotazione nella zona di accumulo. Questo evento è comunque servito a rompere a rialzo la tl fucsia, che era stata violata, e la mm50 sul 4h, che considero come principale indicatore tecnico da tenere d'occhio al momento per il breve periodo. Una rottura del segmento rosso, della tl viola e della mm50 del 4h porterebbe i prezzi in una zona di stallo che potrebbe durare a lungo e fornirci nuovi minimi ( primo step intorno a 17 ) e in una situazione in cui l'economia e il consumo di petrolio sono assai ridotti non è uno scenario da escludere. La resistenza della mm50 porterebbe invece ad un consolidamento ed il ritorno del prezzo sul livello di ( circa ) 28, se ritestato con successo, innescherebbe un nuovo movimento rialzista. Personalmente prima di prendere posizioni long aspetterò una convergenza tra le mm50 e 200 del 4h ed una coincidenza con la tenuta dei supporti detti sopra, mentre non considero di prendere posizioni short, per quanto possano essere profittevoli, nel caso di una rottura della mm e del cuneo a ribasso. In questo caso resterei quindi flat e attenderei momenti migliori, che penso arriveranno, senza assumermi rischi derivanti dal contango. Come sempre questi post sono da intendere come spunti di riflessione e discussione e non come consigli di investimento. Buon trading
Petrolio: salta meeting OPEC, cosa aspettarci dalla settimana?Il prezzo del petrolio, dopo aver toccato i minimi sotto i 20 dollari la scorsa settimana, tra giovedì e venerdì è tornato a salire a doppia cifra dopo il Tweet di Trump nel quale ha dichiarato di aver convinto Russia e OPEC a riunirsi per rivedere la produzione di petrolio. I prezzi, alla soglia dei 30 dollari, sono sui massimi di quasi tre settimane e restano in attesa della decisione che verrà presa circa un possibile taglio di 10 milioni di barili.
Purtroppo il meeting dei Paesi produttori che doveva tenersi domani, lunedì 6 aprile, è slittato in quanto c'è la necessità di portare avanti i negoziati prima di un meeting, ma la volontà potrebbe esserci. In questo caso è lo stesso Trump che dovrà cedere ai negoziati e anche gli USA dovranno tagliare la produzione.
Visto lo slittamento del meeting, in apertura di settimana potrebbe esserci un nuovo iniziale ribasso, fondamentale è che i prezzi restino sopra i 25 dollari in attesa di news da parte dei Paesi produttori.
Attenzione al petrolio, i prezzi risaliranno?Prima il crollo al di sotto dei $20, poi un tentativo di rimbalzo. Poco dopo il tonfo di Wall Street sulla notizia che 6,6 milioni di americani hanno presentato domanda di sussidio di disoccupazione e mentre aumentano gli effetti debilitanti del coronavirus, Trump ha sganciato un paio di tweet che hanno fatto rialzare non solo i titoli azionari ma anche i prezzi del greggio. Lunedì 06/04 p.v., stando a quanto riportato da Reuters, è stato convocato dall’OPEC un meeting di emergenza. Nell'attesa dell'incontro, molto probabilmente la volatilità continuerà a fare da padrona fino a che l’emergenza coronavirus non sarà terminata. Il prezzo del petrolio verrà monitorato con attenzione ancora a lungo. Seguiranno aggiornamenti.
BRENT, sta continuando a salire..il Brent ha continuato a salire nonostante abbiano rimandato
la riunione OPEC, pertanto direi di continuare a posizionarsi
long con stop a 32,90 almeno fino alla riunione OPEC.
Come target il più prossimo è a 36,66 , ma lascerei poi
almeno una posizione aperta per possibili allunghi.
Pirelli per veri risk takersPirelli sta risentendo delle forti perdite del comparto auto, uno dei settori più colpiti dal sell off dovuto allo scatenarsi del coronavirus. La situazione del titolo non è sicuramente delle migliori in quanto era entrato in un canale discendente piuttosto preciso già da piu di due anni a questa parte. Canale, questo, che è stato abbandonato proprio in seguito al recente crollo del settore automobilistico, del quale fa parte. Il grafico sui tf maggiori è piuttosto impietoso, con vari segnali di incertezza poi confermati a ribasso e un hammer ribassista sul tentativo di rientro nel suddetto canale, che fa davvero poco ben sperare chi sia interessato ad acquistare il titolo. Le probabilità ad ora giocano sicuramente a sfavore del rialzo (per quanto personalmente ritenga che il titolo possa avere un fair value maggiore dell'attuale) fino a quando il mercato automobilistico non cominci a vedere una luce in fondo al tunnel. Il lato positvo, se così possiamo chiamarlo, è il rapporto rischio rendimento davvero interessante che si viene a creare in una situazione del genere. La trend line di breve (gialla) sta agendo da supporto, anche se difficilmente tendo a considerarla valida fino al raggiungimento e conferma almeno del terzo tocco, e potrebbe rappresentare un ultimo baluardo per tentare di riprendere il canale nel breve periodo, senza dover attendere zone di accumulazione a livelli inferiori. Per essere visto come un aspetto positivo, per quanto minimo, bisogna considerare il contesto, davvero critico attualmente e notare che il titolo proveniva già da un trend decrescente e sta affrontando l'immenso calo della domanda con risultati sicuramente negativi ma non catastrofici ( per ora ). Non sono un' esperto di questo settore ma penso che tra l'altro prezzi del petrolio più bassi possano giovare ad un azienda produttrice di pneumatici, seppure negli anni abbiano sicuramente rivisto le mescole per abbracciare il "green". Se qualcuno volesse approfondire questo punto nei commenti glie ne sarei grato.
Come trade penso che possa essere interessante controllare il supporto nato tra gli ultimi minimi (giallo) e valutare se sia il caso di prendere quello che è un rischio enorme, ma con uno stop loss molto breve, a fronte di un potenziale take profit piuttosto consistente e facilmente gestibile nel caso in cui recuperasse il canale, perchè potrebbe essere liquidata nel breve/medio o tenuta come base per accumuli se e quando il settore rivedrà la luce in fondo al tunnel. Non è la mia classica operatività questa, ma in situazioni del genere si puo provare a fare di necessità virtù, certamente non considerandolo un trade con buone probabilità di riuscita. Ricordo che ogni mio post ha lo scopo di aprire discussioni il più possibile "formative" e stimolare confronti e ragionamenti. Non sono da intendersi come consigli di investimento. Buon trading
Ps: ho dimenticato di menzionare una divergenza rialzista sul cci in tf settimanale, per quanto poco convincente