Saipem: se non si ferma il crollo, prezzi presto a scontoIn perfetta sintonia con l'attuale fase discendente degli indici azionari, Saipem aumenta le dimensioni del ribasso registrando ieri la peggiore performance (7.22%) del listino, andando in asta di volatilità.
Il calo si inserisce in un quadro tecnico ormai compromesso a partire dalla definitiva perdita di quota 4.67 euro, verificatasi lo scorso 6 novembre.
Come correttamente anticipato nell'articolo :"Saipem (-5%): definitivo cambio di rotta del trend” dello scorso 23 ottobre, le indicazioni fornite si sono rivelate corrette con il titolo che ha centrato i supporti suggeriti.
Attualmente Il titolo ha imboccato quello che è diventato un profondo canale ribassista dalle proporzioni ampie e tutte ancora da definire, visto che le prospettive della discesa indicano come probabile il test sotto quota 3.50 euro.
Infatti complice il pessimo andamento dei prezzi petroliferi, che costringe molti big del settore Oil alla riduzione degli investimenti in ricerca e sfruttamento di nuovi giacimenti, il valore di Saipem è crollato nel periodo considerato di quasi il 20 per cento.
Tale dinamica contrasta con le valutazioni fatte dai broker poco meno di un mese fa all'indomani della presentazione dei dati che fotografavano un’azienda in grande trasformazione.
Infatti l’azienda in pochi anni è stata capace di proporre nuove tecnologie disponibili per produrre energia, come le turbine posate nei mari danesi attraverso un progetto avveniristico quanto fruttuoso.
In riferimento a tali trasformazioni Morgan Stanley promosse il titolo con un target price di 6,7 grazie anche al buon andamento del portafoglio ordini e al leggero calo dell'indebitamento, vero tallone d’Achille della società.
Purtroppo dal punto di vista dell'analisi grafica le prospettive, come evidenziato dall'inclinazione della linea superiore del canale ribassista e dai valori assunti dal indicatore di trend Cci, sono al contrario pessime e tutte orientate verso il test dei supporti prima sotto quota 3.55 e in seguito sotto 3.20.
Lo scenario alternativo e attualmente il meno probabile è rappresentato dal veloce recupero delle resistenza di 4.30 euro, vero spartiacque tra le due tendenze contrapposte.
Strategia operativa
Per le posizioni long : attendere il raggiungimento della prossima resistenza a quota 4.00 euro, per prendere in considerazione nuovi acquisti, monitorando come livello di allerta 3.30 euro ancora sufficientemente distante, livello di prezzo che si farebbe decisamente allettante considerati i fondamentali della società.
Per le posizioni short : tenuto conto dell'andamento del titolo già fortemente sacrificato verso il basso qualunque nuova posizione esporrebbe a rimbalzi repentini e costosi.
Meglio quindi attendere la formazione di una nuova resistenza a ridosso di 4.15, che se confermata, potrebbe innescare un nuovo calo verso 3,20 euro sfruttabile con l’acquisto di una opzione put, strike 3.90, scadenza gennaio 2019.
Petrolio
USOIL ancora giùIl WTI Crude Oil questa mattina sembrava essere in fase di ripresa dopo il pesante e spaventoso crollo di ieri, non il primo ma solo l'ultimo di una ripidissima fase bearish iniziata solo il 4 ottobre 2018 e che ha portato attualmente una perdita del 28% circa. Ieri pensate, ha rotto anche il 38.2% di Fibonacci indicato in figura, ma oggi, nel primo pomeriggio sembrava essere in ripresa, sembrava che la fase ribassista potesse terminare, ma recuperato dal basso verso l'alto il 38.2 di Fibonacci, la discesa è ripresa. La mia idea di trading a questo punto è che un saltino in area 50 dollari a barile lo può ancora fare e pertanto attualmente la mia idea sul petrolio è short e andrei a rafforzarla qualora fossero rotti al ribasso nuovamente i 55 dollari a barile.
USOIL prossimo ad una possibile zona di inversioneÈ arrivato il momento del Long epr il WTI Crude OIL ? Perchè dico questo?
Beh! Mi sembra evidente. Guardate come il Crude Oil rispecchia alla grande i livelli di Fibonacci. Nel suo apparentemnente randomico movimento i livelli di Fibo vengono sempre presi in grande considerazione e adesso, dopo l'evidente rimbalzo proprio al 61.8%, dopo la rottura del 50% siamo giunti ad un altro importante ipotetico punto di inversione, il 38.20%.
Non mi meraviglierei se da li in avanti il prezzo del petrolio tornasse a salire. Ecco perchè vedo del Long in area 57.30 dollari al barile.
Discesa del petrolio dopo notizie EIA sulle scorteSituazione particolarmente delicata per il petrolio che trova una corsa al ribasso durante tutto il mese di ottobre e protrattasi anche in questo inizio novembre.
Questo dovuto all'azione di diversi fattori: scorte che continuano ad essere maggiori; politici con sanzioni emesse dagli Usa di Trump e fattori energetici.
Il movimento sembra affrontare un ritracciamento di medio termine con visione short sui target 57.27 e 57.00 che rappresentano dei livelli di confluenza tra il medio e breve periodo tra i 113% e 161,8%.
Inoltre ad avvalorare l'ipotesi ribassista vediamo una divergenza sui massimi RSi a 9 periodi che racchiude anche una zona di forte ipervenduto che potrebbe continuare fino al target prefissato. Inoltre la forbice tra le medie a 9 e 21 periodi, dopo aver già incrociato la media lenta, è aumentato indicando comunque volatilità che viene confermata dai volumi.
Christian Ciuffa
Siamo in fondo al canale del WTIUna visione di lungo termine con candele mensili per esaminare i possibili scenari che potrebbero prospettarsi per il WTI, siamo in fondo ad un canale iniziato nel 2016, manca poco perchè venga toccata la trend line e mi aspetto un minimo rimbazlo almeno fino ai 66 dollari, viceversa se avesse così tanta forza ribassista da rompere il canale possiamo precipitare direttamente sulla neck line del testa e spalle.
Da tenere sott'occhio nella prossima settimana!
WTI Crude OIL si riparte in LongIn questo video ho fatto il riepilogo delle mie ultime due idee di trading sul petrolio.
La prima ribassista e la seconda rialzista. La seconda, quella rialzista è scattata dopo che è stato raggiunto l'ambizioso traguardo della precedente idea ribassista. Adesso sono long sul petrolio ma a break even e quindi con un trade a costo zero. Ho indicato il mio stop loss e i probabili target da tenere sotto osservazione. Con questo vi saluto e alla prossima.
US OIL Long ma solo dopo aver toccato il 50% di FibonacciSe avete visto la mia ultima analisi sul WTI avete potuto constatare come il petrolio ha toccato il 61.8% di Fibonacci con precisione millimetrica e ha rimbalzato. La mia ultima analisi è stata pertanto uno short dopo il test dei 61.8% di fibonacci con direzione 50%.
La direzione che ha preso è stata proprio quella. Come ho spiegato nei miei video su Facebook e su YouTube, se li avete seguiti, avrete potuto capire come ho suddiviso la mia operatività short in più fasi costruendo un trade che si è rivelato profittevole e a costo zero sin dall'inizio in quanto dopo il mio ingresso short subito il mercato si è mosso con forza nella direzione prevista e io mi sono subito posizionato prima a break even e poi in trailing stop ottenendo continuamente dei profitti molto interessanti visto che quando si fa trade con il petrolio si può aprire una posizione da un lotto minimo. Adesso poiché nel settimanale siamo in un trend fortemente rialzista sto aspettando per entrare Long che venga testata l'area del 50% in area 67.70 dollari a barile. Qualora dovesse essere toccata, oltre a chiudere in grande profitto anche l'ultimo trade short rimasto aperto, comincerei a costruirmi una posizione Long proprio da lì aspettando i segnali che fanno scattare il mio trigger per il long.
Se siete interessati ad ulteriori sviluppi potete continuare a seguirmi qui su tradingview o anche sulla mia pagina FB www.facebook.com ... alla prossima!
WTIPetrolio in chiusura ciclica settimanale: ciclo a 70 settimane circa (arco rosso grande).
Sul daily fase long fino alla prima settimana di settembre, qui il ciclo dovrebbe essere 1/4 long (fino al 07/09 circa) e 3/4 short, coincidente con la chiusura weekly nella seconda metà di ottobre.
Possibilità long stretto, ma considerato rischioso poiché il trend principale settimanale è al ribasso, la spinta quindi può portare ad una lateralità con range stretti (range 72/68 con possibile ritorno a in zona 63 prima della ripartenza).
Anche le EMA sono al rialzo, quindi bisogna tradare con le resistenze poste sui livelli, o con EMA più lunghe.
WTI Crude oil shortSembra che il Crude Oil abbia raggiunto un livello estremamente interessante, ovvero quello del 61.8% di Fibonacci che ha portato il prezzo del greggio dai 108 ai 26 dollari a barile.
Potete voi stessi osservare come il prezzo del USOIL rispetta molto tali livelli e pertanto ciò che mi aspetto è una correzione (per non dire un inversione) almeno fino ad area 50% di Fibonacci come mostrato nel grafico.
WTI Crude OIL shortIl WTI Crude Oil dopo una lunga fase rialzista sembra che stia cominciando a perder pezzi, molto probabilmente chi ha speculato sulla sua salita adesso sta chiudendo le operazioni e prendendo i profitti.
Come potete notare, ogni grossa correzione in questa fase rialzista è andata a testare la media mobile a 20 periodi e quindi indicherò quello come mio primo target. Come secondo targhe invece possiamo considerare il supporto dinamico in giallo.
Il grafico rappresenta le candele heikin ashi in daily e il mio stop loss è da piazzare poco sopra la prima heikin ashi rossa in area 75.53.
Questa è la mia idea di trading sul petrolio.
WTIContinua il movimento al ribasso del petrolio Wti che nelle ultime sedute torna in area 68 $, con una impostazione grafica che potrebbe andare a cercare la parte bassa del canale rialzista che ha origine nel mese dello scorso Settembre. Area 65.60-66.70 individua un forte supporto statico, coincidente con la parte bassa del canale rialzista. Scenari ribassisti, di ulteriore movimento in discesa sono da considerare solo con chiusure daily sotto 64 dollari. Fin quando si resta sopra le aree indicate, sono possibili nuovi ritorni di forza, in acquisto sul petrolio Wti.
Buon trading.
Oil, più sale più si vendeIl mercato del petrolio è ormai cambiato ed anche se le liti Usa ed Iran ed un dollaro debole potrebbero ridare sostanza ad una spinta, per me si tratterebbe di una nuova interessante opportunità di ulteriore vendita con ampio target per fine anno a favore di stagionalità negativa
Operazioni di Questa Settimana!Dopo il “tweet” infrasettimanale di Trump (sui dazi doganali) ma, soprattutto, dopo l’aumento del tasso di interesse monetario del Dollaro Canadese, sembra che sui mercati finanziari possa iniziare un nuovo ciclo caratterizzato, in particolar modo, dalla vendita di Dollari Americani.
Gli acquisti massicci della Valuta a stelle e strisce potrebbero terminare, consentendo un riequilibrio dei vari Cambi Valutari.
Ma cominciamo dalle materie prime.
ORO
Lo spunto operativo con cui vendere Oro ed acquistare Platino resta ancora valido.
Valido anche in considerazione del fatto che, dal punto di vista squisitamente tecnico, il Platino “sente” tantissimo il supporto in area 800 Dollari sul quale si è formato un doppio minimo ideale che sembra indicarci l’inizio di una ripartenza al rialzo.
Inoltre, in questa fase in cui si paventa una forte vendita di Dollari Americani, il Platino dovrebbe chiudere più rapidamente il gap con Oro.
Quindi:
VENDERE ORO ED ACQUISTARE PLATINO.
PETROLIO
Lo spunto operativo segnalato nelle scorse settimane, è stato chiuso in profitto nel corso di questa settimana, con il gap segnalato che è andato quasi in completa chiusura.
Per il momento flat su questi due strumenti.
INDICI
I due Indici Europei ci consentono ancora di mantenere la posizione aperta o di aprirne una questa mattina.
Il gap presente è ancora interessante e dunque:
VENDERE CAC40 ED ACQUISTARE DAX.
FOREX
Tutti gli spunti operativi indicati la scorsa settimana sono stati chiusi in leggero profitto.
Preferibile chiudere le operazioni, seppur in leggero gain, perché i mercati finanziari, in prossimità del mese di Agosto, potrebbero diventare alquanto “ballerini”.
Pertanto lo spunto operativo resta lo stesso, già indicato la scorsa settimana.
Gap interessante tra NZDJY e CADJPY:
VENDERE CADJPY ED ACQUISTARE NZDJPY.
Mister Trump ha ricominciato con i suoi “tweets”: il suggerimento è diversificare il rischio costruendo e gestendo un portafoglio bilanciato che garantisca copertura costante.
Segnali Operativi di Questa Settimana!Con questa strategia che sfrutta i Coefficienti di Correlazione e i Ritardi che si registrano tra gli strumenti finanziari, anche questa settimana riusciremo a cogliere diversi spunti operativi.
E’ già da qualche settimana che seguo le materie prime, in particolar modo l’ Oro ed il Petrolio.
PETROLIO
Il gap tra Brent e Wti, che mi ha portato già in gain, resta per il momento interessante per un’operatività di pochissimi giorni.
Lo spunto è lo stesso delle scorse settimane:
VENDERE WTI ED ACQUISTARE BRENT.
ORO
Chiusa in gain due settimane fa circa, l’ Oro ci ripropone di nuovo un interessante gap rispetto al Platino ed anche rispetto all’ Argento.
Il Platino sembra voler creare un doppio minimo in area 800 Dollari per poi ripartire long.
Anche qui lo spunto è lo stesso delle scorse settimane:
VENDERE ORO ED ACQUISTARE PLATINO.
INDICI
Questa settimana il DAX ed il CAC40 tornano ad offrirci uno spunto interessante.
Il gap tra i due indici, formatosi nelle ultime 10 sedute, appare questa volta da sfruttare al massimo.
Spunto Operativo:
VENDERE CAC40 ED ACQUISTARE DAX.
FOREX
Per ciò che concerne il Forex segnalo due spunti abbastanza interessanti.
Il primo riguarda lo JPY.
Da inizio anno, tranne GBPJPY che “ha viaggiato un po' per i fatti propri”, le correlazioni con le altre valute restano forti.
La linea viola rappresenta NZDJPY, quella rossa invece CADJPY.
Spunto Operativo:
VENDERE CADJPY ED ACQUISTARE NZDJPY.
Altro interessante spunto arriva dalle valute contro il Dollaro Americano.
Da metà maggio la correlazione tra tutte le valute contro USD è aumentata.
Questo grafico poi ci offre un importante spunto operativo.
Abbiamo la linea viola che rappresenta USDGBP e la linea azzurra USDAUD.
Anche USDCAD ed USDNZD hanno registrato un movimento long abbastanza marcato rispetto alle altre coppie.
Dunque è ipotizzabile, nelle prossime giornate, un primo recupero long delle valute oceaniche per poi concedere successivamente un “recupero” in fase long ad EURUSD e GBPUSD.
Spunto Operativo:
VENDERE GBPUSD ED ACQUISTARE AUDUSD.
Petrolio, più facile vendereNonostante il mercato viva su un'euforia tutta particolare la mia opinione è che su questi livelli sia sempre interessante vendere il petrolio.
Sia a livello ciclico, che statistico e stagionale con stop leggermente sopra i massimi di periodo. Attenzione però ai report settimanali sulle scorte
Segnali Operativi per Questa Settimana!Diamo il via alle danze partendo dalle materie prime.
PETROLIO
In settimana già segnalato un interessante spunto sul Petrolio dato dalla “decorrelazione” tra WTI e Brent.
Chi è entrato in posizione durante la settimana appena trascorsa è in leggero profitto.
Ma vi è ancora tempo questa settimana per entrare a mercato.
Spunto Operativo:
VENDERE WTI ED ACQUISTARE BRENT.
ORO
E’ già da qualche settimana che monitoro l’Oro.
Lo spunto operativo rispetto al Platino resta inalterato: unitamente a quella sul petrolio è un’operatività “no stress”.
VENDERE ORO ED ACQUISTARE PLATINO.
YEN
Lo yen ci presenta due altri 2 interessanti spunti.
Il primo spunto riguarda CADJPY ed USDJPY: continua il disallineamento su questi due cambi.
VENDERE USDJPY ED ACQUISTARE CADJPY.
Altro spunto si è creato questo settimana.
Consta nel ritardo di NZDJPY rispetto a CADJPY.
VENDERE CADJPY ED ACQUISTARE NZDJPY.
EURO
L’ultimo spunto ci arriva dall’Euro.
Nelle ultime settimane si è creato un importante disallineamento tra EURUSD ed EURAUD.
VENDERE EURAUD ED ACQUISTARE EURUSD.
Gli spunti operativi proposti sono abbastanza semplici ed i “gap” (tranne quello tra CADJPY ed USDJPY) dovrebbero essere colmati in tempi relativamente brevi.
Petrolio, ogni rialzo opportunità di venditaIl mercato del petrolio seguirà molto le varie notizie pre meeting Opec ma qul che ormai è certo è che il discorso output è di nuovo un problema e gli accordi per tagli o limitazioni sono ancora tutti da fare. La soluzione non sembra arrivare dalle sanzioni iraniane ed i dazi non aiutano il mercato. Ecco perchè che tornare verso 60$ al barile sembra più che probabile
Brent, la discesa deve ancora cominciareLe performances del Brent oil sono state nettamente superiori a quelle del petrolio WTI e di conseguenza un vero ritracciamento in realtà ancora non c'è stato. Il mercato del petrolio dipenderà molto dal prossimo meeting Opec ma qualche certezza ha cominciato a venire meno. A mio avviso l'opportunità attuale come prezzi ed impostazione grafica è quella di uno short con target a 72 dollari al barile nel medio termine e stop sui massimi attuali. Per replicare la mia operatività scrivimi a investimenti365@gmail.com