INVESTIMENTI 2024: I PORTAFOGLI ADATTI PER I POSSIBILI SCENARIBuongiorno.
L’analisi di oggi si propone di utilizzare l’approccio intermarket per creare due portafogli di investimento 50-50 (50% in azioni, 50% in obbligazioni). Questi portafogli sono pensati per due possibili scenari che potrebbero verificarsi nei primi mesi del 2024 negli Stati Uniti: un atterraggio morbido dell’economia o, al contrario, una recessione. I portafogli, che saranno illustrati di seguito, non considerano il rischio di cambio né le commissioni, e sono basati su ETF quotati negli Stati Uniti. Se desiderate informazioni su ticker e ISIN degli stessi ETF quotati sulla borsa italiana, non esitate a contattarmi. Vorrei sottolineare che queste non sono raccomandazioni di investimento, ma piuttosto un’applicazione pratica dei concetti che solitamente esprimo nelle mie analisi, stavolta applicati alla gestione di un portafoglio di investimento.
Buona lettura a tutti.
1. GLI INVESTITORI HANNO ASPETTATIVE DI ESPANSIONE ECONOMICA, RALLENTAMENTO DELL’INFLAZIONE E TAGLIO DEI TASSI DI INTERESSE
Il primo paragrafo dell’analisi sarà utile a comprendere le attuali aspettative degli investitori per i mesi a venire. Questo può essere fatto studiando tre diversi indici di sentiment: SPHB/SPLV, TIP/IEF e LQDH/LQD.
SPHB/SPLV è un indice che riflette le aspettative economiche. È composto dal numeratore “SPHB”, che replica il movimento dell’ETF Invesco S&P500 High Beta, e dal denominatore “SPLV”, che replica il movimento dell’ETF Invesco S&P500 Low Volatility.
L’interpretazione dell’indice di sentiment è la seguente:
• Quando le società ad alta volatilità sovraperformano quelle a bassa volatilità, l’indice sale, indicando che gli investitori hanno aspettative di crescita economica. Al contrario, quando le società a bassa volatilità sovraperformano quelle ad alta volatilità, gli investitori prevedono un rallentamento economico.
La figura successiva mostra l’andamento dell’indice dal 2020 ad oggi.
Le diverse tendenze dell’indice SPHB/SPLV. Grafico giornaliero
Ecco una descrizione della figura:
• Tra la fine del 2019 e marzo 2020, il mercato ha scontato una fase di recessione (fase 1), culminata con la massima contrazione di marzo 2020
• Tra marzo 2020 e l’anno successivo, il mercato ha scontato una fase di ripresa economica (fase 3), seguita da un’espansione (fase 4)
• Il periodo tra marzo 2021 e novembre 2021 è stato caratterizzato da incertezza, con l’indice in una fase di distribuzione, a causa delle aspettative di massima espansione economica (fase 5)
• Per tutto il 2022, le aspettative erano di un rallentamento economico, con SPLV che sovraperformava SPHB
• Dal 27 dicembre 2022, con alti e bassi, gli investitori scontano un’espansione economica o, se preferite, un soft landing
SPHB/SPLV è un ottimo indice di sentiment economico per i seguenti motivi:
• Quando gli investitori hanno aspettative di crescita economica, tendono a concentrare i loro capitali su asset ad alto rischio, tra cui le azioni delle società comprese all’interno di SPHB. Queste società sono considerate rischiose a causa della loro elevata volatilità, superiore a quella dell’S&P500. L’alto beta che presentano deriva da un rischio al quale esse sono soggette: la ciclicità dell’economia. Esse, infatti, tendono a registrare utili robusti in fase di espansione economica e utili in rallentamento in fasi economiche sfavorevoli
• Al contrario, quando gli investitori hanno aspettative di rallentamento economico, tendono a privilegiare asset a rischio più basso, tra cui le società a bassa volatilità, meno volatili rispetto all’S&P500. A differenza delle società cicliche, queste società non presentano il rischio ciclico dell’economia o, almeno, il loro rischio è più contenuto. Infatti, tendono a registrare utili costanti nel tempo, sia in fasi economiche favorevoli che sfavorevoli
Per questo motivo, quando la propensione al rischio degli investitori è guidata da aspettative di crescita economica, le società cicliche di SPHB sovraperformano quelle difensive di SPLV. Al contrario, quando il risk off è guidato da aspettative di rallentamento economico, le società difensive (che offrono anche alti dividendi) sovraperformano quelle cicliche.
Alcune figure rafforzano l’idea che SPHB/SPLV può essere utilizzato per misurare le aspettative economiche; infatti, come mostra la figura successiva, l’indice è positivamente correlato a un dato macroeconomico chiave: il PMI composito.
La correlazione positiva tra SPHB/SPLV e PMI composito statunitense. Grafico mensile
L’indice è anche positivamente correlato agli utili dell’S&P500.
La correlazione positiva tra SPHB/SPLV e utili dell’S&P500. Grafico mensile
La grafica precedente conferma che, quando gli utili sono in aumento, gli investitori tendono a favorire le società cicliche, che sono in grado di offrire rendimenti più alti rispetto alle società difensive. Gli utili del mercato azionario, a loro volta, sono direttamente correlati al ciclo economico, come mostrato nelle figure successive.
Il ciclo economico e quello degli utili societari
La correlazione positiva tra utili dell’S&P500 e PIL USA anno/anno. Grafico a 3 mesi
È importante notare che le società tendono a registrare profitti maggiori quando un altro indicatore macroeconomico chiave, la fiducia dei consumatori, mostra letture positive. Infatti, esiste una correlazione positiva tra questi due dati, come mostrato nella figura successiva.
La correlazione positiva tra utili dell’S&P500 e fiducia dei consumatori. Grafico mensile
Riassumendo tutti i concetti espressi fino a questo punto, possiamo affermare che:
• Più i consumatori sono fiduciosi, più è probabile che investano e spendano denaro in beni durevoli, non durevoli e servizi. Questo rafforza due variabili chiave del PIL: i consumi e gli investimenti. Queste spese e investimenti rafforzerebbero l’economia e gli utili delle società quotate, innescando una propensione al rischio da parte degli investitori che, di conseguenza, concentrerebbero i loro capitali su società cicliche. Al contrario, se la fiducia dei consumatori diminuisce, gli investitori tenderebbero a favorire le società difensive
TIP/IEF è l’indice sulle aspettative di inflazione, che misura la forza relativa tra due ETF obbligazionari:
• TIP, l’iShares TIPS Bond ETF, che replica il movimento di prezzo di obbligazioni del tesoro americano indicizzate al tasso di inflazione con scadenza media ponderata di 7.4 anni
• IEF, l’iShares 7-10 Year Treasury Bond ETF, che replica il prezzo di obbligazioni del tesoro americano con scadenze tra i 7 e i 10 anni
Il movimento dell’indice TIP/IEF riflette le aspettative degli investitori, che, attraverso l’acquisto e la vendita dei due ETF, esprimono il loro sentiment. In particolare:
• Se TIP sovraperforma IEF, il mercato ha aspettative di crescita dell’inflazione
• Al contrario, se IEF sovraperforma TIP, il mercato ha aspettative di disinflazione (rallentamento dell’inflazione)
Come illustrato nell’immagine successiva, l’indice di sentiment è positivamente correlato al consumer price index misurato anno su anno e tende spesso ad anticiparlo.
La correlazione positiva tra TIP/IEF e tasso di inflazione USA anno/anno. Grafico mensile
Osservando la figura successiva, vediamo che l’indice è in ribasso dal 19 ottobre 2023. Questo suggerisce che gli investitori prevedono che il tasso di inflazione continuerà a diminuire nei prossimi mesi, avvicinandosi alla soglia del 2%.
Gli investitori prevedono un rallentamento del tasso di inflazione. Grafico giornaliero
LQDH/LQD è un indice che riflette le aspettative sui tassi di interesse, misurando la forza relativa tra due ETF obbligazionari:
• LQDH, l’iShares Interest Rate Hedged Corporate Bond ETF, che replica il movimento di prezzo di obbligazioni societarie investment grade coperte dal rischio “tassi di interesse”
• LQD, l’iShares Investment Grade Corporate Bond ETF, che replica il prezzo delle stesse obbligazioni in LQDH, ma non coperte dal rischio tassi di interesse.
La lettura dell’indice è simile a quella di TIP/IEF:
• Se gli investitori prevedono una politica monetaria restrittiva, LQDH sovraperforma LQD e l’indice sale; al contrario, se gli stessi prevedono una politica monetaria espansiva, LQD sovraperforma LQDH e l’indice scende
Come mostrato nell’immagine successiva, l’indice di sentiment è positivamente correlato ai tassi di interesse della Federal Reserve.
La correlazione positiva tra LQDH/LQD e tassi di interesse della Federal Reserve. Grafico mensile
Dal 19 ottobre 2023, le aspettative degli investitori sono per un taglio dei tassi di interesse.
Gli investitori prevedono un taglio dei tassi di interesse. Grafico giornaliero
Scendendo più nel particolare, gli investitori prevedono tre tagli dei tassi di interesse di 25 punti base per il 2024 (per un totale di 75 punti base), rispettivamente a maggio, luglio e novembre.
Gli investitori prevedono il primo taglio di 25 bps il 1° maggio 2024. Fonte: FedWatchTool
Gli investitori prevedono il secondo taglio di 25 bps il 31 luglio 2024. Fonte: FedWatchTool
Gli investitori prevedono il terzo taglio di 25 bps il 7 novembre 2024. Fonte: FedWatchTool
Quindi, è stato evidenziato che gli investitori stanno anticipando un ritorno alla fase 4 del ciclo economico, caratterizzata da crescita economica, disinflazione e riduzioni dei tassi di interesse.
2. DUE PORTAFOGLI DI INVESTIMENTO 50-50: UNO CICLICO ED UNO DIFENSIVO
In questo paragrafo, cerchiamo di raggiungere l’obiettivo dell’analisi: creare due portafogli di investimento per i primi mesi del 2024 (primi 3-6 mesi) che dovrebbero offrire buone performance in due scenari economici diversi. Il primo scenario, un’espansione economica, è stato descritto nel paragrafo precedente. Il secondo scenario, una recessione, rappresenta l’esatto opposto del primo e, al momento, non è affatto previsto dal mercato.
Nel caso di un’espansione economica, il portafoglio mostrato nella figura successiva potrebbe essere una buona scelta: un portafoglio 50-50 ciclico.
Il portafoglio 50-50 ciclico
Ecco la ponderazione percentuale:
• 25% XLK (ETF sul settore tecnologico)
• 25% XLY (ETF sul settore dei beni ciclici)
• 16.6% IEF (ETF sui titoli di stato USA con scadenza tra i 7 e i 10 anni)
• 16.6% LQD (ETF sulle obbligazioni societarie investment grade)
• 16.6% HYG (ETF sulle obbligazioni societarie ad alto grado di rischio)
Ora esamineremo i motivi per cui sono stati selezionati gli ETF sopra menzionati:
• Come abbiamo visto, quando il mercato anticipa un’espansione economica, l’indice SPHB/SPLV tende ad essere rialzista. Come illustrato nella figura successiva, l’ETF SPHB è principalmente influenzato dal settore tecnologico e dal settore dei beni ciclici, che insieme rappresentano il 55.06% di questo ETF
La ponderazione settoriale dell’ETF SPHB. Fonte: Invesco
Pertanto, è ragionevole prevedere che questi due ETF possano registrare buone performance quando gli investitori anticipano una crescita economica, come dimostrato nelle due grafiche seguenti.
Le prestazioni del settore tecnologico quando SPHB sovraperforma SPLV. Grafico settimanale
Le prestazioni del settore dei beni ciclici quando SPHB sovraperforma SPLV. Grafico settimanale
Ora esaminiamo la parte rimanente del portafoglio, quella obbligazionaria. Potreste chiedervi perché non sono stati inclusi ETF obbligazionari governativi a lunga scadenza, come il noto “TLT”. Il motivo è illustrato nelle grafiche successive.
Partiamo dal presupposto che una crescita economica è tipicamente accompagnata da un aumento della fiducia dei consumatori. La loro domanda di beni e servizi è legata al tasso di inflazione: se aumenta, è ragionevole aspettarsi un aumento delle aspettative di inflazione.
Questo è dimostrato nella grafica successiva: le aspettative di crescita o decrescita economica sono sempre accompagnate da aspettative di aumento o rallentamento dell’indice dei prezzi al consumo.
La correlazione positiva tra SPHB/SPLV e TIP/IEF. Grafico settimanale
Ciò significa che, se gli investitori continuano a prevedere una crescita economica, a un certo punto (probabilmente) inizieranno a prevedere un aumento del tasso di inflazione. Se ciò dovesse accadere, TLT presenterebbe una performance negativa: il tasso di inflazione, infatti, rappresenta un rischio per le obbligazioni. Più esso aumenta, più gli interessi cedolari reali vengono erosi.
La correlazione negativa tra TIP/IEF e TLT. Grafico settimanale
Il motivo per cui sono stati inclusi due ETF su obbligazioni societarie è illustrato nelle due grafiche successive.
Quando gli investitori sono propensi al rischio, le obbligazioni societarie investment grade sovraperformano i titoli di stato. Grafico settimanale
Quando gli investitori sono propensi al rischio, le obbligazioni societarie high yield sovraperformano i titoli di stato. Grafico settimanale
Quando gli investitori sono propensi al rischio, tendono a investire i loro capitali in asset più rischiosi, tra cui le obbligazioni societarie, sia investment grade (leggermente più rischiose dei titoli di stato) che high yield (ancora più rischiose). Infatti, HYG e LQD sovraperformano i titoli di stato quando SPHB supera SPLV!
Un altro aspetto da considerare è che se ci si aspetta una crescita economica, ci si aspetta anche un aumento degli utili societari. Quando gli utili societari tendono ad aumentare, diminuisce la probabilità di default delle società e, per questo motivo, HYG e LQD tendono a performare bene. Questo è illustrato nella grafica successiva.
Quando gli utili societari tendono al rialzo, le probabilità di default delle società ad alto e basso grado di rischio (rappresentate dai due spread obbligazionari) tendono al ribasso. Grafico mensile
Non sono state scelte solo obbligazioni ad alto grado di rischio per una questione di diversificazione. Infatti, una diversificazione consapevole può contribuire a ridurre il rischio.
Ora, come mostrato nella figura seguente, presentiamo un portafoglio 50-50 difensivo, progettato per proteggere il capitale in contesti economico-finanziari caratterizzati da un atteggiamento di avversione al rischio, come una recessione.
Il portafoglio 50-50 difensivo
Ecco la ponderazione percentuale:
• 16.6% XLU (ETF sul settore delle utilities)
• 16.6% XLV (ETF sul settore sanitario)
• 16.6% XLP (ETF sul settore dei beni di prima necessità)
• 50% TLT (ETF su obbligazioni del tesoro americano a lunghe scadenze)
La scelta di XLU, XLV e XLP è semplice: come illustrato nella figura successiva, questi ETF sono i principali driver dell’ETF SPLV, contribuendo per il 60% al suo movimento.
La ponderazione settoriale dell’ETF SPLV. Fonte: Invesco
Il portafoglio dovrebbe comportarsi nel seguente modo:
• In caso di recessione, il mercato azionario avrebbe una performance negativa a causa della contrazione degli utili. Tuttavia, le società incluse negli ETF XLU, XLV e XLP, essendo difensive, dovrebbero avere una performance migliore del benchmark in quanto meno volatili (o, per l’appunto, a basso beta). D’altra parte, TLT dovrebbe avere un’ottima performance, essendo l’ETF tra quelli obbligazionari governativi con la più alta duration e, per lo stesso motivo, sarebbe quello a performare meglio in caso di taglio dei tassi
Le figure seguenti mostrano le prestazioni di tutti i componenti del portafoglio durante periodi di aspettative di rallentamento economico.
Le prestazioni del settore dei beni di prima necessità quando SPLV sovraperforma SPHB. Grafico settimanale
Le prestazioni del settore delle utilities quando SPLV sovraperforma SPHB. Grafico settimanale
Le prestazioni del settore sanitario quando SPLV sovraperforma SPHB. Grafico settimanale
Le prestazioni di TLT quando SPLV sovraperforma SPHB. Grafico settimanale
Nel prossimo paragrafo, esamineremo le prestazioni dei due portafogli dal 2012 ad oggi nelle fasi di risk on e risk off. Queste prestazioni saranno confrontate con quelle di un portafoglio 50-50 equilibrato, illustrato nella figura successiva, che è allocato con un 50% su SPY (ETF dell’S&P500) e un 50% su TLT.
Il portafoglio 50-50 equilibrato
Non ho presentato le metriche dei tre portafogli nel lungo periodo poiché l’obiettivo è capire come si comportano nelle fasi economiche favorevoli e non favorevoli, quindi in periodi di tempo più ristretti. Se desiderate vedere il loro comportamento dal 2008 ad oggi, potete commentare l’analisi nella sezione commenti in fondo alla pagina.
3. LE PRESTAZIONI DEL PORTAFOGLIO 50-50 CICLICO NELLE FASI DI RISK ON
Nelle figure successive, esamineremo le prestazioni del portafoglio ciclico rispetto a quelle del portafoglio equilibrato nelle fasi di risk on (quando SPHB/SPLV è rialzista) nei seguenti periodi:
• Giugno 2012 - Agosto 2014
• Febbraio 2016 - Giugno 2018
• Aprile 2020 - Novembre 2021
• Luglio 2022 - Ottobre 2023
Portafoglio ciclico vs portafoglio equilibrato nel periodo giugno 2012-agosto 2014
Portafoglio ciclico vs portafoglio equilibrato nel periodo giugno 2012-agosto 2014
Rendimenti annualizzati
Portafoglio ciclico vs portafoglio equilibrato nel periodo febbraio 2016-giugno 2018
Portafoglio ciclico vs portafoglio equilibrato nel periodo febbraio 2016-giugno 2018
Rendimenti annualizzati
Portafoglio ciclico vs portafoglio equilibrato nel periodo aprile 2020-novembre 2021
Portafoglio ciclico vs portafoglio equilibrato nel periodo aprile 2020-novembre 2021
Rendimenti annualizzati
Portafoglio ciclico vs portafoglio equilibrato nel periodo luglio 2022-ottobre 2023
Portafoglio ciclico vs portafoglio equilibrato nel periodo luglio 2022-ottobre 2023
Rendimenti annualizzati
È interessante notare come, nelle fasi di risk on, il portafoglio ciclico tenda a sovraperformare quello equilibrato. Se osserviamo i rendimenti annualizzati, c’è stato solo un anno (il 2014) in cui il portafoglio equilibrato ha registrato prestazioni migliori.
4. LE PRESTAZIONI DEL PORTAFOGLIO 50-50 DIFENSIVO NELLE FASI DI RISK OFF
Nelle figure successive, esamineremo le prestazioni del portafoglio difensivo rispetto a quelle del portafoglio equilibrato nelle fasi di risk off (quando SPHB/SPLV è ribassista) nei seguenti periodi:
• Settembre 2014 - Febbraio 2016
• Maggio 2018 – Marzo 2020
• Novembre 2021 – Giugno 2022
Portafoglio difensivo vs portafoglio equilibrato nel periodo settembre 2014-febbraio 2016
Portafoglio difensivo vs portafoglio equilibrato nel periodo settembre 2014-febbraio 2016
Rendimenti annualizzati
Portafoglio difensivo vs portafoglio equilibrato nel periodo maggio 2018-marzo 2020
Portafoglio difensivo vs portafoglio equilibrato nel periodo maggio 2018-marzo 2020
Rendimenti annualizzati
Portafoglio difensivo vs portafoglio equilibrato nel periodo novembre 2021-giugno 2022
Portafoglio difensivo vs portafoglio equilibrato nel periodo novembre 2021-giugno 2022
Rendimenti annualizzati
Nelle fasi di risk off, il portafoglio difensivo tenda a sovraperformare quello equilibrato. Se osserviamo i rendimenti annualizzati, c’è stato solo un anno (il 2019) in cui il portafoglio equilibrato ha registrato prestazioni migliori.
5. CONSIDERAZIONI FINALI
Per concludere l’analisi, vorrei fare alcune considerazioni finali:
• I due portafogli presentati sono poco diversificati e adatti solo a specifici contesti.
• Il portafoglio ciclico, in particolare, presenta un livello di rischio significativamente più alto rispetto al portafoglio difensivo. L’unico asset che fornisce una certa protezione è l’IEF, che però rappresenta solo il 16,6% del peso totale del portafoglio.
• Entrambi i portafogli potrebbero essere ottimizzati sostituendo alcuni ETF con altri.
A presto!
Cerca nelle idee per "2014"
Bitcoin (BTC): analisi tecnica e fondamentaleIl prezzo del Bitcoin ha iniziato a scendere alla fine di giugno alla notizia del crollo della borsa di criptovaluta Mt. nel 2014. Gox è pronto a ripagare i suoi creditori. Inoltre, il mercato delle criptovalute è stato messo sotto pressione dal deflusso degli ETF e dalla capitolazione dei miner. Pertanto, il prezzo di BTC ha formato una cifra di analisi tecnica: Double Top. Ha raggiunto il primo obiettivo della nostra ultima recensione: la zona Squilibrio 1H. Ora c'è un nuovo test della linea di tendenza ascendente, da cui dipenderà la direzione dell'ulteriore movimento dei prezzi. Se i venditori lo spingono e il prezzo si consolida al di sotto del livello di supporto, ci aspetteremo che scenda verso i prossimi obiettivi: i prestiti Imbalance 4H e Imbalance 1D. Ci sono ampi divari ai livelli orizzontali dei volumi di scambio che devono essere colmati con il trading. Nello stesso intervallo ci sono i livelli di correzione di Fibonacci 0,61 - 0,78, dove ci aspettiamo il completamento della correzione se dovesse rivelarsi più profonda.
E per riprendere la crescita, il prezzo deve consolidarsi al di sopra della linea di resistenza dinamica EMA 50 4H e tornare al di sopra del livello del punto di controllo della zona di costo (POC). In questo caso, ci aspetteremo un nuovo test della linea di resistenza di tendenza al ribasso.
📉 Analisi globale del mercato Bitcoin
Sul grafico logaritmico giornaliero, il prezzo del Bitcoin continua a muoversi all'interno del modello a cuneo espandibile e ha anche formato un modello a doppio massimo. Se durante un nuovo test del limite inferiore del pattern Wedge, il prezzo di BTC supera i suoi limiti verso il basso, ci aspetteremo che il pattern Double Top venga elaborato con un movimento corrispondente alla sua altezza. Gli obiettivi di questo movimento possono essere le zone Squilibrio 1D e Squilibrio 1W. Lì ci aspetteremo un’inversione di tendenza e una ripresa della crescita.
Quale potrebbe essere la prossima fase di crescita? Al di sopra dell'attuale ATH non abbiamo più livelli di resistenza basati su dati storici. Pertanto, per determinare gli obiettivi di crescita, utilizzeremo le linee di tendenza, i livelli di estensione di Fibonacci e l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei libri degli ordini. Abbiamo una linea di tendenza al rialzo locale valida da novembre 2023. Il suo test può avvenire al livello di 75.000 - 76.000, il che è confermato da un ampio blocco di ordini pendenti. Sopra, nella regione tra 80.000 e 90.000, c'è una linea di tendenza globale costruita sulla base dei massimi dei due precedenti cicli Bitcoin. C'è anche il livello di estensione di Fibonacci 1.38. E la linea di tendenza più alta è compresa tra 1,61 e 1,78 livelli di Fibonacci e il suo test può iniziare dal livello di 100.000.
💠 Analisi dei livelli e delle zone di liquidità
L'indice di paura e avidità è nella zona della paura - 44.
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è scesa a 2.089 miliardi di dollari e l'indice di dominanza del Bitcoin è aumentato a 54,8.
Secondo l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei registri degli ordini, le zone di domanda e offerta si trovano ai seguenti livelli:
🟢 Zona di domanda: 50.000 - 56.000
🔴 Zona di offerta: 70.000 - 80.000
Livelli per posizioni lunghe:
55.000 - 57.000 - nuovo test della linea di tendenza e ampio blocco di supporto
52.000 - 53.000 - blocco di sostegno grande
50.000 - livello psicologico di supporto
Livelli per le posizioni corte:
70.000 - livello di resistenza psicologica
72.000 - blocco di resistenza di grandi dimensioni
75.000 - blocco di resistenza di grandi dimensioni
90.000 - linea di tendenza globale
📊 Analisi fondamentale
Il prezzo del Bitcoin ha iniziato a scendere alla fine di giugno alla notizia del crollo della borsa di criptovaluta Mt. nel 2014. Gox è pronto a ripagare i suoi creditori. Se i finanziatori decidessero di vendere i bitcoin ricevuti, la loro attività potrebbe esercitare una pressione significativa sul tasso della criptovaluta. Pertanto, molti partecipanti al mercato hanno deciso di ridurre la quota di BTC nel portafoglio in vista dei pagamenti imminenti.
Il deflusso di fondi dai fondi Bitcoin, che rappresentano oltre il 5% dell’offerta della criptovaluta, sta mettendo sotto pressione Bitcoin.
Dopo il dimezzamento, il reddito dei minatori per l'estrazione di ciascun BTC è diminuito della metà, da 6,25 a 3,125 BTC. In un ambiente in cui il reddito diminuisce e i risparmi si svalutano, molti minatori sono costretti a vendere le monete accumulate, il che crea anche pressione sul prezzo del Bitcoin.
Ci sono però anche aspettative positive:
Un ETF spot su Ethereum potrebbe apparire nelle prossime due settimane. Gli esperti del settore sono fiduciosi che il lancio degli ETF su Ethereum avrà un impatto significativo sul mercato delle criptovalute. E il capo della SEC, Gary Gensler, ha recentemente affermato che gli ETF su Ethereum appariranno molto probabilmente quest'estate.
A causa della crescita dell’industria delle criptovalute negli Stati Uniti, i candidati presidenziali statunitensi alle elezioni del 2024 sono costretti a competere per i voti dei rappresentanti della comunità cripto.
Inoltre, gli operatori di mercato attendono che la Federal Reserve proceda alla tanto attesa riduzione del tasso di interesse di riferimento. Secondo il capo del dipartimento, Jerome Powell, l’inflazione negli Stati Uniti sta rallentando.
🌐 Prossimi eventi nell'economia globale
Ci aspettiamo una maggiore volatilità nei mercati azionari e delle criptovalute entro le seguenti date:
➤ 07.09, 15:30 - Intervento di Jerome Powell sulla situazione economica negli Stati Uniti.
➤ 11.07, 15:30 - Indice dell'inflazione al consumo (CPI) negli USA per giugno.
➤ 25 luglio, 21:00 - PIL statunitense per il 2° trimestre.
➤ 31.07, 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Fed.
🚀 Statistiche di trading con il nostro indicatore:
📈 Nel giugno 2024 è iniziata una correzione nel mercato delle criptovalute dopo una crescita prolungata. Il nostro indicatore di trading ha fornito 5 segnali con punti di ingresso redditizi e rischio minimo. Grazie agli ultimi aggiornamenti, tutti i segnali sono diventati redditizi e la protezione piatta integrata ha impedito perdite derivanti da movimenti manipolativi del mercato.
Risultati su SPOT:
- Movimento totale dei prezzi per tutti i segnali del mese: +27,03%
- Movimento massimo del prezzo in base a un segnale: +13,53%
- Movimento medio dei prezzi in base ai segnali: +5,4%
Inoltre, vorrei condividere il risultato del movimento dei prezzi Bitcoin previsto dalla nostra intelligenza artificiale, che non solo indica la direzione, ma costruisce anche una traiettoria per ulteriori movimenti dei prezzi:
Analisi SP500E’ interessante notare come l’andamento dell’SP 500, dai massimi di gennaio 2022, può essere più correlato alla riduzione del bilancio del FED che all’andamento del USIRYY (Us Inlaon Rate), che è rimasto in range tra il 2000 e il 2020 tra l’1% e il 4% e l’estensione oltre i max e i minimi di questo range hanno caraterizzato la crisi dei mutui sub prime (2007-2008), crisi del debito sovrano UE (2012-2014), covid 2020. Dai minimi del covid 2020 (0.08%) l’Inflaon Rate è stato spinto al rialzo rompendo la soglia psicologia del 5% (max della crisi 2008) e poi oltre i massimi ventennali toccando i 9.1%. Parallelamente i rendimen sui US10Y hanno oscillato dal doppio massimo del 2006-2007 circa 5.16% al minimo circa del 1.42% con un estensione al minimo storico dello 0.533% di luglio 2020, che ha coinciso con il ritracciamento di oltre il 75% dell’SP500 dai minimi del Covid 2020 (fig.1). Con il forte trend rialzista dal luglio 2020 ai massimi di gennaio del 2022 che ha visto passare l’SP500 dai circa 2174 (minimo del Covid) ai 4808 con un crescita del 121% dai minimi e del 34% dai preceden massimi storici e un aumento della capitalizzazione totale a circa 33 Trillioni di dollari. L’aumento della capitalizzazione e dei valori dell’SP500 è coinciso con il violento aumento del bilancio della FED, che ha visto triplicare il totale degli asset, dalla media del quinquennio 2014-2019, sfiorando circa gli 9 trilioni di dollari. Il periodo di QE (quantave easing) dal 2014 al 2019 ha visto il tasso della FED costante tra lo 0.25% e il 2.50%, da notare come l’inizio della riduzione del bilancio della FED QT (quantave thtening) tra il 2017 e il 2018 ha innescato una correzione dell’SP500 e un aumento del 50% dei rendimen US10Y, che ha costreto la FED a ridurre nuovamente i tassi Con un inflazione alle stelle e un budget fuori controllo la FED si è trovata costreta ad aumentare i tassi velocemente e repennamente, innescando cosi un discesa dell’SP500 del 20% con il botom ad otobre 2022, da lì il mercato sembra essere riparto nel corso 2023 con un senment RISK ON ma se correliamo il senment di mercato all’andamento dei rendimen sui US10Y. Noamo come siano quasi inversamente proporzionale e che atualmente l’SP500 e il senment in generale si trovi ad un bivio dove un’esplosione dei rendimen, sopra al 5%, potrebbe spingere ulteriormente l’indice al ribasso, con un test fondamentale ai 3750 (se dovesse tornarci) e che se roto potrebbe innescare violente vendite e un senment di RISK OFF. Ma nel fratempo dei rendimen troppo eleva potrebbero indure la FED ad allentamento della polica monetaria per sostenere anche un costo di rifinanziamento minore del debito americano, con un conseguente recupero dell’indice ai massimi storici. Questa condizione và intrecciata con altri fatori macro (inflazione, PIL, disoccupazione, quesoni geopoliche), pertanto saranno sempre più fondamentali i prossimi incontri della FED
NATO-Russia? La prospettiva dei mercati crypto e tradizionaliNelle ultime settimane è tornata a salire la tensione internazionale per la questione ucraina. Le origini della crisi risalgono al 2014, quando alcuni gruppi di ribelli filo-russi provenienti da diverse province orientali dell’Ucraina occuparono le sedi istituzionali locali proclamando l’indipendenza. La vicenda è passata alla storia come la guerra del Donbass (prendendo il nome dalla omonima regione orientale ucraina) ed ha coinvolto gli oblast di Donetsk, Lugansk e Charkiv, nonché la Crimea, da allora considerata una vera e propria regione russa a seguito di un referendum popolare (sebbene la NATO e l’Unione Europea non l’abbiano mai riconosciuta come tale). Dopo l’annessione russa della Crimea, la guerra di fatto è diventata una vera e propria guerra di posizione, che ha visto da un lato lo schieramento di forze russe al confine e dall’altro l’esercito ucraino, supportato da diversi contingenti militari occidentali. La situazione è rimasta inalterata fino alle ultime settimane, quando la tensione è tornata a salire a causa di un rafforzamento delle truppe sia russe che occidentali.
L’Ucraina, fin dai tempi più remoti, ha sempre rappresentato una zona strategica nei rapporti di forza globali. Questa è considerata un ponte naturale per la connessione dell’Europa all’Asia e in molti conflitti della storia antica e moderna è stata protagonista di invasioni straniere, dalle scorrerie mongole dell’Orda d’Oro del XIII secolo d.C. all’Operazione Barbarossa condotta dalla Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale. Oltre alla sua posizione strategica, l’Ucraina rappresenta anche un vasto territorio ricco di risorse, dal grano (di cui è il terzo esportatore mondiale) ai vasti giacimenti di carbone, gas e petrolio, ma anche per le floride industrie siderurgiche e agricole (a maggior parte situata proprio nell’oblast di Donetsk). Inoltre, dopo la Turchia, l’Ucraina rappresenta il secondo Stato per influenza sul Mar Nero, questo almeno fino al 2014 e all’occupazione russa della Crimea, che ha privato lo Stato ucraino di uno dei suoi porti più importanti, ovvero Sebastopoli. Inoltre, occorre menzionare come gran parte dei gasdotti russi che riforniscono l’Europa di gas naturale passino proprio dal territorio ucraino.
Attualmente, gli interessi e gli attori internazionali coinvolti nella questione ucraina sono diversi, tanto che il conflitto si è spinto ben oltre la singola contesa territoriale tra Russia e Ucraina. I due schieramenti contrapposti vedono da un lato la coalizione tra Russia e Cina, mentre dall’altro l’Ucraina sostenuta dalla NATO, in particolare dagli Stati Uniti e dall’Unione europea. Facciamo ora una breve rassegna delle posizioni dei soggetti internazionali coinvolti:
L’Ucraina per tutto il ‘900 è stata sempre sottoposta all’influenza russa, prima come Repubblica dell’Unione Sovietica e poi come Stato satellite russo. Dal 1991, dopo la dissoluzione dell’URSS, l’Ucraina ha iniziato a guardare all’occidente, stringendo rapporti sempre più stretti con la Comunità europea e con la NATO, senza però entrarvi mai a farne parte. A partire dal 2013 vi furono aspre proteste pro-europee della popolazione contro l’ex Presidente filo-russo Janukovyč che portarono alla caduta del governo e alla elezione di Porošenko di vedute notoriamente europeiste. L’elezione del nuovo presidente fu il fattore scatenante delle rivolte armate in Crimea e Donbass da parte della popolazione filo-russa. Dopo le elezioni del 2019, che hanno visto trionfare Zelenskyj, la linea politica del governo ucraino non è cambiata e ancora oggi l’Ucraina porta avanti i rapporti per l’integrazione nell’Unione europea e nella NATO, che attualmente è prevista tra il 2024 ed il 2030.
La Russia, dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, ha comunque mantenuto rapporti “feudali” con diverse ex-Repubbliche sovietiche, in primis Bielorussia, Ucraina e Kazakistan. Questo creava una sorta di zona cuscinetto tra l’espansione europeista e la neonata Federazione Russa. Tuttavia, con l’annessione all’Unione della Finlandia nel 1995 e delle Repubbliche Baltiche e Polonia nel 2004, questa zona si è ridotta notevolmente. Con i moti europeisti del 2014 in Ucraina, il Presidente russo Putin si è fortemente opposto ad un ulteriore allargamento dell’UE e della NATO verso est, ritenendolo una minaccia per Mosca.
L’Unione europea viaggia invece su due binari differenti: se da un lato le istituzioni europee condannano fortemente le attività russe in Ucraina, i singoli Stati membri si dimostrano più cauti, in particolare Germania e Francia, che stanno cercando di mantenere rapporti amichevoli con Putin per evitare escalation militari irreversibili.
Anche la NATO, e in particolare gli Stati Uniti, condanna le azioni di Putin in Ucraina e minaccia forti ritorsioni in ambito economico e politico qualora la Russia intraprenda l’invasione del territorio ucraino. È di queste ore la notizia di come Biden abbia invitato i cittadini americani a rimpatriare perentoriamente prima di una escalation militare. Così come durante la Guerra Fredda, ancora una volta emerge come i rapporti tra USA e Russia siano tornati a preoccupare l’intera comunità mondiale.
Sullo sfondo, ma non di minor rilevanza, vi sono poi altri attori coinvolti, in primis la Cina, la quale ha stretto proprio recentemente nuovi accordi con la Federazione Russa sulle forniture di gas tra i due Stati. È noto come Xi Jinping nutra una certa simpatia per il Presidente russo, tanto che più volte si è dimostrato concorde con le idee e le preoccupazioni russe, in particolare sull’allargamento della NATO, considerato una minaccia anche per la prima economia asiatica. Inoltre, la Cina si sta trovando a vivere una situazione analoga dall’altra parte del mondo, con la recente annessione di Hong Kong e le mire espansionistiche rivolte verso Taiwan, principale produttore mondiale di semiconduttori. Oltre alla Cina, un altro attore da non sottovalutare è la Turchia, membro NATO che però negli ultimi anni ha coltivato una particolare ambizione imperialista in Medio Oriente e in Nord Africa. Anche Erdogan, così come Xi Jinping, si è dimostrato particolarmente aperto ad accordi sul gas russo e attualmente, nonostante la posizione della NATO, rappresenta lo Stato più neutrale nei confronti della crisi ucraina. Infine, occorre analizzare la questione kazaka. Anche in Kazakistan, recentemente, vi sono stati diversi moti rivoluzionari contro il Governo che hanno portato il Presidente Tokayev a richiedere l’intervento dell’esercito russo, confermando come anche il Kazakistan resti fortemente allineato con Mosca.
Alla luce delle varie posizioni dei diversi Stati, è possibile ipotizzare quali potrebbero essere le conseguenze di un eventuale conflitto in Ucraina, soprattutto sui mercati. In caso di una guerra tradizionale, come accadde durante la Seconda guerra mondiale, è ipotizzabile come vi possa essere una forte correzione del mercato, con conseguente aumento dei prezzi di materie prime e inflazione. Tuttavia, difficilmente questa correzione potrebbe tradursi in un cambio di trend, anche se non è da sottovalutare il peso dell’attuale situazione economica americana ed europea, già fortemente provata dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 e alla necessità delle banche centrali di alzare i tassi d’interesse. Qualora invece all’invasione russa seguano solo sanzioni di tipo economico da parte dei paesi occidentali (tra cui l’espulsione dai mercati finanziari occidentali delle compagnie e delle banche russe), la contromossa russa potrebbe essere quella di tagliare l’esportazione di gas in Europa, andando ad aggravare ulteriormente il rincaro energetico che già sta colpendo l’intera economia europea. In questo caso, è possibile ipotizzare un cambio di trend dei mercati del vecchio continente, che sarebbe necessario per adeguare la finanza all’economia reale. Probabilmente, da questa situazione a giovarne sarebbero i mercati asiatici, che si troverebbero a godere delle risorse energetiche russe a basso costo e al rallentamento delle economie europee. Anche gli Stati Uniti potrebbero giovare di tale situazione, grazie soprattutto alla possibilità di aumentare le importazioni di gas in Europa, prendendosi una grande fetta di mercato. Più complicata sarebbe invece la situazione in caso di deterioramento dei rapporti tra Xi Jinping e Biden, che comunque non è un’opzione da escludere.
Con riferimento al mercato crypto, ad oggi il rincaro energetico sta già portando diversi miners a sospendere le attività di estrazione. Come abbiamo già trattato in altri articoli, emerge come Bitcoin sia correlato ai mercati finanziari tradizionali soprattutto nei momenti di crisi e nei crolli (come si è potuto vedere anche nel recente crollo di marzo 2020 causato dall’emergenza sanitaria). Oltre a ciò, occorre ricordare come ad oggi il 70% dei miners di Bitcoin si trovi in quattro Stati: USA, Kazakistan, Russia e Canada. Si tratta di Stati in cui l’approvvigionamento energetico non costituisce un problema primario, poiché tutti questi paesi godono di grandi riserve energetiche che difficilmente porteranno a rincari energetici troppo elevati. Anzi, in caso di espulsione della Russia dai mercati tradizionali, Bitcoin potrebbe dimostrarsi uno strumento valido per permettere alla Federazione Russa di partecipare ai mercati globali.
Report a cura di:
Tommaso Martinelli
NZDJPY ?Cross valutario molto correlato ad EURUSD, in realtà più correlato all'andamento del dollaro statunitense per effetto di NZDUSD e del risk on o risk off.
La coppia si è portata su un livello chiave nella giornata del venerdì post tacchino.
Quindi operare in una simile situazione comporta alti rischi di assistere a movimenti repentini, e se non si è dalla parte giusta: ingenti perdite.
Vediamo un po cosa è successo a livello annuale: a gennaio 2021 il cross si trovava a 73 e dopo performance mirabolanti dei mercati azionari oggi si trova solo a 77,56.
A dicembre 2014 era a 96. Voi mi chiederete come mai prenda come riferimento dicembre 2014 in realtà è solo il punto di massimo degli ultimi 8 anni e S&P a dicembre 2014 quotava 2075 pt.
Si oggi siamo a 4630.
Il livello chiave da monitorare è 76,76 POC poliennale, arrivando dall'alto e andando verso il basso è verosimile pensare che se anche avesse intenzione di rompere questo supporto volumetrico, prima che lo faccia subirà una spinta verso l'alto. In tal caso ci si posizionerebbe contro trend per un breve periodo consapevoli dei rischi.
Da un punto del genere il trend potrebbe anche cambiare ma non siamo maghi e neanche astrologi quindi ad ora non lo possiamo sapere.
Solitamente quando si raggiungono livelli chiave di questa entità prendo posizione e se l'operazione "funziona" inserisco uno stop loss in pari una volta raggiunto un cuscino di sicurezza che per questo cross ho definito in un 3%. E poi lascio correre la posizione. In caso contrario esco in quasi pari (causa commissioni ed interessi).
LA PRESENTE ANALISI HA SOLO SCOPO ILLUSTRATIVO DELLA MIA PERSONALE OPERATIVITA' NON DEVE ESSERE INTESA COME SOLLECITAZIONE AD OPERARE PER NESSUN MOTIVO, QUESTA ANALISI PUO' ESSERE VIZIATA DA CONFLITTO DI INTERESSE DERIVANTA DA OPERAZIONI CORRELATE POSITIVAMENTE ALLO STRUMENTO OGGETTO DI ANALISI
BTC BIGPICTURE! il BTC dal gennaio 2014 a dicembre 2016 era chiuso in un Box Range rettangolo blu, creato da massimo e minimo candela mensile febbraio 2014, nel dicembre 2017 è riuscito ad uscire da questo rettangolo, a gennaio è rientrato nel box ma è subito riuscito e dal minimo del 12.01.17 cioè appena 1 anno e 2 mesi fa è partito RIPETO SU ROTTURA DI BOX RANGE è partito questo PODEROSO RIALZO che nessuno si aspettava , 5000 era un target ambiziosissimo, dopo l'uscita della news del FUTURE a parer mio è partito parabolico all'insu diventanto un rialzo insostenibile!
prima di continuare premetto una cosa , nel grafico ogni storno fatto è andato a testare nuovamente l'area di massimo antecedente tranne in 2 casi :
1 nello storno sia di maggio che di giugno non è andato a ritestare massimo di marzo a 1300 circa, anche se però tutti e due gli storni hano creato un doppio minimo apena sopra 1800!!
2 ancora una volta nello storno sia di ottobre che di novembre non sono andati a testare nuovamente nessuno dei 2 il massimo antecedente del 2 di settembre. appena sotto 5000
ora mettendo da parte il primo a 1300 fiduciosi che il doppio minimo se lo farà bastare, spero che questa pressione ribassista riesca a trovare nella peggiore delle ipotesi IL TEST DEL MASSIMO DI SETTEMBRE CHE MANCA ALL'APPELLO!
in questo mese credo possa succedere di tutto e mi auguro in primis che il bottom dia già stato fatto a 6000 ... e che da li i minimi sia decrescenti! cosi da evitare anche la Death Cross tra la mm da 50 e 200 giorni.
se analizziamo ancora meglio la cosa una discesa a 1900 su doppio minimo e ttendline o addirittura a 1300-1000 creerebbe un'altra a MIO AVVISO occasione di acquisto INIMMAGINABILE UNA VERA MANNA DAL CIELO DOVE INDEBITARSI é DIRE POCO!!!
ma tutto questo comporterebbe una frustrazione non indifferente dove la maggior parte dedi noi comuni mortali già so nel panico più totale resterebbero senza una crypto in portafoglio....
io ripeto spero che non accada ma a 1900 saremo a -90% e a 1000 a -95% situazioni che comunque in quasi 10 anni al BTC sono già accadute--- erano altri tempi si e blablabla ma leglio sapere che non!!!! nel caso vi trovaste in quella situazione indebitatevi ma non vendete!!!
io sono SUPER BULLISH su l medio lungo AL CONTRARIO DIVENTEREI PESSIMISTA SOLO E SOLTANTO SE SOTTO I MILLE NON CI FOSSE UN PODEROSO OLTRE OGNI IMMAGINAZIONE SUPER BULLISH RIALZO!!!!
le linee verdi sono tutte entry point
BUY UP TO 25.000 $
SELL ALL UNDER 900 $
ripeto nel 2014 solo 4 anni fa dal 2.12.2013 in 1 solo mese è passato da 1175$ a 100$ .... e ora è a 8000$ circa passando per i 19.981$ prezzi Bitfinex!
neeeXt!
BTC, destinato al deprezzamentoSe fino a qualche settimana fa si poteva pensare ad una fase ribassista temporanea del bitcoin, in questa settimana credo che siano emerse delle prove concrete che i BTC e le crypto in generale sono entrate in un vero e proprio ciclo negativo. In questa condizione, come ho già ripetuto in passato, non ha molto senso fare affidamento all'analisi tecnica e all'analisi a breve tempo in generale.
Innanzitutto il 9 Marzo è uscita una notizia che a molti non dirà nulla, ma per chi (come me) ha visto i propri bitcoin svaniti nel nulla nel febbraio 2014, dice molto.
Un giudice della corte distrettuale di Tokyo Mr Kobayashi, che è il curatore fallimentare di MTGox (piattaforma di trading bitcoin giapponese collassata in una manciata di ore nel 2014) ha iniziato a vendere i Bitcoin e i BitcoinCash rastrellati in seguito alla bancarotta della piattaforma. Kobayashi era seduto su un vero e proprio tesoro di BTC e BCH sequestrati a MtGox e al suo CEO nel 2014, messi sotto la sua custodia e che venduti ai prezzi di oggi in previsione di un risarcimento ai creditori (come il sottoscritto), hanno provocato un vero terremoto. La notizia è uscita, ovviamente, solo dopo che Kobayashi aveva iniziato a monetizzare e tutto era già rendicontato ufficialmente dal tribunale sul sito www.mtgox.com.
In termini di analisi tecnica, l'unica cosa che va sottolineata è la rottura di un'importante supporto tracciato sull RSI time frame (W) che durava da anni e che in quest'ultima settimana è stato rotto a ribasso. Vi ricordo che le rotture di supporti e resistenze di un indicatore come l'RSI, hanno una valenza molto più significativa rispetto ad una rottura delle suddette linee di prezzo nel grafico dell'asset stesso.
Il fondo del barile, secondo me, è ancora lontano.
NDX sta mostrando una struttura tecnica sempre + fragileL’NDX sta mostrando una struttura tecnica fragile, con solo deboli segnali di possibile rimbalzo tecnico dopo un periodo di forte debolezza. Il supporto principale a 20407 è cruciale, rappresentando una soglia chiave che ha già fornito reazioni nel recente passato. Il livello di 20279.49, invece, funge da supporto secondario e potrebbe entrare in gioco in caso di ulteriore pressione ribassista.
La presenza dell'EMA200 a 20148.76 indica un altro punto di interesse che potrebbe attirare compratori nel caso in cui il prezzo dovesse scendere ulteriormente. L’aumento del volume rispetto alla media indica un maggiore coinvolgimento degli investitori, ma si tratta prevalentemente di vendite;
il VWAP sopra il prezzo attuale evidenzia una resistenza, suggerendo che la maggior parte delle transazioni recenti si è concentrata a livelli più alti, rendendo difficile una ripresa sostenibile. L'ATR a 396.76 indica un'elevata volatilità, segnalando possibili movimenti bruschi nel breve termine.
Il CMF positivo a 0.15 riflette un leggero afflusso di capitali, ma considerando il contesto di vendite elevate, suggerisce più una rotazione tra investitori che un reale accumulo di posizioni rialziste.
Se il supporto a 20407 dovesse reggere, il rimbalzo potrebbe estendersi fino alla prima resistenza tecnica a 21000. Tuttavia, un'eventuale rottura al ribasso potrebbe portare a una discesa più marcata, con il test dei livelli inferiori e una probabile espansione della volatilità.
🎯 Strategia Operativa:
✅ Scenario Rialzista (Probabilità 45%): Se il prezzo mantiene il supporto sopra 20279.49, si può valutare un’operazione LONG con target 21000.00-21800.00.
⛔ Scenario Ribassista (Probabilità 55%): Sebbene il prezzo sia ancora sopra il supporto principale a 20407, il trend generale rimane debole e la volatilità elevata potrebbe favorire ulteriori ribassi. Tuttavia, la tenuta del supporto attuale e il posizionamento degli indicatori di momentum suggeriscono che una rottura non è ancora certa.
Se il prezzo scende sotto 20279.49 con conferma, si può valutare un'operazione SHORT con target 20000.00-19400.00.
Livelli chiave con valutazione Swing Trading
📌 Supporti e Resistenze:
Supporto principale: 20407
Supporto secondario: 20279.49
Resistenza principale: 21000.00
📌 Target LONG:
Long Entry: 20450.00
TP1: 21000.00 (+2.82%)
TP2: 21400.00 (+4.78%)
TP3: 21800.00 (+6.98%)
SL1: 20250.00 (-0.85%)
SL2: 20000.00 (-2.08%)
Trailing Stop: Attivare sopra 20800.00 con una distanza minima del 2.5% dal prezzo di chiusura per proteggere i profitti.
📌 Target SHORT:
Short Entry: 20279.49
TP1: 20000.00 (+1.37%)
TP2: 19700.00 (+3.58%)
TP3: 19400.00 (+5.01%)
SL1: 20450.00 (-0.85%)
SL2: 20600.00 (-2.08%)
Trailing Stop: Attivare sopra 20000.00 con una distanza minima del 2.5% dal prezzo di chiusura per proteggere i profitti.
FATEMI SAPERE SE QUESTA ANALISI VI INTERESSA E SEGUITEMI PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATI
⚠ Attenzione: Questa analisi si basa esclusivamente su dati tecnici e non costituisce un consiglio di investimento. Non tiene conto di eventi macroeconomici, situazioni geopolitiche o dati fondamentali che potrebbero influenzare il titolo. Inoltre, non tiene conto della propensione al rischio dell’investitore, né del suo mix di portafoglio. Le condizioni di mercato possono cambiare rapidamente e influenzare le strategie delineate in questa analisi.
ANALISI TECNICA E FONDAMENTALE GOLD (XAUUSD)Ciao ragazzi, oggi vi propongo un'analisi sul gold, dal momento che il sottostante è sempre molto seguito da tutti.
ANALISI TECNICA
Dal punto di vista tecnico, l'oro ha toccato i suoi massimi storici il 6 agosto 2020 a 2014$ circa per poi iniziare un nuovo trend discendente, che ha portato il prezzo del sottostante ai minimi di ieri a 1683$ circa. Ci sono in particolare 3 segnali che si sono formati negli ultimi 7 mesi che avvalorano la mia idea short: il primo è il triangolo discendente, che di per sè è un pattern ribassista; il prezzo aveva provato a romperlo con il falso breakout del 23 novembre, per poi rientrare all'interno del pattern stesso. Successivamente, il prezzo è ritornato in forza a partire dal 1 dicembre 2020, creando un impulso positivo che poi ha visto la sua fine il 6 gennaio 2021, dopo aver impattato la resistenza dinamica coincidente con l'ipotenusa del triangolo di cui precedentemente ho parlato; il prezzo quindi ha riperso valore, andando quindi a formare, il 19 febbraio 2021, due pattern di analisi tecnica: un doppio minimo e un rounding top: dal minimo formato, il prezzo si è ripreso per qualche seduta, andando a formare il manico di un cup e handle rovesciato: questo manico è stato rotto con forza, finchè poi il prezzo è sceso fino a rompere il minimo del precedente doppio minimo di cui ho parlato poco fa, andando infine ad impattare su una resistenza sentita dal prezzo diverse volte da febbraio a giugno 2020. Questa resistenza è stata effettivamente sentita, tant'è che oggi il prezzo ha rimbalzato con vigore.
Da notare anche il fatto che è avvenuto il cosidetto "death cross", ossia lo scavallamento della media mobile a 200 periodi a danno della media mobile a 50 periodi, che fornisce un'ulteriore segnale ribassista.
ANALISI FONDAMENTALE
Dal punto di vista fondamentale, la debolezza dell'oro di questi ultimi mesi è a parer mio da ricercare nel concetto di bene rifugio che riveste il gold stesso: da marzo 2020, ossia dall'inizio della diffusione della pandemia nel mondo (anche se essa si era già diffusa in Asia a partire da fine 2019/inizio 2020), il gold ha guadagnato circa il 44/45%, passando dal valore di 1450 $ a un valore di oltre 2000$, andando a segnare i nuovi massimi storici; questo perchè, come tutti sappiamo, in periodi di recessioni, crisi economiche e instabilità politiche, ci sono dei sottostanti che tendono a perdere valore mentre altri tendono ad acquistarne: l'oro, essendo bene rifugio, tende ad apprezzarsi proprio in periodi di crisi economiche e incertezze come quello del 2020. La scoperta dei vaccini ha tuttavia cambiato quelle che erano le carte in tavola: la creazione di questi ultimi ha dato molto sostegno morale e molta speranza a tutti gli investitori che quindi hanno iniziato a guardare al futuro con molta positività, iniziando quindi a spostare dei capitali da asset rifugio come l'oro (o l'argento, ad esempio) ad asset più rischiosi, come il mercato azionario, le cui performance infatti sono poi state incredibilmente profique.
Un altro fattore da considerare, oltre ai vaccini, sono sicuramente tutti i piani fiscali delle nazioni e delle banche centrali mondiali volte ad aiutare il panorama mondiale in termini economici; grazie a questi fondi si è evitato il fallimento mondiale di una parte molto numerosa di aziende, che sarebbero potute fallire senza dei piani di stimolo economico visti negli ultimi mesi.
Questi due ultimi punti da me toccati hanno chiaramente fatto svalutare l'oro perchè, tornando a monte:
- tutti comprano oro in periodi di grande instabilità economica e di recessioni
- quando questo periodo negativo termina e l'orizzonte temporale a lungo periodo inizia a migliorare, tutti spostano i soldi in asset a rischio più alto, facendo di conseguenza deprezzare l'oro
CONSIDERAZIONI PERSONALE
Nel breve periodo continuo a vedere il gold in territorio ribassista, visti tutti i segnali short che vi ho descritto bene nella sezione dell'analisi tecnica. Ho segnato un'area di attenzione nel grafico (segnata con un rettangolo) in cui il prezzo, a parer mio, potrebbe arrivare. In questo momento, oltretutto, è difficile che l'oro possa valorizzarsi visto il valore del dollaro statunitense e quindi, dal momento che tra i due asset esiste una correlazione opposta, da una forza del dollaro mi aspetto come conseguenza una debolezza del gold. Infine, un segnale di entrata potrebbe essere una rottura della resistenza in cui il prezzo, proprio oggi, è rimbalzato.
Nel lungo periodo, invece, vedo un gold in territorio positivo visto che l'inflazione, pian piano, sta prendendo strada e questo è chiaramente dimostrato anche dall'indice dei prezzi al consumo riguardanti tutti i Paesi; essendo sempre stato l'oro una protezione contro l'inflazione (infatti non dimenticate che in questi periodi di inflazione crescente ogni hedge fund ha sempre un pò di oro nel proprio portafoglio per proteggersi), mi aspetto una rivalutazione, che tuttavia non credo avverrà nell'immediato futuro.
Spero che queste analisi vi possano aiutare. Se vi servisse qualche altra analisi non esitate a contattarmi, faccio tutto ciò per passione. Tuttavia questo non è un consiglio finanziario e non dev'essere concepito come tale, è solo un modo per aiutarvi a leggere più tra le righe quando si tratta di commodities.
Buon trading!
Prossimamente su questi schermi....
Siamo ancora nel rettangolo di congestione con estremi 20367 e 19435
che sta comprimendo i l nostro indice.
Il WaveTrend ha iniziato la risalita e lo squeeze momentum ha apparentemente
terminato la fase ribassista
Questo potrebbe portare la settimana entrante alla rottura dei 20140 e innescare poi la rottura
della congestione e riportarci in zona 21100
FTSEMIB, domani dovrebbe ripartire verso zona 20240FTSEMIB, domani dovrebbe ripartire verso zona 20240
Guardando il macd orario, vedo
che sta potrebbe incrociare al rialzo dando il via alla risalita..
direi che alla prima candela oraria sopra i 20141 si può entrare long per i 20240
stop iniziale a 20084, da seguire in trailing stop sul min 1H precedente.
SHANGHAI/CINA: tic...toc...tic...toc....anche qui siamo prossimi ad un chiaro breakout rialzista sulla linea di quanto visto tra il 2004-2014....ARE YOU READY? STILL LONG
FTSEMIB, nessuna novità si continua col movimento di ieriFTSEMIB, nessuna novità si continua col movimento di ieri
FTSEMIB, nessuna novità si continua col movimento di ieri
dove è partita l'entry long alle 17.00 puntando al target
tp1 (di ieri) nei presso dell'entry long odierna
E' possibile inoltre un'altra entry long nelle prossime chiusure orarie
FTSEMIB Index- ADX / ADM - TS V. 2.9.1 - Livelli Intraday per il 11/06/2019
ADM - Average Daily Movement - Intraday Levels
entrata su close 1H (candela oraria)... se superato il livello indicato
LONG se > 20578,25
TP1= 20703,82
TP2= 20826,60
TP3= 21077,74
Stop Loss= 20391,73
SHORT se < 20391,730
TP1= 20266,160
TP2= 20143,380
TP3= 19892,240
Stop Loss= 20578,250
FTSEMIB, prova a reagireFTSEMIB, prova a reagire
Possibile entry long in partenza nelle prossime chiusure orarie
rimbalzo che non dovrebbe oltrepassare il tp1 long a 20758,77
FTSEMIB Index- ADX / ADM - TS V. 2.9.1 - Livelli Intraday per il 14/05/2019
ADM - Average Daily Movement - Intraday Levels
entrata su close 1H (candela oraria)... se superato il livello indicato
LONG se > 20664,06
TP1= 20758,77
TP2= 20851,38
TP3= 21040,81
Stop Loss= 20523,38
SHORT se < 20523,380
TP1= 20428,670
TP2= 20336,060
TP3= 20146,630
Stop Loss= 20664,060
MIB - Male DMI DOWN /
Punti critici : 19039,85// 18878,31// 18714,9// 19328,7// 18945,8// 18218,4// 19996,47// 19805,28 /Pivot: LONG se > 20994,69/ SELL se < 20754,87/ TP 1= 21135,94/TP2= 21292,88/TP3= 21606,77// SHORT TP 1= 20613,62/TP2= 20456,68/TP3= 20142,79 /
Il segnale è - su Iter + <0 /CCI&%R = + /Ciclo negativo da 11 gg. Tardi per Short.
FTSEMIB, entry long in partenza nelle prossime chiusure orarieFTSEMIB, entry long in partenza nelle prossime chiusure orarie
Si continua a salire, supportati dagli indici americani
FTSEMIB Index- ADX / ADM - TS V. 2.9.1 - Livelli Intraday per il 04/03/2019
ADM - Average Daily Movement - Intraday Levels
entrata su close 1H (candela oraria)... se superato il livello indicato
LONG se > 20785,41
TP1= 20900,48
TP2= 21012,99
TP3= 21243,14
Stop Loss= 20603,65
SHORT se < 20603,650
TP1= 20488,580
TP2= 20376,070
TP3= 20145,920
Stop Loss= 20785,410
sul mio Blog, trovate la spiegazione dettagliata di come funzionano questi livelli....
FTSEMIB prove di forzatura verso l'altoFTSEMIB prove di forzatura verso l'alto
ricordatevi che il trend primario è short
pertanto i long non andranno molto lontano
in caso di entry long non dovrebbero superare i 20020
FTSEMIB Index- ADX / ADM - TS V. 2.9.1 - Livelli Intraday per il 17/10/2018
ADM - Average Daily Movement - Intraday Levels
entrata su close 1H (candela oraria)... se superato il livello indicato
LONG se > 19854,01
TP1= 20000,41
TP2= 20143,56
TP3= 20436,36
Stop Loss= 19581,65
SHORT se < 19581,650
TP1= 19435,250
TP2= 19292,100
TP3= 18999,300
Stop Loss= 19854,010
sul mio Blog, trovate la spiegazione dettagliata di come funzionano questi livelli....
Analisi settimanale bundDal grafico settimanale del Bund si vede chiaramente un forte trend rialzista, sostenuto da due trend-line. La trend-line principale (arancio) unisce i minimi fatti fra la metà del 2008 e aprile 2011. La seconda trend-line che sostiene il trend ( linee fucsia) si riesce a duplicare e a sua volta forma un canale che contiene molto precisamente i prezzi da settembre 2009 ad oggi.
Analizzando cosa succede nel canale rialzista si può notare una flag di continuazione del trend(canale azzurro) dove i prezzi si sono mossi in un lateral-rialzista, per poi rompere definitivamente questa fase di congestione nell'aprile 2014.Da qui i prezzi hanno cominciato salire molto rapidamente,andando a toccare una prima volta la parte superiore del canale secondario creando una prima divergenza prezzi-indicatore, che si è completata fra gennaio e aprile 2015, da qui i prezzi sono scesi velocemente verso la parte inferiore del canale secondario di trend, da dove hanno ripreso a spingere con vigore. Fra febbraio e luglio 2016, prezzi del bund, hanno visto fare due nuovi massimi crescenti con conseguenti massimi decrescenti sull'indicatore stocastico (divergenza ribassista) ,tali massimi sono stati fatti su livelli di volatilità molto importanti. Infatti questi massimi sono stati fatti sulla parte alta del canale secondario, e il secondo target di volatilità dalla rottura della flag di continuazione(linee orizzontali azzurre) tali target di volatilità sono stati calcolati prendendo l'ampiezza in cui i prezzi hanno lavorato nella flag di continuazione e trasposti verso l'alto dal livello di rottura della figura. Da marzo 2017 i prezzi stanno lavorano e hanno anche rotto il canale/trend-line secondaria e stanno lavorando intorno a quei prezzi provando a riprendere e rompere più volte il suddetto canale. Ad oggi il canale sembra essere definitivamente rotto a ribasso, quindi sarebbe logico attendersi che le quotazioni di tale strumento possano scendere un poco. Al momento aspetterei ad aprire posizioni ribassiste in quanto l'indicatore stocastico è molto scarico , e perché comunque preferirei vedere i prezzi testare nuovamente il prezzo di rottura del canale (linea fucsia tratteggiata) con l'indicatore in iper-comprato e/o divergenza. Ancora meglio sarebbe vedere i prezzi risalire verso zona 166.68/70 dove si troverebbero sia la trend line del canale rialzista(freccia verde) appena rotto e un precedente target di volatilità della flag di continuazione.Per completezza d'analisi ho inserito nel grafico anche il livello 175.24 che altro non è che un target di volatilità del canale rotto a ribasso trasposto verso l'alto. Considero tale livello improbabile da raggiungere,improbabile,ma non impossibile, dato che questa tecnica la uso spesso nelle mie operazioni intraday, ovviamente se i prezzi dovessero raggiungere tale livello in concomitanza con l'incrocio della parte bassa del canale appena rotto e l'indicatore stocastico in divergenza ribassista ed in iper comprato sarebbe un'operazione con un ottimo rischio/rendimento e probabilità di successo abbastanza elevate.
FTSE Mib update - mart 11/04Situazione complessa e difficile da leggere, ma provo a scrivere quello che vedo.
In apertura potremmo avere un bel ritracciamento sotto i 20141 (origine del 5'T-3) verso i 20115 ed in eccesso verso i 20025 di origine del 3°T-3(?). Questo movimento dovrebbe chiudere il quinto daily nato alle 9:50 di ieri. Successivamente i corsi dovrebbero riprendere a salire per inizio del 2°T-1, ciclo da 4 giorni. Il segnale grave dato ieri è quello della media mobile a 50 periodi che è andata sotto quella a 200 dando segnale fortemente ribassista. Inoltre abbiamo il macd girato a ribasso su tf daily. Per cui attenzione: tutto ciò che era un supporto si trasforma in resistenza (repetita iuvant).
Buona giornata!
FTSE Mib update - merc 28/03Il 6°T-3 daily dovrebbe essere nato alle 13:35 sui 20144.
Riguardando bene il grafico abbiamo una sorta di "island" (dato da un gap down fra il 24 e il 27 Marzo e un gap up fra il 27 e il 28). Questa figura preannuncia, se non negata, una buona fase di rialzo. Per cui, domani mattina potremmo andare ad aggiornare in gap up i massimi verso i 20476-20506 (con un angolo estremo di Gann che passa attorno ai 20690 circa). Poi, entro il pomeriggio dovremmo invece avere un ritracciamento dal massimo fatto sia per la chiusura del daily stesso, che per la preparazione alla fase finale e ribassista del T settimanale in essere. Tutti gli indicatori sono molto tirati e i volumi sono bassi, ovvero... non lasciatevi abbagliare da ciò che luccica. Non tutto dura in eterno.
FTSE Mib update - giov 23/04Hic sunt leones.
Il T-3 daily che è iniziato ieri alle 9:10 è giunto a traguardare 8 ore e 20. Al massimo può arrivare a circa 11. Quindi per capire se il giornaliero apparterrà al T settimanale iniziato il 9/03 basterà osservarne la chiusura. Se definirà un T-3 a rialzo sapremo di essere arrivati su una nuova struttura ciclica. In caso di chiusura ribassista dovremo andare sotto i 19687 e potremmo arrivare ai 19660 (19480 mi sembra eccessivo). In caso di chiusura già fatta sul minimo di fine giornata di ieri, invece, il primo target a rialzo saranno i 20079, poi i 20147. Vero anche che se un nuovo T settimanale (o T+1) fosse iniziato ieri mattina, i corsi schizzerebbero con molta rapidità verso l'alto e quindi oltre i 20253. Il macd non da indicazioni, Williams è sui massimi e quindi...
S&P stornerà nei mesi estivi?Iniziamo con il grafico mensile del dollaro.
Andiamo per grado temporale, iniziando cosi da sinistra.
Nella discesa iniziata nel febbraio 2002, esisteva un'inefficienza di mercato, contrassegnata anche da un punto di controllo (POC), ovvero il prezzo dove ci sono stati più scambi in termini di volumi.
Come spesso ricordo, il mercato non dimentica queste inefficienze. Nel settembre 2022, ben 20 anni dopo, il mercato ha toccato quel POC, andando a segnare il suo punto massimo negli ultimi 20 anni. Da li a poco, inizia la discesa, che segna la ripresa del mercato azionario S&P500. (ricordo che in questo scenario economico, il dollaro USA ha una correlazione inversa, abbastanza precisa, rispetto allo S&P500)
Bene, passiamo agli anni successivi!
Dal 2004 al 2014, il dollaro ha lateralizzato in un range che va da 70 a 91, per poi avere un veloce rialzo nell'estate 2014, a causa delle aspettative di un futuro rialzo dei tassi FED; avvenuto successivamente nel dicembre 2015.
Questo rapido movimento rialzista, ha generato un'altra inefficienza di mercato, di cui, molto probabilmente, quest'ultimo non se ne dimenticherà.
Magari si ritornerà su quei livelli tra qualche anno. Oggi, siamo abbastanza lontani, per poter prendere in considerazione quest'area.
Passiamo all'ultima accumulazione che va dal 2015 al 2021.
Se ricordate bene, già nella seconda metà del 2021 si parlava di inflazione, la quale era ritenuta sotto controllo da parte delle banche centrali. Sul grafico ci trovavamo in area 92, pronti a partire verso su.
Poco dopo, l'aspettativa di rialzo dei tassi d'interesse, fa partire il trend al rialzo sino a raggiungere la supply zone del 2002, per colmare quell'inefficienza di mercato.
Ora, dopo la discesa iniziata nel'ottobre 2022, che per di più ha creato un'altra inefficienza di mercato, stiamo lateralizzando in un range con volumi ben al di sotto della media. Inoltre, guardando gli ultimi swing, i prezzi hanno eseguito due finte rotture, la prima al rialzo e la seconda al ribasso.
Queste false rotture, spesso sono manipolazioni di mercato e prese di liquidità, quindi considerando un'inefficienza creata in area 109, e le due false rotture, di cui l'ultima a ribasso, non mi meraviglierei se i prezzi andassero a toccare quell'area nel breve termine.
Mi preme anche dire che in ottica di un futuro taglio dei tassi, il dollaro potrebbe scendere giù sino a raggiungere area 97, andando a toccare il POC.
Quindi, non mi farebbe strano vedere il seguente movimento..
Adesso, passiamo sullo S&P500.
Cosa potrebbe accadere da questo movimento dei prezzi sul dollaro?
Personalmente mi aspetto un movimento al ribasso, dovuto dal rialzo del dollaro, per poi avere il proseguimento della crescita.
Il target di un eventuale storno è area 4771.
D'altronde, lo S&P500 a metà 2024 sta già segnando una performance del +11% circa, forse sarebbe il caso di respirare un po'.
Grazie per la lettura. Se siete interessati ad altre mie analisi, vi invito a seguirmi.
Un saluto.