Wall Street archivia un rialzo a 2 cifre ma l'ottimismo ...Wall Street archivia un rialzo a 2 cifre ma l'ottimismo in borsa continua.
A Wall Street si dice:
"Se la vostra autostima sale o scende a seconda dei risultati del Trading sia voi che il vostro Trading siete in difficoltà."
Ruth Barrons Roosevelt
Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è variato del -0,26%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures statunitensi sono positivi: Nasdaq +0,47%, per il Dow Jones +0,27% e per l’S&P 500 +0,36% circa.
La prestazione ad 1 anno dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano è la seguente:
Dow Jones +18,73%
S&P 500 +26,89%
Nasdaq +21,39%
FTSE MIB +23,00%
Perché il mercato ha chiuso in maniera negativa nell’ultima sessione a Wall Street?
L'ultima giornata del 2021 ci ha regalato una sessione con perdite poco rilevanti, questo ha lasciato il bilancio finale del Wall Street ad un livello molto elevato.
L'S&P 500 ha finito con un rialzo del +26,9 nel 2021, molto vicino al rendimento del 2019.
Il Nasdaq, Ha finito in rialzo del +21,4% nel 2021.
Il Dow Jones e salito del 18,7%.
Non posso che constatare che è stato il terzo anno di fila di incredibili.
Qui sotto ho calcolato il rialzo dell'indice Nasdaq 100 negli ultimi 10 anni:
2021 +28,56%
2020 +44,78%
2019 +37,29%
2018 -2,79%
2017 +30,24%
2016 +8,46%
2015 +8,58%
2014 +18,88%
2013 +30,79%
2012 +14,60%
Performance media in 10 anni +21,94 all’anno.
Dopo i vari lockdowns che hanno caratterizzato il 2020 abbiamo avuto una riapertura iniziale che come previsto ha provocato una valanga di domanda da parte dei consumatori.
Questo ha gettato benzina sul fuoco ai profitti aziendali nel 2021, e ha mantenuto gli investitori in un "mood risk on" per tutto l'anno.
Wall Street ha beneficiato dell'atteggiamento dovish-colomba della Federal Reserve, la quale ha mantenuto il suo tasso di interesse a breve termine vicino allo zero per tutto l'anno.
Questo ha contribuito a mantenere bassi i costi per i prestiti per le aziende e conseguentemente alte le valutazioni delle azioni.
I mercati sono già stati avvertiti dalla Fed che i tassi di interesse saranno rialzati non meno di due volte, forse tre, nel 2021.
Il 2021 sarà anche ricordato per le cosiddette "meme stocks", nelle quali abbiamo assistito alla sfida tra i grandi gruppi di investitori individuali consociati con un passaparola via social, che hanno acquistato tutti assieme azioni di società in crisi come GameStop e AMC Entertainment, facendo perdere miliardi agli investitori istituzionali come gli hedge funds.
Nel 2021, l'S&P 500 ha stabilito 70 nuovi record, l'ultimo dei quali solo il 29 dicembre.
Dal 1945 al 2021 solo il 1954 con 77 nuovi record stabiliti nel corso dell'anno ha battuto l'anno appena concluso.
E questo è avvenuto nonostante che il mercato abbia avuto non poche tribolazioni da affrontare:
• l'aumento dell'inflazione.
• I problemi con la supply chain.
• I problemi creati dalla dalle varianti Delta e Omicron del virus COVID-19.
Bisogna onestamente ammettere che nonostante ci siano stati molti aspetti che avrebbero potuto fare innervosire gli investitori nel corso del 2021, in fin dei conti il mercato azionario americano è rimasto il miglior sbocco che il denaro abbia trovato.
Eppure, sul tavolo in questo momento ci sono:
• la variante omicron che si sta diffondendo velocemente,
• l'incertezza sulle interruzioni della catena di approvvigionamento,
• la fine incombente delle politiche di “denaro facile” della Federal Reserve.
Il trading si è mosso a rallentatore nell'ultima sessione del 2021, la maggior parte di Wall Street era in vacanza e molti gestori di fondi avevano già chiuso le loro posizioni per l'anno.
Valutando solo l'ultima settimana abbiamo i seguenti risultati:
• Dow Jones +1,08%
• S&P 500 +0,85%
• Nasdaq -0,05%
• Ftse Mib +1,22%
Vediamo insieme quali sono state le notizie che hanno movimentato il mercato nell'ultima sessione:
1. Le prese di profitto di fine anno hanno anche messo sotto pressione i titoli azionari, non dimentichiamoci che l'S&P 500 è stato in crescita del +27% nel 2021.
2. Anche se c'è dell'ottimismo che la variante omicron causerà meno danni della variante delta, le molte restrizioni attuate dai vari governi per rallentare la diffusione del virus rallenteranno sicuramente l'attività economica a livello globale esacerbando i già rilevanti problemi della catena di fornitura.
3. La media a 7 giorni di nuove infezioni Covid degli Stati Uniti è salita ad un massimo record di 355.951 dato di giovedì. Se paragonati al 1° dicembre abbiamo un rialzo del +315%.
4. Il PMI manifatturiero cinese di dicembre è salito inaspettatamente di +0,2 arrivando a 50,3, dato migliore delle aspettative che prevedevano un calo a 50,0. Si tratta del più veloce ritmo di espansione in 5 mesi.
Il PMI non manifatturiero cinese di dicembre è aumentato inaspettatamente di +0.4 arrivando a 52.7 dato migliore delle aspettative che prevedevano un calo a 52.0.
Vediamo adesso insieme, cosa hanno fatto nell'ultima sessione alcuni titoli rappresentativi per l'intero mercato.
Deboli i titoli tecnologici.
Zoom Video Communications ha chiuso in calo di oltre il -3%, Meta Platforms (FB) ha chiuso in calo di oltre il -2%, e Netflix , Amazon.com , Tesla , Electronic Arts e Take-Two Interactive Software hanno chiuso in calo di oltre il -1%.
I titoli Crocieristici hanno ampliato le perdite del giorno precedenti te dopo che il CDC degli Stati Uniti ha consigliato ai cittadini di evitare viaggi in crociera, indipendentemente dallo stato di vaccinazione, in quanto "anche i viaggiatori completamente vaccinati possono essere a rischio di ottenere e diffondere le varianti di Covid". Carnival ha chiuso in calo di oltre il -2%, e Norwegian Cruise Lines Holdings e Royal Caribbean Cruises hanno chiuso in calo di oltre il -1%.
Peloton Interactive ha chiuso in calo di oltre il -3%, peggior titolo nel Nasdaq 100. La banca d’affari JMP Securities ha ridotto la sua raccomandazione sul titolo a market perform da market outperform.
Le azioni cinesi hanno restituito alcuni dei rialzi della sessione precedente sulle aspettative che il governo cinese possa prendere misure per sostenere la crescita economica. Didi Global ha chiuso in calo di oltre il -4%, e Pinduoduo , Baidu , Alibaba Group Holdings, NetEase , e JD.com hanno chiuso in calo di oltre il -1%.
Cosa invece ha aiutato il mercato nell’ultima sessione?
Pfizer ha chiuso in rialzo di oltre il +1%. La notizia che ha aiutato il titolo ad andare in controtendenza rispetto al mercato è stata che nel Regno Unito il Paxlovid di Pfizer per Covid è stato approvato.
Nel mio portafoglio nel mercato USA attualmente i titoli con la migliore performance, aperti recentemente tra quelli a larga capitalizzazione sono presenti:
CISCO SYSTEMS INC +16,23%
TESLA MOTORS INC +15,74%
IBM +12,21%
CARNIVAL CORP +11,00%
COCA COLA BOTTLING +11,13%
Nel mio portafoglio nel mercato USA attualmente i titoli con la migliore performance, aperti negli ultimi 7 giorni tra quelli a media capitalizzazione sono presenti:
Alpha And Omega Semi +25,54%
EXPEDIA GROUP INC +13,60%
New Fortress Energy Llc +7,25%
Republic First Bcp +8,29%
IMPINJ INC +6,79%
Nel mio portafoglio nel mercato ITALIA attualmente i titoli con la migliore performance, aperti recentemente tra quelli nel MIB 40 sono presenti:
UNICREDIT +26,62%
SNAM rete gas +9,36%
AMPLIFON +9,94%
CNH INDUSTRIAL +8,74%
TERNA +8,79%
Nel mio portafoglio nel mercato ITALIA attualmente i titoli con la migliore performance, aperti recentemente tra quelli a media capitalizzazione sono presenti:
ALKEMY +9,71%
BIESSE +8,86%
ELICA +6,98%
ESPRINET +6,56%
AUTOGRILL SPA +6,16%
Il 30/12 nel Portafoglio "Tutte le recenti N.1 - Italia" ho chiuso la posizione su BASICNET a 5,63 con un +10,39
Questi portafogli fanno parte del mio abbonamento: Portafoglio Azioni Italia e Usa.
Questo portafoglio è diviso in 6 sotto-portafogli.
Tre di questi sono dedicati all'area geografica Italia.
• Mib 40.
• Numero 1 oggi in Italia (Ogni giorno indico il titolo che secondo me è il migliore acquisto che faccio sul mercato italiano).
• Tutte le recenti numero 1 Italia.
Tre di questi sono dedicati all'area geografica Italia.
• Best Brands.
• Numero 1 oggi in USA (Ogni giorno indico il titolo che secondo me è il migliore acquisto che faccio sul mercato USA).
• Tutte le recenti numero 1 USA.
Come impostare la strategia corretta per il copy trading della mia strategia sul canale 1 Mib 40 e canale 4 Best Brands.
Premesse:
La crescita di questi portafogli è stata molto lineare durante tutto il corso dell'anno e quindi si sono prestati bene ad essere seguiti durante tutto il corso del 2021.
Strategia per applicare il copy trading statistico:
Divido il mio capitale in 15 parti con le quali compero 15 titoli, 6,66% su ogni titolo.
Il portafoglio Best Brands è composto di 34 titoli e quindi acquistandone 15 praticamente possiedo il 44,11% (il Mib 40 di 40 titoli e quindi il 37,5%) dell'intero portafoglio, abbastanza per avere una rilevanza statistica che nel lungo periodo creerà le condizioni per avere le performance allineate con quelle del 100% del portafoglio.
Acquisto fino ad esaurimento del capitale i titoli mano a mano che diventano long e quindi max 15 titoli in portafoglio.
Vendo i titoli in portafoglio mano a mano che scatta il segnale di vendita e con la nuova liquidità sono pronto a ricominciare gli acquisti.
Conclusioni:
I portafogli Mib 40 e Best Brands nel corso del 2021 sono stati molto lineari nella loro crescita ed in ogni momento dell'anno hanno dato performance in crescita e quindi ritengo siano stati un perfetto esempio per copiare il mio trading con il metodo statistico sopra descritto.
Wall Street archivia un rialzo a 2 cifre ma l'ottimismo in borsa continua.
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Secondo me il 2022 sarà un mercato di “stock picking”.
Ma cosa è esattamente lo stock picking?
Letteralmente in italiano si dovrebbe tradurre selezione di azioni.
La selezione di azioni si verifica quando un analista o un investitore utilizza una forma sistematica di analisi per concludere che un determinato titolo sarà un buon investimento e, pertanto, dovrebbe essere aggiunto al proprio portafoglio.
Mi aspetto di vedere una rinnovata propensione del mercato verso la quarta rivoluzione industriale che sta iniziando.
Credo che gli investitori abbiano reagito in modo eccessivo alle implicazioni dei tassi d'interesse in aumento di una politica di inasprimento della Fed specialmente su titoli ad alto potenziale che saranno nel futuro innovatori ad alta crescita. Questo ha creato numerose opportunità di acquisto.
Il NASDAQ continuerà ad essere il mio terreno di caccia preferito.
Il futuro è adesso, e il mio portafoglio sarà adeguatamente esposto alla prossima generazione di colossi della tecnologia a guida digitale.
Cosa farò oggi?
Mi aspetto che la settimana riprenda da dove ha lasciato.
A breve ci aspetterà la “EARNING SEASON” la stagione degli utili.
Io vedo un'enorme opportunità proprio dietro l'angolo con la stagione degli utili in arrivo.
L'inizio dell'anno è tipicamente un forte periodo stagionale per le azioni.
C'è ancora tantissima liquidità in attesa di essere investita, Omicron è alle corde del ring e tra poco verrà messo KO, c'è la forte probabilità che questa stagione degli utili sia una “bellissima stagione”.
Concludo con la mia solita domanda riflessione ai miei lettori: Avete chiaro come muovervi adesso nel mercato azionario?
Quali settori privilegerete nei vostri acquisti?
La mia posizione sugli indici è la seguente
la mia operatività è rivista ogni 24 ore:
Nasdaq 100 Long,
Dow Jones Industrial Long,
S&P 500 Long,
Euro Stoxx 50 Long
Dax Long
Ftse Mib Long
Mi piacerebbe leggere sotto la mia analisi le vostre opinioni.
I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:
L’S&P 500 è variato di -12,55 punti a 4.766,19 per un -0,26%. Ultimo record il 29 dicembre.
Il Dow Jones è variato di -59,78 punti a 36.338,31 per un -0,16%. Ultimo record il 29 dicembre.
Il Nasdaq 100 è variato di -109,02 punti a 16.320,08 per un -0,66%. Ultimo record il 19 novembre.
L’indice Russell 2000 rappresentativo delle small-cap è variato di -0,11% adesso vale 2.246,36.
Il rendimento del Treasury a 10 anni, che influenza direttamente i tassi di interesse sui mutui e altri prestiti al consumo, ha chiuso a 1,512% dall’1,543% del giorno precedente.
Il valore dell’oro dal minimo di marzo di 1.680$ dollari l’oncia ha guadagnato 145$ ed adesso si attesta sui $1.825 dollari.
Il prezzo del Future greggio americano WTI è variato di +0,54 dollari questa mattina e in questo momento quota 75,77 dollari al barile.
L'indice di volatilità VIX S&P 500 ha chiuso a 17,22. Minimo e massimo delle ultime 52 settimane 14,10 e 37,51.
Ecco il rendimento completo di tutti i miei portafogli nell'ultimo anno.
Classifica dei migliori rendimenti dal 04/01/2021 al 03/01/2022:
1.Portafoglio Commodities, Bitcoin, Index + Oper. Straord. (USA) +178,30%
2.Portafoglio BEST BRANDS (AZIONI USA) +120,09%
3.Portafoglio numero 1 Oggi in Italia (AZIONI ITALIA) +109,20%
4.Portafoglio Tutte le Recenti N.1 - Italia (AZ. ITALIA) +102,65%
5.Portafoglio Mib 40 (AZIONI ITALIA) +102,37%
6.Portafoglio Tutte le Recenti N.1 - USA (AZIONI USA) +89,35%
7.Portafoglio numero 1 Oggi in USA (AZIONI USA)58,53%
Eccezionale ad oggi ci sono ben 5 portafogli su 7 che nella classifica superano il 100% di performance nella performance ad 1 anno.
Cerca nelle idee per "2014"
EUR.USD NELLA GOLDEN AREABuonasera traders ! Chiudo l'anno con questa analisi su EUR.USD W1
C'è poco da aggiungere al grafico, un long da qui è quasi d' obbligo . Ma perchè?
1- Prezzo si appoggia su supporto dinamico W1 toccato ben 6 volte in 13 anni.
2- Prezzo si trova sul POC del range che inizia dal 2014
3- Prezzo si trova nella zona del golden pocket di Fibonacci.
Tre fortissimi segnali fanno una prova concreta di un possibile rimbalzo.
Primo TP zona 1.15698 dove sposto anche stop in pari.
Breve ma chiaro !
Buon fine anno a tutti ci vediamo nel 2022 !
Cina, quando tutti la bastonano è tempo di comprarlaNella nostra vita quotidiana in occasione di una scelta di acquisto siamo portati a individuare il prodotto cui siamo abituati, che conosciamo e che sappiamo già ci garantirà la migliore esperienza possibile. Soprattutto ci rassicurerà perché sappiamo in anticipo, se fosse un prodotto alimentare ad esempio, quello che ci regalerà mettendolo a tavola.
Magari il prodotto in questione non sarà il migliore in assoluto ma certamente quello che ci garantirà il rapporto fatica/soddisfazione da noi atteso. Ma se qualcuno vi chiedesse chi produce materialmente il bene (non la grande marca distributrice), dove viene prodotto, quali sono gli ingredienti, quale sia l’origine della materia prima e quale la data di scadenza c’è un’alta probabilità che di sbagliare molte risposte.
Negli investimenti facciamo, mediamente per carità, la stessa cosa: tendiamo a rivolgerci a quei mercati che ci garantiscono il rapporto fatica/soddisfazione che ci attendiamo. In finanza comportamentale è un fenomeno ben noto. Si va dall’ancoraggio che ci induce a fare il minimo/nessuno sforzo per prendere una decisione in condizioni di incertezza partendo semplicemente da una convinzione che sta dentro di noi ma che non è detto che sia corretta, all’home bias che, sempre per esigenze di sopravvivenza all’immane sforzo di informarsi, ci suggerisce di operare la dove conosciamo il contesto (comfort zone finanziaria) anche se questo fosse pessimo.
Nelle scelte di investimento, sempre mediamente per carità, si finisce per operare mixando al meglio gli ingredienti che si hanno a disposizione, nelle modalità che ci detta il nostro buon senso e con le aspettative che ci fanno stare bene nutrendoci di speranza piuttosto che di analisi. Ma tutto ciò succede sempre mediamente per fortuna e non sempre.
Tornando alle scelte di acquisto, se invece si fosse più esigenti si cercherebbe di selezionare quei prodotti che ci garantiscono la migliore esperienza complessiva possibile quando sarà a tavola. Per fare ciò non ci si deve far condizionare dalla marca, si dovrebbe vedere dove viene realizzato e l’origine della materia prima, cercando di scegliere quello con la data di scadenza più lontana che lascia intendere sia stata prodotta più di recente.
Tutto ciò ad un certo punto non basta più per cui, si potrebbe essere indotti dal desiderio di migliorare ancora di più l’esperienza gustativa spingendoci a individuare le più vocate zone di produzione visitando una serie di aziende e magicamente si potrebbe scoprire che esistono prodotti di una bontà assoluta che fanno cadere nel dimenticatoio quelli che fino al giorno prima pensavo fossero ottimi. Spesso ad un prezzo nettamente più basso.
Portando a termine la metafora, se chiedessi quale sia l’indice azionario che avreste voluto comprare 15 anni fa probabilmente la risposta più gettonata sarebbe gli USA. La scelta non sarebbe sbagliata e limitando l’analisi alle aree economiche più importanti si scopre che il migliore in assoluto in effetti è stato il Nasdaq composite.
Tuttavia a ben vedere il Nasdaq si è imposto solo all’ultima curva allorché, causa pandemia, la FED ha portato velocemente i tassi di interesse a breve praticamente a zero vanificando la performance della Cina che, con il segmento on-shore, fino a quel momento era il mercato più profittevole. Infatti poiché il valore attuale di un titolo growth è stimato come l’attualizzazione finanziaria dei futuri flussi di cassa e profitti, quanto più è basso il livello dei tassi di interesse tanto più alto è il risultato dell’operazione di attualizzazione. E vice versa. Essendo la capitalizzazione del Nasdaq a prevalenza di titoli growth è stato possibile assistere alla rapida crescita dell’indice proprio in pandemia grazie al taglio dei tassi operato dalla FED.
Per accorgersi delle performance dei mercati cinesi bisognava necessariamente non essere tra quei consumatori che sbrigativamente afferrano dallo scaffale il prodotto “noto” ma essere, … sempre mediamente, tra quelli che assorti leggono attentamente le etichette o pagano una parcella di consulenza per garantirsi anche l’uso appropriato in termini di quantità e modalità di consumo. Infatti parliamo pur sempre di un mercato emergente, volatile, capace di far provare l’ebbrezza di un -75% in occasione della crisi del 2008. Insomma da approcciarsi preferibilmente in ottica di lungo termine lasciando ai professionisti la frequentazione sul piano del trading.
Parlare della Cina come nazione sul piano politico, come società su quello sociologico sarebbe molto interessante e soprattutto utile per meglio comprenderne i mercati finanziari ma è un esercizio che non possiamo permetterci in questa sede. Io immagino la Cina come una valanga o una eruzione vulcanica avverso la quale poco o nulla si può opporre.
Parliamo di un paese enorme, con una piramide demografica vantaggiosa ed una politica che progressivamente è passata dall’unico figlio agli attuali tre ammessi per famiglia allorquando ha intuito che l’evoluzione demografica del paese nel lungo periodo avrebbe portato il paese ad accumulare un gap importante con altri paesi concorrenti. Un paese con una sterminata platea di 400 milioni di millennial pronti a far sentire gli effetti delle loro scelte di consumo su e-commerce (dove l’obiettivo è quello di superare l’attuale 50% di quota di mercato globale divenendo leader indiscusso) e tecnologia.
Una classe dirigente che non ha bisogno del consenso del dei cittadini per fare ciò che ritiene utile. Questo rende possibile i famosi piani di programmazione quinquennali con obiettivi che si spingono fino al 2060 (orizzonte temporale che si sognano i governanti occidentali). Parliamo di obiettivi veri di chi sa che al prossimo piano quinquennale sarà ancora seduto li al potere e non come avviene nei governi dei paesi sviluppati dove, “vittime” della democrazia che li costringe ad essere giudicati ed eventualmente rieletti dai cittadini, presentano progetti la cui affidabilità è inversamente proporzionale all’orizzonte temporale richiesto.
Una quantità sterminata di popolazione che, contrariamente alle immagini patinate e scintillanti che ci giungono dalla parte più moderna del paese, affolla le campagne in condizioni di arretratezza assoluta. Gente che come in una catena di montaggio viene continuamente “strappata” alle campagne per essere opportunamente trapiantata nelle aree urbane con il compito di essere carburante per la realizzazione dei programmi del governo. Gente che verrà trasformata in classe media, la vera spina dorsale della nuova visione del partito comunista che prevede una nuova composizione della formula della domanda aggregata (più o meno la grandezza della ricchezza prodotta) che vede sempre più importante la C di consumi a scapito del contributo della bilancia commerciale.
Un paese che ora è lontano parente di quello che fino a qualche lustro fa eccelleva nella manifattura a basso costo e che oggi è attore protagonista nella innovazione tecnologica, che mira a riportare a casa quanta più parte possibile delle catene di produzione sparsa per il mondo e che incentiva con opportune riforme fiscali il rientro dei capitali rendendo meno conveniente ad esempio la quotazione nei mercati stranieri, americani soprattutto.
La stessa stretta sui settori immobiliare e tecnologico hanno un denominatore comune nella tutela sia della classe media attraverso la difesa del reddito disponibile che della imprenditorialità più spiccia attraverso lo sgretolamento delle posizioni dominanti nei settori più importanti per la crescita del paese. La convinzione è che un paese senza monopoli/oligopoli sia più adatto a fare germogliare quelli che J.M. Keynes chiama spiriti animali, cioè la voglia i intraprendere.
La stessa vicenda Evergrande a detta del governo cinese e di molte e qualificate fonti internazionali non dovrebbe avere effetti sistemici. Le attività immobiliari in Cina sono molto frastagliate ed accanto a grandi gruppi di “sviluppatori” come vengono chiamati persistono una miriade di aziende più piccole con la conseguenza che i 305 mld di dollari di debito di Evergrande rappresentano appena il 3% del complessivo debito immobiliare cinese. Inoltre il settore pesa per circa il 15% sul PIL del paese e se dovesse implodere Pimco stima che produrrebbe una contrazione del 1% del PIL. Anche il settore bancario sembra non essere particolarmente esposto tanto che se anche l’intero debito diventasse non più esigibile tutto insieme le banche continuerebbero a mantenere salvi i requisiti patrimoniali di sicurezza richiesti dalla vigilanza.
Allora Riguardando il grafico degli indici capiamo che mentre gli altri paesi, al netto degli sconvolgimenti tecnologici che rappresentano un fenomeno assolutamente trasversale a tutti i concorrenti, in questi quindici anni hanno fatto fine tuning (aggiustamenti) la Cina era impegnata in grandi manovre su tutti i piani che ne hanno determinato una crescita a dir poco tumultuosa.
La Cina in questo momento è padrona del proprio futuro e questo fa si che, a mio giudizio, si rifletta direttamente sulle performances dei propri mercati finanziari, sempre più aperti agli stranieri tra l’altro e interconnessi tra loro tramite il progetto Stock Connect che rende possibile agli stranieri tramite la piazza di off-shore di Hong Kong operare anche sul mercato delle A share sulla piazza on-shore di Shenzhen e Shanghai. Il tutto nella cornice di una maggiore attenzione ai cambi con il governo ora molto attento alla stabilità del Renmimbi, valuta in cui sono denominati gran parte delle A share.
Il mercato delle A share presenta delle peculiarità che lo rendono molto interessante, come su accennato, per un approccio di trading. Intanto con questo mercato è possibile prendere esposizione su tutto quel mondo fatto da aziende soprattutto di medie dimensioni e con business tipicamente domestico. Inoltre oltre il 30% dei 3.500 titoli che lo compongono non è coperto da analisi di società di gestione restando sconosciuti al grande pubblico. Tutto ciò rende il mercato il luogo ideale per i gestori attivi che non hanno interesse a coprire l’indice ma a generare soprattutto alfa attraverso attività di opportuno stock picking.
Ora a differenza dei mercati off-shore di Hong Kong in cui oltre il 75% delle transazioni sono appannaggio di operatori istituzionali, tipicamente investitori non umorali e soprattutto di lungo termine, le A share sono riservate direttamente solo ai residenti ed indirettamente agli stranieri tramite il citato Stock Connect. Il risultato è che circa l’83% delle transazioni sono fatte dai retails che come noto soffrono di due patologie: la visione di breve termine e la umoralità che guida le operazioni. Il risultato è una volatilità media nettamente maggiore rispetto agli altri indici di casa.
Osservando l’indice China A50 che raccoglie le prime 50 aziende per capitalizzazione, sul time frame mensile adatto ad una panoramica pluriennale coerente con l’analisi che si va facendo, si può notare la fase rialzista che dura dal 2014 dopo che la FED aveva creato il panico sui mercati mondiali attraverso la sua intempestiva riduzione degli acquisti di titoli sul mercato (Taper tantrum).
Si nota la formazione di un triangolo ascendente con protagonista l’area dei 15.000 punti che ha frenato per tre volte i tentativi di allungo dell’indice e trasformandosi in ostica resistenza, violata con decisione in occasione della ripartenza del paese dalla fase più dura della pandemia. Successivamente, nei mesi più recenti, il nuovo atteggiamento del paese meno tollerante come detto verso la eccessiva concentrazione di potere di mercato in settori strategici come quello tecnologico e il giro di vite nel settore dell’educazione e del gaming nel tentativo di difendere il potere di sviluppo e di spesa soprattutto della nuova classe media, hanno reso possibile un ritracciamento delle quotazioni confezionando un movimento di pull back su quella importante area dei 15.000 punti.
Solitamente la violazione di un importante livello come quello illustrato acquista ancora più solidità se il movimento viene suggellato con un pull back il quale ribadisce la volontà degli operatori di non volere tornare nuovamente sotto il supporto. Questo si desume da una accelerazione dei volumi in occasione del rimbalzo sul supporto. Ovviamente questo movimento rafforza il quadro rialzista ma non ci mette al riparo da eventuale rottura del livello di supporto, come si sa nel trading è tutta una questione di probabilità desunte dalla osservazione di dati oggettivi (volumi, open interest, …) e psicologia che rendono uno scenario più probabile rispetto ad altri.
Anche sul time frame settimanale il quadro è coerente con una ripresa delle quotazioni, infatti si osserva la violazione della trendline discendente disegnata dai massimi di febbraio con quello che sembra essere un movimento ancora di pull back sulla stessa resistenza dinamica e statica di area 15.600.
Sul grafico giornaliero il quadro si conferma ancora rialzista con una sequenza di massimi e minimi crescenti.
In conclusione, non bisogna sottovalutare la nuova capacità di autodeterminazione del governo cinese che come un treno in corsa è lanciato nel sorpasso ormai agli USA sul piano del PIL prodotto e della leadership in campo tecnologico. Il percorso non sarà lineare ma costellato da fasi di debolezza che quando si presentano vanno lucidamente interpretate nel contesto in cui si verificano decidendo se classificarle come sconto sul valore del paese ed in quel caso accumulare nuove posizioni.
Non è oggi pensabile non avere la Cina nei portafogli di investimento tenendo conto che la stessa classificazione come paese emergente col passare del tempo le andrà sempre più stretta. Già oggi il peso nell’indice MSCI emerging markets non rispecchia in pieno il ruolo che il paese ha nell’economia globale e questo è un altro punto a favore immaginando che il gap sia destinato a contrarsi nel prossimo futuro.
La Cina rimane in definitiva un tema divisivo sul piano dell’opinione pubblica. E’ facile che polarizzi i giudizi sui lati estremi della scala piuttosto che spalmarsi omogeneamente finendo per creare due roccaforti dove da una parte troviamo coloro che rimproverano al paese la condotta non sempre lineare ed accettabile in base al metro di giudizio dei paesi più maturi e democratici e che potrebbe essere sintetizzato con un’espressione di mia figlia la quale afferma che se i cinesi si fossero dati una calmata smettendo di mangiare pipistrelli vivi il mondo sarebbe un posto migliore per tutti (pandemia), cui si contrappongono coloro che vedono nel modello cinese un esempio di capacità, tenacia, lungimiranza e determinazione nel pensare, programmare e perseguire un futuro migliore e da protagonisti per se stessi
NATURAL GAS: LA DOMANDA RIMANE FORTE n queste ultime sedute il Natural Gas ha ripreso a correre, con i prezzi che sono ritornati sopra i $6. Le ragioni dell'enorme aumento dei prezzi sono molte: in primo luogo, i problemi della catena di approvvigionamento creano problemi nella fornitura di gas naturale. In secondo luogo, la produzione di quest'anno ha subito dei forti rallentamenti a causa della forte tempesta e dell'ondata di freddo che ha colpito a febbraio il Texas e Oklahoma.
Secondo le ultime previsioni climatiche inoltre la domanda di gas naturale dovrebbe raggiungere il massimo storico questo inverno poiché sono previste temperature più rigide. Le quotazioni hanno superato il livello di resistenza costituto dai massimi registrati nel 2014 e la #volatilità è più che raddoppiata negli ultimi 4 mesi.
Una situazione complicata anche dal punto di vista tecnico in quanto, nonostante il deciso trend rialzista, l'esagerata crescita di queste ultime settimane potrebbe suonare come campanello d'allarme. Monitoriamo il valore chiave di resistenza a $6.50 mentre molto più sotto il valore di supporto a $5.
Buon trading a tutti.
WisdomtTree - Tactical Daily Update - 26.10.2021FRED:NASDAQ100 Tesla e Facebook rilanciano il comparto tech ed il Nasdaq.
Segnali di distensione nei rapporti Cina-Stati Uniti..da confermare.
La corsa di petrolio e materie prime spingera' l’inflazione di Ottobre.
Grande attesa per la Riunione della BCE di giovedi’ 28.
Anche nella seduta di ieri, 25 ottobre, le Borse europee ed americane hanno conservato un approccio ottimista, favorito da relazioni trimestrali sopra le attese in Usa e qualche sintomo di distensione tra Stati Uniti e Cina.
Il FtseMib italiano e’ stato il piu’ brillante, +0,92%, ai massimi dal 2008, il Ftse100 di Londra +0,26%, il Dax tedesco +0,37% mentre il Cac40 francese ha perso il -0,31%.
Wall Street, dopo un avvio zoppicante, e’ tornata a salire, con lo S&P500 ha aggiornato il suo record storico con +0,47%, il DowJones +0,18% ed il Nasdaq +0,90%.
La tecnologia torna protagonista in questa stagione di risultati “trimestrali”: ieri, 25 ottobre, con un mostruoso +12,7%, Tesla è entrata nel novero delle 5 Società che capitalizzano più di 1000 miliardi di Dollari. Bizzarro constatare come un importante ordine da 100 mila auto e 4,4 mld di Dollari di controavlore piazzato dal noleggiatore Hertz abbia aggiunto oltre 100 mld di capitalizzazione di mercato. A ciascuno l’ardua interpretazione.
Facebook, con oltre 920 miliardi di Dollari di valore di mercato, potrebbe presto diventare la sesta società sopra il Trilione. Il prezzo dell’azione è salito del +2% nel “dopo borsa” del +2%, dopo la pubblicazione dei brillanti dati del 3’ trimestre, (utile per azione di 3,22 Dollari, attesa 3,20), ma soprattutto l’annuncio di 50 miliardi di Dollari aggiuntivi per finanziare il “buy back”, cioe’ acquistare azioni proprie.
Sul fronte internazinale ieri ha avuto luogo una video chiamata, la seconda in quattro mesi, tra la segretaria al Tesoro degli Usa Janet Yellen ed il vice premier cinese Liu-He. Il colloquio, incentrato soprattutto di temi economici, è stato definito “pragmatico, candido e costruttivo” dal governo Cinese, ispirato ad un ritrovato intento di cooperazione.
Un po’ a scoppio ritardato, il giudizio positivo sull’Italia emesso venerdì 22 da Standard & Poor's ha prodotto qualche effetto benefico su rendimenti e spread del “debito italiano”. Il rating è rimasto invariato, ma l'outlook è migliorato, da stabile e positivo, cosi’ come le previsioni su crescita del Pil e calo del rapporto Deficit/Pil.
Il rendimento del BTP 10 anni e’ sceso fino a +0,95% (-4 bps dalla chiusura di venerdi’), e lo spread tra Btp e omologo Bund 10 anni tedesco a 104 punti base.In Germania si e’ registrato un calo non drammatico dell'indice Ifo di ottobre, che misura la fiducia delle imprese tedesche, a 97,7 punti. Pesano i colli di bottiglia nella disponibilita’ di materie prime e componenti industriali.
Segni di indebolimento anche per la manifattura Usa, con l'indice dell'attività nazionale di settembre, misurato dalla Fed di Chicago, sceso oltre le attese a -0,13 punti da +0,05 di agosto.
Sul mercato valutario, il cambio Euro/Dollaro ieri e’ stato volatile, attorno a 1,160, dove lo ritroviamo stamane (ore 12.45 CET), ma a catalizzare l’attenzione e’ stata la lira turca che, in calo per il terzo giorno consecutivo, ha segnato un nuovo minimo storico a 9,755 verso Dollaro dopo che il presidente Erdogan ha classificato come “non graditi” gli Ambasciatori di 10, Paesi, tra cui Usa, Francia e Germania.
La crisi diplomatica e’ rientrata stamani, con parziale sollievo della Lira.
Il prezzo del petrolio prende una pausa, che non cambia la tendenza rialzista: il WTI (West Texas Intermediate), dopo aver superato ieri gli 85 Dollari/barile, record da ottobre 2014, vale stamattina 83,8 Dollari/barile (ore 13.14 CET).
Guardando le chiusure asiatiche di stamane, 26 ottobre, spicca il Nikkei giapponese, +1,8%, aiutatato anche dalla notizia che il partito Liberal-Democrativo manterrà la maggioranza alla Camera bassa. Bene anche il Kospi coreano, +0,9%, sul dato del Pil nel 3’ trimestre a 4,0% (anche se la stima era +4,3%).
L’Hang Seng di Hong-Kong perso il -0,4%, soffrendo il calo del comparto “real estate” dopo che Modern Land, costruttore specializzato in edifici a basso impatto ambientale, non ha pagato la cedola di un bond in Dollari. Il CSI 300 di Shanghai&Shenzen ha chiuso a -0,33%.
Alla fine della mattinata europea, l’azionario del vecchio continente tenta l’allungo, con un +0,8% medio ed anche i future su Wall Street in rialzo preludono a nuovi massimi storici per i listini americani.
Questa settimana sara’ ricca di eventi importanti per le sorti dei mercati, prevedendo, tra gli altri, la pubblicazione del dato aggiornato sul Pil (Prodotto interno lordo) americano ed il consiglio della Bce (Banca Centrale Europea), entrambi giovedi’ 28.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Daily Update - 11.10.2021Petrolio sopra 82 $/barile: inevitabile l'aumento dell’inflazione europea.
Chiari e scuri nei datisul mercato del lavoro Usa: aumentano i salari orari.
Il graduale rialzo dei tassi prosegue: Bund a -0,12%, Treasury a +1,61%.
Scarsa reperibilita’ materie prime fa rallentare l’export tedesco.
Venerdi’ 8 ottobre, i mercati azionari europei hanno chiuso senza direzione, risentendo anche dei dati sotto alle attese sul mercato del lavoro Usa: secondo il Dipartimento del Lavoro, a settembre sono stati creati 194 mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli, quando le attese ne indicavano 500 mila.
Peraltro, in positivo, il tasso di disoccupazione è sceso al minimo post-Covid al 4,8%, grazie ad un nuovo calo della partecipazione alla forza lavoro. La retribuzione oraria media è salita del +0,6%, e le ore settimanali medie lavorate a 34,8, il livello più elevato da maggio, riaccendendo le preoccupazioni per possibili tensioni salariali.
Il FtseMib italiano ha chiuso a +0,23%, il Ftse100 inglese a +0,29%, mentre il Dax tedesco ha perso il -0,28% ed il Cac40 francese il -0,51%. Wall Street ha vissuto una giornata incolore, con frazionali cali dei 3 maggiori indici: Dow Jones -0,03%, S&P500 -0,19%, Nasdaq -0,51%.
A poco e’ servito l’annuncio dell'intesa tra l’opposizione repubblicana e la maggioranza democratica sull'innalzamento temporaneo del tetto del debito pubblico Usa, che ha differito a Dicembre il temuto “shutdown” della Pubblica Amministrazione.
La situazione macroeconomica europea e’ sempre piu’ caratterizzata da segnali di rallentamento della ripresa. Ad esempio, in Germania, dopo il debole dato sulla produzione industriale in agosto, ha deluso anche anche l'export, che nello stesso mese ha segnato un calo del -1,2% rispetto a luglio, mentre le importazioni sono cresciute del +3,5%.
Anche il fronte politico europeo sembra perdere la compattezza che aveva caratterizzato le fasi piu’ acute della pandemia: giovedì 7 ottobre una sentenza della Corte Costituzionale polacca aveva decretato che alcune sezioni del Diritto dell'Unione Europea sono incompatibili con la Costituzione della Repubblica di Polonia.
Cio’ complica le relazioni, gia’ tese tra “Varsavia e Bruxelles” ridando vigore all”incubo” della cosiddetta "Polexit", vale a dire l’uscita della Polonia dall’UE.
Tra le materie prime energetiche non si ferma la corsa del prezzo del petrolio con il WTI (West Texas Interemediate) che stamane, 11 ottobre, ha superato gli 82 Dollari/barile, ai massimi dall’autunno 2014 (ore 13.30 CET). Il prezzo del gas naturale, che aveva rallentato la sua corsa giovedi’ 7 grazie alla parole costruttive del Presidente russo Vladimir Putin sull’aumento delle forniture all’Europa, torna a salire stamani, +1% a 5,62 Dollari/MMBtu .
Oltre a quelli energetici salgono i prezzi di numerose materie prime e l’Indice Bloomberg Commodity e’ a 103,4, ai massimi dal 2015, alimentando i dubbi sulla sostenibilita’ della crescita economica globale e sulla redditivita’ delle aziende: a tal proposito, giovedì 14 ottobre iniziera’ la pubblicazione delle relazioni trimestrali, con quelle delle maggiori banche Usa a fare da apripista.
Stamattina, 11 ottobre, chiusure in deciso rialzo per le Borse asiatiche: il Nikkei giapponese, +1,6%, ritrova ottimismo con l’insediamento del Governo del premier Fumio Kishida che ha escluso aumenti delle tasse sui guadagni di Borsa. L’Hang Seng di Hong Kong, +1,96%, si giova del ritrovato interessse per i titoli della tecnologia: Meituan, +9% festeggia la “leggerezza” della multa per abuso di posizione dominante: 3,44 miliardi di yuan, circa 0,5 miliardi di Dollari. Per simpatia recuperano terreno anche Alibaba, +9%, e Tencent, +3%.
In Cina, venerdì 8 ottobre, l'indice PMI dei servizi (Indagine condotta presso i responsabili degli acquisti) è salito a settembre a 53,4, da 46,7 di agosto, tornando in area di espansione. Cio’ non e’ bastato a dare slancio ai listini azionari cinesi: il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen e’ cresciuto di un misero +0,13%. Taipei e Seul sono chiuse per festivita’.
La mattinata delle Borse europee e’ stata debole: gli aumenti di inflazione e tassi di interesse hanno un peso negativo e peggiorano la prospettiva dei settori piu’ sensibili all’aumento del costo del denaro. Il rendimento del Bund decennale tedesco e’ risalito a -0,12%, confermando il movimento iniziato a fine di agosto, e quello del decennale USA, che ha sofferto dei dati sul mercato del lavoro, e’ salito venerdi’ scorso oltre il +1,6%, e stamane supera il +1,61% (ore 14.00 CET).
Oggi è Columbus Day negli Stati Uniti: il mercato dei Governativi e delle obbligazioni corporate è chiuso, mentre quello azionario e’ aperto, ma prevedibilmente “girera’” a ritmi” ridotti. I futures sui principali indici dei Wall Street sono leggermente negativi.
Il mercato valutario e’ tranquillo, col rapporto Euro/Dollaro stabile a quota 1,156.
Il prezzo dell’oro e’ privo di direzione, attorno a 1.755 Dollari/oncia (ore 14.00 CET).
I nformazioni importanti
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Daily Update - 05.10.2021 Le Banche Centrali Usa ed Europea alle prese con un’inflazione troppo alta.
La crescita dei prezzi delle materie prime non conosce sosta.
Il petrolio sale ancora dopo che Opec+ conferma solo gli aumenti programmati.
Giornata nera per la tecnologia ed il Nasdaq: il Mondo senza le maggiori Apps per diverse ore.
Una seduta ad alta volatilita’, quella di ieri, 4 ottobre, per le Borse europee, che dopo un breve “transito” in positivo, hanno chiuso in calo: il FtseMib italiano a -0,6%, il Dax tedesco a -0,8%, il Ftse100 britannico a -0,2%, e il Cac40 francese a -0,6%. I mercati temono i forti rialzi dell'inflazione in Europa, dopo che per mesi era stata percepita come un fenomeno transitorio e riguardante soprattutto gli Stati Uniti.
La pervicace convinzione della Banca Centrale Europea sulla temporaneita’ dell’aumento dei prezzi sembra incrinarsi. Ieri, il vicepresidente della BCE Luis de Guindos ha ammesso che l’attuale aumento dell'inflazione non dipende solo da un effetto di confronto con un 2020 depresso, ma anche da componenti di natura più strutturale", quali i “colli di bottiglia” dell'offerta, le distorsioni nei mercati di beni e servizi e l'aumento incontrollato dei prezzi dell'energia.
Anche la Banca Centrale Americana (FED) sta cambiando la retorica della “transitorieta’”, dopo che il dato di Pce (Personal Consumption Expenditures Price Index), che e’ l’indicatore dell’inflazione piu’ osservato dalla Federal Reserve, è salito del +0,4% a settembre, oltre il +0,3% stimato, e su base annua è aumentato del +4,3%, la crescita annuale piu’ elevata dal 1991.
Ieri, 4 ottobre, il Presidente della Fed di St. Louis Bullard, si è detto preoccupato sui rischi di un rialzo incontrollato dell’inflazione, con un messaggio che suona un po’ dissonante rispetto a quello relativamente rilassato e piu’ volte ribadito del Presidente Jerome Powell.
La corsa delle materie prime non conosce sosta e affligge il morale degli investitori. L’indice Bloomberg Commodity Spot ha segnato ieri un record e dai minimi di marzo 2020 e’ quasi raddoppiato.
Il petrolio e’ l’infausto protagonista dei rincari dei prezzi delle commodities: stamane, 5 ottobre, un barile di WTI (West Texas Intermediate) è in ulteriore rialzo a 78,0 Dollari, record dal 2014, dopo che ieri l’Opec+ (Organizzazione dei 13 maggiori esportatori + partners) ha confermato l’aumento della produzione di 400 mila barili/giorno ogni mese, deludendo le attese dei mercati di un’accelerazione del ritmo. Il gas naturale sale a sua volta del +3,5% 9ore 13.00 CET)
In Cina continua a creare apprensione il destino del gruppo immobiliare Evergrande, le cui azioni, assieme a quelle delle sue controllate, sono state sospese dalle contrattazioni sulla Borsa di Hong Kong, alimentando la speranza, per ora non suffragata dai fatti, di un’imminente acquisizione del 51% della controllata Evergrande Property Services Group, per circa 40 miliardi di Dollari di Hong Kong, (alias 4,4 miliardi di Euro), da parte del gruppo Hopson Developments.
A Wall Street le cose sono andate anche peggio che in Europa, con forti vendite sul comparto tecnologico che hanno spinto il Dow Jones a -0,94%, l’S&P a -1,3% e il Nasdaq, naturalmente piu’ colpito, a -2,1% e a quasi -8% dai massimi assoluti di settembre. Pesantemente vendute Netflix, Alphabet, Apple e soprattutto Facebook, che ha chiuso a -6% circa, impattata da 2 due eventi negativi di rilievo.
Un ex dipendente ha denunciato pratiche di business scorrette, con cui l’azienda avrebbe privilegiato i profitti alla tutela della privacy e della salute degli utenti, specie di quelli piu’ giovani. In curiosa contemporaneita’ si riscontravano malfunzionamenti di WhatsApp, Instagram, Facebook e Messanger, che hanno interessato oltre 2 miliardi di utenti nel Mondo.
Stamattina, 5 ottobre le chiusure delle borse asiatiche sono differenziate: l’Hang Seng di Hong recupera la debolezza iniziale per segnare +0,3% finale, il Nikkei giapponese, -2,2% ed il Kospi coreano, -1,8%, restano depressi, il CSI300 di Shanghai&Shenzhen recupera sul finale a +0,7%.
La mattinata europea delle Borse ha un tono costruttivo, con rialzi medi del +0,8% (ore 13.00 CET), in sintonia coi futures di Wall Street che anticipano aperture mediamente in recupero del +0,4%.
Poco da segnalare sul mercato dei cambi, con l’Euro/dollaro che “gioca” attorno a quota 1,16, ed anche su quello obbligazionario. Il rendimento Treasury Usa 10 anni e’ stabile appena sotto +1,5%, quello del Bund tedesco a -0,22% e quello del Btp italiano a -0.82% (spread 104 bps). Qualche tensione al rialzo si osserva sui bond high yield, ma e’ presto per parlare di allargamento dei “credit spreads”.
Le criptovalute ritrovano la fiducia dei mercati ed hanno in media recuperato interamente le perdite determinate dalla loro messa al bando da parte del Governo cinese. Bitcoin e’ oltre i 50 mila Dollari.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Update - 07.07.2021Dopo il fallimento del meeting Opec+ il petrolio tocca i massimi da 7 anni.
Borse europee e americane sottotono ieri: pesa la corsa del prezzo del greggio.
Dati macro Usa ed europei indicano un rallentamento della crescita.
L’inflazione sembra non fare piu’ paura. Scendono i rendimenti dei Governativi.
Ieri, 6 luglio, Wall Street debole alla riapertura dopo la pausa per l'Independence Day, ha influenzato le chiusure, ai minimi di giornata, delle borse europee. Tra i listini piu’ colpiti quello italiano, col FtseMib a -0,8%.
A parte il tentativo fallito di riagganciare la parita’, la seduta europea ha sofferto i nuovi rialzi record del petrolio, ai massimi da 7 anni, e diversi dati macroeconomici che segnalano indebolimento della fase di recupero delle economie.
L’impressionante ascesa dei prezzi del petrolio, con la sua inevitabile pressione inflazionistica e influenza sulle politiche monetarie delle Banche Centrali, e’ diventato il primario elemento di preoccupazione, specie dopo la spaccatura in seno all’organizzazione Opec+ (13 maggiori esportatori di petrolio + partners) nel fine settimana scorso.
Il WTI (West texas intermediate) ha toccato i nuovi massimi dal 2014, prima di ridimensionarsi leggermente nel pomeriggio di ieri. Stamane, 7 luglio, allunga di nuovo a 74,7 Dollari/barile, +1,8% (ore 12.00 CET).
Sullo scenario di inflazione e tassi sara’ interssante leggere i verbali dell’ultimo FOMC (Federal Open market Committee) della FED (Banca Centrale Americana) del 16 giugno scorso, che verranno pubblicati questa sera.
Andamento in calo, ma senza drammi, anche a Wall Street, dopo le chiusure record di venerdì 2 luglio: il Nasdaq è riuscito a chiudere in positivo, +0,17% e l’S&P500 limitare i danni al -0,2% dopo aver sfiorato il -1%. Oltre all’impennata del prezzo del petrolio, ha pesato la pubblicazione di indici Pmi e Ism in calo, e sotto le stime.
L’indice ISM dei servizi negli Usa, a giugno, ha corretto rispetto al massimo storico del mese prima, in misura piu’ marcata delle previsioni: 60.1 da precedente 64.8 e stime per 63.5, con cali di tutte le componenti. I new orders hanno perso 1.8 punti a 62.1, ma la business activity ben -5.8 punti a 60.4, e quella di “employment” -6 a 49.3. In sintesi, si conferma una crescita elevata dell’attività, come testimoniano i “new orders” ma il picco della crescita sembra ormai alle spalle.
Positivo, invece, l’andamento delle retail sales in Eurozo nadi Maggio, sopra le attese, con +4.6% dal precedente -3.9% e stime per +4.3%.
Sul versante asiatico cresce la preoccupazione per le iniziative del governo di Pechino volte ad inasprire le regole per le Società cinesi che puntano alla quotazione all'estero (spesso negli Stati Uniti) e quelle dell’iter di approvazione delle offerte pubbliche iniziali, con l’obbiettivo ultimo di contrastare «una crescente illegalità nel mercato dei capitali» ed il mancato rispetto delle regole nell’utilizzo dei dati.
Come dicevamo, sia gli ordini all’industria tedesca del mese di maggio, -3,7% congiunturale, atteso a +0,9%, che l’indice Zew di luglio, sono stati sotto alle aspettative. Spicca il netto peggioramento della componente expectations, 63.3 da 79.8 e stime di 75.2, mentre migliora il giudizio sulla situazione corrente: 21.9 da -9.1 e stime per 5.5.
Il mercato obbligazionario ha vissuto una giornata di forte “risk-off”, coi rendimenti dei Treasury Usa in crollo verticale: quello sul 10 anni ha perso 7 centesimi a 1,35% e quello sul 30 anni e’ sceso sotto la soglia del 2%.
I rendimenti dei governativi Europei sono scesi, con la “carta” Italiana e Portoghese ad avvantaggiarsene di piu’, e lo spread BTP-Bund decennali e’ tornato a 100 bps, col rendimento del BTP 10 anni parametro a +0,73%.
Al movimento di risk-off del mercato obbligazionario si e‘ associato, come spesso accade, l’apprezzamento del Dollaro, che stamani, 7 luglio, si avvicina a 1,182, massimi da inizio aprile.
Sul versante domestico italiano, segnaliamo l’ottimismo circa la prospettiva di ripresa emerso nella Relazione all’Assemblea annuale dell’ABI, dove il Governatore della Banca d’Italia (Banca centrale Italiana) Visco ha elogiato la capacita’ di ripresa ialiana, avvalorando le stime di Bankitalia che vedono una crescita del GDP al 5% per il 2021.
Visco ha dichiarato che le banche italiane hanno mostrato un’elevata capacita’ di contrasto all’impatto del COVID-19, reagendo molto meglio che nella crisi del 2009- 2012, pur riconoscendo l’esistenza di sintomi di aumento dei crediti ammalorati.
Stamattina, 7 luglio, le maggiori borse asiatiche hanno segnato frazionali cali, risentendo delle chiusure di WS e dell’Europa. Invece, le piazze finanziarie Europee, con un rialzo medio del +0,5%, sembrano voler recuperare la correzione di ieri. Tra i metalli preziosi, segnaliamo il ritorno dell’oro sopra i 1.800 Dollari/oncia.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Le Quattro Azioni Usa che oggi batteranno il Nasdaq.Se seguite le mie analisi spero che avrete fatto ottimi profitti con le indicazioni precedenti.
I titoli su cui entrerò se verrà rotta la resistenza indicata sono i seguenti. I titoli sono presi dal mio portafoglio tutte le Recenti azioni numero 1 in USA:
Aurora Cannabisinc (ACB) sopra 9,44 in chiusura
Azul Sa ADR (AZUL) sopra 27,78 in chiusura
Cormedix Inc (CRMD) sopra 7,80 in chiusura
Propetro Holding Corp (PUMP) sopra 10,81 in chiusura
Attenzione io compro questi titoli in chiusura di sessione solo alla rottura della resistenza indicata.
Seguo questa strategia con rigore assoluto, non compro il titolo se non dimostra la forza necessaria a rompere la resistenza perché potrebbe essere addirittura controproducente.
Per conoscere il livello della resistenza valido per la prossima sessione di borsa seguimi qui su tradingview!
Vedrai ogni giorno quali titoli scelgo e quelli sui quali entro. Il mio livello di acquisto, ed il mio livello di stop sia per le azioni sia per Futures o ETF . Vedrai come io applico la mia strategia ed in mio metodo statistico.
Per domande, dubbi, perplessità scrivimi pure nei commenti.
La notizia di oggi:
Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato oggi che un aereo da ricognizione degli Stati Uniti stava operando in sincronia con un cacciatorpediniere britannico la scorsa settimana, mentre che la nave navigava nel Mar Nero in quella che ha descritto come una "provocazione" per testare la risposta di Mosca.
Mosca ha riferito che una delle sue navi da guerra ha lanciato dei colpi di avvertimento e che un aereo da guerra ha sganciato delle bombe sul percorso del Defender britannico il 23 giugno per costringerlo a lasciare una zona vicino alla Crimea che Mosca rivendica come sue acque territoriali. Il Regno Unito afferma che la sua nave non è stata colpita e che stava navigando in acque ucraine.
L'episodio è stato tra gli ultimi che hanno aumentato le tensioni tra la Russia e l'Occidente dopo l'annessione da parte della Russia della penisola di Crimea in Ucraina nel 2014, una mossa non riconosciuta dalla maggior parte dei paesi, ma che le dà accesso a una lunga costa del Mar Nero.
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti non ha rilasciato alcun commento immediato Oggi sull'affermazione di Putin che uno dei loro aerei era con la nave britannica la scorsa settimana.
Alla domanda se gli eventi avrebbero potuto scatenare la terza guerra mondiale, Putin ha risposto che l'Occidente non rischierebbe un conflitto su larga scala.
Oggi voglio presentare il rendimento del “Trading System ” applicato sui miei portafogli
Oggi voglio parlare della STATISTICA PORTAFOGLIO tutte le Recenti azioni numero 1 in USA, la statistica è aggiornata alla data più recente il 30 GIUGNO 2021.
Questo portafoglio presenta 29 azioni le 29 azioni migliori nell’ultimo mese nella borsa USA.
Cominciamo col valutare da questo primo dato la capacità performante del mio metodo:
• Di questi 29 titoli io sono long su 20
• Di questi 29 titoli io sono ancora in attesa di entrata su 4
• Ben 14 di questi titoli sui quali sono long sono in performance positiva
• Solo 6 di questi titoli sono in performance negativa
cosa significa statisticamente questo dato:
• Ben il 70,00% dei titoli su cui sono entrato sono in performance positiva
• Solo il 30,00% sono in performance negativa
Questo dato è significativo del fatto che il livello di resistenza indicato è altamente rilevante, infatti, una percentuale molto elevata, in questo caso il 70% subito dopo l'ingresso continua a performare positivamente, e solo una percentuale minima in questo caso circa il 30% si trova sotto il livello di ingresso.
Da notare e sottolineare anche che i titoli che stanno performando meglio hanno percentuali molto elevate in questo caso:
• Domo +33,50%
• Pinterest +25,26%
• Redfin +7,20%
• Comscore +6,43%
• Comtech Telecom +5,83%
Invece il titolo che sta andando peggio
• Playags perde solo il -10,39%
Passiamo adesso a vedere il rendimento percentuale dell’operatività della mia strategia PORTAFOGLIO Tutte le Recenti Numero 1 - USA a partire dal 4 gennaio 2021.
Il rendimento del portafoglio ad oggi e del +104,51%
Per comprendere e confrontare il rendimento di una strategia bisogna metterla a confronto con il suo benchmark (ovvero il suo indice di riferimento). I benchmark di questa tabella sono i 3 indici americani:
• Dow Jones
• S&P 500
• Nasdaq
Vediamo cosa hanno fatto questi indici nello stesso periodo:
• La mia strategia applicata su titoli presi da questi indici ha realizzato una performance del +104,51%
• Nello stesso periodo la performance media degli indici americani è stata del +12,91% (12,01+14,23+12,51)/3
• Questo significa che io ho fatto il +709,53% IN CONFRONTO ALL’INDICE DI RIFERIMENTO.
Vi auguro Buon trading!
L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo personalmente alcuna responsabilità al riguardo. L’operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari. L'intento di questa analisi è quindi esclusivamente divulgativo e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
GBPJPY, inizio di un nuovo trend?Ci troviamo su GBP/JPY.
Il trend è rimasto totalmente rialzista dal 20 marzo 2020, con unici movimenti a ribasso per delle naturali correzioni in cerca di liquidità.
Il prezzo a fine maggio ha ritestato il massimo annuale del 2018, avendo una prima reazione a ribasso.
Non abbiamo ancora conferma che il prezzo stia creando un nuovo trend ribassista, fino alla rottura del miinimo a 153.966.
Il British Retail Consortium ha riportato che le vendite a maggio sono state del 10% superiori ai livelli del 2019.
Tuttavia, il ritmo della riapertura dell'economia potrebbe rallentare.
Sembra esserci una spinta maggiore a ritardare l'ultima tappa, prevista per il 21 giugno, di un paio di settimane, poiché gli ultimi rapporti sul contagio sono ancora preoccupanti.
Il momento clou dell'economia britannica della settimana sono i dati sul PIL di aprile di venerdì e le componenti chiave (produzione industriale, edilizia, servizi e commercio).
Il PIL giapponese del primo trimestre del 21° trimestre è stato rivisto per mostrare una contrazione del 3,9% a un tasso annualizzato anziché del 5,1%.
Tuttavia, l'accumulo di scorte è stato rivisto fino allo 0,4%, l'aumento più grande dal terzo trimestre del 17°, e la riduzione potrebbe pesare sul PIL del secondo trimestre.
Il Giappone ha riferito che il suo avanzo delle partite correnti si è dimezzato ad aprile a 1,3 trilioni di JPY da marzo.
Per tutti tranne un anno (2014) negli ultimi 20, le partite correnti del Giappone si sono deteriorate ad aprile.
Con l'aumento dei prezzi delle materie prime, è comprensibile il motivo per cui molti osservatori hanno previsto uno shock negativo delle ragioni di scambio per il Giappone, ma non si sta materializzando.
Si consideri che nel primo trimestre del 21° trimestre il Giappone ha registrato un avanzo commerciale medio mensile di 459 miliardi di JPY.
L'anno scorso è stata un'anomalia, ma nel primo trimestre del 21° trimestre l'eccedenza commerciale è stata in media di 50 miliardi di yen al mese e nel 1° trimestre del 18° in media di 237 miliardi di yen al mese.
L'unica zona tradabile è una supply a livello 155.628, con una possbile entrata short long term.
Aggiornero' il grafico con ulteriori conferme di un possibile nuovo trend ribassista.
ANALISI TECNICA E FONDAMENTALE ARGENTO (XAGUSD)Ciao ragazzi, oggi vi voglio condividere un'idea sull'argento, sia tecnica che fondamentale, condividendo anche un'operazione andata in profitto grazie ad un segnale tecnico di testa e spalle, dal rapporto rischio/rendimento 1:2,35
ANALISI FONDAMENTALE
Si può pensare che l'argento sia impiegato soltanto nel settore della gioielleria, tuttavia non è cosi; negli ultimi anni esso ha iniziato ad occupare un ruolo abbastanza importante anche nel settore industriale: ricopre un ruolo fondamentale nel settore energetico, come quello fotovoltaico, in cui il suo impiego è raddoppiato confrontandoci agli anni 2013/2014; siccome la strada verso la trasformazione dell'energia in energia pulita è già iniziata, dovremo aspettarci che il suo impiego nel fotovoltaico aumenterà nei prossimi anni, e di conseguenza la sua domanda. Continuando a parlare di energie rinnovabili, esso viene utilizzato anche nei pannelli solari, seppur in minor quantità.
L'uso dell'argento nelle energie rinnovabili non si limita soltanto al fotovoltaico e al solare, infatti è impiegato anche nell'industria automobilistica, in particolare nelle auto elettriche; è inoltre importante anche nelle componenti elettriche come semiconduttori, sensori, cablaggi, controlli, fusibili, interruttori e display. Svolge anche un ruolo nelle infrastrutture di ricarica; dal momento che le auto elettriche stanno diventando sempre più comuni, mi aspetto che la domanda di argento per le auto probabilmente continuerà a crescere nel tempo.
Per generalizzare il tutto, vi riporto tutti gli utilizzi a cui sottoposto l'argento: dalla saldatura delle leghe, alle batterie, l'odontoiatria, chip e led, nella medicina, per la fabbricazione di reattori nucleari, nel campo della fotografia, per la produzione di semiconduttori, touch screen, nella purificazione delle acque, per la produzione di conservanti per il legno e per numerosissimi altri usi industriali.
Voglio inoltre aggiungere un qualcosa di molto importante: siamo in un quadrante economico di espansione, e ciò è dimostrato dal fatto che il PIL e la produzione industriale di tutti i Paesi sta man mano crescendo; ciò significa che la domanda di questo metallo via via crescerà. Per la dinamica della domanda/offerta che accomuna tutte le commodities, a una maggior domanda corrisponde un aumento del prezzo.
Da non dimenticare il dollaro americano che si sta indebolendo; più il dollaro si indebolisce, più è conveniente acquistare materie prime in dollari e più una materia prima rafforza il suo prezzo.
Vi voglio inoltre condividere quanto è apparso nel cot report (che riporta le posizioni su future e opzioni long e short da parte degli investitori) basandomi sulle posizioni speculative nette sull'Argento:
- il 16 aprile le posizioni nette speculative erano pari a 36,4k, il 23 aprile erano pari a 41,7k, il 30 aprile 42,8k, il 7 maggio 47,9k , il 14 maggio (l'ultimo cot report uscito) erano pari a 52,8k; cosa notiamo da ciò? Che i grandi speculatori aumentano le loro posizioni long da un mese a questa parte, e ciò significa che la loro visione sarà positiva e quindi rialzista; nella mia operatività guardo sempre questo tipo di informazioni perchè mi aiutano a capire il sentiment di mercato, fornendomi un'ulteriore indicazione per avere un vantaggio statistico sulle operazioni.
ANALISI TECNICA
Dal punto di vista tecnico, l'argento sta lateralizzando in un canale dal 20 luglio circa. Ha toccato un massimo il 7 agosto a 29,93$ circa e un altro massimo il 1 febbraio a 30,12$ circa (ricordiamo che questo massimo era dovuto allo short squeeze dei Wall Street bets e non a nient'altro).
Aspettavo un segnale tecnico per poter entrare a mercato e ho notato la formazione di un testa e spalle di continuazione; purtroppo non sono riuscito ad entrare al breakout della neckline il 6 maggio, per cui ho aspettato un ri-test che è avvenuto con la candela del 13 maggio; ho impostato così la mia operazione: stop loss sotto il minimo della candela del ri-test e take profit in corrispondenza di una resistenza (evidenziata in rosso nel grafico) sentita dal prezzo per ben 3 volte (ho indicato quei punti con dei rettangolini gialli). L'operazione è andata in guadagno in soli due giorni, facendomi portare a casa una buonissima operazione dal rendimento 2,35.
Continuando ad analizzare il grafico, noto che i volumi delle ultime sessioni sono aumentati rispetto a quelli del mese precedente e l'RSI non mostra alcuna divergenza con il prezzo: ciò significa che, tecnicamente, il prezzo potrebbe continuare ancora a salire.
Al momento della scrittura si ha la rottura della resistenza segnata in rosso; sono curioso di aspettare la fine della seduta per vedere se la candela confermerà il breakout; se così fosse, il prezzo potrebbe ritornare a visitare la resistenza indicata in color nero a 29,90$ circa, toccata dal prezzo l'ultima volta il 10 agosto (il tutto supportato dal fatto che, come ho detto, l'RSI non mostra divergenze o valori di ipercomprato mentre i volumi sono crescenti)
Spero l'analisi vi sia piaciuta. Sarei disponibile a fare altre analisi su altri sottostanti a richiesta. Tuttavia questo non è un consiglio finanziario, abbiate le vostre strategie!
Buon trading a tutti!
SEESEE
Cerchi Verdi : MASSIMI
Cerchi Rossi : MINIMI
SEE nel mese di Marzo 1998 registra un massimo sui 34.80$ tornando poi nel mese di ottobre 2002 sui 6.30$.
Il prezzo si è mosso quindi per molto tempo in una zona laterale con range di movimento compreso tra i 34$ e i 6$.
Da notare però che il prezzo ha registrato MASSIMI e MINIMI via via crescenti, sottolineando così l'intenzione di dare il via ad un Trend Rialzista.
La rottura dei 34$ è avvenuta agli inizi del 2014 e a seguito della rottura, il Prezzo ha registrato un nuovo MASSIMO sui 55.70$.
DA NOTARE : La Trendline che collega i 2 MASSIMI e dove quindi si ipotizza si possa creare un terzo MASSIMO.
Al momento il prezzo, dopo aver registrato un nuovo minimo sui 17$ nel mese di marzo 2020, ( una battuta di arresto dovuta in particolare modo alla Pandemia da Covid-19 ) si trova sulla zona dei 46/47$ da tenere sotto controllo.
Il Prezzo potrebbe effettuare un RETEST sui 33$ ( Esattamente dove nel 2007 è stato registrato un Massimo ) per poi ripartire al Rialzo anche verso gli 80/90 $
Da Monitorare quindi la reazione per i prossimi giorni
Gann di Lungo Periodo su DaxIl #Dax sembrerebbe essere arrivato alla barra.. È l'ora di dire tutta la verità... il comportamento della 1/1 (linea della vita di #Gann) proveniente dal minimo mensile di fine 2014 dirà tante cose sul proseguimento del percorso... Chi vivrà vedrà.. Voi cosa ne pensate....?
Bitcoin Prediction - 125.000$ soon ??BTC va visto da fino qui al prossimo halving del 2024 come investimento di medio/lungo periodo.
Ora però siamo in una fase di ritracciamento.. bisogna ancora capire se siamo in un ritracciamento fisiologico (prezzo resiste sopra i 40.000$) oppure no.
Da Marzo 2017 all'ATH del Gennaio 2018, BTC ha fatto 3 ritracciamenti. Ora con la bull run partita a Dicembre 2020, siamo nel pieno del secondo ritracciamento.
Nel breve termine lo vedo sempre in area 40.000$ dove c'è esattamente la EMA20, quindi punto piu basso di questo possibile ritracciamento.
Da lì, il prezzo dovrebbe rimbalzare e ritoccare i 62.000$ per romperli e andare in direzione 125.000$ , facendo un x2.
Sembra impossibile ma se guardiamo certe proporzioni:
- nel 2014 BTC ha fatto l'ATH a 1100$, ed è poi crollato ritoccando quell'area solo a Febbraio 2017, ovvero 1100$.
- da qui, BTC ha fatto un INCREMENTO x19 passando da 1100$ (Febbraio 2017) a 19.000$ (Gennaio 2018)... per poi crollare dinuovo.
- ha ritoccato e rotto i 19.000$ a Dicembre 2020 per fare un nuovo ATH a 62.000$ a Marso 2021... in pratica ha fatto SOLO un x3 da quando a rotto i 19.000$ a Dicembre 2020.
Viste le news di Tesla, JP Morgan, VISA, PAYPAL e tutti gli istituzionali che stanno e/o che sono gia entrati, BTC non potrà fare altro che salire.
Ma quando aspettarsi il SELL OFF?
Stando alle proposizioni e movimenti del 2017, quella bull run è durata 9 mesi (da Febbraio 2017 a Dicembre 2017) ovvero dal breakout dei 1100$ fino ai 19.000$.
Se dovesse riperersi una situazione simile, prima del crollo dovrebbero passare circa 9 mesi dal breakout dei 19.000$, ossia da Dicembre 2020.
Quindi possibile ATH seguito dal crollon previsto da Settembre 2021.
Non è da escludere che prima del crollo, BTC possa arrivare a 100.000$, ovvero un incremento x5 da Dicembre 2020 (breakout dei 19.000$).
Ovviamente sono solo miei punti di vista e non consigli finaziari.
Fatemi sapere cosa ne pensate voi :)
Buon trading a tutti.
L'inflazione, Il folletto e La Caduta degli dei... (?)Immagino vi starete chiedendo chi sia, ma soprattuto dove si nasconda il folletto.
Tranquilli, ci arriveremo presto.
Vi chiederete anche perché fra gli dei ho annoverato solo questi fab-four, quando a cadere di questi tempi sono in molti.
Mi compiaccio invece se cogliete il nesso col film di Luchino Visconti. Perché, da qualsiasi punto la si guardi, pur sempre di una forma di dittatura si sta parlando.
Ma torniamo a parlare di finanza e dintorni. Iniziamo con un dato. Aritmetico.
Nella seduta di ieri 8 marzo, i fab-four hanno bruciato qualcosa come $ 187.800 B di capitalizzazione (dollaro più, dollaro meno)
Anche se un numero buttato giù così può anche dirvi poco, quando realizzerete che si tratta del 86% dell’attuale capitalizzazione di mercato di Netflix (che con i quattro completa il famoso FAANG) allora la storia cambia, eccome...
Non che le ultime due settimane siano state una luna di miele per i mercati Usa, eh!?
Nell’analisi precedente (sotto in allegato) ponevo l’accento sul fatto che in queste nervose settimane i mercati Usa hanno già eroso, in termini di capitalizzazione, una cifra non molto inferiore ai tanto attesi $ 1.900 T che il governo verserà nelle tasche dei cittadini…
Si è parlato fin troppo (e se ne parlerà credo ancora per un po’) dell’incremento della curva dei tassi d’interesse. E di inflazione. Questo perché, come spesso accade, si innescano delle fisiologhe ripercussioni sui mercati, che interessano maggiormente le large-cap-grows-companies, principalmente - ed è questo il caso dei big-tech , ma non solo - le più sopravvalutate.
Su un altro tema al contrario si è ragionato fin troppo poco. Il G20.
Come saprete, dal 1 dicembre 2020 l’Italia ne detiene la presidenza e l’8-9 febbraio si è tenuta, in videoconferenza, la prima riunione della DEFT ( Digital Economy Task Force ).
Io ovviamente non sono al corrente di cosa si siano detti, ma non ho potuto fare a meno di notare come da quei giorni, in meno di un mese, abbiamo assistito a un balzo del 40% su US10Y (Grafico 1), che ha finito per generare non poca tensione fra gli operatori di Wall Street.
Coincidenza? Chi lo sa!?
Grafico 1 - US10Y Rendimento titoli di stato Stati Uniti 10 anni
Le conseguenze non hanno tardato a ripercuotersi anche sui nostri quattro dei. Se pur con un’intensità “differenziata”. Google e Facebook hanno retto meglio. Per il momento.
Perché? Non lo so.
Ma prima di proseguire, facciamo un rapido balzo indietro, fino a quando i quattro finirono “sotto processo” e sui banchi del senato è comparso un atto d’accusa di 449 pagine, fra le quali compariva ben 120 volte la parola “monopolio”…
ACCUSE PESANTI.
I pionieri delle startup venivano paragonati ai baroni del petrolio e ai magnati delle ferrovie.
Dettando prezzi e regole per commercio, motori di ricerca, pubblicità, servizi social e editoria, venivano apostrofate come autoproclamati “ gatekeeper ”. GUARDIANI.
Spingendosi a “sollevano il dubbio se si ritengano al di sopra della legge o semplicemente considerino il violare la legge come un costo per fare business”.
I repubblicani tentennarono, ma sappiamo tutti com’è finita. Un sostanziale nulla di fatto.
Torniamo quindi ai giorni nostri, quando ci ritroviamo con il neo-ministro dell'Economia, Daniele Franco (no, non è lui il Folletto!), che nella conferenza stampa al termine del G20 dei ministri delle finanze afferma che la riforma del sistema di tassazione internazionale “è diventato un compito URGENTE dato il ruolo PREMINENTE assunto dei servizi digitali.” E ancora, “il G20 porterà avanti il lavoro per trovare un consenso globale per arrivare, ENTRO LA METÀ DEL 2021, a un accordo sulla tassazione minima delle imprese multinazionali e dei giganti del web.
Sappiamo anche che, anche con tutte le buone intenzioni di Franco, le sue recenti entusiastiche esternazioni - da sole - resterebbero parole nel vuoto.
Ma ecco che entra in scena il nostro folletto.
Il folletto, al secolo Janet Yellen, attuale Segretario al Tesoro Usa, nonché ex presidente della Federal Reserve (2014-2018), ha pensato di farla proprio grossa...
Scrive Reuters sul suo sito, citando un dirigente del tesoro amaricano, che la segretaria ha garantito (si, garantito!) ai suoi colleghi del G20 che gli Usa non sosteranno più la clausola del “ safe-harbor ”.
La clausola, introdotta dal suo predecessore Steve Munchin, prevedeva una sorta di tassazione opzionale, mettendo di fatto “al riparo” i colossi digitali americani.
Una mossa che aveva portato a malumori diffusi e a un sostanziale stallo nelle trattative.
Argomenti scollegati, direte voi: monopolio e tassazione internazionale.
Nulla di fatto per il primo, solo promesse (per il momento) nel secondo caso.
Premesso che non sono un’analista finanziario, ma un’umile trader come tutti voi con la passione per il mondo della finanza, ho investito il tempo che è servito a scrivere quest’articolo con la speranza di avviare un confronto costruttivo su questi temi, che ritengo decisamente interessanti per i prossimi sviluppi sui mercati.
Concludo quindi seminando interrogativi.
Si riuscirà ad approdare a una seria regolamentazione?
Si tratta per l’ennesima volta di una ghiotta occasione per un “ buy the dip ” sui FAANG+?
Se come credo fermamente la tecnologia rappresenta il futuro, non conviene forse ampliare gli orizzonti, alla ricerca di realtà (poco o meno sopravvalutate) con prospettive di crescita più tangibili?
Nonostante sia stato fra primi ad acquistare un Mac e la mela morsicata sia tuttora il mio brand di riferimento, mi spingo a chiedervi: riuscirà davvero Apple a generare così tanta ricchezza da poter vedere il suo valore di mercato approssimativamente triplicato nei prossimi due anni?
Grafico 2 - Apple. Regressione lineare. Vettore minimi aprile ’20 - massimi gennaio ’21
Ogni contributo è per me quanto mai gradito, però - vi prego - non insultatemi se oggi il Nasdaq segnerà un +3%, magari trainato dai maxi rialzi delle FAANG+. Peraltro possibilissimo, anche se questo certo non comprometterebbe la coerenza e la fondatezza delle mie riflessioni. ;)
La posizione di Wall Street su Bitcoin e le CriptovaluteNonostante nell’ultimo anno abbiamo assistito all’avvicinamento da parte di qualche investitore istituzionale, come MicroStrategy e Tesla (citando i maggiori), i maggiori istituti di credito stanno per la maggior parte dei casi evitando le criptovalute. Infatti, i contratti futures basati su Bitcoin ed Ether sono già disponibili nelle principali piazze borsistiche, nessuna delle sei più grandi banche statunitensi offre l’accesso ad essi ai loro clienti.
Tuttavia, questo non dovrebbe sorprenderci, in quanto le banche non sono state invitate alla “festa delle criptovalute” in primo luogo: “Una versione puramente peer-to-peer del contante elettronico permetterebbe ai pagamenti online di essere inviati direttamente da una parte all’altra senza passare attraverso un’istituzione finanziaria” – citando Satoshi Nakamoto.
D’altra parte ci sono altre ragioni per cui le banche sono ancora per lo più in disparte, la più grande è legata al grande rischio legato all’alta volatilità.
Ecco la situazione delle criptovalute nelle principali banche statunitensi:
JPMorgan
Trattasi della più grande banca statunitense, e anche la più avanti nell’adozione delle criptovalute.
L’anno scorso la prima banca statunitense ha accettato di processare le transazioni da e per l’exchange Coinbase Inc. e Gemini Trust Co. come clienti bancari. La decisione aveva lo scopo di aiutare gli exchange a gestire il denaro negli Stati Uniti, tuttavia la banca di New York non gestirà ancora nessuna transazione in criptovaluta.
È stato comunque un bel cambiamento rispetto al 2017, quando l’amministratore delegato Jamie Dimon ha notoriamente chiamato Bitcoin una “frode” e ha minacciato di licenziare qualsiasi dipendente sorpreso a scambiarlo. Più tardi avrebbe detto di essersi pentito di tali commenti, e ora afferma di vedere molti modi in cui la banca può utilizzare la tecnologia blockchain. Ad esempio: Nel 2019, JPMorgan si è servita della blockchain per accelerare i pagamenti aziendali, utilizzando il token soprannominato JPM Coin.
A dicembre, JPMorgan ha iniziato ad utilizzare la sua blockchain personalizzata per condurre accordi di riacquisto intraday con un giro di affari di miliardi di dollari, progresso che ha contribuito a convincere Goldman Sachs Group Inc. a unirsi al nuovo mercato digitale all’inizio di quest’anno. JPMorgan è anche un membro fondatore della Enterprise Ethereum Alliance, un gruppo che sperimenta una versione privata della blockchain.
Goldman Sachs
Tre anni fa, Goldman Sachs assunse un trader di criptovalute, con l’obiettivo di guidare e far familiarizzare le persone in azienda e i clienti con le criptovalute. Prendendo in considerazione l’eventuale apertura di un trading desk per valute digitali.
Di recente, Goldman Sachs ha minimizzato l’idea del Bitcoin come asset class, affermando che le oscillazioni “selvagge” del suo prezzo dimostrano che non è una vera moneta. Allo stesso tempo, l’azienda sta esplorando per la creazione di un proprio token digitale fiat, ma dichiarando di essere ancora agli albori nel processo.
Morgan Stanley
Il CEO di Morgan Stanley, James Gorman, è stato uno dei primi leader di Wall Street a dare credito a Bitcoin, affermando nel 2017 che si trattava più di una semplice moda passeggera. L’azienda ha flirtato con l’idea di negoziare un prodotto basato su swap legato alla prima criptovaluta, il quale potrebbe dare ai clienti un’esposizione sintetica alla moneta, ma alla fine non ha proceduto.
Il capo dei mercati degli asset digitali di Morgan Stanley, Andrew Peel, ha dichiarato che negli ultimi mesi la banca ha raccolto una crescita d’interesse in Bitcoin da parte delle aziende finanziarie tradizionali.
Wells Fargo
Wells Fargo & Co. non accetta criptovalute in conti di deposito, custodia o altro. L’azienda, tuttavia, sta conducendo una ricerca per “valutare la tecnologia sottostante per potenziali innovazioni transazionali, di trasparenza e di regolamento che può contenere”, secondo il portavoce della società Roger Cabrera.
L’amministratore delegato Charlie Scharf non si è espresso sulla questione da quando è subentrato nel 2019, tuttavia quando si trovava ai vertici di Visa Inc., nel 2014, ha definito Bitcoin “molto più complesso” di quanto sia spesso ritratto.
Citigroup
Il CEO uscente di Citigroup Inc., Michael Corbat, ha dichiarato in un’intervista con Bloomberg a dicembre di credere che alcune criptovalute avrebbero continuato ad essere utilizzate come forme di pagamento, aggiungendo che la sua banca aveva iniziato a collaborare con i governi di tutto il mondo per la creazione delle valute digitali sovrane.
Banca d’America
Il direttore operativo di Bank of America Corp., Cathy Bessant, dichiarò nel 2019 che l’uso di Bitcoin e di altri asset digitali era “preoccupante”, e che era “ribassista” sulla blockchain. Ad ogni modo in un’intervista alla CNBC, lo stesso Bessant, ha dichiarato: “Se blockchain o DLT diventa una realtà, vogliamo essere pronti per i nostri clienti”.
Aziende di pagamento
Alcuni dei più grandi passi in avanti verso l’adozione delle criptovalute, sono stati dei giganti della tecnologia finanziaria come PayPal Holdings Inc. e Visa.
PayPal l’anno scorso a permesso ai consumatori di comprare, vendere e tenere criptovalute nei loro portafogli, stesa caratteristica che prevede di aggiungere alla sua app Venmo nei prossimi mesi. L’azienda permetterà anche presto ai clienti di utilizzare le criptovalute per pagare presso i 29 milioni di commercianti che accettano PayPal.
Visa ha invece dichiarato che se una valuta digitale dovesse diventare un mezzo di scambio riconosciuto, non ci sarebbe alcun motivo per cui l’azienda non dovrebbe aggiungerla alla sua rete, che già supporta 160 valute.
Non vendere De’Longhi – Ecco perchèNon vendere De’Longhi – Ecco perché
Breve profilo
De'Longhi produce e commercializza piccoli elettrodomestici e apparecchi di riscaldamento, climatizzazione e trattamento dell'aria. Il gruppo offre caffettiere, tostapane, friggitrici, forni, apparecchi di riscaldamento a gas infrarosso, stufette per bagni, deumidificatori, purificatori d'aria, ecc. De'Longhi fabbrica anche prodotti di pulizia per pavimenti e prodotti per stirare. La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Europa (67,1%), Americhe e Asia-Pacifico (26,4%), Medio Oriente, India e Africa (6,5%).
Nonostante le problematiche riscontrate dalla maggior parte delle aziende nell'anno 2020, De’Longhi ha conseguito nell'anno passato ricavi superiori alle aspettative, pari a una crescita del 12% rispetto al dato del 2019 (13,9% in termini organici e del 12,5% normalizzata). Nel solo quarto trimestre l'incremento dei ricavi è stato del 10,3% (13,8% in termini organici).
Dal 2014 presenta una crescita costante delle spese relative alla ricerca e sviluppo, questo ti fa capire che ci tiene a migliorare i prodotti e i processi aziendali.
Il 29/12/2020, De’Longhi ha annunciato di aver finalizzato il contratto stipulato con alcune società affiliate del fondo di investimento Center Lane Partners per l'acquisizione di Capital Brands Holding.
L’amministratore delegato in un recente comunicato stampa ha commentato che nell’anno 2021, pur in presenza di uno scenario macroeconomico di forte complessità e instabilità, ci sono le basi per confermare il trend positivo degli ultimi 12 mesi ed espandere i ricavi, a cui si aggiungerà il contributo fornito dall'investimento effettuato in Capital Brands, i cui ricavi saranno consolidati a partire dal 2021.
Dal lato tecnico osserviamo che il mercato ha rotto con forza una trendline che funzionava da resistenza dal massimo del 18 Settembre 2020.
Sui 25.30€ abbiamo un livello di una certa importanza che ha fatto da supporto, qui è dove risiede la SMA200.
Le medie ci danno conferma che il titolo vuole andare al rialzo.
Idea operativa
In questo momento ci troviamo in un buon punto di ingresso, dato dal lato tecnico.
Come livelli di target abbiamo 50€, ambizioso ma non impossibile visti i suoi fondamentali.
Livello di uscita dal mercato, supporto a 25.30€, una sua rottura decisa del prezzo può far cambiare la visione.
Mi raccomando lascia un bel like e seguimi per non perdere nessun AGGIORNAMENTO.
Fammi sapere qui sotto nei commenti cosa ne pensi. :)
Aphria: continuiamo ad analizzare il settorePer dare seguito alla precedente analisi inerente Tilray (siamo nel mercato della Cannabis) l'azienda Aphria ,fondata nel 2014 da due italo-canadesi, e che è prossima alla fusione proprio con Tilray andando a posizionarsi sul mercato come colosso da 4 Miliardi di Dollari, ha visto egualmente il proprio titolo crescere in maniera impetuosa nel corso del 2020. Sotto l'articolo che parla della fusione:
www.repubblica.it
Dopo l'iniziale euforia, dove il titolo dell'azienda canadese ha toccato a fine 2017 il picco massimo sui 20 Dollari ad azione, tutto il mercato del settore si è sgonfiato, e complice anche la situazione Covid, il prezzo si è spinto al minimo storico di Marzo 2020, scendendo addirittura sotto i 2 Dollari ad azione.
Facile dire che a quel prezzo il titolo era estremamente appetibile, e se lo aveste comprato 10 mesi fa, oggi portereste a casa una performance del 630%! Ovviamente vi sareste mossi esclusivamente sull'intuizione.
Se avessimo invece voluto seguire le regole del nostro sistema, Maggio ci avrebbe dato il primo segnale verde, e la conferma definitiva sarebbe arrivata a Giugno dove il prezzo ha reagito come previsto nella nostra area di acquisto; ad oggi avremmo guadagnato un bel 250% (area denominata ''conferma'' nel grafico).
Per i ritardatari ci sarebbe stata un'altra finestra di entrata ad Ottobre nella successiva area di acquisto, con un bel 205% di plusvalenza oggi a Gennaio 2021, in soli 3 mesi.
Oltre all'analisi tecnica, l'elezione di Biden, apertamente a favore della legalizzazione della Cannabis, ha chiaramente influito su tutto il settore.
Ad ogni modo, secondo la nostra analisi sapevamo già prima che il titolo sarebbe potuto arrivare tra i 10 ed i 12 Dollari, ovvero nelle nostre aree Target che vediamo aver rispettato perfettamente.
Adesso che fare?
Sicuramente non comprare ma osservare: se il titolo ritracciasse ad un livello intorno agli 8 Dollari per azione, allora potrebbe essere di nuovo appetibile.
No, non è magia nera ma solo analisi tecnica con un sistema affidabile.
EUR/USD pronto alla svoltaCi troviamo nel grafico EUR/USD 1D.
Nel grafico ho evidenziato una figura piuttosto interessante.
Il prezzo si sta comprimendo e presto potremo vedere il disegnarsi di un NUOVO TREND.
Ho individuato due zone interessanti dove si potrebbero pensare di investire.
La prima si trova nel rettangolo giallo.
Investimento in SHORT.
Si andrebbero a cercare i minimi toccati a marzo di quest'anno e altre.
Il secondo si trova nel rettangolo blu.
Investimento in BUY.
Questo è lo scenario più interessante. Il prezzo potrebbe arrivare ai massimi del 2014 e non fermarsi.
Tuttavia gli investimenti più interessanti sono a basso periodo. Attorno a 1h - 4h.
Dove andremmo a prendere le fluttuazioni di prezzo tra le due linee che compongono la figura in viola.
Si tratterebbero di trade più pericolosi. Trade che prevedono un guadagno più rapido, ma molto più rischioso.
Cioè quello che piace a noi trader.
Ditemi nei commenti quello che pensate e buon trade a tutti.
Quale futuro per Google?Il governo degli Stati Uniti sta attaccando Google (1726,22 la chiusura di Alphabet Inc (Google) Class A, di venerdì 18/12/2020) che sta usando il suo predominio della ricerca online per soffocare la concorrenza e l'innovazione a scapito dei consumatori e degli inserzionisti.
Riuscirà nell'intento di limitare il colosso di Mountain View?
Qualche settimana fa abbiamo accennato di una possibile nascita del Digital Markets Unit inEuropa e Inghilterra.
L’anno prossimo, nascerà il “Digital Markets Unit”, una sorta di codice di condotta, istituito dal Regno Unito, che disciplinerà il comportamento dei giganti della tecnologia che dominano il mercato della pubblicità online.
Cos’è il Digital Marketing?
Il Digital Marketing si occupa, attraverso dei canali online, di creare e fare attività di marketing di prodotti e/o servizi. Le aziende usufruiscono di determinate strategie che ne derivano, per aumentare i clienti e di conseguenza il fatturato.
Come mai l’Inghilterra è diretta verso questa decisione?
Questa proposta arriva dal Ministero delle Finanze del Regno Unito, (che ha commissionato il report “Unlocking Digital Competition”), nello specifico, propone un aggiornamento delle norme AntiTrust, per difendere la pluralità di scelta del consumatore, oltre che all’istituzione del Digital Markets Unit. Alla base di questo cambiamento, è stato rilevato un abuso da parte di questi colossi digitali in termini di dati personali e M&A senza limiti.
Lo scopo come potrete evincere dall’articolo sarà di bloccare i grandi colossi della tecnologia quali Facebook, Google, che dominano il mercato della pubblicità online con lo scopo di aiutare le piccole aziende e i consumatori contrastando il predominio sul mercato digitale.
Il colosso Google è sotto accusa
Il governo degli Stati Uniti D’America attraverso l’autorità Antitrust, attacca Google: utilizzerebbe il dominio in maniera anti – concorrenziale.
Già in precedenza, Google aveva dovuto sborsare 9 miliardi per numerose multe e procedimenti imposti dall’Unione Europea.
Questa volta, l’indagine sarebbe stata portata avanti dal Dipartimento della Giustizia Americana, che chiudendo l’indagine a fine ottobre, avrebbe confermato che il predominio della ricerca online, viene usato per soffocare la concorrenza e l’innovazione a scapito dei consumatori, ovviamente (ndr.), e degli inserzionisti, inoltre, da quest’indagine è risultato che l’80% delle ricerche in America sono effettuate dal motore di ricerca Google.
Periodicamente Google, investe in numerosi settori, stipulando accordi con le aziende, comprese quelle di viaggi, o di prodotti tecnologici come tablet e smartphone Android e Apple che garantiscono di impostarlo come motore di ricerca predefinito.
Insomma, tutti gli altri motori di ricerca ne risentono ma ad essere penalizzati maggiormente sono gli inserzionisti che di conseguenza pagano tariffe maggiorate.
Sotto accusa anche dalle OTA
Le OTA nel tempo hanno finanziato Google per le inserzioni pubblicitarie riguardanti i viaggi e sono state le prime a finire nel vortice; difatti Google Travel è diventato il nuovo punto di riferimento per i viaggiatori.
Insomma Google usa il proprio motore di ricerca per direzionare gli acquirenti verso alternative che sono un guadagno per lo stesso motore di ricerca, abbattendo la concorrenza in modo apparentemente corretto.
Ecco le parole del procuratore generale del Texas Ken Paxton
"Sono orgoglioso di annunciare che il Texas ha presentato un'azione da parte di diversi Stati contro Google per condotta anti – concorrenziale, ha usato il suo potere per manipolare il mercato, distruggere la competizione e danneggiare i consumatori". Non è accettabile che "si sia auto-incoronata responsabile dell'advertising online”.
A volte come per Don Abbondio, sembra di essere “un vaso di terracotta costretto a viaggiare in compagnia di vasi di ferro”.
18/12/2012 • 360,88
18/12/2013 • 542,90
18/12/2014 • 514,62
18/12/2015 • 756,85
18/12/2016 • 812.50
18/12/2017 • 1.085,09
18/12/2018 • 1.035,46
18/12/2019 • 1.351,91
18/12/2020 • 1.726,22
18/12/2021• ?????
DXY vs EURUSD strutture inverse
Ciao a tutti,
con riferimento alla struttura elaborata nel timeframe mensile del US Dollar Index, passiamo ad analizzare il grafico settimanale con l'aiuto di un indicatore (media mobile semplice) e un oscillatore (RSI).
Il settaggio lo dobbiamo trovare noi in base ai movimenti. L'obbiettivo e' quello di trovare un'armonia fra movimenti di prezzo e indicatore di sentimento rispetto alle loro medie. Quindi, per esempio, quando il prezzo si trova sopra la media mobile, l'RSI dovra' trovarsi sopra la sua mediana (50). Per questo tipo di struttura mi sembra che la 120 SMA (simple moving average) e l'RSI 48 siano le piu' adette.
Quello su cui, a mio avviso, e' necessario focalizzarsi e' il movimento avvenuto dopo il 3 Marzo. Il rafforzamento del dollaro successivo a due eventi che ritengo possano essere considerati come "drivers".
1) il crollo del prezzo del petrolio dovuto alla nascita dello shale oil americano;
2) la crisi europea ed in particolare l'occupazione Russa della Crimea.
La Brexit ha contribuito ad alimentare la debolezza dell'Euro finche' l'insediamento di Trump alla Casa Bianca ha indobilito il dollaro.
Il trading range creatosi dopo il movimento impulsivo successivo alla fase di accumulo tra Agosto 2005 e Marzo 2014 e determinato dai due "drivers" di cui sopra rimane fra 103.820 e 88.253 (linee tratteggiate viola).
L'area nel cerchio sotto la media mobile e' la stessa cerchiata nell'RSI sotto la sua mediana.
La stessa struttura applicata alla coppia EURUSD offre il risultato esattamente inverso.
Al momento questo tipo di set-up non offre alcuno spunto operativo ma semplicemente una struttura da seguire ed approfondire nei timeframe inferiori.
P.S. al posto della SMA si possono utilizzare le Bande di Bollinger dello stesso periodo per avere upper & lower bands dinamiche anziche' statiche come supporti e resistenze.
Spero di essere stato chiaro ma se avete altre idee vi prego di scriverle nei commenti qui sotto.
Queste sono solo idee di trading e non consigli per investire. Per quelle dovete rivolgervi a un professionista perche' io non lo sono. Sono un semplice appassionato.
Un abbraccio a tutti e buona giornata
Cozzamara