Settimana chiave per gli investitoriQuella che comincia oggi, è probabilmente una delle settimane più importanti del 2024, perché il mondo attende con interesse l’esito delle elezioni Usa, che determineranno le sorti non solo americane, ma anche quelle della maggior parte dei paesi del primo mondo, e non solo. C’è attesa perché capiremo quello che potrà accadere in futuro, sotto il profilo geopolitico, oltre che finanziario ed economico.
La speranza, per tutti è, vedere la fine delle guerre che ormai da lungo tempo affliggono i paesi coinvolti, e che coinvolgono Russia e Ucraina da un lato, e Israele Palestina, con coinvolgimento dell’Iran dall’altro. Ma c’è attesa anche per la questione commerciale che ci potrebbe riportare all’epoca dei dati doganali del 2018, con le tensioni Usa Cina slegati al deficit commerciale Usa, ai massimi di sempre.
L’altro tema centrale è quello della riunione della Fed giovedì prossimo, con la probabile decisione di abbassare il costo del denaro di 25 punti base, portando i Fed Funds al 4.75%. Ciò potrà portare volatilità sui mercati, specie sulle valute, senza escludere un ritorno del risk off che potrebbe generare caos anche sulle borse. Indice Vix sopra stabilmente i 20 punti a ridosso dei 22 punti e indice fear and greed a livello neutrale, in attesa di qualcosa che potrebbe modificarne l’andamento. Staremo a vedere, prepariamoci.
LE TRIMESTRALI AIUTANO WALL STREET
Wall Street venerdì scorso, ha chiuso in rialzo, sostenuto dalle trimestrali, tra cui quella di Amazon e Intel, che di fatto hanno rafforzato il sentiment del mercato, consentendo ai compratori di prevalere sui venditori, che credevano a ribassi legati al deludente rapporto sui NFP. L'S&P 500 e il Nasdaq sono saliti rispettivamente dello 0,4% e dello 0,8%, mentre il Dow Jones ha guadagnato 288 punti.
Amazon è salita del 6,2% alimentata dalla crescita nel cloud e nella pubblicità, e Intel è salita del 7,8% grazie a migliori ricavi. Boeing ha guadagnato il 3,5% dopo l’accordo coi sindacati mentre Chevron e Microsoft hanno recuperato rispetto alle discese precedenti. Apple invece non ha sorpreso ed ha perso l'1,3%. Tuttavia, il rapporto sui Non Farm Payrolls ha mostrato solo 12.000 posti di lavoro aggiunti a ottobre, ben al di sotto delle aspettative, ma un dato chiaramente influenzato negativamente dagli uragani.
Gli investitori attendono ora, con estremo interesse l’imminente riunione della Fed e le elezioni presidenziali degli Stati Uniti, entrambe destinate ad aumentare la volatilità questa settimana. A livello di risultati settimanali, tutti e tre gli indici americani hanno chiuso negativi.
VALUTE
Il dollaro, venerdì, aveva chiuso in deciso rialzo, specie rispetto a GbpUsd e oceaniche, ma anche EurUsd, che era tornato a ridosso di 1.0830. Nella notte però il dollar index è sceso sotto il livello di 104, invertendo i guadagni della sessione precedente. I recenti movimenti di mercato avevano spinto il dollaro e i rendimenti del Tesoro al rialzo, probabilmente in ragione del fatto che Trump, che sembra favorito, con le sue proposte di politica sull'immigrazione, tagli alle tasse e imposizione dei dazi doganali, avrebbe generato un aumento dell’inflazione.
Tuttavia, l'incertezza sull'esito delle elezioni ha spinto il mercato nella direzione opposta, almeno nel breve periodo. Ripresa significativa per le valute come Jpy, Euro, Gbp e soprattutto oceaniche. L’incertezza e movimenti bilaterali, prevarranno, nel breve termine. Sul fronte della politica monetaria, si prevede ampiamente che la Fed taglierà i tassi di interesse di un modesto 25 punti base questa settimana, dopo una riduzione, forse eccessiva, di mezzo punto percentuale a settembre. I mercati stanno anche scontando un altro taglio di un quarto di punto per dicembre.
NFP DECISAMENTE NEGATIVI
L'economia statunitense ha aggiunto 12.000 posti di lavoro a ottobre 2024, ben al di sotto dei 223.000 rivisti al ribasso a settembre e delle previsioni di 113.000. Si tratta della crescita occupazionale più bassa da dicembre 2020, quando sono stati persi 243.000 posti di lavoro a causa dell'impatto degli scioperi alla Boeing.
È anche probabile che l'occupazione in alcuni settori sia stata influenzata dagli uragani, ma l’ufficio centrale del lavoro (BLS) non è riuscito a quantificarne l'effetto netto. La lettura di ottobre è anche molto inferiore all'aumento mensile medio di 194.000 nei 12 mesi precedenti. Nel frattempo, le revisioni dell'occupazione per agosto e settembre hanno mostrato 112.000 posti di lavoro in meno rispetto a quanto riportato in precedenza.
ISM PMI USA
L'ISM Manufacturing PMI è sceso inaspettatamente a 46,5 nell'ottobre 2024 dal 47,2 di settembre e al di sotto delle previsioni di 47,6. La lettura ha indicato un'altra contrazione nel settore manifatturiero e la peggiore da luglio 2023, poiché la domanda continua a essere debole, la produzione è diminuita e gli input sono rimasti accomodanti. La produzione, le scorte e gli ordini sono diminuiti più rapidamente e le pressioni sui prezzi si sono intensificate. Inoltre, i nuovi ordini e l'occupazione hanno continuato a diminuire, ma a un ritmo più lento.
CINA, PMI IN RIPRESA
Il Caixin Manufacturing PMI è salito a 50,3 nell'ottobre 2024 da 49,3 nel mese precedente, superando le previsioni di mercato di 49,7 e segnando un passaggio a un'espansione della produzione industriale in seguito agli stimoli promossi dal Governo cinese a fine settembre. La produzione è cresciuta al ritmo più rapido degli ultimi quattro mesi, guidata da un rinnovato aumento dei nuovi ordini e da maggiori livelli di acquisto.
Tuttavia, le esportazioni hanno continuato a scendere, anche se a un ritmo più lento. L'occupazione si è ridotta insieme ad una riduzione della capacità della forza lavoro. Per quanto riguarda i prezzi, i costi di input sono aumentati, riflettendo l'aumento dei costi dei materiali. Sul fronte valutario, UsdYuan in ripresa a ridosso di 17.1400 dopo un test di 7.1150.
SETTIMANA ENTRANTE
Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti di martedì, come già ribadito, sono destinate a essere l'evento più seguito, catturando l'attenzione degli investitori di tutto il mondo. Inoltre, i la decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve sarà ugualmente seguito, così come l'ISM Services PMI, il sentiment dei consumatori del Michigan, i dati sul commercio estero, e gli ordini all’industria. Inoltre, prosegue la stagione degli utili.
Al di fuori degli Usa, un occhio di riguardo per le decisioni chiave sui tassi di interesse da parte della Boa, Rba, e Banche centrali di Brasile, Polonia e Norvegia. In Eurozona, attesa per la produzione industriale tedesca, oltre ai dati sulla bilancia commerciale. Da non dimenticare infine, i fati sui Pmi manifatturieri e dei servizi per l’intera Eurozona.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
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Il dollaro non molla nell'incertezza generaleDovevano essere giorni di correzione al ribasso per il dollaro e contestualmente, di possibile correzione al ribasso per i mercati azionari, ed invece il biglietto verde non solo ha tenuto i primi supporti, ma ha ricominciato a spingere. Sull’equity invece c’è stata incertezza, nel senso che l'S&P 500 ha chiuso invariato mentre il Dow Jones ha perso lo 0.6%. Il Nasdaq, invece, trascinato dal settore tecnologico, ha chiuso positivo dello 0.59%.
A guidare i movimenti sul Dow Jones, sono stati i cali del settore bancario che hanno messo in ombra i guadagni di quello tecnologico. Il settore finanziario è stato particolarmente colpito dalle preoccupazioni relative alla New York Community Bancorp, le cui azioni sono crollate dell'8,2% a seguito di una deludente trimestrale. Bank of America e Wells Fargo sono entrambe scese rispettivamente dell'1,7% e dell'1,3%, mentre Morgan Stanley e Goldman Sachs sono scese del 2%.
Al contrario, le principali società tecnologiche come Microsoft, Alphabet, Meta e Amazon sono aumentate tra lo 0,8% e l'1,5% in vista dei loro prossimi report sugli utili. Inoltre, Nvidia e TSMC sono aumentate rispettivamente dello 0,8% e del 6,9%, estendendo i guadagni nel settore dei semiconduttori. Sul fronte dati, il sondaggio sui consumatori dell'Università del Michigan ha indicato che sia il sentiment che le aspettative sono stati rivisti al rialzo, mentre le previsioni di inflazione sono state riviste al ribasso. Nel corso della settimana, l'S&P 500 e il Dow Jones hanno registrato un calo rispettivamente del 2,4% e dello 0,9%, mentre il Nasdaq ha registrato lievi guadagni.
VALUTE
Sui cambi la reazione dell’Euro ha visto come massimo il livello di 1.0839, da dove poi la moneta unica non ha retto e ha ceduto di nuovo tornando sotto 1.0800. I supporti chiave sono posti a 1.0750 la cui violazione rappresenterebbe il via libera per 1.0600. Stessa price action per il Cable che non è riuscito a riproporsi sopra 1.3000 e si trova a ridosso del supporto di breve termine di 1.2950, la cui violazione porterebbe i prezzi probabilmente a 1.2900.
Solo nel caso di superamento di area 1.3060 si riparerebbe di area 1.3450 come obiettivo. UsdJpy rimane fortissimo, sopra 152.00 in assenza assordante di una Boj che per ora non riesce a far capire le proprie intenzioni, o forse è solo strategia per mantenere il tasso di cambio sottovalutato e permettere alla bilancia commerciale di tornare positiva. Forte il UsdCad, ormai a ridosso di 1.3900 e possibilità di salire fino a 1.3960 e forse 1.4000. Franco svizzero neutro contro euro tra 0.9350 e 0.9420, mentre il UsdChf potrebbe tornare sui massimi precedenti significativi a 0.8750 fatti registrare il 15 agosto.
L’INDICE IFO MIGLIORA
L'indicatore Ifo Business Climate, che misura il sentiment del settore industriale tedesco, è aumentato per la prima volta in cinque mesi a 86,5 ad ottobre dall’85,4 di settembre, che è stata la lettura più bassa da gennaio e superando le previsioni di 85,6. Il sottoindice per le condizioni attuali è migliorato a 85,7 da 84,4 e le aspettative aziendali sono salite a 87,3 da 86,4. L'economia tedesca ha fermato il declino, per il momento, sembrerebbe aver dichiarato il presidente dell'Ifo Clemens Fuest.
Nel settore manifatturiero, la tendenza al ribasso si è temporaneamente arrestata, a causa di aspettative migliori per il futuro. Tuttavia, vi sono ancora importanti incertezze come la mancanza di ordinativi, che rimane il problema fondamentale. L'utilizzo della capacità è diminuito di 1,2 punti percentuali, al 76,5%, e rimane significativamente al di sotto della media a lungo termine dell'83,4%. Nel settore dei servizi, l'indice del clima aziendale è tornato in territorio positivo, con un sentiment in miglioramento soprattutto nella logistica, nel turismo e nell'IT.
ORDINI DI BENI DUREVOLI IN CALO
Gli ordini di beni durevoli prodotti negli Stati Uniti sono diminuiti di 2,2 miliardi di dollari, pari allo 0,8% a 284,8 miliardi a settembre 2024, dopo un calo rivisto dello 0,8 percento ad agosto e rispetto alle aspettative di mercato di un calo dell'1 percento.
Le attrezzature per il trasporto, anch'esse in calo per tre degli ultimi quattro mesi, hanno guidato la diminuzione, di 3,1 miliardi di dollari a 95,4 miliardi di dollari. Gli ordini sono diminuiti anche per macchinari, computer e prodotti elettronici. Escludendo i trasporti, i nuovi ordini sono aumentati dello 0,4 percento, mentre senza il settore della difesa, sono diminuiti dell'1,1 percento.
CINA
I profitti delle aziende industriali cinesi sono scesi del 3,5% anno su anno a 5.228,16 miliardi di CNY nei primi nove mesi del 2024, invertendo la tendenza rispetto alla crescita dello 0,4% del periodo precedente. L'ultimo risultato riflette una ripresa economica incerta dovuta alla persistente debolezza della domanda, ai rischi di deflazione e alla flessione del settore immobiliare.
Gli utili sono diminuiti sia nelle aziende statali sia nel settore privato. Tra i diversi settori, i profitti sono in calo nell’estrazione del carbone, macchinari, prodotti chimici e settore automobilistico. Su base mensile, i profitti industriali sono crollati del 27,1%, dopo un calo del 17,8% ad agosto. UsdChn rimane sotto la soglia di 7.1500, ma il cambio è comunque risalito da fine settembre quando scese sotto quota 7.00 testando 6.9750.
CHE SETTIMANA!
Sarà una settimana molto impegnativa negli Stati Uniti, ma non solo, poiché sono attesi dati di cruciale importanza, quali la prima rilevazione del Pil del terzo trimestre negli Stati Uniti, a cui faranno seguito i Non Farm Payrolls, ovvero le buste paga non agricole, ma anche e soprattutto il tasso di disoccupazione e le offerte di lavoro JOLTS. Altri dati importanti pubblicati includeranno l'ISM Manufacturing PMI, la fiducia dei consumatori CB, il rapporto sull'inflazione PCE oltre ai dati sulla spesa e sul reddito personali.
Inoltre, c’è grande attesa per le trimestrali di società megacap quali Microsoft, Alphabet, Visa, Meta, Tesla, Coca Cola, Apple, e Amazon, Dall'altra parte dell'Atlantico, in Europa, sono attesi i dati sull'inflazione per Germania, Francia, Italia e Spagna oltre ai numeri sulla crescita del PIL.
Per la Germania, in particolare, c’è interesse per il tasso di disoccupazione e le vendite al dettaglio. In Gran Bretagna, attenzione al sentiment dei consumatori GfK. In Asia, in Cina verranno pubblicati i PMI manifatturieri e dei servizi mentre la Boj, è attesa alla decisione sui tassi di interesse insieme agli aggiornamenti sul tasso di disoccupazione e sulla fiducia dei consumatori.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.08.2024L’avversione al rischio non risparmia alcuna asset class e geografia.
Trimestrali Usa: dopo Intel delude anche Amazon, e c’è chi parla di bolla dell’AI.
Debolezza di luglio del mercato del lavoro Usa: Fed sotto pressione per “tagliare”
I mercati scontano un taglio a Settembre (se non prima) e da 50 bps (non 25)!
Correzione in atto sui mercati finanziari, col settore tecnologico che accelera la fase calante. Venerdì 2 Wall Street ha chiuso in forte calo, soffrendo dati macro sotto alle attese, in particolare quelli sul mercato del lavoro di luglio.
I 114 mila nuovi posti di lavoro sono molti meno dei 175 mila attesi, mentre il tasso di disoccupazione è salito a 4,3%, dal 4,1% di giugno. Frena la dinamica salariale: la paga oraria media è salita di 8 cts/ora, +0,23%, a US$ 35,07, quella annuale +3,63%.
Anche le Borse europee hanno vissuto una brutta giornata, con cali marcati delle azioni bancarie afflitte dalla prospettiva di tagli dei tassi d’interesse che, dopo anni di boom, ne comprometterebbero la redditività futura. In termini più generale è rapidamente aumentata l’avversione al rischio, dopo mesi di elevata compiacenza.
Milano ha perso -2,55%, ma la peggiore è stata Amsterdam, -3,1%. Giù anche Francoforte, -2,2%, Madrid -1,7%, Parigi, -1,6% e Londra -1,3%. Wall Street ha registrato pesanti cali: Dow Jones -2,3%, S&P500 -2,5%, Nasdaq -3,0%, come se all’improvviso i mercati fiutassero il rischio di recessione o rimproverassero alla FED di aver temporeggiato troppo coi tagli.
Con un timing “sfortunatamente perfetto”, nella sua newsletter periodica ai clienti, Elliott Management definisce le megacap tecnologiche, ed in particolare Nvidia, “un territorio di bolle", dicendosi "scettica" sulla prospettiva che le società della tecnologia continuino a comprare chip elaborazione grafica di Nvidia e che l'Intelligenza artificiale è "troppo pubblicizzata”, richiederà troppa energia, etc.
Di una cosa gli investitori sembrano certi, ed è che le probabilità di un imminente taglio dei tassi da parte della Banca centrale Usa (Federal Reserve-FED), forse anche nella misura di 0,5% e non il tipico 0,25% e senza aspettare settembre.
Un’altra ricaduta evidente è l’indebolimento del Dollaro, sceso al livello più basso da 4 mesi verso Euro: la “moneta unica” europea ha chiuso a 1,092 Dollari, guadagnando +1,2%. Decisamente inusuale anche la fortissima flessione del Dollaro sullo Yen, a 146,6, -1,8%.
A deprimere i mercati azionari non sono solo i timori di un’improvvisa gelata dell’economia americana, ma anche quelli di ritardi ulteriori dell’auspicata fase di allentamento della politica monetaria in Usa ed Europa, il rischio di escalation militare in medio Oriente, con confronto diretto Iran–Israele, ed infine una campagna di trimestrali che contiene frequenti inviti alla cautela.
Ad esempio, dopo quelli di Intel di mercoledì scorso, ha deluso anche Amazon, con nueri sotto le attese, accompagnati da una guidance cauta sul 3’ trimestre.
Sul mercato obbligazionario europeo si è rivisto il copione delle sedute precedenti: l’avversione al rischio dilata oltre 150 bps il super monitorato spread tra BTp italiani e Bund tedeschi: osserviamo il classico “flight to quality” che punisce i mercati azionari e sostiene i titoli Governativi più “sicuri” proseguendo il calo dei dei rendimenti, compreso di quelli “periferici”: il BTP benchmark paga 3,63%, -1 bps.
Il prezzo del petrolio scende ancora fino ai minimi da 6 mesi, scontando uno scenario recessivo: quello del Wti (Greggio riferimento Usa) venerdì ha perso -4,0% a 73,3 Dollari/barile ed oggi, 5 agosto un altro -2,4%.
La nuova settimana è iniziata in Asia con brutali cali: il Nikkei ha oscillato paurosamente fino a -15% per chiudere a -12,4%, segnando il peggior crollo da ottobre 1987.
La rapidissima rivalutazione dello Yen è spesso citata tra i fattori principali del “sell-off” globale: in effetti anche stamane guadagna oltre +3% sul US$, rivedendo quota 141 (a giugno aveva toccato un minimo a 162) e questa inattesa “direzionalità”, dovuta alla svolta “da falco” della Bank of Japan, starebbe innescando la chiusura di molti «carry trades».
Pesanti anche il Kospi coreano, -8,8% ed il Talex tailandese, -8,4%, sensibili alla prospettiva dell’economia Usa e dell’intelligenza artificiale. Sul versante “cinese” vediamo cali pesanti per Hong Kong, -2,4%, e più ridotti per il CSI300 di Shanghai e Shenzhen, -0,8%.
Clima di sell-off anche per le criptovalute, Bitcoin stamattina ha subito puntato verso i 50 mila Dollari, arrivando a perdere oltre -15%, e ancora peggio è andata per Ethereum, a momenti oltre il -20%.
Sul versante “bond” anche oggi, 5 agosto, osserviamo un calo dei rendimenti dei Govies Usa ed EU, compatibile con lo scenario di calo dei tassi: lo spread BTP-Bund sale +4bps a 154, il rendimento del BTP conferma 3,63% e quello del Bund 10 anni scende a 2,09%.
Un vero crollo riguarda i rendimenti dei Treasury Usa, con la “risk-adversion” che deprime tutte le scadenza appiattendo la curva: il Treasury 10 anni rende 3,72% (ore 12.00 CET). Non è un caso che i Fed fund futures scontino, al 100% di probabilità, un imminente taglio dei tassi da 50 bps, seguita da altri 75 bps entro fine anno.
La volatilità dei mercati azionari è naturalmente esplosa: il Vix, che misura quella delle opzioni sullo S&P500 è schizzata stamani oltre 60, vicino ai record storici della pandemia Covid, per poi ridimensionarsi, restando comunque sopra 40.
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Wall Street non mollaAncora una seduta positiva per Wall Street, anche se non impulsiva come le precedenti, in parziale estensione dei guadagni dell’ultima ottava appena terminata. Le trimestrali continuano a dominare la scena, mentre gli investitori aspettano con interesse la decisione della Fed di mercoledì. L’S&P 500 è avanzato dello 0,32, il Dow ha guadagnato lo 0.38% e il Nasdaq 100 ha chiuso positivo dello 0,35%.
Sembra peraltro scontato che la Fed manterrà invariati i tassi, anche se gli investitori presteranno molta attenzione ai cambiamenti nella retorica di Jerome Powell, o del FOMC a seguito della serie di dati sull'inflazione più forti del previsto per marzo e il 1° trimestre. Le azioni di Tesla sono aumentate dell’15%, guidando i guadagni delle mega-cap tecnologiche dopo che la società ha ricevuto l’approvazione delle autorità cinesi per implementare il suo sistema di assistenza alla guida.
La stagione degli utili raggiungerà il suo apice con i report di giganti quali Amazon, Eli Lilly, Coca-Cola, McDonald's, Mastercard, Qualcomm, Pfizer, ADP, Apple, Amgen, Booking e Cigna. Tra i Magnifici Sette, Apple e Amazon hanno registrato un rialzo di quasi il 2%.
JPY FINALMENTE LA BOJ
La mattinata di ieri ha visto la BoJ intervenire pesantemente sul mercato, comprando Jpy e vendendo dollari dopo che nella notte i prezzi avevano toccato il massimo degli ultimi 35 anni a 160.28. L’intervento, anche se non confermato dalle autorità monetarie, c’è sicuramente stato, in relazione all’entità della correzione, che senza intervento a sostegno non avrebbe mai potuto essere tanto impulsivo, considerato che in poche decine di minuti, si è scesi quasi il 4% fino a 154.50.
Tra i venditori le banche giapponesi che hanno certamente ricevuto richieste di prezzi e ordini di vendita da parte della BoJ. I traders erano da tempo sull’attenti, pronti ad affrontare un intervento della banca centrale, poiché l’entità della discesa era stata eccessiva, già il 10% quest’anno. L’accelerazione al ribasso dello Jpy è arrivata in seguito al nulla di fatto sui tassi, la settimana scorsa.
Tuttavia, la Boj ha rivisto al rialzo le sue previsioni di inflazione e ha affermato che probabilmente l’economia continuerà a crescere a un ritmo sostenuto. Anche i carry trade hanno esercitato pressioni sullo yen spingendo gli investitori a prendere in prestito yen e investire in valute ad alto rendimento. Sulle altre coppie valutarie, poco da segnalare con i trading range che hanno contenuto le oscillazioni di euro, sterlina, Aud, Nzd, Cad e Chf. EurUsd tra 1.0700 e 1.0740 e stabile mentre il Cable si è mosso tra 1.2510 e 1.2570 con Aud e Nzd anch’essi in recupero contro dollaro, con obiettivi a 0.6630 e 0.6070.
INFLAZIONE STABILE IN EUROZONA
L'inflazione dei prezzi al consumo in Germania si è attestata al 2,2% nell'aprile 2024, al livello più basso da maggio 2021 e leggermente al di sotto delle previsioni di mercato del 2,3%. Il rallentamento dell’inflazione dei servizi è stato controbilanciato da un rimbalzo dei prezzi dei prodotti alimentari e da un calo più contenuto dei costi energetici dovuto alla fine di un taglio temporaneo delle tasse sul gas naturale questo mese.
Nel frattempo, il tasso armonizzato UE è salito al 2,4%, rispetto al minimo di quasi tre anni del 2,3% di marzo, superando leggermente il consenso del mercato del 2,3%. L’inflazione core, escludendo voci volatili come alimentari ed energia, è scesa al 3,0% ad aprile, il livello più basso da marzo 2022.
PMI CINA
Il PMI manifatturiero cinese della regione del Caixin è aumentato a 51,4 nell’aprile 2024 da 51,1 del mese precedente, battendo le stime di 51. Si è trattato del sesto mese consecutivo di crescita dell’attività industriale, poiché la produzione è cresciuta in ragione del miglioramento delle condizioni della domanda, con i nuovi ordinativi che sono aumentati ad un ritmo sostenuto e le vendite estere in ripresa al ritmo più rapido in quasi tre anni e mezzo.
Va ricordato però che l’occupazione è diminuita per l’ottavo mese consecutivo a causa di dimissioni e licenziamenti. Sul fronte dei prezzi, i prezzi dei fattori produttivi sono aumentati al tasso più rapido dall’ottobre 2023 a causa dell’aumento dei costi di metalli, petrolio e altri materiali di produzione.
Il PMI manifatturiero ufficiale NBS, è salito a 50,4 nell’aprile 2024, meno del dato precedente di 50.8, ma superiore comunque alle previsioni di mercato di 50,3. È stato il secondo mese consecutivo di espansione dell’attività industriale, nel contesto dei continui sforzi di Pechino per stimolare la ripresa economica. UsdCnh stabile, in compressione di volatilità, nel trading range compreso tra 7.2340 e 7.2850, incapace per ora di violare i limiti suddetti.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
House of Trading: è la settimana della BCESe la solidità dell’economia statunitense e le tensioni geopolitiche continuano a spingere al rialzo i rendimenti dei Treasury, sull’altra sponda dell’Atlantico il freno della Banca centrale si sta facendo sentire con più enfasi. Oggi sono stati diffusi i numeri relativi gli indici PMI, quelli che misurano il sentiment dei direttori degli acquisti: nel caso del manifatturiero il dato è sceso da 43,4 a 43 punti mentre in quello del terziario l’indice è passato da 48,7 a 47,8 punti. Entrambi i dati ci segnalano che la trasmissione della politica monetaria, tanto cara a Francoforte, procede spedita e nuove strette sui tassi non sembrerebbero necessarie .
Scontata nel meeting di giovedì, la conferma dell’attuale livello del costo del denaro dovrebbe essere confermata, petrolio permettendo, anche nell'ultima riunione di politica monetaria dell’anno. Volendo allungare l’orizzonte temporale, potremmo dire che la Federal Reserve dovrebbe astenersi dal toccare i tassi l’anno prossimo mentre la BCE potrebbe mettere in campo una sola riduzione del benchmark.
Cambiamenti nel breve termine potrebbero arrivare da Tokyo , dove il board della Bank of Japan a fine mese sembrerebbe intenzionato ad avviare un timido processo di normalizzazione destinato ad invertire la parabola dello yen.
Di politiche monetarie, di tensioni geopolitiche, di economia reale e di tanto altro si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Nicola Duranti e da Giancarlo Prisco, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sull’indice S&P500, sul Gas Naturale, sul Nasdaq-100 e sull’oro: nessuna operazione ha toccato il punto di ingresso.
Nel caso invece delle operazioni inserite dagli analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Jacopo Marini, non è entrata l'operazione sul Nasdaq-100 mentre quelle sulle azioni Walt Disney (-11,32%) e Palantir (-2,74%) e sull’oro (+18,3%) sono tutte operative.
Guardando alla classifica, i Trader risultano in vantaggio con 45 punti contro i 33 degli Analisti .
House of Trading: cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 17 ottobre 2023, la squadra dei Trader, formata da Nicola Para e da Vincenzo Penna, utilizzerà i Turbo Certificate di BNP Paribas per operazioni con sottostanti il Natural Gas, il Bund e gli indici S&P500 e Dax.
I due Analisti, Enrico Lanati e Riccardo Designori, metteranno in campo operazioni sulle azioni Telecom Italia, Amazon, Tesla e Microsoft.
Per quanto riguarda il sondaggio , il focus è sulle trimestrali USA: “Chi farà meglio tra queste Big Tech americane?” È possibile scegliere tra Amazon, Alphabet, Microsoft e Meta Platforms.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30. È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: it.tradingview.com .
WT - Tactical Daily Update - 02.08.2023Le trimestrali US ed EU non deludono, ma anticipano un rallentamento.
Le Borse prendono fiato, dopo un luglio largamente positivo.
Fitch declassa il debito Usa a AA, reazione contenuta sulle obbligazioni.
Prezzo del petrolio riprende a salire, dopo scorte Usa in inatteso calo.
La “macro” non va in vacanza ed i dati in uscita questa settimana sono numerosi ed impattanti. Ad esempio, gli indici Pmi (Purchasing managers index) manifatturieri europei, tutti in “tono” negativo, hanno contribuito ieri, 1’ agosto, ad una raffica di chiusure negative per le Borse europee: Milano -0,7%, Parigi e Madrid -0,9%, Francoforte -0,8%, Londra -0,3% e Stoxx 600 -0,6%.
La debolezza della manifattura, l'inflazione in calo, specie quella “alla produzione” (PPI), e la crescita europea pressoche’ azzerata alimentano tuttavia la speranza di un ammorbidimento della politica monetaria della Banca centrale (ECB), magari gia’ dal prosismo meeting di stettembre, che potrebbe lasciare i tassi d’interesse invariati.
Le Borse europee ed americane sono anche investite da un considerevole quotidiana flusso di relazioni trimestrali che, pur nel complesso soddisfacenti, contengono qualche segnale di pressione sui margini e di cautela del top management.
I dati del 2’ trimestre di BMW sono stati accolti negativamente, per la prudenza espressa dal management sulla 2’ parte dell’anno: l’impatto si e’ riflesso all’intero comparto automobilistico.
Cautela anche nella “forward guidance” di DHL, uno dei leader continentali delle spedizioni (parcel delivery), e reazione sorprendentemente negativa anche per i pur ottimi risultati di BP (British petroleum), che ha annunciato incremento del dividendo e riacquisto di azioni, nonostante la discesa degli utili.
Ieri, negli Usa, sono piaciuti i numeri di Caterpillar, ed in particolare il forte aumento degli utili netti, ragion per cui l’azione ha sfiorato +9%. Il management ha sottolineato che l'incremento della spesa per infrastrutture in tutto il Nord America sta sostenendo la domanda di mezzi da cantiere.
Amazon ha presentato numeri molto solidi, che il mercato peraltro si aspettava: nonostante l’annuncio di circa 7,2 miliardi di Dollari di investimenti nei prossimi 15 anni in Israele, dove concentrera’ i suoi Amazon Web Services, l’azione in chiusura ha perso oltre -1%.
Pfizer ha perso -1.2%, pur battendo le attese sugli utili, ma non sui ricavi trimestrali, che soffrono di minor vendite di farmaci legati alla pandemia COVID-19.
Tra i dati macro usciti ieri negli Usa, sia l’indice ISM (Institute for the supply management) che il rapporto JOLTS (Job openings and labour turnover survey) sull’occupazione, segnalano segnalare debolezza del comparto manifatturiero ed i primi segnali di incrinatura del mercato del lavoro che resta comunque molto florido.
Alla fine Wall Street ha recuperato le perdite del pomeriggio ed il Dow Jones ha chiuso addirittura in rialzo, +0,20%: frazionalmente negativi S&P500, -0,27%, e Nasdaq, -0,43%.
Oggi, 2 agosto, ci siamo svegliati con l’inatteso downgrade di Fitch, che ha declassato da AAA ad AA il debito pubblico degli Stati Uniti,: pochi mesi fa Fitch aveva gia’ messo sotto revisione il debito Usa, ed ora l’arretramento viene spiegato dal trend in peggioramento del bilancio statale e dalla necessita’ di sforamento del tetto, deciso “in extremis” a giugno.
Fitch si aggiunge dunque a Standard & Poor, mentre solo Moody's, tra le “maggiori rating agency”, conserva la tripla A (AAA). La reazione dei mercati obblogazionari e‘ stata oggettivamente ridotta, quella dei mercati azionari piu’ negativa.
Altra novita’ negativa, dal punto di vista dei mercati e’ stata l’incriminazione dell’ex Presidente Trump con 3 capi di imputazione in relazione all'attacco a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Paradossalmente il vantaggio di Trump sul suo sfidante alla candidatura repubblicana Ron De Santis continua ad aumentare!
Seduta di cali diffusi per i listini asiatici. Tokyo ha perso -2,3%, dopo 2 giorni di forti rialzi che l’avevano spinta ai massimi da 30 anni, soffrendo della decisione di Fitch sul rating del debito statale USA.
Lo Yen giapponese, per la gioia degli esportatori locali, è sceso al nuovo minimo da 3 settimane dopo la decisione, non programmata, della Banca centrale di acquistare circa 2 miliardi di Dollari di obbligazioni governative (JGB) per arginare l'ascesa dei loro rendimenti. In calo anche Hong Kong, -2,1%, Shanghai, -1,0%, e Shenzhen, -0,4%.
Anche le Borse europee stamane, 2 agosto, soffrono del downgrade del debito Usa da parte di Fitch e terminano la mattinata con perdite medie attorno a -1,0% (ore 13.30 CET). I future Usa indicano un frazionale calo rispetto alle chiusure di ieri.
Nel comparto obbligazionario notiamo la stabilita’ dello spread tra BTp italiano e Bund tedesco decennali, indicato a 164 bps, +1 bps rispetto alla chiusura di ieri. Il rendimento del BTp decennale benchmark è 4,17%, invariato da ieri.
Il movimento contenuto dei rendimenti dei governativi europei minimizza dunque l'incertezza potenzialmente innescata dal taglio del rating del debito Usa. I rendimenti dei “Govies” Usa sono invece leggermente saliti da ieri, tra +2 e +5 bps, anche in conseguenza dell’annuncio del Tesoro USA di emissioni in controvalore sopra le attese.
Il prezzo del petrolio sta risalendo nella mattinata: il Wti (West texas Intermediate) e’ tornato sopra 82,2 Dollari/barile, +1,1% sulla chiusura di ieri, probabilmente supportato dall’inaspettato forte calo della scorte negli Stati Uniti.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Pronto alla rottura ?Movimento al rialzo sul titolo Amazon che chiude la giornata con un +1,98%.
Sul grafico giornaliero, la candela verde odierna spinge verso l'alto puntando alla resistenza dei 115$ circa. I volumi rispetto alle giornate precedenti, si mostrano in ribasso evidenziando una leggera divergenza.
Sul grafico settimanale, l'attuale tendenza rialzista partita dal minimo di gennaio di quest'anno, mostra il ritorno dell'interesse da parte degli operatori. L'indicatore di forza relativa, sia rispetto al mercato e sia rispetto al settore di riferimento, si mostra per entrambi rialzista evidenziando un titolo forte rispetto ai 2 indici presi in considerazione.
Che tipo di scenario possiamo ipotizzare sul titolo ?
A mio parere sul titolo Amazon sembra ritornato un forte interesse. I recenti movimenti verso l'alto, hanno riportato il titolo a chiudere sopra i 107$ e attualmente, a puntare verso l'area 115$. Se questa resistenza dovesse essere rotta, l'attuale sentment positivo potrebbe continuare, almeno fino alla prossima resistenza in area 120$ ricavata grazie al volume profile. Lo scenario potrebbe iniziare ad invertire, con una chiusura sotto il recente minimo del 2 maggio.
Se la mia analisi ti è piaciuta lasciami un like come segno di ringraziamento.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.05.2023JP Morgan “salva” First Republic Bank, ma restano timori per altre banche.
L’inflazione PCE negli Usa e quella europea scendono lentamente.
Settimana cruciale per i tassi: domani la FED, giovedi l’ECB.
Probabili nuovi aumenti da +0,25%, sperando siano gli ultimi.
Le Borse europee venerdi’ 28, nell’ultima seduta della settimana e del mese, hanno segnato variazioni minime, ma e’ chiaro che Madrid e Milano siano state le piu’ penalizzate dalla crescente paura per la salute delle banche.
La crescita economica 2023, guardando ai dati del 1’ trimestre nei Paesi sviluppati, appare sempre piu’ anemica in Europa e negli Stati Uniti; l’inflazione “core”, quella al netto delle componenti piu’ volatili di energia e cibo, resta troppo alta e fatica a scendere, e le banche centrali europea e americana, questa settimana, decideranno nuovi aumenti del costo del denaro.
Gli analisti sono alle prese con i risultati del 1’ trimestre che nell’insieme non deludono ma, soprattutto negli Stati Uniti, sono accompagnati da “guidances” (attese) piuttosto caute. I dubbi sulla “solidita’” delle banche, anche quelle europee, ha pesato sugli indici europei in aprile.
Il Ftse Mib (Milano), la scorsa settimana ha perso -2,4%, portando a -0,1% il bilancio mensile. Trend simile per Madrid, -1,9% nella settimana, +0,1% nel mese. Un quadro macro in recupero per fiducia e consumi delle famiglie ha permesso a Francoforte di guadagnare +0,3% nella settimana e +1,9% nel mese. Parigi, -1,1% e +2,3%, Londra -0,6% e +3,1%.
Wall Street ieri, 1’ maggio, ha vissuto una seduta incolore: Dow Jones -0,14%, Nasdaq -0,11%, S&P -0,04%. Eppure le novita’ non sono mancate: Amazon, nonostante la trimestrale migliore delle attese, e’ stata penalizzata dal rallentamento della crescita di Amazon Web Services, piattaforma di servizi cloud ritenuta il “motore” della crescita “futura”.
Intel, gigante americano dei processori, e’ salito +7%, poiche’ nonostante la peggior perdita trimestrale della sua storia, ha battuto le attese.
In attesa di novita’, l’azione First Republic Bank, e’ nuovamente crollata, dopo che la Cnbc (principale canale televisivo finanziario Usa) ha parlato di “amministrazione controllata” (Chapter 11) da parte dell’organo pubblico Federal Deposit Insurance Corporation (Fdic), che a marzo aveva “gia’” salvato i clienti di altre 2 banche in crisi.
Tuttavia in serata e’ giunto l'annuncio che Jp-Morgan acquisira' First Repubblic,
Anche il debito pubblico preoccupa negli Usa: il segretario al Tesoro Janet Yellen ha avvisato che il tetto del debito potrebbe essere violato gia' il 1’ giugno, soffrendo del calo del gettito fiscale. Il Presidente americano Biden intende proporre al Congresso l'innalzamento del tetto il prossimo 9 maggio.
Macro europea: il GDP destagionalizzato dell’Euro-zona nel 1’ trimestre e’ salito +0,1%, facendo meglio del 4’ trimestre 2022 (-0,1%), e un po’ peggio delle attese di +0.2%. In Italia, l’aumento del +0,5% trimestre su trimestre e’ migliore della media europea e porta la crescita tendenziale annua a +1,8%. In Germania il dato è invariato rispetto al trimestre precedente ed in calo -0,1% su base annua: in Francia la crescita congiunturale trimestrale e’ stata +0,2%.
Stamane, 2 maggio, ha deluso il dato sulle vendite al dettaglio di marzo in Germania, scese del -2.4% mensile, contro -0,4% atteso e -1,3% di febbraio.
La prima stime dei prezzi al consumo in Euro-zona ad aprile indica il primo tanto atteso rallentamento, a +5,6% annuale da +5,7% nel dato “core”.
Il dato generale e’ invece salito lievemente, da +6,9% di marzo a +7,0% di aprile: in Germania i prezzi al consumi sono finalmente in frenata: +0,4% su base mensile, dal +0,6%
di marzo, e +7,2% annuale, contro +7,4% di marzo e +7,3% previsto.
Macro Usa: l’inflazione Pce (Personal consumption expenditures) a marzo scende a +4,2% dal +5,1% di febbraio, segnando cali in 4 degli ultimi 5 mesi, pur rivelandosi sopra alle attese: i prezzi sono saliti solo +0,1% rispetto al mese precedente.
La componente "core" del dato, depurata dagli elementi volatili, è crescita +4,6% dal +4,7% del mese precedente (rivisto dall'iniziale 4,6%). In aprile, l'indice ISM (sondaggio presso i direttori acquisti del manifatturiero) è salito a 47.1 da 46,3 di marzo, facendo meglio delle stime di 46,8.
I salari intanto continuano a correre, alimentando i consumi: l'Employment Cost Index (ECI) e’ salito +1,25% nel 1’ trimestre, in accelerazione dal +1,0% del 4’ 2022 e sopra le aspettative di +1,1%.
In Europa stamani, 2 maggio, registriamo rendimenti in discesa dei titoli Governativi: lo spread tra quello del BTP decennale benchmark e dell’omologo Bund tedesco scende a 186 bps, col rendimento del BTP a +4,18%. (ore 10.30 CET).
In Asia, stamattina, registriamo che la Bank of Japan conferma la politica monetaria ultra-accomodante, sebbene annunci una revisione entro 18 mesi. Con le borse cinesi domestiche chiuse per festivita’, troviamo il Kospi coreano in aumento, +0,9%, e variazioni minime per Hong-Kong, +0,05% e Nikkei, +0.12%.
Europa ed Usa vivono nell'attesa delle decisioni sui tassi delle rispettive banche centrali: domani 3 maggio la Federal Reserve (US FED) e giovedi' 4 l’ECB (Banca centrale europea).
Le Borse europee terminano la mattinata incerte, dopo un tentativo di recupero iniziale. Future su Wall Street deboli, preannunciano riapertura in calo di -0,3% medio. (ore 13.30 CET)
Sul mercato valutario, l'Euro vale 1,099 Dollari, da 1,104 di venerdi' 28 aprile e 151,2 Yen giapponesi!!
Informazioni importanti
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Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
House of Trading: Trader ed Analisti si sfidano nel post-SVBNonostante, questa volta, le autorità statunitensi si siano mosse con prontezza per provare a fermare l’emorragia, il fallimento della Silicon Valley Bank potrebbe avere ripercussioni che al momento è difficile anche solo immaginare.
La corsa registrata dai tassi di interesse statunitensi (e non solo), che un anno fa erano in quota zero per cento e che ora sfiorano il 5%, ha provocato un riposizionamento degli operatori economici che finisce per mettere in difficoltà i principali attori del comparto finanziario.
Di SVB, e di tanti altri temi, si parlerà oggi ad “House of Trading – Le carte del mercato”, l’appuntamento settimanale con Trader ed Analisti che si sfidano a suon di strategie operative utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas . La sfida tra le due compagini è arricchita dalla partecipazione del pubblico, che partecipa attivamente alla trasmissione con domande e spunti di analisi.
Ed è proprio al pubblico che è rivolto il sondaggio di oggi, che riguarda proprio il Crac SVB: cosa preferire sui mercati dopo fallimento banca USA? Tra le alternative tra cui potranno scegliere gli utenti ci sono i titoli di Stato, che negli ultimi mesi hanno beneficiato del rialzo dei rendimenti ma che potrebbero essere penalizzati dal rallentamento delle strette post-SVB, le azioni, che dopo una correzione potrebbero ripartire nel caso in cui l’effetto contagio venisse arginato, l’oro, che trova sempre il modo di tornare in auge nei momenti di estrema volatilità, e la liquidità, che nel metterci al riparo dalle montagne russe del mercato è vittima di una crescita dei prezzi che non si vedeva da decenni.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, quella di martedì 7 marzo, utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas la squadra dei Trader ha messo in campo quattro operazioni di cui una ha raggiunto il target e due il livello di stop loss.
A raggiungere il bersaglio è stato l’investimento rialzista sul Bund mentre quello sul Dax e l’operazione sul petrolio WTI hanno toccato i rispettivi livelli di stop. L’operazione, sempre long, sullo S&P500 non è divenuta operativa.
Sono tutte “entrate” le quattro operazioni degli analisti: le operazioni su Zoom e Amazon sono a mercato, quella sulle azioni Volkswagen ha toccato lo stop loss mentre il deal sul Dax ha raggiunto il target.
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 14 marzo 2023, la squadra dei trader, formata da Nicola Para e da Nicola Duranti, metterà in campo operazioni con sottostanti gli indici Dax, FTSE Mib e Nasdaq e sul cambio Euro/Dollaro .
Dal fronte Analisti, nella puntata di oggi saranno messe in campo operazioni sulle azioni Amazon, Stellantis e Assicurazioni Generali e sull’indice S&P500.
Le Mie Scelte di Investimento Vincenti a Piazza Affari di oggi Se seguite le mie analisi ed emulate le mie operazioni realizzerete le mie stesse performance.
I titoli su cui entrerò se verrà rotta la resistenza indicata sono i seguenti.
I titoli sono presi dal mio portafoglio Tutte le recenti numero 1 Italia:
1. SALCEF GROUP (SCF) sopra 18,64 in chiusura.
2. SALVATORE FERRAGAMO (SFER) sopra 18,16 in chiusura.
3. BANCA IFIS (IF) sopra 15,32 in chiusura.
4. CREDEM (CE) sopra 7,85 in chiusura.
Comprare titoli in borsa può essere fatto seguendo due logiche diverse che producono comportamenti in certi momenti contrapposti.
1. comprare titoli in un'ottica di trading di breve periodo
2. comprare titoli in un'ottica di investimento di lungo periodo
Per quanto riguarda il punto uno in un mercato in forte storno o correzione, gli investimenti devono ridursi progressivamente fino anche ad annullarsi guidati da un parametro calcolabile matematicamente che modula il capitale da investire.
Per quanto riguarda il punto due, in un mercato in forte storno o correzione, avendo un'ottica di lungo periodo si può accumulare ricordandosi il famoso detto di John Templeton “Il momento in cui c’è il massimo pessimismo è il momento migliore per comprare”
Tornando al punto uno, i punti fermi di un ottimo trader devono essere due.
1. Un trading system performante.
2. Un metodo ed una strategia intelligenti, modulati e ferrei.
Avere elaborato un trading system performante ma applicarlo nella fase di mercato sbagliata costringe l'equity line a subire pesanti ribassi.
Utilizzare una strategia che protegga i capitali nei periodi in cui il mercato è negativo come quello che stiamo vivendo in questo inizio di 2022 è fondamentale.
Come si protegge il capitale nei momenti in cui il mercato sta andando male, facendosi però trovare pronti quando il mercato risalirà?
La risposta è semplice se vuoi fare un ottimo trading devi:
• investire progressivamente di più aumentando il capitale quando il mercato sale.
• investire progressivamente di meno fino a non investire proprio quando il mercato scende.
Facile a dirsi ma nella realtà come si fa a fare tutto questo?
Cioè come posso selezionare il titolo giusto nel momento giusto, e acquistarlo con un capitale che tenga conto di queste variabili?
Questo è il lavoro che faccio io ogni giorno e che condivido e lascio copiare a chi mi segue nel mio blog di trading on line.
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
I principali indici americani stanno concludendo un'altra settimana di forti rialzi, anche ieri giovedì dopo una sessione per lo più positiva.
Gli investitori sono tornati al loro antico amore, quello per i titoli tecnologici.
Sono curioso di vedere se questa infatuazione continuerà anche oggi, dopo tre relazioni sugli utili non proprio brillanti delle corrazzate tecnologiche uscite dopo la chiusura.
Il NASDAQ è salito ieri del +3,25% chiudendo a 12.200,82.
L'indice è salito del +5% circa negli ultimi quattro giorni.
L'S&P è salito del +1,47% chiudendo a 4179,76.
Il Dow invece non si trova in un buon momento e ha perso il -0,11% chiudendo a 34.053,94, anche se è ancora in leggero utile su base settimanale.
Meta Platforms (META) ha dato una bella spinta al mercato ieri, con un'impennata del +23,3% in seguito alla relazione trimestrale uscita mercoledì sera, che illustrava sia una battuta d'arresto ma anche l'annuncio di un buyback da 40 miliardi di dollari.
Il resto del settore tecnologico ne ha seguito l'esempio, compresi i tre big che avrebbero presentato la loro relazione dopo la campanella. Amazon e Alphabet (GOOGL) sono saliti di oltre il +7%, mentre Apple ha guadagnato il +3,7%.
Siete alla ricerca di nuove opportunità di investimento per il primo quadrimestre del 2023?
Allora il rapporto "5 titoli destinati a raddoppiare il loro valore" di Marco Bernasconi trading è ciò che fa per voi.
Il team di Marco Bernasconi trading ha un'impressionante esperienza nella selezione dei titoli più promettenti sul mercato, e questo rapporto è il frutto della loro meticolosa analisi.
Tutti i cinque titoli presenti sono stati scelti a mano da Marco Bernasconi in persona, che ne spiega le motivazioni nelle schede dei titoli incluse nel rapporto.
Questo rapporto è rivolto agli investitori aggressivi, che cercano opportunità di investimento ad alto potenziale di successo.
Tuttavia, è importante sottolineare che questi titoli presentano un certo grado di rischio, e sarebbe prudente dedicare solo una piccola parte del proprio portafoglio complessivo a queste scelte.
Ognuno dei cinque titoli presenti nel rapporto possiede caratteristiche uniche che lo rendono un candidato ideale per questo report.
Inoltre, appartengono a diversi settori, offrendo un livello di diversificazione anche in un campione ridotto come questo.
La maggior parte dei titoli presenti nel rapporto sono attualmente sotto gli occhi degli analisti e trader di Wall Street, il che offre un'ottima opportunità di entrare in questi investimenti all'inizio della loro corsa verso il successo.
Il team di Marco Bernasconi trading ha lavorato sodo per identificare i fattori specifici che porteranno questi titoli dall'oscurità alle liste dei titoli più performanti.
Se siete alla ricerca di nuove opportunità di investimento per il primo quadrimestre del 2023, non esitate a acquistare il rapporto "5 titoli destinati a raddoppiare il loro valore" di Marco Bernasconi trading.
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Siamo certi che questo rapporto vi darà un'idea delle enormi risorse disponibili sul mio website.
Oltre al fattore META, gli indici americani sono entusiasti dopo la conclusione della riunione della Fed di mercoledì.
Il Comitato direttivo ha aumentato i tassi solo di un quarto di punto, come ampiamente previsto.
Ma soprattutto, il presidente della Fed Jerome Powell questa volta non ha fatto il guastafeste e ha affermato che è iniziato un processo di "disinflazione", anche se l'inflazione è ancora troppo alta e sono probabili altri rialzi.
Tuttavia, si tratta di un miglioramento rispetto alla sua recente dialettica di parlare di rally azionari con toni aggressivi.
Sarà interessante vedere se lo stato d'animo ottimista del mercato continuerà anche oggi, perché dopo la campanella ho letto alcuni rapporti sugli utili deludenti su Amazon, Alphabet-Google e Apple tre dei maggiori giganti del settore tecnologico.
AMZN ha offerto una guidance debole e GOOGL ha sottoperformato nel trimestre a causa della debolezza delle vendite pubblicitarie.
Entrambi i titoli sono in calo di oltre il -3% nel mercato aftermarket.
AAPL ha mancato sia la linea superiore che quella inferiore a causa delle vendite insoddisfacenti di iPhone e delle difficoltà di produzione.
Le azioni sono in calo del -1,7% nel mercato aftermarket.
Aggiungo che il mercato è in ipercomprato nel settore tecnologico negli ultimi tempi, quindi questi risultati potrebbero essere un motivo sufficiente per tirare un po' le redini di questo rally tecnologico oggi venerdì ultimo giorno di contrattazioni settimanali.
Vedremo cosa succederà.
Rubrica ”L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
Tuttavia, questi rapporti sugli utili appena menzionati non saranno gli unici fattori di movimento del mercato di oggi.
Il rapporto sui salari non agricoli uscirà questa mattina e sarà l'ultimo evento importante di questa settimana folle.
Le aspettative indicano attualmente un'aggiunta di circa 190.000 posti di lavoro a gennaio, un dato un po' più basso rispetto alle 223.000 unità del mese precedente.
Il mercato del lavoro rimane resistente nonostante le mosse della Fed e i timori di recessione.
Per gli investitori con prospettive a lungo termine ma che vogliono slegare dall’azionario nell'immediato i loro destini farebbero bene a seguire la strategia "One Shot per l'investitore di valore" + HFT - Trading in alta Frequenza”.
Per maggiori informazioni contattatemi.
Grazie alla mia attività di blogger/influencer ho avuto la possibilità di venire in contatto con numerose aziende che mi chiedevano di recensire i loro prodotti.
Sinceramente non avevo mai trovato niente che mi piacesse al punto tale di accettare la proposta di diventare testimonial del loro servizio.
Prima di accettare ho deciso di testare personalmente il servizio di HFT trading in alta frequenza ideato da questo geniale ingegnere informatico e dal suo team di soci.
Ho testato per 9 mesi in privato questo servizio apprezzandone la grande validità.
Sinceramente non mi ero mai imbattuto in un servizio di trading automatico così efficiente.
Dal 3 dicembre ho accettato di diventare loro testimonial, hanno insistito veramente tanto e hanno lodato la mia serietà e competenza io ho promesso di raccontare in un diario tutto quello che accadrà al mio conto di trading, nel bene e nel male con una serie di video come quello pubblicato in questa pagina che vi invito a vedere.
Il Trading in Alta Frequenza che sto testando avviene direttamente sul conto trading del cliente.
Sul conto trading del cliente aperto su una banca esterna alla società proprietaria del software viene installato "l’uso di una licenza di software per 1 anno".
Il software gestito dalla società stessa tramite un computer centrale opera per conto del cliente e tutti i profitti generati sono a quel punto del cliente stesso.
Il capitale necessario è minimo ed accessibile a praticamente tutti.
Volete sapere che tipo di rendimento può dare questa operatività?
Il rendimento medio finora avuto nel mio conto trading con questo metodo è stato di €25/30 al giorno su un capitale di €5.000, mi aspetto un rendimento annuo di €5.000/5.500 oppure del 100/110%.
Il rendimento mensile sarebbe di circa €450, avendo investito solo €5.000.
Il mio obbiettivo è quello di crearmi una rendita mensile paragonabile ad uno stipendio di €1350/1400 avendo investiti solo €15.000.
Continuerò anche domani a raccontare di più sul trading HFT in alta frequenza, un trading altamente innovativo che solo adesso sta diventando accessibile agli investors retail (piccoli investitori).
Segui i miei video qui su investing per vedere l'evolversi quotidiano del mio trading.
Fino ad oggi sta andano così:
Su un capitale di solo €5.000 realizzati: €1.036,40 in 43 sessioni - solo il 2 febbraio €26,53
Proiezione saldo dopo 1 anno di operatività €11.179,83.
Proiezione percentuale dopo 1 anno di operatività +111,76%
Il rendimento avuto in sole 43 sessioni dal 3 dicembre 2022,in 2 mesi è stato del 21,26%.
Questo rendimento in molti fondi di investimento non viene raggiunto nemmeno in 4 anni.
I dati forniti sono basati sui risultati reali ottenuti sul mio conto trading aperto su MultiBank il 3 dicembre 2022.
Per continuare a capire, che il mercato va seguito conoscendo i dati io tutti i giorni vi anticipo ciò che influenzerà il mercato e poi commento ciò che è accaduto.
Questo nel tempo mi auguro vi creerà la mia stessa sensibilità e contribuirà moltissimo ai risultati che sperate di ottenere con il vostro trading.
Se leggi quotidianamente la mia analisi e sei interessato a pormi domande direttamente sul mio trading contattami .
Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L'operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativa e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
I titoli tecnologici continuano a salire e META supera il +23%.Nel grafico in alto trovi i tre principali market movers dell'ultima sessione a Wall Street
A Wall Street si dice:
"Non investire mai in un’azienda che non capisci."
Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
I principali indici americani stanno concludendo un'altra settimana di forti rialzi, anche ieri giovedì dopo una sessione per lo più positiva.
Gli investitori sono tornati al loro antico amore, quello per i titoli tecnologici.
Sono curioso di vedere se questa infatuazione continuerà anche oggi, dopo tre relazioni sugli utili non proprio brillanti delle corrazzate tecnologiche uscite dopo la chiusura.
Il NASDAQ è salito ieri del +3,25% chiudendo a 12.200,82.
L'indice è salito del +5% circa negli ultimi quattro giorni.
L'S&P è salito del +1,47% chiudendo a 4179,76.
Il Dow invece non si trova in un buon momento e ha perso il -0,11% chiudendo a 34.053,94, anche se è ancora in leggero utile su base settimanale.
Meta Platforms (META) ha dato una bella spinta al mercato ieri, con un'impennata del +23,3% in seguito alla relazione trimestrale uscita mercoledì sera, che illustrava sia una battuta d'arresto ma anche l'annuncio di un buyback da 40 miliardi di dollari.
Il resto del settore tecnologico ne ha seguito l'esempio, compresi i tre big che avrebbero presentato la loro relazione dopo la campanella. Amazon e Alphabet (GOOGL) sono saliti di oltre il +7%, mentre Apple ha guadagnato il +3,7%.
Siete alla ricerca di nuove opportunità di investimento per il primo quadrimestre del 2023?
Allora il rapporto "5 titoli destinati a raddoppiare il loro valore" di Marco Bernasconi trading è ciò che fa per voi.
Il team di Marco Bernasconi trading ha un'impressionante esperienza nella selezione dei titoli più promettenti sul mercato, e questo rapporto è il frutto della loro meticolosa analisi.
Tutti i cinque titoli presenti sono stati scelti a mano da Marco Bernasconi in persona, che ne spiega le motivazioni nelle schede dei titoli incluse nel rapporto.
Questo rapporto è rivolto agli investitori aggressivi, che cercano opportunità di investimento ad alto potenziale di successo.
Tuttavia, è importante sottolineare che questi titoli presentano un certo grado di rischio, e sarebbe prudente dedicare solo una piccola parte del proprio portafoglio complessivo a queste scelte.
Ognuno dei cinque titoli presenti nel rapporto possiede caratteristiche uniche che lo rendono un candidato ideale per questo report.
Inoltre, appartengono a diversi settori, offrendo un livello di diversificazione anche in un campione ridotto come questo.
La maggior parte dei titoli presenti nel rapporto sono attualmente sotto gli occhi degli analisti e trader di Wall Street, il che offre un'ottima opportunità di entrare in questi investimenti all'inizio della loro corsa verso il successo.
Il team di Marco Bernasconi trading ha lavorato sodo per identificare i fattori specifici che porteranno questi titoli dall'oscurità alle liste dei titoli più performanti.
Se siete alla ricerca di nuove opportunità di investimento per il primo quadrimestre del 2023, non esitate a acquistare il rapporto "5 titoli destinati a raddoppiare il loro valore" di Marco Bernasconi trading.
Per saperne di più contattami!
Siamo certi che questo rapporto vi darà un'idea delle enormi risorse disponibili sul mio website.
Oltre al fattore META, gli indici americani sono entusiasti dopo la conclusione della riunione della Fed di mercoledì.
Il Comitato direttivo ha aumentato i tassi solo di un quarto di punto, come ampiamente previsto.
Ma soprattutto, il presidente della Fed Jerome Powell questa volta non ha fatto il guastafeste e ha affermato che è iniziato un processo di "disinflazione", anche se l'inflazione è ancora troppo alta e sono probabili altri rialzi.
Tuttavia, si tratta di un miglioramento rispetto alla sua recente dialettica di parlare di rally azionari con toni aggressivi.
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Vedremo cosa succederà.
Rubrica ”L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
Tuttavia, questi rapporti sugli utili appena menzionati non saranno gli unici fattori di movimento del mercato di oggi.
Il rapporto sui salari non agricoli uscirà questa mattina e sarà l'ultimo evento importante di questa settimana folle.
Le aspettative indicano attualmente un'aggiunta di circa 190.000 posti di lavoro a gennaio, un dato un po' più basso rispetto alle 223.000 unità del mese precedente.
Il mercato del lavoro rimane resistente nonostante le mosse della Fed e i timori di recessione.
Per gli investitori con prospettive a lungo termine ma che vogliono slegare dall’azionario nell'immediato i loro destini farebbero bene a seguire la strategia "One Shot per l'investitore di valore" + HFT - Trading in alta Frequenza”.
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Sinceramente non mi ero mai imbattuto in un servizio di trading automatico così efficiente.
Dal 3 dicembre ho accettato di diventare loro testimonial, hanno insistito veramente tanto e hanno lodato la mia serietà e competenza io ho promesso di raccontare in un diario tutto quello che accadrà al mio conto di trading, nel bene e nel male con una serie di video come quello pubblicato in questa pagina che vi invito a vedere.
Il Trading in Alta Frequenza che sto testando avviene direttamente sul conto trading del cliente.
Sul conto trading del cliente aperto su una banca esterna alla società proprietaria del software viene installato "l’uso di una licenza di software per 1 anno".
Il software gestito dalla società stessa tramite un computer centrale opera per conto del cliente e tutti i profitti generati sono a quel punto del cliente stesso.
Il capitale necessario è minimo ed accessibile a praticamente tutti.
Volete sapere che tipo di rendimento può dare questa operatività?
Il rendimento medio finora avuto nel mio conto trading con questo metodo è stato di €25/30 al giorno su un capitale di €5.000, mi aspetto un rendimento annuo di €5.000/5.500 oppure del 100/110%.
Il rendimento mensile sarebbe di circa €450, avendo investito solo €5.000.
Il mio obbiettivo è quello di crearmi una rendita mensile paragonabile ad uno stipendio di €1350/1400 avendo investiti solo €15.000.
Continuerò anche domani a raccontare di più sul trading HFT in alta frequenza, un trading altamente innovativo che solo adesso sta diventando accessibile agli investors retail (piccoli investitori).
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Fino ad oggi sta andano così:
Su un capitale di solo €5.000 realizzati: €1.036,40 in 43 sessioni - solo il 2 febbraio €26,53
Proiezione saldo dopo 1 anno di operatività €11.179,83.
Proiezione percentuale dopo 1 anno di operatività +111,76%
Il rendimento avuto in sole 43 sessioni dal 3 dicembre 2022,in 2 mesi è stato del 21,26%.
Questo rendimento in molti fondi di investimento non viene raggiunto nemmeno in 4 anni.
I dati forniti sono basati sui risultati reali ottenuti sul mio conto trading aperto su MultiBank il 3 dicembre 2022.
Per continuare a capire, che il mercato va seguito conoscendo i dati io tutti i giorni vi anticipo ciò che influenzerà il mercato e poi commento ciò che è accaduto.
Questo nel tempo mi auguro vi creerà la mia stessa sensibilità e contribuirà moltissimo ai risultati che sperate di ottenere con il vostro trading.
Se leggi quotidianamente la mia analisi e sei interessato a pormi domande direttamente sul mio trading contattami .
Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L'operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativa e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
Il NASDAQ sale per la terza settimana consecutiva dopo il...Il NASDAQ sale per la terza settimana consecutiva dopo il rally di venerdì 20.
Nel grafico in alto trovi i tre principali market movers dell'ultima sessione a Wall Street
A Wall Street si dice:
"Solo quando la marea scende scopri chi stava nuotando nudo."
Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
I titoli azionari hanno visto una forte performance venerdì, con il NASDAQ che ha completato una terza settimana consecutiva di rialzi per iniziare il 2023.
L'indice tecnologico ha registrato un aumento del +2,66%, grazie in gran parte alla performance di Netflix, che ha guadagnato il +8,5% dopo aver annunciato un aumento degli abbonati al di sopra delle aspettative.
Anche molti altri big del settore tecnologico hanno registrato un rialzo, tra cui Alphabet, Tesla, Amazon e Microsoft, che hanno guadagnato rispettivamente il +5,3%, +4,9%, +3% e +3%.
Questi leader del settore hanno permesso al NASDAQ di superare il deficit dei tre giorni precedenti e di chiudere la settimana in positivo.
Nel frattempo, l'S&P e il Dow hanno registrato aumenti del +1,89% e del +1% rispettivamente, ma queste performance non sono state sufficienti a salvare la settimana, poiché entrambi gli indici sono scesi del -0,7% e del -2,8% rispettivamente.
La stagione degli utili è iniziata questa settimana, con i titoli finanziari che hanno dato il via ai lavori.
Grandi banche come Ally Financial, Regions Financial e State Street hanno registrato buoni risultati, con aumenti del +20%, +4,6% e +4,7% rispettivamente.
La prossima settimana vedrà un intensificarsi della stagione degli utili, con centinaia di società che presenteranno le loro relazioni, tra cui Microsoft e Tesla.
In generale, i risultati del quarto trimestre finora sono stati rassicuranti e in linea con la visione generale della redditività aziendale.
Tuttavia, gli investitori dovrebbero tenere d'occhio i dati sull'inflazione e le relazioni delle società per avere un quadro più preciso della situazione.
Rubrica ”L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
I mercati hanno registrato un'impennata venerdì, chiudendo con una nota rialzista in vista di una settimana ricca di utili.
Dopo una pausa a metà settimana, i titoli hanno registrato un'impennata, segnalando un ritorno alle aree più aggressive del mercato.
Il settore tecnologico ha avuto un'ottima performance, con titoli come Netflix, Alphabet, Tesla, Amazon e Microsoft che hanno registrato guadagni significativi.
L'azione dei titoli tecnologici è particolarmente incoraggiante e questo potrebbe indurre gli investitori ad intraprendere nuove iniziative in questo settore se la pressione di acquisto dovesse continuare.
Tuttavia, nonostante questo sviluppo positivo, rimangono ancora grandi ostacoli per i mercati.
Gli importanti annunci di utili imminenti e i livelli tecnici incombenti rappresentano una sfida per gli investitori.
Inoltre, ci sono anche preoccupazioni per l'inflazione e l'aumento dei tassi di interesse.
In generale, è importante notare che questo movimento al rialzo potrebbe non essere sostenibile a lungo termine e gli investitori dovrebbero rimanere vigili e attenti alle prossime settimane.
Tuttavia, questa è una buona notizia per i tori del mercato che sperano in una ripresa economica e in una maggiore stabilità dei mercati.
Per gli investitori con prospettive a lungo termine ma che vogliono slegare dall’azionario nell'immediato i loro destini farebbero bene a seguire la strategia "One Shot per l'investitore di valore" + HFT - Trading in alta Frequenza”.
Per maggiori informazioni contattatemi.
Per continuare a capire, che il mercato va seguito conoscendo i dati io tutti i giorni vi anticipo ciò che influenzerà il mercato e poi commento ciò che è accaduto.
Questo nel tempo mi auguro vi creerà la mia stessa sensibilità e contribuirà moltissimo ai risultati che sperate di ottenere con il vostro trading.
Se leggi quotidianamente la mia analisi e sei interessato a pormi domande direttamente sul mio trading contattami.
Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L'operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativa e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
2023. L'anno in cui ottimi dati sull'occupazione....2023. L'anno in cui ottimi dati sull'occupazione fanno scendere il mercato.
A Wall Street si dice: "La maggior parte delle persone si interessano alle azioni quando lo fanno tutti gli altri. Il momento di interessarsi è quando nessun altro ci pensa. Non puoi comprare ciò che è popolare e guadagnarci sopra." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Anno nuovo vita vecchia. Spiegandomi meglio per il mercato americano anche nel 2023 lo scenario "le buone notizie sono cattive notizie", ha fatto il suo effetto. Ieri sono usciti degli ottimi dati sull'occupazione ed il mercato ha reagito con un selloff di oltre il -1% in una singola sessione nei tre principali indici.
Il rapporto ADP sull'occupazione ha mostrato che le buste paga private hanno aggiunto 235.000 posti di lavoro in dicembre, ben al di sopra delle aspettative di circa 150.000 unità. Invece le richieste di disoccupazione, pari a 204.000, sono diminuite di 19.000 unità rispetto alla settimana precedente e sono risultate inferiori alle stime di circa 225.000 unità.
Ma cos'è la ADP come normalmente il mercato avrebbe dovuto reagire?
L'ADP National Employment Report è un indicatore del cambiamento dell'impiego privato, basato su un sottoinsieme di dati retributivi, aggregati e anonimi, che rappresenta circa 400.000 clienti commerciali USA: Tale pubblicazione, che viene resa nota 2 giorni prima della pubblicazione dei dati sull'impiego, costituisce un buon indice predittivo dei dati di governo sui lavoratori dei settori non agricoli. La variazione di questo indicatore può essere molto volatile. Dati superiori al previsto devono essere interpretati come positivi/rialzisti per il dollaro USA (USD), mentre valori inferiori alle attese sono da interpretarsi in senso negativo/ribassista per il dollaro USA.
Vi rendete conto quanto la Fed sta distorcendo il mercato?
Il mercato del lavoro è sempre stato il maggior indicatore della forza economica degli Stati Uniti, ma in questo momento si vuole usare questo parametro per colpire l'inflazione. C'è qualcosa che non funziona nella testa di Powell e soci. Se pensate che il mainstream sia la maniera giusta di ragionare semplicemente perchè è il pensiero più forte, vi dico che il mainstream nella storia ha preso incredibili cantonate. In medicina per esempio nel passato veniva applicato come metodo curativo il salasso come pratica medica diffusa fino al 1800 consistente nel prelevare quantità spesso considerevole di sangue fino a ridurre il volume di sangue circolante. Ci sono voluti secoli per capire che invece di curare indeboliva ma il mainstream diceva che era la cosa giusta da fare. Ora il mainstream raffigurato dalla Fed di Powell insiste che la cosa giusta sia alzare i tassi di interesse. Io dico che finirà com'è finito per il salasso, questa pratica verrà abbandonata perché visto che i tassi di interesse sono aumentati considerevolmente e il mercato del lavoro reagisce aumentando i suoi numeri è evidente che l'effetto ricercato non sta avvenendo nel mercato del lavoro ma al contrario i suoi effetti collaterali stanno danneggiando l'economia senza curarla. Esattamente come il salasso, spero di avere reso l'idea.
Nonostante le azioni aggressive della Fed e tutti i licenziamenti di cui abbiamo sentito parlare sulla stampa (ad esempio, Salesforce, Amazon), il mercato del lavoro è ancora troppo forte secondo gli investitori. I dati danno al FOMC la possibilità di continuare ad aumentare i tassi di interesse con l'obiettivo di tenere sotto controllo l'inflazione. Pertanto, le azioni hanno chiuso in ribasso per la seconda volta nelle prime tre sessioni del 2023. Il NASDAQ è sceso del -1,47%. L’S&P è sceso del -1,16% chiudendo a 3808,10. Il Dow è sceso del -1,02%.
I principali indici a stelle e strisce si sono rapidamente dimenticati i verbali della Fed resi noti martedì che avevano ha avuto l'effetto nel mercato della prima seduta vincente del 2023. Ieri purtroppo non sono riusciti a fare altrettanto. La cosa strana è che il rapporto sui posti di lavoro più importante non è ancora stato pubblicato. I dati sui salari non agricoli che usciranno oggi alle 14 ora italiana saranno quelli che riceveranno la massima attenzione da parte della Fed e del mercato. Le aspettative parlano di un aumento dei posti di lavoro di 200.000 unità a dicembre, dato che sarebbe comunque in diminuzione notevolmente rispetto alle 263.000 unità di novembre.
Quindi, se ci atteniamo alla prospettiva "le buone notizie sono cattive notizie", gli investitori sperano in un numero di buste paga inferiore alle aspettative. Se questo dato fosse confermato suggerirebbe che le mosse della Fed stanno finalmente funzionando per rallentare l'economia e, pertanto, questa era aggressiva della politica monetaria potrebbe giungere al termine quanto prima. E’ tutta una follia… ricordatevelo quando ne parleranno gli altri. I principali indici sono sul punto di iniziare il 2023 con una settimana negativa. Comunque, se gli investitori otterranno ciò che desiderano con il rapporto sui posti di lavoro di domani, si potrebbe innescare un rally oggi che potrebbe far iniziare l'anno con il piede giusto. Vediamo cosa succede...
Rubrica ”L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
La continua forza del mercato del lavoro evidenzia la crescente divergenza dell'economia statunitense. Per esempio, Salesforce ha dichiarato mercoledì che taglierà il 10% della sua forza lavoro (dicono di avere fatto troppe assunzioni durante i giorni di lavoro a distanza e con tassi di interesse vicini allo zero). Nuove notizie affermano che Amazon licenzierà 18.000 dipendenti, un numero superiore a quello previsto in precedenza. Il Wall Street Journal aveva riportato a novembre che il gigante dell'e-commerce e del cloud avrebbe licenziato circa 10.000 persone. La pandemia aveva avuto l'effetto di far assumere in alcuni settori troppi dipendenti. Eppure, i recenti dati sull'occupazione mostrano che molti altri settori stanno ancora lottando per trovare abbastanza lavoratori.
Per gli investitori con prospettive a lungo termine ma che vogliono slegare dall’azionario nell'immediato i loro destini farebbero bene a seguire la strategia "One Shot per l'investitore di valore" + HFT - Trading in alta Frequenza”. Per maggiori informazioni contattatemi.
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Non avete comprato sui minimi di ieri e di questa mattina?....Non avete comprato sui minimi di ieri e di questa mattina? Avete fatto male.
Il mercato americano futures del Nasdaq e dell'S&P 500 è sceso per tutta la notte ed anche per il mattino europeo.
Le motivazioni sono da ricondurre più alle scarne informazioni e alle scarse indicazioni di Apple e Amazon, che agli utili presentati che non hanno deluso più di tanto.
Avevo detto anche nelle analisi dei due giorni precedenti che ogni ribasso sarebbe stata un'occasione di acquisto long.
Nell'analisi di ieri 27 ottobre scrivevo “La larghezza del mercato settoriale si sta ampliando, i titoli value ed i ciclici si mantengono a galla. Il settore tecnologico è stato terremotato dai risultati delle sue mega cap ma a prescindere dalle sue possibili oscillazioni sta offrendo opportunità di acquisto.
Anche se la zona 3.795-3.810 venisse rotta, il rally del 4° trimestre non sarebbe probabilmente finito.”
In quella del 26 ottobre avevo scritto “Adesso lo scrivo con maggior sicurezza il rally del 4° trimestre è in corso. Eventuali scivoloni del mercato vanno utilizzati per ricomprare posizioni long, e se uno di questi scivoloni dovesse verificarsi nel corso di questa giornata, sarebbe un regalo da cogliere al volo. Non scordatelo se Meta oggi e Apple/Amazon domani deludono....”
Penso che più chiaro di così sia difficile fare o dire e mi auguro che abbiate saputo approfittare dei ribassi di questi due giorni…
La forward guidance delle mega cap adesso ce la siamo cavata di torno.
Del brutto effetto sugli utili non se ne riparlerà fino all'inizio del 2023.
Come già scritto l'ampiezza del mercato è migliorata.
I ciclici e le piccole imprese guidano il gruppo, il che è coerente con la mia tesi secondo cui gli Stati Uniti sono ancora nella posizione migliore Rispetto all’Europa e al Regno unito per superare la tempesta.
Il rally del quarto trimestre può proseguire…
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4. Rame;
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Nasdaq: è atteso un rimbalzo nella prossima ottava?Seduta contrastata ieri a Wall Street, con il Dow Jones che chiude in territorio positivo mentre S&P500 e Nasdaq registrano un calo sostanziale per la seconda seduta consecutiva.
A pesare su questi ultimi due listini sono stati i dati trimestrali di Meta ed Amazon, che hanno registrato utili e ricavi in netto calo.
L'utile netto di Meta nel terzo trimestre è sceso del 52%, mentre i ricavi di Amazon sono calati del 15%.
Il Dow Jones è stato invece sorretto dalle buone sensazioni sull’economia americana, poiché il PIL del terzo trimestre e cresciuto più del previsto.
Questo significa che l’America non è più in recessione tecnica e quindi il picco inflazionistico potrebbe già essere stato raggiunto.
Al di là dei tecnicismi va però sottolineato come continuano sul fronte opposto ad arrivare continui segnali di rallentamento dell'economia, causati dai precedenti aumenti dei tassi; questo aumento del PIL è in gran parte attribuibile a un restringimento del disavanzo commerciale, dovuto alla diminuzione della domanda di importazioni e all'aumento delle esportazioni.
Ieri il future sul Nasdaq 100 ha chiuso la seduta a 11.235 punti, in calo dell’1.85%.
A livello grafico possiamo facilmente notare come il mercato sia stato respinto dalla resistenza a 11.750 punti, livello peraltro segnalato nella scorsa analisi.
Sempre nell’analisi di lunedì avevamo sottolineato che se il mercato sarebbe tornato sotto gli 11.300 punti avremmo dovuto attenderci un retest degli 11.000 punti.
Il Nasdaq sia ieri che oggi sta testando tale supporto e ora va prestata particolare attenzione poiché un eventuale breakout al ribasso alimenterebbe ulteriore debolezza, con target 10.750 e a seguire il test dei minimi a 10.500 punti.
In caso di difesa oggi di quota 11.000 punti, con inversione di prezzo in chiusura e formazione di una candela resistiva sui livelli attuali sarà possibile attendersi un rimbalzo nella prossima ottava, con primo target a 11.450 punti (target già segnalato e centrato nella seduta di lunedì) ed in estensione 11.750 punti.
Non vi sono molti altri spunti al momento su questo sottostante, di grand lunga il listino a forza relativa minore tra i principali di Wall Street e che sconta in questo momento il forte divario tra le performances dei titoli “value” rispetto ai titoli “growth”.
Fino a che il mercato non riuscirà a recuperare e consolidare sopra quota 11.750 punti, sarà difficile attendersi un movimento direzionale al rialzo piuttosto consistente; in tal caso la prossima resistenza chiave nonché primo target è a quota 12.200 punti.
I 4 titoli migliori che acquisterò oggi 28/4 nel mercato Usa.Se seguite le mie analisi ed emulate le mie operazioni realizzerete le mie stesse performance.
I titoli su cui entrerò se verrà rotta la resistenza indicata sono i seguenti.
1. VISA INC-CLASS A SHARES (V) sopra 214,17 in chiusura.
2. BOOKING HOLDINGS INC (BKNG) sopra 2234,33 in chiusura.
3. STAR BULK CARRIERS (SBLK) sopra 28,94 in chiusura.
4. TERNIUM SA ADR (TX) sopra 43,25 in chiusura.
Comprare titoli in borsa può essere fatto seguendo due logiche diverse che producono comportamenti in certi momenti contrapposti.
1. comprare titoli in un'ottica di trading di breve periodo
2. comprare titoli in un'ottica di investimento di lungo periodo
Per quanto riguarda il punto uno in un mercato in forte storno o correzione, gli investimenti devono ridursi progressivamente fino anche ad annullarsi guidati da un parametro calcolabile matematicamente che modula il capitale da investire.
Per quanto riguarda il punto due, in un mercato in forte storno o correzione, avendo un'ottica di lungo periodo si può accumulare ricordandosi il famoso detto di John Templeton “Il momento in cui c’è il massimo pessimismo è il momento migliore per comprare”
Tornando al punto uno, i punti fermi di un ottimo trader devono essere due.
1. Un trading system performante.
2. Un metodo ed una strategia intelligenti, modulati e ferrei.
Avere elaborato un trading system performante ma applicarlo nella fase di mercato sbagliata costringe l'equity line a subire pesanti ribassi.
Utilizzare una strategia che protegga i capitali nei periodi in cui il mercato è negativo come quello che stiamo vivendo in questo inizio di 2022 è fondamentale.
Come si protegge il capitale nei momenti in cui il mercato sta andando male, facendosi però trovare pronti quando il mercato risalirà?
La risposta è semplice se vuoi fare un ottimo trading devi:
• investire progressivamente di più aumentando il capitale quando il mercato sale.
• investire progressivamente di meno fino a non investire proprio quando il mercato scende.
Facile a dirsi ma nella realtà come si fa a fare tutto questo?
Cioè come posso selezionare il titolo giusto nel momento giusto, e acquistarlo con un capitale che tenga conto di queste variabili?
Questo è il lavoro che faccio io ogni giorno e che condivido e lascio copiare a chi mi segue nel mio blog di trading on line.
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Ieri il mercato ha tentato un rimbalzo importante, ma alla fine non ce l'ha fatta e ha dovuto cedere all'aumento della volatilità e ha concluso una sessione con risultati poco variati e addirittura misti.
Dopo il suono della campanella però i dati eccellenti di Meta Platforms (FB) stanno facendo salire il titolo oltre il 20% nel mercato after hours sulla base dei risultati del primo trimestre.
Il report del gigante dei social network e della tecnologia era molto atteso da Wall Street ieri sera.
Sicuramente ricorderete come era finita alla presentazione dei risultati del Q4 2021, le azioni erano crollate del -25% all'epoca a causa soprattutto del fatto che gli utenti attivi giornalieri erano diminuiti per la prima volta nella storia del social network.
Ieri sera la storia si è capovolta e gli utenti attivi giornalieri sono aumentati questo è il motivo dell'enorme rialzo di FB.
Più nel dettaglio Meta Platforms ha presentato una sorpresa positiva negli utili del +7,1% anche se le entrate generali sono diminuite.
Il titolo ieri durante la sessione ha perso il -3,3% per poi salire oltre il 20% nel mercato afterhours.
Il NASDAQ è salito oltre il +1,5% nel suo momento migliore della giornata, ma ha chiuso sulla parità.
Tecnicamente, l'indice dei tecnologici ha chiuso in frazionale negativo del –0,05%, quindi il risultato finale di ieri non ha mostrato assolutamente nessun rimbalzo. Tutto sommato gli investitori devono sentirsi sollevati dal fatto che questa perdita è stata comunque un gran miglioramento rispetto al crollo della sessione di martedì di -4%.
Anche gli altri due indici principali sono scesi rispetto ai loro massimi toccati durante la sessione, anche se diversamente dal Nasdaq sono riusciti a rimanere in territorio positivo.
L'S&P è aumentato del +0,21%.
Il Dow è aumentato del +0,19%.
Questi due indici sono ora in rialzo in due delle tre sessioni di questa settimana, ma sfortunatamente il grande calo di martedì del -2,8% e quasi del -2,4%, rispettivamente pesa ancora nel bilancio settimanale.
La reporting season del primo trimestre è stata abbastanza buona e rassicurante per la maggior parte degli aspetti, sono stato comunque colpito dall'incapacità delle principali aziende di battere le stime di consenso.
Le stime dei guadagni se si esclude il settore dell'energia sono state deludenti.
Questo riflette probabilmente l'incapacità collettiva dei team di gestione e degli analisti di comprendere appieno l'impatto dell'inflazione e delle strozzature logistiche.
Abbiamo già visto molti riferimenti a questi venti contrari da parte delle aziende che hanno riportato i risultati del Q1 finora.
Ieri Microsoft è aumentata del +4,8% nella sua prima sessione dopo il rapporto del terzo trimestre fiscale.
Ricordo che il report che è uscito dopo la campanella di martedì aveva risultati migliori del previsto per la linea superiore e inferiore insieme ad una solida prospettiva per l'anno.
Invece Alphabet (GOOGL), che era stato l'altro grande report di martedì notte, ieri è sceso di quasi il -3,7% sulla scia dei suoi guadagni del primo trimestre e dei risultati poco brillanti di YouTube.
Questa è stata la settimana dei giganti tecnologici.
Si conclude oggi con i rapporti di Apple (AAPL) e Amazon (AMZN) che saranno resi noti dopo il suono della campanella.
Entrambi questi titoli sono stati in calo durante la sessione di ieri, ma sono in rialzo di circa il +1,6% e il +2,7% nel mercato after hour per l'effetto simpatia che i risultati di FB sembra aver trasmesso agli investitori.
Oltre ai due giganti tecnologici segnalo per oggi i reports di Mastercard (MA), Comcast (CMCSA), Intel (INTC), McDonald's (MCD), Eli Lilly (LLY) e Merck (MRK).
In questa parte della mia analisi sarò libero di guardare oltre, di vedere cose che altri non vedono.
Rubrica” L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
Come l’oracolo ellenico non commetterò mai errori anche quando sembrerò farlo starò solo anche se inconsapevolmente adombrando la verità.
Il risultato dell'onda partita nel mercato after hour si propagherà anche durante la sessione di oggi?
Il mercato è molto violento in questo momento.
Stiamo vedendo molti movimenti bruschi in su e in giù con questa volatilità generale che imperversa.
Questo rende la navigazione molto difficile.
In questo momento, i grafici sono ribassisti, ma dopo i risultati di Facebook, penso che avremo oggi una sessione positiva.
Ma poi dopo il suono della campanella ci sarà un'altra grande nottata con Apple e Amazon, quindi non possiamo fare discorsi definitivi e suggerisco ancora un po di pazienza per prendere posizioni importanti sul mercato.
La Performance dei miei portafogli dal 1° gennaio 2022 ad oggi è la seguente:
Mio portafoglio "Mib 40" +40,58%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in Italia" +26,80%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 Italia" +14,48%
A CONFRONTO IL NOSTRO INDICE FTSE MIB -12,86%
Mio portafoglio "Best Brands" +11,04%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in USA" +8,16%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 USA" +22,53%
A CONFRONTO GLI INDICI USA
Dow Jones -8,36%
S&P 500 -12,22%
Nasdaq -20,17%
Vi ricordo quello che è il mio mantra nei mercati e cioè:
• “la mia previsione nel lungo periodo nasce e si forma giorno per giorno avendo un'ottica e un obiettivo nelle prossime 24 ore”
• “quando sarà finita la sessione di oggi avrò significativi dati per prevedere quella di domani”
• “tutto ciò che è previsto oltre la settimana ha la stessa possibilità di verificarsi del lancio di una monetina puntando su testa o croce”
Performance sui futures USA siamo arrivati a +136,70% dall'inizio del 2022
Strategia rendimento utilizzando i 3 futures Americani.
Nasdaq Composite +251,05%
S&P 500 -39,54%
Dow Jones Industrial +125,93%
Rendimento medio dei 3 futures nel periodo +112,48%
Per quanto riguarda la gestione finanziaria di cui vi ho parlato nelle mie analisi vi darò ogni giorno qualche dettaglio in più.
Per il momento stò definendo con questa società, nella quale ho fatto un personale investimento per vedere i risultati direttamente, i dettagli della mia collaborazione.
I punti salienti sono i seguenti:
• Il contraente verserà i 4.000€ necessari ad avviare la gestione finanziaria su un conto titoli della società a suo nome.
• L'oggetto dell'investimento è un'operatività sul mercato forex effettuata con trading su coppie di valute Major (soprattutto EURUSD, EURGBP e GBPUSD con attività scalping su timeframe tra 1 e 5 minuti). Si tratta di operazioni in multifrequenza con l'intervento di un bot sviluppato direttamente dalla società finanziaria, e col supporto di Intelligenza Artificiale, (un bot è un programma che opera su Internet ed esegue compiti ripetitivi). Bot che va a fare un numero altissimo di operazioni guadagnando cifre piccole ma che sommate riescono a fare un grande utile trovando nei book dei titoli delle défaillances nelle quali il bot si riesce ad inserire.
• Attraverso algoritmi di intelligenza artificiale che analizzano i mercati e ottimizzano le decisioni di trading, è possibile affrontare i mercati anche nei momenti più complicati.
• Si tratta di un'operatività molto tecnica che non si può fare senza l'aiuto di un computer ed un programma specifico.
• Il rendimento ottenuto nel lungo periodo da diversi anni si attesta intorno al 30% annuale.
• il rendimento da quando io sono sottoscrittore (inizio del 2022) è del 42,14%.
• COME VI HO GIÀ DETTO HO FATTO UN INVESTIMENTO PERSONALE E VOGLIO TESTARE PERSONALMENTE IL RISULTATO PER ALTRI 3/6 MESI, PASSATI I QUALI MI SENTIRÒ IN GRADO DI CONDIVIDERE I RISULTATI CHE PERSONALMENTE AVRÒ AVUTO IN MANIERA TALE CHE ABBIATE UN VALIDO DATO SUL QUALE DECIDERE SE INVESTIRE O MENO.
Ieri il mercato non riesce nel rimbalzo ma il dato di Meta....Ieri il mercato non riesce nel rimbalzo ma il dato di Meta da speranze per oggi.
A Wall Street si dice:
“ Non sarebbe strano se un universo senza scopo creasse accidentalmente esseri umani così ossessionati dallo scopo? "
John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Ieri il mercato ha tentato un rimbalzo importante, ma alla fine non ce l'ha fatta e ha dovuto cedere all'aumento della volatilità e ha concluso una sessione con risultati poco variati e addirittura misti.
Dopo il suono della campanella però i dati eccellenti di Meta Platforms (FB) stanno facendo salire il titolo oltre il 20% nel mercato after hours sulla base dei risultati del primo trimestre.
Il report del gigante dei social network e della tecnologia era molto atteso da Wall Street ieri sera.
Sicuramente ricorderete come era finita alla presentazione dei risultati del Q4 2021, le azioni erano crollate del -25% all'epoca a causa soprattutto del fatto che gli utenti attivi giornalieri erano diminuiti per la prima volta nella storia del social network.
Ieri sera la storia si è capovolta e gli utenti attivi giornalieri sono aumentati questo è il motivo dell'enorme rialzo di FB.
Più nel dettaglio Meta Platforms ha presentato una sorpresa positiva negli utili del +7,1% anche se le entrate generali sono diminuite.
Il titolo ieri durante la sessione ha perso il -3,3% per poi salire oltre il 20% nel mercato afterhours.
Il NASDAQ è salito oltre il +1,5% nel suo momento migliore della giornata, ma ha chiuso sulla parità.
Tecnicamente, l'indice dei tecnologici ha chiuso in frazionale negativo del –0,05%, quindi il risultato finale di ieri non ha mostrato assolutamente nessun rimbalzo. Tutto sommato gli investitori devono sentirsi sollevati dal fatto che questa perdita è stata comunque un gran miglioramento rispetto al crollo della sessione di martedì di -4%.
Anche gli altri due indici principali sono scesi rispetto ai loro massimi toccati durante la sessione, anche se diversamente dal Nasdaq sono riusciti a rimanere in territorio positivo.
L'S&P è aumentato del +0,21%.
Il Dow è aumentato del +0,19%.
Questi due indici sono ora in rialzo in due delle tre sessioni di questa settimana, ma sfortunatamente il grande calo di martedì del -2,8% e quasi del -2,4%, rispettivamente pesa ancora nel bilancio settimanale.
La reporting season del primo trimestre è stata abbastanza buona e rassicurante per la maggior parte degli aspetti, sono stato comunque colpito dall'incapacità delle principali aziende di battere le stime di consenso.
Le stime dei guadagni se si esclude il settore dell'energia sono state deludenti.
Questo riflette probabilmente l'incapacità collettiva dei team di gestione e degli analisti di comprendere appieno l'impatto dell'inflazione e delle strozzature logistiche.
Abbiamo già visto molti riferimenti a questi venti contrari da parte delle aziende che hanno riportato i risultati del Q1 finora.
Ieri Microsoft è aumentata del +4,8% nella sua prima sessione dopo il rapporto del terzo trimestre fiscale.
Ricordo che il report che è uscito dopo la campanella di martedì aveva risultati migliori del previsto per la linea superiore e inferiore insieme ad una solida prospettiva per l'anno.
Invece Alphabet (GOOGL), che era stato l'altro grande report di martedì notte, ieri è sceso di quasi il -3,7% sulla scia dei suoi guadagni del primo trimestre e dei risultati poco brillanti di YouTube.
Questa è stata la settimana dei giganti tecnologici.
Si conclude oggi con i rapporti di Apple (AAPL) e Amazon (AMZN) che saranno resi noti dopo il suono della campanella.
Entrambi questi titoli sono stati in calo durante la sessione di ieri, ma sono in rialzo di circa il +1,6% e il +2,7% nel mercato after hour per l'effetto simpatia che i risultati di FB sembra aver trasmesso agli investitori.
Oltre ai due giganti tecnologici segnalo per oggi i reports di Mastercard (MA), Comcast (CMCSA), Intel (INTC), McDonald's (MCD), Eli Lilly (LLY) e Merck (MRK).
In questa parte della mia analisi sarò libero di guardare oltre, di vedere cose che altri non vedono.
Rubrica” L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
Come l’oracolo ellenico non commetterò mai errori anche quando sembrerò farlo starò solo anche se inconsapevolmente adombrando la verità.
Il risultato dell'onda partita nel mercato after hour si propagherà anche durante la sessione di oggi?
Il mercato è molto violento in questo momento.
Stiamo vedendo molti movimenti bruschi in su e in giù con questa volatilità generale che imperversa.
Questo rende la navigazione molto difficile.
In questo momento, i grafici sono ribassisti, ma dopo i risultati di Facebook, penso che avremo oggi una sessione positiva.
Ma poi dopo il suono della campanella ci sarà un'altra grande nottata con Apple e Amazon, quindi non possiamo fare discorsi definitivi e suggerisco ancora un po di pazienza per prendere posizioni importanti sul mercato.
La Performance dei miei portafogli dal 1° gennaio 2022 ad oggi è la seguente:
Mio portafoglio "Mib 40" +40,58%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in Italia" +26,80%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 Italia" +14,48%
A CONFRONTO IL NOSTRO INDICE FTSE MIB -12,86%
Mio portafoglio "Best Brands" +11,04%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in USA" +8,16%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 USA" +22,53%
A CONFRONTO GLI INDICI USA
Dow Jones -8,36%
S&P 500 -12,22%
Nasdaq -20,17%
Vi ricordo quello che è il mio mantra nei mercati e cioè:
• “la mia previsione nel lungo periodo nasce e si forma giorno per giorno avendo un'ottica e un obiettivo nelle prossime 24 ore”
• “quando sarà finita la sessione di oggi avrò significativi dati per prevedere quella di domani”
• “tutto ciò che è previsto oltre la settimana ha la stessa possibilità di verificarsi del lancio di una monetina puntando su testa o croce”
Performance sui futures USA siamo arrivati a +136,70% dall'inizio del 2022.
da 01/01/2022 al 27/04/2022
Strategia rendimento utilizzando i 3 futures Americani.
Nasdaq Composite +251,05%
S&P 500 -39,54%
Dow Jones Industrial +125,93%
Rendimento medio dei 3 futures nel periodo +112,48%
Per quanto riguarda la gestione finanziaria di cui vi ho parlato nelle mie analisi vi darò ogni giorno qualche dettaglio in più.
Per il momento stò definendo con questa società, nella quale ho fatto un personale investimento per vedere i risultati direttamente, i dettagli della mia collaborazione.
I punti salienti sono i seguenti:
• Il contraente verserà i 4.000€ necessari ad avviare la gestione finanziaria su un conto titoli della società a suo nome.
• L'oggetto dell'investimento è un'operatività sul mercato forex effettuata con trading su coppie di valute Major (soprattutto EURUSD, EURGBP e GBPUSD con attività scalping su timeframe tra 1 e 5 minuti). Si tratta di operazioni in multifrequenza con l'intervento di un bot sviluppato direttamente dalla società finanziaria, e col supporto di Intelligenza Artificiale, (un bot è un programma che opera su Internet ed esegue compiti ripetitivi). Bot che va a fare un numero altissimo di operazioni guadagnando cifre piccole ma che sommate riescono a fare un grande utile trovando nei book dei titoli delle défaillances nelle quali il bot si riesce ad inserire.
• Attraverso algoritmi di intelligenza artificiale che analizzano i mercati e ottimizzano le decisioni di trading, è possibile affrontare i mercati anche nei momenti più complicati.
• Si tratta di un'operatività molto tecnica che non si può fare senza l'aiuto di un computer ed un programma specifico.
• Il rendimento ottenuto nel lungo periodo da diversi anni si attesta intorno al 30% annuale.
• il rendimento da quando io sono sottoscrittore (inizio del 2022) è del 42,14%.
• COME VI HO GIÀ DETTO HO FATTO UN INVESTIMENTO PERSONALE E VOGLIO TESTARE PERSONALMENTE IL RISULTATO PER ALTRI 3/6 MESI, PASSATI I QUALI MI SENTIRÒ IN GRADO DI CONDIVIDERE I RISULTATI CHE PERSONALMENTE AVRÒ AVUTO IN MANIERA TALE CHE ABBIATE UN VALIDO DATO SUL QUALE DECIDERE SE INVESTIRE O MENO.
OBBLIGAZIONI SOCIETARIE: INVESTMENT GRADE E HIGH YIELDDopo aver trattato argomenti riguardanti le obbligazioni statali, relativi rendimenti e le diverse correlazioni con le asset classes, oggi tratterò un altro genere di obbligazioni, quelle societarie.
Ebbene si lettori, non sono solo i diversi Paesi ad autofinanziarsi attraverso l’emissione di obbligazioni, bensì anche le diverse società appartenenti ai diversi settori. Lo studio delle stesse ci permetterà di capire quale possa essere il sentiment degli attori del mercato.
Le obbligazioni societarie (o corporate bonds) sono una classe di debito emesse dalle aziende con lo scopo di finanziare le proprie attività; come per le obbligazioni statali, esse hanno delle particolari scadenze, che oscillano intorno a valori tra gli 1 e i 30 anni.
Come per tutte le obbligazioni, il rendimento (o l’interesse) atteso dagli investitori è tanto più grande quanto più lunga è la scadenza dell’obbligazione stessa; ho spiegato diverse volte quanto sia più pericoloso “prestare dei capitali” ad un emittente sul lungo periodo (10, 20 o 30 anni) rispetto al breve periodo (dagli 1 ai 10 anni): ci si espone ad un rischio inferiore qualora si acquisti un obbligazione di breve durata in quanto è più facile prevedere se la stessa società emittente riesca a ripagare l’interesse riconosciuto in un arco di tempo relativamente breve rispetto a quanto riuscirebbe a farlo in un arco di tempo molto più lungo; è così che le obbligazioni a lunga durata hanno un rendimento ben più alto rispetto a quelle a breve durata.
Ricordate:
RENDIMENTO = RISCHIO
Maggiore è il rischio a cui un investitore si espone, maggiore sarà il rendimento riconosciuto.
DIFFERENZA TRA OBBLIGAZIONI STATALI E OBBLIGAZIONI SOCIETARIE
In linea generale, la sostanziale differenza tra i due tipi di bond è da ricercare nel differente emittente che le emette; in condizioni normali, uno Stato fornisce più garanzie rispetto ad un’azienda in quanto le sue disponibilità di credito (e quindi di liquidità) sono ben più concrete e robuste rispetto a quelle delle aziende stesse.
Esempio: alcune nazioni sono considerate tanto stabili dal punto di vista creditizio che i titoli di stato emessi dai loro governi sono considerati beni rifugio, come ad esempio il decennale americano (il famoso “T-note”) o il decennale tedesco (il “Bund”). Conoscete per caso obbligazioni corporate che ricoprano lo stesso ruolo? Direi di no, nemmeno quelle di Amazon, che è considerata un’azienda affidabilissima dal punto di vista creditizio.
Da questo ne deriva che le statali sono considerate a più basso rischio rispetto a quelle corporate, in quanto la capacità di onorare le obbligazioni assunte è maggiore per uno Stato rispetto ad un’azienda; per l’equazione RISCHIO = RENDIMENTO, avremmo quindi un interesse riconosciuto più alto per quelle corporate che non per quelle statali.
COME CLASSIFICARE IL RISCHIO DI UN’OBBLIGAZIONE CORPORATE: LE AGENZIE DI RATINGS
Un modo per valutare il rischio associato ad un’obbligazione è quello di affidarsi alle agenzie di ratings.
Le più conosciute sono Moody’s, Standard and Poor’s e Fitch.
Il compito di queste agenzie internazionali è quello di esprime un giudizio (o una valutazione) basandosi sulla capacità di un’azienda di onorare le obbligazioni assunte, e quindi di ripagare i propri debiti. Maggiore sarà la credibilità di un’azienda, più alto sarà il suo rating; viceversa, a una minor credibilità apparterrà un rating inferiore.
Vi faccio un semplice esempio: se prestassimo dei soldi ad un’azienda acquistando una sua obbligazione ad una scadenza generica X, quanto quella stessa azienda sarà capace di adempiere al proprio ruolo di debitore? Ecco, in base a ciò le diverse aziende ricevono un rating; spero di essere stato chiaro.
Ho discusso in maniera dettagliata questo argomento anche in un’altra analisi, al link:
Vi consiglio di darci un’occhiata!
I ratings sono assegnati in termini di lettere e in segni + o – utilizzati per affinare il giudizio; esistono giudizi a lungo termine e a breve termine; in questa analisi mi baserò su quelli a lungo.
OBBLIGAZIONI INVESTMENT GRADE E AD ALTO RENDIMENTO (HIGH YIELD)
La lettura e comprensione dei vari ratings ci permette di fare un’ulteriore distinzione: le obbligazioni investment grade e high yield (ad alto rendimento).
Obbligazioni Investment Grade
Sono quelle a più basso rischio e di conseguenza, per l’equazione RISCHIO = RENDIMENTO, anche quelle che offriranno una cedola più bassa.
I ratings affidati alle aziende che offrono obbligazioni di questo tipo sono:
• AAA: indica un rating di affidabilità massima: qualsiasi azienda con un tale giudizio ha capacità eccellenti di rispettare le obbligazioni assunte, presentando un rischio quasi nullo
• AA+ : indica un rating eccellente: il rischio che un’azienda con questo rating non riesca ad onorare le obbligazioni assunte è minimo
• AA: indica un rating ottimo: il rischio associato è molto basso
• AA- : indica un giudizio molto buono: il rischio associato è basso
• A+ : valutazione molto valida; il rischio che le aziende non riescano ad onorare le obbligazioni assunte è debole
• A: valutazione buona, rischio molto modesto
• A-: è un giudizio medio con un rischio associato equilibrato
• BBB+ : rating soddisfacente. Il rischio che le aziende non ripaghino i propri debiti è moderato
• BBB: giudizio positivo, con rischio controllato
• BBB- : giudizio discreto, con rischio misurato
Alcuni esempi di aziende che emettono obbligazioni investment grade a basso rischio sono:
• Microsoft (AAA)
• Amazon (AA-)
• Goldman Sachs (A+)
• Coca Cola (A-)
• CVS Health Corp (BBB)
• Western Digital (BBB-)
• T-mobile US (BBB-)
Come ho spiegato prima, è chiaro che, a parità di scadenze, le obbligazioni corporate emesse dalla società di Bill Gates pagheranno una cedola più bassa avendo Microsoft un rating di massima affidabilità; lo stesso esempio può essere ripreso anche per quanto riguarda Coca Cola (A-), le cui obbligazioni pagheranno una cedola più bassa rispetto a quelle di CVS Health Corp (BBB), in quanto il rischio a cui un investitore si espone acquistando obbligazioni di quest’ultima (rischio controllato) è maggiore rispetto all’altra (rischio equilibrato).
Vi illustro ora 3 etf che investono in obbligazioni societarie investment grade.
VANGUARD SHORT-TERM CORPORATE BOND ETF (VCSH)
L’etf investe in obbligazioni con durata media tra gli 1 e i 5 anni; nella grafica potete osservare le ponderazioni:
• AAA: 1.2%
• AA: 6.9%
• A: 46%
• BBB: 46%
VANGUARD INTERMEDIATE-TERM CORPORATE BOND ETF (VCIT)
L’etf investe in obbligazioni con durata media tra i 5 e i 10 anni; ponderazioni:
• U.S GOVERNMENT: 0.3%
• AAA: 0.4%
• AA: 4.7%
• A: 39.3%
• BBB: 55.3%
VANGUARD LONG-TERM CORPORATE BOND (VCLT)
L’etf investe in obbligazioni con durata tra i 10 e i 25 anni; le ponderazioni sono:
• AAA: 2.4%
• AA: 8.6%
• A: 38%
• BBB: 51.1%
Questi tre appena illustrati sono i tre etf che investono in obbligazioni investment grade a breve, media e lunga durata che io monitoro.
Grazie alla creazione di tre indici di forza vi spiegherò ora il significato della frase :” le obbligazioni a scadenza più lunga hanno dei rendimenti più alti in quanto sono considerate più rischiose”:
Nella grafica troviamo:
• Con la linea di prezzo di color nero l’indice di forza relativa tra obbligazioni a breve e lunga durata
• Con la linea di prezzo di color blu l’indice di forza relativa tra obbligazioni a breve e media durata
• Con la linea di color arancio l’indice di forza relativa tra obbligazioni a media e lunga durata
Concentriamoci ora sul rettangolo di color rosa: osservate come i bond di breve durata stiano sovraperformando quelli di media e lunga durata, così come quelli di media si dimostrino più forti di quelli a scadenza 10-25 anni. Perché accade ciò? E’ semplicissimo.
Constatato il fatto che tutti e tre i grafici di prezzo degli etf sono ribassisti, significa che se i bond a durata 1-5 anni stanno sovraperformando gli altri, sono appunto venduti “di meno”. Questo perché accade? Perché i bond a scadenza 1-5 anni sono meno rischiosi rispetto a quelli a 5-10 anni o 10-25 anni. A titolo di esempio, osserviamo come la sovraperformace dei bond a breve durata rispetto agli altri due sia iniziata a inizi dicembre 2021; vediamo quanti punti percentuali i 3 etf, da quel periodo ad oggi, hanno perso:
Obbligazioni a 10-25 anni: -21.24%
Obbligazioni a 5-10 anni: -11.56%
Obbligazioni a 1-5 anni: -5.57%
Notate come i bond a breve termine abbiano perso diversi punti percentuali in meno rispetto alle altre durate?
In particolare, quelle a media durata hanno perso il doppio mentre quelle a lunga durata il triplo!
Perché? Trovandoci in clima di risk-off, gli investitori vanno a liquidare maggiormente le obbligazioni più rischiose rispetto a quelle meno rischiose!
Spero di aver chiarito questo concetto.
In definitiva, come possono quindi essere utilizzati gli indici di forza relativa tra questi 3 etf? Come grado di rischio del mercato! Se esso preferisce acquistare obbligazioni a lunga durata (ma con un rendimento più alto e quindi con margini di guadagno più alti) rispetto a quelle a breve durata (con basso rendimento e con margini di guadagno più bassi) potremmo dire di trovarci in un periodo di risk-on; viceversa, come sta accadendo in questi ultimi mesi, in uno scenario di risk-off! Se infatti correliamo l’indice di forza relativa tra bond societari a breve e lunga durata ed S&P500, notiamo che:
Quando i bond a breve termine esprimono una forza maggiore rispetto a quelli a lungo termine, il bechmark S&P500 tende ad avere performance negative, evidenziate nelle due grafiche soprastanti. Possiamo notare anche come l’indice di forza relativa sia stato spesso anticipatore si pesanti ritracciamenti: ciò è accaduto tra il 2010 e il 2012, a metà 2015 e tra il 2018 e il 2019.
Se invece sono i bond a lungo termine ad essere preferiti rispetto a quelli a breve, allora:
l’S&P500 tende ad avere delle ottime prestazioni.
Gli ultimi paragrafi descritti appartengono alla categoria “obbligazioni investment grade”. Ora analizzeremo quelle high yield, ossia ad alto rendimento.
Obbligazioni high yield
Sono quelle a più alto rischio e di conseguenza, per l’equazione RISCHIO = RENDIMENTO, anche quelle che offriranno una cedola più alta. Sono spesso indentificate come “junk bonds”, in italiano “obbligazioni spazzatura”.
I ratings affidati alle aziende che offrono obbligazioni di questo tipo sono:
• BB+ : indica un rating equilibrato: il rischio misurato sulla capacità di un’azienda di adempiere al proprio compito di debitore è proporzionato
• BB: rating sufficiente, associato ad un rischio accettabile
• BB- : è il rating spartiacque; con esso iniziano quelle che io definisco “obbligazioni pericolose”. Infatti, il rating è limitato e il rischio associato prudente
• B+: rating associato ad una società vulnerabile; il rischio di acquistare obbligazioni emesse è definito con la parola “cautela”
• B- : rating associato ad aziende esposte, con un rischio sbilanciato
• CCC+ : rating che denota la possibilità di rischio di default (di fallimento) di un’azienda. E’ considerato “incauto” investire in obbligazioni emesse da società di questo tipo
• CCC: rating che denota una possibilità di default più alta con un rischio superiore rispetto al rating precedente CCC+
• CCC- : possibilità di default e rischio associato alla probabilità di non riuscire a ripagare il proprio debito ancora superiori rispetto al rating precedente CCC
• CC: rating “sconsigliabile” che indica un rischio di default probabile; rischio molto elevato
• C: rating “estremamente negativo” che indica un rischio di default imminente; rischio massimo
• D: il rating indica un’azienda “insolvente”, ossia non capace di ripagare i propri debiti. E’ il peggior rating che si possa assegnare.
Alcuni esempi di aziende che emettono obbligazioni high yield ad alto rischio sono:
• Sprint Corporation (BB+)
• Carnival Corporation (B+)
• Caesar Entertainment (B)
• Transdigm (B-)
• American Airlines (B-)
Vi illustro ora 2 etf che investono in obbligazioni societarie high yield.
ISHARES 0-5 YEAR HIGH YIELD CORPORATE BOND ETF (SHYG)
Come illustrato nella grafica, l’ETF mira a replicare un indice composto da obbligazioni societarie “high yield” con scadenze comprese tra i 0-5 anni. Le ponderazioni sono:
• BBB: 1.06%
• BB: 47.2%
• B: 39.47%
• CCC: 10.45%
• C: 0.4%
I principali emittenti dell’etf sono:
• Ford Motor: 2.69%
• Sprint Corp: 2.11%
• Dish Corp: 1.99%
• Transdigm Inc: 1.42%
• Occidental Petroleum Inc: 1.22%
ISHARES IBOXX $ HIGH YIELD CORPORATE BOND ETF (HYG)
l’ETF mira a replicare un indice composto da obbligazioni societarie ad alto rendimento con scadenze comprese tra 1-15 anni. Le ponderazioni sono:
• BBB: 0.71%
• BB: 54.35%
• B: 33.79%
• CCC: 9.94%
• CC: 0.25%
I principali emittenti sono gli stessi citati per il precedente etf.
Calcolando le performance negative dei due etf di questo periodo risk-off, noteremo come HYG abbia performato peggio rispetto a SHYG. Questo è dovuto al fatto che HYG contiene nel suo paniere obbligazioni a scadenza più lunga che, come spiegato prima, sono più rischiose; da qui ne deriva una vendita più accentuata per i motivi già trattati precedentemente:
HYG: -8.41%
SHYG: -4.72%
Anche in questo caso è possibile creare un indice di forza relativa tra i bond high yield a breve scadenza e a lunga scadenza per poterli paragonare con l’S&P500:
Le informazioni che ricaviamo sono le medesime osservate nel paragrafo precedente: maggiore è la forza dei bond a breve scadenza rispetto a quelli a lunga scadenza, negative saranno le performance del benchmark di riferimento S&P500. Viceversa, a una sovraperformance da parte di HYG seguono delle grandi performance da parte del benchmark.
OBBLIGAZIONI SOCIETARIE COME BAROMETRO ECONOMICO
Le obbligazioni corporate sono un ottimo strumento per capire quali siano le aspettative degli investitori nei riguardi dell’economia. Il motivo risiede nelle holdings degli etf analizzati: ognuno di essi, infatti, ingloba al suo interno una grande componente di obbligazioni di aziende cicliche, ossia quelle che tendono a performare bene quando l’economia di un Paese è robusta e solida e male quando le aspettative di un’economia non sono rosee. E’ quindi importante monitorarle di tanto in tanto.
Riprenderò questo argomento in quanto lo ritengo di fondamentale importanza. Con la speranza che questa analisi possa esservi utile, vi saluto.
Matteo Farci
ANALISI SETTORIALE E COEFFICIENTI BETA. COSA SUCCEDE SUI MERCATIBuongiorno a tutti. La scorsa settimana ho letto tanti articoli secondo cui la stessa è stata tra le più difficili per quanto riguarda i trader e i loro relativi trade ed investimenti. Io, tuttavia, non la penso così. Credo sia importante saper leggere il mercato e studiare come gli investitori tendenzialmente reagiscono ai giorni di alta volatilità e cosa preferiscono vendere o comprare; tuttavia, riagganciandomi allo stesso discorso, credo che l’ultima sia quindi stata una settimana fondamentale sotto questi aspetti. Attraverso determinati grafici cercherò di spiegare il motivo, analizzando l’S&P500 e il Nasdaq con le rispettive volatilità, il livello di opzioni presenti sul mercato per capire ancora più da vicino il sentiment e, successivamente, analizzerò ogni singolo settore, spiegando cos’è il coefficiente beta e come può essere utile in certe condizioni di mercato, condividendo una mia operazione andata in profitto.
VIX E VXN: VOLATILITA’ AD ALTI VALORI
Voglio ricordare a chi non lo sapesse cosa si intende per volatilità dei mercati : essa non è altro che uno strumento che misura la variazione di prezzo di un asset in un dato periodo. Può assumere dei valori bassi o viceversa alti (per il VIX , indice di volatilità dell’S&P 500, lo spartiacque tra bassa ed alta volatilità sono i 20 punti mentre per il VXN, indice di volatilità del Nasdaq, 25 punti) a seconda delle particolari condizioni di mercato.
Spesso gli indici di volatilità sono definiti “gli indici di paura” in quanto un loro incremento è spesso associato ad uno storno del mercato. I mercati ad alta volatilità sono caratterizzati da bruschi movimenti di prezzo che vanno a caratterizzare l’elevata imprevedibilità di quel mercato mentre i mercati a bassa volatilità sono più stabili e hanno fluttuazioni di prezzo contenute.
Vediamo a livello grafico i valori che questi due indici hanno raggiunto:
Come possiamo vedere, essi hanno raggiunto valori simili a quelli avuti tra fine novembre-inizi dicembre 2021 dovuti alla scoperta della variante omicron. Come ho specificato prima, un’alta volatilità spesso accompagna uno storno dei mercati; vediamo come hanno reagito l’S&P500 e il Nasdaq, i due benchmark di riferimento:
Vediamo come entrambi gli indici siano stati pesantemente ribassisti: l’S&P si è discostato dai suoi massimi di circa il -8,5%, mentre il Nasdaq ancora di più, segnando un -13,5%.
Quello che mi interessa farvi notare sono due segnali tecnici: il primo riguarda il fatto che i due indici sono riusciti a rompere al ribasso e con decisione la media a 200 periodi; questo evento non accadeva dal 29 giugno 2020 per quanto riguarda l’S&P e dal 9 marzo 2020 per quanto riguarda il Nasdaq da quasi, si fa per dire, un’eternità.
Il secondo segnale è dato dal profilo del volume settato tra luglio 2021 ed oggi: notate nella parte destra di entrambi i grafici i rettangolini da me segnati di color grigio? Ecco, notate come all’interno i volumi siano notevolmente inferiori rispetto agli altri? Quelle zone vengono chiamate “vuoti volumetrici” e in essi, tipicamente, il prezzo non trova grandi ostacoli. Questo può significare che potremmo vedere, almeno nel breve periodo, l’S&P a valori intorno a 4200$/4300$ e il Nasdaq intorno ai 14000$. Vedremo i prossimi giorni cosa succederà. Ora vi condivido gli andamenti dei due benchmark e la loro correlazione con le rispettive volatilità:
La domanda è: la volatilità continuerà? E’ probabile, dal momento che la prossima settimana la FED si riunirà (mercoledì); il mercato sconta dai tre ai quattro rialzi dei tassi di interesse quest’anno, tuttavia la FED ha gradualmente cambiato atteggiamento nei confronti di tale argomento, essendo diventata ultimamente “imprevedibile”. Come dico sempre, i mercati sono impauriti dalle incertezze e imprevedibilità e non dalle certezze per cui, a parer mio, la prossima settimana, almeno da lunedì a mercoledi, saremo soggetti a volatilità. Vedremo cosa succederà, probabilmente lo commenterò poi nel mio profilo.
UN INDICATORE PARTICOLARE: IL RAPPORTO PUT/CALL RATIO SU SINGOLE AZIONI
Per chi non lo sapesse, il rapporto Put/Call è un indicatore che mostra il volume delle opzioni put relativo al volume delle opzioni call. Le opzioni put vengono utilizzate per diversi motivi: per proteggersi dai ribassi del mercato o per scommettere su un ribasso. Le opzioni call, al contrario, vengono utilizzate per proteggersi dai rialzi del mercato o per scommettere su un rialzo. Il rapporto Put/Call è superiore a 1 quando il volume delle put supera il volume delle call e inferiore a 1 quando il volume delle call supera il volume delle put.
Io utilizzo questo indicatore per capire il sentiment del mercato: quest’ultimo lo considero pessimista quando l’indicatore supera i livelli di 1 e ottimista quando scende al di sotto dello stesso livello; questi giorni ho notato qualcosa di molto particolare, che ora vi farò notare:
Nell’ultima settimana abbiamo assistito ad un picco di 1.14; ciò significa che la quantità di put piazzate a mercato erano ben superiori alle quantità di call. Per tornare a valori simili dobbiamo ritornare allo scoppio della pandemia, ossia a marzo 2020. Questo a parer mio sta ad indicare il fatto che gli operatori, stavolta, hanno realmente paura e sono incerti sul futuro a breve termine (non come, talvolta, si vociferava nel 2020-2021 quando il mercato stornava del 2%-3%) e, di conseguenza, acquistano massicce quantità di put per coprirsi, come ho spiegato all’inizio del paragrafo.
Monitorerò nei prossimi giorni questo indicatore, assieme ad altri di cui parlerò tra poco, per vedere il tipo di opzioni che gli investitori piazzeranno a mercato in maniera da avere un quadro più o meno generale sul sentiment.
SETTORE PER SETTORE: I MIGLIORI E I PEGGIORI
Ora analizzerò tutti i settori dell’S&P500 ricorrendo all’utilizzo di diversi etf che ora mostrero’:
A sinistra vediamo il settore finanziario, mentre a destra quello energetico. Entrambi in territorio negativo (-6,5% circa per quello finance mentre un -3,2% per quello energy), i due settori value si sono comportati in maniera diversa, dal momento che il finance ha perso il doppio rispetto all’altro; questo è dovuto al fatto che parte delle banche d’affari presenti in quell’etf hanno presentato delle trimestrali deludenti. A queste appartengono sicuramente JPMORGAN e GOLDMAN SACHS:
Mentre l’etf sul settore finance è stato spinto giù dalle grandi banche, il settore energetico ha invece attutito i colpi grazie ad un petrolio che non è crollato come altri asset, infatti:
Notate inoltre la grande forza del settore energetico, al contrario di tutti gli altri che poi mostrerò: la lontananza del prezzo dalla media a 50 periodi indica una grande forza al contrario di tutti gli altri settori che, come vedrete, hanno rotto al ribasso la media a 200 periodi, segnale di grande debolezza.
Ora analizziamo il settore industriale e dei materiali:
Quello dei materiali si è dimostrato più debole rispetto a quello industriale (-5,36% contro un -4,39%) tuttavia, in chiave tecnica, vediamo come l’industrial abbia dapprima rotto la media a 200 periodi e, successivamente, abbia confermato quest’ultima con un’ulteriore candela ribassista (quella di venerdì) al contrario del settore materials che non ha avuto un’ulteriore conferma di rottura della stessa media. A livello tecnico ciò che ho appena detto si traduce in una debolezza più forte del settore industrial.
Anche il settore del Real Estate è stato venduto:
Nell’ultima settimana ha perso un -2,90% e, nell’ultimo mese, un -9,5%. Vi ho segnato con dei segmenti orizzontali le strutture per me più importanti; tuttavia, tracciando l’intervallo fisso volumetrico nel periodo di lateralizzazione compreso tra giugno e dicembre 2021, mi sono reso conto di come ci sia un vuoto volumetrico (indicato in quel rettangolo di color rosa): è possibile quindi che se il prezzo riuscisse a rompere al ribasso con forza la media a 200 periodi, potrebbe poi trovare pochi ostacoli nel rivisitare la struttura di prezzo intorno ai 44$. Vedremo cosa accadrà.
Adesso andremo a considerare i settori difensivi:
A primo impatto si può vedere come questi settori abbiano sofferto molto meno di altri. In particolare, direi più i settori dei beni di prima necessità e delle utilities, che hanno perso intorno al punto percentuale, a differenza del settore sanitario, che ha sfiorato il -3,5%.
In conclusione, quindi, possiamo ancora una volta vedere come i due settori difensivi per eccellenza abbiano costituito una sorta di “porto sicuro”.
Molto male i settori tecnologico, dei beni discrezionali e delle comunicazioni, con le performance raffigurata nella grafica di sotto:
Detto questo, abbiamo visto le performance di ogni settore all’interno dell’S&P500. All’inizio di questo articolo scrivevo di come i giornali finanziari di tutto il mondo parlassero di un momento molto difficile per gli investitori per quanto riguardava i loro trade e i loro investimenti, specificando che non la pensavo così. Credo sia fondamentale essere sempre pronti a qualsiasi situazione di mercato, specie nei giorni di alta volatilità. Sapete qual è uno dei parametri da poter considerare per capire meglio come ci si può muovere in mercati con volatilità simili? E’ il concetto di “coefficiente beta”.
IL BETA NEI MERCATI AZIONARI
Il coefficiente Beta è una grandezza che misura la variazione attesa del rendimento di un certo titolo per ogni variazione di un singolo punto percentuale del mercato di riferimento. Il valore di questo coefficiente tende a muoversi intorno a 1: nello specifico, se il Beta di un’azione è pari a 1, questa tenderà a muoversi in linea con il mercato di riferimento, senza amplificare o ridurre i movimenti dello stesso. Quando il Beta di un’azione è maggiore di 1, invece, si è davanti a un titolo “aggressivo”, che amplifica i movimenti del mercato, l’attività è considerata quindi più rischiosa. Se il Beta è compreso tra 0 e 1, si ha di fronte un’azione “difensiva”, la quale tende a muoversi in modo meno proporzionale all’indice di riferimento.
Fatta questa piccola premessa, vi elenco i valori dei Beta di ogni singolo etf settoriale che ho preso in considerazione precedentemente.
• XLE: 1,67
• XLI: 1,24
• XLY: 1,18
• XLF: 1,17
• XLB: 1,10
• XLK: 1,05
• XLC: 1,01
• XLU: 0,38
• XLV: 0,81
• XLP: 0,58
• XLRE: 0,7
Notiamo come gli etf con un beta superiore ad 1 siano quello energetico, industriale, dei beni discrezionali, dei finanziari, dei materiali, quello tecnologico e quello delle comunicazioni. Con un beta inferiore ad 1 invece troviamo il settore delle utilities, dei sanitari, dei beni di prima necessità e il settore immobiliare.
Per fare un esempio pratico, prendendo il beta di XLU, ossia 0.38, ci possiamo aspettare che a un movimento del +1% dell’S&P500 corrisponda un +0,8% del settore utilities. O, viceversa, a un movimento del -5,69% da parte dello Standard and Poor corrisponda un -6.7% da parte del settore tecnologico. E’ quello che è realmente successo questi giorni? Ebbene si. Se andate a moltiplicare il beta di ogni settore per la performance del bechmark di riferimento vedrete con buona approssimazione che tutto ciò risulta.
Ora capite perché conoscere i beta dei diversi settori (o comunque delle diverse azioni) è di per sé un indicatore fondamentale?
Ci è utile innanzitutto per capire quali potrebbero essere, ad esempio, le migliori opportunità short (sfruttando il fatto che il più delle volte la volatilità porti ribassi), e anche per posizionare stop loss e take profit nelle operazioni.
Spero che questo concetto sul coefficiente beta vi schiarisca le idee, e soprattutto spieghi il perché, in giorni di alta volatilità, alcuni settori performano diversamente da altri. Questo a me ha aiutato tanto nell’operatività.
Ho ad esempio chiuso in profitto un’operazione su Amazon in vendita, aperta alla rottura di un canale:
Avevo essenzialmente 3 segnali: rottura al ribasso di un canale contrassegnato dai segmenti neri paralleli, alti volumi al momento della rottura e un vuoto volumetrico dato dal visible range di tutto il momento di lateralizzazione dell’azienda. Ora vi spiego come ho ragionato: dopo aver avuto questi 3 segnali, ho controllato il beta di Amazon, che è di 1,12. Ciò significa che il prezzo dell’azienda, dal giorno dell’apertura della posizione short, si sarebbe mossa più veloce del benchmark Nasdaq di 1,12 volte. Approfittando del fatto che il settore dei beni discrezionali (a cui appartiene AMZN) ha un beta alto (1.18), ho aperto la posizione, che mi è andata in profitto in pochissimi giorni. Se non avessimo avuto alta volatilità non avrei mai aperto una posizione a causa del fatto che tra pochi giorni ci saranno gli earnings dell’azienda (e l’operazione quindi mi sarebbe potuta andare immediatamente in perdita); avendo invece alta volatilità (quindi range delle candele molto ampi) e beta alto, ho aperto l’operazione con tranquillità perché mi aspettavo di raggiungere il take profit (o lo stop loss) in breve tempo.
Spero che questo esempio vi possa schiarire le idee.
Per quanto riguarda i valori dei coefficienti beta, potete notare come XLE, con un beta superiore a tutti, non abbia rispettato le aspettative; come vi ho già spiegato, esso è fortemente dipendente dal petrolio che, appunto, è andato bene la scorsa settimana se rapportato ad altri asset.
Come ultimo grafico riguardante questo paragrafo vi condivido il rapporto tra le azioni ad alto e basso beta, il tutto associato al vix:
Fissate l’attenzione in basso, dove vedete il Vix: il rettangolo rosso vi è utile per visualizzare quanto la volatilità sia stata alta nelle ultime settimane. Adesso, considerando il rapporto tra le azioni ad alto beta e quelle a basso beta, notate come queste ultime stiano sovraperformando le altre? Questa è la chiara dimostrazione di tutto quello che ho provato a spiegare fin’ora.
Tuttavia ho considerato solo quello che gli investitori hanno scaricato o venduto. Vediamo anche quello che hanno acquistato.
VALUTE RIFUGIO: YEN GIAPPONESE E FRANCO SVIZZERO
Vediamo come dall’inizio della settimana (dal 18 gennaio) lo yen si sia rafforzato in maniera costante, formando un canale ascendente. Che dire? Ha confermato il suo ruolo di valuta rifugio in giorni di turbolenza. Il franco svizzero, ugualmente in positivo, ha formato addirittura un doppio minimo: questa è una particolare situazione a me molto cara, in cui si sono andate ad intrecciare analisi tecnica e fondamentale: tecnica per quanto riguarda il pattern, che è rialzista, e fondamentale in quanto il franco, in qualità di bene rifugio, avrebbe dovuto apprezzarsi. Tutto questo è accaduto.
Gli altri asset acquistati dagli investitori sono state le obbligazioni, sia a breve che a lunga scadenza.
Come dico sempre, le obbligazioni sono asset a rischio molto più basso se paragonate alle azioni, quindi in settimane di alta volatilità si po' verificare un loro acquisto da parte di chi vuole preservare il denaro. Ma attenzione, non è sempre così, in quanto un aumento della volatilità, spesso, è causata proprio dalle forti vendite nello stesso mercato obbligazionario, con conseguente rialzo dei rendimenti che, come ho specificato diverse volte, apre tutta una serie di questioni riguardanti, in particolare, il settore growth (trovate tutte le informazioni a riguardo sul mio profilo, vi consiglio di dare un’occhiata oppure, per maggiori dettagli, contattatemi pure).
BITCOIN: ROTTURA TESTA E SPALLE E RIMBALZO SU POINT OF CONTROL DEL VISIBLE RANGE
Nella mia precedente idea avevo correlato il Bitcoin all’economia, allo spread tra i rendimenti dei titoli di stato a 10 e 2 anni e agli altri etf settoriali:
Quello che voglio aggiungere a questa idea è che il Bitcoin, anche nella passata settimana, ha continuato a muoversi in trend ribassista, visto il momento di risk-off sui mercati:
La crypto ha perso il -18% circa al momento della scrittura. Questo era abbastanza prevedibile vista la correlazione positiva che sta presentando ultimamente con alcuni settori, in particolare quello tech. Vi voglio far notare due cose: la rottura del testa e spalle ribassista e il successivo rimbalzo della candela di sabato 22 nel point of control del visible range settato nel periodo inizi 2021- 23 gennaio 2022. Il prezzo scenderà al sotto? Vedremo. Da considerare la grande quantità di volumi presenti in quella fascia di prezzo; ciò si traduce con il fatto che il prezzo stesso potrà incontrare molti ostacoli.
Spero che quest’idea vi possa aiutare a prendere delle scelte migliori in futuro.
Non ho menzionato l’oro poiché ho intenzione di scrivere i prossimi giorni un’idea a parte.
Le mie idee non costituiscono consigli finanziari, sono soltanto delle analisi che condivido per cercare di portare forti contenuti all’interno di tradingview e della sua community. Ognuno deve crearsi il proprio metodo. Per qualsiasi informazione o chiarimento sono disponibile per tutti.
Buona settimana.
Matteo Farci
Un titolo speculativo differenteOggi vorrei parlare di Jumia, quello che amo definire l'Amazon africano. Questo titolo ha una volatilità abbastanza elevata quindi no deboli di cuore, tuttavia potrebbe rappresentare una buona opportunità, ma richiede tempo. La sua struttura grafica è quella tipica di un ciclo che ha avuto la sua fase di accumulazione e ora ampia distribuzione. Siamo quindi pronti ad un nuovo slancio con la consapevolezza che l'asticella si è spostata un po' più in su? Se guardiamo il grafico su base settimanale la mia idea appare più evidente. L'accumulazione era partita a poco meno di 6, primo step a 21 (+250%), poi salita intermedia a 43 (+616%) ed infine picco prima della distribuzione a 70 (+1066%). Una crescita importante durata circa 33-34 settimane (circa 10 mesi) che può piacerci.
Adesso sembra aver trovato un minimo abbastanza convincente a 17 con una cup and handle confermata dai volumi sul break intorno a 21, ma il mercato non ci ha ancora creduto molto e ha ripiegato, secondo me perchè stavano ancora scaricando posizioni. Si è intanto formato un poc intorno area 19.5/20 che sia questa la base di partenza? Se così fosse il mio personalissimo target diventerebbe quota 280 euro perchè il titolo, secondo me, con l'esaurirsi della pandemia beneficerebbe di crescita e speculazione. Un titolo molto sottovalutato dalla crescita esponenziale secondo me importante.
Passiamo quindi alle strategie operative. Secondo me, sotto area 16, mantenere o liquidare a seconda della propria propensione al rischio (io continuerei ad accumulare a sconto, perchè per me il titolo vale molto di più, so che farà storcere il naso a qualcuno, ma gli affari raramente si fanno con scatole belle e luccicanti, bisogna saper scorgere fiori nel letame). Sopra area 22 monitorare a vista, sopra area 35 diventerà visibile anche ai ciechi che è un titolo che corre e quindi tutti dentro. In ogni caso trovo che aspettare un miglioramento del quadro tecnico intorno ad area 21 monitorando che non vada alla ricerca di nuovi minimi possa essere una valida soluzione.
Nota a margine: se il rapporto di debito appare compromettente il flusso di cassa in esplosione, il buon stato patrimoniale, un mercato africano giovane e acerbo, rendono il debito di Jumia esiguo, mi aspetto buone performance e ingresso soci rilevanti (magari, Amazon) a sostegno di una economia che può solo crescere, in piena pandemia hanno tenuto benissimo rispondendo con dei massimi quasi del doppio rispetto a prima, Jumia è secondo me pronta per diventare protagonista.
L'SP 500 chiuderà su nuovi livelli record. Cosa farò oggi.
A Wall Street si dice:
“Il trading è il lavoro più affascinante del mondo. Ma non è un lavoro per gli stupidi, i mentalmente pigri, persone di inferiore equilibrio emotivo, avventurieri che pensano di diventare ricchi in poco tempo. Questi moriranno poveri.”
Jesse Livermore
Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è salito del +0,20%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures statunitensi sono positivi: Nasdaq +0,16%, per il Dow Jones +0,33% e per l’S&P 500 +0,24% circa.
Perché il mercato ha chiuso positivo nell’ultima sessione a Wall Street
Nel primo pomeriggio ad un'ora dall'apertura di Wall Street il future dell'S&P 500 è in rialzo e ha segnato un nuovo record di apertura.
Questo rialzo avviene sotto la spinta dei forti risultati degli utili delle trimestrali Q3 delle società e dell'ottimismo nelle prospettive economiche.
I risultati usciti del Q3 delle aziende statunitensi sono solidi finora.
L'82% delle 280 aziende dell'S&P 500 hanno già presentato utili che hanno battuto le stime.
I mercati azionari sono stati supportati dalle dichiarazioni che la segretaria del Tesoro Yellen ha espresso sulla fiducia nelle prospettive economiche degli Stati Uniti per i programmi economici a lungo termine che il presidente Biden sta sostenendo al fine di rafforzare ulteriormente la ripresa dalla pandemia.
Sui mercati europei l'indice Euro Stoxx 50 è in rialzo del +0,62% e ha raggiunto Il massimo degli ultimi 13 anni.
Anche in Europa i forti risultati trimestrali delle aziende sostengono i titoli europei.
Quasi il 70% dei titoli europei che hanno già presentato gli utili del terzo trimestre hanno battuto le stime.
Rispetto questa mattina il valore delle azioni europee è sceso scese leggermente quando è uscito il dato sulle vendite al dettaglio tedesche di settembre scese inaspettatamente del -2,5% m/m, valori più deboli delle aspettative di +0,4% m/m.
I mercati asiatici nella notte avevano chiuso in maniera divergente.
L'indice cinese Shanghai Composite ha chiuso in calo del -0,08%.
La preoccupazione che le carenze di energia in Cina stiano riducendo la crescita economica ha pesato sulle azioni dopo che il PMI manifatturiero cinese di ottobre è sceso inaspettatamente di -0,4 a 49,2, più debole delle aspettative di 49,7 e il ritmo di contrazione più ripido in 20 mesi.
Invece 'indice azionario giapponese Nikkei era salito in maniera repentina raggiungendo i massimi degli ultimi 45 giorni e ha chiuso in rialzo del +2,61%. Le azioni giapponesi sono salite oggi dopo che il partito liberaldemocratico al potere si è assicurato la maggioranza nelle elezioni di domenica, aprendo la strada all'approvazione dei piani di stimolo economico del primo ministro Kishida.
Vediamo adesso insieme, cosa hanno fatto ieri alcuni titoli rappresentativi per l'intero mercato.
Tesla è in rialzo di oltre il +2.0% nel trading pre-mercato e sta segnando un nuovo record sul mercato di riporto positivo dalla scorsa settimana quando la società ha presentato forti risultati di utili trimestrali e ha annunciato un ordine di 100.000 veicoli dalla società di noleggio auto Hertz.
Harley-Davidson sta salendo oltre il +7.0% nel trading pre-market. La notizia che interessa i mercati riguarda le aspettative dell’ Unione europea di rimuovere i dazi sui motocicli provenienti dagli Stati Uniti a seguito della tregua commerciale tra gli Stati Uniti e l'UE su acciaio e alluminio. sulla base di questo accordo verranno rimossi dazi doganali per oltre 10 miliardi di dollari ogni anno.
Louisiana-Pacific è salito di oltre il +4% nel trading pre-market. Il consenso è per il reddito Q3 di Louisiana-Pacific di salire del +41% a/a, valore ben al di sopra del volume di produzione di legno ricostituito degli Stati Uniti Q3 che è aumentato solo del +14% a/a.
LoanDepot è salito di oltre il +11%. nel trade pre-market. La società ha presentato il reddito di Q3 di $923.8 milioni, dato migliore del consenso che era previsto per $888.6 milioni.
CrowdStrike Holdings è in calo di oltre il -2% nel commercio di pre-mercato dopo che la banca d'affari BTIG LLC ha tagliato la relativa raccomandazione sul titoloa neutrale da comprare.
Moderna sta perdendo oltre il -1% nel trading pre-market. La notizia che non sta piacendo è che la FDA degli Stati Uniti ha detto che ha bisogno di più tempo per valutare il vaccino Covid prodotto da moderna per i bambini di età 12-17.
TripAdvisor sta scendendo di oltre il -2% nel trading pre-market dopo che la banca d'affari Barclay's ha tagliato la sua raccomandazione sul titolo di due posizioni a underweight da overweight.
Cosa invece non ha aiutato il mercato nell’ultima sessione?
nessun dato da segnalare oggi
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Ottobre è stato davvero un ottimo mese per i mercati finanziari!
Chi opera in borsa ha tirato un sospiro di sollievo nelle ultime settimane per il forte inizio della stagione degli utili (salvo un paio di delusioni di alto profilo Come Apple e Amazon). Il risultato finale è stato l'S&P che ha realizzato la migliore performance mensile del 2021 ma anche con massimi storici per tutti i principali indici.
Nel mese di ottobre il NASDAQ è salito di quasi il +7,3%, mentre l'S&P è salito del +6,9% e il Dow del +5,8%. Questi totali hanno più che compensato un settembre abbastanza negativo che aveva visto cali del -4,5 e oltre.
Anche l'S&P ha segnato un nuovo record.
Il Dow seppure sia salito del +0,68% ha concluso la sessione appena sotto il suo ultimo record stabilito martedì.
Entriamo nell'ultimo giorno di ottobre con il NASDAQ e lo S&P entrambi in crescita di quasi il +7%, mentre il Dow ha guadagnato circa il +5,6% su base mensile.
Certamente questo è un bel cambiamento rispetto a settembre e un ottimo inizio del quarto trimestre. Scrivo tutto questo per addolcire un po' la pillola per quello che accadrà oggi perché prevedo una giornata un po' difficile.
Inoltre, gli indici hanno finito oggi ai massimi storici.
La settimana passata è stata tutta dedicata ai "Big 5" della tecnologia:
• Apple (AAPL),
• Amazon (AMZN),
• Alphabet (GOOG),
• Facebook (FB) e
• Microsoft (MSFT)
Queste cinque società rappresentano quasi il 23% della capitalizzazione totale dell'indice S&P 500.
Guardando i risultati della stagione degli utili finora è chiaro che l'economia sia riuscita a gestire l'impennata dell'inflazione, che non mi pare assolutamente temporanea, e i gravi problemi della catena di approvvigionamento.
Quello che tiene mercati tonici è la speranza che queste criticità saranno risolte in fretta ma tutto sommato i danni creati finora sono stati inferiori a ciò che molti temevano.
Concludo con la mia solita domanda riflessione ai miei lettori: Avete chiaro come muovervi adesso nel mercato azionario?
Quali settori privilegerete nei vostri acquisti?
Adesso la mia posizione sugli indici è la seguente:
Nasdaq 100 Long,
Dow Jones Industrial Long,
S&P 500 ancora Long.
Euro Stoxx 50 e Ftse Mib Long.
Mi piacerebbe leggere sotto la mia analisi le vostre opinioni.
La mia notizia per voi è che se volete fare quello che faccio io nel mercato adesso potete farlo con facilità nell'area riservata dei miei abbonati sono presenti 12 canali. Questi canali fanno parte di diversi abbonamenti. Ho cercato di creare differenti abbonamenti per venire incontro alle diverse tipologie di traders. Ci sono aree geografiche diverse con orari di operatività differenti, portafogli nei quali si fanno più operazioni e portafogli nei quali se ne fanno di meno. Portafogli nei quali è possibile operare sia Long che Short ed altri dove opero solo Long. Portafogli dove si è più liberi di avere discrezionalità e portafogli dove io indico anche il peso specifico di ogni titolo e quindi dove il copy trading è completo.
Scegli il portafoglio più adatto alla tua personalità di trader!
Ad esempio: Progetto One Shot.
Il miglior titolo nel medio o lungo periodo in USA e in Italia, selezionato dal nostro Trading System.
• Vorresti guadagnare con "le azioni dimenticate"? Scopri come funziona e richiedi il tuo abbonamento online. Quando guardi un listino di borsa sei attratto dai titoli che stanno rendendo meglio? Non sei il solo… Ti sei mai chiesto perché tutti comprano le azioni che salgono di più e si dimenticano delle altre? Quante volte guardando ai mercati hai pensato vedendo titoli particolarmente depressi che avevano raggiunto valori ridicolmente bassi?
• In questo portafoglio faccio acquisti programmati ogni mese.
• Scelgo settori particolarmente colpiti dalla speculazione che hanno raggiunto quotazioni estremamente attraenti.
• Divido il mio acquisto all'interno di ogni settore in 5 titoli in media.
• Detengo i titoli in portafoglio senza fare trading per circa 15/18 mesi.
• Esco quando lo ritengo opportuno da un titolo in portafoglio e lo sostituisco con un altro titolo dove vedo una maggiore prospettiva.
• Comunico agli abbonati al progetto one shot nell'area riservata i nomi dei titoli.
• Il mio lavoro non si ferma mai, e tende sempre a migliorare uno ad uno i progetti one shot passati sostituendo dove necessario i titoli che hanno già dato con altri, nell'ottica di migliorare sempre di più le performance di portafoglio.
• Rimanere sempre abbonati al progetto one shot e' fondamentale e significa avere sempre a portata di mano il mio trading e la mia esperienza finalizzati a raggiungere obbiettivi ai massimi livelli.
Come entro nel titolo? Come gestisco il trade? Come esco dal titolo?
Tutto ciò che devi sapere lo trovi qui sotto.
L'ingresso del titolo acquistato viene indicato sul canale e l'acquisto va fatto in chiusura o al raggiungimento di un livello indicato.
La vendita del titolo viene indicata sul canale e la vendita va fatta in chiusura o al raggiungimento di un livello indicato.
Non iniziare a copiare il mio trading se non hai letto attentamente la mia strategia!!!
L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo personalmente alcuna responsabilità al riguardo. L’operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati
S&P 500 e Nasdaq 100 ai massimi storici spinti da Apple.A Wall Street si dice:
“Il trader Nero giura che nessun altra professione dei nostri tempi, che non sia illegale, può essere così priva di noia come quella del trader. E’ convinto inoltre che, per quanto non abbia mai praticato la professione della pirateria, persino la vita di un pirata abbia momenti più vuoti di quella di un trader.”
Nassim Nicholas Taleb
Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è salito del +0,43%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures statunitensi sono positivi: Nasdaq +0,49%, per l’S&P 500 +0,34% e per il Dow Jones +0,29% circa.
Perché il mercato ha chiuso positivo nell’ultima sessione a Wall Street?
Gli indici azionari statunitensi hanno chiuso in maniera mista ieri, con l'S&P 500 e il Nasdaq 100 che hanno segnato nuovi massimi storici.
La forza dei titoli del settore tecnologico ha spinto ancora il mercato più in alto. I mercati azionari hanno anche avuto nuova forza da venerdì scorso, quando il presidente della Fed Powell ha segnalato che la Fed sarebbe stata cauta a rimuovere gli stimoli all’economia.
La differenza di performance tra Nasdaq e Dow Jones è dipesa da Jerome Powell in occasione dello speech al Jackson Hall. Il focus degli operatori rimane sulla tematica dei tassi di interesse. Con questo scenario i settori che beneficiano maggiormente di uno scenario di bassi tassi di interesse sono: il settore immobiliare, il settore tecnologico, quello dei beni non di prima necessità e dei servizi. Quelli penalizzati, invece, i titoli maggiormente esposti al ciclo macro quali i finanziari, gli energetici, materie prime e gli industriali. Dopo Jackson Hall i rendimenti del treasury sono scesi da 1.37% all’1.27%.
Il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso di -2,4 punti base arrivando a 1,284%.
I dati economici statunitensi di lunedì sono stati negativi per i corsi azionari. Le vendite di case negli Stati Uniti di luglio sono scese inaspettatamente del -1,8% m/m, dato più debole delle aspettative di +0,3% m/m. L'indice dell'attività manifatturiera della Dallas Fed di agosto è sceso di -18.3 al minimo di 7 mesi di 9.0, dato più debole delle aspettative di 23.0.
Scrivevo prima della forza dei titoli tecnologici che ha portato il mercato complessivamente più in alto.
Apple ha chiuso in rialzo di oltre il +3% raggiungendo un nuovo record.
La mia strategia di breve mi ha fatto subito cogliere questo movimento ed entrare su Apple il 3 agosto e sto ancora mantenendo la mia posizione LONG.
Adesso la mia strategia prevede di non uscire ancora ma di alzare lo stop (take profit) ulteriormente avvicinandomi alla linea di mercato ma ancora attendista rispetto all’uscita. La mia strategia prevede un inseguimento del titolo con una velocità di allineamento dello stop costantemente in aumento per catturare il massimo del rialzo cercando però di non uscire prematuramente da trade fruttuosi come questo. Una strategia sviluppata in 30 anni di trading che è inclusa nel mio metodo operativo.
Amazon, Tesla e Facebook hanno chiuso in rialzo di oltre +2%.
PayPal Holdings ha chiuso in rialzo di oltre +3%, miglior titolo nello S&P 500. La CNBC ha riportato che la società sta esplorando l’apertura di una possibile piattaforma di trading azionario.
I titoli Apple, Tesla, Amazon, PayPal e Facebook fanno tutti parte del mio portafoglio Best Brands Azioni USA” , che nei primi 8 mesi dell’anno ha raggiunto la performance complessiva del +73,80%.
Generac Power Systems ha chiuso in rialzo di oltre +1% ieri raggiungendo il suo livello record, sulle aspettative per le vendite di generatori elettrici prodotti dall'azienda dopo che l'uragano Ida ha lasciato New Orleans senza energia elettrica. L'azienda ha comunicato che le sue vendite nell'ultimo trimestre sono quasi raddoppiate a causa dei disastri legati al maltempo, tra cui incendi, ondate di calore e uragani, che hanno aumentato la domanda per i suoi generatori.
Cosa invece non ha aiutato il mercato nell’ultima sessione?
Capital One Financial ha chiuso in calo di oltre il -6% ieri, peggior titolo nello S&P 500 dopo che Robert W. Baird & Co. la nota banca d'affari multinazionale americana indipendente e società di servizi finanziari ha tagliato la sua raccomandazione sullo stock a underperform da neutral.
NetEase ha chiuso in calo di oltre il -3% ieri, peggior titolo nel Nasdaq 100 dopo la comunicazione che le autorità cinesi inizieranno a limitare gli adolescenti cinesi a tre ore a settimana massimo di gioco online.
La diffusione in tutto il mondo della variante delta Covid ha imposto nuovi lockdowns in alcune parti dell'Asia e dell'Australia e ha alimentato nuova preoccupazione per un rallentamento della crescita a livello globale. La media a 7 giorni di nuove infezioni di Covid negli Stati Uniti è salita ad un massimo di 7 mesi di 155.705 casi.
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
In Asia questa notte i mercati hanno chiuso in modo misto, in oriente prevalgono le preoccupazioni regionali per l'aumento delle infezioni da COVID-19 in mercati chiave come il Giappone.
I casi di coronavirus segnalati hanno recentemente raggiunto livelli record in Giappone, una delle nazioni più colpite in Asia. Lo stato di emergenza del governo è stato esteso fino al 12 settembre. Il lancio del piano vaccinale in Giappone, ha avuto un inizio lento rispetto ad altre nazioni sviluppate, è stato sospeso recentemente a causa di contaminanti nella fornitura del vaccino Moderna per 1,6 milioni di dosi.
Dopo Jackson Hole gli investitori di tutto il mondo hanno gli occhi puntati sui rapporti economici chiave in uscita negli Stati Uniti nel corso di questa settimana. La fiducia dei consumatori è prevista per martedì.
L'indagine mensile sull'occupazione del Dipartimento del Lavoro per venerdì.
Come pensate saranno i dati economici chiave in uscita questa settimana?
Mi piacerebbe leggere sotto la mia analisi le vostre opinioni.
Comincio io...
Io credo che i dati Usa confermeranno ancora una volta che l'economia americana è forte e sta tornando pienamente efficiente. La conta delle nuove assunzioni e delle richieste di disoccupazione farà la differenza sul sentiment degli operatori. La voglia del mercato di comprare abbiamo visto finora è tanta ed ogni calo è stato subito riacquistato. Qualcuno pensa che continuerà così all'infinito? Io non lo penso, ma non penso che finirà questa settimana. Comunque prudenza il mercato fa spesso l'opposto di quello che i nostri occhi possono vedere.
I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:
L’ S&P 50 0 è salito di 19,42 punti a 4.528,80 per un +0,43%. Nuovo record storico
Il Dow Jones è sceso di 55,96 punti a 35.399,85 per un -0,16%. Il record storico è stato stabilito il 17 agosto.
Il Nasdaq 100 ha guadagnato 172,14 punti, o +1,12%, a 15.605,09. Nuovo record storico
L’indice Russell 2000 rappresentativo delle small-cap ha perso il -0,51%, adesso vale 2.277,59.
Il rendimento del Treasury a 10 anni, che influenza direttamente i tassi di interesse sui mutui e altri prestiti al consumo, ha chiuso a 1,275% dall’1,344% del giorno precedente.
Il valore dell’oro dal minimo di marzo di 1680$ dollari l’oncia ha guadagnato 136$ ed adesso si attesta sui $1.816 dollari.
Il prezzo del Future greggio americano WTI è salito di 0,09 dollari stamattina e in questo momento quota 69,30 dollari al barile.
L'indice di volatilità VIX S&P 500 ieri ha chiuso a 15,99. Il VIX è ritornato verso la parte bassa del range recente delimitato dal massimo di metà luglio di 25.09 e il minimo di fine giugno di 14.10.
L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo personalmente alcuna responsabilità al riguardo. L’operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari. L'intento di questa analisi è quindi esclusivamente divulgativo e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
WisdomTree Tactical Update - 27.07.2021Wall Street e l’Europa, partono fiacche, dopo una settimana di rialzi.
Le trimestrali USA battono a larga maggioranza le attese.
Parte oggi il FOMC della FED , durera’ sino a domani, 28 luglio.
L’oro sembra costruire una base per futuri rialzi a quota 1.800 $/oncia.
La giornata di ieri, 26 luglio, e’ stata di consoldamento per i principali mercati azionari europei ed americani. Le decisioni politiche cinesi su alcuni business emergenti, quali l’e-commerce, i social networks e la private educationm hanno avuto impatti decisamente negativi per i mercati asiatici, e a questo si aggiunge il crescente allarme per l’aumento di casi Covid.
In Europa le variazioni sono state minime, con qualche differenza tra i singoli mercati. A Milano il Ftse Mib e’ salito per la 5’ seduta consecutiva, segnando un rialzo del +0,68%, con buoni progressi del comparto energetico e delle banche. Il CAC40 parigino ha guadagnato +0,15%, mentre il DAX tedesco, dopo la delusione del dato IFO, ha perso il -0,34%.
Per quanto antipatico possa risultare, il problema del Covid torna alla ribalta anche in Europa, non tanto per la relativamente ridotta risalita di ospedalizzazioni e decessi, quanto per i disaccordi tra i vari Governi sulle modalità di imposizione del “green pass”, sull’obbligatorieta’ dei vaccini a soggetti piu’ “esposti”, e sulla somministrazione dei
vaccini ai minori. Di fatto la variante Delta sta rivelando che la maggior parte dei casi di ospedalizzazioni riguarda ultra-sessantenni non vaccinati.
Negli Stati Uniti, piu’ che un boom di ricoveri, impressionano le disparita’ tra Stati in termini di rifiuto a vaccinarsi e percentuale di vaccinati sul totale degli aventi diritto. Nei Paesi poveri ed in via di sviluppo, la percentuale dei vaccinati è bassissima e le morti con Covid ricordano quelle delle fasi peggiori in Europa o Brasile.
A Wall Street, l’S&P 500 ed il DowJones sono entrambi saliti del +0,24%, il Nasdaq del +0,03%, consolidando i progressi della scorsa settimana. Tesla, dopo la pubblicazione di numeri eccellenti (Ebitda della divisione Auto al 28,6%), ha aiutato il Dow Jones a stabilire il nuovo massimo storico. In effetti, la pubblicazione di relazioni trimestrali migliori delle stime (Bloomberg stima che si tratti di oltre l’80% di quelle che hanno pubblicato), sta dando una mano ai Listini americani nel segnare nuovi record.
I future su WallStreet, oggi 27 luglio, sono piatti, in attesa delle trimestrali di diversi Big delle Tecnologia, tra i quali Apple, Microsoft e Google. Occhi aperti, nel pomeriggio!
Il mercato obbligazionario Usa assiste impassibile alla crescita dell’inflazione (+5,4% il dato di Consumer Price Index di Giugno): il rendimento del Treasury 10 anni resta depresso, al +1,25% stamani (ore 12.30 CET), ed in Europa permane il contesto di tassi negativi, con quello del Bund 10 anni a -0,44% e quello del suo omologo olandese a -0,31%. Lo spread tra il BTP decennale italiano e l’omologo Bund ristagna in area 105 bps.
Sul fronte politico europeo, rileviamo che i Ministri delle Finanze dell’Unione Europea hanno approvato i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza di quattro nuovi Paesi: Cipro, Croazia, Lituania e Slovenia, per un totale di 16 membri. Restano in stand-by quelli di Ungheria e Polonia’.
L’Italia prende posiziobe sulle criptovalute: il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) chiesto al settore bancario e non solo, di vigilare sui rischi che le valute digitali prosperino nell’economia sommersa, con rischi di riciclaggio, occultamento di redditi imponibili, e trasferimento illegale di capitali all’estero.
Sul tema Cryptovalute, Amazon ha indirettamente restituito interesse per il Bitcoin, spingendolo oltre 40.000 Dollari, sulle voci di una possibile accettazione come strumento di pagamento di acquisti online, ipotesi poi smentita da Amazon stessa.
Le chiusure dei maggiori mercati asiatici di stamattina, 27 luglio, sono eterogenee: ancora cali significativi per Hong Kong (Hang-Seng -4,22%) e Cina (CSI300 -3,52%), impattati dalle iniziative del Governo cinese per limitare il potere delle big-tech.
Il Nasdaq Golden Dragon China Index, che incllude le 98 maggiori compagnie cinesi quotate negli Usa, ha perso il -15,9% in tre giorni.
Musica diversa per l’indice Kospi coreano, salito +0,24% dopo l’annuncio che i Governi delle due Coree hanno deciso di ripristinare i contatti. Il Nikkei giapponese, +0,59% e’ riuscito a chiudere in rialzo grazie ai dati dell’export di giugno.
Nella mattinata borsistica europea prevale il segno negativo, con cali medi di -0,5% (ore 13.00 CET), similmente a quello dei future americani, nel giorno dell’avvio del FOMC (Federal Open Market Committee) della FED (Banca centrale americana).
Il prezzo del petrolio e’ poco mosso: il Wti (West Texas Intermediate) guadagna +0,1% a 71,9 Dollari/barile. L’oro si indebolisce leggermente, e torna sotto 1.800 Dollari/oncia.
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