GLI ASSET MIGLIORI NEI GIORNI DI ALTA VOLATILITA'Ciao ragazzi, in questi giorni di alta volatilità ho deciso di pubblicare questa idea in cui vado ad analizzare diversi asset ed in particolare le loro performance, in maniera da scovare quelli che hanno performato meglio e peggio per sfruttare, magari nel prossimo futuro, altri giorni di alta volatilità come questi in maniera da massimizzare i profitti e contenere le perdite.
COS’E’ LA VOLATILITA’?
Per chi non lo sapesse, è bene che spieghi in poche parole a cosa si riferisce la volatilità: essa non è altro che uno strumento che misura la variazione di prezzo di un asset in un dato periodo. Può assumere dei valori bassi o viceversa alti (per il VIX, indice di volatilità dell’S&P 500, lo spartiacque tra bassa ed alta volatilità sono i 20 punti mentre per il VXN, indice di volatilità del Nasdaq, 25 punti) a seconda delle particolari condizioni di mercato.
Spesso gli indici di volatilità sono definiti “gli indici di paura” in quanto un loro incremento è spesso associato ad uno storno del mercato.
I mercati ad alta volatilità sono caratterizzati da bruschi movimenti di prezzo che vanno a caratterizzare l’elevata imprevedibilità di quel mercato mentre i mercati a bassa volatilità sono più stabili e hanno fluttuazioni di prezzo contenute.
Come grafici principali ho condiviso i due indici di volatilità più famosi: a sinistra il VIX e a destra il VXN. Con i due rettangoli gialli ho evidenziato le aree di “tranquillità” Vediamo dai grafici come entrambi abbiano superato gli ultimi 3 giorni la soglia dei 20 e dei 25 punti. In particolare, notiamo come il VIX si sia mosso in media del +33,60% circa, a differenza del VXN, che ha registrato in media un +11,8%.
LE PERFORMANCE DELL’S&P 500 E DEL NASDAQ
Per prima cosa, andrei ad analizzare gli indici principali, ossia l’S&P 500 e il Nasdaq.
Per quanto riguarda il primo, vediamo come nelle ultime 3 sessioni abbia perso circa il -2,64%; se il VIX non riuscisse a tornare a valori inferiori ai 20 punti è probabile che il prezzo vada a rivisitare la struttura segnata con un segmento di color nero a 4547$.
Il Nasdaq ha perso circa il -2,48%. Così come per l’S&P 500, anche per il Nasdaq è probabile che potrebbe andare a rivisitare la struttura a 15702$ se la volatilità del VXN non si abbassasse.
Dopo aver visto le perdite in percentuali dei due indici principali, andiamo ad addentrarci settore per settore per vedere le relative performance utilizzando vari etf, mentre successivamente analizzeremo il mondo delle materie prime, quello obbligazionario ed infine il forex.
SETTORE ENERGETICO XLE
Sappiamo come il settore energetico americano sia fortemente dipendente dal prezzo del petrolio, di cui parleremo però tra poco. La caduta del petrolio (e del natural gas) è andata ad influenzare chiaramente il settore, che nelle ultime sedute ha visto un tracollo del -6,85% circa (peggior indice settoriale) . Il prezzo è andato a rompere il rettangolo di distribuzione che aveva creato tornando a rivisitare la media a 50 periodi, che sembra per il momento non aver costituito un punto di supporto. Sarà interessante vedere come si comporterà il crude oil nel breve periodo (vi ricordo le riunioni OPEC di oggi e del 2 dicembre in cui si discuterà sulle future strategie da adottare, anche a fronte della nuova variate omicron).
SETTORE FINANZIARIO XLF
Anche questo settore è andato a rompere il rettangolo di distribuzione in cui si era incastonato segnando nelle ultime sessioni un brusco -5,43%. Il prezzo ha rotto con buoni volumi la media a 50 periodi al ribasso, proiettandosi ora verso la media a 200 periodi. Ci arriverà? In questo senso sarà interessante vedere come si comporterà il mondo obbligazionario, in quanto esiste la correlazione diretta tra gli asset finanziari e i rendimenti dei titoli di stato. Ho approfondito questa correlazione in una mia precedente idea, ve la allego in maniera che possiate approfondire.
SETTORI INDUSTRIALE E DEI MATERIALI
Anche questi settori si sono comportati come quello finanziario ed energetico. L’industriale ha perso il 4,87% circa, mentre quello dei materiali il 3,44%. Al momento della scrittura di questa idea (18:30 del 30/11) il prezzo di XLI si trova schiacciato sulla media a 200 periodi mentre XLB sulla media a 50 periodi. Vedremo prossimamente se tali medie andranno a costituire punti di supporto.
SETTORI REAL ESTATE E TECNOLOGICO
Entrambi i settori perdono intorno al -2,2% / -2,8% come si evince dai due grafici. Ricordiamo che i due settori sono diversi tra loro: il real estate è uno di quei settori che tendenzialmente performano bene in periodi di media/alta inflazione, mentre il settore tecnologico è legato in maniera indiretta all’inflazione stessa in quanto essa erode i guadagni futuri, e siccome nel settore tech XLK molte aziende sono growth, esse vanno a risentirne, nonostante le grandi performance fatte nel 2020/2021. Se vogliamo trovare una correlazione, vi suggerisco di guardare la fragilità che dimostra il settore in quelle sedute in cui i rendimenti dei titoli di stato a 10 anni aumentano in maniera repentina ed improvvisa.
SETTORI CONSUMER STAPLES E SANITARIO
I due settori si comportano all’incirca come tutti quelli che vi ho già descritto. I loro prezzi oscillano sempre tra i 2 punti percentuali e mezzo circa.
SETTORE DELLE COMUNICAZIONI
Il settore delle comunicazioni è uno di quelli che ha performato peggio, arrivando a segnare in intraday un -3,95%, rompendo dapprima la struttura a 78,75$ e successivamente, con molta forza, anche la media a 200 periodi.
SETTORE CONSUMER DISCRETIONARY
Il settore XLY perde tanto quanto il settore consumer staples, ossia il -2,90% circa.
E’ interessante vedere che questo settore si dimostra tanto forte, essendo l’unico di tutti quelli che ho analizzato a trovarsi a distanza rilevante dalla media a 50 periodi (questo è sinonimo di grande forza del trend)
Concludendo con l’analisi sui settori del mondo azionario statunitense, possiamo affermare che la volatilità è nemica del rialzo del prezzo. In questo senso, la teoria sulla volatilità conferma gli studi: in periodi di alta volatilità, è molto più probabile che un prezzo scenda in maniera anche aggressiva anziché salire; questo significa il fatto che gli investitori non hanno spostato i loro capitali nelle equities, bensì hanno probabilmente chiuso le loro posizioni rialziste per andarsi a proteggere su altri asset. Questi asset possono essere le materie prime? Direi proprio di no.
Vi condivido uno degli etf più famosi sulle materie prime, ossia il bloomberg commodity index, che contiene al suo interno il paniere appunto delle commodities con un peso rilevante riservato a quelle energetiche.
Come si evince dal grafico, l’indice è arrivato a perdere addiritura il -8,62% al momento della scrittura, ben peggio di tutti gli indici azionari analizzati. Utilizzando l’analisi volumetrica, notiamo come il prezzo si sta ora poggiando su l’importante point of control dell’ultimo impulso rialzista formato dal prezzo; se riuscirà a romperlo al ribasso , è probabile che andrà a finire sulla media a 200 periodi (non ricordo ora l’ultima volta in cui il prezzo abbia rivisitato tale struttura data la sua enorme forza da marzo 2020).
Vorrei fare una menzione importante sul petrolio, in quanto esso nel biennio 2020-2021 non aveva mai perso (in tre sole sedute) il 16% del suo valore. Ciò è chiaramente dovuto alla nuova variante del covid scoperta il giorno del black friday, in quanto va a minacciare la ripresa economica globale ma soprattutto la domanda di petrolio stesso (dal momento che diverse rotte aeree sono già state interrotte). La paura di possibili nuovi lockdown ha fatto liquidare tantissime posizioni long dei non-commercials (sarà interessante studiare il prossimo cot report per analizzare quante effettive posizioni long siano state chiuse) e, di tutta risposta, il prezzo è crollato. E’ interessante dal lato tecnico vedere che il prezzo ha prima rotto la struttura a 71,15 dollari dove presumibilmente erano posizionati tanti ordini long qualora il prezzo ci fosse tornato a far visita (come ho dichiarato nella mia precedente idea), successivamente ha rotto al ribasso il point of control della lateralizzazione di fine maggio-fine settembre e successivamente addiritura la media a 200 periodi. Il mercato secondo voi ha paura di tutto ciò? A tal proposito vi ho condiviso anche l’indice di volatilità del crude oil, ossia l’OVX, che in 3 sedute ha segnato un +167%. Credo che questo lasci davvero pochi commenti, fa impressione!
Deduciamo da queste ultime analisi che nemmeno il mondo delle materie prime ha avuto delle belle giornate a cui tutti noi eravamo abituati. Il mondo delle commodities è già di per sé volatile, quindi è abbastanza scontato che gli investitori non mettessero i soldi in un asset simile perché, come ho spiegato all’inizio dell’idea, “I mercati ad alta volatilità sono caratterizzati da bruschi movimenti di prezzo che vanno a caratterizzare l’elevata imprevedibilità di quel mercato”. Detto in poche parole, in momenti di alta volatilità le commodities si comportano come uno strumento troppo imprevedibile e ciò non piace al mercato, così come le notizie improvvise, come quella della nuova variante.
Quali sono stati quindi i “beni rifugio” (ossia quegli asset che in periodi instabili tendono ad incrementare il proprio valore) di queste ultime giornate volatili? Sicuramente il mondo obbligazionario, che è meno volatile rispetto alle azioni e alle commodities anche se offre dei rendimenti inferiori e, nel mondo del forex, il franco svizzero e lo yen giapponese. Andiamo a vederli.
MONDO OBBLIGAZIONARIO
Vi ho condiviso un titolo di stato a breve scadenza, quello a 5 anni, e uno a lunga scadenza, ossia quello a 10 anni. Vediamo come quello a 5 anni abbia superato il punto percentuale, mentre quello a 10 anni abbia segnato addiritura un +2,25%.
Come ho spiegato prima, è probabile che gli investitori abbiano utilizzato le obbligazioni come bene rifugio dato che, come assets, sono meno volatili delle equities anche se, come ho già detto, non offrono gli stessi rendimenti; sono i tipici asset che possono performare bene in periodi di “risk off”, ossia quando la tendenza al rischio e bassa.
FOREX: YEN GIAPPONESE E FRANCO SVIZZERO
Sappiamo che queste due valute sono dei beni rifugio: lo yen probabilmente perché il debito del Giappone è per il 90% nelle mani dei giapponesi stessi, per cui è più difficile assistere ad attacchi speculativi sul debito del paese, mentre il franco svizzero perché la Svizzera è sempre stato visto come un porto sicuro, con un’economia e un sistema politico stabile.
Guardando i due grafici che vi ho condiviso, vediamo come i due future valutari si siano apprezzati e abbiano effettivamente agito da beni rifugio di breve periodo, andando a momenti a superare entrambi il 2%.
ORO
Il bene rifugio per eccellenza è l’oro che curiosamente, al momento della scrittura, si trova in territorio negativo rispetto alle 3 sessioni precedenti. Didatticamente mi sarei aspettato un prezzo molto superiore, ma ciò stavolta non è avvenuto.
LE MIE CONCLUSIONI
Innanzitutto, mi scuso se la mia idea è stata troppo lunga. Mi sono dilungato perché mi piace affrontare con voi di questa community questo tipo di analisi intermaket. Non avevo mai condiviso un’idea correlata alla volatilità nei mercati finanziari, e di conseguenza ho agito per proporre nel mio profilo delle idee sempre diverse, con spunti sempre diversi ed interessanti. Spero di “lavorare” bene, è la mia passione. Per quanto mi riguarda, condivido sempre l’importanza che hanno questo tipo di analisi, specie in giorni particolari. Se è vero che nei mercati finanziari si studia sempre il passato per capire il futuro, era importante capire per me la reazione dei diversi asset a quest’alta volatilità. Questo significa che se prossimamente, a parità di condizioni economiche e sociali, si dovesse ripresentare una volatilità di questo tipo, saprò dove rifugiarmi. Buona giornata.
MATTEO FARCI
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[PORTAFOGLIO] Analisi intermarket delle posizioniIl rounding bottom è una figura di inversione che sta ad indicare un lento cambio di forza tra venditori e compratori.
In questo caso il grafico è la rappresentazione del rapporto tra il Dollar Index e il Bloomberg Commodity index: strumento fondamentale nella mia analisi intermarket.
Fine delle politiche espansive, inizio del tapering, inflazione elevata e previsione di rialzo dei tassi d'interesse sono tutte avvisaglie per un nuovo ciclo economico alle porte. Il denaro si starebbe quindi spostando su nuovi asset e in questo panorama quello che è attualmente più sottovalutato e con maggiori prospettive è il Dollaro Americano.
Sebbene i tassi d'interesse siano ancora a zero, secondo indicatori anticipatori ci sarebbero già delle buone prospettive per vederli al rialzo già dalla metà dell'anno prossimo e sarebbe quindi logico aspettarsi una fase di accumuno di Dollari, confermata anche dalla sua ripresa di forza.
Il rounding bottom del sintetico rappresenta in forma grafica proprio questa fase di "spostamento" dei capitali che passerebbero dalla materie prime al biglietto verde.
In coerenza con la mia aspettativa di cambio di ciclo economico sono già da un bel po' (forse anche con troppo anticipo ;) ) compratore di Dollari sui cambi con l'EURO e il FRANCO SVIZZERO.
Mantengo sempre la posizione sul NIKKEI che, proprio per il costo elevato delle materie prime, non ha performato in questa fase di risk-on, ma che spero lo faccia quando inizieranno a scendere. Al contempo sono LONG di CADJPY, valuta risk-on per eccellenza.
A bilanciare il portafoglio c'è il SILVER che ho deciso di acquistare per la duplice veste di asset rifugio correlato all'oro e di materia prima che comunque ho preferito a quest'ultimo perché in relazione ha performato meno e potrebbe dare ancora qualcosa.
Questa è la condizione delle posizioni che attualmente sono aperte nel mio portafoglio.
AREGENTO:
attualmente in guadagno
CADJPY
attualmente in perdita
USDCHF
attualmente in guadagno
EURUSD:
attualmente in guadagno
NIKKEI:
attualmente in perdita
IMPORTANTISSIMO
Questo è il mio personale diario di trading. L'intento di pubblicare le mie attività su questo sito è solo narcisistico masochismo.
Vi esorto a NON replicare le operazioni non conoscendo nulla né della mia strategia né mio modello di gestione del rischio.
In ogni caso la decisione di agire in base a quanto scritto è solo affare vostro.
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Domande, dubbi, perplessità? SCRIVI sui commenti.
Che i GAIN siano con Voi!
CRUDE OIL (CL) - Fase di debolezzaIl CRUDE OIL (CL) dopo aver toccato quota 85$ ha avviato una fase di ritracciamento dimostrando un rafforzamento della stessa questa settimana soprattutto a seguito della notizia sulla nuova variante del virus sudafricana con alto numero di mutazioni che ha portato a preoccupazione, incertezza da parte degli investitori con conseguente alta volatilità.
Venerdì 26/11 la discesa è stata talmente intensa al punto di registrare il break out al ribasso di una trend line dinamica (rappresentata in figura) che sosteneva da inizio Novembre 2020 la salita del prezzo del petrolio ed, inoltre, il break out al ribasso della media (MA) degli istituzionali a 200 periodi.
Tali break out al ribasso dal punto di vista probabilistico indica la possibile volontà del mercato di una prosecuzione di un trend ribassista ormai avviato.
In figura sono state individuate due aree di domanda/supporto (rettangoli verdi) dove potremmo registrare una momentanea reazione del prezzo al rialzo con buona probabilità che la prima area possa essere "bucata" al ribasso avvicinandosi alla seconda più bassa.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
ANALISI TECNICA E FONDAMENTALE ARGENTO: REPORT SILVER INSTITUTEBuongiorno ragazzi, stamani vi rilascio un aggiornamento relativo al mercato dell’argento grazie al nuovo report del 17 novembre del Silver Institute, di cui ho già parlato nella mia idea precedente relativa all’argento.
Per chi non lo sapesse, Il Silver Institute è un'associazione internazionale senza scopo di lucro che trae i suoi dati dall'industria dell'argento; ciò include le principali case minerarie d'argento, raffinerie, fornitori di lingotti, produttori di prodotti in argento e grossisti di prodotti di investimento in argento. Fondato nel 1971, l'Istituto funge da voce dell'industria per aumentare la comprensione da parte del pubblico dei numerosi usi e valori dell'argento.
Vi rilascio ora i punti salienti del suo report:
La domanda industriale di argento rimbalza a un nuovo massimo nel 2021. Le previsioni sugli investimenti in argento fisico aumenteranno del 32% nel 2021 per un massimo di 6 anni. Si prevede che ogni area chiave della domanda di argento aumenterà nel 2021, compreso un record per la domanda industriale, nonostante le sfide riguardanti le catene di approvvigionamento in corso.
Nell’anno in corso la domanda globale di argento dovrebbe raggiungere 1,29 miliardi di once (la prima volta che super il miliardo di once dal 2015).
La ripresa della domanda industriale dalla pandemia vedrà questo segmento raggiungere un nuovo massimo di 524 milioni di once (Moz). In termini di alcuni dei segmenti chiave, si stima che la domanda fotovoltaica aumenterà del 13% a oltre 110 Moz, un nuovo massimo, evidenziando il ruolo chiave dell'argento nella green economy. Infine, la domanda di leghe per brasatura e saldatura è destinata a migliorare del 10% nel 2021, aiutata da una ripresa negli alloggi e costruzioni, anche se questo sarà ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia.
Per quanto riguarda gli investimenti fisici, nel 2021 dovrebbero aumentare del 32%, o 64 Moz, di anno in anno fino a un massimo di sei anni di 263 Moz. La forza sarà guidata da Stati Uniti e India.
Nel 2021, la produzione di argento estratto dovrebbe aumentare del 6% su base annua a 829 Moz. Questo recupero è in gran parte il risultato della capacità della maggior parte delle miniere di operare a pieno ritmo di produzione durante tutto l'anno dopo le interruzioni forzate nel 2020 a causa della pandemia. Quei paesi dove la produzione ha avuto l'impatto più pesante lo scorso anno, come Perù, Messico e Bolivia, avranno i maggiori incrementi. Nel frattempo, i forti prezzi dell'argento e dei metalli sottoprodotti quest'anno hanno migliorato la redditività nel settore dell'estrazione dell'argento nonostante l'aumento dei costi di input. Margini medi nel settore sono attualmente ai massimi dal 2012 e solo il 5% delle miniere d'argento primarie globali operava con costi superiori al prezzo dell'argento nella prima metà dell'anno.
Si prevede che la produzione di gioielli e argenteria si riprenderà parzialmente dal 2020, in aumento del 18% e del 25% rispettivamente, a 173 Moz e 40 Moz. Entrambi i mercati beneficeranno di una forte ripresa in tutti i paesi chiave, in particolare in India in quanto l'economia e il sentimento dei consumatori si sono ripresi più rapidamente del previsto e poiché le restrizioni sono terminate in tempo per la stagione delle feste.
Dopo aver letto il report, posso affermare che la domanda di questa materia prima è in fase di aumento, così come la sua produzione. Da non dimenticare il suo ruolo come metallo industriale e il ruolo stesso che ricoprirà nella green economy; inoltre, in un periodo di espansione economica come quello che stiamo vivendo, tutte le industrie ripartono a pieno regime, e per permettersi ciò hanno la necessità di materie prime: di conseguenza, basandoci sulla legge della domanda e dell’offerta, più domanda c’è nei riguardi di una commodity, più il suo prezzo salirà, e questo sembra stia accadendo sull’argento.
Probabilmente, leggendo un report di questo tipo, ci aspetteremo di vedere il grafico del prezzo in un trend rialzista, ma questo non vale per il sottostante in questione. Nel grafico condiviso, possiamo vedere come il prezzo stia ormai lateralizzando da luglio 2020, andando a formare un canale parallelo. Il prezzo ha formato un massimo relativo a 29,91$ ad agosto 2020 e successivamente un altro il 1 febbraio 2021 a 30,35$ (dovuto ad uno short squeeze, come probabilmente ricorderete); per quanto riguarda invece i minimi del canale, essi si sono attestati intorno ai 21,80$ (nel grafico condiviso ho utilizzato una linea rossa per congiungerli, e questo vale anche per i massimi).
Vi ho evidenziato con dei rettangolini rossi e blu quelle situazioni in cui la media mobile ha avuto la funzione di supporto prima e resistenza poi: collegandomi alla sua funzione di resistenza, è curioso vedere quello che sta accadendo nelle ultime settimane: il prezzo ha formato un testa e spalle rialzista: il prezzo aveva rotto al rialzo la neckline, generando un segnale rialzista; tuttavia, esso non ne ha voluto sapere di strappare al rialzo infatti, arrivato alla media a 200 periodi, è rientrato all’interno della neckline invalidando, probabilmente solo per il momento, una visione long.
In basso vi ho condiviso anche le posizioni nette speculative sull’asset riguardanti gli speculatori; utilizzo questo indicatore per cercare di capire quale sia il sentiment del mercato. Osservandolo, possiamo vedere come il ribasso del prezzo del periodo maggio-agosto 2021 sia stato accompagnato da un decremento delle posizioni long rispetto a quelle short; in queste ultime settimane, al contrario, vediamo come il prezzo si sia ripreso, accompagnato da un aumento delle posizioni long rispetto a quelle short; con ciò deduco che le posizioni degli speculatori siano da tenere d’occhio in quanto non hanno generato nessun segnale di tipo contrarian.
Adesso vedremo cosa avrà intenzione di fare il prezzo; basandomi sul lato fondamentale non posso che essere rialzista, dal lato tecnico lo sarò invece soltanto quando il prezzo romperà al rialzo la media a 200 periodi, andando quindi a validare anche il testa e spalle.
Matteo Farci
ORO: OCCHI PUNTATI SULLA RESISTENZA A $1.900ORO: OCCHI PUNTATI SULLA RESISTENZA A $1.900
Il prezzo dell'#oro continua la sua corsa al rialzo, dopo essere stato per molto tempo sotto la soglia dei $1.800, nonostante il #dollaro Usa si sia nel frattempo rafforzando, con il Dollar Index che è salito oltre i 95 punti. La scorsa settimana a seguito dei dati Usa sull'#inflazione, l'oro è riuscito finalmente a scrollarsi di dosso la zavorra dell'incertezza che ne frenava la crescita ed ha inanellato un rally che al momento vede le quotazioni a ridosso della zona di $1.870.
Gli ultimi rilevamenti sull'inflazione indicano una crescita al 6.2% e la curva dei rendimenti degli Stati Uniti sta salendo, segno che le banche centrali avranno bisogno di intervenire in un contesto di forti pressioni inflazionistiche.
Ora la domanda principale è se il mercato ha abbastanza slancio per rompere la resistenza chiave posta a $1900. Alcune analisi delle principali banche d'affari si aspettano che il metallo giallo continui a godere di "venti favorevoli" poiché i tassi di interesse reali rimangono bassi e la #Fed potrebbe mantenere i tassi bassi più a lungo delle attese. In ogni caso, dal punto di vista degli acquisti di oro fisico, la domanda è incoraggiante con le importazioni cinesi in media di 25t contro meno di 10t dello scorso anno.
L'aspetto tecnico indica che, una volta superata la media mobile a 200 periodi, i prezzo sono cresciuti rapidamente, segno che molti investitori avevano posizionati ordini di acquisto proprio su quei livelli.
Al momento l'RSI segnala una situazione di #ipercomprato e quindi i prezzo poterebbero rallentare nella crescita anche se la spinta rialzista pare essere forte. Attenzione quindi alla resistenza in area $1.890/1.900 mentre una rottura del supporto a $1.860 potrebbe indicare un indebolimento del rally in atto.
Buon trading a tutti
CACAO (CC) - All'interno di un triangoloIl time frame settimanale mostra chiaramente come il mercato del CACAO negli ultimi anni è piuttosto laterale o meglio le sue escursioni si trovano all'interno dell'area di un triangolo. Sia la trend line di resistenza più alta che di supporto più bassa del triangolo sono state testate ben quattro volte nel tempo.
Ci aspettiamo che il mercato, in linea con i movimenti precedenti, possa continuare la sua discesa nel breve periodo sino a ritestare la trend line di supporto più bassa del triangolo. Considerata l'attuale debolezza del mercato e la stagionalità negativa nella parte finale dell'anno non si esclude la possibilità di una definitiva rottura al ribasso di tale trend line.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
long ALUM da 2,9725 no stoplong ALUM da 2,9725 no stop, 180 pezzi, stesso discorso delle ultime entrate etc commodity, ce n'è un altro a prezzo superiore che può confondere, il nostro è ALUM.MI col simbolo dell'usd, hanno stesse commissioni e tradato così non ha neppure molta importanza il prezzo, sono quasi paritetici, presumo si riprenda dai corsi in discesa, mensile e settimanale ottimisti.
PETROLIO: I PREZZI CEDONO IL SUPPORTO A $80Ieri c'è stata la tanto attesa riunione mensile dell'#Opec, dove i ministri dei paesi produttori avrebbero dovuto comunicare la loro decisione in merito all'aumento delle quote produttive. La pressione era molta, soprattutto da parte dell'America che chiedeva a gran voce un aumento delle estrazioni complessive. Tuttavia le aspettative sono state in parte disattese: infatti l'Opec+ ha deciso di mantenere i precedenti tassi di crescita della produzione, aumentando la produzione di petrolio di 0,4 milioni di barili al giorno a dicembre, secondo il piano precedentemente adottato. Secondo quanto si legge nel sito dell'OPEC, "l'incontro ha riaffermato il continuo impegno dei paesi partecipanti alla Dichiarazione di cooperazione per garantire un mercato petrolifero stabile ed equilibrato, un approvvigionamento efficiente e sicuro per i consumatori e garantire chiarezza nel mercato petrolifero durante i periodi in cui altre parti dell'energia complessi al di fuori di esso stanno vivendo un'estrema instabilità e #volatilità". In altre parole, le pressioni esterne non hanno sortito l'effetto sperato.
In ogni caso l'America per voce del presidente Biden, ha comunicato che adotterà anche altre misure per abbassare i prezzi del petrolio. Il prezzo del #petrolio è sceso dopo la decisione da parte dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, rompendo il supporto chiave posto in area $80.
La situazione tecnica sembra indicare una correzione al trend di crescita, almeno finché le quotazioni rimangono sopra i $70. Monitoriamo quindi questa zona con molta attenzione.
Buon trading a tutti
SILVER (XAG/USD) - Trend long avviatoIl Silver (XAG/USD) ha presentato da Giugno a Settembre 2021 un trend ribassista dove la trend line disegnata fungeva da resistenza respingendo ad ogni fase di ritracciamento il prezzo verso il basso.
Dopo aver raggiunto un livello minimo di circa 21,5$ è partito un impulso rialzista che ha prima rotto al rialzo la trend line e poi superato una zona di resistenza (rettangolo verde) che è diventato successivamente un supporto per la ripartenza del trend.
Ci troviamo ora in una fase di ritracciamento con la formazione di una possibile configurazione "Testa e Spalle" di inversione dove la spalla sinistra è in corso di definizione.
L'impostazione risulta dunque rialzista con possibile continuazione dopo aver completato quest'ultima fase di ritracciamento che potrebbe arrivare a toccare la media blu esponenziale a 21 periodi.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.10.2021La BCE rinvia a Novembre le decisioni su Pepp/politica monetaria.
Wall Stret a nuovi massimi, le trimestrali danno supporto.
I prezzi delle commodities sembrano stabilizzarsi, a cominciare dal petrolio.
Tensione sui prezzi dei Govies Europei: Spread BTP/BUND > 120 bps.
La BCE (Banca Centrale Europea) ha scelto un atteggiamento attendista nella riunione di ieri, 28 ottobre, e la reazione dei mercati e’ stata contenuta, con performance molto miste sui mercati azionari e notevoli, erratiche oscillazioni, su rendimenti e spread dei “governativi”. In chiusura il Cac40 ha segnato +0,75%, il FtseMib italiano +0,31%: Dax tedesco e Ftse100 britannico appena sotto la parita’.
La BCE ha lasciato invariati i principali tassi di riferimento, e cio’ era nelle aspettative, ma ha previsto un ritmo in lieve rallentamento degli acquisti nell’ambito del programma PEPP (Pandemic Emergency Purchase Program), rispetto a quanto registrato nella prima parte dell’anno.
La Signora Lagarde ha nuovamente sostenuto la convinzione che i fattori che stanno determinando un’inflazione alta e persitente siano comunque di natura transitoria e non richiedano interventi specifici da parte della banca centrale.
Tuttavia, facendo esplicito riferimento a un’inflazione elevata e “più a lungo” del previsto e del desiderato, ha innescato una turbolenza e pressione in vendita che non si vedeva da molto tempo sul mercato dei bond Governativi europei, ovviamente concentrata sui “periferici” dell’Euro zona, ed in particolare sui BTP italiani.
Il risultato e’ stato un allargamento dello spread, arrivato fino a 126 bps, ed un aumento del rendimento oltre il +1,0% per il decennale italiano, poi parzialmente ridimensionatosi sul finale.
Per Wall Street e’ stata chiaramente un’altra seduta di “mood positivo” e nuovi massimi assoluti: S&P500 +0,98%, Nasdaq +1,39%, e Dow Jones +0,68%.
Le trimestrali in corso di pubblicazione, a ieri circa la meta’ delle societa’ quotate, sono molto buone per fatturati e margini, smentendo, almeno nei numeri del trimestre passato, le paure che i colli di bottiglia sull’offerta ed i prezzi alle stelle di molte materie prime, potessero tradursi in minori utili di bilancio.
Bloomberg calcola che nell’80% dei casi siano state superate le attese degli analisti, ma non mancano le “sorprese”: ad esempio Apple e Amazon hanno riportato, a mercato chiuso, dati misti, e su alcuni aspetti, inferiori alle stime di consenso. Ford Ford Motor Co. ha battuto le stime degli analisti ed e’ arrivata a guadagnare quasi il 12%.
Se e’ chiaro quello che da’ forza all’azionario Usa, riesce a sorprendere quanto alcuni dati “di peso”, anche quando negativi, sembrino non lasciare il segno. Quello sul PIL del terzo trimestre e’ uscito molto sotto alle attese: +2,0% su base trimestrale, contro stime di +2,9%, il numero peggiore da 5 trimestri, ma il mercato non gli ha dato importanza, quasi come fosse gia’ stato “metabolizzato”.
Qualche contraccolpo in piu’ si e’ visto sul Dollaro che ieri, 28 ottobre, si e’ velocemente indebolito verso l’Euro, segnando il minimo delle ultime tre settimane a 1,167. Stamattina e’ piuttosto stabile, attorno a 1.165 (ore 13.00 CET).
L’evoluzione restrittiva della politica monetaria resta un potenziale “market mover” molto importante e possiamo immaginare che la prossima settimana l’attenzione sara’ massima per il prossimo FOMC - Federal Open Market Committee della FED (Fanca centrale Usa), previsto il 2 e 3 novembre, con al centro le decisioni in merito al “tapering” (alias riduzione dell’acquisto di bond sul mercato).
Moderatamente positivi i principali listini azionari asiatici alla chiusura di stamattina, 29 ottobre: il CSI300 di Shanghai&Shenzen ha guadagnato +0,92%, il Nikkei +0,25%, nonostate il dato sotto alle attese della produzione industriale di settembre, mentre ad Hong Kong l’Hang Seng ha chiuso a -0,70%, soffrendo ancora del “terremoto” finanziario che interessa il comparto immobiliare.
Nella mattinata ha prevalso il segno rosso per l’azionario europeo, che perde in media il -0,2% (ore 12,15 CET) risentendo della turbolenza che sta interessando il comparto bond/govies e dell’attesa delle trimestrali del “vecchio continente”, la cui pubblicazione si concentra nelle prossime 2 settimane, a che si teme siano piu’ impattate di quelle americane dall’aumeto di prezzo e dalle difficiolta’ di reperimento delle materie prime.
Si accentua la pressione sul debito pubblico italiano, ed il rendimento del BTP decennale sale bruscamente a +1,06%, ampliando di oltre 10 bps a quota 120, lo spread con l’omologo bund tedesco. (ore 13.00 CET).
Il prezzo del petrolio e’ poco mosso, col WTI West Texas Intermediate a 83,0 Dollari/barile, +0,2%, e che contribuire a frenare anche oggi, come nelle ultime 4 giornate, la folle corsa delle “commodities”.
L’indice Bloomberg Commodity segna -0,23% (ore 13.15 CET), complice anche il nuovo ribasso del prezzo del gas naturale, -1,8% stamattina, -10% dai massimi del 5 ottobre.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 27.10.2021Le trimestrali dei Big-Tech Usa superano le attese e sostengono Wall Street.
Riunione BCE di giovedi’ 28: attesa per una graduale svolta “restrittiva”.
Una giornata di assestamento per le materie prime: quanto durera’?
L’economia cinese verso un pesante rallentamento nel 4’ trimestre?
Le Borse europee hanno chiuso in rialzo la seduta di ieri, 26 ottobre. Meglio di tutte quella tedesca col Dax a +1,0%, ai massimi da inizio settembre: il FtseMib italiano e’ avanzato +0,6%, il Cac40 parigino +0,8%, il Ftse100 londinese+0,74%.
Wall Street, pur con rialzi solo frazionali, ha confermato i recenti massimi, col Dow Jones +0,04%, il Nasdaq +0,06% e lo S&P 500 +0,18%. La pubblicazione dei risultati trimestrali, mediamente sopra le attese, fornisce un valido sostegno ai listini azionari.
Oltre l’80% delle Società dell’indice S&P 500 che hanno sinora pubblicato i dati trimestrali ha superato le attese, ed anche le aspettative sulla pubblicazione dei conti delle Big Tech, per lo piu’ concentrate nei prossimi giorni, sono positive.
Ieri, Microsoft, +0,64%, e Alphabet +1,35%, hanno rivelato un’attesa ottimistica sui conti trimestrali, che hanno poi largamente battuto le stime. L’utile operativo della prima e’ stato di 20,5 miliardi di Dollari su 45,3 di fatturato.
Alphabet ha invece registrato un utile netto di 18,9 miliardi di Dollari, +2,5 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2020, con un margine operativo salito da 24% a 32% dei ricavi. Wow!
Oggi, 27 ottobre, sono previste le trimestrali di Boeing, Ford e General Motors, domani quelle di Apple e Amazon.
Il contesto generale, tuttavia, non e’ sereno come appare guardando indici borsistici ai massimi: c’e’ molta attesa, ad esempio, per la riunione della Bce (Banca centrale Europea) di giovedì 28, dalla quale dovrebbero emergere indicazioni sull’evoluzione della politica monetaria e sulla conclusione dei programmi emergenziali di acquisto di titoli sul mercato.
Insomma, lo scenario resta incerto, con l’inflazione troppo alta sia in Usa che in Europa e con la prospettiva di una svolta gradualmente piu’ restrittiva della politica monetaria che inciderebbe negativamente sulla robusta ripresa economica in corso.
Ieri, 26 ottobre, negli Stati Uniti ha fatto scalpore la dichiarazione di Lawrence Summers, ex Segretario al Tesoro, che esprime scetticismo sulla capacità dell’Amministrazione e della FED (Banca centrale americana) di contrastare efficacemente l’allarmante crescita dei prezzi alla produzione ed al consumo.
Sempre negli Usa, ha riacceso i timori di una spirale inarrestabile il dato sui prezzi delle abitazioni che, nelle 20 maggiori città, che sono saliti del +19,7% anno su anno in agosto. Sempre ieri una ricerca di Citigroup non esclude che la crescita dell’economia Usa abbia gia’ il picco alle proprie spalle.
Le chiusure asiatiche di stamattina denotano la debolezza dei listini continentali cinesi, col CSI300 di Shanghai&Shenzhen in calo del -1,3%, penalizzati dall’evoluzione nuovamente negativa dei contagi e del settore immobiliare, aggravata dall’indiscrezione che vorrebbe il Governo di Xi-Jinping intenzionato ad introdurre una property tax sugli immobili.
Peraltro Pechino avrebbe formalmente invitato il presidente di Evergrande, Hui Ka Yan, ad intervenire coi suoi abbondanti mezzi personali ad onorare le prossime scadenze del debito del Gruppo da lui fondato, a cominciare dalla cedola sul bond in Dollari maturata il 29 settembre e prossima alla scadenza del periodo di grazia di 30 giorni, prima che scatti il default.
Sul mercato azionario cinese pesa anche il rumor secondo cui gli Stati Uniti potrebbero annullare la concessione a operare sul territorio Usa a China Telecom, come ritorsione alle interferenze cinesi su Taiwan. Gli effetti su Hong Kong, piu’ esposto alle tensioni Usa-Cina, sono ancor piu’ evidenti, con un calo dell’1,6% dell’Hang Seng. Invariato il Nikkei giapponese, negativo il Kospi coreano, -0,8%, in lieve rialzo il Sensex indiano +0,2%.
Sul mercato valutario, il Dollaro conferma la forza recente, e scambia a 1,16 verso Euro e 132,4 verso Yen (131,94). Invece, sul fronte obbligazionario, si prospetta una giornata positiva, con rendimenti in calo: quello del Treasury decennale Usa scende a 1,59%, in flessione di -4 punti base, quello del Bund tedesco a -0,16% e quello del BTP 10 anni italiano a +0,94%, per uno spread attorno a 110 bps.
Il prezzo del petrolio e’ in calo dell’1,2%, col future dicembre sul WTI (West Texas Intermediate) a 83,6 Dollari/barile, contribuendo al lungamente atteso ripiegamento dell’indice Bloomberg Commodity,-0,9% a104,75 (ore 13.15 CET).
L’oro perde il -0,3% a 1.790 Dollari/oncia, confermando la rottura al ribasso di ieri, quando era sceso sotto la soglia dei 1.800 Dollari.
La mattinata azionaria europea e’ stata debole, con cali medi del -0,3% (ore 13.15 Cet), che interrompono la serie di 3 rialzi delle passate sedute. I future su Wall Street anticipano aperture stabili.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
NATURAL GAS: LA DOMANDA RIMANE FORTE n queste ultime sedute il Natural Gas ha ripreso a correre, con i prezzi che sono ritornati sopra i $6. Le ragioni dell'enorme aumento dei prezzi sono molte: in primo luogo, i problemi della catena di approvvigionamento creano problemi nella fornitura di gas naturale. In secondo luogo, la produzione di quest'anno ha subito dei forti rallentamenti a causa della forte tempesta e dell'ondata di freddo che ha colpito a febbraio il Texas e Oklahoma.
Secondo le ultime previsioni climatiche inoltre la domanda di gas naturale dovrebbe raggiungere il massimo storico questo inverno poiché sono previste temperature più rigide. Le quotazioni hanno superato il livello di resistenza costituto dai massimi registrati nel 2014 e la #volatilità è più che raddoppiata negli ultimi 4 mesi.
Una situazione complicata anche dal punto di vista tecnico in quanto, nonostante il deciso trend rialzista, l'esagerata crescita di queste ultime settimane potrebbe suonare come campanello d'allarme. Monitoriamo il valore chiave di resistenza a $6.50 mentre molto più sotto il valore di supporto a $5.
Buon trading a tutti.
SUGAR (SB) - Fase di debolezzaLo Sugar (SB) ha avviato ad Aprile 2020 un trend rialzista piuttosto intenso che si è rafforzato a distanza di circa un anno a seguito della rottura al rialzo di un'area importante di resistenza intorno ai 15$.
Recentemente, dopo aver raggiunto quasi i 21$, si è formato un doppio massimo con rottura della neckline avvenuta l'8 Settembre.
Da quel momento il mercato ha avuto una prima fase ribassista per poi entrare in una flag con un movimento lateral/rialzista.
La candela del 14 Ottobre rompe la trend line più bassa del canale (flag) sancendo la continuazione del ribasso in atto.
A questo punto si suppone che la fase di debolezza possa continuare per le prossime settimane con l'obiettivo di avvicinarsi all'area di domanda /supporto rappresentata in figura dal rettangolo verde dove in prossimità sta passando la media istituzionale a 200 periodi.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
Analisi del “Commitment of Traders” – 15/10/2021Settimanalmente il CFTC (Commodity Futures Trading Commission) rilascia il dato sul “Commitment of Traders”, ovvero la quantificazione delle posizioni nette lunghe e corte detenute da alcune categorie di investitori con il relativo “open interest”, ovvero il numero di contratti derivati non chiusi all’interno del mercato.
Le tre categorie di operatori analizzate sono:
• Commercials: Si tratta di trader commerciali, per la maggior parte coinvolti in operazioni di copertura o amplificazione delle posizioni in portafoglio. Agiscono in maniera attiva e sono i più informati sullo strumento finanziario in questione. Il loro approccio li porta ad essere contro trend e ad anticipare i movimenti del mercato (nel grafico linea rossa);
• Non Commercials (Large Speculators): Categoria composta da banche, grandi traders e fondi. Essi hanno un approccio speculativo, orientato al lucro e non al sottostante degli strumenti finanziari. Generalmente operano in trend (nel grafico linea verde);
• Non reportable: Categoria nella quale rientrano le posizioni dei retail traders, sovente in posizionamento errato nei punti di svolta del mercato.
Nell’analisi del report, non sono importanti solo il posizionamento long/short degli operatori e l’open interest, ma anche la variazione netta delle poste e i cd. estremi, ovvero situazioni nelle quali si rilevano pesanti divergenze di comportamento tra i vari operatori.
Durante il ritracciamento dell’S&P500 di inizio settembre, possiamo notare come i retail traders (linea blu) avessero posizioni nette lunghe, mentre Commercials e Non Commercials avessero una visione sostanzialmente short (linea verde e rossa al di sotto della linea dello zero).
Durante lo sviluppo del ritracciamento nel corso del mese di settembre e dei primi giorni di ottobre abbiamo visto una situazione sostanzialmente opposta:
• Retail traders con riduzione dei contratti aperti long;
• Non Commercials con incremento di contratti long;
• Commercials con incremento di contratti long.
Riuscirà questa variazione di posizionamento di istituzionali e commercial a sostenere le quotazioni? Sarà interessante verificare i prossimi report ed il relativo comportamento dei prezzi.
WisdomTree Tactical Daily Update - 11.10.2021Petrolio sopra 82 $/barile: inevitabile l'aumento dell’inflazione europea.
Chiari e scuri nei datisul mercato del lavoro Usa: aumentano i salari orari.
Il graduale rialzo dei tassi prosegue: Bund a -0,12%, Treasury a +1,61%.
Scarsa reperibilita’ materie prime fa rallentare l’export tedesco.
Venerdi’ 8 ottobre, i mercati azionari europei hanno chiuso senza direzione, risentendo anche dei dati sotto alle attese sul mercato del lavoro Usa: secondo il Dipartimento del Lavoro, a settembre sono stati creati 194 mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli, quando le attese ne indicavano 500 mila.
Peraltro, in positivo, il tasso di disoccupazione è sceso al minimo post-Covid al 4,8%, grazie ad un nuovo calo della partecipazione alla forza lavoro. La retribuzione oraria media è salita del +0,6%, e le ore settimanali medie lavorate a 34,8, il livello più elevato da maggio, riaccendendo le preoccupazioni per possibili tensioni salariali.
Il FtseMib italiano ha chiuso a +0,23%, il Ftse100 inglese a +0,29%, mentre il Dax tedesco ha perso il -0,28% ed il Cac40 francese il -0,51%. Wall Street ha vissuto una giornata incolore, con frazionali cali dei 3 maggiori indici: Dow Jones -0,03%, S&P500 -0,19%, Nasdaq -0,51%.
A poco e’ servito l’annuncio dell'intesa tra l’opposizione repubblicana e la maggioranza democratica sull'innalzamento temporaneo del tetto del debito pubblico Usa, che ha differito a Dicembre il temuto “shutdown” della Pubblica Amministrazione.
La situazione macroeconomica europea e’ sempre piu’ caratterizzata da segnali di rallentamento della ripresa. Ad esempio, in Germania, dopo il debole dato sulla produzione industriale in agosto, ha deluso anche anche l'export, che nello stesso mese ha segnato un calo del -1,2% rispetto a luglio, mentre le importazioni sono cresciute del +3,5%.
Anche il fronte politico europeo sembra perdere la compattezza che aveva caratterizzato le fasi piu’ acute della pandemia: giovedì 7 ottobre una sentenza della Corte Costituzionale polacca aveva decretato che alcune sezioni del Diritto dell'Unione Europea sono incompatibili con la Costituzione della Repubblica di Polonia.
Cio’ complica le relazioni, gia’ tese tra “Varsavia e Bruxelles” ridando vigore all”incubo” della cosiddetta "Polexit", vale a dire l’uscita della Polonia dall’UE.
Tra le materie prime energetiche non si ferma la corsa del prezzo del petrolio con il WTI (West Texas Interemediate) che stamane, 11 ottobre, ha superato gli 82 Dollari/barile, ai massimi dall’autunno 2014 (ore 13.30 CET). Il prezzo del gas naturale, che aveva rallentato la sua corsa giovedi’ 7 grazie alla parole costruttive del Presidente russo Vladimir Putin sull’aumento delle forniture all’Europa, torna a salire stamani, +1% a 5,62 Dollari/MMBtu .
Oltre a quelli energetici salgono i prezzi di numerose materie prime e l’Indice Bloomberg Commodity e’ a 103,4, ai massimi dal 2015, alimentando i dubbi sulla sostenibilita’ della crescita economica globale e sulla redditivita’ delle aziende: a tal proposito, giovedì 14 ottobre iniziera’ la pubblicazione delle relazioni trimestrali, con quelle delle maggiori banche Usa a fare da apripista.
Stamattina, 11 ottobre, chiusure in deciso rialzo per le Borse asiatiche: il Nikkei giapponese, +1,6%, ritrova ottimismo con l’insediamento del Governo del premier Fumio Kishida che ha escluso aumenti delle tasse sui guadagni di Borsa. L’Hang Seng di Hong Kong, +1,96%, si giova del ritrovato interessse per i titoli della tecnologia: Meituan, +9% festeggia la “leggerezza” della multa per abuso di posizione dominante: 3,44 miliardi di yuan, circa 0,5 miliardi di Dollari. Per simpatia recuperano terreno anche Alibaba, +9%, e Tencent, +3%.
In Cina, venerdì 8 ottobre, l'indice PMI dei servizi (Indagine condotta presso i responsabili degli acquisti) è salito a settembre a 53,4, da 46,7 di agosto, tornando in area di espansione. Cio’ non e’ bastato a dare slancio ai listini azionari cinesi: il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen e’ cresciuto di un misero +0,13%. Taipei e Seul sono chiuse per festivita’.
La mattinata delle Borse europee e’ stata debole: gli aumenti di inflazione e tassi di interesse hanno un peso negativo e peggiorano la prospettiva dei settori piu’ sensibili all’aumento del costo del denaro. Il rendimento del Bund decennale tedesco e’ risalito a -0,12%, confermando il movimento iniziato a fine di agosto, e quello del decennale USA, che ha sofferto dei dati sul mercato del lavoro, e’ salito venerdi’ scorso oltre il +1,6%, e stamane supera il +1,61% (ore 14.00 CET).
Oggi è Columbus Day negli Stati Uniti: il mercato dei Governativi e delle obbligazioni corporate è chiuso, mentre quello azionario e’ aperto, ma prevedibilmente “girera’” a ritmi” ridotti. I futures sui principali indici dei Wall Street sono leggermente negativi.
Il mercato valutario e’ tranquillo, col rapporto Euro/Dollaro stabile a quota 1,156.
Il prezzo dell’oro e’ privo di direzione, attorno a 1.755 Dollari/oncia (ore 14.00 CET).
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Daily Update - 05.10.2021 Le Banche Centrali Usa ed Europea alle prese con un’inflazione troppo alta.
La crescita dei prezzi delle materie prime non conosce sosta.
Il petrolio sale ancora dopo che Opec+ conferma solo gli aumenti programmati.
Giornata nera per la tecnologia ed il Nasdaq: il Mondo senza le maggiori Apps per diverse ore.
Una seduta ad alta volatilita’, quella di ieri, 4 ottobre, per le Borse europee, che dopo un breve “transito” in positivo, hanno chiuso in calo: il FtseMib italiano a -0,6%, il Dax tedesco a -0,8%, il Ftse100 britannico a -0,2%, e il Cac40 francese a -0,6%. I mercati temono i forti rialzi dell'inflazione in Europa, dopo che per mesi era stata percepita come un fenomeno transitorio e riguardante soprattutto gli Stati Uniti.
La pervicace convinzione della Banca Centrale Europea sulla temporaneita’ dell’aumento dei prezzi sembra incrinarsi. Ieri, il vicepresidente della BCE Luis de Guindos ha ammesso che l’attuale aumento dell'inflazione non dipende solo da un effetto di confronto con un 2020 depresso, ma anche da componenti di natura più strutturale", quali i “colli di bottiglia” dell'offerta, le distorsioni nei mercati di beni e servizi e l'aumento incontrollato dei prezzi dell'energia.
Anche la Banca Centrale Americana (FED) sta cambiando la retorica della “transitorieta’”, dopo che il dato di Pce (Personal Consumption Expenditures Price Index), che e’ l’indicatore dell’inflazione piu’ osservato dalla Federal Reserve, è salito del +0,4% a settembre, oltre il +0,3% stimato, e su base annua è aumentato del +4,3%, la crescita annuale piu’ elevata dal 1991.
Ieri, 4 ottobre, il Presidente della Fed di St. Louis Bullard, si è detto preoccupato sui rischi di un rialzo incontrollato dell’inflazione, con un messaggio che suona un po’ dissonante rispetto a quello relativamente rilassato e piu’ volte ribadito del Presidente Jerome Powell.
La corsa delle materie prime non conosce sosta e affligge il morale degli investitori. L’indice Bloomberg Commodity Spot ha segnato ieri un record e dai minimi di marzo 2020 e’ quasi raddoppiato.
Il petrolio e’ l’infausto protagonista dei rincari dei prezzi delle commodities: stamane, 5 ottobre, un barile di WTI (West Texas Intermediate) è in ulteriore rialzo a 78,0 Dollari, record dal 2014, dopo che ieri l’Opec+ (Organizzazione dei 13 maggiori esportatori + partners) ha confermato l’aumento della produzione di 400 mila barili/giorno ogni mese, deludendo le attese dei mercati di un’accelerazione del ritmo. Il gas naturale sale a sua volta del +3,5% 9ore 13.00 CET)
In Cina continua a creare apprensione il destino del gruppo immobiliare Evergrande, le cui azioni, assieme a quelle delle sue controllate, sono state sospese dalle contrattazioni sulla Borsa di Hong Kong, alimentando la speranza, per ora non suffragata dai fatti, di un’imminente acquisizione del 51% della controllata Evergrande Property Services Group, per circa 40 miliardi di Dollari di Hong Kong, (alias 4,4 miliardi di Euro), da parte del gruppo Hopson Developments.
A Wall Street le cose sono andate anche peggio che in Europa, con forti vendite sul comparto tecnologico che hanno spinto il Dow Jones a -0,94%, l’S&P a -1,3% e il Nasdaq, naturalmente piu’ colpito, a -2,1% e a quasi -8% dai massimi assoluti di settembre. Pesantemente vendute Netflix, Alphabet, Apple e soprattutto Facebook, che ha chiuso a -6% circa, impattata da 2 due eventi negativi di rilievo.
Un ex dipendente ha denunciato pratiche di business scorrette, con cui l’azienda avrebbe privilegiato i profitti alla tutela della privacy e della salute degli utenti, specie di quelli piu’ giovani. In curiosa contemporaneita’ si riscontravano malfunzionamenti di WhatsApp, Instagram, Facebook e Messanger, che hanno interessato oltre 2 miliardi di utenti nel Mondo.
Stamattina, 5 ottobre le chiusure delle borse asiatiche sono differenziate: l’Hang Seng di Hong recupera la debolezza iniziale per segnare +0,3% finale, il Nikkei giapponese, -2,2% ed il Kospi coreano, -1,8%, restano depressi, il CSI300 di Shanghai&Shenzhen recupera sul finale a +0,7%.
La mattinata europea delle Borse ha un tono costruttivo, con rialzi medi del +0,8% (ore 13.00 CET), in sintonia coi futures di Wall Street che anticipano aperture mediamente in recupero del +0,4%.
Poco da segnalare sul mercato dei cambi, con l’Euro/dollaro che “gioca” attorno a quota 1,16, ed anche su quello obbligazionario. Il rendimento Treasury Usa 10 anni e’ stabile appena sotto +1,5%, quello del Bund tedesco a -0,22% e quello del Btp italiano a -0.82% (spread 104 bps). Qualche tensione al rialzo si osserva sui bond high yield, ma e’ presto per parlare di allargamento dei “credit spreads”.
Le criptovalute ritrovano la fiducia dei mercati ed hanno in media recuperato interamente le perdite determinate dalla loro messa al bando da parte del Governo cinese. Bitcoin e’ oltre i 50 mila Dollari.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomtTree Tactical Daily Update - 01.10.2021Aumentano i segnali di indebolimento della crescita economica Usa.
L’inflazione in Europa e’ ai massimi degli ultimi 20 anni. Fenomeno passeggero.!?
Timori dei Governi europei per i rincari autunnali di elettricita’ e gas.
Banche Centrali Usa ed EU spinte ad avviare una timida “stretta”.
Ieri, 30 settembre, ultima seduta del mese e del trimestre, le Borse europee hanno annullato la partenza positiva e sono scivolate “in rosso“: il FtseMib italiano -0,21%, il Cac40 parigino -0,62%, il Dax tedesco -0,72%, il Ftse100 inglese -0,39%.
Settembre è stato il peggior mese del 2021 ed il primo di vero calo, con lo Stoxx600 europeo a -3,2%. Non e’ la fine del Mondo, ma qualcosa su cui riflettere.
L’aumento dei prezzi delle materie prime, soprattutto di quelle energetiche, le difficolta’ di approvvigionamento e l’inflazione piu’ persistente del previsto, sono una minaccia alla crescita economica globale.
I dati diffusi ieri parlano di un’inflazione in Germania che e’ la piu’ alta dal 1992, +4,1% anno su anno a settembre, ma e’ tutto il “Vecchio continente” a soffrirne: in Francia i prezzi al consumo sono in accelerazione, +2,1% annuo da +1,9% in agosto, mentre in Italia si registra +2,6%, da +2,2% di agosto.
La Presidente della Banca Centrale Europa Christine Lagarde ha di nuovo ribadito che l’attuale elevata inflazione e’ dovuta soprattutto a componenti volatili come quelle energetiche: un giudizio simile a quello del suo omologo Usa Jerome Powell, ma i Governi europei non nascondono preoccupazione.
Quello francese deve gia’ fronteggiare la protesta del movimento “gilets jaunes” contro gli aumenti dei carburanti, quello italiano alloca 3,5 mld Euro di budget statale per limitare l’impatto sui consumatori dell’aumento delle bollette di elettricita’ e gas.
Dopo la chiusura degli scambi europei anche Wall Street, che era partita positiva, e’ andata peggiorando, fino ad una chiusura pesante: Dow Jones -1,59%, Nasdaq -0,44%, S&P 500 -1,19%, per un calo nel mese di settembre di -4,8%, il peggiore da marzo 2020.
Il quadro macroeconomico Usa fornisce dati misti, segnalando un andamento incerto dell'economia. La nuova lettura del Pil del 2’ trimestre segnala una crescita del +6,7% contro +6,6% della prima stima, trainata dai consumi personali, +12% anno su anno.
L'indice PMI (Purchasing managers Index) dell’area di Chicago e’ sceso a settembre a 64,7 punti dai 66,8 di agosto, al livello piu’ basso degli ultimi 7 mesi e ben sotto le attese.
Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono cresciute di 11 mila a 362.000: le attese erano per un calo di 16 mila a 335.000. Uragano Ida, incendi, ma anche colli di bottiglia nella manufattura hanno contribuito negativamente a questo dato deludente.
Sul fronte politico Usa, si registra, in positivo, il raggiungimento di un accordo per evitare lo stop delle attività della “pubblica amministrazione” per superamento del budget federale e, in negativo, che i Democratici hanno nuovamente differito il voto sul piano infrastrutturale, nella difficile ricerca di un accordo coi Repubblicani.
La congiuntura economica e’ in rallentamento anche in Giappone: la produzione industriale ad agosto è diminuita, -3,2%, per il secondo mese consecutivo, soffrendo difficolta’ negli approvvigionamenti di componenti industriali, soprattutto di chips per l'industria automobilistica. Il calo di agosto, che segue al -1,5% di luglio, è peggiore del previsto.
Questo nuovo segnale di rallentamento dell’economia dell’area asiatica fa il paio con quello di ieri sull'industria cinese, dove l'Indice dei responsabili acquisti (i.e. Pmi), che misura la “salute” della manifattura, è sceso a 49,6, da 50,1 ad agosto, al livello più basso da febbraio 2020, ed in area di contrazione.
Ieri, 30 settembre, i prezzi delle materie sono tornati a salire: l’Indice Bloomberg Commodity, +1,2%, e’ stato trascinato dal +1,8% dell’oro, tornato sopra 1.755 Dollari/oncia.
Sul fronte valutario l'Euro interrompe la fase di debolezza verso il Dollaro e scambia a 1,1590 (+0,1%). Oggi il prezzo del petrolio e’ in lieve calo: il Wti (West Texas Intermediate) segna 74,7 Dollari/barile, -0,4% (ore 13.30 CET)..
Stamane, 1’ ottobre, le Borse dell’Asia-Pacifico hanno registrato chiusure pesanti. Il Nikkei giapponese ha perso il -2,3%, sebbene la Banca del Giappone abbia pubblicato un buon Indice Tankan sulle aspettative delle grandi aziende di produzione. Nel terzo trimestre e’ cresciuto a 18, da 14, quando il consenso indicava 13. L’Indice ha riavvicinato i massimi degli ultimi 3 anni.
Tra gli altri, ASX200 australiano -2,0%, Kospi coreano -1,3%, Taix di Taipei -1,8%, Sensex indiano -0,9%. I mercati di Shanghai, Shenzen e Hong Kong sono chiuse per festivita’.
I future su Wall Street indicano aperture mediamente in calo del -0,4%, mentre le Borse europee, a fine mattinata, perdono in media il -0,5%, dopo un avvio ancora piu’ stentato.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomtTree Tactical Daily Update - 30.09.2021La Camera Usa approva il Decreto che autorizza sforamento del debito.
I dati PMI di settembre confermano la frenata dell’economia cinese.
Il movimento al rialzo dei tassi si e’ gia’ interrotto?
Si chiude un mese di settembre pieno di incertezze per crescita e inflazione.
La seduta di ieri, 29 settembre, ha visto faticosamente prevalere il segno positivo, sia in Europa che in America. Ad interrompere il calo dei primi 2 giorni della settimana ha probabilmente contribuito la pausa nella corsa al rialzo delle materie prime, a cominciare da petrolio e gas naturale, ed il ritorno di interesse per le obbligazioni, i cui rendimenti sono tornati a scendere.
Ieri l’indice Bloomberg Commodity ha segnato un calo del -1,5%, ma cio’ non altera la tendenza al rialzo che vale +4,0% da inizio mese e +6,0% nel 3’ trimestre. Il prezzo di un barile WTI (West Texas intermediate), alla chiusura di ieri, e’ rimasto invariato a 74,7 Dollari, ma segna +9,0% nel mese di settembre.
Il piccolo rimbalzo delle Borse europee, in media del +0,5%, riporta a malapena sotto il -2% il bilancio parziale della settimana, similmente a Wall Street, dove il recupero del +0,16% dello S&P500, lascia un calo settimanale del -2,2%: insomma, l’ultima settimana di settembre e del trimestre appare di assestamento e cautela.
Ad annuvolare la prospettiva per economie e Borse continuano a pensarci le paure di un’ascesa incontrollata dei prezzi delle materie prime e dell’inflazione, e le probabili mosse restrittive delle Banche centrali europea ed americana.
Il Presidente della Federal Reserve (Banca Centrale Usa) Jerome Powell, in un incontro con i rappresentanti di Banca Centrale Europea, Banca del Giappone e Banca d'Inghilterra, ha ribadito la sua fiducia sulla prossima soluzione dei problemi di approvvigionamento, che aggravano lo scenario della manufattura mondiale e rinfocolano le attese di inflazione. Nel 2022 questi allarmi dovrebbero spontaneamente rientrare, ma la Fed sarebbe pronta ad intervenire in caso di ricadute inflattive troppo pesanti per imprese e famiglie.
Restando sul fronte USA, segnaliamo che il Congresso ha raggiunto un accordo, valido fino al 3 dicembre per innalzare il tetto della spesa federale, evitando la minaccia dello “shutdown” dell’apparato pubblico. Al tempo stesso, la Camera dei Rappresentanti potrebbe approvare oggi, 30 settembre, la Legge bipartisan sul Piano infrastrutture, che il Senato ha gia’ approvato ad agosto.
Prosegue, con ampi contrasti anche in seno ai Democratici, la discussione sul Piano di spesa sociale, che da solo vale 3,5 trilioni di Dollari.
Spostandoci in Cina, i dati PMI (Purchasing Managers Index) pubblicati stamane, 30 settembre, confermano il rallentamento dell’economia: l’Indice Pmi manufatturiero ha sorpreso negativamente, calando a 49,6 a settembre, verso attese di 50,1, e portandosi, per la prima volta da febbraio 2020, in area di contrazione, riflettendo cali sincronizzati dei sub-indici produzione, nuovi ordini, vendite, consegne, export.
Parzialmente piu’ incoraggiante, invece, il Caixin China General Manufacturing Pmi, focalizzato su medie imprese private, risalito a 50,0 a settembre, riscattando il debole 49,2 di agosto. Infine, a dare la misura dell’impegno indiretto del Governo cinese a contrastare gli effetti negativi del caso Evergrande, segnaliamo la nuova iniezione di liquidità della People Bank of China, 100 miliardi di Yuan, alias 15,5 miliardi di Dollari.
La stessa PboC ha esortato le grandi istituzioni finanziarie pubbliche ad assistere le amministrazioni locali colpite dal brusco calo dei prezzi delle case ed gruppi finanziari privati a salvaguardare i diritti dei privati che hanno comprato negli anni del boom.
Sul fronte obbligazionario pare gia’ spenta la spinta rialzista di inizio settimana. il rendimento del Bund 10 anni è pari a -0,21%, quello dei BTP a +0,82% e quello del Treasury Usa a +1,52%.
Piu’ dinamico il mercato valutario, col Dollaro che accelera al rialzo, toccando stamane 30 settembre, il massimo dell’anno a 1,158 verso Euro (ore 13.00 CET). Il Dollar Index e’ salito a 94,4, su livelli che non si vedevano da luglio 2020, restituendo al Dollaro, in questa fase turbolenta dei prezzi delle materie prime, il ruolo di “porto sicuro (safe haven)”.
Stamattina, borse dell’Asia in lieve rialzo, cosi’ come i future su Wall Street, forse aiutate dall’ok della Camera allo sforamento dell’indebitamento federale. Il Nikkei giapponese, -0,3%, e’ poco reattivo alla pubblicazione di dati macroeconomici mediamente buoni e chiude il mese di settembre con un rialzo di oltre il +5%. L’Hang Seng perde -0,9%: con settembre -5%, e il trimestre -15%.
La mattinata e’ partita positiva per i listini europei, ma i progressi si sono esauriti rapidamente. Alle 13.00 CET i principali indici sono mediamente invariati. Il prezzo del Petrolio e’ in calo di circa -1%: Wti a 74,0 Dollari/barile.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomtTree Tactical Daily Update - 28.09.2021La penuria ed i prezzi alle stelle delle materie prime minacciano la crescita.
L’economia cinese rallenta, complici anche gli impegni sul clima.
I prezzi del petrolio e del gas naturale salgono ancora, frenano le Borse e sale la volatilita'.
Le Banche centrali sempre piu’ vicine ad una “stretta” monetaria.
La prospettiva di un “energy crunch” sta prendendo slancio, alimentando la corsa al rialzo del prezzo del petrolio e mettendo in secondo piano, almeno per ora, i timori sul possibile default del colosso immobiliare cinese Evergrande e l’incertezza sul futuro governo tedesco.
Ieri, 27 settembre, le Borse europee hanno chiuso in frazionale rialzo, Francoforte +0,28%, Milano +0,68%, Londra +0,16%, Parigi termina +0,19%, supportate dai recuperi delle azioni energetiche e delle banche, queste ultime favorite dallo scenario di tassi globali in crescita nelle ultime giornate. Chiusure deboli per l’azionario americano con S&P e Nasdaq a -0,28% e -0,52%, rispettivamente.
Come accennato, cresce la preoccupazione per l’inarrestabile ascesa dei prezzi delle materie prime: l’indice piu’ osservato, il Bloomberg Commodity (BCOM), sale stamattina, 28 settembre, per la 5° seduta consecutiva, a 102,1, nuovo massimo dal 2016.
La parte del leone la fa il petrolio, col prezzo del greggio WTI (West Texas Intermediate) in rialzo del +1,0% a 76,2 Dollari/barile (ore 11.30 CET), massimo degli ultimi tre anni, segno che l’offerta non cresce allo stesso ritmo della domanda, inaspettatamente brillante.
Considerazioni simili valgono anche per il gas naturale, raddoppiato negli ultimi 3 mesi, e ritornato ai livelli 2009.
La crescita cinese rallenta e rischia di azzerarsi nell’ultima parte dell’anno: ieri, 27 settembre, sia Goldman Sachs che Nomura hanno tagliato le previsioni in un report che attribuisce la frenata dell’attività economica anche alla carenza di energia elettrica, razionata dal Governo per rispettare gli impegni su cambiamento climatico e inquinamento, condizione perche’ le prossime Olimpiadi si svolgano a Pechino.
Di opinione diversa BlackRock, che non teme impatti negativi sistemici ed ha alzato a overweight il peso della Cina nei portafogli. La PBOC (Banca Centrale Cinese) ha diffuso ieri un comunicato in cui promette il riequilibrio del mercato immobiliare in difesa dei diritti degli acquirenti di case.
Pur non esplicitamente menzionata, il riferimento e’ anche ad Evergrande, la cui crisi di liquidita’ sara’ in qualche modo sistemata a tutela dei piccoli prorietari e creditori.
Stamane, 28 settembre, la borsa di Hong Kong e’ migliorata sul finale, con l’indice Hang Seng a +1,2%, tirato dai titoli legati al “real estate” (immobiliare), il Nikkei giapponese negativo di -0,2%, il Kospi coreano di -1,2%.
I tassi di interesse si sono risvegliati, sia in Europa che in America. Il rendimento del Treasury Note Usa a dieci anni e’ salito a +1,52% e quello sul “biennale” è ai massimi degli ultimi diciotto mesi, a +0,31%, il 5 anni sopra +1,0%, ed il 30 anni al 2,0%. Il tasso sul Bund tedesco a 10 anni risale a -0,19%, il BTP 10 anni rende +0,83% con lo spread “calmo”, a 103 bps.
Le Banche Centrali potrebbero essere indotte a scelte di politica monetraia piu’ restrittive. Il Governatore della Banca d'Inghilterra Bailey ha fatto trasparire ieri l’idea di un rialzo quest’anno, sottolinando i limiti della politica monetaria nel bilanciare le forze divergenti nell'economia.
La Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, in un’audizione al Parlamento europeo, conferma una ripresa economica in accelerazione, ma non priva di incertezze e rischi. L'inflazione è temporanea, pur con alcuni fattori inaspettatamente duraturi: BCE continua a prevedere un’inflazione sotto l’obiettivo del 2% nel medio termine.
Sempre sul fronte delle Banche Centrali, oggi negli Usa, oltre all’audizione di Yellen, Segretario del Tesoro, alla commissione bancaria del Senato parlera’ Jerome Powell, Presidente della Federal reserve, sull’evoluzione della battaglia anti-Covid: dal testo, gia’ noto, emerge la convinzione della Fed che l’attuale inflazione sia transitoria.
Yellen e Powell si esprimeranno anche sull’estensione delle leggi di spesa e sulla sospensione del limite del debito, senza le quali gli Stati Uniti diventerebbe insolventi gia’ alle prime scadenza fiscali di ottobre.
All’indomani delle elezioni politiche tedesche, dove l’SPD è risultato vincitore di stratta misura, Verdi e Liberali attendono di essere convocati al piu’ presto, ma la prospettiva della nuova alleanza “a semaforo” (SPD, Verdi e Liberali) richiedera’ lunghe consultazioni e slittare all’anno nuovo, costringendo il Governo uscente a “guida Merkel” a lunghi tempi supplementari.
Materie prime alle stelle, rallentamento cinese, incertezza sull’evoluzione della politica montaria, rendimenti in ascesa sulle obbligazioni incidono sull’umore delle Borse europee che a fine mattinata perdono il -1,2% medio (ore 12.30 CET).
I future di Wall Street anticipano aperture deboli, nell’attesa dell’indice di fiducia dei consumatori a settembre, che potrebbe risentire delle preoccupazioni delle famiglie sull’inflazione.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
COTONE (CT) - Nuovo impulso rialzistaIl Cotone, dopo una fase di ritracciamento piuttosto profonda andando al di sotto di una trend line di supporto che sosteneva il prezzo da diverso tempo, questa settimana ha avuto un nuovo impulso rialzista riportandosi al di sopra della trend line di supporto e facendo il break out di una trend line che recentemente faceva invece da resistenza durante la fase di ritracciamento.
Il mercato nel prossimo breve periodo potrebbe effettuare un nuovo ritracciamento sino a ritestare una delle due trend line indicate preparandosi ad un nuovo possibile impulso rialzista essendo verso la fine dell'anno in stagionalità positiva.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
ARGENTO: I PREZZI TESTANO UN IMPORTANTE SUPPORTOIl prezzo dell'#argento rimane molto vicino al supporto a $22.50 che ha sorretto il prezzo negli ultimi 14 mesi. Nonostante il prezzo basso i fondamentali sono molto forti e favorevoli. Se pensiamo, ad esempio, che la crescita delle importazioni dell'India di lingotti di argento sono cresciute annualmente del 52%, registrando proprio il picco ad agosto con 82 tonnellate, si capisce come questo segmento sia al momento sotto prezzato. Anche le importazioni totali di luglio negli Stati Uniti sono aumentate del 55% su base annua. Nonostante le crescenti aspettative di tapering monetario negli Stati Uniti/Europa, gli aumenti dei tassi potrebbero non verificarsi così presto come alcuni analisti anticipano.
E questo potrebbe avvantaggiare asset come l'argento. Dal punto di vista tecnico, sembra prendere piede una figura a megafono, che indica sostanzialmente grande incertezza e aumento del range di escursione dei prezzi.
In ogni caso al momento i prezzi sono rimbalzati sul livello di supporto sopra citato e questo conferma come quel livello sia rilevante per gli investitori.
La prima resistenza importante la troviamo molto vicina in area $23 e questa potrebbe limitare la fase di rimbalzo dell'argento.
Buon trading a tutti.
WisdomTree Tactical Update - 16.09.2021Anche la produzione industriale Usa rallenta ad Agosto.
Si avvicinano il FOMC, 22-23 settembre, e le cruciali scelte di tapering.
La crescita cinese fa’ i conti con spinta regolatoria e crisi Evergrande.
Petrolio WTI sopra 73 Dollari, complici scorte Usa in forte calo.
I dati macroeconomici cinesi descrivono una crescita economica sotto alle attese contribuendo a chiusure deboli per le Borse europee nella seduta di ieri, 15 settembre: le perdite sono state minime, -0,05%, per il Ftse100 inglese, il Dax tedesco ha perso -0,68%, il Cac40 francese -1,04%, il FtseMib italiano -1,02%.
Relativo buon umore, invece, a Wall Street, dove i segnali di rallentamento della ripresa economica ed il futuro aumento delle tasse sono stati controbilanciati dalla convinzione di aver lasciato alle spalle il picco dell'inflazione e smorzato le paure di un avvio ravvicinato del “tapering”.
In tal senso sara’ cruciale la prossima settimana, il 21-22 settembre, la riunione del FOMC (Federal Open Market Committee) della FED (Banca centrale americana), chiamato a discutere le future mosse di politica monetaria, specie considerando che l’inflazione sembra essere più persistente che transitoria.
Tutti gli indici di Wall Street sono risaliti dai minimi da oltre tre settimane, il Dow Jones +0,68%, il Nasdaq +0,82%, lo S&P 500 +0,85%. Il balzo del comparto energy, +3,8%, sovrasta quello di industriali e “materials”, entrambi +1,1%.
Qualche novita’ e’ giunta dal versante “macro”. La produzione industriale negli Usa è aumentata in agosto del +0,4%, appena sotto alle attese degli analisti che indicavano un rialzo del +0,5%. E’ stata intanto formalmente avviata la riforma fiscale voluta dall’Amministrazione Biden, che punta ad un aumento del gettito fiscale di 2,1 trilioni di Dollari, con imprese e contribuenti piu’ ricchi nel mirino.
Tornando sul tema del rallentamento della crescita cinese, dopo la ripresa molto forte post lockdown della primavera 2020, alcuni analisti lo attribuiscono alle strozzature nella disponibilita’ ed ai prezzi elevati delle materie prime, all’iperattivita’ regolamentare del Governo e, ultimamente, al possibile fallimento del colosso immobiliare Evergrande con ricadute negative sulle prospettive dell’intero settore.
Dai dati Eurostat pubblicati ieri, 15 settembre, emerge che a luglio la produzione industriale nei 19 Paesi dell'Eurozona è aumentata +1,5% mese su mese, e +7,7% rispetto a luglio 2020. A giugno la produzione industriale aveva registrato una discesa del -0,1% su base mensile, dunque luglio ha ripristinato il ritorno ad una traiettoria di crescita.
Venendo all’Italia, ad agosto, la produzione industriale Italiana è cresciuta +0,4% mese su mese, centrando le stime di consenso. L'Istat (Istituto nazionale di statistica), ha comunicato ieri un aumento del +2,0% dell'inflazione ad agosto, massima varizaione annuale dal 2013, mentre Banca d’Italia ha segnalato il nuovo record del debito pubblico, che ha superato 2.700 miliardi di Euro.
Non sembra soffrirne lo spread tra Btp decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi che conferma “quota 100” punti base, con un rendimento del BTP 10 anni a 0,69%.
Il prezzo del petrolio e’ salito senza sosta sino ad oltre il 3% ieri, 15 settembre, dopo il dato EIA (Energy information Administration) sulle scorte di greggio Usa, calato ben oltre le attese, di 6,42 milioni nell'ultima settimana. Il Wti (West Texas Intermediate) scambia stamani (ore 13.30 CET) a 72,5 Dollari/barile, ed Brent a 76,0 Dollari/barile, rivedendo i livelli di inizio agosto.
Crescono le preoccupazioni per l’aumento del prezzo del gas naturale e dell’elettricità, anche per le intuitive ricadute inflazionistiche e sui margini di redditivita’ dei settori piu’ energivori.
L’indice Bloomberg Commodity ieri, 15 settembre, ha toccato i massimi dal 2015, trainato dai metalli industriali tra i quali spiccano l’alluminio, vicino ai massimi degli ultimi 6 anni, ed il rame.
Mentre le Nazioni Unite affermano che l’economia globale, pur con rilevanti e crescenti diseguaglianze, sta mostrando la miglior velocita’ di crescita in quasi 50 anni, l’inflazione continua a preoccupare anche in Europa, con quella del Regno Unito ai massimi degli ultimi 9 anni, al +3,2% rispetto a un anno prima.
Stamane, 16 settembre, i rendimenti obbligazionari sono in lieve rialzo, con quello del Treasury Bond 10 anni al +1,31%, mentre sul mercato valutario il Dollaro Usa si rafforza tornando sotto 1,177 contro Euro.
Inattesa e poco spiegabile la debolezza per i metalli preziosi, con oro e argento che segnano ribassi medi superiori all’1% (ore 13.00 CET).
Mattinata asiatica in rosso, afflitta dalla crisi di Evergrande. I cali sono oltre il punto percentuale sia per Hong Kong, -1,46%, che per il CSI 300 cinese , -1,21%, piu’ ridotti per il Nikkei giapponese, -0,62%, e per il Kospi coreano, -0,74%.
A fine mattinata tutte le Borse europee sono in rialzo: Stoxx600 +0,7%.
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