WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.11.2022Le Borse rallentano, e guardano preoccupate alle proteste in Cina.
Molta attesa per l’inflazione di novembre in Europa: primo calo?
Prezzo del petrolio in forte discesa: la Cina non riparte e consuma poco.
Segnali di “mini” rimbalzo della congiuntura europea: se son rose...
Le Borse europee, venerdi’ 25, hanno chiuso fiacche e con scambi modesti una settimana tutto sommato positiva. D’altronde mancavano un po’ di riferimenti da Wall Street, che giovedi’ era chiusa per il Giorno del Ringraziamento, e venerdi’ aveva operato a orario ridotto per il Black Friday, il giorno dell’avvio dello shopping natalizio negli Stati Uniti.
Francoforte ha segnato +0,02%, Londra +0,32%, Parigi +0,08%, Milano -0,05%. Tra scambi anemici ed in assenza di dati macro Wall Street ha chiuso mista: Dow Jones +0.45%, Nasdaq -0,52%, S&P500 -0,03%, quanto basta per concludere comunque la settimana con guadagni medi superiori al +1%.
Una mano sembrano averla fornita i verbali dell'ultima riunione della Federal Reserve (FED-Banca Centrale Usa), dai quali sembra trasparire la possibilita’ di una prospettiva piu’ “morbida” sui futuri aumenti dei tassi d’interesse. Questo scenario e’ stato in parte avvalorato anche dalla buon recupero dei prezzi dei Treasuries Usa.
La Banca Centrale Cinese (People's Bank of China - PBOC) continua a perseguire una politica monetaria espansiva ed ha annunciato il taglio di -0,25 punti percentuali del coefficiente di riserva obbligatoria, oltre all’iniezione dell’equivalente di circa 70 miliardi di Dollari in liquidità a lungo termine.
La mossa, pur in linea con le attese, sembra voler attenuare le possibili ricadute negative dei nuovi lock-down dovuti all’impennata dei contagi, saliti oltre i 30 mila/giorno. La conferma delle “linea dura” da parte di Pechino ha scatenato energiche proteste nel Paese, oltre che ad incidere sulle prospettive di crescita economica e la sorti dei mercati finanziari.
Venerdi’ 25 segnalavamo come l’economia tedesca, nel 3’ trimestre, fosse cresciuta un po’ più di quanto originariamente previsto, cioe’ +0,4% invece di +0,3% su trimestrale e +1,2% annuale. Anche l'indice GFK, che misura la fiducia dei consumatori tedeschi, mostra segni di miglioramento a novembe, salendo per il 2’ mese consecutivo fino a -40,2, pur restando su livelli vicini ai minimi storici.
La Banca d'Italia, nel suo rapporto sulla Stabilità Finanziaria, ha evidenziato come “i rischi per la stabilità finanziaria siano aumentati negli ultimi mesi, principalmente a causa della persistente turbolenza geopolitica, dell'incremento delle pressioni inflattive e della frenata della crescita". Tuttavia il sistema bancario, le famiglie e le imprese sono complessivamente più solidi rispetto a simili fasi passate.
Il Governatore della Banca d’Italia Vncenzo Visco ammette ritardi e carenze nella sorveglianza sul “mondo dei cryptoassets” e si aspetta rapide risposte negli Stati Uniti dove c'è più resistenza alla regolamentazione. L’Europa fara’ la sua parte.
Restando in Italia, l’Ufficio nazionale di Statistica (ISTAT), segnala che a novembre e’ risalita la fiducia di imprese e consumatori: quest’ultima, dopo essere scesa in ottobre ai minimi dal 2013, e’ rimbalzata da 90,1 a 98,1. La fiducia degli imprenditori, passando da 104,7 a 106,4, interrompe il calo ininterrotto che durava da 4 mesi e riflette la ripresa degli ordini ed il buon tono delle vendite al dettaglio.
Inflazione e banche centrali restano al centro dell’attenzione. Nel pomeriggio di oggi e’ prevista l’audizione del Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde al Parlamento Europeo, mentre mercoledi’ l'intervento del Chairman della FED Powell alla Brookings Institution, centro di ricerca USA con oltre un secolo di storia. Venerdì avremo i nuovi cruciali dati sul mercato del lavoro.
Oggi, in un clima di crescente avversione al rischio, notiamo l’indebolimento del Dollaro americano e la buona domanda di titoli di Stato Usa ed europei di rating elevato: il cambio Euro-Dollaro torna sopra 1,044 (+0,5%), ed il Yuan cinese perde -0,5% verso Dollaro a 7,196, e quasi -0,8% contro Euro (ore 13.00 CET). Cryptovalute ancora deboli, con Bitcoin -1,9% a 16.200 Dollari ed Ethereum -3,5% a 1.170.
Sul comparto obbligazionario notiamo uno Spread di rendimento tra BTP decennali e omologhi Bund tedeschi in leggero rialzo a 188 punti base, +5 dalla chiusura precedente. Il rendimento del decennale italiano è +3,91% (+6 bps).
Il prezzo del petrolio e’ ancora in calo, risentendo della prospettiva di indebolimento della domanda in Cina, dovuta ad ascesa dei contagi e proteste. Il future sul WTI (West Texas Intermediate) perde -2,1% a 74,7 Dollari/barile. In calo anche il prezzo del gas naturale in Europa: sul mercato TTF di Amsterdam quota 118 Euro/ megawattora, -4,4%.
Le Borse asiatiche hanno chiuso la mattinata in calo, soffrendo della “linea dura” sul fronte della pandemia: Nikkei giapponese -0,42%, Shenzhen -1,43%, Shanghai -1,20%, CSI300 -1,13%. A Hong Kong l'Hang Seng ha chiuso a -1,57% dopo essere arrivato a perdere oltre -3,5% ed in Korea il Kospi ha perso -1,18%, Asx australiano -0,4%, Nifty indiano +0,3%.
Mattinata di cali per le Borse europee, -0,9% medio, che soffrono del contesto globale perturbato: i futures su Wall Street anticipano riapreture mediamente in calo del -0,6% (ore 13.30).
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.11.2022Borse europee confermano trend di recupero e ritorno di interesse.
Verbali delle Banche Centrali con toni piu’ morbidi: verso ultimi piccoli rialzi?
Prezzo del petrolio WTI sotto 78 Dollari aiuta calo dell’inflazione.
Segnali di recupero della fiducia in Germania: IFO sopra le attese.
Un paio di dati macro incoraggianti in Germania hanno aiutato le Borse europee a chiudere in recupero la seduta di ieri, 24 novembre. Il GDP (prodotto interno lordo) tedesco è cresciuto +0,4% nel 3’ trimestre rispetto al 2’ e del +1,3% annuale, battendo le stime di aumenti rispettivamente del +0,3% e +1,2%.
Anche l'indice Ifo sulla “salute” delle imprese è salito a novembre a 86,3 punti da 84,5 di ottobre, sopra le attese di 85. La componente “aspettative” e’ inaspettatamente migliorata, da 75,9 a 80 punti.
Col miglioramento pomeridiano, i listini azionari europei hanno segnato tutti variazioni positive: Milano +0,61%, Francoforte +0,79%, Parigi +0,42%, Madrid +0,75% e Londra “flat”, +0,01%. Wall Street era chiusa per il “giorno del ringraziamento” e dunque sono mancati anche i dati macro Usa, dove gli scambi saranno ridotti anche oggi, giorno del “black friday”.
L’elevata inflazione ed il suo contrasto da parte delle banche centrali restano al centro dell’attenzione del mondo economico. I verbali dell’ultimo comitato di politica monetaria (FOMC) della FED (Federal Reserve) lasciano sperare che i rialzi dei tassi nelle prossime riunioni possano essere più moderati, anche se alcuni membri prevedono che al termine del ciclo di rialzi il costo del denaro sara’ >5%.
Analisti e investitori prevedono che la FED aumentera’ i tassi di 50 bps a 4,25%-4,50% nel meeting dicembrino, qualcosa di meno brutale degli ultimi 4 rialzi consecutivi da 75 bps.
Esaminando invece i verbali dell'ultima riunione di ottobre, della Banca Centrale Europea (ECB) si legge che il "futuro percorso dei tassi si dovrebbe basare sull'evoluzione delle prospettive dell’inflazione e dell‘economia ".
L’ECB "dovrebbe continuare a normalizzare la politica monetaria", cioe’ ad alzare i tassi, ma "potrebbe decidere una pausa nel caso di una recessione profonda e prolungata": la "recessione tecnica", di soli 2 trimestri e “moderata” resta l'ipotesi più probabile, e tutti i membri del Consiglio concordano sia giusto continuare a normalizzare, in senso restrittivo, la politica monetaria.
Isabel Schnabel, che siede nel board della Banca centrale europea (ECB) parla di "spazio limitato per rallentare il passo degli aggiustamenti, anche se ci stiamo avvicinando alle stime di tasso neutrale". Tuttavia, in funzione dei prossimi dati, ECB dovrà ancora alzare i tassi, "per assicurarsi che l'inflazione torni prima possibile ai livelli target di medio termine".
La riduzione dell’attivo di bilancio dell’ECB prendera’ forma molto presto. Sul tema, il vicepresidente ECB Luis e’ stato chiaro: "A dicembre ci sarà la discussione sul bilancio dell’ECB: si va verso una positiva normalizzazione della politica monetaria".
Sul fronte delle sanzioni alla Russia e dell’approvvigionamento del gas in Europa, i Ministri dell'Energia UE hanno trovato un accordo sull'acquisto comune di gas e sulle regole transitorie per accelerare la crescita delle energie rinnovabili. Invece, a causa di divergenze, l'accordo politico sul "price cap" non e’ stato raggiunto: sara’ di nuovo discusso il 13 dicembre, alla vigilia del Consiglio Europeo.
In parallelo ieri, 24 novembre, il prezzo del metano, sul TTF di Amsterdam, e’ lievemente sceso, fin sotto 125 Euro/megawattora.
Gli operatori del comparto “energy” guardano alla proposta di un tetto massimo di prezzo ed all'imminente (5 dicembre) attuazione dell'embargo sul greggio russo da parte dell’Unione Europea, mentre la Russia minaccia di interrompere le forniture di petrolio ai Paesi che si atterranno alla regola UE del price cap.
Tuttavia il prezzo del petrolio, ai minimi dell’anno, soffre soprattutto della prospettiva di indebolimento della domanda cinese causata da nuove misure anti-Covid. Ieri quello del WTI (West Texas Intermediate) e’ sceso -0,4% a 77,6 Dollari/barile.
C’e’ fiducia, almeno guardando al mercato dei “Govies”, verso l’Italia, il suo Governo, ed i suoi conti pubblici: lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi è sceso ieri, 24 novembre, a 181bps, col rendimento dei Btp a 3,67%.
Sul mercato valutario si conferma la recente forza dell’Euro: stamane, 25 novembre, il cross contro il Dollaro Usa e’ 1,041, ai massimi da inizio di luglio, sulla speranza di una graduale riduzione del differenziale di tassi di interesse tra ECB e FED, mentre quello contro Yen giapponese e’ 144,5. (ore 13.15 CET).
Performance eterogenee nelle chiusure delle borse asiatiche di stamattina: il Nikkei giapponese ha perso -0,35%, soffrendo un dato sull'inflazione al consumo che a novembre ha accelerato più delle attese: +3,8% annuale dal +3,5% di ottobre, toccando il livello più alto degli ultimi quarant'anni.
Nonostante la crescita dei contagi di coronavirus, sono saliti i principali listini cinesi: China A5)0 +0,9%, Shanghai +0,4%, CSI300 +0,50%. Negativi il Kospi 50 coreano, -0,4% e l’Hang Seng di Hong Kong -0,5%.
Le Borse europee chiudono la mattinata invariate, in attesa che, seppur ad orario ridotto, riapra Wall Street nel giorno del “black Friday” che segna l'avvio del cruciale periodo di shopping natalizio negli Usa.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.11.2022✚ Le Borse si stabilizzano dopo la fase di recupero: pesa la crescita rallentata.
✚ Speranze ondivaghe sulla futura “stance” delle Banche Centrali.
✚ Il Prezzo del petrolio WTI torna sotto 77 Dollari/barile. Bene per inflazione.
✚ Prezzi alla produzione in forte calo mensile in Germania: -4,2%.
Venerdi’ 18 novembre le Borse europee hanno chiuso in buon rialzo, leggendo nelle affermazioni del Presidente della Banca Centrale Europea (ECB) Christine Lagarde, un atteggiamento meno aggressivo sulla politica monetaria 2023, soprattutto se l’inflazione comincera’ a rallentare il passo.
La Borsa di Milano e’ stata la migliore, + 1,38%, seguita da Francoforte +1,16%, Parigi +1,04%, e Londra +0,54%. Moderati rialzi a Wall Street: Dow Jones +0,59%, S&P500 +0,48% e Nasdaq +0,01%: sull’umore di Wall Street ha probabilmente inciso il dato “leading economic indicator” di ottobre, -0.8%, contro attese di -0.4% e quello delle vendite di case esistenti, -5.9% mensile.
La Signora Lagarde, intervenendo al European Banking Congress, pur confermando che la Banca Centrale decidera’ nuovi aumenti dei tassi di interesse, ha rimarcato che i Paesi dell’Unione Europea devono agire uniti e uniformemente nella risposta alle minacce poste dall’inflazione troppo elevata.
Christine Lagarde ha parlato per la prima volta con chiarezza delle misure che la banca centrale intraprendera’, a partire da dicembre, per iniziare una graduale riduzione della massa di obbligazioni accumulate, poiche’ "è opportuno che il bilancio, in modo misurato e prevedibile, sia normalizzato".
Sembra scorgere un messaggio di “moderazione” nella “stance” di politica monetaria europea: come a dire che, se l'inflazione non sorprenderà ancora negativamente con aumenti sopra le stime, il rialzo dei tassi nella prossima riunione dell’ECB di meta’ dicembre potrebbe essere +0,5% e non +0,75%, smorzando la “linea dura” di chi, come il tedesco Nagel, vorrebbe rialzi piu’ corposi e ravvicinati.
Intanto l’ECB ha comunicato che le banche dell'Euro-zona, mercoledi’ 23, rimborseranno finanziamenti per 296 miliardi di Euro alla banca centrale, sfruttando la “prima finestra dei rimborsi anticipati”. Il dato è piu’ basso di quanto prevedeva il “consensus”, ovvero circa 600 miliardi sui 2100 complessivamente erogati coi programmi TLTRO (Targeted Long Term Refinancing operation).
Negli Stati Uniti, sebbene il trend inflattivo mostri segni di moderazione, continuano a registrarsi affermazioni drastiche sul tema del “tightening” della politica monetaria: James Bullard, Presidente della Regional FED di St. Louis, ritiene appropriato un rialzo dei tassi 'fino al target range 5% - 7%!!".
«La stabilità dei prezzi resta l'attuale imperativo e chiaramente c'è ancora lavoro da fare» gli ha fatto eco il Presidente della Regional FED di Atlanta Raphael Bostic, ipotizzando ulteriori aumenti per complessivi +100 bps.
Finalmente ed inaspettatamente, un dato positivo sull’inflazione tedesca. I prezzi alla produzione (PPI) sono scesi, nel mese di ottobre, del -4,2% mese su mese, rispetto ad attese di +0,9%.
Il dato, in se’ molto positivo, lascia sperare che cali simili possono riguardare anche altri Paesi e “filtrare” a valle, invertendo un trend ascendente che ha portato l'inflazione media dell'Eurozona a superare +10% ad ottobre.
Prezzi in ribasso per le materie prime energetiche: il petrolio WTI (West Texas Intermediate) vale 79,8 Dollari/barile, -0,4%, mentre il metano europeo, venerdi’ 18, è sceso a 107 Euro/Megawattora (MWh), con la consueta elevata volatilita’.
Nel comparto obbligazionario prevale la stabilita’, dopo i cali dei rendimento dell’ultimo mese. Lo spread tra quello dei BTP decennali italiani e omologhi Bund tedeschi e’ sceso sotto 190 bps, il BTP 10 anni “paga” +3,91%. L'Agenzia di rating Fitch ha mantenuto invariato il giudizio BBB e outlook stabile sull'Italia nella revisione del 18 novembre.
Il Treasury Usa 10 anni rende +3,8%, ma stupisce il differenziale tra 2 e 10 anni che supera i 70 bps a vantaggio della scadenza piu’ breve!!
Diverse novita’ sul fronte cinese: a Shijiazhuang, megalopoli di 11 milioni di abitanti non lontana da Pechino, la prevista totale riapertura post-Covid e’ stata rinviata, alimentando dubbi che la Cina stia nuovamente cambiando registro sulla “policy” anti-virus.
La Banca centrale cinese (PBOC) ha lasciato invariati i tassi per il 3’ mese consecutivo ed il suo consulente politico Liu Shijin indica l’obiettivo del +5% di crescita 2023.
Borse asiatiche deboli stamane, 21 novembre: Nikkei-Tokyo +0,16%, poco inflenzato dal dato di inflazione al consumo (CPI), cresciuto a +3,7% annuale ad ottobre, vs stime di +3,6%. Shanghai composite ha perso -0,52%, CSI300 -0,85%, Hang-Seng di Hong Kong -1,60%, Seoul-Kospi -1,12%.
Le Borse europee hanno iniziato deboli la settimana, in media -0,7% alle 13.30 CET sui timori di crescita rallentata cinese e recessione incombente in Europa. Per Wall Street sara’ una settimana corta, date le festività del Thanksgiving giovedì e Black Friday venerdì. I future sui principali indici Usa sono in calo frazionale, in attesa dei verbali dell’ultima riunione FED.
Il mercato delle criptovalute risente ancora del danno economico e reputazionale del fallimento di FTX, la piattaforma di scambio che, secondo un articolo del Washington Post deve almeno 3,1 miliardi Dollari solo ai 50 maggiori creditori (i primi 10 vantano crediti individuali di almeno 100 milioni). Tra essi anche BlackRock, Sequoia Capital, Tiger Global e l’Ontario Teachers' Pension Plan.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.11.2022Il calo dei prezzi alla produzione Usa in ottobre alimentano fiducia e “risk-on”.
La “stance” delle Banche Centrali sui tassi dipende da inflazione futura.
Missili e 2 vittime in Polonia (membro Nato), ma prevale ipotesi incidente!
I dati macroeconomici Usa continuano a sorprende in positivo .
I prezzi alla produzione in ottobre negli Stati Uniti sono in rallentamento ed hanno contribuito, soprattutto a Wall Street, ad un’altra seduta positiva: il PPI (Production price index) e’ salito +0,2% rispetto al mese precedente: inoltre il dato di settembre e’ stato rivisto a +0,2% da +0,3%, alimentando la prospettiva di una banca centrale (Federal reserve-FED) piu’ moderata sui tassi d’interesse.
Gia’ nella mattinata di ieri, 15 novembre, era emerso un clima positivo sulle Borse asiatiche, risultato della volontà del Governo cinese di fornire un generoso supporto al settore immobiliare attraverso garanzie pubbliche alle banche. Il diffuso ottimismo si deve anche al clima disteso emerso ieri nell'incontro tra il Presidente Usa Joe Biden e quello cinese Xi Jinping.
La seduta europea si e’ dipanata senza strappi e con tono positivo, permettendo chiusure frazionalmente rialziste: Parigi +0,30%, Francoforte +0,46%, Milano all’ottava seduta consecutiva di rialzo, +0,42%, mentre Londra ha perso -0,19%. Wall Street ha chiuso in rialzo, col Nasdaq in evidenza, +1,44%, ma progressi anche per S&P500, +0,87% e Dow Jones, +0,17%.
Tornando ai dati sui prezzi alla produzione (PPI) Usa, ad ottobre sono aumentati +0,2% rispetto al mese precedente, contro stime di +0,4%. Il dato “core", nettato delle componenti più volatili (cibo, energia), e’ salito +0,2% sul mese precedente, contro attese di +0,3%, replicando il +0,3% di settembre.
Nella variazione annuale, i prezzi alla produzione sono aumentati +8,0%, contro +8,5% di settembre, e sotto le attese di +8,3%. Il dato “core” segna un rialzo del +5,4%, inferiore al +5,6% precedente. Questi dati incoraggianti si sommano a quelli sui prezzi al consumo diffusi giovedi’ 10, che indicavano una discesa al +7,7%, dal +8,2% di settembre.
Nel frattempo, i dati macro recenti confermano un'economia Usa resistente. L’indice Empire State Manufacturing, calcolato dalla FED di New York e’ risalito a +4,5% a novembre, recuperando 14 punti in un mese e battendo le stime di -6%. Inoltre, l’Indice Redbook, indica che le vendite al dettaglio sono cresciute +6,8% annuale nella 2’ settimana di novembre.
Un attacco missilistico vicino al confine tra Polonia e Ucraina ha ucciso ieri due persone in un villaggio agricolo polacco. L’Ucraina incolpa Mosca, che ovviamente nega, e la Nato (North Atlantic military alliance) invita alla cautela, in attesa di verifiche.
Mentre partecipa al vertice G20 a Bali, il Presidente americano Biden ha giudicato "improbabile" che il missile sia partito dalla Russia e cio’ attenua i risvolti potenziali piu’ cruenti della questione, che include l’intervento diretto della Nato nel conflitto. L'esercito polacco è stato comunque posto in maggiore allerta.
Il quadro macroeconomico europeo continua ad indebolirsi e l’ECB (Banca Centrale Europea) parla di crescente percentuale di famiglie a rischio di dissesto finanziario: “shock energetico, interessi sui mutui più alti, calo del potere d’acquisto di salari e pensioni potrebbero determinare situazioni di stress finanziario, inclusi l’incapacita’ di onorare debiti" per il 20% di famiglie più povere europee”.
In Italia, secondo i dati Banca d’Italia, a settembre e’ sceso il debito pubblico: 2.741 miliardi di Euro, -16,2 miliardi rispetto ad agosto. Il fabbisogno netto di 13,8 miliardi è stato piu’ che bilanciato dalla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro, scese a 31,9 da 48,1.
Le entrate tributarie italiane a settembre sono scese -5,8% su settembre 2021, mentre quelle cumulate nei primi nove mesi 2022 registrano un aumento del +12,4%, alias +40,2 miliardi, a 364,0.
Sul mercato obbligazionario si respira ottimismo su tenuta dei conti pubblici e prospettiva di discesa dei tassi d’interesse: lo spread di rendimento tra BTP decennali italiani e omologi Bund tedeschi e’ sceso a 192 bps, col rendimento del BTP decennale a 3,98% (ore 13.30 CET). Anche quello del Treasury decennale e’ sceso fino ad un minimo di 3,76%.
Il rallentamento economico cinese e globale hanno indotto il cartello dei maggiori esportatori Opec+ a ridimensionare di mezzo milione di barili/giorno le stime della domanda globale di greggio. Il prezzo del WTI (greggio di riferimento Usa) e’ sceso a 87 Dollari/barile. Quello del metano europeo, sulla piattaforma TTF di Amsterdam segna 124 Euro/megawattora, lontano dai 300 Euro del picco 2022.
La prospettiva di inflazione in calo e di una Federal Reserve meno aggressiva hanno determinato nelle ultime settimane un considerevole calo del Dollaro, il cui cambio verso Euro e’ risalito fino a 1,048, ai massimi da luglio.
Le Borse asiatiche soffrono sulla notizie di missili e vittime in Polonia: a parte il Nikkei giapponese, +0,14%, segni negativi per Kospi coreano, -0.12%, Hang Seng di Hong Kong, -0,4%, CSI300 cinese -0,8%.
Rilevante che, per il sesto mese consecutivo, i prezzi medi delle nuove case nelle 70 principali città cinesi siano scesi -1,6% annuale e che JP-Morgan abbia abbassato le previsioni di crescita Cinese per 2022/2023, a causa della persistenza del Covid-19.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 15.11.2022Prosegue la fase di risk-on sui mercati: si spera nell’inflazione in calo.
Un 2023 di graduale ammorbidimento delle Bance Centrali? Lo vedremo..
Al G20 a Bali incontro dai toni distesi tra Biden-Xi-Jinping: bene!
Le ultime statistiche dicono che l’economia UE ha “tenuto” nel 3’ Trim.
Ieri, 14 novembre, per le Borse europee e’ stata la 4’ seduta positiva consecutiva. A ispirare e dare sostegno al ritrovato “gusto per il rischio” la prospettiva che una discesa rapida dell’inflazione Usa possa ammorbidire la “stance” (attitudine) restrittiva della Banca Centrale (Federal Reserve-FED), e la decisione di Pechino di allentare la politica anti-Covid e “puntellare” il settore immobiliare.
Milano ha guadagnato +0,58% e dai minimi di metà ottobre ha recuperato il +20,0%, Londra +0,86%, Francoforte +0,62%, Parigi +0,22%. Wall Street ha invece chiuso in calo: Dow Jones -0,62%, Nasdaq -1,12%, S&P500 -0,89%.
Ad un certo punto, dopo la chiusura delle borse europee, le dichiarazioni del vicepresidente della FED Lael Brainard sembravano favorire la prospettiva di una banca centrale Usa meno "hawkish" (restrittiva).
La Signora Brainard, parlando di prospettive macro-economiche Usa, spiegava che «i recenti dati sull'inflazione sono rassicuranti e che...probabilmente, sarà opportuno rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi”. Peccato che poche ore prima, il Governatore della FED Christopher Waller sostenesse che “e’ ancora lunga la strada prima di terminare i rialzi dei tassi d’interesse”.
In Europa si respira un’aria piuttosto simile: Fabio Panetta, membro del Board dell’EBC (Banca Centrale Europea) si auspica moderazione nelle prossime riunioni: "La politica monetaria non reagisca in modo eccessivo dopo le mosse gia’ intraprese nell’orientare in senso restrittivo la politica monetaria: un inasprimento aggressivo non è consigliabile".
Oggi, 15 novembre, dovremmo registare gli interventi pubblici di altri 2 rappresentanti del Board dell’ECB: quello del vicepresidente Luis De Guindos, e quello del Governatore della Banca centrale del Portogallo Mario Centeno.
Ieri e’ iniziato il G20 di Bali (Indonesia) dal quale sono emersi segnali di distensione tra Cina e Stati Uniti, dopo l'incontro bilaterale tra il Presidente Usa Joe Biden e l’omologo cinese Xi Jinping. Potrebbe essere un primo passo verso minori tensioni tra le due superpotenze su temi come le relazioni commerciali e il destino di Taiwan.
Qualche sorpresa positiva e’ invece venuta dalla produzione industriale di settembre nell’Unione Eurpea: l’aumento medio destagionalizzato e’ stato del +0,9% rispetto ad agosto (stime di Eurostat, Ufficio statistico dell'Unione). Quella italiana è scesa del -1,8%. Gli incrementi mensili più elevati sono stati quelli di Irlanda, +11,9%, e Belgio, +7,1%, i peggiori hanno riguardato Lituania, -8,2%, Grecia, -4,5%, ed Estonia -3,6%.
Stamattina, sul fronte macro Europeo, ha stupito positivamente l'indice ZEW di novembre sul sentiment dell'economia tedesca: è risalito a -36,7, facendo meglio del -50 atteso e del precedente -59,2. II GDP del 3’ trimestre per l'Euro-Zona ha confermato una crescita del +0,2% trimestrale (contro +0,8% del 2’ trimestre) e del +2,1% annuale (da +4,3%).
Tra i dati macro americani di oggi, grande attenzione per i prezzi alla produzione (PPI) in Usa ad ottobre, che potrebbero confermare, oppure negare, la tendenza al calo emersa nel dato sui prezzi al consumo (CPI) di giovedi scorso. Di rilievo anche l'indice manifatturiero del New York Empire State di novembre, atteso ancora in flessione.
Crisi delle piattaforme di scambio di cryptovalute: FTX, praticamente fallita ed in procedura Chapter-11, ha interrotto le attivita’ in Europa, dopo che l'Autorità di vigilanza cipriota, Cyprus Securities and Exchange Commission-CySEC, ha sospeso l'autorizzazione ad operare a partire dall'11 novembre 2022: in virtù del cosiddetto "passaporto europeo" la sospensione ha effetto in tutta la UE.
Il prezzo del metano europeo sale oggi, 15 novembre, del +5,1,% a 122,8 Euro/megawattora, all’indomani della decisione del Governo tedesco di nazionalizzare Sefe, ex Gazprom Germany controllata dal monopolista russo Gazprom. Il Ministro dell'Economia tedesco ha spiegato la scelta con il rischio d'insolvenza dell'azienda e di interruzione delle forniture.
Nuovamente in calo anche il prezzo del petrolio, col WTI (greggio di riferimento Usa), sceso stamani a 85,2 Dollari/barile, -0,8% (ore 14.00 CET). L'Opec+ (Cartello dei principali esportatori mondiali) ha tagliato di mezzo milione di barili/giorno la previsione sulla domanda nell'ultimo trimestre del 2022.
Sul fronte valutario spicca il forte recupero dell'Euro sul Dollaro, +1% a 1,04, al massimo da giugno. Le criptovalute tentano il recupero, Bitcoin +3% a 16.900 Dollari, forse aiutate dalla proposta di Binance di realizzare un “recovery fund” consortile per “stabilizzare il settore”, molto impattato dalla bancarotta di FTX.
Le Borse europee confermano stamane, 15 novembre, il mood costruttivo delle ultime 4 sedute: i segnali di raffreddamento dell'inflazione in Usa hanno favorito un ritorno di interesse per gli “asset rischiosi”, azioni in primis. A fine mattinata il progresso medio e’ del +0,5%, con rialzi simili anticipati anche dai futures su Wall Street.
In brillante recupero le borse cinesi: Shanghai +1,64%, Shenzhen +2,14%, Hong Kong +3,94%. Kospi coreano +0,3%, Nikkei giappones e ASX australiano invariati.
Il prezzo dell’oro conferma i sostanziali progressi delle ultime 3 settimane portandosi a ridosso dei 1.800 Dollari/oncia, ai massimi da meta’ agosto (vedere grafico).
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.11.2022Borse mondiali positive: le trimestrali sono buone e l’occupazione “tiene”.
Calo dell’inflazione a fine anno? Occhi aperti su CPI Usa di giovedi’ 10.
Cina ammorbidisce il“regime Covid-zero”? Pechino smentisce.
L’ECB (Largarde) conferma, ancora linea dura contro l’inflazione.
Venerdi’ 4 le Borse europee hanno chiuso l'ultima seduta della settimana con strappi al rialzo sorprendenti: Milano, col +2,54% segna il massimo da giugno, Francoforte +2,53%, Londra +2,28%, Parigi +2,77%. Chi lo avrebbe detto, proprio nella settimana in cui la Banca Centrale Usa (FED-Federal Reserve) ha alzato i tassi di +0,75% per la quarta volta consecutiva.
La performance di venerdi’ riporta il bilancio settimanale in positivo per tutti i listini europei: Londra +4,1%, Milano +3,3%, Parigi +2,3% e Francoforte +1,6% con ottime variazioni settoriali per energetici, +4,2%, banche +4,1%, ma soprattutto per le materie prime, +6,0%.
Positive anche le chiusure a Wall Street: Dow-Jones +1,26%, S&P500 +1,36%, Nasdaq +1,28% nel giorno dei dati sull'occupazione Usa: il settore privato “non agricolo”, ad ottobre, ha creato 261 mila nuovi posti di lavoro, leggermente sopra alle stime, riflettendo la forza del mercato del lavoro ma anche uno scenario che favorira’ nuovi rialzi dei tassi da parte della FED.
Non e’ un caso che il Presidente Biden si compiaccia che "la ripresa del lavoro resti forte", ma riconosca che "l'inflazione è la principale sfida economica".
Anche la Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, prevede nuove mosse restrittive sui tassi per abbassare l’inflazione: “l’ECB e’ pronta a nuovi rialzi contro inflazione per poter raggiungere l’obiettivo di inflazione a medio termine al +2%”, rispetto al quale siamo ancora lontani.
Christina Lagarde, pur riconoscendo che i recenti dati sulla crescita economica 2022 hanno sorpreso positivamente, riconosce che il rischio di recessione è aumentato e che la stretta di politica monetaria globale potrebbe accentuarlo.
Lagarde ha anche detto che "a dicembre definiremo i principi chiave per ridurre la quantita’ di bond acquistati dalla ECB negli scorsi anni".
La congiuntura economica europea e’ caratterizzata da elevata inflazione e calo dei salari reali nella maggioranza dei Paesi sviluppati. Secondo l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico di 38 paesi industrializzati), nel 2’ trimestre 2022 i redditi reali delle famiglie sono diminuiti -0,5%, (3’ trim. consecutivo, mentre la crescita del GDP (Prodotto interno lordo) reale pro-capite e’ stata +0,3%.
L’Euro “digitale” sara’ una realta’. La Commissione europea vuole abbracciare l'era digitale e presentera’ una proposta legislativa sul tema "entro la prima metà del 2023" dopo di che’ avviera’ i negoziati con "il Parlamento europeo e gli Stati membri". Ad annunciarlo il vicepresidente della Commissione Ue Dombrovskis.
Diffuso ottimismo, non molto fondato, tra gli operatori finanziari asiatici: alcune indiscrezioni davano per quasi certa la volontà del Governo Cinese di allentare rapidament i protocolli delle restrittizioni anti-Covid e la conclusione anticipata e positiva delle verifiche ispettive Usa sulle società cinesi quotate a Wall Street.
Cresce il pessimismo tra gli operatori economici italiana: il dato Pmi composito (manufattura piu’ servizi) di ottobre e’ sceso a 45,8 da 47,6 di settembre, al minimo da 22 mesi. Il solo indice dei servizi è sceso a 46,4 da 48,8 di settembre, in discesa per il quarto mese consecutivo.
Il comparto obbligazionario e’ tranquillo e lo spread di rendiemnto tra Btp decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi e’ stabile da 3 giorni attorno 216 punti base, col rendiemnto dei BTP italiani a 4,43% (ore 13.30 CET).
Il quadro macro cinese, in chiaro rallentamento, ha sempre piu’ rilevanza globale, per il suo impatto sulla domanda di materie prime e la sua enorme influenza sui commerci internazionali: la Cina ad ottobre, ha realizzato un surplus commerciale di 85,15 miliardi di Dollari, ben sotto i 96,0 attesi ed in linea con i 84,7 di settembre.
La crescita dell’export ad un misero +0,3% annuale, contro stime di +4,5% e +5,7% e’ il peggior dato da maggio 2020, a causa della debolezza della domanda estera e del rialzo dei prezzi delle materie prime. L'import scende del -0,7%, col primo segno meno da agosto 2020, contro stime di invarianza e +0,3% di settembre.
Purtroppo, nel fine settimana, Pechino ha ribadito l’impegno ad un severo approccio al contenimento del Covid, tarpando le speranze di una ripresa della domanda di materie prime e dell’import/export. A rendere l’idea di cosa questo significhi, Apple ha attribuito alle restrizioni anti-Covid la responsabilita’ dei ritardi nella produzione dell'iPhone 14 da parte del suo maggior fornitore, Foxconn di Zhengzhou.
Nonostante cio’ stamane, 7 novembre, hanno prevalso i segni positivi sugli indici asiatici: Nikkei di Tokyo +1,2%, mentre a Hong Hong l'Hang Seng e’ salito otre +3%. sale di oltre il 3%: positivo anche il Kospi coreano, +1%, e Shanghai +0,2% pur coi dati deludenti di export.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 04.11.2022Borse Usa e FED sempre piu’ sensibili ai dati sull’occupazione.
Il mercato del lavoro Usa resta forte, con qualche segnale di indebolimento.
Cina verso l’uscita dal “regime Covid-zero”? Borse asiatiche festeggiano.
Congiuntura economica europea sempre piu’ debole e “recessiva”.
Il Presidente della Federal Reserve (FED-Banca Centrale Usa) Jerome Powell mercoledi’ sosteneva che la politica monetaria restrittiva ed altri rialzi dei tassi saranno “necessari per un certo tempo e che il livello finale dei tassi sarà più elevato di quanto finora previsto". Gli “interest rate swap” prezzano un tasso “target” superiore al 5,1% intorno a metà 2023 e le borse l’hanno preso male.
Come se non bastasse ieri, 3 novembre, la Banca d'Inghilterra, come previsto, ha alzato il costo del denaro di 75 bps (l’aumento singolo piu’ ampio dal 1989), portandolo al 3%, massimo dal 2008. L'obiettivo dichiarato è perseguire una politica monetaria restrittiva per centrare il target di un'inflazione al 2% nel medio termine, e a sostenere crescita e occupazione.
Dopo la chiusura negativa di Wall Street di mercoledi’, una giornata negativa per i listini europei era prevedibile ed in effetti, a parte Londra che ha recuperato un sorprendente +0,6%, vediamo solo segni negativi: Milano -0,4%, Parigi -0,5%, Francoforte -0,9%, Madrid -1,3%.
Wall Street ieri ha aggiunto nuovi cali a quelli del giorno prima: Dow Jones -0,5%, S&P500 -1,1% e Nasdaq -1,7%, appesantito dai crolli di Apple -4,2% e Amazon -3,1%.
Sul fronte macro Usa continua la serie positiva dei dati sull’occupazione. La settimana scorsa le richieste di sussidi sono risultate in linea con le attese: 217 mila, contro 218 della settimana precedente e 220 attesi dal mercato. Il numero dei percettori “continuativi” (da piu’ di 10 settimane) è salito +11 mila unità a 1.238 milioni, un livello comunque straordinariamente basso.
L'indice di produttività della manifattura USA nel 3’ trimestre e’ aumentato +0,3%, facendo meglio delle attese, col costo orario del lavoro cresciuto del +3,5%: questo testimonia come negli Usa la “wage inflation” sia ben presente e fonte di preoccupazione.
Intanto l’indice ISM dei servizi a ottobre e’ sceso a 54.4 punti dai 56,7 precedenti, un po’ sotto alle stime di 55,5. Il saldo della bilancia commerciale Usa, a settembre, e’ risalito al massimo da tre mesi a 73,3 miliardi di Dollari, sopra le attese di 72,2, e con un deterioramento significativo rispetto ai 65,7 miliardi di agosto.
In Italia, si registra il discorso del Governatore della Banca d’Italia Vincenzo Visco, che, implicitamente, ha raccomandato al Governo una moderazione nei conti pubblici, anche per favorire l'implementazione del PNRR (Piano nazionale di resilienza e ripresa).
Il Governatore ha sottolineato come il rapporto tra debito pubblico e GDP (Prodotto interno lordo) abbia registrato una sostanziale contrazione (-11 punti) dai massimi del 2020 (anno in cui era aumentato di 20 punti). Le aspettative sono per un ulteriore moderato calo nei prossimi 2-3 anni.
Visco prevede un rapporto deficit/GDP di circa 5% quest'anno, suscettibile di miglioramento grazie ad un 3’ trimestre sopra le attese, ed "una previsione vicina al 3% il prossimo anno".
Anche in Italia e’ in crescita il pessimismo degli operatori economici: ieri e’ stato pubblicato l'indice PMI dei servizi (Indagine ai direttori degli uffici acquisti delle imprese medio-grandi), calato a 46,4 da 48,8 di settembre; quello “composito” (manufattura +servizi), in calo per il 4’ mese consecutivo, è sceso al minimo da 22 mesi a 45,8 da 47,6 di settembre.
In Germania, a settembre, si e’ registrato un nuovo pesante calo degli ordini all’industria: -4,0%, in peggioramento rispetto al -2,0% di agosto e molto peggio del -0,5% stimato.
L'inflazione corre nell'area Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che include 38 Paesi): +10,5% (+7,6% escludendo cibo ed energia) a settembre vs +10,3% (+7,2%) di agosto. E’ addirittura sopra il +20% in Estonia, Ungheria, Lituania e sopra +80% in Turchia!
Andamento erratico e imprevedibili del prezzo del gas naturale europeo sulla piattaforma TTF di Amsterdam: nella seduta odierna ha oscillato tra 132 e 117 Euro/megawattora. In netto rialzo quello del petrolio: il WTI (Greggio di riferimento Usa) sale del +3,6% a 91,5 Dollari/barile (ore 16.00 CET).
L'Euro e’ in forte rialzo, 0,988 vs Dollaro, sui dati del lavoro Usa a ottobre, che indicano un aumento della disoccupazione al 3,7% dal 3,5%. La Sterlina britannica, dopo lo scivolone del -2% di ieri seguito al rialzo dei tassi Boe, recupera +1% a 1,128, mentre lo Yuan cinese sale verso tutte le valute mondiali su voci di uno stop alla Covis-zero policy da marzo 2023.
L'ipotesi di allentamento delle misure anti-Covid in Cina spinge le borse asiatiche: Shanghai +2,4%, Shenzhen +2,7%. Boom dell’Hang-Seng di Hong Kong, +5,2%. Tokyo, dopo la chiusura per per festività di ieri, ha perso -1,7%. Kospi coreano +0.8% e Sensex indiano appena sotto la parita’.
Le Borse europee si avviano verso chiusure in forte rialzo nell'ultima seduta settimanale, guadagnado +1,6% a fine mattinata. Anche i futures su Wall Street anticipano riaperture in rialzo. (ore 14.00 CET).
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.11.2022La FED alzera’ i tassi di 75bps, ma la narrativa potrebbe “ammorbidirsi”.
Il mercato del lavoro Usa resta forte: FED costretta a restare “hawkish”.
Mercato obbligazionario a zig-zag, dipende anch’esso da banche centrali.
Cina verso l’abbandono della politica Covid-zero. L’economia respirerebbe…
Ieri, 1’ novembre, tra scambi ridotti, le Borse europee hanno cominciato bene il nuovo mese, proseguendo il trend positivo di ottobre: pur perdendo un po’ di slancio sul finale per l’avvio incerto di Wall Street, tutti i maggiori indici hanno chiuso in rialzo.
Milano, col +0,63%, si e’ riportata sui livelli di agosto, Londra ha battuto tutti con +1,3%, Parigi +1,0%, Francoforte +0,6%. Wall Street ha invece chiuso negativa: Dow Jone -0,25%, Nasdaq -0,89% e S&P500 -0,41%.
I mercati finanziari guardano con relativa fiducia all’esito della riunione della Banca Centrale Americana (Federal Reserve-FED) di oggi, 2 novembre. E’ dato quasi per scontato un rialzo dei tassi di interesse di +0,75%, il quarto consecutivo di tale misura, mentre sulle prossime mosse c’e’ dispersione di opinioni.
L’indebolimento di alcuni dati macro americani potrebbe indurre la FED ad un ammorbidimento del ritmo e dell’entita’ dei prossimi rialzi: per il prossimo comitato di politica monetaria (FOMC) di dicembre, il consenso prevede un aumento di 50 punti base, mentre 2 rialzi consecutivi di 25 bps sono attesi nelle riunioni di inizio 2023. Di questo passo i tassi di riferimento raggiungerebbero il 5% a marzo.
A rendere piu’ complicato lo scenario sono stati i dati sul mercato del lavoro Usa a settembre che, pubblicati nel pomeriggio di ieri, hanno sorpreso al rialzo ed inciso negativamente su Wall Street. Il perche’ e’ molto semplice: per gli operatori finanziari la forza del mercato del lavoro e’ negativa poiche’ suffraga uno scenario di ulteriore restrizione monetaria da parte della banca centrale Usa.
Il numero delle offerte di lavoro e’ risalito a 10,72 milioni, contro i 9,85 milioni attesi, sancendo il 16’ mese consecutivo sopra i 10 milioni. Sebbene qualche analista riscontri sintomi di attenuazione dell'eccesso di domanda di lavoro, la ricerca di professionisti qualificati resta forte come mai in passato.
La stima ADP (Automated Data Processing) sui nuovi occupati privati non agricoli, diffusa oggi pomeriggio, povrebbe confermare un trend ancora positivo, ma in leggero rallentamento: le stime di consenso prevedono 193 mila nuovi occupati.
Che l’economia Usa continui a spingere forte e’ testimoniato anche dalla resilienza della produzione manifatturiera, con l’Indice PMI (Purchasing Managers Index) a 50,2 (-0,7 vs agosto, ma ancora sopra la soglia 50) e dal +0,2% delle spese per le costruzioni in settembre, tornate a salire dopo 3 cali consecutivi.
Oggi, 2 novembre, la riunione del FOMC dovrebbe dunque decidere un rialzo di 75pb, portando i tassi sui “Fed funds” a 3,75-4,00%, ma soprattutto la narrativa del Presidente Jerome Powell dovrebbe rimanare “hawkish”, seppur meno che dopo le ultime riunioni.
La politica monetaria delle banche centrali e’ un tema focale in tutto il Mondo: ieri, 1’ novembre, la Reserve Bank of Australia ha alzato i tassi di 25 bps, confermando l'ammorbidimento della sua attitudine, dopo che gia’ il mese scorso aveva sorpreso positivamente gli analisti con un aumento di 50 bps, sotto i 75 attesi.
ECB (Banca Centrale Europea): il Presidente Christine Lagarde, in un'intervista ad un quotidiano lettone, ha confermato quanto gia’ espresso giovedì scorso a latere del consiglio direttivo che aveva deciso un nuovo rialzo da 75 pbs: "l'inflazione è ancora troppo alta, la scorsa settimana abbiamo aumentato i tassi per la 3’ volta consecutiva e prevediamo di alzarli ulteriormente affinche’ l'inflazione ritorni all’obiettivo del 2%".
Sul fonte macroeconomico cinese rileviamo che l'indice Caixin-Pmi manifatturiero ha segnato un gradito rialzo a 49,2 punti ad ottobre, da 48,1 di settembre, battendo il consenso di 48.5: la soglia di espansione di 50 non e’ piu’ un miraggio, anche perche’ crescenti rumors sostengono che la Cina potrebbe ridimensionare a breve la sua drastica politica Covid-Zero.
I prezzi delle materie prime energetiche mostrano una tendenza in lieve rialzo: quello del WTI (greggio di riferimento Usa) guadagna +0,3% a 88,6 Dollari/barile, mentre quello del metano, sulla piattaforma europea di riferimento TTF di Amsterdam sale del +3,6% a 121 Euro per megawattora (ore 14.00 CET).
Poche novita’ dal mercato valutario: il cambio Euro/Dollaro e’ stabile attorno a 0,99, mentre l’Euro perde -0,4% contro Yen giapponese a 145,7.
Il comparto obbligazionario vede una leggera risalita dei rendimenti dei Governativi europei: il BTP decennale italiano rende 4,31% (+5 bps da ieri), l’omologo Bund tedesco 2,15% (+2 bps), da cui discende un leggero allargamento dello spread a 216 bps (ore 14.00 CET).
In buon recupero dai minimi toccati a inizio settimana i maggiori indici azionari cinesi: tra tutti spicca l’Hang Seng, che col +2,4% di questa mattina guadagna +6,3% nelle prime 3 sedute della settimana. Bene anche CSI300 di Shanghai&Shenzhen, +1,2%. Attorno alla parita’ sia il Nikkei giapponese, -0,1% che il Kospi coreano, +0,1%.
A fine mattinata gli indici azionari europei ed i futures Usa sono senza direzione (ore 14.00 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 31.10.2022Dati macro Usa indicano economia resistente e inflazione in calo.
Prospettiva recessionistica in Eurozona nel 3’ e 4’ trimester.
Rendimenti dei Govies in calo la scorsa settimana: da osservare.
Commodities al punto di inflessione? Qualche segnale, da confermare.
La seduta di venerdi’ 28, seppur incerta, ha concluso positivamente una settimana di rialzi per le Borse globali. Mentre negli ambienti finanziari americani trova crescenti consensi la prospettiva di un addolcimento della stretta monetaria della banca centrale (Federal Reserve-FED), la decisione della Banca Centrale Europea (ECB) di alzare di 75 punti base i tassi non ha causato reazioni negative, poiche’ scontata.
La Presidente dell’ECB Lagarde hanuovamente indicato le prospettive di inflazione tra i fattori piu’ rilevanti per le decisioni di politica monetaria. Ha anche ammesso che l’Europa vive un contesto di accresciuta probabilità di recessione, difendendo le mosse di rialzo decise da luglio in poi (+200 bps negli ultimi 3 meeting), e anticipandone di nuove.
La scorsa settimana Milano ha guadagnato +4,5%, riducendo la perdita da inizio anno a -17,6%, Madrid +4,9% (-9,1%), Francoforte +4,0% (-16,6%), Parigi +3,9% (-16,3%) e Londra +1,1% (-4,6%), “stabilizzata” dalla nomina del nuovo premier Rishi Sunak. A Wall Street, venerdi’ scorso: Dow Jones +2,6% S&P500 -2,5% a Nasdaq +2,9%. Nella settimana ha brillato il Dow Jones, +5,0%, (-10% da inizio anno), mentre fatica a recuperare il Nasdaq, +0,9%, (ma -30% da inizio anno).
Venerdi’ scorso ha colpito positivamente la crescita del GDP (prodotto interno lordo) tedesco del 3’ trimestre, +0,3% rispetto al 2’ e +1,2% su base annua, ma la “festa” e’ stata rovinata dal dato sull’inflazione galoppante che in Germania ad ottobre ha toccato +10,4%: l’Italia fa ancora peggio, col +11,9%.
Sembra leggermente placarsi la corsa dei prezzi negli Stati Uniti: a settembre l’inflazione Pce (Personal Consumer Expenditure), la piu’ osservata dalla Federal Reserve, è rimasta stabile al +6,2% rispetto ad agosto, suffragando le aspettative di chi ritiene che la banca centrale possa rallentare il ritmo di rialzo dei tassi.
Venerdi scorso, il dato sul GDP sembra confermare che l’economia Usa procede robusta e sopra alle attese: nel terzo trimestre e’ cresciuta del +2,6% rispetto ai tre mesi precedenti, meglio del +2,3% stimato dagli analisti. Sembra delinearsi uno scenario congiunturale piu’ benigno, fatto di crescita che “tiene” e inflazione che decelera.
Mentre prosegue la pubblicazioni delle trimestrali Usa, Elon Musk, come prima mossa post-acquisizione, ha deciso l’addio di Twitter dal New York Stock Exchange (Nyse). Musk intende fondere Twitter e la società X-Holdings, creata ad-hoc per gestire l'acquisizione di tutte le azioni di Twitter.
Seduta amara per gli azionisti di Amazon, che ha sofferto di risultati in calo e di “guidance” sotto le aspettative: l'utile netto è sceso a 2,9 miliardi di Dollari (28 cts/azione) da 3,2 miliardi del terzo trimestre del 2021. I ricavi sono saliti a 127,1 miliardi di Dollari, +15% trimestre su trimestre, poco sotto il consensus.
Wall Street ha invece apprezzato i numeri di Apple, sebbene il fatturato da I-Phone sia risultato leggermente sotto al consensus: in sintesi, utile per azione di 1,29 Dollari contro stime di 1,27, e fatturato di 90,15 miliardi di Dollari, +8,1% rispetto allo stesso periodo 2021 e sopra le attese di 88,9 miliardi.
La prospettiva di relativo ammorbidimento della Federal Reserve, oltre a ridare tono alle borse, ha favorito il ribasso dei rendimenti sui titoli di stato Usa, sovvertendo il trend della settimana precedente: quello del Treasury decennale è tornato sotto al 4,0% ma la curva dei rendimenti per scadenza resta invertita e lo spread in favore della scadenza 2 anni e’ di circa 40 bps.
La scorsa settimana sono calati anche i rendimenti dei Govies europei. Quello del BTP decennale e’ sceso da 4,77% a 4,11%, quello degli omologhi decennali tedeschi da 2,42% al 2,05%. Il relativo spread, nella settimana post-nomina di Giorgia Meloni a capo del Governo italiano, e’ sceso da 232 punti a 206 punti base.
Sul fronte politico internazionale rileviamo che il nuovo premier britannico Sunak starebbe preparando un piano di recupero fiscale da 50 mld di Sterline, combinando aumenti delle tasse e tagli alla spesa pubblica: lo scopo princiapale e’ finanziare interventi di sussidio contro i rincari energetici da circa 35 mld, senza scatenare nuove reazioni avverse sui mercati finanziari.
Nel ballottaggio per le elezioni presidenziali in Brasile ha prevalso il candidato di sinistra ed ex Presidente Lula: col 51% ha battuto di misura il rivale e Presidente uscente Bolsonaro. La Russia ha annunciato la sospensione del cosiddetto “accordo sul grano” dopo l'attacco subito alla sua flotta nel porto di Sevastopoli (Crimea): moderate le reazioni al rialzo dei prezzi delle commodities agricole.
Stamane registriamo borse asiatiche ex-China in recupero: Nikkei giapponese +1,8%, poco impattato dal calo del -1,6% della produzione industriale a settembre, Kospi coreano +1,1% Nifty indiano +1,2%, ASX australiano +1,2%.
Negativi l’Hang Seng di Honk-Kong -1,3% ed il China50 -1,2%, che risente anche di un commento molto cauto sulla prospettiva economica cinese da parte del Fondo Monetario Internazionale.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.10.2022La BCE aumenta ma tassi di +0,75%, ma Lagarde meno “falco” del previsto.
Inflazione ancora al galoppo in ottobre: in media 11% in Euro-zona.
Rendimenti dei Govies in forte calo ieri, ma oggi risalgono.
Azioni della tecnologia in disgrazia: delude anche Meta, che perde 20%.
La Banca Centrale Europea (ECB), come previsto, ha nuovamente alzato il costo del denaro di 75 punti base, per “assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% a medio termine”, ma e’ sembrata "meno falco” delle attese.
I mercati hanno gradito quel poco di ammorbidimento della narrativa della Presidente Lagarde nella conferenza stampa, e si e’ visto un ampio calo dei rendimenti dei titoli di stato e dello spread tra BTP italiani e Bund tedeschi.
Le Borse europee, grazie al recupero nel finale, hanno chiuso miste: Milano è stata la migliore, +0,9%, Londra +0,2%, Francoforte +0,1%, mentre Parigi ha perso -0,5%.
I miglioramente piu’ ampi li ha registrati il mercato obbligazionario, col rendimento del BTP decennale italiano sceso sotto al 4% ed il differenziale col Bund tedesco calato a 205 punti base: a cio’ ha sicuramente contribuito l'impegno a reinvestire cedole e titoli rimborsati fino alla fine del 2024 e non aver parlato di vendite di bond in portafoglio, il temuto “Quantitative tightening”.
L’ECB prevede nuovi aumenti dei tassi nei prossimi mesi ed ha deciso una “stretta” alle condizioni di rifinanziamento dei TLTRO (Targeted Long Term Refinancing Operations) che sinora, per le condizioni “semi-gratuite” alle quali erano concesse, hanno permesso alle banche di lucrare ampi differenziali positivi.
Wall Street ha chiuso con performance assai differenziate tra i diversi indici: Dow Jones +0,6%, S&P500 -0,6%, Nasdaq -1,6%. A dare sostegno ai listini tradizionali Usa ci ha pensato l'atteso dato sul GDP (Prodotto interno lordo) del terzo trimestre: +2,6%, sopra le attese degli analisti (+2,4%): il GDP torna dunque a crescere dopo il -1,6% del primo ed il -0,6% del secondo.
Allineato alle aspettative il dato di inflazione PCE (Personal consumption expenditures), il piu’ osservato dalla FED, che alla fine del terzo trimestre e’ sceso a +4,2%, con il dato “core” (ex food and energy) al +4,5%.
Ancora soddisfacenti i numero delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, saliti di 3.000 unità a 217.000, vs 220 mila previsti.
Preoccupanti, al contrario, le indicazioni che emergono da alcune trimestrali “big tech”, con la negativita’ di Meta che si aggiungono a quella di Microsoft e Google. Meta ha perso ieri oltre -20%, cioe’ -80 miliardi Dollari di capitalizzazione, e vale ora meno di 270 miliardi, dopo averne perso, da inizio anno,oltre 600.
Insomma, e’ difficile cogliere in questi dati molto “misti e contraddittori”, i sintomi che indurrebbero la FED ad rallentare la “stance” restrittiva.
Intanto, l’economia europea continua a soffrire della corsa dei prezzi: dati allarmanti sull'inflazione vengono oggi, 28 ottobre, da Francia, Germanie e Italia, mentre migliora la tendenza in Spagna, dove il Governo e’ intervenuto a calmierare le tariffe energetiche ed ha imposto un drastico taglio ai prezzi dei trasporti.
Questi numeri preliminari di ottobre avvalorano la convinzione che l’azione restrittiva anti-inflazione della Banca Centrale Europea sia appena iniziata. Non a caso, il rendimento dei BTP decennali risale di +21 punti base, a +4,25% (ore 14.00 CET), ed anche lo spread con il Bund “allarga” di +8 punti base a 211.
L’Ufficio Studi dell’ECB ha rivisto al rialzo le aspettative di inflazione per il triennio 2022-2024 rispettivamente al +8,3%, +5,8% e +2,4%, cioe’ +1,0, +2,2 e +0,3 per cento sopra le precedenti stime. Riviste leggermente al rialzo, invece, quelle di crescita dell'Euro-Zona al +3,0% dal precedente +2,8%, tagliando tuttavia quella per il 2023, a +0,1% da +1,5%.
In Italia si registra il positivo andamento del fatturato dell'industria ad agosto, +3,6% su base mensile destagionalizzata, mentre in Germania ha sorpreso positivamente la crescita del prodotto interno nel terzo trimestre, +0,3% su base trimestrale (la stima era -0,2%) e +3,1% su base annuale (vs stima di +2,7%).
A settembre 2022 i prezzi alla produzione per l'industria italiana sono aumentati +2,8% su base mensile e +41,8% su base annua (contro il gia’ stellare +40,1% di agosto). Al netto della componente energetica, gli aumenti sono +0,8% mensile e +12,6%. I prezzi al consumo (CPI) registrano un aumento del +3,5% mensile e +11,9% su annua: era +8,9% a settembre!!
E’ ovvio che gli indicatori della fiducia di famiglie ed imprese europee ne risentano: l’ESI (European Sentiment Indicator) che misura la fiducia verso la prospettiva economica e’ sceso ulteriormente ad ottobre, -1,1 punti a 92,5, toccando il livello più basso da novembre 2020.
Le borse asiatiche, stamani 28 ottobre, risentono delle turbolenze politiche e economiche internazionali: Nikkei giapponese -0,9%, Hang Seng di Hong Kong -3,7%, Kospi coreano -0,9%, ASX australiano -0,9%, Nifty indiano +0,3%, e China A50 -2,2%.
I listini europei sono in frazionale ribasso a fine mattinata, in media -0,6%, mentre i futures su Wall Street anticipano riperture poco mosse ma la “tech” ancora sotto pressione (ore 14.00 CET).
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 26.10.2022Mercati azionari in recupero, aiutano le trimestrali Usa sopra le attese.
Si fa largo la convinzione di un “ammorbidimento” FED nel 2023.
Calano i rendimenti dei Govies, credono nel futuro easing monetario.
Prezzo del gas europeo ancora in calo, potrebbe favorire calo dell’inflazione.
Anche ieri, 25 ottobre, i mercati finanziari europei si sono mossi al rialzo, contagiati dalle brillanti chiusure di Wall Street della vigilia: tra di loro spicca il +1,9% di Parigi, ma anche Milano ha chiuso bene, +1,4%, ai massimi della seduta. Francoforte e’ salita del +0,95%, Londra ha chiuso invariata.
La guerra in Ucraina torna a destare preoccupazioni per una possibile escalation, dopo le accuse bilaterali di preparare la cosiddetta “bomba sporca” di cui incolparsi a vicenda, mentre i mercati guardano alle imminenti scelte delle banche centrali, con la prossima riunione del Consiglio Direttivo dell’ECB (Banca Centrale Europea) prevista per domani, giovedì 27: gli analisti prevedono un rialzo dei tassi di +0,75%.
Negli Stati Uniti trova sempre piu’ consensi l’ipotesi che la Federal Reserve (FED-Banca Centrale Usa), che si riunisce l’1 e 2 novembre, possa rallentare il ritmo e l’entita’ dei prossimi rialzi. Questa ipotesi si basa sul fatto che il quadro macroeconomico sta gia’ peggiorando, penalizzando i consumi e propiziando una discesa spontanea dei prezzi: in parallelo scendono i rendimenti dei Treasury rispetto alla scorsa settimana.
Il dato sulla fiducia dei consumatori americani pubblicato ieri sembra volere confermare questa prospettiva, essendo sceso a 102,5 ad ottobre, contro 107,8 a settembre, risultando molto sotto alle attese, e gettando ombre minacciose sulla shopping season di fine anno.
Altre indicazioni verranno dai dati aggiornati su GPD (prodotto interno lordo) americano, in pubblicazione domani, 27 ottobre, mentre prevalgono le sorprese positive dai dati trimestrali: sinora hanno pubblicato oltre 100 società dello S&P500, superando le attese in oltre la metà dei casi (analisi di Factset e Bloomberg).
Il gradimento della Cina sui mercati finanziari e’ in calo dopo il congresso del Partito unico che ha conferito un 3’ mandato con pieni poteri a Xi-Jinping. Gli investitori internazionali temono interferenze del Governo sulle aziende e piu’ in generale sull’”economia di mercato” e questo si traduce nell’indebolimento dello Yuan, che scambia ai minimi della sua storia di valuta “internazionale”, cioe’ dal 2010.
Il mercato obbligazionario e’ invece “rasserenato” dalla speranza di un ammorbidimento della stretta monetaria della FED e dalla situazione “normalizzata” in Gran Bretagna, dove il nuovo Premier Rishi Sunak ha promesso maggior disciplina sul fronte della politica fiscale e tributaria.
Ieri, nel giorno della fiducia ottenuta dal nuovo Governo italiano alla Camera dei Deputati, si e’ apprezzato il restringimento dello spread BTP-Bund decennali a 220 punti base, rispetto ai 225 della vigilia, assieme al calo del rendimento del decennale italiano sino a 4,35%, dal 4,5% dell’apertura.
Sul fronte macro europeo ha deluso ieri, 25 ottobre, l'indice IFO sulla fiducia delle imprese tedesche, sceso anche ad ottobre, da 84,4 a 84,3 punti, forse sopra le attese degli analisti ma ancora testimone di un “morale” sotto i piedi...
Il mercato valutario sembra deciso a ridimensionare i picchi recenti del Dollaro Usa, e ieri l'Euro ha riavvicinato la parita’ col Dollaro, chiudendo in rialzo a 0,996, +0,9%. La valuta Usa ha perso quota anche verso lo Yen giapponese, col loro cross a 147,8, -0,8%. Recupera quasi totalmente i recenti cali la Sterlina britannica, +1,7% sul Dollaro a 1,147 e +1,0% sull'Euro a quota 0,868.
Il prezzo del metano europeo di ieri, sul TTF di Amsterdam (trading venue di riferimento) e’ sceso sotto i 100 Euro/mwh, complici le riserve strategiche “piene” ed una domanda per riscaldamento ancora minima e sotto le medie stagionali. Anche il petrolio conferma la recente debolezza, col WTI (greggio di riferimento USA) che ieri e’ sceso sotto gli 84 Dollari/barile, -0,3%.
Oggi, 26 ottobre, anche la Borse asiatiche tentano il recupero, dopo i messaggi supportivi giunti dalla Banca Centrale e dal Regolatore del mercato valutario cinesi, che promettono sostegno e stabilita’ ai mercati: Shanghai +0,8%, SZSE di Shenzhen +1,7%, Nikkei-Japan +0,7%, Hong Kong +1,0%, e Kospi-South Korea +0,7%.
Borse europee caute alla riapertura di stamane, nell’attesa delle mosse di domani della Banca Centrale Europea (attese per +75 bps a +1,50%), e dopo la delusione di ieri sera di alcune trimestrali “tech” americane, in particolare Google per il calo dei ricavi pubblicitari e Microsoft che rallenta nel “business cloud”.
A fine mattinata osserviamo listini azionari europei privi di direzione, ma futures su Wall Street che preludono a riaperture in calo medio del -0,9%.
Colpisce l’ulteriore debolezza del Dollaro Usa, con l'Euro tornato sopra la parita’ a 1,003, il cambio US$/Yen a 146,8, +0,7%, e quello US$/GBP a 1,158, +1,0%, ma anche il recupero delle cryptovalute: Bitcoin +6,9% a 20.620 Dollari ed Ethereum +13,6% a 1.530 Dollari (ore 13.30 CET).
Sengnali di risveglio per i metalli preziosi: il prezzo dell’oro guadagna +1,0% a 1.675 Dollari/oncia e quello dell’argento +1,2% a 19,58 Dollari/oncia (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.10.2022Grande attesa per il dato di inflazione CPI Usa a settembre.
Qualunque sia dato di CPI Usa la Federal Reserve aumentera’ ancora i tassi.
Anche dalla Banca Centrale Europea sono attesi 2 rialzi entro fine anno.
Ancora tensioni su rendimenti e spread sul mercato obbligazinario europeo.
I mercati azionari globali restano indeboliti dai timori di un’imminente recessione e dall’attesa per il dato sull'inflazione al consumo (CPI) di settembre negli Usa che potrebbe rappresentare un valido motivo per un nuovo robusto (si stima +0,75%) rialzo dei tassi ufficiali da parte della Banca Centrale Americana (Federal Reserve - FED).
Quella di ieri, 12 ottobre, e’ stata una seduta nervosa ed alla fine negativa, per le maggiori Borse europee: Milano ha perso -1,3%, risultando la peggiore, Francoforte -0,4%, Parigi -0,3% e Londra -0,9%. Prive di una vera direzione le chiusure di Wall Street: l'indice S&P 500 ha perso -0,3%, in calo per la sesta seduta consecutiva e ai minimi dal novembre 2020, il Dow Jones e il Nasdaq -0,10%.
Dunque ci siamo, ed oggi, 13 ottobre, sara’ pubblicato l'attesissimo dato sull’inflazione Usa. Sebbene l’andamento dei prezzi al consumo di un solo mese concorra a definire la “stance” (attitudine) di politica monetaria della FED, e’ improbabile che un singolo dato, ancorche’ in calo, possa convincere la banca centrale Usa ad ammorbidire il suo attuale atteggiamento “hawkish” (restrittivo).
Una stretta monetaria, come noto, e’ attesa anche in Europa: ieri, 12 ottobre, il Governatore della Banca d'Olanda, Klaas Knot, ha affermato che la ECB (Banca Centrale Europea) va verso due sostanziali (+0,5% stimati) rialzi dei tassi, nelle prossime 2 riunioni prima della fine dell’anno, per raggiungere il livello “neutrale”.
Peccato che cio’ avvenga in pieno rallentamento economico, come ricordato dal Fondo Monetario Internazionale martedi’ scorso, ed in concomitanza con segnali di crescente tensione sui mercati finanziari, come testimoniato dal caso “inglese” e dall’evidente espansione degli spread sul mercato del “debito”.
Ieri, negli Usa, hanno deluso, poiche’ sopra le attese, i dati sui prezzi alla produzione (PPI) che a settembre sono aumentati +0,4% contro attese di +0,2%. Poco importa che, secondo l'ultimo sondaggio della FED regionale di New York, le aspettative di inflazione ad un anno, a settembre, siano calate da +5,74% a +5,4%, al livello più basso da un anno, e ben sotto il +6,8% a giugno.
Tra l’altro, dai verbali pubblicati ieri della riunione del 20 e 21 settembre (quella del rialzo di 75 punti base), si evince che la banca centrale americana è preoccupata da un’inflazione a un livello «alto e inaccettabile», e ribadisce il suo impegno a contrastare la corsa dei prezzi attraverso congrui rialzi dei tassi di interesse.
Crisi del debito nel Regno Unito: sia martedì che ieri, la Banca Centrale Inglese (BoE) ha ribadito che venerdi’ 14 terminera’ gli acquisti di Gilts sul mercato, frustrando le speranze di molti investitori locali, soprattutto fondi pensione, di una loro estensione, che eviterebbe sgradevoli “vendite forzate” a prezzi depressi.
Sul nuovo Governo Truss si abbattono anche nuove cattive notizie sul fronte macro, visto l’inaspettato calo del GDP (prodotto interno lordo) in agosto, -0,3%, e della produzione industriale, -1,8% mese su mese, che avvalorano un contesto recessivo.
L’agenzia di rating globale S&P vede "il rischio significativo che la guerra russo-ucraina si trascini esacerbando la crisi energetica in Europa, mentre i tassi d'interesse nelle economie avanzate potrebbero dover salire più velocemente". Cio’ causerebbe una recessione più profonda, nel qual caso Italia e Germania sarebbero relativamente piu’ impattatate: GDP 2023 previsyo rispettivamente a -1,5% e -3,4%.
Sul mercato obbligazionario ieri, alta tensione per rendimenti e spread: il differenziale di rendimento tra il BTp decennale italiano e l’omologo Bund tedesco è salito a 245 bps dai 239 precedenti, in concomitanza al forte rialzo del rendimento del BTP 10 anni, salito sino a +4,79%, +0,10% rispetto al dato della vigilia.
Anche il mercato dei cambi resta molto nervoso e contraddistinto dalla forza del Dollaro USA: ieri l'Euro è sceso nuovamente sotto 0,97 Dollari, ed il cross Dollaro/Yen ha raggiunto 146,9, record da 25 anni. La Sterlina britannica invece, reduce dal recente crollo, ha invece proseguito il suo recupero, riportandosi ben sopra “quota 1,10” contro US$, +0,8% in una seduta.
Archiviato il rimbalzo innescato dal taglio dell’Opec+ (cartello dei maggiori esportatori) di 2 mioni di barili/giorno, il prezzo del petrolio e’ sceso ieri -2%, col WTI (greggio di riferimento Usa) tornato a 87,5 Dollari/barile: oggi, 13 ottobre, e’ quasi invariato a 87,3. Il prezzo del gas metano europeo, sulla piattaforma TTF di Amsterdam e’ in leggero rialzo a 158 Euro/ megawattora, +0,9%. (ore 12.30 CET)
Le vendite hanno prevalso stamani, 13 ottobre, sulle Borse asiatiche: il Nikkei giapponese ha perso -0,6, l’Hang-Seng di Hong Kong -1,9%, il Kospi coreano -1,8%, il Nifty indiano -0,6, il Taiex taiwanese -2,1%.
A fine mattina, le Borse europee sono marginalmente positive, in media +0,4%, similmente alle indicazione provenienti dai futures su Wall Street. Pesa l’attesa sul dato di inflazione Usa a settembre, che sara’ diffuso alle 14.30 CET.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.10.2022Mercato del lavoro Usa sin troppo forte: la “stretta” delle FED e’ una certezza.
Tensioni geopolitiche e prospettive di recessione pesano sulle Borse mondiali.
Vertice Capi di Stato EU a Praga: “fumata nera” sul price cap sul gas.
Rendimenti obbligazionari in rialzo e spreads in allargamento, purtroppo.. [/b
Chiusure pesanti per le Borse mondiali nella seduta conclusiva settimanale di venerdi’ 7: la forza del mercato del lavoro Usa ha il perverso effetto di accentuare la discesa di Wall Street, poiche’ analisti e investitori concordano che l'economia Usa è abbastanza forte da reggere probabili e robusti rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve (FED-Banca Centrale Usa).
I leader europei riuniti a Praga venerdi’ scorso non hanno trovato un'intesa sul “tetto” al prezzo del gas, poiche’ “qualunque strumento che determini un artificiale intervento sui prezzi comprometterebbe la sicurezza dell'approvvigionamento, e quindi richiede cautela”: ne e’ convinto il Cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Ogni decisione sul tema e’ rimandata al vertice europeo del 20-21 ottobre.
Il Presidente americano Joe Biden ha invitato i leader mondiali a prendere seriamente la velata minaccia del Cremlino di ricorrere ad armi nucleari tattiche per ribaltare le sorti del conflitto scatenato dalla Russia in Ucraina.
Il risultato e’ che l'ultima seduta della scorsa settimana e’ finita male: Francoforte -1,5%, Parigi e Milano -1,1%, Londra -0,1%. A Wall Street le cose sono andate anche peggio: Dow Jones -2,1%, S&P500 -2,8%, e Nasdaq -3,8%.
I dati macro piu’ attesi di venerdi’ scorso erano quelli sul mercato del lavoro in Usa: a settembre l'economia americana ha creato 263 mila nuovi posti di lavoro, sopra le stime di consenso di 255 mila, ed il tasso di disoccupazione è calato al 3,5% dal 3,7% di agosto. Numeri che avvalorano uno scenario di “tightening” (aumento dei tassi) nelle prossime 2 riunioni di politica monetaria (FOMC) della Federal Reserve.
Nel corso della settimana appena iniziata saranno pubblicati i verbali dell’ultimo FOMC che gli analisti teneteranno di interpretare per anticipare le mosse della banca centrale. Nel frattempo, venerdi’ 7, il Presidente della FED regionale di New York John Williams ha ribadito l’impegno a ridurre l'inflazione e riequilibrare l'attività economica.
Attenzione spasmodica, questa settimana (giovedi’ 13), per il dato sull'inflazione Usa: il consenso degli analisti e’ per un rallentamento dal +8,3% annuo di agosto al +8,1%. Il dato “core” (ex cibo ed energia) e’ purtroppo atteso ancora in crescita, da +6,3% a +6,5%.
Questa settimana inizia la pubblicazione delle relazioni trimestrali (3’ trimestre) negli Usa. Secondo un’indagine di Bloomberg presso analisti ed investitori, il 60% degli intervistati ritiene che i conti trimestrali della “coroporate America” saranno relativamente deludenti e accompagnati da parole caute sulla parte finale dell’anno.
Venerdi’ il prezzo del gas sulla piattaforma TTF di Amsterdam ha subito un’ulteriore discesa fino a toccare -11% a 156 Euro/megawattora, minimo da luglio. Stamane, 10 ottobre, il prezzo scende ancora a 145 Euro/megawattora, -7% dalla chiusura di venerdì 7 (ore 10.30 CET). Petrolio in calo: -0,9% a 91,9 Dollari/barile per il WTI (West Texas Intermediate).
L’inflazione elevata impatta pesantemente le vendite al dettaglio di agosto in Italia: --0,4% in valore e -1,1% in volume, coi beni non alimentari -0,3% in valore e -0,9% in volume, e quelli alimentari -0,5% in valore e -1,4% in volume. Su base annua l'effetto dell'inflazione e’ amplificato: le vendite salgono +4,3% in valore, ma scendono del -2,1% in volume.
Torna a far parlare di se’ il regno Unito: la banca centrale britannica (BOE) si dice pronta ad aumentare i suoi acquisti giornalieri di Gilt (titoli governativi UK) e varare misure aggiuntive a supporto del debito pubblico e della Sterlina britannica, messi in difficolta’ dal maxi-piano di tagli fiscali del nuovo Governo di Liz Truss, poi ridimensionato.
Sul fronte asiatico si riaccende lo scontro commerciale tra Cina ed Usa: Pechino ha dichiarato che le restrizioni imposte venerdi’ 7 dagli Usa su chips e componentistica elettronica avranno ripercussioni inevitabili sulla crescita mondiale e sulle catene di approvvigionamento. Le nuove regole includono il blocco delle spedizioni di un'ampia gamma di chip da utilizzare anche nei sistemi di difesa.
In Asia, l’attività dei servizi in Cina, dopo 4 mesi di espansione, e’ tornata a calare a settembre, a causa delle nuove restrizioni imposte contro il coronavirus che hanno indebolito la domanda privata e la fiducia delle imprese. L'indice Ciaxin Pmi (Purchasing Managers Index) è sceso a 49,3 punti, da 55,0 di agosto, in area di contrazione (cioe’ sotto 50).
Dopo una settimana di chiusura per festività, le borse della “greater China” ripartono maluccio: Hang Seng di Honk Kong -2,9%, CSI300 di Shanghai&Senzhen -1,6%, Kospi coreano -0,2%’ Tokio e’ chiusa.
Tensione sui rendimenti del mercato obbligazionario: il Treasury Usa a 10 anni “paga” +3,9%, col differenziale negativo tra 2 e 10 anni a 43 bps. Il rendimento del BTP decennale italiano supera il +4,7%, con lo spread Btp italiani - Bund tedeschi decennali sopra 250 bps (ore 11.00 CET).
Borse europee in calo medio del -0,8% a meta’ mattina, mentre Wall Street chiusa per “Columbus Day”.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.10.2022Ottobre parte con 2 sedute di esuberanti rialzi per le Borse.
Il risk-on mood e’ fragile: guerra, inflazione, stretta sui tassi incombono.
Alcuni dati macro Usa segnalano affanno: FED piu’ morbida?
Si ferma per ora la corsa del Dollaro e dei rendimenti obbligazionari.
Le prime 2 sedute di ottobre hanno riportato una ventata di ottimismo sui mercati azionari che nessuno aspettava. Difficile dire quali siano i “trigger” (grilletti) che hanno scatenato gli acquisti, ma alcuni dati macro americani deboli, come l’indice ISM manifatturiero, e quelli depressi sul mercato immobiliare, hanno convinto i mercati che le banche centrali potrebbero rallentare il ritmo di aumento dei tassi.
Le Borse europee ieri, 4 ottobre, dopo una partenza in “gap-up” hanno accelerato a metà giornata, in parallelo ai guadagni di New York, per poi chiudere in forte rialzo:
Milano +3,4%, Parigi +3,8%, Francoforte +3,5%, Londra +2,5%.
Wall Street ha replicato i progressi di lunedi’, sospinta anche dal calo dei rendimenti dei titoli governativi Usa (Treasuries): Dow Jones +2,8%, S&P500 +3,1% e Nasdaq +3,3%, aiutato dalla notizia che Elon Musk ha nuovamente formalizzato, in termini economici invariati, l’offerta di acquisto di Twitter da 44 miliardi di Dollari.
In un cima di generale “risk-on”, gli investitori hanno metabilizzato positivamente anche il calo oltre le attese delle offerte di lavoro negli Stati Uniti ad agosto, nell’attesa dei dati sul mercato del lavoro Usa di settembre che saranno pubblicati venerdì 7. Le attese sono per un’ulteriore creazione di posti di lavoro combinata a livelli di disoccupazione ai minimi dagli anni ‘70.
Anche in Europa sembra consolidarsi la convinzione che la Banca Centrale Europea (ECB) possa ammorbidire la propria svolta restrittiva, operando solo un paio di contenuti rialzi (+25 o +50 bps) nei due prossimi meeting prima della fine dell’anno, evitando aumenti troppo robusti che finirebbero per impattare negativamente sulla congiuntura economica, gia’ fragile di suo.
Anche il calo del prezzo del gas naturale in Europa, proprio mentre continuano ad assottigliarsi le forniture dalla Russia, ha portato un po’ di serenita’ ai mercati: gli stoccaggi strategici sono quasi pieni e complice il clima ancora mite, il prezzo del metano sulla piattaforma di riferimento europea TTF e’ sceso a 163 Euro/megawattora, ai minimi da luglio.
Di segno opposto, invece, la reazione del prezzo del petrolio di fronte alla prospettiva che nella riunione di oggi 5 ottobre, l'Opec+ (Cartello dei maggiori esportatori mondiali), decida un taglio alla produzione fino a -2 milioni di barili/giorno, che rappresenterebbe il primo vero “ammanco-shock” dopo quelli della fase piu’ acuta della pandemia Covid-19.
Il WTI (greggio di riferimento negli Usa) e’ salito ieri del +3,6% a 86,6 Dollari/barile ed oggi, 5 ottobre, perde marginalente, -0,3% a 86,3 (ore 12.30 CET).
Sul mercato valutario, il “mood” migliorato verso gli asset piu’ rischiosi ha permesso all’Euro e ad altre valute di recuperare un po’ di terreno sul Dollaro Usa. Ieri, 4 ottobre, l'Euro ha riavvicinato la parita’, a 0,995, +1,2%, mentre la Sterlina britannica, aiutata dal parziale ripensamento del Governo Truss sul piano fiscale, e’ risalita a 1,14 Dollari, +0,7%: infine Dollaro/Yen a 144,4, da 144,7.
Ieri, 4 ottobre, ha “piacevolmente stupito” il calo dei rendimenti di molti bond governativi europei: quello del BTP benchmark italiano a 10 anni e’ calato di oltre 15 bps a +4,06%, similmente a quello degli omologhi Gilt britannici, +3,77%. Lo spread tra BTP e Bund decennali e’ calato leggermente a 229 bps.
Oggi, 5 ottobre, si osserva una forte risalita dei rendimenti che annulla i cali di ieri. (ore 12.45 CET): nel pomeriggio sara’ interessante verificare l’aggioramento dei movimenti sul reinvestimento dei titoli scaduti da parte dell’ECB.
Stamattina, 5 ottobre, le Borse asiatiche hanno festeggiato con ampi rialzi l’ottimismo di ieri sera a Wall Street: mentre il Nikkei giapponese e’ salito solo del +0,45%, l’hang Seng di Hong Kong e’ letteralmente volato, +6%, con il sub-indice hang Seng Tech a +8%! Il Kospi coreano si e’ accontentato di +0,3%. Le piazze finanziarie cinesi sono chuse anche oggi per i festeggiamento della Golden Week.
L’Indice ASX200 australiana e’ salita del +1,7%, dopo la decisione della Reserve Bank of Australia di effettuare il sesto rialzo consecutivo dei tassi, +0,25%, una misura piu’ contenuta rispetto alle stime di mercato.
Anche la Reserve Bank of New Zealand ha alzato il tasso di riferimento, +0,5% a +3,5%, il livello piu’ alto da aprile 2015, col quinto aumento consecutivo di 50 punti base in un anno: a ottobre 2021 era ancora al minimo storico del +0,25%.
L’ottimismo delle prime 2 giornate di ottobre non si conferma oggi, 5 ottobre, dove la mattinata europea delle borse fa segnare un calo medio del -0,9%, in parallelo ad una risalita dei rendimenti obbligazionari e a futures su Wall Street che anticipano riaperture negative attorno a -1%. (ore 13.15 CET).
Il prezzo dell’oro arretra del -0,7% a 1.719 Dollari/oncia, interrompendo la serie di 5 sedute di rialzo. Bitcoin tenta il ritorno sopra 20 mila Dollari, +0,6%, performance miste per le altre cripto-valute. (ore 13.30 CET).
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.10.2022Ucraina: la Russia, pur in difficolta’ sul terreno, minaccia escalation militare.
Inflazione europea al +10,0%: la piu’ alta da 25 anni.
Scenario macro-economico in deterioramento, punta a recessione.
Attivita’ industriale giapponese sopra le attese: lo yen debole sembra favorirla.
Venerdi’ 30 settembre, ultimo giorno di un trimestre da dimenticare, le Borse europee hanno tentato un rimbalzo, dopo la scivolata di giovedi’: gli indici hanno chiuso in positivo anche sulle indiscrezioni circa l'intesa parziale tra i Paesi dell’Unione europea sul tema energetico.
Milano ha toccato +1,0%, Francoforte +1,1%, Parigi +1,5%, mentre Londra si e’ limitata a +0,2%, a causa del Governo ancora sotto pressione per la “generosa” riforma fiscale varata dal nuovo Premier Truss, bocciata dai mercati finanziari e dal Fondo Monetario internazionale: va detto che l'intervento d'emergenza della Bank of England ha calmato almeno il “bond market” e quallo valutario.
E’ valsa a poco la pubblicazione dell’aggiornamento, migliorativo, del dato sul Pil britannico nel secondo trimestre: la sua “lettura finale” e’ un rialzo del +0,2%, contro un preliminare di -0,1%. L’aumento “anno su anno” è +4,4% contro una stima di +2,9%.
L’inflazione continua a correre in Europa e l’ECB (Banca Centrale Europea) non potra’ che proseguire la sua “stretta monetaria”, alzando probabilmente i tassi di interesse di ulteriori 75bp nel meeting di ottobre. L'inflazione al consumo nei 19 paesi dell’Euro-Zona e’ salita a +10,0% a settembre, da +9,1% di agosto, peggiorando le attese degli economisti di +9,7%.
Curiosamente, l'inflazione al consumo rallenta in Francia: +5,6% a settembre da 5,9% di agosto: consensus la dava stabile a +5,9%. Su base mensile e’ calata del -0,5%, contro -0,1% atteso.
Wall Street ha chiuso invece pesante l’ultina seduta di settembre: Dow Jones -1,7%, S&P500 e Nasdaq -1,5%. D’altronde diversi membri della Banca Centrale (FED-Federal Reserve) ribadiscono l’esigenza di ulteriori rialzi dei tassi per contrastare l’inflazione, spingendo all’insu’ i rendimenti dei Treasury Bond (titoli di Stato Usa), con gran parte della “curva” attorno a +4%.
Wall Street, venerdi’ 30, ha sofferto dell'aumento oltre le attese del dato di “inflazione PCE” (Personal consumer expenditures). Il PCE e’ l'indicatore piu’ osservato dalla FED per definire la politica monetaria ed il dato di agosto allontana la possibilità di un allentamento del ritmo di aumento dei tassi d'interesse.
Il dato "PCE" ha stupito negativamente sotto ogni profilo: quello “headline”, +0,3% rispetto al mese precedente e +6,2% anno su anno, sopra attese di +0,5% e +6%; quello "core", depurato dalle componenti piu’ volatili, è cresciuto +0,6%, (vs stime di +0,5%, e +4,9% annuale, comunque sopra le attese.
Il nervosismo dei mercati azionari e’ testimoniato dal perdurare da quasi 2 settimane dell'indice della volatilità Vix, (o Cboe, calcolato sulle opzioni dell’indice S&P500) sopra quota 30, come non accadeva dalla primavera 2020.
Qualche novita’ viene dal fronte dei conti pubblici italiani: il Ministero del Tesoro sostiene che il fabbisogno della pubblica amministrazione "sia risultato assai contenuto" nei primi otto mesi 2022 e che l'obiettivo di deficit 2022 "è da considerarsi pienamente raggiungibile, così come una progressiva riduzione del deficit nel prossimo triennio".
Il deficit dei conti pubblici e’ stimato al +5,1% nel 2022 ed il rapporto Debito/Pil, già sceso a 150,3% nel 2021, dovrebbe segnare un nuovo calo nel 2022, a 145,4%. Il Tesoro prevede emissioni lorde di titoli governativi a medio/lungo termine per circa 64 miliardi di Euro fra ottobre e dicembre 2022, 14 a copertura del fabbisogno e 50 per rifinanziare titoli in scadenza. La spesa per interessi tornera’ a salire dal 2023.
Nel frattempo l’agenzia di rating Moody's ha lasciato invariato il rating sovrano italiano a Baa3, con outlook negativo. Lo spread di rendimenti tra Btp e Bund resta attorno a 240 punti-base, senza segnalare degenerazioni ed il rendimento del BTP decennale oscilla attorno +4,45% (ore 13.00 CET).
Prezzo del petrolio in ripresa: dopo un bilancio positivo nella scorsa settimana, la possibilità che l'Opec+ possa accettare di tagliare la produzione nella prossima riunione del 5 ottobre spinge stamane il Wti (greggio di riferimento Usa), a 82,3 Dollari/ barile (+3,5%). Molto volatile, attorno a 180 Euro/megawattora quello del gas naturale sulla piattaforma di riferimento europea TTF di Amsterdam.
Congiuntura economica in miglioramento in Giappone, con la produzione industriale cresciuta del +2,7% mese su mese ad agosto (+5,1% anno su anno), che migliora il +0,8% di luglio, batte il consenso, e segna i maggiori progressi da 6 mesi. Indice PMI (Purchasing managers Index) manifatturiero stabile attorno 51. Cala invece l'indice di fiducia dei consumatori, sceso a 30,8 a settembre da 32,5 di agosto.
Chiusure miste stamani per le Borse asiatiche: Nikkei giapponese +1,1%, Hang Seng di Honk Kong -0,6%. Chiusi Kospi coreano e borse cinesi per festivita’.
Le Borse europee continuano ad essere deboli, in media -0,8% a fine mattinata, afflitte dalla guerra in Ucraina per la quale non si vedono prospettive di svolta diplomatica. Futures Usa senza direzione precisa, dopo il calo di venerdi’ 30 (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.09.2022Rendimenti obbligazionari corrono al rialzo in tutta Europa: Italia nel mirino.
Borse ancora in calo, siamo in un “bear market” da timori di recessione.
Probabilita’ di recessione globale molto elevate, dicono gli economisti del WEF.
Gasdotto North Stream 1 sabotato? Autori ignoti, Europa senza gas russo.
Si allunga la lista dei fattori che scatenano le vendite sui mercati azionari ed obbligazionari: i timori di recessione innescata dalla corsa dei prezzi e aggravata dai rialzi dei tassi, ma anche l’evoluzione del conflitto russo-ucraino, dopo l’annuncio della vittoria della scelta pro-Russia nei discussi referendum sull'annessione dei territori occupati e la crisi del gas in Europa.
Ieri il prezzo del metano europeo, sulla piattaforma TTF di Amsterdam e’ schizzato sopra 200 Euro/Mwh, sulla notizia del probabile sabotaggio del gasdotto Nord Stream al largo delle coste danesi: i responsabili sono ignoti, il gas affiora copioso sulla superficie del Baltico, la riparazione non sara’ rapida.
Tutte le Borse mondiali sono scese ieri, 27 settembre: Milano -1,1%, Francoforte -0,7%, Londra -0,6%, Parigi -0,3%. Wall Street, non prosegue il rimbalzo di lunedì 26, scendendo attorno a nuovi minimi da inizio anno: Dow Jones -0,4%, S&P500 -0,2%, Nasdaq +0,2%. Insomma, per tutti i listini Usa e’ “bear market", con perdite sopra -20% da inizio anno.
Che la Federal Reserve (Banca Centrale Americana) si appresti a nuovi rialzi nella parte finale dell’anno l’hanno confermato ieri 2 membri del Board, James Bullard e Charles Evans, convinti che tassi piu’ elevati siano i migliori antidoti contro l’inflazione: tra gli effetti piu’ diretti, c’e l’ascesa dei rendimenti dei Treasury bonds, col decennale che, per la prima volta dal 2010, rende sopra +4%.
La Banca Centrale Europea (ECB) si appresta a manovre di rialzo molto simili: ieri il suo Presidente Christine Lagarde, in un dibattito all'Atlantic Council Frankfurt Forum ha ricordato che alzare i tassi evitera’ danni economici maggiori. "L’ECB deve agire per riportare l'inflazione al suo obiettivo che non è ridurre la crescita o causare recessione, ma la stabilità dei prezzi”.
Il Regno Unito affronta uno scenario inedito, fatto di inflazione alle stelle ma anche di una Sterlina debolissima, non lontana da quota 1 col Dollaro: lunedi’ 26 ha segnato il minimo storico a 1,035.
Il massiccio Piano di stimolo fiscale del nuovo Governo del Premier Liz Truss ha spaventato i mercati: corrono senza freni i rendimenti dei Guilt (titoli del debito pubblico): quello del trentennale è salito oltre +5,1% stamane, 28 settembre, top da giugno 1998.
I piu’ recenti dati macro Usa confermano la tenuta dell’economia americana: gli ordini di beni durevoli sono diminuiti solo -0,2% ad agosto, dopo -0,1% di luglio, facendo meglio del -0,4% atteso del consenso: inoltre il dato 'core' (ex spese per la Difesa) e’ salito del +0,2%.
Se da un lato conforta il fatto che l’economia Usa sembri capace di evitare un’aspra recessione, dall'altro aumenta lo spazio di manovra alla Federal Reserve nel realizzare la sua svolta “hawkish” (restrittiva), con nuovi aumenti dei tassi: questo non piace ai mercati ed alle Borse azionarie in particolare.
La risalita dei rendimenti obbligazionari e’ un fenomeno globale, ed il ritorno a rendimenti reali positivi comincia a produrre effetti di spiazzamento, in danno delle forme azionarie, nelle scelte di asset allocation. Un esempio efficace e’ rappresentato dal rendimento del Treasury decennale, +3,95%, massimi dal 2010, contro attese di inflazione a 10 anni del +2,5% circa.
L’Italia, dopo il voto che proietta un Governo di destra, e’ tornata ad essere al centro dell’attenzione di analisti, investitori e “policy makers” europei. Ieri l'agenzia di rating Standard&Poors (S&P) ha ricordato che il governo Meloni (leader del partito di destra Fratelli d’Italia) ha molte "scelte difficili" di fronte a se’, specie nella gestione dei conti pubblici in contesto recessivo.
Secondo S&P il rapporto Debito/PIL (GDP), a fine 2022 dovrebbe essere vicino al 138% ed il Deficit/Pil al +6,3%: il PIL 2023 dovrebbe calare marginalmente, -0,1%, per poi tornare a crescere del +1,5% nel 2024.
E’ questa prospettiva preoccupante a far crescere lo spread tra BTP italiani a 10 anni (rendimento +4,74%) ed omologhi Bund tedeschi sopra 250 bps, massimi dal 2013.
Il super Dollaro continua a correre: l’Amministrazione Usa non cerchera’ un accordo globale per contenerne l’esuberanza, nociva per l’export americano, come accadde negli “anni ottanta”, cosi’ il “biglietto verde” segna nuovi massimi assoluti verso Euro, a 0,957 e verso Yuan cinese a 7,235 (or 14.00 CET).
La velocita’ di crescita dell'economia globale rallenta ovunque nel mondo. Lo rivela una ricerca condotta presso i capi Economisti del WEF (World Economic Forum) nella quale oltre il 70% degli intervistati ritiene "probabile" una recessione globale.
In Asia stamattina, solo chiusure in calo: Hong Kong, col forte calo nell’ora finale di “real estate e tech” ha segnato -3,4%. L’indice Shanghai Composite Index ha perso -1,6%, lo Shenzhen Composite Index ed il Taiex di Taiwan -2,6%, il Kospi coreano -2,4%. Borse Europee in media -1,3% a fine mattinata. Futures su Wall Steet deboli, -0,4% medio. (ore 14.00 CET).
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 26.09.2022In Italia, come previsto, i partiti di destra vincono le elezioni politiche.
Borse europee ancora depresse, annullato il tentativo di rimbalzo.
Quadro macro globale molto debole, punta ad un’imminente recessione.
Massicce vendite di futures sul greggio: WTI sotto 79 Dollari/barile.
Venerdi’ 23 le Borse europee hanno chiuso negativamente una delle peggiori settimane dell’anno: ha certamente pesato la decisione della Federal Reserve di alzare i tassi di interesse di 75 punti base, ed il drastico taglio delle stime di crescita del GDP (prodotto interno lordo) Usa sul 2022: un misero +0,2%, nella nuova stima.
La performance settimanale, che aiuta ad avere la misura delle perdite recenti, e’ ben sintetizzata dal calo dell'indice Stoxx600 Europe, -4,4%, frutto di cali piuttosto omogenei dei singoli listini: Francoforte -3,6%, Parigi -4,8%, Madrid -5%, Londra -3%, Milano, alla vigilia delle elezioni politiche di domenica 25 settembre, -4,7%, e Amsterdam -3,8%.
Giornata da dimenticare anche a Wall Street, dove il Dow Jones ha perso -1,7%, il Nasdaq e lo S&P500 -1,9%. E’ evidente che le paure per l'andamento dell'economia mondiale si riflettono anche sulle obbligazioni, col risultato che i rendimenti sono ovunque in ascesa, sui cambi, col Dollaro Usa sempre piu’ forte (bene “rifugio”?) e sui prezzi delle materie, che scontano l’attesa di un indebolimento della domanda.
La nuova settimana, in Europa, e’ influenzata dal risultato delle elezioni politiche italiane, svoltesi ieri, domenica 25, dove hanno prevalso i partiti di centrodestra e in particolare la destra conservatrice di Fratelli d'Italia (FdI) che, con un 26% dei voti, emerge come forza egemone di una futura coalizione che includera’ Forza Italia di Berlusconi (centro-destra moderato) e Lega di Salvini (populisti).
Il Ftse Mib di Milano, che a fine mattinata sale del +1,4% sembra mettere in conto che nel futuro Governo prevarra’ la forza piu’ cauta nelle promesse di “public spending” (spesa pubblica addizionale) e, almeno nelle dichiarazioni piu’ recenti, europeista e fedele all’alleanza atlantica. Anche nel resto d'Europa prevale il segno positivo, in media +0,7%.
Oggi, 26 settembre, molta attenzione verra’ riservata all’intervento al Parlamento europeo della Presidente della Banca Centrale Europea (ECB) Christine Lagarde, il primo di una serie di eventi che prevedono il contributo di membri del “board” della banca centrale. La “settimana macro“ sara’ anche arricchita dai dati preliminari sull'inflazione europea di settembre.
Recentemente, il mercato dei cambi fa molto parlare: oggi, 26 settembre, e’ impressionante vedere la Sterlina britannica collassare ai minimi dal 1985 contro Dollaro, in area 1,05!! (ore 11.00 CET). Anche l’Euro guadagna quasi +2,0% sulla Sterlina ed il Dollar index è ai massimi dal 2002 a 114!!
I chiari sintomi di recessione nel Regno Unito, insieme al Piano di misure fiscali varato dal nuovo Governo di Liz Truss per attenuare l’impennata delle bollette energetiche hanno alimentato la pressione ribassista sul “UK Pound” e spinto in alto i rendimenti dei Gilt (titoli di Stato britannici): quello con scadenza 10 anni sfiora +3,84%, il livello piu’ alto dal 2011.
Purtroppo, il prevalere delle forze conservatrici (destra e centro-destra) alla elezioni politiche italiane incide abbastanza significativamente oggi, 26 settembre, sul rendimento dei titoli di Stato italiani: il BTP 10 anni rende 4,50%, e lo spread di rendimento con l’omologo Bund decennale tedesco si amplia a 239 punti base, dai 232 di venerdi’ scorso.
Negli Stati Uniti segnaliamo che il rendimento del Treasury Note a dieci anni e’ salito a 3,75%, proseguendo una traiettoria rialzista che dura da 12 giorni, mai vista negli ultimi 45 anni! Col rendimento del biennale a 4,25%, la curva dei rendimenti per scadenza è ovviamente e marcatamente invertata, come mai in passato.
Il quadro macro europeo, afflitto in primo luogo dalla “crisi energetica, registra i nuovi depressi livelli dell’indice PMI (Purchasing managers Index) manifatturiero, che misura la fiducia e le attese di responsabili degli acquisti delle imprese medio-grandi: in sintesi a settembre è sceso ai minimi da 27 mesi, con quello tedesco che segnala le condizioni prospettiche piu’ difficili in Europa.
In positivo, in termini di inflazione attesa, segnaliamo le massicce vendite, venerdi’ 23, di futures sul petrolio che hanno prodotto cali del -5% sul prezzo del WTI (greggio di riferimento american): quello per consegna novembre è sceso a 78,7 Dollari/barile. In ribasso anche il il prezzo del gas naturale europeo, sotto 180 Euro/megawattora.
Stamane, 26 settembre, i listini azionari asiaticis ono ancora in ribasso, aggravando le perdite accumulate in ben 5 delle ultime 6 settimane: pesa l’accresciuta probabilita’ di recessione, l'aumento dell'inflazione e dei tassi di interesse. Shanghai ha perso-1,2%, il CSI300 di Shanghai&Shenzhen -0,8%, Hong Kong -0,4%.
Molto pesanti il Nikkei giapponese -2,7%, il Kospi coreano -3,0% ed il Nifty indiano -1,8%. La Banca Centrale Indiana (Reserve Bank of India), giovedi’ 29, dovrebbe alzare per la quarta volta consecutiva i tassi di interesse: il consensus indica +50 punti base a +5,90%.
I future su Wall Street indicano ri-aperture negative, attorno -0,5%. L’indice Nasdaq perde oltre -8% da inizio mese, lo S&P500 -5%. (ore 13.30 CET).
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.09.2022La forza del Dollaro spaventa le Borse asiatiche, e non solo.
Salgono ancora i rendimenti dei Govies Usa ed Europei. Bund 10 anni sopra 2%.
Si moltiplicano i segnali di recessione in Europa gia’ nel 4’ trimestre.
Prezzo del petrolio ancora in calo: WTI verso quota 81 Dollari/barile.
Il rischio di recessione in Europa e’ in aumento ed il progressivo inasprimento della politica monetaria da parte delle banche centrali aggrava una prospettiva gia’ di per se’ debole. D’altronde, come recentemente ribadito da diversi membri delle banche centrali in Usa ed in Europa, l’inflazione e’ troppo alta e va contrastata, anche al prezzo di accelerare l’ingresso in una fase di contrazione economica.
Analisti ed investitori guardano con preoccupazione anche l’escalation militare in Ucraina, dopo che il Presidente russo Putin ha deciso una mobilitazione “parziale” nel Paese, volta a reclutare 300 mila nuovi soldati, ed ha annunciato che la difesa del territorio russo, anche delle parti appena “conquistate”, verra’ fatto con ogni mezzo disponibile.
A fine giornata di ieri, 22 settembre, gli indici azionari europei erano tutti depressi: Francoforte -1,84%, Parigi -1,89%, Londra -1,08%, Milano -1,07%. Anche a Wall Street solo segni negativi: Dow Jones -0,36%, S&P500 -0,85% e Nasdaq -1,37%.
L’economia Usa regge bene ed il mercato del lavoro conferma un’ottima salute: le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono cresciute di 5 mila unità a 213 mila, ma vengono da 5 cinque cali consecutivi e stazionano da maggio scorso attorno a livelli minimi storici.
La “stance” sempre piu’ restrittiva delle banche centrali continua a spingere al rialzo i rendimenti dei Titoli di Stato, sia negli Stati Uniti che in Europa: quello del Treasury a dieci anni ha raggiunto stamane, 23 settembre, il +3,77%, massimo da 10 anni, mentre il tasso reale a 10 anni, desumibile dal Treasury Inflation Protected, e’ salito a +1,30%, massimo da undici anni.
Il rendimento del Btp italiano e’ cresciuto stamane a +4,26% e quello del Bund tedesco +2,06%: lo spread tra questi benchmark europei e’ 220 bps, stabile.
Sul fronte valutario prosegue senza sosta la corsa del Dollaro Usa, che tra le altre valute “sciaccia” ai minimi da 37 anni il valore di quella britannica, la Sterlina. Non va molto meglio per l'Euro, che oggi vale 0,975 Dollari, -0,8%, ai minimi da oltre 20 anni.
La netta divergenza della politica monetaria della FED (Banca Centrale Usa, aggressiva) e della Banca del Giappone (ultra-accomodante), ha spinto il cambio Dollaro/Yen ai minimi da quasi 24 anni, sino a 145 dollari, suggerendo alla Bank of Japan di intervenire con acquisti diretti sul mercato a sostegno della propria moneta. Stamane, alle ore 12.00, vale 142.9.
Sul versante macro oggi saranno diffusi gli indici preliminari PMI USA (Purchasing managers Index) di settembre. Molta attenzione si concentrera’ anche sulle parole di Jerome Powell nel discorso di apertura all'evento Fed Listens a Washington.
Intanto, i dati pubblicati ieri sulla fiducia dei consumatori dell'area Euro dicono che è scesa ai minimi storici a -28,8 (-3,8 dal mese di agosto): pesa l’irrisolta crisi energetica e l’elevata probabilita’ di recessione in Europa nel 4’ trimestre.
Si parla spesso delle banche centrali Usa ed europea, ma anche le altre non stanno immobili: la Bank of England (BoE) ha alzato i tassi di riferimento di 50 bps a +2,25%, ma 3 dei 9 membri votanti erano per un rialzo di 75 bps. Come piccola consolazione, la BoE ha abbassato le stime sull'inflazione a ottobre da +13% a +11% recependo gli effetti del piano del nuovo Governo per tagliare le bollette energetiche.
La Banca Centrale Norvegese (Norges Bank) ha alzato i tassi di 50 bps, a +2,25%, ed ha prospettato con alta probabilita’, un nuovo rialzo a novembre. La Banca Centrale Svizzera (Swiss National Bank) ha alzato i tassi di riferimento di 75 bps a +0,50%, chiudendo la lunga era dei tassi negativi.
Debole, come accade da diverse settimane, il prezzo del petrolio: il WTI (greggio di riferimento Usa) perde stamane -2,2% a 81,7 Dollari/barile (ore 12.30 CET).
Chiusure pesanti e operatori preoccupati dal super Dollaro Usa in Asia, dove l’indice Bloomberg Apac ha perso -0,7%, -1,8% nella settimana, consuntivando la 5 settimana negativa delle ultime 6. La borsa giapponese è chiusa per festività, ma per lindice Nikkei la settimana e’ terminata ieri con un calo del -2,5%.
L’Hang Seng di Hong Kong ha perso -1,8% e -4,4% nella settimana, il Kospi coreano -1,8% (-4,7%), ed il CSI300 di Shanghai&Shenzen -0,4%, con -2,0% di saldo settimanale.
Lo Yuan cinese chiude una settimana si continua svalutazione verso il Dollaro Usa, per una perdita cumulata del -1,6%. Anche il broker giapponese Nomura ha intanto ridimentsionato, a +4,3% da +5,1% la stima di crescita del GDP (Prodotto interno lordo) Cinese nel 2023.
Mattinata pesante per le borse europee che perdono in media -1,7% (ore 12.30 CET): anche i futures su Wall Street indicano riaperture in calo medio del -1,1%.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 22.09.2022La mobilitazione parziale in Russia preoccupa i mercati finanziari.
Ieri sera il FOMC della FED ha alzato i tassi di 75 bps, come previsto.
Governativi EU&USA: le banche centrali spingono i rendimenti “a breve”.
L’economia americana spinta verso recessione pilotata: GDP 2022 “piatto”.
L’annuncio delle decisioni di politica monetaria della Banca Centrale Americana (Federal Reserve–FED) è arrivato ieri sera alle 20.00 CET: i tassi di riferimento salgono di altri 75 punti base al range 3,00%-3,25%, cosi’ come dopo negli ultimi 2 FOMC (Comitati di politica monetaria della FED), scongiurando la possibilita’ di un “maxi rialzo” da 100 punti base.
I 18 membri del FOMC prevedono ulteriori incrementi del costo del denaro nei 2 prossimi meeting di novembre e dicembre, per toccare il picco verso la metà dell’anno prossimo, in area +4,6%: 3 mesi fa indicavano +3,4%!! Ieri, prima dell’annuncio, i future sulla curva dei Govies Usa stimavano per la primavera 2023 livelli poco sotto +4,5%, a cui seguirebbe una discesa verso +4,0% sul fine anno.
Nel comunicato diffuso ieri sera si legge che "ripristinare la stabilità dei prezzi richiederà probabilmente il mantenimento di una stance monetaria restrittiva per qualche tempo”.
Inoltre, i membri del FOMC si aspettano di tornare al 2% di inflazione solo nel 2025: il Chairman della FED Powell ha avvertito che l’economia soffrira’ di un “prolungato periodo di crescita sotto il suo trend, con ricadute negative sull’occupazione. La FED si aspetta ora una crescita 2022 del GDP del +0,2%, dal precedente +1,7%.
Stavolta, al contrario delle volte passate, le parole di Powell non hanno prodotto effetti tranquillizzanti: tutti gli indici azionari sono scesi, il Dollaro e’ volato a nuovi picci storici ed i rendimenti dei Treasuries piu’ “brevi” hanno accelerato al rialzo.
Quello della scadenza a 2 anni ha superato +4,1%, rendendo la curva dei rendimenti marcatamente invertita, con un “gap negativo di ben 55 bps per la scadenza decennale.
I listini azionari europei, dopo un avvio incerto, condizionato anche dalle pesanti chiusure asiatiche della mattinata, si sono ripresi sul finale, segnando variazioni positive: Milano +1,2%, Francoforte +0,7%, Parigi +0,9% e Londra +0,6%. Wall Street, che era partita con piccoli rialzi, ha chiuso sui minimi, con perdite significative: Dow Jones e S&P 500 -1,7% e Nasdaq -1,8%.
La Banca Centrale Europea (ECB), dal conto suo, va verso un ulteriore “tightening” (restringimento) della politica monetaria: lo ha confermato ieri il suo Presidente Christine Lagarde: “il costo del denaro salira’ ancora nei mesi a venire, decidendolo riunione per riunione, in parallelo ai dati di inflazione che registremo”.
L’altra grande e negativa novita’ di ieri e’ l’annuncio del Presidente russo della mobilitazione parziale del Paese, volta a rimpinguare l’esercito di 300 mila unita’.
L’operazione speciale in Ucraina si trasforma in guerra vera e propria e Putin ha fatto riferimento a "tutti i mezzi" per difendere l’integrita’ territoriale della Russia: una minaccia neppure troppo velata all’opzione nucleare.
Come dicevamo, l'Euro e’ bruscamente tornato sotto la parità contro il Dollaro, complici anche i timori di un'escaltion della guerra in Ucraina: il cambio di 0,987 rappresenta il minimo da 20 anni. L’Indice del Dollaro (Dollar Index), e’ in rialzo anche oggi, 22 settembre: +0,9%, a nuovi massimi assoluti a 111,6!! (ore 11.00 CET).
Il Dollaro si e’ apprezzato anche nei confronti dello Yen, sino a 145,9, al minimo da 24 anni, spingendo la Banca Centrale del Giappone ad intervenire stamani, 22 settembre, con acquisti sul mercato che hanno momentaneamente riportato il cambio a 141.
Il Giappone cerca di evitare di importare inflazione “via materie prime” pagate soprattutto in Dollari Usa.
Scarse reazioni delle commodities energetiche all’escalation militare russa: dopo i rialzi di ieri mattina, i prezzi di gas naturale e petrolio sono tornati a calare nel pomeriggio: stamane troviamo il WTI (greggio di riferimento Usa) appena sopra gli 83 Dollari/barile, vicino ai minimi dell’anno, e quello del metano europeo (piattaforma TTF olandese), a 189,7 Euro/mwh (ore 12.30 CET).
Sul mercato obbligazionario europeo non preoccupa tanto lo spread tra le scadenze decennali di BTP italiani e Bund tedeschi, stabile a 223 bps col rendimento del decennale italiano a +4,14%, quanto il rialzo di quelli dei titoli di Stato a due anni, similmente a quanto accaduto ai Treasury americani. Il Btp italiano rende +2,73%, il Bonos spagnolo +1,97%, il GGB greco +2,40%.
Mattinata di chiusure asiatiche ancora negative: l’indice Hang Seng di Hong Kong ha perso -1,6%, ai minimi dal 2011, dopo che l’Autorita' monetaria (alias banca centrale) ha alzato i tassi +0,75% a +3,5%, portandoli al livello piu’ alto dal 2008 e penalizzando le prospettive di crescita 2022 e 2023.
Il CSI300 di Shanghai&Shenzhen ha perso -1,6%, il Kospi coreano -0,7%, il Sensex indiano -0,6% ed il Nikkei giapponese -0,6%, poco impattao dalla conferma della Bank of Japan dei tassi attuali e prima dell’intervento di acquisto di Yen sul mercato..
A fine mattinata, le borse europee perdono in media il -0,4%, mentre i futures su Wall Street anticipano riaperture “piatte”. (ore 13.00 CET)
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.09.2022Referendum per annessione alla Russia e mobilitazione parziale dei riservisti.
Attesa per le decisioni del FOMC: stasera dovrebbe alzare i tassi di 75 bps.
Tensione sui rendimenti dei Governativi europei, pesano le banche centrali.
Robusta crescita economica in Asia: per la prima volta Cina sotto la media.
Sui mercati finanziari pesa l’attesa per la decisione della Banca Centrale Americana (Federal Reserve – FED) sui tassi di interesse. Il FOMC (Comitato di politica monetaria della FED) annuncera’ oggi una nuova robusta “stretta monetaria”, tanto che viene ritenuto possibile un rialzo di 100 punti base, pur di contrastare l’ascesa dei prezzi.
In parallelo cresce la paura per gli effetti di un rialzo troppo rapido e ampio sulla congiuntura economica: stasera, alle 20.00, ora italiana, il Chairman della Federal Reserve Jerome Powell cerchera’ di illustrare agli operatori economici, cosi’ come gia’ fatto dopo i precedenti rialzi, fino dove la Federal Reserve vuol spingersi, consapevole delle ricadute negative sulla crescita.
Ieri le Borse europee, dopo aver tentato un recupero nelle fasi iniziali della seduta, sono peggiorate per chudere in perdita: Milano -1,6%, Londra -0,6%, Francoforte -1,0%, Parigi -1,3%. Umore negativo evidente anche a Wall Street, specie dopo il profit warning di Ford causato da costi crescenti e problemi di approvvigionamento: S&P500 -1,1%, Dow Jones, Nasdaq -1,0%.
Il mercato obbligazionario risente della svolta restrittiva delle banche centrali per contrastare l’inflazione: il Treasury Note dieci anni rende ai massimi dal 2011, +3,55%, ed il 2 anni rivede i massimi del 2007, a +3,96%.
Anche in Europa fa paura la corsa dei rendimenti dei titoli governativi. Quello del BTP decennale italiano ha toccato i massimi dal 2013 salendo a +4,22%, per poi chiudere a +4,17%, +11 bps sul livello di apertura: in tensione anche quello del Bund decennale tedesco, +1,92%, massimo da 10 anni.
Lo spread tra BTP e Bund tedesco e’ stabili, chiudendo la seduta attorno 225 punti base, dai 226 della mattinata. Intanto la Banca Centrale Europea non cambia narrativa: la Presidente Lagarde ribadisce che "il forte rialzo dei tassi dipenderà dall’ inflazione" e i “prossimi rialzi saranno decisi riunione per riunione".
"Non lasceremo che si crei un problema durevole di inflazione" ha concluso.
Ieri la Borsa di Mosca ha chiuso malissimo, -8,8%, dopo l’annuncio del referendum per l'annessione alla Russia da parte dei separatisti dell’autoproclamata repubblica di Luhanks (Donbass ucraino) da tenersi il 23/27 settembre. A cio’ ha fatto seguito quello del Presidente russo Putin stamane, di una parziale mobilitazione dei riservisti, fino a 300 mila soldati.
Nel suo discorso Putin ha rimarcato la minaccia all’integrita’ territoriale russa rappresentata da Nato, Stati Uniti ed Europa e la loro ingerenza e supporto militare all’Ucraina. La mossa potrebbe causare reazioni nell’opinione pubblica russa, sinora non direttamente toccata dall’”operazione speciale” avviata il 24 febbraio.
Le novita’ dal Cremlino hanno avuto immediato impatto sul mercato valutario: l’Euro/Dollaro e’ sceso sotto 0,99, il Dollaro/Yuan cinese a 7.06, minimi da 2 anni. Insomma, una sorta di corsa a Dollaro che veleggia ai massimi di 20 anni nei confronti delle principali monete internazionali: l’indice del Dollaro punta a nuovi massimi storici verso 111. (ore 13.00 CET)
Reazioni visibili sui prezzi di petrolio e gas: il WTI (greggio di riferimento Usa) vale 86,4 Dollari/barile (+2,9%), mentre il prezzo del gas naturale europeo, alla chiusura di ieri sulla piattaforma TTF-Amsterdam, e’ salito a 194 Euro/megawattora (+6,6%).
Macro Usa: ieri, 20 settembre, i dati sui nuovi cantieri e permessi di costruzione negli Stati Uniti ad agosto confermano la crescente debolezza prospettica del mercato immobiliare: il numero di nuovi cantieri abbia sorpreso positivamente, con +10 % su luglio, ma deludono i permessi di costruzione, +1,517 milioni vs attese di 1,604.
Tassi di interesse in aumento e recessione incombente potrebbero determinare un’accelerazion al ribasso dei prezzi delle case.
La Banca Centrale Svedese ha inaspettatamente alzato i tassi di +100 bps, anticipando un altro rialzo da +50 bps nel quarto trimestre ed uno da +25 bps nel 2023: prevede terminal rate a +2.5%, ma il mercato obbligazionario sconta +3.5%. L’economia ne soffrira’ e la Corona svedese si e’ immediatamente indebolita verso Dollaro ed Euro.
Al contrario di ieri mattina, stamane l’indice Dow Asia perde oltre -1%. Guida la discesa il Nikkei giapponese, -1,2%, insensibile all’inattesa decisione della Banca Centrale del Giappone di aumentare di circa 1 miliardo di Dollari il quantitativo giornaliero di obbligazioni acquistate sul mercato per contrastare lo “sgradito” aumento dei rendimenti.
La Banca Asiatica dello Sviluppo (ADB) vede “rosa” sulla crescita asiatica: il GDP dell’area salirebbe +4,3% nel 2022 e +4,9% nel 2023, con la Cina che, per la prima volta negli ultimi 30 anni, crescera’ meno della media.
L’ADB non basta a migliorare l’umore delle Borse: Hang Seng di Hong Kong -1,5%. CSI300 di Shanghai&Shenzen -1%, Kospi coreano-1%, Sensex indiano -0,3%.
In attesa delle decisioni della FED e relativamente indifferente alle notizie dalla Russia, i listini europei sono praticamente fermi a fine mattinata. Privi di direzione anche i future su Wall Street. (ore 13.15 CET)
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.09.2022Mercati azionari in flessione, vittime del “risk-on” e dell’attesa della FED.
Il FOMC di mercoledi’ 21 potrebbe alzare i tassi anche di +100 bps.
Scenari di indebolimento domanda deprimono petrolio: WTI a 82 $/barile.
Inflazione europea confermata a +9,1% ad Agosto: in Italia +8,4%.
Venerdi’ 16 si e’ chiusa una settimana da dimenticare per le borse mondiali: l’inflazione resta alta ovunque e l’attesa per le decisioni di mercoledi’ 21 sui tassi del comitato di politica monetaria della Federal Reserve si fa febbrile. Circa tre quarti degli analisti si aspetta un rialzo di 75 punti base, ma i futures sulla curva dei rendimenti Usa danno 25% di possibilita’ a +100 bps, un balzo senza precedenti.
A fare da sfondo, avvalorando questa prospettiva, si rileva un robusto aumento dei rendimenti dei titoli di Stato Usa. Anche i dati sull'inflazione al consumo ad Agosto nell'Eurozona confermano livelli record e avvalorano uno scenario di rialzi dei tassi anche da parte della Banca Centrale Europea (ECB).
Lo ha ammesso venerdi’ scorso anche il Presidente della ECB Christine Lagarde, ad un incontro con gli studenti delle scuole superiori francesi: “la stabilità dei prezzi è la priorità principale, ben sapendo che le nostre azioni possono avere un impatto sulla crescita, e questo e’ un rischio che dobbiamo correre".
A fine seduta le variazioni sono tutte negative per le Borse europee: Francoforte -1,7%, Milano -1,1%, Londra -0,7%, Parigi -1,3%. Aria pesante anche a Wall Street con Dow Jones -0,5 %, S&P500 -0,7% e Nasdaq -0,9%, su cui ha inciso il profit warning di FedEx, che vede uno scenario in forte deterioramento e difficolta’ a formulare previsioni a breve termine.
Secondo la Banca Mondiale l'economia mondiale rischia concretamente la recessione, a causa dell'inflazione al massimo da oltre 30 anni e della stretta monetaria decisa dalle banche centrali per contrastarla. Gli esperti della World bank paragonano il rallentamento attuale a quello pre-recessione del 1970, rimarcando che la fiducia dei consumatori sia recentemente scesa più che in circostaze simili.
L'inflazione globale, escludendo l'energia, potrebbe collocarsi al +5% nel 2023, circa il doppio della media quinquennale 2015-2019, cioe’ prima della pandemia. Le necessario drastiche misure di “tightening” varate dalle banche centrali, assieme al quadro geopolitico molto teso, implicherebbero una crescita del prodotto interno lordo globale di soli +0,5% nel 2023, o di -0,4% ragionando in termini pro-capite.
Allo scenario fosco della Banca Mondiale si contrappongono alcuni segnali di ripresa dell'economia cinese, dove produzione industriale e vendite di agosto hanno battuto le attese. Venerdì 16 un report di UBS (maggiore banca svizzera) ha aggiornato le stime sull’economia della Cina: la crescita 2022 si fermera’ a +2,7% dal precedente +3%, e nel 2023 dovrebbe toccare +4,6%, sotto +5,4% precedente.
Quasi sorprende la compostezza del mercato obbligazionario europeo: venerdi’ scorso, in chiusura, lo spread di rendimento tra Btp e Bund decennali e’ sceso lievenmente a 228 punti base, col rendimento del Btp benchmark salito a +4,03% da 4,01% di giovedi’.
Piu’ interessante e’ notare come il rischio di recessione negli Usa sia incorporato nell'inversione, la piu’ ampia da 25 anni, della curva dei rendimenti dei Treasury: il Note a dieci anni rende +3,45%, il trentennale +3,63% ed il biennale +3,87%.
Un po’ dissonante, in questo contesto, il dato sulla fiducia dei consumatori americani calcolato dall’Universita’ del Michigan che, col suo sorprendente rialzo a 59,5, in recupero dal dato precedente di 58,2, testimonia la leggendaria propensione consumista dell’americano medio, anche in tempi di alta inflazione.
In Italia ci si avvicina rapidamente alle elezioni politiche di Domenica 25 settembre: qualunque Governo ne derivera’, dovra’ fare i conti con i tagli ai flussi di gas dalla Russia ed i suoi impatti negativo sulla crescita e sui conti pubblici, mettendo a rischio il rating sovrano. A sostenerlo e’ l'Agenzia di rating Fitch, mantenendo per ora l'Italia a BBB, appena un “notch” (gradino) sopra il 'junk' (pattumiera!!).
Purtroppo, ad agosto, l'inflazione italia ha registrato un aumento del +8,4% annuo da +7,9% di luglio segnando il record dal 1985 e collocandosi appena sotto +9.1% medio europeo. I prezzi del cosiddetto "carrello della spesa”, col +9,6%, segnano il peggior aumento da giugno 1984.
La settimana delle Borse asiatiche è iniziata debolmente: col Giappone chiuso per festivita’, l’indice CSI300 di Shanghai&Shenzen ha perso -0,1%, poco stimolato dalla notizia della rimozione del lockdown di due settimaneper i 21 milioni di abitanti di Chengdu. L’Hang Seng di Hong Kong ed il Kospi coreano hanno perso -1,1%. Praticamente invariati l’ASX200 australiano ed il Sensex indiano.
Le borse europee non trovano ragioni per rimbalzare e, a fine mattinata, perdono mediamente -1%, cosi’ come i future su Wall Street puntano a riaperture in lieve ribasso.
Sul mercato valutario il Dollaro Usa consolida i massimi recenti verso Euro, attorno a 1, e verso il paniere delle 14 principali valute mondiali: Dollar Index a 109,8. (ore 13.30 CET). Giornata da dimenticare per le crptovalute: Bitcoin, -6,2% a 18.600 Dollari, Ethereum -8,5% appena sopra 1.300. (ore 13.30 CET).
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.09.2022Borse deboli, per stretta monetaria che spinge verso la recessione.
La riunione della FED di mercoledi’ 21 potrebbe alzare i tassi di +100 bps.
Rallenta la Cina e pesa sulla crescita globale: Fitch vede ripresa nel 2023.
Olio e gas russo trovano nuovi sbocchi: Cina e India felici di comprarlo a sconto.
Ieri, 15 settembre, abbiamo vissuto un’altra seduta nervosa per le azioni europee e a Wall Street. Le Borse europee hanno chiuso negative una seduta ad alta volatilità. Parigi, la peggiore, ha perso -1,04%, Francoforte -0,54%, Milano -0,21%: Londra ha tenuto meglio, +0,05%. A New York sia lo S&P500 che il Nadaq hanno perso oltre -1,0%, temendo nuovi aumenti del costo del denaro.
I mercati stentano a metabolizzare il dato sull’inflazione al consumo (CPI) negli Stati Uniti, perche’ temono la prospettiva di nuove energiche strette monetarie (aumento dei tassi di interesse) da parte della FED (Banca Centrale Usa).
Il Comitato di politica monetaria (FOMC) della Federal Reserve potrebbe decidere il prossimo mercoledi’ 21 un nuovo rialzo di +0,75% dei tassi, ma cresce la percentuale di coloro che prefigurano un aumento di +1,0%.
Anche la Banca Centrale Europea deve proseguire senza indugio nella lotta all'inflazione, con misure forti che impediscano il radicarsi della tendenza alla crescita dei prezzi: ne e’ convinto il suo vicepresidente Luis de Guindos.
Negli Stati Uniti i dati macro piu’ recenti dipingono un quadro ancora salubre che, purtroppo, potrebbe dare nuova “benzina” alla dinamica dei prezzi: ieri, ad esempio, le vendite al dettaglio sono andate meglio del previsto, mentre le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese, offendo una sponda alla FED per continuare ad alzare i tassi.
In specifico, le vendite al dettaglio sono aumentate del +0,3% mese su mese ad agosto, dopo il calo di -0,4% (rivisto al rialzo) di luglio, facendo meglio delle attese. Spicca il dato per la spesa per carburanti, diminuita del -4,2%, come effetto del calo del prezzo della benzina, ma è cresciuta la spesa per acquistare auto, +2,8% e quella per pasti fuori casa +1,1%.
Ieri, 15 settembre, giornata memorabile nel mondo delle criptovalute: il fondatore di Ethereum Vitalik Buterin ha annunciato su Twitter il tanto atteso "merge", cioe’ il cambio di tecnologia blockchain, da “proof of work a proof of stake”, che permetterebbe di ridurre oltre -99% il consumo energetico dell'attività di “mining”.
Mentre non ci saranno novita’ per l'utilizzatore finale, il grande risparmio di energia energetico dovrebbe piacere a quegli investitori che avevano spesso bocciato l’eccessivo impatto ambientale delle cripto, e aprire a molti futuri utilizzi della blockchain, che sara’ piu’ veloce e meno costosa.
Le sanzioni alla Russia hanno indebolito, ma neppure troppo, il leader statale russo del gas Gazprom, che ieri ha diffuso i dati intrannuali: il gruppo ha prodotto 300,8 miliardi di metri cubi di gas, -15,9% rispetto all’anno precedente.
Le esportazioni verso i paesi non CSI (CSI = Comunita’ degli Stati Indipendenti, che include diversi paesi dell’ex Unione Sovietica), sono pari a 84,8 miliardi, -38,8% rispetto al 2021.
Il canale Telegram di Gazprom ha precisato che le esportazioni verso la Cina attraverso il gasdotto “Power of Siberia” stanno crescendo in virtu’ di un accordo bilaterale a lungo termine tra Gazprom e l’operatore monopolista cinese Cnpc".
Poche reazioni sul mercato europeo del gas (TTF olandese): chiusura a Eur 214/mwh. Scivolata del -11% oggi, 16 settembre, a 190 Euro, poco spiegabile.
Sul mercato obbligazionario e’ stabile lo spread di rendimento tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi: 227 bps, ma la stretta monetaria confermata dalle banche contrali spinge al rialzo i rendimenti: quello del BTP 10 anni italiano e’ a +4,04%.
Quello del Treasury Bond decennale Usa sfiora il +3,45%, 40 bps piu’ basso di quello del biennale, che e’ ai massimi dal 2007. I tassi reali sulla scadenza a dieci anni sono oltre il +1%.
Le Borse asiatiche stamattina hanno chiuso negative, riflettendo l’andamento preoccupato di quelle europee ed Usa. Nikkei giapponese -1,1%, e -2,4% nel bilancio settimanale, Hang Seng di Hong Kong -0,9% (-0,4% la settimana), CSI300 di Shanghai&Shenzen -2,3% (-2,5% la settimana), Kospi -0,8% (invariato sul venerdi’ precedente).
La caduta dell’indice cinese non riflette certamente i dati, sopra le stime, della produzione industriale e dei consumi di agosto: la prima, cresciuta del +4,2%, sopra le aspettative; le seconde, +5,5% annuale, decisamente sopra il consensus di +3,5%.
Ha pesato di piu’ che Fitch Ratings abbia tagliato le previsioni di crescita del GDP (prodotto interno lordo) cinese 2022 a +2,8%, da +3,7%, spiegabile con un quadro macro in peggioramento nel secondo trimestre, aggravato dalla persistente crisi del mercato immobiliare e dal rallentamento globale.
Per il 2023 le cose dovrebbero andare meglio, con una crescita attesa del +5,3%, sopra la precedente stima +4,5%.
La giornata odierna, 16 settembre, e’ partita male anche per le borse europee, ed e’ andata peggiorando (cali medi di -1,2%) in prossimita’ alle riaperture, nuovamente negative, di Wall Street: cali medi di -1,4% per S&P500 e Nasdaq. (ore 15.30 CET).
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 15.09.2022Mercati timorosi per la stretta monetaria e rischio di recessione.
Verso 100 bps di rialzo dei tassi alla riunione della FED di mercoledi’ 21.
Il super Dollaro schiaccia tutte le altre valute ed “esporta” inflazione.
Il Piano europeo per l’energia non prevede piu’ un tetto al prezzo.
Al termine di una seduta incerta ieri, 14 settembre, i listini azionari europei hanno chiuso con nuova, piu’ moderate, perdite. Il Dax tedesco ha perso -1,2%, il Ftse100 britannico -1,5%, il Cac40 francese -0,4%, ma il FtseMib italiano e’ salito del +0,5%.
Gli strascichi dell'inflazione (CPI) Usa, sopra le attese ad agosto, assieme alla crescente convinzione che la prossima settimana la FED (Banca Centrale Usa) approvera’ un rialzo da 100 punti base dei tassi e alla crisi del gas ancora lontana da una soluzione, pesano negtivamente sull’umore degli investitori.
Mai come in questo periodo le decisioni delle banche centrali, su entrambe le rive dell’Atlantico, sono “guidate” dall'andamento dell'inflazione, che conferma testardamente imassimi da oltre 20 anni: lo confermano i dati di ieri di Francia, +0,5% ad agosto e +5,9% su anno e quelli “wholesale (”all’ingrosso”) in Germania, +18,9% anno su anno, contro +19,5% a luglio e +21,2% a giugno.
Sul mercato dei cambi s’e’ rivelato effimero il mini rimbalzo dell’Euro legato alla decisione di mercoledi’ dell’ECB (Banca Centrale Europea) di alzare i tassi di riferimento di 75 bps. Ieri l'Euro e’ tornato sotto la parità verso US$, e si e’ indebolito verso lo Yen giapponese a 142,7: la Sterlina britannica e’ risalita verso 1,15, dopo i dati d'inflazione di agosto, +9,9% nel Regno Unito, un filo sotto le stime.
Ieri, 14 settembre, molta attenzione per l’audizione del Presidente della Commissione Ursula von der Leyen al Parlamento europeo sul piano europeo di risparmi di gas ed elettricità: il Piano “vale” 140 miliardi, prevede tagli ai consumi e un “plafond” ai profitti delle aziende che producono energia a basso costo (alias da fonti rinnovabili), ma nessun accenno al tetto al prezzo del gas.
Sul tema della guerra in Ucraina la Signora Von der Leyen, in presenza della moglie del Presidente ucraino Zelenski, ha sostenuto con convinzione la necessità che l'Europa rimanga unita a supporto del Paese vittima dell'invasione russa e candidato all’ammissione nell’Unione Europea.
Purtroppo il prezzo del metano ieri, 14 settembre, e’ salito o+11% a 220 Euro/mwh. In ripresa anche il prezzo del petrolio, col WTI (greggio di riferimento Usa) sopra 89 Dollari/barile, +2,1%.
La crisi del gas, ancor prima che tra i consumatori, miete vittime tra gli operatori istituzionali: il governo tedesco potrebbe essere costretto ad acquisire il controllo (dal 30% attuale) del nazionale del gas Uniper in grave crisi finanziaria. Il venditore sarebbe l’attuale azionista di maggioranza Fortum (Finlandia).
Che l’economia industriale/manifatturiera europea sia in difficolta’ e’ confermato dal dato sulla produzione industriale nell'Eurozona, scesa del -2,3% mese su mese a luglio, invertendo il +1,1% di giugno. Le maggiori flessioni si sono registrate in Irlanda, Austria ed Estonia.
Situazione di calma sul fonte obbligazionario: il rendimento del Treasury Note a dieci anni e’ stabile attorno +3,4%, mentre e’ salito quello della scadenza due anni, più sensibile ai cambi di politica monetaria, +3,80%. Il differenziale tra le due scadenze scende verso i minimi dell’ultimo mese attorno -40 bps, segnalando ancora rischio di recessione.
In Europa, risale il rendimento dei Governativi italiano, col BTP decennale benchmark di nuovo attorno +4,0%. Lo spread tra decennale italiano e tedesco si è riportato a 230 bps, soffrendo l'avvicinarsi delle elezioni politiche italiane del 25 settembre che, secondo i sondaggi, vedono prevalere i partiti di destra.
Il crescente favore per i partiti conservatori e’ tendenza diffusa in Europa: il Premier svedese Magdalena Andersson si e’ dimessa dopo i risultati delle recenti elezioni che hanno premiato i partiti che cavalcano temi populisti come stop all’immigrazione, sussidi governativi contro il “caro energia”.
Stamane, 15 settembre, listini asiatici incerti, dopo che ieri avevano vissuto la seduta piu’ pesante da 4 mesi. In Cina la Banca Centrale, per il secondo mese consecutivo, e’ intervenuta a sostegno del Yuan, con operazioni di drenaggio della liquidita’.
In Giappone, ad agosto, nuovo record storico e oltre le stime del deficit commerciale mai registrato: una parte rilevante di questo risultato si deve al rialzo delle materie prime a allo Yen al minimi da 25 anni: il Nikkei di Tokyo (Giappone) ed il Kospi di Seul (Corea) sono stati poco variati.
L’Hang Seng di Hong-Kong e’ salito +0,5% ed il Sensex di Mumbai e’ sceso frazionalmente. Il CSI 300 di Shanghai&Shenzen ha perso -0,7%, sebbene il calo dei contagi abbia convinto le autorità sanitarie ad allentare il lockdown nella metropoli di Chengdu: i suoi 21 milioni di abitanti potranno uscire di casa per andare al lavoro, mentre riaprono bar, ristoranti e mezzi di trasporto pubblico.
Le Borse europee, dopo il crollo di martedì dei listini americani ed il mancato rimbalzo di ieri, tentano di rialzarsi, con progressi mesi attorno +0,6% (ore 13.30 CET). I futures su Wall Street ancipano aperture in lieve rialzo (ore 13.30 CET).
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