Investimento nell'ERP di nuova generazione con WorkdayLe applicazioni software in cloud a supporto dei business aziendali si sono moltiplicare negli ultimi anni. Tanto che i prezzi dei titoli operanti nel segmento delle software application erano diventati esuberanti prima del crollo iniziato a Novembre 2021.
In questa momento storico, in cui il ciclo del credito è in fase di restrizione, soltanto le aziende che hanno sfruttato il precedente ciclo espansivo per costruire soluzioni innovative, in grado di aggredire quote di mercato significative e produrre flussi di cassa elevati, riusciranno a diventare i leader di domani.
NASDAQ:WDAY è secondo me una di queste. Offre una suite di prodotti innovativi, che copre la gestione delle finanze aziendali, delle risorse umane e della pianificazione operativa. Un mercato da 50bln $ , che ha un'aspettativa di crescita media annua del 6% . Non è un mercato esplosivo, ma Workday è stata in grado di costruirsi una market share del 10% lottando contro grandi player come Microsoft, SAP e Oracle. Questo traguardo lo ha raggiunto grazie a soluzioni "fresche", user-friendly e particolarmente adatte alle PMI. La crescita degli economics è stata impressionante. Prendendo solo gli ultimi 3 anni, Il fatturato è raddoppiato e la generazione di cassa è cresciuta ad un ritmo del 52% medio annuo . Il free cash flow è assolutamente in grado di coprire, insieme alle disponibilità a breve, il livello di indebitamento attuale.
Per calcolare il Fair Value ho applicato il metodo DFC: tasso medio annuo di crescita a 10 anni del 12%, poi 3% di tasso perpetuo; inflazione media a 10 anni del 2.3% (T10YIE), premio per il rischio 5.5%. Il risultato è un Fair Value di 265$ che rappresenta una sottovalutazione del 58% considerando il prezzo attuale di mercato. Sottolineo però che il Fair Value massimo degli analisti che coprono il titolo è 245$, ma mi è sembrato di applicare stime veramente prudenti.
Il prezzo del titolo, dai massimi di Novembre 2021, è arrivato a perdere fino al 55%, ma nell'ultimo periodo ha dato segni di ripresa.
E' un asset volatile e rischioso, personalmente accumulerò fino ad un massimo del 2-3% del mio portafoglio azionario nei prossimi mesi con un orizzonte temporale di almeno 5 anni.
Nota importante sul management. Recentemente il Co-CEO è stato sostituito e una discontinuità del genere potrebbe essere un elemento di disturbo. Invece un elemento molto positivo è che i fondatori dell'azienda detengono ancora il 20% del capitale, segno che credono profondamente nel futuro aziendale.
Fonti: Fortune business insight, Slinter, Simplywall.st, Tradingview.
DISCLAIMER: Le analisi contenute in questo articolo sono proposte a scopo puramente informativo e non rappresentano alcuna raccomandazione diretta al lettore. Il trading può mettere a rischio il vostro capitale di cui siete i soli responsali
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Aptos: inizio accumulazioneLanciata in coda al fallimento di FTX, Aptos è una cripto che ha saputo conquistarsi i favori di una fetta della community grazie a una generosa airdrop iniziale.
I fondamentali del progetto sono buoni, tanto da essere stato scelto da Microsoft come partner per sviluppi sul fronte AI/blockchain.
Il prezzo da settimane sembra essere entrato in fase laterale, e il piccolo doppio minimo attuale mi sembra un buon punto di partenza per iniziare ad accumulare questo asset.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.08.2023Economia Euro-zona debole: indici Pmi indicano recessione in Germania.
La fragile congiuntura EU suggerirebbe alla BCE una pausa sul rialzo dei tassi.
Simposio di Jackson Hole: venerdi’ parla Powell dai boschi del Wyoming.
Summit BRICS in Sud-Africa, Putin diserta, si parla di moneta unica..
Un trend stancamente positivo, poiche’ povero di “ragioni fondamentaIi”, in Europa, ieri 22 agosto, forse stimolato dal revival del tema tecnologico che ha interessato Wall Street la sera prima.
Tesla col maggior progresso giornaliero da marzo, ed il +8% di Nvidia, sembrano preparare il terreno all’Ipo (offerta pubblica iniziale) di ARM, gruppo britannico produttore di chips, prevista entro fine dell’anno, sulla base di valutazioni comprese tra 60 e 70 miliardi di Dollari.
Milano ha segnato un aumento di+0,64%, Amsterdam, Francoforte, Parigi e Madrid sono cresciute attorno a +0,5%, Londra ha chiuso con un magro +0,1%.
Come dicevamo gli acquisti si sono concentrati su azioni tecnologiche e delle materie prime di base: brillano, con rialzi sopra il +3%, Asml ad Amsterdam ed Stm a Milano. A Parigi si e’ impennata Ubisoft, +6%, contagiata dalla notizia che Microsoft, per conquistare Activision Blizzard, ha firmato un contratto di concessione in esclusiva dei diritti di streaming sui videogiochi.
Insomma, la giornata di ieri ha interrotto il trend di 3 settimane negative consecutive che avevano spinto i maggiori indici europei ai minimi da inizio luglio, ma il mese di agosto non sta brillando e, come riporta il Financial Times, il calo e’ costato 3mila miliardi di Dollari di capitalizzazione borsistica.
Crescita deludente e crisi immobiliari cinese e continuo aumento del costo del denaro in Usa ed Europa hanno avuto un impatto decisamente pesante, con cali simili a quelli di settembre 2022.
Sul fronte macroeconomico, analisti ed investitori attendono gli interventi dei maggiori banchieri centrali a Jackson Hole (Wyoming-USA) verso fine della settimana: quello di Jerome Powell sarà venerdì 25 agosto e servira’ a comprendere l’appropriatezza delle attuali aspettative di nuovo rialzo a settembre.
Come si e’ visto lunedì 21 e’ ripresa la salita dei rendimenti dei Treasuries americani, con quello della scadenza 10 anni al massimo da 16 anni, a testimonianza della convinzione degli investitori che i tassi d’interesse resteranno elevati e per lungo tempo.
Ieri in Sudafrica e’ iniziato il 15’ vertice dei Brics, acronimo che sintetizza i nomi dei 5 fondatori, Brasile, Russia, India, Cina e Sud-Africa: sul tavolo l’idea di una moneta unica ed il tema politicamente incandescente dell’equilibrio di potere e influenza con le altre economia mondiali. Ben 23Paesi hanno intanto fatto richiesta di far parte dei Brics.
Ieri e’ stata una buona giornata per i titoli del debito pubblico italiano: un recente report di Banca d'Italia segnala che la quantita’ di BTP italiani nei portafogli degli investitori esteri e’ cresciuta a giugno. Il risultato e’ stata la compressione dello spread Btp-Bund a 165 punti base, ed il calo del rendimento del Btp 10 anni a 4,29%.
Il balzo del prezzo del metano euopeo, ieri ad Amsterdam ha segnato +5% a 42,9 Euro/megawattora, e’ ancora dovuto al minacciato sciopero negli impianti Australiani, che potrebbe iniziare il 2 settembre in mancanza di accordo.
Segnali piu’ rilassanti dal prezzo del petrolio, col WTI-Usa tornato sotto 80 Dollari/barile: si teme abbondanza dell’offerta, dopo il recente aumento delle esportazioni iraniane, in piu’ Turchia e Iraq stanno trattando il riavvio del terminal turco di Ceyhan, chiuso da marzo.
Sul mercato valutario l’Euro ieri, 22 agosto, ha toccato minimi da metà giugno, scendendo fino a 1,083, dove lo ritroviamo anche stamani. (ore 11.30 CET).
Oggi, 23 agosto, le Borse europee tentano di salire, in media +0,4% a fine mattinata, nonostate i deludenti indici PMI (Purchasing managers), in particolare quelli dei servizi ed, in specifico, quelli molto deboli tedeschi. La debolezza di questi dati avrebbe l’effetto paradollasale di scoraggiare la Banca centrale Europea (ECB) dal decidere nuovi aumenti del costo del denaro a settembre, e questo piace alle Borse.
Vediamo, in sintesi i dati “incriminati”: in Europa ad agosto l'indice Pmi manifatturiero è salito a 43,7 da 42,7 di luglio, ma quello dei servizi è sceso a 48,3, da 50,9 di luglio, dunque sotto 50, in area di contrazione e al minimo da 30 mesi.
L'indice “composito”, compendio dei 2, e’ calato da 48,6 di luglio a 47, al minimo da 33 mesi.
In Germania, l’indice Pmi manifatturiero è salito a 39,1 punti da 38,8 di luglio, e quello dei servizi a 47,3 (!!) da 52,3: l'indice composito è sceso ad agosto a 44,7 punti da 48,5 di luglio, minimo da aprile 2020, in piena crisi Covid!
In sintesi, la maggior economia europea e’ in crisi e la Signora Lagarde, Presidente dell’ECB, dovra’ tenerne conto. Attualmente il consenso assegna una probabilità del 70% ad un aumenti del tasso di riferimento a 4,00% a settembre.
La prospettiva di un’economia dell’Euro-zona in recessione e di una possibile pausa nel rialzo dei tassi dell’ECB spinge al rialzo i prezzi delle obbligazioni europee: stamane i rendimenti di Btp italiani e Bund tedeschi calano di 10 bps, rispettivamente a 4,20% e 2,55%: spread stabile attorno 165 bps.
Borse asiatiche in mood moderatamente rialzista: Hong Kong +0,31%, Tokyo +0,48%, aiutato dal buon dato del Pmi manifatturiero giapponese di agosto, salito a 49,7 punti dai 49,6 di luglio: migliora anche quello dei servizi, a 54,3 da 53,8. Cali frazionali per le borse cinesi, che soffrono dei flussi negativi degli investitori stranieri.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.07.2023Inflazione in calo fa sperare in una pausa delle banche centrali!
Settimana di decisioni sui tassi: FED domani e ECB giovedi’ 27.
Pechino pronta a nuovo set di stimoli per l’economia: Borse in recupero.
Indici Pmi manufatturieri europei molto deboli: Germania in recessione.
I deludenti indici Pmi (Purchasing managers index) europei, soprattutto quelli relativi all’attivita’ manifatturiera europea, hanno penalizzato le chiusure borsistiche del Vecchio Continente. L’industria tedesca segnala una dolorosa frenata, che anticiperebbe una possibile recessione nel 3’ e 4’ trimestre.
L’aspetto paradossalmente positivo e’ che il crescente rischio di recessione europea potrebbe suggerire all’ECB (Banca centrale europea) di non proseguire la sua stretta monetaria gia’ alla riunione di dopodomani, 27 luglio, dalla quale era atteso sino a ieri un nuovo aumento da +0,25%, ora non piu’ scontato.
Anche gli Usa sono alla vigilia dell’importante riunione del FOMC, (Federal open market committee), prevista domani, 26 luglio: anche in questo caso non si esclude la sorpresa di un’ulteriore pausa da parte della Federal Reserve (FED, Banca centrale Usa), sebbene prevalga l’ipotesi di un altro +0,25%, forse l’ultimo rialzo di questa energica fase di “tightening”.
L’esito incerto delle elezioni politiche spagnole, dove sia la sinistra che la destra non hanno raggiunto la maggioranza parlamentare richiesta per formare un Governo “mono-colore”, ha pesato sulla seduta borsistica di ieri a Madrid, con l’IBEX35 -0,20%.
Il Partito popolare di Alberto Feijóo ha prevalso col 33% dei voti, ma senza conquistare la maggioranza assoluta per governare, e al tempo stesso il Psoe di Pedro Sanchez ha “tenuto”, la destra Vox di Santiago Abascal ha deluso.
A parte il segno meno in Spagna, variazioni minime degli altri indici europei: Milano +0,20%, Londra e Parigi +0,17%, Francoforte +0,12%.
A Wall Street hanno prevalso i rialzi: Dow Jones +0,52%, Nasdaq +0,19%, S&P500 +0,40%, 11’ rialzo di fila: non accadeva da 6 anni.
Siamo all’inizio di una settimana “calda” per l’azionario Usa, con gli operatori in febbrile attesa dei conti delle big-tech e delle decisioni della FED: in realta’ domani sara’ piu’ utile “decodificare” le parole del Chairman Jerome Powell circa la prospettiva dei tassi, dopo che l’inflazione al consumo a giugno e’ scesa al 3,0%.
Il rallentamento dell'inflazione potrebbe ammorbidire l’attitudine di politica monetaria della Banca centrale, prima che il continuo aumento del costo del denaro causi una dolorosa recessione economica ed un calo dei margini delle aziende quotate e non: ieri, 24 luglio, la FED regionale di Chicago ha pubblicato il suo indice dell'attività economica nazionale, sceso a giugno a -0,32 da -0,28 maggio.
Come gia’ citato, l’indice Pmi manufatturiero dell'Eurozona, a luglio, e’ sceso ai minimi da 38 mesi a 42,7 da 43,4 di giugno, in parallelo all'indice composito (manufattura+servizi) calato a 48,9, al minimo da 8 mesi. A causa della debolezza della domanda calano sensibilmente anche i prezzi di vendita di prodotti finiti e semilavorati, al pari dell’inflazione dei prezzi dei servizi, al minimo da 21 mesi.
La crisi dell’indutria manifatturiera e’ evidente in Germania, dove il relativo indice PMI e’ crollato a 38,8 punti, contro stime di 41,0: quello dei “servizi” e’ calato a 52 (vs stime di 53,1), quello composito a 48,3 da 50,3 stimati dal consenso.
Segnali di rallentamento anche in Francia, dove il dato PMI manifatturiero è sceso a 44,5 punti dai 46,0 punti di giugno, e quello dei servizi a 47,4 da 48,0, deludendo le stime di mercato.
Sul mercato valutario, primo indebolimento dell'Euro, tornato sotto 1,11 contro Dollari e sotto 157, a 156,7, verso Yen giapponese.
Giornata serena quella di ieri, 24 luglio, sul comparto obbligazionario. Lo “spread” europeo piu’ osservato, quello che misura il differenziale di rendimento tra il BTP italiano decennale e dell’omologo Bund tedesco di pari durata, è sceso a 160 punti base, -1 da venerdi’ 21, accompagnato dal calo del rendimento del BTP benchmark al 4,02%, dal 4,06% della vigilia.
Materie prime energetiche: stamane, 25 luglio, si conferma la tendenza al recupero del prezzo del petrolio: quello del WTI (greggio di
riferimento Usa) sale +0,4% sopra 79 Dollari/barile, mentre quello del gas naturale europeo, sul trading floor TTF di Amsterdam, segna +1,5% a 31,1 Euro/megawattora (ore 10,00 CET).
Stamattina sulle Borse asiatiche ha prevalso l’ottimismo dovuto ai nuovi segnali positivi lanciati dal Governo cinese: Pechino sosterra’ di piu’ l’economia.
L'Agenzia di stampa statale Xinhua sostiene che il Politburo varera’ politiche "anticicliche", supportera’ il settore immobiliare/costruzioni, allarghera’ la gamma di strumenti di politica monetaria, confermano tagli dei tassi e favorendo l'emissione di bond locali.
Non stupisce che Hong Kong sia salita +3,8%, Shanghai +2,0%, Shenzhen +2,1%, mentre Tokyo ha chiuso in marginale ribasso, -0,1%, Seul avanza +0,3% e Sydney +0,5%.
Avvio incerto e recupero parziale a fine mattinata per le Borse europee, in media +0,2%, in attesa delle mosse di politica monetaria della FED (domani 26 luglio) e dell’ECB (giovedi’ 27), mentre entra nel vivo la campagna di pubblicazione dei risultati del 2’ trimestre.
Stasera a mercati chiusi, massima attenzione ai conti di Alphabet-Google e Microsoft, sulla base dei quali si potra’ giudicare la fondatezza della sovraperformance della tecnologia da inizio anno.
Short MicrosoftShort violati i 342.17,target minimo 327.00,la motivazione è perchè è scaduto il tempo dell'annuale e ne deve partire uno nuovo, se andrà come penso potrebbe toccare i 316, ma l'ultima parola sta al mercato, è lui che decide, non io, io mi posso solo adeguare a quelo che vuole fare lui, una volta arrivati ai 327 incrementerò con un secodno chip short
Cot, Sterlina sorprende, Euro stazionario, Nasdaq ribilanciato !Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.70
Sabato 15 Luglio 2023
(COT DEL 11 LUGLIO 2023)
QUESTA SETTIMANA IL COT DI STERLINA SORPRENDE, EURO STAZIONARIO, NASDAQ SOTTO LA LENTE !
Ciao,
questa settimana è stata SCOPPIETTANTE e fortunatamente tutti gli strumenti hanno praticamente rispettato le aspettative che ci eravamo dati la settimana scorsa e raggiunto i target che avevamo individuato.
Vediamo subito i dati sul cot perché qualcosina che bolle in pentola ci potrebbe essere che unita a qualche altra notizie importante di analisi fondamentale come il ribilanciamento del Nasdaq ci dovrà obbligatoriamente imporre un po di attenzione per la prossima settimana.
Le posizioni nette del cot per Euro e Dollaro calano entrambi di circa 2.000 contratti ma sappiamo che il peso specifico riferito ai volumi per il dollaro è molto superiore a quello di Euro per cui possiamo dire che la diminuzione sul dollaro è stata più ampia di quella su Euro.
Al contempo l’ indicatore del Cot del Dollaro, pesato sui Cot normalizzati di tutte le valute, ritorna sotto alla media a 21 periodi, mentre quello di Euro si mantiene praticamente stazionario ma sotto la media a 21 periodi (anche se da un cenno di risalita).
Indicazioni interessanti ci arrivano ancora una volta dal grafico delle forze relative che evidenzia da una parte una forza relativa della sterlina impressionante e dall’ altra Dollaro americano che rimane ben all’ interno del flusso valutario incastrato tra Nzd e Franco Svizzero.
L’ enorme balzo in avanti dell’ Indicatore della Sterlina mi ha acceso un campanello di allarme e sono andato a guardare i relativi valori del Cot Normalizzato di Gbp. Ho filtrato i valori storici mettendo come parametro maggiore di 0,80.
Il Cot Normalizzato che ho creato (per chi volesse approfondirne il calcolo in uno dei primi report ho spiegato tutto) oscilla tra 1 e -1 così che un valore superiore a 0,80/-080 comincia ad essere un valore di “allerta” assimilabile ad un “iper comprato” / “iper venduto”.
Il risultato del filtro applicato su sterlina che vedete in tabella sopra è da massima attenzione …..
…. Sterlina balza letteralmente da 0,83 a 0,96 ossia quasi al valore massimo che è uno e che si è verificato solo nel lontano 2007. Se continuiamo nell’ analisi, ci accorgiamo che sterlina non si avvicina ad uno dal 1^ luglio 2014.
Quali potrebbero essere le due ipotesi alternative contrapposte di cosa succederà nelle prossime settimane?
E’ ovvio che potrebbe da una parte aggiornare i massimi del 2007 facendo registrare un nuovo valore massimo del cot, mentre dall’ altra essendo un iper comprato si potrebbe crollare bruscamente innescando un profondo ritracciamento.
Sono andato anche a verificare cosa sia successo al Cot normalizzato dopo il 1^ luglio 2014 quando sterlina fece registrare lo 0,94…..
…. la settimana successiva è bruscamente sceso da 0,94 a 0,69 mentre il grafico di sterlina weekly fece registrare nuovi massimi a 1.7150 circa per poi da li cominciare a scendere bruscamente raggiungendo in soli 5 mesi gli 1.49 circa!!
Questo non vuol dire che ora Sterlina invertirà e tornerà short, anzi non vi è al momento alcun elemento che ci faccia pensare a ciò, ma sto solo dicendo che un campanello rosso di allerta è giusto accenderlo per capire ora cosa succederà ed aumentare la nostra prudenza.
Sicuramente Sterlina ha raggiunto graficamente un importante tp mensile che sta a 1.31600 circa ed avrebbe ancora spazio di salita sino a 1.33 circa sempre sul mensile. Tutta questa ara è molto molto importante e con forti resistenze volumetriche che potrebbero obbligare sterlina a riposarsi e a ritracciare in cerca di nuova forza anche sino in zona 1.29300 prima e 1.28 poi.
Non possiamo poi ignorare che sterlina è tra quelle piu vicino alla Fed come livelli di tassi di interesse avendo già raggiunto il 5% contro il 4% della Bce ed il 5,25% della Fed.
Di seguito riporto una tabella con i principali tassi di interesse e le date delle prossime decisioni:
In conclusione nel Weekly è long e rimane fortemente long sino a prova contraria con possibili ritracciamenti (anche profondi) e lateralizzazioni sino le aree indicate che rappresenterebbero anche ritest ed eventuale conferme della rialzista Weekly che ci accompagna dal 1 settembre 2022.
Di seguito il grafico Weekly di Sterlina dove oltre le aree ed i livelli di cui sopra ho anche indicato con delle candele ombra una (dico una ) delle possibilità che potrebbe verificarsi nelle prossime settimane tenuto conto di tutto quello che abbiamo analizzato e visto anche sul Cot:
Che dire ora di Euro se non che dopo il pull back dell’ area a 1.0940 che avevamo ipotizzato nello scorso report ha, sempre come ci aspettavamo e come abbiamo più e più volte analizzato insieme anche durante la settimana, completamente sfondato al terzo tentativo il muro degli 1.1050 raggiungendo e rompendo anche il tp ed il livello che avevamo a 1.1185 in una sola candela.
Come per Sterlina anche per Euro ora saranno possibili ritest e conferme delle aree rotte con ricerca di liquidità anche sino agli 1.1090/1,1050.
Di seguito il grafico Weekly con i livelli e le aree indicate e con indicazione anche di una importante zona di Poc volumetrico con il centro a 1.13 circa che potrebbe essere testata prima di ritracciare.
Provo anche a spingermi molto in più in là con una mia personalissima impressione di lungo periodo che ho in testa da svariati mesi ossia che il livello finale di Euro possa essere rintracciato al momento in area 1.15 !!!
Di seguito il grafico Weekly :
Prima di concludere non posso che non soffermarmi sul Nasdaq che questa settimana è stato interessato da una notizia molto importante circa un ribilanciamento straordinario della sua composizione che entrerà in vigore dal prossimo 24 luglio.
L’ idea di fondo è evidentemente quella di bilanciare il forte peso delle principali big cap che passeranno dal pesare nel Nasdaq dal 43,80 al 38,5 % di tutto l’ indice.
Il tutto verrà eseguito seguendo regole molto precise e statuarie che regolamentano l’indice. Al momento non è facile dire cosa potrebbe comportare questo. Come sempre dobbiamo cercare di prepararci a diversi possibili scenari.
Già più volte avevo detto che quello che servirebbe ora per una sana ripresa del mercato che sia duratura sarebbe stato una rimonta delle società più piccole che sin ora erano state letteralmente trainate nella salita dalle grandi società multinazionali.
Che sia questo il momento giusto per tirare fuori i muscoli?
Infatti se da una parte viene da immaginarsi una attesa di acquisto per le “piccole” società che potrebbe vedere in questo ribilanciamento una occasione di ricapitalizzazione e finanziamento, dall’ altra, uno storno ed un calo delle big potrebbe essere una buona occasione di acquisto a prezzi inferiori. Percui la mia come sempre personalissima idea è che dopo un iniziale periodo di assestamento, potremmo, dico potremmo, assistere ad una crescita più equilibrata e distribuita che dia la forza giusta per un totale e definitivo recupero e superamento dei livelli di prezzo lasciati lo scorso dicembre 2021.
Sempre a titolo informativo e niente più,
- le società che dovrebbero beneficare in termini di peso all’ interno del Nasdaq a seguito di questo ribilanciamento dovrebbero essere :
Starbucks, Mondelez, Booking, Gilead, Intuitive Surgical, Analog Devices e Automatic Data Processing;
- mentre quelle la cui influenza nell’ indice dovrebbe diminuire sono :
Microsoft, Apple, Nvidia, Amazon, Tesla, Meta Platforms e Alphabet.
Da un punto di vista di Analisi Tecnica il Nasdaq è senza ombra di dubbio long ed in grande forza.
Ha raggiunto, come gli altri indici un tp importante che è anche l’ ultimo ostacolo che si contrappone al raggiungimento dei massimi assoluti.
Ritracciamenti anche importanti potranno aversi tra 15.190 e 15.280 che saranno necessari per verificare la tenuta del livello Weekly rotto.
Di seguito il grafico Weekly poi in settimana vedremo più da vicino livelli ed aree nei time frame inferiori
Ultima nota su S&P i 4590 sono proprio li a portata di mano ……
…….. Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Revisione di metà anno degli indiciNonostante la forte ripresa delle azioni di recente, come testimoniato dal Nasdaq Composite che ha segnato il suo miglior primo semestre di un anno solare, molti restano preoccupati per la limitata leadership di mercato e il ridotto numero di titoli che stanno spingendo al rialzo gli indici più ampi.
Un modo leggermente approssimativo ma relativamente semplice per dimostrare questa performance è confrontare il rendimento YTD (anno in corso) dell'S&P 500 (il benchmark standard ponderato per capitalizzazione di mercato delle azioni statunitensi) con una versione ponderata in modo uguale dello stesso indice. Sebbene il divario tra i due si sia ridotto di recente, l'indice ponderato per capitalizzazione di mercato ha comunque superato di quasi il 10% durante i primi sei mesi dell'anno.
Tuttavia, questo non è necessariamente un ottimo modo per evidenziare ciò che sta trainando l'andamento del mercato al rialzo. Gran parte dei guadagni sono stati generati dai cosiddetti "Magnificent Seven" (Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla) - tutte azioni fortemente esposte alla frenesia dell'intelligenza artificiale che ha contagiato gli investitori di recente e tutte aziende che rientrano nella categoria delle "big tech", le quali sono state particolarmente amate dai partecipanti al mercato negli ultimi anni.
Un paniere di queste azioni ha registrato un aumento di quasi il 60% su base anno-to-date, mentre il rendimento dell'S&P 500 escludendo queste sette aziende è aumentato solo del 5% YTD. Inoltre, considerando l'indice nel suo complesso, solo 141 dei 504 membri hanno superato il rendimento del 16% indicato sopra, un ulteriore segno della relativamente stretta leadership di mercato.
Ci sono due prospettive attraverso le quali questo tema può essere analizzato.
In primo luogo, si potrebbe sostenere che una leadership di mercato limitata rende le azioni vulnerabili a uno shock e a un forte calo. Secondo questo argomento, se il sentiment si dovesse deteriorare nei confronti delle "big tech" che hanno spinto al rialzo il mercato per così tanto tempo, la pressione venditrice che probabilmente subirebbero avrebbe un significativo impatto negativo sull'intero mercato, trascinando al ribasso anche gli indici principali.
D'altra parte, si potrebbe considerare l'outperformance come un'opportunità per altri titoli all'interno dell'indice di recuperare terreno. Una teoria popolare da decenni è che "un'alta marea solleva tutte le barche"; in alcuni momenti vi possono essere chiare performance settoriali, ma nel complesso un mercato in rialzo vedrà la maggior parte, se non tutti, i suoi componenti partecipare ai guadagni in qualche momento. Considerando quanto sia stata forte la dinamica rialzista nel mercato generale di recente e il modo in cui altre azioni hanno iniziato a recuperare terreno nelle ultime settimane, sembra che, per il momento, sia più probabile che si verifichi quest'ultima situazione.
Si può anche analizzare l'outperformance sulla base geografica, anziché su quella settoriale o dei singoli titoli. In questo caso, è ancora facile vedere quanto bene si siano comportati i mercati azionari statunitensi, ma è anche evidente quanto varie siano state le fortune di altri mercati.
Ad esempio, il DAX tedesco ha beneficiato della sua natura tecnologica, mantenendo quasi il passo (in termini di valuta locale) con il rendimento del benchmark statunitense.
Ancora più evidente è l'outperformance del mercato azionario giapponese; sebbene ci sia un enorme impatto valutario qui, gli investitori hanno dimostrato una chiara preferenza per il Giappone, grazie alla natura svincolata del suo ciclo economico rispetto ai paesi sviluppati e all'esposizione all'Asia che si può ottenere senza doversi preoccupare di sorprese impreviste in Cina.
D'altra parte, come accennato, le azioni cinesi hanno faticato notevolmente a causa dell'incertezza riguardo alla ripresa economica e del fatto che gli stimoli continuianno a deludere rispetto alle alte aspettative del mercato. Ciò ha avuto un impatto negativo anche sulle azioni australiane, dato il stretto rapporto commerciale ed economico tra i due paesi, mentre l'indice FTSE 100 di Londra è piatto, anche se ha ottenuto una performance migliore in termini di rendimento totale, grazie alla natura orientata al reddito dell'indice.
Anche queste divergenze geografiche possono essere interpretate attraverso le stesse prospettive di cui sopra; tuttavia, date le particolari influenze che hanno portato alle performance inferiori sopra menzionate, è possibile che esse persistano per un certo periodo di tempo.
Wisdomtree - Tactical Daily Update - 29.06.2023Inflazione in discesa in Italia e Spagna: ancora “sticky” in Germania.
Powell e Lagarde confermano nuovi aumenti dai tassi a luglio: e dopo?
Germania in recessione: calano ancora fiducia e consumi: Europa segue?
Apple e Microsoft pesano il 14.4% dell’Indice S&P500, nuovo record.
I maggiori banchieri centrali, riuniti per 2 giorni a Sintra, Portogallo, ribadiscono la linea del rigore e della politica monetaria restrittiva come strumento di contrasto all’inflazione. Il Presidente della Banca centrale Europea (ECB), Christine Lagarde, ed il Chairman di quella Usa, (Federal Reserve-FED), Jerome Powell, hanno ribadito che riportare l’inflazione all’obbiettivo del 2,0% richiedera’ nuovi rialzi dei tassi.
Ieri, 28 giugno, le Borse, in particolare quelle europee, sono sembrate insensibili alle parole “da falco” dei banchieri centrali, forse perche’ gia’ metabolizzate in precedenza, chiudendo positive: Milano +0,86%, Parigi +0,98%, Amsterdam +0,95%, Madrid +0,94%, Francoforte +0,64%, Londra +0,52%.
Wall Street ha chiuso contrastata: Dow Jones -0,21%, S&P500 -0,03%, Nasdaq +0,27%. La seduta Usa di ieri e’ stata impattata dalle notizie di nuovi possibili divieti alle esportazioni verso la Cina di chip da utilizzare per l’intelligenza artificiale. Cio’ aggraverebbe le relazioni Usa-Cina, gia’ tese.
Apple ha peraltro aggiornato nuovi massimi, avvicinandosi ai 3 mila miliardi di Dollari di capitalizzazione di Borsa.
Tornando sul tema “caldissimo” delle banche centrali e dei tassi, ieri la Signora Lagarde, pur confermando che nel prossimo direttivo di fine luglio ci sara’ un nuovo “modesto” rialzo dei tassi, non si e’ invece voluta sbilanciare su possibili ulteriori inasprimenti nel meetig di settembre, le cui decisioni dipenderanno dai prossimi dati macro.
Jerome Powell ha invece rivelato che il Fomc (Comitato di Politica Monetaria della FED) prevede 2 rialzi dei tassi USA entro fine 2023, e non esclude una recessione, pur non considerandola come lo scenario più probabile.
Scarse anche le reazioni sul mercato valutario, dove l'Euro ieri si e’ leggermente indebilito a 1,092 Dollari e a 157,4 Yen.
La debolezza dello Yen, mentre e’ un fattore di competitivita’ nelle esportazioni nipponiche, tende ad “importare inflazione” da materie prime, di cui il Giappone e’ per lo piu’ non-autosufficiente. La Banca centrale del Giappone (BoJ) ha recentemente affermato di essere pronta ad intervenire per evitare ulteriori svalutazioni della moneta.
Ieri, 28 giugno, Istat (Ufficio nazionale italiano di statistica) ha comunicato che a maggio i prezzi alla produzione (PPI) sono scesi -2,3% su base mensile e -4,3% su base annua, portando il calo nel trimestre marzo-maggio 2023 a -8,5% sul quello precedente.
Ancora piu’ importante e’ che a giugno, in Italia, l’indice dei prezzi al consumo (CPI), abbia registrato una variazione nulla su base mensile e un calo a +6,4% su base annua, dal +7,6% di maggio. Anche il dato “core”, cioe’ al netto di energia e cibo, e’ sceso di nuovo, da +6,0% a +5,6%. Morale: l’inflazione in Italia sembra finalmente rallentare.
In Germania, l'indicatore GfK, che stima l'andamento dei futuri consumi privati è sceso a -25,4 a luglio, rispetto a -24,4 del mese precedente e al di sotto delle aspettative di -23: e’ il primo peggioramento del morale dei consumatori in 9 mesi, ed e’ dovuto al calo delle aspettative economiche e dei guadagni personali in specifico. L’inflazione, ancora troppo alta, deprime la propensione ai consumi privati.
I dati anticipatori sull’andamento dei prezzi al consumo di giugno in Germania e Spagna, pubblicati stamane, 29 giugno, si sono rivelati parzialmente divergenti: migliori (cioe’ piu’ bassi) delle attese in Spagna, con la variazione annuale scesa sotto il 2,0% a +1,9%, mentre hanno deluso quelli riguardanti una regione tedesca molto significativa, il Nord Reno Westfalia: +0,3% nella variazione mensile, e +6,2% in quella annuale, contro +5,7% previsto.
Sul fronte macro Usa, oggi saranno pubblicati la 3’ lettura del GDP del 1’ trimestre 2023 e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (Jobless claims).
La Banca centrale di Svezia ha alzato i tassi di 0,25%, come atteso, portandoli a +3,75%, con l'obiettivo di contrastare l’inflazione: la valuta locale (Swedish Krona) e’ scivolata al minimi dal 2009: 11,5 verso Euro.
Il gas naturale (TTF Amsterdam) vale 35,4 Euro/MWh, -1,3%, mentre quello del petrolio Wti (Greggio di riferimento Usa) oscilla attorno a 69,6 Dollari/barile, poco mosso (ore 13.00 CET).
Comparto obbligazionario senza sorprese: spread BTP/Bund a 166 punti base, e rendimento dei Btp italiano benchmark a 3,97%, stabile.
Borse asiatiche per lo piu’ in calo, stamane, 29 giugno, poco contagiate dal recupero diffuso delle borse Usa ed Europee nella prima parte della settimana: Nikkei giapponese +0,12%, supportato da titoli automobilistici e dell'elettronica, ma Kospi coreano -0,55%, Hang Seng di Hong Kong -1,24%, China A50 di Shanghai -0,94%. Piu’ stabile l’AX australiano, -0,02%, mentre primeggia il Nifty indiano, +0,82%.
A fine mattinata le Borse europee tentano un frazionale recupero, in media +0,4%, mentre i future su Wall Street faticano a staccarsi dalla parita’.
Segnali di risveglio per alcune materie prime agricole, tra le quali il frumento, +1,0%, la soia, +0,5%, il mais +0,4%, sintomo che il rinnovo dell’accordo per l’export di cereali ucraini attraverso il Mar Nero, in scadenza a meta’ luglio, viene considerato a rischio.
Prosegue invece, sebbene priva di ragioni fondamentali, la debolezza delle materie prime minerarie, che “aspettano” evidenze concrete dell’effetto sulla domanda della ripresa cinese. (ore 13.30 CET)
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.06.2023Borse ai massimi del 2023, credono nella svolta delle banche centrali.
Possibili nuovi, forse gli ultimi, rialzi dei tassi, poi “plateau” nel 2’ sem. ‘23.
La crescita cinese non brilla, Pechino pensa a nuovi stimoli.
L’intelligenza artificiale, nuovo “motore” del rialzo della tecnologia.
Dopo le decisioni delle Banche centrali Usa (Federal Reserve-FED) ed Europea (ECB), le Borse europee hanno chiuso positivamente seduta di venerdi’ e della settimana: Londra ha guadagnato +0,19% (+2,6 nel 2023), Parigi +1,34% (+14,1%), Francoforte 0,50% (+17,5%), Madrid +0,76% (+15,4%), Milano +0,4% (+17,5%).
Ricapitolando: la Federal Reserve ha deciso una pausa nell’aumento dei tassi, ma ha lasciato intendere prossimi rialzi, l’ECB ha deciso un +0,25% e anticipato un nuovo rialzo a luglio. Venerdi la Banca Centrale del Giappone (BoJ) ha invece confermato, come previsto, la politica monetaria ultra-espansiva.
Il “board” guidato dal nuovo Governatore Kazuo Ueda ha lasciato i tassi a breve a -0,1% (!!), cosi’ come ha lasciata invariata la “curva di controllo dei rendimenti” che, da settembre 2016, “fissa un obiettivo” del +0,0% per i titoli di Stato (JGB) a 10 anni.
Alla base di tali decisioni i dubbi sull’inflazione e sulle prospettive salariali.
Wall Street, venerdi’ 16, ha chiuso la seduta in leggero calo: Dow Jones -0,31%, Nasdaq -0,68% e S&P500 -0,36%. Il bilancio settimanale e’ invece decisamente positivo: Dow Jones +1,25%, S&P500 +2,58%, Nasdaq +3,25%, grazie anche all’ottimismo sulle prospettive dell'intelligenza artificiale che hanno di nuovo trascinato al rialzo big names come Nvidia +10%, Adobe +9%, e Microsoft +4,8%.
Al di la’ della “narrativa ufficiale” ancora “hawkish” (da falco), l’inflazione finalmente in rallentamento e la debolezza della crescita economica stanno avvalorando uno scenario di ammorbidimento della politica monetaria, attualmente assai restrittiva, della FED, e cosi’ Wall Street ha archiviato la migliore settimana da marzo.
Una mano ai listini Usa l’ha fornita anche la risalita, a giugno, dell'indice di fiducia dei consumatori calcolato dall'Università del Michigan: 63,9 da 59,2 di maggio, ben sopra le attese di mercato di 60 punti.
Clima sereno sul mercato obbligazionario europeo, col gradito calo dello spread di rendimento tra BTp italiani e Bund tedeschi decennali a 157 punti base, rispetto ai 163 di giovedi’ 15, col rendimento del BTp decennale benchmark a 4,03% dal 4,13% del giorno prima.
Sul mercato valutario si indebolisce nuovamente l’Euro, ritornato sopra la soglia di 1,09 Dollari sino a 1,093. Nuovi spettacolari minimi per lo Yen giapponese, arrivato ad un cross di 154,76 contro Euro e 141,64 contro US$.
Venerdi 16 si e’ notato un mini-recupero del prezzo del petrolio, che resta comunque piuttosto depresso: quello del WTI (greggio di riferiemento Usa) e’ salito +0,5% a 71,0 Dollari/barile, e quello del Brent del +0,3% a 75,9.
Oggi, 19 giugno, Wall Street rimane chiusa per celebrare Juneteenth, festa nazionale che commemora la fine della schiavitù negli Stati Uniti.
Sara’ pertanto difficile misurare l’effetto dell’incontro, giudicato in modo cautamente positivo da entrambe le parti, avvenuto nel fine settimana, tra il Segretario di Stato Usa Antony Blinken ed il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, evento “fulcro” della visita a Pechino del massimo esponente della politica estera americana.
Blinken e' il 1’ Segretario di Stato a recarsi in Cina da quasi 5 anni. Wang Yi ha ripetuto ad Antony Blinken che Cina e Stati Uniti devono scegliere tra "cooperazione o conflitto": d’altronde quella di “ristabilire/normalizzare” i rapporti tra i 2 Paesi era lo scopo della missione. I colloqui con Wang Yi si sommano alle "candide discussioni” di Blinken con l’omologo Qin Gang.
Sul versante europeo, la nuova settimana si prospetta ricca di novita’, poiche’ alcuni membri del Consiglio Direttivo dell’ECB interverranno oggi in diversi convegni: tra di loro Philip Lane (Capo economista) a Madrid, Isabel Schnabel a Lussemburgo, e Francois Villeroy de Galhau a Parigi.
La settimana delle banche centrali terminera’ con la relazione del Chairman della FED Powell al Parlamento americano.
Nei prossimi giorni si riuniranno altre banche centrali, tra cui la BoE (Bank of England), che si prevede alzera’ i tassi di un altro quarto di punto (+0,25% a 4,75%).
Settimana impegnativa per il Premier britannico Rishi Sunak: a parte la BoE giovedi’ 22, oggi, 19 giugno, c’e’ il voto parlamentare sul suo predecessore Boris Johnson che potrebbe creare divisioni nel partito Tory.
Stamani, 19 giugno, misuriamo una diffusa debolezza della Borse dell’Asia-Pacifico: gli investitori dell’Asia lamentano l’assenza di segnali forti sui nuovi stimoli economici che la Cina dovrebbe dispiegare per contrastare l’attuale fase di insufficiente crescita economica: inoltre Goldman Sachs ha tagliato le sue previsioni per la crescita 2023 cinese, citando la debolezza degli stimoli governativi tra i fattori determinanti.
Il mancato annuncio di ulteriori stimoli da parte del Consiglio di Stato, sostituito da una laconica dichiarazione che il Governo starebbe studiando nuove misure da implementare "in modo tempestivo", ha inciso negativamente sull’umore dei listini azionari continentali cinesi: China A -1,58%, Shanghai -0,54%.
Il Nikkei giapponese ha perso -1,2%, il Kospi coreano -0,9% e Hong Kong -1,4%.
I maggiori indici azionari europei, a fine mattinata, perdono in media -0,3%, mentre i future su Wall Street, in una giornata comunque festiva per le borse Usa, indicano livelli marginalmente piu’ bassi, in media -0,1%, rispetto alle chiusure di venerdi 16.
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Nvidia, il prezzo è irrealistico?Se desideri ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo, basta cliccare su "SEGUI" in alto. Inoltre, se vuoi approfondire un particolare argomento o hai bisogno di qualche consiglio, ti prego di commentare sotto l'articolo e sarò felice di aiutarti.
Nvidia, il prezzo è irrealistico?
Negli ultimi 2 anni, le azioni di Nvidia Corporation ( NASDAQ: NVDA ) sono schizzate al rialzo nonostante i fondamentali peggiorati.
L'uso dell'intelligenza artificiale sta diventando sempre più diffuso tra le grandi aziende come Google (NASDAQ:GOOGL), Microsoft (NASDAQ:MSFT) e AT&T.
Le loro ultime chiamate sui profitti indicano che stanno iniziando a utilizzare l'IA generativa nei propri prodotti e servizi.
Questa è solo un'anteprima di cosa aspettarsi nel prossimo futuro.
Stiamo assistendo alla creazione di una nuova bolla speculativa, quella dell’IA.
Il valore di NVDA non dipende dai suoi fondamentali, ma piuttosto dalle sue future prospettive.
Dopo che il gigante dei semiconduttori ha rilasciato risultati del primo trimestre migliori del previsto, le azioni sono schizzate in alto del 20%, cancellando qualunque pessimismo riguardo alla performance futura.
Ma dalle mie analisi dei dati, noto che il tasso di crescita dei profitti è diminuito e un altro punto interrogativo riguarda il rapporto prezzo/fatturato.
Questo rapporto è uno dei migliori indicatori per valutare la salute di un'azienda e, generalmente, aziende ben gestite hanno un rapporto compreso tra 2 e 4.
Questo dato mostra se l'azienda sta registrando guadagni ed è un ottimo modo per misurare la redditività di un azienda.
Qui abbiamo un rapporto prezzo/vendite incredibilmente alto, pari a 28 che rendono le azioni Nvidia Corporation una delle più costose nella storia del mercato.
Il mercato è in pieno boom e si sa che nell'immediato i mercati possono essere irrazionali.
Prevediamo che l'intelligenza artificiale porterà grandi affari, come si può vedere dalla crescita dei dati finanziari.
Nel primo trimestre dell'anno fiscale 2024, i ricavi del data center di Nvidia raggiunsero un record di 4,28 miliardi di dollari (+14% annuo e +18% trimestrale) grazie al forte interesse nell'utilizzo della GPU Hopper e delle architetture amperometriche per l'automazione IA generativa e per modelli linguistici avanzati.
Le previsioni sono davvero sorprendenti.
Nvidia Nvidia
Nvidia prevede un fatturato record di 11 miliardi di dollari nel secondo trimestre, ben al di sopra della stima iniziale di 7 miliardi.
Questa proiezione indica un aumento delle vendite annualizzate del 64% per l'azienda nel prossimo trimestre.
Nvidia Corporation è un'incredibile azienda con prodotti di eccezionale qualità e guidata da un CEO innovativo nel settore dei semiconduttori.
Tuttavia, il prezzo di 380$ che gli investitori devono pagare per le azioni di Nvidia è troppo alto.
Date le circostanze attuali, con la FED che continua a ridurre la liquidità nei mercati finanziari e il protrarsi del ciclo di inasprimento del credito bancario, non è consigliabile assumere rischi acquistando tali azioni costose.
Secondo i miei calcoli, il valore del titolo è di 230 dollari.
La bolla finanziaria nel mercato statunitense sta lentamente per arrivare alla fine e ritengo che questo valore sia da tenere in considerazione nei prossimi mesi.
Nota dell'autore:
Le informazioni e i contenuti forniti su questo sito non devono essere considerati come un invito a investire sui mercati finanziari. Il Contenuto è un giudizio personale del Dott. Antonio Ferlito.
ANALISI INTERMARKET SETTORE TECH: IL SUO CATALIZZATORE Buongiorno a tutti, l’obiettivo dell’analisi è quello di analizzare lo scenario che il settore tecnologico americano sta attraversando dagli inizi del 2023. Esso continuerà la sua salita?
Buona lettura. Qualora qualche concetto fosse poco chiaro, commentate!
1. LE GRANDI PRESTAZIONI DEL SETTORE TECNOLOGICO
Il settore tecnologico ad oggi, come mostra la prima figura, si presenta come il secondo miglior settore dall’inizio del 2023:
Per andare ad analizzare il suo prezzo dal punto di vista tecnico e successivamente intermarket sarà utilizzato l’ETF “XLK”. Le prime 10 società all’interno del paniere dell’ETF tech sono:
• Microsoft (24.78%)
• Apple (24.21%)
• Nvidia (4.61%)
• Broadcom Inc (3.57%)
• Salesforce Inc (2.73%)
• Cisco Systems (2.60%)
• Accenture PLC (2.36%)
• Advanced Micro Devices (2.08%)
• Adobe Inc (2.08%)
• Oracle (2.03%)
Osserviamo la figura successiva:
Dopo aver raggiunto dei massimi relativi il 15 agosto del 2022, il prezzo dell’ETF ha creato un nuovo impulso ribassista che ha avuto termine il 13 ottobre 2022. Da quel punto il prezzo è successivamente ripartito, formando dei massimi via via crescenti; questi ultimi sono stati i responsabili della formazione del supporto dinamico.
Dalla prima seduta del 2023 il prezzo ha subito un’ulteriore accelerazione al rialzo che ha avuto termine il 3 aprile 2023, con una performance di oltre 20 punti percentuali: i massimi del 15 agosto e quelli nei quali il prezzo si ritrova in quest’ultimo mese vanno a costituire la resistenza dei 152$.
Utilizzando l’RSI a 14 periodi è possibile osservare come il prezzo, dal massimo del 31 marzo, stia perdendo lentamente la sua forza.
Detto ciò, l’impostazione grafica è comunque rialzista: è infatti possibile osservare un triangolo ascendente, non perfetto dal punto di vista geometrico ma pur sempre tale:
Perché il settore tecnologico è stato uno dei migliori? Ma soprattutto: continuerà ad esserlo? Proviamo a trattare questo argomento in chiave intermarket.
2. ANALISI INTERMARKET: SETTORE TECNOLOGICO, TASSI DI INTERESSE E INDICE DI FORZA TRA OBBLIGAZIONI
Qual è stato il catalizzatore che ha spinto al rialzo il prezzo dell’ETF tech?
• I tassi di interesse della Federal Reserve
Anzi, per meglio dire…le aspettative degli attori del mercato su quello che potrebbe essere, nel futuro, il livello dei tassi di interesse.
Partiamo con il definire il motivo per il quale questo settore dovrebbe essere sensibile agli interest rates:
• Le società del settore tecnologico appartengono a quella categoria definita “growth”.
A questa classe appartengono quelle aziende che, al contrario di altre, hanno un alto potenziale di crescita. Crescita di cosa? Crescita degli utili.
In questo contesto, una crescita futura degli utili è legata alla quantità di investimenti in ricerca e sviluppo (per la precisione ricerca, sviluppo e implementazione di nuove tecnologie con lo scopo di migliorare la crescita e l’innovazione) nel presente.
Come vengono finanziati questi stessi “progetti”? Tipicamente con una parte degli utili “attuali” (ecco perché, tipicamente, il prezzo delle aziende growth non è giustificato dagli utili, con relativo aumento del P/E) e attraverso del debito (finanziamenti ed emissione di obbligazioni).
È qua che giungiamo al punto fondamentale: all’aumentare dei tassi di interesse di una banca centrale aumenteranno in maniera proporzionale gli interessi delle società sui debiti da pagare ad obbligazionisti o banche per poter raggiungere i loro obiettivi; per loro sarà più difficile accedere al credito a causa dell’aumento del costo del denaro.
Ergo: un rialzo dei tassi di interesse ostacola quello stesso modello di “crescita”.
Spiegato ciò (se non fosse stato chiaro commentate!), è necessario andare a creare un indice di forza che confermi il punto precedente: esso dovrà esplicitare le aspettative sui tassi di interesse degli investitori. Esso non è altro che “LQDH/LQD”, rappresentato nella figura successiva:
Entrambi gli ETF replicano il movimento di prezzo di obbligazioni societarie americane ad alto grado di rating, con una differenza:
• LQDH, al contrario del secondo, è coperto dall’aumento dei tassi di interesse (uno dei diversi rischi che va a presentare l’asset class obbligazionaria)
Ora, probabilmente, vi chiederete:
“Cos’è che copre un ETF obbligazionario da un aumento dei tassi di interesse?
Osserviamo la figura successiva:
LQDH è formato dall’ETF LQD e da particolari contratti, chiamati interest rate swap (IRS). Questi sono stipulati tra due parti:
• Dai gestori dell’ETF
• Da un “broker dealer”
Per avere una copertura dall’aumento dei tassi di interesse i gestori dell’exchange traded fund pagheranno al broker un interesse fisso (“fixed”) e, contemporaneamente, quest’ultimo pagherà ai gestori un interesse variabile (“floating”). Ebbene, l’interesse variabile è quello che copre l’aumento dei tassi di interesse, andando a mitigare gli effetti di una politica monetaria restrittiva.
Infine, le prestazioni di LQDH saranno pari alla somma tra le prestazioni dell’ETF non “indicizzato” (LQD return) e gli interessi variabili derivati dai contratti swap (total return on swap contracts).
Possiamo affermare che il meccanismo di funzionamento di questi particolari contratti è simile a quello dei credit default swap, con una differenza:
• Nei CDS il broker (o banca) si assume il rischio di default dell’emittente, mentre negli IRS il rischio sui tassi di interesse
È logico ipotizzare che:
• Ad un aumento delle aspettative di rialzo dei tassi di interesse LQDH mostrerà prestazioni migliori di LQD; al contrario, sarà invece quest’ultimo ETF a sovraperformare
Quest’ultimo punto è vero? La risposta è racchiusa nella figura successiva:
La figura è abbastanza chiara:
• LQDH/LQD è un ottimo indice di forza capace di anticipare le mosse di politica monetaria della Federal Reserve; esso, per questo motivo, ricopre un ruolo di “leading indicator” (segnale anticipatore)
Andiamo ora ad osservare l’indice su grafico giornaliero:
È dal 7 novembre del 2022 che l’indice di sentiment crea dei massimi via via decrescenti, con la successiva formazione di un triangolo discendente, figura di analisi tecnica ribassista.
Possiamo ora rispondere alla domanda:
“Perché il settore tecnologico è rialzista da Q4 2022?”
Perché, come mostra la figura successiva, è dallo stesso periodo che gli investitori hanno aspettative sui tassi “ribassiste”:
• Quanto più forti saranno le aspettative su un taglio dei tassi di interesse, tanto più si concentreranno gli acquisti su quelle società capaci di andare a beneficiare della particolare condizione (al diminuire del “costo del denaro” aumenterà la possibilità di una potenziale crescita delle società growth per i motivi spiegati precedentemente)
3. IL TECNOLOGICO CONTINUERA’ LA SUA SALITA?
La condizione affinché il settore tech dia continuità alla sua tendenza è legata alle aspettative sui tassi di interesse.
Se si materializzasse la recessione tanto annunciata, come potrebbe reagire XLK?
Questo sarà l’argomento della prossima analisi, in cui andrò a correlare lo stesso ETF con l’oro. Vi lascio tuttavia con un dubbio:
Come è possibile che un settore risk on come quello tecnologico sia legato in maniera positiva all’asset risk off per eccellenza, l’oro? XLK è diventato un bene rifugio di breve periodo?
Alla prossima, buona giornata!
Borsa, settimana del 15 maggio 2023 cosa attendono i mercatiEcco alcuni fattori che potrebbero influenzare il mercato questa settimana:
Inflazione, ancora una delle principali preoccupazioni per gli investitori e qualsiasi notizia sull'inflazione potrebbe offrire volatilità sia a Wall Street che a Piazza Affari.
La volatilità potrebbe far ripiegare al ribasso il FTSE MIB che cerca di superare le resistenze di area 27500 punti indice, resistenza caratterizzata da forti volumi di vendita registrati durante il mese di febbraio.
La volatilità potrebbe punire anche Wall Street , infatti il Nasdaq quota sotto la resistenza di area 13350 punti indice, una resistenza libera da volumi ma senza dsprinti volatilità rialzista e con poca forza relativa di rialzo.
Banche Centrali, sono davvero tanti i dati che la Federal Reserve questa settimana dovrà annunciare, ma tra i principali dati c'è l'atteso discorso del suo presidente Powell previsto venerdì 19 maggio.
Stesso giorno sarà anche compito della BCE con il presidente Lagarde relazionare circa lo stato dell'economia europea.
Vi è una forte probabilità che i tassi centrali possano aumentare nuovamente, tassi e volatilità potranno quindi avere impatto sui mercati azionari.
Utili attesi per importanti società quotate tra cui per gli Exxon, Microsoft, 3M, Chevron, Deutsche Bank, la stagione degli utili societari è ancora in pieno svolgimento.
Il petrolio annulla i tagli alla produzione 26.04.2023Il petrolio si rimangia il gap di fuga aperto dopo l'annuncio dei tagli alla produzione da parte dell'Opec e lancia un ulteriore segnale di indebolimento del ciclo economico.
Gli indici USA sono al momento in balia delle trimestrali dei giganti come Microsoft, che da sola oggi ha spostato il valore del Nasdaq 100 di quasi 1 punto percentuale.
WisdomTree Tactical daily Update - 24.04.2023 Le Borse consolidano i recenti progressi: clima di attesa.
La Banche centrali euopea e americana verso rialzo da +0,25%.
La politica monetaria espansiva deprime lo Yen e spinge il Nikkei.
Trimestrali Usa tra alti e bassi: al via quelle europee: watch-out!
Le Borse europee hanno chiuso in lieve rialzo la seduta di venerdi’ 21 (Dax tedesco +0,54%, Cac francese +0,51%, FTSEMIB italiano +0,43%, Eurostoxx50 +0,54%) che, nelle previsioni della vigilia, avrebbe dovuto risentire della messe di dati sulla fiducia dei direttori acquisti delle “aziende campione”, cioe’ i PMI (Purchasing managers Index).
Senza tanto clamore gli indici azionari europei hanno registrato la 5’ settimana consecutiva di rialzi: gli attesissimi indici PMI dell'Eurozona hanno testimoniato un miglioramento del del tono economico generale, ma va detto che ad aprile è salito soprattutto l'indice relativo ai servizi mentre si e’ indebolito quello manifatturiero.
Wall Street, venerdi’ 21, ha archiviato la seduta pressoche’ invariata, con un bilancio settimanale in leggero “rosso”: anche negli Stati Uniti, pertanto, hanno avuto limitato impatto i dati macro migliori delle attese, come i PMI dei servizi, manifatturiero e composito, quest’ultino al terzo aumento mensile e largamente sopra 50 punti, ad indicare espansione.
Nella serata di venerdi’ 21 e’ stato reso noto il nuovo giudizio dell’Agenzia di Rating S&P sul debito sovrano italiano che, in linea con le attese, ha confermato il livello "BBB", con outlook stabile.
Prospettive ancora “restrittive” per la politica monetaria della Banca centrale europea (Ecb): secondo il membro finlandese Olli Rehn, essa dobrebbe proseguire nel solco della “stance” (attitudine) restrittiva, per continuare a raffreddare la domanda aggregata, “non essendoci motivo per abbandonarla prematuramente».
Venendo ad oggi, l’umore dei mercati, sia di quelli asiatici di prima mattina, che di quelli europei, e’ molto guardingo: Milano sconta l’effetto dello stacco dei dividendi di 8 blue chips, per un effetto cumulato di -1,36%, al netto del quale l’indice FTSE Mib sarabbe pressoche’ invariato.
“Piatte” anche Parigi e Francoforte, nonostante l'indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche di aprile sia uscito a 93,6 punti, sotto le stime.
L'avvio di Wall Street, anticipato dai future, si prospetta in calo: alcune relazioni trimestrali, come ad esempio Tesla e Netflix, hanno deluso la scorsa settimana, specie quando i loro managers hanno fatto riferimento ad una prospettiva debole per l’economia Usa.
Sara’ pertanto molto utile, nel corso di questa settimana, interpretare la “prima lettura” del GDP (prodotto interno lordo) americano nel 1’ trimestre 2023, sia per un’eventuale conferma del temuto rallentamento, che per immaginare le future mosse della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) sui tassi di interesse.
Le stime degli analisti convergono su un aumento del costo del denaro di +0,25% nella prossima riunione del 4 maggio.
Si torna a parlare di crisi bancaria, specie per prevenirne di nuove: secondo il Wall Street Journal la Federal Reserve sta considerando di rimuovere un'esenzione permessa ad alcune banche regionali nel 2019, che consentiva di non registrare le perdite “latenti” su parte dei titoli in portafoglio, cio’ su quelli “immbilizzati” e da tenere sino a scadenza.
D’altronde, un rafforzamento della vigilanza bancaria dopo i fallimenti di Silicon Valley Bank e Signature Bank in marzo era nelle attese. Sul fronte europeo, per amor di cronaca, segnaliamo che Credit Suisse nel primo trimestre 2023 è tornato in utile per 12,4 miliardi di Franchi svizzeri, ma ha anche sofferto di un’emoraggia di depositi sopra i 61 miliardi, solo recentemente “rallentata”.
Prosegue ad alto ritmo la stagione dei dati “macro” e delle “trimestrali Usa: tra di loro segnaliamo, venerdi’ 28, l'indice sull’inflazione PCE (Personal consumption expenditures) di marzo, “osservatissimo” dalla FED per misurare i prezzi per la “famiglia media”: occhi aperti poi sui numeri di Alphabet, Amazon e Microsoft!
Il comparto dei titoli governativi europei vive una fase tranquilla, con rendimenti in assestamento: quello del BTP decennale italiano “benchmark” scende oggi a 4,31%, da 4,35% di venerdì ed il differenziale di rendimento tra il BTP decennale ed il Bund tedesco è stabile attorno 185 punti base.
Negli Usa, il rendimento del Treasury 10 anni e’ 3,54%, e la “curva” dei rendimenti per scadenza resta invertita, col differenziale tra 2 e 10 anni pari 61 bps.
Sul fronte valutario, l'Euro e’ tornato stamane, 21 aprile, sopra 1,10 Dollari, mentre sale al record storico di 148,2 verso lo Yen giapponese. La politica monetaria della Banca centrale giapponese restera’ ultra-espansiva, indebolendo il cambio dello Yen a tutto vantaggio delle aziende esportatrici nipponiche.
Non e’ una sorpresa, pertanto, che la Borsa di Tokyo abbia chiuso la prima seduta della settimana in lieve rialzo, col Nikkei a +0,1%. La Borsa di Hong Kong ha chiuso debole, con l’indice Hang Seng a -0,58%.
In Cina, l’indice Composite di Shanghai ha perso -0,78%, mentre Shenzhen -1,17%: tra gli altri indici asiatici, Taipei +0,15%, Mumbai +0,68%, Sidney -0,11%.
Pochi spunti tra le materie prime: il prezzo dell’oro e’ invariato a 1.990 Dollari/oncia, quello dell’argento guadagna +0,6% a 25,28 US$, mentre quello del petrolio accenna ad un leggero recupero: WTI (greggio di riferimento Usa) +0,8% a 78,5 Dollari/barile (vedere grafico allegato). Gas naturale europeo di nuovo sotto i 40 Euro/megawattora. (ore 13.30 CET).
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House of Trading: Trader vs Analisti, dove investire?Archiviate le restrizioni, il Dragone torna a mostrare i muscoli. La giornata si è aperta con le indicazioni arrivate dall’economia cinese: nel primo trimestre il Pil della seconda economia mondiale ha evidenziato un rialzo del 4,5% (dal +2,9% del Q4 2022) grazie alla crescita delle esportazioni, degli investimenti in infrastrutture e delle spese al dettaglio.
Il dato, maggiore di mezzo punto percentuale rispetto alle attese, è ancora inferiore rispetto al target governativo del 5%; gli economisti ritengono che, anche grazie agli sforzi per ripristinare la fiducia delle imprese, danneggiata dai blocchi per prevenire i contagi e dagli interventi a gamba tesa dei funzionari del partito unico in diversi settori (hi-tech in particolare), l’incremento del Pil cinese sia destinato ad irrobustirsi nei prossimi trimestri.
Poter contare su una Cina in salute è fondamentale per un’economia globale alle prese con un tasso di inflazione ancora troppo lontano dai target, con tassi di interesse che potrebbero continuare a salire e con tensioni geopolitiche che minacciano di annullare i recenti miglioramenti.
Di Cina, e di tanto altro, si parlerà in “House of Trading – Le carte del mercato”, l’appuntamento settimanale con Trader ed Analisti che si sfidano a suon di strategie operative utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, quella di martedì 11 aprile, la squadra dei Trader ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al ribasso sul Dax e sullo S&P500: la prima operazione ha raggiunto lo stop loss e la seconda non è divenuta operativa. Non sono “entrati” neanche i due investimenti rialzisti sul cambio euro/dollaro e sull’Euro Stoxx 50.
Delle quattro operazioni inserite dagli analisti, due non sono divenute operative (short su STMicroelectronics e long su Microsoft), e le altre due, il trade ribassista su Enel e quello sul Nasdaq100 hanno raggiunto il target.
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 18 aprile 2023, la squadra dei Trader, formata da Nicola Para e da Giovanni Picone, tramite i Turbo Certificate di BNP Paribas metterà in campo operazioni sull’Euro Stoxx 50, sul Dax, sull’euro/dollaro e sulle azioni STMicroelectronics.
Dal fronte Analisti, Riccardo Designori ed Enrico Lanati risponderanno con operazioni sui titoli azionari Eni, Poste Italiane, Buzzi Unicem e JP Morgan.
Come sempre, la sfida sarà arricchita dalla partecipazione del pubblico, che fornirà domande e spunti di analisi. Il sondaggio di questa settimana riguarda proprio l’andamento dell’economia cinese: Cina, con crescita sopra stime, quale settore vince in Borsa?
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30. È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: it.tradingview.com
House of Trading: la strategia di Enrico Lanati su ENELTra le carte messe in campo da Enrico Lanati nella 14esima puntata del 2023 di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa su ENEL. La strategia del componente della squadra degli analisti ha come ingresso 5,90 euro, livello di stop loss a 6,05 euro e obiettivo di profitto localizzato a 5,70 euro. Il Certificato scelto per questo tipo di operatività è stato il Turbo Unlimited Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1LSE2 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 4,37x. Medio il livello di convinzione, pari a quattro stelle su cinque. L’altra carta di Enrico Lanati è verde, una strategia long su Microsoft, operazione che si aggiunge alle due carte di Riccardo Designori: due strategie short, sul NASDAQ 100 e STM.
House of Trading: la strategia di Designori sul NASDAQ 100Tra le carte messe in campo da Riccardo Designori nella 14esima puntata del 2023 di “House of Trading – Le carte del mercato”, compare una rossa sul NASDAQ 100. La strategia del componente della squadra degli analisti ha come ingresso 13.150 punti, livello di stop loss a 13.255 punti e obiettivo a 13.020 punti. Il Certificato scelto per questo tipo di operatività è stato il Turbo Short di BNP Paribas con ISIN NLBNPIT1OLT9 e leva finanziaria fissata al momento della trasmissione pari a 3,59x. Alto il livello di convinzione, pari a tre stelle su cinque. L’altra carta di Riccardo Designori è rossa, una strategia short su STM, operazione che si aggiunge alle due carte di Enrico Lanati: una strategia long su Microsoft e una short su ENEL.
House of Trading: arrivano le trimestrali USA, come operareIn calo, la volatilità innescata dalle turbolenze del settore bancario sembrerebbe pronta a lasciare il posto ad un inasprimento delle condizioni di prestito che potrebbe rappresentare l’ultima fase del processo di normalizzazione delle condizioni monetarie. Questo contesto sembrerebbe destinato a condurre ad una recessione relativamente lieve su entrambe le sponde dell’Atlantico creando le condizioni per un nuovo allentamento del costo del denaro da parte delle maggiori banche centrali.
Quello che sembrerebbe lo scenario più probabile, in genere tra l’ultima stretta sui tassi ed il primo allentamento trascorrono sei mesi, nel 2023 potrebbe scontrarsi con un’inflazione che finora si è rivelata più “sticky”, più appiccicosa, del previsto e che potrebbe trovare nuova linfa nell’ultima riduzione dell’offerta di petrolio messa in campo dall’Opec+.
In uno scenario così ricco di spunti, che sui mercati si tramutano in opportunità, si inserisce anche la nuova stagione delle trimestrali a stelle e strisce. Se finora ad indirizzare l’andamento dei mercati era stata la regola del “bad news is good news” (risultati negativi sono stati accolti positivamente perché funzionali ad una minore aggressività delle banche centrali) ora indicazioni peggiori del previsto potrebbero, per qualche mese, innescare reazioni dello stesso tenore, perchè sintomatiche di un deterioramento del contesto macroeconomico.
Di questo, e di tanto altro, si parlerà in “House of Trading – Le carte del mercato” , l’appuntamento settimanale con Trader ed Analisti che si sfidano a suon di strategie operative utilizzando i Turbo Certificate di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, quella di martedì 4 aprile, la squadra dei Trader ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sull’indice S&P500 ed al ribasso sul petrolio WTI e sulle azioni Tesla e Deutsche Bank: il primo trade non è divenuto operativo, il secondo ed il terzo sono a mercato e l’ultimo ha toccato lo stop loss.
Delle quattro operazioni inserite dagli analisti, due non sono entrate (long su Nvidia e Banco BPM), una, il trade ribassista su UniCredit, è a mercato e l’altra, al rialzo su Leonardo, ha raggiunto il target.
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 11 aprile 2023, la squadra dei Trader, formata da Nicola Para e da Vincenzo Penna, tramite i Turbo Certificate di BNP Paribas metterà in campo operazioni sugli indici S&P500, Euro Stoxx 50 e Dax e sul cambio euro/dollaro.
Dal fronte Analisti, Riccardo Designori ed Enrico Lanati risponderanno con operazioni sui titoli azionari STM, Enel e Microsoft e sull’indice Nasdaq100.
Come sempre, la sfida sarà arricchita dalla partecipazione del pubblico, che fornirà domande e spunti di analisi. Il sondaggio di questa settimana riguarda il metallo prezioso per eccellenza, l’oro.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30. È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: it.tradingview.com
AUDUSD: Continuazione short e PVS di DebbyBuongiorno a tutti,
come ogni fine settimana condivido con voi una mia idea di trading e la mia personale PVS ( punto di vista settimanale) sulle principali coppie di valute, indici, materie prime, cripto e titoli azionari.
Da circa due settimane e forse più la mia idea sulle principali coppie di valute mi vede venditrice di USD e compratrice di EUR-GBP-JPY. Ho un trade in atto dove ho incassato un 50% su USDJPY short, in questo momento messo a BI.
Anche il Gold vista la correlazione inversa con il USD sembrerebbe dopo aver ripreso fiato voler continuare la corsa al rialzo almeno con arrivo a 2070 dove c'è stato un precedente swing hight del 07 marzo 2022 e uno ancora più indietro sullo stesso livello del 03 agosto 2020 proprio su 2070!
Sugli indici l'idea rimane long con attenzione particolare al MIB e al NASDAQ che hanno creato ( per il mio modo di fare trading) un interessante configurazione grafica al rialzo e che mi potrebbe far pensare di fare uno o entrambi gli ingressi da martedì in poi.
USOIL al momento lo osservo solamente soprattutto dopo il gap 31 marzo-03 aprile che lo vede seduto sugli 80.40.
Per le cripto personalmente ne osservo e trado solamente due : Bitcoin e ETH su quest'ultimo mi trovo long con un ordine in gain di circa 60€ per il momento e a BI. Primo punto di presa profitto a 2000, finale e più ambizioso a 2350 ( ricordo che questo è un trade di medio e non breve); segnatevi hard fork di Shanghai di Ethereum, previsto per il 12 aprile.
Ho scelto come trade della settimana AUDUSD per uno short: Trend sui principali TF W-D e H4 only short, piccolo box di compressione partito il 06 marzo 2023 così composto:
Candela madre di colore rosso del 06 marzo 2023 anche OUTside bar che ha in pancia ben tre candele inside che mostrano debolezza, la quarta candela e cioè la PINBAR del 03 aprile 2023 rompe i max precedenti del box, rompe il max della barra madre e crea un falso su un livello chiave da me tracciato di resistenza 0.6735 dicendo la famosa bugia e non per ultimo fa swing.
Potrei pensare di fare o un entrata migliorativa al 50% sulla pinbar a 0.6717 oppure un entrata classica a rottura del pattern di riferimento e quindi a 0.6640. Stop loss ampio 0.7000 ma la mia idea e il mio pattern fallirebbe a 0.6870 dove probabilmente chiuderei la posizione. Punto di presa profitto 0.6270 con attenzione e incasso di parziali sulle zone 0.6580 e 0.6435.
Vi ho segnato i miei potenziali punti ingresso, uscita e profit.
Per i titoli azionari al momento non ho niente in macchina, ho incassato Netflix, Microsoft e Enel con tre buoni gain.
Per la prossima settimana potrebbero piacermi: AMD Long-ASML long-ENC long-NETFLIX long-NIO short.
Questi sono solo alcuni a mio avviso interessanti, naturalmente non li traderò tutti.
Vi auguro una serena Pasqua e un buon trading relax
Debby
AUDUSD: Continuazione short- PVS di DebbyBuongiorno a tutti,
come ogni fine settimana condivido con voi una mia idea di trading e la mia personale PVS ( punto di vista settimanale) sulle principali coppie di valute, indici, materie prime, cripto e titoli azionari.
Da circa due settimane e forse più la mia idea sulle principali coppie di valute mi vede venditrice di USD e compratrice di EUR-GBP-JPY. Ho un trade in atto dove ho incassato un 50% su USDJPY short, in questo momento messo a BI.
Anche il Gold vista la correlazione inversa con il USD sembrerebbe dopo aver ripreso fiato voler continuare la corsa al rialzo almeno con arrivo a 2070 dove c'è stato un precedente swing hight del 07 marzo 2022 e uno ancora più indietro sullo stesso livello del 03 agosto 2020 proprio su 2070!
Sugli indici l'idea rimane long con attenzione particolare al MIB e al NASDAQ che hanno creato ( per il mio modo di fare trading) un interessante configurazione grafica al rialzo e che mi potrebbe far pensare di fare uno o entrambi gli ingressi da martedì in poi.
USOIL al momento lo osservo solamente soprattutto dopo il gap 31 marzo-03 aprile che lo vede seduto sugli 80.40.
Per le cripto personalmente ne osservo e trado solamente due : Bitcoin e ETH su quest'ultimo mi trovo long con un ordine in gain di circa 60€ per il momento e a BI. Primo punto di presa profitto a 2000, finale e più ambizioso a 2350 ( ricordo che questo è un trade di medio e non breve); segnatevi hard fork di Shanghai di Ethereum, previsto per il 12 aprile.
Ho scelto come trade della settimana AUDUSD per uno short: Trend sui principali TF W-D e H4 only short, piccolo box di compressione partito il 06 marzo 2023 così composto:
Candela madre di colore rosso del 06 marzo 2023 anche OUTside bar che ha in pancia ben tre candele inside che mostrano debolezza, la quarta candela e cioè la PINBAR del 03 aprile 2023 rompe i max precedenti del box, rompe il max della barra madre e crea un falso su un livello chiave da me tracciato di resistenza 0.6735 dicendo la famosa bugia e non per ultimo fa swing.
Potrei pensare di fare o un entrata migliorativa al 50% sulla pinbar a 0.6717 oppure un entrata classica a rottura del pattern di riferimento e quindi a 0.6640. Stop loss ampio 0.7000 ma la mia idea e il mio pattern fallirebbe a 0.6870 dove probabilmente chiuderei la posizione. Punto di presa profitto 0.6270 con attenzione e incasso di parziali sulle zone 0.6580 e 0.6435.
Vi ho segnato i miei potenziali punti ingresso, uscita e profit.
Per i titoli azionari al momento non ho niente in macchina, ho incassato Netflix, Microsoft e Enel con tre buoni gain.
Per la prossima settimana potrebbero piacermi: AMD Long-ASML long-ENC long-NETFLIX long-NIO short.
Questi sono solo alcuni a mio avviso interessanti, naturalmente non li traderò tutti.
Vi auguro una serena Pasqua e un buon trading relax
Debby
USDJPY: Continuazione a ribasso? Focus: PVS settimanaleBuongiorno a tutti,
come ogni fine settimana condivido con voi il mio punto di vista settimanale per i mercati che trado e seguo e un idea di trading per la prossima settimana, che apre il nuovo mese.
Anche questa settimana mi trovo venditrice di USD e compratrice della maggior parte delle valute contro questo cambio.
Quindi : EUR-GBP-JPY- Gold (correlato) long; ma non con la stessa forza delle scorse settimane.
Sono ancora short di AUDUSD ( trade della scorsa settimana e ancora in macchina, a costo di circa 30€) stessa cosa per NZDUSD ( short anche in questo caso e a costo di 40€).
La mia idea, dando un occhio anche al cross AUDNZD è decisamente short più debole l'australiano nei confronti del Neozelandese.
Bella la configurazione del GOLD che ha creato almeno due pattern di conferma long, ma personalmente ho deciso di attendere un ingresso perchè si è creata un rettangolo di possibile distribuzione che potrebbe creare un pullback ancora più profondo per poi procedere in direzione trend principale ( only bullish) sempre per me.
Petrolio in fase di recupero ma la view principale ancora short, osservo e basta.
Arriviamo agli indici: Molto interessanti, praticamente tutti in trend long; l'unico forse più debole di quelli che seguo io è US30 ma anche lui è in recupero.
In ultima analisi ho un trade attivo ( non di breve ma di medio termine) su ETHEREUM, tra lui e il BIT ho scelto il primo, al momento è in gain di circa 35€; a 2000 ho il primo profit e il secondo più ambizioso a 2280.
Per quanto riguarda il mercato e in questo caso cambio valutario scelto per prossima settima c'è USDJPY: Trend ribassista partito nel breve dallo swing hight del 06 marzo 2023 e arrivato sui 130.70 dove ha creato uno swing low di pullback bullish per poi fermarsi e baciare con una pin bar del 31 marzo 2023 e dicendo la famosa bugia sui 133.60.
Sul daily ho due pattern chiari di mio utilizzo uno di questi è la pinbar daily veramente bella. Dopo candela di vola del 29 marzo 2023 anche candela outside si forma il giorno dopo un inside bar e il successivo prova ad andare su ma poi crea appunto il pattern di riferimento che potrebbe confermare non solo la view principale bearish ma addirittura far ripartire i prezzi al ribasso sino ad una prima presa di profit sui 13070 ed un secondo target (presto x dirlo) a 12860.
Vi lascio il grafico daily dove ho posizionato potenziale ingresso, uscita e TP. Ancora non ho una conferma chiara su weekly ma sia daily che H4 mi hanno dato già conferme. Rivedrò il tutto lunedì e deciderò il da farsi. Naturalmente aspetterò apertura.
Per quanto riguarda i titoli azionari sono long di ENEL al momento in profit di 30€; Poi ho sempre in macchina : MICROSOFT long in profit di 150€ e a BI- NETFLIX long in profit di 100€ e MU long a costo di 30€ che ha formato un indecision bar sul weekly mio TF operativo per quanto concerne i titoli azionari. Operazioni aperte nel mese di Marzo e che gestirò e andranno a fare cumulo sulla chiusura amministrativa del mese precedente che è stato meno remunerativo di febbraio ma che mi ha dato un dignitoso stipendio.
Per quanto riguarda l'altro mio modo di fare trading ( Spread trading su commodietes) sto osservando il Cacao per uno short; A breve farò un piccolo tutorial su questo meraviglioso modo e mondo, dove le operazioni possono durare anche due mesi ma dove la remunerazione è veramente molto interessante.
Vi auguro un buon weekend e un buon trading relax!
Debby
NASDAQ CREA UN SETUP WEEKLY FTW/DMHC DI TENUTA LONG!L'indice americano tech nasdaq100 si mostra come il più forte in usa. Basta osservare diversi titoli tech per capire la vera forza effettiva, di cui microsoft, che chiude in volatilità rialzista pazzesca. A livello operativo io settimana prossima cercherò solo conferme long su questo indice, mentre la mia idea di rialzo potrebbe fallire solo nel caso in cui il prezzo torni molto debole sotto 11700.0. Buon trading a tutti!