Interruzione dei Servizi Mondiali - CrowdstrikeSalve trader,
L'ultimo update del gigante globale della cybersicurezza ha causato un'importante interruzione dei servizi oggi, venerdì. Ciò ha avuto ripercussioni a livello mondiale, tanto che sono state colpite aziende come Microsoft, diverse borse, le principali banche, le società di media, gli aeroporti e le compagnie aeree dell'Asia-Pacifico, degli Stati Uniti e dell'Europa, i sistemi di pagamento, i servizi dei supermercati, i servizi di emergenza e il 911, ecc. e si è dovuto procedere al rollback dell'aggiornamento fallito sui server di Windows. Dall'apertura australiana a quella europea ci sono state interruzioni in entrambi i mercati azionari. La Borsa di Londra ha iniziato la sua sessione con dei ritardi.
Se osserviamo il grafico di Crowdstrike possiamo notare come l'azienda abbia scalato posizioni dall'ottobre 2023. Durante il mese di luglio, l'azienda è scesa verso la precedente zona di resistenza nell'area di 343,05 dollari; è possibile che dopo la debacle odierna della sicurezza il suo valore venga intaccato all'apertura americana. Guardando l'RSI attualmente a 35,14% che potrebbe portare a un'altra correzione e a un possibile ritorno alla media dal 30% se seguiamo il pensiero tecnico. La campana dei volumi a tripla campana colloca l'area più scambiata nella zona dei 150 dollari, quindi potremmo prevedere una correzione, prima della ricerca di nuovi massimi.
Fino a che punto pensate possa arrivare la correzione? Attendo i vostri commenti
Ion Jauregui - Analista ActivTrades
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
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LA ROTAZIONE SETTORIALE è SERVITAToday’S Trading del 12.07.2024 –
LA ROTAZIONE SETTORIALE è SERVITA
MACRO BACKGROUND
Coe da copione a portare volatilità sui mercati sono stati i dati sull’inflaizone USA pubblicati ieri pomeriggio , dati che a gran sorpresa hanno superato le aspettative con un H-CPI Y/Y al 3.0% rispetto alle attese del 3.1% e al precedente 3.3%.
Positivo anche il dato m/m che passa al -0.1% dal precedente 0% superando le pessimistiche attese di un +0.1%, migliorano ancora anche i dati core che battono le attese di 0.1% su tutti gli orizzonti temporali.
Ad una più attenta analisi il grande progresso fatto dall’inflazione resta da attribuire alla componente Shelter, in particolare all’OER ( owner’s equivalent rent) che finalmente recupera il forte gap temporale con le altre componenti dell’indice dei prezzi al consumo e porta profonda serenità alla FED che monitorava da tempo l’andamento degli affitti e dell’intera componente degli alloggi.
Il magnifico dato di ieri ha innescato una tanto attesa rotazione dei portafogli degli investitori, che oramai sempre piu convinti di un taglio dei tassi da aprte della FED iniziano ad abbandonare i porti più sicuri del mondo obbligazionario e del tech per andare a caccia di titoli a miglior prezzo che possano godere del rilancio dell’economia da parte di Powell.
Ieri quasi 400 delle 500 aziende dell’SP hanno registrato performance positive, tranne il mondo tech che si riallinea e riporta equilibrio ad un divario ben noto tra le famose magnifiche sette e il resto dell’azionariato USA.
L’intero mondo finanziario si è adeguato ad una idea oramai salda di tagli tassi nel prossimo settembre da parte della FED
FOREX
Il mercato valutario ha lasciato proseguire la sua scia di vendite di dollari USA, ora sempre piu conviti di un taglio tassi e di un’economia ( settore immobiliare compreso) sempre piu in rallentamento.
Il dollar index approda ai minimi segnalati ieri a 104.30 dopo un rapido affondo a 104 figura, primo vero supporto tecnico, ma a questo punto non possiamo che aspettarci ulteriori affondi e un nuovo trend contreo dollaro USA
Ne beneficiano tutte le majors, con eurusd che sale a 1.09 e sembra ora puntare a 1.0925 prima resistenza, non si arresta la sterlina, che nella majors gbpusd esplode a 1.2950 ma sembra solo l’inizio di una nuova grande riaprtenza long.
Non meno brillante l’aussie, che tocca i massimid i 0.68 e sempra ora voler aggioranare i masismi settimanali, lasciandoci di fatto venditori di dollari USA contro tutte le majors, prediligendo la sterlina.
Nota per il mondo valutario le dinamiche sullo yen giapponese, che sebbene non abbia avutoconferme di un’intervento da aprte della Boj, si è dimostrata l’asset migliore della gioranta, spingendo a ribasso tutte le majors di oltre 3 figura. Non crediamo che il trend di fondo possa essere ancora cambiato, pertanto restano a nostro parere occasioni di ingressi di vendite yen.
EQUITY
Perde terreno il settore tech, con i titoli come Nvidia Apple e Microsoft che perdono oltre i 5 punti percentuali. Il mercato premia i settori immobiliari e le utilities, bene anche il financials in attesa delle trimestrali di oggi dei titoli bancari USA.
Oggi in pubblicazione i dati di jp morgan, wells fargo e citigroup, di cui abbiamo discusso ieri e per i quali gli analisti saranno bene attenti alle letture dei bilanci per scovare crepe nei debiti da debito sovrano.
Il nasdq care e si porta a 20430 punti a testare la trend line supportiva che guida il trend long da inizio giugno, area di confluenza statica dinamica che passa a 20271 pnt e che resta baluardo ultimo per il trend rialzista.
Interessantissima la dinamica che ha caratterizzato il russel che guadagna un 5% quasi in questa settimana, mettendo in luce proprio la rotazione settoriale di cui parlavamo.
Le aree supportive restano lontano a 2080 pnt , ma punti piu vicini si possono trovare a 2154 e 2125 pnt, primi livelli da monitorare.
COMMODITIES
Bene il gold che approda a nuovi massimi a 2430$ , ponendo ora i livelli supportivi a 2406$ primo supporto statico , riaprte anche il wti che dopo aver testato i minimi di 80.50$ si porta ora a 83.54$ puntando dritto ai massimi di 84.50$
- Attendiamo oggi i dati sui PPI usa che dovrebbero confermare l’andamento dell’iflazione letta ieri
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
CPI USA sotto la lenteI future sull’equity Usa, sono perennemente in costante salita alla ricerca di nuovi massimi, in attesa che il dato sull’inflazione Usa, previsto per oggi pomeriggio, ci dica qualcosa di più sull’eventualità che la Fed decida di tagliare finalmente il costo del denaro nel prossimo mese di settembre. Ancora non è chiara infatti, specialmente dopo la testimonianza di Powell al Congresso e al Senato americani, l’intenzione della banca centrale, e a nostro avviso l’apparente mantra recitato dai diversi Governatori Usa, ovvero “strong and resilient Usa”, fa parte di quella retorica necessaria per non rischiare di farsi trovare impreparati nel caso di recrudescenza dei prezzi e inflazione.
Nelle contrattazioni di ieri comunque, l'S&P 500 e il Nasdaq Composite sono saliti rispettivamente dell'1,02% e dell'1,18%, raggiungendo nuovi massimi storici. Anche il Dow ha guadagnato l'1,09% attestandosi al massimo delle ultime sette settimane. Le azioni dei chip correlati all'intelligenza artificiale hanno guidato la carica, come al solito vien da dire, con forti guadagni da Nvidia (2,7%), AMD (3,9%) e Micron Technology (4%). Anche altri nomi tecnologici a grande capitalizzazione sono avanzati, tra cui Apple (1,9%), Microsoft (1,5%) e Alphabet (1,2%).
BOE RINVIA IL TAGLIO DEI TASSI?
La sterlina britannica è salita di oltre lo 0,4% a oltre $ 1,2850, avvicinandosi al suo livello più alto in quattro mesi, dopo che l'economista capo della Banca d'Inghilterra Pill ha espresso preoccupazioni sull'inflazione. Pill ha ricordato e messo in guardia i mercati, che mentre la banca centrale si sta avvicinando al taglio dei tassi di interesse, l'inflazione dei prezzi dei servizi e la crescita dei salari rimangono eccessivamente forti.
Nonostante alcuni banchieri centrali siano più inclini a tagliare i tassi, le osservazioni di Pill indicano un approccio cauto e conservativo. Di conseguenza, la Boe potrebbe anche frenare le aspettative di un imminente taglio dei tassi. E la valuta britannica ne ha tratto beneficio.
CINA, INFLAZIONE IN CALO
Il tasso di inflazione annuale della Cina è sceso allo 0,2% a giugno 2024 dallo 0,3% del dato precedente e al di sotto delle stime di mercato dello 0,4%. I prezzi dei prodotti alimentari sono scivolati per il 12° mese (-2,1% contro -2,0%). Nel frattempo, l'inflazione non alimentare è rimasta stabile (allo 0,8%), con prezzi in ulteriore aumento per abbigliamento (1,5% contro 1,6% a maggio), edilizia (0,2% contro 0,2%), sanità (1,5% contro 1,5%) e istruzione (1,7% contro 1,7%).
Allo stesso tempo, i costi dei trasporti hanno continuato a scendere (-0,3% contro -0,2%). I prezzi al consumo core, dedotti i costi di cibo ed energia, sono aumentati dello 0,6% anno su anno, come a maggio. Su base mensile invece, l'indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,2%, la terza volta in calo finora quest'anno, rispetto al consenso di un calo dello 0,1%.
ANCHE IN AUSTRALIA, L’INFLAZIONE CRESCE MENO
Le aspettative di inflazione al consumo in Australia sono scese al 4,3% a luglio 2024 dal 4,4% di giugno. L'ultima pubblicazione è arrivata in un contesto di allentamento della pressione sui costi dopo il picco del 2022. Detto questo, i dati più recenti hanno continuato a evidenziare un'inflazione persistente dei servizi. Nella sua ultima dichiarazione di politica monetaria, il Board della RBA ha affermato che l'inflazione sarà entro il livello obiettivo del 2-3% nel secondo semestre del 2025 e raggiungerà il punto medio dell'obiettivo nel 2026.
I responsabili di politica monetaria, hanno recentemente riconosciuto che era improbabile che ridurre l'inflazione fosse agevole di fronte all'incertezza economica in patria e all'estero. L'inflazione nominale dell'Australia si è attestata al 3,6% nel primo trimestre del 2024, il più basso in nove trimestri. Tuttavia, l'indice CPI mensile era al 4,0% anno su anno a maggio, il più alto dalla fine del 2023. Nel frattempo, l'economia è cresciuta dello 0,2% trimestre su trimestre nel quarto trimestre, il ritmo più debole in cinque trimestri.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Record azionari all'Inizio della Seconda Metà dell'anno.Esplosione di Azioni: Record di Crescita all'Inizio della Seconda Metà.
A Wall Street si dice:
"Non guardare solo il prezzo di un'azione, ma considera anche il suo valore intrinseco." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Dopo una breve pausa per festeggiare il 4 luglio con barbecue e fuochi d'artificio giovedì, l'S&P; e il NASDAQ hanno proseguito il loro trend record venerdì, chiudendo una eccellente prima settimana del secondo semestre.
Il principale evento della giornata è stato il rapporto sulle buste paga non agricole, accolto positivamente dagli investitori desiderosi di un taglio dei tassi. L'economia ha aggiunto 206.000 posti di lavoro a giugno, superando di poco le aspettative di circa 200.000, ma migliorando significativamente rispetto ai 272.000 annunciati precedentemente, che erano stati al di sopra delle previsioni. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,1%.
Gli investitori hanno interpretato questo dato come un sostegno per un imminente taglio dei tassi a settembre (le probabilità secondo CME FedWatch sono ora superiori al 75%), spingendo al rialzo le azioni venerdì. Il NASDAQ è aumentato dello 0,90% (circa 165 punti) a 18.352,76, mentre l'S&P; ha registrato un incremento dello 0,54% a 5.567,19, segnando rispettivamente il quarto e il terzo giorno consecutivo di massimi storici. Il Dow Jones è salito dello 0,17% (circa 68 punti) a 39.375,87.
La seconda metà del 2024 ha molto da dimostrare dopo una brillante prima metà, ma ha iniziato con il piede giusto in questa settimana abbreviata, con il NASDAQ in rialzo del 3,5% nei quattro giorni e l'S&P; che ha guadagnato quasi il 2%. Anche il Dow Jones, pur con una crescita più moderata, ha mantenuto un saldo positivo di circa lo 0,7%.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate sulle prossime mosse di mercato.
Non sorprende che la maggior parte dei titoli "Mag 7" siano stati in rialzo venerdì, soprattutto Meta Platforms (META, +5,9%), Alphabet (GOOGL, +2,6%) e Apple (AAPL, +2,2%).
Il ritorno più impressionante della settimana è stato quello di Tesla (TSLA), il pioniere dei veicoli elettrici, che sembra aver superato una prima metà dell'anno difficile. Oggi il titolo è salito del 2,1% per l'ottava sessione consecutiva in positivo, con un aumento settimanale di oltre il 25%. Tuttavia, NVIDIA (NVDA), leader dell'intelligenza artificiale e superstar del mercato, è stato l'unico dei sette a chiudere in rosso, registrando una perdita dell'1,9%.Attualmente, le grandi aziende tecnologiche continuano a guidare il mercato. Meta Platforms, Apple e Microsoft hanno raggiunto i loro massimi di chiusura di sempre oggi, riflettendo un'ampia innovazione che si riflette nei loro prezzi azionari. Con le stime degli utili del secondo trimestre generalmente robuste, c'è un'aspettativa rialzista prima della stagione degli utili.
Al ritorno al lavoro oggi, è tempo di prepararsi per la stagione degli utili imminente. Il kick-off non ufficiale avverrà venerdì con i report di colossi bancari come JPMorgan (JPM), Wells Fargo (WFC) e Citigroup (C).
Un punto chiave da tenere presente è il trend di crescita degli utili, che sta accelerando costantemente. Come abbiamo sottolineato in precedenza, la crescita degli utili del +8,4% nel secondo trimestre del 2024 rappresenta il ritmo più veloce degli ultimi due anni.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Desktop Metal (DM)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
È un periodo favorevole per i tori del mercato azionario, con le azioni che hanno toccato nuovi massimi dopo i dati sull'occupazione di questa mattina. Da quando è iniziato il terzo trimestre, abbiamo visto quattro giorni di crescita costante, segno di un solido slancio mentre ci avviciniamo alla stagione degli utili tra poche settimane.
L'S&P; è salito dello 0,54%, mentre il Nasdaq ha registrato un aumento del 1,02%.
I dati sulle buste paga non agricole di giugno hanno mostrato un incremento di 206.000 posti di lavoro, leggermente superiore alle previsioni di 200.000. I dati di maggio sono stati rivisti al ribasso da 272.000 a 218.000. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,1%, il più alto da ottobre 2021, nonostante un leggero aumento del tasso di partecipazione alla forza lavoro al 62,6%.
Per settore, i posti di lavoro nel settore pubblico sono aumentati di 70.000, mentre l'assistenza sanitaria ha aggiunto 49.000 e l'edilizia 27.000. Tuttavia, i servizi professionali e aziendali hanno visto una perdita di 17.000 posti di lavoro, mentre il commercio al dettaglio ha registrato un calo di 9.000.
La crescita salariale è rimasta stabile, con un aumento dell'0,3% nel salario orario medio su base mensile e del 3,9% su base annua, in linea con le previsioni.
Questi dati economici riflettono segnali contrastanti per l'economia: una creazione solida di posti di lavoro, ma un aumento della disoccupazione, il che pone un dilemma alla Federal Reserve mentre considera la possibilità di tagliare i tassi di interesse.
Le obbligazioni hanno mostrato forza dopo questi dati, con il rendimento del decennale sceso al 4,27%, beneficiando ancora una volta le azioni delle grandi tecnologie. Titoli come AAPL, META, AMZN, GOOGL e Tesla hanno chiuso vicino ai massimi settimanali, con molti di essi che hanno raggiunto i massimi storici oggi.
Considerando le probabilità di un taglio dei tassi a settembre, le probabilità indicano ora un 78% di un taglio del tasso di 25 punti base.
Con l'arrivo della seconda metà di luglio, ci prepariamo ad accogliere la stagione degli utili, con una serie di aziende che presenteranno i loro risultati giovedì e venerdì della prossima settimana. Giovedì, saranno in scena Pepsi, Conagra e Delta, seguiti venerdì dai colossi finanziari come JPMorgan e Citi, insieme a Fastenal. Netflix aprirà la stagione degli utili tecnologici il 18 luglio.
Per quanto riguarda i dati economici recenti e le notizie di mercato:
- Variazione delle buste paga non agricole di giugno: +206.000 rispetto a +190.000 previsti
- Tasso di disoccupazione di giugno: 4,1% rispetto a 4,0% previsto
- Aumento medio dell'orario di giugno su base mensile: +0,3% rispetto a +0,3% previsto; su base annua: +3,9% rispetto a +3,9% previsto
Movimenti di mercato:
- Il titolo del giorno è stato l'ETF Bitcoin IBIT, con Bitcoin che ha visto un crollo sotto i $54.000. Sto monitorando ulteriori ribassi e considero interessante un acquisto intorno ai $46.000 per BTC.
Gli obiettivi di SPX sono stati raggiunti e il trend di crescita continua. Il mio prossimo livello di attenzione è a 5660 e, se raggiunto, valuterò ulteriori opportunità di crescita. Fino ad allora, non vedo motivi per dubitare della forza di questo mercato.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
NASDAQ chiusura con nuovo record per la seconda metà dell'anno.NASDAQ raggiunge un nuovo record di chiusura per la seconda metà dell'anno.
A Wall Street si dice:
"La storia dimostra che i mercati si riprendono sempre dalle crisi. Investi con fiducia nei momenti di incertezza." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Buongiorno gentili followers di Marco Bernasconi Trading,
La seconda metà dell'anno è iniziata con una sessione estiva a basso volume ieri lunedì, ma abbiamo comunque registrato un nuovo massimo di chiusura per uno dei principali indici, grazie al dominio continuo dei titoli tecnologici che hanno guidato nel primo semestre.
Non sorprende che il protagonista di questa storia sia stato il NASDAQ, che ha guadagnato lo 0,83% (circa 150 punti) ieri, chiudendo a un nuovo record di 17.879,30. I giganti come Tesla (TSLA), che ha segnato un aumento del 6% in vista della comunicazione dei numeri di consegna del secondo trimestre, hanno trainato l'indice. Nel frattempo, Apple (AAPL), Amazon (AMZN) e Microsoft (MSFT) hanno registrato ciascuna un aumento superiore al 2% nella giornata. NVIDIA (NVDA), stella indiscussa della prima metà dell'anno, ha invertito la tendenza mattutina debole e ha chiuso con un aumento dello 0,6%.
L'S&P 500 è salito dello 0,27% a 5.475,09 ieri, mentre il Dow Jones ha guadagnato lo 0,13% (circa 50 punti) chiudendo a 39.169,52.
Le azioni continuano a salire dopo una performance impressionante nel primo semestre, con il NASDAQ in testa con un aumento dell'18,1% nei primi sei mesi del 2024. Anche l'S&P 500 ha segnato un solido progresso del 14,5%, mentre il Dow Jones, seppur in ritardo, ha registrato comunque un aumento del 3,8%. A giugno e nel secondo trimestre, la maggior parte degli indici principali ha segnato incrementi. L'unica eccezione è stata la flessione dell'1,7% del Dow nel trimestre.
Affronteremo un'altra settimana insolita con una festività nel mezzo, visto che il 4 luglio cade giovedì. Per rendere le cose ancora più interessanti, l'evento principale avverrà solo venerdì con il rapporto sulle buste paga non agricole.
Un dato sotto le aspettative potrebbe rafforzare ulteriormente le possibilità di un taglio dei tassi, forse a settembre, specialmente dopo le recenti stampe sull'inflazione più fredde del previsto. Tuttavia, il rapporto sull'occupazione del mese scorso è stato piuttosto robusto con l'aggiunta di 272.000 posti di lavoro. Le previsioni per venerdì indicano circa 200.000 nuovi posti (il dato era in linea con le aspettative la scorsa volta).
Questa settimana vedremo anche altri dati economici, come l'indice ISM Manufacturing di questa mattina che è sceso a 48,5 rispetto a 48,7 di maggio e sotto le aspettative leggermente superiori a 49. Questo indice continua a contrarsi (al di sotto di 50), ma può essere interpretato positivamente per quanto riguarda l'inflazione.
Altri eventi da tenere d'occhio questa settimana includono le offerte di lavoro domani, l'occupazione ADP, i servizi ISM e i verbali della Fed in uscita mercoledì. Tuttavia, è probabile che non vedremo un aumento significativo nei volumi di scambio rispetto a ieri. Con l'avvicinarsi delle vacanze, mi aspetto che i volumi diminuiscano ulteriormente e che il trading diventi più tranquillo.
Iniziamo il terzo trimestre con un avvio positivo, seppur con un commercio ancora lento e costante. La giornata odierna è stata caratterizzata da un'azione molto smorzata, confermando che non ci saranno grandi sorprese fino al Giorno dell'Indipendenza.
L'S&P è salito dello 0,27%, mentre il Nasdaq ha registrato un aumento dello 0,66%. Tesla si è particolarmente distinta con un impressionante guadagno del 6%, superando il livello psicologico di 200 dollari e mantenendo un'accelerazione fino all'ultima ora di contrattazione.
Nonostante l'apparente noia di mercato, titoli come TSLA continuano a offrire opportunità interessanti. Abbiamo previsto questo movimento e siamo stati in grado di catturare la maggior parte del recente rialzo di Tesla.
Per quanto riguarda Tesla, il titolo ha superato il livello di 200 dollari e la media mobile a 200 giorni. Successivamente, abbiamo assistito a una copertura delle posizioni corte mentre il titolo si dirigeva verso il target di Fibonacci di 213 dollari. Il massimo raggiunto è stato di 213,13 dollari, e ora ci aspettiamo che il titolo possa consolidarsi attorno a questo livello prima di eventuali ulteriori movimenti.
Nel frattempo, il percorso di NVDA verso il basso è stato più impegnativo rispetto alla salita di TSLA. Il titolo ha superato il livello di 120 dollari ma ha trovato supporto tra gli acquirenti. Vendere allo scoperto questo titolo è stato complesso, ma siamo soddisfatti di aver preso alcune posizioni e di aver capitalizzato su questa opportunità.
La rivoluzione dell'Intelligenza Artificiale (IA) ha posto i data center al centro del palcoscenico digitale.
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Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
MongoDB (MDB)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Produzione ISM di giugno
La lettura dell'ISM è stata debole, con i prezzi pagati che hanno raggiunto 52,1 rispetto agli stimati 55,4, indicando una solidità in termini inflazionistici. Gli altri sottoindici sono stati tutti inferiori alle letture precedenti:
- Occupazione: 50,0 rispetto a 51,1
- Scorte: 45,4 rispetto a 47,9
- Arretrati degli ordini: 41,7 rispetto a 42,4
- Nuovi ordini di esportazione: 48,8 rispetto a 50,6
Questi dati hanno avuto un impatto limitato sul mercato, con movimenti che si sono concentrati intorno al livello di SPX 5470, simili alle oscillazioni della settimana scorsa.
La BCE segnala cautela sui tagli dei tassi, ma la porta resta aperta
Ieri, la BCE ha fornito pochi dettagli sostanziali, ma vale la pena esaminare le dichiarazioni di Pierre Wunsch. Il responsabile olandese ha discusso della politica monetaria, accennando alla possibilità di tagli dei tassi, ma ha anche enfatizzato la necessità di una cautela nell'azione. Wunsch sembra incline a un taglio di 50 punti base, forse già nel mese di luglio, ma ha temperato le aspettative sull'entità dei tagli futuri.
Christine Lagarde ha anche rilasciato dichiarazioni, evidenziando che la BCE non è ancora pronta a considerare la sfida dell'inflazione come risolta.
Sta frenando ogni celebrazione di un atterraggio morbido per l'economia dell'Eurozona, ricordandoci che non è ancora realtà. La forza del mercato del lavoro sta dando alla BCE un po' di spazio per raccogliere più dati, ma Lagarde è chiara: hanno bisogno di tempo per affrontare le incertezze sull'inflazione.
Non aspettatevi mosse affrettate, perché la BCE sta giocando una partita a lungo termine, guardando oltre le proiezioni immediate e sottolineando che la dipendenza dai dati non significa reagire a ogni piccola variazione economica. Questi commenti hanno avuto un impatto limitato sul mercato, ma è importante sottolinearli.
In sintesi.
I rialzisti hanno iniziato il terzo trimestre esattamente come avevano concluso il secondo, con una giornata rialzista ma noiosa caratterizzata da acquisti moderati. Con l'avvicinarsi delle festività, mi aspetto ulteriori diminuzioni dei volumi e contrattazioni poco movimentate.
Continuerò a seguire da vicino il mercato per tutta la settimana, sia nei momenti positivi che in quelli negativi. Guardando al futuro, non effettueremo trading venerdì, data la chiusura anticipata per le festività. Tuttavia, potrebbero esserci nuove opportunità già da domani o mercoledì mattina, quindi restate vigili.
Detto questo, se avete in programma di trascorrere del tempo in barca, in campeggio, alla griglia o in spiaggia, non esitate a prendervi un giorno in più! Prevediamo una settimana di trading piuttosto tranquilla.
Resto a disposizione per ulteriori aggiornamenti e analisi.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi.
Dati chiave in uscitaIl secondo semestre, ha aperto ieri con l’ennesimo tentativo di rialzo dei mercati azionari, anche se poi hanno chiuso piatti, ma comunque in prossimità dei massimi storici visti nel trimestre precedente. Analisti e investitori sono curiosi di capire come usciranno i dati sul mercato del lavoro previsti questa settimana per valutare la performance economica e le prospettive della politica monetaria. Sono attesi i Jolts Openings, i Challenger Layoffs, gli Adp, i Jobless e infine i Non Farm Payrolls, ma anche i verbali del FOMC e i Pmi.
Il settore dei servizi di pubblica utilità è stato il settore con le performance migliori, seguito da quello finanziario e da quello energetico. Le mega cap hanno avuto performance contrastanti, con Microsoft (0,4%), Apple (1,3%), Amazon (-0,3%) e Alphabet (0,4%) mentre Nvidia (-1,8%) e Meta (-0,1%) hanno chiuso in rosso. Nel frattempo, le azioni Boeing hanno guadagnato oltre il 3% dopo che la società ha dichiarato che acquisirà Spirit AeroSystems.
Verizon ha guadagnato l'1% raggiungendo il massimo di 12 settimane di 41,74 dollari. Inoltre, JPMorgan è cresciuta dell'1,5% toccando il massimo di 4 settimane di 202,97 dollari, mentre Wells Fargo è salita dello 0,8% toccando il massimo di 4 settimane di 59,68 dollari.
VALUTE
Sui cambi poche novità, con EurUsd che e’ andato a testare 1.0770 per poi retrocedere 40 pips nel pomeriggio, quando tutto il mercato ha visto un recupero generalizzato del biglietto verde, dopo la pubblicazione dei dati americani, peggiori delle attese, ma che probabilmente hanno scatenato un’ondata di prese di beneficio di posizioni short divisa Usa.
Per il resto la solita manfrina con lo Jpy sempre sui minimi e pronto a farne di nuovi, in un silenzio assordante della BoJ, che preferisce il silenzio a dichiarazioni poi non supportate dall’intervento reale sui mercati. Per ora la speculazione attacca e fino a quando non vedremo l’intervento diretto sui mercati da parte della banca centrale giapponese, andremo avanti a colpi di Jpy che perde 40 50 pips al giorno. Sugli altri cambi poco da segnalare, tutto nel trading range delle ultime due settimane.
ISM IN CALO
L’ISM manifatturiero PMI è inaspettatamente sceso a 48,5 a giugno 2024 da 48,7 a maggio, al di sotto delle previsioni di 49,1. La lettura ha indicato un terzo mese consecutivo di calo dell’attività manifatturiera e il dato più debole da febbraio, poiché la domanda è stata nuovamente debole, la produzione è diminuita e gli input sono rimasti accomodanti.
La produzione e l'occupazione si sono contratte mentre diminuzioni più rapide sono state osservate per le scorte e il portafoglio ordini. D'altro canto, i nuovi ordini sono diminuiti meno e la pressione sui prezzi si è allentata, il più basso da dicembre, 52 contro 57.
GERMANIA, L’INFLAZIONE SCENDE
Il tasso di inflazione annuale in Germania è sceso al 2,2% a giugno 2024 dal 2,4% di maggio, al di sotto delle previsioni del 2,3%, secondo le stime preliminari. L'inflazione si è attenuata per i beni, con un calo dei costi energetici che ha compensato un aumento più rapido dei prezzi dei prodotti alimentari. Nel frattempo, l’inflazione dei servizi si è stabilizzata al 3,9%.
Escludendo alimentari ed energia, il tasso di inflazione di fondo è sceso al 2,9%, il più basso da febbraio 2022, dal 3% in ciascuno dei due mesi precedenti. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1%, come a maggio e al di sotto delle previsioni dello 0,2%.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono saliti a circa $ 83,5 al barile martedì, attestandosi sui massimi degli ultimi due mesi, spinti dalle prospettive di una domanda più elevata durante la stagione estiva. Le proiezioni dell'American Automobile Association hanno mostrato una crescita annuale del 5,2% nei viaggi per le vacanze, con i soli viaggi in auto che dovrebbero aumentare del 4,8% rispetto all'anno scorso.
Inoltre, le scommesse sui tagli dei tassi della Federal Reserve stanno sostenendo i prezzi del petrolio, dopo che i recenti dati sull’inflazione (Pce in calo) hanno suscitato ottimismo relativamente ai possibili tagli dei tassi. Questa mossa è vista come un potenziale stimolo per l'attività economica e la domanda.
Gli investitori ora attendono le osservazioni del presidente della Fed Jerome Powell, oggi pomeriggio, e soprattutto i NFP venerdì per ottenere ulteriori informazioni sulle prospettive relative ai tassi che rimane il focus principale dei mercati.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Amazon supera i 2 Trilioni: Per il Mercato un Nuovo Miliardo.Amazon Volta la Soglia dei 2 Trilioni: Il Mercato Celebra un Nuovo Miliardo.
A Wall Street si dice:
"Le opportunità di investimento sono spesso nascoste in periodi di crisi e pessimismo." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Mercoledì 26, tutti e tre i principali indici hanno registrato guadagni per la prima volta in oltre una settimana (dal 18 giugno), quando un altro dei giganti tecnologici del gruppo "Mag 7" ha superato il traguardo dei 2 trilioni di dollari.
Non ci crederete? Non stiamo parlando di NVIDIA (NVDA) questa volta! Il leader nell'intelligenza artificiale e superstar del mercato ha già superato questo livello a febbraio e successivamente anche i 3 trilioni di dollari. Questa volta è Amazon (AMZN), pioniere dell'e-commerce, che ieri ha registrato un aumento del 3,9%, diventando così la quinta azienda statunitense con una capitalizzazione di mercato superiore ai 2 trilioni di dollari.
Amazon ora si unisce a Apple (AAPL), Microsoft (MSFT), Alphabet (GOOGL) e NVDA nel club esclusivo dei titoli con una capitalizzazione di mercato di oltre 2 trilioni di dollari. Non sorprende che questi cinque titoli siano tra i protagonisti del gruppo "Mag 7", che da tempo contribuiscono a spingere il mercato ai massimi storici.
Come previsto, Mercoledì 26 il NASDAQ ha guidato la carica, registrando un aumento dello 0,49% (circa 87 punti) a 17.805,16, mentre l'S&P 500 è avanzato dello 0,16% a 5.477,90. Recentemente, questi indici hanno mantenuto una stretta correlazione con NVDA, che ha visto un inizio negativo nella sessione ma ha chiuso con un modesto rialzo dello 0,25%. Entrambi gli indici (e NVDA) hanno recuperato terreno nelle ultime due sessioni dopo un breve periodo di ribasso.
Anche il Dow ha una certa esposizione ad AMZN dopo che il titolo è stato incluso nel suo paniere a fine febbraio, il che potrebbe aver contribuito all'aumento dello 0,04% (circa 15 punti) registrato ieri, portandolo a 39.127,80.
Mercoledì 26 ha visto alcuni dei maggiori guadagni, con titoli come Rivian Automotive (RIVN) che ha registrato un impressionante aumento del 23,2% dopo l'annuncio di un investimento da 5 miliardi di dollari da parte di Volkswagen, e FedEx (FDX) che ha segnato un balzo del 15,5% grazie a solidi risultati trimestrali nel settore delle consegne.
Ora, l'attenzione si sposta su Micron (MU) e il suo possibile impatto sul mercato domani. Il gigante dei semiconduttori ha superato le aspettative per il terzo trimestre sia in termini di utili che di ricavi (rispettivamente dell’1,7% e del 24%). Tuttavia, le azioni hanno registrato una flessione oltre il 5% fuori dall'orario di negoziazione a causa di previsioni di entrate allineate, che non sono state considerate sufficienti in questo periodo.
Micron aveva visto un notevole rialzo nel 2024 grazie al boom dell'intelligenza artificiale, ma il recente ritiro potrebbe indicare una necessaria correzione, riflettendo una valutazione elevata rispetto alla media mobile delle ultime 21 settimane. Questo movimento potrebbe preparare il terreno per un aggiustamento degli utili tra i giganti tecnologici in ascesa.
Inoltre, alcuni dei principali titoli tecnologici che hanno guidato i guadagni del mercato quest'anno stanno vedendo revisioni positive delle stime. Ad esempio, Meta Platform (META) e NVDA. Le stime attuali degli utili per META, pari a 20,16 dollari per azione per quest'anno, sono in aumento rispetto ai 17,64 dollari dell'inizio dell'anno e ai 14,92 dollari del 30 giugno 2023. NVDA sta anche mostrando revisioni delle stime degli utili notevoli e uniche nel loro genere.
Staremo a vedere come si evolveranno le revisioni delle stime mentre il ciclo di reporting del secondo trimestre prenderà il via, ma i primi risultati di aziende come Oracle (ORCL) e Adobe (ADBE) suggeriscono che possiamo aspettarci un continuo slancio favorevole in questo settore.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Sono entusiasta di condividere con voi i risultati eccezionali che ho ottenuto grazie a una scommessa vincente nel trading.
Nel dicembre 2023, ho lanciato un'iniziativa con i miei trader che ha ottenuto un successo straordinario. L'oggetto di questa scommessa è stato un ETF chiamato WISDOMTREE NASDAQ 100 3X DAILY LEVERAGED (QQQ3 - IE00BLRPRL42).
Ieri, 20 giugno, ho festeggiato un rendimento del +62% per questo ETF da quando è iniziata la scommessa.
Ecco i termini della scommessa che abbiamo concordato:
- Obiettivo del 100% di profitto entro il 31 dicembre 2024: Se raggiungo questo obiettivo, terrò l'intero premio della scommessa per me stesso.
- Obiettivo intermedio tra il 50% e il 100% di profitto entro il 31 dicembre 2024: In questo caso, restituirò 300 € dei 600 € pagati come scommessa e terrò i restanti 300 € come premio.
- Obiettivo inferiore al 50% di profitto entro il 31 dicembre 2024: Se non raggiungo almeno il 50% di profitto o subisco perdite, restituirò l'intero importo di 600 € scommesso.
Sono felice di annunciare che sei mesi dopo l'inizio della scommessa, abbiamo già raggiunto il primo obiettivo con un rendimento attuale del +50%.
Ringrazio sinceramente tutti coloro che hanno creduto in me e nel team di Marco Bernasconi Trading. Questo risultato è il frutto della nostra fiducia reciproca e della collaborazione. Grazie a tutti i partecipanti e a chi continua a seguirmi quotidianamente.
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e nuove opportunità!
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
RNAi Alnylam Pharmaceuticals (ALNY)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Quello che ho notato la scorsa settimana è stato un mercato molto stanco, insieme a un'inversione di NVDA e dei semiconduttori.
Ieri abbiamo visto una rotazione da questo settore caldo verso altre aree del mercato. Quindi, anche se i semiconduttori potrebbero aver toccato il picco, altre aree di questo mercato sembrano attrattive per gli investitori.
Questo ha portato lo S&P a chiudere in ribasso solo dello 0,31% e il Nasdaq con un calo dell'1,15%.
Lunedì 24: Caldo e non
Osserviamo come è iniziata la settimana e dove si sono diretti i flussi di denaro. Mancano solo quattro giorni alla fine del trimestre, quindi questa settimana potremmo assistere a movimenti strani e rotazioni, magari con qualche finestra d’allestimento.
I titoli nel settore dell'energia stanno attirando acquisti mentre il prezzo del petrolio greggio rimane sopra i 80 dollari. Anche se personalmente non vedo molti vantaggi nel petrolio, il sostegno intorno agli 80 dollari favorirà comunque i titoli energetici grazie all'incremento della liquidità. XLE è cresciuto del 2,4%.
Al contrario, semiconduttori e criptovalute stanno subendo un flusso di denaro meno costante. Considerando la loro recente ascesa, un ritracciamento in questo spazio è comprensibile. XSD è sceso del 2% e BITO è sceso dell'8%, superando la media mobile a 200 giorni.
Commenti di ieri da Goolsbee della Fed, non votante:
- Il tasso reale dei fondi federali è al suo livello più alto da decenni.
- Dovremmo vedere più mesi come maggio per valutare l'inflazione e potenzialmente riconsiderare le nostre politiche restrittive.
- Rimane ottimista sulla prospettiva di miglioramenti continui e maggiore fiducia sull'inflazione.
- Segnali di allarme sull'economia suggeriscono un possibile rallentamento.
- Ribadisce l'indipendenza della Fed dalle influenze politiche delle elezioni.
Per quanto riguarda le aspettative di mercato dalla Fed, secondo Fedwatch c'è una probabilità del 61% di un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base a settembre, mentre a dicembre la probabilità di un taglio di 50 punti base è ora del 45%.
Si conclude la stagione degli utili con i report di FDX e NKE, segnando l'ultima settimana di presentazioni. Il prossimo mese sarà una pausa prima che le grandi aziende riprendano a riferire.
L'attenzione si sposterà ora su Micron, il cui rapporto trimestrale potrebbe influenzare significativamente il settore dei chip, con l'opportunità di consolidare il rally o frenarlo.
Ulteriori dati economici:
- Attività manifatturiera della Fed di Dallas ad aprile: -15,1 rispetto a -19,4 il mese precedente.
- Rapporto settimanale sul traffico ferroviario dell'Association of American Railroads per la settimana terminata il 15 giugno: 493.200 unità totali, +3,4% anno su anno.
L'evento principale è stato Bitcoin, che mostra debolezza mentre il livello di 60.000 dollari è nuovamente messo in discussione. Con tutti orientati al rialzo, non sorprenderebbe vedere un significativo calo fino a 50.000 dollari. Personalmente, considererei l'acquisto tra 45.000 e 50.000 dollari.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi approfondite sui mercati.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
Jpy a piccoLo yen giapponese si è deprezzato ulteriormente contro dollaro Usa, toccando un minimo multi-decennale a 160.82. Bisogna risalire al dicembre 1986 per ricordare un livello simile. Tra l’altro, l’ultimo intervento della BoJ, datato 29 Aprile, era partito da area 160.20-30, al di sotto dei massimi di oggi, il che significa che la BoJ non ha posizionato alcuna line in the sand per frenare l’emorragia dello Jpy che cola a picco.
Finora, a giugno, lo yen ha perso circa l'1,5% rispetto al biglietto verde, estendendo la perdita da inizio anno a circa il 13%, causa la divergenza dei tassi e quella relativa alle due diverse politiche monetarie tra la Banca del Giappone e la Federal Reserve. Ma la perdita dello yen ha subito un'accelerazione questo mese poiché la BoJ ha rifiutato di ridimensionare i suoi massicci acquisti di obbligazioni, affermando che rilascerà un piano per ridurre il suo programma di acquisto di titoli nella prossima riunione politica di luglio.
Inoltre, i rappresentanti della BoJ sono ancora divisi su come procedere con il prossimo rialzo dei tassi di interesse. Gli interventi verbali e gli avvertimenti da parte dei funzionari hanno tentato di arginare, per ora inutilmente, la debolezza dello yen, nonostante ad oggi gli interventi per sostenere la valuta, siano costati circa 60 miliardi di dollari. Questa notte, il Ministro delle Finanze Suzuki ha lanciato ulteriori minacce di intervento contro la speculazione, senza però intervenire realmente sui mercati, e alimentando una speculazione che spinge sempre di più la valuta al ribasso.
GIAPPONE, IN AUMENTO LE VENDITE AL DETTAGLIO
Intanto, le vendite al dettaglio sono aumentate del 3% anno su anno a maggio 2024, accelerando da un aumento rivisto al rialzo del 2,4% ad aprile e superando di gran lunga le aspettative del mercato per una crescita del 2%. Il dato ha anche segnato il 26° mese consecutivo di espansione del fatturato al dettaglio poiché l'aumento dei salari ha continuato a stimolare i consumi.
Le vendite sono aumentate di più per i prodotti al dettaglio, grandi magazzini, macchinari e attrezzature, commercio al dettaglio e prodotti farmaceutici. D'altro canto, le vendite sono diminuite per automobili, abbigliamento e beni personali. Su base mensile, le vendite al dettaglio sono aumentate dell'1,7% a maggio, accelerando da un aumento dell'1,2% ad aprile.
WALL STREET
Ieri Wall Street ha chiuso sugli stessi livelli del giorno precedente con l'S&P 500 a -0.02%, il Dow Jones sopra dello 0.10% e il Nasdaq a +0.04%, poiché i trader rimangono cauti in vista del dato sul price consumer expenditure atteso per questa settimana. Allo stesso tempo, i commenti di diversi funzionari della Fed hanno respinto l’idea che sia possibile una riduzione del costo del denaro tra settembre e novembre.
Tra i diversi settori dei listini Usa, quello dei servizi di pubblica utilità ha avuto la performance peggiore, seguito dai beni di consumo di prima necessità. Il settore tecnologico, invece, è stato poco scambiato. Le azioni Nvidia sono scese dello 0,4% dopo essere salite del 7% martedì. Le altre megacap sono state contrastanti, con Microsoft (-0,4%), Meta (-0,6%) e Alphabet (-0,5%) in calo mentre Apple (1,4%) e Amazon (0,3%) hanno registrato risultati in rialzo. FedEx è salita di quasi il 13% dopo aver battuto gli utili.
VALUTE
Lo Jpy, come ribadito in precedenza, ha dominato la scena con il biglietto verde che per correlazione dollaro centrica, è salito inevitabilmente anche contro Euro e Sterlina, oltre che Aud, Nzd e Cad, ma tutto sommato, le majors hanno tenuto bene con l’Euro che non ha rotto 1.0670, la sterlina 1.2610 20 area, e le oceaniche i supporti chiave, posti a 0.6630 e 0.6070 80 area.
UsdCad sulle resistenze di 1.3700, mentre il franco svizzero ha ceduto qualcosa contro dollaro arrivando quasi a 0.8985 e riuscendo a rompere le prime resistenze poste a 0.8955 60. La tensione rimane alta, specie se lo Jpy non vedrà alcun intervento della BoJ, che potrebbe però calmierare la tensione di queste ultime ore.
GERMANIA, FIDUCIA DEI CONSUMATORI IN CALO
L’indicatore GfK del clima dei consumatori per la Germania è sceso a -21,8 verso luglio 2024 da un -21,0 leggermente rivisto nel periodo precedente, mancando le previsioni di mercato di -18,9 e segnando il primo calo in cinque mesi. Sia le aspettative di reddito (8,2 contro 12,5 di giugno) che le prospettive economiche (2,5 contro 9,8) sono scese, dopo essere aumentate nei quattro mesi precedenti. Nel frattempo la propensione al risparmio è aumentata, mentre la propensione all'acquisto è rimasta inferiore.
"L'interruzione della recente tendenza al rialzo della fiducia dei consumatori dimostra che la via d'uscita dalla crisi dei consumi sarà difficile e che le battute d'arresto potrebbero ripetersi", ha affermato Rolf Bürkl, esperto di consumatori del NIM. Ha aggiunto che un tasso di inflazione leggermente più alto a maggio ha causato maggiore incertezza tra i consumatori. Affinché possa verificarsi una ripresa del sentiment, Bürkl ha affermato che i consumatori hanno bisogno di un continuo rallentamento dell'inflazione, di prospettive chiare dal prossimo bilancio pubblico e di un aumento sostenuto del reddito reale.
Buon trading e buona giornata.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Tecnologici in ribassoAncora una seduta negativa per i tecnologici con l'S&P 500 che ha chiuso in ribasso dello 0,3%, mentre il Nasdaq ha perso l'1,1%. Il Dow Jones, per contro ha guadagnato 260 punti. I mercati si stanno preparando ai dati chiave sull’inflazione PCE e ai commenti di diversi funzionari della Fed previsti questa settimana per valutare le prospettive di politica monetaria, come ormai succede in ogni ottava.
Il settore energetico ha sovraperformato, mentre il settore tecnologico ha subito la correzione dell’Ai, con Nvidia a -6,7%, in calo per la terza seduta consecutiva. Anche Microsoft ha chiuso in rosso, mentre Apple e Meta sono salite in controtendenza.
VALUTE, RECUPERO DELL’EURO
Recupero interessante delle valute contro dollaro, in particolar modo euro e sterlina, che hanno toccato massimi a 1.0748 da 1.0695 di inizio sessione, e 1.2700 da 1.2640 rispettivamente. Ma anche le oceaniche sono salite sopra 0.6650 e 0.6110 mentre il UsdJpy in mattinata era sceso 100 pips, facendo pensare alla BoJ, per poi ritornare pero’ a 159.60 con un movimento che ha smentito l’ipotesi di intervento della banca centrale giapponese.
Stamani troviamo il biglietto verde leggermente più basso ancora, circa 10 20 pips rispetto a ieri sera, in una seduta che non vedrà la pubblicazione di dati significativi nel vecchio continente. Secondo un rapporto della Reuters, il capo del gabinetto giapponese, Yoshimasa Hayashi, ha dichiarato martedì che le autorità risponderebbero adeguatamente all'eccessiva volatilità valutaria.
Questo nuovo avvertimento arriva mentre lo yen giapponese si è avvicinato al livello chiave di 160. Sempre con riferimento alle aspettative sui tassi secondo il FedWatch Tool del CME, gli investitori scontano una probabilità del 67,7% di un taglio dei tassi della Fed a settembre, rispetto al 61,5% della settimana precedente.
IFO TEDESCO IN CALO
L’indicatore Ifo Business per la Germania è inaspettatamente sceso a 88,6 a giugno 2024 da 89,3 a maggio, al di sotto delle previsioni di 89,7. L'indicatore delle aspettative è sceso a 89 da 90,4 mentre le prospettive attuali si sono stabilizzate a 88,3. I dati hanno mostrato che il sentiment delle aziende è peggiorato e che l’economia tedesca ha difficoltà a superare la stagnazione.
Nel settore manifatturiero, il clima economico è peggiorato dopo tre rialzi consecutivi. Il sentiment delle imprese è peggiorato, mentre i fornitori di servizi hanno vedono per contro un futuro più roseo, così come i costruttori che mostrano aspettative meno pessimistiche.
IL PETROLIO TIENE I GUADAGNI
I futures del greggio WTI si sono rimasti a ridosso degli 82 dollari al barile, attestandosi ai livelli più alti degli ultimi due mesi, poiché i rischi geopolitici in Europa orientale e Medio Oriente hanno continuato a sostenerne i prezzi. Sul fronte geopolitico ieri fonti Ucraine hanno parlato di attacchi a 30 impianti russi di stoccaggio , mentre la stessa Russia ha accusato gli Stati Uniti di un attacco missilistico ucraino sulla Crimea occupata e ha messo in guardia sulle conseguenze non specificate.
L’UE ha inoltre imposto sanzioni a più di due dozzine di navi che trasportavano petrolio russo e ha emesso il divieto di ricaricare gas naturale liquefatto (GNL) russo nell’UE per la spedizione verso altri paesi. Tutto ciò riduce l’offerte e alimenta tensioni sulla domanda, mantenendo il prezzo del petrolio sopra quota 80, almeno per ora. Tecnicamente sono da osservare target possibili in are 88.00.
AUSTRALIA, SALE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
L'indice australiano della fiducia dei consumatori del Westpac-Melbourne Institute è aumentato dell'1,7% su base mensile, raggiungendo il massimo di 3 mesi a 83,6 a giugno 2024, passando dal calo dello 0,3% di maggio.
Pur segnando il primo aumento in quattro mesi e il dato più alto da febbraio, l’ultimo risultato è rimasto lontano dal livello neutrale di 100 poiché le misure di sostegno fiscale non sono state sufficienti ad alleviare le preoccupazioni sull’elevata inflazione e sugli elevati tassi di interesse. AudUsd in ripresa, a ridosso delle resistenze chiave a 0.6670 80.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Il Dow +1,5% per la settimana, mentre NVIDIA decide di riposarsiIl Dow registra un balzo settimanale dell'1,5%, mentre NVIDIA decide di prendersi una pausa dal suo trend rialzista.
A Wall Street si dice:
"Il vero investimento inizia quando vendi, non quando compri." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Con NVIDIA (NVDA) che si è presa una meritata pausa negli ultimi due giorni, venerdì 21 il mercato ha avuto una sessione relativamente tranquilla. Nonostante ciò, alcuni dei principali indici sono riusciti a registrare modesti guadagni durante la scorsa settimana.
Da quando martedì scorso la superstar dell'intelligenza artificiale ha momentaneamente superato Microsoft (MSFT) come l'azienda di maggior valore al mondo, le azioni di NVDA hanno registrato un ribasso significativo. Venerdì 21, il titolo ha perso il 3,2%, accumulando una flessione complessiva del 6,5% in due giorni. Questo movimento ha influenzato anche altre azioni nel settore.
Venerdì 21, si è discusso ampiamente del possibile rallentamento nel boom dell'intelligenza artificiale, anche se è importante notare che tale settore continua a mostrare segnali di crescita. Un breve periodo di consolidamento potrebbe essere salutare per il mercato nel suo complesso.
Durante la sessione di venerdì, il NASDAQ ha registrato un calo dello 0,18% (circa 32 punti), chiudendo a 17.689,36, mentre lo S&P è sceso dello 0,16% a 5.464,62. Entrambi gli indici hanno ora registrato ribassi per più sessioni consecutive. Il Dow Jones è riuscito a guadagnare lo 0,04% (circa 15 punti), portando la sua serie di vittorie consecutive a quattro sessioni.
Questo piccolo guadagno ha anche permesso al Dow Jones di registrare la migliore performance settimanale con un aumento dell'1,5% nei quattro giorni. È stato un ottimo risultato per un indice che recentemente ha giocato un ruolo più modesto rispetto al colosso dell’intelligenza artificiale. L'ultima volta che il Dow Jones ha visto un aumento settimanale dell'1% è stato a metà maggio, quando si avvicinava ai 40.000 punti.
L'S&P è cresciuto dello 0,6% questa settimana, mentre il NASDAQ è rimasto piatto, anche se tecnicamente ha chiuso appena sopra il livello precedente di un punto. È evidente quanto questi indici siano ora correlati a NVDA, dato che hanno iniziato la settimana con guadagni nei primi due giorni prima che il leader dell'intelligenza artificiale prendesse una pausa. Inoltre, la settimana scorsa il NASDAQ ha guadagnato oltre il 3% e ha stabilito un record con sette sessioni consecutive di crescita fino a giovedì. Ad ogni modo, sia l'S&P che il NASDAQ hanno registrato un aumento in otto delle ultime nove settimane.
Il principale evento atteso per questa settimana è l'indice delle spese per consumi personali (PCE) di venerdì 28. Recentemente, abbiamo visto un buon andamento nei rapporti sull'inflazione, con dati CPI e PPI rispettabili all'inizio del mese. Anche il più recente dato del PCE è stato incoraggiante, con risultati principalmente in linea con le aspettative.
Questa volta, le previsioni indicano un aumento dell'indice PCE del 2,6%, mentre il PCE core dovrebbe segnare un incremento del 2,6%. Entrambi i valori sarebbero leggermente inferiori rispetto al mese precedente (2,7% e 2,8%, rispettivamente), confermando una tendenza al raffreddamento che gli investitori sperano porti a uno o forse due tagli dei tassi prima della fine dell’anno.
Un dato PCE in linea o inferiore alle previsioni riaffermerebbe la probabilità che la Fed inizi a ridurre i tassi di interesse entro la fine dell’anno, contribuendo a dissipare eventuali incertezze di mercato. Tuttavia, se i numeri dovessero risultare superiori, potrebbero alimentare dubbi crescenti e aspettative di una politica monetaria più restrittiva, con potenziali impatti sull'attività di mercato.
Personalmente, ritengo probabili dati favorevoli, poiché sembra che la tendenza dell'inflazione sia in discesa costante.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Sono entusiasta di condividere con voi i risultati eccezionali che ho ottenuto grazie a una scommessa vincente nel trading.
Nel dicembre 2023, ho lanciato un'iniziativa con i miei trader che ha ottenuto un successo straordinario. L'oggetto di questa scommessa è stato un ETF chiamato WISDOMTREE NASDAQ 100 3X DAILY LEVERAGED (QQQ3 - IE00BLRPRL42).
Ieri, 20 giugno, ho festeggiato un rendimento del +62% per questo ETF da quando è iniziata la scommessa.
Ecco i termini della scommessa che abbiamo concordato:
- Obiettivo del 100% di profitto entro il 31 dicembre 2024: Se raggiungo questo obiettivo, terrò l'intero premio della scommessa per me stesso.
- Obiettivo intermedio tra il 50% e il 100% di profitto entro il 31 dicembre 2024: In questo caso, restituirò 300 € dei 600 € pagati come scommessa e terrò i restanti 300 € come premio.
- Obiettivo inferiore al 50% di profitto entro il 31 dicembre 2024: Se non raggiungo almeno il 50% di profitto o subisco perdite, restituirò l'intero importo di 600 € scommesso.
Sono felice di annunciare che sei mesi dopo l'inizio della scommessa, abbiamo già raggiunto il primo obiettivo con un rendimento attuale del +50%.
Ringrazio sinceramente tutti coloro che hanno creduto in me e nel team di Marco Bernasconi Trading. Questo risultato è il frutto della nostra fiducia reciproca e della collaborazione. Grazie a tutti i partecipanti e a chi continua a seguirmi quotidianamente.
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e nuove opportunità!
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
ReNew Energy Global Plc (RNW)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Le triple streghe stringono il mercato
Riepilogo del mercato:
Gli indici di mercato ampi hanno mostrato pochi movimenti venerdì 21, poiché l'evento delle opzioni "Triple Witching" ha compresso i mercati in un range ristretto. Sia l’S&P 500 (-0,16%) che il Nasdaq 100 (-0,24%) hanno chiuso leggermente in ribasso nel corso della giornata.
Il triplo witching si riferisce alla scadenza simultanea di tre diversi tipi di derivati finanziari nello stesso giorno: opzioni su azioni, futures su indici azionari e opzioni su indici azionari. Questo evento si verifica trimestralmente il terzo venerdì di marzo, giugno, settembre e dicembre. Il triplo witching può aumentare il volume degli scambi e la volatilità, ma in questo caso ha provocato una diminuzione poiché il mercato è rimasto confinato e i rivenditori di opzioni hanno incassato gli ultimi premi.
Nvidia non è riuscita a evitare una giornata tranquilla, perdendo il 3,22% e chiudendo in ribasso per la seconda giornata consecutiva. Anche molti altri titoli legati all'intelligenza artificiale hanno registrato perdite venerdì 21, tra cui Broadcom (-4,38%), Qualcomm (-1,36%) e Micron (-3,22%).
Secondo l’S&P Composite PMI, nell’ultimo mese abbiamo assistito a una ripresa dell’attività del settore privato, con il dato che ora è al livello più alto dal 2022. È interessante notare anche che i prezzi delle case sono saliti a maggio fino a un nuovo massimo, con il prezzo mediano nazionale delle case esistenti che ha raggiunto i 419.300 dollari, segnando un aumento del 5,8% rispetto all'anno precedente nonostante i tassi ipotecari elevati abbiano limitato il numero di vendite.
È interessante notare che l’inventario immobiliare misurato dal conteggio delle inserzioni attive negli Stati Uniti ha raggiunto nuovi massimi a maggio, toccando quota 787.000, il numero più alto dal agosto 2020, sebbene resti ancora ben al di sotto delle medie storiche.
Questa settimana ci saranno un paio di rapporti economici critici per cui gli investitori dovrebbero essere preparati.
La cosa più importante è che venerdì 21 riceveremo i dati sull'inflazione PCE e Core PCE, la misura preferita dalla Federal Reserve per le variazioni dei prezzi. Un numero pari o inferiore alle previsioni dovrebbe confermare che la Fed probabilmente inizierà ad abbassare i tassi di interesse entro la fine dell’anno e tranquillizzare ogni dubbio del mercato. Tuttavia, se i numeri dovessero rivelarsi elevati, potrebbero aumentare i dubbi e le aspettative di un “rialzo più duraturo”, probabilmente scuotendo l’attività del mercato. Personalmente, propendo per numeri favorevoli, poiché il trend dell'inflazione sembra essere in costante calo.
Gli analisti prevedono che il PCE (YoY) aumenterà del 2,6%, rispetto al 2,7% del mese scorso. Si prevede che il PCE core (su base annua) sarà del 2,6%, rispetto al 2,8% del mese precedente.
Inoltre, giovedì verrà pubblicata la seconda revisione del PIL del primo trimestre, che potrebbe riservare sorprese o confermare le attese. Le previsioni indicano un aumento annualizzato dell'1,3%.
Man mano che ci avviciniamo ai mesi estivi, il mercato sembra entrare in una fase di stasi. Non mi aspetto troppa azione questa settimana fino alla pubblicazione dei principali dati economici, anche se è sempre possibile essere sorpresi dagli eventi.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
Le azioni rispondono al trend di NVIDIA con un calo dai massimiLe azioni rispondono al trend di NVIDIA con un calo dai massimi
A Wall Street si dice:
"Investire richiede un'attenta ricerca e pazienza. Non cercare scorciatoie." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
La superstar dell'intelligenza artificiale NVIDIA (NVDA) ieri ha interrotto la sua ascesa vertiginosa, che l'aveva recentemente portata a diventare l'azienda di maggior valore al mondo, offrendo così al NASDAQ l'opportunità di prendersi finalmente una pausa dalla sua serie di vittorie da record.
L'indice ad alto contenuto tecnologico è scivolato dello 0,79% (circa 140 punti) a 17.721,59, ponendo fine a sette sessioni consecutive di massimi di chiusura. Allo stesso modo, l'indice S&P; è sceso dello 0,25% a 5.473,17, segnando la seconda performance negativa negli ultimi otto giorni. Nonostante ciò, entrambi gli indici hanno registrato nuovi massimi intraday nella mattinata.
NVDA è scesa del 3,5% ieri, nella sua prima sessione da quando ha superato Microsoft (MSFT) come azienda di maggior valore al mondo grazie al potenziale illimitato dell'intelligenza artificiale. Anche la maggior parte dei semiconduttori correlati ha registrato perdite, tra cui ARM Holdings (ARM, -7,7%), Micron (MU, -6%), Qualcomm (QCOM, -5,1%), Taiwan Semiconductor (TSM, -2,4%) e Super Micro Computer (SMCI, -0,3%).
Questo pullback è stato accolto positivamente, indicando una possibile correzione a breve termine, dato che l'S&P; 500 e il Nasdaq sono significativamente al di sopra delle loro medie mobili di 21 settimane e 21 giorni, con livelli RSI ipercomprati.
Il mercato azionario si trova attualmente in un periodo che potrebbe rivelarsi piuttosto tranquillo fino dopo il 4 luglio, con poche notizie significative che potrebbero influenzare i movimenti di mercato. Questo periodo potrebbe rappresentare un'opportunità per Wall Street di capitalizzare ulteriori profitti, dopo il robusto rally del primo semestre, mentre ci avviciniamo alla stagione degli utili del secondo trimestre.
Nel frattempo, ieri il Dow Jones, pur con meno attenzione sulla tecnologia, è riuscito a registrare una serie positiva di tre giorni, con un guadagno dello 0,77% (quasi 300 punti) chiudendo a 39.134,76. L'ultima volta che il Dow ha superato entrambi gli altri indici è stata esattamente due settimane fa, il 6 giugno.
Ieri sono stati pubblicati dati che suggeriscono un possibile rallentamento dell'economia. Le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione sono state di 238.000 la scorsa settimana, superando le previsioni di 235.000 e segnando il record più alto del 2024 fino ad ora. Inoltre, i nuovi progetti immobiliari pari a 1,28 milioni sono stati inferiori alle stime, mostrando un calo del 5% rispetto al mese precedente, indicando un impatto negativo dei tassi più elevati sul settore immobiliare.
Questi dati sostengono l'idea di un possibile taglio dei tassi, sebbene il recente discorso della Fed indichi che i membri sono cauti nel reagire troppo presto, rimanendo fedeli al loro mantra di essere "dipendenti dai dati". Tuttavia, gli investitori monitorano da vicino il mercato dei futures FedWatch del CME, che indica aspettative di una mossa a settembre e forse ulteriori tagli successivi.
Nonostante una giornata di ieri meno dinamica, tutti i principali indici entrano nella sessione di venerdì con guadagni per questa settimana abbreviata. Sorprendentemente, il Dow è in testa con un aumento di oltre l’1% negli ultimi tre giorni. L'S&P; è in crescita di quasi l'1%, mentre il NASDAQ mostra un modesto guadagno di circa lo 0,2%. Entrambi gli indici hanno registrato aumenti in sette delle ultime otto settimane.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Sono entusiasta di condividere con voi i risultati eccezionali che ho ottenuto grazie a una scommessa vincente nel trading.
Nel dicembre 2023, ho lanciato un'iniziativa con i miei trader che ha ottenuto un successo straordinario. L'oggetto di questa scommessa è stato un ETF chiamato WISDOMTREE NASDAQ 100 3X DAILY LEVERAGED (QQQ3 - IE00BLRPRL42).
Ieri, 20 giugno, ho festeggiato un rendimento del +62% per questo ETF da quando è iniziata la scommessa.
Ecco i termini della scommessa che abbiamo concordato:
- Obiettivo del 100% di profitto entro il 31 dicembre 2024: Se raggiungo questo obiettivo, terrò l'intero premio della scommessa per me stesso.
- Obiettivo intermedio tra il 50% e il 100% di profitto entro il 31 dicembre 2024: In questo caso, restituirò 300 € dei 600 € pagati come scommessa e terrò i restanti 300 € come premio.
- Obiettivo inferiore al 50% di profitto entro il 31 dicembre 2024: Se non raggiungo almeno il 50% di profitto o subisco perdite, restituirò l'intero importo di 600 € scommesso.
Sono felice di annunciare che sei mesi dopo l'inizio della scommessa, abbiamo già raggiunto il primo obiettivo con un rendimento attuale del +50%.
Ringrazio sinceramente tutti coloro che hanno creduto in me e nel team di Marco Bernasconi Trading. Questo risultato è il frutto della nostra fiducia reciproca e della collaborazione. Grazie a tutti i partecipanti e a chi continua a seguirmi quotidianamente.
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e nuove opportunità!
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
CleanSpark (CLSK)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Ieri i mercati azionari hanno registrato un calo dai massimi storici, con l’S&P; 500 che ha perso lo 0,25% e il Nasdaq 100 che ha visto un ribasso dell’0,8%, influenzato principalmente dalla vendita dei titoli legati all'intelligenza artificiale.
Durante la sessione di ieri mattina, sono emersi anche alcuni dati economici rilevanti. I nuovi progetti di costruzione, pari a 1,28 milioni su base annua, sono risultati significativamente inferiori alle stime di 1,38 milioni, segnando un calo del 5% rispetto al mese precedente. Questo calo inaspettato indica che i tassi d'interesse più elevati potrebbero avere un impatto negativo sul mercato immobiliare residenziale.
Inoltre, l'inventario immobiliare è salito ai massimi recenti, raggiungendo 787.000 unità attive negli Stati Uniti, il livello più alto dal settembre 2020, anche se rimane al di sotto delle medie a lungo termine.
Anche i dati iniziali sulle richieste di sussidio di disoccupazione di ieri mattina hanno mostrato risultati superiori alle stime. Con 238.000 richieste, sebbene in calo di 5.000 rispetto alla lettura precedente, il dato è stato superiore ai 235.000 previsti, segnando la seconda cifra più alta dal agosto 2023.
In termini di politica dei tassi di interesse, ieri abbiamo ricevuto notizie da due banche centrali. La Banca d'Inghilterra ha confermato il mantenimento del tasso base al 5,25%, in linea con le aspettative di mercato e con il comitato politico diviso con un voto di 7-2 per il mantenimento dei tassi. Questo suggerisce un graduale spostamento verso una politica monetaria più accomodante mentre i dati economici continuano a migliorare.
In aggiunta, la Banca nazionale svizzera ha tagliato il tasso di riferimento di 25 punti base al 1,25%, conforme alle previsioni di mercato. Questa è la seconda riduzione delle condizioni monetarie da parte della BNS, seguendo il trend globale di allentamento dei tassi di interesse delle banche centrali.
Come anticipato, ieri abbiamo visto gli indici azionari toccare nuovi massimi storici, solo per subire una decisa fase di vendita e chiudere la giornata in territorio negativo. La correzione è stata trainata principalmente dai titoli legati all'intelligenza artificiale, come Nvidia, ARM, Broadcom e Vertiv, tra gli altri.
Nonostante i movimenti al ribasso, specialmente evidenti in ARM, sembra essere stato più un caso di presa di profitto che un cambiamento di tendenza nel megatrend dell'intelligenza artificiale. È importante che gli investitori mantengano questo tema al centro delle loro strategie.
Uno dei modi in cui mi piace analizzare il mercato è guardando agli analoghi storici, alla stagionalità e all'azione dei prezzi. Attualmente, vedo una configurazione simile a quanto osservato nel 2020.
Nel 2020, i mercati hanno affrontato incertezze significative a causa della pandemia di Covid-19, con molti analisti scettici sulla resilienza dei mercati. Tuttavia, le azioni hanno continuato a mostrare forza.
Sebbene l'attuale contesto economico sia diverso, molti esprimono ancora preoccupazioni per un possibile rallentamento economico imminente. Tuttavia, i mercati azionari continuano a dimostrarsi robusti nel loro trend rialzista.
Inoltre, sia nel 2020 che quest'anno, siamo in un anno elettorale, caratterizzato spesso da forti tendenze stagionali.
Entrambi gli anni hanno visto i mercati estivi caratterizzati da un rialzo persistente, con nuovi massimi quasi giornalieri. Nel 2020, questo trend è proseguito fino alla fine dell'estate, seguito da una correzione all'inizio di settembre, aumento della volatilità e un'azione commerciale più incerta fino alle elezioni di novembre.
Prevedo che possiamo assistere a una dinamica simile quest'anno, con probabilità elevate che le azioni continuino a salire durante l'estate. Luglio, in particolare, solitamente si configura come uno dei mesi più forti dell'anno secondo le tendenze stagionali annuali.
Naturalmente, questa è una visione di trading flessibile che si adatterà man mano che nuovi dati emergono. Tuttavia, per ora, questo rappresenta il mio scenario base per il futuro: un mercato forte durante l'estate, seguito da una fase più impegnativa prima delle elezioni autunnali.
Pensieri finali
Con pochi dati economici previsti per domani, sarà interessante osservare se la pressione venditrice sulle azioni continuerà. Tuttavia, anche in caso di ulteriori correzioni, rimango concentrato sui numerosi catalizzatori positivi che supportano il mercato rialzista attuale.
Fino a quando non ci saranno cambiamenti significativi nella situazione, il focus rimarrà sull'acquisto di titoli di alta qualità.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
Attesa per qualche correzione importanteWall Street ieri ha faticato a guadagnare ancora terreno, e i precedenti rallies hanno generato dei pullback di breve termine anche dovuti, che hanno visto l'S&P 500 chiudere in rosso dello 0,2%, dopo aver brevemente raggiunto un nuovo massimo di 5.500. Allo stesso modo, il Nasdaq si è ritirato dello 0,8% rispetto ai livelli record precedenti, riflettendo un calo nella performance delle megacap tecnologiche. Nel frattempo, il Dow è salito di 300 punti, sostenuto da Amazon (+1,8%) e Salesforce (+4,3%).
Il colosso dei chip Nvidia ha ridotto i guadagni precedenti ed è sceso del 3,5%, perdendo il record di più grande azienda al mondo per capitalizzazione di mercato. Nel frattempo, Microsoft e Apple hanno perso rispettivamente lo 0,1% e il 2,1%. Gli investitori, probabilmente, hanno approfittato per prendere qualche beneficio e profitto. Per quanto tempo ancora, infatti, si potrà pensare che le megacap possano continuare a sostenere i principali indici azionari, specialmente in un contesto nel quale emergono ogni giorno prove crescenti che l’economia statunitense sta lentamente perdendo la sua resilienza?
VALUTE
Poco mosse le principali coppie valutarie, con il dollaro che rimane non lontano dai massimi contro euro e sterlina, ma soprattutto contro Jpy e Chf, salito per la mancanza della Boj da un lato e per la decisione sui tassi dall’altro. EurUsd ha già testato due volte 1.0700 senza romperlo mentre il Cable dopo il nulla di fatto della Boe, è sceso sui supporti chiave di 1.2650. Poca volatilità di breve termine, ma attenzione allo Jpy perché ci avviciniamo ai livelli di 160, area di possibile intervento della BoJ che ieri, attraverso il portavoce valutario Kanda, ha messo in guardia i mercati dagli eccessi contro Jpy.
Intereessanti i movimenti dei cross contro franco svizzero, in ripresa, in un contesto però nel quale, il risk off fatica a riemergere. E tutti sanno quanto sia importante il ritorno dell’appetito al rischio per vedere un franco svizzero in indebolimento strutturale. Sul fronte notizie, attenzione perché oggi è il giorno delle tre streghe, giornata che di solito porta ad alta volatilità di breve termine, specialmente nel primo pomeriggio.
BOE, TASSI FERMI MA...
La Banca d'Inghilterra ha deciso di mantenere il tasso ufficiale al 5,25% durante la riunione di giugno, come previsto, con due soli membri dei nove votanti che sostenevano una diminuzione dello 0.25% La maggioranza dei membri del board si è invece posizionata per un nulla di fatto in ragione del miglior bilanciamento di una decisione del genere. I recenti indicatori economici mostrano che l’inflazione è tornata al target del 2%, spinta dalla dalle aspettative di ribasso dell’inflazione e dal calo dei prezzi dell’energia rispetto all’anno precedente.
La crescita del PIL ha superato le aspettative, ma i dati sottostanti suggeriscono un ritmo di crescita più lento. L’MPC ha riconosciuto un mercato del lavoro più flessibile e si impegna a mantenere una politica monetaria restrittiva fino a quando i rischi di inflazione non diminuiranno in modo sostenibile. Rimangono vigili sulle persistenti pressioni inflazionistiche e adegueranno la politica, se necessario, sulla base dei prossimi dati economici e delle previsioni.
SNB TAGLIA IL COSTO DEL DENARO
La Banca nazionale svizzera ha ridotto il tasso di riferimento di 25 punti base all’1,25% nel giugno 2024, secondo ribasso consecutivo, in linea con le aspettative del mercato, e in ragione di una diminuzione della pressione inflazionistica di fondo e della forza del franco svizzero. Questo aggiustamento mira a mantenere condizioni monetarie adeguate, con l’inflazione attualmente guidata principalmente dall’aumento dei prezzi dei servizi domestici.
La nuova previsione condizionale di inflazione della BNS è simile a quella di marzo, ovvero un'inflazione media annua dell'1,3% nel 2024, dell'1,1% nel 2025 e dell'1,0% nel 2026, assumendo che il tasso di riferimento rimanga all'1,25%. La Banca nazionale prevede una crescita moderata del PIL, pari a circa l’1% nel 2024 e all’1,5% nel 2025, con un leggero aumento della disoccupazione.
Prima della decisione, il franco era vicino ai massimi di 3 mesi contro il dollaro e ai massimi di 4 mesi contro l’euro, poiché le turbolenze politiche in Francia e l’ascesa dei partiti di estrema destra alle elezioni del Parlamento europeo ne avevano favorito il rialzo. Dopo la decisione EurChf e UsdChf hanno recuperato rispettivamente lo 0.50% e l’1% circa per poi stabilizzarsi.
JOBLESS CLAIMS
Il numero di persone che richiesto l'indennità di disoccupazione negli Stati Uniti è diminuito da 5.000 a 238.000 nella seconda settimana di giugno, al di sopra delle aspettative del mercato di 235.000, segnando il secondo valore più alto dall'agosto del 2023, solo dietro il conteggio delle 243.000 richieste rivisto al rialzo dalla settimana precedente.
Coerentemente, le richieste di disoccupazione pendenti sono aumentate da 15.000 a 1.828.000 nella prima settimana di giugno, il livello più alto da gennaio, a testimonianza del fatto che i disoccupati stanno avendo maggiori difficoltà nel trovare un lavoro adeguato. I risultati sono stati un’ulteriore prova di un indebolimento del mercato del lavoro statunitense, e rafforzano le ragioni a favore di più di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, nel caso in cui l’inflazione dovesse convergere verso il suo obiettivo.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.06.2024E’ di nuovo la “tech” a spingere in alto i listini azionari Usa.
La corsa di Nvidia è inarrestabile: ora è nr. 1 Mondiale per capitalizzazione di mkt.
Clima più disteso sul fronte politico francese: salgono le Borse UE.
Inflazione Europea confermata a +2,6% a Maggio, si spera in calo a giugno.
Non ci sono state novità dal dato definitivo sull’inflazione Europea di maggio: la variazione annuale conferma +2,6% a maggio, in risalita da +2,4% di aprile, con mese in corso che potrebbe segnare un calo, grazie al confronto con un giugno 2023 “caldo”.
In Francia, a tranquillizzare i mercati, ci pensa Marine Le Pen, leader del Front National, partito di destra radicale, che promette di collaborare in un’eventuale Governo col Presidente Emmanuel Macron: si placano, almeno momentaneamente, le paure innescate la scorsa settimana dal voto per il Parlamento europeo, che ha visto una forte avanzata delle “destre” in diversi Paesi europei, tra cui la Francia.
Cosicchè, dopo la scivolata post-voto europeo, anche ieri le Borse europee sono tornate a salire: Milano è stata la migliore, +1,24%, Parigi +0,76%, Londra +0,62%, Francoforte +0,36%.
Poco importa che anche nel Vecchio Continente la prospettiva di una rapida discesa del costo del denaro sia sempre più labile: ieri, 18 giugno, il vice Presidente della Banca centrale Europea Luis de Guindos, ha dichiarato che "le proiezioni vengono aggiornate ogni 3 mesi, la prossima volta a settembre, e questo è uno dei momenti più significativi e interessanti...per decidere l'evoluzione dei tassi d’interesse".
Caduta dunque l’ipotesi di un nuovo taglio alla prossima riunione di luglio, i mercati guardano ora a settembre come prima data utile per la riduzione dei tassi.
Negli Stati Uniti Wall Street continua ad aggiornare record grazie alla straordinaria performance delle azioni big-tech: ieri abbiamo registrato il 31’ massimo storico dell’indice S&P500, +0,25%, e gli ulteriori piccoli progressi del Dow Jones, +0,15%, facendo chiedere a molti operatori se ci si trovi al cospetto di una nuova “bolla”. Nvidia ha superato Microsoft ed ora, per valore, e’ la nr 1 al Mondo.
L'economia Usa “tira”, creando le condizioni per un mercato del lavoro molto prospero e consumi privati in solido progresso, ma l’inflazione stenta a scendere, e la prospettiva dei tagli dei tassi diventa una sorta di “orizzonte fuggente”, come rivelano le parole di Patrick Harker, Presidente della Regional Fed di Philadelphia: “un solo taglio ai tassi, sulla base dei dati attuali, è la previsione più appropriata”.
Macro Usa: a maggio le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono salite solo +0,1% mese su mese, contro attese di +0,2%, da confrontare col -0,2% di aprile (rivisto dall'iniziale +0,0%). Su base annua crescono del +2,3%, la dinamica più contenuta degli ultimi 12 mesi: ciò pare testimoniare l’atteso rallentamento della fiducia e dell’incontenibile smania consumista delle famiglie Usa.
Tuttavia, dopo i dati in leggero raffreddamento sull’inflazione Usa di maggio, è salita la probabilità di un taglio a settembre: secondo il FedWatch Tool del Cme Group, dal 46,8% di mercoledì scorso, data in cui la FED, come previsto, ha lasciato i tassi invariati, è salita all’odierno 56,7%.
Di segno opposto l’andamento della produzione industriale Usa, che a maggio è andata meglio delle attese, +0,9%, sopra le attese di consenso che vedevano un aumento di +0,3%.
Macro Europea: in Germania l'indice Zew, sondaggio condotto su una base di 350 operatori economici, sembra migliorare la fiducia sul futuro dell'economia: l’indice resta in territorio negativo, cioè sotto la soglia di 50, ma è risalito a giugno a 47,5 punti dai 47,1 di maggio.
Regno Unito: rallenta il tasso d’inflazione: il +2,0% di maggio è il più basso da luglio 2021, ed il suo calo dal +2,3% di aprile era previsto. Su base mensile l'indice dei prezzi al consumo (CPI) è salito +0,3% a maggio, come nel mese precedente. L'inflazione è dunque scesa al target del 2% anelato dalla Banca d'Inghilterra, facendo sperare nel 1’ taglio dei tassi in una delle prossime due riunioni della BoE.
Clima più disteso, forse grazie ai toni più pacati sulla prospettiva politica francese, anche sul comparto obbligazionario: lo spread tra Btp decennale italiano e omologo Bund tedesco è sceso a 148 bps, mentre il rendimento del BTP 10 anni benchmark e’ calato a 3,85%. Anche negli Usa s’è vista un’interessante discesa dei rendimenti dei Treasury bonds: quello del decennale ha perso -6 bps a 4,22%.
Il generale clima di “risk-on” ha favorito il recupero del prezzo del petrolio: quello del Wti è salito +1,1% a 81,2 Dollari/barile. In rialzo, +1,6% a 34,8 Euro/MWh, quello del prezzo del gas naturale europeo sulla piattaforma TTF Amsterdam.
Oggi, 19 giugno, le Borse Europee sono ripartite incerte, confermando tuttavia i progressi dei primi 2 giorni della settimana: uno dei momenti più attesi è quello della pubblicazione, da parte della Commissione Europea, delle procedure per eccesso di deficit dei Paesi membri, che interesserà certamente Italia e Francia.
L’euforia per Nvidia e la tecnologia ha di nuovo contagiato i comparti “tech” listini asiatici, ed in particolare Taiwan, Corea e Giappone dove molte società quotate fornitrici di componenti potrebbero giovarsi dei piani di sviluppo di Apple ed altre “big” americane e cinesi nell’Intelligenza Artificiale. Brilla Hong Kong, +2,9%, e Seoul 1,2%. Piccolo progresso per Tokio, +0,3%.
Oggi, 19 giugno, Wall Street sarà chiusa per le celebrazioni di Juneteenth, cioè la fine della schiavitù negli Usa.
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Breakout IA di Apple: dove può arrivare?Il prezzo delle azioni Apple (AAPL) è salito a livelli record la scorsa settimana sulla scia della recente incursione del gigante tecnologico nel comparto dell’intelligenza artificiale generativa (IA). Mentre gli investitori sono al settimo cielo per questa svolta, è lecito chiedersi a che livello sarà in grado di issarsi e se questo momentum sia sostenibile.
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Il catalizzatore: IA generativa e nuovo ciclo di vendite iPhone
L'entusiasmo alla base del rally di Apple è stato innescato dall'annuncio delle sue proposte in tema di IA generativa. Dopo un periodo di relativo silenzio riguardo alle sue ambizioni in ambito di IA, Apple ha rotto gli indugi, affiancando altri giganti tech, tra cui Microsoft e Google, che hanno già conseguito traguardi importanti nel segmento dell’intelligenza artificiale.
L'IA generativa ha il potenziale per rivoluzionare diversi aspetti dell'ecosistema di prodotti Apple. Basti pensare alla possibile evoluzione di Siri o ai sensibili miglioramenti attuabili per i dispositivi hardware. La risposta entusiasta del mercato è sintomo della fiducia che le iniziative di Apple in materia di IA possano aprire una nuova era di innovazione e crescita dei ricavi.
Un altro fattore che ha favorito l'impennata è la possibilità che abbia inizio un sostenuto ciclo di acquisto di nuovi dispositivi iPhone. Forte di un parco di oltre 1,5 miliardi di utenti iPhone in tutto il mondo, l'introduzione di nuove funzionalità basate sull'intelligenza artificiale potrebbe dare il là a una massiccia ondata di nuove vendite.
Storicamente, le vendite di nuovi modelli di iPhone sono state una rilevante fonte di guadagni per Apple. L'integrazione di funzionalità avanzate di intelligenza artificiale potrebbe indurre la sua base utenti ad aggiornare i dispositivi, consolidando ulteriormente la quota di mercato di Apple e favorendone i risultati finanziari.
Il breakout: grafico giornaliero a candele:
Il grafico giornaliero a candele di Apple evidenzia la rilevanza dell'andamento dei prezzi osservato la scorsa settimana. Le azioni hanno oltrepassato un'area di resistenza chiave creata dai massimi di luglio e dicembre dello scorso anno. Il breakout era allineato con il trend rialzista pluriennale del titolo e sostenuto da un ingente volume.
Tuttavia, i canali di Keltner, che circoscrivono una banda ATR pari a 2,25 attorno a una media mobile esponenziale (EMA) a 20 giorni, indicano che il prezzo delle azioni Apple è sovraesteso nel breve periodo. Il breakout di Apple ha visto le azioni fuoriuscire dal canale Keltner superiore, gettando le basi per un rientro dei prezzi nella media nel caso in cui gli acquirenti che hanno acquistato durante il breakout decidessero di passare all’incasso.
Data la conformazione del trend a lungo termine di Apple, c’è da attendersi che la zona di resistenza infranta rappresenti una fondamentale area di supporto nelle settimane a venire. Questo livello strutturale coincide attualmente con l'EMA a 20 giorni.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Fed nulla di fatto, come previstoLa Federal Reserve ha mantenuto, come previsto, l'intervallo obiettivo dei Fed Funds stabile tra il 5,25% e il 5,50%, per la settima riunione consecutiva. I rappresentanti del Fomc, hanno lasciato intendere che non è ancora il momento di ridurre i tassi finché non saranno certi che l’inflazione si sta muovendo in modo sostenibile verso il 2%. Nel frattempo, il dot plot mostra che i politici prevedono solo un taglio dei tassi quest’anno e quattro riduzioni nel 2025.
A marzo, la Fed prevedeva tre tagli nel 2024 e tre nel 2025. Per quel che riguarda le previsioni, la Fed non ha apportato revisioni alle proiezioni di crescita del PIL e vede ancora l’economia in espansione del 2,1% nel 2024, del 2% nel 2025 e nel 2026. Nel frattempo, l’inflazione PCE è stata rivista al rialzo per il 2024 e per l’anno prossimo, ma è stata mantenuta al 2% per il 2026. Anche l’inflazione core PCE è stata rivista al rialzo al 2,8% nel 2024 (rispetto al 2,6%) e nel 2025 (2,3% rispetto al 2,2%), ma è stata mantenuta al 2% per il 2026. I
l tasso di disoccupazione è previsto al 4% per il 2024, stesso come previsto a marzo, ma è atteso leggermente più alto al 4,2% nel 2025 (contro il 4,1%). Va ricordato che dopo la pubblicazione dell’inflazione, secondo lo strumento FedWatch del CME, i mercati vedono una probabilità di un taglio dei tassi di settembre superiore al 70% rispetto al 52% di un giorno fa. Inoltre, la probabilità di tagli è aumentata all’84% a novembre e al 96% a dicembre. Il mercato quindi resta ancora orientato, a differenza dei rappresentanti del board, verso più di un ribasso del costo del denaro.
AZIONARIO NO STOP
Inarrestabili, ancora una volta, le borse americane, con nuovi record storici per l'S&P 500, in rialzo dello 0,9%, per il Nasdaq che ha guadagnato l'1,2% e non è lontano dai 20 mila punti, e per il Dow Jones, in rialzo di circa 265 punti. I dati sull’inflazione inferiori alle attese per gli Stati Uniti hanno di fatto provocato un piccolo terremoto, perché aumentano decisamente le probabilità che la Fed possa tagliare i tassi di interesse quest’anno, e più di una volta.
Il settore immobiliare è stato di gran lunga quello che ha guadagnato di più, seguito dal settore tecnologico e dai materiali. Le megacap sono salite ancora, Microsoft (0,5%), Apple (1,5%), Nvidia (2,3%), Meta (0,6%) e Alphabet (1,6%), mentre Amazon si è stabilizzata. Oracle balza di circa l'11,7% dopo che la società ha annunciato accordi cloud con Google e OpenAI. Le azioni di Home Depot sono aumentate fino al massimo di 4 settimane di 348,92 dollari.
VALUTE
Crollo inatteso del dollaro, dopo la pubblicazione del CPI Usa, uscito inferiore alle attese, con l’EurUsd che dai minimi di ieri a 1.0720, ha riguadagnato oltre 120 pip in poche ore per poi chiudere intorno a 1.0800, dove lo troviamo oggi. Anche il Cable da 1.2730 è salito fino a 1.2860 per poi perdere quasi 100 pip, quindi più di EurUsd, per effetto del recupero di EurGbp, che da 0.8420 di ieri, ha risalito la corrente fino a 0.8455 area.
A sorpresa invece il UsdJpy, dopo aver perso quasi 180 pip da 157.50 a 155.70, ha recuperato quasi tutto tornando in area 157.20. Quindi tutto il mercato, dopo la discesa del biglietto verde, ne ha visto un recupero più o meno marcato con i prezzi che si sono stabilizzati intorno al 50%, eccetto lo Jpy, dei movimenti di ieri sera. A questo punto vedremo se prevarranno le forze pro-dollaro, che riguardano la crisi politica europea, oppure quelle che vedono più tagli dei tassi negli Usa in ragione di una congiuntura che mostra evidenti crepe.
USA, CPI IN CALO
Il tasso di inflazione negli Stati Uniti è, a sorpresa, salito meno del previsto, al 3,3% a maggio 2024, il livello più basso degli ultimi tre mesi, rispetto al 3,4% di aprile e alle previsioni del 3,4%. L’inflazione è diminuita per i generi alimentari, abitazioni, trasporti e abbigliamento. Sono invece aumentati maggiormente i costi dell’energia, con in testa la benzina, il gas e l’olio combustibile.
Rispetto al mese precedente, l’indice dei prezzi al consumo è rimasto invariato, e ciò rappresenta il minimo da luglio 2022, rispetto alle previsioni di un aumento dello 0,1% e dopo un aumento dello 0,3% ad aprile. Nel frattempo, l’inflazione core è scesa al 3,4% annuo, il tasso più basso da aprile 2021 e inferiore al consenso del 3,5%. Anche il tasso mensile di inflazione core è sceso dallo 0,3% allo 0,2%, migliore rispetto allo 0,3% previsto.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
La settimana della FedIl prossimo mercoledì sarà un giorno critico per gli Stati Uniti, con la pubblicazione del rapporto sull'indice dei prezzi al consumo e la decisione di politica monetaria della Federal Reserve. Le previsioni suggeriscono che il tasso di inflazione annuale rimarrà al 3,4%, mentre il tasso di base potrebbe diminuire leggermente al 3,5%, un nuovo minimo di 3 anni. Rispetto al mese precedente, si prevede che l’IPC principale aumenterà a un ritmo più lento dello 0,2%, mentre l’IPC core è previsto stabile allo 0,3%.
È probabile che la Fed mantenga l’intervallo obiettivo dei fondi federali al 5,25%-5,5%, con l’attenzione del mercato sui suggerimenti di una tempistica di taglio dei tassi e sul numero di riduzioni previste per quest’anno, nonché su nuove proiezioni economiche. Altri dati chiave da monitorare durante la settimana includono il PPI, i prezzi di esportazione e importazione e la lettura preliminare della fiducia dei consumatori del Michigan.
AZIONARIO
Le azioni statunitensi hanno ripiegato venerdì, con l’indice S&P 500 che ha chiuso in ribasso dello 0,1%, al di sotto del suo massimo storico di 5.374. Il Nasdaq è arretrato dello 0,2% e il Dow Jones ha perso 87 punti, dopo che il dato relativo ai NFP ha riproposto il solito mantra, ovvero “good news are bad news” e viceversa. Ciò, secondo la maggior parte degli analisti, significa una cosa sola, niente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Anche se molti ricordano che la vera ragione potrebbe derivare dal fatto che questo è l’anno delle elezioni e nessuno oserà modificare lo scenario economico prima di tale data elettorale, a meno di dati eclatanti sull’inflazione.
Le buste paga non agricole sono aumentate di 272.000 a maggio, superando la stima di 185.000 e l'aumento di 175.000 di aprile. Le probabilità di un allentamento della Fed a settembre sono scese drasticamente al 55% dal 68% prima del rapporto. I settori finanziario, industriale e tecnologico hanno guidato i guadagni, mentre immobiliare, materiali e servizi di pubblica utilità hanno registrato le performance peggiori.
Tra i titoli a grande capitalizzazione, Microsoft, Nvidia e Meta hanno perso ciascuno lo 0,1%, Amazon è scesa dello 0,3% e Alphabet è scesa dell'1,3%, mentre Apple è cresciuta dell'1,5%. Nel corso della settimana, l'S&P 500 ha guadagnato l'1,1%, il Nasdaq l'1,6% e il Dow lo 0,5%.
VALUTE
Sul fronte valutario, dollaro sugli scudi, a spingere tutte le valute concorrenti al ribasso, con l’EurUsd a ridosso del supporto chiave di 1.0790 00 e potenzialità di discesa, nel caso di rottura al ribasso, anche fino a 1.0600. Ma anche sterlina sembra ben indirizzata, con un primo supporto importante a 1.2670 80 al di sotto del quale potremmo tranquillamente iniziare una discesa verso 1.2460, area di minimi di inizio maggio.
UsdJpy non lontano da quel 157.60 158.00 area che potrebbe essere la “line in the sand” della BoJ che a breve sarà nuovamente messa alla prova dalla speculazione. Le oceaniche restano sopra i punti chiave ma sono scese rapidamente con i livelli chiave posti a 0.6560 e 0.6050 60 area rispettivamente per AudUsd e NzdUsd. Sale il franco svizzero con i suoi cross e quindi pressione nuovamente su CadChf, EurChf, AudChf, GbpChf e NzdChf, tutti in calo. Quanto durerà?
La nostra impressione è che il dato sui payrolls sia overvalued dal mercato e in sé porta delle contraddizioni rispetto agli altri numeri sul mercato del lavoro che nelle ultime 3 4 settimane, si sono rivelati importanti e che farebbe pensare che in fondo la Fed taglierà il costo del denaro tra settembre e dicembre. Ergo se nei il dollaro non riuscirà a sfondare velocemente le resistenze chiave, ci aspettiamo un ritorno delle valute concorrenti e una reazione significativa.
EUROPA, UNA SETTIMANA INTENSA
Nel Regno Unito, la prossima settimana sarà caratterizzata da importanti indicatori economici come il rapporto sull'occupazione, i dati mensili sul PIL, sulla produzione industriale, e sulla bilancia commerciale. Si prevede che l'economia britannica potrebbe aver registrato una fase di stallo nel mese di aprile dopo tre mesi di crescita, e che la produzione industriale probabilmente sia diminuita dopo due mesi di guadagni.
Probabilmente il tasso di disoccupazione rimarrà stabile al 4,3%, mentre la crescita media delle retribuzioni regolari dovrebbe rimanere al 5,7%. In Germania i prezzi all'ingrosso dovrebbero aumentare per il terzo mese consecutivo. Inoltre, si prevede che la produzione industriale crescerà sia nell’Eurozona che in Italia. Attenzione anche al dato sul morale dei consumatori, previsto in Svizzera, con attese positive, di raggiungimento del massimo degli ultimi 15 mesi. Non dimentichiamo poi la pubblicazione dei dati sull’inflazione di Eurozona.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
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Nuovi massimi per NASDAQ, S&P e la star del momento: NVIDIA!Nuovi massimi per NASDAQ, S&P e la star del momento: NVIDIA!
A Wall Street si dice:
"Non fidarti mai troppo dei tuoi investimenti. Sii sempre preparato a cambiare idea." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Questa volta, sembra che NVIDIA (NVDA) abbia il peso necessario per continuare a sorreggere il mercato, con un'altra impressionante performance del leader dell'intelligenza artificiale che ha spinto verso l'alto il settore tecnologico e ha portato ad un nuovo record per due dei principali indici. Anche i dati del mercato del lavoro, più freddi del previsto, hanno contribuito.
Il NASDAQ è salito dell'1,96% (circa 330 punti) a 17.187,90, mentre lo S&P è cresciuto dell'1,18% a 5.354,03, entrambi con chiusure record. NVDA ha guadagnato un altro 5,2% mercoledì dopo la presentazione di nuovi chip, portando il valore dell'azienda a 3 trilioni di dollari. Anche altri titoli della "mag 7" hanno registrato un aumento, in particolare Meta Platforms (META, +3,8%) e Microsoft (MSFT, +1,9%).
Purtroppo, il Dow non ha la stessa esposizione tecnologica, ma ha comunque registrato un aumento per la seconda sessione consecutiva, con un progresso dello 0,25% (circa 96 punti) a 38.807,33.
L'indice potrebbe ottenere un ulteriore impulso se la Fed decidesse di tagliare i tassi, e l'ottimismo per un simile risultato sembra aumentare dopo i recenti dati, come il rapporto ADP di ieri mattina. Le buste paga private hanno aggiunto solo 152.000 posti di lavoro a maggio, il livello più basso da gennaio e al di sotto delle aspettative di 175K.
Ma la vera incognita è cosa potrebbe significare questo per il fondamentale rapporto sull'occupazione di venerdì. Sebbene l'ADP storicamente non sia un grande indicatore per questo evento principale, la percezione di un possibile rallentamento del mercato del lavoro ha aumentato le probabilità di un taglio dei tassi a settembre fino al 70%, secondo il FedWatch Tool del CME. Tuttavia, gli investitori dovrebbero attendere il rilascio di venerdì prima di trarre conclusioni definitive.
I dati ADP sono meno significativi del rapporto sull'occupazione di maggio di venerdì, che prevede un aumento di 190.000 posti di lavoro rispetto ai 175.000 di aprile, con un tasso di disoccupazione atteso al 3,9%.
I rialzisti credono che un rallentamento della crescita occupazionale possa spingere la Fed a tagliare i tassi. Tuttavia, Jay Powell & Co. potrebbero aver bisogno di vedere un maggiore disagio economico prima di intervenire per domare l'inflazione e riportarla più vicina al loro obiettivo del 2%.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Advanced Micro Devices (AMD)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Questa settimana è stata un'altra vittoria per NVIDIA (NVDA), che ha spinto i mercati verso nuovi vertici con una salita sopra i 1200 dollari prima del frazionamento di venerdì. L'entusiasmo ha sollevato tutti i mercati, portando sia l'S&P che il Nasdaq a raggiungere nuovi massimi storici.
La giornata è stata dominata da una nota positiva, con l'S&P in rialzo dell'1,18% e il Nasdaq in crescita del 2,04%.
NVDA
Venerdì sarà una giornata chiave con la divisione 10-1. Nonostante questo non renda le azioni più economiche, molti credono che sia il momento giusto per acquistare prima della divisione. Per ora, il titolo sembra indistruttibile, con il livello Fib a 1242 dollari e un altro obiettivo estremo a 1348 dollari. Tuttavia, rimango cauto, consapevole che anche le azioni più solide possono subire ritracciamenti significativi.
ADP
I dati del rapporto ADP sono stati deludenti, con soli 152.000 posti di lavoro aggiunti rispetto ai 175.000 attesi, il livello più basso da gennaio. Anche il tasso di retribuzione media è diminuito al 7,8%. Questi segnali indicano un possibile rallentamento del mercato del lavoro, alimentando le speranze di un taglio dei tassi da parte della Fed.
ISM
Il rapporto ISM Services Index di maggio ha riportato risultati migliori del previsto, con un indice complessivo di 53,8 rispetto al 51,0 previsto. L'attività commerciale e i nuovi ordini hanno registrato un'accelerazione, indicando una robusta crescita nel settore dei servizi. Tuttavia, rimangono sfide legate al mercato del lavoro e alle pressioni sui costi.
FedWatch
Il rally di questa settimana è stato in parte alimentato dalle crescenti speranze di un taglio dei tassi a settembre. Le probabilità di un taglio dei tassi sono ora intorno al 70% per settembre, con un aumento anche per novembre e dicembre.
Il mercato sembra aver reagito positivamente a questi sviluppi, con una forte domanda che ha caratterizzato l'intera giornata.
Continueremo a monitorare queste dinamiche e a fornire aggiornamenti tempestivi su questi e altri sviluppi del mercato.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Le borse ripiegano su dati negativiLa seduta di ieri è apparsa come una delle più contraddittorie delle ultime settimane, con mercati in decorrelazione tra di loro, e diversi asset che hanno oscillato indipendentemente dalle notizie uscite. I dati Usa, specie i Jolts openings, relativi al mercato del lavoro, usciti peggiori delle attese, avrebbero dovuto riportare euforia sui mercati, in relazione alle maggiori aspettative di cambiamento di politica monetaria della Fed, rispetto alla narrazione attuale, che ancora vede i rappresentanti della banca centrale Usa negare l’eventualità di un abbassamento dei tassi.
Invece, i principali indici statunitensi sono stati scambiati in leggero ribasso non solo relativamente alla Fed, ma anche perché cominciano a sorgere preoccupazioni sulla salute dell'economia statunitense. Le offerte di lavoro JOLTS sono scese molto più delle previsioni a 8,059 milioni, il livello più basso da febbraio 2021, segno che il mercato del lavoro si raffredda.
Nel frattempo, gli ordini alle fabbriche sono aumentati leggermente più del previsto, mentre il PMI ISM pubblicato ieri ha mostrato una sorprendente debolezza nel settore industriale. Il settore energetico è stato il più grande perdente, con Exxon Mobil in ribasso del 2,1% e Chevron in ribasso dell'1,6% dopo che i prezzi del petrolio hanno toccato il minimo di 4 mesi. Tra le megacap, Microsoft (-0,8%), Amazon (-1%), Meta (-0,5%) e Alphabet (-0,6%) hanno chiuso tutte in rosso mentre Apple (0,1%) e Nvidia (0,1%) hanno registrato piccoli guadagni.
VOLA IL FRANCO SVIZZERO
Sul mercato dei cambi, il principale vincitore di questa sessione è stato il franco svizzero che ha continuato a rafforzarsi, come se fossimo in presenza di un crollo dei mercati, in piena avversione al rischio, e addirittura un movimento da panic selling sui cross contro valuta elvetica. EurChf in poco più di 6 sedute ha perso quasi il 3 per cento, scendendo da 0.9920 a 0.9680, senza apparenti notizie, se non che il Cpi svizzero è uscito in linea con le aspettative a +1.4% su base annua. Peraltro, sotto i livelli di riferimento del 2% della SNB, un livello quindi deflattivo che potrebbe anche offrire spazio per un taglio dei tassi nel prossimo futuro.
Anche lo Jpy ha vissuto una giornata di gloria con un movimento contro dollaro che ha portato i prezzi da 157.60 a 154.50, oltre i 300 pip, guidati da liquidazioni di posizioni short Jpy accumulate da big players in questi ultimi mesi. Movimento lento e strutturale, che nulla ha a che vedere con un intervento della BoJ.
Discese importanti quindi per tutti i cross di Chf e Jpy che hanno tenuto sotto pressione anche le majors, con EurUsd e Cable che dopo aver superato quota 1.0900 e 1.2800, hanno ripiegato per effetto di vendite di EurChf, EurJpy, GbpChf, GbpJpy, nonché AudJpy, AudChf, NzdChf e NzdJpy. EurUsd e Cable quindi nel range solito senza grandi movimenti impulsivi, ma derivati dalle due valute rifugio Jpy e Chf, come detto.
Sulle oceaniche non c’è molto da dire, nel senso che Aud ha leggermente ripiegato ieri sulle aspettative di crescita del Pil inferiori alle attese ma poi nella notte ha recuperato riportandosi a 0.6650. Di fondo siamo ancora in un leggero trend rialzista.
LA TENSIONE AUMENTA MA NON SUI RENDIMENTI
Martedì il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso al 4,35%, il minimo in circa tre settimane, poiché i dati recenti provenienti dagli Stati Uniti continuano a rafforzare l’opinione secondo cui la Fed è pronta ad avviare il ciclo di allentamento a settembre. Le offerte di lavoro JOLTS sono scese molto più delle previsioni, al livello più basso da febbraio 2021, segno che il mercato del lavoro continua a raffreddarsi.
Ieri, l’ISM PMI ha mostrato una sorprendente debolezza nel settore industriale, facendo scendere il rendimento di riferimento di quasi 10 punti base. Gli investitori ora vedono una probabilità del 65% di un taglio a settembre e del 77% di uno a novembre.
JOLTS DELUDENTI
Il numero di offerte di lavoro è diminuito di 296.000 rispetto al mese precedente a 8,059 milioni nell’aprile 2024, il livello più basso da febbraio 2021 e mancando il consenso del mercato di 8,34 milioni. Nel corso del mese, le offerte di lavoro sono diminuite nell'assistenza sanitaria e sociale nell'istruzione statale e locale, ma sono aumentate nei servizi educativi privati.
Va ricordato altresì che i nuovi ordini di manufatti statunitensi sono aumentati dello 0,7% rispetto al mese precedente raggiungendo i 588,2 miliardi di dollari nell’aprile 2024, lo stesso di marzo e leggermente al di sopra delle aspettative del mercato di un aumento dello 0,6%. Gli ordini per l'industria dei beni durevoli sono aumentati dello 0,6%, trainati da forti aumenti per macchinari (1,9%), metalli primari (1,3%), computer e prodotti elettronici (0,6%) e mezzi di trasporto (1,1%).
DATI IN ASIA
Nella notte sono usciti i dati sul Pil in Australia, usciti al di sotto delle previsioni, a +0,1% su base trimestrale nel quarto trimestre del 2023, rallentando rispetto a un aumento dello 0,3% rivisto al rialzo nel quarto trimestre e risultando inferiore alle previsioni del mercato dello 0,2%. Questo è stato il decimo periodo di crescita trimestrale, ma il ritmo più debole in 6 trimestri, in un contesto di domanda interna debole, un ulteriore calo degli investimenti fissi e un rallentamento del commercio netto.
Dalla Cina invece arriva il dato sul Pmi dei servizi della regione del Caixin, salito a 54,0 a maggio 2024 da 52,5 ad aprile, sopra alle previsioni di 52,6. È stato il 17° mese consecutivo di espansione dell’attività dei servizi, segnando il ritmo più rapido da luglio 2023, poiché i nuovi ordini e i nuovi ordini di esportazione sono cresciuti maggiormente in un anno grazie al rafforzamento della domanda interna ed esterna.
L’occupazione è aumentata per la prima volta in quattro mesi, con il tasso di crescita più rapido da settembre 2023, mentre il lavoro arretrato ha continuato a diminuire. Infine, va segnalato il dato sul Pmi dei servizi redatto dalla banca giapponese Au Jibun, rivisto al rialzo a 53,8 da un dato preliminare di 53,6. Detto questo, l'ultimo risultato è stato inferiore al picco di 8 mesi di aprile di 54,3, segnando la crescita più debole nel settore dei servizi da febbraio.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Peggiorano i dati USALa sorpresa di ieri è arrivata dai dati Usa che, questa volta, hanno evidenziato un rallentamento dell’Ism manufacturing Pmi, che ha indicato una contrazione più grande del previsto nel settore manifatturiero. L’S&P 500 e il Nasdaq hanno tagliato alcuni dei guadagni iniziali, ma hanno ugualmente chiuso a +0.11% e +0.56% rispettivamente, mentre il Dow Jones è passato in territorio negativo chiudendo sotto dello 0.3%.
Analisti e investitori continuano a ritenere però che la Fed taglierà il costo del denaro tra settembre e dicembre prossimi, e aspettano conferme dagli altri dati economici previsti questa settimana, tra cui il rapporto sull'occupazione, JOLTS e l'ISM Services PMI.
Sul fronte societario, Nvidia è cresciuta di circa il 3,4% mentre AMD è scesa dello 0,9%, tagliando i guadagni iniziali, poiché entrambe le società hanno presentato i chip AI di prossima generazione. Apple (1,1%) e Meta (1,7%) hanno guadagnato mentre Amazon e Alphabet sono rimaste pressoché invariate e Microsoft è stata scambiata leggermente al ribasso (-0,4%). D’altro canto, JPMorgan (-0,8%), Home Depot (-1,2%) e Chevron (-1,7%) hanno messo sotto pressione il Dow Jones.
SCENDE ISM MANIFATTURIERO USA
L’ISM Manufacturing PMI è inaspettatamente sceso a 48,7 a maggio 2024 da 49,2 di aprile, al di sotto delle previsioni di 49,6. La lettura ha mostrato un’altra contrazione per l’attività manifatturiera poiché la domanda è stata nuovamente debole, la produzione è stata stabile e gli input sono rimasti accomodanti.
In calo si registrano nuovi ordini, scorte di magazzino e portafoglio ordini. Inoltre, la produzione ha rallentato. L’occupazione invece ha registrato una ripresa e i prezzi sono aumentati a un ritmo più lento poiché la maggior parte dei costi legati alle materie prime continuano a salire, ma a tassi più deboli. Sul mercato rimane l’appetito al rischio, anche se il calo dell’azionario ha generato una leggera ripresa dell’indice Vix, tornato sopra i 14 punti.
VALUTE
Sui cambi il dollaro ha perso terreno contro tutte le valute concorrenti anche se a sorpresa, il franco svizzero ha guadagnato terreno per effetto dei timori registratisi sull’azionario evidentemente, in una giornata di risk on sui principali rapporti di cambio eccezion fatta per i cross del franco stesso.
Correlazioni saltate a livello infra-mercato quindi con l’EurUsd che ha superato quota 1.0900 fermandosi a 1.0910 mentre il Cable ha testato 1.2817, in una price action decisamente positiva per le due valute che sembrano avere ancora spazio di rialzo e possibili obiettivi a 1.0990-00 e 1.2890-00.
Si è invece ripreso il UsdJpy per effetto del ritorno prepotente dei cross dello Jpy verso i massimi di periodo o storici, con una cinquantina di pip di correzione dopo la discesa di ieri a 156.00. Siamo in trend ribassista, ma il delta tasso pesa e stare long Jpy non è conveniente. Tecnicamente, solo la rottura di 155.80, potrebbe dare impulsività al ribasso del biglietto verde.
Nella notte sono usciti, intanto dati australiani peggiori del previsto, relativi al current account e ai risultati delle grosse aziende, entrambi in deciso calo, mentre il dollaro australiano ha perso uno 0.30% sul dato. La divisa oceanica però sembra mantenere un tono rialzista sul dollaro, insieme al dollaro neozelandese.
CANADA, SCENDE IL PMI MANIFATTURIERO
L’S&P Global Canada Manufacturing PMI è sceso a 49,3 a maggio 2024, da 49,4 di aprile, indicando il tredicesimo mese consecutivo di contrazione dell’attività manifatturiera canadese, in netto contrasto con l’espansione prevista a 50,2. La produzione e i nuovi ordini sono diminuiti a ritmi più rapidi, attribuiti a contesti economici e politici incerti, con una domanda ridotta da parte di clienti nazionali e internazionali.
L’occupazione è aumentata, mentre i costi dei fattori produttivi sono aumentati per il dodicesimo mese consecutivo, anche se a un ritmo più lento. Le pressioni concorrenziali hanno limitato la capacità delle aziende di trasferire i costi ai clienti, mantenendo un aumento frazionario delle tariffe di vendita per il quarantaseiesimo mese consecutivo.
La fiducia futura è migliorata ai massimi degli ultimi dieci mesi in un contesto economico più stabile. Persistono ritardi nella catena di approvvigionamento e aumento dei prezzi dei fattori di produzione, riflettendo le sfide attuali nel panorama manifatturiero. Dollaro canadese che però rimane stabile a 1.3600, supporto chiave di medio termine.
RENDIMENTI OBBLIGAZIONARI
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso al 4,4% a giugno, il minimo di due settimane, poiché gli ultimi dati macro, di fronte a tassi di interesse elevati hanno rafforzato la necessità di taglio del costo del denaro anche da parte della Fed. I dati dell’ISM hanno mostrato che l’attività manifatturiera negli Stati Uniti si è contratta più del previsto a maggio, aumentando la pressione sul settore.
Di conseguenza, quasi la metà del mercato si posiziona ora per più di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve quest’anno, a fronte di un lieve consenso a favore di un unico taglio. Anche gli indicatori chiave del mercato del lavoro previsti questa settimana influenzeranno le prospettive politiche della Fed.
La giornata di oggi prevede la pubblicazione dell’inflazione in Svizzera, insieme alla disoccupazione tedesca, ai Jolts opening Usa e gli ordini all’industria., Tanta carne al fuoco quindi, da seguire con estrema attenzione.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Crollo dei mercati o ennesima finta?Ieri Wall Street ha perso quota, con l'S&P 500 giù di circa lo 0.30%, il Nasdaq dello 0,2% e il Dow Jones di circa 330 punti, trascinati al ribasso dal crollo del settore dei servizi tecnologici e di comunicazione. Le azioni di Salesforce hanno perso oltre il 18% dopo che la società ha pubblicato una trimestrale sotto le aspettative. Anche Oracle (-3,5%), TMO (-1,9%) e Adobe hanno registrato un netto calo (-3,5%). Tra le megacap, Microsoft (-2%), Amazon (-0,8%), Meta (-1,5%) e Alphabet (-0,9%) hanno registrato perdite mentre Nvidia (+0,2%) e Apple (0,5%) sono riuscite a chiudere con il segno più.
Intanto, sul fronte obbligazionario, si sono arrestate le vendite dei treasuries, in concomitanza di dati macro che sono usciti inferiori alle attese, allentando la tensione che aveva avuto il suo culmine con le parole del Presidente della Fed di Minneapolis Kashkari. I dati di ieri, invece, se confermati nel prossimo futuro, lasciano aperto qualche spiraglio che la Fed possa tagliare i tassi di interesse quest’anno.
La crescita del PIL è stata rivista al ribasso all'1,3% nel primo trimestre, principalmente a causa del rallentamento della spesa al consumo. E oggi pomeriggio, occhio ai dati sui Price consumer expenditure, ovvero il dato chiave per misurare l’inflazione americana.
VALUTE
Il rafforzamento del dollaro, tipico movimento risk off, per ora, si è rivelato come un movimento parziale e limitato, con un tentativo frustrato, per l’ennesima volta, di rottura dei supporti chiave contro le principali valute. Con l’uscita dei dati sui jobless e sul Pil del primo trimestre, alla seconda rilevazione, il biglietto verde, che sembrava avviato al breakout di tutti i livelli precedenti, ha invertito la rotta molto velocemente con una reazione di euro, sterlina, Cad e oceaniche che pare assai interessante, pur rimanendo il trend di fondo di breve termine, favorevole ancora alla divisa americana e all’avversione al rischio.
Ma tutto come al solito, dipende dai dati, da una Boj che potrebbe iniziare a fare sul serio, e dal fatto che risulta assai difficile immaginare che nel medio termine i tassi Usa non vadano ad inficiare la crescita e i principali aggregati macro. È questa, a nostro parere, la vera ragione di non sfondamento della valuta americana al rialzo, cioè di fatto analisti e investitori, nonostante la retorica Fed, sono consapevoli che comunque la Fed abbasserà due volte, una a settembre e la seconda a Novembre 2024.
PIL USA CRESCE MENO DEL PREVISTO
L’economia statunitense è cresciuta dell’1,3% annualizzato nel primo trimestre del 2024, inferiore all’1,6% nella stima anticipata e al 3,4% nel quarto trimestre, principalmente a causa di una revisione al ribasso della spesa dei consumatori. La seconda stima è stata in linea con le previsioni di mercato e continua a indicare la crescita più bassa dopo le contrazioni della prima metà del 2022.
La spesa per consumi ha rallentato più di quanto inizialmente previsto, a causa del rallentamento nel settore di beni e servizi. Inoltre, la spesa pubblica è stata rivista leggermente al rialzo (1,3% contro 1,2%) e sia le esportazioni (1,2% contro 0,9%) che le importazioni (7,7% contro 7,2%) sono aumentate maggiormente, anche se la bilancia commerciale relativa ai soli beni, ha fatto registrare un peggioramento arrivando a quasi 100 miliardi di dollari.
TITOLI DI STATO
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso sotto il 4,58% giovedì, in calo rispetto al massimo di quattro settimane del 4,61% toccato ieri dopo la pubblicazione dei dati pomeridiani. Numeri che hanno mostrato che il PIL statunitense è cresciuto meno di quanto precedentemente riportato durante il primo trimestre, allontanando ulteriormente le precedenti aspettative di una crescita più elevata. Il che significa che qualche crepa nell’economia a stelle e strisce continua ad intravedersi.
Inoltre, le richieste iniziali di disoccupazione sono rimaste al di sopra delle medie dell’anno. Gli sviluppi hanno favorito uno scenario che consentirebbe alla Federal Reserve di allentare la politica monetaria, con aspettative di riduzione dei tassi a settembre. Tuttavia, la retorica verbale dei diversi rappresentanti del FOMC rimane fortemente orientata ad un periodo di tassi fermi, e nessun allentamento previsto per il 2024.
DATI
Il Pmi del settore manifatturiero è sceso in Cina a 49.5 punti nel mese di maggio, dal 50.4 del mese di aprile, inferiore anche alle previsioni di mercato di 50.5. Si tratta del primo calo dell’attività industriale a partire dal mese di febbraio, trascinato dalla discesa di nuovi ordinativi e domanda estera. In Giappone, la produzione industriale è scesa dello 0.1% su base mensile ad aprile, contro previsioni di mercato che erano per un incremento dello 0.9%. Sempre dal paese del sol levante però, arrivano notizie confortanti sulle vendite al dettaglio, cresciute del 2.4% su base annua ad aprile, sopra al 1.1% del dato precedente superiore alle previsioni di +1.9%. Sul fronte dei dati in uscita, segnaliamo i numeri sull’inflazione in Eurozona, attesa, a +2.7% su base annua, mentre nel pomeriggio c’è grande attesa per i dati relativi al Pce Usa, la vera misura dell’inflazione.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Finalmente le correlazioniGiornata di ribassi ieri a Wall Street, con l'S&P 500 e il Nasdaq che hanno perso entrambi lo 0,58% mentre il Dow Jones ha perso oltre l’1%, in un contesto di rendimenti obbligazionari in salita dopo le deludenti aste di ieri. In più si aggiungono le preoccupazioni derivanti dal persistente messaggio dei banchieri centrali, relativo a tassi ancora alti per lungo tempo, che hanno ridotto drasticamente le aspettative di allentamento di politica monetaria da parte della Fed.
Se poi aggiungiamo il fatto che i dati continuano a mostrarsi resilienti, come la fiducia dei consumatori pubblicata ieri, ecco che allora il quadro è completo. Tutti i settori hanno chiuso in rosso, con i finanziari tra i peggiori. La maggior parte delle mega Cap hanno perso quota, vale a dire Microsoft (-0,8%), Nvidia (-0,8%), Meta (-0,5%) e Alphabet (-0,2%). Inoltre, le azioni di American Airlines sono crollate di quasi il 13,5% dopo che la compagnia ha tagliato le sue prospettive di vendita. Al contrario, Apple (0,3%) e Amazon (0,3%) erano leggermente più alti. Salesforce pubblicherà i risultati trimestrali dopo la chiusura.
VALUTE
Si rafforza il dollaro, come era ampiamente prevedibile e come avevamo segnalato nel commento di ieri, in ragione del ritorno dell’avversione al rischio legata ai commenti hawkish dei banchieri centrali Usa e al solito refrain a cui ormai siamo abituati, ovvero i riflessi che i dati Usa, ancora positivi, hanno proprio su tali decisioni di politica monetaria.
Euro ormai a ridosso di 1.0790, con target, nel caso di breakout a 1.0720 30 area, inizialmente. Solo sopra 1.0860 cambierebbe nuovamente tale scenario. Anche il Cable segue a ruota, con un ribasso a 1.2690, ma con tanto spazio potenziale sotto i supporti, posti a 1.2640 e 1.2550.
Stabile il UsdJpy, anche se rimane vicinissimo ai livelli del secondo intervento della BoJ del primo maggio, posizionato in area 157.90-00. Corregge al rialzo anche il franco svizzero con EurChf tornato sotto 0.9900 a 0.9860 mentre si avvicina il supporto chiave di 0.9830-40, la cui rottura riproporrebbe area 0.9650.
Tra i cross segnaliamo il ritorno sotto 0.5600 di Nzdchf in un momento in cui tutte le valute rifugio tornano prepotentemente alla ribalta. Se non altro, ritorna la correlazione intermarket con gli azionari, che finalmente, scendono in concomitanza con le dichiarazioni dei banchieri centrali, facendo salire i rendimenti delle obbligazioni e il dollaro, mentre l’oro scende in correlazione inversa con il biglietto verde, il che ha poco senso se si deve considerare l’oro il bene rifugio per eccellenza. Ma i mercati, si sa, hanno sempre ragione.
GERMANIA, INFLAZIONE IN RIALZO
Il tasso di inflazione annuale in Germania è salito al 2,4% nel maggio 2024, rispetto al minimo triennale del 2,2% in ciascuno dei due mesi precedenti, e in linea con le aspettative, secondo le stime preliminari. L'inflazione è aumentata per la prima volta in cinque mesi, con i prezzi in accelerazione dei servizi e dei prodotti alimentari mentre i costi dei beni sono diminuiti.
Inoltre, i prezzi dell’energia hanno continuato a scendere, nonostante l’eliminazione del freno sui prezzi dell’energia e la simultanea introduzione di un prezzo del carbonio più elevato all’inizio del 2024, e la fine della riduzione temporanea dell’IVA per gas e teleriscaldamento nell’aprile 2024.
Escludendo alimentari ed energia, l’inflazione core è rimasta stabile al 3%. Rispetto al mese precedente l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1%. Considerando l'armonizzazione UE, il tasso annuo di inflazione è salito al 2,8%, il più alto in quattro mesi, rispetto al 2,4% di aprile e alle previsioni del 2,7%.
PETROLIO IN RIBASSO
Giovedì i futures del greggio WTI sono scesi in prossimità dei 79 dollari al barile, dopo aver perso quasi l’1% nella sessione precedente, appesantiti dalle crescenti aspettative che i tassi di interesse attuali potrebbero rimanere ai livelli attuali per un periodo più lungo, danneggiando le prospettive della domanda.
Le materie prime e altri asset rischiosi sono entrati in modalità sell off, mentre i dati del settore hanno mostrato che le scorte statunitensi di greggio e benzina sono diminuite rispettivamente di 6,49 milioni e 452.000 barili, la scorsa settimana, mentre le scorte di distillati sono aumentate di 2,045 milioni di barili.
Si attende ora la riunione dell’OPEC+ di domenica, in cui si prevede che il gruppo manterrà in vigore i tagli all’offerta. Nel frattempo, rimane alta la pressione sui mercati.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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La Fed non molla, Wall Street neanchePochi movimenti sull’equity Usa ieri, ma onestamente ci si poteva aspettare, dopo una sessione asiatica in ribasso causata proprio da una Fed per nulla accomodante, una seduta correttiva anche in Europa e Stati Uniti, ed invece, siamo ancora qui a parlare di nuovi record storici con i tre indici principali statunitensi in positivo. I dati americani hanno però cominciato a mostrare delle ovvie quanto logiche crepe, anche se il motore Usa non batte ancora in testa, ma resiste, e le ragioni sono le solite, ovvero principalmente l’enorme liquidità entrata negli ultimi 4 anni in questo mercato.
Le azioni statunitensi sono costose rispetto al rapporto tra capitalizzazione di mercato e Pil, mentre gli azionari globali appaiono ancora relativamente a buon mercato, il che dimostra che i flussi di capitali, negli ultimi anni, si sono sempre di più indirizzati verso il mercato dei capitali più liquido e probabilmente più affidabile, quello Usa. Ma prima o poi ci sarà un punto di svolta, perché i tassi attuali dovranno riportare un poco di sano equilibrio rispetto a dei prezzi che onestamente sono drogati dall’high tech, ovvero il settore tecnologico.
Le azioni del colosso dei semiconduttori Nvidia sono aumentate di meno dello 0,4% e gli analisti hanno espresso ancora fiducia nella sua capacità di fornire ottimi risultati. Altri titoli importanti hanno mostrato performance contrastanti, con Microsoft in rialzo di oltre l'1% e Apple in rialzo di circa lo 0,6%. Tuttavia, Meta e Amazon hanno registrato rispettivamente un calo dell’1,3% e dello 0,8%. Nel frattempo, le azioni di Palo Alto sono scese di oltre il 2,5% dopo una guidance deludente, mentre quelle di Lowe sono scese di quasi il 3% nonostante abbiano registrato utili e ricavi positivi.
VALUTE
Ancora una giornata priva di significato sul forex con i principali rapporti di cambio ancorati in 30-40 pip di movimento. Tiene meglio la sterlina sul dollaro, rispetto alla moneta unica, con l’EurGbp che da quota 0.8560, scivola lentamente verso i supporti posti a 0.8520-30 area. Permangono le speranze di vedere una BoE tagliare presto i tassi, già a giugno, così come del resto si prevede che la BCE faccia lo stesso, ovvero riduca il costo del denaro per ridare voce alla crescita. I livelli chiave sono sempre i medesimi, ovvero 1.0830 e 1.0890 sull’EurUsd, mentre sul Cable sono 1.2690 e 1.2760.
UsdJpy, ugualmente, per ora rimane ancorato tra 156.00 supporto chiave di breve termine, e 156.70, la cui rottura potrebbe spingere i prezzi sui massimi di 158.00, livello al quale la BoJ intervenne il 1° maggio scorso. Attenzione perché ci stiamo avvicinando alla line in the sand, ovvero il livello oltre il quale la BoJ farà muro.
Sulle altre coppie, il risk on vede ancora un franco svizzero che lentamente si indebolisce, pur rimanendo comunque poco volatile, e un dollaro neozelandese che, questa mattina è salito dopo la decisione della RBNZ di mantenere i tassi invariati al 5.5%, ma poi è tornato dover era cominciato il movimento. Nello statement della RBNZ si legge che sebbene nel primo trimestre del 2024 l’inflazione complessiva del paese sia scesa al minimo di quasi tre anni, pari al 4%, è rimasta comunque al di sopra dell’intervallo obiettivo compreso tra l’1% e il 3%. Di conseguenza, il comitato ha ritenuto che l’OCR dovesse rimanere a un livello restrittivo per garantire che l’inflazione ritorni entro l’intervallo obiettivo entro un arco di tempo ragionevole.
EUROZONA, MIGLIORA LA BILANCIA COMMERCIALE
L’Eurozona ha registrato un surplus commerciale di 24,1 miliardi di euro nel marzo 2024, superiore ai 19,1 miliardi di euro dello stesso mese dell’anno precedente e migliore delle previsioni di mercato di 19,9 miliardi di euro. Si è trattato del surplus commerciale più grande da dicembre 2020, poiché le importazioni sono scese del 12% su base annua a 221,3 miliardi di euro, in gran parte a causa di minori acquisti di combustibili minerali, lubrificanti e affini, materie prime, macchinari e manufatti.
Tra i principali partner commerciali, le importazioni sono diminuite soprattutto da Cina, Stati Uniti, Regno Unito, Russia e Norvegia. Nel frattempo, le esportazioni sono diminuite più lentamente del 9,2% a 245,4 miliardi di euro, principalmente a causa della riduzione delle spedizioni di macchinari e attrezzature di trasporto, manufatti, materie prime e combustibili. Le esportazioni sono diminuite principalmente verso Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera e Russia.
SCENDE L’INFLAZIONE IN CANADA
Il tasso di inflazione annuale in Canada è sceso al 2,7% nell’aprile 2024 dal 2,9% del mese precedente, in linea con le aspettative del mercato, segnando il tasso di crescita dei prezzi al consumo più debole da marzo 2021. Ciò è coerente con le aspettative della BoC secondo cui l’inflazione dovrebbe rimangono vicini al 3% nel primo semestre scendendo sotto il 2,5% nella seconda parte dell'anno, mantenendo il segnale che i tagli dei tassi sono vicini. UsdCad, dopo uno spike iniziale di 50 pip da 1.3620 a 1.3680, è tornato indietro correggendo circa 30 pip. Il trend sembra ancora negativo in una chiara fase di distribuzione di medio termine con obiettivi più bassi per UsdCad e i suoi cross.
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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Mercati fermi sui massimiPoche novità su mercati azionari ieri, dopo i forti guadagni del giorno prima che avevano portato i principali listini americani su nuovi massimi storici. Le ragioni sono legate probabilmente a prese di beneficio, in mezzo a dati economici contrastanti, tra cui un calo delle richieste iniziali di disoccupazione, prezzi di importazione ed esportazione più alti del previsto, permessi di costruzione deludenti e uno stallo nella produzione industriale.
Allo stesso tempo, il presidente della Fed Bank di New York Williams ha affermato che c’è bisogno di tempo e di maggiori conferme per cominciare a ridurre il costo del denaro. Sul fronte degli utili, le azioni di Deere & Company sono scese di oltre il 2% dopo che la società ha tagliato le previsioni sugli utili per l’intero anno. Walmart, d'altro canto, è cresciuto del 6,6% dopo che i suoi risultati hanno superato le stime degli analisti. Tra le megacap, Microsoft, Apple, Nvidia, Amazon e Alphabet sono aumentate tutte di circa lo 0,5%.
VALUTE
Sui cambi seduta interlocutoria con i principali rapporti chiusi in 30-40 pip, e con il solo Jpy che è tornato nel trend ribassista. Tutti gli altri rapporti aspettano qualcosa che li possa muovere dai livelli raggiunti. Il sentiment rimane in risk on con l’indice Vix sotto quota 12.50 mentre l’indice fear and greed è fermo a 60, anch’esso in appetito al rischio. EurUsd che non è riuscito a valicare quota 1.0885 assestandosi in area 1.0850, sui primi supporti di breve termine. Il trend di fondo resta rialzista con obiettivi sopra 1.0980 mentre al ribasso solo sotto 1.0750 si torna negativi.
Cable che ugualmente consolida in area 1.2630 sotto le resistenze chiave a 1.2700 10 al di sopra delle quali i target diventerebbero 1.2810 e 1.2890 00. UsdJpy che invece è salito tutto ieri, con un movimento di oltre 200 pip e ritorno in area 155.90. Boj che è scomparsa dalla scena, ma c’è da dire che i livelli di intervento potrebbero trovarsi in area 158.00 e non prima. Poco da dire sulle oceaniche con Aud e Nzd che consolidano e finalmente NzdChf che ha rotto 0.5500 con possibili target a 0.5850 nel medio termine.
JOBLESS CLAIMS E PRODUZIONE INDUSTRIALE
Il numero di persone che hanno richiesto l'indennità di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso a 222.000 nella settimana terminata l'11 maggio, meno delle aspettative del mercato di 220.000. Si è trattato del terzo valore più alto quest'anno, mantenendo le richieste di indennizzo ben al di sopra della media degli ultimi 9 mesi e segnalando l'indebolimento del mercato del lavoro negli Stati Uniti. Nel frattempo, le richieste di indennizzo sono aumentate a 1.794.000 nella settimana terminata il 4 maggio, il livello più alto in un mese, a dimostrazione che il mercato del lavoro comincia a dare segnali contrastanti.
Per contro, la produzione industriale negli Stati Uniti è rimasta poco variata ad aprile, dopo un aumento dello 0,1% a marzo deludendo le aspettative del mercato che attendevano una crescita dello 0,1%. La produzione manifatturiera, che rappresenta il 78% della produzione totale, è diminuita dello 0,3%, rispetto alla previsione di mercato di un aumento dello 0,1%. La produzione dei servizi pubblici è invece aumentata del 2,8%. L’utilizzo della capacità è sceso al 78,4% in aprile, un tasso che è di 1,2 punti percentuali inferiore alla media di lungo periodo (1972-2023).
BILANCIA COMMERCIALE ITALIANA
L’Italia ha registrato un surplus commerciale di 4,341 miliardi di euro nel marzo del 2024, inferiore alle aspettative del mercato di 4,77 miliardi di euro. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si registra un surplus di 3,327 miliardi di euro, poiché i prezzi delle materie prime chiave per l'economia italiana sono diminuiti dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, limitando gli acquisti esteri.
Le importazioni sono crollate dell'11,2% rispetto all'anno precedente a 49,839 miliardi di euro, con i prezzi più bassi del gas naturale che hanno fatto crollare gli acquisti del 35,4%, mentre il calo dei prezzi del petrolio greggio ha ridotto le importazioni del 32,6%. Sono diminuite anche le importazioni di legno e prodotti in legno (-14,7%) e di macchinari e attrezzature (-14,1%). D'altro canto, le esportazioni sono diminuite dell'8,9% a 54,18 miliardi di euro, guidate dalle minori vendite di metalli di base e prodotti in metallo (-19,3%) e di prodotti tessili (-16,5%).
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Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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