Wall Street scendeInizio della settimana leggermente contrastato sui mercati azionari con l'S&P 500 invariato, mentre il Nasdaq ha chiuso leggermente in rosso. Il Dow, per contro, ha guadagnato qualche posizione facendo registrare un +0,3%.
Le azioni tecnologiche sono state sotto i riflettori dopo che Apple ha annunciato il suo più grande impegno finanziario di sempre negli Stati Uniti, con un investimento di oltre 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni e 20 mila nuovi occupati. Microsoft, per contro, avrebbe annullato i contratti di locazione dei data center, il tutto prima del rapporto sugli utili chiave di Nvidia di mercoledì.
VALUTE
L'euro è rimasto stabile dopo i risultati elettorali tedeschi, nonostante un tentativo di rialzo in mattinata sopra 1.0500, poi frustrato da ordini di vendita che l’hanno riportato sotto in area 1.0470, dove è rimasto per quasi tutta la sessione.
In Germania, il blocco conservatore CDU/CSU si è assicurato il 28,6% dei voti, seguito dall'estrema destra AFD (20,8%) e dal centro-sinistra SPD (16,4%), in linea con le aspettative. Il leader della CDU, Friedrich Merz, avrà bisogno di almeno un partner di coalizione per formare una maggioranza parlamentare, con un accordo con la SPD che sembra essere l'opzione più probabile.
Sempre sulle valute, l'USD/JPY ha trovato supporto a 148.80, da dove ha rimbalzato tornando a 149.65, non lontano dalle prime resistenze chiave poste a 151.00. Pochi e insignificanti movimenti anche sulle altre coppie, che attendono un nuovo innesco da parte di Trump o della Fed. I temi infatti sono sempre gli stessi: dazi e politica monetaria. Non bastano i tweet come quello di ieri sera in chiusura di sessione americana, quando Trump ha dichiarato che ha intenzione di applicare le tariffe a Canada e Messico. Ora il mercato aspetta i fatti.
PESO MESSICANO IN RIBASSO
Il peso messicano (MXN) è scivolato contro il dollaro statunitense per il secondo giorno consecutivo dopo che i dati sull'inflazione per la prima metà di febbraio sono aumentati come previsto, giustificando tuttavia l'ultimo taglio dei tassi di 50 punti base del Banco de Mexico.
Il rapporto sull'inflazione ha rivelato che la banca centrale potrebbe continuare a ricalibrare la politica monetaria. Secondo i verbali della riunione del 6 febbraio, si prevede che Banxico taglierà i tassi di 50 bps. I dati del Prodotto Interno Lordo della scorsa settimana hanno confermato che l'economia messicana si sta avvicinando a una recessione tecnica. Il PIL si è ridotto dello -0,6% QoQ nel quarto trimestre del 2024, in calo rispetto a un'espansione dell'1,1% e in linea con le stime di un sondaggio Reuters. Questo e la divergenza della politica monetaria con gli USA suggeriscono un ulteriore rialzo nella coppia USD/MXN.
DALLAS FED INDEX IN CALO
L'indice dell'attività manifatturiera del Texas della Fed di Dallas è sceso di 22 punti a -8,3 a febbraio 2025, dopo aver raggiunto un massimo di oltre tre anni di 14,1 a gennaio. L'indice delle prospettive di crescita per le aziende è sceso di 24 punti a -5,2, mentre quello relativo alle prospettive generali è salito a un massimo di sette mesi di 29,2 da quasi zero il mese scorso.
L'indice di produzione, una misura chiave delle condizioni manifatturiere dello stato, è sceso di 21 punti a -9,1. Anche altre misure dell'attività manifatturiera sono diminuite questo mese, tra cui l'indice dei nuovi ordini e l'indice di utilizzo della capacità.
L’IFO CONSOLIDA
L'indicatore Ifo Business Climate per la Germania si è attestato a 85,2 a febbraio 2025, invariato rispetto alla cifra leggermente rivista del mese precedente e al di sotto del consenso di mercato di 85,8. Mentre le aziende sono diventate più ottimiste sulle loro prospettive per i mesi a venire, la loro valutazione della situazione aziendale attuale è diminuita.
In tutti i settori, il sentiment si è indebolito tra i fornitori di servizi, con un crescente scetticismo in particolare nel settore dei trasporti e della logistica. Al contrario, la fiducia è migliorata tra i produttori, i commercianti e le imprese di costruzione.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
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NVIDIA LONGSul grafico giornaliero di NVIDIA emerge una forte confluenza volumetrica in area 127$, dove si sovrappongono la Value Area Low del Volume Profile YTD, la PYVAH del VWAP e la deviazione standard -1 del VWAP annuale in sviluppo. Questa zona rappresenterà la mia bullish line in the sand, ovvero il livello chiave da cui valuterò ingressi long.
Il mio piano operativo prevede:
Ingresso in acquisto su conferma di tenuta del supporto in area 127$
Stop loss posizionato sotto lo swing low del pattern d'ingresso
Target 1: 138$, ovvero il POC del Volume Profile YTD
Target 2: 148$, con possibilità di estensione verso nuovi all-time high
Tuttavia, la trimestrale in uscita mercoledì 26 febbraio sarà un catalizzatore chiave per il titolo. Nonostante NVIDIA sia leader nel settore AI, il mercato potrebbe reagire negativamente anche in caso di risultati superiori alle aspettative, a causa delle elevate attese già prezzate.
Inoltre, la crescente competizione nel settore dell'intelligenza artificiale, con colossi come Microsoft che investono massicciamente in infrastrutture AI, potrebbe influenzare il sentiment degli investitori. Gli analisti riconoscono il potenziale di crescita a lungo termine di NVIDIA, ma nel breve periodo il titolo potrebbe subire pressioni dovute a prese di profitto o cambiamenti nelle prospettive del settore.
Resta quindi fondamentale monitorare la reazione del prezzo post-trimestrale per confermare la validità del setup tecnico.
S&P stabilisce nuovo record nonostante una sessione tranquilladi Marco Bernasconi – 20 Febbraio 2025
• A Wall Street si dice:
"Non aspettarti di ottenere risultati diversi facendo sempre la stessa cosa." - Warren Buffet
La sessione di ieri è stata piuttosto tranquilla, a eccezione del fatto che l'S&P ha chiuso su un nuovo massimo storico per il secondo giorno consecutivo. Le azioni continuano a salire, nonostante le persistenti incertezze sul mercato.
L'indice S&P 500 è avanzato dello 0,24%, chiudendo a 6.144,15 punti. Già nella sessione precedente aveva toccato un nuovo record, il primo dal 23 gennaio. Nel frattempo, il Dow Jones è salito dello 0,16% (circa 71 punti) a 44.627,59, mentre il NASDAQ ha registrato un modesto aumento dello 0,07% (circa 15 punti) a 20.056,25. Entrambi gli indici si trovano vicini a livelli storici.
Sebbene il NASDAQ non abbia brillato particolarmente, ci sono state alcune novità interessanti per i titoli del gruppo Magnificent 7, recentemente sotto pressione. Microsoft (MSFT) è avanzata dell'1,3%, dopo aver presentato il suo primo chip per il calcolo quantistico. Apple (AAPL) ha guadagnato solo lo 0,2%, nonostante il lancio di un nuovo iPhone a basso costo. Al contrario, Meta Platforms (META) ha chiuso in calo dell'1,8%, segnando il secondo giorno consecutivo in rosso dopo una serie di 20 sedute positive.
I verbali dell'ultima riunione della Federal Reserve non hanno avuto un impatto significativo sul mercato, il che non sorprende, dato che non contenevano informazioni nuove. Come ha ribadito più volte il presidente Jerome Powell, la Fed prevede di mantenere una politica monetaria restrittiva finché l'inflazione non riprenderà a scendere verso l'obiettivo del 2%.
Tuttavia, la pubblicazione odierna del report sugli utili di Walmart (WMT) potrebbe rappresentare un catalizzatore per smuovere il mercato. Le azioni del colosso della vendita al dettaglio hanno reagito positivamente agli ultimi quattro rapporti trimestrali, registrando un rialzo di oltre il 20% dall'ultima pubblicazione. Anche oggi, il titolo ha chiuso in leggero aumento dello 0,2%.
Walmart ha un'esposizione più marcata nel settore alimentare e nei beni di prima necessità, categorie che beneficiano di una domanda relativamente stabile nel ciclo economico. Il suo posizionamento orientato al valore, unito a una strategia digitale ben eseguita, ha consentito all’azienda di guadagnare quote di mercato nel settore alimentare, attirando anche famiglie con redditi più elevati.
Nonostante la crescente quota di spesa alimentare proveniente da famiglie più abbienti, Walmart mantiene ancora una significativa esposizione ai consumatori a basso reddito, che continuano a subire pressioni finanziarie a causa dell’inflazione. Tuttavia, l’azienda è riuscita a compensare la debolezza di questo segmento, espandendo la propria clientela grazie a un'offerta digitale sempre più efficiente.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori.
• Oggi propongo alla vostra attenzione:
The Greenbrier Companies (GBX)
Resta aggiornato per ulteriori analisi e opportunità di investimento!
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Powell vs TrumpPOWELL VS TRUMP
Ha parlato Jerome Powell! Nella sua audizione al Congresso, il Presidente della Fed ha rilasciato commenti interessanti riguardanti la politica monetaria, ma non solo, dato che si è espresso sulle tariffe, anche se velatamente.
Il Presidente ha dichiarato di non avere fretta di modificare la politica monetaria, in ragione di un'economia che cresce ancora e si dimostra resiliente. Gli USA non sono in recessione, secondo il Governatore, che ha insistito ricordando che non spetta alla Fed dire se gli USA hanno sperimentato un atterraggio morbido, ma di certo la stessa Fed può dire di non aver osservato un atterraggio duro.
Parlando delle tariffe, ha ricordato che non spetta alla banca centrale commentare le politiche tariffarie, ma poi ha puntualizzato che la tesi del libero scambio ha ancora senso, in ragione del fatto che i paesi che non adottano politiche restrittive sui dazi crescono più rapidamente.
La stoccata al Presidente Trump è arrivata poco dopo, quando ha dichiarato che la legge non consente al Presidente di rimuovere un membro del consiglio della Fed. Insomma, il rapporto tra i due protagonisti della vita politica ed economica degli Stati Uniti non sembra tutto rose e fiori, ma i due leader avranno ben altre occasioni per confrontarsi e il tutto si fa estremamente interessante.
WALL STREET NEUTRALE
La borsa USA ha oscillato intorno allo zero e non è riuscita a schiodarsi dal trading range neanche con le dichiarazioni del Governatore Powell, che ha ribadito davanti al Congresso che la Fed non ha fretta di tagliare i tassi di interesse.
Nel frattempo, Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone una tariffa del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio senza eccezioni o esenzioni. Le azioni dei produttori di acciaio e alluminio sono aumentate, vale a dire Cleveland-Cliffs (3,1%), US Steel Corp (1,2%), Nucor (2,5%) e Alcoa (1,6%).
Le megacap invece hanno avuto chiusure contrastanti, con Apple che ha guadagnato l'1,6%, Alphabet lo 0,2% mentre Microsoft e Meta hanno registrato perdite. Sostanzialmente invariate Nvidia e Amazon.
Nel frattempo, la stagione degli utili continua con le azioni Coca-Cola in crescita di oltre il 4% dopo che le vendite dell'azienda hanno superato le stime.
VALUTE
Lentamente, ma inesorabilmente, il mercato dei cambi ci sta dicendo che il dollaro ha perso slancio, forse perché tutte le notizie positive per la divisa USA sono ormai scontate nei prezzi di mercato.
Ieri sera poi, dopo che è uscita una notizia che fa sperare nella fine della guerra Russia-Ucraina, il dollaro ha ulteriormente ripiegato, alimentando una fase di risk on che ha spinto Euro, GBP, AUD e NZD al rialzo. Il Presidente ucraino Zelensky si è detto pronto ad offrire uno scambio territoriale con la Russia. Non è molto, ma è un piccolo spiraglio che si apre.
MESSICO, PRODUZIONE INDUSTRIALE
La produzione industriale del Messico si è ridotta del 2,7% rispetto all'anno precedente a dicembre 2024, dopo un calo dell'1,4% nel mese precedente. Si tratta del quinto mese consecutivo di cali nell'attività industriale, con l'edilizia (-7,5% contro -4,5%), l'estrazione mineraria (-6,3% contro -4,4%) e la produzione manifatturiera (-0,6% contro -0,1%) che hanno contribuito al rallentamento economico.
Allo stesso tempo, i servizi di pubblica utilità hanno registrato una crescita più lenta, dell'1,7%, rispetto al 3% di novembre. Su base mensile, la produzione industriale è scesa dell'1,4% a dicembre, una diminuzione superiore alle attese dello 0,5%. Nel 2024, la produzione industriale messicana è aumentata dello 0,2% rispetto a un anno fa. Peso messicano ancora debole a 20.55 contro dollaro.
BRASILE, INFLAZIONE IN CALO
Il tasso di inflazione annuale in Brasile si è attenuato al 4,56% a gennaio 2025 dal 4,83% del mese precedente, in linea con le aspettative del mercato, segnando il livello più basso da settembre dell'anno scorso. Tuttavia, è rimasto al di sopra della fascia di tolleranza superiore della banca centrale del 4,5%, e ciò sosterrà la previsione di un altro aumento dei tassi a marzo, come segnalato a dicembre.
Nonostante siano rimasti elevati, i prezzi hanno rallentato per cibo e bevande (7,25% contro il 7,69% a dicembre 2024), mentre i costi sono diminuiti per alloggi e utenze (-0,36% contro il 3,06%), esclusivamente a causa dell'impatto dei crediti energetici. A loro volta, rispetto al mese precedente, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,16%, l’aumento più debole per gennaio dal 1994.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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DT.TELEKOM AG ( DTE ), Strategia rialzista di lungo periodoDT.TELEKOM AG ( DTE ), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
L'azienda è stata fondata nel 1995 e ha sede a Bonn, in Germania. Deutsche Telekom AG, insieme alle sue controllate, fornisce servizi integrati di telecomunicazione. L'azienda opera attraverso cinque segmenti: Germania, Stati Uniti, Europa, Soluzioni di sistema e Sviluppo del Gruppo. L'azienda offre servizi di rete fissa, tra cui servizi di comunicazione vocale e dati basati sulla rete fissa e sulla tecnologia a banda larga, e vende apparecchiature terminali e altri prodotti hardware, nonché servizi ai rivenditori. L'azienda fornisce anche servizi mobili voce e dati a consumatori e aziende; vende dispositivi mobili e altri prodotti hardware; vende servizi mobili a rivenditori e a società che acquistano e commercializzano servizi di rete a terzi, come gli operatori di reti virtuali mobili. Inoltre, offre servizi Internet, prodotti e servizi televisivi basati su Internet e sistemi di tecnologia dell'informazione e della comunicazione per aziende multinazionali e istituzioni del settore pubblico con un'infrastruttura di centri dati e reti con il marchio T-Systems, oltre a servizi di call center. L'azienda ha 242 milioni di clienti di telefonia mobile e 22 milioni di clienti a banda larga, oltre a 27 milioni di linee di rete fissa. Deutsche Telekom AG ha una collaborazione con VMware, Inc. sulla piattaforma RAN virtuale aperta e intelligente basata su cloud per portare agilità alle reti di accesso radio per le reti LTE esistenti e per le future reti 5G; e una partnership con Microsoft per offrire esperienze di cloud computing ad alte prestazioni.
DATI: 20/ 01 /2023
Prezzo = 20.020 Euro
Capitalizzazione = 99,513B
Beta (5 anni mensile) = 0,58
Rapporto PE ( ttm ) = 22,28
EPS ( ttm ) = 0,90
Target Price DT. TELEKOM AG di lungo periodo:
1° Target Price: 30.59 Euro
2° Target Price: 44.905 Euro
3° Target Price: 56.455 Euro
4° Target Price: 67.845 Euro
5° Target Price: 84.28 Euro
6° Target Price: 104.905 Euro
USA cresce per il secondo giorno nonostante il calo di Alphabet.Le azioni USA crescono per il secondo giorno nonostante il calo di Alphabet.
di Marco Bernasconi - 6 Febbraio 2025
A Wall Street si dice:
"Il prezzo è ciò che paghi, il valore è ciò che ottieni." – Warren Buffett
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi:
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La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi
Le azioni guadagnano per il secondo giorno nonostante il calo di Alphabet
Il mercato non ha reagito positivamente al report di Alphabet (GOOGL) di ieri sera, ma le azioni sono comunque riuscite a registrare un secondo giorno di guadagni.
Mentre la crisi dei dazi sembra essere stata superata (almeno per ora), l'attenzione si sposta su un'altra pubblicazione dei Magnificent 7 prevista per oggi e sul rapporto mensile sull'occupazione in uscita venerdì.
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Andamento del Mercato
Dow Jones: +0,71% (+317 punti), chiusura a 44.873,28
S&P 500: +0,39%, chiusura a 6.061,48
NASDAQ: +0,19% (+38 punti), chiusura a 19.692,33
Gli indici hanno chiuso vicino ai loro massimi giornalieri per la seconda sessione consecutiva in territorio positivo, recuperando terreno dopo la svendita di lunedì.
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Le Azioni di Alphabet (GOOGL)
Le azioni di Alphabet (GOOGL) hanno perso il 7,3% ieri dopo la pubblicazione del rapporto sugli utili, che ha mostrato un fatturato inferiore alle aspettative e una debole performance della divisione cloud.
Tuttavia, un rialzo del 5,2% di NVIDIA (NVDA) ha contribuito a compensare parte delle perdite.
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I Magnificent 7 continuano a stupire con utili da record
I big del settore tecnologico si confermano straordinariamente redditizi, continuando a crescere a ritmi impressionanti.
Risultati del quarto trimestre 2024
• Alphabet (GOOGL):
o Utili: +28,3% su base annua (26,5 miliardi di dollari)
o Ricavi: +12,9% (81,6 miliardi di dollari)
• Microsoft (MSFT):
o Utili: +10,2% su base annua (24,1 miliardi di dollari)
• Meta (META):
o Utili: +48,7% su base annua (20,8 miliardi di dollari)
L'argomento principale a sostegno degli ingenti piani di spesa in conto capitale (capex) di queste aziende è la volontà di consolidare la loro leadership nell’ambito dell’intelligenza artificiale, che si preannuncia cruciale per la sostenibilità del loro enorme potenziale di guadagno futuro.
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Focus sul mercato del lavoro: in attesa del report sulle buste paga non agricole
Gli investitori attendono con impazienza il rapporto sulle buste paga non agricole, in uscita venerdì.
Nel frattempo, oggi hanno potuto esaminare il rapporto ADP Employment, che ha rivelato:
• 183.000 nuovi posti di lavoro nel settore privato a gennaio
• Un miglioramento rispetto ai 176.000 di dicembre
• Dato superiore alle aspettative di 150.000
Altri dati rilasciati ieri includono:
• Rapporto ISM Services:
o Calato dal 54% di dicembre al 52,8% di gennaio
o Sebbene il valore sia ancora sopra la soglia del 50% (indicando un'espansione economica), il dato è risultato inferiore alle previsioni.
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Prossimi dati economici e pubblicazioni sugli utili
Il calendario di giovedì prevede:
Dati economici importanti:
• Richieste iniziali di disoccupazione
Principali report sugli utili attesi oggi:
• Amazon (AMZN)
• Eli Lilly (LLY)
• AstraZeneca (AZN)
• Honeywell (HON)
• Bristol Myers Squibb (BMY)
• ConocoPhillips (COP)
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Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori.
Oggi propongo alla vostra attenzione:
Ceragon Networks (CRNT)
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Dazi minacciati e incertezza nei Mag 7 non fermano i mercati.Il mercato sale nonostante le discussioni sui dazi e i risultati contrastanti di Mag 7
di Marco Bernasconi - 31 Gennaio 2025
A Wall Street si dice:
"Sii avido quando gli altri sono spaventati, e spaventato quando gli altri sono avidi."
— Warren Buffett
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi
La reazione del mercato ai report di Mag 7 di ieri sera è stata contrastante, ma i principali indici sono comunque riusciti a chiudere in positivo. Gli investitori cercano di mitigare il più possibile l'impatto della svendita di DeepSeek in vista di venerdì.
Il pioniere dei veicoli elettrici Tesla (TSLA) è stato il migliore del trio Big Tech nella sessione di mercoledì sera, registrando un aumento del 2,9%, nonostante abbia mancato sia gli obiettivi di fatturato che quelli di utile netto. Gli investitori sembrano fiduciosi che innovazioni come i robotaxi e il robot Optimus aiuteranno l’azienda a rimettersi in carreggiata.
Nel frattempo, Meta Platforms (META) ha guadagnato l'1,6% dopo aver superato le aspettative sugli utili. Anche Microsoft (MSFT) ha riportato risultati superiori alle attese, ma è stata la grande perdente della giornata, con un calo del 6,2% a causa di ricavi del cloud inferiori alle previsioni.
Andamento degli indici
S&P 500: +0,53% a 6.071,17
Dow Jones: +0,38% (+168 punti) a 44.882,13
NASDAQ: +0,25% (+50 punti) a 19.681,75
I guadagni sono stati frenati verso la fine della sessione quando il presidente Trump ha iniziato a parlare di dazi. Gli investitori erano sollevati dal fatto che non avesse menzionato questa promessa della campagna elettorale nei giorni successivi all'insediamento. Tuttavia, ieri ha annunciato dazi del 25% sui beni importati da Canada e Messico a partire da sabato.
Questa potrebbe essere solo una delle tante sfide a cui il mercato dovrà abituarsi. Dopo l'annuncio, l'S&P ha registrato un calo di 50 punti, seguito da un rimbalzo di 40 punti.
Sull'argomento dazi, il mercato sembra scettico sul fatto che verranno effettivamente applicati. Tuttavia, se ciò accadesse, potremmo assistere a una forte ondata di vendite.
Apple batte le aspettative, ma con risultati contrastanti
Dopo la chiusura di ieri, è arrivato un altro report di Mag 7: Apple (AAPL) ha battuto le stime sia sui ricavi che sugli utili. Tuttavia, dietro i numeri principali, il quadro appare più sfumato:
Vendite di iPhone in leggero calo
Vendite in Cina in calo di oltre l'11%
Ricavi dai servizi leggermente superiori alle attese
La reazione immediata del mercato è stata negativa, con un calo del titolo nel dopo mercato. Tuttavia, al momento della stesura di questo report, AAPL è rimbalzata ed è ora in rialzo di oltre il 3%, grazie a una previsione ottimistica sulla crescita dei ricavi per il prossimo trimestre.
Settimana di Borsa: il Dow resiste, ma NASDAQ e S&P sono in calo
Il Dow Jones è in territorio positivo per la settimana e, se chiudesse in rialzo domani, registrerebbe la sua terza settimana consecutiva in positivo.
L'indice è salito di quasi 300 punti lunedì, assorbendo così il calo di DeepSeek senza particolari difficoltà. Tuttavia, gli altri due principali indici rimangono in rosso:
NASDAQ: -1,4% nella settimana
S&P 500: -0,5% nella settimana
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
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Oggi propongo alla vostra attenzione: Tempus AI (TEM)
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Marco Bernasconi Trading.
Pil Usa un caloL'economia statunitense è cresciuta del 2,3% su base annua nel quarto trimestre del 2024, la crescita più lenta degli ultimi tre trimestri, in calo rispetto al 3,1% del terzo trimestre e alle previsioni del 2,6%. I consumi personali sono rimasti il principale motore della crescita, con un aumento del 4,2%, il più alto dal primo trimestre del 2023, rispetto al 3,7% del terzo trimestre del 2024. La spesa è aumentata più rapidamente sia per i beni che per i servizi.
D'altro canto, gli investimenti fissi si sono contratti per la prima volta dal primo trimestre del 2023. Tuttavia, gli investimenti in prodotti di proprietà intellettuale hanno continuato a crescere. Sia le esportazioni che le importazioni si sono contratte, mentre la spesa pubblica è aumentata a un ritmo più lento. Considerando l'intero 2024, l'economia è avanzata del 2,8%.
TRUMP CONFERMA I DAZI
A sorpresa, nella giornata in cui la BCE ha tagliato i tassi di 25 punti base portando il tasso di rifinanziamento principale al 2,9%, insieme alle notizie macro deludenti come il PIL di Germania e Italia, l’EurUsd, che ci saremmo aspettati in discesa impulsiva, ha retto egregiamente il livello di 1,0400, anche se in serata è sceso a 1,0390 dopo che Trump ha confermato tariffe del 25% per Canada e Messico. Ha poi promesso dazi anche alla Cina.
Tutte le altre valute concorrenti del dollaro sono scivolate dopo le parole del Presidente, soprattutto il dollaro canadese, con UsdCad che è salito fin oltre 1,4500. Va però detto che il dollaro fatica a rompere le resistenze e sembra aver perso slancio e momentum. È altresì vero che per ora la divisa USA tiene egregiamente i primi supporti, e il trend di fondo rimane pro dollaro. Cable a 1,2450 incapace di rompere 1,2480. EurGbp debole tra 0,8360 e 0,8390. Udjpy in correlazione alta e diretta con UsdCnh, con una price action che probabilmente è destinata a cambiare nel medio termine.
BORSE USA
L’S&P 500 e il Nasdaq hanno guadagnato rispettivamente lo 0,55% e lo 0,58%, mentre il Dow Jones è salito di circa lo 0,50%, in un contesto di attesa rispetto alle pubblicazioni delle trimestrali. I servizi di comunicazione, le utility, il settore immobiliare e i beni di consumo discrezionali sono stati i settori con le migliori performance, mentre la tecnologia ha avuto performance inferiori alle aspettative.
Meta è salita del 2,2% dopo aver superato le aspettative sugli utili e Tesla è salita di oltre il 4% nonostante il mancato raggiungimento delle stime di fatturato e profitto. D'altro canto, Microsoft è scesa di quasi il 6% poiché il bilancio previsionale ha deluso. Le azioni Apple sono state scambiate intorno alla parità.
Nel frattempo, l'economia statunitense è cresciuta del 2,3% annualizzato nel quarto trimestre, non raggiungendo la previsione del 2,6% ma indicando comunque una solida crescita, guidata dalla resiliente spesa dei consumatori. I prezzi PCE sono aumentati meno del previsto e le richieste iniziali di disoccupazione sono state inferiori alle previsioni.
EUROZONA, È CRISI
L'economia dell'Eurozona si è inaspettatamente bloccata nel quarto trimestre del 2024, segnando la sua performance più debole dell'anno, dopo una crescita dello 0,4% nel terzo trimestre e un'espansione prevista dello 0,1%. Le due maggiori economie hanno visto sorprendenti contrazioni, con il PIL della Germania in calo dello 0,2% e quello della Francia in calo dello 0,1%. L'Italia è rimasta stagnante per il secondo trimestre consecutivo.
Meglio hanno fatto Spagna (0,8%), Portogallo (1,5%) e Lituania (0,9%), con Belgio (0,2%) ed Estonia (0,1%) che hanno registrato anch'essi una crescita positiva. Su base annua, il PIL dell'Eurozona è cresciuto dello 0,9%, lo stesso del terzo trimestre e leggermente al di sotto delle previsioni dell'1%.
BCE TAGLIA ANCORA
La Banca centrale europea ha abbassato i tre tassi di interesse chiave di 25 punti base a gennaio 2025, come previsto, riducendo il tasso di deposito al 2,75%, il tasso di rifinanziamento principale al 2,90% e il tasso di prestito marginale al 3,15%. Questa mossa riflette le prospettive di inflazione attuali, con pressioni sui prezzi in calo e in linea con le proiezioni.
Mentre l'inflazione interna rimane elevata a causa di aggiustamenti ritardati di salari e prezzi, la crescita salariale si sta moderando e gli utili aziendali stanno assorbendo alcuni effetti inflazionistici. Nonostante le persistenti condizioni di finanziamento restrittive, si prevede che il taglio dei tassi allenterà gradualmente i costi di prestito per aziende e famiglie.
La BCE rimane basata sui dati e non si è impegnata in un percorso di tasso predeterminato, sottolineando un approccio cauto per garantire che l'inflazione si stabilizzi al suo obiettivo del 2%. L’Euro, come già ribadito, ha tenuto egregiamente i supporti e sembra consolidare sui livelli attuali di 1,0400.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese di 16.000 unità rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 207.000 nella settimana, ben al di sotto delle aspettative di mercato di 220.000, segnando un brusco calo rispetto al massimo degli ultimi due mesi della scorsa settimana. Nel frattempo, le richieste continuative sono scese di 42.000 unità rispetto al massimo di oltre tre anni toccato la settimana precedente, attestandosi a 1.858.000 nel periodo conclusosi il 18 gennaio.
Il risultato è stato coerente con la dichiarazione della Federal Reserve secondo cui il mercato del lavoro statunitense si è stabilizzato, è solido, e indurrà la Fed a rimanere ferma sui tassi per ancora qualche tempo.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Ottima Borsa in attesa degli utili dei Mag 7 e della Fed.Chiusa una settimana forte, ci aspettano gli utili dei Mag 7 e della riunione Fed.
A Wall Street si dice:
"Quando il mercato è in caduta libera, è il momento di cercare opportunità. Le migliori occasioni di investimento spesso emergono durante i periodi di crisi." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Una settimana forte in vista dei guadagni dei Magnifici 7 e della riunione della Fed
La serie di quattro giorni di rialzo del mercato si è conclusa venerdì 24, ma i principali indici hanno comunque registrato una seconda settimana consecutiva di guadagni, mentre ci avviciniamo a importanti annunci nel settore tecnologico e alla riunione della Fed.
Performance degli Indici:
L’S&P 500 ha raggiunto un nuovo massimo giovedì 23, ma ha chiuso in leggero calo venerdì 24, con una flessione dello 0,29%, a 6101,24 punti. Tuttavia, l’indice ha registrato un incremento dell’1,7% nell’arco della settimana, nonostante fosse più breve del normale. Il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,32% (circa 140 punti) a 44.424,25, e il NASDAQ ha perso lo 0,50% (quasi 100 punti) chiudendo a 19.954,30. Nonostante ciò, i guadagni settimanali sono stati significativi: il Dow è salito del 2,2% e il NASDAQ dell’1,7%.
Il Presidente Trump e la sua "Luna di Miele" Politica:
Questa è stata una settimana intensa anche per il Presidente Trump, che sembra godere di una "luna di miele" politica dopo una serie di iniziative intraprese sin dal suo giuramento lunedì. Gli investitori si mostrano entusiasti delle sue politiche pro-crescita, che includono deregolamentazione e riduzione delle tasse. Tuttavia, è bene ricordare che le "lune di miele" non durano per sempre. Ad esempio, il mercato ha accolto positivamente la richiesta del Presidente di tassi di interesse più bassi durante il suo intervento al World Economic Forum di giovedì 23. Molti dei guadagni di questa settimana, però, possono essere attribuiti anche alla mancanza di sviluppi significativi sulle tariffe commerciali.
Finora, Trump ha lanciato minacce tariffarie senza intraprendere azioni concrete. Quando queste minacce si trasformeranno in azioni ufficiali, sarà interessante osservare come il mercato reagirà. Fino ad allora, non ci sono ragioni evidenti per vendere, se non per consolidare i profitti realizzati.
Attenzione puntata sui guadagni tecnologici:
L’interesse dei trader si sposterà probabilmente dalla politica ai risultati finanziari del settore tecnologico attesi per la prossima settimana. Molti grandi nomi, inclusi quattro dei Magnifici 7, pubblicheranno i loro risultati.
Guadagni dei Magnifici 7:
Mercoledì sarà la volta di Meta Platforms (META), che venerdì 24 è salita del 3,2% grazie al piano dell’azienda di investire fino a 65 miliardi di dollari quest’anno per l’infrastruttura di intelligenza artificiale. Lo stesso giorno, anche Microsoft (MSFT) e Tesla (TSLA), che hanno chiuso in calo venerdì, pubblicheranno i loro risultati. Apple (AAPL) presenterà i dati giovedì, e sarà interessante capire la situazione del colosso dopo i segnali di difficoltà sul mercato cinese.
Come ormai noto, il successo straordinario del gruppo nel 2021 era in parte legato a una domanda anticipata da periodi futuri, una tendenza che è stata riequilibrata nel 2022. Nel 2023, il gruppo è tornato a una crescita "normale", e si prevede che questa stabilità continuerà nel 2024 e oltre.
I 100 titoli dell’S&P 500 in evidenza:
Questa settimana, circa 100 membri dell’S&P 500 presenteranno i loro risultati. Tra questi figurano diversi grandi nomi come Boeing (BA), General Motors (GM), Starbucks (SBUX), IBM (IBM), Southwest Airlines (LUV), Comcast (CMCSA), International Paper (IP) e altri, oltre ai già citati attori dei Magnifici 7.
Una settimana cruciale: la Fed e i giganti della tecnologia:
La giornata di mercoledì sarà particolarmente importante, poiché oltre ai guadagni dei grandi nomi della tecnologia, si attende anche una decisione della Fed. Nonostante la richiesta del Presidente di tassi di interesse più bassi durante il suo intervento di giovedì 23, il CME Fedwatch Tool assegna una probabilità del 99,5% a una pausa dei tassi.
Anche se la decisione potrebbe essere già ampiamente prevista, l’attenzione degli investitori sarà rivolta ai commenti del Presidente della Fed, Jerome Powell, che potrebbero influenzare significativamente i mercati.
Conclusioni:
Con queste premesse, la prossima settimana promette di essere cruciale sia per il settore tecnologico sia per le prospettive economiche globali.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Oggi propongo alla vostra attenzione: Couchbase (BASE)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
S&P raggiunge il massimo storico.S&P raggiunge il massimo storico, il mercato sale per il terzo giorno consecutivo.
A Wall Street si dice:
"Quando il mercato è in caduta libera, è il momento di cercare opportunità. Le migliori occasioni di investimento spesso emergono durante i periodi di crisi." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Ora che il modesto calo di dicembre e inizio gennaio sembra essere terminato, il mercato appare pronto a tornare ai massimi storici. Questo è esattamente ciò che è accaduto mercoledì, quando uno dei principali indici ha toccato livelli record durante la sessione.
Performance degli Indici:
L'S&P 500 è salito dello 0,61% chiudendo a 6086,37, ma ha superato i 6100 punti durante la giornata, segnando un nuovo massimo intraday. Il Dow Jones ha registrato un aumento dello 0,30% (circa 130 punti) raggiungendo 44.156,73, mentre il grande vincitore della giornata è stato il NASDAQ, che ha guadagnato l'1,28% (circa 252 punti) arrivando a 20.009,34. I principali indici si trovano ora in una striscia positiva di tre giorni consecutivi di guadagni.
Focus sulla Tecnologia:
Uno dei fattori principali che ha spinto la tecnologia mercoledì è stato Netflix (NFLX), che è balzato di quasi il 10% grazie ai risultati straordinari degli utili annunciati la sera precedente. Oltre a superare le previsioni sugli utili e sui ricavi, il pioniere dello streaming ha aggiunto quasi 19 milioni di nuovi abbonati nel trimestre, portando il totale degli abbonamenti a pagamento a oltre 300 milioni.
Netflix si conferma leader indiscusso dello streaming, con la crescita sostenuta dal livello di abbonamento supportato dalla pubblicità. I ricavi pubblicitari ad alto margine stanno migliorando significativamente i margini dell’azienda, come dimostra il raddoppio degli utili nel quarto trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le azioni Netflix sono già aumentate di oltre il +75% nell’ultimo anno e i risultati recenti, insieme agli annunci di aumento dei prezzi, hanno portato il titolo a un nuovo massimo storico.
Altri Titoli Tecnologici in Crescita:
Anche la tecnologia ha ricevuto una forte spinta mercoledì grazie alla joint venture annunciata ieri sera, chiamata "Stargate", che prevede almeno 500 miliardi di dollari di investimenti da parte di aziende come OpenAI, Oracle (ORCL) e Softbank per costruire un’infrastruttura dedicata all’intelligenza artificiale (AI).
Mettere insieme "Trump" e "AI" nella stessa frase in questo momento rappresenta un mix perfetto per un rally di mercato. Tutti i titoli del gruppo MAG 7 hanno registrato guadagni, con NVIDIA (NVDA) e Microsoft (MSFT) in testa, entrambe con un incremento superiore al 4%. Inoltre, ARM Holdings (ARM) è cresciuta di quasi il 16% e Oracle (ORCL) ha guadagnato il 6,8%.
Prossimi Report sugli Utili:
Tra i principali report sugli utili in programma per domani figurano nomi importanti come Intuitive Surgical (ISRG),Texas Instruments (TXN),Union Pacific (UNP) e CSX (CSX), solo per citarne alcuni.
Il Quadro Generale:
Il quadro che emerge dalla stagione degli utili del quarto trimestre del 2024 è di forza e prospettive in miglioramento. Le aziende non solo superano le stime, ma offrono anche indicazioni rassicuranti per i prossimi trimestri. Gli utili complessivi per le 62 società dell’S&P 500 che hanno già riportato i risultati sono aumentati del +19,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con ricavi in crescita dell’8,4%. Inoltre, l’82,3% delle aziende ha superato le stime sugli utili per azione (EPS) e il 69,4% ha superato le stime sui ricavi.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
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Malibu Boats (MBUU)
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Equity, nuovi massimiAncora una seduta positiva per i listini USA, trascinati dall’euforia post insediamento di Trump, che ha promesso una nuova età dell’oro per gli americani. Ad aggiungersi anche i risultati aziendali, in un quadro di ottimismo che, in finanza, appare tipicamente anglosassone. Durerà? Per ora sì, ma fino a prova contraria.
L'S&P 500 è salito dello 0,6%, facendo registrare l’ennesimo nuovo massimo storico sopra i 6.100 punti, il primo però del 2025. Il Nasdaq 100 è balzato dell'1,35% e il Dow ha guadagnato solo lo 0,3%.
Tra i risultati aziendali degni di nota, segnaliamo Netflix, che è balzato del 12% dopo aver dichiarato un nuovo record di abbonati. Inoltre, Procter & Gamble ha chiuso a +2,5% e United Airlines ha guadagnato quasi il 4% dopo aver pubblicato risultati positivi.
Nel frattempo, Oracle è balzato dell'11%, facendo segnare un aumento di quasi il 20% questa settimana dopo la notizia della joint venture con SoftBank e OpenAI. Anche Nvidia e Microsoft sono salite di oltre il 4%, allineandosi ai guadagni del settore tecnologico.
D'altro canto, le obbligazioni a capitalizzazione più bassa sono state per lo più inferiori, poiché le preoccupazioni relative ai dazi sulla Cina, appena segnalati da Trump, hanno compensato i benefici attesi dalle politiche protezionistiche, aggiungendosi alla promessa di tasse sulle importazioni da Canada e Messico.
VALUTE
Sui cambi, balzo dell’Euro, che ha cercato di rompere 1.0450 senza però violarlo e alla fine è tornato indietro come il Cable e le oceaniche. Stabile il franco svizzero dopo le dichiarazioni di Schlegel, Governatore della SNB, che ha parlato del franco come valuta rifugio in un contesto di tassi di interesse che potrebbero anche, nel prossimo futuro, scendere sotto lo zero diventando negativi.
Viviamo una fase di grandissima incertezza, perché ogni dichiarazione di Trump può modificare gli scenari in un senso o nell’altro. Trump parla di dazi, ma i dazi sono controproducenti, specie perché causano un aumento dei prezzi alle importazioni che verranno inevitabilmente scaricati sui consumatori finali. Il trasferimento della produzione in USA, che è desiderio del Presidente, richiede tempo e potrebbe comunque non essere conveniente rispetto al produrre all’estero, per via di un costo del denaro che negli USA è oggettivamente più alto che altrove.
E poi non dimentichiamo la bilancia commerciale USA, in passivo di quasi 90 miliardi di dollari di incremento mensile, che necessiterebbe di un dollaro decisamente più debole per poter sperare in un miglioramento.
MUTUI IN CALO NEGLI USA
Il tasso di interesse medio per mutui a tasso fisso a 30 anni per prestiti intorno ai 750 mila dollari o meno, negli Stati Uniti è sceso al 7,02% nella settimana conclusasi il 17 gennaio 2025, dal 7,09% della settimana precedente, secondo la Mortgage Bankers Association. È il primo calo dei tassi dei mutui questo mese, sebbene i costi di finanziamento rimangano vicini ai massimi di maggio.
Il calo segue i rendimenti più bassi dei Treasury dopo che i dati sull'inflazione migliori del previsto hanno spinto a scommettere che la Fed ha spazio per continuare a tagliare i tassi di interesse quest'anno.
CANADA, PREZZI ALLA PRODUZIONE IN CALO
I prezzi alla produzione industriale in Canada sono aumentati dello 0,2% su base mensile a dicembre 2024, dopo un aumento dello 0,6% a ottobre e al di sotto delle previsioni di mercato di +0,6%. Ciò ha segnato il terzo aumento mensile consecutivo dei prezzi alla produzione, trainato principalmente dai prezzi dei veicoli, dei metalli non ferrosi, legname e alimentari in genere.
Al contrario, sono scesi i prezzi per i prodotti energetici e petroliferi, tra cui benzina e gasolio e prodotti chimici. Su base annua, i prezzi alla produzione sono aumentati del 4,1% a dicembre, l'aumento più netto da gennaio 2023, accelerando da un aumento del 2,2% a novembre.
GIAPPONE, CRESCE L’EXPORT
Le esportazioni giapponesi sono aumentate del 2,8% su base annua, raggiungendo i 9.910,60 miliardi di JPY, pari a 64 miliardi di dollari, a dicembre 2024, superando le previsioni di mercato del 2,3% e indicando il terzo mese consecutivo di crescita.
I principali settori che hanno trainato la crescita sono stati quelli dei macchinari e semiconduttori. Ma sono decollate anche le vendite di macchinari elettrici, insieme a quelle di strumenti scientifici e ottici. Le spedizioni e le vendite di beni manifatturieri sono anch’esse aumentate, specialmente i prodotti siderurgici.
Le esportazioni sono cresciute soprattutto verso Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud, Russia e India (quasi il 75%).
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Wall Street rilanciaGli indici americani hanno chiuso in netto rialzo venerdì, alimentati in gran parte da un rimbalzo del settore tecnologico. L'S&P 500 è salito dell'1%, il Nasdaq 100 è cresciuto dell'1,6% e il Dow Jones ha chiuso a +0,8%. Le azioni delle grandi aziende tecnologiche hanno guidato il rally, con Tesla a +3%, Nvidia in crescita del 3,1% e Microsoft in rialzo dell'1%. Anche le azioni dei beni di consumo hanno sovraperformato, con Amazon che ha chiuso a +2,4%.
I sentimenti sono migliorati grazie all’allentamento delle pressioni inflazionistiche e ai solidi utili delle principali banche, alimentando l'ottimismo per potenziali tagli dei tassi di interesse da parte della Fed. Mentre Donald Trump si prepara per il suo secondo mandato presidenziale, gli investitori osservano i cambiamenti di politica tra le preoccupazioni per i dazi e le modifiche fiscali.
I tre principali indici hanno chiuso la settimana con il Dow e l'S&P 500 in rialzo rispettivamente del 3,2% e del 3,4%, segnando i loro più significativi guadagni settimanali dal mese di novembre. Il Nasdaq ha evidenziato, nella settimana uscente, un +3,9%.
VALUTE
Chi opera sui cambi avrà notato come, nelle ultime settimane, la tendenza delle majors contro il dollaro abbia seguito un andamento caratterizzato da forza del dollaro, alternata a correzioni che non hanno però mai consolidato. Anzi, quasi sempre, dopo vani tentativi di rottura dei supporti chiave del dollaro, tendenzialmente falliti, il trend originario a favore della divisa USA è inesorabilmente ricominciato.
Ciò che ancor di più rende l’idea del trend in atto è la velocità con cui le valute concorrenti del biglietto verde hanno provato a recuperare, e quella invece di discesa, cioè di ritorno al rialzo del dollaro. La price action contro il dollaro è spesso veloce e rapida, ma non tiene i livelli e, dopo poco tempo, si sgonfia ritornando a muoversi nella direzione originaria. Insomma, il classico movimento da carry trades, che si muove nella direzione della valuta ad alto tasso lentamente, mentre quando corregge a favore di quella a tasso inferiore, lo fa velocemente e senza consolidare.
Anche venerdì sera, il biglietto verde è tornato verso i massimi dopo che la notizia della telefonata “amichevole” tra Trump e il suo omologo cinese Xi aveva spinto il dollaro decisamente al ribasso contro quasi tutte le concorrenti. La settimana entrante ci dirà molto perché è quella di insediamento di Donald Trump, che comincerà ad esternare e illustrerà molto probabilmente i suoi programmi futuri. Sarà probabilmente una settimana da seguire con grande attenzione, perché potrebbe determinare i destini dei principali rapporti valutari nel medio termine.
PREVISIONI DEL FMI
Il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato le proprie previsioni per l’anno appena iniziato, in cui prevede una crescita globale del 3,3%, in leggero aumento rispetto al 3,2% previsto a ottobre, guidata da una revisione al rialzo per gli Stati Uniti, che ha compensato i downgrade in altre principali economie. Anche per il 2026 è prevista una crescita del 3,3%, invariata rispetto alla proiezione precedente.
Il FMI ha sottolineato che, mentre gli Stati Uniti si trovano ad affrontare rischi al rialzo che potrebbero sostenere la crescita nel breve termine, altre nazioni rimangono esposte a rischi al ribasso in un contesto di accresciuta incertezza politica. Si prevede ora che l’economia statunitense crescerà del 2,7% nel 2025 (rispetto al 2,2% di ottobre), mentre quella cinese è stata rivista leggermente al rialzo al 4,6% (rispetto al 4,5%). Al contrario, la previsione per il vecchio continente è stata ridotta all'1% (rispetto all'1,2%), così come quella relativa al Giappone rimane stabile all'1,1%. Tra le emergenti, segnaliamo le proiezioni per il PIL dell’India, che sono cresciute al 6,5%. Per il Regno Unito, il FMI ha alzato la sua proiezione all’1,6% (rispetto all’1,5%).
Sul fronte dell’inflazione, il FMI prevede che l’inflazione complessiva globale scenderà al 4,2% nel 2025 (rispetto al 4,3%) e scenderà ulteriormente al 3,5% nel 2026.
BORSA UK SUI MASSIMI
Il FTSE 100 è salito di oltre l'1,5% venerdì, superando quota 8.500 e avvicinandosi a una chiusura record, trainato dalle azioni del settore minerario. Le azioni Glencore sono salite di circa il 4% in seguito alle segnalazioni di trattative di fusione con Rio Tinto, segnando potenzialmente il più grande accordo di sempre del settore. Anche Anglo American ha guadagnato più del 3%.
Questi rialzi sono arrivati in concomitanza con i dati economici del Regno Unito, con le vendite al dettaglio di dicembre in calo dello 0,3% su base mensile, contrariamente alle aspettative di un aumento dello 0,4%. All'inizio della settimana, il PIL del Regno Unito ha evidenziato un calo con una performance inferiore alle attese, così come l'inflazione, che è scesa al 2,5%, al di sotto delle previsioni. Questi fattori hanno alimentato le aspettative di diversi tagli dei tassi da parte della BoE, con gli analisti che ora stimano oltre 70 punti base di ribassi, rispetto ai 65 punti base del giorno precedente.
La sterlina è scivolata rispetto al dollaro, mentre i costi di prestito del Regno Unito si sono allentati dopo essere saliti ai massimi da un decennio la scorsa settimana. Il FTSE 100, dominato da aziende internazionali, ha beneficiato della domanda più debole del Regno Unito, che ha pesato maggiormente sul FTSE 250, incentrato sul mercato interno, in crescita solo dello 0,25%.
SETTIMANA ENTRANTE
La prossima settimana, negli Stati Uniti, l'attenzione si sposterà sull'insediamento di Trump e su una stagione di utili estremamente interessante, considerato il fatto che molte aziende rilasceranno le trimestrali. Tra queste, Netflix, Charles Schwab, P&G, J&J, Abbott, General Electric, Texas Instruments, Union Pacific, American Express e Verizon. Tra i principali dati macro, segnaliamo gli S&P Global PMI e le vendite di case esistenti.
A livello globale, attesa per la decisione della BoJ, che dovrebbe alzare i tassi di 25 bps, mentre i flash PMI forniranno approfondimenti sull'attività del settore privato nell'area dell'euro, in Germania, Regno Unito, India e Giappone. Altri dati in uscita includono il sentiment ZEW tedesco e quelli sull’occupazione inglese.
Buona settimana e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Il CPI fresco porta al miglior giorno del nuovo anno.Il CPI fresco porta al miglior giorno del nuovo anno.
A Wall Street si dice:
"I veri investitori non seguono le mode del mercato. Investono sulla base di analisi fondamentali solide." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
I mercati hanno vissuto una giornata straordinaria ieri, alimentati da un'inflazione più contenuta del previsto, che ha spinto al rialzo i principali indici e rinnovato l'ottimismo per futuri tagli dei tassi di interesse.
L'indice dei prezzi al consumo (CPI) di base è aumentato dello 0,2% su base mensile a dicembre e del 3,2% su base annua, entrambi risultati inferiori di 0,1% rispetto alle aspettative. Anche il CPI generale ha soddisfatto le previsioni, pur essendo leggermente più alto rispetto al rapporto precedente. Questi dati seguono quelli altrettanto incoraggianti dell'indice dei prezzi alla produzione (PPI) di ieri, che confermano come l'inflazione non stia riprendendo slancio nonostante le difficoltà nel farla scendere ulteriormente.
Gli investitori, quindi, possono tirare un sospiro di sollievo, mettendo da parte timori esagerati su un possibile aumento dei tassi prima di eventuali tagli futuri.
Wall Street ha accolto queste notizie con entusiasmo. L'inflazione rimane sotto controllo, e la paura di un suo rialzo sembra scongiurata. Con questi numeri, appare chiaro che la Federal Reserve non sta considerando nuovi aumenti dei tassi, anche se al momento non ci sono motivi per procedere a un taglio. Secondo il "Signor Mercato", la Fed probabilmente manterrà la sua posizione invariata almeno fino a giugno.
Performance degli indici
La reazione positiva ha spinto:
• S&P 500: +1,83%, chiudendo a 4.949,91.
• Dow Jones: +1,65% (circa 703 punti), chiudendo a 43.221,55.
• NASDAQ: +2,45% (circa 466 punti), raggiungendo i 19.511,23, grazie al tanto atteso rimbalzo tecnologico che ha interrotto una striscia di cinque giornate consecutive di perdite.
Anche il Russell 2000, recentemente in ripresa, ha guadagnato il 2%, ma è stato superato dalla crescita più marcata del NASDAQ.
Focus sui settori tecnologico e bancario
I titoli tecnologici hanno brillato, con i "Magnificent 7" tutti in aumento di almeno il 2%, guidati da:
• Tesla (TSLA): +8%, spinta dal suo ruolo di leader nel settore dei veicoli elettrici.
• Meta Platforms (META), NVIDIA (NVDA) e Alphabet (GOOGL): ciascuna in rialzo di oltre il 3%.
• Microsoft (MSFT), Amazon (AMZN) e Apple (AAPL): tutte in crescita superiore al 2%.
Il settore bancario ha dato ulteriore impulso al mercato, grazie a un solido inizio della stagione degli utili:
• JPMorgan (JPM): +2%, con una sorpresa positiva sugli utili del 19%, raggiungendo ricavi di 42,8 miliardi di dollari, ben oltre le stime.
• Wells Fargo (WFC), Citigroup (C) e Goldman Sachs (GS): tutte in aumento di oltre il 6%, grazie a risultati superiori alle aspettative per il quarto trimestre.
Questi istituti, oltre a riportare solide performance, hanno anche fornito previsioni ottimistiche per il 2025 e indicazioni rassicuranti sulle condizioni di mercato nei prossimi trimestri. Si prevede un contesto più favorevole per le banche, con una curva dei rendimenti che si sta finalmente normalizzando dopo un lungo periodo di inversione.
Attesa per i prossimi dati economici
La giornata di oggi porterà ulteriori aggiornamenti importanti con i risultati di:
• Taiwan Semiconductor (TSM)
• UnitedHealth (UNH)
• Bank of America (BAC)
• Morgan Stanley (MS)
• Infosys (INFY)
Inoltre, si attendono dati economici chiave come le vendite al dettaglio e le richieste iniziali di disoccupazione, che offriranno ulteriori indicazioni sulla spesa dei consumatori e sulla salute del mercato del lavoro.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Alcoa (AA)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Aumenta l'avversione al rischioAumenta l’avversione al rischio sui mercati, anche se Wall Street, in serata, alla fine, ha limitato le perdite. L'S&P 500 ha chiuso praticamente invariato, mentre il Nasdaq 100 è sceso dello 0,35% e il Dow Jones ha invertito la rotta chiudendo a circa +0,6%.
Il sentiment degli investitori è stato appesantito dall'aumento dei rendimenti dei Treasury, guidato dalle aspettative di un minor numero di tagli dei tassi della Fed quest'anno, e dalle preoccupazioni per le potenziali pressioni inflazionistiche derivanti dalle politiche della nuova amministrazione Trump.
I servizi tecnologici e di comunicazione sono stati i settori con le peggiori performance, mentre l'energia ha sovraperformato, sostenuta dall'aumento dei prezzi del petrolio in seguito alle nuove sanzioni statunitensi sulla Russia.
Le azioni di Apple sono scese del 2,4% dopo che i dati hanno mostrato che le vendite di iPhone sono diminuite del 5% lo scorso trimestre. Nvidia (-4,2%), Micron Technology (-6%) e Palantir Technologies (-3,1%) sono apparse in forte calo. Anche Microsoft (-0,3%), Amazon (-0,9%), Meta (-2,6%), Tesla (-2,4%) e Alphabet (-2,1%) hanno chiuso negative.
Gli operatori restano in attesa delle trimestrali, con le principali banche pronte a presentare i loro report in settimana. Inoltre, tutti gli occhi saranno puntati sui dati CPI e PPI americani, una misura importante dell’inflazione.
VALUTE
L'indice del dollaro è arrivato a quota 110 ieri, il livello più alto dall’ottobre 2022, e ha esteso un guadagno dello 0,6% nella prima settimana dell'anno, poiché i trader hanno ridimensionato le aspettative per i tagli dei tassi della Federal Reserve quest'anno, spinti da un rapporto sull'occupazione più forte del previsto di venerdì.
Poi in serata e soprattutto nella sessione asiatica, il dollaro ha ripiegato con l’EurUsd salito a 1.0270 di massimo, con i prezzi attuali in area 1.0240. Sul fronte dei tassi, analisti e investitori ora scommettono su un solo taglio dei tassi nel 2025, in calo rispetto ai 50 punti base previsti all'inizio di questo mese, e per di più posticipato alla seconda metà dell'anno.
Cable in recupero dopo il test dei minimi a ridosso di 1.2100, con un rimbalzo di 150 pips mentre l’EurGbp è tornata sotto quota 0.8400 dopo i massimi di ieri a 0.8423. Oceaniche in recupero di circa l’1% rispetto al biglietto verde, un movimento che non può che definirsi parzialmente correttivo e dovuto all’aumento dei prezzi delle materie prime.
UsdCad sceso da 1.4420 di circa una quarantina di pips, nel solito range 1.4280 - 1.4460. UsdJpy che non riesce a rompere i supporti posti a 157.00 e rimane nel trading range 157.00 - 158.80. Boj ancora assente sui tassi.
AUSTRALIA, FIDUCIA DEI CONSUMATORI
Il Consumer Sentiment Index in Australia è sceso dello 0,7% a 92,1 punti a gennaio 2025, segnando il suo secondo calo mensile consecutivo in un contesto di sentiment ancora negativo. I risultati del sondaggio evidenziano preoccupazione tra i consumatori, probabilmente in ragione anche del deprezzamento del dollaro australiano rispetto al dollaro statunitense. Ciò ha generato pessimismo relativamente alle prospettive economiche future.
Nonostante ciò, qualcosa è comunque cambiato in ragione del fatto che il numero pubblicato è comunque meno negativo rispetto a un anno fa e alcune componenti del sondaggio suggeriscono che i consumatori si aspettano un graduale miglioramento in futuro.
PETROLIO
I future sul petrolio greggio WTI sono saliti di oltre il 2% a oltre 78 dollari al barile lunedì, il livello più alto degli ultimi quattro mesi, poiché le nuove sanzioni statunitensi alla Russia hanno sollevato preoccupazioni sulle interruzioni dell'approvvigionamento.
Queste sanzioni, le più radicali finora, hanno preso di mira i principali esportatori, assicuratori e oltre 150 petroliere, lasciando acquirenti chiave come India e Cina a cercare alternative. La decisione ha creato caos, con le raffinerie cinesi che hanno tenuto riunioni di emergenza e le raffinerie indiane che si preparano per mesi di potenziali interruzioni.
I primi segnali includono petroliere sanzionate bloccate al largo della Cina, con il mercato che stima una riduzione fino a 800.000 barili al giorno di perdita dell’offerta di petrolio russo. Ad aumentare il rally ci sono il calo delle scorte statunitensi, il clima più freddo e le speculazioni sul fatto che la nuova amministrazione Trump potrebbe inasprire le sanzioni all'Iran.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Un Altro Calo dell'1%: Un 2024 Forte finisce in Tono Minore.Un Altro Calo dell'1%: Un 2024 Forte finisce in Tono Minore.
A Wall Street si dice:
"La tolleranza al rischio varia da individuo a individuo. Investi in base alla tua capacità di sopportare perdite." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Come può un anno così straordinario concludersi con un mese così deludente? Con un solo giorno rimasto nel 2024, questa è la situazione: le azioni hanno registrato un calo di circa l'1% per la seconda sessione consecutiva ieri.
Le azioni tecnologiche, ancora sotto pressione, hanno visto il NASDAQ perdere l'1,19% (circa 235 punti), chiudendo a 19.486,79. Tra i pochi segnali positivi, il leader dell'intelligenza artificiale e superstar del mercato NVIDIA (NVDA) ha guadagnato lo 0,4%, risultando l'unico titolo tra i "Magnificent 7" a chiudere in positivo. D'altro canto, Tesla (TSLA) ha subito un calo del 3,3% dopo la perdita del 5% di venerdì scorso, mentre Meta Platforms (META), Apple (AAPL), Amazon (AMZN) e Microsoft (MSFT) hanno tutte registrato perdite superiori all'1%.
L'indice S&P 500 è sceso dell'1,07%, chiudendo a 5906,94, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,97% (circa 418 punti), chiudendo a 42.573,73. Questo andamento riflette chiaramente come le sessioni a basso volume possano generare oscillazioni significative nei mercati.
È un modo piuttosto insolito per concludere un anno che, fino a questo momento, era stato molto positivo. Sebbene queste flessioni possano essere attribuite in parte alla presa di profitto, ci si potrebbe aspettare che il mercato mantenesse un profilo più stabile. Tuttavia, sembra che chiuderemo l'anno con un segnale di debolezza.
La recente riunione del FOMC ha contribuito a stabilire un tono ribassista, smorzando l'entusiasmo che i mercati avevano accumulato negli ultimi mesi.
Nonostante la pressione sulle azioni tecnologiche nelle ultime sessioni, il NASDAQ è comunque in rialzo dell'1,4% per dicembre, con un giorno ancora da registrare. Sfortunatamente, questa è l'unica buona notizia per il mese, poiché il Dow ha perso oltre il 5% e l'S&P è in calo di oltre il 2%.
Se speriamo ancora in un rally di Babbo Natale, il "grande uomo in rosso" dovrà affrontare una sfida significativa, considerando che mancano solo tre giorni nel periodo tradizionale che termina il secondo giorno del nuovo anno (questo venerdì).
Indipendentemente da ciò che accadrà oggi, il 2024 si confermerà come un anno positivo per i rialzisti. Dal novembre scorso, il mercato non si è più guardato indietro, registrando guadagni ben superiori alle aspettative. I titoli legati all'intelligenza artificiale e al quantum computing continuano a essere protagonisti, e non dimentichiamo Bitcoin, che ha mantenuto il suo slancio.
Quanto è stato positivo quest'anno? Tutti e tre i principali indici hanno registrato aumenti a doppia cifra, guidati dal NASDAQ, con un rialzo di quasi il 30% a un giorno dalla chiusura. Nel frattempo, l'S&P 500 e il Dow Jones sono cresciuti rispettivamente di oltre il 26% e quasi il 13%.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Casey's General Store (CASY)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Azioni in rialzo settimanale nonostante il sell-off di venerdì.Azioni in rialzo settimanale nonostante il sell-off di venerdì.
A Wall Street si dice:
"Non guardare solo il prezzo di un'azione, ma considera anche il suo valore intrinseco." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Le azioni mantengono i guadagni settimanali nonostante il forte sell-off di venerdì.
Fortunatamente, il forte rally della vigilia di Natale di martedì ha contribuito a bilanciare la situazione, altrimenti la svendita guidata dal settore tecnologico di ieri avrebbe portato i principali indici in territorio negativo per la settimana.
Il settore tecnologico ha incontrato difficoltà dopo Natale, nonostante avesse trainato il mercato verso l'alto prima delle festività. Ieri il NASDAQ ha subito un brusco calo dell'1,49% (quasi 300 punti), chiudendo a 19.722,03. Le principali aziende tecnologiche, i cosiddetti "MAG 7", hanno registrato perdite durante la sessione, guidate da Tesla (TSLA, -5%), pioniere dei veicoli elettrici e protagonista delle performance post-elettorali. Anche NVIDIA (NVDA) ha perso oltre il 2%, mentre Apple (AAPL), Amazon (AMZN), Alphabet (GOOGL) e Microsoft (MSFT) hanno tutte registrato ribassi superiori all'1%.
Parallelamente, l'S&P 500 è sceso dell'1,11%, chiudendo a 5.970,84, e il Dow Jones ha perso lo 0,77% (circa 333 punti), chiudendo a 42.992,21.
Con solo due giorni di contrattazioni rimanenti nel 2024, la volatilità sembra aumentare in vista della fine dell'anno. L'indice di volatilità (VIX) è cresciuto dell'8,3% venerdì, anche se è rimasto ben al di sotto dei massimi intraday.
La giornata di contrattazioni è stata caratterizzata da una discesa lenta e costante per i principali indici statunitensi, che hanno trascorso l'intera sessione in territorio negativo. Tuttavia, questi indici erano entrati nella giornata di venerdì con guadagni superiori all'1% ciascuno nella settimana ridotta.
Nonostante la svendita abbia attenuato quello che poteva essere un risultato eccezionale in vista delle ultime due sessioni dell'anno, gli indici sono riusciti a mantenere guadagni complessivi negli ultimi tre giorni e mezzo. Il NASDAQ ha registrato un incremento settimanale dello 0,8%, l'S&P 500 dello 0,7%, mentre il Dow, che venerdì ha interrotto una serie di cinque giorni consecutivi in rialzo, è comunque riuscito a chiudere la settimana con un guadagno dello 0,4%, interrompendo una serie di tre settimane negative.
Questa sarà un'altra settimana corta, a causa del Capodanno, il che potrebbe portare a ulteriori oscillazioni significative in un contesto di volumi bassi. Ma che dire del rally di Babbo Natale? Il tradizionale rally di fine anno, che comprende gli ultimi cinque giorni dell'anno e i primi due del nuovo, è iniziato in modo spettacolare martedì 24 con il miglior rally della vigilia di Natale degli ultimi 50 anni, ma le ultime due sessioni hanno deluso le aspettative, lasciando un retrogusto amaro.
La maggior parte degli investitori ha già completato le vendite per ottimizzare le perdite fiscali, e il calo attuale offre buone opportunità su molte azioni.
Lunedì 30 si prevede un volume di scambi moderato, mentre martedì 31 sarà probabilmente una giornata a bassi volumi. Giovedì 2 e venerdì 3, invece, potrebbero essere giorni di contrattazioni più normali, con molti investitori pronti a puntare su un inizio forte per il 2025.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Paycor HCM (PYCR)
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Marco Bernasconi Trading.
Potrebbe Palantir diventare la nuova Nvidia?Potrebbe Palantir diventare la nuova Nvidia?
Nell'anno 2023, ero uno dei pochi a prevedere il grande successo di Nvidia, e oggi parlerò di un'altra azienda che potrebbe seguire le sue stesse orme: Palantir.
L'intelligenza artificiale diventerà sempre più importante per le imprese, poiché passerà dalla fase di sperimentazione all'adozione strategica. Ciò contribuirà a risolvere problemi specifici e a promuovere l'efficienza, l'innovazione e la crescita sostenibile all'interno delle aziende. Accanto ai colossi del settore come Alphabet, Microsoft, Amazon e Meta, questa società potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione nel modo in cui i dati sono gestiti ed elaborati nell'ecosistema dell'IA, Offrendo soluzioni che ridefiniscono gli standard dei software aziendali e dell'analisi avanzata.
Sebbene Nvidia sia al vertice del mercato degli hardware per l'AI, il futuro di Palantir dipenderà dalla capacità di rendere i loro software e soluzioni di analisi dati indispensabili, in un mercato dove già spiccano nomi come Snowflake e Databricks.
Nell'attuale panorama tecnologico, Palantir Technologies Inc (NASDAQ:PLTR) si distingue come una delle società più interessanti. Negli ultimi due anni ha implementato importanti cambiamenti nel suo modello di business e ha consolidato la sua posizione di leader nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale per l'analisi dei dati. Il lancio della piattaforma Artificial Intelligence Platform (AIP) ha permesso a Palantir di integrare modelli linguistici avanzati con dati complessi del mondo aziendale, offrendo una soluzione inestimabile per numerosi clienti sia nel settore pubblico che privato.
La forza di Palantir risiede nella sua abilità di combinare dati aziendali con l'intelligenza artificiale, trasformando un ammasso caotico di informazioni in decisioni operative chiare e concrete. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel modo in cui le aziende gestiscono e utilizzano i loro dati.
Con una spesa globale stimata in oltre 1 trilione di dollari nei prossimi tre anni, l'intelligenza artificiale sta diventando sempre più importante. Ci sono molte opportunità per le aziende che possono affermarsi come partner strategici nella gestione e nell'utilizzo dei dati. Mentre Nvidia è leader del settore hardware, Palantir potrebbe diventare un attore chiave nel campo del software e avere margini di crescita significativi entro il 2025.
Essere un'azienda leader nel campo dell'intelligenza artificiale non è solo una questione di innovazione e sviluppo tecnologico, ma anche di successo finanziario sul mercato. La valutazione a Wall Street e gli aspetti fondamentali dell'azienda sono altrettanto importanti per raggiungere il vertice del settore.
Nel 2025, dopo il passaggio del titolo dal New York Stock Exchange (NYSE) al Nasdaq il prossimo 23 dicembre, si prevede che Palantir continuerà a crescere e guadagnare valore. Nel terzo trimestre del 2024, l'azienda ha visto una crescita dei ricavi del 30% su base annua e ha generato un flusso di cassa libero rettificato di 434,5 milioni di dollari. I suoi risultati finanziari dimostrano che Palantir sta andando verso una maggiore crescita, come evidenziato dalle previsioni di utili per il prossimo trimestre (0,11 dollari per azione) che sono in aumento del 37,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Inoltre, le entrate stanno continuando a svilupparsi positivamente con una prevista crescita del 28,3% per questo trimestre.
Palantir ha stretto accordi milionari con vari partner, incluso un contratto quinquennale del valore di quasi 100 milioni di dollari per migliorare le capacità di intelligenza artificiale e machine learning dell'esercito statunitense. A differenza di altre società software, la forza di Palantir risiede nella sua abilità di fornire soluzioni proprietarie che ottimizzano l'uso dell'IA e aumentano l'efficienza operativa dei suoi clienti. Questa posizione unica ha portato alcuni esperti a prevedere un aumento del titolo fino al 111% entro il 2025.
Al momento, le azioni sono costose, ma se ci sarà una correzione tecnica dei prezzi intorno ai 50$, comprerò il titolo con un obiettivo di raggiungere i 100$.
Wall Street tenta il recuperoCorrezione parziale dei listini americani nella seduta di ieri, dopo il sell-off del giorno precedente, i cui movimenti erano stati guidati dalle prospettive aggressive della Fed per il 2025. Il Dow, in particolare, ha registrato la sua decima sessione consecutiva di perdite mercoledì, la sua serie di perdite più lunga dal 1974.
La Fed ha abbassato il tasso dei fondi federali di 25 punti base come previsto ieri, ma ha segnalato solo 50 punti base di tagli dei tassi per il 2025, metà della riduzione prevista a settembre. Sul fronte dei dati, la crescita del PIL per il terzo trimestre è stata rivista al rialzo al 3,1% dal 2,8% e le richieste iniziali sono scese al di sotto delle aspettative a 220K.
Le megacap ieri, quasi tutte positive: Apple (0,3%), Microsoft (0,6%), Nvidia (1,5%), Amazon (1,5%), Meta (0,8%), Tesla (1,1%) e Alphabet (2,2%). D'altro canto, le azioni di Micron Technology sono crollate di oltre il 15% dopo che la società ha pubblicato risultati più deboli del previsto.
FOREX
Giornata divisa in due: una prima parte caratterizzata dal tentativo di recupero delle principali valute contro il dollaro, con l’EurUsd che ha testato 1.0425 in mattinata, e una seconda nella quale il dollaro è tornato a farla da padrone, con l’Euro tornato a ridosso di 1.0350.
Cable, dopo la decisione sui tassi (invariati), ha ripiegato perché due membri su nove hanno votato per la riduzione del costo del denaro. Il dollaro rimane fortissimo anche contro Jpy, in area 157.00 dopo aver testato anche 157.93, mentre l’unico dollaro che ha corretto è il UsdCad da 1.4475 a 1.4360, poi tornato a 1.4400. Oceaniche in leggero rimbalzo, insufficiente però per decretare la fine del rialzo del biglietto verde. Dollaro superstar quindi, con possibilità di vedere nuovi massimi intorno alle festività.
MERCATO DEL LAVORO USA
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 22.000 unità rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 220.000 nella prima settimana di dicembre, meglio delle aspettative di mercato che prevedevano un calo a 230.000. Tendono così ad attenuarsi le preoccupazioni per condizioni di lavoro più deboli dopo l'impennata inaspettata della scorsa settimana.
Il risultato è stato in linea con le recenti proiezioni della Federal Reserve secondo cui l'anno prossimo saranno necessari pochi tagli ai tassi di interesse, a dimostrazione della visione del FOMC secondo cui l'inflazione rappresenta una minaccia più grande per l'economia rispetto a un mercato del lavoro in flessione. A loro volta, le richieste di sussidi di disoccupazione in sospeso sono diminuite di 5.000, attestandosi a 1.874.000 nella prima settimana di dicembre.
PIL USA, TERZA RILEVAZIONE
L'economia statunitense è cresciuta del 3,1% su base annua nel terzo trimestre del 2024, più del 2,8% nella seconda stima e oltre il 3% del secondo trimestre. È il tasso di crescita più elevato finora quest'anno. La spesa personale è aumentata al ritmo più rapido dal primo trimestre del 2023, sostenuta da un aumento del 5,6% nei consumi di beni e da una robusta spesa per i servizi. Anche la crescita dei consumi pubblici è stata rivista al rialzo al 5,1% mentre il contributo del commercio netto è stato meno negativo, con esportazioni e importazioni riviste al rialzo.
BOE, TASSI FERMI
La Banca d'Inghilterra ha mantenuto il tasso di riferimento al 4,75% durante la riunione di dicembre 2024, in linea con le aspettative del mercato, poiché l'inflazione CPI, la crescita salariale e altri indicatori relativi all’indice dei prezzi sono aumentati, a conferma che rimangono le preoccupazioni verso un'inflazione robusta.
Tuttavia, tre funzionari del Board hanno preferito votare per un taglio di 25 punti base al 4,5% a causa della domanda debole e di un mercato del lavoro in indebolimento. La banca centrale ha ribadito che un approccio graduale verso il ribasso del costo del denaro rimane la scelta prioritaria e che la politica monetaria dovrà continuare a rimanere restrittiva per un periodo sufficientemente lungo fino a quando l'inflazione non sarà tornata all'obiettivo del 2% nel medio termine. La banca centrale continuerà a decidere il grado appropriato di restrizione della politica monetaria a ogni riunione.
Buona giornata!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Il calo Dow ribassa il mercato prima della decisione della Fed.Il crollo del Dow porta il mercato al ribasso prima della decisione della Fed.
A Wall Street si dice:
"Il vero investimento inizia quando vendi, non quando compri." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Non c’è nulla di straordinario nel fatto che le azioni subiscano un rallentamento prima di un grande evento di cronaca, ma il calo di nove giorni del Dow rappresenta un fenomeno che non si vede tutti i giorni (o addirittura ogni decennio).
L’indice è sceso di un ulteriore 0,61% (circa 267 punti) ieri, chiudendo a 43.449,90. Questa serie di perdite non si verificava da oltre 45 anni. Il Dow aveva raggiunto un nuovo record, chiudendo sopra i 45.000 punti per la prima volta mercoledì 4 dicembre, ma da allora non è più riuscito a chiudere in positivo.
L’S&P 500 ha perso lo 0,39%, chiudendo a 6.050,61, mentre il NASDAQ è calato dello 0,32% (quasi 65 punti) a 20.109,06. Il settore tecnologico ha mostrato un leggero raffreddamento dopo l’impressionante rally di lunedì, quando il NASDAQ era salito dell’1,2%. Nonostante ciò, Tesla (TSLA) ha continuato a beneficiare dell’effetto post-elettorale, avanzando di un ulteriore 3,6%. Anche Apple (AAPL, +1%) e Microsoft (MSFT, +0,6%) sono rimaste in territorio positivo.
Nel frattempo, Broadcom (AVGO) si è presa una pausa, dopo essere cresciuta di oltre il 35% in due giorni grazie ai risultati trimestrali che hanno visto il produttore di chip diventare una società da mille miliardi di dollari, con importanti progetti legati all’intelligenza artificiale in programma. Le azioni di Broadcom sono scese del 3,9% martedì. Anche NVIDIA (NVDA) ha subito un calo, arretrando ulteriormente in territorio di correzione con una flessione dell’1,2%, un ribasso che sembrava improbabile fino a poche settimane fa.
La riunione della Fed è iniziata ieri, e domani verrà annunciata la decisione sui tassi di interesse accompagnata dai commenti del presidente Jerome Powell. È quasi certo un ulteriore taglio di 25 punti base, con una probabilità superiore al 95% secondo lo strumento CME FedWatch. Tuttavia, la situazione si fa più complessa con l’avvicinarsi del 2025, a causa dell’inflazione persistente e di un mercato del lavoro in rallentamento.
Intanto la tecnologia blockchain ha iniziato a rivoluzionare il mondo moderno e sta già avendo un impatto su praticamente ogni settore.
Blockchain fornisce un registro digitale incorruttibile per le transazioni. Questa tecnologia radicale viene sfruttata per aumentare velocità, risparmi e sicurezza nei settori bancario, sanitario, immobiliare, legale e persino agricolo.
Il nostro portafoglio scava sotto l'hype e la volatilità di Bitcoin ed Ethereum per attingere alla tecnologia che li guida. Questo nuovo "Internet of Money" potrebbe essere sconvolgente come Internet stesso. Entro il 2029, si prevede che la sua crescita raggiungerà quasi $ 163,8 miliardi e entro il 2030 genererà più di $ 3,1 trilioni di nuovo valore aziendale in tutti i settori.
Ho creato un portafoglio proprio per seguire tutti i titoli che ruotano intorno al mercato delle criptovalute e della blockchain il nome di questo portafoglio è "Oltre il Bitcoin: Investire nella Tecnologia che Cambia il Mondo". In questa analisi trovate tutte le informazioni su come abbonarsia questo portafoglio.
Inoltre, il solido rapporto sulle vendite al dettaglio pubblicato ieri indica che la Fed potrebbe non avere fretta di intervenire con un taglio, dato che i consumatori stanno ancora spendendo. L’incremento dello 0,7% a novembre ha superato sia le aspettative sia il dato di ottobre, entrambi pari allo 0,5%.
Gli investitori ora si concentrano sulle prospettive della Fed per i tassi di interesse del prossimo anno. Dopo aver previsto un calo dei tassi al 4,4% per quest’anno, la Fed stima ora un ulteriore abbassamento al 3,4% nel 2024.
Tuttavia, con progressi sull’inflazione che stanno rallentando e alcuni rapporti sull’occupazione migliori del previsto, emergono dubbi sul fatto che la Fed proseguirà con i tagli al ritmo attuale. È possibile che non continuerà a ridurre i tassi a ogni riunione, come fatto finora durante questo ciclo di riduzioni, e che opti per una pausa intermedia. Probabilmente la Fed ribadirà il suo approccio basato sui dati, una linea guida che ha adottato fin dall’inizio.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
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Outbrain (OB)
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Marco Bernasconi Trading.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.12.2024L’inflazione è stabile negli Usa, FED verso un taglio di -0,25%.
Anche la Banca centrale Europea, domani, dovrebbe tagliare ¼ di punto.
Asia, e Cina in particolare, oggetto di ritrovato ottimismo. Watch-out!.
Macro Europea debole, ma forse il pessimismo è eccessivo.
Gli investitori attendono oggi, 11 dicembre, il dato sull'inflazione statunitense, cruciale per determinare le prossime mosse della Federal Reserve (Fed) prima della riunione del 18 dicembre.
Parallelamente, in Europa, l'attenzione si concentra sul meeting della Banca Centrale Europea (BCE) di giovedì 12, durante il quale si prevede un taglio dei tassi di 25 punti base, influenzato dalle tensioni geopolitiche in Siria e dai timori legati ai dazi promossi da Donald Trump.
Wall Street procede stabile e non lontana dai suoi massimi storici, in attesa dei dati sull'inflazione, con il Nasdaq che ieri ha raggiunto un nuovo massimo storico a 19.887 punti grazie al rally dei titoli tecnologici.
In Europa, invece, le borse hanno chiuso deboli: Milano ha perso -0,1%, Parigi -1,2% a causa della crisi politica dopo la caduta del governo Barnier.
Sul mercato valutario, l'euro è scivolato scivola del -0,4% contro il dollaro a 1,050, mentre il dollaro si rafforza sullo yen giapponese a 152,14, +0,65%.
Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, ha dichiarato che l’espansione dei canali digitali bancari sta migliorando l’efficienza, ma riduce la capillarità, creando temporanee barriere nell’accesso ai servizi finanziari.
Sylvain Broyer di S&P (Standard&Poors) ha sottolinea la crisi di fiducia nell’Eurozona, nonostante la ripresa economica e l'inflazione sotto controllo. Intanto, S&P Global ha rivisto al rialzo (migliorandolo) il trend di rischio per il settore bancario italiano grazie a tassi d’interesse positivi e a un ciclo del credito normalizzato.
Negli USA, l’inflazione a novembre è salita del 2,7% su base annua, contro il 2,6% di ottobre, e dello 0,3% su base mensile, confermando le attese, propizionado riaperture positive, anticipate dai futures, nella seduta odierna.
Whitney Watson di Goldman Sachs prevede un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed nella riunione del FOMC, con una probabilità prossima al 100%.
L’OPEC ha ridotto per la quinta volta consecutiva le previsioni di crescita della domanda di petrolio per il 2024 e 2025. La stima per il 2024 è stata abbassata a 1,61 milioni di barili al giorno (bpd) da 1,82 milioni, mentre per il 2025 è scesa a 1,45 milioni da 1,54 milioni.
I prezzi del petrolio sono in minimo rialzo oggi, ma in generale depressi e attorno ai minimi del 2024: WTI a 69,5 dollari/barile, +0,6%.
In Europa, i rendimenti dei titoli di Stato sono in calo: il decennale italiano scende al 3,18% con uno spread BTP-Bund a 107 punti base, mentre il rendimento tedesco è al 2,10%.
Il tasso di disoccupazione nell’area OCSE è stabile al 4,9%, con l’Italia che registra un calo cumulativo di 2 punti percentuali nell’ultimo anno, raggiungendo il 5,8%.
In Argentina, il presidente Javier Milei ha dichiarato di voler promuovere un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti entro il 2025, evidenziando l’alleanza strategica tra i due Paesi.
In Asia, Seul chiude a +1,02%, mentre Hong Kong arretra dello 0,77%. Sul fronte giapponese, l'indice Tankan Reuters scende a -1 a dicembre rispetto al +5 di novembre, mentre i prezzi alla produzione registrano l’aumento più rapido degli ultimi 16 mesi.
In Cina, è in corso la Central Economic Work Conference, durante la quale si discuterà probabilmente di un obiettivo di crescita del 5% per il 2025.
Il Bitcoin guadagna lo 0,7% nonostante Microsoft abbia respinto una proposta per includere la criptovaluta nel suo bilancio. Gli investitori considerano ancora i 100.000 USD una soglia critica per il mercato delle criptovalute.
La Banca dei Regolamenti Internazionali avverte del rischio di destabilizzazione dei mercati finanziari a causa dell'eccesso di offerta di bond sovrani. Il debito globale potrebbe salire a 130.000 miliardi di dollari entro il 2028. Negli Stati Uniti, l’implementazione dei tagli fiscali di Trump potrebbe far crescere il debito da 36.000 a 44.000 miliardi di dollari.
Il futuro andamento di Wall Street dipenderà in gran parte dai dati sull’inflazione e dalla politica monetaria della Fed: la situazione economica globale rimane incerta, influenzata da tensioni geopolitiche, oscillazioni del mercato energetico e instabilità politica in diverse regioni.
L'attenzione è rivolta agli USA e alla Cina, i cui dati economici e decisioni politiche definiranno le aspettative del mercato nei prossimi mesi.
House of Trading: Banche centrali pronte a stupireDigerita la netta affermazione di Donald Trump e le tensioni in arrivo da Germania e Francia, nuovi venti contrari giungono dalla Corea del Sud, dove il presidente Yoon Suk Yeol ha provato a dichiarare la legge marziale. Novità anche dal fronte geopolitico con il cambio di regime in Siria e le conseguenti implicazioni nella guerra Ucraina-Russia.
Ma gli operatori stanno dimostrando di essere pienamente concentrati su quello che è l’argomento di maggiore interesse degli ultimi anni: le Banche centrali.
Giovedì sarà la volta della BCE mentre la prossima sarà la settimana della Fed: in entrambi i casi gli analisti stimano una riduzione del costo del denaro di 25 punti base anche se l’ipotesi di una sorpresa non va esclusa a priori.
Alla luce di un contesto macroeconomico debole in special modo in due Paesi “core” come Germania e Francia, la BCE potrebbe anche decidere di stupire con una riduzione dei tassi da mezzo punto percentuale mentre da Washington il n.1 della Fed, Jerome Powell, potrebbe, alla luce di un mercato del lavoro che non accenna a rallentare, lanciare un segnale particolarmente forte all’esecutivo che entrerà in carica a gennaio confermando il tasso sui Fed Funds nel range 4,5-4,75%.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading, in onda sul canale YouTube di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Stefano Serafini e da Nicola Duranti, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sull’oro e sul Nasdaq 100: la prima operazione è a mercato (+3,99%) mentre la seconda non è entrata. A mercato anche i due deal ribassisti sul T-Note (+0,48%) e sulle azioni Nvidia (-2,91%).
Due “long” e due “short” anche per gli analisti, la cui squadra era composta da Jacopo Marini e dal conduttore Riccardo Designori. I deal rialzisti su Microsoft e Campari non hanno toccato il punto di ingresso mentre quelli al ribasso sul petrolio WTI e sul Dax sono a mercato (-3,11% e +35,5%).
La classifica generale registra il vantaggio dei Trader con 54 carte a target, 10 in più rispetto agli Analisti (8 carte a mercato per Trader, 5 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Para e da Massimo Rea mentre i due analisti saranno Riccardo Designori e Andrea Cartisano. I primi investiranno sull’oro, sul petrolio WTI e sulle azioni Broadcom e Adobe, i secondi sulle azioni Baidu, Alibaba, Buzzi e Technoprobe.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30 sul canale YouTube di BNP Paribas.
S&P 500: l'ascesa è destinata a fermarsi?Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, è consuetudine fare un resoconto dell’andamento dei mercati, ma soprattutto, formulare ipotesi su ciò che potrebbe riservare l’anno nuovo.
“cosa ci riserverà il mercato azionario americano?”
Ebbene, quest’anno, il compito di delineare scenari futuri si rivela particolarmente complesso, a causa di una serie di fattori chiave che analizzeremo al fine di trarne degli spunti.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Massimi storici
Innanzitutto, l’S&P500 si appresta a chiudere l'anno su valori massimi assoluti,una Bull Run nata dalle ceneri della crisi finanziaria del 2008, e che, salvo brevi pause, non ha mostrato significative inversioni di tendenza.
Analisi tecnica
Da un punto di vista tecnico notiamo che i prezzi dal time frame mensile in giù fino a quello ad un minuto sono sopra la velocissima Media Mobile Esponenziale a 9 periodi e questo ci dà l’idea di quanto tirate, almeno tecnicamente, siano le quotazioni. L’RSI stesso sul mensile non è ancora riuscito a segnare un nuovo massimo rispetto al picco di Agosto del 2021.
I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri.
In pratica l’RSI segnala solo divergenze ribassiste.
Politica monetaria
Il contesto della politica monetaria, risulta un elemento cruciale, registrato come il ciclo di rialzo dei tassi di interesse più rapido mai attuato dalla Federal Reserve. Questo intervento è stato reso necessario dalla forte ondata inflazionistica, originata in primis dalla pandemia del COVID-19 e poi dal conflitto tra Russia e Ucraina.
I recenti dati indicano un progressivo calo dell’inflazione verso il target del 2%, cosicché' il percorso di allentamento monetario intrapreso a settembre, potrebbe potenzialmente protrarsi nel 2025. Il dato dell'Indice dei Prezzi al Consumo USA che verrà rilasciato mercoledì prossimo potrà più che altro fornire indicazioni sulla velocità con cui verrà condotto il ciclo di allentamento ma difficilmente lo metterà in discussione. Allo stesso modo sono da considerare i dati inerenti al mercato occupazionale statunitense, A riguardo è utile evitare la semplicistica equazione che vuole che al taglio dei tassi seguano le azioni in rialzo. Si tratta di un falso mito visto che non sempre si verifica.
L’elezione di Trump
La rielezione di Trump alla casa Bianca e’ stata accolta con favore dai mercati soprattutto dai comparti Tech e Finance. La sua agenda elettorale fatta di protezionismo, lotta all'immigrazione, tentativo di risanare l'enorme squilibrio della bilancia commerciale, allentamento della transizione energetica verso fonti sostenibili (accordo di Parigi), riequilibrio nei rapporti con i partners internazionali su questioni di difesa e commercio, con conseguenze sia nell'immediato che nel medio termine.
Mercato del lavoro
Un aspetto fondamentale da monitorare è il mercato del lavoro, poiché rappresenta una delle principali voci di costo per le aziende ed è il principale motore del consumo familiare, che costituisce oltre il 70% della domanda aggregata negli Stati Uniti. I dati sugli Non-Farm Payrolls (NFP) diffusi venerdì scorso mostrano una crescita dell’occupazione: 227.000 nuovi posti di lavoro, a fronte dei 214.000 attesi. questi numeri vanno tuttavia analizzati considerando alcuni fattori:
- Il peggioramento registrato a ottobre, dovuto a eventi straordinari come scioperi e uragani.
- Il calo del tasso di partecipazione al lavoro.
Quest’ultimo riduce la base su cui viene calcolato il tasso di disoccupazione, distorcendo il dato che risulta peggiorato.Nel complesso, questi dati, analizzati insieme a quelli delle sessioni precedenti, sono coerenti con la prosecuzione della tendenza della Fed verso una politica monetaria accomodante. Tale direzione è confermata anche dal posizionamento dei trader, che attribuiscono una probabilità del 90% (secondo il CME Fed Funds Rate) a un taglio dei tassi di 25 punti base nel prossimo meeting del 18 dicembre.Va inoltre sottolineato che, a differenza della BCE, la Fed opera con un mandato più ampio e complesso. Oltre a sostenere la stabilità dei prezzi (inflazione), deve intervenire in cinque aree chiave, tra cui la massimizzazione dell’occupazione e il supporto alla stabilità e alla crescita economica.
I driver del recente rialzo
Il comportamento dell’S&P500 è sorprendente soprattutto considerando sia i dati macroeconomici costantemente sovversivi, sia per le frequenti, e crescenti, tensioni geopolitiche. Gli investitori sembra che abbiano mostrato una tendenza a sottopesare gli aspetti negativi, concentrandosi piuttosto su quelli positivi.
Fra le ragioni di questa tendenza vi è la composizione dell'indice dove prevalgono le famose “Magnificent 7” aziende spinte dai continui progressi e dalle continue promesse come ad esempio le prospettive ed attuali applicazioni dell’AI. Ciononostante l’indice risulta squilibrato dal punto di vista della composizione. Le 3 attuali mega cap (Nvidia, Apple e Microsoft) ad esempio, hanno un valore del 14% nell’indice, ed oltre il 26% sull'intero settore tecnologico.
Sostenibilità delle quotazioni
Questo ci porta direttamente al tema della sostenibilità delle attuali valutazioni dell’indice S&P500.
Il longevo rialzo dell’indice si fonda su basi solide. grazie alla straordinaria capacità d’innovazione dimostrata dalle Corporate Americane, in particolare nel settore Tech, in cui il divario con il resto del mondo, finora, si è rivelato incolmabile e difficilmente lo sarà in un futuro prossimo.Un esempio emblematico di questa dinamica è la guerra commerciale avviata da Trump durante il suo primo mandato, con la Cina come principale avversario. Questa disputa riflette la competizione tra le due potenze per il predominio nell’innovazione tecnologica, un settore che influenza profondamente aree cruciali come la sicurezza nazionale e la geopolitica globale.Un elemento essenziale per sostenere un mercato rialzista è rappresentato dagli utili aziendali. Finché i profitti giustificano i multipli, non ci sono problemi immediati. Al momento, il rapporto Prezzo/Utile prospettico a 12 mesi si colloca al novantesimo percentile, non solo per le Magnificent 7, ma per l’intero indice. Sebbene si tratti di livelli oggettivamente elevati, ciò non implica necessariamente un imminente calo dei mercati, anche se il rischio di una correzione a questi valori rimane significativo. La capacità delle aziende di generare fatturato, utili e cash flow è quindi cruciale. Finora, le stagioni degli utili hanno fornito supporto, rendendo i multipli realistici o almeno giustificati. Tuttavia, se si inizieranno a intravedere segnali di indebolimento degli utili, sarà ragionevole aspettarsi un conseguente rallentamento degli indici. Detto ciò resta che, fintanto che i prezzi si mantengono sulle medie e non si formano massimi decrescenti sui time frame più autorevoli come il weekly ed il mensile, (secondo la teoria di Dow) non dovremmo allarmarci in quanto un trend è vivo finché non viene messo in discussione proprio dalla formazione di nuovi massimi e minimi più bassi dei due precedenti.
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Il Dow chiude sopra i 45.000 punti e raggiunge un ritmo record.Il Dow chiude sopra i 45.000 punti e raggiunge un ritmo record.
A Wall Street si dice:
"Non devi essere bravo nel momento giusto; devi essere bravo a lungo termine." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Il Dow Jones ha raggiunto un nuovo traguardo ieri, chiudendo sopra i 45.000 punti per la prima volta nella sua storia. Questo risultato è avvenuto mentre il settore tecnologico mostrava segnali di ripresa e il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, lodava la solidità dell'economia statunitense.
L'indice ha interrotto una serie di perdite consecutive, registrando un aumento dello 0,69% (circa 308 punti) e chiudendo a 45.014,04. Si tratta di un nuovo massimo, il primo dal venerdì precedente. L'S&P 500, inoltre, è cresciuto dello 0,61%, raggiungendo 6.086,49 punti e segnando la quarta sessione consecutiva con un massimo di chiusura.
Tuttavia, il NASDAQ ha superato gli altri indici, registrando un’impennata dell’1,3% (circa 254 punti), chiudendo a 19.735,12 e stabilendo il terzo record consecutivo.
Nel settore tecnologico, i cosiddetti "Magnifici 7" hanno tutti chiuso in positivo. NVIDIA (NVDA) si è distinta con un guadagno del 3,5%, seguita da Amazon (AMZN) con un incremento superiore al 2%. Anche Tesla (TSLA), Alphabet (GOOGL) e Microsoft (MSFT) hanno registrato miglioramenti di oltre l'1%. Al di fuori di questo gruppo, spiccano le performance di Marvell Technology (MRVL), che ha guadagnato oltre il 23%, e Salesforce (CRM), con un aumento dell'11%.
Il sentimento di rischio, alimentato dal rimbalzo della tecnologia, ha sostenuto il mercato, portandolo a nuovi massimi. Anche i tassi d’interesse sono diminuiti. Il mercato dei futures prevede ancora un taglio dei tassi a dicembre, seguito da altri tre nel 2025.
Tuttavia, il presidente Powell non sembra avere fretta di procedere con tali riduzioni. Durante un intervento a un summit a New York ieri mattina, ha dichiarato che l’economia appare in buona salute, permettendo alla Fed di agire con cautela sui futuri tagli. Non c'erano novità rilevanti nelle sue dichiarazioni, consentendo così al rally dei mercati di proseguire senza interruzioni. Infatti, secondo lo strumento CME FedWatch, le probabilità di un taglio di 25 punti base entro fine mese sono circa al 77%.
Questa settimana è caratterizzata da diversi dati sull'occupazione. Il rapporto ADP Employment pubblicato oggi ha mostrato che, a novembre, le buste paga private sono aumentate di soli 146.000 posti, un dato inferiore alle aspettative di oltre 160.000 e al risultato del mese precedente. Questo dato conferma ciò che già sappiamo sul mercato del lavoro: si sta raffreddando, ma rimane comunque robusto. Oggi saranno pubblicate le richieste di sussidi di disoccupazione, mentre il dato principale arriverà venerdì con il rapporto sulle buste paga non agricole.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Innodata (INOD)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.