Settimana chiave per gli investitoriQuella che comincia oggi, è probabilmente una delle settimane più importanti del 2024, perché il mondo attende con interesse l’esito delle elezioni Usa, che determineranno le sorti non solo americane, ma anche quelle della maggior parte dei paesi del primo mondo, e non solo. C’è attesa perché capiremo quello che potrà accadere in futuro, sotto il profilo geopolitico, oltre che finanziario ed economico.
La speranza, per tutti è, vedere la fine delle guerre che ormai da lungo tempo affliggono i paesi coinvolti, e che coinvolgono Russia e Ucraina da un lato, e Israele Palestina, con coinvolgimento dell’Iran dall’altro. Ma c’è attesa anche per la questione commerciale che ci potrebbe riportare all’epoca dei dati doganali del 2018, con le tensioni Usa Cina slegati al deficit commerciale Usa, ai massimi di sempre.
L’altro tema centrale è quello della riunione della Fed giovedì prossimo, con la probabile decisione di abbassare il costo del denaro di 25 punti base, portando i Fed Funds al 4.75%. Ciò potrà portare volatilità sui mercati, specie sulle valute, senza escludere un ritorno del risk off che potrebbe generare caos anche sulle borse. Indice Vix sopra stabilmente i 20 punti a ridosso dei 22 punti e indice fear and greed a livello neutrale, in attesa di qualcosa che potrebbe modificarne l’andamento. Staremo a vedere, prepariamoci.
LE TRIMESTRALI AIUTANO WALL STREET
Wall Street venerdì scorso, ha chiuso in rialzo, sostenuto dalle trimestrali, tra cui quella di Amazon e Intel, che di fatto hanno rafforzato il sentiment del mercato, consentendo ai compratori di prevalere sui venditori, che credevano a ribassi legati al deludente rapporto sui NFP. L'S&P 500 e il Nasdaq sono saliti rispettivamente dello 0,4% e dello 0,8%, mentre il Dow Jones ha guadagnato 288 punti.
Amazon è salita del 6,2% alimentata dalla crescita nel cloud e nella pubblicità, e Intel è salita del 7,8% grazie a migliori ricavi. Boeing ha guadagnato il 3,5% dopo l’accordo coi sindacati mentre Chevron e Microsoft hanno recuperato rispetto alle discese precedenti. Apple invece non ha sorpreso ed ha perso l'1,3%. Tuttavia, il rapporto sui Non Farm Payrolls ha mostrato solo 12.000 posti di lavoro aggiunti a ottobre, ben al di sotto delle aspettative, ma un dato chiaramente influenzato negativamente dagli uragani.
Gli investitori attendono ora, con estremo interesse l’imminente riunione della Fed e le elezioni presidenziali degli Stati Uniti, entrambe destinate ad aumentare la volatilità questa settimana. A livello di risultati settimanali, tutti e tre gli indici americani hanno chiuso negativi.
VALUTE
Il dollaro, venerdì, aveva chiuso in deciso rialzo, specie rispetto a GbpUsd e oceaniche, ma anche EurUsd, che era tornato a ridosso di 1.0830. Nella notte però il dollar index è sceso sotto il livello di 104, invertendo i guadagni della sessione precedente. I recenti movimenti di mercato avevano spinto il dollaro e i rendimenti del Tesoro al rialzo, probabilmente in ragione del fatto che Trump, che sembra favorito, con le sue proposte di politica sull'immigrazione, tagli alle tasse e imposizione dei dazi doganali, avrebbe generato un aumento dell’inflazione.
Tuttavia, l'incertezza sull'esito delle elezioni ha spinto il mercato nella direzione opposta, almeno nel breve periodo. Ripresa significativa per le valute come Jpy, Euro, Gbp e soprattutto oceaniche. L’incertezza e movimenti bilaterali, prevarranno, nel breve termine. Sul fronte della politica monetaria, si prevede ampiamente che la Fed taglierà i tassi di interesse di un modesto 25 punti base questa settimana, dopo una riduzione, forse eccessiva, di mezzo punto percentuale a settembre. I mercati stanno anche scontando un altro taglio di un quarto di punto per dicembre.
NFP DECISAMENTE NEGATIVI
L'economia statunitense ha aggiunto 12.000 posti di lavoro a ottobre 2024, ben al di sotto dei 223.000 rivisti al ribasso a settembre e delle previsioni di 113.000. Si tratta della crescita occupazionale più bassa da dicembre 2020, quando sono stati persi 243.000 posti di lavoro a causa dell'impatto degli scioperi alla Boeing.
È anche probabile che l'occupazione in alcuni settori sia stata influenzata dagli uragani, ma l’ufficio centrale del lavoro (BLS) non è riuscito a quantificarne l'effetto netto. La lettura di ottobre è anche molto inferiore all'aumento mensile medio di 194.000 nei 12 mesi precedenti. Nel frattempo, le revisioni dell'occupazione per agosto e settembre hanno mostrato 112.000 posti di lavoro in meno rispetto a quanto riportato in precedenza.
ISM PMI USA
L'ISM Manufacturing PMI è sceso inaspettatamente a 46,5 nell'ottobre 2024 dal 47,2 di settembre e al di sotto delle previsioni di 47,6. La lettura ha indicato un'altra contrazione nel settore manifatturiero e la peggiore da luglio 2023, poiché la domanda continua a essere debole, la produzione è diminuita e gli input sono rimasti accomodanti. La produzione, le scorte e gli ordini sono diminuiti più rapidamente e le pressioni sui prezzi si sono intensificate. Inoltre, i nuovi ordini e l'occupazione hanno continuato a diminuire, ma a un ritmo più lento.
CINA, PMI IN RIPRESA
Il Caixin Manufacturing PMI è salito a 50,3 nell'ottobre 2024 da 49,3 nel mese precedente, superando le previsioni di mercato di 49,7 e segnando un passaggio a un'espansione della produzione industriale in seguito agli stimoli promossi dal Governo cinese a fine settembre. La produzione è cresciuta al ritmo più rapido degli ultimi quattro mesi, guidata da un rinnovato aumento dei nuovi ordini e da maggiori livelli di acquisto.
Tuttavia, le esportazioni hanno continuato a scendere, anche se a un ritmo più lento. L'occupazione si è ridotta insieme ad una riduzione della capacità della forza lavoro. Per quanto riguarda i prezzi, i costi di input sono aumentati, riflettendo l'aumento dei costi dei materiali. Sul fronte valutario, UsdYuan in ripresa a ridosso di 17.1400 dopo un test di 7.1150.
SETTIMANA ENTRANTE
Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti di martedì, come già ribadito, sono destinate a essere l'evento più seguito, catturando l'attenzione degli investitori di tutto il mondo. Inoltre, i la decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve sarà ugualmente seguito, così come l'ISM Services PMI, il sentiment dei consumatori del Michigan, i dati sul commercio estero, e gli ordini all’industria. Inoltre, prosegue la stagione degli utili.
Al di fuori degli Usa, un occhio di riguardo per le decisioni chiave sui tassi di interesse da parte della Boa, Rba, e Banche centrali di Brasile, Polonia e Norvegia. In Eurozona, attesa per la produzione industriale tedesca, oltre ai dati sulla bilancia commerciale. Da non dimenticare infine, i fati sui Pmi manifatturieri e dei servizi per l’intera Eurozona.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.10.2024 Borse Usa in attesa di trimestrali e del nuovo Presidente.
Alphabet avvia “alla grande” le trimestrali delle magnifiche 7 tech Usa.
Pechino rigetta come inaccettabili i nuovi dazi EU sulle sue auto elettriche.
Occhi aperti sui dati di PIL del 3’ trimestre nei Paesi Europei.
Anche ieri, 29 ottobre, gli operatori si sono concentrati sulle relazioni trimestrali, ed in particolare su quelle delle mega-cap tecnologiche Usa, oltre che sulle notizie (poche) relative a incontri al vertice del Governo cinese la prossima settimana, potenzialmente forieri di nuovi stimoli.
Le Borse europee hanno inizialmente tentato il rialzo per poi indebolirsi nel corso della seduta e terminare in calo, sul timore che le trimestrali europee, la cui pubblicazione è appena avviata, possano “fotografare” un’economia stagnante.
In chiusura troviamo Londra a -0,8%, Madrid -0,90%,Francoforte -0,2%, Parigi -0,6% e Milano -0,3%.
Oltre alle imminenti trimestrali delle giant-tech Usa, oggi Microsoft e Meta, e domani, giovedì 31 Apple e Amazon, i mercati vivono nell’attesa dell’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, in programma il 5 novembre, dove sembra favorito Trump, con correlato aumento del rendimento del Treasury 10 anni a 4,25%.
Di rilevo anche alcuni dati macro, tra i quali, giovedì, quelli preliminari sull’inflazione di ottobre nell’Eurozona e negli Usa e, venerdì, quelli sul mercato del lavoro americano, sempre relativi ad ottobre.
L’aggiornamento del quadro macroeconomico riguarda anche l’Europa dove oggi, 30 ottobre, è previsto il rilascio dei dati preliminari sul GDP (PIL) del 3’ trimestre.
Quello Francese, uscito stamene, evidenzia una crescita di +0,4%, superiore alle stime degli analisti di +0,3%: rappresenta la crescita trimestrale più sostenuta dal 4’ trimestre 2023, e si giova dei maggiori consumi interni alimentati dalle Olimpiadi: su base annua il Pil è cresciuto +1,3%, anch’esso oltre le prevsioni di +1,1%.
I dati sulla Germania sono attesi spasmodicamente, vista la difficoltà attraversata dalla manufattura tedesca ed in particolare dal settore automobilitico: occhi aperti in particolare sul GDP (Pil) del 3’ trimestre e sul dato sull'inflazione armonizzata di ottobre.
Ad ottobre migliora il sentiment del consumatori tedeschi: -18,3 punti dai -21 precedenti e un attesa di -20,4.
Nel frattempo Volkswagen ha chiuso il 3’ trimestre con ricavi per Eur 78,5 miliardi, -0,5% rispetto allo stesso periodo 2023, ed un utile crollato -63,7% a 1,58 miliardi. L'utile operativo scende -41,7% a 2,85 mld, ben sotto ai 3,89 attesi, ma include 2,2 mld di costi di ristrutturazione: il margine operativo cala a 3,6%, al minimo da 4 anni.
Ieri sera, a Wall Street chiusa, la trimestrale di Alphabet (Holding di Google) è risultata migliore delle attese e la sua azione è salita oltre +5% nell'after-hours: l’utile adjusted per azione è stato 2,12 Dollari, bel sopra le attese di 1,83, ed i ricavi sono cresciuti 15% a 88,27 miliardi contro attese di 86,44.
Reazione di mercato negativa alla trimestrale di Advanced Micro Devices (AMD), la cui azione ha perso -7.6% a causa di una guidance debole sui ricavi, e a quella di Ford, -8,4%, il cui utile netto si è fermato al minimo di consenso.
Ieri, peraltro, alla chiusura di Wall Street, il Nasdaq, con un pur misero +0,04%, ha segnato il nuovo massimi da luglio, “fiutando” il possibile rally dei titoli tecnologici.
Il quadro macro Usa resta comunque supportivo per le azioni: ieri è stata confermata l’ottima prospettiva dei consumi personali Usa, sintetizzata dalla salita dell'indice della fiducia del consumatori a 108,7 punti, al massimo da febbraio e ben sopra il consensus di 99,5.
Ancora in ascesa i prezzi delle case negli Usa, che ad agosto segnano un incremento annuale di +5,2%, vs attese di +5.1%. Leggermente sotto-tono la statistica mensile sui posti di lavoro vacanti (JOLTS), scesi a settembre a 7,44 milioni, al minimo da marzo 2021, e in calo dai 7,86 di agisto, col consenso posizionato attorno a 8 milioni.
Stamattina abbiamo visto un quadro misto delle chiusure asiatiche, e la forte presa di posizione del Governo sui dazi europei alle proprie vetture elettriche.
Sebbene ci sia ancora margine di trattativa, per ora Pechino "non è d'accordo o non accetta" i nuovi dazi UE sulle EV “made in China” seguiti all’indagine anti-sovvenzioni da cui emerge un danno per i car makers europei. La diatriba allarma molto i produttori tedeschi per i quali la Cina è un mercato rilevante.
Tokyo ha chiuso a +0,96% spinta da azioni automobilistiche e tech, ma i maggiori listini “cinesi” sono scesi: Hong Kong -1,6% e Shanghai -0,6%.
A fine mattinata, le Borse europee, partite già male, accelerano al ribasso, e perdono in media -0,8%, con le azioni del lusso di nuovo sotto pressione. Da segnalare i potenziali impatti dell’abbondante massa di trimestrali in uscita e la manovra di bilancio nel Regno Unito, che si presta ad un parallelo con analoghe misure in UE.
Sempre ben richiesto l'oro, che sfiora il nuovo record storico oltre 2.780 Dollari/oncia ed il bitcoin, che sale +1,6% a 72.300 Dollari (ore 13.00 CET). Leggermente rialzisti, in media +0,2%, i future sui maggiori indici di Wall Street.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.10.2024Sulle Borse Usa prevale I’ottimismo alla vigilia delle Presidenziali.
Le trimestrali delle magnifiche 7 bigtech Usa nel mirino degli analisti.
Segnali di moderazione tra Israele ed Iran, scende il prezzo del greggio.
Giappone a rischio instabilità? Governo senza maggioranza in Parlamento.
Ieri le Borse europee hanno chiuso in moderato rialzo nell’attesa delle trimestrali delle Big tech in uscita questa settimana: gli investitori sembrano credere anche nella parziale de-escalation dei conflitti in Medio Oriente, dopo l’attacco «chirurgico» di Israele all’Iran, limitato alle sole strutture militari.
Sul piano globale, l’evento geopolitico più atteso è certmente quello delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, in calendario il 5 novembre, ma giovedì 31 avremo anche i dati sull’inflazione in Europa e Stati Uniti e gli indici PMI (Purchasing managers Index) Usa e infine venerdì i dati di ottobre sul mercato del lavoro Usa.
Questi dati macro potrebbero influenzare sia gli elettori ancora indecisi, sia la Banca centrale Americana (FED-Federal Reserve) nelle sue prossime scelte sui tassi.
Tornando a ieri, Milano ha guadagnato +0,69% ri-superando quota 35.000, le altre maggiori Borse hanno giadagnato frazionalmente, ma si nota che Parigi, +0,79%, è stata la migliore nonostante l’agenzia Moody’s abbia abbassato l'outlook della Francia a negativo.
Bene anche Wall Street: Dow Jones +0,65%, Nasdaq +0,25%, S&P500 +0,27%, ad esprimere una certa serenità sulla prospettiva economica e politica, testimoniata anche dal calo del prezzo del petrolio, col WTI (greggio di riferimento Usa) oltre -5% e sotto i 68 Dllari/barile, e dell’oro, che resta comunque vicino ai massimi storici.
Come accennato, negli Stati Uniti è iniziata la settimana più densa di rilascio delle trimestrali e questo proprio alla vigilia delle elezioni presidenziali: c’è molta attesa per i numeri di 5 delle “magnifiche 7” società tecnologiche: Alphabet oggi, Microsoft, Meta Platforms mercoledi, Amazon e Apple giovedì.
Ieri intanto si è riacceso l’interesse per Spotify Technology +2,2%, grazie all’inclusione dell’azione tra le preferite da Wells Fargo, e per Mcdonald's, che ha annunciato il ritorno nel menù del celebre hamburger Quarter Pounder, dopo che la diffusione del batterio E-coli aveva suggerito di sospenderne le vendite.
Sul fronte obbligazionario notiamo la stabilità dello spread di rendimento tra BTp decennale italiano e omologo Bund tedesco, attorno a 120 bps, accompagnata dal leggero rialzo dei rendimenti, con quello del BTp decennale benchmark a 3,5%.
Stamane le Borse europee aggiornano i rialzi di ieri, con un +0,4% medio alle 13.00 CET, nell’attesa dei numeri trimestrali di Alphabet, holding di Google, la prima a pubblicare tra le big-tech Usa.
Sui mercati asiatici stamattina hanno prevalso le chiusure negative, sebbene Tokyo abbia chiuso in rialzo, +0,77%, trascinata dai titoli finanziari.
Gli investitori sul mercato del “sol levante” si interrogano sulla prospettiva della politica interna, dopo che, nelle elezioni di Domenica 27 la coalizione al Governo ha perso la maggioranza parlamentare: un altro punto interrogativo riguarda la politica monetaria in vista della riunione, giovedì 31, della Bank of Japan.
Nel frattempo il Governo giapponese comunica che la disoccupazione a settembre è migliorata di -0,1% a 2,4%, segnando il 2’ mese consecutivo di calo.
Restando in Asia, Hong Kong è salita +0,32%, Shanghai ha perso -1,05% e Shenzhen -1,5%: l'Asx200 australiano è salito +0,34%.
Il colosso bancario asiatico Hsbc insieme a conti trimestrali sopra le attese e sostenuti soprattutto dalla prosperità della divisione Asset management, ha annunciato il riacquisto di azioni proprie per 3 miliardi di Dollari.
In Cina, tra giovedì e venerdì, si attende la pubblicazione degli indici PMI di ottobre, che potrebbero formire le prime indicazioni sull'efficacia delle misure di stimolo varate da Governo e Banca centrale (PboC) nelle ultime settimane.
Negli Usa sarà anche una settimana caldissima per dati macro e societari, cruciali per gli eventi “clou” della prossima, vale a dire elezioni Presidenziali il 5 e la riunione della Banca centrale il 7 novembre: da quest’ultima si attende un taglio dei tassi di -25 bps.
Sul fronte macroeconomico oggi, 29 ottobre, si inizia con i JOLTS (Job Openings, alias posizioni di lavoro vacanti) e con la fiducia dei consumatori calcolata dal Conference Board. In settimana saranno poi diffusi i dati sulla crescita del GDP nel 3’ trimestre, atteso a +3%, e sull'inflazione PCE (Personal Consumer Expenditure).
Presidenziali Usa: la possibilità che Donald Trump sia rieletto Presidente, data al 50% circa, cioè in parita con la sfidante e vice presidente attuale Kamala Harris, sembra corroborare la fiducia verso Bitcoin, salito ai massimi da giugno sopra US$ 71 mila.
Sul mercato valutario, il cross Euro/Dollaro è stabile attorno 1,081. Sempre debole la valuta giapponese, attorno 165,7 nel cross Eur/Yen e 153,2 in quello US$/Yen.
I future su Wall Street anticipano riaperture in calo medio di -0,3%, con un maggior cedevolezza, -0,9%, per l’indice generalista Russel 2000. (ore 13.30 CET)
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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Wall Street, elezioni e FedCi avviciniamo a grandi passi ai momenti cruciali di questo 2024, che saranno caratterizzati dalle elezioni Usa e dalla decisione sui tassi da parte della Fed, e presumibilmente ci arriveremo con l’equity sui massimi, o comunque molto vicini ad essi. Impensabile che possa esserci un crollo del dollaro e della Borsa Usa a ridosso di questi due eventi chiave. Anche ieri, sebbene sia stata giornata calma sui mercati, i listini Usa alla fine hanno chiuso in guadagno con l'S&P 500 a +0.3%%, il Dow Jones in crescita dello 0.65% e il Nasdaq in aumento dello 0,25%.
Il mercato ha di fatto ormai contemplato nei prezzi anche le tensioni internazionali, tra cui la rappresaglia israeliana contro l'Iran, che però ha risparmiato gli impianti petroliferi e nucleari come inizialmente si temeva. Sul fronte notizie macro poi, gli investitori si preparano ad una settimana di notizie relative alle trimestrali delle “big seven” tra cui Apple, Microsoft, Meta, Amazon e Alphabet, attese alla pubblicazione dei bilanci.
Ma contestualmente, c’è grande attesa per i dati macro chiave, tra cui la stima anticipata della crescita del PIL, l'inflazione PCE e i numeri sul mercato del lavoro che chiariranno molto sulla congiuntura Usa a ridosso della Fed, attesa la settimana prossima. Il settore tecnologico è stato il migliore, seguito da beni di consumo discrezionali, finanza e immobiliare. Al contrario, le azioni energetiche sono scese sull’onda della caduta del prezzo del petrolio.
VALUTE
Sui cambi continua a rimanere assai forte il dollaro che schiaccia le divise concorrenti, soprattutto il UsdJpy che stanotte ha quasi raggiunto 154.00 prima di correggere qualcosa e tornare in area 153.00. Le ragioni sono le solite, ovvero quelle legate alle incertezze politiche dopo che la coalizione al governo in Giappone ha perso la maggioranza parlamentare nelle elezioni del fine settimana.
La turbolenza politica rappresenta una sfida per i piani di normalizzazione della Banca del Giappone dopo decenni di stimoli monetari. Il capo del Partito Democratico ha anche affermato che la BOJ dovrebbe evitare grandi cambiamenti politici poiché i salari reali sono ora fermi. Nel frattempo, la debolezza della valuta ha spinto il ministro delle Finanze Kato a ribadire che le autorità rimangono vigili sui movimenti dei cambi. I mercati temono che un ulteriore calo al livello di 160 potrebbe aumentare la possibilità di un altro intervento valutario.
Per quel che riguarda le altre coppie, EurUsd debole a ridosso di 1.0800, mentre il Cable rimane anch’esso in bilico in area 129.50. Le oceaniche soffrono sia la debolezza cinese, sia la forza del biglietto verde e AudUsd scende a 0.6560 mentre NzdUsd a 0.5960 e non sembrano esserci grandi speranze per movimenti che non siano che mere e insignificanti correzioni, almeno per ora.
UsdCad a ridosso di 1.3910 resistenza chiave, e preludio per il test di 1.3950 che se violato, aprirebbe la porta al test della soglia psicologica di 1.400, al di sopra del quale i target sarebbero (usare il condizionale è d’obbligo) ben più alti, Ma tutto dipende dai prossimi eventi, come richiamato in precedenza.
SCENDE LO YUAN
Lo yuan offshore si è deprezzato oltre 7,15 per dollaro, toccando i minimi di oltre due mesi, ancora sotto pressione causata da un dollaro USA in rafforzamento, sostenuto da segnali di resilienza nell'economia americana e dalle crescenti aspettative di una potenziale vittoria di Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali.
Nella sua campagna per rivitalizzare la produzione manifatturiera americana, Trump ha nuovamente promesso l’imposizione di dazi doganali ai beni cinesi, come già aveva fatto durante il primo mandato, tra il 2017 e il 2021, peraltro senza successo perché la bilancia commerciale da allora, è peggiorata dal -40 miliardi mese del 2107 al -66 miliardi del 2021.
Inoltre, per ora gli analisti, hanno accolto senza grande entusiasmo le misure di stimolo fiscale previste dai vertici della leadership cinese alla prossima riunione del 4-8 novembre. Nel frattempo, la PBOC ha annunciato lunedì che avrebbe avviato "outright reverse repurchase operations”, con l'obiettivo di iniettare liquidità e stabilizzare le condizioni di mercato nel mezzo delle continue pressioni economiche.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono crollati di circa il 6%, sotto i 68 dollari al barile, dopo che gli attacchi di rappresaglia di Israele all'Iran nel fine settimana hanno evitato gli impianti di greggio e l'infrastruttura nucleare del paese, attenuando i timori di interruzioni nelle forniture energetiche. I caccia israeliani hanno preso di mira siti militari in tutto l'Iran, in risposta agli attacchi missilistici iraniani di inizio ottobre.
I prezzi del petrolio hanno subito forti oscillazioni questo mese a causa dei crescenti rischi geopolitici in Medio Oriente, sebbene la rappresaglia di Israele sia stata più contenuta e proporzionata di quanto temessero i mercati, alimentando le speranze di un'ulteriore de-escalation nel conflitto regionale.
Dal lato della domanda, il calo della produzione industriale in Cina, ha continuato a pesare sul sentiment, nonostante i recenti stimoli governativi. Infine va ricordato che gli analisti, osservano anche i potenziali aggiustamenti della produzione da parte dell'OPEC+ e le implicazioni delle elezioni statunitensi.
UK, VENDITE AL DETTAGLIO
I volumi delle vendite al dettaglio, in Inghilterra, sono scesi del -6% a ottobre 2024, dopo una leggera crescita del +4% a settembre, secondo il CBI Distributive Trades Survey, con la spesa dei consumatori frenata dall'incertezza che circonda il bilancio autunnale.
Le vendite stagionali sono apparse deludenti, con un'ulteriore domanda debole prevista a novembre. Le vendite su Internet hanno continuato a crescere (+21%) e vi sono segnali di ulteriore ripresa. Il settore della distribuzione nel complesso ha registrato moderati cali delle vendite, con una tendenza simile prevista per novembre.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Attesa per le trimestraliPartenza mista per le borse Usa questa settimana, con l'S&P 500 che ha perso lo 0,2%, il Dow Jones che è sceso dello 0,9% mentre il Nasdaq 100 ha chiuso a +0.20%. Gli analisti attendono le trimestrali e prevedono una settimana di alta volatilità, per via della pubblicazione dei report di grandi aziende come Tesla, Boeing, Coca Cola, 3M, IBM, General Motors, UPS e Verizon.
I titoli relativi al mercato immobiliare sono stati i più penalizzati a causa dei timori di tassi di interesse più alti per un periodo più lungo, con Target e Builders FirstSource in calo di oltre il 3%. Le megacap sono state contrastanti, con Microsoft (-0,6%), Amazon (-0,3%), Meta (-0,8%) e Tesla (-1,1%) in discesa, mentre Apple (0,6%), Nvidia (2,2%) e Alphabet (0,2%) hanno registrato chiusure positive. Le azioni di Boeing sono aumentate del 5% alla notizia di un potenziale accordo per porre fine agli scioperi degli ultimi tempi.
VALUTE, DOLLARO PREPOTENTE
Sui cambi, il dollaro continua, anche se lentamente e senza grande momentum, a mettere pressione alle valute concorrenti, con il dollar index a ridosso delle resistenze chiave che, se violate, potrebbero dare ancora almeno un punto percentuale al movimento attuale a favore della divisa americana.
EurUsd si trova vicino a 1.0800, per ora incapace di romperlo per scendere sui supporti di medio termine a 1.0750 mentre il Cable dopo le parole accomodanti di ieri sera da parte di un funzionario della Bank of England, ha provato a violare 1.2980, per ora senza successo.
UsdJpy che si è arrampicato, in assenza di interventi della Boj, se non verbali e poco significativi, sopra 151.20 per poi correggere una quarantina di pips, ma sembra in grado di salire ancora. Poco significativi gli altri movimenti, specie sulle oceaniche, assai stabili. Chf ancora forte contro Euro a 0.9360 icon la Snb che sembra disinteressata rispetto a questi eccessi di forza di valuta elvetica.
USA, TITOLI DI STATO IN RIPRESA
Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni è salito sopra il 4,1% all’inizio di questa ottava, il livello più alto da fine luglio, mentre diminuiscono le speranze di una rapida riduzione dei tassi di interesse da parte della Fed. I solidi indicatori economici statunitensi, tra cui le robuste vendite al dettaglio, insieme alla crescente possibilità di una vittoria presidenziale di Donald Trump e alle sue proposte sulle politiche fiscali, stanno spingendo i rendimenti verso l'alto.
A tal proposito sarà interessante ascoltare le dichiarazioni dei diversi funzionari della Fed, che si alterneranno per chiarire le posizioni della banca centrale Usa. Inoltre, la pubblicazione di giovedì dei PMI globali flash S&P offrirà un'istantanea aggiornata delle performance del settore privato relative al mese di ottobre. Il sentiment del mercato rimane fisso sulle aspettative di tagli dei tassi di 25 punti base in ciascuna delle riunioni rimanenti della Fed quest'anno.
PETROLIO
I futures sul greggio WTI sono scesi intorno ai 69.7 dollari al barile questa notte, in correzione rispetto all’aumento di quasi il 2% di ieri e appesantiti da prospettive ribassiste. La Cina ha annunciato i tassi sui prestiti ad un anno a famiglie e imprese, come parte delle misure di stimolo per rilanciare l'economia. Tuttavia, persistono preoccupazioni sulla domanda, almeno nel breve termine. Gli investitori sono anche cauti su un potenziale surplus nel mercato petrolifero globale, poiché l'OPEC+ è pronta a ripristinare la produzione a dicembre.
Nel frattempo, il Segretario di Stato americano Antony Blinken si è recato in Medio Oriente lunedì, rinnovando gli sforzi trovare una soluzione diplomatica rispetto al conflitto in atto. Tuttavia, i mercati stanno osservando attentamente eventuali potenziali interruzioni dell'approvvigionamento, mentre rimane alta la tensione, con Israele pronto a rispondere al recente bombardamento missilistico dell'Iran e agli attacchi sostenuti da Teheran.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Le borse resistonoWall Street ha chiuso in rialzo ieri, recuperando parzialmente le perdite della sessione precedente. L'S&P 500 ha guadagnato lo 0,5%, il Dow Jones è avanzato di 337 punti per chiudere a un nuovo record di sempre, mentre il Nasdaq 100 ha chiuso marginalmente al rialzo. I servizi di pubblica utilità e la finanza hanno sovraperformato, mentre i servizi di comunicazione e i beni di consumo di base hanno chiuso negativi. Gli analisti continuano a concentrarsi sui risultati aziendali con Morgan Stanley in guadagno del 6,5% dopo che gli utili e i ricavi della società hanno superato le stime.
Inoltre, Abbott ha aggiunto l'1,5% poiché i suoi risultati trimestrali sono stati leggermente migliori del consensus. Nel frattempo, Intel ha perso l'1,4% dopo che l'associazione informatica cinese ha chiesto la revisione dei prodotti Intel venduti in Cina. Le megacap tra cui Apple (-0,9%), Microsoft (-0,6%), Amazon (-0,4%), Meta (-1,7%) e Alphabet (-0,2%) hanno principalmente chiuso in rosso. Nvidia ha recuperato il 3,1% dopo il calo del 4,5% del giorno precedente, trainata dalle previsioni di vendita ridotte di ASML.
VALUTE
Pochi movimenti anche ieri sul mercato più liquido al mondo, con oscillazioni e price action contenute nei trading range delle ultime sedute, eccezion fatta per la sterlina, che in ragione di dati su inflazione e prezzi alla produzione decisamente inferiori al consensus, ha ceduto qualche posizione, anche se tutto sommato è rimasta nelle vicinanze di 1.3000.
Sembrava che dopo il dato, la valuta britannica potesse rompere la soglia psicologica suddetta, per andare ai target successivi intorno a 1.2890 00, ma poi lentamente ha recuperato. L’EurUsd per contro è rimasto stabile quasi tutto il giorno pe poi ripiegare nel finale di sessione con il test di 1.0850.
Ricordiamo che oggi è il giorno della Bce, attesa ad un apparentemente scontato taglio dei tassi al 3.4% dal 3.65%. Potrebbe però, per il principio di sell on rumors and buy on news, essere il giorno del rimbalzo della moneta unica. Stabile il UsdJpy, compreso tra 149.00 e 149.75, incapace di violare 150.00, almeno per ora.
EurChf che balla intorno a 0.9400 e UsdChf reciproco di EurUsd quasi in correlazione pari a -1. Oceaniche sempre in bilico con AudUsd che per ora tiene faticosamente 0.6650 e NzdUsd fermo sul supporto di 0.6040. UsdCad che dal test di 1.3840 ha perso quasi una figura testando 1.3750, in attesa di un rimbalzo che potrebbe rappresentare una interessante occasione di ulteriore ribasso.
UK, INFLAZIONE IN PICCHIATA
Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è sceso all'1,7% a settembre 2024, il più basso da aprile 2021, rispetto al 2,2% del mese precedente e alle previsioni dell'1,9%. Il maggiore contributo al ribasso è arrivato dai trasporti, vale a dire tariffe aeree e carburanti. Le tariffe solitamente diminuiscono di prezzo tra agosto e settembre, ma quest'anno si è trattato del quinto calo più importante da quando sono iniziati i dati nel 2001.
Inoltre, il prezzo medio della benzina è sceso a 136,8 penny al litro rispetto ai 153,6 penny al litro di settembre 2023. I prezzi hanno continuato a scendere anche per alloggi e utenze oltre a mobili e elettrodomestici. Nel frattempo, l'inflazione dei servizi è rallentata al 4,9%, il livello più basso da maggio 2022, dal 5,6% di agosto.
USA, CROLLANO I MUTUI
Le richieste di mutui negli Stati Uniti sono crollate del 17% rispetto alla settimana precedente, nella seconda settimana di ottobre, facendo registrare la contrazione settimanale più importante dal 2015, escludendo il periodo di volatilità senza precedenti all'inizio della pandemia di Covid.
Il crollo del volume delle richieste di mutui è stato in linea con il forte aumento dei tassi di riferimento sui mutui, poiché il solido rapporto sull'occupazione e una inflazione ancora persistente hanno innescato aspettative meno accomodanti per la Fed e aumentato i rendimenti dei titoli del Tesoro a lunga scadenza.
Le richieste di rifinanziamento di un prestito immobiliare, che sono più sensibili alle variazioni a breve termine dei tassi di interesse, sono crollate del 26%. Nel frattempo, le richieste di mutuo per l'acquisto di una nuova casa sono scese del 7%.
GIAPPONE, BILANCIA COMMERCIALE
La bilancia commerciale del Giappone ha chiuso con un deficit di 294 miliardi di JPY a settembre 2024 rispetto a un surplus di 60,56 miliardi di JPY nello stesso mese del 2023. Si tratta del terzo mese consecutivo di deficit commerciale, con un risultato peggiore delle previsioni, con esportazioni inaspettatamente in calo mentre le importazioni sono cresciute.
Le vendite sono diminuite dell'1,7% a 9.038,20 miliardi di JPY, segnando il primo calo da novembre 2023 e mancando il consenso di un aumento dello 0,5%. Nel frattempo, le importazioni sono aumentate del 2,1% a 9.332,55 miliardi di JPY, indicando il sesto mese consecutivo di espansione ma non raggiungendo le stime del 3,2%.
AUSTRALIA, SCENDE LA DISOCCUPAZIONE
Il tasso di disoccupazione si è attestato al 4,1% a settembre 2024 in Australia, stabile per il secondo mese consecutivo e migliore delle stime che erano per un +4.2%. Il numero di disoccupati è sceso di 9,2 mila unità a 615,7 mila, e anche coloro che cercano un lavoro a tempo pieno sono scesi di 13,9 mila a 405,5 mila unità, mentre cresce il numero di coloro che cercano un lavoro part-time. Nel frattempo, l'occupazione è aumentata di 64,1 mila unità a 14,52 milioni, superando facilmente il consenso di 25 mila.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Wall Street euforicaContinua imperterrita la salita dei listini americani, che hanno fatto registrare nuovi massimi storici, almeno per quanto riguarda S&P 500 e Dow Jones. Il primo ha chiuso a +0.8% (5.859.95 record di ogni tempo), il secondo a +0.5%. Il Nasdaq, pur essendo quello che aveva perso di più, per effetto della rotazione di portafoglio, sta tornando anch’esso a ridosso dei massimi storici fatti registrare l’11 Luglio scorso. Da segnalare le dichiarazioni di Christopher Waller, componente del Comitato di politica monetaria della Fed (Fomc), che ha dichiarato che la Fed deve essere più cauta relativamente al ritmo dei prossimi tagli dei tassi, perché l’inflazione rappresenta ancora un pericolo.
Intanto la stagione degli utili entra nel pieno questa settimana con diverse aziende che hanno riportato risultati trimestrali tra cui UnitedHealth, J&J, Bank Of America, Goldman Sachs, Citigroup, Charles Schwab, Abbott, Morgan Stanley, Netflix, Blackstone, P&G e American Express. La tecnologia è stata di gran lunga il settore con le migliori performance mentre l'energia ha avuto performance inferiori. Le megacap sono state per lo più in rialzo, ovvero Apple (1,1%), Microsoft (0,5%), Nvidia (2,4%), Meta (0,6%) e Alphabet (0,8%) mentre Amazon è rimasta pressoché invariata. Questa notte i listini asiatici hanno sovraperformato, trascinati anch’essi da Wall Street.
VALUTE
Pochi movimenti nella seduta di ieri caratterizzata, comunque, da forza di dollaro che ha continuato ad emergere e che ha spinto EurUsd sotto quota 1.0900 con il Cable stabile a 1.3040 ed EurGbp in leggero ribasso a 0.8350. Stabile e poco mosso il UsdJpy che fatica a raggiungere quota 150.00 e rimane nel trading range delle ultime sedute compreso tra 149.20 e 150.00.
Oceaniche sotto pressione contro divisa Usa che sta dominando la scena. Il dollar index ha ancora spazio di risalita con obiettivi minimi a 103.20, circa lo 0.25% dai livelli attuali. Insomma non p finita e il mercato retail sta ancora shortando dollari, appesantendo le posizioni con il rischio che il mercato vada a cercarne gli stop loss.
CINA EXPORT IN CALO
Le esportazioni dalla Cina sono cresciute del 2,4% anno su anno a settembre 2024, raggiungendo i 303,71 miliardi di USD, in calo rispetto al 6% del consensus e in discesa anche rispetto al massimo degli ultimi 17 mesi dell'8,7% registrato nel mese di agosto, in un contesto di debole domanda globale. Le esportazioni verso gli Stati Uniti sono aumentate del 2,2% e quelle verso i paesi ASEAN sono aumentate del 5,5%.
Le spedizioni sono aumentate anche verso l'UE (1,3%) e la Russia (16,6%). Nei primi nove mesi del 2024, le vendite sono aumentate del 4,3% a 2,62 trilioni di USD, Nel periodo, le esportazioni sono cresciute verso Stati Uniti (2,8%), Hong Kong (9,8%), Taiwan (10,6%), Russia (2,4%), India (2,6%), Regno Unito (0,2%), America Latina (11,7%), UE (0,9%) e ASEAN (10,2%).
PETROLIO IN CALO
I future sul greggio WTI sono scesi sotto i 72 dollari al barile, estendendo la discesa per la terza sessione consecutiva, appesantiti dall’indebolimento delle prospettive della domanda globale. Lunedì, l'OPEC ha abbassato le sue previsioni sulla domanda globale di petrolio per il 2024 e il 2025 per il terzo mese consecutivo, citando consumi inferiori alle attese in alcune regioni.
I dati hanno mostrato che le importazioni di greggio dalla Cina, il più grande importatore al mondo, sono diminuite di quasi il 3% anno su anno da gennaio a settembre. In ragione di una ripresa lenta. Ciò avviene in mezzo alle crescenti pressioni deflazionistiche del paese, mentre i piani di stimolo del Governo, non sono riusciti ad alleviare le preoccupazioni sui rischi di crescita al ribasso.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Improvvisamente, il risk offCome un fulmine a ciel sereno, ieri pomeriggio, sono giunte sui mercati, notizie di un possibile e imminente attacco missilistico contro Israele da parte dell’Iran, come possibile ritorsione all’intervento di Israele in Libano contro gli Hezbollah. E’ stato un alto funzionario della Casa Bianca a lanciare l’allarme, aggiungendo che un tale attacco avrebbe gravi conseguenze per l’Iran stesso.
Wall Street ha virato al ribasso e, a causa del persistente rischio geopolitico, l'S&P 500 e il Nasdaq sono scesi di oltre l’1%, mentre il Dow ha chiuso intorno al -0.60%. Sul fronte dati, l'ISM PMI ha indicato un'altra forte contrazione per l'attività delle fabbriche statunitensi, sebbene i prezzi alla produzione più bassi offrano spazio alla Fed per continuare a tagliare i tassi. Inoltre, i Jolts Openings hanno indicato un rimbalzo nelle posizioni di lavoro vacanti. Nel frattempo, Apple, Microsoft e Broadcom hanno registrato un calo compreso tra il 3% e il 2%, dettando il passo al settore tecnologico.
VALUTE
Sui cambi improvvisi i recuperi di Jpy e Chf, che di fronte all’aumento dei rischi geopolitici, sono saliti rompendo le prime resistenze, senza però consolidare. EurUsd in discesa dopo la violazione di 1.1100 e possibilità di discesa fino almeno a 1.1000. Cable sotto 1.3300 e obiettivi ambiziosi in area 1.3000.
UsdJpy che dopo il test di 143.00 è tornato a ridosso di 144.00 per poi oscillare nel range questa notte. Di fondo sulle valute si aspetta qualcosa che possa muovere i mercati, dopo settimane di tentativi falliti al rialzo o al ribasso.
ISM USA E JOLTS OPENINGS
L'ISM Manufacturing PMI è uscito a 47.3 a settembre 2024, invariato rispetto ad agosto e leggermente al di sotto delle previsioni di 47,5. Il dato indica una contrazione nel settore manifatturiero da ormai sei mesi. La domanda continua a essere debole, la produzione è diminuita e gli input sono rimasti accomodanti.
È stato osservato un calo per i nuovi ordini, le scorte e l'arretrato di ordini, mentre la produzione si è quasi fermata, i prezzi sono diminuiti e le consegne dei fornitori hanno indicato consegne in rallentamento. Il numero di posti di lavoro nelle aree di grandi magazzini e uffici, (Jolts) è aumentato di 329.000 a 8,040 milioni ad agosto 2024 da un 7,7 milioni rivisto al rialzo a luglio e al di sopra delle aspettative di mercato di 7,6 milioni.
EUROZONA, CALA L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale nell'Eurozona è sceso all'1,8% a settembre 2024, il più basso da aprile 2021, rispetto al 2,2% di agosto e alle previsioni dell'1,9%. L'inflazione è ora al di sotto dell'obiettivo della BCE del 2%. I prezzi sono scesi molto di più per l'energia e servizi, mentre i prezzi per cibo, alcol e tabacco sono aumentati leggermente.
Nel frattempo, anche il tasso di inflazione core è sceso al 2,7% dal 2,8%. Tra le maggiori economie del blocco, l'inflazione ha rallentato in Germania, Francia, Italia e Spagna. La BCE prevede che l'inflazione aumenterà di nuovo nell'ultima parte del 2024. L'inflazione dovrebbe poi scendere verso il 2% nella seconda metà del 2025.
RECUPERA IL PETROLIO
I future sul greggio WTI sono saliti del 4% a quasi 71 dollari al barile ieri, dopo essere scesi ad un minimo di 67,59 Usd all'inizio della sessione, in seguito alle notizie secondo cui l'Iran potrebbe lanciare un attacco missilistico balistico contro Israele. Contemporaneamente, Israele ha anche iniziato raid via terra in Libano.
Nel frattempo, la Libia si sta preparando a riavviare la sua produzione di petrolio dopo aver risolto i conflitti interni. La Libia normalmente produce 1,2 milioni di barili al giorno, ma la produzione è scesa sotto i 450.000 barili ad agosto a causa dell'instabilità politica.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Wall Street consolidaI tre principali listini Usa hanno vissuto un ultimo giorno del mese all’insegna del consolidamento correttivo, con chiusure con il segno meno. L'S&P 500 ha chiuso leggermente in rosso (-0.2%), mentre il Dow Jones ha ceduto circa lo 0.30%. Il tecnologico per contro, ha seguito le orme dell’S&P con un analogo -0.2%. Il mercato si sta lentamente preparando ad una settimana intensa sul fronte dati, la prima di ottobre, il preludio poi a quelle che saranno, nelle prossime ottave, le decisioni delle banche centrali.
Nel breve, i dati più significativi in uscita sono i Jolts Openings, i Pmi manifatturiero e dei servizi, gli Adp e i Non Farm Payrolls. Ieri sera ha parlato anche Jerome Powell che ha affermato che la Fed non si trova su una rotta preimpostata, riguardo ai tassi di interesse, e ha aggiunto che i rischi sono bilaterali e la Fed continuerà a prendere le sue decisioni riunione per riunione. Le probabilità di un taglio dei tassi di 50 punti base a novembre sono attualmente al 37%, ben al di sotto dei livelli superiori al 50% della settimana precedente.
In precedenza anche il Governatore della Bce, Christine Lagarde aveva dichiarato che la banca è pronta a tagliare il costo del denaro senza attendere che l’inflazione giunga al 2%. Sul fronte aziendale, le azioni automobilistiche sono scese, con Ford a -2,2% e General Motors a -2,4% dopo i profit warnings lanciati dai colossi europei Stellantis e VW. Le megacap sono rimaste stabili, con Apple (1,8%), Microsoft (0,2%) e Alphabet (0,5%) in rialzo mentre Nvidia (-1,4%) e Amazon (-0,3%) hanno chiuso in rosso. Considerando il mese di settembre, il Dow Jones è salito dell'1,8%, l'S&P 500 ha aggiunto l'1,6% e il Nasdaq ha guadagnato il 2,3%.
VALUTE
Ultima seduta del mese caratterizzata dal nuovo tentativo delle valute concorrenti del dollaro, di spingerlo al di là dei punti di supporto chiave, tentativo peraltro fallito ancora una volta. EurUsd ha ritestato quota 1.1200 per poi recedere a 1.1130 così come il Cable che dai massimi di 1.3430, ha perso qualcosa, ma meno dell’Euro in ragione di un EurGbp che è sceso 40 pips da 0.8360 a 0.8320.
UsdJpy, dopo il test di 141.70 ha rimbalzato 50 pips arrivando a ridosso delle prime resistenze a 143.15, per poi nella notte, salire ancora tanto che stamani lo ritroviamo sopra 144.00. La sensazione che a breve si uscirà da questi trading range di breve c’è e tutto dipenderà dalle aspettative sui tassi. E’ lì che si gioca la partita. Intanto ha recuperato qualcosa l’EurChf che da 0.9380 si è ripreso quota 0.9430, trascinando anche UsdChf tornato da 0.8400 a ridosso di 0.8480.
GERMANIA, SCENDE L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale in Germania è sceso all'1,6% a settembre 2024, al di sotto delle previsioni dell'1,7%, in calo rispetto all'1,9% di agosto. Si tratta del livello più basso dal febbraio 2021. Il costo dei beni è diminuito in ragione della discesa dei costi energetici che ha compensato un aumento più rapido dei prezzi dei prodotti alimentari.
Escludendo cibo ed energia, il tasso di inflazione di fondo è sceso al 2,7%, il più basso da gennaio 2022, dal 2,8%. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo non ha mostrato alcuna crescita, rispetto alle aspettative di un aumento dello 0,1%. Nel frattempo, l'indice dei prezzi al consumo armonizzato dall'UE è sceso all'1,8% su base annua, al di sotto del consenso dell'1,9% ed è diminuito dello 0,1% su base mensile.
AUSTRALIA, VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio in Australia sono aumentate dello 0,7% mese su mese ad agosto 2024, superando le previsioni di mercato dello 0,4%. È stato il quinto mese consecutivo di aumento, guidato specialmente dal clima favorevole. Il fatturato è cresciuto per i grandi magazzini, abbigliamento, calzature, accessori personali, altre vendite al dettaglio, bar, ristoranti e cibo da asporto.
Al contrario, la vendita al dettaglio di beni per la casa è ulteriormente diminuita. Nel corso dell'anno fino ad agosto, il commercio al dettaglio è cresciuto del 3,1%, il massimo in 15 mesi, dopo un guadagno del 2,4% a luglio. AudUsd che resta sui massimi, in controtendenza rispetto alle majors, con le resistenze chiave non lontane.
PETROLIO
I future sul greggio WTI si sono stabilizzati intorno ai 68 dollari al barile martedì, in ragione dell’aumento dell’offerta, e nonostante le tensioni in medio oriente siano in aumento. Le crescenti tensioni tra Israele e Hezbollah in Libano aumentano il rischio che l'Iran, che sostiene Hezbollah, venga direttamente coinvolto nel conflitto, interrompendo potenzialmente le esportazioni di petrolio dalla regione. Tuttavia, gli imminenti piani dell'OPEC di aumentare la produzione entro la fine dell'anno hanno limitato i guadagni.
Inoltre, le persistenti preoccupazioni del principale importatore di greggio, la Cina, stanno facendo pressione sui prezzi, in seguito ai dati ufficiali che mostrano una contrazione della produzione per il quinto mese consecutivo e un rallentamento nel settore dei servizi. I mercati continuano a valutare l'impatto delle recenti misure di stimolo monetario della Cina volte a stimolare l'attività e ad aumentare la domanda.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Banchieri Usa, cambiano i toniLa narrativa di una Fed hawkish sui tassi, valida fino a qualche settimana orsono, sembra completamene ribaltata dai toni utilizzati nelle ultime ore da Kashkari, Bostic e Goolsbee, i quali hanno rilasciato dichiarazioni accomodanti, in ragione di un cambiamento di approccio rispetto ai tassi di interesse. Kashkari della Fed di Minneapolis si aspetta ulteriori riduzioni del costo del denaro nel prossimo futuro, anche se di dimensioni inferiori ai 50 punti base, mentre Bostic della Fed di Atlanta ha ribadito che un taglio di mezzo punto in questa riunione non frena la Fed rispetto ad ulteriori ribassi futuri.
I rischi per il mercato del lavoro sono aumentati, con la possibilità di una debolezza diffusa, superiore a un anno fa, nei principali aggregati macro. Goolsbee della Fed di Chicago ha poi confermato che se i dati proseguiranno nella direzione attuale, vi saranno molti interventi sul costo del denaro nel 2025. In buona sostanza, sembra che l’atteggiamento della Fed sia più accomodante nei confronti dei tassi e più aggressivo nell’approccio verso la ripresa economica, ora in rallentamento, specialmente riguardo ai dati dell’occupazione.
Da segnalare il fatto che nessuno ha poi espresso preoccupazione verso l’inflazione, un fattore che sembra ormai superato nella narrativa attuale. In settimana parlerà poi Jerome Powell e verificheremo se anche il Presidente utilizzerà il medesimo approccio.
EQUITY
Stabile Wall Street nella seduta di ieri con poche oscillazioni in una giornata in cui a farla da padrone sono stati sia i dati Pmi per Eurozona, Uk e Usa, sia le dichiarazioni dei banchieri centrali Usa, aperti a nuove riduzioni dei tassi. Gli S&P Global PMI hanno continuato a indicare una crescita robusta, anche se in rallentamento, nel settore privato statunitense.
L'espansione è stata guidata dai servizi, mentre la contrazione nel settore manifatturiero si è approfondita e le pressioni sui prezzi sono aumentate. Nel frattempo, i discorsi dei funzionari della Federal Reserve prospettano ulteriori riduzioni del costo del denaro, mentre in settimana, per confermare tale tendenza, sono attesi i dati sui PCE (Price Consumer Expenditure).
Tra i titoli Usa, si segnalano il settore energetico, quello con le migliori prestazioni, mentre le megacap sono state contrastanti, con Apple (-0,2% e Microsoft (-0,2%) scambiate in ribasso, mentre Nvidia è rimasta pressoché invariata e Amazon (0,1%), Meta (1,4%) e Alphabet (0,2%) hanno registrato guadagni. Nel frattempo, le azioni di Intel hanno guadagnato oltre il 3,8% dopo la notizia che Apollo Global Management si è offerta di fare un investimento multimiliardario nella società.
PMI USA
L'S&P Global Flash US Composite PMI è sceso leggermente a 54,4 a settembre 2024 da 54,6 ad agosto, ma ha superato le previsioni di mercato di 54,3. La lettura ha mostrato che la crescita dell'attività commerciale nel settore privato statunitense è rimasta solida, segnalando un'espansione economica sostenuta nel terzo trimestre. La crescita nel settore dei servizi è rimasta forte, sebbene abbia rallentato leggermente (55,4 contro 55,7) mentre la contrazione del settore manifatturiero è aumentata (47 contro 47,9). Le aziende hanno frenato le assunzioni e hanno permesso che l'occupazione diminuisse per il secondo mese consecutivo. Inoltre, i prezzi medi applicati per beni e servizi sono aumentati al ritmo più rapido da marzo e i costi di input sono aumentati al massimo in un anno.
PMI EUROPA, CHE CALO
L'HCOB Flash Eurozone Composite PMI è sceso per il quarto mese consecutivo a 48,9 a settembre 2024, il livello più basso da gennaio, rispetto a 51 ad agosto e alle previsioni di 50,6. Si tratta del primo calo dell'attività del settore privato in sette mesi, con la flessione della produzione manifatturiera che si estende al 18° mese consecutivo (44,5 contro 45,8), particolarmente marcata in Germania e Francia. Inoltre, la crescita del settore dei servizi ha subito un brusco rallentamento (50,5 contro 52,9), in mezzo a un rinnovato calo in Francia. I nuovi ordini di esportazione sono diminuiti, gli arretrati di lavoro sono ulteriormente diminuiti e la perdita di posti di lavoro è stata la più alta da dicembre 2020. L'eurozona sembra si stia dirigendo verso la stagnazione.
VALUTE
L'euro è sceso ieri in area 1,1100, tra le preoccupazioni che la Banca centrale europea potrebbe dover accelerare i suoi sforzi di allentamento monetario per sostenere l'economia in difficoltà. Gli indici PMI flash per l'Eurozona, la Germania e la Francia hanno deluso e hanno mostrato che l'attività del settore privato nell'Eurozona è tornata a contrarsi, poiché i problemi delle case automobilistiche tedesche come VW hanno trascinato ulteriormente verso il basso il settore manifatturiero. Gli investitori ora scommettono su circa 50 punti base in ulteriori tagli dei tassi da parte della BCE quest'anno, con una probabilità del 40% di una riduzione a ottobre.
Va segnalato che dopo la discesa a 1.1080 il cambio dell’Euro è tornato prepotentemente sopra 1.1100 in seguito alle dichiarazioni dovish dei banchieri Usa che hanno spinto al ribasso il biglietto verde. EurUsd a 1.1120 e Cable da 1.3250 a 1.3360 nell’arco di poche ore. UsdJpy stabile compreso tra 143.20 e 144.40. In discesa l’EurGbp in seguito ai dati sui Pmi inglesi, in discesa ma contenuta rispetto a quella dei Pmi di Eurozona. UsdCad tornato sotto 1.3500. Il mercato continua a rimanere incerto, con price action bilaterali e volatili, senza breakout importanti, eccezion fatta per qualche cross come EurGbp. Franco svizzero stabile in area 0.9400 contro Euro, il che significa alta correlazione inversa tra UsdChf ed EurUsd.
RBA, TASSI INVARIATI
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha mantenuto i tassi al 4,35% nella riunione di questa notte, mantenendoli invariati per la settima occasione consecutiva e come da previsioni. Nello Statement si legge però che l’inflazione non è ancora stata sconfitta e rimane elevata e non tornerà nel proprio alveo naturale (2-3%) prima del 2026.
Il Board quindi ha ribadito la necessità di rimanere vigili sull’inflazione che dipenderà ovviamente dai prossimi dati macro. La RBA ha osservato che si prevede che i consumi delle famiglie riprenderanno ancora nel secondo semestre del 2024, ma il ritmo della ripresa potrebbe essere più lento del previsto. Dollaro australiano in correzione dopo i massimi osservati a 0.6890, e correzione di circa 50 pips verso i supporti di breve termine a 0.6830.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Potrebbe arrivare un nuovo record per le azioni di NVIDIA?Se desideri ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo, basta cliccare su "SEGUI" in alto. Inoltre, se vuoi approfondire un particolare argomento o hai bisogno di qualche consiglio, ti prego di commentare sotto l'articolo e sarò felice di aiutarti.
Potrebbe arrivare un nuovo record per le azioni di NVIDIA Corporation (NVDA)?
Le azioni NVIDIA sembrano aver rallentato nelle ultime settimane, registrando una performance trimestrale negativa del 7%.
Le azioni, che avevano raggiunto il loro massimo storico, hanno subito una perdita del 25%, ma sono poi rimbalzate grazie alle prospettive positive del CEO.
I risultati di NVDA nel secondo trimestre sono stati notevoli, con un fatturato di 30,04 miliardi di dollari (+15,3%), margini lordi del 75,7% e un EPS annuo di 0,68 dollari (+11,4%). Questo successo è in gran parte dovuto ai ricavi dei suoi data center, che hanno raggiunto i 26,3 miliardi di dollari grazie alla crescente richiesta per l'architettura Blackwell. Non c'è dubbio che questi guadagni siano il risultato dell'impegno costante e dell'innovazione continua da parte di NVDA.
I nuovi superchip IA di classe Blackwell sono un'innovativa combinazione di 208 miliardi di transistor e un processo TSMC 4NP personalizzato. Ogni prodotto è dotato di due matrici a reticoli limitati che si collegano attraverso un'interconnessione chip-chip incredibile da 10 terabyte al secondo (TB/s) in una singola GPU unificata. Questa tecnologia avanzata offre prestazioni straordinarie per qualsiasi applicazione, dall'intelligenza artificiale all'elaborazione dei dati.
Questo superchip è un vero mostro, con la concorrenza lontana anni luce da questo genere di prodotto.
Quando si decide di investire in azioni, è importante considerare anche le prospettive future e analizzare il potenziale del titolo.
Le prospettive di questo CEO sono molto positive, infatti le stime del fatturato sono state aumentate del 40%, una cifra da sogno per qualsiasi azienda.
Personalmente, sono fiducioso sul fatto che questa azione non sia costosa. Le previsioni per il futuro sono molto positive e ci sono ampi margini di crescita per il titolo. Non ha senso concentrarsi solo sui numeri attuali, ma è importante considerare anche quelli futuri.
Possibili pericoli all'orizzonte potrebbero essere rappresentati dalle elezioni americane e da possibili restrizioni commerciali. Le elezioni presidenziali in corso negli Stati Uniti hanno portato incertezza sul futuro dell'industria dei semiconduttori del paese, soprattutto a causa di restrizioni commerciali e di esportazione verso il Medio Oriente e la Cina - quest'ultima rappresenta il 12,1% del fatturato di NVDA. A seconda dei risultati delle elezioni che si terranno entro novembre 2024, potremmo vedere ulteriore volatilità nel settore.
Inoltre, la performance finanziaria di NVDA dipende in gran parte da quattro clienti principali: i tre maggiori hyperscaler, ovvero Amazon AWS (AMZN), Google Cloud (GOOG) e Microsoft (MSFT), oltre a Meta (META). Al momento, questi clienti rappresentano il 46% del fatturato del secondo trimestre del 2024. È quindi importante monitorare costantemente la situazione, poiché qualsiasi problema o riduzione degli ordini da parte di uno di questi clienti potrebbe avere un impatto significativo sulle prestazioni finanziarie di NVDA.
ANALISI TECNICA
Il titolo Nvidia continua ad andare avanti nel suo trend di lungo termine, che rimane fortemente al rialzo. Dopo un repentino aumento iniziato alla fine di settembre, ora sta attraversando una fase di consolidamento prima del prossimo rally. Ci aspettiamo che il titolo superi la resistenza a breve termine posta a 122$ e continui la sua tendenza al rialzo.
Questo cambiamento potrebbe portare il titolo al superamento dei massimi storici raggiunti il 20 giugno, per poi puntare alla soglia psicologica di $150 per azione.
Qualsiasi correzione prima della ripresa nell'area dei 105$ in base alla dinamica rialzista a lungo termine dovrebbe essere considerata come un'opportunità interessante per entrare sul mercato.
Nella mia previsione per il prossimo trimestre, vedo un aumento delle azioni di Nvidia fino a 150 dollari. Questo è supportato da una crescita significativa e prospettica nei prossimi anni, unita a margini elevati che la rendono una delle società più redditizie della Borsa valori. Continuiamo a essere molto ottimisti sull'attività di questa azienda.
Wall Street inarrestabile, fino a quando?Ennesima chiusura rialzista di Wall Street venerdì, alimentata dalle crescenti aspettative di un taglio dei tassi, almeno di 25 punti base, nella riunione della Federal Reserve di mercoledì prossimo. L'S&P 500 è salito dello 0,5% e il Nasdaq è salito dello 0,6%, entrambi in pista per la quinta sessione consecutiva di guadagni, mentre il Dow Jones è avanzato di 297 punti.
Le azioni dei settori tecnologico e dei semiconduttori a grande capitalizzazione hanno guidato il rally, con Super Micro Computer e ARM Holdings in aumento rispettivamente del 3,4% e del 6,9%. Microsoft è salita dello 0,8%, Google ha guadagnato l'1,8% e Uber è salita del 6,4%. Al contrario, le azioni Boeing sono scese del 3,7% dopo che il più grande sindacato dell'azienda ha promosso uno sciopero, interrompendo l'assemblaggio di aerei in diverse fabbriche. Anche Adobe ha registrato un calo significativo, crollando dell'8,5% a seguito di una deludente previsione degli utili.
Gli investitori stanno scommettendo sempre di più su un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed, con la probabilità di un ribasso di 50 punti base che però sono aumentate alla fine della scorsa settimana, sebbene il mercato non preveda, per il momento, alcuna recessione negli Stati Uniti. A livello di guadagni settimanali, l'S&P 500 ha chiuso con un +3%, il Nasdaq +4,7% e il Dow +1,8%. Continuiamo a ritenere che un taglio del costo del denaro di 50 punti base, che significa paura della recessione, non sarebbe ben visto dai mercati, ancor più da quelli azionari, per cui mercoledì potremmo magari anche assistere a una inversione delle price action.
VALUTE
Sui cambi regna l’incertezza più assoluta, con i principali rapporti che vedono un’alternanza di movimenti di rialzo o ribasso, in attesa della decisione della banca centrale Usa, il vero e unico market mover della settimana. Tra i principali rapporti, quello che in questo momento rappresenta il leading indicator, segnaliamo il UsdJpy che si trova a non lontano dal supporto chiave di 140.00 la cui violazione, come detto più volte, rappresenterebbe un segnale importante di cambiamento di medio termine, del trend decennale di ribasso della valuta giapponese, con target possibili intorno ai 127.70 Jpy per dollaro.
EurUsd, invece, per ora non è riuscito a violare le principali resistenze poste a 1.1160 e 1.1200, e ha ripiegato costruendo configurazioni ribassiste con massimi e minimi decrescenti e possibilità di scivolare verso i supporti posti a 1.0950, che rappresenta l'area chiave di medio termine. Stessa price action per il cable con obiettivi posti a 1.3000 e 1.2900 nel caso di rottura del supporto di breve a 1.3090.
A ruota osserviamo un dollaro recuperare contro oceaniche così come l’indice del dollaro che dopo aver toccato i minimi in area 100.20, sta cercando di recuperare terreno e attaccare le prime resistenze in area 101.50 e 101.75, pur mantenendo un tono ribassista di medio termine. Rientra anche in parte il franco svizzero con EurChf che dopo aver testato 0.9305, prova a superare l’area di resistenza di breve a 0.9445, in un contesto di ritorno dell’appetito al rischio e indice Vix sotto quota 17.00.
USA, SALE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
Il sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan per gli Stati Uniti è aumentato per il secondo mese consecutivo a 69 a settembre 2024, il più alto da maggio, rispetto a 67,9 ad agosto e superando le previsioni di 68. "Il guadagno è stato guidato da un miglioramento delle condizioni di acquisto per i beni durevoli, guidato da prezzi più favorevoli come percepito dai consumatori.
Anche le aspettative per l'anno a venire per le finanze personali e l'economia sono migliorate, nonostante un modesto indebolimento nelle opinioni sui mercati del lavoro", secondo la direttrice di Surveys of Consumers Joanne Hsu. L'indicatore per le condizioni attuali è salito a 62,9 da 61,3 e quello per le aspettative è aumentato a 73 da 72,1. Entrambi hanno superato le previsioni di 61,5 e 71, rispettivamente. Nel frattempo, le aspettative di inflazione per l'anno a venire sono scese al 2,7% dal 2,8%, con i mercati che si aspettavano che rimanesse al 2,8%.
CINA, LENTA RIPRESA DELLE VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio in Cina sono aumentate del 2,1% anno su anno ad agosto 2024, in leggero calo rispetto alla crescita del 2,7% del mese precedente e mancando il consenso di mercato del 2,5%. L'ultimo risultato riflette il cambiamento climatico di questa estate, caratterizzata da caldo torrido e piogge torrenziali.
La crescita delle vendite è rallentata a causa della debole spesa per abbigliamento, scarpe, cappelli e tessuti, oro, argento e gioielli, ma anche prodotti petroliferi, forniture per ufficio, auto e materiali da costruzione. D'altro canto, il fatturato è accelerato per grano, olio, cibo e apparecchiature per le comunicazioni. Su base mensile, il commercio al dettaglio è rimasto quasi invariato dopo essere aumentato dello 0,35% a luglio. Da gennaio ad agosto, le vendite al dettaglio sono aumentate del 3,9%.
UNA SETTIMANA CHIAVE
Quella che ci apprestiamo a vivere, sarà una settimana chiave sul fronte dati, in primis la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse, che includerà anche le proiezioni economiche del FOMC. Altre pubblicazioni chiave includono vendite al dettaglio, produzione industriale, permessi di costruzione, i nuovi cantieri e la vendita delle case esistenti.
Nel Regno Unito, sarà la settimana del tasso di inflazione, decisione sui tassi di interesse della Banca d'Inghilterra, vendite al dettaglio e fiducia dei consumatori. Ma è anche la settimana della decisioni sui tassi della BoJ, dopo la pubblicazione del tasso di inflazione. Ma in previsione, ci sono anche le decisioni sui tassi da parte di altri paesi, tra cui Brasile, Norvegia, Turchia, Cina e Sudafrica.
Il Canada pubblicherà i suoi dati CPI e sulle vendite al dettaglio, mentre la Germania aggiornerà l'indice di fiducia economica ZEW. La Nuova Zelanda pubblicherà la crescita del PIL del secondo trimestre e l'Australia pubblicherà i dati sul mercato del lavoro. Infine, sono previsti dati sul commercio estero dall'area dell'euro, dall'Italia, dall'India, dal Giappone e dalla Svizzera.
Buona settimana e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Ci sono nuovi record in arrivo per gli indici di borsa?Se desideri ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo, basta cliccare su "SEGUI" in alto. Inoltre, se vuoi approfondire un particolare argomento o hai bisogno di qualche consiglio, ti prego di commentare sotto l'articolo e sarò felice di aiutarti.
Come previsto nei nostri ultimi articoli, gli indici europei e americani hanno registrato un importante recupero dopo la caduta all'inizio di agosto.
Se guardiamo ai prezzi del 2° trimestre del 2024, vediamo che sono rimasti praticamente invariati.
Sebbene i mercati occidentali abbiano registrato guadagni moderati ad agosto, questo non deve ingannarci: ci sono stati momenti di forte calo e di elevata volatilità. In Europa, l'indice Stoxx Europe 600 è sceso del 7% nella prima settimana del mese, per poi recuperare il 10% nelle settimane successive. Questa instabilità è stata causata da un calo della borsa giapponese, a seguito delle divergenze nell'approccio alla politica monetaria tra la Banca centrale giapponese e la Federal Reserve statunitense, e dalle preoccupazioni riguardo a una possibile recessione economica negli Stati Uniti. Tuttavia, questi timori sono stati dissipati, permettendo ai mercati europeo e statunitense di chiudere il mese con risultati positivi dopo una settimana incerta.
Come previsto, l'inflazione core PCE è rimasta stabile a +2,7% su base annua a luglio. Questo sostiene i piani della Federal Reserve di abbassare il suo tasso di riferimento nel mese di settembre. Tuttavia, ci sono ancora dubbi sulla portata del taglio. Secondo lo strumento Fedwatch del CME, il 70% dei trader prevede un taglio di 25 punti base. Dovremo aspettare ulteriori dati macroeconomici per avere una migliore visione della situazione. Se questi non soddisferanno le aspettative, la Fed potrebbe essere tentata di ritardare il taglio dei tassi come desiderato dal mercato.
L'economia europea è in una situazione simile a quella degli Stati Uniti. L'inflazione è diminuita all'2,2%, che si avvicina all'obiettivo della BCE. Di conseguenza, ci si aspetta un ulteriore taglio dei tassi di interesse. Sarebbe irragionevole mantenere i tassi al 4,25% quando c'è la possibilità di migliorare ulteriormente l'economia con un abbassamento dei tassi.
Per prevedere i prossimi movimenti dei principali indici, come NASDAQ, DAX e MIB, è fondamentale analizzare le azioni che li compongono. Tra quelle di maggior peso troviamo MICROSOFT, APPLE, SAP SE, SIEMENS, UNICREDIT e INTESA SAN PAOLO. Se vuoi saperne di più sulle tendenze future del mercato azionario, non puoi ignorare queste importanti aziende.
Valutare se un'azienda ha il potenziale per avere successo è un compito difficilissimo. Ma con l'aiuto della tecnologia e, in particolare, di TRADINGVIEW, questa analisi diventa molto più semplice. Con il suo aiuto, siamo in grado di valutare le azioni in modo accurato e affidabile.
La situazione tecnica degli indici è positiva al momento.
Analisi tecnica
Settembre è noto come il mese più difficile per i mercati azionari, quindi non dovrebbe sorprenderti se vedrai un periodo di consolidamento, soprattutto dopo la ripida salita delle ultime due settimane. Tuttavia, come spesso accade, questo potrebbe essere solo temporaneo e potremmo vedere una ripresa nei mesi di Ottobre e Novembre.
Le prestazioni finanziarie del trimestre hanno dato una spinta alle quotazioni e ora tutti gli occhi sono puntati sulle elezioni presidenziali USA. Ci sono diversi settori pronti a beneficiare di una vittoria di uno dei candidati.
Secondo le nostre previsioni, il Nasdaq100 potrebbe entrare in una fase di consolidamento che potrebbe portare i prezzi a testare la media mobile 200. Da lì, ci aspettiamo una ripresa verso i massimi storici, facendo così registrare un guadagno di circa il 7% rispetto ai livelli attuali.
Inizia il mese di Settembre che è statisticamente da molti anni il mese peggiore per i mercati azionari ed è lecito quindi attendersi, anche visto il ripido movimento rialzista delle ultime due settimane, una fase di consolidamento, per andare poi come spesso accade a cavalcare una ripartenza in Ottobre e Novembre.
Le trimestrali hanno dato benzina alle quotazioni e ora l’attenzione è sulle Presidenziali Usa e vi sono comparti pronti a beneficiare di una vittoria di uno o dell’altro candidato.
E’ possibile ipotizzare dunque per il Nasdaq100 una fase di consolidamento che potrebbe portare i prezzi a testare la media mobile 200 e da tale livello ripartire, per andare sui massimi storici realizzando così una performance di circa il 7% dai livelli attuali.
La situazione sul mercato tedesco (Dax) è diversa, poiché al momento si trova sui massimi storici. Potrebbe esserci un breve ritracciamento per testare la media a 50 periodi, ma ci aspettiamo nuovi massimi almeno fino a novembre. Prevediamo un possibile aumento del +4% rispetto ai livelli attuali.
Il Ftsemib si trova attualmente di fronte a una doppia area di resistenza. La stagionalità suggerisce un possibile consolidamento, con la possibilità di testare nuovamente la media a 50 e ripartire alla ricerca del doppio massimo a 35.500 punti. Potrebbe esserci una crescita del 7% rispetto ai livelli attuali entro la fine di novembre.
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Equity in ripresaRecupero di Wall Street nella seduta di ieri, con il Dow Jones che ha chiuso in rialzo dello 0.8%, l'S&P 500 in aumento dell'1%, e il Nasdaq in crescita ugualmente dell’ 1% dopo che il rapporto sulle richieste di sussidi di disoccupazione è uscito migliore delle attese, allentando leggermente le pressioni verso un taglio del costo del denaro da parte della Fed nel prossimo mese.
Le richieste iniziali sono scese a 233K la scorsa settimana, il minimo in quattro settimane e ben al di sotto delle previsioni di 240K. Si tratta di un movimento contrario a quello osservato le settimane scorse, quando i sussidi, insieme a dati poco brillanti sulle buste paga (NFP), hanno provocato timori di un rapido rallentamento dell’economia a stelle e strisce, il che avrebbe spinto la Fed a implementare tagli dei tassi più aggressivi.
Tecnologia, servizi sanitari e di comunicazione sono stati i settori con le migliori prestazioni. Le megacap hanno chiuso tutte positive: Microsoft (0,9%), Apple (0,6%), Nvidia (1,6%), Amazon (0,3%), Meta (1,4%) e Alphabet (1,2%).
VALUTE
Sui cambi è tornato il sereno nel senso che il franco svizzero, principale motivo di aumento del risk off, è sceso e il cross EurChf è tornato in area 0.9460 dai minimi di 0.9210 15. Anche il UsdChf ha ripreso quota 0.8670 dopo aver visto 0.8430 con la valuta elvetica che finalmente ha lasciato spazio ad un ribasso, anche in assenza di interventi della Snb.
Sul UsdJpy siamo in mezzo al guado. Dopo il recupero del UsdJpy dai minimi di 141.75, il mercato ha congestionato e da due sedute ormai, oscilliamo tra 145.50 e 147.80, in una fase interlocutoria nella quale il mercato attende ulteriori notizie da parte della Boj sui tassi di interesse, in seguito all’ultimo rialzo. Risale il Cable e rimane stabile EurUsd con l’EurGbp scesa rapidamente di circa 60 pips da 0.8620 a 0.8560.
EurUsd ancora compresso tra 1.0890 e 1.0950 mentre la sterlina risele contro dollaro a 1.2750 dai minimi visti ieri a 1.2670. Si riprendono anche i cross risk on come NzdChf o CadChf, e scendono i cross dell’Euro contr oceaniche, come EurAud ed EurNzd. Oceaniche in ripresa, specie NzdUsd, a ridosso ormai di 0.6050, area chiave.
JOBLESS CLAIMS
Il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 17.000 a 230.000 nel periodo conclusosi il 3 agosto, al di sotto delle aspettative di mercato di 240.000. Segue un rialzo di 250.000 nella settimana precedente, il più alto del 2024. Nonostante questo calo, il numero di richieste è rimasto significativamente al di sopra della media di quest'anno, poiché il mercato del lavoro statunitense si è indebolito dal suo picco post-pandemia, sebbene rimanga storicamente rigido.
Nel frattempo, il numero di richieste continuative è aumentato di 6.000 a 1.875.000 nella settimana conclusasi il 27 luglio, il più alto da novembre 2021. La media mobile a quattro settimane per le richieste iniziali, che riduce la volatilità di settimana in settimana, è aumentata di 2.500, al livello più alto da circa un anno a questa parte. I dati non devono ingannare, nel senso che il mercato del lavoro è in deciso peggioramento. E la Fed, nonostante le dichiarazioni dei vari rappresentanti, è pronta a tagliare.
USA, IN CALO I TASSI SUI MUTUI
Il tasso medio per un mutuo fisso a 30 anni, negli Stati Uniti, è crollato di 26 punti base al 6,47% l'8 agosto, raggiungendo il livello più basso da metà maggio 2023, secondo Freddie Mac. Questo calo si è verificato parallelamente ai rendimenti dei Treasury che sono scesi ai minimi di un anno, poiché i crescenti timori di una recessione negli Stati Uniti hanno alimentato un sentimento di avversione al rischio nel mercato.
"I tassi sui mutui sono crollati questa settimana al livello più basso in oltre un anno, in seguito a quella che sembra essere una reazione eccessiva a un rapporto sull'occupazione non proprio favorevole e alle turbolenze del mercato finanziario, nonostante l'economia rimanga su solide basi", ha osservato Sam Khater, capo economista di Freddie Mac.
CINA, INFLAZIONE IN RIPRESA
Il tasso di inflazione annuale della Cina è salito allo 0,5% a luglio 2024 dallo 0,2% di giugno, superando le previsioni di mercato dello 0,3%. Si tratta del dato più alto dal febbraio scorso. È stato anche il sesto mese consecutivo di inflazione al consumo, indicando un continuo miglioramento della domanda interna mentre Pechino ha aumentato gli stimoli abbassando i tassi.
I prezzi dei prodotti alimentari sono rimasti invariati, mentre i prezzi non alimentari hanno continuato ad aumentare (0,7% rispetto allo 0,8%), segnati da aumenti sostenuti nell'abbigliamento (1,5% rispetto all'1,5%), nell'edilizia abitativa (0,1% rispetto allo 0,2%), nella sanità (1,4% rispetto all'1,5%) e nell'istruzione (1,7% rispetto all'1,7%). I prezzi al consumo di base, ovvero il dato core, deducendo i costi di cibo ed energia, è aumentato dello 0,4% anno su anno, il minimo in 6 mesi. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,5%, il primo guadagno da aprile e superiore al consenso dello 0,3%.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.08.2024La volatilità è crollata, le Borse tentano il rimbalzo dopo il crollo di Lunedì.
Scendono le probabilità di un taglio dei tassi d’urgenza negli Usa ad agosto.
La Federal Reserve potrebbe tagliare a Settembre, ma di 50 bps e non 25.
Commercio internazionale cinese in ripresa, ma non come sperato.
Lunedì 5 agosto, quello del crollo delle Borse mondiali, sembra già lontano: ieri quelle asiatiche hanno ripreso fiato, ed il Nikkei di Tokio ha riscattato il crash da -12% di lunedì con un altrettanto potente rialzo di +10,2%.
Quelle Borse europee hanno tentano il recupero in mattinata per poi peggiorare nel pomeriggio. Milano è risultata la più debole, -0,60%, seguita da Parigi, -0,27%: attorno alla parità Francoforte, +0,15%, e Londra, +0,18%.
Wall Street, dopo che lunedì ha vissuto la peggiore seduta da settembre 2022, ha ripreso slancio in serata, per chiudere positiva: Dow Jones +0,76%, Nasdaq +1,03%, S&P500 +1,04%.
L’azione Uber è stata protagonista di una notevole performance, dopo che nel 2’ trimstre ha battuto le stime degli analisti con un utile netto di US$ 47 cts/azione, quando le stime indicavano 31. In recupero anche altre “big-tech” come Nvidia, Alphabet, Microsoft, Meta e Amazon, che erano precipitate il giorno prima.
Guardando alle sedute di lunedì e di ieri stupisce l’improvvisa impennata e l’altrettanto rapida discesa dell’indice Vix, che misura la volatilità delle opzioni sull’indice S&P500: dal picco di 65,7 toccato lunedì, seguito dal ridimensionamento a fine seduta a 38,6, ieri è crollato a 27,1 neppure troppo lontano da “quota” 20, dove in media stazionava la scorsa settimana.
Più in generale, si può affernare che i motivi di preoccupazione che hanno depresso i mercato a cavallo dello scorso weekend permangono: le preoccupazioni per l’escalation militare in Medio Oriente, quelle di un rapido deterioramento dell’economia americana e quelle di un possibile ritardo della Banca centrale Americana (Federal Reserve-FED) nell’allentare la stretta monetaria.
E’ momentaneamente ridimensionata, ma siamo certi che tornerà in primo piano, l’incertezza sull’esito delle prossime elezioni Usa (inizio novembre). Sul tema la novità di ieri è che la candidata democratica Kamala Harris ha scelto Tim Walz, Governatore del Minnesota, come vice-Presidente della Casa Bianca. Walz ha un indice di gradimento record, sopra il 90%, nel suo Stato.
Negli Usa sì è ridimensionata l’attesa di un taglio d’urgenza dei tassi di interesse in una riunione non programmata ad Agosto. Tuttavia al taglio dei tassi nel FOMC di settembre viene assegnata una probabilità sopra l’80%, ma da 50 bps, invece dei tradizionali 25.
Il contesto di calma “ripristinata” si vede anche sul mercato dei bond governativi europei: tornano a stringere i differenziali di rendimento tra Paesi core e periferici, e lo spread tra BTP decennale italiani e omologhi Bund ieri ha chiuso a 149 bps, -3 rispetto alla vigilia, lontano dal massimo intraday di 156: il rendimento del BTP 10 anni è sceso a 3,65%, dal 3,67%, quello del Bund è stabile a 2,15%.
Sul mercato valutario notiamo il recupero dello Yen. La riunione di emergenza tra la Bank of Japan, il Viceministro delle finanze e la Financial Services Agency ha deciso di non intervenire sul cambio, ma ha rimarcato l’importanza che rimanga stabile.
Oggi, 7 agosto, le Borse globali tentano un nuovo recupero: a Tokyo il Nikkei ha segnato +1,2%, dopo le chiusure in rialzo a Wall Street ieri sera, confortato dalle parole del vice-Governatore della Bank of Japan Shinichi Uchida: finché il mercato resterà instabile non ci saranno nuovi aumenti dei tassi. Immediato il guadagno dello Yen: cross Eur/Yen a 160,3, +1,4% e Dollaro/Yen a 146,9, +1,83%.
I dati sul commercio internazionale cinese indicano una robusta crescita delle importazioni, +7,2% annuale, ed un aumento inferiore a quanto sperato delle esportazioni, +7,0%. Le Borse locali hanno comunque segnato variazioni positive. Hong Kong +1,3%, CSI300 +0,4%. Seoul +2,7%, MSCI Asia-Pacifico ex-Japan +1,3%.
Anche i listini azionari europei provano ad accelerare e a fine mattinata guadagnano in media +0,9% (ore 13.00 CET). Il quadro macro europeo resta debole: le esportazioni tedesche a giugno sono scese -3,4% annuale e le importazioni sono cresciute +0,3%: il surplus è ampio, pari a Eur 20,4 miliardi, in calo dai 25,3 di maggio ed in recupero dai 19,0 miliardi di giugno 2023.
I future su Wall Street anticipano riaperture frizzanti per tutti e 3 i maggiori indici: in media +1,3%, mentre i rendimenti dei Treasury Usa risalgono dai minimi di lunedì (altro segno di “normalizzazione”): la curva dei rendimenti per scadenza torna ad essere invertita: poco sotto il 4,0% sul 2 anni e 3,9% sul 10.
Sarà comunque una giornata povera di dati macroeconomici sia in Usa che in Europa: domani avremo i dati sui sussidi di disoccupazione (Jobless claims) negli Stati Uniti e, in Europa, quelli sulla produzione industriale tedesca, utili a interpretare la salute delle ripettive economie e immaginare le future mosse sui tassi delle Banche centrali Usa ed Europea.
Qualche movimento si vede sulle maggiori materie prime: l'oro fa segnare un piccolo recupero a 2.438 Dollari/oncia, +0,3%, ed il petrolio balza energeticamente: quello del WTI (Greggio di riferimento Usa) supera 74,6 Dollari/barile, +1,9% (ore 13.30 CET).
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Mercati, profondo rossoProsegue imperterrita la correzione (se così possiamo chiamarla), dei mercati azionari, in una price action che sta piuttosto assumendo i contorni di un trend ribassista. Wall Street ha ceduto pesantemente, con perdite sopra al 2% per tutti e tre gli indici, con una continua liquidazione di posizioni sui tecnologici. Il mercato sta smontando i carry trades che aveva costruito nell’ultimo anno, anche se per ora, a livello mensile le perdite sono calcolabili in un 12% per il Nasdaq, un -6.6% sull’S&P 500 e un -1.50% per il Dow Jones.
A livello annuale i tre indici sono ancora positivi, con percentuali che variano dal 9% del Dow Jones, al 15.5% dell’S&P 500 e quasi il 17% del Nasdaq. I titoli tecnologici a grande capitalizzazione che hanno guidato il rally di quest'anno sono scesi di più lunedì, tra cui Nvidia (-6,4%), Microsoft (-3,3%) e Tesla (-4,2%). Anche Apple è scesa del 4,8% dopo che la Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha dimezzato la sua partecipazione nel produttore di iPhone.
A pesare sono non solo i timori di un rallentamento economico negli Stati Uniti, che potrebbe diventare recessione, ma anche la questione geopolitica che inevitabilmente, tiene banco e che ha spinto gli indici di rischio, tra cui il Vix e l’indice fear and greed in zona rossa, ovvero in deciso risk off. L’insieme di questi due eventi non può che alimentare preoccupazioni tra gli investitori. Va ricordato però che ieri pomeriggio, l’ISM Services Pmi ha offerto agli investitori un po’ di sollievo, indicando un rimbalzo importante nel settore dei servizi.
USD INDEX
L'indice del dollaro è sceso fino a 101.8 nella sessione di ieri per poi assestarsi intorno ai 102,5, rimanendo vicino a livelli più bassi degli ultimi 7 mesi. A contribuire alla discesa, i deboli dati economici che hanno sollevato preoccupazioni sulla resilienza dell'economia statunitense e hanno aumentato le scommesse sulla necessità che la Fed tagli prima del previsto i tassi di interesse. Il mercato, ora sconta quasi 125 punti base di riduzione del costo del denaro nell’anno in corso, con le probabilità di una riduzione di 50 punti base a settembre che si attestano a quasi il 92%, rispetto a circa il 12% della scorsa settimana.
I dati di venerdì hanno mostrato che l'economia statunitense ha aggiunto meno posti di lavoro del previsto, e anche il tasso di disoccupazione generale è balzato inaspettatamente al livello massimo dal 2021, al 4,3% e la crescita dei salari ha rallentato più del previsto. In precedenza, l'ISM Manufacturing PMI aveva indicato una contrazione a sorpresa nel settore manifatturiero. D'altro canto, l'ISM Services PMI è uscito migliore delle attese contribuendo al rimbalzo successivo. Il dollaro si è indebolito soprattutto nei confronti dello yen e del franco svizzero.
Sui principali rapporti di cambio abbiamo notato un indebolimento del dollaro che poi ha recuperato leggermente nella seduta pomeridiana, con l’EurUsd salito a 1.1010 per poi correggere di una sessantina di pips e ora sembrerebbe poter correggere qualcosa in più. Il cable è rimasto debole e incapace di rompere 1.2800 con EurGbp che ha toccato 0.8620 per poi correggere 50 pips.
UsdJpy che dopo aver sfiorato 141.50 è tornato a salire e ora quota 145.40. Il Franco svizzero ha pressato tutte le valute concorrenti con l’EurChf che dopo aver testato il doppio minimo a 0..9220 è risalito sopra 0.9370. UsdChf sempre debole a 0.8550, ma ha anche visto 0.8430. Fino a quando rimarrà forte il risk off, difficile vedere un calo della divisa elvetica.
SCENDONO I RENDIMENTI
Il rendimento del Treasury statunitense a 10 anni è sceso al 3,752% tra le preoccupazioni per una potenziale recessione economica degli Stati Uniti, alimentando le scommesse sul fatto che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse in modo più aggressivo. Tuttavia, un PMI dei servizi ISM migliore del previsto, salito a 51,4 da 48,8, ha leggermente attenuato questi timori indicando una ripresa dell'attività dei servizi negli Stati Uniti.
Nonostante ciò, i rendimenti del titoli del Tesoro statunitense rimangono al livello più basso dall’inizio di quest’anno. A luglio, l'economia statunitense ha aggiunto solo 114.000 posti di lavoro, al di sotto dei 175.000 previsti, mentre il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente al 4,3% e la crescita salariale ha rallentato più del previsto.
RBA FERMA SUI TASSI
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha lasciato invariati i tassi nella riunione di questa notte, al 4,35% mantenendoli fermi per la sesta riunione consecutiva come da previsioni. Nello statement si legge che il board è preoccupato di una inflazione che rimane al di sopra dell'intervallo target del 2-3% a causa dei persistenti costi dei servizi.
Pertanto Il consiglio ha ribadito la necessità di rimanere vigili sui rischi al rialzo dei prezzi, e prospettando l’eventualità di rimanere flessibili sia al rialzo, ma anche al ribasso, sul costo del denaro e indipendenza dai dati macro. La politica monetaria, pertanto, sarà sufficientemente restrittiva finché l'inflazione non si muoverà in modo sostenibile verso l'obiettivo.
Allo stesso tempo, il consiglio ha evidenziato una sostanziale incertezza sulle prospettive economiche, evidenziata dalla lenta crescita del PIL e dall'aumento del tasso di disoccupazione. AudUsd stabile in area 0.6500.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Luglio bene, sembra probabile un taglio dei tassi a settembre.Fine di luglio positiva, mentre sembra probabile un taglio dei tassi a settembre.
A Wall Street si dice:
"Sii sempre aperto all'apprendimento e all'adattamento. L'investimento è un processo continuo di miglioramento e aggiornamento." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
La Fed ha lasciato la porta aperta per un possibile taglio dei tassi a settembre, il che ha portato a uno dei maggiori rally dell'anno ieri, concludendo così il mese di luglio. Il NASDAQ è salito del 2,64% (circa 451 punti) a 17.599,40 e l'S&P è aumentato dell'1,58% a 5.522,30. Microsoft (MSFT) è scesa di circa l'1% dopo il rapporto trimestrale di martedì sera, che includeva risultati superiori alle aspettative sia per il fatturato sia per l'utile, ma con una prospettiva deludente per Azure. Tuttavia, NVIDIA (NVDA) ha mostrato davvero i suoi punti di forza nell'intelligenza artificiale, salendo di quasi il 13% dopo essere rimasta esclusa dalla recente rotazione di mercato. Anche gli altri cinque titoli del gruppo "Mag 7" sono saliti.
Il Dow è aumentato dello 0,24% (o poco meno di 100 punti) a 5.522,30, mentre anche le small cap hanno partecipato al rialzo, con il Russell 2000 in aumento dello 0,51%. La Fed ha mantenuto invariati i tassi di interesse in questa riunione, come ampiamente previsto. Ma, cosa più importante, il presidente della Fed, Jerome Powell, di solito cauto, ha dichiarato che un taglio potrebbe essere "sul tavolo" a settembre se i dati continueranno a supportare questa decisione. È il massimo che ci si possa aspettare come segnale positivo da parte del presidente.Un taglio dei tassi a settembre era atteso da tempo. Dopo le dichiarazioni di Powell di oggi, il mercato è molto fiducioso su questa possibilità. L'entusiasmo ha contribuito a sollevare il mercato in generale. Il rischio ora è che il mercato possa esagerare nel prezzare questi tagli dei tassi. Ma questa è una storia per un altro giorno.
Il mese di luglio è stato molto più variabile rispetto a ieri, con la rotazione di mercato in piena evidenza. Il NASDAQ è sceso dello 0,8% nei 31 giorni del mese, mentre l'S&P è aumentato dell'1,1% e il Dow è salito del 4,4%. Tuttavia, la notizia più significativa è stata l'aumento del 10% dell'indice Russell 2000, con il denaro che ha finalmente iniziato a spostarsi verso i titoli a piccola capitalizzazione, abbandonando il settore tecnologico nella speranza di tassi più bassi.Sembra che Meta Platforms (META) sia il primo titolo del gruppo "Mag 7" in questa stagione degli utili a ricevere una reazione positiva dal mercato. Il pioniere dei social media ha riportato una sorpresa sugli utili del secondo trimestre di quasi il 10% su ricavi di oltre 39 miliardi di dollari, superando la stima di consenso degli analisti dell'1,9%. Le azioni di META sono aumentate di oltre il 5% nel trading after-hour, al momento della stesura di questo articolo.
Il mese di agosto inizia oggi con i report di altri due titoli "Mag 7" dopo la chiusura: Apple (AAPL) e Amazon (AMZN). E poi venerdì ci sarà il report sulle buste paga non agricole, che sarà un altro dato importante per la Fed nella decisione sul taglio dei tassi. Ieri, il rapporto ADP sull'occupazione ha mostrato che le buste paga private hanno aggiunto 122.000 posti di lavoro a luglio, il ritmo più lento in sei mesi, un ulteriore segnale che il mercato del lavoro si sta raffreddando.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Fastly (FSLY)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Dati economici e notizie
La Fed ha mantenuto i tassi stabili, ma Powell ha dichiarato che un taglio a settembre "potrebbe essere sul tavolo". Questo è il suo modo di segnalare ai partecipanti al mercato, confermando l'attuale valutazione di una probabilità del 100%. Le vendite di case in sospeso sono aumentate a giugno, salendo del 4,8% rispetto al mese precedente, secondo la National Association of Realtors. Questa è stata una grande sorpresa rispetto alla proiezione mediana dell'1,5%. L'aumento dell'inventario sta chiaramente attirando più acquirenti. Il rapporto sulle buste paga non agricole di luglio, la cui pubblicazione è prevista per venerdì mattina, completa i punti salienti dell'economia di questa settimana.
Conclusione
Abbiamo parlato di una potenziale ripresa per agosto e sembra che stiamo iniziando a vederla concretizzarsi. Da una prospettiva a brevissimo termine, sono ottimista e considererei i recenti livelli di supporto come una buona opportunità di acquisto. Tuttavia, nel medio termine (qualche mese in più), mi aspetto una correzione più profonda nel periodo settembre-ottobre. Vedremo come si evolverà la situazione da qui in avanti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Quattro Report Cruciali di Mag 7 in Arrivo.Settimana Turbolenta all'orizzonte: Quattro Report Cruciali di Mag 7 in Arrivo.
A Wall Street si dice:
"Investi in ciò che conta veramente. Cerca aziende che abbiano un impatto positivo nel mondo." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Si può comprendere perché il mercato sia un po' nervoso all'inizio di una settimana così intensa, che vedrà quattro dei nomi "Mag 7" comunicare gli utili e un rapporto sulle buste paga non agricole. Di conseguenza, lunedì abbiamo iniziato con una sessione instabile e una performance mista.
L'S&P è salito dello 0,08% ieri a 5463,54, mentre il NASDAQ è avanzato dello 0,07% (o poco più di 12 punti) a 17.370,20. Nel frattempo, il Dow ha mantenuto quasi tutto il rally dell'1,6% di venerdì, scendendo solo dello 0,12% (o poco meno di 50 punti) a 40.539,93.
Tutti i principali indici sono balzati di oltre l'1% nella sessione precedente, mentre il PCE ha continuato a mostrare che l'inflazione si sta raffreddando. Tuttavia, la settimana nel suo complesso è stata molto più variabile, con il NASDAQ che è crollato di oltre il 2% nei cinque giorni, mentre il Dow è riuscito ad avanzare di quasi l'1%.
Il Russell 2000 ha effettivamente avuto la migliore performance settimanale con un aumento di oltre il 3% (per la terza settimana consecutiva in positivo), poiché il denaro continua ad affluire verso le small cap dalla tecnologia nella speranza di un taglio dei tassi a settembre. Tuttavia, l'indice ha avuto un inizio di settimana difficile, con un calo di oltre l'1% lunedì.
Uno dei problemi della scorsa settimana sono state le reazioni poco entusiaste ai report sugli utili di Tesla (TSLA) e Alphabet (GOOGL), i primi due nomi "Mag 7" per la stagione. (Questi titoli hanno avuto una buona sessione ieri, con TSLA in rialzo del 5,6% e GOOGL in rialzo dell'1,5%.)
Con il doppio dei report "Mag 7" previsti per questa settimana, gli investitori osserveranno attentamente per vedere se questo inizio difficile sia un presagio di ulteriori problemi nel settore tecnologico. Tutto inizia oggi con Microsoft (MSFT) e continua con Meta Platforms (META) mercoledì, seguito da Amazon (AMZN) e Apple (AAPL) entrambi giovedì. Tutti questi report arriveranno dopo la chiusura del mercato. (Altri report sugli utili degni di nota di oggi includono Procter & Gamble (PG), Merck (MRK), Advanced Micro Devices (AMD) e Pfizer (PFE), solo per citarne alcuni.)
Un programma del genere è più che sufficiente per rendere questa una settimana impegnativa, ma dobbiamo anche aggiungere una riunione della Fed che inizia martedì e termina mercoledì con una decisione sui tassi. Questa volta non ci aspettiamo un taglio, ma le probabilità di una riduzione a settembre sono aumentate dopo una serie di dati sull'inflazione più contenuti e persino un commento incoraggiante da parte del presidente della Fed, Jerome Powell.
E un'altra cosa: mercoledì saluteremo luglio, quindi ci saranno molti dati di inizio mese in arrivo nei prossimi giorni. Gli investitori saranno molto interessati a tutti i dati sui posti di lavoro che verranno pubblicati, in particolare al rapporto sulle buste paga non agricole di venerdì.
Non mi aspetto molti movimenti di mercato dal FOMC. Non stanno modificando i tassi e non penso che il linguaggio cambierà drasticamente. Per me, gli utili e il rapporto NFP sono molto più importanti. L'inflazione ormai è passata, e quindi i dati correlati all'inflazione non muovono più i mercati in modo significativo. Invece, i trader inizieranno a concentrarsi sul rallentamento della crescita. Il nuovo focus porrà la questione se otterremo un atterraggio morbido o un atterraggio duro quando la Fed inizierà a tagliare i tassi.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
GE Vernova (GEV)
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Il presidente della Fed Jerome Powell ha cambiato idea ultimamente, lasciando intendere che la banca centrale probabilmente taglierà i tassi nei prossimi mesi. In alcune osservazioni fatte durante una discussione all'Economic Club di Washington, DC, Powell ha affermato che, mentre attende ulteriori conferme che l'inflazione raggiungerà l'obiettivo del 2% della Fed, non aspetterà quel livello specifico prima di tagliare i tassi.
"Se aspetti che l'inflazione scenda fino al 2%, probabilmente hai aspettato troppo a lungo, perché la stretta che stai attuando - o il livello di stretta che hai - sta ancora avendo effetti che probabilmente porteranno l'inflazione al di sotto del 2%", ha affermato Powell.
I rendimenti dei Treasury sono scesi prima della decisione sui tassi, con il rendimento a 10 anni che è sceso di 2,2 punti base al 4,178%. Sul fronte delle materie prime, anche i prezzi del petrolio sono scesi, con i future sul greggio WTI (-1,75%) scambiati vicino a $ 76/barile. I future sull'oro (+1,87%) sono saliti a $ 2.425/oz.
Conclusione
Questa settimana impareremo molto su come si comporteranno i mercati attraverso gli utili di alcune delle aziende tecnologiche più innovative.
Ora lo sguardo si sposta sul mese di agosto; come abbiamo detto, da una prospettiva storica questo periodo è un vento favorevole stagionale durante gli anni elettorali.
Vedremo come si evolverà la situazione da qui in poi.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Borse, discesa impulsivaContinua la discesa di Wall Street che fa registrare la peggiore seduta dal 2022, con l'S&P 500 in calo del 2.2%, il Nasdaq in calo del 3.6% e il Dow Jones in calo dell’1.25%, in ragione di trimestrali negative e di dati macro non incoraggianti. Le azioni di Alphabet sono scese di circa il 5% a un minimo di 6 settimane di $ 174,82 dopo che i suoi guadagni e ricavi hanno superato le aspettative, ma la società ha mancato i ricavi pubblicitari di YouTube.
Tesla è crollata di circa il 12.3% dopo che i suoi risultati hanno deluso e ha riportato un calo del 7% nei ricavi del settore automobilistico. Meta ha perso il 5.6% mentre Nvidia e Microsoft hanno ceduto rispettivamente il 6.8% e il 3.6%. Visa è scesa del 3,7% a un minimo di 31 settimane di $ 256,7 dopo un rallentamento nel volume dei pagamenti e nelle transazioni elaborate. D'altra parte, AT&T è salita del 3,8% poiché il numero di abbonati ha superato le stime.
Sul fronte dei dati, gli indici PMI flash di S&P Global per gli Stati Uniti hanno mostrato che il settore manifatturiero ha subito una contrazione inaspettata per la prima volta dall'inizio dell'anno, mentre la crescita dei servizi ha accelerato e i prezzi degli input sono aumentati al livello più alto in quattro mesi.
JPY IN FORTE RECUPERO
Lo yen giapponese si è apprezzato, con il UsdJpy sceso a 152.50, raggiungendo i livelli più alti delle ultime 12 settimane e raggiungendo i minimi del primo intervento della Boj, datato 29 aprile scorso. Si assiste alla liquidazione di tutte quelle posizioni di carry trades che erano state montate all’inizio del 2024, e la ragione è il timore di rialzo dei tassi da parte della Boj della prossima settimana. Aggiungiamoci poi l’aumento del risk off che agevola acquisti di Jpy come asset rifugio in seguito a trimestrali deludenti, e il gioco è fatto.
Ricordiamoci poi di coloro che dichiaravano che la Boj non avrebbe avuto speranze nel riuscire a combattere la speculazione, con target che venivano predetti in area 180, ed eccoci qua a commentare una Boj, che con due interventi gridati e due silenti, ha venduto circa 80 90 miliardi di dollari ad una media che, siamo sicuri di non sbagliare di molto, se diciamo che è intorno ai 157 158 Jpy per dollaro con il prezzo il 4% più basso.
Andare contro la Boj, unica banca centrale al mondo con la Fed, da nostra memoria, che raramente ha perso sui cambi, è e rimane un suicidio finanziario senza alcun senso. Nel frattempo, i mercati rimangono divisi sul fatto che la Boj aumenterà di nuovo i tassi di interesse la prossima settimana, sebbene sia ampiamente previsto che annunci i suoi piani di riduzione degli acquisti obbligazionari per allentare il suo massiccio stimolo monetario.
I massimi funzionari giapponesi hanno anche chiesto alla banca centrale di comunicare più chiaramente la sua intenzione di normalizzare la politica monetaria. L'impennata dello yen di questo mese è stata inizialmente innescata dall'intervento del governo, (in Giappone la Boj non è indipendente dalle autorità politiche) con i dati della BOJ che suggeriscono che le autorità potrebbero aver venduto quasi 35 miliardi di dollari l'11-12 luglio, che sommati ai 60 già venduti tra il 29 aprile e il 1 maggio, fanno circa 95 miliardi di dollari. E prima o poi qualche bid nascosto della stessa banca centrale, emergerà, specie se i prezzi romperanno il supporto chiave di 152.00, innescando un importante trend ribassista.
BOC TAGLIA I TASSI
La Banca del Canada ha tagliato il suo tasso di interesse chiave di 25 punti base al 4,5% nella riunione di luglio 2024, come previsto, estendendo il taglio di 25 punti base della banca centrale dalla riunione di giugno che aveva terminato il ciclo di rialzo che aveva portato i tassi al 5%. Il Consiglio direttivo della BoC ha osservato che l'eccesso di offerta nell'economia canadese ha contribuito a rallentare l'inflazione negli ultimi mesi, giustificando una politica monetaria più accomodante poiché il mercato del lavoro canadese ha mostrato segni di moderazione.
La banca centrale ha anche osservato che, tassi di interesse più bassi potrebbero contribuire a un rallentamento dei costi dei mutui e degli alloggi, che sono stati il maggiore fattore che ha contribuito all'inflazione. Il Consiglio direttivo prevede che l'inflazione CPI diminuirà nella seconda metà dell'anno a causa degli effetti base per i prezzi della benzina, prima di stabilizzarsi al livello del 2% nel 2025.
PMI USA
L'S&P Global US Composite PMI è salito a 55,0 a luglio 2024 da 54,8 a giugno, il valore più alto da aprile 2022, indicando una crescita continua negli ultimi 18 mesi. Il settore dei servizi ha superato il settore manifatturiero per il quarto mese consecutivo, con la produzione manifatturiera in calo per la prima volta da gennaio.
Nel complesso, i nuovi afflussi di lavoro sono aumentati a un tasso leggermente ridotto a causa di un calo degli ordini manifatturieri, ma il settore dei servizi ha registrato la crescita più rapida dei nuovi affari in oltre un anno. Nonostante questa crescita, l'occupazione ha rallentato, la fiducia delle imprese è diminuita a causa della crescente incertezza politica.
PMI EUROZONA
L'indice PMI composito dell'Eurozona HCOB è sceso a 50,1 a luglio 2024, il minimo in cinque mesi, da 50,9 a giugno e ben al di sotto delle previsioni di 51,1. Il dato evidenzia una quasi stagnazione del settore privato dell'Eurozona, in ragione di una ripresa economica che latita e con un peggioramento del settore manifatturiero, ma anche un rallentamento del settore dei servizi.
I nuovi ordini sono diminuiti per il secondo mese consecutivo e la fiducia delle imprese è scesa al minimo di sei mesi Le due maggiori economie dell'area, Germania e Francia, hanno continuato a sottoperformare rispetto agli altri paesi di Eurozona. La produzione in Germania è diminuita per la prima volta in quattro mesi, mentre la Francia ha registrato una terza riduzione mensile consecutiva dell'attività aziendale.
PMI UK
L'indice PMI composito S&P Global UK è salito a 52,7 a luglio 2024, superando le aspettative di 52,6 e indicando una forte ripresa dell'attività del settore privato. Si tratta del nono mese consecutivo di espansione.
Accelera, anche se minimamente, il settore dei servizi, mentre la produzione manifatturiera è aumentata al livello più forte da febbraio 2022. La sterlina per ora fatica a reggere i recenti guadagni e corregge al ribasso con movimenti sotto quota 1.2900, che comunque evidenziano una tenuta del cambio rispetto ai movimenti delle altre majors.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Ancora ribassi per gli azionariIl Dow Jones è crollato di oltre 377 punti, nella sessione di venerdì, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq hanno perso rispettivamente lo 0,7% e lo 0,8%. Le ragioni sono da ricercarsi nei timori innescati dall’interruzione IT globale, che ha bloccato le attività in diversi settori, tra cui per esempio, le compagnie aeree ma non solo. Il problema è stato causato, sembra, da un aggiornamento di CrowdStrike, azienda di cybersicurezza, che ha provocato il blocco di un gran numero d Pc windows. Microsoft ha annunciato in un post sul proprio blog che i PC colpiti ammontano a circa 8,5 milioni.
L'aggiornamento incriminato ha causato la temutissima "schermata blu della morte" su innumerevoli sistemi utilizzati da ospedali, compagnie aeree, banche e altri servizi essenziali, causando un blocco temporaneo delle loro attività. Solo i dispositivi Windows sono stati vittime del problema. Ciò ha evidentemente rappresentato un qualcosa di anomalo, che ha riportato l’avversione al rischio sui mercati, con l’indice Vix salito da 12.20 a 17.00 nel giro di poche sedute, mentre l’indice paura e avidità, ha parzialmente coretto tornando in zona neutra.
La discesa degli azionari, che nell’ultimo periodo ha colpito soprattutto i tecnologici ad alta capitalizzazione, potrebbe anche voler dire, considerato il ritorno del Dow Jones sui massimi e dell’indice Russell 2000 relativo alle aziende a bassa capitalizzazione, una rotazione di portafoglio che ha avuto inizio e che potrebbe anche rappresentare una nuova opportunità da qui in avanti. Del resto, non va dimenticato, siamo nell’anno elettorale e nessuno vorrà arrivarci con un mercato azionario in flessione.
Pertanto le aspettative sul taglio dei tassi potrebbero fungere da catalizzatore per il rafforzamento dei settori in ritardo. E il tutto accade mentre Joe Biden ha fatto un passo indietro e non sarà lui che correrà per la Presidenza Usa, per i democratici. Si fa il nome di Kamala Harris. Vedremo.
VALUTE
L’EurUsd ha interrotto la sua ultima corsa e ha chiuso la settimana invariato, appena sotto il livello di 1,0900. Tuttavia, ha raggiunto un nuovo massimo pluri mensile di 1,0947 a metà settimana, ripiegando sia dopo l'annuncio di politica monetaria della Banca Centrale Europea, ma anche in ragione del ritorno del risk off sugli altri mercati, che hanno rafforzato il dollaro in generale. L'ottimismo per un possibile taglio dei tassi di interesse negli Stati Uniti (USA) aveva messo sotto pressione il dollaro USA all’inizio della settimana.
Le price action avevano decisamente scontato la probabilità che la Federal Reserve (Fed) fosse pronta a ridurre il costo del denaro nel prossimo mese di settembre, secondo il CME FedWatch Tool, ma solo, per ora di 25 punti base. Il ritorno del risk off, tuttavia, ha aiutato il biglietto verde. La principale ragione del pullback del settore tecnologico è derivata dalle minacce dell'amministrazione statunitense, di severe restrizioni alle esportazioni dei produttori di chip stranieri verso la Cina.
Aggiungiamo poi il fatto che la continuazione della discesa degli azionari di venerdì è stata causata dall’interruzione globale di Internet, che ha poi alimentato ulteriormente la forza della divisa Usa. E così oltre all’EurUsd è sceso il Cable insieme alle oceaniche, mentre paradossalmente il solo Jpy ha retto in ragione dei recenti interventi della Boj che ne hanno impedito un nuovo indebolimento.
Vedremo se questa avversione al rischi sarà destinata a durare oppure no, cioè di fatto se il dollaro continuerà a mantenere la tendenza rialzista appena osservata o se sarà invece temporanea offrendo l’occasione ai venditori di dollari di rientrare short. Noi propendiamo ancora per questa seconda ipotesi.
INFLAZIONE STABILE IN GIAPPONE
Il tasso di inflazione annuale in Giappone si è attestato al 2,8% a giugno 2024, mantenendosi stabile per il secondo mese consecutivo pur rimanendo al livello più alto da febbraio. I prezzi dell'elettricità sono rimasti elevati, mentre il costo del gas è aumentato per la prima volta in 13 mesi in seguito alla fine del periodo dei sussidi statali.
Allo stesso modo, va detto che i prezzi hanno continuato a salire per cibo, alloggi, e trasporti, nonché abbigliamento e assistenza sanitaria. Nel frattempo, il tasso di inflazione core ha raggiunto un massimo di tre mesi del 2,6% a giugno, accelerando per il secondo mese e mantenendo le aspettative di rialzo dei tassi di interesse da parte della Boj. Jpy che per ora sembra aver trovato una base, grazie anche all’intervento silente della Boj e, a nostro avviso, ha ancora enorme spazio di rafforzamento da un punto di vista tecnico.
CINA, PBOC TAGLIA A SORPRESA
La Banca Popolare Cinese ha tagliato i tassi di prestito chiave a nuovi minimi record al fixing di luglio per aiutare l’attuale fragile ripresa economica. Il tasso primario sui prestiti a 1 anno (LPR), il benchmark per la maggior parte dei prestiti aziendali e domestici, è stato tagliato di 10 punti base al 3,35%.
Anche il tasso a 5 anni, un riferimento per i mutui immobiliari, è stato tagliato dello stesso margine al 3,85%. Le decisioni sono arrivate in seguito alla riduzione del tasso reverse repo a 7 giorni all'1,7% dall'1,8%, il primo taglio del genere in quasi un anno, tra gli sforzi per ottimizzare le operazioni di mercato aperto e aumentare il supporto finanziario.
Bloomberg News ha affermato che il tasso a 7 giorni potrebbe essere il futuro tasso di riferimento della politica monetaria poiché la PBoC ha recentemente segnalato uno spostamento verso il tasso a breve termine per guidare i mercati. Tutte le mosse sui tassi della Cina di oggi servono a contrastare la debolezza del Pil, cresciuto meno delle attese (4.5%) la settimana scorsa.
DATI CHIAVE DELLA SETTIMANA
Negli Stati Uniti, i momenti salienti della prossima settimana, ovvero i principali market movers, saranno concomitanti alla con la pubblicazione del tasso di crescita anticipato del PIL del secondo trimestre (prima rilevazione), l'inflazione PCE, oltre a spesa e reddito personali. Inoltre, non vano dimenticati i dati sull'S&P Global Manufacturing and Services PMI, gli ordini di beni durevoli e le vendite di case esistenti.
La stagione degli utili raggiungerà il culmine con oltre trenta aziende che vantano capitalizzazioni di mercato superiori a 100 miliardi di $, che rilasceranno le trimestrali. Fuori dagli Usa, segnaliamo i dati Manufacturing and Services PMI per Australia, Giappone, India, Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito. In Germania, attenzione all’indice Ifo business e alla fiducia dei consumatori.
Per quel che riguarda le decisioni delle banche centrali, c’è attesa per quella della Banca centrale Turca mentre per quella cinese, abbiamo detto. E speriamo che i dati in questioni creino volatilità e soprattutto maggiori certezze, in un periodo in cui il mercato, per la verità, sembra pronto ad andare in vacanza.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlizani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Nvidia a -16% dai massimi e un P/E di 70. In attesa degli utiliA fine agosto la trimestrale, si avrà la verità sul titolo Nvidia e di conseguenza sul settore dell'AI.
Nelle ultime settimane, tra prese di profitto, dichiarazioni di Trump e bug odierno sulla rete globale creato dall'aggiornamento di Microsoft , il settore tech e AI è nettamente in crisi nonostante sia ancora sulla bocca di tutti e le aspettative siano ancora alte.
Nvidia non molla il supporto statico a 118 e potrebbe essere un buon punto per una ripartenza, fatto sta che servirà una nuova ondata di positività per riportare le quotazioni sui massimi in breve tempo. Al momento, a prevalere sembra la paura con un indice VIX in salita, il quale ha raggiunto i livelli dello scorso aprile.
Problemi sul tech, Nasdaq a -6% dai massimiIl Nasdaq rintraccia in questa ultima settimana a sta ora a -6% rispetto ai massimi storici.
A creare problemi sul listino tecnologico è stato prima Donald Trump che ha inizio settimana ha minacciato Cina e Taiwan con dazi più pesanti in quanto intende iniziare produzioni interne di chip e sul finire della settimana invece sono arrivati i disservizi su Microsoft che hanno evidenziato un settore in netta difficoltà in questa settimana.
Una simile flessione dell'indice era avvenuta lo scorso aprile, con l'indice VIX in salita e Nasdaq che perdeva circa il 7% dai massimi di periodo.
Sicuramente la volatilità c'è e si farà sentire, ma è iniziata la stagione delle trimestrali e per ora ASML in Europa e TSMC a Taiwan hanno battuto ampiamente le aspettative, vedremo quando sarà il turno delle big statunitensi se riusciranno anche loro a battere le aspettative e riportare così un'ondata positiva nel settore tech e AI.
Interruzione dei Servizi Mondiali - CrowdstrikeSalve trader,
L'ultimo update del gigante globale della cybersicurezza ha causato un'importante interruzione dei servizi oggi, venerdì. Ciò ha avuto ripercussioni a livello mondiale, tanto che sono state colpite aziende come Microsoft, diverse borse, le principali banche, le società di media, gli aeroporti e le compagnie aeree dell'Asia-Pacifico, degli Stati Uniti e dell'Europa, i sistemi di pagamento, i servizi dei supermercati, i servizi di emergenza e il 911, ecc. e si è dovuto procedere al rollback dell'aggiornamento fallito sui server di Windows. Dall'apertura australiana a quella europea ci sono state interruzioni in entrambi i mercati azionari. La Borsa di Londra ha iniziato la sua sessione con dei ritardi.
Se osserviamo il grafico di Crowdstrike possiamo notare come l'azienda abbia scalato posizioni dall'ottobre 2023. Durante il mese di luglio, l'azienda è scesa verso la precedente zona di resistenza nell'area di 343,05 dollari; è possibile che dopo la debacle odierna della sicurezza il suo valore venga intaccato all'apertura americana. Guardando l'RSI attualmente a 35,14% che potrebbe portare a un'altra correzione e a un possibile ritorno alla media dal 30% se seguiamo il pensiero tecnico. La campana dei volumi a tripla campana colloca l'area più scambiata nella zona dei 150 dollari, quindi potremmo prevedere una correzione, prima della ricerca di nuovi massimi.
Fino a che punto pensate possa arrivare la correzione? Attendo i vostri commenti
Ion Jauregui - Analista ActivTrades
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.