Nasdaq impulso per un rialzo con base soglia psicologica 20.000nel mentre si scrive il nasdaq supera il livello di 20260 confermando alcuni livelli di fondamentale importanza che ci suggeriscono l'idea che sia partito un movimento di rialzo che proseguirà per tutto il mese di ottobre. il primo target di movimento è 20800, ma gli obiettivi sono piiu ambiziosi. <Anche se il grafico è un po imbrattato piace segnalare come la 5 weekly . linea rossa spessa, abbia interpretato bene la fase di accumulazione che si vede nei primi giorni di ottobre. Uno sguardo ai titoli ci conferma pero una forte selezione del mercato, che continua a privilegiare NVIDIA (primo target 140) e Broadcom, che trova in INTEL (chiusura gap a 28 euro) un possibile outsider, ed in AMAzon una bella sorpresa (alla portata i 200 dollari). Migliorata l'impostazione grafica di apple (com il recupero di 226,8), mentre luci e ombre su tesla (pericolosa la perdita dei 238). Per approfondimenti contattare in privato. Sono graditi i commenti
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PETROLIO SI , PETROLIO NOToday’S Trading del 09.10.2024
PETROLIO SI , PETROLIO NO
MACRO BACKGROUND
Difficle questo ottobre per i traders del WTI che nel mese di Settembre scontavano una chiara idea di scarsa domanda per il prossimo 2025, su piano globale, il che giustificava il basso livello di scorte presente.
Le contrattazioni ferme nell’intorno dei 68$ esprimevano un fair value dettato dalla prospettiva di un surplus di offerta per l’intero 2025, ma ancora una volta i mercati esprimono la loro imprevedibilità e questa volta le tensioni in medio oriente hanno cambiato la prospettiva futura sull’offerta di WTI e di conseguenza il fair value.
L’idea di una escalation delle tensioni in medio oriente e la possibilità di attacchi agli impianti petroliferi ha fatto si che gli operatori rivalutassero la necessità di rimpolpare le scorte attuali, se la capacità produttiva dovesse calare, verrebbe a mancare il surplus di offerta sino a ieri dato per certo e con le scorte sui minimi ci sarebbe una corsa all’oro nero che porterebbe le quotzioni fortemente a rialzo.
Gli operatori hanno rivisto le loro posizioni, ma ancora una volta il quadro cambia e toni distensivi e possibilità di dialoghi lasciano serenamente fluire il petrolio dal Golfo Persico.
Nessun crollo dell’offerta dunque, si torna al quadro di eccesso di supply e le quotazioni tornano a prendere di mira il fair value.
FOREX
Il mercato valutario torna a focalizzarsi sul dollaro USA in attesa dei dati sull’inflazione di domani, dati attesi stabili con un nulla di fatto rispetto ai dati precedenti, il che aprirebbe ancora la strada alla cautela per la FED che rimarrebbe data dependet senza fretta nel procedere al taglio tassi.
Il dollaro USA resta forte duqnue sulla scia degli ottimi dati NFP di venerdi, e mette sotto pressione le majors concorrenti.
Prima tra tutte a soffrire il dollaro neozelandese, ora piu di prima con il taglio tassi della RBNZ di 50Bp questa notte, il che porta le quotazioni sotto 0.63 con un affondo del 4.80% dai massimi di fine settembre.
Pesante anche la moneta unica che si porta sotto quota1.10 a 1.0950 e sembra voler proseguire il trend ribassista che esprime sia il differenziale tassi a favore di dollari che un differenziale nelle possibilità di ripartenza dell’economia USA
EQUITY
Robusto il settore azionario in America, guidato nuovamente dal comparto tech. Le attese per le trimestrali Nvidia unite alle aspettative per i rialzi dell’anno elettorale , sostenuto il tutto dai tagli tassi FED sembra guidare il Nasdaq verso i massimi annuali.
Meno brillante l’azionario cinese, che perde forza, dopo la delusione di un piano di stimoli che meglio analizzato non risponde minimamente ai bisogni di liquidità della Cina. Il rappoto stimolo/Pil resta sui minimi stornici ed i mercati ritraccaino di circa il 20% dai massimi.
La pesantezza della Cina ora rende anche l’Europa meno appetibile, con un Dax che fatica a riagguantare i massimi della scorsa settimana, pur torvando interessanti Bid sulle aree di 19050pnt.
COMMODITY
Il comparto commodities vive interesse per il WTI, mentre i metalli hanno ugualemnte perso terreno visto il potenzile deal in medio oriente. Nessuna corsa alle materie prime dunque, anche il gold lascia le aree di massimo e tenta test ai supporti di 2620$, resta interessante un potenziale ritorno al poc naked di ieri a 2662$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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Il NASDAQ sale di 1,5% trainato dala tecnologia.Il NASDAQ balza dell'1,5% mentre la tecnologia guida la ripresa del mercato.
A Wall Street si dice:
"I mercati possono oscillare selvaggiamente, ma il valore intrinseco delle buone aziende tende a crescere costantemente nel tempo." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
È la tecnologia a riportare il mercato sulla giusta strada, poiché ieri le azioni hanno messo in scena un rimbalzo significativo nonostante le sfide attuali. Le azioni statunitensi sono salite ieri, nonostante varie preoccupazioni di mercato, tra cui un uragano di grandi dimensioni, potenziali attacchi di rappresaglia da parte di Israele e il periodo stagionalmente debole di ottobre. Dopo un po' di volatilità lunedì, le azioni hanno recuperato terreno, con i titoli tecnologici in testa.
Il NASDAQ ha registrato un’impennata dell'1,45% (circa 260 punti), raggiungendo quota 18.182,92, recuperando e superando la perdita dell'1,18% di lunedì. NVIDIA (NVDA) ha confermato il suo status di superstar con un guadagno superiore al 4%, mentre tutti gli altri titoli del gruppo "Mag 7" sono avanzati dell'1% o più. Anche l'S&P è salito dello 0,96%, a 5.695,94, mentre il Dow è cresciuto dello 0,30% (circa 126 punti), toccando i 42.080,37.
Le preoccupazioni sopra menzionate sono reali e, se una di esse dovesse aggravarsi, potrebbero causare una certa volatilità nel mercato. Tuttavia, gli investitori esperti sanno quanto sia importante ignorare i "rumori" di fondo, evitare ipotesi e concentrarsi su ciò che sta effettivamente accadendo piuttosto che su ciò che potrebbe accadere. Per il momento, Wall Street sta ignorando il caso ribassista, focalizzandosi invece sulla crescita imponente del settore dell'intelligenza artificiale e sull’atteggiamento accomodante della Federal Reserve.
Oggi verranno pubblicati i verbali dell'ultima riunione del FOMC, durante la quale i tassi sono stati ridotti dello 0,5%, la prima diminuzione in oltre quattro anni. Se questo non bastasse, mercoledì interverranno oltre mezza dozzina di policymaker. E la settimana si farà ancora più interessante con l’indice dei prezzi al consumo (CPI) in uscita giovedì e l'indice dei prezzi alla produzione (PPI) in arrivo venerdì. L'inflazione è stata in secondo piano per un po', ma gli investitori continueranno a monitorarla per assicurarsi che i prezzi rimangano stabili (o almeno non peggiorino sensibilmente).
La settimana si concluderà venerdì con l'inizio non ufficiale della stagione degli utili: si attendono i risultati di JPMorgan (JPM), Wells Fargo (WFC), Progressive (PGR), Blackrock (BLK) e Fastenal (FAST). Con due giorni negativi e tre ancora da giocare, sia l'S&P che il Nasdaq sono in rialzo per la settimana. Se chiuderanno nuovamente in positivo, sarà la quinta settimana consecutiva di guadagni. Ci sono ancora giorni di mercato davanti, ma lo slancio sembra tornato al rialzo.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Unisys (UIS)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Le azioni rimbalzano grazie alla forza della tecnologia
I tori hanno mantenuto la media mobile a 21 giorni dell'SPX e ora puntano ai massimi storici. Con l’indice dei prezzi al consumo previsto per giovedì, gli investitori sembrano fiduciosi che la narrazione rimanga invariata.
I titoli azionari hanno recuperato tutto il terreno perso ieri, e anche di più. L'S&P ha chiuso con un guadagno dello 0,97%, mentre il Nasdaq è salito dell'1,55%.
L’uragano Milton incombe
Molte vite in Florida verranno sconvolte nelle prossime 48 ore, e le persone sul percorso di questa tempesta hanno preoccupazioni più grandi delle azioni di Borsa. Anche se mi sforzo di considerare gli effetti economici, è difficile prevedere l'impatto umano. Anche se tutti restano al sicuro, abitazioni, auto e imbarcazioni saranno distrutte.
Guardando ai titoli azionari, vengono subito in mente le compagnie assicurative, ma anche aziende come Home Depot e Generac potrebbero beneficiare della situazione. I dati economici saranno influenzati da questi due uragani. Il PIL probabilmente subirà un calo iniziale, ma potrebbe poi aumentare durante la ricostruzione. Anche i dati sull'occupazione potrebbero registrare un calo, per poi risalire notevolmente il mese prossimo.
Cerchiamo di superare questa settimana, e penseremo a queste cose più avanti. Restate al sicuro, cittadini della Florida.
Solide previsioni di crescita del PIL da parte della Federal Reserve di Atlanta
La Fed di Atlanta ha recentemente aumentato le previsioni di crescita del PIL per il terzo trimestre dal 2,5% al 3,2%, la stima più alta finora per il trimestre. Sebbene questa sia una notizia positiva, ridimensiona ulteriormente la necessità di tagli dei tassi. Uno dei motivi per cui i rendimenti dei titoli a dieci anni stanno aumentando è la crescente consapevolezza che non ci sia bisogno di tagli aggressivi. E se la Fed procedesse con ulteriori tagli di 50 punti base, l’inflazione potrebbe risalire.
In sintesi
I verbali del FOMC sono attesi domani, mentre giovedì sarà il turno del CPI. Infine, venerdì mattina avremo i primi risultati della stagione degli utili.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
C'è bisogno di un triggerWall Street ha chiuso in rialzo correttivo ieri, riducendo le perdite di inizio settimana e mostrando una certa tenuta rispetto al forte calo della borsa cinese, mentre analisti e investitori restano in attesa delle dichiarazioni dei principali funzionari della Fed, i quali devono ancora esprimersi rispetto agli ultimi dati macro relativi al mercato del lavoro statunitense, in decisa ripresa.
Attualmente circa l’85% delle probabilità riguarda un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed, nella prossima riunione del 7 Novembre.. L'S&P 500 e il Nasdaq sono saliti dello 0.8% e 1.3% rispettivamente, mentre il Dow Jones è rimasto pressoché invariato. Le azioni tecnologiche hanno chiuso positive, rimbalzando rispetto a due giorno orsono, con Nvidia e Apple che hanno entrambe aggiunto oltre l'1%.
D'altro canto, le grandi compagnie petrolifere sono scese leggermente a causa del calo dei prezzi del WTI, portando il Dow a sottoperformare rispetto agli altri due indici. Gli investitori ora si concentrano sui verbali del FOMC di domani, sul rapporto CPI chiave di giovedì e sui risultati degli utili delle principali banche venerdì, che potrebbero rappresentare l’innesco per nuovi movimenti interessanti.
VALUTE
Mercato dei cambi quasi immobile nella seduta di ieri, con le principali coppie valutarie contro dollaro ferme in una trentina di pips di oscillazione massima giornaliera. EurUsd che non riesce a sfondare sotto quota 1.0950, limitandosi al test di 1.0965, ma non riesce neanche a valicare quota 1.0995. Stessa price action per il Cable, ancorato tra 1.3085 e 1.3115.
Eurgbp tra 0.8375 e 0.8400 mentre il UsdJpy è leggermente risalito dai minimi della notte di 147.30 a 148.30 per poi consolidare intorno a 148.00. Rimane favorito il lato long, anche se per il momento, manca la benzina per valicare 148.30. Poche le novità sulle oceaniche tranne il fatto che la Rbnz, come specificato nel paragrafo di seguito, ha tagliato i tassi dello 0.5% portandoli al 4.75%. NzdUsd che ha ceduto quota 0.6100 da 0.6140 del pre dato.
LA RBNZ TAGLIA DI 50 PUNTI BASE
La Reserve Bank of New Zealand ha abbassato il suo tasso di interesse ufficiale (OCR) di 50 punti base al 4,75% durante l’incontro di questa notte, segnando il secondo taglio consecutivo dei tassi e allineandosi alle aspettative del mercato.
Il tasso di inflazione annuale della Nuova Zelanda è sceso al 3,3% nel secondo trimestre del 2024, dal 4% del trimestre precedente e al di sotto delle aspettative del mercato del 3,5%. Si tratta del livello di inflazione più basso dal 2021, e la Rbnz vuole riportarla nella fascia target 1-3%. Dollaro neozelandese in calo anche se tutto sommato in un contesto di stabilità.
USA, BILANCIA COMMERCIALE
Il deficit commerciale negli Stati Uniti si è ridotto a 70,4 miliardi di dollari ad agosto 2024, il più basso degli ultimi cinque mesi, un dato migliore rispetto anche alle previsioni di mercato che valutavano un deficit di 70,6 miliardi di Usd. Le esportazioni sono aumentate del 2% a un massimo record di 271,8 miliardi di dollari, a causa di telecomunicazioni, settore aeronautico, altri macchinari industriali, oro non monetario e autovetture.
Sono aumentate anche le esportazioni di servizi, vale a dire viaggi e beni e servizi governativi. Nel frattempo, le importazioni sono diminuite dello 0,9% a 342,2 miliardi di dollari, trascinate da oro non monetario, petrolio greggio e autovetture. Sono anche aumentate le importazioni di servizi.
CANADA, BILANCIA COMMERCIALE
Il Canada ha registrato un deficit commerciale di 1,1 miliardi di CAD ad agosto 2024, superando le aspettative di mercato che erano per un deficit di 0,5 miliardi di CAD. Si è trattato del sesto deficit mensile consecutivo ed è stato guidato da un calo dell'1,0% delle esportazioni a 64,3 miliardi di CAD. La principale causa del calo è stato l’export di energia guidata principalmente dal calo delle esportazioni di petrolio greggio.
Le esportazioni sono diminuite significativamente anche per i prodotti forestali e i materiali da costruzione oltre ai prodotti agricoli. Nel frattempo, le importazioni sono aumentate dello 0,3% a 65,4 miliardi di CAD. UsdCad sembra aver rotto 1.36560 e potrebbe arrampicarsi anche altri 100 pips almeno.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Le borse ripieganoGli azionari Usa hanno cominciato questa ottava in rosso, con sia l'S&P 500 che il Nasdaq in perdita di circa lo 0.30% - 0.35% mentre il Dow Jones è partito in rosso a -0.70%, dopo i forti guadagni realizzati venerdì scorso in seguito ad un rapporto sull'occupazione migliore del previsto. In chiusura di giornata abbiamo poi registrato i tre indici Usa in discesa di circa l’1%. Analisti e investitori, ora, attendono i dati chiave CPI e PPI previsti per questa settimana per valutare come si stanno evolvendo le pressioni sui prezzi. I mercati stanno assegnando una probabilità di quasi l'84% che la Fed taglierà i tassi di soli 25 punti base a novembre piuttosto che un'altra maxi riduzione di 50 punti base.
Allo stesso tempo, la stagione degli utili sta per iniziare più avanti nella settimana con i rapporti delle grandi banche JPMorgan, Wells Fargo e Bank Of New York Mellon. Beni di consumo discrezionali, immobiliare e servizi di pubblica utilità hanno sottoperformato mentre il settore energetico ha chiuso in rialzo. Le megacap sono state contrastanti, con Apple a -1,1% e Amazon a -2,4%), mentre Nvidia è partita positiva con un + 2% e Meta a +0,8%. Nel frattempo, Pfizer è salita del 3% dopo che Bloomberg ha riferito che l'investitore attivista Starboard Value ha acquisito una quota di circa 1 miliardo di dollari nella società.
VALUTE
Consolidano i principali rapporti di cambio, all’interno delle fasce di oscillazione delle ultime due sedute, comprese tra 1.0950 e 1.0990 per EurUsd, tra 1.3060 e 1.3090 per il Cable e 147.90 148.60 per il UsdJpy. UsdChf corregge leggermente al ribasso, ma quanto basta per vedere un EurChf nuovamente sotto quota 0.9400. Occorre ora la presenza di un trigger per spostare nuovamente l’equilibrio di breve che si è venuto a creare proprio perché in questo momento siamo in bilico tra un cambiamento del trend avuto sino ad oggi, di ribasso del dollaro, e una sua continuazione.
I punti chiave di rottura dei supporti per EurUsd sono posizionati in area 1.0800, la cui violazione farebbe cambiare il trend attuale, ancora rialzista, mentre sul Cable tale livello è posto in area 1.2800 20. Per quel che riguarda il UsdJpy siamo in pina fase correttiva rialzista con possibili obiettivi anche oltre 151.00, considerato l’atteggiamento della Boj e del nuovo Governo. Sul franco, si è detto, ovvero che rimane forte e sostenuto, mentre le oceaniche stanno mollando, anche in relazione al probabile taglio dei tassi di domattina della Rbnz.
EUROZONA, VENDITE AL DETTAGLIO IN CRESCITA
Le vendite al dettaglio nel vecchio continente sono aumentate dello 0,2% ad agosto, in linea con le aspettative del mercato. Le vendite sono rimbalzate nei settori dell’autotrazione e per i prodotti non alimentari. Ma, i volumi al dettaglio sono stati più elevati anche per prodotti alimentari, bevande e tabacco. Tra le economie dell'area dell'euro, il Lussemburgo ha registrato l'aumento più ripido con un balzo delle vendite del 5,3%, seguito da Cipro e Portogallo.
Ma le vendite sono aumentate anche in Francia e Spagna, mentre in Italia sono rimaste stabili. D'altro canto, si sono visti cali in Croazia, Irlanda, Malta, Slovacchia e Slovenia. Rispetto all'anno precedente, le vendite al dettaglio nel blocco valutario sono aumentate dello 0,8%.
AUSTRALIA
L'indice di fiducia dei consumatori del Westpac Melbourne Institute è balzato del 6,2% su base mensile, raggiungendo il massimo degli ultimi 2 anni e mezzo a 89,8 nell'ottobre 2024, una brusca inversione di tendenza rispetto al calo dello 0,5% del mese precedente, a seguito dei tagli dei tassi di interesse all'estero e dei segnali più promettenti relativi all’inflazione.
Le opinioni dei consumatori sulle condizioni economiche per i prossimi 12 mesi sono aumentate del 14,3% a 92,8 e la loro valutazione per i prossimi 5 anni è aumentata dell'8,0% a 97,8. Contestualmente l 'indice di fiducia delle imprese NAB in Australia è salito a -2 a settembre 2024 dal -5 rivisto di agosto, tra notevoli miglioramenti nel commercio al dettaglio.
IL PETROLIO CONSOLIDA
I future sul greggio WTI sono saliti a 76 dollari al barile lunedì, il massimo delle ultime sei settimane dopo il guadagno del 9,1% della precedente ottava, mentre le tensioni in Medio Oriente aumentano. Gli investitori sono concentrati sulla risposta di Israele al recente attacco missilistico iraniano. I timori di un conflitto più ampio nella regione persistono, soprattutto se Israele continua le azioni militari a Gaza e in Libano.
Tuttavia, il presidente Biden ha negato il proprio appoggio agli attacchi ai giacimenti petroliferi iraniani, affermando che dovrebbero essere prese in considerazione azioni alternative. La produzione di petrolio dell'Iran, ora quasi a piena capacità, potrebbe essere a rischio. Nonostante queste preoccupazioni geopolitiche, permangono interrogativi sulla domanda globale, in particolare dalla Cina, insieme all'ampia offerta di petrolio. Si prevede che il governo cinese svelerà nuove misure di stimolo economico, che potrebbero influenzare la domanda.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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Reagire al cambiamento Parte 1: Fasi di consolidamentoBenvenuti alla nostra serie in 2 parti dedicata all'adattamento ai cambiamenti nel trading, in cui ci addentriamo nell'arte di rimanere flessibili in contesti dinamici di mercato. Nella prima parte esamineremo come i trader possono attraversare in modo efficace le fasi di consolidamento evitando le insidie di un'analisi rigida.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
La trappola dell'eccessiva delimitazione del consolidamento: Il movimento dei prezzi è continuo, non fisso
Una delle sfide più grandi nel trading è quella di affrontare le fasi di consolidamento, ovvero quei momenti in cui il mercato entra in un equilibrio a breve termine, che porta a un elevato livello di oscillazione casuale dei prezzi. Durante queste fasi, si tende a racchiudere i movimenti dei prezzi in schemi ben definiti, come triangoli o canali. Sebbene questo possa offrire un quadro iniziale, la realtà è che i modelli di consolidamento sono in costante mutamento. Cercare di delineare in modo eccessivo queste fasi o di attenersi rigidamente a un singolo pattern conduce spesso a frustrazione e opportunità mancate.
Durante la fase di consolidamento, gli andamenti dei prezzi sono continui, non fissi. Quello che inizia come un triangolo simmetrico può trasformarsi in una bandiera, oppure un movimento laterale può trasformarsi in un cuneo. Questi cambiamenti sono comuni perché le fasi di consolidamento sono per definizione periodi di indecisione, in cui né i compratori né i venditori dominano, facendo sì che i prezzi “ marcino” in modo apparentemente casuale. Quando cerchiamo di forzare il mercato nei confini di un pattern rigido, rischiamo di non cogliere questi cambiamenti marginali e di scoraggiarci nel momento in cui il mercato non si comporta come previsto.
I trader di successo, invece, rimangono capaci di adattarsi. Non abbiate paura di ridefinire i confini di una fase di consolidamento non appena emergono nuove informazioni. Potete iniziare con un'ipotesi iniziale basata su un andamento dei prezzi riconoscibile, ma è essenziale rimanere aperti alla possibilità che questo andamento possa subire variazioni o persino rivelarsi un fallimento totale. La flessibilità vi permette di adattare i vostri parametri per riflettere ciò che il mercato vi dice, anziché aggrapparvi a un'idea prefissata.
Accogliendo la natura fluida delle fasi di consolidamento e adeguando il proprio approccio all'andamento dei prezzi, si rimane allineati con il mercato, aumentando le possibilità di cogliere l'eventuale breakout o breakdown.
Esempio reale: FTSE 100
In questo esempio, il FTSE 100 passa da una piccola fase di consolidamento iniziale a un intervallo laterale con cedimenti nella parte superiore e inferiore, prima di arrivare al breakout. Coloro che non sono riusciti ad adattarsi al cambiamento della struttura di consolidamento potrebbero essere stati colti in flagrante da falsi breakout perdendo il breakout finale.
Grafico a candela giornaliero del FTSE100: Fase 1
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Fase 2
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Fase 3
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Breakout
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Abbinare la flessibilità ai principi fondamentali
Sebbene la flessibilità sia fondamentale, è essenziale combinarla con una solida base di principi cardine. La flessibilità senza un quadro di riferimento può portare a decisioni imprevedibili, ma fondando la vostra adattabilità su alcune regole guida, riuscirete a superare meglio le fasi di consolidamento.
1.Allinearsi alla tendenza prevalente: Le fasi di consolidamento tendono a risolversi in linea con la tendenza dominante. Il primo passo è quindi quello di definire la tendenza prevalente, che varia a seconda del vostro timeframe di trading. Sia che si utilizzino le medie mobili o le linee di tendenza, avere una chiara percezione della direzione generale del mercato può guidare le aspettative per un breakout.
2. Definizione di un breakout: Il breakout di un consolidamento è qualcosa di più di un semplice movimento del prezzo al di fuori di un range. Occorre ricercare un'espansione dei range di trading, supportata da un aumento del volume. La combinazione di questi fattori aiuta a confermare che il mercato sta veramente facendo il breakout, e non sta solo simulando falsi movimenti.
3. Controllare eventuali variazioni della volatilità: La volatilità spesso subisce contrazioni durante le fasi di consolidamento. Uno dei migliori indicatori di un probabile breakout imminente è quando la volatilità inizia a contrarsi. Prestate attenzione alle fasce di prezzo che si restringono e state all'erta quando queste iniziano ad allargarsi.
Esempio reale: Nvidia (NVDA)
In questo esempio vediamo l'importanza di utilizzare i principi fondamentali come quadro di riferimento per la flessibilità. La media mobile a 50 giorni (MA) e la 200MA mostrano chiaramente che la tendenza dominante è rialzista. Questo è importante durante la Fase 3 (sotto) in cui il mercato sembra rompere al ribasso. Nella Fase 4 vediamo una chiara compressione della volatilità all'estremità superiore dell'intervallo di consolidamento, un chiaro indicatore di un imminente breakout.
Grafico a candela giornaliero di NVDA: Fase 1
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Fase 2
II risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Fase 3
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Fase 4
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Breakout
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Evitare lo scoraggiamento attraverso la flessibilità
Aspettarsi un breakout o un breakdown che non si concretizza mai può portare a frustrazione, soprattutto se si è bloccati in una visione rigida del mercato. Combinando la flessibilità con i vostri principi fondamentali, sarete più preparati a reagire quando il mercato cambia, evitando di scoraggiarvi.
Il segreto per attraversare con successo le fasi di consolidamento non consiste nel prevedere la prossima mossa, ma nel reagire al cambiamento facendosi guidare da solidi principi. I pattern si evolvono e così anche il vostro approccio. Bilanciando la flessibilità con le regole fondamentali relative alla direzione del trend, ai breakout e alla volatilità, potrete beneficiare quando il mercato finalmente risolverà il suo range.
Nella seconda parte della nostra serie, analizzeremo come l'adattamento ai cambiamenti di tendenza sia cruciale tanto quanto la conoscenza dei consolidamenti, e perché la flessibilità è la risorsa più preziosa per un trader in qualsiasi condizione di mercato.
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Wall Street consolidaI tre principali listini Usa hanno vissuto un ultimo giorno del mese all’insegna del consolidamento correttivo, con chiusure con il segno meno. L'S&P 500 ha chiuso leggermente in rosso (-0.2%), mentre il Dow Jones ha ceduto circa lo 0.30%. Il tecnologico per contro, ha seguito le orme dell’S&P con un analogo -0.2%. Il mercato si sta lentamente preparando ad una settimana intensa sul fronte dati, la prima di ottobre, il preludio poi a quelle che saranno, nelle prossime ottave, le decisioni delle banche centrali.
Nel breve, i dati più significativi in uscita sono i Jolts Openings, i Pmi manifatturiero e dei servizi, gli Adp e i Non Farm Payrolls. Ieri sera ha parlato anche Jerome Powell che ha affermato che la Fed non si trova su una rotta preimpostata, riguardo ai tassi di interesse, e ha aggiunto che i rischi sono bilaterali e la Fed continuerà a prendere le sue decisioni riunione per riunione. Le probabilità di un taglio dei tassi di 50 punti base a novembre sono attualmente al 37%, ben al di sotto dei livelli superiori al 50% della settimana precedente.
In precedenza anche il Governatore della Bce, Christine Lagarde aveva dichiarato che la banca è pronta a tagliare il costo del denaro senza attendere che l’inflazione giunga al 2%. Sul fronte aziendale, le azioni automobilistiche sono scese, con Ford a -2,2% e General Motors a -2,4% dopo i profit warnings lanciati dai colossi europei Stellantis e VW. Le megacap sono rimaste stabili, con Apple (1,8%), Microsoft (0,2%) e Alphabet (0,5%) in rialzo mentre Nvidia (-1,4%) e Amazon (-0,3%) hanno chiuso in rosso. Considerando il mese di settembre, il Dow Jones è salito dell'1,8%, l'S&P 500 ha aggiunto l'1,6% e il Nasdaq ha guadagnato il 2,3%.
VALUTE
Ultima seduta del mese caratterizzata dal nuovo tentativo delle valute concorrenti del dollaro, di spingerlo al di là dei punti di supporto chiave, tentativo peraltro fallito ancora una volta. EurUsd ha ritestato quota 1.1200 per poi recedere a 1.1130 così come il Cable che dai massimi di 1.3430, ha perso qualcosa, ma meno dell’Euro in ragione di un EurGbp che è sceso 40 pips da 0.8360 a 0.8320.
UsdJpy, dopo il test di 141.70 ha rimbalzato 50 pips arrivando a ridosso delle prime resistenze a 143.15, per poi nella notte, salire ancora tanto che stamani lo ritroviamo sopra 144.00. La sensazione che a breve si uscirà da questi trading range di breve c’è e tutto dipenderà dalle aspettative sui tassi. E’ lì che si gioca la partita. Intanto ha recuperato qualcosa l’EurChf che da 0.9380 si è ripreso quota 0.9430, trascinando anche UsdChf tornato da 0.8400 a ridosso di 0.8480.
GERMANIA, SCENDE L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale in Germania è sceso all'1,6% a settembre 2024, al di sotto delle previsioni dell'1,7%, in calo rispetto all'1,9% di agosto. Si tratta del livello più basso dal febbraio 2021. Il costo dei beni è diminuito in ragione della discesa dei costi energetici che ha compensato un aumento più rapido dei prezzi dei prodotti alimentari.
Escludendo cibo ed energia, il tasso di inflazione di fondo è sceso al 2,7%, il più basso da gennaio 2022, dal 2,8%. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo non ha mostrato alcuna crescita, rispetto alle aspettative di un aumento dello 0,1%. Nel frattempo, l'indice dei prezzi al consumo armonizzato dall'UE è sceso all'1,8% su base annua, al di sotto del consenso dell'1,9% ed è diminuito dello 0,1% su base mensile.
AUSTRALIA, VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio in Australia sono aumentate dello 0,7% mese su mese ad agosto 2024, superando le previsioni di mercato dello 0,4%. È stato il quinto mese consecutivo di aumento, guidato specialmente dal clima favorevole. Il fatturato è cresciuto per i grandi magazzini, abbigliamento, calzature, accessori personali, altre vendite al dettaglio, bar, ristoranti e cibo da asporto.
Al contrario, la vendita al dettaglio di beni per la casa è ulteriormente diminuita. Nel corso dell'anno fino ad agosto, il commercio al dettaglio è cresciuto del 3,1%, il massimo in 15 mesi, dopo un guadagno del 2,4% a luglio. AudUsd che resta sui massimi, in controtendenza rispetto alle majors, con le resistenze chiave non lontane.
PETROLIO
I future sul greggio WTI si sono stabilizzati intorno ai 68 dollari al barile martedì, in ragione dell’aumento dell’offerta, e nonostante le tensioni in medio oriente siano in aumento. Le crescenti tensioni tra Israele e Hezbollah in Libano aumentano il rischio che l'Iran, che sostiene Hezbollah, venga direttamente coinvolto nel conflitto, interrompendo potenzialmente le esportazioni di petrolio dalla regione. Tuttavia, gli imminenti piani dell'OPEC di aumentare la produzione entro la fine dell'anno hanno limitato i guadagni.
Inoltre, le persistenti preoccupazioni del principale importatore di greggio, la Cina, stanno facendo pressione sui prezzi, in seguito ai dati ufficiali che mostrano una contrazione della produzione per il quinto mese consecutivo e un rallentamento nel settore dei servizi. I mercati continuano a valutare l'impatto delle recenti misure di stimolo monetario della Cina volte a stimolare l'attività e ad aumentare la domanda.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Wall Street sempre a ridosso dei massimi storiciWall Street ha chiuso contrastata la seduta di venerdì, dopo la pubblicazione dei dati sui Pce, che teoricamente, potrebbero influenzare la Fed nella prossima decisione sui tassi. L'S&P 500 ha perso lo 0,13% mentre il Nasdaq è scivolato dello 0,53%, sotto pressione per un calo del 2,1% delle azioni Nvidia, mentre il Dow Jones ha raggiunto un nuovo record con un guadagno dello 0,3%. L'indice PCE di agosto, la misura dell'inflazione preferita dalla Fed, che prende in esame tutta la filiera, dalla produzione iniziale alle vendite al dettaglio finali, ha mostrato un leggero aumento dello 0,1%, segnalando un raffreddamento delle pressioni sui prezzi.
Ciò alimenta le aspettative per un potenziale taglio dei tassi di altri 50 punti base nella prossima riunione della banca centrale Usa. D’altra parte, il sentiment dei consumatori statunitensi ha raggiunto il massimo degli ultimi cinque mesi, sostenendo le speranze di un continuo raffreddamento dell'inflazione verso l'obiettivo del 2% nel 2024. Costco è sceso dell'1,7% hanno deluso le aspettative dei ricavi del quarto trimestre. Le azioni di HP hanno perso l'1% dopo essere state declassate da BofA. Nel corso della settimana, comunque, l'S&P 500 ha guadagnato lo 0,5%, il Dow Jones è salito dello 0,7% e il Nasdaq ha guadagnato lo 0,8%.
VALUTE
Sulle valute poco da segnalare con i principali rapporti all’interno dei range degli ultimi giorni, eccetto lo Jpy che è risalito velocemente dopo che all’interno del partito di maggioranza Lpd, Ishiba ha vinto il ballottaggio contro Takaichi che era stato colui che aveva criticato la BOJ per aver aumentato i tassi troppo rapidamente. Quindi, la vittoria di Ishiba ha tolto la pressione sullo Jpy che contro dollaro ha recuperato 400 pips da 146.30 a 142.20.
Tutti i cross Jpy in calo deciso e ci si avvicina nuovamente ai supporti chiave di medio e lungo termine. L’EurUsd invece resta tra 1.1120 e 1.1200 e nulla sembra smuoverlo da tali livelli. Sceso anche il Cable da 1.3450 a 1.3370 con EurGbp che ha recuperato area 0.8350. Eccessi interessanti per AudCad e NzdCad, da sfruttare, mentre il franco svizzero torna a mettere paura con EurChf sotto 0.9390. UsdChf non lontano dai supporti chiave di 0.8375, anche se i supporti di medio sono posti a 0.8330 visto a fine Dicembre scorso.
PCE E FIDUCIA CONSUMATORI USA
L'indice dei prezzi per la spesa per consumi personali negli Stati Uniti è aumentato dello 0,1% su base mensile ad agosto 2024, dopo un aumento dello 0,2% a luglio e in linea con le aspettative. I prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,2%, mentre i prezzi dei beni sono diminuiti dello 0,2%. Anche l'indice PCE core, escludendo cibo ed energia, è aumentato dello 0,1%, al di sotto dello 0,2% a luglio e delle previsioni dello 0,2%. I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati dello 0,1% e quelli dell'energia sono diminuiti dello 0,8%. Su base annua, il tasso di inflazione PCE è sceso al 2,2%, il più basso da febbraio 2021, dal 2,5% di luglio e al di sotto delle aspettative del 2,3%. Il tasso core è salito al 2,7% dal 2,6%, in linea con le previsioni.
D’altro canto il sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan per gli Stati Uniti è stato rivisto al rialzo a 70,1 a settembre 2024, il più alto in cinque mesi, da una lettura preliminare di 69 e superando le aspettative di mercato di 69,3. L'indicatore delle condizioni economiche attuali è stato rivisto al rialzo a 63,3 da 62,9 e l'indice delle aspettative è stato rivisto al rialzo a 74,4 da 73. Le aspettative di inflazione per l'anno a venire sono scese al 2,7% dal 2,8% mentre le prospettive di inflazione a cinque anni sono salite al 3,1% dal 3%, entrambe in linea con le stime precedenti.
CANADA, PIL INVARIATO
Pil Canadese invariato ad agosto (+0.2%), rispetto al mese di luglio 2024, un risultato superiore alle stime preliminari e alle aspettative di mercato. Nonostante gli impatti negativi degli incendi boschivi sui trasporti e sull'immagazzinamento, le industrie produttrici di servizi sono cresciute dello 0,2% a luglio, guidate in gran parte dagli aumenti nel settore del commercio al dettaglio, nel settore pubblico e nel settore finanziario e assicurativo.
Inoltre, le industrie produttrici di beni sono aumentate dello 0,1%, con i settori dei servizi e della produzione (+1,3%) che hanno contribuito maggiormente alla crescita all'interno di questo aggregato. UsdCad tornato sopra 1.3500 con resistenze chiave non lontane a 1.3540 50 area.
UNA SETTIMIANA CHIAVE
Sarà una settimana molto interessante sul fronte dati, a cominciare dalla pubblicazione dei Non Farm Payrolls, contestualmente alle dichiarazioni di diversi funzionari della Federal Reserve, tra cui il presidente Jerome Powell, al centro della scena. Altri dati chiave da tenere d'occhio includono i Jolts Openings, ovvero il rapporto mensile sulle offerte di lavoro nelle aree commerciali, industriali e uffici degli Stati Uniti, l'ISM Manufacturing and Services PMI unitamente agli ordini all’industria. A livello globale, occhio ai dati sull’inflazione per l’Italia, Germania, Eurozona, Paesi Bassi, Corea del Sud e Svizzera.
In Giappone c’è attesa per la produzione industriale, le vendite al dettaglio, la disoccupazione, la fiducia dei consumatori e il Tankan Manufacturers Index. In Cina sotto osservazione, i dati sui Caixin Manufacturing and Services PMI. Sono previsti dati sul commercio estero da Australia, Corea del Sud e Brasile e infine, attenzione ai manufacturing PMI per Russia, Svizzera, Spagna, Italia e Corea del Sud, mentre i report Services PMI saranno disponibili per Spagna, Italia e Brasile.
Buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Intel sotto i riflettori: maxi finanziamento in arrivo? Stando alle dichiarazione del Financial Times, Intel sarebbe vicina a ricevere un maxi finanziamento da 8,5 mld dal governo USA per finanziare lo sviluppo di chip.
La notizia sembra aver dato nuova linfa ad un colosso vicino al tracollo se paragonato con Nvidia o AMD.
La rottura al rialzo dei 22 dollari, livello che conteneva i prezzi dal crollo di agosto, potrebbe portare nuovi investitori sul titolo.
Consolidare questo livello sarà di fondamentale importanza.
Dal punto di vista tecnico, c'è un ampio gap down aperto il 2 agosto da chiudere.
News positive circa il finanziamento governativo potrebbe davvero spingere il titolo ad una rapida ripresa.
Wall Street contrastataChiusure contrastate a Wall Street nella sessione di ieri mercoledì, con Dow Jones in perdita (-0.7%), l’S&P500 appena sotto lo zero (-0.19%), mentre il Nasdaq ha chiuso leggermente in positivo (+0.04%). Il mercato è in attesa di maggiore chiarezza per capire se l'entità dei tagli dei tassi possa essere stata esagerata. Il Nasdaq ha beneficiato del supporto delle big tech che hanno compensato le perdite del settore finanziario e dei produttori di energia.
Micron Technology è balzata del 15% nelle contrattazioni estese su risultati fiscali del quarto trimestre migliori del previsto e dopo aver emesso una solida guidance per il trimestre in corso. Altre aziende legate ai semiconduttori come Applied Materials (4,9%) e Lam Research (4,1%) hanno chiuso in positivo. D'altro canto, la minore esposizione della tecnologia all’interno del Dow Jones, ha spinto l'indice a scendere dello 0.7%.
I rendimenti obbligazionari sono in ripresa, e il dollaro è rimbalzato bruscamente, segnali che una percentuale di analisti e investitori, sembrano riconsiderare una Fed eccessivamente ottimista sui progressi contro l'inflazione. JPMorgan, Wells Fargo e Bank of America hanno perso quasi l'1%, mentre Exxon Mobil e Chevron sono scese ciascuna di oltre il 2%. D'altro canto, Nvidia e AMD sono balzate di oltre il 2%, mentre Micron è salita dell'1% prima dei suoi guadagni dopo la chiusura. In settimana c’è attesa per il rapporto PCE e i commenti del presidente della Fed Powell.
VALUTE, EURO FALSO BREAKOUT
Sembrava aver violato le resistenze principali l’EurUsd, ieri mattina, con il superamento temporaneo di 1.1200 e il test di 1.1214, ma poi, inspiegabilmente e in assenza di dichiarazioni o altri elementi che potessero far cambiare lo scenario rialzista, è sceso rompendo i primi supporti chiave a 1.1180 e 1.1160 andando in seguito a chiudere la sessione americana intorno a 1.1130.
La logica ci dice che il movimento ribassista sembrerebbe quello più consono con riferimento sia al delta tasso tra le due valute principali, in netto favore del dollaro (5% i Fed Funds e 3.65% il tasso di rifinanziamento principale della Bce), ma anche in relazione ai dati macro che evidenziano stagnazione in Europa e tenuta degli aggregati principali negli Stati Uniti. E così ora vedremo quel che accadrà nelle prossime sedute da un punto di vista tecnico con il supporto chiave di 1.1070 che forse potrebbe essere messo sotto attacco nelle prossime ore.
Analogamente all’Euro, anche la sterlina pare in movimento correttivo, dopo la performance delle ultime sedute che aveva spinto la valuta britannica, proprio ieri, al di sopra di 1.3400, per poi correggere oltre 100 pips. UsdJpy che è tornato a ridosso di 145.00 dopo aver trovato una base a 142.90, anche se per il momento sembra incapace di rompere al rialzo tale livello. UsdCad che ha raggiunto i target a 1.3400 e ha rimbalzato un centinaio di pips anche se rimane in trend ribassista.
Franco svizzero in ripresa con l’EurChf che non riesce a violare l’area di 0.9500 e scende a 0.9465 ancora una volta. Oggi, in mattinata, attenzione alla Snb, chiamata a decidere sui tassi con le previsioni che danno un taglio di 25 punti base e tassi all’1%. Forse il taglio è già scontato nei prezzi attuali della valuta elvetica.
SVEZIA, TAGLIO DEI TASSI
La Riksbank ha abbassato il suo tasso di riferimento di 25 punti base al 3,25% durante la riunione di settembre 2024, secondo taglio dopo quello di agosto e in linea con le aspettative del mercato. I responsabili dell’autorità monetaria svedese hanno in programma ulteriori tagli nelle due riunioni rimanenti dell'anno, se le prospettive per l'inflazione e l'attività economica rimarranno quelle attuali, con una potenziale riduzione di 50 punti base in una di queste due.
Inoltre, le previsioni indicano anche uno o due ulteriori tagli dei tassi durante la prima metà del 2025. Si prevede quindi che il tasso di riferimento verrà abbassato a un ritmo chiaramente più rapido di quanto comunicato in precedenza, il che contribuisce a far ripartire l'attività economica.
USA, MUTUI IN RIPRESA
Le richieste di mutui negli Stati Uniti sono aumentate dell'11% rispetto alla settimana precedente nel periodo conclusosi il 20 settembre, estendendo l'impennata del 14,2% della settimana precedente, per portare i volumi delle richieste di mutui al massimo da giugno 2022, secondo i dati compilati dall'MBA. L'aumento della domanda è stato in linea con il continuo calo dei tassi di riferimento sui mutui, con quello su un contratto fisso a 30 anni che si è attenuato fino a un minimo di due anni del 6,13%, poiché le prospettive di una Fed accomodante hanno tenuto sotto controllo il rendimento dei titoli del Tesoro a lungo termine.
I volumi delle richieste per rifinanziare una casa, che sono più sensibili alle variazioni a breve termine dei tassi di interesse, sono aumentati del 20% rispetto alla settimana precedente. Nel frattempo, le richieste per l'acquisto di una nuova casa sono aumentate dell'1% ad agosto. Per contro, le vendite di nuove case unifamiliari negli Stati Uniti sono diminuite del 4,7% rispetto al mese precedente, raggiungendo un tasso annualizzato destagionalizzato di 716.000 ad agosto, riducendo il balzo rivisto del 10,3% del mese precedente, ma leggermente al di sopra delle aspettative di mercato di 700.000 vendite nel periodo.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
House of Trading: Pechino fa all-in e spinge i mercatiLe notizie in arrivo dalla Cina hanno dato nuova verve ai mercati ed in particolare a quei settori, basti pensare al lusso, o a quei listini, in questo caso è doveroso citare il Dax, che più sono legati alla crescita del Dragone. Le misure introdotte dalle autorità cinesi - tra cui citiamo la riduzione del coefficiente di riserva obbligatoria e dei tassi di interesse, -50 e -20 punti base, l’abbassamento degli acconti per i mutui sulla seconda casa e la nuova liquidità per incoraggiare l'acquisto di azioni - dovrebbero permettere alla seconda economia mondiale di conseguire, o comunque di avvicinarsi, al fatidico obiettivo di crescita del 5%.
La mossa della People’s Bank of China va nella stessa direzione delle politiche messe in campo dalle altre Banche centrali: però, a differenza di queste ultime, la PBoC ha deciso di fare all-in con un maxi-pacchetto.
La Federal Reserve ha iniziato alla grande il percorso di riduzione dei tassi con una sforbiciata da 50 punti base mentre la BCE, nonostante gli indici PMI abbiano descritto un quadro peggiore rispetto alla prima economia, è “costretta”, anche per la sua natura più eterogenea, a procedere per piccoli passi. Nonostante l’agenda macroeconomica continui a fornire inviti a nuovi tagli dei tassi (in special modo quando i dati arrivano dalla Germania), è improbabile che Lagarde & Co. riducano il costo del denaro nel meeting di ottobre.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata, la squadra dei Trader, composta da Nicola Para e da Nicola Duranti, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al ribasso sul Nasdaq 100, ma l’operazione ha raggiunto il punto di stop, e sulle azioni Nvidia, il deal è a mercato con un +4,45%. Target invece raggiunti per i “long” sull’Euro/Dollaro (+4,35%) e sul petrolio WTI (+4,4%).
Sul fronte analisti, , la cui squadra la scorsa settimana era formata da Andrea Cartisano e dal conduttore Riccardo Designori, sono a mercato le operazioni rialziste sulle azioni Telecom Italia (+5,63%) e Sesa (-1,48%) mentre il “long” su Baidu non ha raggiunto il livello di ingresso. Stop loss per lo “short” sul titolo Banca MPS (-6,36%).
La classifica generale segna il vantaggio dei Trader con 44 carte a target, 6 in più degli analisti (2 carte a mercato per Trader, 4 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 24 settembre 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Giancarlo Prisco e da Stefano Serafini mentre i due analisti saranno Jacopo Marini e Riccardo Designori.
I trader metteranno in campo operazioni sulle azioni Intel, sul Dow Jones, sull’Euro/Dollaro e sul rame mentre gli analisti punteranno sulle azioni A2A, Stellantis, sull’indice Nasdaq e sul petrolio WTI. L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30.
Banchieri Usa, cambiano i toniLa narrativa di una Fed hawkish sui tassi, valida fino a qualche settimana orsono, sembra completamene ribaltata dai toni utilizzati nelle ultime ore da Kashkari, Bostic e Goolsbee, i quali hanno rilasciato dichiarazioni accomodanti, in ragione di un cambiamento di approccio rispetto ai tassi di interesse. Kashkari della Fed di Minneapolis si aspetta ulteriori riduzioni del costo del denaro nel prossimo futuro, anche se di dimensioni inferiori ai 50 punti base, mentre Bostic della Fed di Atlanta ha ribadito che un taglio di mezzo punto in questa riunione non frena la Fed rispetto ad ulteriori ribassi futuri.
I rischi per il mercato del lavoro sono aumentati, con la possibilità di una debolezza diffusa, superiore a un anno fa, nei principali aggregati macro. Goolsbee della Fed di Chicago ha poi confermato che se i dati proseguiranno nella direzione attuale, vi saranno molti interventi sul costo del denaro nel 2025. In buona sostanza, sembra che l’atteggiamento della Fed sia più accomodante nei confronti dei tassi e più aggressivo nell’approccio verso la ripresa economica, ora in rallentamento, specialmente riguardo ai dati dell’occupazione.
Da segnalare il fatto che nessuno ha poi espresso preoccupazione verso l’inflazione, un fattore che sembra ormai superato nella narrativa attuale. In settimana parlerà poi Jerome Powell e verificheremo se anche il Presidente utilizzerà il medesimo approccio.
EQUITY
Stabile Wall Street nella seduta di ieri con poche oscillazioni in una giornata in cui a farla da padrone sono stati sia i dati Pmi per Eurozona, Uk e Usa, sia le dichiarazioni dei banchieri centrali Usa, aperti a nuove riduzioni dei tassi. Gli S&P Global PMI hanno continuato a indicare una crescita robusta, anche se in rallentamento, nel settore privato statunitense.
L'espansione è stata guidata dai servizi, mentre la contrazione nel settore manifatturiero si è approfondita e le pressioni sui prezzi sono aumentate. Nel frattempo, i discorsi dei funzionari della Federal Reserve prospettano ulteriori riduzioni del costo del denaro, mentre in settimana, per confermare tale tendenza, sono attesi i dati sui PCE (Price Consumer Expenditure).
Tra i titoli Usa, si segnalano il settore energetico, quello con le migliori prestazioni, mentre le megacap sono state contrastanti, con Apple (-0,2% e Microsoft (-0,2%) scambiate in ribasso, mentre Nvidia è rimasta pressoché invariata e Amazon (0,1%), Meta (1,4%) e Alphabet (0,2%) hanno registrato guadagni. Nel frattempo, le azioni di Intel hanno guadagnato oltre il 3,8% dopo la notizia che Apollo Global Management si è offerta di fare un investimento multimiliardario nella società.
PMI USA
L'S&P Global Flash US Composite PMI è sceso leggermente a 54,4 a settembre 2024 da 54,6 ad agosto, ma ha superato le previsioni di mercato di 54,3. La lettura ha mostrato che la crescita dell'attività commerciale nel settore privato statunitense è rimasta solida, segnalando un'espansione economica sostenuta nel terzo trimestre. La crescita nel settore dei servizi è rimasta forte, sebbene abbia rallentato leggermente (55,4 contro 55,7) mentre la contrazione del settore manifatturiero è aumentata (47 contro 47,9). Le aziende hanno frenato le assunzioni e hanno permesso che l'occupazione diminuisse per il secondo mese consecutivo. Inoltre, i prezzi medi applicati per beni e servizi sono aumentati al ritmo più rapido da marzo e i costi di input sono aumentati al massimo in un anno.
PMI EUROPA, CHE CALO
L'HCOB Flash Eurozone Composite PMI è sceso per il quarto mese consecutivo a 48,9 a settembre 2024, il livello più basso da gennaio, rispetto a 51 ad agosto e alle previsioni di 50,6. Si tratta del primo calo dell'attività del settore privato in sette mesi, con la flessione della produzione manifatturiera che si estende al 18° mese consecutivo (44,5 contro 45,8), particolarmente marcata in Germania e Francia. Inoltre, la crescita del settore dei servizi ha subito un brusco rallentamento (50,5 contro 52,9), in mezzo a un rinnovato calo in Francia. I nuovi ordini di esportazione sono diminuiti, gli arretrati di lavoro sono ulteriormente diminuiti e la perdita di posti di lavoro è stata la più alta da dicembre 2020. L'eurozona sembra si stia dirigendo verso la stagnazione.
VALUTE
L'euro è sceso ieri in area 1,1100, tra le preoccupazioni che la Banca centrale europea potrebbe dover accelerare i suoi sforzi di allentamento monetario per sostenere l'economia in difficoltà. Gli indici PMI flash per l'Eurozona, la Germania e la Francia hanno deluso e hanno mostrato che l'attività del settore privato nell'Eurozona è tornata a contrarsi, poiché i problemi delle case automobilistiche tedesche come VW hanno trascinato ulteriormente verso il basso il settore manifatturiero. Gli investitori ora scommettono su circa 50 punti base in ulteriori tagli dei tassi da parte della BCE quest'anno, con una probabilità del 40% di una riduzione a ottobre.
Va segnalato che dopo la discesa a 1.1080 il cambio dell’Euro è tornato prepotentemente sopra 1.1100 in seguito alle dichiarazioni dovish dei banchieri Usa che hanno spinto al ribasso il biglietto verde. EurUsd a 1.1120 e Cable da 1.3250 a 1.3360 nell’arco di poche ore. UsdJpy stabile compreso tra 143.20 e 144.40. In discesa l’EurGbp in seguito ai dati sui Pmi inglesi, in discesa ma contenuta rispetto a quella dei Pmi di Eurozona. UsdCad tornato sotto 1.3500. Il mercato continua a rimanere incerto, con price action bilaterali e volatili, senza breakout importanti, eccezion fatta per qualche cross come EurGbp. Franco svizzero stabile in area 0.9400 contro Euro, il che significa alta correlazione inversa tra UsdChf ed EurUsd.
RBA, TASSI INVARIATI
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha mantenuto i tassi al 4,35% nella riunione di questa notte, mantenendoli invariati per la settima occasione consecutiva e come da previsioni. Nello Statement si legge però che l’inflazione non è ancora stata sconfitta e rimane elevata e non tornerà nel proprio alveo naturale (2-3%) prima del 2026.
Il Board quindi ha ribadito la necessità di rimanere vigili sull’inflazione che dipenderà ovviamente dai prossimi dati macro. La RBA ha osservato che si prevede che i consumi delle famiglie riprenderanno ancora nel secondo semestre del 2024, ma il ritmo della ripresa potrebbe essere più lento del previsto. Dollaro australiano in correzione dopo i massimi osservati a 0.6890, e correzione di circa 50 pips verso i supporti di breve termine a 0.6830.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Si avvicina la FedLa Federal Reserve è pronta a ridurre i tassi per la priva volta dal Marzo 2020, con un’unica incognita, data dall’entità ella riduzione del costo del denaro. Sono però, va ricordato, in aumento le probabilità di una riduzione dello 0.50%, ora giunte intorno al 60%. Giovedì e Venerdì poi sono attese le decisioni della Boe e della Boj, con alte probabilità di tassi invariati.
Intanto Wall Street ha chiuso contrastata ieri, con l'S&P 500 intorno allo zero, il Dow Jones in rialzo dello 0.25% circa, ma comunque nuovo massimo storico, e il Nasdaq in calo dello 0,9%, in ragione delle incertezze sull’entità della riduzione dei tassi della Fed. Il settore tecnologico ha avuto la performance peggiore, con le azioni Apple che hanno perso oltre il 3% tra le preoccupazioni per la minore domanda di iPhone.
Inoltre, le azioni dei chip, che hanno guidato la ripresa del mercato la scorsa settimana, sono diminuite poiché gli investitori hanno ridimensionato le loro posizioni, con Nvidia e Broadcom che hanno perso quasi il 3%. Al contrario, il settore energetico ha sovraperformato, con le azioni di Chevron che hanno guadagnato l'1,6%.
VALUTE
Dollaro in ribasso ad inizio seduta, specialmente contro Jpy, considerato che la price action per ben due volte ha violato l’area di 140.00 per poi rimbalzare prepotentemente ad inizio sessione Usa. I minimi sono stati visti a 139.57 e 139.73, per poi chiudere la sessione addirittura a 141.23. Stamani troviamo il UsdJpy a 140.65, pronto forse a riattaccare i supporti.
Recupero di Euro e Sterlina, saliti sopra 1.1120 e 1.3200 rispettivamente, con possibilità di salire anche verso 1.1200 e 1.33260. La sensazione è che per il solito principio di “sell on rumors and buy on news”, con riferimento al dollaro, possa essere valido fino alla decisione di domani sera della Fed, quando ci aspetteremo delle prese di beneficio e un biglietto verde in recupero.
Tentativi di recupero anche per le oceaniche con target possibili a 0.6820 per AudUsd e 0.6300 per NzdUsd. EurChf sempre stabile a 0.9400 e UsdChf che si muove simmetricamente rispetto ad EurUsd in un mercato che ancora, almeno sui cambi sembra essere in chiaro risk off.
PETROLIO
I future sul petrolio greggio WTI hanno rimbalzato arrivando intorno ai 70 dollari al barile lunedì, estendendo un guadagno dell'1,4% rispetto alla settimana precedente, spinti dalle continue interruzioni alle infrastrutture petrolifere del Golfo degli Stati Uniti e dalle aspettative di taglio dei tassi di interesse degli Stati Uniti. Quasi il 20% della produzione di petrolio del Golfo del Messico rimane offline a causa dell'uragano Francine.
Inoltre, gli investitori stanno scommettendo sempre di più su un taglio dei tassi di 50 punti base più ampio da parte della Federal Reserve, che potrebbe stimolare l'attività economica e aumentare la domanda di petrolio. Tuttavia, persistono preoccupazioni per il rallentamento della domanda dopo che i dati cinesi hanno mostrato il periodo più lungo di rallentamento industriale dal 2021, con investimenti più deboli del previsto, sollevando dubbi sull'obiettivo di crescita del 5% della Cina. Nel frattempo, le esportazioni di petrolio libico sono diminuite in modo significativo a causa dei colloqui guidati dall'ONU sul controllo della banca centrale.
ITALIA, SURPLUS COMMERCIALE
L'Italia ha registrato un surplus commerciale di 6,743 miliardi di euro a luglio 2024, il livello più alto degli ultimi tre anni, in aumento rispetto al surplus di 6,108 miliardi di euro del corrispondente periodo dell'anno precedente e saldamente al di sopra del consenso di mercato di 4,5 miliardi di euro. Le esportazioni sono aumentate del 6,8% a 57,176 miliardi di euro, mentre le importazioni sono aumentate del 6,3% a 50,433 miliardi di euro.
SALARI IN CALO NELLA UE
Gli stipendi nell'Eurozona sono aumentati del 4,5% su base annua nel secondo trimestre del 2024, dopo che il dato precedente è stato rivisto al ribasso nel primo trimestre. Si tratta comunque del maggiore aumento dall'ultimo trimestre del 2022. La crescita salariale ha però rallentato per il settore manifatturiero, l’edilizia, informazione e comunicazione, attività finanziarie e assicurative oltre alle attività professionali, scientifiche e tecniche.
Al contrario, la crescita salariale ha accelerato nei servizi di pubblica utilità, nel commercio all'ingrosso e al dettaglio e nel settore immobiliare. Tra le maggiori economie del blocco, la crescita salariale si è attenuata in Germania (4,7% contro 6,1%) e Spagna (3,7% contro 4,6%) e si è stabilizzata in Italia al 3,3%, mentre ha accelerato in Francia (3,4% contro 3,2%).
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.09.2024Il sell-off sulla tecnologia è da monitorare: occasione d’acquisto?
Il mercato del lavoro Usa rallenta, propiziando il taglio dei tassi.
L’inflazione è quasi scomparsa in Cina, crendo nuovi dubbi sulla crescita.
Germania in crisi: pesano difficoltà del comparto automobilistico.
Venerdì 6 è stata una seduta pesantemente negativa a Wall Street. Hanno pesato i timori per il rallentamento del mercato del lavoro e la scivolata delle azioni della tecnologia. Dow Jones ha perso -1,0%, S&P500 -1,7%, Nasdaq -2,5%. Molte big-tech sono state bombardate dalle vendite: Amazon -3,5%, Alphabet -4,1%, Meta -2,8%, Broadcom -10,0%, Nvidia -4,0%.
L’indice S&P500 ha sofferto i peggiori cali settimanali da marzo 2023, perdendo -3,6% in una settimana in cui hanno prevalso cautela e prese di profitto, con gli investitori che vagliano attentamente i dati macro per avvalorare scenari più o meno aggressivo (alias -50 o -25 bps) di taglio dei tassi da parte della Banca centrale Americana (Federal Reserve-FED).
Il mercato del lavoro Usa si sta indebolendo, pur creando comunque un buon numero di nuovi posti di lavoro: i 142 mila di agosto creati al di fuori del comparto agrocolo sono più bassi dei 161 mila attesi, ma, in positivo, si rileva che il tasso di disoccupazione è sceso dal 4,3% al 4,2%, come stimato.
Anche la Borse europee hanno chiuso in calo l'ultima seduta della scorsa settimana: Milano -1,2%, Francoforte -1,6%, Parigi -1,1%, Londra -0,7%. Nella variazione settimanale spicca Parigi, -3,6%, seguita da Francoforte, -3,3% e da Milano, -3,2%. I comparti oggetto di maggior sell-off sono stati tecnologia, retailers e automobili.
Il prezzo del petrolio è continuato a scendere la scorsa settimana: quello del Wti (West Texas Intermediate) solo venerdì 6 ha perso -1,8% a 67,9 Dollari/barile, archiviando la variazione settimale più pesante da ottobre 2023: Opec+ ha riviato a dicembre l'atteso aumento della produzione, forse a causa dell’indebolimento della domanda della Cina, 1’ importatore al Mondo.
Nel comparto valutario prosegue la debolezza del Dollaro, stabilmente attorno a 1,11 verso Euro, e la tendenza al recupero dello Yen giapponese, col cross US$/Yen a 142,1, -0,9%, e quello Eur/Yen a 157,8, -0,9%, movimenti innescati dalla probabilità, oltre il 40%, di un taglio dei tassi Usa da -50 bps.
E’ vero che le Borse sono “laterali” da qualche settimana, ma è altrettanto vero che rispetto al tonfo di lunedì 6 agosto il recupero è stato considerevole, e tale da riportare i maggiori indici azionari globali vicino ai massimi storici: inoltre, il rallentamento dell'economia Usa, il ristagno di quella Europea e sintomi di fragilità di quella cinese compongono uno scenario meno inflattivo e di taglio dei tassi.
Sul fronte macro Europeo, è ancora la Germania a preoccupare: a luglio la produzione industriale tedesca è scesa -2,4% mensile e -5,3% annuo: una crisi causata anche dall’andamento largamente inferiore alle previsioni delle vendite di auto “full electric” (EV).
L’insuccesso delle auto elettriche “made in EU” e la crescente concorrenza delle auto cinesi, imbattibili sui prezzi di vendita, sta spingendo l'Unione Europea a ripensare il calendario “a tappe forzate” sull’adozione della propulsione “solo elettrica” e relativo stop alle vendite di auto a motore endotermico.
Il ministro dell’Industria Italiano Adolfo Urso ritiene che già l'anno prossimo l’UE potrebbe decidere di procrastinare la normativa attuale che vieta la vendita di nuove auto a benzina&diesel a partire dal 2035.
Restando in Euro-zona, scende oltre le attese la fiducia degli investitori a settembre: l’indice Sentix è calato a -15,4 punti rispetto ai -12,4 previsti e dai -13,9 di agosto, segnado un livello negativo per il 3’ mese consecutivo.
In Cina il rischio di deflazione si fà più concreto e minaccioso: l’inflazione “di fondo” (o “core” CPI) è scesa al minimo da 3 anni ad agosto, a +0,3% annuale, testimoniando la debolezza della domanda interna, mentre si accentua la deflazione nei prezzi prezzi alla produzione (PPI), scesi -1,8% annuo, il calo più ampio da aprile, e sotto il consenso di -1,4%.
La prospettiva di taglio dei tassi Usa ed Europei contribuisce ad un contesto “tranquillo”, con rendimenti in calo nel comparto dei titoli di Stato europei: lo spread di rendimento tra BTP decennale italiano ed omologo Bund tedesco staziona attorno 145 bps, col rendimento del BTP benchmark a 3,60%.
Oggi, 9 settembre, osserviamo cali sensibili dei maggiori indici asiatici, che riflettono delle perdite rilevanti di venerdì a Wall Street ed i dati sull'inflazione e sui prezzi di produzione cinesi: Tokyo -0,7%, Shanghai -1,1%, Shenzhen -0,8%, Hong-Kong -1,4%.
La crescita del GDP (prodotto interno lordo-PIL) del Giappone nel 2’ trimestre è stata rivista a +0,7% da +0,8%, mancando le attese di consenso di +0,8%: nel 1’ trimestre il calo era stato -0,6%.
In Cina l’ex Governatore della Banca centrale (PBoC) Yi-Gang sostiene che il Paese avrebbe bisogno di una “politica fiscale proattiva” e di misure monetarie “accomodanti” per sostenere la domanda e limitare la minaccia delle forze deflazionistiche.
Le Borse europee hanno riaperto positive stamani, 9 settembre, con rialzi medi di +0,9% alle 12.00 CET. Questa settimana, nercoled’ 11, il dato macro più osservato riguarderà l'inflazione Usa di agosto, atteso stabile a +2,6% annuale. Ogni scostamento verso il basso sarà celebrato come il miglior viatico ad un robusto taglio dei tassi nell’imminente riunione della FED (17-18 settembre).
Giovedì 12, invece, sarà la Banca centrale Europea a comunicare la decisione sui tassi di interesse: il consenso vede un nuovo taglio dei tassi di -25 bps, il 2’ quest’anno, dopo quello di giugno.
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Discesa dell'equityImportante discesa di Wall Street venerdì, appesantita dalle preoccupazioni per un rallentamento del mercato del lavoro e da una debolezza significativa del settore tecnologico. L'S&P 500 è sceso dell'1,73%, il Dow ha perso l’1.01% e il Nasdaq è sceso del 2,69%. Le grandi aziende tecnologiche come Amazon (-3,6%), Alphabet (-4%) e Meta (-3,2%) hanno registrato perdite significative, con produttori di chip come Broadcom (-10,3%) e Nvidia (-4,1%) che hanno anch'essi dovuto affrontare bruschi cali.
Il rapporto sui posti di lavoro di agosto, che ha mostrato 142.000 nuovi posti di lavoro rispetto ai 161.000 previsti, ha contribuito a creare nervosismo nel mercato. Inoltre, i commenti del governatore della Federal Reserve Christopher Waller hanno accresciuto le aspettative di un taglio dei tassi più ampio a settembre. Waller ha sottolineato i crescenti rischi nel mercato del lavoro e ha espresso apertura a un taglio dei tassi più sostanziale, se necessario.
Nella settimana, l'S&P 500 ha perso circa il 4%, segnando la sua settimana peggiore da marzo 2023. Il Nasdaq è sceso del 5,6% registrando il suo peggior inizio di settembre dal 2001. Il Dow è scivolato del 2,5% e ha registrato il suo calo più ripido di inizio settembre dal 2008.
TIMORI DI RECESSIONE?
Come da tradizione, il mese di settembre è iniziato all’insegna di un mercato azionario in discesa, per le note ragioni legati al timore che la Fed debba essere costretta a tagliare di almeno 50 punti base in prospettiva di una possibile recessione. Gli ultimi dati infatti, rivelano un peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro.
Venerdì, a conclusione di una settimana di numeri negativi sui Jolts e Adp, anche i Nfp hanno evidenziato una crescita inferiore alle previsioni. L'economia statunitense ha infatti aggiunto 142.000 posti di lavoro ad agosto 2024, al di sotto del consensus di 160.000 unità e soprattutto dopo una importante revisione al ribasso del dato precedente, 89.000 occupati in meno. Gli aumenti di posti di lavoro si sono verificati nell'edilizia, nell'assistenza sanitaria, e nell'assistenza sociale. Al contrario, l'occupazione è diminuita nel settore manifatturiero, riflettendo un calo di 25.000 nei settori dei beni durevoli.
L'occupazione è rimasta invariata poi, ma non è salita, nell'estrazione di petrolio e gas, nel commercio all'ingrosso, nel commercio al dettaglio e nei trasporti, ma anche nelle attività finanziarie e nei servizi professionali e aziendali. La crescita dell'occupazione ad agosto è stata in linea con la crescita media dei posti di lavoro negli ultimi mesi, ma è stata al di sotto dell'aumento mensile medio di 202.000 dei 12 mesi precedenti. Nel frattempo, le cifre di giugno sono state riviste al ribasso di 61.000.
VALUTE
Sul mercato dei cambi abbiamo notato un aumento del risk off, che è parso però generalizzato, con l’indice Vix tornato in area 22, quindi in avversione al rischio, e con il UsdJpy che ha cercato la violazione dell’area di 141.80, minimo del 5 Agosto, per ora senza riuscirci, e cercando disperatamente una correzione, per ora limitata ad un rimbalzo di 40 50 pips. Nel caso di violazione di 141.80, target possibile a 140.00 soglia psicologica cruciale, la cui violazione porterebbe i target di medio e lungo termine a 126.70.
La tensione rimane perché la paura di tagli frettolosi da parte della Fed, dopo mesi e mesi di negazione della eventualità di recessione, spaventa i mercati e soprattutto le borse, che temono che la banca centrale Usa sia rimasta eccessivamente cauta nel recente passato, quando avrebbe potuto anticipare un taglio per calmierare la tensione che presumibilmente sembrerebbe aumentare ora come conseguenza di quella cautela. L’EurUsd per contro, dopo aver cercato di rompere 1.1150, è tornato a scendere sotto quota 1.1100, e la ragione va ricercata nella debolezza estrema dell’economia Europa, in particolar modo quella tedesca.
L’uscita della produzione industriale in Germania infatti, in calo del 2.4% su base mensile e del 5.6% su base annua con prospettive di ulteriore peggioramento dopo i dati del settore automobilistico, non può che preoccupare Francoforte e la Bce che a questo punto, potrebbe anche essere costretta a tagliare aggressivamente i tassi di interesse, attesi per questo giovedì, di 50 punti base anziché 25. Tecnicamente l’Euro rimane in condizioni rialziste sul biglietto verde nel medio termine, ma non deve rompere l’area di 1.0850 1.0900, pena il ritorno del bear trend.
Il Cable ha perso anch’esso 140 pips dai massimi, riducendo le speranze di un breakout rialzista, almeno nel breve termine. Supporti che intervengono nel breve a 1.3080 con ulteriore livello di possibile tenuta a 1.3050, che rappresenta il massimo del 17 Luglio scorso. La paura si evince anche dal movimento del franco svizzero, che contro Euro resta fortissimo cioè EurChf sotto quota 0.9350. UsdChf a 0.8430, non lontano dal minimo del dicembre 2023 a 0.8330.
CANADA, SALE LA DISOCCUPAZIONE
Il tasso di disoccupazione in Canada è salito al 6,6% nell'agosto 2024 dal 6,4% del mese precedente, il livello più alto dall’ottobre del 2021, e ha superato le aspettative del mercato del 6,5%. Il risultato indica che il mercato del lavoro canadese ha continuato ad indebolirsi come previsto dal Consiglio direttivo della BoC, che infatti è giunta al terzo taglio consecutivo dei tassi di interesse.
Il numero di disoccupati è aumentato di 60 mila unità rispetto al mese precedente, arrivando a 1.458.900, in particolare a causa dell'aumento della disoccupazione per la fascia di età lavorativa di base (+0,4 pp al 5,7%) e per la popolazione anziana (+0,4 pp al 5,5%). Nel frattempo, l'occupazione netta è aumentata di 22.100 unità, arrivando a 20.535.700, inferiore alle stime di mercato di un aumento di 25.000 unità, mentre la crescita della retribuzione oraria è diminuita di 30 punti base, arrivando al 4,9%. UsdCad in ripresa in area 1.3570, dai minimi di tre giorni orsono a 1.3470.
DATI CHIAVE DELLA SETTIMANA
Negli Stati Uniti, tutta l'attenzione sarà rivolta all'inflazione, in uscita con l’indice dei prezzi al consumo ma anche con quello della produzione. Attesa anche per i prezzi all'esportazione e all'importazione, insieme al sondaggio sulla fiducia dei consumatori del Michigan. Nell'area euro, è la settimana della Bce, e grande attesa per un possibile cambio di strategia di Francoforte.
Dati importanti anche dalla Cina, con la bilancia commerciale, Cpi e Ppi. Sono previsti tassi di inflazione anche da Messico, Brasile, Russia e India. Nel Regno Unito, saranno pubblicati il tasso di disoccupazione, la crescita del PIL di luglio e i dati sulla produzione industriale. Una ottava non densa di grandissimi appuntamenti, ma comunque assai interessante.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Attesa per i Non Farm PayrollsWall Street ha vissuto ieri una giornata altalenante, con chiusure ancora leggermente negative, dopo la pubblicazione di dati americani che hanno solo in parte attenuato le preoccupazioni legate ad una eventuale recessione. L'ISM Services PMI ha infatti superato le previsioni e ha evidenziato la ripresa più forte nel settore dei servizi degli ultimi tre mesi. Per contro, il rapporto ADP sui contratti di lavoro del settore privato, ha mostrato che le aziende statunitensi hanno creato il minor numero di posti di lavoro da gennaio 2021.
Sempre ieri, il rapporto JOLTS ha mostrato che il numero di posti di lavoro vacanti è sceso molto più del previsto ai minimi del 2021, aumentando le scommesse per un taglio di 50 punti base da parte della Fed il prossimo 18 settembre. Oggi l’attenzione si sposta ai dati sui Non Farm Payrolls. Il mercato del lavoro è quello che più preoccupa, in questo momento, i rappresentanti della Fed, che non possono più escludere un taglio di 50 punti base.
Sul fronte delle performance dei titoli, segnaliamo che beni di consumo discrezionali e tecnologia sono stati i settori con le migliori prestazioni, mentre la salute e l'industria hanno registrato le perdite maggiori. Sul fronte aziendale, le azioni Nvidia sono salite del 2,4% e quelle Tesla di oltre il 5%, in seguito al progetto di lanciare auto completamente autonome in Europa e Cina il prossimo anno.
VALUTE
Continua l’erraticità dello Jpy che rimane l’unica valuta con una buona volatilità, mentre sulle altre majors, si assiste ad una salita lenta e apparentemente costruttiva come su EurUsd e Cable, e ad una stabilità sulle oceaniche. UsdJpy continua a scivolare in una fase che evidenzia una chiara tendenza ribassista confermata dal fatto che per la prima volta da anni, sul Cme a Chicago, i big players si sono posizionati long Jpy.
Siamo non lontani dal minimo del 5 Agosto a 141.75 che nel caso di violazione, porterebbe i prezzi almeno a 140.00 sotto il quale c’è il baratro. EurUsd vicino a 1.1130 prima resistenza chiave mentre il Cable prova a tornare in area 1.3190 00, ma senza grande slancio, va detto. Il mercato appare ancora in evoluzione e i dati sono cruciali a questo punto, per capire se la Fed taglierà di 25 o 50 punti base, il che potrebbe modificare gli scenari sui cambi.
Una riduzione dello 0.25% potrebbe configurare nuovamente una discesa del biglietto verde, in appetito al rischio, mentre se fosse dello 0.50%, l’avversione al rischio potrebbe farla da padrona, perché tale entità del taglio evidenzierebbe la paura della Fed verso la recessione. E in quel caso il biglietto verde tornerebbe valuta rifugio contro tutto tranne che contro Jpy e Chf.
ADP IN CALO
Le aziende private negli Stati Uniti hanno aggiunto “solo” 99.000 lavoratori ai loro libri paga ad agosto 2024, il numero più basso da gennaio 2021, dopo un dato rivisto al ribasso di 111.000 a luglio e ben al di sotto delle previsioni di 145.000. I dati evidenziano che il mercato del lavoro continua a raffreddarsi, e siamo ormai al quinto mese consecutivo mentre la crescita salariale è rimasta stabile.
Il settore dei servizi ha aggiunto 72.000 posti di lavoro, guidato da istruzione, servizi sanitari e attività finanziarie, mentre si sono verificate perdite di posti di lavoro nei servizi professionali/aziendali e nell'informazione. Nel frattempo, il settore della produzione di beni ha aggiunto 27.000 posti di lavoro nell'edilizia, mentre il settore manifatturiero ha perso 8.000 posti di lavoro.
Su base annua, gli aumenti salariali sono rimasti invariati, rimanendo al 4,8% per chi ha mantenuto il lavoro e al 7,3% per chi ha cambiato lavoro. "La tendenza al ribasso del mercato del lavoro ci ha portato ad assunzioni più lente del normale dopo due anni di crescita sproporzionata", ha affermato Nela Richardson, economista capo di ADP.
JOBLESS CLAIMS
Il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 5.000 rispetto alla settimana precedente, a 227.000 nel periodo conclusosi il 31 agosto, al di sotto delle aspettative di mercato di 230.000, e raggiungendo un nuovo minimo di 7 settimane.
Nonostante questo calo, il numero di richieste è rimasto significativamente al di sopra delle medie registrate all'inizio di quest'anno, poiché il mercato del lavoro statunitense si è indebolito dal picco post-pandemia. Nel frattempo, le richieste in sospeso sono diminuite di 22.000, a 1.838.000, nella settimana precedente.
EUROZONA, MIGLIORANO LE VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio nell'area euro sono aumentate dello 0,1% rispetto al mese precedente, a luglio 2024, in linea con il consenso dei mercati e riducendo il calo rivisto dello 0,4% del mese precedente. I volumi al dettaglio sono stati più elevati per i prodotti alimentari, tra cui bevande e tabacco e i prodotti non alimentari.
Rispetto all'anno precedente, il volume al dettaglio nel blocco valutario è diminuito dello 0,1%. Una piccola ripresa che però fa ben sperare in un ritorno della crescita nel vecchio continente. Euro in ripresa contro le principali valute concorrenti.
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Fed, 25 o 50 punti base?I tre indici principali americani, nella seduta operativa di ieri, hanno chiuso vicino allo zero, anche se in rosso, dopo la pessima performance del giorno precedente. Analisti e investitori non hanno accolto con favore il dato sui JOLTS, ovvero le offerte di lavoro nelle aree commerciali, industriali e uffici degli Stati Uniti. Il calcolo include tutti i posti vacanti che rimangono aperti a partire dall'ultimo giorno lavorativo di un mese.
Ebbene, il dato ha mostrato che il numero di posti di lavoro è sceso molto più del previsto, ai minimi del 2021, rafforzando le aspettative che il mercato del lavoro si stia raffreddando e aumentando le scommesse per un taglio di 50 punti base da parte della Fed questo mese. Ieri, un debole PMI manifatturiero ha suscitato rinnovate preoccupazioni sulla salute dell'economia statunitense.
E non dimentichiamo Il rapporto chiave sui posti di lavoro, ovvero i Non Farm Payrolls, che è in uscita venerdì. Intanto, a livello settoriale, quello tecnologico si è ripreso mentre quello energetico ha sottoperformato. Le azioni di Nvidia hanno interrotto la discesa con un aumento dello 0,5% dopo essere crollate del 9,5% martedì. Altre megacap sono state contrastanti, tra cui Apple con un -1,4%, Amazon -0,7% e Meta +0,6%.
VALUTE
L’unico movimento veramente degno di nota, ieri, è stato quello del UsdJpy, sceso di oltre 170 pips nella sessione europea dopo averne perso altri 200 nella sessione asiatica. Le principali ragioni sono da ricercare nella possibile riduzione della forbice tassi tra Usa e Giappone, in ragione del pessimo dato sui Jolts Opening americani, che rilanciano l’idea di un prossimo taglio dei tassi, il 18 settembre di 50 punti base anziché 25, da parte della Fed.
Questa notte il UsdJpy ha toccato anche 143.15, perdendo altri 50 pips rispetto alla chiusura di ieri, sessione americana. Sulle altre coppie, non moltissimo da segnalare se non che il franco svizzero rimane forte, in presenza di un ritorno parziale del risk off, con EurChf sotto 0.9400 e UsdChf a 0.8450 e incapace di tornare sopra quota 0.8500.
Oceaniche ancora in distribuzione con Audusd vicino a 0.6650 60, prima area di supporto rilevante mentre NzdUsd per ora tiene 0.6160 con il supporto chiave a 0.6130. Ritorna a scendere il UdCad dopo il taglio dei tassi della Boc, e dopo aver corretto fino a 1.3575, con obiettivi che ora si possono individuare in area 1.3480 90.
TREASURIES IN DISCESA
Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni è sceso sotto la soglia del 3,8% mercoledì, il livello più basso in oltre 14 mesi, con gli investitori alla ricerca di asset più sicuri, poiché i dati economici deboli hanno rafforzato le aspettative di molteplici tagli dei tassi da parte della Federal Reserve quest'anno. Il rapporto JOLTS ha mostrato che le offerte di lavoro sono scese inaspettatamente a un minimo di oltre tre anni a luglio, spingendo i mercati a considerare che il rapporto sui posti di lavoro di venerdì potrebbe deludere le aspettative per il secondo mese consecutivo.
A ciò si è aggiunta la flessione più netta del previsto nell'attività manifatturiera nazionale sottolineata dall'ISM PMI all'inizio di questa settimana, che ha minato in parte le certezze di coloro che ritengono l’economia statunitense inattaccabile dalla recessione. Di conseguenza, i mercati hanno aumentato le loro scommesse sul fatto che la banca centrale statunitense possa tagliare addirittura di 125 punti nelle tre decisioni rimanenti quest'anno, rispetto ai 100 punti base di fine agosto.
BOC AL TERZO TAGLIO CONSECUTIVO
La Banca del Canada ha tagliato i tassi di interesse chiave di 25 punti base al 4,25% nella riunione di settembre 2024, come da previsioni. Si è trattato del terzo taglio consecutivo di 25 punti base dopo aver concluso il ciclo di rialzo circa 10 mesi orsono.
La banca centrale ha osservato che l'estensione del periodo di riduzione del costo del denaro è giustificata poiché l'eccesso di offerta nell'economia canadese continuava a esercitare una pressione al ribasso sull'inflazione. In linea anche con la necessità di condizioni finanziarie più flessibili, il Consiglio direttivo ha osservato che il mercato del lavoro ha continuato a rallentare negli ultimi mesi, sebbene la crescita salariale rimanga elevata.
JOLTS OPENINGS
Il numero di posti di lavoro vacanti è sceso di 237mila unità a 7,6 milioni a luglio 2024, rispetto ad un dato rivisto al ribasso di 7,9 milioni a giugno, raggiungendo il livello più basso da gennaio 2021 e al di sotto delle previsioni di mercato di 8,10 milioni. Il numero di posti di lavoro vacanti è diminuito nell'assistenza sanitaria e sociale, trasporti, magazzinaggio e servizi di pubblica utilità, mentre è aumentato nei servizi professionali e aziendali e nel governo federale.
A questo punto diventano cruciali i numeri in via di pubblicazione oggi sull’Adp, sui Jobless e quindi sui Non Farm Payrolls di domani, primo pomeriggio. Dati negativi confermerebbero la probabilità emersa nelle ultime ore di un prossimo taglio di 50 punti base mercoledì 18 settembre prossimo. Allacciate le cinture.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Il mese della FedE così, anche il mese di agosto è terminato, dopo un inizio carico di incognite e timori verso le due questioni che più hanno attanagliato i mercati e le decisioni degli investitori, ovvero quella geopolitica, che comprende il conflitto Russo Ucraino, oltre a quello Israelo Palestinese, (con il possibile allargamento all’Iran), ancora ben lontani da una conclusione pacifica, e quella macroeconomica, che aveva fatto pensare, all’inizio del mese, ad una possibile recessione negli Stati Uniti, con conseguente aumento dell’avversione al rischio su scala globale.
Con il passare dei giorni, le notizie provenienti dal medio oriente, con tentativi di instaurare colloqui di pace, ma soprattutto i dati americani relativi ai principali aggregati macro, hanno di fatto allentano la tensione, diminuendo drasticamente le probabilità di recessione negli Usa, capaci ancora di sfornare numeri positivi, a dimostrazione di una certa resilienza della congiuntura americana. E così, i listini, che dalla metà di Luglio avevano cominciato a perdere colpi, hanno raggiunto i minimi intorno al 5-6 agosto, e da quel momento, la ripresa si è fatta sentire con i principali indici tornati quasi sui massimi storici.
Nelle ultime sedute, causa la rotazione di portafoglio avvenuta in concomitanza con i dati del colosso dell’Ai Nvidia, ci sono state oscillazioni non correlate tra i principali indici, ma in generale possiamo dire che il risk on è tornato a farla da padrone. Ad aiutare tale price action, dobbiamo segnalare le dichiarazioni dei banchieri della Fed, che dopo mesi e mesi di approccio conservativo, hanno finalmente cominciato a sostenere la riduzione del costo del denaro.
E così il mese di settembre diventa quello dell’attesa spasmodica verso la decisione di mercoledì 18 dicembre, quando la Fed, dopo anni di tassi in rialzo, abbasserà per la prima volta il costo del denaro di 25 punti base. Forse, le price action attuali andranno avanti fino a quella data, poi, per il principio di “buy on rumors and sell on news”, potremmo assistere ad un cambiamento delle dinamiche di breve termine. Ma questo lo vedremo a tempo debito.
VALUTARIO
Sui cambi, il periodo di Luglio-Agosto ha visto il dollaro perdere strutturalmente quota, contro le principali valute concorrenti, in ragione delle aspettative di ribasso dei tassi negli Usa, che ne hanno alimentato la debolezza. In primis, il UsdJpy che nel periodo in oggetto, ha perso quasi 2000 punti, che in percentuale rappresentano circa il 13%, che per un movimento di un mese è estremamente significativo, anche se ovviamente è stato agevolato dall’intervento a sostegno dello Jpy da parte della Boj.
Da inizio agosto, il ritorno del risk on ha generato una fase di congestione compresa tra 143.50 e 149.50. Nello stesso periodo, la debolezza del biglietto verde si è manifestata anche su altre coppie come EurUsd, che da 1.0780 si è arrampicato fino a 1.1200 circa, per poi iniziare a correggere la settimana scorsa, per via di dati tedeschi deludenti, e che, presumibilmente costringeranno al Bce a ridurre ugualmente il costo del denaro nelle prossime riunioni, vanificando la riduzione della forbice tassi tra Europa e Stati Uniti.
Analogo discorso per le altre coppie, in particolar modo la sterlina che nello stesso periodo ha guadagnato 600 pips ovvero quasi il 5% da 1.2660 a 1.3260. Anche in questo caso ha avuto un ruolo fondamentale la Boe che ha, per effetto di una inflazione ancora alta, messo in guardia da una politica di allentamento troppo anticipata. La sorpresa, probabilmente, viene ancora dal franco svizzero, che schiaccia le valute concorrenti, in particola modo il dollaro, ma anche l’EurChf che nel periodo di cui stiamo parlando, anziché risalire la corrente per effetto del risk on presente, ha ceduto ancora terreno, tornando a 0.9380.
WALL STREET CHIUDE IL MESE IN BELLEZZA
Wall Street ha chiuso l'ultimo giorno di contrattazione del mese di Agosto in positivo, in ragione dei dati pubblicati sul Pce, il dato chiave sull'inflazione attentamente monitorato dalla Federal Reserve. L'S&P 500 è salito dell'1%, il Nasdaq 100 ha guadagnato l'1,3%, mentre il Dow Jones ha raggiunto un nuovo massimo storico a 41.586. L'indice dei prezzi Personal Consumption Expenditures (PCE), l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed, è aumentato dello 0,2% su base mensile e del 2,5% su base annua, in linea con le aspettative.
Questi dati hanno rafforzato le speranze di tagli dei tassi da parte della Fed tra un paio di settimane, poiché l'economia ha mostrato forza in un contesto di inflazione in calo, mantenendo quindi la porta aperta a potenziali allentamenti. A livello di risultati trimestrali, segnaliamo Dell Technologies, che è balzata del 4,3% dopo che i suoi utili del secondo trimestre hanno superato le aspettative.
Intel è balzata del 9,5% sui report di ristrutturazione, nonostante un calo del 56% quest'anno. Al contrario, Super Micro Computer è scesa del 2,5%, crollando di oltre il 34% nel solo mese di Agosto, il mese peggiore mai registrato. Tutti e tre i principali indici hanno chiuso un mese volatile, in territorio positivo, con l'S&P 500 in rialzo del 3,9%, il Nasdaq del 4,1% e il Dow in crescita del 2%.
IL PCE CONFERMA IL PROSSIMO TAGLIO DELLA FED
L'indice dei prezzi PCE core degli Stati Uniti, l'indicatore preferito dalla Federal Reserve per misurare l'inflazione di fondo, è aumentato dello 0,2% rispetto al mese precedente a luglio 2024, in linea con le aspettative del mercato e coerente con l'aumento dello 0,2% di giugno. Nel frattempo, i prezzi PCE core sono aumentati del 2,6% rispetto al periodo corrispondente del mese precedente, al di sotto del consenso del 2,7% e in linea con lo sfondo che giustifica l'inizio dei tagli dei tassi da parte della Federal Reserve.
CANADA, IL PIL CRESCE
L'economia canadese è avanzata dello 0,5% nel secondo trimestre del 2024, dopo un aumento dello 0,4% nel periodo precedente, segnando il suo secondo trimestre consecutivo di espansione. Questa crescita è stata trainata principalmente da un aumento dell'1,5% della spesa pubblica, alimentato da salari più elevati, e da una ripresa degli acquisti di beni e servizi da parte del governo federale, provinciale e territoriale, che in precedenza erano diminuiti.
Al contrario, la spesa delle famiglie è rallentata allo 0,2% nel secondo trimestre, in calo rispetto allo 0,9% del primo trimestre, poiché la maggiore spesa per i servizi (+0,5%) è stata compensata dalla riduzione degli acquisti di beni (-0,2%). Le esportazioni e gli investimenti immobiliari sono entrambi diminuiti, rispettivamente dello 0,4% e dell'1,9%. Su base annua, il PIL canadese è cresciuto del 2,1% nel secondo trimestre, il dato più alto dal primo trimestre del 2023, accelerando da un aumento rivisto al rialzo dell'1,8% nel trimestre precedente e superando le previsioni dell'1,6%.
Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Le Borse Recuperano a Agosto Dopo un Inizio Complicato.Le Borse Recuperano a Agosto Dopo un Inizio Complicato.
A Wall Street si dice:
"Investire non è un gioco in cui il ragazzo con il QI più alto vince; è un gioco in cui il ragazzo con la migliore disciplina vince." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Ad agosto, quando tutto si è concluso, non avresti mai pensato che gli investitori fossero in preda al panico all'inizio del mese per il timore che una recessione fosse imminente. Tuttavia, dati sull'inflazione più moderati e i commenti rassicuranti del presidente della Fed, Jerome Powell, hanno cambiato le cose, rendendo quasi certo un taglio dei tassi a settembre.
L'S&P è salito del 2,3% nei 30 giorni di agosto, mentre il Dow ha guadagnato l'1,8%, segnando quattro mesi consecutivi di rialzi per entrambi gli indici. Il NASDAQ, che era in ribasso per gran parte di agosto, ha concluso il mese con un aumento dello 0,7% grazie a una forte performance di venerdì.
Ricordi quella svendita preoccupante di lunedì 5 agosto? Non solo è stata la peggiore seduta dell'anno per le azioni (in realtà, la peggiore degli ultimi due anni), ma ha segnato anche il terzo giorno consecutivo di perdite superiori all'1% all'inizio del mese. (Il NASDAQ aveva perso oltre l'8% in quei tre giorni).
Gli investitori sono stati spiazzati da un rapporto sull'occupazione sorprendentemente debole, che sembrava indicare che la Fed aveva atteso troppo a lungo per tagliare i tassi e che una recessione fosse inevitabile. Fortunatamente, l'isteria non è durata a lungo. Con l'avanzare di agosto, gli investitori hanno assistito a una serie di eventi che hanno ristabilito la loro fiducia, tra cui dati incoraggianti sulle richieste di sussidi di disoccupazione, forti vendite al dettaglio e il solitamente cauto signor Powell che ha dichiarato che era giunto il momento di un "cambiamento di politica". Anche una serie di dati rassicuranti sull'inflazione ha avuto un impatto positivo, culminando venerdì. L'indice Personal Consumption Expenditures (PCE) di venerdì mattina è stato in linea con le aspettative. "L'indicatore di inflazione preferito dalla Fed" non ha dovuto fare molto, dato che le probabilità di un taglio dei tassi a settembre erano già molto alte. Finché l'inflazione non riprenderà a salire, il rapporto è stato sufficiente per mantenere gli investitori fiduciosi e concludere il mese con rendimenti positivi.
Il NASDAQ è balzato dell'1,13% (a pochi punti dai 200) venerdì, raggiungendo quota 17.713,63, mentre l'S&P è avanzato dell'1,01% a 5.648,40. Il Dow ha contribuito con un aumento dello 0,55% (circa 228 punti) a 41.563,08, segnando la sua quarta chiusura record negli ultimi cinque giorni. Anche gli altri due indici hanno avuto performance settimanali positive, mentre il NASDAQ ha perso meno dell'1%, in parte a causa di una certa debolezza di NVIDIA (NVDA) nonostante il suo solido rapporto.
Ora ci avviciniamo a settembre, che storicamente è uno dei mesi più difficili dell'anno. Ovviamente, gli investitori non stanno pensando alla storia. Sono concentrati sulla riunione della Fed, che sarebbe meglio includesse un taglio dei tassi!
Anche se il mercato sembra rialzista, settembre potrebbe rappresentare un ostacolo. Negli ultimi quattro anni, settembre è stato un mese negativo, con ottobre che ha segnato il punto più basso prima di un rally verso la fine dell'anno. La storia potrebbe ripetersi, ma cinque anni consecutivi? Il FOMC taglierà i tassi a settembre, quindi la reazione del mercato a quell'evento sarà indicativa.
Ma quella riunione non si terrà prima della metà del mese (17-18 settembre). Nel frattempo, questa settimana arriveranno molti dati, tra cui quelli sulla spesa manifatturiera e edilizia ISM martedì, il rapporto sull'occupazione ADP e i dati sui servizi ISM giovedì e, naturalmente, le buste paga non agricole venerdì. L'ultimo rapporto attirerà ancora più attenzione del solito, dato il sorprendente rapporto del mese scorso che ha scosso i mercati.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
DICK'S Sporting Goods (DKS)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Le azioni chiudono vicino ai massimi di agosto
Un'altra giornata altalenante per chiudere la settimana. La giornata è iniziata in positivo, è passata in rosso dopo alcune vendite mattutine, poi ha ripreso quota in chiusura, superando i massimi.
L'andamento dei prezzi di questa settimana ha testato più volte i minimi e i massimi, ma alla fine i rialzisti hanno vinto. Nonostante la debolezza all'inizio di agosto, l'S&P ha chiuso in rialzo di oltre il 2%. Mentre il Nasdaq non è altrettanto forte, l'S&P è a un passo dai massimi storici.
Venerdì l'S&P ha aggiunto lo 0,98%, mentre il Nasdaq è salito dell'1,29%. Una nota per tutti gli orsi là fuori: l'NQ è ancora sotto la media mobile a 50 giorni.
Guadagni e deflatore PCE
Venerdì le notizie sono state per lo più positive e hanno fatto muovere le azioni.
DELL, LULU e MDB sono salite grazie agli utili. Ciò ha portato un sentiment positivo sia nei titoli tecnologici che in quelli del retail, che erano stati sotto pressione. Anche se LULU ha venduto dopo il rally della serata precedente, il trimestre è sembrato accettabile per il mercato.
Nessuna sorpresa con il deflatore PCE, che è risultato in linea con le previsioni. Questi numeri sull'inflazione stanno diventando più prevedibili man mano che l'inflazione si stabilizza, hanno meno impatto sui movimenti del mercato. Questo significa che hanno meno influenza rispetto a un anno fa, quando tutti erano preoccupati per loro.
Gli orsi rovinano tutto
La vendita mattutina è derivata da un altro fallimento appena sotto l'area 5630 nello SPX. La vendita ha preso slancio e gli orsi hanno spinto il mercato in rosso. Per un momento è sembrato che potessimo assistere a un'inversione completa.
Ma gli acquirenti sono intervenuti sotto i minimi di ieri e hanno portato il prezzo fino ai massimi di ieri!
Mentre abbiamo sperato in un pullback, la mossa di venerdì è convincente nell'idea che il percorso di minor resistenza sia verso l'alto. Dal minimo del 5 agosto, il mercato ha continuato a salire.
Attenzione a settembre?
Anche se il mercato sembra rialzista, settembre potrebbe rappresentare un ostacolo. Negli ultimi quattro anni, settembre è stato un mese negativo, con ottobre che ha segnato il fondo prima di un rally verso la fine dell'anno. La storia potrebbe ripetersi, ma cinque anni di fila?
Il FOMC taglierà i tassi a settembre, quindi la reazione del mercato a tale evento sarà rivelatrice.
I tori possono spingere
La svendita di inizio agosto ha eliminato molta offerta dal mercato. Ora che siamo tornati ai massimi, ci potrebbero essere due gruppi che DEVONO acquistare. Uno è ovviamente il lato short; l'altro è costituito da coloro che hanno venduto all'inizio del mese o che sono rimasti in contanti.
A un certo punto, si verifica una corsa agli acquisti dettata dal panico e questo mercato sembra destinato a seguire quella strada.
Guardando l'SPX, i livelli di Fib sono chiari. L'estensione del 161,8% della svendita di agosto è SPX 6020. Quindi, se il mercato inizia ad accelerare verso l'alto, quello sarà il nostro obiettivo di fine anno.
Ovviamente, non saremmo short per un movimento del genere e cercheremo di coprire la prossima settimana in caso di ulteriore forza. Il fattore scatenante per me sarebbe il Nasdaq che torna sopra i massimi di agosto.
In sintesi
Il weekend del Labor Day significa che i mercati saranno chiusi lunedì. Un trader del mio vecchio ufficio diceva sempre: "Non fare mai short prima di una festa americana". La maggior parte delle volte, aveva ragione.
Penso che i rialzisti abbiano buone possibilità di aumentare i prezzi, ma arriveranno i venditori di settembre?
Come ho detto all'inizio della settimana, non ho sensazioni ottime sul mercato, ma il percorso di minor resistenza sembra sicuramente rivolto verso l'alto.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Crollo crypto legate alla AIIl mercato delle criptovalute sta vivendo una fase di forte volatilità, con un significativo crollo delle altcoin e delle criptovalute legate all'intelligenza artificiale (AI). Il clima di incertezza e l'avversione al rischio stanno influenzando negativamente diversi settori, mentre Bitcoin ed Ethereum resistono meglio rispetto alle altcoin meno capitalizzate. Vediamo cosa sta succedendo e quali sono le principali cause di questo movimento ribassista.
I Punti Chiave del Crollo sono :
Altcoin in forte ribasso: Le criptovalute meno capitalizzate stanno subendo le perdite maggiori, con gli investitori che sembrano orientarsi verso asset più sicuri come Bitcoin ed Ethereum.
Mercato avverso al rischio: L'incertezza economica e le tensioni sui mercati finanziari globali stanno portando molti investitori a ridurre l'esposizione agli asset più rischiosi, tra cui le altcoin.
Criptovalute meme in sofferenza: Progetti come FLOKI e Popcat, che dipendono molto dal sentiment speculativo, stanno subendo forti ribassi.
Criptovalute legate all'AI colpite: Il settore crypto AI è particolarmente sotto pressione dopo i risultati deludenti di NVIDIA, un'azienda leader nel settore dell'intelligenza artificiale e dei semiconduttori.
Dell in stallo in attesa della trimestrale di oggiIl titolo Dell nel mese di agosto è stato sotto osservazione in quanto ha avuto tra i maggiori recuperi del settore a seguito del crollo estivo. I volumi hanno accompagnato il prezzo fino al test della resistenza in area 114 presso la quale i prezzi stanno perfettamente accumulando da circa due settimane.
La fase di lateralizzazione potrà essere rotta a seguito della pubblicazione del dato trimestrale di questa sera.
Dopo il quasi fallimento di Nvidia di ieri, vedremo cosa riuscirà a fare Dell.
Equity in congestioneWall Street, nella sessione di ieri, ha mantenuto un tono positivo, vicino ai massimi storici, anche se in assenza di volatilità e momentum rialzista. Le ragioni sono da ricercare nell’attesa che c’è sul mercato, per i risultati trimestrali del colosso dell’intelligenza artificiale, Nvidia, che presenterà i risultati oggi. Secondo gli analisti, potrebbero essere eclatanti, e qualcuno parla di una trimestrale da 2 miliardi di dollari di ricavi.
Ora, l'attenzione è rivolta ai prossimi report sulla crescita economica degli Stati Uniti, l'inflazione, la spesa personale e i posti di lavoro. Tra i singoli titoli, Paramount Global è scesa del 5% dopo la fine di una gara di acquisizione, Hershey è scesa a seguito di un declassamento da parte di Citigroup, mentre JD.com ha guadagnato quasi il 3% dopo aver annunciato un riacquisto di azioni da 5 miliardi di dollari.
VALUTE, TRADING RANGE PERSISTENTE
Il mercato dei cambi rimane in trading range e a nulla sono valse le notizie sul fronte macroeconomico relative alla fiducia dei consumatori in Usa e in Germania, i due unici e possibili market mover della seduta di ieri. EurUsd è rimasto in 30 pips così come il cable in 50, mentre il UsdJpy si è mosso tra 144.20 e 145.15.
Ancora debolissimi il UsdCad e il UsdChf, con il primo a 1.3445, con una discesa d 140 pips dopo il breakout di 1.3590. Target possibili a 1.3370 prima di un rimbalzo. UsdChf sui minimi di periodo con il test di 0.8430 , minimo di inizio agosto. Poche le speranze di vedere, almeno per il momento, una inversione del biglietto verde, che potrebbe al limite sviluppare qualche timida correzione che per ora però non si è vista.
USA, SALE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
L'Indice di fiducia dei consumatori, è salito a 103,3 ad agosto rispetto al 101,9 rivisto al rialzo di luglio, andando oltre il 100,9 stimato dal consenso. Inoltre, il dato sulle condizioni attuali del mercato del lavoro, è migliorato a 134,4 dal 133,1 del mese scorso, Luglio. Anche l'indice delle aspettative, calcolato sulle prospettive a breve termine delle imprese e del lavoro, è migliorato ad agosto, arrivando a 82,5.
E, poiché l'indice delle aspettative di luglio è stato rivisto al rialzo a 81,1, si tratta del secondo mese consecutivo in cui il dato ha superato la soglia di 80, che rappresenta il livello che divide area di recessione da quella di crescita. Scarsa la reazione del biglietto verde, che continua a rimanere tendenzialmente debole contro le valute concorrenti.
GERMANIA FIDUCIA DEI CONSUMATORI IN CALO
L'indicatore di fiducia dei consumatori tedeschi, è sceso a -22,0 in vista di settembre 2024 da un -18,6 rivisto nel periodo precedente, mancando le stime di mercato di -18,0. Si tratta del dato più basso dal mese di maggio, trascinato dai timori di un peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro, un aumento dell'insolvenza aziendale e un'economia debole. Le aspettative di reddito sono peggiorate bruscamente, raggiungendo il minimo in quasi due anni.
Inoltre, le prospettive economiche sono crollate e la propensione all'acquisto è ulteriormente diminuita. Allo stesso tempo, è aumentata la tendenza al risparmio. Un tasso di disoccupazione più elevato, un aumento dei fallimenti e i tagli di personale da parte delle aziende hanno causato sempre più preoccupazioni nelle famiglie, rendendo improbabile un'inversione di tendenza nel sentimento dei consumatori almeno nel breve periodo.
AUSTRALIA, SCENDE L’INFLAZIONE
L'indice mensile dei prezzi al consumo (CPI) in Australia è aumentato del 3,5% a luglio 2024, in calo rispetto al 3,8% di giugno ma leggermente al di sopra del consenso di mercato del 3,4%. Si tratta del numero più basso dal mese di marzo. A contribuire al calo, i prezzi delle case, fortemente diminuiti e dell’elettricità. Allo stesso tempo, l'inflazione è rimasta stabile per la salute e l'istruzione.
A vedere ancora aumenti dei prezzi, il settore alimentare, che ha raggiunto il massimo trimestrale del 3,8%, così come sono aumentati anche per alcol e tabacco. In leggera correzione, per ora, il dollaro australiano che dai massimi di 0.6814 è sceso a 0.6785.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 27082024Mercati azionari fermi, dopo i recuperi da scenario di easing monetario.
Dati macro europei ancora deboli: quelli tedeschi confermano crisi dell’industria.
Oro a nuovi massimi, spinto da incertezze e tensioni internazionali.
Le aziende cinesi accelerano profitti, ma temono nuovi dazi sulle proprie merci.
L’effetto benefico della “confermata” svolta monetaria espansiva della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) non ha riguardato la seduta di ieri, 26 agosto, dove sono prevalse frazionali variazioni negative: Francoforte -0,12%, Madrid -0,07%, Milano -0,13%. Parigi è salita +0,48%, Londra era chiusa per Bank Holiday.
Trend simile quello osservato a Wall Street: Dow Jones +0,16% con nuovo record storico “intraday”, Nasdaq -0,85%, S&P500 -0,32%.
Il costo del denaro dovrebbe scendere, e velocemente, negli Stati Uniti: secondo il FedWatch Tool di Cme Group, c'è il 100% di possibilità di un taglio di 25 punti base al prossimo FOMC (Federal Open Market Committee) del 18 settembre, ma anche il 34% di possibilità di uno da -50 punti base nello stesso meeting.
Nonostante questa prospettiva “dovish” (da colomba), sui mercato azionari prevale la prudenza, sebbene sia giusto ricordare che molti indici azionari sono vicini ai massimi: certamente non giova alla “risk attitude” l’escalation delle violenze in Medio Oriente ed in Ucraina, che spiegano il rally recente del prezzo del petrolio e dell’oro.
Sostenuto dalla notizie di scambi di missili tra Israele e Hezbollah e dal possibile stop di parte dell’export petrolifero libico, il prezzo del Wti (greggio di riferimento Usa) ha superato 77 Dollari/barile, +1,1% sul closing di venerdì 23.
L'oro ieri ha aggiornato nuovi massimi a 2.554,6 Dollari/oncia, spinto al rialzo dalla prospettiva di imminenti tagli dei tassi da parte della FED e dell’ECB (Banca centrale Europea), e dall’incessante violenza nel Medio Oriente.
I dati micro e macro dei prossimi giorni potrebbero aiutare gli investitori a prendere nuovo coraggio: tra giovedì e venerdì saranno resi noti i dati sull’inflazione europea ed americana di agosto, indicazioni utili alle banche centrali per calibrare le loro mosse (tagli) dei tassi di interesse.
Mercoledì 29 avremo la semestrale di Nvidia, ritenuta di alto valore indicativo sulla “salute” dell’intelligenza artificiale ed, in generale, del comparto tecnologico.
Intanto la prospettiva di calo del costo del denaro in Usa continua ad alimentare la debolezza del Dollaro: il cross Euro/Usd si conferma attorno ai massimi da oltre un anno, vicino 1,117: il rendimento dei Treasury 10 anni è sceso sotto 3,80%.
Macro Usa: a luglio, gli ordini di beni durevoli hanno segnato un rialzo del +9,9% rispetto al mese precedente, mentre le attese erano per +4,0%. Escludendo quelli del settore trasporti, gli ordini sono diminuiti -0,2%, mentre escludendo la “difesa”, il dato risulta in rialzo del +10,4%. L’interpretazione è difficile....
Macro Germania: il GDP tedesco del 2’ trimestre 2024, nella lettura finale, si conferma in calo di -0,1% rispetto al precedente +0,2% e fermo, 0,0%, rispetto al 2’ trimestre 2023. La fiducia dei consumatori tedeschi peggiora ancora: l’indice “prospettico” Gfk relativo a settembre scende a -22,0 punti dai -18,6 punti di agosto.
Il Canada imporrà una tariffa del 100% sull'importazione di veicoli elettrici cinesi: il Premier Justin Trudeau ha annunciato anche che Ottawa imporrà un dazio del 25% sull'acciaio e sull'alluminio importati dalla Cina, come contromisura alla concorrenza asimmetrica delle aziende cinesi.
Intanto l’ufficio nazionale di statistica Cinese segnala che gli utili dell’industria sono cresciuti per il 4’ mese di fila: +4,1% annuo a luglio, in accelerazione dal +3,6% di giugno. La dinamica migliore riguarda performance il comparto high-tech, con un progresso di +12,8% nel periodo gennaio-luglio.
Borse asiatiche in ordine sparso alle chiusura di stamane: quella di Tokyo ha recuperato il calo del -0,7% di ieri, confermando il trend di normalizzazione nella parte centrale/finale del mese, dopo le oscillazioni “monstre” di lunedì 5 e martedì 6. Lo Yen è tornato debole, col cross US$/Yen risalito a 144,8.
Shanghai ha perso -0,24%, e Shenzhen -1,11%. Hong Kong ha guadagnato +0,43%, ma il suo sub-indice Hang Seng tech è arrivato a perdere anche -1,8% sulle indicazioni deludenti fornite da PDD, holding dei marchi Temu e Pinduoduo.
L’utile netto è salito del +144% su base annua nel 2’ trimestre, ma il management è stato molto cauto sul fuuro. Il CEO di PDD Chen Lei ha ripetutamente detto che ricavi e profitti devono "inevitabilmente" scendere a causa del rallentamento della crescita economica cinese e internazionale: un “warning macro” da non sottovalutare.
I maggiori listini azionari europei, dopo un avvio leggermente positivo, sono migliorati, per chiudere la mattinata con progressi medi attorno +0,4%. I futures sui maggiori indici di Wall Street anticipano riaperture “flat” rispetto alle chiusure di ieri.
Dopo la corsa dei giorni scorsi, ed in assenza di notizie specifiche. le maggiori cryptovalute prendono una pausa: Bitcoin 62.30 Dollari, -2,2% ed Ethereum 2.626 Dollari, -4,1%. (ore 13.30 CET)
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